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ISTITUTO COMPRENSIVO via del Castello - Fagagna [email protected] giugno 2006 Un mondo per tutti Una manifestazione giunta alla quarta edizione Da quattro anni, nel nostro Istituto, ha preso avvio il progetto “UN MONDO PER TUTTI” che coinvolge le classi quinte di tutte le scuole primarie, le classi prime della scuola secondaria di primo grado ed i ragazzi che frequentano l’ “Atelier” di Fagagna. Questo progetto è nato dall’idea di far conoscere a tutti l’attività svolta presso il Centro frequentato da ragazzi diversamente abili usciti dalla scuola dell’obbligo. Qui i giovani dai 16 ai 35 anni, attraverso laboratori, vengono portati a sviluppare al meglio le loro capacità manuali con attività di tessitura, intreccio, ricamo, falegnameria… Per chi ha dai 35 ai 50 anni, l’attività principale è quella del mosaico, si confezionano e decorano oggetti. Le creazioni vengono esposte attra- La maglietta con il logo della manifestazione. 03 maggio 06.indd 1 verso stand in varie manifestazioni come “ Idea Natale”, “Aria di Festa”. Attraverso queste iniziative, i manufatti possono essere venduti. Ogni anno, quindi nel mese di maggio, presso il Campo Polisportivo di Fagagna, tutti i ragazzi delle varie scuole si incontrano per trascorrere una mattinata insieme, per conoscersi e divertirsi. Si formano delle squadre miste ed ognuna sceglie un colore, tutti i componenti del gruppo ricevono una maglietta colorata. Ogni squadra, in un tempo stabilito, deve preparare la sua prestazione; quest’anno, un ballo, un canto, una costruzione, un puzzle, un’imitazione, una recita. Ogni gruppo contribuisce così con una parola alla composizione di uno slogan che testimonia il nostro impegno a valorizzare le capacità di tutti. Alla fine della manifestazione, tutti insieme cantiamo il brano di Povia “Quando i bambini fanno oh”, poi ognuno torna a scuola arricchito da questa nuova esperienza. Questa giornata è molto importante perché noi bambini, che frequentiamo le classi quinte, abbiamo occasione di conoscere alcuni professori e di incontrare i nostri compagni di prima. E’ un momento di continuità che permette di rendere meno difficile il nostro passaggio ad un altro ordine di scuola. V A-B Scuola primaria Fagagna Riflessioni dopo la visita all‛Atelier di Fagagna Dopo la visita all’atelier ho riflettuto molto sulle cose che ho visto e che ho provato. Nell’edificio dell’atelier vengono ospitate persone meno fortunate di me ed a questo pensiero ho associato il sentimento di tristezza. Un fatto che mi ha fatto riflettere è che una ragazza del centro, seduta vicino a me, ha accarezzato una mia compagna che le aveva fatto un sorriso. A questo ho ripensato molto e sono arrivato alla conclusione che questi ragazzi e adulti con problemi fisici e mentali hanno il cuore come il nostro e sanno come voler bene ad una persona come e meglio di noi. Ho quindi imparato ad apprezzare chi è disabile e chi è diverso da me. Per preparare le classi, la prof.ssa Bertolutti ha portato in visita alla sede dell’ Atelier fagagnese i ragazzi di classe prima che hanno presentato delle recite per farsi conoscere meglio. All’interno dell’Atelier le persone si impegnano moltissimo durante tutta la giornata svolgendo attività artigianali. In questo articolo cogliamo l’occasione per ringraziare il signor Ivano Contardo, direttore del centro che ci ha accolti e ci ha fatto passare una mattinata stupenda! 20/01/2003, 2.28.22 Ventesima edizione del palio dei borghi sulla neve di Fagagna Una giornata davvero speciale Il 12 marzo 2006 si sono disputate, a Sauris di Sotto, le gare della 20esima edizione del palio dei borghi sulla neve di Fagagna. Il palio si doveva fare il giorno 5 ma è stato posticipato a causa del maltempo che ha caratterizzato le ultime competizioni tra i borghi. Anche domenica 12 il tempo non sembrava dei migliori a Fagagna, dato che si stava scatenando una vera e propria bufera di neve! Il tempo però a Sauris era meno brutto e quando siamo arrivati sulle piste il sole si faceva spazio tra le folte nubi. La prima competizione ad essere disputata è stata la gara di slalom gigante con le varie categorie: biberon in cui è arrivato primo Giorgio Franceschino, asinelli in cui ha vinto Giulio Amoroso, asinelle in cui è arrivata prima Elena Asquini, asini primo Francesco Bianco, asine prima Silvia Franceschino, somare prima Elisabetta Rosso, somari primo Guido Bianco, muss primo Federico Lubrano, musse prima Caterina Brunello Zanitti, supermus Giuliano Bianco e over50 primo Rienzi Rosso. La seconda competizione disputata è stata la gara di snowboard seguita dalla gara di sci di fondo a cui molti non hanno voluto partecipare perché la pista era in pessime condizioni. Dopo la gara di sci di fondo c’è stato il pranzo preparato dalla Pro loco di Fagagna. Noi ragazzi, dopo il pranzo, mentre aspettavamo l’inizio delle gare di slittino ci siamo sfidati in un’ agguerrita battaglia a palle di neve. La gara di slittino si è svolta in tre manche: gironi, semifinali e finali. Lo slittino ha coinvolto quasi tutti, anche le persone che non hanno partecipato alle altre gare. Anche il sindaco ha partecipato alle gare di slittino e durante la premiazione ha ammesso di essersi divertito. La gara di slittino vinta dalla coppia del borgo Paludo formata da Roberta Rinaldi e Guido Bianco ha segnato la fine della stupenda manifestazione. Le premiazioni si sono svolte a Fagagna nella sala consiliare del municipio. Vi hanno partecipato molte persone anche perché si doveva ancora scoprire l’identità del borgo vincitore. Durante le premiazioni sono stati consegnati dei riconoscimenti alle persone che hanno contribuito, con il loro lavoro, alla riuscita del palio. I primi tre classificati delle varie categorie e discipline sono stati premiati con delle coppe offerte dalle ditte fagagnesi, gli altri hanno ricevuto dei bellissimi taglieri in legno e un volantino fotografico delle edizioni passate. Al momento di decretare il vincitore, nella sala piena regnava il silenzio rotto dalla voce della signora Elisabetta che iniziava a leggere la classifica: 4° il borgo Centro con 537 … 3° il borgo Piç con 540,5… 2° il borgo Riolo con 635,5 e infine il borgo PALUDO con 941,5!!! Dopo le premiazioni la Pro loco ha offerto un buonissimo rinfresco a base di prosciutto, speck, formaggio, patatine, bibite e vino. Questo palio dei borghi sulla neve è stato molto bello, divertente per noi ragazzi e ben organizzato! L‛osservatorio astronomico Le classi quinte della scuola primaria di Fagagna, il 6 aprile, si sono recate all’Osservatorio Astronomico di Remanzacco per approfondire lo studio dell’ argomento “la Terra e l’Universo”.Con i genitori, abbiamo raggiunto Remanzacco e ci siamo incontrati fuori dall’ osservatorio verso le 20.Lì ci attendeva uno studioso che ci ha fatto accomodare in una sala dotata di poltroncine e di uno schermo per la proiezione delle immagini.L’esperto ha iniziato a spiegarci perché è nata l’ astronomia . Fin dai tempi più antichi l’attività principale dell’uomo è stata l’agricoltura; per questo , c’era la necessità di prevedere l’andamento delle stagioni. Iniziò così lo studio dei corpi celesti. Attraverso immagini abbiamo approfondito le nostre conoscenze sul pianeta Terra e sul suo satellite la Luna. Il signor Cecotti ci ha illustrato le caratteristiche del Sole e dei vari pianeti del Sistema Solare: Mercurio ,Venere, Marte, Giove, Saturno , Urano, Nettuno, Plutone e dei satelliti d i alcuni di loro. Ha continuato parlandoci di stelle, di costellazioni, facendoci conoscere le origini dei loro nomi, associati dagli antichi ad animali e personaggi mitologici. L’ “astronomo” ci ha fatto capire come sia grande l’Universo che è formato da miliardi di galassie. Il nostro Sistema Solare occupa solamente un piccolo angolo della galassia chiamata via Lattea. Dopo la visione di tutte le immagini e l’ascolto delle numerose informazioni,data l’ora, le nostre palpebre tendevano ad appesantirsi, ma a quel punto è arrivato il momento più interessante. Il primo gruppo è uscito per dirigersi verso l’edificio nel quale é installato un grande telescopio. Il cielo, che per tutto il giorno era rimasto nuvoloso, pian piano si era sgombrato dalle nubi, si potevano notare numerose stelle e la Luna era ben visibile. Dopo una breve attesa al freddo, attraverso quell’enorme strumento, siamo riusciti a vederla; sembrava cosi vicina da poterla toccare allungando la mano. La sua superficie era ricoperta da crateri ed era molto luminosa.Pensare all’enorme distanza che ci divide (384.400 km) e vederla così vicina ci ha dato una grande emozione.Gli altri compagni, hanno atteso con impazienza il loro turno nella sala, facendo domande per soddisfare le ulteriori curiosità. L” astronomo “ ha saputo rispondere in modo semplice e chiaro e tutti siamo rimasti entusiasti di questa esperienza. V A-B Scuola primaria Fagagna 2 03 maggio 06.indd 2 20/01/2003, 2.28.26 6 Maggio 1976: la terra trema! Intervista a un genitore Che cosa è successo il 6 Maggio 1976? Il 6 Maggio 1976 alle ore 21.05 una fortissima scossa di terremoto ha colpito il Friuli centrale. L’epicentro è stato localizzato sotto il monte S. Simeone, una montagna a ovest di Venzone. Seguì un silenzio irreale e si avvertiva il resto della famiglia (la moglie che un odore di sassi sfregati tra loro e aspettava un bambino, sua figlia di sei subito raggiunsi casa. anni e la madre) morì quella notte. Quale cosa ti ha colpito di più? Tutta la gente era uscita dalle case e si chiedeva dove fosse stato l’epicentro, ma ben presto passò una macchina del comune con un altoparlante che chiedeva alle persone disponibili di recarDov’ eri? Ero appena uscito dal lavoro e stavo si ad aiutare nelle zone fra Maiano, guardando delle fotografie assieme Osoppo e Gemona, dove erano cadute ad un mio amico appoggiato alla mia delle case. macchina,quando sentii sobbalzare Cosa hai visto subito dopo il terl’asfalto e muoversi la macchina. Intuii subito che si trattava di qual- remoto? cosa di straordinario,ma non ebbi Mi sono recato assieme a due miei il tempo di pensare che subito dopo amici nella zona di Maiano dove, arrivò la scossa più violenta e distrut- giunti in piazza, rimasi colpito dalla trice che fece muovere tutto, osservavo devastazione causata dal terremoto. l’asfalto che si muoveva come le onde Si avvicinò un signore che ci chiededel mare; c’era un rumore terrificante va di aiutarlo perché dalla sua casa crollata uscivano lamenti di persone e si sentivano le grida della gente. Fu un lunghissimo minuto in cui pen- sepolte. Lavorammo con le sole mani per salvare suo padre, ma purtroppo savo di sognare. Cosa è successo nei giorni seguenti? I giorni seguenti ci fu uno straordinario impegno di tutta la gente colpita dal terremoto e una straordinaria solidarietà da parte di tutti gli italiani e del mondo intero. Da questa catastrofe nacque la Protezione Civile, forse la migliore al mondo. Come si fece la ricostruzione? Ci fu una ricostruzione molto ben programmata: prima le fabbriche, dopo le case e infine tutto il resto. Una ricostruzione esemplare di cui possiamo e dobbiamo, come friulani, essere fieri. Marco Foschiani e classe V Scuola primaria di Ciconicco Continuiamo a parlare di legalità… Lezioni molto interessanti tenute dalle forze dell‛ordine in diversi plessi Diritti e doveri ci appartengono ma fino a diciotto anni non possiamo agire: la capacità di agire si acquista quando si diventa maggiorenni. Un grosso rischio per i ragazzi della nostra età sono le droghe: quelle più leggere, come lo spinello, vengono proposte ai ragazzi già alle superiori. Molti indizi possono far capire che un figlio si droga: il ragazzo viene a casa tardi la notte e si sveglia molto tardi al mattino con gli occhi rossi. Ci sono dei genitori che capiscono che i figli hanno appena fumato e cercano di star loro vicini, altri invece si disinteressano dei loro problemi. La legge non ammette ignoranza, ad esempio se si compra da qualcuno un cellulare rubato, pensando che sia nuovo, non ci si può difen- dere dicendo che non si sapeva. A proposito, se siete possessori di cani ricordatevi che avete delle responsabilità. Alcune specie sono infatti pericolose: pittbull, boxer, rottwailer, dobermann… In ogni caso non devono poter avvicinarsi liberamente alle altre persone, potrebbero sbranarle e il proprietario ne è responsabile. Vi abbiamo annoiato? Speriamo di no, per noi le lezioni di legalità sono state proprio interessanti e speriamo che ci saranno d’aiuto per diventare bravi cittadini. Denis, Cristina, Silvia e Giada Classe V Scuola Primaria di Ciconicco 3 03 maggio 06.indd 3 20/01/2003, 2.28.27 Questa volta, a teatro, ci siamo andati a piedi La strada per arrivarci non è stata molto lunga ma a volte scomoda è a volte divertente; abbiamo camminato a piedi nudi su una strada pelosa e morbida, erbosa e fiorita, sassosa, ruvida, a bolle, colorata e acquosa. Abbiamo consegnato il biglietto di ingresso: l’impronta del nostro piede, e finalmente siamo entrati a teatro, una grande bolla bianca dove si stava vicini e caldi. E’ incominciata così la nostra avventura, i piedi…protagonisti e non, si sono scambiati i saluti e poi si sono incantati davanti ai piedi della signora con il pancione: i suoi diventavano ….nuvola, farfalla, uccello,e tante altre cose; erano magici! C’era anche un signore che aveva vestito il suo piede con un cappello e che così travestito faceva la corte alla scarpa con il tacco. E’ stato bellissimo quando sono apparsi tanti piedini piccoli che si attaccavano dappertutto e quando il palloncino si sgonfiava e faceva quel rumore: prrrrrrr ci ha fatto fare delle gran risate!!!! E poi…….. e poi c’era anche una musica molto bella, quasi una ninna nanna ; siamo stati molto bene in quel teatro, piccolo, stretto e caldo e tanto tanto dolce. A proposito il titolo dello spettacolo era “Piè di pancia”(naturalmente). Una giornata da cervelloni Il 18 Marzo 2006 si sono disputate al Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” le semifinali italiane dei giochi matematici organizzati dalla Bocconi di Milano. A questa manifestazione hanno partecipato ragazzi da varie parti della regione, ed alcuni alunni della nostra scuola. Le gare erano costituite da una specie di “verifica” di circa 90 minuti con problemi di difficoltà crescente, a seconda dell’età dei partecipanti. Le premiazioni vengono assegnate in base a quanti problemi si risolvono, alle difficoltà superate ed al tempo di esecuzione. I risultati sono stati pubblicati sul sito web del liceo “Copernico”, assieme alla pagina dedicata alla Università organizzatrice, la “Bocconi” di Milano. Marco Briatti di II A si è classificato primo nelle province di Udine e Pordenone, e Sara Pugnale di I D nona. I due vincitori disputeranno a Milano la finale nazionale. Esperienza di Marco Briatti Quel giorno tremavo come una foglia. Ero con mio padre che, con le sue battute, contribuiva a creare un’ atmosfera ancora più tesa. Una volta entrato al liceo “Copernico” cominciai a cercare la professoressa, ma non la trovai. Preso da panico venni strattonato dal papà che mi portò di peso in una stanza fredda e con le pareti bianchissime (manco fosse un ospedale!) dove avrei eseguito la mia prova. Dentro c’erano dei loschi figuri sconosciuti, ognuno seduto al proprio banco. Nel giro di 10 secondi mi ricordai di non avere portato il documento d’identità, e pensavo di essere l’unico. Invece molti ragazzi non lo avevano portato e mi rasserenai. Ci consegnarono un foglio con nove problemi. Da quel momento trascorsero 53 minuti interminabili, dopodiche restituii il foglio dottamente compilato, credendo però che fosse tutto sbagliato. Con mia grande sorpresa, i l mercoledì successivo venni informato di aver ottenuto un ottimo piazzamento: ero arrivato primo!!! 4 03 maggio 06.indd 4 20/01/2003, 2.28.27 Intervista a mio padre Sulla missione di pace a Nassiriyah Domande 1) Quando sei partito? 2) Quando sei atterrato in Iraq qual è stata la cosa che ti ha colpito maggiormente? 3) Quale lavoro svolgevi in Iraq? 4) Come sono il clima e l’ambiente in quella area geografica? 5) In quali condizioni vive la popolazione? 6) Che cosa facevate per loro? 7) Hai potuto vedere qualcosa di particolare? 8) Gli ultimi giorni come sono stati? 9) In aereo nel viaggio di ritorno cos’hai fatto? Risposte che, essendo d’origine alluvionale e quindi argillosa, in molti posti raggiunge, se asciutta, la consistenza del borotalco. Ciò è causa, durante il periodo estivo, d’imponenti tempeste di sabbia che, in alcuni casi, alzano nuvole di polvere alte 2) Mi sono guardato attorno per vedere centinaia di metri e che sono visibili a com’era la terra dove ero arrivato, visto chilometri di distanza. che fino ad allora me l’avevano solamente descritta. Ero molto curioso di scoprire 5) Le condizioni di vita della popolacom’era dal vero il deserto. Ciò che mi ha zione sono generalmente precarie. Il colpito era il clima secco e polveroso che lungo periodo di guerra ha comportato mi circondava: non c’era modo di sudare notevoli danni al sistema irriguo e ciò perché c’era così poca umidità che il su- ha causato la desertificazione di aree dore evaporava quasi istantaneamente. coltivabili, siccità e scarsità di raccolti. Una delle cose che, infatti, ci dissero La produzione agricola è insufficiente immediatamente era di bere almeno tre al fabbisogno alimentare interno. I litri d’acqua il giorno, perché il rischio principali prodotti sono i datteri, l’orzo, di disidratarsi senza accorgersene era il mais, il riso, gli ortaggi e la frutta. L’allevamento è incentrato su bovini, molto elevato. caprini ed ovini e le attività industriali 3) Ho svolto le mansioni di progettista e sono in lenta ripresa. direttore dei lavori all’interno della base, proseguendo così l’incarico che normal- 6) Oltre alle attività svolte per la riorganizzazione delle Istituzioni locali, vi sono mente svolgo in Italia. anche attività umanitarie, distribuzione 4) Nassiriyah è una città di quasi 300.000 d’aiuti e attività CIMIC (Cooperazione abitanti, situata nel sud dell’Iraq su una Civile-Militare) in funzione anche delle vasta pianura alluvionale lungo il fiume esigenze emerse nel corso d’incontri con Eufrate al limitare nord delle zone palu- le locali autorità religiose e con i rappredose formate dai delta dei fiumi Tigri ed sentanti politici delle diverse etnie. Le Eufrate chiamate marshlands. L’area tra attività sono svolte in favore della poi due fiumi identifica la “Mesopotamia” polazione attraverso la realizzazione di (mesos “medio” e potamos “fiume,” così progetti inerenti al miglioramento della “terra tra i fiumi”), dove s’insediò la ci- qualità della vita, l’educazione scolastiviltà sumerica con le principali città di ca, la medicina preventiva e la sanità in UR ed URUK. Il clima è continentale con generale. L’altro settore d’interesse è il estati torride e secche ed inverni miti. ripristino di servizi essenziali: ricostruLe piogge sono molto scarse e limitate ai zione di scuole, riparazione e manutenmesi invernali, da dicembre a Febbraio. zione d’acquedotti e fognature, ripristino Per questo motivo l’area è prevalente- di centrali elettriche e rifornimento di mente desertica anche se la presenza di combustibili per le stesse, ripristino di discrete quantità d’acqua potrebbe resti- tribunali e di strutture carcerarie, lavori tuire, mediante il miglioramento della di pulizia nelle città e nei villaggi, ecc.. rete d’irrigazione, molti ettari di terra I lavori sono svolti con il concorso di all’agricoltura. L’Eufrate, infatti, avendo personale iracheno, la cui assunzione sponde basse è adatto ad essere sfruttato è concordata con i “City Council” locali. per l’irrigazione. La mancanza di que- Viene, inoltre, fornita collaborazione alle sta renderebbe impossibile l’agricoltura organizzazioni umanitarie. a causa dell’intensa luce del sole estivo. Particolare è inoltre la qualità della terra 7) Durante il periodo che ho passato in 1) Sono partito il 9 Novembre 2005 per Pisa dove, il mattino seguente, mi sono imbarcato su un aeroplano tipo C130J dell’Aeronautica Militare. Il volo era diretto ed è durato circa sette ore. 03 maggio 06.indd 5 Iraq ho avuto la possibilità di visitare il sito archeologico di UR. La città è stata la capitale dei Sumeri, che sono ritenuti i responsabili della costruzione dei primi tempi monumentali e dei palazzi, della fondazione delle prime città - stato e probabilmente dell’invenzione della scrittura e della ruota. Essi avevano inoltre qualche conoscenza astronomica, per esempio sapevano che Nettuno era di colore verde-blu, e la loro matematica era basata su uno strano sistema di numerazione: il sistema sessantesimale e, nella forma più semplice, il sistema dodicesimale. Ed effettivamente conserviamo, dai sumeri, la divisione del giorno in 24 ore, dell’ora in 60 minuti e dell’angolo giro in 360 gradi, e la “dozzina”, cioè la quantità 12. Le vestigia dello Ziqqurat, il tempio dedicato alla dea luna Nanna protettrice della città, erano di fronte a me con i loro 5.000 anni di storia. Inoltre questa è ritenuta essere la terra di origine di Abramo: (Gn 15, 7. 18) “Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese... In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abràm: Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate”. Non bisogna infine dimenticare che Abramo (“Padre/Capo di molti”, in ebraico Avraham, in arabo Ibrāhīm) è il patriarca dell’ ebraismo, del cristianesimo e della religione islamica. 8) Gli ultimi giorni sono stati molto intensi come sempre, anche se ho fatto più fatica di altri momenti a mantenere la concentrazione perché oramai avevo la mente rivolta al rientro a casa. In quei giorni, tra verifiche all’equipaggiamento e riunioni varie, ho anche trovato il tempo di salutare coloro che mi avevano aiutato durante quei quattro mesi trascorsi a circa 6.000 chilometri da casa. Ho passato inoltre molto tempo a pensare all’esperienza che avevo fatto ed a ciò che avrei provato tornando in Italia. 9) Visto che sull’aeroplano non eravamo molti, oltre che leggere l’ennesimo libro, sono anche riuscito a stendermi e a riposare perché la stanchezza per il lungo periodo sotto pressione si stava facendo sentire. E’ stato emozionante sorvolare le coste meridionali della Grecia cercando di riconoscere dall’alto le città conosciute solamente sui libri di geografia. Al termine del volo, quando siamo arrivati in prossimità dell’atterraggio, ho controllato attentamente quale tipo di alberi fossero visibili: pini marittimi o palme? “ PINI ”…ero realmente tornato a casa. Lorenzo Ceccorulli 20/01/2003, 2.28.29 Mangiare sano Il giorno 10 aprile 2006 è arrivata nella nostra scuola un’agronoma, ossia una persona che studia i metodi di coltivazione. L’incontro rientrava nel progetto “Frutta e verdura me le mangio a dismisura”. La signora Daniela ha iniziato il suo intervento parlando dell’agricoltura biologica. Alcuni di noi non conoscevano il significato di queste due parole, così la nostra relatrice ce l’ha spiegato: l’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che prevede, nel rispetto dell’ambiente, l’utilizzo solo di prodotti e tecniche naturali che non alterano il ciclo vitale delle piante. Questo metodo usa anche la rotazione delle colture: si piantano prodotti sempre diversi, altrimenti il terreno si impoverisce delle sostanze che servono per nutrire le piante. Inoltre, la presenza di particolari uccelli ed insetti ( ad esempio le coccinelle e le crisope), specificatamente allevati, è utile perché protegge le piante dagli animali dannosi, senza che sia necessario l’uso di pesticidi. Il compost ed il letame garantiscono infine la fertilità del terreno. La signora Daniela ci ha detto che non tutti i campi vengono coltivati secondo questi principi. Molti agricoltori praticano l’agricoltura intensiva, ossia un metodo di coltivazione che prevede, invece, l’utilizzo di sostanze chimiche e tecniche non sempre naturali per far crescere le piante. Noi non possiamo riconoscere ad occhio nudo se un prodotto è biologico: sono necessarie delle analisi chimiche. L’etichetta, comunque, garantisce il metodo di produzione. L’agronoma ci ha spiegato che per nutrirci bene, non solo dobbiamo mangiare alimenti sani e buoni ma dovremmo anche seguire le indicazioni date dalla piramide alimentare. Per vivere, per crescere e per proteggerci dalle malattie a noi servono zuccheri, sali minerali, grassi, proteine, vitamine e acqua. Queste sostanze semplici sono contenute negli alimenti in quantità diverse. Alla base della piramide alimentare ci sono il pane, la pasta ed il riso, seguono la frutta e la verdura. Un po’ più in alto si trovano le uova, la carne ed il pesce, all’estremità i dolci ed i grassi. Le fibre, che noi troviamo nelle verdure e che non riusciamo a digerire, sono utili al nostro organismo perché depurano l’intestino. Al termine della lezione abbiamo discusso insieme sui comportamenti da tenere per assicuraci una sana alimentazione: dobbiamo sempre fare una abbondante colazione, dobbiamo mangiare un po’ di tutto, soprattutto frutta e verdura, dobbiamo limitare l’assunzione di cibi fritti, dolci e bibite gassate; se qualcosa non ci piace tanto, dovremmo farcela cucinare in modo diverso. È stato un incontro molto interessante che ci ha permesso di conoscere alcuni aspetti utili per crescere sani. Classe quarta San Vito di Fagagna ALIMENTI ENERGETICI ALIMENTI COSTRUTTIVI ALIMENTI PROTETTIVI Classe terza San Vito di Fagagna 6 03 maggio 06.indd 6 20/01/2003, 2.28.29 “Star bene insieme a scuola” Giochi, esperienze e molto altro ancora per star bene con se stessi e con gli altri Quest’anno in IIIA, per migliorare la solidarietà e l’amicizia all’interno della classe, si è deciso di avviare il progetto “Star bene insieme a scuola” con la psicologa dott.ssa Silvana Danna. All’inizio tutti eravamo perplessi: a cosa sarebbe servito questo progetto? Ma non sarebbe stato più opportuno farlo in prima? Sia per motivi “scolastici” che per necessità, lo abbiamo affrontato solo quest’anno, a tre mesi dalla fine della scuola. Grazie alle sue particolari ed un po’ bizzarre attività (come quella di farci mettere in cerchio e di parlare di uno degli oggetti che ci sono più cari), la psicologa è riuscita a divertirci e a farci capire come vivere in armonia. Rispettando gli altri ed essendo a nostra volta rispettati, abbiamo imparato a costruire una classe più unita. Di seguito riportiamo le riflessioni di alcuni compagni: - “Il progetto mi è sembrato molto utile: mi ha fatto capire molto di me stessa di fronte agli altri” - “Questi incontri mi sono molto pia- ciuti perché ho potuto apprezzare le qualità di varie persone, che prima non avevo neanche notato” - “...ne è risultato che la classe non è poi così male, che l’unità c’è comunque. E’ stata un’esperienza molto utile ed è stata pure divertente!” - Il gioco dell’ultima lezione (“Il gomitolo di lana”) ci ha fatto capire quanto sia importante stare uniti uno all’altro… soprattutto è stato intrecciato un filo, che ha legato tutti noi in una classe più unita! - Io voglio trasmettere, nella nuova scuola, i “caratteri fondamentali per una buona convivenza”. Concludiamo con le parole di uno di noi: “In queste sedute abbiamo discusso, fatto giochi e lavori di gruppo, grazie ai quali abbiamo scoperto i forti legami della classe, nonostante le notevoli diversità fra i singoli componenti. Consigliamo quindi questo progetto a tutte le classi con qualche problema di unione”. I ragazzi di IIIA A giocare come i nonni Noi bambini delle prime e delle seconde di Fagagna siamo andati a Cjâse Cocel per scoprire come giocavano i nonni quando erano bambini e abbiamo avuto molte sorprese. Abbiamo trovato dei veri nonni che ci hanno raccontato che loro i giocattoli se li costruivano adoperando ritagli di stoffa, legnetti e materiali che trovavano nei campi o in casa. Poi ci hanno chiesto se volevamo imparare a costruirli e noi abbiamo risposto di si! Allora siamo tornati a Cjâse Cocel per altri due pomeriggi per lavorare con i nonni. Il nonno Listero ci ha fatto vedere come si costruiscono gli animaletti e gli aerei con i gambi del mais (lis cjanussis). Poi ci ha fatto provare e ci ha anche prestato il suo temperino: ci ha detto che una volta tutti i bambini ne avevano uno. Altri bambini hanno invece imparato a fare “lis pipinis” con i ritagli di tela e di stoffa. Due nonne ci hanno aiutato a preparare e a cucire le bamboline, i loro vestiti, i capelli e il lettino. Abbiamo fatto il lettino con una scatola da scarpe; dentro abbiamo messo il cuscino, il materasso, il lenzuolo e la coperta. Queste nonne erano davvero brave e pazienti... ma anche noi abbiamo avuto pazienza ad aspettare il nostro turno. Alla fine ognuno si è portato a casa il giocattolo che aveva costruito: è stata una vera soddisfazione. Ci è piaciuto molto andare a Cjâse Cocel e ci siamo tanto divertiti a costruire i giocattoli. Sono tutti molto belli, anche se sono tanto diversi da quelli che abbiamo a casa. classi prima A e B, seconda A e B Scuola Primaria di Fagagna 7 03 maggio 06.indd 7 20/01/2003, 2.28.32 Il parco giochi si rinnova Grazie all’ interessamento dei genitori alla scuola dell’ infanzia di Ciconicco sono arrivati dei nuovi giochi per il giardino. I piccoli hanno accolto con molto entusiasmo la novità tanto da realizzare anche disegni ricchi di particolari e traboccanti di vitalità e gioia. “Pixies e Sbilfs” viaggio tra musica e fantasia Spettacolo teatrale della IIIA, ricco di tradizioni e sorprese Cosa può unire la cultura inglese e quella friulana? Il dilemma sorse durante la compresenza di inglese e musica: dovevamo decidere che attività intraprendere durante quelle ore. Abbiamo pensato ai Celti, popolo originario della Gallia, che era arrivato fino in Friuli: essi sarebbero stati il punto d’unione tra le due culture. Abbiamo così deciso di inventare una storia per una rappresentazione teatrale. Documentandoci, abbiamo scoperto che i Celti credevano in alcune divinità acquatiche che vivevano sottoterra. Anche in Friuli si credeva in alcune divinità acquatiche,“lis Aganis”, specie di streghe che secondo la tradizione vivono vicino ai corsi d’acqua. Possono essere delle creature benefiche ma anche maligne. Altri personaggi tipici friulani che compaiono nel nostro lavoro sono gli Sbilfs, dei folletti originari della Carnia, di natura benevola: amano molto scherzare e apprezzano la musica. Queste creature in Gran Bretagna assumono i nomi di Pixies o Small People. La rappresentazione, che ha come pro- tagonisti proprio gli Sbilfs e le Aganis, è ricca di balli e musiche scelte da noi; a volte sono state anche modificate, grazie all’aiuto del nostro prof di musica. Alcuni pezzi li suoniamo con i flauti. Nella rappresentazione vengono utilizzate tre diverse lingue: l’inglese, il friulano e l’italiano, a testimonianza del nostro “plurilinguismo”… Le scenografie e parte dei costumi sono stati realizzati da noi alunni con l’aiuto dei nostri insegnanti e di alcuni genitori. Questa esperienza, che ha richiesto molto lavoro ed impegno, ci ha fatto comprendere, fra l’altro, l’importanza del contributo di ognuno di noi al buon esito del nostro spettacolo. Ilaria Corazza Dal Peru‛ a Ciconicco Esperienza con la mediatrice culturale nella Scuola dell‛infanzia di Ciconicco Simpatico ed interessante intervento della mediatrice culturale peruviana nella nostra scuola, che ha fatto conoscere ai bambini alcuni aspetti folcloristici e narrativi del Perù splendido paese di origine della nostra piccola Tanya. Emma nel suo colorato vestito delle donne del Perù ci ha anche fatto ascoltare e ballare la danza del sole, toccare e suonare gli strumenti musicali costruiti con materiali naturali, zucche canne, unghie di capra, nonché raccontato una leggenda peruviana sulle origini dell’ uomo. La nostra recita “Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mister Hyde”, questo è il titolo della recita della classe IIC, che si è esibita il 23 maggio a Palazzo Pico in un pomeriggio dedicato al Teatro. All’inizio è stata dura, infatti le prove, che si sono dovute integrare con le lezioni, ci hanno costretto a lavorare più sodo del solito, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ci siamo sentiti pronti per la grande prova davanti al pubblico. È nato tutto dalla lettura del libro omonimo, che ci ha affascinati al punto da invogliarci a costruire il copione e cercare di poterlo mettere in scena dividendoci le parti a seconda delle caratteristiche di ciascuno di noi. Tutti ci siamo preoccupati di portare del materiale necessario alla scenografia e ai costumi e, dopo mille rimproveri e sollecitazioni, ci siamo sentiti pronti per entrare in scena recitando, ballando, suonando e cantando anche con dei versi o delle battute in lingua inglese. La cupa atmosfera della Londra fumosa del romanza, stata reperita in alcune illustrazioni d’epoca che vengono proiettate sullo sfondo, per creare l’atmosfera di inquietudine necessaria per accompagnare una storia tanto inquietante quanto grottesca. Ester Codutti 8 03 maggio 06.indd 8 20/01/2003, 2.28.33 Ritorna “Teatro insieme!” Quest’anno il laboratorio “Teatro insieme” ha messo in scena una simpatica commedia dal titolo “La me famee: le stories che mi an contat” che ha come protagonista Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, per le birichinate che combina di giorno in giorno, tra la disperazione dei suoi familiari. Le vicende, uscite dalla penna di Luigi Bertelli, in arte Vamba, sono state adattate alla realtà di Fagagna, i cui usi, costumi, storia, tradizioni, sono ben evidenziati dalle canzoni, dai balli, dai racconti, che arricchiscono la trama. Accanto agli aspetti culturali propri della friulanità fagagnese, sono presenti anche apporti provenienti da modelli di vita diversi dai nostri e che sono espressione di una società multiculturale, qual è quella della Fagagna di oggi, non esente dal fenomeno della immigrazione di stranieri. Uno degli aspetti dell’originalità dello spettacolo è rappresentato dalla presenza dei genitori sulla scena, non solo come costumisti e scenografi, ma anche come attori. Quest’anno si è voluto dare visibilità alla loro partecipazione, consentendo di mostrare le loro qualità artistiche, sotto la luce dei riflettori. Nelle canzoni e nei balli popolari, proposti dai genitori, attingendo dal repertorio suggerito dal Paese di origine, ogni bambino e ogni bambina può riconoscere la propria storia familiare. Come è già evidente dal titolo, il tema della famiglia fa da sfondo alle vicende rappresentate nello spettacolo teatrale, del quale un’anticipazione è stata proposta durante la serata conclusiva del ciclo di conferenze su “La famiglia tra diritti e responsabilità” organizzato dal Comune di Fagagna. In quella occasione si è potuto apprezzare l’impegno e la bravura dimostrati dagli attori in erba, che hanno saputo coinvolgere, entusiasmare e divertire il pubblico, che ha risposto con calorosi applausi. Se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo prevedere che lo spettacolo finale sarà un successo assicurato, dal momento che sul palcoscenico, oltre agli alunni delle medie, si esibiranno anche quelli dell’infanzia di Silvella, Madrisio, Ciconicco e delle primarie di Fagagna, San Vito, Ciconicco, i quali, come già negli anni precedenti, siamo certi, saranno capaci di sorprenderci per la loro spontaneità recitativa e originalità scenica. I muppets raccontano... Finalmente un’attività veramente divertente per la II B…..ma siamo sicuri che sia così? Chiediamolo ai muppets, le simpatiche creature protagoniste dello spettacolo allestito dagli insuperabili scenografi e registi, che hanno dato vita a principesse, asini, agane, turchi, templari, sacro Graal e molto altro. Ma lasciamo la parola ai muppets……… “Ahi, che male, mi hanno cucito senza anestesia – dice l’asino Bertonto di Fagagna – e mi hanno fatto pure bianco!” “Guarda me… che vestiti mi hanno cucito quei ragazzi – risponde il turco Fumokamèl –era meglio se compravano le stoffe che vendo io al mercato di Istambul!” ”Ma guarda piuttosto come mi hanno incollato i capelli…- si lamenta la principessa Jameline - sono venuta fuori peggio di uno zerbino..” A questo punto intervengono le agane: “Era tutto troppo perfetto, dovevamo pur rovinare qualcosa….- dicono. “State tutti zitti – interviene il mongolo Gengis Gat – altrimenti qualcuno ci sentirà” E tutti in coro: “Chi ci sentirà? E cosa ci facciamo qui?” “Finalmente mi hanno tirato fuori dopo secoli di ricerche.. e adesso prendete di farmi stare zitto?!’” Sbotta il Graal. “Ma che cos’è questo brusio?- chiede Luis. “Che cosa sta succedendo? Gli fa eco Federico. “Ahhhh – grida la principessa Jameline vedendo i ragazzi armati di cucitrice, spilloni, forbici e così via…” Zitti tutti che si va in scena! Muoviamoci…è ora di cominciare lo spettacolo!- dicono i ragazzi. “All’arrembaggio – risponde il pirata. Classe II B e muppets “Il drago”, un superspettacolo teatrale È una storia antica e moderna, realistica e fantastica, drammatica e divertente. Ambientata nel paese che non ha nome, ma che esiste ovunque. È una storia di gente comune e di eroi, di ragazze condannate e persone dal futuro promettente, di creature gigantesche e di minuscoli animali. La sfida tra il bene ed il male è ormai un classico, coraggio e amore cercano instancabilmente libertà e giustizia. Il poco che una persona può offrire può rivelarsi a volte indispensabile, come può bastare un barlume di speranza per risvegliare il “noi” nascosto; quello che lotta continuamente per le cose che ama. Da questo universo di parole che lasciano riflettere, i ragazzi del laboratorio di teatro, con l’aiuto delle professoresse, hanno allestito uno spettacolo. C’è chi colora, chi ritaglia, chi cerca musiche e chi recita. In questo laboratorio si impara ad immedesimarsi nei personaggi, ma anche a stare insieme e, anche nei momenti di ridarola, a collaborare. Abbiamo inoltre dei preziosi alleati: le ragazze e le prof. del laboratorio “manteniamoci in forma,”che ci stanno aiutando con dei balletti a rendere questo spettacolo … spettacolare! Dobbiamo un grande grazie alle prof. e alle nostre “alleate”e lasciamo i lettori con quattro parole: tre protagonisti, una storia. I ragazzi del laboratorio teatrale Il giornalino di Gianburrasca Divertente storia anche per i più piccoli Pur ritenendolo un libro piuttosto difficile per i bimbi dell’ Infanzia, dal punto di vista del linguaggio e dell’ ambientazione delle vicende del protagonista, la narrazione ha destato notevole divertimento e offerto spunti di riflessione tra i nostri alunni della scuola di Ciconicco. L’ occasione, quindi del teatro d’ Istituto e l’interesse dei bambini grandi, ci ha stimolate a proporre una lettura ed elaborazione non solo dei brani più semplici e divertenti, ma di gran parte del libro stesso. Il gradimento è dimostrato anche dagli elaborati grafici dei bambini di cui vi invio alcuni significativi esempi. 9 03 maggio 06.indd 9 20/01/2003, 2.28.35 Gemellaggio con i compagni austriaci di Winklern Una giornata trascorsa insieme a Fagagna Finalmente sono venuti a trovarci i compagni austriaci di Winklern, che ci avevano ospitati per quattro fantastici giorni a fine febbraio. Si sono fermati per una giornata in cui noi, i nostri genitori e gli insegnanti abbiamo preparato un’accoglienza calorosa. Questo gemellaggio è iniziato lo scorso anno e ci consente di conoscere nuovi amici, di approfondire la lingua tedesca ed arricchirci culturalmente. Per accogliere degnamente i nostri “gemelli” austriaci c’è stato l’impegno di tutti; il risultato è stato una festa delle famiglie che ha coinvolto tante persone. Per dare una veste ufficiale all’incontro il nostro Dirigente scolastico Lieto Molinaro ha invitato il sindaco di Fagagna Gianluigi D’Orlandi che all’arrivo dei nostri ospiti ha portato il saluto della comunità ed ha offerto in dono al sindaco austriaco Peter Sunntinger, anche lui intervenuto in questa giornata, lo stendardo di Fagagna. Stabiliti così i rapporti anche tra i due paesi, è finalmente iniziato il banchetto di benvenuto, magnificamente allestito da alcune madri dotate di particolare spirito artistico. Poi gli Austriaci sono andati a visitare il castello di Villalta e quindi ci siamo riuniti per il pranzo, tipicamente italiano, in mensa. Abbiamo trascorso il pomeriggio al Museo della vita contadina di Cjase Cocel, dove abbiamo partecipato ad un laboratorio in cui abbiamo realizzato dei cestini di vimini. Abbiamo inoltre scorrazzato nel cortile del museo e poi siamo andati a fare una passeggiata in castello, dove la vista era bellissima ed ha attirato l’attenzione di tutti. Il clou della festa è avvenuto la sera, quando i nostri genitori si sono improvvisati cuochi specializzati nella griglia ed hanno preparato numerosi e squisiti piatti della tradizione friulana: polenta, frico, salsicce e bistecchine di maiale. La più grande sorpresa è stata alla fine, quando dalla cucina dell’osteria di Cjase Cocel sono emersi i fantastici dolci preparati da noi: una vera festa per gli occhi e per il palato! Alla fine ci siamo divisi i doni portati dall’Austria: pane fatto in casa, burro, speck, marmellate e molte altre cose buone e genuine. Quindi ci siamo salutati e ci siamo detti arrivederci a settembre, quando noi ospiteremo i ragazzi austriaci per alcuni giorni. Avremo così la possibilità di rivederci, di ricambiare la stupenda ospitalità ricevuta e di continuare un’esperienza fantastica! La classe IIB Le “Perle” della IIIA La prof: “Datemi i vostri tre libretti, voi due!!!” Dopo una settimana di assenza per presunta malattia, l’alunno si giustifica: “ Eh, non ho fatto la punizione perchè quando ero in vacanza non avevo il libro!!! Prof : “ Parlami del parto.”Alunno: “ Dopo 9 mesi circa sta poverina, sta donna, deve andare in ospedale perché ha mal di pancia!!!” Durante l’interrogazione di storia, un’alunna: “Moritte per affelenamento” La prof.: “Domani portate il libro di scienze L’UOMO” Alunno: “Perché non la donna??” La prof : “Cos’è la zecca clandestina?” Alunno: “E’ quell’insetto albanese…!!” La prof : “Abbiamo le testimonianze dei soldati morti!!!” Un alunno ha un problema all’occhio e ne discute con la prof. Un compagno al ragazzo: “Hei, guarda che hai l’occhio rosso!” L’altro: “ Ma bravo, è arrivato Napoleone e ha scoperto l’America!” I ragazzi della scuola di Hermagor, gemellata con il nostro Istituto da parecchi anni, hanno partecipato alla classica gara sportiva di fine anno. La prof.: “Correggiate con la matita!” Durante l’interrogazione di storia: “La maggioranza della popolazione è protestantesima!!!” 10 03 maggio 06.indd 10 20/01/2003, 2.28.36 A, B, C… unite contro un canestro Ogni anno il nostro Istituto organizza il tradizionale torneo di basket 3x3, per la seconde; il primo posto è stato assegnato alla sezione A (40 punti), seconda classificata la sezione C (25 punti) ed infine terza la sezione B (24 punti). La prima classificata, con alcuni meritevoli atleti di altre sezioni, ha dovuto confrontarsi con le squadre di un’altra scuola, quella di Majano. Il torneo si è svolto nella palestra della scuola ospitante; il tutto si è svolto in una mattinata molto produttiva, se non ne siete conviti…guardate i risultati! La prima classificata è la squadra numero 4 di Fagagna composta da Quadriglio Mattia, Bertoni Luca, Corazza Giovanni, Nicole Rossi. Il secondo posto sul podio è stato occupato dalla squadra numero 2 formata da Lizzi Francesco, Di Luch Ilaria, Di Martino Alex, De Zorzi Arturo, Federico Nicola. Al quarto posto la squadra numero 6 di Fagagna con Zorino Chiara, Zanelli Enrico, Micoli Federico, Vanini Laura. Con questi risultati la coppa è tornata ai legittimi proprietari; dovete sapere che un anno fa la nostra cara coppa era stata vinta da i ragazzi di Majano e quest’anno, visto che abbiamo vinto, è tornata a noi. Visita al castello di Villalta Nel mese di Marzo, le classi prime della Scuola Media di Fagagna si sono recate in visita al Castello di Villalta per documentarsi su com’erano organizzati i primi castelli costruiti in Friuli. Le guide hanno illustrato i vantaggi dell’ubicazione sulle alture del castello di Villalta e la sua tipologia edilizia. La cosa che ci ha impressionato ed interessato di più, all’interno del castello, è stata la sala delle torture, nella quale a molti ragazzi sembrava di vivere le terribili violenze subite nel passato. Oltre a questa sala, è stato anche interessante visitare il salone, in cui c’erano degli arazzi decoratissimi; inoltre, nel fregio delle pareti erano rappresentati gli stemmi dei proprietari del castello e dei comuni circostanti. In seguito abbiamo visto la sala da pranzo, dove la guida ci ha raccontato una leggenda su un proprietario settecentesco del castello, Lucio della Torre, il quale, dopo molte scorribande e delitti fu condannato a morte dalla Repubblica di Venezia che aveva sequestrato il castello. Un altro posto dell’ edificio medievale molto importante che abbiamo potuto ammirare, è stato il giardino interno, in cui si trova la torre difensiva. In un salone al piano terra vengono conservati i ritratti dei più illustri antenati e vecchie foto in bianco e Atletica superstar nella nostra scuola Venerdì 7 aprile si è svolta a Feletto Umberto la fase distrettuale della gare di atletica a cui hanno partecipato alcuni nostri coetanei per loro legittima scelta. Le specialità nelle quali i nostri amici si sono valorizzati sono state la corsa veloce, il salto in lungo e in alto e il getto del peso. Il nostro Istituto ha ottenuto ottimi risultati, aumentando il suo prestigio. Peccato che nessuno dei vincitori è riuscito a salire sul più alto gradino del podio. Ecco i tanto attesi nomi dei superstiti di quel venerdì mattina … Corsa veloce Argento per Luca Benati con 10”40 Hanno partecipato anche Francesco Lizzi, Raffaella Toniutti, Michele Taboga. Salto in lungo Bronzo per Ilaria Di Luch con 3,56m Hanno anche saltato nella sabbia Silvia Lizzi, Michele Brunello Zanitti, Eugenio Casula, Foschiani Luca Salto in alto Un Bronzo a Valentina D’Angelo con 1.31 Un meritevole quarto posto per Francesco Bianco con 1.50, un altro buon piazzamento per Fornasiero Rebecca. nero, che rappresentano il maniero prima del restauro. Infine la guida ci ha fatto capire l’importanza di questo castello che rappresenta la maggiore attrazione storica di Villalta. Getto del peso Argento per Di Fant Alessia con 7.94 m. Si sono massacrati in questa disciplina anche Annalisa Lizzi, Vacchiani Giacomo e Topazzini Matteo. 11 03 maggio 06.indd 11 20/01/2003, 2.28.37 La ragazza scomparsa Cosa serve fare una tragedia per essere rimasta dentro lo stanzino? Amore, amicizia, mistero... Sento che oggi c’è qualcosa che non va... Speriamo almeno di vedere Robbie Sto piangendo perchè la mia migliore amica è scomparsa e io non so più che cosa fare!!!! Oh, no!!! Uscita dall’aula qualcosa la spinse ad andare a leggere le novità in bacheca, così scese le scale per dirigersi al piano di sotto. Le si spalancarono gli occhi quando vide la scritta sull’opuscolo: Nei primi attimi del primo giorno di scuola “Martina, la ragazza di 2^B misteriosamente Dopo qualche secondo il braccio di Robbie si alzò Erika aveva un presentimento che la turbava. scomparsa! Chiunque la dovesse vedere chiami automaticamente e abbracciò Erika. Sentiva che qualcosa sarebbe successo ma l’idea il 1122334455!!!”. di non sapere cosa la spaventava. L’unica consolazione era vedere il ragazzo che le piaceva. Maledetta porta!! Ci mancava solo questa! Ciao, lo Ciao!!! sapevi che... Stai parlando di mia sorella Martina? Non dobbiamo abbatterci anzi cerchiamola insieme! Le spezzò il cuore e per stare sola si chiuse in uno sgabuzzino non accorgendosi che la serratura era difettosa. Erika provò ad aprire la porta ma si accorse che le era impossibile. Dopo molti tentativi si mise ad urlare e a piangere. Ma i suoi pensieri vennero interrotti dall’assalto delle sue amiche che la tempestarono di chiacchiere sul ragazzo che da tempo occupava uno spazio nel suo cuore. Per fortuna la campanella la salvò da quegli uragani dove... Erika prese coraggio e accettò la sua proposta. Erika Cribbio! Non pensavo di provocare una tale catastrofe! BOOM!! Come chiami? ti Guarda Robbie, la foto è strappata... Potrebbe essere un indizio... Per sua fortuna passava di lì un gruppetto di ragazzi che sentirono delle grida, ma non osarono entrare. Solo un ragazzo si fece coraggio e riuscì ad aprire la porta e la salvò. Erika vide con gran stupore che il suo salvatore era il ragazzo che le piaceva: Robbie Sigh... Sigh... In aula c’era quel professore pazzo con i suoi capelli arruffati e quegli strani baffi, intento ad uno dei suoi soliti bizzarri esperimenti. Si accomodò al suo solito posto e un’esplosione la fece sobbalzare dal banco. Il boato era provocato dal fallimento dell’esperimento del professore. Lui dalla vergogna fece finta che non fosse successo niente e iniziò la lezione. Erika si mise a piangere. Allora nel pomeriggio s’incontrarono con lo scopo di andare a cercare Erika. Cercarono da tutte le parti ma non la trovarono, così tornarono all’ ingresso della scuola e notarono che in bacheca era scomparsa la foto di Erika ed era rimasta solo la didascalia. A loro questo parve molto ma molto strano… 12 03 maggio 06.indd 12 20/01/2003, 2.28.40 Che fine avrà fatto? Mi inizia a mancare. Forse ho capito tutto!! Si ricordò che quel quadro era quello del sogno! Ispezionò la classe e vi trovò una fialetta: ora i Ora erano tutti felici... Scioccati dalla foto scomparsa, decisero che suoi sospetti erano fondati, bastava solo inter- Ma questa è un’altra storia!!! per adesso le ricerche potevano cessare e che rogare il sospetto. sarebbero riprese il giorno successivo. Le loro strade si divisero ma si sentivano uniti dai Nulla! dubbbi che iniziavano a crescere, incutendo Sono nelle loro menti un sendo di timore. innocente! Il patentino Ora puoi esaudire il tuo desiderio!!! Frottole! Vi conviene confessare. Cosa avete fatto a Martina? Ok! Sono stato io ad aiutarla! A fine lezione comunicò tutto a Robbie e poi cercarono il professore di chimica. Trovato in sala insegnanti lo bombardarono di domande. Erika durante la notte riuscì a dormire solo poche ore, ma durante il sonno fece uno strano sogno: l’amica scomparsa si trovava all’interno di una stanza -non riconobbe quale-; insieme a lei c’era il professore di chimica che le dava una fialetta dicendo. “Ora puoi esaudire il tuo desiderio!!!” Beh, mi ha detto che si sentiva esclusa da tutto e da tutti implorandomi aiuto. Io l’ho aiutata! Mi dica dov’è mia sorella e perchè le ha fatto questo! L’interrogatorio continuò... PUFFF!! Dai sorellina, esci fuori! Marty, si sei?!? Sono io Erika, rispondi!! La ragazza bevve il liquido verdastro della fialetta e dopo pochi secondi scomparve, non In un primo momento non si mosse nulla, ma in seguito si sentirono alcuni rumori provenienti lasciando traccia di sè! da dietro le loro spalle. Quel quadro l’ ho già visto! Non era molto efficace: ha perso il suo effetto già da alcune ore!!! Ma ora andiamo a casa, per favore?!? Come mai possiamo vederti se hai ingerito la sostanza che ti ha fatto diventare invisibile? Quando si svegliò non potè credere al sogno e dopo colazione, si recò a scuola. Arrivata vide Robbie e gli corse incontro. Entrarono dentro all’edificio scolastico, percorrendo il corridoio Si voltarono e videro con sorpresa la ragazza un Erika vide una classe vuota, la IIIG e scorse un po’ scossa. Senza esitare e senza fare domande quadro astratto, così lasciò Robbie e vi entrò. la abbracciarono con affetto. Durante il periodo scolastico alcuni ragazzi, desiderosi di avere il patentino, frequentano delle lezioni tenute dal vigile municipale nei locali della scuola media. In uno dei primi incontri hanno imparato a distinguere i segnali stradali; successivament e hanno appreso quali sono le possibili zone di sosta e le regole fondamentali per guidare il motorino. Ad esempio la regolazione degli specchietti e dei fanali, l’utilizzo appropriato delle frecce di segnalazione, l’uso delle marce a seconda della velocità. Il vigile ha anche sottolineato più volte che, per non essere un pericolo pubblico, il motociclista deve fare attenzione alla presenza di altri veicoli e ad eventuali situazioni potenzialmente pericolose: traffico intenso, il non corretto (o il non utilizzo) del casco, manto stradale non nelle migliori condizioni, presenza di cantieri o eventuali ostacoli in prossimità dello spazio di percorrenza, guida in stato di ebbrezza… Se non si rispettano queste regole, oltre che mettere in pericolo la propria ed altrui incolumità, si rischiano multe molto salate e la perdita di alcuni punti sulla patente. È stato un corso molto utile perché alcuni adolescenti tendono a sottovalutare alcune norme del codice stradale pensando di essere il “nuovo” Valentino Rossi. 13 03 maggio 06.indd 13 20/01/2003, 2.28.48 Il mondo sconosciuto dei… reality faele (Amici) e Rosario (G.F.). Molti li odiano perché sono stupidi o sono brutti, altri perché sono antipatici. Le edizioni precendenti del reality che stai seguendo ti sono piaciute? Quasi tutti hanno risposto sì, perché erano interessanti come quelle di quest’anno. The Sims 2, la leggenda Il videogioco più venduto di tutti i tempi Occupano i palinsesti TV, per seguirli esistono canali appositi, la persone che vi partecipano, anche se vengono espulse, diventano degli dei della TV, richiesti in ogni programma, anche da quelli più strani. I reality traggono ispirazione dalle idee più disparate, come piazzare dei Vip su un’isola sperduta, far mandare avanti una fattoria in cui un gruppo di pecore sono scappate e vanno rimesse nell’ovile, sorvegliare un gruppo di sconosciuti e vedere che litigano per nulla. L’instancabile, infaticabile, ficcanaso, insuperabile, mitico, universale (forse sto esagerando) Impiccione ha indagato sui programmi più seguiti della TV, sul perché siano seguiti 24 ore su 24, 7 gg su 7, 12 mesi su 12 …. Ecco le domande che abbiamo fatto e la sintesi delle risposte: Con quale frequenza li vedi? Alcuni sfegatati li seguono in ogni puntata, altri solo qualche volta, alcuni affermano di guardarli “quando li beccano,”ossia quando se li trovano davanti quasi per caso facendo zapping. Quali reality segui? I reality più seguiti sono stati ovviamente il Grande Fratello e Amici, seguiti da la Fattoria, Campioni, infine la Talpa e L’Isola dei Famosi. Qual è il tuo conduttore preferito? Passiamo ai maschi e abbiamo come vincitore Bossari, poi Liorni e Bettarini. Perché ti piace seguirli? Alcuni hanno risposto perché a loro piace il calcio (quelli che seguono il reality “Campioni”), altri perché non c’è niente in TV o non hanno niente da fare, molti li seguono perché li ritengono interessanti o invece proprio perché sono stupidi, altri li reputano trasmissioni belle oppure divertenti. Quanti ne segui? La maggior parte, sommersa dai compiti, riesce a vederne uno solo, alcuni fortunati, con prof che capiscono i loro bisogni di cultura, riescono a vederne due o tre. Invece pochissimi, trOOOOppo fortunati, li riescono a vedere tutti. La tua conduttrice preferita? Finalmente ci informiamo dei gusti sulle conduttrici. La più votata è Alessia Marcuzzi, seguita dalla D’Urso e dalla De Filippi, infine c’è la Ventura. Da Simcity a… The Sims! Ossia, dalla città… Alla vita! Infatti con The sims 2 inizi il gioco creando una tua famiglia, e continui costruendo delle piccole love stories, intrighi, ribellioni familiari, interagendo completamente nella vita abituale dei tuoi Sims. È come se fosse una vita vera! I neonati diventano bambini, i bambini diventano adolescenti e così via fino a che non lasciano i parenti e gli amici per trasferirsi con le proprie ceneri in un’urna o dietro una lapide… . Ma non è il caso di pensare a certi momenti, perché, durante l’età adulta, i Sims si sposano, tradiscono, fanno dei figli e si immergono nel mondo del lavoro. Per viverci, costruisci tu la futura dimora creando un mondo tridimensionale, con tutte le stanze necessarie: camere, salotti, cucine, o piscine in giardino, come vuoi tu! Qual è il reality che odi di più? Mica a tutti i reality piacciono, qui abbiamo le prove. Il più odiato è Music Farm, poi la Fattoria e la Talpa, infine L’Isola dei Famosi e per ultimo il Grande Fratello. Qual è il concorrente che odi di più? Perché? In cima alla classifica femminile c’è Man lo e poi Simona ( G.F.), invece in quella maschile ci sono Raf- 14 03 maggio 06.indd 14 20/01/2003, 2.28.58 Il pianeta ha la febbre Tutto quello che volevate sapere sul cosiddetto “global warming” Dopo approfonditi studi gli studiosi del mondo sono arrivati ad una conclusione: il pianeta “ha la febbre” ovvero è aumentata la sua temperatura media a causa dell’ l’effetto serra, generato dall’emissione di CO2, comunemente detta anidride carbonica. Vi accenniamo alcune date storiche: • nel 1979 a Ginevra gli studiosi si interrogarono sulla possibile esistenza dei mutamenti climatici; • nel 1992, a Rio de Janeiro, viene riconosciuta l’effettiva presenza di questi mutamenti climatici e nello stesso anno, a NewYork, si individua nei gas serra la principale causa dei mutamenti climatici: • A Kyoto nel 1997 si approva il protocollo che impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia di transizione a ridurre i gas serra; • 16 febbraio 2005: entrata in vigore del protocollo di Kyoto. Causa dell‛aumento in atmosfera dei “gas serra” L’anidride carbonica è aumentata del 30% dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi. Le emissioni di gas prodotte da attività umane stanno crescendo ad un ritmo compreso tra lo 0.5% e 1.1%, noi emettiamo CO2 ogni volta che bruciamo combustibili fossili ( petrolio, carbone, metano...) quindi, quando usiamo l’automobile, riscaldiamo l’atmosfera... ma anche quando consumiamo energia elettrica, visto che questa viene prodotta nelle centrali termoelettriche Effetto il pianeta ha la febbre , la temperatura media del pianeta sta aumentando ( global warming), nell’ultimo secolo le temperature Europee sono aumentate a ritmi spaventosi e si prevede UN AUMENTO DI 2-6 gradi centigradi nel prossimo secolo . Un po‛ di curiosita‛ Una sorpresa al Polo Nord Se degli esploratori avessero fatto un’escursione al Polo Nord l’estate scorsa, avrebbero dovuto fare le ultime miglia a nuoto. La scoperta dell’acqua al posto dei ghiacci al Polo da parte di una nave da crociera rompighiaccio a metà agosto ha sorpreso molti nella comunità scientifica. Questo esempio è un chiaro segno di come sia necessario intervenire abbassando il tasso di inquinamento nel pianeta. Non solo ai poli Ma questi non sono gli unici esempi di scioglimento dei ghiacci. Lisa Mastny, un’esploratrice che ha visionato una trentina di studi su questo argomento, riferisce che il ghiaccio si sta sciogliendo quasi dappertutto e ad un ritmo sostenuto. (Cfr. Worldwatch News Brief del 6 Marzo, 2000) Lo scioglimento e la diminuzione delle masse di ghiaccio e/o neve non dovrebbe sorprendere tanto. Lo scienziato svedese Svente Arrhenius avvertiva, all’inizio del secolo scorso, che bruciare combustibili fossili avrebbe potuto aumentare il livello atmosferico di anidride carbonica (CO2), creando un effetto serra. Questo è un grafico che riporta l’anda- Questo è un grafico dove invece sono rimento della concentrazione di CO2 dal portate le temperature medie mondiali dal 1880 al 2004, osservate la tempe1000 al 2003 ratura media prevista per i prossimi decenni... c’è da scottarsi Con questo articolo vi invitiamo a rispettare la natura, a risparmiare energia, a non contribuire all‛ incremento delle emissioni nocive e quindi a salvare questo mondo. 15 03 maggio 06.indd 15 20/01/2003, 2.28.59 La salvaguardia del fiume Tagliamento secondo il WWF Il WWF si batte proponendo un percorso alternativo al progetto che prevede la costruzione di casse di espansione nel medio corso del Tagliamento, per ridurre il rischio di esondazione. Il WWF, anche a livello internazionale, da tempo si batte contro tali progetti e, con il supporto di Docenti dell’Università di Bologna, ha elaborato una proposta alternativa, non solo più compatibile sotto il profilo ambientale, ma addirittura più efficace sotto il profilo idraulico. Le continue collaborazioni con scienziati e studiosi dei principali centri di ricerca internazionali, il continuo confronto con innovative esperienze di gestione fluviale d’Oltralpe, la partecipazione a gruppi di lavoro dedicati a Bruxelles e in altre sedi istituzionali comunitarie, nonché l’impegno elargito in loco per l’individuazione di soluzioni alternative alle casse di espansione progettate nel medio corso del fiume Tagliamento, hanno portato il WWF a ritenere che il rischio esondazione non possa essere affrontato con successo attraverso la realizzazione delle casse. Il Tagliamento non è solo uno straordinario elemento del paesaggio del nord-est italiano, un ambito territoriale prezioso, un laboratorio a cielo aperto per le ricerche di ecologia fluviale condotte da studiosi provenienti dal tutto il mondo. E’ molto di più. E’ l’elemento caratterizzante e costitutivo della storia naturale, sociale ed economica della Regione e della sua gente. Per questo il WWF, ma anche molti di noi, non vogliono che tale ambiente sia stravolto, come avverrebbe con la realizzazione delle casse. Il WWF Le aree protette gestite dal WWF Italia Le oasi del WWF Italia oggi sono 134, ricoprono circa 35.000 ettari di territorio - di cui 5000 ettari di proprietà del WWF - sparse un po’ ovunque: un sistema di aree protette complesso e articolato, il più vasto gestito da un’Associazione privata in Italia e tra i primi in Europa. Nelle Oasi WWF sono rappresentati quasi tutti gli ambienti naturali del nostro paese, tanto da costituire un sistema omogeneo e ampiamente rappresentativo degli ecosistemi naturali italiani: si va dalle praterie alpine alle coste di gesso, dall’insieme di aree umide più vasto d’Italia ai canyon selvaggi, dalle cascate alle grotte, dai boschi planiziali alle foreste mediterranee, dalle cime innevate alle steppe, dalle faggete alle siepi campestri. Ci sono aree che senza il WWF oggi non ci sarebbero più, altre che abban- donate al degrado e sottoposte a caccia e sfruttamento sono tornate a vivere. Ci sono animali e piante in diminuzione ovunque che grazie alle Oasi hanno trovato un rifugio sicuro, altre che si sono riprese: come il cervo sardo, ormai salvo dall’estinzione, o il lupo, in crescita costante, o la lontra, per la quale esiste ancora qualche speranza di salvezza; così le tante piante, spesso endemiche, o quei complessi vegetali sempre meno diffusi come le abetine lungo l’Appennino, i boschi igrofili, le foreste sempreverdi. Molti degli ambienti protetti nelle oasi appartengono a ecosistemi minacciati a livello europeo, oppure accolgono specie migratorie transcontinentali. Per decenni sui due versanti dello Stretto di Messina i bracconieri hanno imperversato facendo strage di rapaci in migrazione. Laonastes E’stata scoperta nel Laos, in Cina, una nuova specie di roditore simile ad un incrocio fra un topo e uno scoiattolo. Si tratta di un animale notturno che vive in zone paludose con una vegetazione fitta e intricata. La scopritrice, Mary Dawson, studiosa del Museo di storia naturale Carnegie, lo ha battezzato “Laonastes aenigmamus”. Ma la particolarità del topo delle rocce del Laos è che è molto simile ai resti di Diatomys, specie (Diatomydae) che si considerava estinta dal Miocene medio, vale a dire da 11 milioni d’anni. Questo evento, ossia quando vengono alla luce fossili o esemplari viventi di una specie che si considerava estinta molto prima, viene denominato “effetto Lazzaro”. La scoperta del Laonastes corrisponde, dalla parte dei mammiferi, a quella del celacanto, un pesce creduto estinto dalla fine del Cretaceo, ma di cui è stato trovato un esemplare vivo e vegeto nel 1938. Inizialmente, gli indizi dell’esistenza di quello che i locali chiamano “khanyou”, provenivano dalla sua presenza nelle bancarelle del Khammouan, una regione del Laos, dove era venduto…come cibo! Esso era addirittura servito in alcuni ristoranti della zona arrosto e allo spiedo. Uno degli aspetti più interessanti della scoperta del Laonastes è che i ricercatori sono stati in grado di prevedere correttamente che un ipotetico discendente del Diatomys avrebbe dovuto avere particolari caratteristiche (per esempio il fatto di avere quattro radici per molare). Una priorità ora è salvaguardare dall’inquinamento la zona in cui è stato scoperto il topo delle rocce del Laos e tutte le altre specie che vi abitano, come il cervo che abbaia, e chissà quali altre strane creature ancora ignote. E non dimentichiamo il pericolo che rappresentano per il cosiddetto “kha-nyou” i raffinati palati dei locali! 16 03 maggio 06.indd 16 20/01/2003, 2.28.59 I Torpidi Topi Questa volta ho azzeccato l’argomento. Chi di noi non ha paura dei topi? Eppure vi assicuro che le simpatiche bestiole non sono assolutamente pericolose (a meno che non andiate a cercare rogne nel profondo delle fogne di Calcutta.) malattia. Se poi un individuo nato sano in un luogo sano si trasferisce in luoghi umidi, sporchi, dove germi e bacilli possono proliferare in santa pace, per ovvi motivi anch’egli in breve tempo risulterà malato. Per cui, memori di questa nota, se andate a Calcutta evitate di frequenAustere Abitazioni tare le fogne a cielo aperto per cui Ma dove abitano questi piccoli es- è famosa. serini? Chiediamolo a uno che di queste cose se ne intende. Pronto, Una ragione a favore dei topi sig. Topo Gigio? I topi sono un grande aiuto per il Domanda: Qual è la tua aspirazione cerchio ecologico, poiché ci liberano casalinga? Dove vorresti vivere? di gran parte dei nostri rifiuti comTG: In una casha fatta di Fomagio mestibili (sennò perché andrebbero D:…Ok, e se non ci fosse il Formag- sempre nei bidoni rovesciati dal vengio? to o in qualsivoglia recipiente con TG: In una cashetta odorosa, shpor- un odore invitante ?). Tutto questo ca e piena di fango discorso lo faccio per dire che non ha D: Possiamo dire che quindi predi- senso avere paura dei topi, specialligi il cibo facile e gli odori? mente per quelli delle nostre parti, TG: Assholutisshimamente shi. D: Qualche altro commento? TG: Shi! La casha deve esshere umidisshima, coshì attraggo le mie amiche shanshare! D: Ah, ti sono simpatiche? TG: Shì! Mi fanno shempre un gran sholletico, e alle volte ho l’impresshione che mi iniettino anche Anche in questo quadrimestre il qualcoshina! laboratorio di cucina si è rivelato D: Un liquidino? un’emozionante esperienza TG: Shi. per la varietà di ricette e per i D: Ok! Grazie, Topo Gigio, per la tua fantasiosi abbinamenti applicati ai significativa collaborazione. singoli impasti davvero originali. TG: Di niente, dovere versho la Il laboratorio però non si basa solo schenza su questo, infatti abbiamo risistemato l’orto della scuola, seminanUna ragione a sfavore dei topi do e curandolo per conoscere e Più che topi si direbbero veri intenconservare la cultura delle erbe, ditori. Cosa può desiderare in più un tempo tanto usate e popolari; dalla vita una persona se non cibo abbiamo organizzato delle uscite sempre a disposizione e inebrianti didattiche dove abbiamo raccolto odori? Il problema è che per odori essi vari tipi di erbe autoctone sia intendono puzza di cacca e di uri- utilizzabili nelle ricette che nelle na. Una finezza… ed è per questo medicine. che molti li temono: li ritengono In questo laboratorio, inoltre, ab“non igienici”. Consideriamo un biamo appreso i principi dell’eduipotetico topo. Se il soggetto di cui cazione alimentare, che abbiamo stiamo parlando è nato nelle fogne applicato nelle nostre ricette. di Calcutta o qualcosa di simile, 99 E’ stato davvero istruttivo per su 100 risulterà positivo a qualsiasi noi preparare vari tipi di pasta, che non arrecano danno 99 volte su 100, e di cui comunque i nostri gatti ci portano i cadaveri… poverini! Certo, se state tutto il giorno in una palude in mezzo a zanzare e topastri che squittiscono non aspettatevi di uscirne esattamente tonificati! E comunque non so quanti di voi potrebbero dire di aver vissuto un’ esperienza simile. Un laboratorio di cucina veramente appassionante! come le farfalle e le caramelle, e dolci della tradizione per le feste. Abbiamo raccolto le nostre ricette in un ricettario. Quando torniamo a casa, il mercoledì pomeriggio dopo aver frequentato il laboratorio, i nostri familiari sono ansiosi di vedere che cosa portiamo a casa...anche loro infatti assaggiano le meraviglie da noi cucinate! Ester Codutti 17 03 maggio 06.indd 17 20/01/2003, 2.29.00 Storie d‛amore in terza media Ogni riferimento a fatti e persone NON è puramente casuale Lisa e Angela erano due ragazze molto popolari in una scuola media di Newport. In questa stessa scuola erano presenti due ragazzi, non altrettanto popolari, i quali erano molto attratti da queste ragazze, Lisa e Angela. Angela pareva un angelo caduto dal cielo; subito all’inizio dell’anno uno dei due protagonisti volle conoscerla e le si avvicinò dicendo: “Ciao, mi chiamo Federico, tu sei Angela vero?” “Sì, sono io” Da quel preciso istante i due ragazzi cominciarono a frequentarsi spesso fino al giorno in cui... “Angela aspetta!” disse Federico tutto ansimante dopo una corsa. “Volevo sapere se.....” e lei arrossì. “Cosa vuoi?!!” “Volevo sapere....dove hai comprato quei pantaloni?” disse interrompendo la frase immediatamente dopo averla pronunciata, maledendosi per non avere avuto il coraggio di dire quello che veramente voleva dirle. Il giorno seguente, Federico prese coraggio e andò a parlarle e le chiese: “Tu...tu...sei impegnata sentimentalmente?” “Aspettavo da tanto questo momento” rispose lei “Quindi....ti vuoi mettere con me?” gli domandò arrossendo come un “pomodoro”. Lei non seppe cosa rispondere e gli disse: “Quasi sicuramente sì, ma ho bisogno di un pò di tempo per rifletterci”, così dicendo gli diede un bacio sulla guancia e si accinse ad andare a casa, allora le chiesi: “Domani ti faccio conoscere un mio amico, ok?” “Sì, non sarà mica......Francesco?” “Sì, è proprio lui” Il giorno seguente Federico e Angela si incontrarono e lei conobbe Francesco e si misero a parlare del più e del meno fino a quando Francesco si mise a pensare alla sua “bella”, Lisa. Lei arrivò all’improvviso, appena Francesco la vide arrossì così tanto che stava per svenire. Lisa salutò tutti e Francesco con voce tremante disse: “Ciao”e lei rispose “ciao” e, facendo finta che Francesco non esistesse, si rimise a parlare con Federico e Angela , all’improvviso suonò la campanella e i quattro amici si separarono perchè dovevano tornare in classe. Federico e Francesco erano seduti vicino e in classe pensavano continuamente alle due ragazze molto carine. Dopo un po’ di giorni che i ragazzi si conoscevano Federico si decise, andò da Angela a parlarle: “Vorresti essere la mia ragazza?” tornò a chiederle, tutto rosso in viso e lei : “Vorrei ma non posso” “Perchè?” “C’è un altro!” “Ah, si potrebbe sapere chi è?” “Si chiama Simone ed è nella mia classe” “E state bene insieme?” “Veramente mi sembra lontano, e sembra che non stiamo neppure insieme” “Allora perchè non lo lasci? “Potremmo anche... metterci assieme noi due allora!” “Va bene!” Il giorno seguente Francesco li trovò assieme e i due piccioncini si misero a parlare di come stavano bene assieme, ma purtroppo tre mesi dopo si lasciarono litigando pazzamente. Francesco era ancora innamorato pazzo di Lisa ma lei non ricambiava i suoi sentimenti, perciò sia Francesco che Federico decisero di trasferirsi in un’altra città per dimenticare l’insuccesso con le ragazze, adesso entrambi erano innamorati di Lisa. Riflessioni sulla felicità di Erika Cinello Una riflessione sulla felicità, per me, deve essere legata in qualche modo alla tristezza, perché quest’ultima distrugge la gioia. La tristezza è come una piccola morte interna, dopo aver sentito che dolce sensazione ci procura la contentezza; è come un vento secco e crudele che spazza via l’acqua di un fiume, facendo rimanere gli abitanti delle città nei pressi del corso d’acqua in una situazione di grave siccità. Secondo me, la felicità è un sentimento che non si può utilizzare a comando. Per esempio, se un giorno ci imponiamo di essere felici, ma accade un evento che ci fa diventare tristi, l’allegria scompare poco a poco e viene sopraffatta dalla malinconia. Noi cerchiamo di lottare per riportare la felicità nel nostro cuore e, soprattutto, nella nostra mente, ingombra di pensieri che ci ricordano il triste evento della giornata; ma non ci riusciamo. Il problema è dunque il nostro cervello o il nostro cuore? La risposta è tutt’e due: il primo non fa altro che ricordarci la tristezza, legandola a noi con riflessioni quasi assillanti che non ci permettono di pensare ad altro; il secondo si fa condizionare dalla mente, facendoci sentire un grande freddo dentro di noi. Ma, di preciso, la felicità che cos’è? La felicità è un sentimento misterioso, provocato da qualche minuscola cosa che per noi ha un’immensa importanza: riempie le nostre giornate di una deliziosa sensazione di libertà, ci fa sentire un’allegra colonna sonora, ci fa sembrare di volare. Tutto questo, dunque, farebbe pensare che il mondo è perfetto. In verità, la felicità può morire nel medesimo tempo con cui nasce, cioè velocemente, per un’altrettanto piccola cosa che, questa volta, ci provoca un gran dispiacere. Il sapere che la tristezza esiste, però, non deve scoraggiarci. Infatti, altrimenti ci verrebbe da dire: “Non vale la pena essere felici, tanto poi arriva la tristezza e rovina sempre tutto”. Attenzione: questo non è assolutamente vero!! La felicità può infatti rinascere: una frase gentile, un’attività da noi gradita, un pomeriggio con le amiche, una bella notizia… la fa sbocciare nel nostro cuore, come un fiore colorato in un giardino d’inverno, coperto di neve. Ma sta a noi saper vivere la felicità! Dobbiamo saper cogliere gli attimi più belli che la vita ci offre, dobbiamo imparare a sorriderle. Se noi buttiamo tutto al vento, dicendo che tanto prima o poi la felicità viene rovinata, beh… Non abbiamo capito niente della vita!! Bisogna infatti saper accettare anche i momenti “no” della nostra esistenza, anzi, bisogna imparare a sorridere anche a quelli, soprattutto perché sappiamo con certezza che poi tanto finiscono e la felicità ritorna per farci imparare a dare un senso alla vita. 18 03 maggio 06.indd 18 20/01/2003, 2.29.04 Meglio essere maschi o femmine? Uomini e donne sono diversi. Bella scoperta. Lo sanno tutti che le femmine hanno i quaderni più ordinati e preferiscono chiacchierare piuttosto che giocare a calcio. Poi, i maschi sono più grandi (da grandi) e non fanno nascere bambini. Lo sanno tutti, certo. Ma quello che gli scienziati hanno scoperto è il perché uomini e donne sono diversi. Fuori, ma soprattutto dentro. Muscoli e cervello, per esempio, non funzionano allo stesso modo. Ma se siamo diversi, chi è meglio? Sembra una domanda abbastanza stupida, un po’ come quando da piccoli qualcuno ci chiedeva: “Vuoi più bene al papà o alla mamma?”. za e bisogna portare le valige fa lo stesso) o qualche gara di corsa: da adulti, i maschi hanno più forza e sono più veloci. Il motivo principale sta nella quantità di grasso presente nel corpo: le donne possono superare il 22%, gli uomini oscillano fra il 14% e il 18%. Il grasso ostacola la crescita dei muscoli. Anche il cuore contribuisce alle migliori prestazioni: nelle ragazze è più piccolo del 20% e per questo deve battere più velocemente per pompare le stesse quantità di sangue e ossigeno. In media, da adulti, lui ha 70-78 pulsazioni al minuto. Lei 75-85. Nel dolore, che uomo è la donna! Non tentate di verificare, credeteci e basta: una martellata sul dito fa più male al papà che alla mamma. Gli scienziati hanno provato che le femmine sopportano meglio i dolori acuti e passeggeri. Forse perché hanno nel sangue più estrogeni, sostanze che tra l’altro le aiutano nel parto: far nascere un bimbo è bellissimo ma fa male... come una martellata. Chi è in testa... nella testa? Il cervello dell’uomo è mediamente più grande del 10% e possiede circa 4 miliardi di cellule cerebrali in più di quello della donna. Eppure qualche scienziato si azzarda a dire che se l’intelligenza dell’uomo è pari a 100, quello della donna arriva a 103. Ma non è sicuro. Una cosa, però, è certa: il nostro cervello è diviso in 2 parti (emisferi), collegati da un fascio di La mamma ha la “mammite”. fibre: questi collegamenti, nelle don- La mamma è sempre la mamma. E non è solo un modo di dire. Le femne, sarebbero il 30% in più. mine, per i bambini, hanno un sesto senso: un studio ha dimostrato che Lui ha “dentro” una bussola. Avete mai visto una bambina uscire il 70% di mamme e nonne (contro il da un labirinto prima di suo fratel- 10% dei papà) capiscono i bisogni di lo? Gli scienziati ne sono convinti: i un neonato solo guardandolo pochi maschi hanno capacità di orienta- istanti. Ma c’è di più. Durante il mento decisamente migliori, spe- parto e l’allattamento, il corpo delcialmente quando mancano punti la donna produce ossitocina: questa di riferimento precisi. Si è scoperto sostanza è come un legame invisibile che quando leggiamo una mappa, che provoca”mammite”. nei maschi viene massa al lavoro una zona ampia e ben precisa del cervello. Nelle femmine, invece, si RAGAZZE accendono entrambi gli emisferi, ma Memoria: ricordano meglio liste di in modo più disordinato e dispersivo. nomi e balbettano meno. Questo piccolo privilegio dovrebbe Gomito: possono piegare di più il anche rendere i maschi più forti in gomito. Parola: a 3 anni, le bambine sanno geometria. il doppio delle parole che usano i bambini e parlano meglio. Lei non vincerà mai i 100 metri. Prendete il sollevamento pesi (alle Pelle: sensibile e più sottile, è anche Olimpiadi o quando si va in vacan- più soggetta a rughe. RAGAZZI Vista: gli uomini vedono meglio da lontano ma hanno una visione più ristretta. Mani: in media sono più calde di 2,8 gradi. Gambe: sono più pesanti. Anche per questo le donne stanno più facilmente a galla nell’acqua. Piedi: a parità di statura sono più grandi. Avete visto? E’ meglio l’uomo. Come avete visto, cari ragazzi,siete meglio voi. Certo, ci sono delle eccezioni, ma non potevate stravincere. Se riuscite a tenere il segreto, si possono aggiungere altre cose che dimostrano come la natura abbia preferito gli uomini alle donne. Per esempio dandogli un migliore sistema di difesa contro le malattie (succede infatti più spesso alle donne che i “soldati del corpo”, i globuli bianchi, impazziscano e si mettano a fare la guerra al corpo e non ai suoi nemici). Siete anche più agguerriti contro l’ansia e la tristezza. I maschi hanno anche più resistenza negli sforzi prolungati e la loro pelle è più dura. P.S.: VIETATO ALLE FEMMINE! Avete visto? E’ meglio la donna. Come avete visto, care ragazze, siete meglio voi. Certo, ci sono delle eccezioni, ma non potevate stravincere. Se riuscite a tenere il segreto, si possono aggiungere altre cose che dimostrano come la natura abbia preferito le donne agli uomini. Per esempi dando loro una migliore memoria visiva: se vedete una faccia o la disposizione degli oggetti in una stanza, avete più facilità a ricordarli. Avete anche più sensibilità nelle dita e più capacità di percepire e distinguere gli odori e i sapori. Le femmine hanno anche un cervello che resta più lucido, nella vecchiaia. Ma non ditelo ai maschi! P.S.: VIETATO AI MASCHI! 19 03 maggio 06.indd 19 20/01/2003, 2.29.04 Mandi,mandi! Ancje cheste volte o si cjatin cui nestris contribûts in lenghe furlane. Zaromai, come che o varês viodût, o vin cjapât un pocje di confidence cu la lenghe scrite… No sarìn perfets: perdonâitnus qualchi erôr, ma il divertiment al è provâ a scrivi cemût che o fevelìn, migo scrivi coret!!! I redatôrs de pagjne, soredut di tierce, a sperin che cheste biele consuetudine e continui ancje el prossim an, che lis gnovis “levis” a vedin buinis ideis e che insiorin la pagjine cul contribût di tancj di lôr. Mandi e buinis vacancis de nestre redazion!!! Trente ains fa in Friûl: il taramot La tiere e à tremât e tancj a son stâts i muarts Ultimamentri un pôcs di nô a si son interessâts di un aniversari une vore sintût di chei che a an plui ains di nô: a son pasats trente agns dal taramot che al à colpît une vore duramentri el nestri Friûl. Disfueant libris e gjornâi di chê volte, o vin savût che ai sîs di mai dal ´76 e jere une zornade cjalde, masse cjalde: lis temperaduris a jerin bielzà estivis. Propit intune zornade che e sameave une vore biele, a lis nûf e sîs minûts di sere, la tiere e à tremât e la vite, par un grum di lôr, si è fermade. L’epicentri dal taramot al è stât sul mont Sant Simeon, parsore Glemo- ne. E propit Glemone, purtrop, cul numar plui alt di vitimis, e je stade considerade la “capitâl” dal taramot. Oltre a vaî i muarts, tancj furlans a àn scugnût patî un calvari, parcè che si son cjatâts cence cjase: prime lis tendis, dopo lis roulottes, podopo tancj di lôr a àn scugnût trasferîsi tai albiercs di Lignan. Rientrâts tai paîs a àn pasât agns tai prefabricâts, prime di podê jentrâ intune vere cjase. Dongje dai aspiets cussì malinconics, al è impuartant tignî a ments Il zûc de more Che al sedi il gust dal proibît a mantignîlu vîf? Il zûc de more al è une vore vecjo : lis primis notiziis che si àn, a vegnin dal antic Egjit. Ma de epoche latine a son lis plui claris testemoneancis ancje scritis: Cicerone nus dîs che “dignus est qui cum in tenebris mices”, ven a stâi che “e je une persone mertevul chê cu la cuâl tu puedis zuiâ a more in tal scûr”. In latin la more e jere indicade come “micatio” dal verp “micare”, vignarès a stâi “micare digites”: mandâ indenant i dêts tal zûc. La more si è cussì sparniçade in dutis lis coloniis romanis e e je rivade fin al dì di vuê. Ma cemût si zuial: doi zuiadôrs a son un di front di chel altri; dopo vê batût il pungn su la taule, a metin fûr il braç destri e un numar di dêts tra 1 e 5, berghelant (cuasi a spaurî l’aversari) un numar tra 2 e 10, ancje chei positîfs: in ocasion dal taramot in Friûl, par esempli, e je nassude la Protezion Civîl taliane, che di chê volte e coordene ducj i intervents tes calamitâts. Altris aspiets impuartants a son stâts la grande solidarietât che si è manifestade in tantis manieris tai confronts dai taramotâts, i aiûts che a son rivâts achì di nô di dute Italie e dal mont intîr. La tragjedie che veve colpît i furlans, e je stade ancje l’ocasion di une riscuvierte des tradizions, de lenghe e de identitât di un popul. che al à di jessi la some di ducj i dês. Al cjape un pont cui che al induvine la some che e salte fûr pardabon. Se ducj i doi i zuiadôrs a induvinin, nissun al cjape il pont. Al vinç cui che al rive par prin a 21 ponts. Proibît te epoche dal fassisim, parcè che par cause sô a saltavin fûr barufis, nol è mai stât riabilitât: ancje al dì di vuê e je la proibizion di zuiâ tai locâi publics. La more però e je dentri de culture furlane e achì di nô, ma ancje tal rest de Italie, a son associazions che a lavorin pal riscat dal zûc che al fâs pârt de tradizion no sol furlane ma ancje taliane. Ma voaltris savêso zuiâ? 20 03 maggio 06.indd 20 20/01/2003, 2.29.05 Un nono speciâl Un dopomisdì al è vignût a cjâtanus a scuele un om veramenti impuartant par Feagne: il siôr Lorenzo Tromba. Al è il nono di un nestri compagn di prime C, e nus à contât che di zovin al è scjampât de Istrie come profugo, dopo de Seconde Vuere Mondiâl . Grazie a un so barbe, che al lavorave in cuesture a Udin, al è vignût ca in Friûl e precisamentri a Feagne. Par agns al à zuiât di balòn te scuadre dal Feagne e par ben vincj agns al è stât president de ProLoco. Za o savevin che tal nestri paîs, di un grum di agns in cà e jere vive la tradizion de “Corse dai mus”, nasude inmò tal 1890. Il nestri amì nus à contât che tal 1978 la corse e jere in crisi e lui al Induvinei Ce isal il tamês? a) Un vistît b) Un imprest par passâ il forment c) Une pârt de automobil “Ator dal morâr al continue a zirâ, ma dentri no rive mai a jentrâ. Ce robe ise?” “No si môf di cjase tes zornadis bielis e e salte fûr in chês brutis. Ce robe ise?” Par savê lis rispuestis justis o vês di lâ te pagine Lenghe Furlane dal nestri sît di Istitût (www.fagagnascuole.it). Leiêt ancje i articui dal nestri Gjiornalin par furlan in rêt! Lis contis di none Renza La none Renza e à contât e zuiât cun Lisa. Lisa nus à contât e no us mandin chestis bielis tiriteris. à vût l’idee dal “Palio dai Borcs”: ogni Borc al veve di preparâ une rapresentazion teatrâl e une zurie e varès cjatât il vincidôr. Cul an dopo si à pensât di fâ Palio e Corse dai mus in dôs domeniis diferentis, cussì la sagre e sarès durade di plui. “Il compit de Pro Loco”- nus à dit – al à di jessi chel di stiçâ i Borcs, par creâ e mantignî vive la competizion, che e je l’anime dal Palio”. Lorenzo Tromba al à simpri vût ancje la grande passion des âfs e cuntun so vecjo amì al à metût sù un grues bôc (alveare in talian): o scugnin dî che nus à incantesemâs biel cal contave la vite di un bôc… Par nô cognossi il siôr Tromba e je stade une ocasion veramenti speciâl e par chest lu ringrazin di cûr! Pugnin pugnin pugnale Chel che al prin fevele Une tirade di orelis. Pugnin pugnin pugnale Chel che al mostre un dint neri Un pugn tal çarneli Pugnin pugnin pugnale Chel che al mostre un dint blanc Un pugn tal flanc. Par imparâ a contâ cui dêts. Cjavale blancje pi un, pi doi, pi tre, pi cuatri, pi cinc, pi sîs, pi siet, pi vot, a pit a crot. E po dopo.. Sante striche de pitiche de pitoche Carburo asinel fore vite fore chel. Scuola infanzia Ciconicco Lezions di furlan a scuele Saveiso che ta lis primis de Scuele Mezane (ma ancje ta chês altris classis), par un toc si è fat lezion di furlan, une volte par setemane? Viodude la famose leç par protezi lis lenghis minoritariis, la scuele e à organizât chistis lezions, dulà che si fevele dal Friûl al timp dai nestris nonos. Nô fruts, cul professôr Marsilio, o vin fevelât, par esempli, di cemût che une volte si coreve daûr a lis feminis, in pocjis peraulis, di cemût che si faseve a morosâsi, cul pari e cu la mari de femine che a metevin il baston tes ruedis. O vin cjacarât ancje dai zûcs di une volte, de famee e di tancj altris argoments, simpri leìnt des poesiis di autôrs famôs o scoltant des storiis. Tra ridadis e lagrimis di comozion,o vin cognossût un Friûl che al sarès lât pierdût se nol fos cui che al dì di vuê nus al conte. Chi sot o scrivìn une conte che nus à plasût un grum: Il gjat e la pipine Al jere une volte un gjat dut sbarlufît cal lave a torzeòn di ca e di là, gambiant ogni tant paîs. Par mangjâ si rangjave fasint la vuaite a une pasare o te misericordie di cualchidun; par durmî no jerin fastidis: bastave qualsiasi lûc. Une matine, in t’un dai solits zîrs al à viodût une biele frutine ca sameave une pipine. Fato sta che nol podeve gjavase dai vôi. Alore, sot sere, in cuatri e cuatri vot al à decidût di fermasi in chest gnûf paîs. La matine dopo, jevât di buinore, si è metût a puest chei cuatri pei sbarlufîs cal veve fûr puest e subite vie, a cirî la frutine. Girât el cjantòn di une cjase, se je cjatade subite di front e al à scomenzât a busale e… buse cumò, buse dopo cun cuatri busadis si è disfate, parcè che la frutine… e jere di spongje. Morâl: Par amôr si disfisi e si fas disfâ. 21 03 maggio 06.indd 21 20/01/2003, 2.29.13 Jesse McCartney Mito della musica e del cinema Nato a New York il 9 Aprile 1987 Professione: attore e cantante. Appassionato di fotografia, patito dello sci e incredibile surfista, Jesse McCartney è sia un attore amato dalle ragazzine che un cantante apprezzato per il suo stile rock-pop. Nato il 9 aprile 1987 a New York e cresciuto a Irvington in una famiglia di artisti affermati, Jesse McCartney partecipa fin da piccolo alle rappresentazioni musicali realizzate ogni anno dai suoi genitori nel teatro della comunità locale. Questa formazione spinge Jesse a intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo. La sua infanzia è stata meravigliosa, aveva un sacco di amici con cui andava in bicicletta e praticava un mucchio di sport. I suoi genitori non gli hanno imposto alcuna scelta, però lo hanno sostenuto e hanno cercato, nonostante il suo lavoro nell’ambito dello spettacolo, di fargli vivere una vita il più normale possibile. A soli 9 anni viene scelto per il ruolo di Louis in una produzione di Broadway e, poco dopo, entra a far parte della National Broadway Touring Company che rappresenta il lavoro teatrale “The king and I”. Due anni più tardi invece interpreta il giovane Scrooge in “ A Christmas carol” in scena al Madison Square Garden. A dodici anni decide di tuffarsi a capofitto anche nell’avventura musicale, così diventa membro prima degli Sugar Beats (coi quali registra 4 dischi) e poi dei Dream Street, gettonatissima boy band. Il primo album del gruppo pop arriva in testa alla Billboard Indipendent Album Charts e vende milioni di copie. All’interno dei suoi brani racconta il suo modo di vivere, i suoi sentimenti. Le canzoni dei Dream Street piacciono molto al pubblico e alla critica e vengono utilizzate anche come colonna sonora di “Pokemon 2000” e “The Little Vampire”. La sua interpretazione gli permette di guadagnarsi la nomination ai Daytime Emmy Awards del 2001 e 2002. In tutte e due le edizioni vince il premio come miglior giovane attore. La sua apparizione nel famosissimo telefilm Law & Order e altre performance con la sua band in diverse trasmissioni televisive lo rendono ancora più celebre. Raggiunto il successo, Jesse abbandona i Dream Street e tenta la carriera da solista. Inizia così a cantare in film come “Cinderella Story”, “Stuck In The Suburbs” e “Ella Enchanted”. In questo ultimo stupisce tutti intonando una nuova versione di “Don’t Go Breaking My Heart” (Elton John) insieme alla star Anne Hathaway. Nel 2004 pubblica il suo primo album intitolato “Beautiful Soul” per la Hollywood Records. Il CD, trainato dal singolo omonimo, è una dolce fusione di sensibilità pop-rock, di motivi appassionati e di ritmi ballabili. Sempre nel 2004 Jesse torna a recitare con il ruolo di Bradin nella seguitissima serie televisiva Summerland. Si è stancato di recitare nei serial televisivi, ormai sono parecchi anni che è imprigionato nelle soap ed è arrivato il momento di fare qualcos’altro, di fare cinema, perciò non credo che Brady ci sarà nella prossima serie di Summerland… Ora sta lavorando a un nuovo album e si sta ispirando alla musica di Crag David, un cantante che adora. Gli piace anche Natasha Bedingfield, ma non vorrebbe fare un duetto con qualche artista famoso perché a lui piace cantare da solo. John Cena E’ una delle star del wrestling più amate dai teenagers. Il lottatore John Felix Anthony Cena è un idolo televisivo per milioni di giovani in tutto il mondo: è nato a West Newbury, Massachussetts, il 23 aprile del 1977. È alto un metro e 84, pesa 108 chili. Non contento dei successi ottenuti sul ring, John è diventato un rapper ed ha pubblicato il suo primo disco hip hop «You can’t see me». Da questo disco ha estratto i singoli “Bad,bad man”, “Right now” e “My time is now” che hanno avuto molto successo. È stato invitato come ospite speciale del Festival di San Remo del 2006, dove è apparso a fianco di Giorgio Panariello. Alla fine dell’intervista, John Cena ha fatto un appassionato appello a tutti i bambini, cercando con forza di convincerli a non imitare i campioni del Wrestling, vista l’alta pericolosità degli esercizi. John dice che l’’hip hop è da sempre la sua passione; lo scopo della sua carriera è quello di dimostrare che un lottatore non deve essere per forza solo grande, grosso e sudato. Cena è un cognome che ha origini venete e lui è ben contento della sua italianità. Afferma che in Italia si trova benissimo ed ha molti fans. Il suo look è costituito da pantaloni corti, jeans a vita bassa, scarpe Pump anni ‘80 e catena con lucchetto al collo. 22 03 maggio 06.indd 22 20/01/2003, 2.29.16 Oroscopo D.O.C. (Denominazione Oroscopo Controllato) Ariete Vi considerano un Cjastron? Mettetevi a studiare e poi ne riparleremo. Toro La vostra squadra del cuore ha perso lo scudetto? Non demoralizzatevi… il prossimo anno tiferete meglio. E va bene così… senza parole! E senza striscioni!! Gemelli Beatiful, puntata num. 50095… “la vostra anima gemella si è ingemellata con un vostro gemello sconosciuto, che è uscito dall’occhio strabico del Grande Fratello. Cancro Da poco si è celebrato l’anniversario dello scoppio della centrale di Chernobil… Leone Non passate l’estate sui libri (intendiamo studiare non come poggia piedi). Divertitevi con i vostri amici, è il vostro compleanno!!! Vergine Non riuscite a trovare il numero di cellulare del vostro/a Love? vi consigliamo il 89.34.34, tutti i numeri che volete a vostra disposizione! Bilancia Se il bilancio dell’anno scolastico non è positivo… allora vi siete troppo sbilanciati!!!!!!! Scorpione Vi consigliamo il posto più adatto per le vostre vacanze... soleggiato, afoso… forse dovrete alloggiare dalla vostra amica Sahara! Sagittario Un leone non vi vuole vedere? Non scoraggiatevi… un ammiratore segreto si rivelerà molto presto, non vi assicuriamo… Capricorno Siete troppo pungenti... per la fine dell’anno ammorbiditevi un po’! Acquario Attenti alle vostre holiday e soprattutto ai vostri pesci… Uno sfigatto è uscito dallo Zoo di Punta Verde (Lignano). Pesci Avrete una piacevole storia d’amore… in poche parole: Carpe diem. Per informazioni e chiarimenti contattate l‛A. M. P. (Associazione Maghetti Perfidi) 03 maggio 06.indd 23 Il signore di Oleglandia Un giorno, mentre Federico passeggiava nella sua riserva di caccia, incontrò un tale che diceva di venire dal lontano pianeta di Oleglandia. Egli disse che il suo pianeta era assediato dal cugino del suo imperatore, Jacopo I il Toppatore. Tobia, questo il suo nome, aveva circondato il pianeta con le sue navi da guerra ed era pronto ad attaccare. Subito Federico convocò Ivan il Terribile MDXXIII e la flotta Pisquanoide si preparò a partire per Oleglandia. Nello stesso momento, nella reggia di Jacopo, l’imperatore stava leggendo il messaggio inviatogli dal cugino Tobia che gli intimava la resa e la cessione del titolo d’imperatore a lui stesso. La flotta dei Pisquanoidi arrivò in breve tempo nei pressi del pianeta, e non ebbe difficoltà e superare lo sbarramento grazie al sistema di camuffamento olografico in dotazione ai Pisquanoidi. Arrivati a palazzo i due generali ebbero udienza dal mitico Jacopo I, che illustrò loro la situazione attuale del pianeta: il popolo era nel panico, l’esercito era disperso e lui non sapeva minimamente come agire. Subito si diressero all’esterno del palazzo, dove presero il controllo dei rispettivi eserciti. Quindi Federico attaccò l’esercito di Tobia da destra, mentre Ivan lo attaccava da sinistra. L’esercito di Tobia venne sbaragliato, ma Tobia, sotto tortura, confessò di non aver agito di sua volontà, ma sotto il comando di un’entità superiore, che per comodità, vista la complessità del suo vero nome, chiameremo…IL MALE SUPREMO!!! Riusciranno i nostri eroi a salvare l’universo da questa nuova minaccia? Lo scoprirete nella prossima puntata! 20/01/2003, 2.29.20 Misura il tuo Q.S. (quoziente di segatura) 1)Hai imparato a leggere prima della PUNTEGGI scuola elementare? Le risposte A corrispondono a 1 punto, A Sì, entro i 3 anni le B a 2, le C a 3. Somma i punteggi B Sì, entro i 5 anni ottenuti e guarda il tuo profilo. C No 2) Hai un grande interesse per enci- Da 14 a 21 punti: Fuochi d’artificio. Hai un’intelligenza eccellente. Segui clopedie e dizionari? la tua curiosità senza scoraggiarti se ti A Sì B Solo se sono con qualcuno che mi prendono in giro. Devi imparare a stare bene con chiunque, ma avere alcuni stimola amici... alla tua altezza. C No Trovate tutte le parole scritte sottto e scoprirete il nome dell’allenatore del Milan A R T E S P L I C I T O M O E R E M A S O A O S O S R B A S T O N I R T A E R E O N T L O R O R O R A T E L E A C I N I C B E T A V O L I N O C M A R E V A M E L M C H I O E T O S E G T A I E T E S T A O N N A N O I O L A S 3) Quanti amici più grandi di te Da 22 a 28 punti: Medaglia d’oro. hai? Hai notevoli doti intellettive, più di A Tutti quanto tu non creda. Ogni tanto ti sco- ACINI B1o2 raggi e hai bisogno dell’approvazione AEREO C Nessuno degli altri. Domandati quanto il tuo AMO 4) Ti piace parlare con gli adulti? stato d’animo influisca sulla scuola ARTE A Sì, di mia iniziativa e su ciò che fai. Trova persone che ti ASSO B Sì, se l’iniziativa è loro capiscano e incoraggino nel coltivare AVO C No BASTONI nuovi interessi. S O O O M O L O MARE MITO MOLO NANO NOCI OLA ORA CONO ORO 5) Ti annoi nelle solite attività? A Moltissimo Da 29 a 35 punti: Medaglia d’argento. ERBA ORTRICHE B Un po’ Hai una buona intelligenza, ma hai ERBETTE REMA C No, anzi ripetere cose uguali mi dà bisogno di trovare persone che ti co- ESPLICITO RESA sicurezza munichino più entusiasmo. Il rischio ISOLA ROSE TAVOLI 6) Sei molto sensibile all’ingiustizia è di adagiarti nella vita di ogni giorno LATTE e non la sopporti anche se non sei tu senza metterci la tua fantasia e il tuo LEGNO TELE temperamento. la vittima? LINO TERRA D35 a 42 punti: Medaglia di bronzo. A Sì, sempre MANO TESTA B Sì, quando se ne parla in gruppo MENO TORO La tua intelligenza è poco espressa e C No VASO 7)Provi interesse per l’universo, per i problemi sull’origine dell’uomo, sulla vita e sulla morte? A Sì, spontaneamente B Sì, se qualcuno ne parla insieme a me C No poco sfruttata. La tua fiducia nel poter raggiungere buoni risultati è scarsa: devi aumentarla. Quando avrai raggiunto risultati più soddisfacenti, ti verrà voglia di fare di più, e scoprirai nuovi interessi, e nuovi motivi di gioia! AAA cercasi - annunci economici Vostra zia vi ha regalato un vaso orrendo e volete sbarazzarvene? State cercando di trovare l’unica figurina che vi manca del vostro album? Siete a corto di risparmi e volete farvi un gruzzolo vendendo un po’di soprammobili? Questo è il posto giusto per comprare e\o vendere tutto ciò che volete (esclusa vostra nonna ). Aspettiamo i vostri annunci numerosi e speriamo che l’iniziativa abbia successo. Perché non usate mai DICO MAI l’enorme cassetta delle lettere che abbiamo messo nell’atrio delle medie??? 03 maggio 06.indd 24 20/01/2003, 2.29.21