Giornale Giugno 2012.pmd

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Giornale Giugno 2012.pmd
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di
GIUGNO 2012
ALCHERA
ANNO 20° - N° 6
P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ALL’INTERNO
SOMMARIO
Dal Centro d’Incontro
pag. 2
Tutta un’altra musica
pag. 2
Teatro Marchesa...
pag. 3
Judo Club Tomodachi
pag. 4
Come eravamo
pag. 4
Università della Terza Età
pag. 5
La storia infinita della Falda...
pag. 6
Notizie Flash
pag. 7
Il giornale della scuola
pag. 8
I lettori scrivono
pag. 10
PGS Conquista
pag. 12
L’angolo della poesia
pag. 13
La costituzione Italiana...
pag. 14
Psicanalisi e dintorni
pag. 15
Numeri utili del nostro quartiere
pag. 16
Una ricetta al mese
pag. 16
La narrativa
pag. 18
L’opinione
pag. 19
Astronomia
pag. 20
Briciole di storia...
pag. 20
Il piacere di leggere
pag. 21
Un verde nel verde
pag. 22
Presentazione del libro
pag. 22
Silent Key
pag. 23
EDITORIALE
di
AMILCARE
DE LEO
UN PO’ DI CONCRETEZZA
O
ggi non è facile essere ottimisti, anche se
il coraggio non ci manca e ci auguriamo
di superare alla fine questi tempi difficili.
Intanto sopportiamo da anni le nocive
conseguenze di un’economia allo sbando, accompagnata da tagli
e ristrettezze di ogni sorta, senza poter beneficiare dei frutti di
una benché minima crescita. Ora sta riemergendo anche il
pericolo terrorista. E poi non ci sono soldi! Non hanno quattrini
la Regione Piemonte, il Comune di Torino né le Circoscrizioni,
eppure i quartieri ci sono, hanno bisogno di essere rinnovati,
riqualificati dal punto di vista delle strutture, del verde pubblico,
della viabilità; urgono di manutenzioni ordinarie e straordinarie,
necessitano della presenza di terziario, di sviluppo scolastico e
culturale, non hanno locali sufficienti per le varie manifestazioni.
Se poi ci riferiamo al nostro quartiere, le cose non vanno certo
meglio; ad esempio non si persegue più la cosiddetta e buona
politica del “tombino” di novelliana memoria. Pensiamo, ma
forse è un’impressione, che tutto per ora, nonostante qualche
sforzo compiuto negli anni, rimanga a giacere sotto la piaga
dell’indifferenza, della rassegnazione, del lasciar fare e del fare
in modo che la Falchera rimanga, ingiustamente, un quartiere
di secondo ordine, abbandonato al destino di sempre, senza
possibilità di raggiungere quei risultati indispensabili per essere
allineato al resto della grande città. Eppure grande è la voglia
di fare e di intervenire di gran parte dei cittadini e delle
associazioni. E’ ora di guardare avanti e non limitarsi, talora
con un pizzico di demagogia, a paragonare la Falchera ancora
a un “sospeso” paese di provincia piuttosto che a un vero e
proprio quartiere, in cui tutti si conoscono e si vogliono bene...
il che francamente non è poco. Bisogna decidersi, una volta per
tutte, a guardare oltre, per abbattere definitivamente quelle
barriere, sociali e politiche, che limitano le sue capacità per
una effettiva crescita. E’ il momento cioè di pensare a un
Gente di Falchera 1
segue a pag. 19
Dal Centro d’Incontro
Tutta un’altra musica
Anche quest’anno si è svolto il corso di Balli di Gruppo, condotto dalla frizzante ed attiva Pamela che con
la sua allegria e professionalità riesce a far ballare
tutti.
L’ambiente
spensierato e
sereno porta
a trascorrere
qualche ora
alla settimana lontano
dalle preoccupazioni
quotidiane, aiutando, nel contempo, a tenere in forma mente e corpo; infatti i Balli di Gruppo sono impegnativi e richiedono concentrazione.
Il 26 aprile le partecipanti ed i partecipanti al corso
hanno offerto
un “Saggio” di
ciò che hanno
imparato durante l’anno e al
termine il buffet
con le prelibatezze preparate
da ciascuno dei
presenti ha allietato tutti.
Un ringraziamento a tutti
i partecipanti ed un arrivederci al prossimo Settembre, in particolare a
Pamela, in dolce attesa.
Sabato 28 aprile si è
svolta la Gara di Scopa
alla Baraonda, appuntamento fisso da tanti anni nel
programma del Centro.
Hanno partecipato 32 persone, appassionate al gioco delle carte.
La gara si è svolta, come sempre,
all’insegna della
competizione e
dell’amicizia.
Si sono classificati vincitori: 1° CURCIO Francesco; 2° D’ANGELO Giuseppe; 3° CAPRIA Francesco; 4° VENEZIANO Antonio.
Al termine, per ristorarci dall’impresa, una merenda
sinoira preparata dalle donne del Centro d’Incontro.
Martedì 8 maggio ho assistito ad un concerto corale
nell’Ambito delle serate musicali ospitate presso lo
Spazio teatro dell’I.C. Leonardo da Vinci in Via degli Abeti.
L’Union des
Amis Chanteur
ha eseguito con
competenza e
simpatia un repertorio di canzoni passando
dal Risorgimento alla Guerra di Resistenza, attraversando il mondo
del lavoro, tutti pezzi accompagnati dalla fisarmonica
sapientemente suonata da un componente del gruppo.
Oltre ai canti del Risorgimento italiano,
sono stati eseguiti
pezzi famosi come
Bella Ciao, Fischia il
vento, e qui ha cantato anche il pubblico.
L’Union des Amis
Chanteurs, che più
che coro ama definirsi un gruppo, composto da circa
venti persone, è nato all’interno del Folkclub con
l’obiettivo della ricerca, difesa e diffusione della canzone tradizionale italiana e non solo italiana. Non si
propone però come produttore di nuova canzone,
bensì si impegna a tramandare, attraverso il canto, che resta una delle più arcaiche forme di comunicazione e quindi di socializzazione- una cultura quasi
sconosciuta, generalmente trascurata e a forte rischio
di estinzione.
E’ stato un momento molto piacevole, anche perché
erano presenti molti allievi dell’Istituto Leonardo da
Vinci e ho notato con sorpresa che anche loro conoscevano le parole di Bella Ciao, ballata che fa parte
della storia del nostro Paese.
Attilio Bartolone
Adriana Scavello
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Gente di Falchera 2
Teatro Marchesa:
“ Passione, cultura e divertimento’”
Dal mese di novembre 2011 la Barriera di Milano ha
un nuovo Teatro. In corso Vercelli 141, l’Auditorium
Mario Borghi è diventato un Teatro, un luogo nuovo
di cultura, sulla mappa che dal centro muove verso
le ali della città.
Al termine della stagione, durante la quale si è
offerto per la prima volta un ricco cartellone con
danza, operetta e teatro, sicuramente il bilancio è
più che positivo, considerando il successo e l’alta
partecipazione di pubblico che hanno riscosso tutte le proposte delle Compagnie partecipanti.
Nel pittoresco ed accogliente
spazio, trasformato
con palcoscenico,
quinte, luci, si sono svolti anche i Sabati del salotto
culturale, una serie di incontri con cadenza mensile al
sabato sera. Una sorta di veri e propri Talk Show, a
cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice, che
hanno portato il pubblico a conoscere Poeti, Scrittori,
Ballerini, Cantanti, Musicisti e altre personalità della
Barriera di Milano e
della Città di Torino.
“Un sogno che è diventato progettualità grazie all’impegno di tante persone: l’Amministrazione deve fare il
collante, il lievito, per
mettere insieme quella
che è la vitalità artistica creativa culturale di
un territorio” e soprattutto grazie all’impegno e professionalità di
alcune compagnie nate in Barriera o che sono comunque approdate in questa parte di città e se ne
sono innamorati, come capita a molti, il Teatro Marchesa ha una vera e propria programmazione teatrale con la danza, insieme alla Compagnia l’Araba
Fenice, formata e diretta da ragazzi della Barriera,
il Festival dell’ Operetta con la Compagnia Alfa
Folies che già lo scorso anno aveva portato qui il
Festival da un’altra parte della città e il Teatro Comunità con l’Associazione Choros-Sguardi, anche
questa già radicata sul nostro territorio”, dichiara
N a d i a
Conticelli,
Presidente
della Circoscrizione VI.
In tempi in
cui i finanziamenti sulla cultura sono scarsi, è molto
importante offrire spettacoli in parte gratuiti ed alcuni a prezzo politico, con l’attenzione alle famiglie
tramite sconti per i ragazzi sotto i 12 anni.
Renè Cosenza, Responsabile della Compagnia Araba Fenice, che ha tenuto i fili di questo progetto, sostiene che “Un teatro è un momento di grande incontro per non uscire dalla periferia , ma nello stesso tempo per dare modo anche a chi arriva dal centro di tuffarsi in periferia, perché anche qui ci sono
degli artisti che hanno delle grosse qualità e noi cerchiamo di tenere legati questi giovani talenti al nostro quartiere”.
Molti gli spettacoli offerti al pubblico, che hanno trattato anche temi importanti come l’Unità d’Italia,
l’Olocausto, la Resistenza, ospiti anche artisti di fama
internazionale come Aziza Abdul Ridha, artista e
coreografa di fama internazionale che ha deliziato
tutti con le sue interpretazioni di danza orientale.
Interessante anche la stagione di operetta con “La bella Rosina”, “La Locandiera”, “Il Berretto a Sonagli”.
L’Associazione Sguardi-Choros con eventi di TeatroComunità partecipa anche al Festival di Teatro
Comunità con 10 giorni di spettacoli tra Torino Nord
e Sud con le esperienze più significative di TeatroComunità prodotte dalle diverse associazioni nelle
circoscrizioni cittadine.
Un arrivederci alla prossima stagione con le nuove
proposte!!!!!!
A. S.
La Scuola Materna S. Pio X
in gita a Ceresole d’Alba
Gente di Falchera 3
A.S.D. Judo Club TOMODACHI
UN ANNO DI SUCCESSI
…PER I NOSTRI
RAGAZZI
L’A.S.D. Judo Club Tomodachi
nasce ufficialmente l’8 Novembre del 2010.
E’ una società sportiva dilettantistica che ha raccolto
moltissimi consensi. L’attività del gruppo inizia nel
2003 con 5 bambini, come distaccamento di una importante società di Torino, e ad oggi conta 92 iscritti.
Vi si formano e divertono bambini dai 4 ai 13 anni,
senza dimenticare i genitori del gruppo di difesa personale.
Il punto di
forza
del
Judo Club
Tomodachi è
l’attenzione
alla persona
in senso glo- La Squadra
bale: si pratica un buon judo con aprezzabilissimi
risultati agonistici ed al tempo stesso si socializza e
si fa gruppo in un clima sereno e gioioso.
I risultati di questo
Il gruppo
modo di affrontare
di Difesa
Personale
l’attività sportiva non
si fanno attendere infatti la società si può
fregiare di ben otto
campioni nazionali.
Per chi fosse interessato ad iscriversi ai corsi di Judo e di Autodifesa consigliamo di recarsi direttamente in palestra presso la
scuola A.Ambrosini il Martedì ed il Giovedì dalle
17:00 alle 19:00 oppure il Mercoledì ed il Venerdì
dalle 18:00 alle 20:00 presso la palestra (delle elementari) della scuola L. Da Vinci.
E’ possibile consultare anche il sito internet della
società: www.judoclubtomodachi.com
PAROLE E DISEGNI DEI NOSTRI BAMBINI
Abbiamo chiesto ai nostri bambini di rappresentare
con immagini o descrivere con un loro pensiero il
Lia Coda
Judo…ecco alcuni “capolavori”.
COME ERA
VAMO
ERAV
a cura di Remo Andreasi
La sig.ra Basile Vincenti Gina, vedendo le fotografie della rubrica “Come eravamo”, si è riconosciuta nel gruppo di fronte alla scuola Pablo
Neruda, e con nostro piacere ci è venuta a raccontare lo scatto di quel momento.
“Era il 1978, io ero bidella alla scuola Pablo
Neruda ed avevamo talmente tanti ragazzi che
dovevamo sistemarli anche nei corridoi.
La fotografia è stata scattata durante la festa per
la segretaria della scuola che andava in pensione e in quell’occasione abbiamo fatto diverse fotografie anche con il maestro Santo Ielo”.
Le bidelle della scuola
Pablo Neruda, al centro la sig.ra Basile Vincenti Gina, da sinistra,
Franca, Grazia, Pina,
Maria, Nunzia, Emma.
Nella fotografia in alto la
sig.ra Basile bacia la segretaria. In basso una partita di calcio, con il marito Vincenti Giuseppe a sinistra nella foto.
Restiamo in attesa che altri lettori ci raccontino momenti di vita inerenti alle fotografie che
pubblicheremo nella rubrica “Come eravamo”.
Avviso per i collaboratori
I testi dovranno osservare le seguenti modalità: carattere da 12 Times
New Roman e con una spaziatura
singola, in una o max due colonne
del nostro giornale, in totale le battute dovranno essere max di 4000
compresi gli spazi. Tutto ciò per poter dare spazio a tutti, il nostro giornale purtroppo ha gli spazi limitati
per una questione anche di costi.
Gente di Falchera 4
Università della Terza Età
Il 18 maggio si è svolta presso il Centro d’Incontro
Falchera la Festa di chiusura dell’UNITRE sezione
Falchera.
La Responsabile Dalma FERRINO ha ringraziato tutti i docenti ed i volontari, ribadendo
che senza la loro
disponibilità a
titolo gratuito l’Unitre non potrebbe offrire così una
gamma così variegata di corsi e conferenze.
Oltre alla mostra dei lavori svolti dai partecipanti ai
laboratori di Pittura, Pirografia, Maglia e ricamo,
Decoupage, abbiamo assistito ad una bellissima esibizione da parte del Coro dei ragazzi della terza
età, diretto dal Maestro Carmelo SPOTO.
Accompagnato dal maestro di violino Liborio SCAVONE, con il suo entusiasmo e vivacità, il maestro
SPOTO ha dimostrato che con professionalità ed impegno si possono raggiungere dei risultati apprezzabili.
Infatti, il
coro ha
presentato un repertorio
molto vasto, da
pezzi di
opera come il Va pensiero di Verdi, dal Nabucco, a
pezzi di operetta come Al Cavallino Bianco, a pezzi
più popolari come O surdato’nnammurato.
Al termine i Maestri Spoto e Scavone ci hanno deliziati con pezzi fuori programma tra cui il famoso
Libertango!
Il video Istanti lieti nell’anno accademico 2011-2012
ed il rinfresco hanno completato lietamente il pomeriggio.
E’ intervenuta a portare i suoi saluti e quelli del Consiglio Circoscrizionale, la Presidente Nadia CONTICELLI, che ha elogiato il lavoro svolto dagli organizzatori, dagli insegnanti e da tutti gli allievi dell’Unitre Sezione Falchera, che ha raggiunto alti livelli ed un numero consistente di iscritti, nonostante
tutte le difficoltà organizzative e logistiche che si sono
presentate negli ultimi anni.
Arrivederci al prossimo anno accademico!
A. S.
CROCE ROSSA
alla FALCHERA
Come accennato nei numeri precedenti a Falchera è previsto un nuovo corso di primo soccorso per la popolazione, aperto a tutte le persone di tutte le età!
I volontari del soccorso invitano in modo particolare le mamme a partecipare numerose: in
tutta Italia infatti “Trenta Ore per la Vita” ha
avviato un programma informativo per garantire una buona e corretta informazione sulle
metodologie di primo intervento di soccorso;
uno degli argomenti maggiormente trattati è
quello della “disostruzione pediatrica”.
Chi invece fosse interessato a diventare Volontario di Croce Rossa deve seguire l’iter formativo adeguato ai soccorritori.
Per avere ulteriori chiarimenti in merito ai corsi o per iscriversi potete contattarmi al
numero 335-8026904.
Crocilio Ricci
QUANDO L’ULTIMO ALBERO
SARA’ ABBATTUTO, L’ULTIMA
FIAMMA SARA’ SPENTA,
L’ULTIMO FIUME AVVELENATO,
L’ULTIMO PESCE
SARA’ CATTURATO.
SOLO ALLORA CAPIRETE
CHE NON SI PUO’
MANGIARE DENARO
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TORO SEDUTO
Signora italiana cerca lavoro
come pulizie case, anche Agosto.
Tel. 348-7732578
CORDOGLIO
Gente di Falchera, con la redazione tutta e
con i suoi lettori, esprime grande dolore
per la grave sciagura di Brindisi e manifesta incontenibile rabbia contro chi o coloro che hanno provocato il vile attentato.
Esprimiamo altresi vicinanza e solidarietà
a tutti i cittadini colpiti in Emilia dal terremoto, nonchè profondo cordoglio per
tutte le vittime.
Gente di Falchera 5
La Storia Infinita della Falda di Falchera
...... a che punto siamo ?
Resoconto degli ultimi avvenimenti, comprensivi della richiesta da parte del Comitato Falda di Falchera, di uno sgravio fiscale sulla tassa IMU, a seguito
dei disagi che annualmente i residenti di Falchera
subiscono. E’ arrivato il momento di agire, di far
sentire in modo forte e risoluto la voce di questo quartiere che è vivo non solo quando conviene agli amministratori.
In ordine cronologico:
Riunione in Comune del 5 aprile 2012
Presenti: Città di Torino: Ass. Lavolta e Lubatti; sig.
Sterpone (assistente Ass. Lavolta); Nadia Conticelli
e Adriana Scavello……
Comitato falda di Falchera: R Ballarin; R. D’Amore; Cinzia Olivieri; Ignazio Lo Cascio; Lorenzo Bassetto; Emilio Ghirardi.
Prende la parola l’Ass. Lubatti, cercando di ricostruire, per quanto di sua conoscenza, le problematiche
causate dalla falda, sostiene che la Regione si è defilata e pertanto è rimasto solo il Comune ad affrontare il problema, come se la responsabilità non fosse
del Comune, ciò ha determinato la reazione dei partecipanti del Comitato falda, che hanno ribadito con
fermezza che la Giunta Comunale nell’approvare il
progetto per la realizzazione della linea 4, aveva prescritto nella delibera autorizzativa dell’opera a GTT
di monitorare il livello della falda prima e dopo l’opera, onde accertare meglio la direzione del deflusso
della falda. L’Ass. Lubatti termina il suo intervento
anticipatamente in quanto deve partecipare ad un incontro in Comune, lascia così all’Ass. Lavolta di proseguire l’incontro. Ballarin spiega le ragioni per cui
il Comitato chiede uno sgravio fiscale sulla nuova
imposta I.M.U. L’Ass. condivide la richiesta di sgravio sull’IMU spiegando che occorrerà studiare bene
la forma di questa eventuale riduzione con l’Ass. al
bilancio Passoni, e a tal proposito concorda con la
Presidente Nadia Conticelli di fissare un appuntamento con l’Ass. Passoni, onde verificare la fattibilità di una riduzione dell’IMU a fronte di un primo
indennizzo. Ignazio Lo Cascio, Cinzia Olivieri ed
Emilio Ghirardi ribadiscono che un eventuale riduzione dell’IMU non deve certamente accantonare la
messa in opera di una soluzione provvisoria per limitare il livello della falda, in attesa di una soluzione definitiva.È stata nuovamente citata la delibera
della Giunta comunale e a tal proposito è stata consegnata una copia al sig. Sterpone assistente dell’Ass
Lavolta, il quale si è dimostrato interessato ad approfondirne i contenuti.
Il comitato
12 maggio
Quasi un anno fa, il 20 luglio 2011, si svolgeva il
Consiglio Aperto sull’annoso problema della falda
di Falchera, a conclusione del quale si approvava l’allegato OdG che chiedeva a Regione, Provincia e
Comune di realizzare almeno l’intervento tampone
entro la fine di maggio 2012.
Nell’ultima riunione del Tavolo Politico, secondo
quanto ci è stato riferito dalla Presidente della Circoscrizione 6 Conticelli nella riunione dei Capigruppo
dell’11 aprile 2012 di cui si allega verbale, si è tornati alla proposta di impermeabilizzare i vani ascensore degli stabili più colpiti. Tale proposta era già stata
avanzata da GTT diversi anni fa ed assunta dall’allora Assessore Sestero, ma i cittadini coinvolti non
l’avevano condivisa.
Si tratta di un esito piuttosto deludente, dal momento
che sembrava la volta buona per realizzare almeno gli
interventi d’emergenza: il piano della Regione prima
ed i solenni impegni assunti dagli Assessori presenti
al Consiglio Aperto, in particolare la faciloneria con
cui l’Assessore Provinciale Ronco presentava le ipotesi avanzate dalla Provincia in ambito vasto, avevano
acceso in tutti noi notevoli aspettative.
Spero che sia fattibile almeno lo sgravio dell’IMU,
anche se nutro qualche perplessità sia riguardo ai
margini di manovra che la legge concede ai Comuni
che in merito alla volontà del Comune stesso di creare un presupposto invocabile anche in altre situazioni.
Per fare il punto sulla vicenda, come Capigruppo di
minoranza della Circoscrizione 6, abbiamo presentato l’allegata richiesta di convocazione di un Consiglio Aperto. Vi terrò informati dei futuri sviluppi.
Cordiali saluti.
Vittorio Agliano
Buongiorno Dott. Agliano,
dobbiamo purtroppo, e con nostro rammarico confermare completamente quanto da Lei esposto. Non solo,
possiamo già anticipare a questo punto con senso di
rabbia, che oltre a tutte le proposte avanzate, esposte
in prima persona dai vari assessori, e delle quali nessuna ha ancora visto intrapprendere la strada della concretezza, rimanendo perennemente nelle nuvole delle
promesse, anche la proposta, avanzata dal Comitato
scrivente, almeno come parziale risarcimento di tutti i
danni avuti dai residenti, di concedere uno sgravio fiscale ai residenti stessi, sulla nuova tassa IMU sembra essere gradita ai nostri amministratori.
Sinceramente di consigli aperti, di riunione inconcludenti, di promesse fatte da chi dovrebbe ammini-
Gente di Falchera 6
stratore al meglio i nostri beni, ne abbiamo piene le
saccocce. Nel nostro quartiere sale l’interesse degli
amministratori, solamente quando si ha la certezza
di potersi mettere in mostra, ma quando c’è da chiudere un pericoloso buco nel bel mezzo di un marciapiede, con gravi rischi per l’incolumità degli abitanti, allora nessuno si interessa (vedi Via Toce 18);
quando c’è da asfaltare una strada (Via Tanaro 8/interni), strada per cui i residenti hanno versato fior di
milioni oltre 25 anni fa, di nuovo nessuno si preoccupa, ed ognuno fa a gara per trovare scuse o peggio
ancora, scaricarsi delle responsabilità. Siamo stufi e
stanchi di promesse, vogliamo dei fatti. E vogliamo
andare direttamente dal sindaco, in quanto riteniamo di aver raggiunto la soglia della sopportabilità e
della pazienza.
E’ ora che qualcuno paghi per gli errori commessi e
i danni arrecati, ma forse anche per l’immobilismo
di tutti questi anni ,,,,
Cordialmente
Il Comitato Falda di Falchera
Via Tanaro - Falchera - Torino -
Un gruppo di studenti in Architettura dell’Università della Sorbona di Parigi, sono stati graditi ospiti del nostro quartiere, per studiare l’architettura della Nostra Falchera “Astengo” e
della Falchera Nuova. Hanno visitato tutto il
quartiere, preso appunti e visitato l’interno di
alcuni alloggi, grazie all’ospitalità di alcuni falcheresi.
Nel salutarci e ringraziarci per l’ospitalità ci
hanno lasciato un biglietto che diceva cosi:
Ciao a tutti! Volevamo dirvi arrivederci!
Grazie nille per la vostra gentilezza, la vostra
accoglienza e il vostro aiuto!
Grazie di avere fatto del nostro viaggio una
molto bella e interessante esperienza!
Gli studenti di Parigi: Gaëlle, Félìx e Pierre-Luc.
APPELLO AI FALCHERESI
Alla Falchera in via
degli Abeti 16, esiste un Servizio dell’ASL dove ci sono
diversi ambulatori:
-Punto Prelievi del
Sangue (senza dover far le code in via Montanaro), -Consultorio
Familiare e Pediatrico, -Ambulatorio Infermieristico, -Centro di Salute Mentale, -Ambulatorio di Medicina Tradizionale.
Tutti questi servizi sono a disposizione del nostro quartiere, ma se non ne usufruiamo esiste
il rischio che vengano cancellati.
Non lasciamoci portare via tutto come già succede in molte altre cose, facciamo funzionare i
servizi che abbiamo a nostra disposizione, usufruendone.
vi
Ab a de
eti gli
Notizie Flash
Studenti di Parigi a Falchera
Dopo alcuni incidenti avvenuti sul viale Falchera, per la velocita sostenuta delle auto e moto,
finalmente hanno deciso di inserire i dossi (marciapiedi rialzati) per limitare le scorribande a
tutta velocità. Già richiesti molte volte dal Comitato per lo Sviluppo della Falchera. Uno è stato posizionato vicino all’ufficio Postale, un secondo all’altezza del n° civico 67 ed un terzo
vicino l’edicola del giornalaio. Nel contempo è
stato anche asfaltato un tratto del viale alberato
vicino al giornalaio, servizi igienici e fermata
del Bus 50.
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Gente di Falchera 7
IL GIORNALE DELLA SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI”
CLASSI TERZE IN GITA
IN FRANCIA!!!
Noi ragazzi delle classi 3^A, 3^I e 3^M della scuola
media Leonardo da Vinci all’inizio di Marzo siamo
andati in soggiorno per quattro giorni in Francia in un
agriturismo a “Les Tilleus”, vicino a Chambery.
Siamo partiti con il pulman il 5 Marzo e siamo ritornati l’8 sera. La nostra prima tappa è stata Briançon,
dove non solo ci siamo fermati per consumare il pranzo al sacco, ma anche per svolgere la nostra prima
attività in lingua francese. Infatti gli insegnanti avevano organizzato una specie di caccia al tesoro. Ogni
classe formava un gruppo che a sua volta era suddiviso in sottogruppi a seconda dei compiti assegnati ,
c’era chi doveva porre delle domande agli abitanti
sul luogo, sui monumenti, chi doveva cercare l’Ufficio del turismo per avere la piantina del paese, chi
doveva fotografare i luoghi per documentare quanto
ci veniva richiesto. L’obiettivo era cercare di ottenere il maggior numero possibile di informazioni seguendo il questionario predisposto dall’insegnante
Facchin, sperimentando il nostro francese!!!
Verso le 12,30 siamo ripartiti e nel giro di due ore
siamo arrivati all’agriturismo che si trovava in aperta campagna. Qui siamo stati alloggiati in due grandi
stanzoni, uno per le ragazze e l’altro per i ragazzi.
Dopo la nostra prima cena “francese” ci siamo ritrovati un un grande salone dove, suddivisi per classi,
dovevamo esporre il lavoro svolto a Briançon.
Il secondo giorno, dopo una pantagruelica colazione, siamo andati a fare una lunghissima passeggiata
(circa 10 chilometri!) sul lago che si trova vicino all’agriturismo. Anche se camminare così a lungo è
stato davvero faticoso, si è anche rivelato un’occasione importante per chiacchierare e fare amicizia
con i ragazzi delle altre classi immersi in un magnifico paesaggio lacustre.
Per il pomeriggio era stata organizzata la gita turistica della bellissima città di Chambery. La professoressa Facchin ci ha divisi in due gruppi in base alle
nostre capacità linguistiche. Le guide ci hanno mostrato la parte storica della cittadina, spiegandoci le
sue ricchezze, i monumenti più importanti e i suoi
lati artistici. Poi terminata la visita guidata, abbiamo
avuto un’ora di libertà per girovagare da soli per il
centro storico e fare i nostri piccoli acquisti.
La sera ci siamo nuovamente riuniti nel salone, dove
Loraine (?) aveva preparato dei giochi a squadre per
intrattenerci.
Il terzo giorno ci siamo recati alla Maison d’Izieu”,
il Museo della Storia della Resistenza e della Deportazione dell’Ain e dell’Alto Giura.
La Maison d’Izieu è un memoriale dei bambini ebrei
sterminati durante la Seconda Guerra Mondiale. La
Casa è dedicata alla memoria perché è il luogo in cui
vissero i bambini ed i loro educatori per quasi un
anno. Questa casa-museo ci ha molto impressionati
perché privilegia la rievocazione dell’atmosfera dell’epoca della colonia e della presenza dei bambini
piuttosto che la ricostruzione degli ambienti e rintraccia la vita quotidiana della colonia attraverso le
lettere, i disegni e i ritratti dei bambini. La guida,
sempre in francese, ci ha descritto e spiegato la storia di quei bambini e ci ha fatto visitare la casa. Nel
pomeriggio abbiamo svolto degli interessanti laboratori a tema con degli esperti del Museo.
Il quarto e ultimo giorno, dopo aver preparato le valigie e lasciato l’agriturismo, ci siamo diretti verso
il lago di Burget, dove siamo saliti sul battello per
una escursione di due ore che ci ha permesso di vedere le sponde del lago, la residenza dei Savoia di
Alltacomba e le meraviglie del paesaggio. Una guida ci spiegava tutto ciò che stavamo ammirando.
Nel tardo pomeriggio siamo ripartiti verso casa. E’ stata
una gita fantastica e soprattutto molto istruttiva.
FINALMENTE E’ ARRIVATA
LA PRIMAVERA...
Noi siamo felici perchè grande albero, il nostro amico nel giardino della scuola Ambrosini, si è svegliato! Il giorno del risveglio ci ha lasciato una lettera e
ci ha scritto che ci accompagnerà in questo ultimo
periodo di scuola. Ora sappiamo leggere e scrivere e
anche noi gli scriviamo lettere e pensieri.
A giugno gli diremo: arrivederci a settembre, quando frequenteremo la seconda classe.
I bambini delle classi IaB e IaC “Ambrosini”
Gli alunni della IIIA Neruda
“La fantasia dei bambini quando viene sollecitata,
sa andare al di là di ogni spazio e di ogni confine…”
La sirena e il delfino
Inizio: C’era una volta una bellissima principessa di
nome Olivia che viveva in un castello.
Svolgimento: In un giorno d’estate Olivia se ne stava in riva al mare in cerca di conchiglie. Pensava tra
sé e sé: -Vorrei tanto avere un bel cavallo bianco con
la criniera rossa. In fondo al mare, tutti i pesciolini
sapevano che c’era un mostro marino che aveva una
conchiglia magica. Il mostro sentì le parole della principessa così prese in mano la conchiglia e appena
arrivato in superficie si trasformò in un cavallo bianco con la criniera rossa.
Gente di Falchera 8
La principessa non credeva ai suoi occhi, quando vide
il cavallo bianco, si avvicinò per accarezzarlo, ma il
cavallo disse:- Scherzetto principessa!- e il cavallo si
ritrasformò in mostro marino. La principessa svenne;
intanto il mostro marino prima di portarla negli abissi
la trasformò in sirena. La principessa si risvegliò in
una grotta, era intrappolata in una rete, sopra un grande pentolone e vide il mosto marino che si avvicinava
sempre più. Il mostro marino disse: -Ciao mia appetitosa sirena, tra poco io ti mangerò! –e poi se ne andò
felicemente. La principessa gridava aiuto con tutta la
sua forza; un delfino di passaggio, sentì la principessa
gridare e così si avvicinò e la vide. Il delfino tirava la
rete con tutta la sua forza per liberare la principessa e
quando arrivò il mostro si nascose immediatamente.
Quando il mostro se ne andò la principessa disse al
delfino:- Prendi la conchiglia magica così posso trasformarmi in un fantasma e potrò uscire dalla rete.
Così fece il delfino! Il mostro sentì baccano, così andò
a vedere cosa stesse succedendo: vide che la principessa era scappata poi vide il delfino; Il delfino schiacciò un pulsante che fece trasformare il mostro in un
palloncino che se ne volò via.
Conclusione: La principessa ritornò in spiaggia, salutò il delfino, ritornò al suo castello e visse felice e
contenta.
Francesco
IL GATTO MARTINO
INIZIO. C’era una volta un gatto di nome Martino
che viveva su una spiaggia. Un giorno Martino trovò
una perla d’oro in mezzo alla sabbia. Uno scienziato
pazzo, con il suo cannocchiale aveva visto la scena e
subito si era precipitato sul luogo.
SVOLGIMENTO. Arrivato sul posto, lo scienziato
rapì il gatto e lo portò nel suo laboratorio e, dopo avergli
rubato la perla , lo rinchiuse in una prigione sotterranea. Nella cella accanto alla sua, c’era uno gnomo di
nome Pong. Martino e Pong fecero amicizia Dopo
qualche giorno a Martino venne un’idea: chiese allo
gnomo di usare i suoi poteri, diventare ancora più piccolo per prendere la chiave della cella. Pong dopo vari
tentativi riuscì a ricordarsi delle parole magiche che
di solito pronunciava nelle sue magie e diventò ancora più piccolo. Prese la chiave e liberò il gatto Martino
,facendo diventare piccolo anche lui. Lo scienziato
aveva costruito stivali velocissimi, quindi pensarono
di rubarglieli per fuggire da quel posto. Piccoli com’erano riuscirono ad oltrepassare il muro e ad arrivare nel laboratorio. Mentre Martino teneva d’occhio
lo scienziato che stava facendo un pisolino, Pong prendeva la perla. Martino gridava: Veloce, si sta svegliando! Lo scienziato cominciava a sparare colpi. Un colpo fece cadere una pozione e si allagò il castello, lo
gnomo e Martino scapparono.
CONCLUSIONE.Arrivati alla spiaggia Martino ringraziò il suo amico Pong e come ricordo gli regalò la
perla d’oro.
LA SCIENZA SUL CAMPO…
UN ORTO A SCUOLA!
Nella scuola Ambrosini c’è un orto.
Com’è nato?
Quando eravamo
in III lo abbiamo
progettato e realizzato, agganciandoci al progetto
“Ambiente e salute” della scuola media. Prima avevamo lavorato il
terreno con vanghe, zappe e rastrelli, tolto le pietre e
scavato piccoli solchi per dividerlo in appezzamenti
regolari e far passare l’acqua. Era stato un lavoro
duro, perché c’erano molti sassi, ciottoli. Radici da
togliere ed erbacce da estirpare. Nel nostro primo
piccolo orto avevamo seminato fagioli, ravanelli,
insalata, rosmarino e menta.
Ci siamo presi cura dell’orto anche in quarta e a fine
anno scolastico abbiamo diviso le piantine e le abbiamo portate a casa.
Con grande impegno e lavoro da parte di tutti noi
quest’anno, in quinta, abbiamo ricominciato a coltivarlo e lo abbiamo anche ingrandito, aggiungendo
un pezzo di terreno. Lo abbiamo delimitato con mattoni, pietre e legno. Dopo aver zappato, rastrellato e
riportato del buon terreno, abbiamo creato una zona
delle piante aromatiche, utili e spesso poco conosciute: erba di San Pietro, liquirizia, menta, melissa, erba
cipollina, santoreggia, timo, rosmarino, tipo al limone, alloro. Abbiamo trapiantato la lattuga, i pomodori, le zucchine, la zucca, le fragole. Aglio e cipolla
sono stati messi per allontanare i parassiti. Ci sono
anche piante fiorite, come le primule e le margherite
gialle e una pianta grassa.
Andiamo frequentemente nell’orto e
certe volte, soprattutto quando non piove,
lo innaffiamo con
una pompa e due innaffiatoi; ora abbiamo in progetto anche
uno spaventapasseri.
Perché un orto a
scuola? Per imparare a prenderci cura con costanza
di qualcosa, per sperimentare un lavoro manuale, per
rendere più ricco il nostro giardino, per non studiare
le Scienze solo sui libri, per riconoscere il valore della
natura, per capire da dove viene ciò che mangiamo,
per imparare ad apprezzare il lavoro e il cibo.
Visto che noi stiamo per lasciare la scuola primaria,
ci auguriamo che altri bambini e ragazzi vogliano
mettersi d’impegno e provare questa esperienza, faticosa ma utile e divertente.
Marcello
Gente di Falchera 9
Classe Va B Ambrosini
I lettori scrivono
AVVISO PER CHI SCRIVE
“Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non
dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese
in considerazione: saranno cestinate!!
“Un Grazie! Di cuore!”.
Il sottoscritto ha fatto anche! L’esperienza pratica come
ricoverato nell’ospedale di S. Giovanni Bosco dal 19
al 28 marzo 2012 per fibrillazione cardiaca e mi viene
spontaneo fare delle osservazioni positive sulla tempistica di attesa nel trasporto (118!) di 15’, accettazione veloce nel pronto soccorso (cod. giallo!), giacenza
in degenza con cure attivate subito per la mia necessità, dopo tre giorni sono stato trasferito nel reparto di
Medicina A 6° piano Direttore Dr. Massimo GIUSTI,
ebbene qui, mi viene una riflessione per affermare che,
si è all’avanguardia dell’ospitalità come degenza ospedaliera in tutto dagli: arredi, comodini, letti più confortevoli per l’esigenza dell’ammalato per finire alle
piccole cose molto apprezzabili, da non farti sentire
minimamente un ricoverato.
L’assistenza sanitaria è fenomenale con controlli costanti da parte dei Dirigenti Medici, (a tutti! Grazie!)
e con la professionalità e delicatezza dell’organico
infermieristico (Bravi/e! Un grande Grazie a tutti voi
del reparto!).
E’ vero! che avete tutte quelle caratteristiche di solidarietà, che ho letto su di un vs. volantino esposto in
bacheca come per dire sono: SOLO UN INFERMIERE… (fir.to: Suzanne Gordon 2010); ma, non basta!
io aggiungo anche che, all’atto pratico e in senso
umanitario voi tutti! appartenete agli “Angeli sulla
terra”, che tengono saldo un pilastro dell’assistenza
sanitaria con accortezza, amore per il prossimo e senso di responsabilità. Vi sarò sempre riconoscenti per
avermi fatto superare questo pericolo nella mia vita
dovuto a questo “cuore matto, che mi ritrovo!” con
l’accortezza e con la vostra presenza sempre sorridente nelle cure a me somministrate, vi penserò con
stima senza termine di tempo.
Francesco Traisci
Ex Partigiano
Sono un ex partigiano e vedo con molto piacere i
ragazzi dell’Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci che mi ricordano. Sono più di vent’anni che vado
nelle scuole ad illustrare il valore di quei giovani
morti nella lotta per la liberazione. A quei tempi ero
giovane, non mi mancava il valore e coraggio per
quello che stavamo combattendo. Andando nelle
scuole rivivo il periodo delle prime formazioni da
bande a brigate e divisioni. Indubbiamente quando
parlo ai ragazzi, rivivo quel periodo e ho la fortuna
di essere presente e sono convinto che i ragazzi devono sapere il perché, anche portandoli nei luoghi
della resistenza: Boves, Fondo Toce, Perosa Argentina, Pomaretto, Torre Pellice, ecc. Quanti monumenti
con migliaia di nomi dei partigiani deceduti in battaglie, impiccati, torturati, mandati in Germania nei
campi di concentramento.
Ho avuto una grande collaborazione con la 6^ Circoscrizione che ci ha fornito i mezzi per andare nei
luoghi che ho descritto prima, quando parlo ai ragazzi di guerra vorrei che questo non capitasse più,
li vedo diversi questi giovani a paragone dei miei
tempi, ma molto attenti ai racconti di come eravamo
nelle battaglie. Io ero nelle Langhe e sono stato ferito ad Alba (Rodi) e sono insignito della croce di guerra. Ringrazio il direttore dell’istituto, i professori e
le maestre, anche i collaboratori delle scuole, ho un
buon ricordo delle scuole della Falchera.
La gente del nostro quartiere per me è brava e la borgata è bellissima.
A questi giovani faccio un augurio per il loro avvenire
di studi e lavoro, devono ringraziare gli insegnanti e i
genitori affinché abbiano un avvenire bellissimo.
Grazie e saluti
Renato Mattio
A proposito di Biblioteca
Mi chiamo Davide Belluzzi, abito alla Falchera
Nuova, sono un bidello in pensione e vi scrivo
anche a nome di altri cittadini miei amici.
Da quando è stata aperta la Biblioteca della
Falchera, sono un assiduo lettore, soprattutto di
giornali e riviste. In questi ultimi anni la Biblioteca è chiusa troppi giorni al pomeriggio e
quindi non è molto frequentata al mattino, perché siamo sicuri che gran parte dei lettori preferisce frequentare la Biblioteca al pomeriggio,
come era una volta.
Quindi protestiamo vivamente.
Mi ero rivolto già al sig. Grasso del Tavolo Sociale, ma senza alcun risultato.
Ora ci rivolgiamo a voi del giornale per evidenziare il problema. Grazie e cordiali saluti
Gente di Falchera 10
Davide Belluzzi
A prosito di Farmacia
Facendo seguito al carteggio intercorso sul nostro
giornale in merito ai turni di apertura delle farmacie
vorrei, con questo breve intervento, dare ai lettori
uno spunto di riflessione sulla vicenda.
Spesso ci siamo trovati a parlarne con altre persone,
nel negozio del mio amico Michele Celentano (amico
vero, senza le virgolette). Le considerazioni fatte dai
titolari della Farmacia della Stura sono più o meno
condivisibili, ma rimane il fatto che, con la turnazione
attualmente in atto, ogni due settimane il sabato
pomeriggio le tre farmacie facilmente raggiungibili
nei dintorni (Falchera nuova, Falchera vecchia,
farmacia di via Ivrea) sono chiuse.
Mentre la farmacia di Falchera nuova e quella di via
Ivrea sono soggette a turni fissi in quanto farmacie
comunali, la Farmacia della Stura può, se vuole,
aprire il sabato pomeriggio e garantire la copertura
del sabato per il quartiere.
Molta gente del nostro quartiere è anziana e non guida
l’auto; in caso di bisogno (serve un farmaco perché è
finito, ci si è scordati di acquistarlo... i motivi possono
essere svariati), non avere una farmacia facilmente
raggiungibile per due giorni può diventare un
problema per un anziano.
Il fatto che poca gente abbia segnalato il problema
non significa che il disagio non ci sia; significa solo
che pochi ne parlano e nella maggioranza dei casi
“ci si arrangia senza brontolare”.
Ora, facendo appello al citato “attaccamento al
quartiere” e “abnegazione al fabbisogno delle
persone anziane” (Gente di Falchera di maggio,
pagina 8, seconda colonna), chiedo ai titolari della
Farmacia della Stura, al posto dell’apertura del lunedì
mattina, di coprire il turno del sabato pomeriggio.
Lo chiedo però nel rispetto delle norme e dei turni di
riposo, senza allungare gli orari di lavoro o effettuando
aperture straordinarie. Nel nostro quartiere non servono
cose eccezionali, ci basta l’ordinario, con un po’ di
organizzazione e buona volontà.
Cordiali Saluti.
Dott. Fabrizio Manca.
Dalla Ferramenta Celentano Michele
Credo che quanto sto per farvi pubblicare accoglierà
consensi e dissensi ma non importa quale sarà la reazione della gente. Il mondo è pieno di persone intelligenti e comprensibili, corrette ed oneste e tutte
queste persone si renderanno conto che scrivo per
non offendere nessuno.
In 4 anni, dal giorno dell’inaugurazione del mio negozio, ho sempre cercato di far sì che i miei prezzi
fossero competitivi rispetto al mercato. Ho sempre
cercato di dare assistenza immediata, per combattere la potenza degli ipermercati, ho sempre regalato
una battuta e un sorriso a tutti coloro che hanno var-
cato la soglia del mio negozio, ho sempre cercato di
dare conforto a chi viveva un momento di tristezza,
ho sempre cercato di fare credito a tutti coloro che
me lo chiedevano, credendo che fossero tutti onesti.
Ho passato materiale a chi doveva finire dei lavori
promettendo il pagamento della merce nel momento
in cui venivano saldati e ho perso clienti e denaro.
Ho esposto più volte cartelli per sottolineare che non
si faceva credito e ci sono cascato come un merlo
per bontà, soprattutto. Ho rimesso alcune centinaia
di euro con persone da cui non mi sarei aspettato tiri
mancini di questo tipo, ma ora mi sono stufato.
Vedere persone alle quali credo di aver fatto del bene,
che nemmeno mi salutano o che perdono la faccia
per pochi euro, mi sdegna e allora vi chiedo di pubblicare in maiuscolo, come se gridassi il nervoso che
ho dentro che NEL MIO NEGOZIO NON SI FA PIU’
CREDITO A NESSUNO, NÈ AGLI AMICI NÈ AI
NEMICI, perché purtroppo per colpa di persone indegne di stima ci rimetteranno anche persone a cui
son legato. Il periodo di transizione economica che
stiamo vivendo non mi permette di rischiare quello
che per me si chiama sacrificio, per cui chiedo gentilmente a chi volesse entrare nel mio negozio per
chiedere materiale “a pagherò” di non varcare la soglia. Infatti l’esperienza mi ha fatto capire che è meglio essere bast… piuttosto che cogl….
Michele Celentano
IN BREVE dalla Provincia vicina
A cura di Ricciardetto
Elezioni nuovi sindaci. A Caselle trionfa Luca Baracco del Pd, il sindaco uscente Marsaglia porta
con sé una valanga di voti. A San Maurizio vince
Paolo Biavati di una Lista Civica. A Leinì niente
di fatto perché il Comune è commissariato.
Caselle. Comando di Polizia Locale Unione Nord
Est Torino, unificato nei territori di Borgaro, Caselle, San Benigno, San Mauro, Settimo e Volpiano. Centrale Operativa attiva 24 ore su 24. Tel.
011/8165000.
Mappano Caselle. Il C.I.M. chiude? Sempre più
facile ora la corsa per Mappano Comune, dopo
l’allontanamento di Nevio Coral. “Maggio Mappanese” dall’11 maggio al 10 giugno. Spettacoli,
Danza, Arte, Concerti, Teatro, Cultura a cura della Pro Loco (Ingresso gratuito).
8 giugno: Cabaret “Parlapapà!” spettacolo di cabaret. P.zza Govanni Paolo II ore 21.
9 giugno: “Giovani in Festa”. Giochi, grigliate e
musica in P.zza Giovanni Paolo II dalle ore 15
alle ore 24.
10 giugno: “Giovani in Festa”. Giochi, grigliate
e musica in P.zza Giovanni Paolo II dalle ore 10
alle ore 24.
Gente di Falchera 11
Dal 1972 attenzione
verso i giovani atleti
P G S CONQUISTA
Al chiudere ormai della stagione, le nostre squadre
da campionato stanno terminando con la seconda fase
dei campionati UISP; speravamo che la Coppa Italia
riservasse qualche migliore risultato rispetto alla stagione regolare e, almeno sul gioco, ho avuto questa
impressione. Nel momento in cui scrivo i campionati non sono ancora terminati e solo gli U18M hanno
ottenuto punti in classifica.
RIUNIONE PER ALLENATORI
Il 4 Maggio gli allenatori erano convocati per una riunione formativa. Infatti, come per tutte le attività oratoriale, ma anche per un miglioramento personale nel
perseguimento dei propri obiettivi educativi, la formazione deve avere assolutamente un ruolo primario.
È inoltre importante affiancare una formazione morale, se così posso permettermi di definirla, a quella tecnica e pura da allenatori. A seguito dei corsi a cui noi
tutti partecipiamo costantemente e che vengono gestiti da enti esterni (FIPAV, PGS, UISP, etc.), abbiamo
ritenuto fondamentale organizzare un momento di
condivisione, così come già fatto l’anno scorso.
Non potevamo essere noi ad auto organizzarci, per
quanto la nostra esperienza lo permetta, ma dovevamo chiedere ad un esterno di trovare argomenti e
formula per far coesistere diverse età e diverse esperienze. Don Adelino, molto propositivo e fautore di
questo tipo di lavoro, ci ha convocato e noi ci siamo
presentati puntuali e pronti.
Quali sono le motivazioni che ci spingono a prendere
questo tipo di impegno? Quali cause ci hanno fatto
pensare di mollare tutto? Due domande semplici, che
a volte trascuriamo e che nei momenti difficili e duri
della vita in palestra devono segnare costantemente il
nostro percorso. Due risposte scritte che ognuno ha
dato a se stesso per poi condividerle con tutti. Il primo
ad esporre è stato Gianni, già autore di grandi exploit
durante il corso allenatori PGS di Ottobre. Il momento è stato intenso e le diverse età ed esperienze hanno
reso la conversazione piacevole, con scambio di opinioni su quanto detto dagli altri. Particolare nota per
la parola “potere” citata in un ampio discorso, ma che
racchiude diversi significati.
CHIUSURA DELLA STAGIONE SPORTIVA
Anche quest’anno la chiusura delle attività avviene la
prima settimana di Giugno. Diversamente dal passato, purtroppo, non realizziamo la festa di fine anno
sportivo. Per ogni squadra e ogni gruppo si svolgerà
una riunione alla presenza dei responsabili e per i più
piccoli anche dei genitori, in cui si farà un consuntivo
dell’anno sportivo, con particolare attenzione alle squadre da campionato, che dovranno partire a inizio Settembre per potersi lanciare in nuove sfide.
Oggi: lo sport in
Falchera per tutti
So che dico ovvietà, ma a volte la routine paga, perché si instaura un meccanismo evolutivo e, non di
meno, formativo. Certamente dobbiamo lavorare per
fare almeno una riunione a squadra durante l’anno,
senza aspettare eventuali problematiche gestionali o
funzionali. Mi pare di aver detto la stessa cosa lo
scorso anno, perciò sarà meglio che mi dia da fare,
invece di “parlare”.
Qualcuno però non si ferma, perché rimane la possibilità di partecipare a tornei estivi. Anzi, devo confessarvi che si auspica di poter partecipare a tornei
estivi, perché la passione non si ferma di fronte alla
necessità di chiudere la palestra.
Nella foto la squadra U18F.
Luigi Fabio Varesano
Il vernacolo
a cura di
Giacomo
Chissotti
Orasiun silensiusa
Nosgnor
L’è bel parlè con ti, sensa di gnente
Anche se mi stag ciuto,
sai che ‘t sente.
Le tante còse che l’avria da di
lo sai che t’je conòsse mei che mi.
Ti’t sas che ‘nt’jore grame
l’hai pregate,
e ‘nt’i moment ‘d gòi
l’hai desmentiate.
Da dnans a ti l’hai gnente da stermè:
un per un ti t’j conòsse i me pensè.
Ti t’je conòsse tute le mie mancanse,
me seugn, e mie miserie,
e mie speranse.
Ti ‘tsas el me passà e ‘dcò ‘lme avni.
Nosgnor,mi sai mac dite:
STA CON MI!
Gente di Falchera 12
L’angolo della poesia
a cura di Rocco De Pace
Promemoria
Senso Immediato
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.
Gianni Rodari
Donna
Donna, sei il sale della vita
il pilastro della famiglia.
Per un uomo puoi essere
moglie, madre, sorella, amica.
Donna, per anni sei stata
umiliata e ferita
e ancora non è finita.
Lavori dentro e fuori la famiglia
curi con amore il marito malato
o il figlio drogato.
Tu per i figli sei rifugio nella tempesta.
Donna, con te la vita spesso è dura
e non è vero che tu sei il sesso debole;
sei volitiva e forte come una quercia
peccato che non vivi quanto questa.
Senso immediato
Dentro il piccolo inverno
Impegnandosi
Nella non volontà
Sorgenti divinatorie
Ognuna delle quali finisce
L’ultima determinante condiziona
Nell’acqua dolce delle passioni
Fa emergere
Cosa vive nel suolo
Compimento di aspirazioni
l’raspare la parte inferiore
Del basamento in piuma
Costretto a scandire gli attacchi
Sole dentro l’ombra
La fine si tocca
Nella verità
Parte della grande commedia
Danze violacee per strada
Il proferire è predilezione
Scarsa morale
Nell’oscurità sorseggiata
Basta, riporvi da soli.
Giuliana Tripoli
Cerco L’ebbrezza
Angela Sacconi
Stanchi Torniamo dal Lavoro
Si addormentò nel pullman
quel meschino!
Aveva sgobbato forte dal
mattino!
Guardavan le signore
con cipiglio:
Di, certo, avrà bevuto,
era il bisbiglio.
Disse un vecchietto saggio,
tutto bianco:
Scusate, non può darsi
che sia stanco?
Cerco l’ebbrezza
di credere che là,
dietro la porta chiusa dell’ansia
che mi sta divorando,
siano labbra che mi sorridono
e braccia protese
verso la mia tristezza.
Mi nutro
con la voglia pazza
di fuggire lontano,
lontano dal marcio
di queste foglie di pensieri
cadute dall’albero
di un’antica gioia di vivere.
Fuggire,
andando ovunque, gridando
a squarciagola il nome
della pena che ho nel cuore.
Rodolfo Gobbo
Gente di Falchera 13
Luigi Cabras
LA COSTITUZIONE
I TA L I A N A P E R T U T T I
Parte seconda
Ordinamento della Repubblica
LE REGIONI, LE PROVINCE, I COMUNI
Art. 114
La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e
funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.
Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello
Stato disciplina il suo ordinamento.
Art. 115 (abrogato)
Art. 116
Il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d’Aosta/Vallee
d’Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali
adottati con legge costituzionale.
La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma
dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo
comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n)
e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con
legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi
di cui all’articolo 119.
La legge è approvata dalle Camere a maggioranza
assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo
Stato e la Regione interessata.
Art. 117
La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle
Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei
vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e
dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti
materie:
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione europea; diritto
di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati
non appartenenti all’Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi,
munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari;
tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema
tributario e contabile dello Stato; perequazione delle
risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della
polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento
civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono
essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull’istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati
dell’amministrazione statale, regionale e locale; opere
dell’ingegno;
s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e
sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia
delle istituzioni scolastiche e con esclusione della
istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e
distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e
del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di
attività culturali; casse di risparmio, casse rurali,
aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle
materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla
legislazione dello Stato. Le Regioni e le Province
Gente di Falchera 14
autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro
competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto
delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità di esercizio del potere
sostitutivo in caso di inadempienza. La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia.
I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno
potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro
attribuite.
Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne
nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
La legge regionale ratifica le intese della Regione
con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi
comuni.
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali
interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.
Sondaggio per gli abitanti della Falchera
Stiamo ricevendo già molti questionari da parte dei cittadini della Falchera.
Vi ringraziamo per la collaborazione e invitiamo coloro, che non l’hanno ancora inviato, di
trasmetterceli quanto prima.
Quando li avremo tutti o quasi, li elaboreremo e
li consegneremo agli uffici competenti della Sesta Circoscrizione, non senza prima aver commentato con voi i risultati. Eventualmente potete ritirare copie del sondaggio da compilare
presso di noi in redazione, P.zza Astengo 10
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Psicanalisi e dintorni
del dott.
Oreste
Borio
Omologazione dei consumi
e omologazione del pensiero.
Ieri ancora erano possibili consumi artigianali ed un
pensiero altrettanto artigianale, tale da consentire una
individualità se non un individualismo, una autorealizzazione in qualche modo personale, originale.
Oggi, allettati alla consumazione industriale, si è reso
necessario che anche il comportamento, e quindi il
pensiero, sia conformato in modo analogo, non consentendo più quella individualità che ci ha caratterizzati. Attenti! sta arrivando una equazione inquietante: consumo di massa, uguale pensiero di massa.
Più aumenta il numero degli uomini su questo pianeta, più si renderà necessario, purtroppo, che cessino le individualità e si produca invece il livellamento,
l’omologazione, per ineluttabili motivi di economia
di scala. Massificare il consumo trascina il forte rischio di massificare il pensiero, e questo è già in atto.
Forse non si pensa mai abbastanza al fatto che se si
nasceva in un’altra famiglia, se non addirittura in
un’altra cultura, la nostra mentalità avrebbe potuto
essere (sarebbe stata) completamente diversa. Le cose
esistono di per sé, anonime, senza alcuna connotazione, oggettive. Siamo noi che le investiamo della
nostra percezione, coi nostri desideri, e ne caratterizziamo le valenze. Vedere il bello o il brutto è questione di stato d’animo, così come per l’indifferenza, e lo stato d’animo non prescinde dai valori che
attribuiamo alle cose del mondo. Ricordiamo sempre, come ha detto un saggio, che il mondo ci parla
attraverso una parola di cui abbiamo imparato a fidarci fin da piccoli.
E’ necessario, per non diventare estranei a noi stessi,
e smarrirci, identificare i valori “intramontabili” dell’uomo e basare su di essi una visione del mondo,
certi così che non verranno tradite le nostre percezioni circa le possibilità umane. In fondo è ciò che
hanno fatto le grandi religioni monoteiste, dare cioè
senso agli accadimenti. Ma, ahi noi, esse lo fanno
con una fuga nella fantasia di una vita che, purtroppo, eterna non è: esse danno per certo che lo scomparso, ad esempio, viva ormai altrove, in stato di
beatitudine, e se ciò può essere consolatorio per una
mente addolorata, è dubbio per bastare a un piano di
comportamento che tenga conto delle limitazioni
della realtà. Altri valori dunque, ma non necessariamente: quegli stessi valori su cui basano le religioni,
ma spogliati dai connotati metafisici.
La domanda fondamentale rimane: è possibile in una
società dominata dai rapporti di scambio del mercato,
esercitare i valori venerandi della morale idealista, personalità, responsabilità, amore, felicità? Tali valori
esercitati in questo contesto rischiano di essere falsi e
ambigui, quindi fuorvianti: quali altri ci restano?
Gente di Falchera 15
Una ricetta
al mese
di
Carla
Rita
Albicocche secche
Ingredienti: albicocche mature al
punto giusto.
Tempo: sino a che
le albicocche si saranno essiccate.
Tagliate le albicocche a
metà levando il nocciolo e disponetele su delle graticole. Mettetele
in forno, non troppo caldo. Lasciatele per alcune ore e per un paio di
giorni di seguito. Quando si saranno arricciate, mettetele per quattro
cinque giorni all’aria aperta, al sole,
scartando quelle che si deterioreranno. È necessario, a questo punto, che
il processo di evaporazione avvenga il più rapidamente possibile, senza che la frutta però si secchi. Si
consiglia di ritirarle alla sera, evitando così l’umidità notturna. Prima di usarle, immergetele almeno
per una mezz’oretta in acqua o liquore per facilitare la loro cottura.
Ottime per la preparazione di dolci.
E ora due parole sul frutto, che è
una drupa (frutto carnoso in cui il
seme è circondato da un nòcciolo
legnoso) a polpa dolce-acidula e
buccia vellutata, a volte screziata di
rosso; il nòcciolo è liscio e contiene un solo seme; la maturazione dei
frutti va da metà maggio a metà agosto secondo la varietà. In Italia le
zone di maggior produzione sono la
Campania, Emilia-Romagna, Basilicata e Piemonte.
OFFRO SERVIZI
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sono uscire di casa
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ANAGRAFE - Piazza Giovanni Astengo 7
Tel.011-4432610
UFFICIO POSTALE 51 Viale Falchera 80
Tel.011-2620956
BIBLIOTECA Civica Falchera P.zza G. Astengo 9 Tel.011-4432620
PARROCCHIA G. Salvatore Via degli Ulivi 25 Tel.011-2623645
PARROCCHIA S. Pio X Via dei Pioppi 15
Tel.011-2620827
SCUOLA materna S. Pio X Via dei Pioppi 15
Tel.011-2620274
SCUOLA media L. da Vinci Via degli Abeti 13 Tel.011-2621298
SCUOLA materna Luxemburg Via degli Abeti 15 Te. 011-2622197
SCUOLA elementare Ambrosini Via dei Pioppi 45 Tel.011-2620891
FARMACIA della Stura Viale Falchera 70
Tel.011-2620362
CIRCOLO ACLI Via dei Pioppi 19
Tel.011-2222156
CIRCOLO ARCI Via dei Platani 11
Tel.011-2622232
CENTRO d’Incontro Falchera Via delle Querce23 Tel.011-2623417
COMITATO Sviluppo Falchera P.zza G. Astengo10 Tel.011-4432621
REDAZIONE Gente di Falchera P.zza G. Astengo 10 Tel.011-2247387
ALIMENTARI Dellisanti Via Antonio Sant’Elia Tel.011-2620364
FERRAMENTA Possamai Via Adige 10
Tel.011-2620359
ESTETICA Stefy Via Adige 8
Tel.011-2623822
PIZZERIA Via Tanaro 30
Tel.339-3010657
ACCONCIATURE Tina Via Antonio Sant’Elia Tel.011-2621265
GIORNALAIO Gurlino Walter
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ALIMENTARI la Meridiana Viale Falchera
Tel.011-2620241
MERCERIA Gianna Viale Falchera
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CARTOLERIA Michi Viale Falchera 68
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TABACCHERIA Vassallo Viale Falchera 66
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MACELLERIA Russo P.za G. Astengo 4
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STUDIO MEDICO unificato P.za G. Astengo 4- Tel.011-2243550
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Tel.011-2624388
Tel.333-4968122
Tel.011-2624080
Tel.329-1050221
Tel.011-2620381
Tel.011-2621662
Tel.011-2623683
Tel.011-2621721
Tel.011-2624979
Tel.347-8021855
NUMERI D’EMERGENZA
Carabinieri Oltredora C.sa Vercelli 445
Polizia di Stato Commissariato via Botticelli 114
Guardia Medica
Emergenza Sanitaria Croce Rossa
Vigili del Fuoco
Guardia di Finanza
Gente di Falchera 16
Tel.011-6886206
Tel.011-2404411
Tel.011-5747
Tel. 118
Tel. 115
Tel. 117
Macelleria
Spesa Famiglia
Steri
Mini Spesa Famiglia
2 kg fettine di vitello
2 kg bollito di vitello
1 kg salsiccia
2 kg spezzatino
2 kg braciole di maiale
1 kg petti di pollo
1 kg fesa di tacchino
1 kg hamburgher
2 kg tritata di vitello
2 kg costine di maiale
2 kg cosce di pollo
1 coniglio
1 kg rolatine di vitello
1 kg rustichelle
1 kg tritata
1 kg fettine di vitello
1 kg braciole di maiale
1 kg di salsiccia
1 kg di cosce di pollo
1 kg coniglio o un pollo
1 kg bollito c/osso
1 rolata o tasca ripiena
1 kg costine di maiale
€ 7,50 al Kg
€ 6,50 al Kg
In omaggio i sacchetti per la conservazione - Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio
Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94
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Quartiere Falchera
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dalle ore 10,30 - 12,30
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duplicati patente con medico in sede
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Sportello
Telematico
dell’Automobilista
Soggetto abilitato ai sensi del D.P.R. 19 settembre 2000 n. 358
“Comitato Sviluppo Falchera”
Piazza Giovanni Astengo 10
presso Biblioteca Civica Falchera
Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22
E mail: [email protected]
Gente di Falchera 17
Orario
9-12,30/15-18,30
dal lunedì al venerdì
Tel. 011-9968597
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La narrativa
Vera...mente, semplicemente tu
E senza dir niente... mi hai sorriso... e senza un qualsiasi preavviso, ci hai lasciato.
In un bel giorno di sole hai scelto di andar via, hai
deciso di allontanarci dal tuo dolore e dalla tua malattia.
Per far sì che, secondo te, avremmo sofferto di meno.
Ma ti sbagliavi. Chi ti ha conosciuta davvero ha saputo amarti subito. E anche chi non ha avuto tanto
tempo per starti accanto, ha compreso quale meravigliosa tempesta eri. Un vero uragano di pensieri, di
emozioni contrastanti, di voglie incomprensibili.
Amavi la vita più di tutto: amavi il bello e il brutto.
Hai conosciuto l’Amore poco più che 15 enne e per
te, Lele, era la Vita, la gioia, la spensieratezza, ...tutto.
Gli anni passano, i sentimenti cambiano, crescono...
come te. Diventano più consistenti, più importanti.
Ma Lele nonostante il tempo è sempre per te il Grande Amore. Strade diverse avete preso, decisioni importanti e a volte deludenti le aspettative.
Ma per te non aveva importanza. Poi un giorno una
notizia imprevedibile. Uno shock fuori norma: Lele
non c’è più... E tu hai deciso che non avresti amato
nessun altro... mai più...
Ma la vita non ti ha risparmiato ancora dal dolore...
Dopo tante battaglie più o meno importanti, alcune
vinte, altre perse, la porta del futuro ti si è chiusa in
un momento.
Una malattia schifosa ti ha portato via tutto ciò a cui
tenevi: i tuoi lunghi capelli, il tuo seno perfetto, il
tuo sorriso contagioso...
Ma gli amici no! Miriam, mamma, zia NO! Ti abbiamo amata ancora di più anche quando, tu, il più delle
volte non ci volevi accanto.
I giorni sembravano lunghi a passare, in realtà ripensandoci ora, sembra un attimo appena.
Ti sei logorata dal dolore fisico ed emotivo. Ti sei
consumata nella battaglia più dura da affrontare. Ti
sei sentita sola, forse...
Nonostante tante serate fossero accompagnate da
canzoni, ricordi, risate... Volevi sempre averla vinta
tu, su tutto e di più!
Nervosa, arrabbiata, a volte brusca e maleducata...
Ma questa non eri davvero tu. Era la malattia che
combatteva contro la cura a farti fare così.
Eri bella, tanto bella, fuori e dentro, tanto che a volte
in cuor mio ti ho un po’ invidiata. Eri estroversa, semplicemente spumeggiante.
Dove c’eri tu il sole non andava mai a dormire e la
notte si trasformava in alba. I ragazzi ti ammiravano,
si incantavano e cercavano di colpirti, stupirti, conquistarti in qualsiasi modo. C’era anche chi, convinto
di non poterti conquistare, travestito da amico, aveva
occhi solo per te e nel segreto della notte sognava di
te, di voi... E’ stato bello conoscerti, è stato bello con-
dividere momenti di confidenze, è stato bello volerti
bene. Te ne voglio ancora... Te ne vorrò sempre.
Mi dispiace non aver fatto di più. Mi dispiace non
averti detto ancora una volta quello che sentivo. Ma
più di ogni altra cosa mi dispiace (e mi fa davvero
male) non esserti potuta stare accanto ed accompagnarti serenamente tra le braccia di Dio. Ora che ci
hai lasciato, ho un gran freddo dentro, un palpito del
cuore rallentato.
Un attimo di sconforto che avrebbe voluto dirti e darti
ancora un abbraccio ed un bacio. Sei stata un’AMICA
con cui dividere l’indivisibile e l’incomprensibile.
Vicine e lontane al tempo stesso. Tu così perfetta, sei
volata su una stella... Sei salita in cielo con quella
stella...
“Come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno
come le rose....”
Dedicata a Vera - di Manuela Barbara d’Ischia
Viva la Mamma!!
di
Toni
Barilla
Mia madre mi ha insegnato rispettare il lavoro degli altri: “Se
dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui, che ho appena pulito!”.
Mia madre mi ha insegnato a
pregare: “Prega Dio che non ti
sia caduto sul tappeto!”.
Mia madre mi ha insegnato a rispettare le tempistiche di lavoro: “Se non pulisci la tua camera entro
domenica, te la faccio pulire durante la settimana!”.
Mia madre mi ha insegnato la logica: “Perche’ lo dico
io, ecco perche’!”.
Mia madre mi ha insegnato ad essere previdente
“Assicurati di avere su le mutande pulite, non sia
mai fai un incidente e ti devono visitare!”.
Mia madre mi ha insegnato l’ironia: “Prova a ridere
e ti faccio piangere io!”.
Mia madre mi ha insegnato la tecnica dell’osmosi:
“Chiudi la bocca e mangia!”.
Mia madre mi ha insegnato il contorsionismo: “Guarda che sei sporco dietro, sul collo!”.
Mia madre mi ha insegnato la resistenza: “Non ti alzi
finche’ non hai finito quello che hai nel piatto.
Mia madre mi ha insegnato a non essere ipocrita:
“Te l’ho gia’ detto mille volte di non farlo, non fare
finta di niente!”.
Mia madre mi ha insegnato il ciclo della Natura:
“Come ti ho fatto, ti disfo!”.
Mia madre mi ha insegnato il comportamento da non
tenere: “Smettila di comportarti come tuo padre!”.
Mia madre mi ha insegnato cos’e’ l’invidia: “Ci sono
milioni di poveri bambini che non hanno genitori
meravigliosi come noi!”.
Per concludere, comunque e sempre viva la Mamma
ci siete state, ci siete e ci sarete sempre accanto.
Gente di Falchera 18
segue editoriale di Amilcare De Leo
concreto rinnovamento urbanistico ed economico,
senza perdere di vista quegli umani e naturali
requisiti che le sono propri. E’ necessario, l’abbiamo
già detto e non ci stanchiamo di ripeterlo, che i
cittadini, di qualsiasi estrazione ideologica,
liberamente si riuniscano e partecipino attivamente
ai Comitati esistenti, per decidere più incisivamente
sul futuro della Falchera, altrimenti saranno altri a
pensare e agire per loro... un po’ come è accaduto,
forse, per la nostra piazza alcuni anni fa. Sicuramente
non tutti ricordano, noi sì, le accese discussioni legate
alla realizzazione della nuova P.zza Falchera che poi
diventerà piazza Astengo, sulla quale oggi si
dovrebbero effettuare interventi di manutenzione
straordinaria per risolvere alcune criticità. Ci siamo
accorti, solo oggi guarda caso, che uno dei problemi
più importanti riguarda la fontana, perché i costi sia
dell’acqua sia della manutenzione sono diventati
insostenibili per l’Amministrazione comunale.
Ebbene verso fine degli anni Novanta proprio nella
Sala Riunione della Biblioteca, ci furono i primi
incontri sul progetto prescelto, presentato
superbamente dallo stesso autore... si diceva un
luminare dell’architettura. Ricordiamo ancora, a
titolo di cronaca, che sulle prime non tutti i presenti
appoggiarono quella risoluzione, anzi predominò a
favore una minoranza, certamente più agguerrita e
forse anche più politicizzata. Allo stato attuale quanti
sarebbero ancora a favore di questa piazza, priva di
acqua, priva di ombra durante l’estate, dotata di un
anfiteatro invaso perennemente da erbacce. Tra le
altre incombenze in sospeso, permane l’annosa
questione dei laghetti. Pensate, se ne parlava in
Circoscrizione già dai primi Anni Ottanta, ma finora
senza risultato. Noi, al di là delle problematiche
politiche e strutturali esistenti (BOR.SET.TO ...ma
esiste ancora?), intendiamo, e non solo idealmente,
lanciare un appello proprio da queste pagine,
sollecitando i cittadini, le scuole, i giovani, ad
“adottare” questi laghetti per organizzare studi,
incontri e dibattiti sulla loro bonifica magari con
l’aiuto e l’intervento di un gruppo naturalistico come
la L.I.P.U. Noi, dal nostro canto, non ci tireremo
indietro.
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L’opinione
di
Toni
Barilla
Negli studi economici esiste uno strumento, atto a
compilare statistiche mirate e specialistiche chiamato “Indice di Libertà Economica” nato nel contesto
dell’Unione Europea nel 2000.
L’indice utilizza indicatori utili a misurare le performance di paesi più o meno sviluppati, più o meno aperti
al commercio internazionale, di qualsiasi dimensione
e continente, e voleva contribuire allo sviluppo di una
sensibilità sui temi della economia internazionale che,
inevitabilmente, finiscono per pesare su quelli locali,
leggi fare la spesa o trovare lavoro.
L’Indice è composto da aree di analisi:
Economia, per misurare quanto il contesto regionale
favorisca lo sviluppo e la dinamicità dell’economia
locale;
Peso della Pubblica Amministrazione, per valutare
l’ingerenza del settore pubblico nell’economia regionale;
Finanza, per verificare l’accessibilità al credito Infrastrutture, per valutare l’aspetto quantitativo delle
infrastrutture;
Lavoro, per valutare l’impatto di disoccupazione e
lavoro irregolare;
Società, per misurare la dinamicità della società civile;
Istruzione e accesso al mercato del lavoro, per valutare il tasso di scolarizzazione e l’efficacia con cui
diplomati e laureati si inseriscono nel mercato del
lavoro.
Non voglio entrare nei meriti dei grossi discorsi dell’
economia, ma pigliando spunto dalla lista elencata
faccio un parallelismo con il nostro paese.
Vado a cominciare
Economia: ormai l’ Italia non riesce ad avere nessun peso economico rilevante nella economia internazionale, quella nazionale decade anche dove era
prospera, le zone povere lo sono sempre di più.
Peso della Pubblica Amministrazione, lasciamo ai
posteri l’ardua sentenza.
Finanza, per verificare l’accessibilità al credito, ma
se funzionasse sempre non si capisce perché proliferano gli strozzini e affini.
Infrastrutture, basta pensare alla Salerno-Reggio Calabria e andiamo avanti.
Lavoro, per valutare l’impatto di disoccupazione e
lavoro irregolare; su questo ogni commento risulta
superfluo.
Società, per misurare la dinamicità della società civile; basta non pensare più di tanto e si può dire che
va bene.
Insomma direi a chi di dovere che forse si deve fare
qualche cosa, anche perché in questa statistica L’Italia risulta essere al 70° del posto mondiale.
È tutto… o meglio è niente.
Gente di Falchera 19
Astronomia e...
Briciole di storia...
L’ANNO DEI MAYA
La Torino golosa
Dalla Astronomia alla Astrologia nell’antichità
In Mesopotamia al vertiziggurat
ce della società vi erano
i sacerdoti, i quali erano
i depositari del sapere, in
particolare quello astronomico. Da loro dipendevano i depositi di grano, la realizzazione delle opere
pubbliche, la distribuzione dei viveri, tutto questo
Il profeta
Malachia
perché erano gli unici in grado
di stabilire
i periodi
fondamentali per i lavori agricoli, attraverso appunto le loro cognizioni astronomiche. L’osservazione
era effettuata in luoghi di importanza religiosa, dalle
cime delle alte torri a gradoni (Ziggurat) dei templi,
dove si diceva scendessero le divinità e all’interno
dei quali erano presenti ricche biblioteche che trattavano l’argomento in maniera molto specifica, rendendo astronomia, religione e agricoltura un insieme inscindibile. A Nippur è stata trovata una tavoletta di 108 righe che è un vero e proprio trattato sulle
pratiche agricole. Da quelle righe si desume quale
precisione dovesse già avere il calendario e quale
fosse stato lo sforzo degli astronomi per stabilirlo e
quindi per determinare le date precise delle principali operazioni agricole o del momento più opportuno per indirizzare una preghiera ad un dio. La grande importanza attribuita alla Luna ha influenzato il
calendario, che era formato da 12 mesi di 29 o 30
giorni, cosicché erano necessarie periodiche correzioni. Il giorno era diviso in 12 ore, dette “beru”,
dalla durata doppia delle nostre. Le “beru” erano divise in 60 minuti, anch’essi della durata doppia dei
nostri. Tale divisione del tempo derivava dalla matematica babilonese, molto avanzata, che usava un sistema di numerazione sessagesimale. Lo sforzo maggiore degli astronomi era concentrato verso lo studio dei pianeti, che i Babilonesi chiamavano “interpreti”, in particolare dei movimenti di Giove, perché
si riteneva che esso fosse collegato al futuro del re.
Ogni osservazione era fissata in “testi sacri” in uso
nelle scuole scribali e sacerdotali del tempio. Il nome
“interpreti” deriva dal fatto che i sacerdoti mesopotamici pensavano che i pianeti svelassero agli uomini il volere degli dei.
Nel prossimo numero tratteremo della astronomia
egizia sino a concludere, per dicembre, con l’astronomia dei Maya.
E ora per gli appassionati di astrofilia.
Mercurio è visibile per quasi tutto il mese al tramonto, dove invece è scomparso Venere. Marte è visibile
per tutta la prima parte della notte. Giove torna visibile all’alba e a fine mese sorge intorno alle ore
3,30. Ben visibile Saturno, eccetto nella parte conclusiva della notte.
Torino e il Piemonte sono famosi per l’arte del dolce
fin dall’antichità, tanto che già Plinio (1° Secolo d.c.)
scrivendo dei Taurini, scrive che questi con dei pinoli raccolti dagli abeti delle Alpi, mischiati al miele, facevano un dolce denominato “aquicelus”... che
non sia l’antenato dell’attuale torrone? Nel lungo
elenco delle cose dolci primeggia il cioccolato, che
torrefatto e mescolato con lo zucchero ben raffinato
si ottiene dal cacao una prelibatezza. Il cacao è ricavato dai semi della Theobroma cacao, è una pianta
originaria dell’America tropicale, era conosciuta dagli Aztechi come bevanda degli Dei che lo denominavano xocolati; attualmente la pianta viene ampiamente coltivata in Africa. Il cacao compare in Europa nel XVI secolo, importato attraverso la Spagna
da Ferdinando Cortès in Italia e precisamente a Torino; quest’alimento energetico è stato introdotto dal
duca Emanuele Filiberto di Savoia che diede uno
spunto per una nuova industria. Il prodotto più famoso ottenuto dalla miscelazione di cacao e zucchero è il cioccolato in forma solida conosciuto come
fondente. Questo tipo è nato a Torino per opera di un
industriale torinese il signor Doret, che ideò una
macchina atta a raffinare la pasta di cacao. Nei primi
anni dell’Ottocento arrivò a Torino lo svizzero Cailler, il quale ritornato nella sua patria, diede origine
al rinomato cioccolato al latte, che è fatto con una
sapiente miscela di diversi tipi di cacao. E a Torino
viene inventato quello che tutto il mondo oggi chiama cioccolato Gianduja, ossia cacao, zucchero e nocciola: (il tipo gentile delle Langhe). Da questa miscela ne deriva il famoso Giandujotto. Nel 1867 Gianduja presentava ufficialmente alla Fiera enologica di
Torino i cioccolatini Giandujotti.
a cura del Gruppo “G. Plana”
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Gente di Falchera 20
Il piacere di leggere
di
Adriana
Scavello
Fai bei sogni
Conosciamo tutti Massimo Gramellini, Vicedirettore de La Stampa,
ospite fisso al sabato sera da Fabio
Fazio a Che tempo che fa.
Fai bei sogni il suo ultimo romanzo,
è la storia di un segreto rimasto nascosto per quarant’anni. E’ la storia di una persona che dall’età di
nove anni, fino alla vita da adulto, è rimasto all’oscuro
circa i fatti relativi alla morte di sua madre.
E’ la sua storia e quella del suo tormento e di come,
un giorno, ha deciso di immergersi nel dolore, per
superarlo e per vivere un’esistenza autentica.
Lo stile è asciutto, ma
fluente. Gramellini è un
giornalista e racconta
con semplicità, riesce a
catturare l’attenzione
con piccole frasi, perle
che fanno riflettere sul
senso della morte e
quindi della vita, sul significato di “famiglia”
argomento non banale in
una società frettolosa e
che dimentica velocemente come la nostra.
Un libro che fa sorridere
ed emozionare fino a toccare il cuore, forse per questo che ha già venduto
500.000 copie, primo in classifica da settimane.
Gramellini, cambiato e più maturo della sua precedente opera è capace di descrivere con realismo eventi
e personaggi, finalmente analizzati sotto un potente
aspetto sia psicologico che fisico.
Davvero un libro piacevole e profondo.
Un po’ di biografia dell’autore: Massimo Gramellini
è nato a Torino il 2 ottobre 1960. Dal 1985 collabora
Ultime passeggiate dei bimbi
del Micronido S. Pio X
con diverse testate giornalistiche, dapprima si
occupa di calcio; dal
1991 passa alla politica,
diventando corrispondente da Roma.
Nel 1998 torna a Milano per dirigere Specchio,
il settimanale de La
Stampa, dove dirige tra
l’altro una rubrica di posta sentimentale, Cuori
allo Specchio.
Dal 1999 incomincia a scrivere sulla prima pagina
de La Stampa, in taglio basso, il Buongiorno: un corsivo di ventidue righe a commento di uno dei fatti
della giornata. La rubrica, negli anni, si impone come
un cult.
Nel 2005 assume la vicedirezione de La Stampa.
Collabora con la trasmissione televisiva Che tempo
che fa di Rai Tre, dove ogni sabato sera commenta
con Fabio Fazio le sette notizie più importanti della
settimana.
Ha pubblicato alcuni saggi che trattano della società
e della politica italiana, un almanacco sui 150 anni
della storia d’Italia (con Carlo Fruttero) e due serie
di racconti sulla sua squadra del cuore, il Toro.
Nel 2010 è uscito il suo primo romanzo, L’ultima
riga delle favole, una favola esoterica sull’amore che
in Italia ha venduto oltre 250 mila copie ed è stata
tradotta in vari Paesi.
Daniela Ricci e Andrea Schifeo
Oggi Sposi 28 Aprile 2012
Tanti Auguri dalla Redazione
Gente di Falchera 21
UN VERDE NEL VERDE
Nel mese di maggio abbiamo fatto visita al Centro
dei disabili “Kronos” in via degli Abeti 12/a per l’abituale festa di primavera
e siamo stati accolti con
calda simpatia che ha
fatto da corollario alla
verde natura tutt’intorno, mossa appena da un
fresco venticello, per
il responsabile Carlo Rubilotto nulla sgradito. Abbiamo
conosciuto così e ringranella sala di pittura
ziato il responsabile Carlo Rubilotto e la referente Rosanna Massaro, che ci
hanno permesso di apprezzare i meriti e i benefici di
un’istituzione forse ancora sconosciuta ad alcuni. Aperto da cinque
anni e affidato al Comune, questo Centro ospita un buon numero di
pazienti che abbraccia
una fascia che va dai dil’operatrice Annarita
ciotto ai cinquanta- cin- nella sala del rilassamento
quantacinque anni d’età,
in minima parte provenienti dalla Falchera e in gran
parte dall’esteso territorio della VI Circoscrizione,
amorevolmente
seguiti dal personale e mai abbandonati dalle famiglie. Un giorno di
festa, di accoglienza e di sorrisi è stato il pomeriggio del 18 di maggio durante il
quale il cancello di quel Centro è stato aperto liberamente e indistintamente a tutti attraverso momenti
di solidarietà, balli e musica, calore umano e grande
voglia di volersi bene. Prossimo e altro abituale incontro con i cittadini, le famiglie e visitatori in generale il 2 ottobre di quest’anno, ricorrenza del quinto
anniversario. -Per noi è come ospitare tutta la Falchera, in cui ci troviamo bene- confessa l’operatrice
Anna Rita che ci ha fatto da piacevole guida.
a.d.l
Presentazione libro
Sabato 19 maggio,
“Gente di Falchera”, in collaborazione con il Centro
d’Incontro Falchera ha presentato il
libro La grande
partita, insieme all’autore Marco
CHINAGLIA, “uno di noi”, come lo ha soprannominato Amilcare De Leo, perché ha abitato per parecchi anni a Falchera. Alla presenza di un gremito
pubblico, Adriana
Scavello e Luciano
Guarino hanno portato i partecipanti a
conoscere l’autore
e la sua opera.
Accompagnati dall’allegro duo musicale “Frank Zappa e noi pure”, Rita
Voyat, Laura Bianco e Amilcare De Leo hanno letto
alcuni brani dei racconti del libro.
La proiezione di
immagini sulla
“Nascita della Falchera” nuova, tratte
dal libro che quanto prima sarà presentato al quartiere,
ha completato il bellissimo momento di aggregazione
culturale, necessario ed ancora più apprezzato in questo
periodo in cui si assiste alla deriva culturale e di valori,
causata anche dalla scarsità di risorse economiche.
Un grazie quindi agli organizzatori ed a quanti hanno partecipato, rendendo il pomeriggio degno di essere raccontato e ricordato!
A. S.
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Gente di Falchera 22
ANNIVERSARIO
Se questo non è un posto
dove le mie domande possono essere poste; dove
posso andare a ricercarle?
Il ricordo del caro Fabio
Aquilante per il quarto
anniversario (7/6/2008)
della sua scomparsa. Con
immenso amore la tua mamma e tutte le persone che ti vogliono bene. La S. Messa di suffragio sarà celebrata domenica 10/06/2012
alle ore 10 nella Parrocchia S. Pio X
SILENT KEY
CI HANNO LASCIATO:
28/04/2012 Baldin Maria
di anni 83
via delle Querce 67
29/04/2012 Zecchino Anastasia in Trotti di anni 80
via degli Aceri 35
12/05/2012 Benussi Angelo
di anni 91
via dei Frassini 5
21/05/2012 D’Autilio Rosa in Diliberto di anni 66
via degli Abeti 22
ANNIVERSARIO
In ricordo di Delvino Borghi, detto Evelino deceduto
il 5 giugno 2008. La moglie
Luisa con i figli Paola e
Carlo, la nuora Maria ed il
genero Nicola assieme alle
nipotine Rossella, Alice,
Rita e Noemi, Ti ricordano
con grande affetto e Ti ringraziano per la guida
che rappresenti per Noi, tutti i giorni.
ANNIVERSARIO
Nel primo anniversario
della scomparsa di De
Santis Rachele la ricordano con grande affetto
il marito Enzo con le figlie Lucia e Adriana con
il marito Claudio e la nipote Asia. Rachele era
molto impegnata nella parrocchia Gesù Salvatore del gruppo Cuore Giovane e Presenza Solidale ed era molto benvoluta da tutti.
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Hanno collaborato a questo numero:
Remo Andreasi, Toni Barilla, Attilio Bartolone, Davide
Belluzzi, Oreste Borio, Luigi Cabras, Michele Celentano, Lia Coda, Giacomo Chissotti, Rodolfo Gobbo, Manuela Barbara d’Iachia, Fabrizio Manca, Renato Mattio,
Gianni Rodari, Angela Sacconi, Adriana Scavello, Francesco Traisci, Giuliana Tripoli, Luigi Fabio Varesano,
Gli eventuali contributi potranno essere versati
volontariamente alle persone già conosciute oppure
presso la Redazione, in P.zza. G. Astengo 10.
Orario di Redazione dal lunedì al venerdì:
dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30
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Sito: www.gentedifalchera.it
Un ringraziamento particolare a tutti
i sostenitori, inserzionisti e agli amici che
ci aiutano nella distribuzione del giornale.
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Gente di Falchera 23
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Marsico Francesco
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Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di
pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti.
NON SEMPRE IL CONTENUTO DEGLI SCRITTI DI CHI COLLABORA RISPECCHIA LE OPINIONI DELLA REDAZIONE
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Biblioteca Civica FALCHERA
Periodico fondato nel 1993
Direttore Responsabile
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Vicedirettore
Massimo Giusio
Redazione:
A. De Leo, C. Elia,
R. Voyat, F. Foppiani,
U. Grassi, R. De Pace
Caporedattore e grafica
Umberto Grassi
Segretaria di Redazione
Rita Voyat
Partecipazione
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