Visualizza - Istituto Comprensivo di Fagagna

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Visualizza - Istituto Comprensivo di Fagagna
ISTITUTO COMPRENSIVO
via del Castello - Fagagna
[email protected]
giugno 2006
Un mondo per tutti
Una manifestazione giunta
alla quarta edizione
Da quattro anni, nel nostro Istituto,
ha preso avvio il progetto “UN MONDO PER TUTTI” che coinvolge le classi quinte di tutte le scuole primarie, le
classi prime della scuola secondaria di
primo grado ed i ragazzi che frequentano l’ “Atelier” di Fagagna.
Questo progetto è nato dall’idea di
far conoscere a tutti l’attività svolta
presso il Centro frequentato da ragazzi diversamente abili usciti dalla
scuola dell’obbligo. Qui i giovani dai
16 ai 35 anni, attraverso laboratori,
vengono portati a sviluppare al meglio
le loro capacità manuali con attività
di tessitura, intreccio, ricamo, falegnameria… Per chi ha dai 35 ai 50
anni, l’attività principale è quella del
mosaico, si confezionano e decorano
oggetti.
Le creazioni vengono esposte attra-
La maglietta con il logo della manifestazione.
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verso stand in varie manifestazioni
come “ Idea Natale”, “Aria di Festa”.
Attraverso queste iniziative, i manufatti possono essere venduti.
Ogni anno, quindi nel mese di maggio,
presso il Campo Polisportivo di Fagagna, tutti i ragazzi delle varie scuole
si incontrano per trascorrere una
mattinata insieme, per conoscersi e
divertirsi.
Si formano delle squadre miste ed
ognuna sceglie un colore, tutti i
componenti del gruppo ricevono una
maglietta colorata. Ogni squadra, in
un tempo stabilito, deve preparare la
sua prestazione; quest’anno, un ballo,
un canto, una costruzione, un puzzle,
un’imitazione, una recita. Ogni gruppo
contribuisce così con una parola alla
composizione di uno slogan che testimonia il nostro impegno a valorizzare
le capacità di tutti.
Alla fine della manifestazione, tutti
insieme cantiamo il brano di Povia
“Quando i bambini fanno oh”, poi
ognuno torna a scuola arricchito da
questa nuova esperienza.
Questa giornata è molto importante
perché noi bambini, che frequentiamo
le classi quinte, abbiamo occasione di
conoscere alcuni professori e di incontrare i nostri compagni di prima. E’ un
momento di continuità che permette di
rendere meno difficile il nostro passaggio ad un altro ordine di scuola.
V A-B Scuola primaria Fagagna
Riflessioni dopo la
visita all‛Atelier
di Fagagna
Dopo la visita all’atelier ho riflettuto molto sulle cose che ho visto
e che ho provato. Nell’edificio dell’atelier vengono ospitate persone
meno fortunate di me ed a questo
pensiero ho associato il sentimento di tristezza. Un fatto che mi ha
fatto riflettere è che una ragazza
del centro, seduta vicino a me,
ha accarezzato una mia compagna che le aveva fatto un sorriso.
A questo ho ripensato molto e
sono arrivato alla conclusione
che questi ragazzi e adulti con
problemi fisici e mentali hanno il
cuore come il nostro e sanno come
voler bene ad una persona come e
meglio di noi. Ho quindi imparato
ad apprezzare chi è disabile e chi
è diverso da me.
Per preparare le classi, la prof.ssa
Bertolutti ha portato in visita alla
sede dell’ Atelier fagagnese i ragazzi di classe prima che hanno
presentato delle recite per farsi
conoscere meglio. All’interno
dell’Atelier le persone si impegnano moltissimo durante tutta
la giornata svolgendo attività
artigianali. In questo articolo cogliamo l’occasione per ringraziare
il signor Ivano Contardo, direttore del centro che ci ha accolti e ci
ha fatto passare una mattinata
stupenda!
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Ventesima edizione del
palio dei borghi sulla neve
di Fagagna
Una giornata davvero speciale
Il 12 marzo 2006 si sono disputate, a
Sauris di Sotto, le gare della 20esima
edizione del palio dei borghi sulla
neve di Fagagna. Il palio si doveva
fare il giorno 5 ma è stato posticipato
a causa del maltempo che ha caratterizzato le ultime competizioni tra i
borghi. Anche domenica 12 il tempo
non sembrava dei migliori a Fagagna,
dato che si stava scatenando una vera
e propria bufera di neve! Il tempo però
a Sauris era meno brutto e quando
siamo arrivati sulle piste il sole si
faceva spazio tra le folte nubi.
La prima competizione ad essere
disputata è stata la gara di slalom
gigante con le varie categorie: biberon in cui è arrivato primo Giorgio
Franceschino, asinelli in cui ha vinto
Giulio Amoroso, asinelle in cui è arrivata prima Elena Asquini, asini primo
Francesco Bianco, asine prima Silvia
Franceschino, somare prima Elisabetta Rosso, somari primo Guido Bianco,
muss primo Federico Lubrano, musse prima Caterina Brunello Zanitti,
supermus Giuliano Bianco e over50
primo Rienzi Rosso. La seconda competizione disputata è stata la gara di
snowboard seguita dalla gara di sci
di fondo a cui molti non hanno voluto
partecipare perché la pista era in pessime condizioni. Dopo la gara di sci
di fondo c’è stato il pranzo preparato
dalla Pro loco di Fagagna. Noi ragazzi,
dopo il pranzo, mentre aspettavamo
l’inizio delle gare di slittino ci siamo
sfidati in un’ agguerrita battaglia a
palle di neve.
La gara di slittino si è svolta in tre
manche: gironi, semifinali e finali.
Lo slittino ha coinvolto quasi tutti,
anche le persone che non hanno
partecipato alle altre gare. Anche il
sindaco ha partecipato alle gare di
slittino e durante la premiazione ha
ammesso di essersi divertito. La gara
di slittino vinta dalla coppia del borgo
Paludo formata da Roberta Rinaldi e
Guido Bianco ha segnato la fine della
stupenda manifestazione.
Le premiazioni si sono svolte a Fagagna nella sala consiliare del municipio. Vi hanno partecipato molte
persone anche perché si doveva ancora
scoprire l’identità del borgo vincitore.
Durante le premiazioni sono stati consegnati dei riconoscimenti alle persone che hanno contribuito, con il loro
lavoro, alla riuscita del palio. I primi
tre classificati delle varie categorie e
discipline sono stati premiati con delle coppe offerte dalle ditte fagagnesi,
gli altri hanno ricevuto dei bellissimi
taglieri in legno e un volantino fotografico delle edizioni passate.
Al momento di decretare il vincitore,
nella sala piena regnava il silenzio
rotto dalla voce della signora Elisabetta che iniziava a leggere la classifica: 4° il borgo Centro con 537 … 3° il
borgo Piç con 540,5… 2° il borgo Riolo
con 635,5 e infine il borgo PALUDO
con 941,5!!!
Dopo le premiazioni la Pro loco ha offerto un buonissimo rinfresco a base di
prosciutto, speck, formaggio, patatine,
bibite e vino.
Questo palio dei borghi sulla neve è
stato molto bello, divertente per noi
ragazzi e ben organizzato!
L‛osservatorio astronomico
Le classi quinte della scuola primaria di
Fagagna, il 6 aprile, si sono recate all’Osservatorio Astronomico di Remanzacco per
approfondire lo studio dell’ argomento “la
Terra e l’Universo”.Con i genitori, abbiamo
raggiunto Remanzacco e ci siamo incontrati fuori dall’ osservatorio verso le 20.Lì
ci attendeva uno studioso che ci ha fatto
accomodare in una sala dotata di poltroncine e di uno schermo per la proiezione delle
immagini.L’esperto ha iniziato a spiegarci
perché è nata l’ astronomia . Fin dai tempi
più antichi l’attività principale dell’uomo
è stata l’agricoltura; per questo , c’era la
necessità di prevedere l’andamento delle
stagioni. Iniziò così lo studio dei corpi celesti.
Attraverso immagini abbiamo approfondito
le nostre conoscenze sul pianeta Terra e sul
suo satellite la Luna. Il signor Cecotti ci ha
illustrato le caratteristiche del Sole e dei
vari pianeti del Sistema Solare: Mercurio
,Venere, Marte, Giove, Saturno , Urano, Nettuno,
Plutone e
dei satelliti
d i
alcuni di loro. Ha continuato parlandoci di
stelle, di costellazioni, facendoci conoscere
le origini dei loro nomi, associati dagli antichi ad animali e personaggi mitologici.
L’ “astronomo” ci ha fatto capire come sia
grande l’Universo che è formato da miliardi
di galassie. Il nostro Sistema Solare occupa
solamente un piccolo angolo della galassia
chiamata via Lattea. Dopo la visione di
tutte le immagini e l’ascolto delle numerose
informazioni,data l’ora, le nostre palpebre
tendevano ad appesantirsi, ma a quel punto
è arrivato il momento più interessante. Il
primo gruppo è uscito per dirigersi verso
l’edificio nel quale é installato un grande
telescopio. Il cielo, che per tutto il giorno
era rimasto nuvoloso, pian piano si era
sgombrato dalle nubi, si potevano notare
numerose stelle e la Luna era ben visibile.
Dopo una breve attesa al freddo, attraverso quell’enorme strumento, siamo riusciti
a vederla; sembrava cosi vicina da poterla
toccare allungando la mano. La sua superficie era ricoperta da crateri ed era molto
luminosa.Pensare all’enorme distanza che
ci divide (384.400 km) e vederla così vicina
ci ha dato una grande emozione.Gli altri
compagni, hanno atteso con impazienza il
loro turno nella sala, facendo domande per
soddisfare le ulteriori curiosità. L” astronomo “ ha saputo rispondere in modo semplice
e chiaro e tutti siamo rimasti entusiasti di
questa esperienza.
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6 Maggio 1976: la terra trema!
Intervista a un genitore
Che cosa è successo il 6 Maggio
1976?
Il 6 Maggio 1976 alle ore 21.05 una
fortissima scossa di terremoto ha colpito il Friuli centrale.
L’epicentro è stato localizzato sotto il
monte S. Simeone, una montagna a
ovest di Venzone.
Seguì un silenzio irreale e si avvertiva il resto della famiglia (la moglie che
un odore di sassi sfregati tra loro e aspettava un bambino, sua figlia di sei
subito raggiunsi casa.
anni e la madre) morì quella notte.
Quale cosa ti ha colpito di più?
Tutta la gente era uscita dalle case e
si chiedeva dove fosse stato l’epicentro,
ma ben presto passò una macchina del
comune con un altoparlante che chiedeva alle persone disponibili di recarDov’ eri?
Ero appena uscito dal lavoro e stavo si ad aiutare nelle zone fra Maiano,
guardando delle fotografie assieme Osoppo e Gemona, dove erano cadute
ad un mio amico appoggiato alla mia delle case.
macchina,quando sentii sobbalzare
Cosa hai visto subito dopo il terl’asfalto e muoversi la macchina.
Intuii subito che si trattava di qual- remoto?
cosa di straordinario,ma non ebbi Mi sono recato assieme a due miei
il tempo di pensare che subito dopo amici nella zona di Maiano dove,
arrivò la scossa più violenta e distrut- giunti in piazza, rimasi colpito dalla
trice che fece muovere tutto, osservavo devastazione causata dal terremoto.
l’asfalto che si muoveva come le onde Si avvicinò un signore che ci chiededel mare; c’era un rumore terrificante va di aiutarlo perché dalla sua casa
crollata uscivano lamenti di persone
e si sentivano le grida della gente.
Fu un lunghissimo minuto in cui pen- sepolte. Lavorammo con le sole mani
per salvare suo padre, ma purtroppo
savo di sognare.
Cosa è successo nei giorni seguenti?
I giorni seguenti ci fu uno straordinario impegno di tutta la gente colpita
dal terremoto e una straordinaria solidarietà da parte di tutti gli italiani e
del mondo intero. Da questa catastrofe
nacque la Protezione Civile, forse la
migliore al mondo.
Come si fece la ricostruzione?
Ci fu una ricostruzione molto ben
programmata: prima le fabbriche,
dopo le case e infine tutto il resto.
Una ricostruzione esemplare di cui
possiamo e dobbiamo, come friulani,
essere fieri.
Marco Foschiani
e classe V Scuola primaria
di Ciconicco
Continuiamo a parlare di legalità…
Lezioni molto interessanti tenute dalle forze dell‛ordine in diversi plessi
Diritti e doveri ci appartengono
ma fino a diciotto anni non possiamo agire: la capacità di agire si acquista quando si diventa
maggiorenni.
Un grosso rischio per i ragazzi
della nostra età sono le droghe:
quelle più leggere, come lo spinello, vengono proposte ai ragazzi già
alle superiori.
Molti indizi possono far capire che
un figlio si droga: il ragazzo viene
a casa tardi la notte e si sveglia
molto tardi al mattino con gli occhi rossi. Ci sono dei genitori che
capiscono che i figli hanno appena
fumato e cercano di star loro vicini,
altri invece si disinteressano dei
loro problemi.
La legge non ammette ignoranza,
ad esempio se si compra da qualcuno un cellulare rubato, pensando
che sia nuovo, non ci si può difen-
dere dicendo che non si sapeva.
A proposito, se siete possessori di
cani ricordatevi che avete delle
responsabilità. Alcune specie sono
infatti pericolose: pittbull, boxer,
rottwailer, dobermann… In ogni
caso non devono poter avvicinarsi
liberamente alle altre persone, potrebbero sbranarle e il proprietario
ne è responsabile.
Vi abbiamo annoiato? Speriamo
di no, per noi le lezioni di legalità
sono state proprio interessanti e
speriamo che ci saranno d’aiuto
per diventare bravi cittadini.
Denis, Cristina, Silvia e Giada
Classe V Scuola Primaria
di Ciconicco
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Questa volta, a teatro, ci siamo andati a piedi
La strada per arrivarci non è stata molto lunga ma a
volte scomoda è a volte divertente; abbiamo camminato a
piedi nudi su una strada pelosa e morbida, erbosa e fiorita, sassosa, ruvida, a bolle, colorata e acquosa. Abbiamo
consegnato il biglietto di ingresso: l’impronta del nostro
piede, e finalmente siamo entrati a teatro, una grande
bolla bianca dove si stava vicini e caldi. E’ incominciata
così la nostra avventura, i piedi…protagonisti e non, si
sono scambiati i saluti e poi si sono incantati davanti ai
piedi della signora con il pancione: i suoi diventavano
….nuvola, farfalla, uccello,e tante altre cose; erano magici! C’era anche un signore che aveva vestito il suo piede
con un cappello e che così travestito faceva la corte alla
scarpa con il tacco. E’ stato bellissimo quando sono apparsi tanti piedini piccoli che si attaccavano dappertutto
e quando il palloncino si sgonfiava e faceva quel rumore:
prrrrrrr ci ha fatto fare delle gran risate!!!! E poi…….. e
poi c’era anche una musica molto bella, quasi una ninna
nanna ; siamo stati molto bene in quel teatro, piccolo,
stretto e caldo e tanto tanto dolce. A proposito il titolo
dello spettacolo era “Piè di pancia”(naturalmente).
Una giornata da cervelloni
Il 18 Marzo 2006 si sono disputate al Liceo Scientifico
“Niccolò Copernico” le semifinali italiane dei giochi matematici organizzati dalla Bocconi di Milano.
A questa manifestazione hanno partecipato
ragazzi da varie parti della regione, ed alcuni
alunni della nostra scuola.
Le gare erano costituite da una specie di “verifica”
di circa 90 minuti con problemi di difficoltà crescente, a seconda dell’età dei partecipanti.
Le premiazioni vengono assegnate in base a
quanti problemi si risolvono, alle difficoltà
superate ed al tempo di esecuzione.
I risultati sono stati pubblicati sul sito web
del liceo “Copernico”, assieme alla pagina dedicata alla Università organizzatrice, la “Bocconi”
di Milano. Marco Briatti di II A si è classificato primo
nelle province di Udine e Pordenone, e Sara Pugnale di I D nona. I due vincitori disputeranno a
Milano la finale nazionale.
Esperienza
di Marco Briatti
Quel giorno tremavo come una foglia. Ero con mio padre che, con le sue battute, contribuiva a creare un’ atmosfera
ancora più tesa. Una volta entrato al liceo “Copernico” cominciai a cercare la professoressa, ma non la trovai.
Preso da panico venni strattonato dal papà che mi portò di peso in una stanza fredda e con le pareti bianchissime
(manco fosse un ospedale!) dove avrei eseguito la mia prova. Dentro c’erano dei loschi figuri sconosciuti, ognuno
seduto al proprio banco. Nel giro di 10 secondi mi ricordai di non avere portato il documento d’identità, e pensavo
di essere l’unico. Invece molti ragazzi non lo avevano portato e mi rasserenai.
Ci consegnarono un foglio con nove problemi. Da quel momento trascorsero 53 minuti interminabili, dopodiche
restituii il foglio dottamente compilato, credendo però che fosse tutto sbagliato.
Con mia grande sorpresa, i l mercoledì successivo venni informato di aver ottenuto un ottimo piazzamento: ero
arrivato primo!!!
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Intervista a mio padre
Sulla missione di pace a Nassiriyah
Domande
1) Quando sei partito?
2) Quando sei atterrato in Iraq qual è stata la cosa che ti ha colpito maggiormente?
3) Quale lavoro svolgevi in Iraq?
4) Come sono il clima e l’ambiente in quella area geografica?
5) In quali condizioni vive la popolazione?
6) Che cosa facevate per loro?
7) Hai potuto vedere qualcosa di particolare?
8) Gli ultimi giorni come sono stati?
9) In aereo nel viaggio di ritorno cos’hai fatto?
Risposte
che, essendo d’origine alluvionale e quindi argillosa, in molti posti raggiunge, se
asciutta, la consistenza del borotalco.
Ciò è causa, durante il periodo estivo,
d’imponenti tempeste di sabbia che, in
alcuni casi, alzano nuvole di polvere alte
2) Mi sono guardato attorno per vedere centinaia di metri e che sono visibili a
com’era la terra dove ero arrivato, visto chilometri di distanza.
che fino ad allora me l’avevano solamente descritta. Ero molto curioso di scoprire 5) Le condizioni di vita della popolacom’era dal vero il deserto. Ciò che mi ha zione sono generalmente precarie. Il
colpito era il clima secco e polveroso che lungo periodo di guerra ha comportato
mi circondava: non c’era modo di sudare notevoli danni al sistema irriguo e ciò
perché c’era così poca umidità che il su- ha causato la desertificazione di aree
dore evaporava quasi istantaneamente. coltivabili, siccità e scarsità di raccolti.
Una delle cose che, infatti, ci dissero La produzione agricola è insufficiente
immediatamente era di bere almeno tre al fabbisogno alimentare interno. I
litri d’acqua il giorno, perché il rischio principali prodotti sono i datteri, l’orzo,
di disidratarsi senza accorgersene era il mais, il riso, gli ortaggi e la frutta.
L’allevamento è incentrato su bovini,
molto elevato.
caprini ed ovini e le attività industriali
3) Ho svolto le mansioni di progettista e sono in lenta ripresa.
direttore dei lavori all’interno della base,
proseguendo così l’incarico che normal- 6) Oltre alle attività svolte per la riorganizzazione delle Istituzioni locali, vi sono
mente svolgo in Italia.
anche attività umanitarie, distribuzione
4) Nassiriyah è una città di quasi 300.000 d’aiuti e attività CIMIC (Cooperazione
abitanti, situata nel sud dell’Iraq su una Civile-Militare) in funzione anche delle
vasta pianura alluvionale lungo il fiume esigenze emerse nel corso d’incontri con
Eufrate al limitare nord delle zone palu- le locali autorità religiose e con i rappredose formate dai delta dei fiumi Tigri ed sentanti politici delle diverse etnie. Le
Eufrate chiamate marshlands. L’area tra attività sono svolte in favore della poi due fiumi identifica la “Mesopotamia” polazione attraverso la realizzazione di
(mesos “medio” e potamos “fiume,” così progetti inerenti al miglioramento della
“terra tra i fiumi”), dove s’insediò la ci- qualità della vita, l’educazione scolastiviltà sumerica con le principali città di ca, la medicina preventiva e la sanità in
UR ed URUK. Il clima è continentale con generale. L’altro settore d’interesse è il
estati torride e secche ed inverni miti. ripristino di servizi essenziali: ricostruLe piogge sono molto scarse e limitate ai zione di scuole, riparazione e manutenmesi invernali, da dicembre a Febbraio. zione d’acquedotti e fognature, ripristino
Per questo motivo l’area è prevalente- di centrali elettriche e rifornimento di
mente desertica anche se la presenza di combustibili per le stesse, ripristino di
discrete quantità d’acqua potrebbe resti- tribunali e di strutture carcerarie, lavori
tuire, mediante il miglioramento della di pulizia nelle città e nei villaggi, ecc..
rete d’irrigazione, molti ettari di terra I lavori sono svolti con il concorso di
all’agricoltura. L’Eufrate, infatti, avendo personale iracheno, la cui assunzione
sponde basse è adatto ad essere sfruttato è concordata con i “City Council” locali.
per l’irrigazione. La mancanza di que- Viene, inoltre, fornita collaborazione alle
sta renderebbe impossibile l’agricoltura organizzazioni umanitarie.
a causa dell’intensa luce del sole estivo.
Particolare è inoltre la qualità della terra 7) Durante il periodo che ho passato in
1) Sono partito il 9 Novembre 2005 per
Pisa dove, il mattino seguente, mi sono
imbarcato su un aeroplano tipo C130J
dell’Aeronautica Militare. Il volo era
diretto ed è durato circa sette ore.
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Iraq ho avuto la possibilità di visitare il
sito archeologico di UR. La città è stata
la capitale dei Sumeri, che sono ritenuti
i responsabili della costruzione dei primi
tempi monumentali e dei palazzi, della
fondazione delle prime città - stato e
probabilmente dell’invenzione della
scrittura e della ruota. Essi avevano
inoltre qualche conoscenza astronomica,
per esempio sapevano che Nettuno era
di colore verde-blu, e la loro matematica
era basata su uno strano sistema di numerazione: il sistema sessantesimale e,
nella forma più semplice, il sistema dodicesimale. Ed effettivamente conserviamo, dai sumeri, la divisione del giorno in
24 ore, dell’ora in 60 minuti e dell’angolo
giro in 360 gradi, e la “dozzina”, cioè la
quantità 12. Le vestigia dello Ziqqurat,
il tempio dedicato alla dea luna Nanna
protettrice della città, erano di fronte a
me con i loro 5.000 anni di storia. Inoltre
questa è ritenuta essere la terra di origine di Abramo: (Gn 15, 7. 18) “Io sono
il Signore che ti ho fatto uscire da Ur
dei Caldei per darti in possesso questo
paese... In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abràm: Alla
tua discendenza io do questo paese dal
fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume
Eufrate”. Non bisogna infine dimenticare che Abramo (“Padre/Capo di molti”, in
ebraico Avraham, in arabo Ibrāhīm) è il
patriarca dell’ ebraismo, del cristianesimo e della religione islamica.
8) Gli ultimi giorni sono stati molto intensi come sempre, anche se ho fatto più
fatica di altri momenti a mantenere la
concentrazione perché oramai avevo la
mente rivolta al rientro a casa. In quei
giorni, tra verifiche all’equipaggiamento e riunioni varie, ho anche trovato il
tempo di salutare coloro che mi avevano
aiutato durante quei quattro mesi trascorsi a circa 6.000 chilometri da casa.
Ho passato inoltre molto tempo a pensare all’esperienza che avevo fatto ed a ciò
che avrei provato tornando in Italia.
9) Visto che sull’aeroplano non eravamo molti, oltre che leggere l’ennesimo
libro, sono anche riuscito a stendermi
e a riposare perché la stanchezza per il
lungo periodo sotto pressione si stava
facendo sentire. E’ stato emozionante
sorvolare le coste meridionali della
Grecia cercando di riconoscere dall’alto
le città conosciute solamente sui libri di
geografia. Al termine del volo, quando
siamo arrivati in prossimità dell’atterraggio, ho controllato attentamente
quale tipo di alberi fossero visibili: pini
marittimi o palme?
“ PINI ”…ero realmente tornato a
casa.
Lorenzo Ceccorulli
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Mangiare sano
Il giorno 10 aprile 2006 è arrivata nella nostra scuola un’agronoma, ossia una persona che studia i metodi di coltivazione.
L’incontro rientrava nel progetto “Frutta e verdura me le
mangio a dismisura”.
La signora Daniela ha iniziato il suo intervento parlando
dell’agricoltura biologica. Alcuni di noi non conoscevano il
significato di queste due parole, così la nostra relatrice ce
l’ha spiegato: l’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che prevede, nel rispetto dell’ambiente, l’utilizzo solo
di prodotti e tecniche naturali che non alterano il ciclo vitale
delle piante. Questo metodo usa anche la rotazione delle
colture: si piantano prodotti sempre diversi, altrimenti
il terreno si impoverisce delle sostanze che servono per
nutrire le piante. Inoltre, la presenza di particolari
uccelli ed insetti ( ad esempio le coccinelle e le crisope), specificatamente allevati, è utile perché
protegge le piante dagli animali dannosi, senza
che sia necessario l’uso di pesticidi. Il compost
ed il letame garantiscono infine la fertilità
del terreno.
La signora Daniela ci ha detto che
non tutti i campi vengono coltivati
secondo questi principi. Molti
agricoltori praticano l’agricoltura intensiva, ossia un metodo di coltivazione che prevede,
invece, l’utilizzo di sostanze
chimiche e tecniche non sempre naturali per far crescere
le piante.
Noi non possiamo riconoscere ad occhio nudo se un prodotto è
biologico: sono necessarie delle analisi chimiche. L’etichetta,
comunque, garantisce il metodo di produzione.
L’agronoma ci ha spiegato che per nutrirci bene, non solo
dobbiamo mangiare alimenti sani e buoni ma dovremmo
anche seguire le indicazioni date dalla piramide alimentare.
Per vivere, per crescere e per proteggerci dalle malattie a
noi servono zuccheri, sali minerali, grassi, proteine, vitamine e acqua. Queste sostanze semplici sono contenute negli
alimenti in quantità diverse. Alla base della piramide alimentare ci sono il pane, la pasta ed il riso, seguono la frutta
e la verdura. Un po’ più in alto si trovano le uova, la carne
ed il pesce, all’estremità i dolci ed i grassi. Le fibre,
che noi troviamo nelle verdure e che non riusciamo
a digerire, sono utili al nostro organismo perché depurano l’intestino.
Al termine della lezione abbiamo discusso insieme sui comportamenti da tenere per assicuraci
una sana alimentazione: dobbiamo sempre fare
una abbondante colazione, dobbiamo mangiare
un po’ di tutto, soprattutto frutta e verdura,
dobbiamo limitare l’assunzione di cibi fritti,
dolci e bibite gassate; se qualcosa non ci
piace tanto, dovremmo farcela cucinare
in modo diverso.
È stato un incontro molto interessante
che ci ha permesso di conoscere alcuni
aspetti utili per crescere sani.
Classe quarta
San Vito di Fagagna
ALIMENTI ENERGETICI
ALIMENTI COSTRUTTIVI
ALIMENTI PROTETTIVI
Classe terza San Vito di Fagagna
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“Star bene insieme a scuola”
Giochi, esperienze e molto altro ancora per star bene con se
stessi e con gli altri
Quest’anno in IIIA, per migliorare
la solidarietà e l’amicizia all’interno
della classe, si è deciso di avviare il
progetto “Star bene insieme a scuola” con la psicologa dott.ssa Silvana
Danna.
All’inizio tutti eravamo perplessi: a
cosa sarebbe servito questo progetto?
Ma non sarebbe stato più opportuno
farlo in prima?
Sia per motivi “scolastici” che per
necessità, lo abbiamo affrontato solo
quest’anno, a tre mesi dalla fine della
scuola. Grazie alle sue particolari ed
un po’ bizzarre attività (come quella di
farci mettere in cerchio e di parlare di
uno degli oggetti che ci sono più cari),
la psicologa è riuscita a divertirci e a
farci capire come vivere in armonia.
Rispettando gli altri ed essendo a nostra volta rispettati, abbiamo imparato a costruire una classe più unita.
Di seguito riportiamo le riflessioni di
alcuni compagni:
- “Il progetto mi è sembrato molto
utile: mi ha fatto capire molto di me
stessa di fronte agli altri”
- “Questi incontri mi sono molto pia-
ciuti perché ho potuto apprezzare le
qualità di varie persone, che prima
non avevo neanche notato”
- “...ne è risultato che la classe non è
poi così male, che l’unità c’è comunque. E’ stata un’esperienza molto utile
ed è stata pure divertente!”
- Il gioco dell’ultima lezione (“Il gomitolo di lana”) ci ha fatto capire quanto
sia importante stare uniti uno all’altro… soprattutto è stato intrecciato
un filo, che ha legato tutti noi in una
classe più unita!
- Io voglio trasmettere, nella nuova
scuola, i “caratteri fondamentali per
una buona convivenza”.
Concludiamo con le parole di uno di
noi: “In queste sedute abbiamo discusso, fatto giochi e lavori di gruppo, grazie ai quali abbiamo scoperto i
forti legami della classe, nonostante
le notevoli diversità fra i singoli componenti. Consigliamo quindi questo
progetto a tutte le classi con qualche
problema di unione”.
I ragazzi di IIIA
A giocare come i nonni
Noi bambini delle prime e delle seconde di Fagagna siamo andati a Cjâse
Cocel per scoprire come giocavano i
nonni quando erano bambini e abbiamo avuto molte sorprese.
Abbiamo trovato dei veri nonni che ci
hanno raccontato che loro i giocattoli
se li costruivano adoperando ritagli
di stoffa, legnetti e materiali che
trovavano nei campi o in casa. Poi ci
hanno chiesto se volevamo imparare
a costruirli e noi abbiamo risposto di
si! Allora siamo tornati a Cjâse Cocel
per altri due pomeriggi per lavorare
con i nonni.
Il nonno Listero ci ha fatto vedere
come si costruiscono gli animaletti
e gli aerei con i gambi del mais (lis
cjanussis). Poi ci ha fatto provare e ci
ha anche prestato il suo temperino: ci
ha detto che una volta tutti i bambini
ne avevano uno. Altri bambini hanno
invece imparato a fare “lis pipinis” con
i ritagli di tela e di stoffa.
Due nonne ci hanno aiutato a preparare e a cucire le bamboline, i loro
vestiti, i capelli e il lettino. Abbiamo
fatto il lettino con una scatola da scarpe; dentro abbiamo messo il cuscino,
il materasso, il lenzuolo e la coperta.
Queste nonne erano davvero brave
e pazienti... ma anche noi abbiamo
avuto pazienza ad aspettare il nostro
turno.
Alla fine ognuno si è portato a casa il
giocattolo che aveva costruito: è stata
una vera soddisfazione.
Ci è piaciuto molto andare a Cjâse
Cocel e ci siamo tanto divertiti a costruire i giocattoli. Sono tutti molto
belli, anche se sono tanto diversi da
quelli che abbiamo a casa.
classi prima A e B, seconda A e B
Scuola Primaria di Fagagna
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Il parco giochi si rinnova
Grazie all’ interessamento dei genitori
alla scuola dell’ infanzia di Ciconicco
sono arrivati dei nuovi giochi per il
giardino. I piccoli hanno accolto con
molto entusiasmo la novità tanto
da realizzare anche disegni ricchi di
particolari e traboccanti di vitalità e
gioia.
“Pixies e Sbilfs”
viaggio tra musica e fantasia
Spettacolo teatrale della IIIA, ricco di tradizioni e sorprese
Cosa può unire la cultura inglese e
quella friulana?
Il dilemma sorse durante la compresenza di inglese e musica: dovevamo
decidere che attività intraprendere
durante quelle ore. Abbiamo pensato
ai Celti, popolo originario della Gallia,
che era arrivato fino in Friuli: essi sarebbero stati il punto d’unione tra le
due culture.
Abbiamo così deciso di inventare una
storia per una rappresentazione teatrale.
Documentandoci, abbiamo scoperto
che i Celti credevano in alcune divinità
acquatiche che vivevano sottoterra.
Anche in Friuli si credeva in alcune
divinità acquatiche,“lis Aganis”, specie
di streghe che secondo la tradizione
vivono vicino ai corsi d’acqua. Possono
essere delle creature benefiche ma anche maligne.
Altri personaggi tipici friulani che compaiono nel nostro lavoro sono gli Sbilfs,
dei folletti originari della Carnia, di natura benevola: amano molto scherzare e
apprezzano la musica. Queste creature
in Gran Bretagna assumono i nomi di
Pixies o Small People.
La rappresentazione, che ha come pro-
tagonisti proprio gli Sbilfs e le Aganis,
è ricca di balli e musiche scelte da noi; a
volte sono state anche modificate, grazie
all’aiuto del nostro prof di musica. Alcuni pezzi li suoniamo con i flauti.
Nella rappresentazione vengono utilizzate tre diverse lingue: l’inglese, il
friulano e l’italiano, a testimonianza
del nostro “plurilinguismo”…
Le scenografie e parte dei costumi
sono stati realizzati da noi alunni con
l’aiuto dei nostri insegnanti e di alcuni
genitori.
Questa esperienza, che ha richiesto
molto lavoro ed impegno, ci ha fatto
comprendere, fra l’altro, l’importanza
del contributo di ognuno di noi al buon
esito del nostro spettacolo.
Ilaria Corazza
Dal Peru‛ a Ciconicco
Esperienza con la
mediatrice culturale
nella Scuola dell‛infanzia
di Ciconicco
Simpatico ed interessante intervento della mediatrice culturale
peruviana nella nostra scuola, che
ha fatto conoscere ai bambini alcuni aspetti folcloristici e narrativi
del Perù splendido paese di origine
della nostra piccola Tanya. Emma
nel suo colorato vestito delle donne
del Perù ci ha anche fatto ascoltare
e ballare la danza del sole, toccare e
suonare gli strumenti musicali costruiti con materiali naturali, zucche canne, unghie di capra, nonché
raccontato una leggenda peruviana
sulle origini dell’ uomo.
La nostra recita
“Lo strano caso del Dottor Jekyll e di
Mister Hyde”, questo è il titolo della
recita della classe IIC, che si è esibita il 23 maggio a Palazzo Pico in un
pomeriggio dedicato al Teatro.
All’inizio è stata dura, infatti le prove, che si sono dovute integrare con
le lezioni, ci hanno costretto a lavorare più sodo del solito, ma alla fine
ce l’abbiamo fatta e ci siamo sentiti
pronti per la grande prova davanti
al pubblico.
È nato tutto dalla lettura del libro
omonimo, che ci ha affascinati al punto da invogliarci a costruire il copione
e cercare di poterlo mettere in scena
dividendoci le parti a seconda delle
caratteristiche di ciascuno di noi.
Tutti ci siamo preoccupati di portare del materiale necessario alla
scenografia e ai costumi e, dopo
mille rimproveri e sollecitazioni, ci
siamo sentiti pronti per entrare in
scena recitando, ballando, suonando
e cantando anche con dei versi o delle battute in lingua inglese. La cupa
atmosfera della Londra fumosa del
romanza, stata reperita in alcune
illustrazioni d’epoca che vengono
proiettate sullo sfondo, per creare
l’atmosfera di inquietudine necessaria per accompagnare una storia
tanto inquietante quanto grottesca.
Ester Codutti
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Ritorna “Teatro insieme!”
Quest’anno il laboratorio “Teatro insieme” ha messo in scena una simpatica
commedia dal titolo “La me famee: le
stories che mi an contat” che ha come
protagonista Giannino Stoppani, detto
Gian Burrasca, per le birichinate che
combina di giorno in giorno, tra la disperazione dei suoi familiari.
Le vicende, uscite dalla penna di Luigi Bertelli, in arte Vamba, sono state
adattate alla realtà di Fagagna, i cui
usi, costumi, storia, tradizioni, sono
ben evidenziati dalle canzoni, dai
balli, dai racconti, che arricchiscono
la trama. Accanto agli aspetti culturali
propri della friulanità fagagnese, sono
presenti anche apporti provenienti da
modelli di vita diversi dai nostri e che
sono espressione di una società multiculturale, qual è quella della Fagagna
di oggi, non esente dal fenomeno della
immigrazione di stranieri. Uno degli
aspetti dell’originalità dello spettacolo è rappresentato dalla presenza dei
genitori sulla scena, non solo come
costumisti e scenografi, ma anche
come attori. Quest’anno si è voluto
dare visibilità alla loro partecipazione, consentendo di mostrare le loro
qualità artistiche, sotto la luce dei
riflettori.
Nelle canzoni e nei balli popolari,
proposti dai genitori, attingendo dal
repertorio suggerito dal Paese di origine, ogni bambino e ogni bambina può
riconoscere la propria storia familiare. Come è già evidente dal titolo, il
tema della famiglia fa da sfondo alle
vicende rappresentate nello spettacolo
teatrale, del quale un’anticipazione è
stata proposta durante la serata conclusiva del ciclo di conferenze su “La
famiglia tra diritti e responsabilità”
organizzato dal Comune di Fagagna.
In quella occasione si è potuto apprezzare l’impegno e la bravura dimostrati
dagli attori in erba, che hanno saputo
coinvolgere, entusiasmare e divertire
il pubblico, che ha risposto con calorosi applausi. Se il buon giorno si vede
dal mattino, possiamo prevedere che
lo spettacolo finale sarà un successo
assicurato, dal momento che sul palcoscenico, oltre agli alunni delle medie,
si esibiranno anche quelli dell’infanzia
di Silvella, Madrisio, Ciconicco e delle
primarie di Fagagna, San Vito, Ciconicco, i quali, come già negli anni precedenti, siamo certi, saranno capaci di
sorprenderci per la loro spontaneità
recitativa e originalità scenica.
I muppets raccontano...
Finalmente un’attività veramente divertente per la II B…..ma siamo sicuri
che sia così? Chiediamolo ai muppets,
le simpatiche creature protagoniste
dello spettacolo allestito dagli insuperabili scenografi e registi, che hanno
dato vita a principesse, asini, agane,
turchi, templari, sacro Graal e molto
altro. Ma lasciamo la parola ai muppets………
“Ahi, che male, mi hanno cucito senza anestesia – dice l’asino Bertonto
di Fagagna – e mi hanno fatto pure
bianco!” “Guarda me… che vestiti mi
hanno cucito quei ragazzi – risponde
il turco Fumokamèl –era meglio se
compravano le stoffe che vendo io al
mercato di Istambul!” ”Ma guarda
piuttosto come mi hanno incollato i
capelli…- si lamenta la principessa
Jameline - sono venuta fuori peggio
di uno zerbino..”
A questo punto intervengono le agane:
“Era tutto troppo perfetto, dovevamo
pur rovinare qualcosa….- dicono.
“State tutti zitti – interviene il mongolo Gengis Gat – altrimenti qualcuno ci
sentirà” E tutti in coro: “Chi ci sentirà?
E cosa ci facciamo qui?” “Finalmente
mi hanno tirato fuori dopo secoli di
ricerche.. e adesso prendete di farmi
stare zitto?!’” Sbotta il Graal.
“Ma che cos’è questo brusio?- chiede
Luis. “Che cosa sta succedendo? Gli fa
eco Federico. “Ahhhh – grida la principessa Jameline vedendo i ragazzi
armati di cucitrice, spilloni, forbici e
così via…”
Zitti tutti che si va in scena! Muoviamoci…è ora di cominciare lo spettacolo!- dicono i ragazzi. “All’arrembaggio
– risponde il pirata.
Classe II B e muppets
“Il drago”, un
superspettacolo
teatrale
È una storia antica e moderna, realistica e
fantastica, drammatica e divertente. Ambientata nel paese che non ha nome, ma
che esiste ovunque. È una storia di gente
comune e di eroi, di ragazze condannate e
persone dal futuro promettente, di creature gigantesche e di minuscoli animali.
La sfida tra il bene ed il male è ormai un
classico, coraggio e amore cercano instancabilmente libertà e giustizia. Il poco che
una persona può offrire può rivelarsi a
volte indispensabile, come può bastare
un barlume di speranza per risvegliare il
“noi” nascosto; quello che lotta continuamente per le cose che ama.
Da questo universo di parole che lasciano
riflettere, i ragazzi del laboratorio di teatro, con l’aiuto delle professoresse, hanno
allestito uno spettacolo.
C’è chi colora, chi ritaglia, chi cerca musiche e chi recita. In questo laboratorio si
impara ad immedesimarsi nei personaggi,
ma anche a stare insieme e, anche nei momenti di ridarola, a collaborare. Abbiamo
inoltre dei preziosi alleati: le ragazze e
le prof. del laboratorio “manteniamoci
in forma,”che ci stanno aiutando con dei
balletti a rendere questo spettacolo …
spettacolare!
Dobbiamo un grande grazie alle prof. e
alle nostre “alleate”e lasciamo i lettori
con quattro parole: tre protagonisti, una
storia.
I ragazzi del laboratorio teatrale
Il giornalino di
Gianburrasca
Divertente storia anche
per i più piccoli
Pur ritenendolo un libro piuttosto
difficile per i bimbi dell’ Infanzia, dal
punto di vista del linguaggio e dell’
ambientazione delle vicende del protagonista, la narrazione ha destato
notevole divertimento e offerto spunti
di riflessione tra i nostri alunni della
scuola di Ciconicco.
L’ occasione, quindi del teatro d’ Istituto e l’interesse dei bambini grandi,
ci ha stimolate a proporre una lettura
ed elaborazione non solo dei brani più
semplici e divertenti, ma di gran parte
del libro stesso. Il gradimento è dimostrato anche dagli elaborati grafici dei
bambini di cui vi invio alcuni significativi esempi.
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Gemellaggio con i compagni austriaci di Winklern
Una giornata trascorsa insieme a Fagagna
Finalmente sono venuti a trovarci i compagni austriaci di
Winklern, che ci avevano ospitati per quattro fantastici
giorni a fine febbraio. Si sono fermati per una giornata in
cui noi, i nostri genitori e gli insegnanti abbiamo preparato un’accoglienza calorosa. Questo gemellaggio è iniziato
lo scorso anno e ci consente di conoscere nuovi amici, di
approfondire la lingua tedesca ed arricchirci culturalmente. Per accogliere degnamente i nostri “gemelli” austriaci
c’è stato l’impegno di tutti; il risultato è stato una festa
delle famiglie che ha coinvolto tante persone.
Per dare una veste ufficiale all’incontro il nostro Dirigente
scolastico Lieto Molinaro ha invitato il sindaco di Fagagna Gianluigi D’Orlandi che all’arrivo dei nostri ospiti ha
portato il saluto della comunità ed ha offerto in dono al
sindaco austriaco Peter Sunntinger, anche lui intervenuto
in questa giornata, lo stendardo di Fagagna. Stabiliti così
i rapporti anche tra i due paesi, è finalmente iniziato
il banchetto di benvenuto, magnificamente allestito da
alcune madri dotate di particolare spirito artistico. Poi
gli Austriaci sono andati a visitare il castello di Villalta e
quindi ci siamo riuniti per il pranzo, tipicamente italiano,
in mensa. Abbiamo trascorso il pomeriggio al Museo della
vita contadina di Cjase Cocel, dove abbiamo partecipato
ad un laboratorio in cui abbiamo realizzato dei cestini di
vimini. Abbiamo inoltre scorrazzato nel cortile del museo
e poi siamo andati a fare una passeggiata in castello,
dove la vista era bellissima ed ha attirato l’attenzione
di tutti.
Il clou della festa è avvenuto la sera, quando i nostri
genitori si sono improvvisati cuochi specializzati nella
griglia ed hanno preparato numerosi e squisiti piatti della
tradizione friulana: polenta, frico, salsicce e bistecchine
di maiale. La più grande sorpresa è stata alla fine, quando dalla cucina dell’osteria di Cjase Cocel sono emersi i
fantastici dolci preparati da noi: una vera festa per gli
occhi e per il palato! Alla fine ci siamo divisi i doni portati
dall’Austria: pane fatto in casa, burro, speck, marmellate
e molte altre cose buone e genuine. Quindi ci siamo salutati e ci siamo detti arrivederci a settembre, quando noi
ospiteremo i ragazzi austriaci per alcuni giorni.
Avremo così la possibilità di rivederci, di ricambiare la
stupenda ospitalità ricevuta e di continuare un’esperienza
fantastica!
La classe IIB
Le “Perle” della IIIA
La prof: “Datemi i vostri tre libretti, voi due!!!”
Dopo una settimana di assenza per presunta malattia,
l’alunno si giustifica:
“ Eh, non ho fatto la punizione perchè quando ero in
vacanza non avevo il libro!!!
Prof : “ Parlami del parto.”Alunno: “ Dopo 9 mesi circa
sta poverina, sta donna, deve andare in ospedale perché
ha mal di pancia!!!”
Durante l’interrogazione di storia, un’alunna: “Moritte
per affelenamento”
La prof.: “Domani portate il libro di scienze L’UOMO”
Alunno: “Perché non la donna??”
La prof : “Cos’è la zecca clandestina?”
Alunno: “E’ quell’insetto albanese…!!”
La prof : “Abbiamo le testimonianze dei soldati morti!!!”
Un alunno ha un problema all’occhio e ne discute con
la prof.
Un compagno al ragazzo: “Hei, guarda che hai l’occhio
rosso!”
L’altro: “ Ma bravo, è arrivato Napoleone e ha scoperto
l’America!”
I ragazzi della scuola di Hermagor, gemellata con il nostro
Istituto da parecchi anni, hanno partecipato alla classica
gara sportiva di fine anno.
La prof.: “Correggiate con la matita!”
Durante l’interrogazione di storia: “La maggioranza
della popolazione è protestantesima!!!”
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A, B, C…
unite contro un canestro
Ogni anno il nostro Istituto organizza
il tradizionale torneo di basket 3x3,
per la seconde; il primo posto è stato
assegnato alla sezione A (40 punti),
seconda classificata la sezione C (25
punti) ed infine terza la sezione B (24
punti).
La prima classificata, con alcuni meritevoli atleti di altre sezioni, ha dovuto
confrontarsi con le squadre di un’altra
scuola, quella di Majano. Il torneo si
è svolto nella palestra della scuola
ospitante; il tutto si è svolto in una
mattinata molto produttiva, se non ne
siete conviti…guardate i risultati!
La prima classificata è la squadra
numero 4 di Fagagna composta da
Quadriglio Mattia, Bertoni Luca, Corazza Giovanni, Nicole Rossi.
Il secondo posto sul podio è stato occupato dalla squadra numero 2 formata
da Lizzi Francesco, Di Luch Ilaria, Di
Martino Alex, De Zorzi Arturo, Federico Nicola.
Al quarto posto la squadra numero
6 di Fagagna con Zorino Chiara, Zanelli Enrico, Micoli Federico, Vanini
Laura.
Con questi risultati la coppa è tornata
ai legittimi proprietari; dovete sapere
che un anno fa la nostra cara coppa
era stata vinta da i ragazzi di Majano
e quest’anno, visto che abbiamo vinto,
è tornata a noi.
Visita al castello di Villalta
Nel mese di Marzo, le classi prime della
Scuola Media di Fagagna si sono recate
in visita al Castello di Villalta per documentarsi su com’erano organizzati i primi
castelli costruiti in Friuli. Le guide hanno illustrato i vantaggi dell’ubicazione
sulle alture del castello di Villalta e
la sua tipologia edilizia. La cosa che ci
ha impressionato ed interessato di più,
all’interno del castello, è stata la sala
delle torture, nella quale a molti ragazzi
sembrava di vivere le terribili violenze
subite nel passato. Oltre a questa sala, è
stato anche interessante visitare il salone, in cui c’erano degli arazzi decoratissimi; inoltre, nel fregio delle pareti erano
rappresentati gli stemmi dei proprietari
del castello e dei comuni circostanti. In
seguito abbiamo visto la sala da pranzo,
dove la guida ci ha raccontato una leggenda su un proprietario settecentesco del
castello, Lucio della Torre, il quale, dopo
molte scorribande e delitti fu condannato
a morte dalla Repubblica di Venezia che
aveva sequestrato il castello. Un altro
posto dell’ edificio medievale molto importante che abbiamo potuto ammirare,
è stato il giardino interno, in cui si trova
la torre difensiva. In un salone al piano
terra vengono conservati i ritratti dei più
illustri antenati e vecchie foto in bianco e
Atletica
superstar
nella nostra
scuola
Venerdì 7 aprile si è svolta a Feletto
Umberto la fase distrettuale della
gare di atletica a cui hanno partecipato alcuni nostri coetanei per loro
legittima scelta. Le specialità nelle
quali i nostri amici si sono valorizzati sono state la corsa veloce, il
salto in lungo e in alto e il getto del
peso. Il nostro Istituto ha ottenuto
ottimi risultati, aumentando il suo
prestigio. Peccato che nessuno dei
vincitori è riuscito a salire sul più
alto gradino del podio.
Ecco i tanto attesi nomi dei superstiti di quel venerdì mattina …
Corsa veloce
Argento per Luca Benati con
10”40
Hanno partecipato anche Francesco Lizzi, Raffaella Toniutti,
Michele Taboga.
Salto in lungo
Bronzo per Ilaria Di Luch con
3,56m
Hanno anche saltato nella sabbia
Silvia Lizzi, Michele Brunello Zanitti, Eugenio Casula, Foschiani
Luca
Salto in alto
Un Bronzo a Valentina D’Angelo
con 1.31
Un meritevole quarto posto per
Francesco Bianco con 1.50, un altro
buon piazzamento per Fornasiero
Rebecca.
nero, che rappresentano il maniero prima
del restauro. Infine la guida ci ha fatto
capire l’importanza di questo castello
che rappresenta la maggiore attrazione
storica di Villalta.
Getto del peso
Argento per Di Fant Alessia con
7.94 m.
Si sono massacrati in questa
disciplina anche Annalisa Lizzi,
Vacchiani Giacomo e Topazzini
Matteo.
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La ragazza scomparsa
Cosa serve fare
una tragedia per
essere rimasta
dentro lo stanzino?
Amore, amicizia, mistero...
Sento che oggi c’è
qualcosa che non va...
Speriamo almeno di
vedere Robbie
Sto piangendo
perchè la mia
migliore amica
è scomparsa e io
non so più che
cosa fare!!!!
Oh, no!!!
Uscita dall’aula qualcosa la spinse ad andare a
leggere le novità in bacheca, così scese le scale
per dirigersi al piano di sotto. Le si spalancarono gli occhi quando vide la scritta sull’opuscolo:
Nei primi attimi del primo giorno di scuola “Martina, la ragazza di 2^B misteriosamente Dopo qualche secondo il braccio di Robbie si alzò
Erika aveva un presentimento che la turbava. scomparsa! Chiunque la dovesse vedere chiami automaticamente e abbracciò Erika.
Sentiva che qualcosa sarebbe successo ma l’idea il 1122334455!!!”.
di non sapere cosa la spaventava. L’unica consolazione era vedere il ragazzo che le piaceva.
Maledetta
porta!!
Ci mancava
solo questa!
Ciao, lo
Ciao!!!
sapevi che...
Stai parlando di
mia sorella Martina?
Non dobbiamo
abbatterci anzi
cerchiamola
insieme!
Le spezzò il cuore e per stare sola si chiuse in
uno sgabuzzino non accorgendosi che la serratura era difettosa. Erika provò ad aprire la porta
ma si accorse che le era impossibile. Dopo molti
tentativi si mise ad urlare e a piangere.
Ma i suoi pensieri vennero interrotti dall’assalto delle sue amiche che la tempestarono di
chiacchiere sul ragazzo che da tempo occupava
uno spazio nel suo cuore. Per fortuna la campanella la salvò da quegli uragani dove...
Erika prese coraggio e accettò la sua proposta.
Erika
Cribbio!
Non pensavo di
provocare una
tale catastrofe!
BOOM!!
Come
chiami?
ti
Guarda
Robbie, la foto
è strappata...
Potrebbe essere
un indizio...
Per sua fortuna passava di lì un gruppetto di ragazzi che sentirono delle grida, ma non osarono
entrare. Solo un ragazzo si fece coraggio e riuscì
ad aprire la porta e la salvò. Erika vide con gran
stupore che il suo salvatore era il ragazzo che
le piaceva: Robbie
Sigh...
Sigh...
In aula c’era quel professore pazzo con i suoi
capelli arruffati e quegli strani baffi, intento
ad uno dei suoi soliti bizzarri esperimenti. Si
accomodò al suo solito posto e un’esplosione la
fece sobbalzare dal banco. Il boato era provocato
dal fallimento dell’esperimento del professore.
Lui dalla vergogna fece finta che non fosse
successo niente e iniziò la lezione.
Erika si mise a piangere.
Allora nel pomeriggio s’incontrarono con lo scopo di andare a cercare Erika. Cercarono da tutte
le parti ma non la trovarono, così tornarono all’
ingresso della scuola e notarono che in bacheca
era scomparsa la foto di Erika ed era rimasta
solo la didascalia. A loro questo parve molto
ma molto strano…
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Che fine
avrà fatto?
Mi inizia a
mancare.
Forse ho
capito tutto!!
Si ricordò che quel quadro era quello del sogno!
Ispezionò la classe e vi trovò una fialetta: ora i Ora erano tutti felici...
Scioccati dalla foto scomparsa, decisero che
suoi sospetti erano fondati, bastava solo inter- Ma questa è un’altra storia!!!
per adesso le ricerche potevano cessare e che
rogare il sospetto.
sarebbero riprese il giorno successivo. Le loro
strade si divisero ma si sentivano uniti dai
Nulla!
dubbbi che iniziavano a crescere, incutendo
Sono
nelle loro menti un sendo di timore.
innocente!
Il patentino
Ora puoi esaudire
il tuo desiderio!!!
Frottole!
Vi conviene
confessare.
Cosa avete
fatto a
Martina?
Ok! Sono
stato io ad
aiutarla!
A fine lezione comunicò tutto a Robbie e poi cercarono il professore di chimica. Trovato in sala
insegnanti lo bombardarono di domande.
Erika durante la notte riuscì a dormire solo
poche ore, ma durante il sonno fece uno strano
sogno: l’amica scomparsa si trovava all’interno
di una stanza -non riconobbe quale-; insieme
a lei c’era il professore di chimica che le dava
una fialetta dicendo. “Ora puoi esaudire il tuo
desiderio!!!”
Beh, mi ha detto che si
sentiva esclusa da tutto
e da tutti implorandomi
aiuto. Io l’ho aiutata!
Mi dica dov’è mia
sorella e perchè le
ha fatto questo!
L’interrogatorio continuò...
PUFFF!!
Dai sorellina, esci
fuori!
Marty, si sei?!?
Sono io Erika,
rispondi!!
La ragazza bevve il liquido verdastro della
fialetta e dopo pochi secondi scomparve, non In un primo momento non si mosse nulla, ma in
seguito si sentirono alcuni rumori provenienti
lasciando traccia di sè!
da dietro le loro spalle.
Quel quadro
l’ ho già
visto!
Non era molto
efficace: ha perso il
suo effetto già da
alcune ore!!! Ma ora
andiamo a casa,
per favore?!?
Come mai
possiamo
vederti se hai
ingerito la
sostanza che ti
ha fatto
diventare
invisibile?
Quando si svegliò non potè credere al sogno e
dopo colazione, si recò a scuola. Arrivata vide
Robbie e gli corse incontro. Entrarono dentro
all’edificio scolastico, percorrendo il corridoio Si voltarono e videro con sorpresa la ragazza un
Erika vide una classe vuota, la IIIG e scorse un po’ scossa. Senza esitare e senza fare domande
quadro astratto, così lasciò Robbie e vi entrò. la abbracciarono con affetto.
Durante il periodo scolastico
alcuni ragazzi, desiderosi di
avere il patentino, frequentano
delle lezioni tenute dal vigile
municipale nei locali della
scuola media. In uno dei primi
incontri hanno imparato a
distinguere i segnali stradali;
successivament e hanno appreso
quali sono le possibili zone di
sosta e le regole fondamentali
per guidare il motorino. Ad
esempio la regolazione degli
specchietti e dei fanali, l’utilizzo
appropriato delle frecce di
segnalazione, l’uso delle marce
a seconda della velocità. Il vigile
ha anche sottolineato più volte
che, per non essere un pericolo
pubblico, il motociclista deve fare
attenzione alla presenza di altri
veicoli e ad eventuali situazioni
potenzialmente
pericolose:
traffico intenso, il non corretto (o
il non utilizzo) del casco, manto
stradale non nelle migliori
condizioni, presenza di cantieri
o eventuali ostacoli in prossimità
dello spazio di percorrenza, guida
in stato di ebbrezza…
Se non si rispettano queste
regole, oltre che mettere in
pericolo la propria ed altrui
incolumità, si rischiano multe
molto salate e la perdita di alcuni
punti sulla patente.
È stato un corso molto utile
perché
alcuni
adolescenti
tendono a sottovalutare alcune
norme del codice stradale
pensando di essere il “nuovo”
Valentino Rossi.
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Il mondo sconosciuto dei… reality
faele (Amici) e Rosario (G.F.). Molti
li odiano perché sono stupidi o sono
brutti, altri perché sono antipatici.
Le edizioni precendenti del reality
che stai seguendo ti sono piaciute?
Quasi tutti hanno risposto sì, perché
erano interessanti come quelle di
quest’anno.
The Sims 2,
la leggenda
Il videogioco più venduto
di tutti i tempi
Occupano i palinsesti TV, per seguirli esistono canali appositi, la persone
che vi partecipano, anche se vengono
espulse, diventano degli dei della TV,
richiesti in ogni programma, anche da
quelli più strani. I reality traggono
ispirazione dalle idee più disparate,
come piazzare dei Vip su un’isola
sperduta, far mandare avanti una fattoria in cui un gruppo di pecore sono
scappate e vanno rimesse nell’ovile,
sorvegliare un gruppo di sconosciuti
e vedere che litigano per nulla.
L’instancabile, infaticabile, ficcanaso,
insuperabile, mitico, universale (forse
sto esagerando) Impiccione ha indagato sui programmi più seguiti della TV,
sul perché siano seguiti 24 ore su 24,
7 gg su 7, 12 mesi su 12 ….
Ecco le domande che abbiamo fatto e
la sintesi delle risposte:
Con quale frequenza li vedi? Alcuni
sfegatati li seguono in ogni puntata, altri solo qualche volta, alcuni
affermano di guardarli “quando li
beccano,”ossia quando se li trovano
davanti quasi per caso facendo zapping.
Quali reality segui? I reality più seguiti sono stati ovviamente il Grande
Fratello e Amici, seguiti da la Fattoria, Campioni, infine la Talpa e L’Isola
dei Famosi.
Qual è il tuo conduttore preferito? Passiamo ai maschi e abbiamo come vincitore Bossari, poi Liorni e Bettarini.
Perché ti piace seguirli? Alcuni hanno
risposto perché a loro piace il calcio
(quelli che seguono il reality “Campioni”), altri perché non c’è niente in
TV o non hanno niente da fare, molti
li seguono perché li ritengono interessanti o invece proprio perché sono
stupidi, altri li reputano trasmissioni
belle oppure divertenti.
Quanti ne segui? La maggior parte,
sommersa dai compiti, riesce a vederne uno solo, alcuni fortunati, con prof
che capiscono i loro bisogni di cultura,
riescono a vederne due o tre. Invece
pochissimi, trOOOOppo fortunati, li
riescono a vedere tutti.
La tua conduttrice preferita? Finalmente ci informiamo dei gusti sulle
conduttrici. La più votata è Alessia
Marcuzzi, seguita dalla D’Urso e dalla
De Filippi, infine c’è la Ventura.
Da Simcity a… The Sims! Ossia,
dalla città… Alla vita! Infatti con
The sims 2 inizi il gioco creando una
tua famiglia, e continui costruendo
delle piccole love stories, intrighi,
ribellioni familiari, interagendo
completamente nella vita abituale dei tuoi Sims. È come se fosse
una vita vera! I neonati diventano
bambini, i bambini diventano adolescenti e così via fino a che non
lasciano i parenti e gli amici per
trasferirsi con le proprie ceneri in
un’urna o dietro una lapide… . Ma
non è il caso di pensare a certi momenti, perché, durante l’età adulta,
i Sims si sposano, tradiscono, fanno
dei figli e si immergono nel mondo
del lavoro. Per viverci, costruisci tu
la futura dimora creando un mondo
tridimensionale, con tutte le stanze
necessarie: camere, salotti, cucine, o
piscine in giardino, come vuoi tu!
Qual è il reality che odi di più? Mica a
tutti i reality piacciono, qui abbiamo
le prove. Il più odiato è Music Farm,
poi la Fattoria e la Talpa, infine L’Isola dei Famosi e per ultimo il Grande
Fratello.
Qual è il concorrente che odi di più?
Perché? In cima alla classifica femminile c’è Man lo e poi Simona ( G.F.),
invece in quella maschile ci sono Raf-
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Il pianeta ha la febbre
Tutto quello che volevate sapere sul cosiddetto “global warming”
Dopo approfonditi studi gli studiosi del mondo sono arrivati ad una conclusione: il pianeta “ha la febbre” ovvero è aumentata la sua temperatura media a causa dell’ l’effetto serra, generato dall’emissione di CO2, comunemente detta anidride
carbonica.
Vi accenniamo alcune date storiche:
• nel 1979 a Ginevra gli studiosi si interrogarono sulla possibile esistenza dei mutamenti climatici;
• nel 1992, a Rio de Janeiro, viene riconosciuta l’effettiva presenza di questi mutamenti climatici e nello stesso
anno, a NewYork, si individua nei gas serra la principale causa dei mutamenti climatici:
• A Kyoto nel 1997 si approva il protocollo che impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia di transizione
a ridurre i gas serra;
• 16 febbraio 2005: entrata in vigore del protocollo di Kyoto.
Causa dell‛aumento in atmosfera dei “gas serra”
L’anidride carbonica è aumentata del 30% dall’inizio della rivoluzione industriale ad oggi. Le emissioni di gas prodotte da
attività umane stanno crescendo ad un ritmo compreso tra lo 0.5% e 1.1%, noi emettiamo CO2 ogni volta che bruciamo
combustibili fossili ( petrolio, carbone, metano...) quindi, quando usiamo l’automobile, riscaldiamo l’atmosfera... ma anche
quando consumiamo energia elettrica, visto che questa viene prodotta nelle centrali termoelettriche
Effetto
il pianeta ha la febbre , la temperatura media del pianeta sta aumentando ( global warming),
nell’ultimo secolo le temperature Europee sono aumentate a ritmi spaventosi e si prevede UN AUMENTO DI 2-6 gradi
centigradi nel prossimo secolo .
Un po‛ di curiosita‛
Una sorpresa al Polo Nord
Se degli esploratori avessero fatto un’escursione al Polo Nord l’estate scorsa,
avrebbero dovuto fare le ultime miglia a nuoto. La scoperta dell’acqua al posto
dei ghiacci al Polo da parte di una nave da crociera rompighiaccio a metà agosto
ha sorpreso molti nella comunità scientifica.
Questo esempio è un chiaro segno di come sia necessario intervenire abbassando
il tasso di inquinamento nel pianeta.
Non solo ai poli
Ma questi non sono gli unici esempi di scioglimento dei ghiacci. Lisa Mastny,
un’esploratrice che ha visionato una trentina di studi su questo argomento, riferisce che il ghiaccio si sta sciogliendo quasi dappertutto e ad un ritmo sostenuto.
(Cfr. Worldwatch News Brief del 6 Marzo, 2000)
Lo scioglimento e la diminuzione delle masse di ghiaccio e/o neve non dovrebbe
sorprendere tanto. Lo scienziato svedese Svente Arrhenius avvertiva, all’inizio
del secolo scorso, che bruciare combustibili fossili avrebbe potuto aumentare il
livello atmosferico di anidride carbonica (CO2), creando un effetto serra.
Questo è un grafico che riporta l’anda- Questo è un grafico dove invece sono rimento della concentrazione di CO2 dal portate le temperature medie mondiali
dal 1880 al 2004, osservate la tempe1000 al 2003
ratura media prevista per i prossimi
decenni... c’è da scottarsi
Con questo articolo vi
invitiamo a rispettare
la natura, a risparmiare energia, a non contribuire all‛ incremento
delle emissioni nocive e
quindi a salvare questo
mondo.
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La salvaguardia
del fiume
Tagliamento
secondo il WWF
Il WWF si batte proponendo
un
percorso
alternativo al
progetto che
prevede la
costruzione
di casse di
espansione
nel
medio
corso del Tagliamento, per ridurre il rischio di
esondazione.
Il WWF, anche a livello internazionale, da tempo si batte contro tali
progetti e, con il supporto di Docenti
dell’Università di Bologna, ha elaborato una proposta alternativa, non
solo più compatibile sotto il profilo
ambientale, ma addirittura più efficace sotto il profilo idraulico. Le continue collaborazioni con scienziati e
studiosi dei principali centri di ricerca
internazionali, il continuo confronto
con innovative esperienze di gestione
fluviale d’Oltralpe, la partecipazione
a gruppi di lavoro dedicati a Bruxelles
e in altre sedi istituzionali comunitarie, nonché l’impegno elargito in
loco per l’individuazione di soluzioni
alternative alle casse di espansione
progettate nel medio corso del fiume
Tagliamento, hanno portato il WWF a
ritenere che il rischio esondazione non
possa essere affrontato con successo
attraverso la realizzazione delle casse.
Il Tagliamento non è solo uno straordinario elemento del paesaggio del
nord-est italiano, un ambito territoriale prezioso, un laboratorio a cielo
aperto per le ricerche di ecologia fluviale condotte da studiosi provenienti
dal tutto il mondo. E’ molto di più. E’
l’elemento caratterizzante e costitutivo della storia naturale, sociale ed
economica della Regione e della sua
gente. Per questo il WWF, ma anche
molti di noi, non vogliono che tale ambiente sia stravolto, come avverrebbe
con la realizzazione delle casse.
Il WWF
Le aree protette gestite dal WWF Italia
Le oasi del WWF Italia oggi sono
134, ricoprono circa 35.000 ettari
di territorio - di cui 5000 ettari di
proprietà del WWF - sparse un po’
ovunque: un sistema di aree protette
complesso e articolato, il più vasto
gestito da un’Associazione privata
in Italia e tra i primi in Europa.
Nelle Oasi WWF sono rappresentati
quasi tutti gli ambienti naturali del
nostro paese, tanto da costituire un
sistema omogeneo e ampiamente rappresentativo degli ecosistemi naturali
italiani: si va dalle praterie alpine alle
coste di gesso, dall’insieme di aree
umide più vasto d’Italia ai canyon
selvaggi, dalle cascate alle grotte, dai
boschi planiziali alle foreste mediterranee, dalle cime innevate alle steppe,
dalle faggete alle siepi campestri.
Ci sono aree che senza il WWF oggi
non ci sarebbero più, altre che abban-
donate al degrado e sottoposte a caccia
e sfruttamento sono tornate a vivere.
Ci sono animali e piante in diminuzione ovunque che grazie alle Oasi hanno
trovato un rifugio sicuro, altre che si
sono riprese: come il cervo sardo, ormai salvo dall’estinzione, o il lupo, in
crescita costante, o la lontra, per la
quale esiste ancora qualche speranza
di salvezza; così le tante piante, spesso
endemiche, o quei complessi vegetali
sempre meno diffusi come le abetine
lungo l’Appennino, i boschi igrofili, le
foreste sempreverdi.
Molti degli ambienti protetti nelle oasi
appartengono a ecosistemi minacciati a livello europeo, oppure accolgono
specie migratorie transcontinentali.
Per decenni sui due versanti dello
Stretto di Messina i bracconieri hanno
imperversato facendo strage di rapaci
in migrazione.
Laonastes
E’stata scoperta nel Laos, in Cina, una nuova specie di roditore simile ad un
incrocio fra un topo e uno scoiattolo. Si tratta di un animale notturno che vive
in zone paludose con una vegetazione fitta e intricata. La scopritrice, Mary
Dawson, studiosa del Museo di storia naturale Carnegie, lo ha battezzato
“Laonastes aenigmamus”. Ma la particolarità del topo delle rocce del Laos è
che è molto simile ai resti di Diatomys, specie (Diatomydae) che si considerava
estinta dal Miocene medio, vale a dire da 11 milioni d’anni. Questo evento,
ossia quando vengono alla luce fossili o esemplari viventi di una specie che
si considerava estinta molto prima, viene denominato “effetto Lazzaro”. La
scoperta del Laonastes corrisponde, dalla parte dei mammiferi, a quella del
celacanto, un pesce creduto estinto dalla fine del Cretaceo, ma di cui è stato
trovato un esemplare vivo e vegeto nel 1938.
Inizialmente, gli indizi dell’esistenza di quello che i locali chiamano “khanyou”, provenivano dalla sua presenza nelle bancarelle del Khammouan, una
regione del Laos, dove era venduto…come cibo! Esso era addirittura servito
in alcuni ristoranti della zona arrosto e allo spiedo.
Uno degli aspetti più interessanti della scoperta del Laonastes è che i
ricercatori sono stati
in grado di prevedere
correttamente che un
ipotetico discendente del
Diatomys avrebbe dovuto
avere particolari caratteristiche (per esempio il
fatto di avere quattro
radici per molare).
Una priorità ora è salvaguardare dall’inquinamento la zona in cui è stato scoperto il topo delle
rocce del Laos e tutte le altre specie che vi abitano,
come il cervo che abbaia, e
chissà quali altre strane
creature ancora ignote. E
non dimentichiamo il
pericolo che rappresentano per il cosiddetto
“kha-nyou” i raffinati
palati dei locali!
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I Torpidi Topi
Questa volta ho azzeccato l’argomento. Chi di noi non ha paura
dei topi? Eppure vi assicuro che le
simpatiche bestiole non sono assolutamente pericolose (a meno che non
andiate a cercare rogne nel profondo
delle fogne di Calcutta.)
malattia. Se poi un individuo nato
sano in un luogo sano si trasferisce
in luoghi umidi, sporchi, dove germi
e bacilli possono proliferare in santa pace, per ovvi motivi anch’egli in
breve tempo risulterà malato. Per
cui, memori di questa nota, se andate a Calcutta evitate di frequenAustere Abitazioni
tare le fogne a cielo aperto per cui
Ma dove abitano questi piccoli es- è famosa.
serini? Chiediamolo a uno che di
queste cose se ne intende. Pronto, Una ragione a favore dei topi
sig. Topo Gigio?
I topi sono un grande aiuto per il
Domanda: Qual è la tua aspirazione cerchio ecologico, poiché ci liberano
casalinga? Dove vorresti vivere?
di gran parte dei nostri rifiuti comTG: In una casha fatta di Fomagio mestibili (sennò perché andrebbero
D:…Ok, e se non ci fosse il Formag- sempre nei bidoni rovesciati dal vengio?
to o in qualsivoglia recipiente con
TG: In una cashetta odorosa, shpor- un odore invitante ?). Tutto questo
ca e piena di fango
discorso lo faccio per dire che non ha
D: Possiamo dire che quindi predi- senso avere paura dei topi, specialligi il cibo facile e gli odori?
mente per quelli delle nostre parti,
TG: Assholutisshimamente shi.
D: Qualche altro commento?
TG: Shi! La casha deve esshere
umidisshima, coshì attraggo le
mie amiche shanshare!
D: Ah, ti sono simpatiche?
TG: Shì! Mi fanno shempre un
gran sholletico, e alle volte ho l’impresshione che mi iniettino anche Anche in questo quadrimestre il
qualcoshina!
laboratorio di cucina si è rivelato
D: Un liquidino?
un’emozionante esperienza
TG: Shi.
per la varietà di ricette e per i
D: Ok! Grazie, Topo Gigio, per la tua fantasiosi abbinamenti applicati ai
significativa collaborazione.
singoli impasti davvero originali.
TG: Di niente, dovere versho la Il laboratorio però non si basa solo
schenza
su questo, infatti abbiamo risistemato l’orto della scuola, seminanUna ragione a sfavore dei topi do e curandolo per conoscere e
Più che topi si direbbero veri intenconservare la cultura delle erbe,
ditori. Cosa può desiderare in più
un tempo tanto usate e popolari;
dalla vita una persona se non cibo
abbiamo organizzato delle uscite
sempre a disposizione e inebrianti
didattiche dove abbiamo raccolto
odori?
Il problema è che per odori essi vari tipi di erbe autoctone sia
intendono puzza di cacca e di uri- utilizzabili nelle ricette che nelle
na. Una finezza… ed è per questo medicine.
che molti li temono: li ritengono In questo laboratorio, inoltre, ab“non igienici”. Consideriamo un biamo appreso i principi dell’eduipotetico topo. Se il soggetto di cui cazione alimentare, che abbiamo
stiamo parlando è nato nelle fogne applicato nelle nostre ricette.
di Calcutta o qualcosa di simile, 99 E’ stato davvero istruttivo per
su 100 risulterà positivo a qualsiasi noi preparare vari tipi di pasta,
che non arrecano danno 99 volte su
100, e di cui comunque i nostri gatti ci portano i cadaveri… poverini!
Certo, se state tutto il giorno in una
palude in mezzo a zanzare e topastri
che squittiscono non aspettatevi di
uscirne esattamente tonificati!
E comunque non so quanti di voi
potrebbero dire di aver vissuto un’
esperienza simile.
Un laboratorio di cucina
veramente appassionante!
come le farfalle e le caramelle, e
dolci della tradizione per le feste.
Abbiamo raccolto le nostre ricette
in un ricettario.
Quando torniamo a casa, il mercoledì pomeriggio dopo aver frequentato il laboratorio, i nostri
familiari sono ansiosi di vedere che
cosa portiamo a casa...anche loro
infatti assaggiano le meraviglie da
noi cucinate!
Ester Codutti
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Storie d‛amore in terza media
Ogni riferimento a fatti e persone NON è puramente casuale
Lisa e Angela erano due ragazze molto popolari in una scuola media di
Newport.
In questa stessa scuola erano presenti
due ragazzi, non altrettanto popolari,
i quali erano molto attratti da queste
ragazze, Lisa e Angela.
Angela pareva un angelo caduto dal
cielo; subito all’inizio dell’anno uno dei
due protagonisti volle conoscerla e le si
avvicinò dicendo:
“Ciao, mi chiamo Federico, tu sei Angela
vero?”
“Sì, sono io”
Da quel preciso istante i due ragazzi
cominciarono a frequentarsi spesso fino
al giorno in cui...
“Angela aspetta!” disse Federico tutto
ansimante dopo una corsa.
“Volevo sapere se.....” e lei arrossì.
“Cosa vuoi?!!”
“Volevo sapere....dove hai comprato
quei pantaloni?” disse interrompendo
la frase immediatamente dopo averla
pronunciata, maledendosi per non avere
avuto il coraggio di dire quello che veramente voleva dirle.
Il giorno seguente, Federico prese
coraggio e andò a parlarle e le chiese:
“Tu...tu...sei impegnata sentimentalmente?”
“Aspettavo da tanto questo momento”
rispose lei
“Quindi....ti vuoi mettere con me?” gli
domandò arrossendo come un “pomodoro”.
Lei non seppe cosa rispondere e gli
disse: “Quasi sicuramente sì, ma ho
bisogno di un pò di tempo per rifletterci”, così dicendo gli diede un bacio
sulla guancia e si accinse ad andare a
casa, allora le chiesi: “Domani ti faccio
conoscere un mio amico, ok?”
“Sì, non sarà mica......Francesco?”
“Sì, è proprio lui”
Il giorno seguente Federico e Angela si
incontrarono e lei conobbe Francesco e
si misero a parlare del più e del meno
fino a quando Francesco si mise a pensare alla sua “bella”, Lisa.
Lei arrivò all’improvviso, appena Francesco la vide arrossì così tanto che stava
per svenire. Lisa salutò tutti e Francesco con voce tremante disse: “Ciao”e lei
rispose “ciao” e, facendo finta che Francesco non esistesse, si rimise a parlare
con Federico e Angela , all’improvviso
suonò la campanella e i quattro amici
si separarono perchè dovevano tornare
in classe.
Federico e Francesco erano seduti vicino e in classe pensavano continuamente
alle due ragazze molto carine.
Dopo un po’ di giorni che i ragazzi si
conoscevano Federico si decise, andò da
Angela a parlarle:
“Vorresti essere la mia ragazza?” tornò
a chiederle, tutto rosso in viso e lei :
“Vorrei ma non posso”
“Perchè?”
“C’è un altro!”
“Ah, si potrebbe sapere chi è?”
“Si chiama Simone ed è nella mia classe”
“E state bene insieme?”
“Veramente mi sembra lontano, e sembra che non stiamo neppure insieme”
“Allora perchè non lo lasci?
“Potremmo anche... metterci assieme
noi due allora!”
“Va bene!”
Il giorno seguente Francesco li trovò
assieme e i due piccioncini si misero a
parlare di come stavano bene assieme,
ma purtroppo tre mesi dopo si lasciarono litigando pazzamente.
Francesco era ancora innamorato pazzo di Lisa ma lei non ricambiava i suoi
sentimenti, perciò sia Francesco che Federico decisero di trasferirsi in un’altra
città per dimenticare l’insuccesso con le
ragazze, adesso entrambi erano innamorati di Lisa.
Riflessioni sulla felicità
di Erika Cinello
Una riflessione sulla felicità, per me, deve essere legata in qualche modo alla tristezza, perché quest’ultima distrugge la gioia. La tristezza è come una piccola morte
interna, dopo aver sentito che dolce sensazione ci procura la contentezza; è come
un vento secco e crudele che spazza via l’acqua di un fiume, facendo rimanere gli
abitanti delle città nei pressi del corso d’acqua in una situazione di grave siccità.
Secondo me, la felicità è un sentimento che non si può utilizzare a comando. Per
esempio, se un giorno ci imponiamo di essere felici, ma accade un evento che ci fa
diventare tristi, l’allegria scompare poco a poco e viene sopraffatta dalla malinconia.
Noi cerchiamo di lottare per riportare la felicità nel nostro cuore e, soprattutto,
nella nostra mente, ingombra di pensieri che ci ricordano il triste evento della
giornata; ma non ci riusciamo.
Il problema è dunque il nostro cervello o il nostro cuore?
La risposta è tutt’e due: il primo non fa altro che ricordarci la tristezza, legandola
a noi con riflessioni quasi assillanti che non ci permettono di pensare ad altro; il
secondo si fa condizionare dalla mente, facendoci sentire un grande freddo dentro
di noi.
Ma, di preciso, la felicità che cos’è?
La felicità è un sentimento misterioso, provocato da qualche minuscola cosa che per
noi ha un’immensa importanza: riempie le nostre giornate di una deliziosa sensazione di libertà, ci fa sentire un’allegra colonna sonora, ci fa sembrare di volare.
Tutto questo, dunque, farebbe pensare che il mondo è perfetto.
In verità, la felicità può morire nel medesimo tempo con cui nasce, cioè velocemente,
per un’altrettanto piccola cosa che, questa volta, ci provoca un gran dispiacere.
Il sapere che la tristezza esiste, però, non deve scoraggiarci.
Infatti, altrimenti ci verrebbe da dire: “Non vale la pena essere felici, tanto poi
arriva la tristezza e rovina sempre tutto”.
Attenzione: questo non è assolutamente vero!!
La felicità può infatti rinascere: una frase gentile, un’attività da noi gradita, un
pomeriggio con le amiche, una bella notizia… la fa sbocciare nel nostro cuore, come
un fiore colorato in un giardino d’inverno, coperto di neve.
Ma sta a noi saper vivere la felicità!
Dobbiamo saper cogliere gli attimi più belli che la vita ci offre, dobbiamo imparare
a sorriderle. Se noi buttiamo tutto al vento, dicendo che tanto prima o poi la felicità
viene rovinata, beh…
Non abbiamo capito niente della vita!!
Bisogna infatti saper accettare anche i momenti “no” della nostra esistenza, anzi,
bisogna imparare a sorridere anche a quelli, soprattutto perché sappiamo con
certezza che poi tanto finiscono e la felicità ritorna per farci imparare a dare un
senso alla vita.
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Meglio essere maschi o femmine?
Uomini e donne sono diversi. Bella
scoperta. Lo sanno tutti che le femmine hanno i quaderni più ordinati e
preferiscono chiacchierare piuttosto
che giocare a calcio. Poi, i maschi
sono più grandi (da grandi) e non
fanno nascere bambini. Lo sanno
tutti, certo.
Ma quello che gli scienziati hanno
scoperto è il perché uomini e donne
sono diversi. Fuori, ma soprattutto
dentro.
Muscoli e cervello, per esempio, non
funzionano allo stesso modo. Ma se
siamo diversi, chi è meglio? Sembra
una domanda abbastanza stupida,
un po’ come quando da piccoli qualcuno ci chiedeva: “Vuoi più bene al
papà o alla mamma?”.
za e bisogna portare le valige fa lo
stesso) o qualche gara di corsa: da
adulti, i maschi hanno più forza e
sono più veloci. Il motivo principale
sta nella quantità di grasso presente
nel corpo: le donne possono superare il 22%, gli uomini oscillano fra il
14% e il 18%. Il grasso ostacola la
crescita dei muscoli. Anche il cuore
contribuisce alle migliori prestazioni: nelle ragazze è più piccolo del
20% e per questo deve battere più
velocemente per pompare le stesse
quantità di sangue e ossigeno. In
media, da adulti, lui ha 70-78 pulsazioni al minuto. Lei 75-85.
Nel dolore, che uomo è la donna!
Non tentate di verificare, credeteci
e basta: una martellata sul dito fa
più male al papà che alla mamma.
Gli scienziati hanno provato che le
femmine sopportano meglio i dolori
acuti e passeggeri.
Forse perché hanno nel sangue più
estrogeni, sostanze che tra l’altro
le aiutano nel parto: far nascere
un bimbo è bellissimo ma fa male...
come una martellata.
Chi è in testa... nella testa?
Il cervello dell’uomo è mediamente
più grande del 10% e possiede circa 4
miliardi di cellule cerebrali in più di
quello della donna. Eppure qualche
scienziato si azzarda a dire che se
l’intelligenza dell’uomo è pari a 100,
quello della donna arriva a 103. Ma
non è sicuro. Una cosa, però, è certa:
il nostro cervello è diviso in 2 parti
(emisferi), collegati da un fascio di La mamma ha la “mammite”.
fibre: questi collegamenti, nelle don- La mamma è sempre la mamma. E
non è solo un modo di dire. Le femne, sarebbero il 30% in più.
mine, per i bambini, hanno un sesto
senso: un studio ha dimostrato che
Lui ha “dentro” una bussola.
Avete mai visto una bambina uscire il 70% di mamme e nonne (contro il
da un labirinto prima di suo fratel- 10% dei papà) capiscono i bisogni di
lo? Gli scienziati ne sono convinti: i un neonato solo guardandolo pochi
maschi hanno capacità di orienta- istanti. Ma c’è di più. Durante il
mento decisamente migliori, spe- parto e l’allattamento, il corpo delcialmente quando mancano punti la donna produce ossitocina: questa
di riferimento precisi. Si è scoperto sostanza è come un legame invisibile
che quando leggiamo una mappa, che provoca”mammite”.
nei maschi viene massa al lavoro
una zona ampia e ben precisa del
cervello. Nelle femmine, invece, si RAGAZZE
accendono entrambi gli emisferi, ma Memoria: ricordano meglio liste di
in modo più disordinato e dispersivo. nomi e balbettano meno.
Questo piccolo privilegio dovrebbe Gomito: possono piegare di più il
anche rendere i maschi più forti in gomito.
Parola: a 3 anni, le bambine sanno
geometria.
il doppio delle parole che usano i
bambini e parlano meglio.
Lei non vincerà mai i 100 metri.
Prendete il sollevamento pesi (alle Pelle: sensibile e più sottile, è anche
Olimpiadi o quando si va in vacan- più soggetta a rughe.
RAGAZZI
Vista: gli uomini vedono meglio da
lontano ma hanno una visione più
ristretta.
Mani: in media sono più calde di
2,8 gradi.
Gambe: sono più pesanti. Anche per
questo le donne stanno più facilmente a galla nell’acqua.
Piedi: a parità di statura sono più
grandi.
Avete visto? E’ meglio l’uomo.
Come avete visto, cari ragazzi,siete
meglio voi. Certo, ci sono delle eccezioni, ma non potevate stravincere.
Se riuscite a tenere il segreto, si
possono aggiungere altre cose che
dimostrano come la natura abbia
preferito gli uomini alle donne.
Per esempio dandogli un migliore
sistema di difesa contro le malattie
(succede infatti più spesso alle donne che i “soldati del corpo”, i globuli
bianchi, impazziscano e si mettano a
fare la guerra al corpo e non ai suoi
nemici). Siete anche più agguerriti
contro l’ansia e la tristezza. I maschi
hanno anche più resistenza negli
sforzi prolungati e la loro pelle è
più dura.
P.S.: VIETATO ALLE FEMMINE!
Avete visto? E’ meglio la donna.
Come avete visto, care ragazze, siete
meglio voi. Certo, ci sono delle eccezioni, ma non potevate stravincere.
Se riuscite a tenere il segreto, si
possono aggiungere altre cose che
dimostrano come la natura abbia
preferito le donne agli uomini. Per
esempi dando loro una migliore memoria visiva: se vedete una faccia o
la disposizione degli oggetti in una
stanza, avete più facilità a ricordarli. Avete anche più sensibilità nelle
dita e più capacità di percepire e
distinguere gli odori e i sapori. Le
femmine hanno anche un cervello
che resta più lucido, nella vecchiaia.
Ma non ditelo ai maschi!
P.S.: VIETATO AI MASCHI!
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Mandi,mandi! Ancje cheste volte o si cjatin cui nestris contribûts in lenghe furlane. Zaromai,
come che o varês viodût, o vin cjapât un pocje di confidence cu la lenghe scrite… No sarìn perfets: perdonâitnus qualchi erôr, ma il divertiment al è provâ a scrivi cemût che o fevelìn, migo
scrivi coret!!! I redatôrs de pagjne, soredut di tierce, a sperin che cheste biele consuetudine e
continui ancje el prossim an, che lis gnovis “levis” a vedin buinis ideis e che insiorin la pagjine
cul contribût di tancj di lôr.
Mandi e buinis vacancis de nestre redazion!!!
Trente ains fa in Friûl:
il taramot
La tiere e à tremât e tancj a son stâts i muarts
Ultimamentri un pôcs di nô a si son
interessâts di un aniversari une vore
sintût di chei che a an plui ains di nô:
a son pasats trente agns dal taramot
che al à colpît une vore duramentri el
nestri Friûl. Disfueant libris e gjornâi
di chê volte, o vin savût che ai sîs di
mai dal ´76 e jere une zornade cjalde,
masse cjalde: lis temperaduris a jerin
bielzà estivis.
Propit intune zornade che e sameave
une vore biele, a lis nûf e sîs minûts di
sere, la tiere e à tremât e la vite, par
un grum di lôr, si è fermade.
L’epicentri dal taramot al è stât sul
mont Sant Simeon, parsore Glemo-
ne. E propit Glemone, purtrop,
cul numar plui alt di vitimis, e je
stade considerade la “capitâl” dal
taramot.
Oltre a vaî i muarts, tancj furlans
a àn scugnût patî un calvari, parcè
che si son cjatâts cence cjase: prime
lis tendis, dopo lis roulottes, podopo
tancj di lôr a àn scugnût trasferîsi
tai albiercs di Lignan. Rientrâts tai
paîs a àn pasât agns tai prefabricâts, prime di podê jentrâ intune
vere cjase.
Dongje dai aspiets cussì malinconics, al è impuartant tignî a ments
Il zûc de more
Che al sedi il gust dal proibît a mantignîlu vîf?
Il zûc de more al è une vore vecjo : lis
primis notiziis che si àn, a vegnin dal
antic Egjit. Ma de epoche latine a son lis
plui claris testemoneancis ancje scritis:
Cicerone nus dîs che “dignus est qui cum
in tenebris mices”, ven a stâi che “e je une
persone mertevul chê cu la cuâl tu puedis
zuiâ a more in tal scûr”.
In latin la more e jere indicade come “micatio” dal verp “micare”, vignarès a stâi
“micare digites”: mandâ indenant i dêts
tal zûc. La more si è cussì sparniçade in
dutis lis coloniis romanis e e je rivade fin
al dì di vuê.
Ma cemût si zuial: doi zuiadôrs a son un di
front di chel altri; dopo vê batût il pungn
su la taule, a metin fûr il braç destri e un
numar di dêts tra 1 e 5, berghelant (cuasi
a spaurî l’aversari) un numar tra 2 e 10,
ancje chei positîfs: in ocasion dal taramot in Friûl, par esempli, e je nassude
la Protezion Civîl taliane, che di chê
volte e coordene ducj i intervents tes
calamitâts.
Altris aspiets impuartants a son
stâts la grande solidarietât che si è
manifestade in tantis manieris tai
confronts dai taramotâts, i aiûts che
a son rivâts achì di nô di dute Italie e
dal mont intîr.
La tragjedie che veve colpît i furlans,
e je stade ancje l’ocasion di une riscuvierte des tradizions, de lenghe e de
identitât di un popul.
che al à di jessi la some di ducj i dês. Al
cjape un pont cui che al induvine la some
che e salte fûr pardabon.
Se ducj i doi i zuiadôrs a induvinin, nissun
al cjape il pont. Al vinç cui che al rive par
prin a 21 ponts.
Proibît te epoche dal fassisim, parcè che
par cause sô a saltavin fûr barufis, nol è
mai stât riabilitât: ancje al dì di vuê e je la
proibizion di zuiâ tai locâi publics.
La more però e je dentri de culture furlane
e achì di nô, ma ancje tal rest de Italie, a
son associazions che a lavorin pal riscat
dal zûc che al fâs pârt de tradizion no sol
furlane ma ancje taliane.
Ma voaltris savêso zuiâ?
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Un nono speciâl
Un dopomisdì al è vignût a cjâtanus a
scuele un om veramenti impuartant par
Feagne: il siôr Lorenzo Tromba. Al è il
nono di un nestri compagn di prime C,
e nus à contât che di zovin al è scjampât
de Istrie come profugo, dopo de Seconde
Vuere Mondiâl .
Grazie a un so barbe, che al lavorave in
cuesture a Udin, al è vignût ca in Friûl
e precisamentri a Feagne.
Par agns al à zuiât di balòn te scuadre
dal Feagne e par ben vincj agns al è stât
president de ProLoco.
Za o savevin che tal nestri paîs, di un
grum di agns in cà e jere vive la tradizion de “Corse dai mus”, nasude inmò
tal 1890. Il nestri amì nus à contât che
tal 1978 la corse e jere in crisi e lui al
Induvinei
Ce isal il tamês?
a) Un vistît
b) Un imprest par passâ il forment
c) Une pârt de automobil
“Ator dal morâr
al continue
a zirâ,
ma dentri
no rive mai
a jentrâ.
Ce robe ise?”
“No si môf di cjase
tes zornadis bielis
e e salte fûr in chês brutis.
Ce robe ise?”
Par savê lis rispuestis justis o vês di lâ
te pagine Lenghe Furlane dal nestri sît
di Istitût (www.fagagnascuole.it).
Leiêt ancje i articui dal nestri Gjiornalin par furlan in rêt!
Lis contis di
none Renza
La none Renza e à contât e zuiât cun
Lisa. Lisa nus à contât e no us mandin
chestis bielis tiriteris.
à vût l’idee dal “Palio dai Borcs”: ogni
Borc al veve di preparâ une rapresentazion teatrâl e une zurie e varès cjatât
il vincidôr.
Cul an dopo si à pensât di fâ Palio e
Corse dai mus in dôs domeniis diferentis, cussì la sagre e sarès durade di plui.
“Il compit de Pro Loco”- nus à dit – al
à di jessi chel di stiçâ i Borcs, par creâ
e mantignî vive la competizion, che e je
l’anime dal Palio”.
Lorenzo Tromba al à simpri vût ancje
la grande passion des âfs e cuntun so
vecjo amì al à metût sù un grues bôc
(alveare in talian): o scugnin dî che nus
à incantesemâs biel cal contave la vite
di un bôc…
Par nô cognossi il siôr Tromba e je stade une ocasion veramenti speciâl e par
chest lu ringrazin di cûr!
Pugnin pugnin pugnale
Chel che al prin fevele
Une tirade di orelis.
Pugnin pugnin pugnale
Chel che al mostre un dint neri
Un pugn tal çarneli
Pugnin pugnin pugnale
Chel che al mostre un dint blanc
Un pugn tal flanc.
Par imparâ a contâ cui dêts.
Cjavale blancje pi un, pi doi, pi tre, pi
cuatri, pi cinc, pi sîs, pi siet, pi vot, a
pit a crot.
E po dopo..
Sante striche de pitiche de pitoche
Carburo asinel fore vite fore chel.
Scuola infanzia Ciconicco
Lezions di furlan a scuele
Saveiso che ta lis primis de Scuele Mezane (ma ancje ta chês altris classis), par
un toc si è fat lezion di furlan, une volte par setemane?
Viodude la famose leç par protezi lis lenghis minoritariis, la scuele e à organizât
chistis lezions, dulà che si fevele dal Friûl al timp dai nestris nonos.
Nô fruts, cul professôr Marsilio, o vin fevelât, par esempli, di cemût che une volte
si coreve daûr a lis feminis, in pocjis peraulis, di cemût che si faseve a morosâsi,
cul pari e cu la mari de femine che a metevin il baston tes ruedis.
O vin cjacarât ancje dai zûcs di une volte, de famee e di tancj altris argoments,
simpri leìnt des poesiis di autôrs famôs o scoltant des storiis.
Tra ridadis e lagrimis di comozion,o vin cognossût un Friûl che al sarès lât pierdût
se nol fos cui che al dì di vuê nus al conte.
Chi sot o scrivìn une conte che nus à plasût un grum:
Il gjat e la pipine
Al jere une volte un gjat dut sbarlufît cal lave a torzeòn di ca e di là, gambiant
ogni tant paîs.
Par mangjâ si rangjave fasint la vuaite a une pasare o te misericordie di cualchidun; par durmî no jerin fastidis: bastave qualsiasi lûc.
Une matine, in t’un dai solits zîrs al à viodût une biele frutine ca sameave une
pipine. Fato sta che nol podeve gjavase dai vôi. Alore, sot sere, in cuatri e cuatri
vot al à decidût di fermasi in chest gnûf paîs.
La matine dopo, jevât di buinore, si è metût a puest chei cuatri pei sbarlufîs cal
veve fûr puest e subite vie, a cirî la frutine.
Girât el cjantòn di une cjase, se je cjatade subite di front e al à scomenzât a busale
e… buse cumò, buse dopo cun cuatri busadis si è disfate, parcè che la frutine…
e jere di spongje.
Morâl: Par amôr si disfisi e si fas disfâ.
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Jesse McCartney
Mito della musica e del cinema
Nato a New York il 9 Aprile 1987
Professione: attore e cantante.
Appassionato di fotografia, patito
dello sci e incredibile surfista, Jesse
McCartney è sia un attore amato
dalle ragazzine che un cantante
apprezzato per il suo stile rock-pop.
Nato il 9 aprile 1987 a New York e
cresciuto a Irvington in una famiglia
di artisti affermati, Jesse McCartney
partecipa fin da piccolo alle rappresentazioni musicali realizzate ogni
anno dai suoi genitori nel teatro
della comunità locale. Questa formazione spinge Jesse a intraprendere la
carriera nel mondo dello spettacolo.
La sua infanzia è stata meravigliosa, aveva un sacco di amici con cui
andava in bicicletta e praticava un
mucchio di sport. I suoi genitori non
gli hanno imposto alcuna scelta, però
lo hanno sostenuto e hanno cercato,
nonostante il suo lavoro nell’ambito dello spettacolo, di fargli vivere
una vita il più normale possibile.
A soli 9 anni viene scelto per il ruolo
di Louis in una produzione di Broadway e, poco dopo, entra a far parte
della National Broadway Touring
Company che rappresenta il lavoro
teatrale “The king and I”. Due anni
più tardi invece interpreta il giovane
Scrooge in “ A Christmas carol” in
scena al Madison Square Garden.
A dodici anni decide di tuffarsi a capofitto anche nell’avventura musicale,
così diventa membro prima degli Sugar Beats (coi quali registra 4 dischi)
e poi dei Dream Street, gettonatissima
boy band. Il primo album del gruppo
pop arriva in testa alla Billboard
Indipendent Album Charts e vende
milioni di copie.
All’interno dei suoi brani racconta
il suo modo di vivere, i suoi sentimenti. Le canzoni dei Dream Street
piacciono molto al pubblico e alla
critica e vengono utilizzate anche
come colonna sonora di “Pokemon
2000” e “The Little Vampire”. La
sua interpretazione gli permette di
guadagnarsi la nomination ai Daytime Emmy Awards del 2001 e 2002.
In tutte e due le edizioni vince il
premio come miglior giovane attore.
La sua apparizione nel famosissimo telefilm Law & Order e altre
performance con la sua band in
diverse trasmissioni televisive
lo rendono ancora più celebre.
Raggiunto il successo, Jesse abbandona i Dream Street e tenta la carriera
da solista. Inizia così a cantare in
film come “Cinderella Story”, “Stuck
In The Suburbs” e “Ella Enchanted”.
In questo ultimo stupisce tutti intonando una nuova versione di “Don’t
Go Breaking My Heart” (Elton John)
insieme alla star Anne Hathaway.
Nel 2004 pubblica il suo primo album
intitolato “Beautiful Soul” per la Hollywood Records. Il CD, trainato dal
singolo omonimo, è una dolce fusione di sensibilità pop-rock, di motivi
appassionati e di ritmi ballabili.
Sempre nel 2004 Jesse torna a recitare con il ruolo di Bradin nella seguitissima serie televisiva Summerland. Si
è stancato di recitare nei serial televisivi, ormai sono parecchi anni che è
imprigionato nelle soap ed è arrivato
il momento di fare qualcos’altro, di
fare cinema, perciò non credo che
Brady ci sarà nella prossima serie di
Summerland…
Ora sta lavorando a un nuovo album
e si sta ispirando alla musica di Crag
David, un cantante che adora. Gli
piace anche Natasha Bedingfield,
ma non vorrebbe fare un duetto con
qualche artista famoso perché a lui
piace cantare da solo.
John Cena
E’ una delle star del wrestling più amate dai teenagers. Il lottatore John Felix Anthony
Cena è un idolo televisivo per milioni di giovani in tutto il mondo: è nato a West Newbury,
Massachussetts, il 23 aprile del 1977. È alto un metro e 84, pesa 108 chili. Non contento
dei successi ottenuti sul ring, John è diventato un rapper ed ha pubblicato il suo primo
disco hip hop «You can’t see me». Da questo disco ha estratto i singoli “Bad,bad man”,
“Right now” e “My time is now” che hanno avuto molto successo.
È stato invitato come ospite speciale del Festival di San Remo del 2006, dove è
apparso a fianco di Giorgio Panariello. Alla fine dell’intervista, John Cena ha
fatto un appassionato appello a tutti i bambini, cercando con forza di convincerli a non imitare i campioni del Wrestling, vista l’alta pericolosità degli esercizi.
John dice che l’’hip hop è da sempre la sua passione; lo scopo della sua carriera è
quello di dimostrare che un lottatore non deve essere per forza solo grande, grosso
e sudato.
Cena è un cognome che ha origini venete e lui è ben contento della sua italianità. Afferma
che in Italia si trova benissimo ed ha molti fans.
Il suo look è costituito da pantaloni corti, jeans a vita bassa, scarpe Pump anni ‘80 e catena
con lucchetto al collo.
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Oroscopo D.O.C.
(Denominazione Oroscopo Controllato)
Ariete
Vi considerano un Cjastron? Mettetevi a studiare e poi ne
riparleremo.
Toro
La vostra squadra del cuore ha perso lo scudetto? Non demoralizzatevi… il prossimo anno tiferete meglio. E va bene
così… senza parole! E senza striscioni!!
Gemelli
Beatiful, puntata num. 50095… “la vostra anima gemella si
è ingemellata con un vostro gemello sconosciuto, che è uscito
dall’occhio strabico del Grande Fratello.
Cancro
Da poco si è celebrato l’anniversario dello scoppio della centrale di Chernobil…
Leone
Non passate l’estate sui libri (intendiamo studiare non come
poggia piedi). Divertitevi con i vostri amici, è il vostro compleanno!!!
Vergine
Non riuscite a trovare il numero di cellulare del vostro/a Love?
vi consigliamo il 89.34.34, tutti i numeri che volete a vostra
disposizione!
Bilancia
Se il bilancio dell’anno scolastico non è positivo… allora vi
siete troppo sbilanciati!!!!!!!
Scorpione
Vi consigliamo il posto più adatto per le vostre vacanze... soleggiato, afoso… forse dovrete alloggiare dalla vostra amica
Sahara!
Sagittario
Un leone non vi vuole vedere? Non scoraggiatevi… un ammiratore segreto si rivelerà molto presto, non vi assicuriamo…
Capricorno
Siete troppo pungenti... per la fine dell’anno ammorbiditevi
un po’!
Acquario
Attenti alle vostre holiday e soprattutto ai vostri pesci…
Uno sfigatto è uscito dallo Zoo di Punta Verde (Lignano).
Pesci
Avrete una piacevole storia d’amore… in poche parole:
Carpe diem.
Per informazioni e chiarimenti contattate l‛A. M. P. (Associazione Maghetti Perfidi)
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Il signore di
Oleglandia
Un giorno, mentre Federico passeggiava nella sua riserva di caccia, incontrò
un tale che diceva di venire dal lontano
pianeta di Oleglandia. Egli disse che
il suo pianeta era assediato dal cugino
del suo imperatore, Jacopo I il Toppatore. Tobia, questo il suo nome, aveva
circondato il pianeta con le sue navi
da guerra ed era pronto ad attaccare.
Subito Federico convocò Ivan il Terribile MDXXIII
e la flotta Pisquanoide si preparò a
partire per Oleglandia.
Nello stesso momento, nella reggia di
Jacopo, l’imperatore stava leggendo il
messaggio inviatogli dal cugino Tobia
che gli intimava la resa e la cessione
del titolo d’imperatore a lui stesso.
La flotta dei Pisquanoidi arrivò in
breve tempo nei pressi del pianeta,
e non ebbe difficoltà e superare lo
sbarramento grazie al sistema di camuffamento olografico in dotazione ai
Pisquanoidi.
Arrivati a palazzo i due generali ebbero
udienza dal mitico Jacopo I, che illustrò loro la situazione attuale del pianeta: il popolo era nel panico, l’esercito
era disperso e lui non sapeva minimamente come agire. Subito si diressero
all’esterno del palazzo, dove presero il
controllo dei rispettivi eserciti. Quindi
Federico attaccò l’esercito di Tobia da
destra, mentre Ivan lo attaccava da
sinistra.
L’esercito di Tobia venne sbaragliato,
ma Tobia, sotto tortura, confessò di non
aver agito di sua volontà, ma sotto il
comando di un’entità superiore, che
per comodità, vista la complessità
del suo vero nome, chiameremo…IL
MALE SUPREMO!!!
Riusciranno i nostri eroi a salvare
l’universo da questa nuova minaccia?
Lo scoprirete nella prossima puntata!
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Misura il tuo Q.S.
(quoziente di segatura)
1)Hai imparato a leggere prima della PUNTEGGI
scuola elementare?
Le risposte A corrispondono a 1 punto,
A Sì, entro i 3 anni
le B a 2, le C a 3. Somma i punteggi
B Sì, entro i 5 anni
ottenuti e guarda il tuo profilo.
C No
2) Hai un grande interesse per enci- Da 14 a 21 punti: Fuochi d’artificio.
Hai un’intelligenza eccellente. Segui
clopedie e dizionari?
la tua curiosità senza scoraggiarti se ti
A Sì
B Solo se sono con qualcuno che mi prendono in giro. Devi imparare a stare bene con chiunque, ma avere alcuni
stimola
amici... alla tua altezza.
C No
Trovate tutte le parole scritte
sottto e scoprirete il nome
dell’allenatore del Milan
A
R
T
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S
P
L
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I
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A
S
3) Quanti amici più grandi di te
Da 22 a 28 punti: Medaglia d’oro.
hai?
Hai notevoli doti intellettive, più di
A Tutti
quanto tu non creda. Ogni tanto ti sco- ACINI
B1o2
raggi e hai bisogno dell’approvazione AEREO
C Nessuno
degli altri. Domandati quanto il tuo AMO
4) Ti piace parlare con gli adulti?
stato d’animo influisca sulla scuola ARTE
A Sì, di mia iniziativa
e su ciò che fai. Trova persone che ti ASSO
B Sì, se l’iniziativa è loro
capiscano e incoraggino nel coltivare AVO
C No
BASTONI
nuovi interessi.
S
O
O
O
M
O
L
O
MARE
MITO
MOLO
NANO
NOCI
OLA
ORA
CONO
ORO
5) Ti annoi nelle solite attività?
A Moltissimo
Da 29 a 35 punti: Medaglia d’argento. ERBA
ORTRICHE
B Un po’
Hai una buona intelligenza, ma hai ERBETTE
REMA
C No, anzi ripetere cose uguali mi dà bisogno di trovare persone che ti co- ESPLICITO RESA
sicurezza
munichino più entusiasmo. Il rischio ISOLA
ROSE
TAVOLI
6) Sei molto sensibile all’ingiustizia è di adagiarti nella vita di ogni giorno LATTE
e non la sopporti anche se non sei tu senza metterci la tua fantasia e il tuo LEGNO
TELE
temperamento.
la vittima?
LINO
TERRA
D35 a 42 punti: Medaglia di bronzo.
A Sì, sempre
MANO
TESTA
B Sì, quando se ne parla in gruppo
MENO
TORO
La tua intelligenza è poco espressa e
C No
VASO
7)Provi interesse per l’universo, per
i problemi sull’origine dell’uomo, sulla vita e sulla morte?
A Sì, spontaneamente
B Sì, se qualcuno ne parla insieme a me
C No
poco sfruttata. La tua fiducia nel poter
raggiungere buoni risultati è scarsa:
devi aumentarla. Quando avrai raggiunto risultati più soddisfacenti, ti verrà voglia di fare di più, e scoprirai nuovi
interessi, e nuovi motivi di gioia!
AAA cercasi - annunci economici
Vostra zia vi ha regalato un vaso orrendo e volete sbarazzarvene?
State cercando di trovare l’unica figurina che vi manca del vostro album?
Siete a corto di risparmi e volete farvi un gruzzolo vendendo un po’di soprammobili?
Questo è il posto giusto per comprare e\o vendere tutto ciò che volete (esclusa
vostra nonna ). Aspettiamo i vostri annunci numerosi e speriamo che l’iniziativa abbia successo.
Perché non usate mai DICO MAI l’enorme cassetta delle lettere che
abbiamo messo nell’atrio delle medie???
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