I PRINCIPI DELLA FRATELLANZA E DELLA SOLIDARIETÀ COME
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I PRINCIPI DELLA FRATELLANZA E DELLA SOLIDARIETÀ COME
I PRINCIPI DELLA FRATELLANZA E DELLA SOLIDARIETÀ COME VETTORI DI APPLICABILITÀ DEL DIRITTO AMBIENTALE Rafaela Silva Brito⃰ SOMMARIO Lo stato ha iniziato a proteggere le nuove forme di diritto, derivanti da una società di massa, emerse a causa dell’industrializzazione e urbanizzazione, che han prodotto un grande contingente di individui e che ora esigono una nuova tutela giuridica, differente da quella esistente, per la soluzione di controversie puramente individuali. Partendo da questa premessa, possiamo studiare il principio della fratellanza - identificato con la solidarietà orizzontale, dal momento che nasce dalla mutua assistenza tra le persone – e il principio della solidarietà propriamente detto – chiamato verticale - come vettori di applicabilità del Diritto Ambientale, che, in questo articolo, viene affrontato come diritto di terza generazione, corrispondente ai diritti di fratellanza e solidarietà, accanto ai tradizionali diritti individuali e sociali. Si ritiene che il Diritto Ambientale, essendo di terza generazione, sia governato dall’armonia e dalla pace tra gli individui, essendo queste caratteristiche fondamentali da essere applicate nelle norme che compongono e regolano il comportamento degli esseri umani con l'ambiente. Essendo questo diritto rivolto a soddisfare le esigenze delle generazioni presenti senza pregiudicare quelle future, il mutuo aiuto è il mezzo da seguire per l'applicabilità delle leggi ambientali. PAROLE CHIAVI Principio della Fratellanza. Principio della Solidarietà. Diritto Ambientale. Diritto di Terza Generazione. 1 Introduzione Il diritto all'ambiente è rivolto alla soddisfazione dei bisogni umani. La Costituzione Repubblicana del 1988, adottando tra i suoi principi fondamentali la dignità della persona umana come la base per interpretare l'intero sistema costituzionale, ha creato una visione chiaramente antropocentrica (FIORILLO, 2009, p.15). La Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo, nel suo Principio 11, sottolinea che gli esseri umani sono al centro delle preoccupazioni con lo sviluppo sostenibile e hanno diritto ad una vita sana e produttiva, in armonia con la natura. ⃰ Laureata in Giurisprudenza, Post laureanda in Diritto Ambientale presso la Facoltà Internazionale di Curitiba - Facinter. 1 Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo. Disponibile http://www.mma.gov.br/sitio/index.php?ido=conteudo.monta&idEstrutura=18&idConteudo=576 Consultato il 13 gennaio 2011. in: La sanzione dell’antropocentrismo data dalla Costituzione, dalle dichiarazioni, dalle dottrine e dagli accordi internazionali non può essere intesa solo nella misura in cui il Diritto Ambientale sia considerato antropocentrico, ma devono essere compresi i significati dei principi di fratellanza e solidarietà, che danno il senso di amore fraterno e umanistico all'uso dell’antropocentrismo nel Diritto Ambientale. Sullo stesso piano si situano i diritti fondamentali di terza generazione, dotati di elevatissimo contenuto di umanesimo e di universalità, quindi, non destinati specificamente per proteggere gli interessi di un individuo, d’un gruppo o di un particolare Stato. Hanno per destinatario il genere umano, sono i cosiddetti interessi diffusi di gruppi indeterminati o meno di persone. Sono i Diritti di fratellanza o di solidarietà. Di fronte ai concetti menzionati e tenendo conto di quello che sostiene l'articolo 2252, si cerca di studiare i principi della fraternità e della solidarietà, poiché, come rappresentante della generazione attuale, ognuno ha il diritto di godere delle risorse naturali e il dovere di preservarle per le generazioni future. La Costituzione della Repubblica sancisce il principio della solidarietà intergenerazionale nell’affidare al Potere Pubblico e alla società il dovere di difendere e preservare l'ambiente per le generazioni presenti e future. Il lavoro cercherà di esaminare i principi della fratellanza e della solidarietà come vettori di applicabilità del Diritto Ambientale, partendo dai concetti delle parole, delle dottrine e della giurisprudenza consacrati, che lo caratterizzano come appartenente alla terza generazione. Ossia, un diritto che riserva a tutti un ambiente equilibrato, ma è anche un dovere di tutti, fraterno ed amichevole, di assicurare l'applicazione del Diritto Ambientale. 2 Diritto di Terza Generazione: Principi di Fratellanza e Solidarietà CASSESE (2003, p.61), internazionalista italiano, è un sostenitore della teoria che, di regola, nell’ordinamento giuridico interno, la Costituzione - scritta o altro - stabilisce i principi fondamentali che disciplinano i rapporti sociali. Questi principi sono al vertice della gerarchia dell’ordine e determinano la direzione di base dell’evoluzione, così come l'imposizione degli obblighi. Ciò significa che devono definire lo scopo delle azioni degli organi statali. Nel sistema giuridico brasiliano, non è diverso. È seguita esattamente la maniera di pensare del Cassese. Alcuni principi hanno il supporto di dichiarazioni internazionali, i quali, come assicura KANTO (1993, p. 11-30), aumentano la capacità dei suoi principi di diventare norme consuetudinarie, nel caso in cui non si trasformino in norme giuridiche derivanti da convenzioni. Esiste la tesi che alcuni principi saranno costitutivi dello stesso Diritto Ambientale e altri principi saranno strumentali per rendere fattibili i principi costitutivi. (MACHADO, 2010, p.57). Oggigiorno, la dottrina classifica i diritti fondamentali in prima, seconda e terza generazione, in conformità al suo sviluppo storico. Inizialmente, dalla creazione delle prime costituzioni, sono sorti i diritti della prima generazione, denominati diritti e garanzie individuali classici, corrispondenti ai diritti civili e politici. Il loro obiettivo era quello di garantire la libertà dei cittadini. Successivamente, essi si svilupparono per garantire anche i diritti economici, sociali e culturali, chiamati diritti di seconda generazione. Il focus è il principio di uguaglianza. Infine, la legge ha dovuto evolvere per regolare i rapporti che non si 2 Ogni individuo ha diritto ad un ambiente ecologicamente equilibrato, bene collettivo ed essenziale per una qualità di vita sano, poichè si impone al Potere Pubblico e alla società il dovere di difenderlo e preservarlo per le generazioni presenti e future. inquadravano più in una prospettiva puramente individualistica, come, per esempio, le relazioni con i consumatori. Sono stati creati i diritti di terza generazione, che identificano una titolarità collettiva. Il suo fondamento è il principio della solidarietà e della fraternità (MACHADO, 2010, p. 21-22). Si reputa, per questa ragione, che il Diritto Ambientale sia diventato un tema trasversale, in quanto, nella sua struttura, è in continua ricerca di elementi in tutte le branche del Diritto, non chiudendosi in se stesso, vale a dire che i principi di fratellanza e solidarietà sono costitutivi dello stesso Diritto Ambientale. A questo proposito, afferma accuratamente MORAES (1998, p.37) si proteggono, costituzionalmente, con i diritti di terza generazione quelli chiamati diritti di solidarietà o fratellanza, che comprendono il diritto a un ambiente equilibrato e una salutare qualità di vita, il diritto al progresso, alla pace, all'autodeterminazione dei popoli e agli altri diritti diffusi, che sono, nelle parole di José Marcelo Vigelar, gli interessi di gruppi indeterminati di persone, poichè tra essi non c’è nessun vincolo giuridico o di fatto molto preciso. Il Supremo Tribunal Federal, condividendo la stessa visione, ha detto che il Diritto all’ambiente ecologicamente equilibrato è l’approvazione costituzionale di un classico diritto di terza generazione (RTJ 155/206). Si aggiunge al diritto di terza generazione la sanzione dei principi fondamentali di fratellanza e solidarietà, che sono responsabili per sostenere l'applicabilità del Diritto Ambientale. GOMES CANOTILHO (2002, p.1034-1035) afferma che i principi sono norme di diritto che richiedono una maggiore ottimizzazione, compatibili con diversi gradi di manifestazione, in funzione dei vincoli di fatto e giuridici. Permettono il bilanciamento di valori e interessi (non rispettano, come invece le regole, 'alla logica del tutto o niente'), in base al loro peso e alla considerazione di altri principi eventualmente in conflitto. Considerato l'approccio dottrinale e concettuale fatto in precedenza, si sottolinea che i principi della fratellanza e della solidarietà consentono l'equilibrio e il bilanciamento dei valori e interessi antropocentrici caratteristici del Diritto Ambientale. Va oltre il proteggere e regolare l'interazione tra gli esseri e l'ambiente stesso. 2.1 Principio della Fratellanza come Vettore dell’Applicabilità del Diritto Ambientale Fratellanza significa "amore verso il prossimo; fraternizzazione e unione o convivenza come fratelli; armonia, pace, armonia, fraternità". (FERREIRA, 2008, p.418). In questo contesto, la fratellanza è identificata con la solidarietà orizzontale, in quanto essa deriva dalla mutua assistenza prestata tra le persone, e si affianca all’altra forma di solidarietà, legata alla fraternità da un rapporto di sussidiarietà, nota come verticale, basata sull’intervento diretto dello Stato e dei poteri pubblici in ausilio dei bisogni collettivi. La solidarietà verticale si esprime in forme tradizionali di intervento e di azione dello Stato sociale, ovvero, si riferisce all'azione diretta delle autorità con l'intenzione di ridurre le disuguaglianze sociali e consentire il pieno sviluppo della persona umana. La solidarietà orizzontale, a sua volta, rimanda ad un principio che può essere definito di necessaria "mutua assistenza" tra gli stessi cittadini. (BAGGIO, 2008, P.114). PIZZOLATO (2008, p. 124) sostiene la tesi che la fraternità attua nell’ordinamento come solidarietà, che nasce dalla ponderazione tra le sfere della libertà, e non è attribuita all'intervento dello Stato, come soggetto attivo del rapporto giuridico, ma piuttosto all’azione dello Stato in quanto ordinamento giuridico. BAGGIO (2008, p.21) fa riferimento ai principi democratici che sono emersi con maggiore enfasi durante la Rivoluzione francese: la fraternità, intanto, nel corso della storia, ha acquisito un significato universale, arrivando a identificare il tema a cui può riferirsi totalmente: quello di "umanità" - una comunità di comunità -, l’unico che garantisce anche la completa espressione agli altri due principi universali, la libertà e l'uguaglianza. Si ritiene che le opinioni espresse dagli autori italiani sopracitati siano coerenti con l’idea che la fraternità è un diritto e, quindi, una guida affinchè il Diritto Ambientale sia ampiamente realizzato, e, facendo riferimento al tema "umanità", comprende tutti; così l'ambiente sano è obbligatorio per tutti senza distinzione. Si sostiene l'idea che la grande sfida dei Diritti dell'uomo nel XXI secolo, in un mondo globalizzato, sia quella di svincolare il senso di fratellanza dai legami di parentela verso legami più ampi e tendenzialmente universali, ossia, il superamento di una logica puramente identitaria (TOSI, 2009, p. 60) in direzione d’un effettivo riconoscimento dell'essere altro, della diversità e della reciprocità. Resta inteso, inoltre, che non c’è alcuna esclusione tra la fraternità e il diritto. (GORIA, 2009, p.32). Si dichiara, insieme ad argomenti dottrinali brasiliani e stranieri, che la fraternità è un concetto più ampio, che comprende l'universalità, non è soltanto un semplice rispetto per i diritti, né assume la veste di un altro diritto, ma è forse il segreto centrale e la soluzione dei problemi inerenti la dimensione planetaria. Nell’ambito del Diritto Ambientale, il principio della fraternità funziona come un mezzo, non come un fine. Il costituzionalista Canotilho è uno dei sostenitori che la legge ha una serie di strumenti in grado di orientare l'azione verso il conseguimento di questo risultato, che è la costruzione della giustizia nella società per la realizzazione della fratellanza. È la stessa Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo 3, del 1948, ad asserire nel suo articolo I "che tutte le persone nascono libere ed eguali in dignità e diritti. Esse sono dotate di ragione e di coscienza e devono agire le une verso le altre in spirito di fratellanza”. Sostiene, pertanto, che le persone debbano agire in uno spirito di fratellanza, ovverosia, in una condizione di mutuo agire. Così, il concetto di fraternità contiene quello di equità e di solidarietà. BERNHARD, citata dal CASO (2006, p.52-53), ci fa pensare che il 3 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Disponibile in: http://portal.mj.gov.br/sedh/ct/legis_intern/ddh_bib_inter_universal.htm Consultato il: 29 luglio 2010. concetto di fraternità abbia un punto di riferimento comune, una comunità esistente, orientato al futuro e territorialmente universale, l'umanità nella sua interezza. Conclude affermando, inoltre, che gli elementi basilari del concetto di fraternità possono essere riconosciuti come una costruzione teorica del principio di sostenibilità. Ancora una volta, è corroborata la tesi che il principio della fraternità è il vettore, la guida da seguire per applicare il principio della sostenibilità e del Diritto Ambientale. È l'amore reciproco, l'aiuto tra gli stessi individui della società che permetterà la possibilità di un ambiente ecologicamente equilibrato e armonioso. Bonavides4 è uno di quei costituzionalisti che anche difendono la causa che i diritti di prima generazione sono i diritti individuali; quelli della seconda, sono i diritti sociali; e quelli della terza, ossia i diritti allo sviluppo, all’ambiente, alla pace e alla fratellanza, restano efficaci, sono le infrastrutture, e formano una piramide il cui vertice è il diritto alla democrazia; coronamento di quella globalizzazione politica verso la quale, come afferma il proverbio cinese della Grande Muraglia, l’umanità sembra camminare meno lentamente, dopo aver dato il suo primo e ampio passo. Si nota che la coscienza delle comunità e i cambiamenti di governo cercano un'altra dimensione dei diritti fondamentali, fino ad ora sconosciuta. Si tratta di quella basata sulla fraternità, come evidenziato da Karel Vasak, e fornita di una vasta gamma di significati che non sembra comprendere unicamente la tutela specifica dei diritti individuali e collettivi. CASO5, presidente Emerito della Corte Suprema di Cassazione italiana, dice che le leggi pubbliche devono mirare a salvaguardare il bene comune. Gli interessi privati di individui e gruppi non devono prevalere sul bene comune, non dovrebbero essere perseguiti sottraendo risorse alla comunità, a detrimento della stessa. L'idea è che il bene comune è la somma degli interessi individuali. Il bene comune è l'insieme delle condizioni di vita del corpo sociale, che assicura il bene della comunità e consente il bene degli individui (ad esempio, la qualità della vita, l'ambiente naturale e l'accesso al lavoro, alla cultura, l'accesso alla partecipazione politica, ecc.) Questi sono i diritti di fratellanza e solidarietà (FERREIRA FILHO, 1981, p.81). La fraternità sembra, pertanto, una forma di solidarietà che interpella direttamente il comportamento individuale e lo responsabilizza per il destino dei fratelli (PIZZOLATO, 2008, p.113). La fratellanza nasce dalla mutua assistenza prestata tra le persone. Esercitare il principio di fratellanza, in tutti i settori e ambiti e soprattutto in quello ambientale, è costruire e ricostruire la società. Disporre il diritto di tutti a un ambiente ecologicamente equilibrato e sostenere il principio di solidarietà che provvede anche alla sostenibilità di tutti. 2.2 Principio della solidarietà come vettore di Applicabilità del Diritto Ambientale Solidarietà indica 4 Conferenza tenuta il 15 settembre 2003, davanti al Consiglio Federale dell'Ordine degli Avvocati del Brasile, durante la cerimonia per commemorare i 15 anni della Costituzione della Repubblica Federativa del Brasile. 5 Discorsi in Brasile. Disponibile in: http://www.comunionediritto.org/it/eventi-testi/congresso-brasile2008/discorsi-2008/79-sessione-di-apertura-.html Consultato il: 28 settembre 2010. il legame o vincolo reciproco tra persone o cose indipendenti, il senso morale che lega l'individuo alla vita, agli interessi e alle responsabilità di un gruppo sociale, d’una nazione o dell'umanità stessa, e la relazione di responsabilità tra individui uniti da interessi comuni, in modo che ogni elemento del gruppo senta l'obbligo morale di sostenere l'altro. (FERREIRA, 2008, p.747). La solidarietà verticale, come detto sopra, si esprime nelle forme tradizionali di intervento e di azione del welfare state (o stato sociale), in altre parole si riferisce all'azione diretta delle autorità con l'intenzione di ridurre le disuguaglianze sociali e consentire il pieno sviluppo della persona umana. Nella stessa ottica, WEISS (1993. P.15) afferma che in qualsiasi momento, ogni generazione è contemporaneamente sia il tutore o custode della terra sia il suo fruitore: beneficia dei suoi frutti. Tutto ciò ci impone l'obbligo di cura del pianeta e ci garantisce alcuni diritti per il suo sfruttamento. Il pensiero dell'autore è corroborato da Karel Vasak, il quale nel 1979 ha rilevato l'esistenza di questa terza generazione di diritti, denominandoli diritti di solidarietà. Alla stessa linea di pensiero appartiene BONAVIDES (1996, p.522). Si è dimostrato con le esposizioni precedenti che, ancora una volta, la dottrina è pacifica nel confermare la nuova generazione di diritti. I principi della fratellanza e della solidarietà, e l'articolo 225 della Costituzione Repubblicana alludono all'ambiente equilibrato, dal momento che tutti attualmente hanno diritto di godere delle risorse naturali e il dovere di preservarle per le generazioni future. La Lex Maior sancisce il principio della solidarietà intergenerazionale, affidando al Potere Pubblico e alla collettività il dovere di difendere e preservare l'ambiente per le generazioni attuali e future. È la solidarietà, pertanto, che obbliga le autorità ad agire in conformità con i principi, le dottrine, la giurisprudenza del Paese. La solidarietà comprende anche la partecipazione della comunità, anche se non meno importante della fraternità, ma ancora legata al senso morale che lega l'individuo agli interessi e alle responsabilità di un gruppo sociale, mentre il principio di fraternità è visto attraverso la pratica spontanea dell’amore al prossimo. Il Ministro del Superior Tribunal de Justiça, Herman BENJAMIN (2001, p.57), afferma che i problemi ambientali sono il prodotto di una serie di comportamenti umani storicamente radicati. Tra questi ricordiamo una certa predisposizione dell’essere umano ad agire nel breve periodo (= azione immediata), ad aiutare solamente coloro coi cui si relaziona personalmente, soprattutto famigliari e amici prossimi, negando l'assistenza a terzi sconosciuti (= azione individualista), e a vedersi in permanente antagonismo con la natura che lo circonda, cercando, per questo motivo, di domarla, trasformarla e dominarla (= azione degradante). Il Diritto Ambientale si propone, in sintesi, di cambiare questi tratti comportamentali, tutti dannosi per l'ambiente. Non c'è da stupirsi, dunque, che, in relazione al paradigma giuridico tradizionale, il Diritto Ambientale sia considerato “profondamente eretico”. Si crede che la dichiarazione precedente sia pessimista nel considerare il Diritto Ambientale profondamente eretico. Si sostiene ripetutamente che l'applicabilità del Diritto Ambientale si verificherà soltanto con la pratica e l'esercizio dei principi della fratellanza e della solidarietà. Pertanto, l'ottimismo risiede nel fatto che la stessa comunità che distrugge, può e deve, allo stesso modo, invertire il processo di degrado ambientale. Ugualmente, il professor FIORILLO (2010, p.60) va oltre affermando che è impensabile l’ambiente separato dagli altri aspetti della società, perciò richiede un'azione globale e solidale, soprattutto perchè fenomeni come l'inquinamento e il degrado ambientale non hanno frontiere e vanno oltre i confini territoriali. In questo modo, è insito negli esseri umani il diritto ad un ambiente ecologicamente equilibrato, poiché la preoccupazione trattata tanto a livello infracostituzionale quanto costituzionale e internazionale, lo rende un diritto fondamentale di terza generazione, caratterizzando così il sentimento di solidarietà. La stessa linea di azione del principio della solidarietà adottata, è seguita dalla giurisprudenza brasiliana: I diritti di terza generazione, che incarnano i poteri della proprietà collettiva, attribuiti in generale a tutte le formazioni sociali, stabiliscono il principio della solidarietà e costituiscono un momento importante nel processo di sviluppo, espansione e riconoscimento dei diritti umani, caratterizzati, in quanto valori fondamentali non disponibili, come essenzialmente inesauribili. (MS 22164/SP- Rel.Min Celso de Mello). Diritto a un ambiente ecologicamente equilibrato: la sanzione costituzionale di un diritto tipico di terza generazione (CF, art. 225, caput). (RE 134297/SPRel.Min Celso de Mello). Diritto di terza generazione (o di nuovissima dimensione) che sancisce il principio della solidarietà; la necessità di impedire che la trasgressione di questa legge faccia irrompere, all'interno della comunità, i conflitti intergenerazionali. (ADI 3540 MC/DF- Rel.Min Celso de Mello). Frei BETTO (2007, p.91) è uno dei difensori di tale tesi e afferma che la prospettiva solidade globale emerge come un elemento di rilievo, considerando l'organizzazione della società civile diffusa su scala mondiale. Dopo i concetti dottrinali, le reiterate pratiche di decisioni giudiziarie, ne consegue che anche il principio della solidarietà è vettore per l'applicabilità del Diritto Ambientale. Sarebbe impossibile da applicare, se il principio fosse assente, poiché lo Stato e la collettività diventano protagonisti nel suo impiego. 3 Conclusioni La dottrina moderna classifica i diritti fondamentali come di prima, seconda e terza generazioni, come è stato già scritto precedentemente. I diritti fondamentali di terza generazione sono definiti diritti di solidarietà o fraternità, e includono un ambiente equilibrato, il diritto alla pace e al progresso, tra gli altri. I principi della fraternità e della solidarietà, circoscritti da quelli di terza generazione, orientarono l’applicabilità del Diritto Ambientale in tutta la sua sfera, attraverso la consapevolezza e la pratica della comunità coinvolta, avendo come obiettivo il bene comune, ossia, la sostenibilità. Così, il Diritto Ambientale è considerato di terza generazione, nella quale si identifica una titolarità collettiva e si basa sul principio della solidarietà e della fratellanza. È, quindi, uno spazio di dialogo che emerge tra i vari operatori del diritto, obbligandoli ad unire gli sforzi ed i metodi nella realizzazione più appropriata di tutela ambientale, convitando il giurista a un "ambiente" di umiltà, di multidisciplinarietà, di interdisciplinarità e di transdisciplinarità. (GOMES CANOTILHO, 2002, p.52). Pertanto, le norme ambientali hanno linee guida di comportamento più che rigorosi obblighi di risultato, configurando in tal modo la creazione di quello che alcuni hanno definito Soft Law6. Si considera come definizione anche l'insieme dei principi e delle norme giuridiche che mirano a regolamentare gli effetti diretti e indiretti dell’azione umana sull’ambiente, al fine di garantire all'umanità, presente e futura, il diritto fondamentale di un ambiente sano. Conseguentemente, i principi di fratellanza e solidarietà tra i popoli, componenti essenziali dei diritti di terza generazione, e indispensabili per la realizzazione della persona umana in tutte le sue dimensioni, sono i responsabili per la regolamentazione e l’adempienza delle aspirazioni comunitarie a livello internazionale, proteggendo l’ambiente per tutte le generazioni, poiché sono nati per aiutare persone sconosciute, senza vincolo, di aiuto a tutti, senza distinzione di sesso, nazionalità; è transnazionale. L'interdipendenza che caratterizza la comunità internazionale è legata al concetto di governance ambientale, che viene dato ad ogni Stato e agli individui che ne fanno parte. L'attuazione del principio di fraternità e di solidarietà, con o senza il sostegno statale, attraverso l’educazione ambientale o i progetti e programmi collettivi, fraterni, d’amore reciproco, attraverso la moralità, al fine di tutelare l'ambiente e le risorse naturali, si rende fondamentale per l'applicabilità del Diritto Ambientale, di natura comunitaria, universale e fraterna. 6 Espressione del Diritto Pubblico Internazionale, che designa quel testo internazionale, con diversi nomi, che sono privi di natura giuridica in relazione ai firmatari. Pertanto, sono norme opzionali, a differenza di quanto avviene con lo ius cogens, che sono norme cogenti. A loro volta, sono conosciute anche come droit doux (diritto flessibile) oppure soft norm. Secondo Valério de Oliveira Mazzuoli, "possiamo affermare che nella sua accezione moderna essa comprende tutte le regole, il cui valore normativo è meno restrittivo di quello delle norme giuridiche tradizionali, sia perché gli strumenti che l’accolgono non hanno lo status di 'norma giuridica', sia perché i loro dispositivi, anche se inseriti nell'ambito degli strumenti vincolanti, non creano obblighi di diritto positivo per gli Stati, o comunque creano obblighi poco restrittivi.”