Numeri, Simboli, Gematria musicale

Transcript

Numeri, Simboli, Gematria musicale
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza
Dipartimento di musica antica
A.A. 2012 – 2013
Corso di:
Analisi delle forme compositive I
(Biennio- primo anno - Strumenti antichi)
Prof. ROBERTO SOLCI
PARTE II
NUMERI E SIMBOLI NELLA MUSICA
LA GEMATRIA
"Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome
d’uomo. E tale cifra é 666" (Ap 13, 18).
Il Signore, esige dai cristiani la conoscenza del nome dell’Anticristo, e per tal motivo affida il
compito di "calcolare" il numero della Bestia.
La gematria é il metodo per ridurre un nome ad un numero, o viceversa, attraverso l’addizione dei
valori numerici delle sue lettere; una usanza a lungo praticata dalla maggior parte dei popoli.
Era già nota sotto il nome di ’gematria’ presso gli antichi ebrei;’isopefia’ dagli antichi greci.
Gli arabi la chiamavano ’hisab al jumal’ o geomanzia, e i cinesi ’ha-doz’.
1
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
L’alfabeto ebraico consta di 22 consonanti, mancano quindi le vocali, le quali furono aggiunte in
epoca molto tarda (V-Vll sec. d.C.) per fissare la tradizione fonetica del testo biblico.
ALFABETO EBRAICO
ALFABETO GRECO
A (aleph) = 1
A (alfa) = 1
B (beith) = 2
B (beta) = 2
C (kap) = 20
C (cappa) =20
D (daleth) = 4
D (delta) = 4
E (he) =5
E (epsilon) = 5
F(pe) =80
F (pi) =80
G (ghimel) = 3
G (gamma) = 3
H (heth) = 8 1
H (eta) =8
(yod) =10
I (iota) = 10
J (yod) = 10
J (digamma) = 6
K(kaf) =20
K (theta=teta) = 9
L (lamed) = 30
L (lambda) = 30
M (men) = 40
M (mi) =40
N (nun) = 50
N (ni) = 50
0 (ayn) = 70
0 (omicron = 70
P(pe) =80
omega) = 700
Q (qof) = 100
P (csi) = 60
R (resh) = 200
Q (koppa) = 90
S (sin) = 300
R (ro) =100
T (tau) = 400
S (sigma) = 200
U (uau) =6
T (tau) = 300
V(uau) =6
U (ipsilon) =400
2
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
W(uau) =6
V (fi) = 500
X (samekh) = 60
W (psi) = 800
Y (yod) = 10
X (chi) = 600
Z (zain) = 7
Y (sampi) = 900
Z (zeta) = 7
GEMATRIA EBRAICO CRISTIANA
Gematria ebraico- cristiana è la sostituzione dei numeri, o altre lettere, per le lettere dell' alfabeto
Ebraico. Lo scopo era di deviare le comprensioni nelle scritture sacre.
ESEMPI
YESHUA (Gesù):
AMn Amen, nondimeno (Dalle parole AL MLk NAMn Il Dio è Fedele il Re), HALHYm Dio ed
ADNY YHWH Signore YHWH - valore 91. Inoltre  (1 - 13) è 91. Parola AhD uno il valore
numerico è 13.
91 TSaYm WAhD novanta uno, SMS XDQH Sorgerà il Sole (Malachia 3:20) ed DBR HhYYm il
Verbo della vita (Giovanni 1 1:1) - 839.
9-1 TSaH AhD nove, uno ed HGPn la vite (Giovanni 15:1 ebraico nel Nuovo Testament- 788.
4-0-4-9 ARBa APs ARBa TSa four, zero, four, nine ed HADWn YSWa HNXRY SIGNORE
(HaADON) YESHUA (Gesù) il NAZARENO - 1457.
YSWa HMSYh MY HWA YESHUA MESSIA, CHI È LUI? ed SALT YsWD - 811
YHWH YHWH ed Y:H Dio - 26.
4-0-8 ARBa APs SMWNH quattro, zero, otto ed HADWn YSWa HMSYh SIGNORE (HaADON)
YESHUA MESSIA - 815.
YSWa HMSYh HWA MSBt YHWDH Yeshua Messia del tribù di Judah ed NWLD BBYT-Lhm
sopportato in Betlemme –1142
YSWa HNXRY YESHUA NAZARENO (Marco 10:47), SWPt KL-HARx il giudice di tutta la terra
(Beresheet/Genesi 18:25), AMn Amen ed anche RPWRMtWR reformator - 741.
3
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
SACRIFICIO:
MSYh Messia (Salmi 2:2; Daniele 9:26: principe), YBA SYLH Shiloh viene ( Beresheet/Genesis
49:10 ebraico in Torah; italiana in Bibbia: verra colui), QWRBn sacrificio ed HWA AYS YHWDY
È un ebreo - 358.
YESHUA RITORNERÀ:
YSWa LSWB ritorno di Yeshua ed AhRYT HYMYm ultimi giorni - 724.
VERBO DI DIO:
DBRK AMT La tua parola è verità (Giovanni 17:17) ed LA hKMT HaWLm HZH ma di una
sapienza che non è di questo mondo (Corinzi 1, 2:6) - 667.
GERUSALEMME:
Y:R:W:S:L:Y:m Gerusalemme ed AL-MDYNT-YSRAL allo stato di Israele -1076.
SABATO:
YWm SBT il giorno di Sabato ed SBTWn giorno di riposo - 758.
CHIESA:
KNsYH- chiesa -145.
K:N:s:Y:H chiesa ed XAW MMNH aMY Uscite, popolo mio (Apocalisse 18:4) - 352.
4
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
NUMERI E GEMATRIA CRISTIANA
I PRIMI DIECI NUMERI.
Per San Tommaso D’Aquino l’unità é un tutt’uno indivisibile ed é il principio del numero, e che il
numero é l’unità che si ripete. Il 10 é l’insuperabile limite dei numeri stessi. Oltre il 10, infatti, i
numeri ricominciano, creando nuove serie infinite, imitando la prima.
La tipologia numerica da una parte esplica il significato simbolico di ciascun numero, dall’altra
rappresenta attraverso i numeri, la complessità della realtà.
L’accostamento di vari esempi all’interno dello stesso numero rappresentano le specificità di senso
che un numero assume nel contesto in cui viene utilizzato.
L’UNO
L’unità é il primo di tutti i numeri, é il primo dei numeri primi dispari, d’essenza maschile, e da
inizio a qualunque numerazione, genera attraverso la propria ripetizione. Non é multiplo di nessuno
ed è divisore di tutti. Da qui derivano e i suoi significati. L’uno é dunque, l’unità che comprende
l’idea dell’infinito numerico, equilibrio, uguaglianza (1 é uguale a 1), immutevolezza (L’unico
termine di paragone per l’1 é l’1 stesso). L’uno indica:
L’unità di Dio, l’unicità della persona di Gesù Cristo, L’unità della Chiesa e del genere umano.
Nel 1 è riconosciuto e ricercato quello che é fondante, per l’esistenza umana, il cosmo e per Dio
stesso.
L’uno viene normalmente associato:
Alla luce (Gn 1,3: "Dio disse ’Sia la luce!’. E la luce fu"), che viene separata dalle tenebre,
Il non-uno é lo zero: il vuoto, le pause musicali.
Dio chiama la luce giorno e le tenebre notte.
Le tenebre precedono la creazione della luce, come lo zero precede l’uno, non centrano con l’azione
divina , ma, convivono all’opera creativa: giorno e notte.
Tempo della prova, lotta tra la luce e le tenebre, grazia e peccato, Dio e Satana.
Sant’Agostino intravede nel primo giorno, la creazione per mezzo del Verbo, degli angeli e la loro
prova:
"Illuminati da quella stessa luce che li aveva creati, divennero Luce e furono chiamati giorno per la
loro partecipazione alla luce e al giorno immutabile, al Verbo di Dio, mediante il quale essi stessi e
5
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
tutte le altre cose furono fatti. II Lume vero, che illumina ogni uomo che viene in questo mondo,
illumina anche ogni angelo che sia mondo, cosicché sia luce, non in sé stesso ma in Dio. Se
l’angelo si distoglie da Dio, diviene immondo; tali sono tutti quelli che chiamiamo spiriti immondi,
non più luce in Dio, ma tenebra in sé stessi, privati come sono della partecipazione della luce
eterna" (Agostino 1992: 460-461).
La creazione nasce sotto il segno degli opposti, luce e tenebra. Ogni inizio parte delle tenebre
iniziali, come una rinnovata lotta.
"Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclisso e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del
pomeriggio". (Genesi 1,3 con Luca 23, 44)
Gesù dice l’ultima parola sulle tenebre, con la sua risurrezione; un nuovo uno, un nuovo Adamo.
IL DUE
II due é la seconda forma del numero, la prima e unica rappresentazione dei numeri primi pari, di
essenza maschile, la figurazione della coppia e il fondamento della terna iniziale. I cristiani
definivano il 2 l’immondus numerus (il numero impuro), poiché era quello che cominciava ad
allontanarsi dall’unità. Rappresentava per loro l’accoppiamento, di conseguenza, il peccato.
Sant’Agostino rifiutò questo pregiudizio, affermando che il 2 esprimeva la consolazione e la grazia,
perché Cristo era rimasto 2 giorni presso le samaritane, e aveva inviato i suoi apostoli a 2 a 2 a
convertire le città della Giudea.
Il Signore parlò a Mosé a lungo sul Sinai e per un olocausto perpetuo gli ordinò di sacrificare
sull’altare 2 agnelli, uno al mattino e uno alla sera (Es 29, 38). Nel deserto di Sion lo stesso Mosé
alzò la mano e percosse 2 volte con la verga la pietra, ne scaturirono acque abbondantissime ed il
popolo e il bestiame bevettero (Nm 20, 11). Il Signore sarà capace di ridare la vita dopo due giorni
(Os 6,2); Erode ordinerà che siano uccisi in Betlemme tutti i fanciulli dall’eta di 2 anni in giù (Mc
24, 72); il digiuno si praticherà 2 volte alla settimana’ (Lc 18,12).
II numero 2, il ritmo binario, é fondamentale nell’interpretazione della realtà:
cielo-terra, corpo-spirito, maschio - femmina, uomo-Dio, Antico-Nuovo Testamento, natura-grazia,
Chiesa - mondo, storia – eschaton.
IL TRE
II ternario si basa sulla fusione del binario con l’unità (2+1). Secondo fra i numeri primi segna la
riuscita, il compimento, la sosta e l’artificio.
E’ fondamento di qualunque espressione di dinamismo.
II 3, considerato il numero perfetto, annuncia la manifestazione: padre - madre - figlio, essere conoscenza - beatitudine.
6
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
Descrive la triplicità dell’essere vivente, riunificando i tre ordini: fisico (corpo), intellettuale
(anima) e spirituale (spirito).
Indica, per la sua completezza e perfezione, la Trinità: Padre - Figlio - Spirito Santo.
Nel terzo giorno dopo la crocifissione Gesù è risorto, per cui riscontriamo. Cristo, triplice
progressione (1) dal divino (2) all’umano, in virtù dell’incarnazione (3) che da, per mezzo dello
Spirito, il Cristo divinizzato, riconducibile allo schema: il Verbo di Dio - Gesù di Nazareth - Cristo
Risorto.
Cristo Risorto é la manifestazione del triplice movimento salvifico. Anche i cristiani, all’interno
dell’ottica della salvezza finale, compiono un triplice passaggio dalla dimensione adamitica
(peccato), alla dimensione di Cristo (la grazia), a quella eterea (da risorti nella Gerusalemme
celeste).
Ma il solo numero 3 non basta a definire compiutamente la Trinità cristiana, che simbolicamente va
espressa, secondo una corretta indicazione numerologica, nel numero 333. L’impostazione
numerologica si colloca all’interno della Teologia trinitaria (Deo Uno et Trino), nella quale si
afferma che Dio é Uno e Trino, non per un paradosso matematico, ma per la potenza dello Spirito, il
quale fa sì che una Persona divina sia in realtà tre, e tre in uno
Il Padre é sempre con il Figlio e con lo Spirito Santo, il Figlio é con il Padre e lo Spirito Santo, e lo
Spirito Santo sta sempre con il Padre e con il Figlio. Per questo indicare la Trinità solo col numero
3 non é sufficiente ad occorre il 333. Il numero 3 esprime semplicemente il numero della Trinità.
Gesù, alla domanda di Tommaso di manifestare il Padre, da una risposta ternaria. Infatti, alla
domanda: Dov’é tuo Padre? rispose: Voi non conoscete né me né il Padre; se conoscete me,
conoscereste anche il Padre mio. (Gv 8,30).
IL QUATTRO
II quattro simboleggia la forza.
Il numero della stabilità e dell’equilibrio.
La manifestazione del molteplice.
È il numero del mondo.
San Giovanni, nell’Apocalisse, ha descritto i quattro attributi di Dio (Sapienza, Potenza,
Onniscienza e Creazione). Quattro sono gli evangelisti. Sono 4 le lettere che compongono il
primitivo nome ebraico di Dio (YHWH) ed anche quello del primo uomo (Adam), ma il valore
mistico della cifra 4 assume una forma grafica di una croce.
Quattro sono, infatti, i bracci della croce.
Nell’Apocalisse, sono 4 i viventi, cioè l’insieme dei viventi nel mondo della luce (il quattro da
l’idea dell’universalità).
7
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
4 sono i cavalieri che scatenano.
4 flagelli maggiori e che i colori dei loro cavalli corrispondono a quelli dei punti cardinali, il
bianco é l’est, l’alba; il rosso, il sud o il mezzogiorno; il verdemare, l’ovest ed il crepuscolo; il nero,
il nord é la notte.
Nella Bibbia le 4 mura della Gerusalemme celeste .
4 territori delle dodici tribù d’Israele.
4 emblemi di queste tribù, una per ciascun gruppo ternario: il leone, il toro, l’uomo e l’aquila. l 4
animali corrispondenti ai 4 evangelisti, profetizzati da Ez 1, 5-11.
Quattro sono pure le bestie di Dn 7, 3, e 4 sono i tremendi giudizi che attende Gerusalemme in Ez
14, 21.
Il 4 e il numero legato alle rivelazioni nell’Apocalisse e nei quattro evangeli.
IL CINQUE
II cinque è l’unione tra il principio celeste indivisibile (3) e il principio materno divisibile (2), il
primo pari e il primo dispari.
La sua posizione centrale tra i primi 9 numeri rappresenta la qualità di punto d’unione e di forza
unificatrice e coordinatrice che consente di esprimere la vitalità di un organismo partendo da un
punto centrale
È il numero dell’unione, il numero nuziale, formato dal maschio 3 e dalla femmina 2.
È il numero dell’uomo.
Sono molti i passi delle scritture sacre che usano la rappresentazione simbolica del 5.
Nel Levitico: "Cinque di voi insegneranno a cento stranieri" (26,8); la moltiplicazione dei cinque
pani (Mt 14,17); la divisione delle dieci vergini, in cinque stolte e cinque prudenti (Mt 25,2); la
venuta di Gesù sulla terra foriera di fuoco e divisione, per cui Egli disse. "Pensate voi ch’io sia
venuto a portare pace sopra la terra? No, lo vi dico, ma divisione, poiché d’ora in poi saranno
cinque in una casa, divisi tre contro due e due contro tre" (Lc 12,52).
8
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
IL SEI
II sei é perfetto perché circolare.
Due volte il numero tre.
Contiene tutto il simbolismo dei numeri doppi.
È il risultato del prodotto di 2 x 3, moltiplicazione del femminile col maschile, rappresenta l’atto
sessuale.
Il numero della creazione dell’uomo, del mondo, della redenzione (Gesù fu crocifisso nel sesto
giorno, secondo il calendario ebraico).
Nel numero 6 è insito il concetto di opposizione, come nell’interpretazione astronomica del sei,
indicante come una ’falce lunare calante’, a differenza del nove che graficamente costituisce il suo
contrario: falce lunare crescente’.
Creatura
che si contrappone o si distingue dal:
Creatore
in un equilibrio indefinito.
Sorgente delle ambivalenze di questa cifra, che ha in sé due complessi di attività ternaria che la
fanno oscillare ora verso il bene ed ora verso il male:
Bene - Male
ora verso Dio ed ora verso Satana:
Dio - Satana
per sua scelta consapevole, non per una natura malvagia, iI 6 è il numero dei doni reciproci e degli
antagonismi:
egoismo – altruismo
amore – odio
lotta paternità
libero arbitrio - destino mistico.
9
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
Questa ambivalenza si riscontra nella Bibbia:
Si ha l’imposizione di un lavoro umano di sei giorni con il riposo del settimo (Es 20, 9); nel sesto
giorno fu creato l’uomo (Gn 1, 27-31); dopo l’ascesa di Mosé sul Sinai, la gloria del Signore coprì
il monte con la nuvola per sei giorni e, al settimo, Dio chiamo Mosé di mezzo alla nuvola stessa (Es
24, 16); alle nozze di Cana, sei furono le idrie di acqua mutate in vino (Gv 2, 6).
Nell’Apocalisse il numero sei ha un significato nettamente negativo: é il numero dell’Anticristo, ma
ripetuto per tre volte nel numero 666 (Ap 13, 18).
IL SETTE
II sette é il grande numero biblico.
Rappresenta i giorni della creazione, del riposo di Dio.
E’ un numero primo e non è divisibile che per 1 e per sé stesso.
Composto da 3+4 simbolo della riunificazione tra il maschile e il femminile; tra i tre livelli:
corpo, anima e spirito
e le quattro qualità della coscienza
pensiero, sentimento, intuizione e sensazione
trà la Trinità e il mondo
terra, aria, acqua e fuoco.
II sette compie un ciclo completo. È la perfezione che contiene in sé il seme del cambiamento e di
una nuova fase: 7 i giorni della settimana (7 x 4 = 28, cioè il ciclo della luna; anche la somma dei
primi 7 numeri: 1+2+3+4+5+6+7 = 28).
II numero sette é presente 77 volte nell’Antico Testamento.
7 le trecce della chioma di Sansone;
7 le abluzioni di Naaman nel Giordano.
II fanciullo risuscitato da Eliseo sbadiglia 7 volte, perché egli ritorna alla vita solo grazie ai 7 doni
dello Spirito Santo.
Clemente Alessandrino considera il 7 vergine e privo di madre, non genera ed é ingenerato.
Nessun numero pari e dispari che lo precede lo produce per moltiplicazione, e il 7 stesso non
produce alcun numero nella prima decade.
Lo Spirito Santo é 7, perché opera sul 4 e sul 3, cioè sull’anima e sul corpo.
10
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
Dopo 7 giorni, le acque del Diluvio inondarono la terra (Gn 7,10). Sette furono i pani che Gesù,
spezzando, diede ordine ai discepoli di distribuire al popolo (Mc 8, 5). E a Pietro che gli chiedeva
quante volte dovesse perdonare suo fratello, rispose: "Non dico fino a 7, ma fino a 70 volte 7" (Mt
18, 22).
L’OTTO
L’otto è tramandato fin dall’origine della simbologia numerica, come frutto della grande
combinazione 4+4, per cui la sua simbologia è legata ai numeri doppi.
Tutti i numeri doppi, multipli del due sono frutto di una coppia che si trova all’origine dell’umanità.
L’otto indica l’eternità, perché nell’ottavo giorno avvenne la risurrezione di Gesù.
All’interno del modulo della "settimana universale", l’ottavo giorno rappresenta l’entrata
nell’eternità: beata da risorti per i giusti, maledetta per gli empi.
La radice primordiale della nascita di Adamo, 4004 a.C., da 8 (4+0+0+4).
Sotto il segno dell’otto abbiamo sia la nascita dell’umanità nel tempo, sia la sua rinascita
nell’eternità, con la risurrezione generale dei morti.
Divina è la metafisica del 7+1, perché 1 si fonde con il 7.
(Gesù =888). (detto: Ottonario divino)
II numero otto esplica l’azione del divino nell’umano, perché l’umano si divinizzi.
Costituisce inoltre i due opposti nella loro manifestazione: cielo e terra, divino e umano, ascesa e
discesa, superiore ed inferiore, Dio è l’uomo nella figura di Cristo, la cui vita terrena passa
attraverso tre momenti: l’ottavo giorno di vita in cui venne circonciso, del discorso della montagna
sulle otto beatitudini, dell’ottavo giorno in cui risuscito.
L’ottavo giorno annuncia l’era futura eterna, il compimento delle Scritture, la Risurrezione di
Cristo, ma anche quella dell’uomo.
L’ottavo è la data dell’intervento divino nel mondo e la ricapitolazione di tutte le cose in Dio,
compreso il tempo.
11
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
IL NOVE
1.II nove, a qualunque potenza lo si elevi, da come risultato un numero la cui somma delle cifre
(radice primordiale) rende sempre nove.
2. Se la successione numerica si dispone poi in un circolo come in una spirale, si ha modo di
costatare come ogni novenario si chiude dando origine, con un numero terminante con zero.
3. La successione delle potenze del nove, da origine ad un novenario costituito di cicli ternari, nei
cui numeri composti di due cifre la somma da sempre nove.
Il Nove é dunque simbolo di perfezione, poiché frutto dell’unità di tre ternari.
Il nove, con la sua ciclicità ternaria, richiama alla mente la concezione della stessa Trinità.
Il calcolo numerologico, 333 indicato per tre volte, cioè moltiplicato per tre, rappresenta la
manifestazione della Trinità col numero 999.
Il 333 indicato una volta, cioè per uno, dimostra l’unità della Trinità.
Sono rappresentate nel “novenario” le tre triadi delle gerarchie angeliche. Ciò significa la
perfezione della perfezione, l’ordine nell’ordine e l’unità nell’unità.
IL DIECI
II dieci é la massima realizzazione, é il culmine della serie. Rappresenta la conoscenza completa,
assoluta. Lo troviamo nei dieci comandamenti e nella parabola dei talenti: "Toglietegli, dunque, il
talento che ha e datelo a colui che ha dieci talenti" (Mt 24,28).
USO DEI NUMERI
II numero presenta diverse modalità d’uso legate alla sua natura.
1.
2.
3.
4.
La somma di due numeri porta a un nuovo significato unitario.
La moltiplicazione allarga le proprietà dei singoli fattori.
Il quadrato e la moltiplicazione per 10 danno intensità ed ampiezza ad un fatto.
Il cubo gli rende consistenza e solidità.
12
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
Restando legati ai numeri interessati al settenario, il 7 può risultare dalla somma di 3+4, assumendo
per ciò stesso, le proprietà tipiche dei due addendi: la divinità e la mondanità. II 12 é prodotto dalla
moltiplicazione del 3 per 4, e suole rappresentare l’estensione spaziale di un fatto; in contesto
cristiano.
La diffusione delle Tre divine persone per i quattro punti cardinali è realizzata attraverso la
predicazione dei 12 Apostoli.
Il 49, numero base della Pentecoste, come quadrato del 7, porta alla realizzazione del settenario sul
piano individuale e comunitario.
Il 70 esprime piuttosto la pienezza in senso temporale.
Un numero, inoltre, si può rapportare ad un altro principale sia per difetto che per eccesso.
L’11 rispetto al 10, simbolo della perfezione del decalogo e somma aurea di 3+7, esprime la
trasgressione.
Gli strumenti privilegiati della numerologia sono le addizioni.
Dal momento che una delle loro successioni è all’origine di tutta la serie dei numeri interi positivi,
si presume che esprimano le leggi segrete della creazione del mondo.
Attraverso l’addizione si possono ottenere le somme di tutte le cifre che esprimono ogni numero,
per poi ridurle alla loro radice primordiale.
10 = 1+0 = 1
11 = 1+1 = 2
12 =1+2 = 3
I numeri superiori a 45 danno la somma composta da due cifre, secondo il modello 46=4+6=10, e
oltre; tali somme sono definite radici transitorie primordiali, poiché si prestano a un’ulteriore
riduzione secondo lo schema: 46=10 e 10=1+0=1.
13
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
NUMEROLOGIA E GEMATRIA NEI PAESI DI LINGUA GERMANICA
NUMERI SIMBOLICI
1.
Dio, l’Unità. Per gli ebrei, Dio è “uno“.
2. L’Uomo, nato da Dio, il vero “uno“
(J.J. Schmidt, Der biblische Mathematicus). La vita terrena si compone di dualismi:
Dio e l’uomo
cielo e terra
bene e male,
giorno e notte
anima e corpo
uomo e donna
destra e sinistra
3.
La Trinità, Dio. L’unità composta di tre parti:
passato, presente, futuro;
inizio, centro, fine.
vita, morte e resurrezione
Cristo giace 3 notti nel sepolcro, per risorgere il Terzo giorno; nella terza ora del giorno (Hora
Nona)
Cristo è condannato a morte. Secondo la tradizione medievale, alla stessa ora Dio crea Adamo : il
sacrificio di Cristo per la Redenzione dell‘Uomo.
4. La Terra, il Mondo (gli elementi, le stagioni, i punti cardinali). Per i cristiani, i quattro
evangelisti e le quattro fasi della vita terrena di Cristo:
Incarnazione, Passione, Risurrezione, Ascensione.
La croce.
5. Satana, il Male, l’uomo. Secondo Werckmeister, numero degli spiriti malvagi“.
Secondo altre tradizioni, l’Uomo: la testa, le due braccia e le due gambe corrispondono ad un
pentagramma, così come cinque erano i pianeti conosciuti nel Medioevo: Giove, Mercurio, Saturno,
Venere, Marte.
Le ferite di Cristo.
14
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
6. La Creazione. Per S.Agostino, Dio creò il Mondo in sei giorni (Hexameron), siccome il 6 è un
numero perfetto: esso è infatti insieme somma e prodotto delle sue componenti (1,2,3).
7. Per la cultura cristiana ed ebraica, a causa del continuo apparire di questa cifra nella Bibbia,
numero sacro per eccellenza.
La fusione di Dio (3) con l’Uomo (4):
nelle 7 invocazioni del Padre Nostro, 3 si riferiscono all’eternità, 4 alla vita terrena.
Lo Spirito Santo: i 7 Doni,
il Settimo giorno consacrato a Dio.
8. Perfezione e Vita eterna. L’Ottavo Giorno: per S.Agostino, al Sabbat segue il Giorno del
Signore,senza inizio e senza fine“.
Graficamente, le due linee simboleggiano intersecandosi il passaggio dalla vita terrena a quella
spirituale.
In musica, l’ottava (Diapason) comprende non a caso tutti i suoni..
9.
In quanto 3x3, simbolo trinitario.
10. La Legge, i comandamenti, a loro volta suddivisi in 3 (rivolti a Dio) e 7 (rivolti al Prossimo).
Il 7, in questo caso, si riferisce all’Uomo, fatto di corpo (4) e anima (3).
11.
Il Peccato, per S.Agostino il sovvertimento della Legge“.
Gli Apostoli dopo il tradimento di Giuda.
12.
La Chiesa, gli Apostoli, le 12 porte della Città Celeste.Le tribù d’Israele.
Per S.Gregorio Magno simbolo della Chiesa in quanto Dio Trinitario che si manifesta al mondo
(3x4).
Vi sono inoltre numeri che nella Bibbia rivestono un valore particolare:
24.
I Saggi che nella Gerusalemme Celeste si raccolgono di fronte al trono, in contemplazione
eterna.
33.
Gli anni di Cristo
40.
Penitenza : quarant’anni trascorse il popolo d‘Israele nel deserto, per 40 giorni Mosè e
Cristo digiunano nel deserto.
46.
Simbolo del Tempio di Gerusalemme, eretto in 46 anni.
77.
l’Incarnazione di Cristo, settantasettesimo discendente di Adamo (Luca, 3, 23)
144 . I centoquarantaquattro eletti, destinati alla Città Eterna.
15
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
GEMATRIA GERMANICA
Per “Gematria” si intende la coincidenza tra numeri e lettere dell’alfabeto.
Tra le fonti il trattato Cabbalologia di Johannes Henningius, stampato a Lipsia nel 1683., nel quale
l’autore descrive una dozzina di sistemi diversi.
14 BACH
29 J.S.B, anche SDG (Soli Deo Gloria)
37 XP (monogramma di Cristo)
41 J.S. BACH
43 CREDO
47 HERR (Signore)
48 INRI
53 SOHN (Figlio, di Dio)
59 GLORIA, GOTT (Dio)
61 ISRAEL
70 JESUS
71 KRIPPE (Presepio)
73 ZEBAOTH
75 BETHLEHEM
83 IMMANUEL
112 CHRISTUS
158 JOHANN SEBASTIAN BACH
Sistema gematrico usato da Bach:
A B
1 2
C D E F G H I=J
3 4 5 6 7 8 9
K L M N O P Q
10 11 12 13 14 15 16
R S T
17 18 19
U =V
20
W X Y Z
21 22 23 24
Ä = AE, Ö = OE, Ü = UE, ß = SS
Attraverso la somma dei fattori, ogni lettera può inoltre corrispondere ad un valore compreso tra 1 e
9 (es. K 11= 2).
16
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte II
Bibliografia:
F.Smend, J.S.Bach, bei seinem Namen gerufen. Kassel 1950.
L.Prautzsch, Vor deinen Thron tret ich hiermit, Neuhausen-Stuttgart 1980.
A.Hirsch, Die Zahl im Kantatenwerk J.S.Bachs, Neuhausen-Stuttgart 1986.
Al. Clement, O Jesu, du edle gabe, Utrecht 1989
Ruth Tatlow, Bach and the Riddle of the Number Alphabet, Cambridge 1991.
M. Radulescu, Le opere organistiche di JS.Bach-L’Orgelbüchlein, Cremona 1991.
T.Gravenhorst, Proportion und Allegorie in der Musik der hochbarock, Frankfurt 1995.
F. Berger, Der okkulte Bach, Stuttgart 2000.
A.Clement, Der dritte Teil der Clavierübung, Utrecht 2000.
H.Werner, Lexikon der Numerologie und Zahlenmystik, Frechen 1995.
Petrus Bungus, Numerorum Mysteria. Bergamo 1599 (anast. Hildesheim 1982).
17