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Diapositiva 1
Aspetti Normativi e Organizzativi
dell’Integrazione scolastica
Luino 19 Aprile 2007
prof. Ciro Amoroso
documento scaricato da
www.amso.it
[email protected]
Fasi e principali provvedimenti
normativi
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1° fase “Esclusione” anni 1920-1960
2° fase “Medicalizzazione” anni 1960-70
3° fase “Inserimento” anni 1970-77
4° fase “Integrazione” dal 1977
Prima fase
• Esclusione ( anni 1920 – 1960)
Il divieto della presenza del diversamente abile, siamo agli albori…
Videoclip: 300
Art. 415 del Regolamento generale del 1928
(approvato con R.D. 26 4 1928 n.1297)
Quando gli atti di permanente indisciplina siano tali da
lasciare il dubbio che possano derivare da anormalità
psichiche, il maestro può, su conforme parere dell’Ufficiale
Sanitario, proporre l’allontanamento definitivo dell’alunno al
direttore didattico governativo o comunale, il quale curerà
l’assegnazione dello scolaro alle classi differenziali…
Questa mentalità si esprime attraverso due
comportamenti,molto negativi:
Il rifiuto e la delega.
Seconda fase
Medicalizzazione (anni 1960-1970)
L’attenzione è centrata erroneamente sul deficit.
L’insegnante ha bisogno di rassicurazione e chiama in
aiuto lo specialista che attraverso la diagnosi etichetta
l’alunno. Diminuisce l’ansia dell’insegnante.
Se Pierino è iperattivo io non posso farci niente. Il caso è
troppo grave non è di mia competenza.
La risposta è scuole speciali.
Terza fase
Inserimento (anni 1970 – 1977)
Inizia con la L. 118 del 30 3 1971 art.28
Progresso rispetto al passato. In questa fase si è convinti che un
prolungato inserimento fisico del diversamente abile possa garantire
grandi vantaggi.
Un’altra convinzione largamente diffusa è che ciò che importa
comunque conseguire sia la socializzazione, indipendentemente
dalla gravità dell’handicap.
Non si dà socializzazione se non grazie ad apprendimenti
che permettano l’acquisizione di abilità “integranti”.
Legge n.517 del 1977
L. 30 marzo 1971, n. 118, art. 28
(Diritto alla frequenza)
Ai mutilati e invalidi civili che non siano autosufficienti e che frequentino la
scuola dell'obbligo vengono assicurati:
a) il trasporto gratuito… ;
b) …superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche;
c) l'assistenza durante gli orari scolastici degli invalidi più gravi.
L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola
pubblica.
È facilitata inoltre la frequenza degli invalidi e mutilati civili alle scuole medie
superiori e universitarie.
E’ facilitata Æ E’ assicurata
(sentenza della Corte Costituzionale 3 giugno 1987, n. 215).
…non può essere negata l'iscrizione degli alunni handicappati di qualsiasi
grado e tipo.
Quarta fase
Integrazione dal 1977
Inizia con L. 4 agosto 1977, n. 517
dalla fase assistenziale e superficile, inserimento , alla fase dell’integrazione.
L’ azione didattica deve garantire un insegnamento su misura dell’alunno e non deve
essere più centrata su contenuti predeterminati.
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L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione.
superamento definitivo dell'inserimento scolastico inteso come «presenza
fisica» nella scuola di alunni senza qualità e con un destino didatticoeducativo indefinito.
Videoclip: dueling banjo
L. 4 agosto 1977, n. 517, artt. 2 e 7
(Modifiche dell'ordinamento scolastico)
Scuola elementare
…la programmazione educativa può comprendere attività
scolastiche integrative anche allo scopo di realizzare
interventi individualizzati in relazione alle esigenze del
singolo alunno.
…sono attuate forme di integrazione a favore degli alunni
portatori di handicap con la prestazione di insegnanti
specializzati (ex D.P.R. n. 970/75) o assegnati.
Scuola media
…sono previste le medesime disposizioni indicate per la
scuola elementare nei confronti degli alunni portatori di
handicaps;
…si prevede che il sostegno debba realizzarsi mediante
l'utilizzazione dei docenti in servizio nella scuola media, che
ne facciano richiesta e che siano in possesso di particolari
titoli di specializzazione…
Le classi che accolgono alunni portatori di handicaps
sono costituite con un massimo di 20 alunni.
Le classi differenziali sono abolite.
D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104
(Nuovi programmi didattici per la scuola primaria)
Alunni in difficoltà di apprendimento ed integrazione di soggetti portatori di handicap.
…il diritto all'istruzione e all’educazione non può essere impedito dalla
presenza di difficoltà nell'apprendimento scolastico, siano esse legate a
situazioni di handicap o di svantaggio.
La programmazione educativa e didattica dovrà prevedere la costruzione e la
realizzazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico.
Il processo di integrazione di alunni portatori di handicaps, soprattutto se
gravi, esige non tanto una 'certificazione medica', quanto la possibilità per la
scuola di affrontare il processo educativo didattico, sulla base di una
'diagnosi funzionale' predisposta da servizi specialistici.
La diagnosi funzionale deve porre in evidenza le principali
aree di potenzialità e di carenza presenti nella fase di
sviluppo osservata,
così che gli interventi da attivare, siano i più idonei a
corrispondere ai bisogni ed alle potenzialità del singolo
soggetto;
tali interventi devono mirare a promuovere il massimo di
autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità
espressive e comunicative e, fin dove è possibile, il
possesso di basilari strumenti linguistici e matematici.
l'obiettivo dell'apprendimento non può mai essere sostituito
da una semplice socializzazione 'in presenza', perché la
mancanza di corretti interventi di promozione dello sviluppo
produce forme di emarginazione.
la scuola deve potere avvalersi della collaborazione di
specialisti, nonché di servizi e di strutture stabilmente
disponibili sul territorio.
È necessario, che al suo lavoro si accompagnino lo sforzo
solidale della famiglia e l'azione concorde di un sistema
socio-sanitario che realizzi forme di prevenzione, di intervento
precoce e di assistenza.
La valutazione dei risultati scolastici degli alunni portatori di
handicaps non può che essere rapportata ai ritmi e agli obiettivi
formativi individualizzati perseguiti nell'azione didattica.
Corte Costituzionale, sentenza n. 215/1987
(Diritto all'istruzione superiore)
Si stabilisce che la frequenza alla scuola media superiore e
all'università dovrà essere garantita anche agli studenti handicappati e si
dichiara incostituzionale la norma che prevedeva soltanto la
«facilitazione» all'istruzione superiore (L. 118/71, art. 28, comma 3).
I giudici costituzionali affermano che una interruzione dell'iter scolastico
dopo la scuola dell'obbligo sarebbe dannosa per l'handicappato, che
incorrerebbe in rischi di arresto o di regressione dello sviluppo della sua
personalità.
per handicap gravi: l'esclusione sarà giustificata «in riferimento
all'interesse dell'handicappato e non a quello ipoteticamente contrapposto
della comunità scolastica».
Alla sentenza fu data esecuzione con la circolare del Ministero della
Pubblica Istruzione n. 215 del 1988.
L. 5 giugno 1990, n. 148
(Riforma dell'ordinamento della scuola
elementare)
«Il
numero degli alunni in ogni classe non può essere
superiore a 25, nel caso che vi siano alunni portatori di
handicaps tale limite è ridotto a 20.
I posti di sostegno sono determinati nell'organico di
diritto in modo tale da assicurare un rapporto medio di 1
insegnante ogni 4 alunni portatori di handicaps;
deroghe a tale rapporto potranno essere autorizzate...
in presenza di handicap particolarmente gravi per i quali la
diagnosi funzionale richieda interventi maggiormente
individualizzati e nel caso di alunni portatori di handicaps
frequentanti plessi scolastici nelle zone di montagna o piccole
isole.
Gli insegnanti di sostegno fanno parte integrante dell'organico di circolo
ed in esso assumono la titolarità;
dopo 5 anni possono chiedere il trasferimento a ruolo comune.
1. Al fine di realizzare interventi atti a superare particolari situazioni
di difficoltà e di apprendimento determinati da handicap si utilizzano
gli insegnanti di sostegno, i cui compiti devono essere coordinati... con
l'attività didattica generale.
2. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle classi in cui
operano e collaborano con gli insegnanti... con i genitori e, se è
necessario, con gli specialisti delle strutture territoriali, per programmare
ed attuare progetti educativi personalizzati.
3. Nell'ambito dell'organico del circolo può essere prevista l'utilizzazione
fino ad un massimo di 24 ore di un insegnante, per intervenire nella
prevenzione e nel recupero, agevolare l'inserimento e l'integrazione
degli alunni in situazione di difficoltà, interagire con i servizi
specialistici e ospedalieri del territorio, nel rispetto delle funzioni di
coordinamento e di rappresentatività del direttore didattico.
svantaggio
Svantaggio: carenze familiari ed affettive,
situazioni di disagio economico e sociale,
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handicap
Diversamente da una malattia specifica indica un insieme di
danni(disabilità) fisici o psichici, o di situazioni(alterazioni) culturali e
sociali.
Handicap è entrato nelle circolari negli anni 70;
In precedenza si parlava di anormali, minorati,deficienti, cretini, idioti.
Quando la scienza stabilì il QI impose la necessità di specificare le
caratteristiche di chi non era nella norma.
Chi era al di sotto della norma: ipodotato, borderline,minus e idiota.
In conclusione con handicap si indica un insieme di
alterazioni,disfunzioni,disabilità e patologie che rendono il bambino
incapace di svolgere le attività relative all’età.
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