L`idrogeno e la pila a combustibile
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L`idrogeno e la pila a combustibile
Varie L’idrogeno e la pila a combustibile Origine, estrazione L’idrogeno, con il simbolo chimico «H», dal latino hydrogenium (che genera acqua), è un componente dell’acqua (H2O). È presente in tutti gli esseri viventi, nel petrolio, nel gas naturale e in molti minerali, ma è sempre legato ad altri elementi come ossigeno (O), carbonio (C) e molti altri. L’idrogeno può essere estratto dagli idrocarburi, p. es. dal gas naturale. Attualmente è il metodo più economico e quindi più utilizzato. Il 90% dell’idrogeno utilizzato nel mondo è prodotto da materie prime fossili. Con questa procedura si ottiene però molto CO2 e si consuma molta energia. D’altra parte il gas naturale può essere utilizzato direttamente come combustibile per veicoli, senza seguire il percorso più lungo e costoso attraverso l’idrogeno. Anche la molecola dell’acqua H2O può essere scissa in idrogeno H2 e ossigeno O2 utilizzando la corrente elettrica (elettrolisi). Durante la combustione dell’idrogeno si ottiene nuovamente acqua. Il consumo di corrente elettrica corrisponde però a più del doppio della quantità di energia, disponibile alla fine della catena produttiva per l’utilizzo dell’idrogeno come combustibile per veicoli. Alcuni scienziati dell’Università di Massachusetts, nell’estate del 2008, sono riusciti a ridurre questo consumo di corrente grazie a un nuovo catalizzatore liquido. La quantità di energia elettrica necessaria per la scissione dell’acqua sarà sempre maggiore della quantità di energia di 33 kWh/kg liberata durante la combustione dell’idrogeno! Altrimenti sarebbe stato inventato il moto perpetuo. Caratteristiche L’idrogeno è l’elemento più leggero esistente. Per questo motivo ha bisogno di relativamente molto spazio. Come combustibile ha però un elevato contenuto energetico. – – – – – – Densità in forma gassosa a 0 °C e pressione atmosferica: 0,09 g/l. Un litro d’idrogeno in queste condizioni occupa in teoria lo spazio di una piscina per bambini di dimensioni medie (circa 11 m3). Densità liquido: 71 g/l a temperatura di ebollizione -253°C (benzina: 745 g/l a 15°C), 14 litri d’idrogeno liquido in un secchio peserebbero solo 1 kg. Emissioni di CO2: l’idrogeno (H2) con la combustione diventa acqua (H2O). Non viene prodotta CO2. Research numero ottani: si suppone leggermente inferiore alla benzina senza piombo 91. Il numero di ottani ha importanza per i motori a combustione, non è import1ante per la cella a combustione. L’idrogeno è una merce pericolosa di categoria «altamente infiammabile». Una miscela con proporzione da 4 a 76 vol.% di idrogeno e aria è un gas detonante, che si incendia in presenza di scintille. Dato che l’idrogeno è anche molto volatile ed è in grado di fuoriuscire anche attraverso delle pareti semplici di acciaio, queste caratteristiche rappresentano un notevole potenziale di pericolo. Dai primi prototipi di vettura degli anni Ottanta è noto che durante 10 giorni di fermo veicolo, circa la metà del contenuto del serbatoio si disperde attraverso le pareti del serbatoio stesso. Questo problema sembra ora risolto. Le esigenze di tenuta e soprattutto di resistenza all’invecchiamento dell’impianto del carburante sono comunque molto elevate. Stazioni di rifornimento In Germania esistono quattro stazioni di rifornimento pubbliche, due a Berlino, una a Monaco e una a Francoforte. Nella stazione di rifornimento di Francoforte, da novembre 2006, è possibile acquistare sia l’idrogeno liquido, compresso, sia l’idrogeno gassoso con pressione di riempimento di 350 bar e 700 bar. In Svizzera non vi sono stazioni di rifornimento d’idrogeno e allo stato attuale (2009) non sono in progetto. Al momento in Germania l’idrogeno costa ca. 8 /kg, corrispondenti a CHF 12.-/kg, senza tassa sugli idrocarburi ed ecotassa. Il valore energetico di 1 kg d’idrogeno corrisponde a 3,7 l di benzina. Conseguentemente il prezzo riferito all’idrogeno corrisponde al valore energetico di un prezzo della benzina di circa CHF 3,25 al litro. Secondo gli specialisti, con l’aumento della domanda sarà possibile, in breve tempo, raggiungere il dimezzamento di questo prezzo. È improbabile che si sia tenuto conto anche del fatto che, con l’aumento della domanda d’idrogeno, aumenta anche il prezzo per la materia prima, il gas naturale. Serbatoio veicolo Si può distinguere tra serbatoi per idrogeno liquido a -253°C e serbatoi per idrogeno gassoso con pressioni di 350 e 700 bar, dove la maggior parte dei prototipi monta serbatoi per gas a 350 bar. I costruttori fanno notare che in futuro saranno più diffusi i serbatoi a 700 bar. L’energia necessaria per la compressione a 700 bar corrisponde a circa il 12% del contenuto energetico dell’idrogeno. L’energia necessaria per la produzione d’idrogeno liquido è ancora maggiore. Il serbatoio con un contenuto di 8 kg d’idrogeno liquido trova spazio nel baule. Nell’esempio della BMW Hydrogen 7 rimane uno spazio utile nel bagagliaio di ben 200 litri. Questo sistema non necessita di sovrappressione, ma ha altissime esigenze in fatto di raffreddamento e isolamento termico di serbatoio e tubature. 1 I serbatoi per il gas hanno bisogno di più spazio. Il prototipo Ford USA «Hy-SeriesDrive» nella sua bombola dal diametro di 42 cm con una lunghezza di 210 cm può contenere 4,5 kg di idrogeno a 350 bar. Questa grossa «bottiglia di vetro» sdraiata si trova al centro del veicolo, sul fondo, disposta per il lungo. A 700 bar con un volume identico sarebbe possibile trasportare circa 8 kg d’idrogeno. La vettura più recente, la BMW Hydrogen 7, è stata costruita in circa 100 esemplari. Il motore a 12 cilindri con una cilindrata da 6,0 l, ridotto a ca. 260 CV, può funzionare sia con benzina che con idrogeno. Il tipo di carburante da impiegare può essere controllato tramite un tasto sul volante. Pila a combustibile Veicoli I veicoli a idrogeno esistono come prototipi, costruiti a scopo sperimentale singolarmente o in piccole serie. Si distingue tra veicoli con motore a combustione e veicoli con cella a combustione. La versione con motore a combustione sembra un po’ meno distante da una produzione in serie per un uso quotidiano. Durante la combustione vengono però prodotti degli ossidi d’azoto NOx, che devono essere trattati. Non è questo il caso nell’impiego della cella a combustione. Motore a combustione La BMW sta raccogliendo esperienze con l’azionamento a idrogeno già dagli anni Ottanta. La BMW ha sempre puntato sui motori a combustione. Con questa strategia BMW avrà un’alternativa «a portata di mano» quando la situazione lo richiederà, senza dover costruire un’auto completamente nuova, dovendosi rivolgere a nuovi fornitori per la produzione. Secondo la BMW lo svantaggio del motore a combustione rispetto alla cella a combustione, per quanto riguarda il grado di efficienza, potrebbe essere praticamente eliminato con ulteriori migliorie tecnologiche. Se gli annunci alla IAA di Francoforte del settembre 1997 si fossero realizzati, avremmo in circolazione, già dal 2005, delle auto con pile a combustibile prodotte in serie. All’epoca, gli ingegneri avevano intenzione di immettere il metano nel serbatoio delle auto per produrre direttamente a bordo l’idrogeno necessario per la pila a combustibile, utilizzando un processo di «reforming» catalitico. Dato che il metanolo non sarà disponibile a lungo termine in quantità sufficienti, attualmente tutte le case automobilistiche preferiscono immagazzinare l’idrogeno nel serbatoio della vettura trasportandolo direttamente, malgrado l’elevato coinvolgimento tecnologico necessario. L’idrogeno H2 viene apportato agli anodi e scisso in particelle negative e positive tramite il catalizzatore. Le particelle con carica positiva (protoni) possono «marciare» direttamente verso i catodi passando attraverso una membrana. Ciò avviene perché sui catodi si trova l’ossigeno caricato negativamente pronto per formare un legame con acqua H2O. Le particelle con carica negativa (elettroni) non possono passare attraverso la membrana. Esse sono costrette a prendere un altro percorso attraverso una conduttura. In questo modo si ottiene della corrente utilizzabile. Dato che una cella fornisce solo da 0,5 a 1,0 Volt di tensione, sono necessarie molte piccole celle per azionare un’auto. Un grande limite all’impiego comune delle celle a combustibile è stato fino a poco tempo fa il fatto che esse funzionano correttamente solo a temperature tra 0°C e 100°C, quando l’acqua è in stato liquido. Delle modifiche molto interessanti nel settore delle membrane elettrolitiche (vedi schema a sinistra) fanno pensare che in futuro saranno possibili partenze a freddo con temperature inferiori a -20°C e anche con temperature di funzionamento superiori a 100 °C. L’applicazione pratica e una produzione in serie sono comunque ancora lontane. La pila a combustibile non brucia l’idrogeno con una fiamma. Essa trasforma l’energia contenuta nell’idrogeno in corrente. Con la corrente si alimenta un motore elettrico e/o si carica una batteria come riserva d’energia. Funzionamento: Le celle a combustibile di oggi lavorano con un grado di efficienza del 50% circa. Molti ingegneri si prefiggono di incrementare questo valore fino al 60 o 70%. Sarebbe quasi il doppio dei motori a combustione, in cui il grado di efficienza di regola è tra il 30 e il 40%. 2 Consumo di carburante e costi Conclusioni Nella BMW Hydrogen 7 con motore a combustione, il consumo d‘idrogeno è di circa 3,5 kg/100 km. Ciò corrisponde a un costo, convertito in franchi, di circa CHF 42.-/100 km. È quasi il doppio del costo della benzina, con cui un veicolo percorre circa 100 km con 14 l. Con il prezzo della benzina a CHF 1,60; il costo del carburante è di CHF 22,40/100 km. Nasce la domanda di come viene prodotto l’idrogeno. Se la produzione avviene da materie prime fossili, queste si esauriranno prima e si producono emissioni CO2. In questo caso, prima o poi, potrebbe intervenire il fisco, per rendere più concorrenziale la produzione tramite elettrolisi o per ridurre le emissioni di CO2. I consumi d’idrogeno di diversi prototipi di celle a combustione sono stimati vicino a 1,5 kg/100 km dalla maggior parte delle fonti. È meno della metà rispetto al motore bivalente idrogeno/benzina. Esempi: • • • • «1,5 kg per 100 km», viaggio test con Mercedes F-Cell (ADAC) «4,2 kg per una distanza di 320 km», Opel Hydrogen4 (Automobil Revue, Tagesanzeiger) «Poco più di 1 kg/100 km», Nissan X-Trail FCV (Automobil Revue) «4,5 kg per una distanza di 320 km», Ford Hy-Series-Drive (Automobil Revue) Come per le vetture elettriche, si pone la domanda, da dove si ricava la corrente per l’elettrolisi. Il gas naturale e le centrali a carbone emettono gas serra, le centrali nucleari e anche le nuove centrali idroelettriche sono spesso contestate politicamente. Restano l’energia eolica e quella solare, considerate pulite, che però coprono solo una piccola parte del fabbisogno energetico e nei confronti delle quali sono già state avanzate delle parziali riserve. Un consumo d’idrogeno di 1,5 kg/100 km corrisponde a un consumo energetico di 50 kWh/100 km, contro i 22 kWh/100 km circa che consumerebbe una vettura elettrica. Da questo punto di vista sarebbe più sensato utilizzare l’elettricità per caricare le vetture elettriche invece di fare l’elettrolisi dell’acqua. Il vantaggio decisivo delle vetture a idrogeno è il processo di rifornimento di carburante. Anche se esso dura il doppio rispetto al rifornimento di vetture a benzina o diesel, è comunque molto più breve della ricarica delle batterie. Si potrebbe pensare che quando l’era del petrolio sarà finita si utilizzassero delle vetture elettriche leggere per le distanze brevi, delle vetture più pesanti per le distanze lunghe e dei motori a idrogeno o a celle di combustibile per il trasporto merci. Ma fino ad allora passeranno ancora diversi decenni. Infine dobbiamo ricordare che le nuove tecnologie non sono sottoposte in nessun luogo a condizioni tanto «inospitali», a differenze di temperatura tanto elevate, a vibrazioni permanenti, a forze di frenata, accelerazione e centrifughe, a movimenti di ribaltamento, all’azione di polveri, pioggia, spruzzi e acqua salata, a irraggiamenti sempre diversi e onde elettromagnetiche dalle frequenze più varie e da campi di forza, ecc. come in un’automobile. Per le celle a combustibile, i campi d’impiego stazionari, per es. nell’ambito del riscaldamento di edifici, sarebbero molto più semplici. Forse dipende dalle emozioni, forse anche dalle cifre di produzione gigantesche; potrebbero essere alcune delle cause per cui molti inventori preferirebbero applicare le loro invenzioni su un’automobile. Il consumo d’idrogeno di 1,5 kg/100 km corrisponde, riferito al contenuto energetico, a un consumo di benzina di circa 5,6 l/100 km. In considerazione del peso dei veicoli, prevalentemente sulle 2 tonnellate, non è un cattivo valore. Questi valori sembrano plausibili anche riguardo al miglior grado di efficienza delle celle di combustibile, rispetto ai motori a benzina. Con un prezzo dell’idrogeno di CHF 12.-/kg (senza tassa sugli idrocarburi) si ottiene un costo carburante di circa CHF 18.- per un viaggio di 100 km da Zurigo a Berna. © TCS Consulenze & Perizie, Emmen Doctech: 3979 ES Indice: 01 N. attuale: 3979it Data: 01.03.2010