Le caratteristiche di uno strumento di valutazione per valutare LA

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Le caratteristiche di uno strumento di valutazione per valutare LA
Le caratteristiche di uno
strumento di valutazione per
valutare LA PERSONA
1 Essere oggettivo (Rilevare in maniera neutra ,non
soggettiva ed arbitraria)
2. Essere pluridimensionale ( Rilevare diversi
aspetti :conoscenza,capacità,affettività ,esperienza)
3. Essere attendibile e predittivo (Essere in grado di
“predire” cioè di anticipare e prospettare ciò che sarà lecito
“attendersi” dall’alunno in futuro e di offrire perciò “consigli di
orientamento)
Analisi di alcuni strumenti di valutazione
Caratter.
Pluridimension.
Oggettività
.
Attendib/:Preditt.
strumenti
Prove oggettive
libere
Osservaz.occas
Sistemat.guidate
sistem
Valutazione
autentica
NO
SI
NO
SI / NO
NO
SI / NO
SI / NO
SI
SI
SI
SI
SI
LA VALUTAZIONE AUTENTICA
(LE 6 DOMANDE DA PORSI)
1.Quando e dove nasce ?
(origini)
2. Nell’ambito di quali teorie ? (sfondo teorico)
3. Che cosa è ?
4. Come si attua ?
(definizione)
(modalità/strategia)
5. Quali strumenti utilizza ?
(strumentario)
6. Quali vantaggi presenta ?
(legittimazione)
1Domanda.:QUANDO
E DOVE NASCE ?
(ORIGINI)
Nasce agli inizi degli anni ’90 negli Stati uniti ad
opera di un vasto movimento di pensiero che
annovera tra i sostenitori più rappresentativi i
seguenti studiosi:
Tra gli studiosi più rappresentativi di questo movimento si
citano:Mc Tighe ,Wiggins, Goodrich, Perkins, Arter &
Bond , Taggart,Winograd,Herman etc.
In Italia,Ellerani ,Comoglio.
2.Dom.:NELL’AMBITO
DI QUALI TEORIE ?
(SFONDO TEORICO)
Il movimento di pensiero della “valutazione autentica” si
sviluppa in contrapposizione alla tradizione comportamentistica
della valutazione e ai suoi strumenti privilegiati :
LE PROVE OGGETTIVE DI VERIFICA.
Essa si colloca all’interno delle teorie del Costruttivismo
cognitivo e in modo specifico nel filone della…….
Teoria dell’
“Apprendimento situato”
L’alunno apprende con maggiore
efficacia quando è immerso in
situazioni concrete e”autentiche”
ovvero simili alla realtà
3 Dom.:
CHE COSA È ?
(DEFINIZIONE)
LA VALUTAZIONE AUTENTICA E’ UNA
AZIONE
VALUTATIVA
CHE MIRA A
VALUTARE IL
POSSESSO DI
QUELLE COMPETENZE
CHE VENGONO,
DI FATTO, RICHIESTE IN “CONTESTI DI MONDO
REALE. “
(Winograd e Perkins)
CONTESTI DI MONDO REALE
Significa:
1. CONCRETE
SITUAZIONI DI VITA.
(Realtà AUTENTICA, VERA)
Es .:Cosa viene chiesto ad un ragazzo fuori dalla scuola,
cioè in contesti di vita reale e non simulata:
1. Che sappia distinguere i nomi dagli aggettivi (conoscenza)
o che sappia comunicare e farsi capire? (competenza)
2. Che conosca formalmente la scala delle misure di
lunghezza (conoscenza ) o che sappia misurare?
(competenza)
I CONTESTI DI MONDO REALE CHIEDONO COMPETENZE
(conoscenza + abilità)
Altre definizioni di
VALUTAZIONE AUTENTICA
La valutazione autentica è quella valutazione che si propone
di accertare nell’alunno non tanto il possesso formale ed
astratto di conoscenze quanto la capacità di applicare quelle
conoscenze nelle esperienze del mondo reale ,ossia in
concrete situazioni di vita. (Wiggins)
In altre parole , si ha valutazione autentica quando si
valuta non tanto o non solo quello che l’alunno « sa »,
,(il sapere) ma soprattutto quello che l’alunno
« sa fare con quello che sa »
(competenza)
COME SI ATTUA ?
(modalità /strategia)
4.Dom.:
Per attuare la “valutazione autentica” è necessario:
1° :predisporre situazioni valutative reali ,attraverso
2 FONDAMENTALI STRATEGIE OPERATIVE :
PRESTAZIONI
(COMPITI REALI)
PRODUZIONI
(PRODOTTI –DOCUM.).
CHE RIPRODUCONO
ESPERIENZE DI
VITA REALE
2° Utilizzare specifici strumenti: LE RUBRICHE (V.SLIDE
32)
ESEMPI DI
PRESTAZIONI E PRODUZIONI REALI
PRESTAZIONI
1. FARE RICERCHE
2.CONDURRE ESPERIMENTI
3.SVOLGERE INDAGINI SOCIALI
4.RISOLVERE PROBLEMI
.
5 LAVORARE IN GRUPPO
6.PREPARARE UNA RELAZIONE
7. DISCUTERE IN FORUM
PRODUZIONI
LAVORI
RELAZIONI / RESOCONTI
VERBALI DI RIUNIONI
TABULAZIONI,GRAFICI, TABELLE
ALGORITMI E DIAGRAMMI
PIANTE E CARTE TOPOGRAFICHE
MAPPE, RETI, RETICOLI
8. PROGETTARE UN LAVORO
CLASSIFIC. SERIAZ. SCHEDARI
9.COSTRUIRE OGGETTI.
IPOTESI ,INFERENZE LOGICHE
5 Dom.:QUALI
STRUMENTI UTILIZZA ?
(strumentario)
STRUMENTI
AUTOVALUTAZ.
PORTFOLIO
RUBRICHE di VALUTAZIONE
La RUBRICA DI VALUTAZIONE
COSA E’?
La RUBRICA e’
1. Un MODELLO per valutare
una prestazione o un prodotto.
Perché MODELLO e non DOCUMENTO
di valutazione ?
Perché MODELLO al contrario di Documento
designa uno strumento che ha caratteristiche di
“invariabilità “ e perciò di oggettività ed è
quindi meno esposto alla soggettività del
valutatore.
Cont.
Quindi, più analiticamente per “ RUBRICA “ si
intende……..
Una “GUIDA” di valutazione
ossia un documento-campione (modello) che
indica e descrive ,preventivamente e in
maniera oggettiva, le modalità e i criteri
con cui si dovrà valutare il compito di
apprendimento assegnato
COME È FATTA UNA RUBRICA?
Essa si articola in alcune sezioni fondamentali:
1 Sez: Presentazione del compito di apprendimento :
- contiene la richiesta di una prestazione o di una produzione
-
2 Sez.: Individuazione delle’ “dimensioni valutative”:
individua gli aspetti del compito che costituiranno gli “ambiti di
valutazione”.;
3 Sez.: Indicazione dei criteri di valutazione:
- indica l’insieme delle caratteristiche o dei requisiti sulla base dei
quali sarà valutata una prova. In altre parole, ciò che si prenderà in
considerazione perché ritenuto indice di qualità.
4. Sez::Determinazione di livelli di valutazione
- determina le fasce di qualità della prestazione,ovvero i diversi
gradi di efficacia con cui una prova può essere svolta.
.ANALISI
Sez.1)
:
DELLE SEZIONI DI UNA RUBRICA
DI VALUTAZIONE
PRESENTAZIONE DEL COMPITO
Consiste nel presentare agli alunni un
compito reale di apprendimento
ovvero,ciò che ci si attende da loro
come prestazione finale:
Es.:
- Redigere una relazione (ad es.di una visita guidata);
- Costruire reti o mappe concettuali su argomenti / temi;
- Condurre una ricerca …….;
- -- Elaborare algoritmi e diagrammi di flusso.
Sez.2) INDIVIDUAZIONE
delle
DIMENSIONI VALUTATIVE
Consiste nell’individuare gli “AMBITI della
VALUTAZIONE, ossia gli aspetti o i tratti del compito
che saranno oggetto di indagine
Es.:Compito: Redigere una relazione
Dimensioni oggetto di indagine:
- Elaborazione di una”mappa” delle idee
- Raccolta di informazioni e notizie sull’argomento;
- Selezione del materiale di documentazione raccolto
- Organizzazione e scrittura del testo;
- Stesura della scaletta della relazione ;
Cont.
Come individuare le dimensioni valutative
ovvero gli aspetti del compito che si vogliono
valutare?
La domanda che il docente deve porsi è:
QUALI SONO I TRATTI DISTINTIVI O LE
OPERAZIONI CHE CONNOTANO IL
COMPITO?
Oppure
DI QUALI AZIONI PECULIARI È
COSTITUITA LA PRESTAZIONE?
Sez. 3) INDICAZIONE
DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
Consiste nell’individuare ,per ciascuna dimensione
valutativa , i criteri di misurazione o di valutazione.
CRITERI
Misurazione
Misti
Valutazione
Qualitativi
Quantitativi
Misur. + Valut
Punteggio
Giud. + punt.
Giudizi
ES. DI
Es.:
INDICAZIONE DI CRITERI MISTI ( GIUDIZIO +PUNTEGGIO)
Organizzazione e scrittura del testo
Criteri-giudizi
Il testo dovrà avere:
-ortografia corretta…(max 2 errori)……
-ordine logico e cronolog. delle idee….
-essenzialità di contenuti …………….
-chiarezza espositiva…………….……
-lessico appropriato…………………..
- natura argomentativa……………….
-- etc
tot.
Punteggio
….p. 2
….p. 2
….p. 2
….p. 2
….p. 2
….p. 4
p. 14
CONT.
Es.:
Ogni singola dimensione del compito avrà,
dunque, un suo criterio di valutazione ed un
suo punteggio parziale che sommato agli altri
danno il punteggio totale del COMPITO
Dimensioni
Punteggio
- Elaborazione di una”mappa” delle idee
p. 10
- Raccolta di informazioni sull’argomento
p. 4
- Selezione del materiale di documentaz.
p. 6
- Organizzazione e scrittura del testo
p. 14
- Stesura della scaletta della relazione
p. 6
PUNTEGGIO TOTALE DEL COMPITO: ……P. 40
DETERMINAZIONE
DEI LIVELLI DI QUALITA’ ?
Sez. 4)
Consiste nel determinare da 3 a 5 livelli di
prestazione: da un minimo di accettabilità ad
un massimo di eccellenza, con livelli
intermedi di passaggio graduale dall’uno
all’altro
Come procedere ?
Sono praticabili due modi di procedere a seconda che si
siano indicati criteri di valutazione mista (giudizi e
punteggi) o solo qualitativa ( giudizi)
COSTRUZIONE
DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE nel caso
di valutazione quantitativa o mista
1.Calcolare il punteggio totale del compito sommando
i punteggi parziali delle sue diverse dimensioni
2. Dividere il punteggio totale per il numero dei livelli
di prestazione che si vogliono creare. (ad es. 5)
3. Con il quoziente ottenuto determinare l’ampiezza
numerica dei vari livelli.(da un minimo ad un massimo)
CONT.
ES.:
1. 10+4+6+14+6 = 40 (Punteggio totale)
2. 40 : 5 = 8 (misura ampiezza numerica dei livelli)
3.
1° livello:
2° livello:
3° livello:
4° livello:
5° livello:
da 0 a 8 = valutazione insuffic.
da 9 a 17 = valutaz. minima
da 18 a 26 = valutaz. Accett./suffic.
da 27 a 35 = valutaz. Buona/distinta
da 36 a 40 = valutaz. Ottima
COSTRUZIONE
DEI LIVELLI DI PRESTAZIONE nel caso
di valutazione qualitativa (giudizi)
Si procede attraverso le seguenti operazioni:
1.Si determina il numero dei livelli di valutazione
del compito.
2. Le prestazioni all’interno di ciascuna dimensione,
vengono descritte a diversi profili di qualità
corrispondenti ai livelli di valutazione predefiniti.
3. Il compito viene valutato in base alla
prevalenza del profilo ed eventuali criticità.
1operazione
: Determinazione numero livelli:
Almeno 3 LIVELLI DI VALUTAZIONE:
1)Valutazione di 1° livello: INSUFFICIENTE
2)Valutazione di 2° livello: SODDISFACENTE :
1° grado: sufficiente
2° grado: buono
3)Valutazione di 3° livello: PREGEVOLE
1° grado: distinto
2° grado: ottimo
2 operazione:Descrizione di 3 profili di qualità delle
prestazioni : profilo basso, medio e alto
Es.:
Dimens. 1: Elaborazione di una “mappa delle idee”
Profilo basso: L’elaborazione della mappa è carente: I concetti sono
collegati tra di loro in modo approssimativo e non coerente.
Profilo medio:L’eborazione della mappa è accettabile:Iconcetti sono
collegati tra di loro in modo adeguato e abbastanza coerente.
Profilo alto : L’elaborazione della mappa è pregevole: I concetti sono
collegati tra loro in modo esauriente e coerente.
CORRISPONDENZA PROFILI – LIVELLI DI VALUTAZIONE
Profilo basso
Profilo medio
Profilo alto
=
Valutaz. insufficiente
=
Valutaz. soddisfacente
1°gr.: sufficiente
2°gr.: buono
=
Valutaz. pregevole
1°gr.: distinto
2°gr.: ottimo
3 operaz. Valutazione del compito in base alla
prevalenza dei profili e presenza di “criticità:
Dimensioni
Profilo raggiunto
Dim.1: “Elaborazione di
alto
una mappa delle idee”
Dim.2 “Raccolta di
informazioni e notizie”
medio
Dim, 3 “Selezione del
materiale raccolto”
basso
Dim. 4 “ Organizzazione e
scrittura del testo”
alto
Dim.5
“Stesura della
scaletta della relazione”
alto
PREVALENZA
Pres.di CRITICITA’
(Profili bassi)
ALTO
_si_____no___
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
DEL COMPITO
Prevalenza
profilo
Valutazione
Presenza di
criticità (Profili
Attribuz.
grado
BASSI)
ALTO
Pregevole
SI
distinto
La presenza di criticità , cioè di “profili bassi” in una o più
dimensioni del Compito, comporta l’attribuzione del 1° grado
valutativo presente all’interno del Livello di valutazione che è stato
attribuito in base alla prevalenza del Profilo: As es. Se è stato
attribuito il Livello di valutaz.”PREGEVOLE” in corrispondenza
della prevalenza del profilo “ALTO” ,ma è stata accertata
contemporaneamente la presenza di profilo “BASSO”, allora viene
assegnato il 1° grado valutativo (cioà “distinto”) e non il 2° (cioè
“ottimo”).
Un
esempio di
MODELLO di Rubrica di Valutazione
RUBRICA DI VALUTAZIONE
Dati generali
Ob.Formativo :__________________________________________
Area disciplinare o disciplina:____________________________
Livello operativo : classi:
1
2
3
4
5
COMPITO DI APPRENDIMENTO
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
AMBITI DI INDAGINE:
Dimensioni del compito
1:_______________________________
2:_______________________________
3:_______________________________
4:_______________________________
5:_______________________________
6:_______________________________
CRITERI DI MISURAZIONE / VALUTAZIONE
a) criterio quantitativo o misto
1 DIMENS.
CRITERIO
PUNTEGGIO
_____________
_____________
_____________
_____________
_____________
______________________________________
______________________________________
______________________________________
______________________________________
______________________________________
____________
____________
____________
____________
____________
TOT,PARZIALE: _ _ _ _ _ _ _
2 DIMENS.
_____________
_____________
_____________
_____________
_____________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
__________
__________
__________
__________
__________
TOT,PARZIALE: _ _ _ _ _ _ _
3_____________
DIMENS.
_____________
_____________
_____________
_____________
4 DIMENS.
_____________
_____________
_____________
_____________
_____________
5 DIMENS.
_____________
_____________
_____________
_____________
_____________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
__________
__________
__________
__________
__________
TOT,PARZIALE: ____________
_______
______________________________________
____________
______________________________________
____________
______________________________________
____________
______________________________________
____________
______________________________________
TOT,PARZIALE: _ _ _ _ _ _ _
______________________________________
______________________________________
______________________________________
______________________________________
______________________________________
____________
____________
____________
____________
____________
TOT,PARZIALE: _ _ _ _ _ _ _
TOTALE PUNTEGGIO COMPITO ____________
DETERMINAZIONE LIVELLI DI PRESTAZIONE
PUNTEGGIO
1° livello:
2° livello:
3° livello:
4° livello:
5° livello:
VALUTAZIONE
da_ a _ = prestazione insuffic.
da_ a _ = prestaz. Minima
da_ a_ = prestaz. Accett./suffic.
da_ a_ = prestaz. Buona/distinta
da_ a_ = prestaz. ottima
L’equipe docente
_____________________
b) Criteri qualitativi
Dimensione 1: ____________________________
Profili
basso
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
medio
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
alto
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Dimensione 2: ____________________________
Profili
etc
basso
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
medio
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
alto
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Valutazione del compito in base alla prevalenza
dei profili e presenza di “criticità”:
Dimensioni
Dim.1:---------------------------------------------------------
Prevalenza Profilo
______
Dim.2 -------------------------------------------------------
______
Dim, 3---------------------------------------------------------
______
Dim. 4--------------------------------------------------------
______
Dim.5---------------------------------------------------------
______
PREVALENZA:
______
Pres.di CRITICITA’
(Profili bassi)
si
no
Valutazione complessiva del compito
Prevalenza
profilo
Valutazione
Presenza di
criticità (Profili
Attribuz.
grado
BASSI)
La presenza di criticità , cioè di “profili bassi” in una o più
dimensioni del Compito, comporta l’attribuzione del 1° grado
valutativo presente all’interno del Livello di valutazione che è stato
attribuito in base alla prevalenza del Profilo: As es. Se è stato
attribuito il Livello di valutaz.”PREGEVOLE” in corrispondenza
della prevalenza del profilo “ALTO” ,ma è stata accertata
contemporaneamente la presenza di profilo “BASSO”, allora viene
assegnato il 1° grado valutativo (cioà “distinto”) e non il 2° (cioè
“ottimo”).
DIFFERENZE tra
RUBRICHE e PROVE OGGETTIVE DI VERIFICA
Prova oggettiva
Rubrica di valutaz.
Verifica obiettivi specifici
Valuta compiti “complessi”
Verifica una prestazione
formale ,non contestualizzata
Valuta una prestazione concreta
in contesto reale .
Verifica acquisiz. di conoscenza
E’ analitica e monotematica
Non può essere conosciuta prima
Valuta possesso di competenza
E’ globale ed integrata
Deve essere conosciuta prima
Entrambe sono oggettive
7. QUALI VANTAGGI PRESENTA LA
VALUTAZIONE AUTENTICA
PER L’OPERAZIONE DI VALUTAZIONE IN SE’:
a) è pluridimensionale e perciò personalistica:
b) è obiettiva ,perché avviene attraverso un modello
oggettivo di valutazione : la RUBRICA;
c) è predittiva, perchè valuta compiti e prestazioni
complesse ,utili e significative per l’orientamento
PER L’INSEGNANTE:
a) aiuta a definire meglio la qualità degli apprendimenti;
b) aiuta a valutare meglio i compiti complessi (la competenza);
c) riduce il tempo speso dai docenti nella valutazione dei compiti
PER GLI ALUNNI
a) Migliora l’ efficacia degli apprendimenti perché:
1. L’alunno conosce le aspettative del docente :cioè quello
che ci si attende da lui alla fine dell’unità di apprendimento.E
ciò fornisce motivazione e stimoli intellettivi
2. L’alunno affronta compiti concreti in situazioni reali. 3.
L’alunno affronta compiti “complessi” ed integrati che
richiedono l’attivazione di processi di pensiero costruttivi e
non solo riproduttivi.
b) Stimola e migliora le capacità di autovalutazione degli
alunni
c) Rende gli alunni più consapevoli del loro apprendimento ,
delle loro capacità e dei loro limiti , rendendoli più
responsabili e maturi nell’elaborazione di un progetto di vita
CONCLUSIONI
Queste sono le considerazioni espresse dagli
studiosi della valutazione autentica e da
insegnanti che hanno sperimentato questa
modalità valutativa ed i suoi strumenti. E non
c’è motivo di dubitare della loro onestà
intellettuale…………Tuttavia se davvero si
vuole sapere ,senza ombra di dubbio, se i
vantaggi proclamati sono veri ed “ autentici” ,
non c’è che una sola e risolutiva strada…….
P R O V A R E !!!