Sul mito tragico di Alcmeone - Accademia delle Scienze di Torino

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Sul mito tragico di Alcmeone - Accademia delle Scienze di Torino
Acc. Sc. Torino
Atti Sc. Mor. 147 (2013), 73-84
FILOLOGIA, GLOTTOLOGIA, STORIA LETTERARIA
DELL’ANTICHITÀ CLASSICA
Sul mito tragico di Alcmeone:
la mitologia politica di un secondo Oreste
Nota di SONIA FRANCISETTI BROLIN*
presentata dal Socio nazionale GIAN FRANCO GIANOTTI
nell’adunanza dell’8 gennaio 2013
e approvata nell’adunanza del 5 marzo 2013
Riassunto. Il presente contributo esamina il mito di Alcmeone nella produzione tragica ateniese e in particolare nei drammi euripidei l’Alcmeone a
PsoÞde e l’Alcmeone a Corinto, analizzati da un punto di vista politico per
sottolineare le sovrapposizioni tra le vicende mitiche dell’eroe e gli eventi
storici del VI-V secolo a.C.
Parole chiave: Euripide, Mitologia politica, Tragedie di Alcmeone.
Abstract. The essay examines Alcmeon’s myth in the Athenian tragic
production and especially in Euripides’dramas Alcmeon in Psophis and
Alcmeon in Corinth, analysed from a political point of view to underline
the superposition between the mythical affairs of the hero and the historical
events of 6th and 5th centuries B.C.
Keywords: Alcmeon’s Tragedies, Euripides, Political Mythology.
La saga di Alcmeone e del suo !"#$ ha avuto indubbia fortuna nel teatro tragico ateniese del V secolo a.C.; infatti ne trattarono sia Eschilo negli
Epigoni, sia Sofocle nei drammi Alcmeone, AnÞarao, Epigoni ed EriÞle, sia
Euripide nelle tragedie Alcmeone a PsoÞde e Alcmeone a Corinto, opere giunte
in maniera cosí frammentaria da rendere difÞcile la ricostruzione della trama,
proponibile con maggiore certezza solo per quanto riguarda i testi euripidei.
Nonostante tale difÞcoltà, è però possibile notare come i drammaturghi
attici insistano in particolare su due episodi del mito di Alcmeone: la partecipazione alla spedizione degli Epigoni e il matricidio. Nell’epos dell’Alcmeonide1
*
Dottoranda di ricerca presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza»; e-mail:
[email protected]
1
Cfr. fr. dub. 8 Bernabé: %&'#()& *+ , -./012%3 45" 6/7#" 8&/9 4#( :#%;"<=>#;$ 45" 4?$
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8&4/E 4K" 734B/& >&4&>4<D"&0. , Z)4#/=& 8&/9 -A)>%380H*30 (FGrHist 12 F 29 Jacoby).
74 Sonia Francisetti Brolin
l’eroe uccide la madre, ma è velocemente assolto dagli dei, tanto che, guarito
dalla follia, può condurre la spedizione degli Epigoni contro Tebe. Nei tragediograÞ invece sembra prevalere un’altra versione, attestata nel poema epico
gli Epigoni2, secondo la quale Alcmeone prima conquista Tebe e poi uccide la
madre, in quanto EriÞle, oltre ad aver costretto AnÞaro a partire per Tebe, corrotta dalla collana di Armonia, ha anche accettato in dono il peplo di Armonia
per persuadere i Þgli alla nuova spedizione3.
Proprio il matricidio costituisce il punto focale della leggenda di Alcmeone,
poiché determina, come per Oreste4, la follia dell’eroe e le sue peripezie, che
sono ancora piú grandi di quelle sopportate dal Þglio di Agamennone, in quanto Oreste uccide la madre per ordine di Apollo5, mentre Alcmeone interroga il
dio solo in un secondo momento in relazione al comando di !"#$% &"'()'*),
impartitogli dal padre AnÞarao in procinto di partire per Tebe6. Dunque,
2
Per i frammenti degli Epigoni, cfr. Bernabé 1996, pp. 29-32. Per un commento sulle versioni epiche differenti attestate nell’Alcmeonide e negli Epigoni, cfr. Legras 1905, pp. 88-109;
Severyns 1928, pp. 224-237.
Cfr. Apollod. Bibl. III 7, 2-5: + ,) -.) /01& %(2) 34'567%* "89 6"$%"'(%9 -: ;-<1= ')-9
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%:"T "@) !"#$% X>#&"'*)'). Tuttavia in Apollod. Bibl. III 6, 2 l’ordine delle azioni risulta
invertito, in quanto i Þgli di AnÞarao devono !"#$% &"'()'*) &%? P>? GO;%9 6"$%"'B'*).
3
4
Per l’associazione tra Oreste e Alcmeone, vd. Delcourt 1959. Si tratta di un accostamento già
presente nelle fonti antiche, come exempli gratia in Pl. Alc. II 143 d: /011D @) -:I, P&'5)=
6-< &%"%4)Y6- %*, P7#1'*) Z) 6' >$K9 "@) N%<"-C !"#$% I*%>'>$UW7%* R>'$ /[$#6"!) F%6?
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Poet. 1453 a: >$Q"-) ,) 4D$ -M >-*!"%? "-L9 "<W=)"%9 B7-<9 X>!$(7 -<), )C) I, >'$? \1(4%9
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>-*86%*.
Cfr. A. Co. 899-902: [$. J<1HI!, "( I$H62; !"#$’ %SI'67Q &"%)'5);/J<1. >-C I%? "K 1-*>K)
b-c(-< %)"'B %"%/"D ><7=W$!6"%, >*6"H "’ ':-$&Y %"%;/R>%)"%9 PW7$-L9 "Q) 7'Q) 34-C
>1#-).
5
Cfr. Apollod. Bibl. III 6, 2-7, 5: /0 F*H$%-9 I, X)H4&!) dW2) 6"$%"'B'67%* "-59 >%*6?)
P)"-1D9 dI2&' "'1'*27'56* "O) "' !"#$% &"'()'*) &%? P>? GO;%9 6"$%"'B'*). [….] '"D I, "@)
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6
Sul mito tragico di Alcmeone 75
mentre Oreste è spinto al matricidio dal Lossia, che gli ricorda le giuste rivendicazioni del padre morto7, nella saga di Alcmeone AnÞarao, sapendo che non
ritornerà dalla spedizione contro Tebe8, impartisce da vivo un ordine crudele9,
a cui l’eroe non può sottrarsi, come evidenzia il tono disperato del fr. 201 f
Radt (dall’EriÞle di Sofocle):
>Q9 -.) HW2 %* 7)!"K9 g) 7'(h "BWi;
A>-< "K I'*)=), P1>(9 -:I,) jF'1'5.
Come dunque posso combattere, io che sono mortale, contro una sorte
divina?
Là dove il potere è terribile, una speranza non giova affatto.
Nel frammento 7'(h "BWi non allude soltanto all’oracolo di Apollo, come
per Oreste, ma anche alla sorte di AnÞarao stesso, reso immortale da Zeus10 e
venerato a Oropo11.
L’/01& k2) di Sofocle, di datazione incerta, insiste particolarmente sulla %)l% dell’eroe, ma è difÞcile valutare se fossero affrontate le vicende di
Alcmeone a PsoÞde, argomento del dramma euripideo, ricostruibile attraverso
il racconto di Apollodoro12, dove si narra che l’eroe, perseguitato dalle Erinni
&%"D "89 X>21'(%9 "-C >%"$=9, X11D &%? >#>1-) 1%;'5) %:"@) &%"D "89 "-C <M-C "'1'<"89.
Cfr. A. Co. 269-277: [$. -m"-* >$-IY6'* b-c(-< '4%67')@9/W$!6 K9 &'1'B2)
"=)I' &()I<)-) >'$U),/&Xc-$7*Hn2) >-11D, &%? I<6W'* #$-<9/Z"%9 eF’ o>%$ 7'$ K)
Pc%<IY ')-9,/'S @ #"'* * "-C >%"$K9 "-L9 %S"(-<9/"$=>-) "K) %:"=), X)"%>-&"'5)%*
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dW-)"% >-11D I<6"'$>8 &%&H.
7
Cfr. Apollod. Bibl. III 6, 2: /0 F*H$%-9 I, + /[*&1#-<9, H)"*9 g) &%? >$-'*Ir9 A"* I'5
>H)"%9 "-L9 6"$%"'<6% #)-<9 W2$?9 /0I$H6"-< "'1'<"86%*, %:"=9 "' s&)'* 6"$%"'B'67%* &%?
"-L9 1-*>-L9 X>#"$'>'.
8
9
Per l’ordine di AnÞarao, cfr. Delcourt 1959, p. 41: «aucune légende, à ma connaissance,
n’offre de parallèle à l’absurde, à l’incompréhensible vengeance d’Amphiaraos. Pourquoi n’accomplit-il pas lui-même l’acte justicier, qui représenterait pour lui une souillure moins grave
que pour son Þls? [....] l’ordre d’Amphiaraos impliquerait une double hostilité, dirigée à la fois
contre l’épouse condamnée à mort et contre le Þls qui risque de payer cher son obéissance».
Cfr. Apollod. Bibl. III 6, 8: /0 F*%$H] I, F'B4-)"* >%$D >-"% K) /t6 !)=), >$?) e>K
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10
Cfr. Paus. I 34, 2: 1#4'"%* I, /0 F*%$H] F'B4-)"* P& G!;Q) I*%6"8)%* "@) 48) &%? f9 %:"K)
+ -C &%? "K R$ % e>'I#c%"-· >1@) -: "%B"i 6< ;8)%( F%6*), X11H P6"*) P& G!;Q) S-C6*)
P9 w%1&(I% x0$ % &%1-B ')-). 7'K) I, /0 F*H$%-) >$Y"-*9 /y$2>(-*9 &%"#6"! )- (n'*),
z6"'$-) I, &%? -M >H)"'9 xE11!)'9 {4!)"%*.
11
Cfr. Apollod. Bibl. III 7, 5: /01& %(2)% I, '"817') P$*)L9 "-C !"$|-< F=)-<, &%?
' !)r9 >$Q"-) ,) 'S9 /0$&%I(%) >$K9 /[*&1#% >%$%4()'"%*, P&'57') I, 'S9 }2F5I% >$K9
~!4#%. &%7%$7'?9 I, e>’ %:"-C /0$6*)=!) 4% '5 "@) "-B"-< 7<4%"#$%, &%? "=) "' A$ -) &%?
12
76 Sonia Francisetti Brolin
della madre, impazzisce e si reca prima in Arcadia da Oicle e poi a PsoÞde da
Fegeo, il quale, dopo averlo puriÞcato, gli concede in matrimonio la propria
Þglia Arsinoe. Alcmeone dona il peplo e la collana di Armonia alla sposa, ma
dopo poco tempo, a causa della gravità del suo delitto, la terra diviene sterile.
Interrogato l’oracolo, l’eroe riceve l’ordine di recarsi da Acheloo per ricevere una nuova puriÞcazione. Durante il viaggio verso le fonti dell’Acheloo è
ospitato a Calidone da Oineo, sosta non casuale, in quanto, come Jouan13 ha
sottolineato, esistono dei legami tra il mito di Alcmeone e la saga di Oineo.
Infatti Strabone14, citando parzialmente Eforo15, racconta come Alcmeone, venerato nella Calidone del V secolo a.C.16, aiuti Diomede a rimettere sul trono
di Calidone Oineo, nonno del Tidide. Poi insieme a Diomede l’eroe sottomette
l’Acarnania, ma, mentre i due prodi sono lontani, Agamennone invade l’Argolide, desistendo dalla conquista solo in vista dell’imminente partenza per la
guerra di Troia, a cui Alcmeone, ancora irato, non partecipa17.
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KL"$, #,6,/G"+ ,8 +L2 M,%=(J", *,E N+"GO+ ,8 #,6’ ,9 &A.
13
Cfr. Jouan 1990.
Cfr. Str. VII 7, 7: PQ;&6&2 (FGrHist 70 F 123 a Jacoby) 03" &R" ;15E !" CD%*0,G)",
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*&8")"75,8 72 5 6, +G,2 0<"&=2 &Y2 CD*,6"h",2 &X2 iQ%%158.
14
15
Su Eforo e la saga di Alcmeone, cfr. Breglia Pulci Doria 1991-1994; Olivieri 2010.
16
Cfr. Jost 1985, pp. 53-58.
Per i legami tra il mito di Alcmeone e la saga troiana, cfr. anche Paus. VIII 24, 10: 5;h2 (3 &e
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*&8")"?5," +2 < 72> F2 U?I,2.
17
Sul mito tragico di Alcmeone 77
Dopo la tappa a Calidone18 Alcmeone giunge in Tesprozia, regione che si
affaccia sulla riva nord del golfo di Ambracia, ma viene scacciato e si dirige
alle fonti dell’Acheloo, che lo puriÞca e gli concede in moglie la Þglia Calliroe.
Tuttavia, poiché la sposa brama il peplo e la collana di Armonia, l’eroe si reca
nuovamente a PsoÞde per richiedere questi oggetti con un pretesto, ma Fegeo,
venuto a conoscenza dei fatti, lo fa uccidere dai Þgli Prono e Agenore. Dunque
nell’Alcmeone a PsoÞde Alcmeone, a differenza di Oreste nelle Eumenidi eschilee19, non trova pace ai suoi strazi, bensì muore e la sua tomba diventa a PsoÞde
un luogo sacro.20 Tuttavia l’eroe è vendicato da Anfotero e Acarnano, Þgli di
Alcmeone e Calliroe, ancora bambini al momento della morte del padre, ma
divenuti adulti all’istante grazie all’accorata preghiera della madre a Zeus.
Il nome di Acarnano è chiaramente in relazione con l’Acarnania21, regione
Cfr. Apollod. Bibl. III 7, 5-7: '#+8 , :;8*<0+"&2 +L2 U+5#6) &Y2 72 >^6,2 :#+%,-"+ ,8.
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/=",X*, ,9 &A * +G"&=58.
18
Cfr. A. Eu. 754-766: K6. v u,%%H2, v 5^5,5, &Y2 F0&Y2 (<0&=2,//,G,2 #, 6m,2
F5 +610$"&" 5- &8/*, m*85H2 0+, *,G 82 wQ%%?")" F6+X/«CD6/+X&2 x"T6 ,RB82, '" +
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*+*,50$"&" (<6=.
19
Per la descrizione della tomba di Alcmeone, cfr. Paus. VIII 24, 7: $B,# ,8 (3 *,E CD%*0,G)"
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CD%*0,G)"&2 "&0GO&" +2· *,%&A" ,8 (3 V#! J" F#8>)6G)" #,6B$"&8.
20
Cfr. Thuc. II 102, 6: q (’ :#&6J", ~2 ;,58, 0<%82 *, +"<15+ T" #6<5>)58" ,- 1" &A
CD>+%m&=, *,E F(<*+8 ,9 @ e*,"T €" *+>J5B,8 (G,8 , @ 5^0, 8 :;’ &•#+6 * +G",2 T" 01 $6,
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21
78 Sonia Francisetti Brolin
sottomessa, come si è visto22, proprio da Alcmeone. Infatti nel racconto di
Strabone23 Alcmeone afferma il dominio greco sull’Acarnania e fonda una
città, su cui regneranno poi i Þgli Anfotero24 e Acarnano. Tale città è chiamata
Argo di AnÞlochia, perché l’eroe vuole onorare il fratello AnÞloco, oppure
perché, secondo un’altra versione, riportata anche da Tucidide25, è fondata non
da Alcmeone, ma da AnÞloco stesso di ritorno da Troia. Dunque Alcmeone e
il suo !"#$ proiettano nel mito un fatto storico e cioè l’ellenizzazione dell’Acarnania, effettuata da nord a sud, ma si deve chiarire quale sia la città di
riferimento per comprendere il signiÞcato delle loro gesta26.
Certamente non si tratta né di Argo né di Tebe, poiché entrambe non vantano un ruolo storico importante in Acarnania e dintorni, dove invece Corinto
fondò molte colonie27. Pertanto Alcmeone deve essere stato fatto rientrare tra
%&'()*+", -#.,/-, '0 1)0", 2,30'45#)0"; Str. X 2, 26: -6" %&(,3","7," 8"#)49:,. ;<9="
>2? -#/ 2,.@?$ ,A-#/ %&(,3"B"#$; Paus. VIII 24, 9: >2? @C -#/ %&(,3"B"#$ -#D$ E" -F G2073H
-,I-J -? K"#), -? "/" 0"*9:,. '* #L9. -M 23? -#I-#L N#I3<9. (,'#L)*"#.$. Su questo punto, cfr. anche Zielinski 1922, p. 324: Acarnan sine dubio Acarnanum est eponymus.
22
Cfr. p. 76 e in particolare la nota 14.
Cfr. Str. VII 7, 7: (,'#/"-#$ @’ ,A-#O$ E2= -?" P3+Q(?" 21'0)#" %& ,)*)"#"#$, | -?"
)C" R.#)S@< 2#30L:T",., -?" @’ %&'(),7+",, )07","-, E" -F %&(,3","7U, -? V&3 #$
(-79,., (,'*9,. @’ %&);.'#W.(?" E2X"L)#" -#/ >@0';#/, VY",W#" @C -?" @.M -T$ WX3,$
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2,30':0D" 0[$ -6" %&(,3","7,", @.,@0]4)0"#" @C -6" ->@0';#/ @L",9-07," (-79,. -6" 21'."
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h)<3.(6" i9-#37," '0 1)0",. \#L(L@7@<$ @C (,= j''#. -?" %&);7'#W#", >2? -T$ 9-3,-07,$
-T$ P3+.(T$ E2,".1"-,, #A( >309(1)0"#" -#D$ E" V&3 0., -,I-<" #[(T9,7 ;,9. -6" WX3,", #i
)C" (,-M @.,@#W6" k(#"-, -T$ -#/ >@0';#/ @L",9-07,$, #i @’ j''+$.
23
24
Sull’etimologia del nome Anfotero, cfr. Zielinski 1922, p. 324: fas est insolitum Amphoteri
nomen ipsum quoque ad populum trahere ex „utraque” gente constante, sive eas fuisse putamus Amphilochios cum Ambraciotis, sive Amphilochios cum Acarnanibus conjunctos; Jouan
1990, p. 162: «le nom semble évoquer la possession disputée des deux rives de l’Achéloos».
Cfr. Thuc. II 68, 3: V&3 #$ -? %&);.'#W.(?" (,= %&);.'#W7," -6" j''<" l(-.90 )C" )0-M
-M P3+.(M #m(,@0 >",W+3S9,$ (,= #A( >309(1)0"#$ -F E" V&3 0. (,-,9-490. %&);7'#W#$ n
%&);.430+ E" -f %&)23,(.(f (1'2H, n)X"L)#" -F ^,L-#/ 2,-37@. V&3 #$ o"#)49,$.
25
26
27
Per questa tematica, cfr. Jouan 1990.
Cfr. Jouan 1990, p. 163: «Les peuples anciens de l’Acarnanie étaient considérés, sinon
comme des barbares, du moins comme des Grecs assez frustes, peu a peu dégrossis au contact
d’autre Hellènes vivant dans les colonies grecques essaimées par Corinthe sur les côtes de la
mer ionienne, comme Leucade, Anactorion, Sollion, jusqu’à Oeniadae, au débouché du golfe,
ou plus dans l’intérieur comme Ambracie, Argos ou Phoitia, dont l’éponyme passait aussi pour
un Þls d’Alcméon». Sulla storia antica dell’Acarnania e di Argo di AnÞlochia, cfr. in particolare
Sul mito tragico di Alcmeone 79
gli eroi di Corinto nel VI secolo a.C. dal poeta dell’Alcmeonide28 grazie a un
modello illustre come i Corinthiaca di Eumelo di Corinto29. Tuttavia nel teatro attico del V secolo a.C. l’assimilazione della saga di Alcmeone da parte
di Corinto non poteva che essere riÞutata alla luce di nuovi equilibri politici,
ben illustrati da Tucidide30, che, dopo aver narrato la fondazione di Argo di
AnÞlochia da parte di AnÞloco, fratello di Alcmeone, lascia da parte il mito per
concentrarsi sugli eventi che determinarono un avvicinamento tra gli AnÞlochi
e gli Ateniesi. Infatti gli AnÞlochi, scacciati dagli Ambracioti, a cui avevano
aperto le porte della città, si erano afÞdati alla protezione degli Acarnani, insieme con i quali avevano richiesto l’intervento di Atene. Gli Ateniesi nel 436 a.C.
inviarono Formione al comando di trenta navi in modo da conquistare con le
armi la città, in seguito coabitata dagli AnÞlochi e dagli Acarnani. Dopo questo
fatto si strinse la prima alleanza tra Atene e gli Acarnani, un tempo nemici,
poiché gli AnÞlochi e gli Acarnani avevano avanzato rivendicazioni contro gli
Ateniesi per Naupatto. Dunque specialmente in Euripide la saga di Alcmeone
è narrata in contrapposizione alla tradizione corinzia, con una polemica soltanto accennata nell’Alcmeone a PsoÞde del 438 a.C., mentre nell’Alcmeone a
Corinto dell’ultimo Euripide, il tragediografo, pur lontano da Atene, in quanto
è ospite alla corte di Archelao in Macedonia, rimane fedele alla sua patria31 e
polemizza aspramente «against his city’s old enemy Corinth»32.
Oberhummer 1887, pp. 40-46; Beaumont 1936.
28
Per i frammenti dell’Alcmeonide, cfr. Bernabé 1996, pp. 32-37. Sull’Alcmeonide in generale,
cfr. Legras 1905, pp. 101-109; Severyns 1928, pp. 224-237; Debiasi 2004, pp. 109-111.
29
Per i frammenti dei Corinthiaca, cfr. Bernabé 1996, pp. 108-112.
Cfr. Thuc. II 68, 3-8: •••••• ! "•#$%&•'%(!) (*+ "•#$%&•',*) -) .&&/) 0( %12 #3) #2 4
4 5•6%(4 •7(*82 9)*'6•:1*• (*+ •;( 9•21(<#2)•• = >) ••••2% (* *1 ?12% "•#$,&•'••
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•G ^••#,6)•• *W••G1% (* 4 (•? •• •••••• (*+ •M• "•#B•*(%D *• `)8•*B<8%1*), (•%)=
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"•V/)*,•%• (*+ "•(*•)\1%).
30
31
Per i legami tra Euripide e Atene, cfr. Decharme 1893, pp. 172-206; Goossens 1962;
Carpanelli 2005, pp. 166-172.
32
Cfr. Collard – Cropp 2008, p. 88.
80 Sonia Francisetti Brolin
La trama dell’•••••• ! " #$% &'()!*'+, dove Euripide, elaborando un
Þnale differente per l’eroe rispetto al dramma precedente, mostra Alcmeone
ancora in vita e guarito dalla follia, è ricostruibile sulla base di Apollodoro:
,-($.)#/0 #1 2/3$! •••••4) !4 •45% 56! 570 •4!)40 8(9!'! :• ;4!5'<0
=>$(>3)'+ .4?#40 #@' A>!!734$, •••2)•'8'! •4B *+A451(4 =$3$29!/!,
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&(1'!5$, •4B 5F! •C! =$3$29!/! #$>!>A•'<34! >-•'(2)G H.6 570 &(1'!5'0
A+!4$•60 I.>•.'•/*7!4$, #>#'$•+)40 •F &(1 ! 4-5F! A4•>5F! .'$J3/54$.
56! #C •••••4) !4 IA'(K34!54 54@5/! L8>$! '-• >D#954 5F! M4+5'<
*+A451(4 *>(K.4$!4!, .4(4A>!9•>!'! #C >D0 &9($!*'! :.B 5F! 5N! 51•! !
I.4)5/3$! •4B 56! +O6! •'•)343*4$. •4B •••2)•'8'0 •45% 8(/3•'P0
••.9•• !'0 •••2$•'8$•6! Q•(A'0 R•$3>!.
Dice Euripide che Alcmeone, durante il tempo della sua follia, ebbe due Þgli
da Manto Þglia di Tiresia, un maschio, AnÞloco, e una femmina, Tisifone:
li portò a Corinto ancora bambini e li diede a Creonte re di Corinto perché li
allevasse; Tisifone, che era bellissima, fu venduta dalla moglie di Creonte,
la quale temeva che Creonte volesse farla sua sposa. La comperò Alcmeone
che non la riconobbe e fece di lei una sua serva; poi andò a Corinto alla
ricerca dei Þgli e ritrovò anche il maschio. Quanto ad AnÞloco, obbedendo
a un oracolo di Apollo, fondò Argo di AnÞlochia33.
Si tratta di una tragedia a lieto Þne con ingredienti drammatici, come il riconoscimento, tipici in seguito della commedia nuova34, ma anche di una chiara
polemica nei confronti di Corinto e della sua tradizione, dal momento che il
dramma, oltre a rappresentare nelle scene Þnali la punizione del re Creonte35,
insiste sul legame tra AnÞloco, Þglio di Alcmeone, e Argo di AnÞlochia. In
tal senso Euripide introduce una terza versione mitica sulla fondazione della
città, diversa da quanto abbiamo letto in Strabone e Tucidide36, in modo da
prendere «à contre-pied la tradition corinthienne qui avait fait du fondateur
d’Argos un héros national»37. Infatti nell’Alcmeone a Corinto AnÞloco non
33
Cfr. Apollod. Bibl. III 7, 4, trad. di Ciani 1996, p. 237.
34
Per queste tematiche, cfr. Di Benedetto 1971, pp. 223-319; Jouan 1990; Marzolo 1996,
pp. 39-43.
35
Cfr. fr. 76 Kannicht:
"(S5> 56! 5@(4!!'! T0 U.4$0 A1( !
2>@A>$· 2('!>?! #C *!/56! V!5’ '- 8(F •1A4.
Guardate il re, come va in esilio, privo di Þgli,
vecchio; chi è mortale non deve insuperbirsi.
36
Per tali testimonianze, cfr. p. 78 e in particolare le note 23 e 25.
37
Cfr. Jouan 1990, p. 165.
Sul mito tragico di Alcmeone 81
è un vero Corinzio, ,7C. #%/$'9$.38, bensì il Þglio di un Argivo e di una
Tebana39. Dunque in una sorta di mitologia politica Euripide, che sente ancora
vivo il rancore verso Corinto, considerata responsabile del disastro ateniese
in Sicilia durante la guerra del Peloponneso, cerca di sottolineare l’inconsistenza delle pretese della città nemica su Argo di AnÞlochia e sulla regione
dell’Acarnania40.
Tuttavia è probabile che il tragediografo non si limitasse a contestare la
tradizione corinzia, ma rappresentasse anche l’origine delle relazioni tra gli
Ateniesi, gli Acarnani e gli AnÞlochi41, trasformando Alcmeone in un eroe
ateniese, secondo uno stilema attestato sia nella tragedia42 sia nell’oratoria
attica43. In tal senso Hartung44 ipotizza che nel Þnale comparisse sulla scena
ex machina Apollo, dio che pronunciava anche il prologo45, per annunciare
38
Cfr. fr. 75 Kannicht, dove Alcmeone si rivolge al Þglio prima del riconoscimento:
[ ,7C #%/$'9$., X. M4-(G. \' Y%7,
>1(4R' M,’ M' %R' >1(4" E&E'B1(7! 9/5'7,
575R' ’ ]6$!7 9^ 0D1B! 9^ 9$@ ,79%=..
Figlio di Creonte, come era vero dunque il detto
che da uomini nobili nascono Þgli nobili,
mentre da uomini dappoco nascono Þgli simili alla natura del padre.
Per Manto e il suo destino, cfr. Apollod. Bibl. III 7, 4: 23%EBC$! G _19B%$' 9:' %716:'
9R' `-I7&8' 67(='9B. BH1&71!' BH. 9J' ,=4!', 57F 1)'7(%$&a$)1! 9J' 4B&7', 57F 57(7!%$@1!
9" 9B&<-. 9;. G 4B&7. 6/%$. BH. bB40$T. ,/6,$)1!' 23,=448'! 57F 9J' AB!%B1&$) ()E79/%7
?7'9c· -de7'9$ E"% 7+9f `NI7. Q4='9B. 9: 5O44!19$' 9R' 470D%8' M'7(N1B!'.
39
40
Per tale tematica, cfr. Zielinski 1922; Trenkner 1958, pp. 40-41; Van Looy 1964, p. 107;
Jouan 1990; Jouan – Van Looy 1998, p. 91.
41
Per questi aspetti, cfr. p. 79 e in particolare la nota 30.
Cfr. exempli gratia Eur. HF 1322-1335, dove Teseo dice a Eracle: `NI7. 6G' $g' P54B!,B 9$@
'=6$) <O%!',/h,$) ’ i6’ j6C' ,%:. ,=4!167 k744O $../>5BC </%7. 1". lE'&17. 6!O1679$.,/
=6$). 9B c18 <%-6O98' 9’ >6R' 6/%$../m ’ >5 ,$4!9R' R%’ P<8 1c17. 5=%$)./ F. Q,9O,
97@%$' #'c1!$' 5797597'c',/1$F 97@97 c18. ,7'97<$@ / 6$! <($':./9B6/'- / 7197!·
97@9’ >,8'$6716/'7/1/(B' 9: 4$!,:' >5 I%$9R' 5B54N1B97!/aR'9$.· (7'='97 ’, Bg9’ n' BH.
o3! $) 6=4p.,/()1&7!1! 47q'$!1& 9’ >e$E5c671!/9&6!$' M'OeB! ,W1’ 23(-'7&8' ,=4!../574:.
E"% M19$C. 19/07'$. r*44N'8' _,$/Y' %’ >1(4:' s0B4$@'97. B+54B&7. 9)<BC'.
42
43
Su tale aspetto, cfr. Nouhaud 1982, pp. 12-20.
44
Cfr. Hartung 1843, pp. 534-539.
45
Cfr. fr. 73 a Kannicht:
(3ktuuvw)
5MEx 6G' Y9B5'$. >EB'=6-' 5B&'-. Y,$·
23456/8'! ’ P9B5B & )67 9/5'7 ,7%(/'$..
(Apollo)
E io non ho Þgli da lei,
82 Sonia Francisetti Brolin
la fondazione di Argo di AnÞlochia da parte del giovane AnÞloco e il regno
di Alcmeone ad Atene. Infatti, sebbene la testimonianza di Apollodoro46 sul
dramma non menzioni minimamente Atene, Giovanni Malala in CronograÞa
IV 72, 9 riporta:
!" #$ %&'( )*+"&,( %-" .*)+"%/" 0"&1&23%4, 526"78&9( :*-%&( ;"+17%,
<*=>/", >7? 14%’ 7@%A" B+C/", >7? DC9E4 %&F( "+1&9( <*=>&"%&(
B+C/". >7? :=C," 0"&1&23%6E4 G7CH( I J,CKE,&(. >7? :=C," 0L7E8C49E4"
7@%-" :*-%&( 5ME)NC&( D%6 >7O, >7? 14%P 5ME)NC&" 0L7E8C49E4" 7@%-"
5<C>>178/" D%6 #N&· :4*? &Q !@*,:8#6( I E&RS%7%&( #*T17 0U324%&.
Al tempo degli arconti per primo ordinò con leggi gli Ateniesi un uomo di
nome Draconte e dopo di lui Solone, e Solone abrogò le leggi di Draconte.
E a sua volta diede leggi Talete di Mileto. Ed Eschilo per primo regnò di
nuovo su di loro per ventuno anni e dopo Eschilo regnò su di loro Alcmeone
per due anni e su di lui il molto accorto Euripide ha composto un dramma.
Il passo citato fa riferimento ad Alcmeone, arconte o re a vita nel 755-753 a.C.,
il che rende poco perspicuo l’accostamento con la produzione teatrale euripidea, in quanto Euripide ha composto due tragedie su Alcmeone, nato da
AnÞarao ed EriÞle, mentre l’arconte Alcmeone fa parte del VW"&( ateniese
degli Alcmeonidi, originatosi da Alcmeone, Þglio di Sillo47. Forse Giovanni
Malala ha sovrapposto due personaggi omonimi, poiché non conosceva direttamente i drammi l’Alcmeone a PsoÞde e l’Alcmeone a Corinto, ma solo i titoli.
Nondimeno ritengo possibile che tale sovrapposizione sia avvenuta nel teatro
ateniese del V secolo a.C., giacché Euripide potrebbe aver intenzionalmente
associato al Þglio di AnÞarao l’antenato degli Alcmeonidi, nobile famiglia
che ha fornito alla storia di Atene personaggi illustri come Pericle. Dunque
l’insistenza sul matricidio compiuto dall’eroe è leggibile in relazione alle
responsabilità della politica di Pericle soprattutto per quanto riguarda l’Alcmeone a PsoÞde; infatti «peut-être que du vivant de Périclès ni Euripide ni les
Athéniens ne furent sufÞsamment conscients que cet homme était tout troumentre la vergine ha partorito due Þgli gemelli ad Alcmeone.
46
Per tale testimonianza, cfr. p. 80.
Per Alcmeone e gli Alcmeonidi, cfr. Paus. II 18, 8-9: 0>L=CC&9E," &X" 0> 1$" Y7>4#781&"&(
>7? Z5*V&9( [,E714"+", 0> #$ %H( J4EE6"87( %&F( \3E%&*&( .:&V+"&9(, 5C>178/"7 B8CC&9
%&] G*7E91K#&9( >7? ^4,E8E%*7%&" %A" ^4,E,E%*=%&9 >7? %&F( ^78&"&( %&] 5"%,C+)&9 :7'#7(,
EF" #$ 7@%&'( J3C7"2&" %A" 5"#*&:+1:&9 %&] _S*&9 %&] ^4"28C&9 %&] ^4*,>C913"&9.
[,E714"A( 1$" &X" `C24 EF" %a E%*7%,b >7? &c :7'#4( 0( %d" "]" 5)7e7"· &c #$ \6C4'#7, :Cd"
^4,E,E%*=%&9 — %&]%&" VP* &@> &f#7 :7*’ &gE%,"7( .:4)S*6E4" — 0( 52K"7( .R8>&"%&
&c C&,:&8, >7? %A ^7,&",#-" V3"&( >7? 5C>17,/",#-" .:A %&N%/" h"&1=E26E7". J3C7"2&(
#$ >7? %d" L7E,C487" DE)4" .R4C+14"&( G91&8%6" %A" iUN"%&9· G91&8%6( VP* G6E4,#-"
DE)7%&( 0L7E8C49E4" 526"78/".
47
Sul mito tragico di Alcmeone 83
vé»48. Tuttavia nell’Alcmeone a Corinto la prospettiva cambia, in quanto non
si insiste piú sul matricidio e sulla follia di Alcmeone, bensì sul futuro dell’eroe e del suo VW"&(, poiché la tragedia, composta molti anni dopo la morte di
Pericle49, rißette il punto di vista dell’ultimo Euripide, consapevole piú che
mai della grandezza di tale personaggio, dopo la cui morte Atene è stata dominata da demagoghi incapaci di gestire la guerra50.
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faciens fabulas quae extant explanavit examinavitque, earum quae interierunt reliquias
composuit atque interpretatus est, omnes quo quaeque ordine natae esse videntur disposuit et vitam scriptoris enarravit I.A. Hartung, I, Hamburgi 1843.
48
Cfr. Delebecque 1951, p. 433.
49
In tal senso si vedano exempli gratia i vv. 1462-1466 dell’Ippolito euripideo, dove è espresso
il dolore del tragediografo e della città per la recente morte di Pericle (j&. >&,"A" %+#’ k)&( :TE,
:&C8%7,(/`C24" .3C:%/(./:&CC-" #7>*N/" DE%7, :8%9C&(·/%-" VP* 14V=C/" .U,&:4"24'(/RH17,
1TCC&" >7%3)&9E,").
50
Su queste tematiche, cfr. Delebecque 1951, pp. 425-453; Goossens 1962, pp. 711-713.
84 Sonia Francisetti Brolin
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