Con la morte di Beniamino Andreatta scompare un amico con il

Con la morte di Beniamino Andreatta scompare un amico con il quale, negli ultimi
anni della sua vita politica, ho avuto l’onore di collaborare attivamente fondando
assieme a Lui l’Associazione “Carta 14 giugno” che aveva al suo centro l’esigenza
capitale di una radicale riforma della politica.
Ci ha uniti, in quella occasione, la comune fede verso l’idea di un Grande Ulivo, di
una coalizione soggetto politico rispetto alla quale i partiti che la componevano
avrebbero dovuto fare un passo indietro. Il nostro sodalizio politico ha rappresentato
la prova vivente di come personalità diverse – una più radicale, l’altra più moderata –
potessero incontrarsi sul fertile terreno della ricerca di un modo diverso di essere
della politica.
In questo Andreatta è stato un grande maestro di vita. Tutti abbiamo sofferto, dal
lontano 1999 in poi, della sua prolungata assenza. La politica italiana ha subìto allora
una perdita incalcolabile. Ora per piangerlo degnamente ci dobbiamo impegnare a
onorare nei comportamenti il suo indimenticabile insegnamento.
Achille Occhetto
27 marzo 2007