halloween 9 rumors
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n.5- Dicembre 2013 IL PONTE - Anno XXXXII Supplemento al n. 45 del 13 dicembre 2013 de “IL NUOVO GIORNALE” Autorizzazione Tribunale di Piacenza con decreto n. 4 del 4 giugno 1948 Natività Bassorilievo di Paolo Perotti Celebrazioni religiose periodo natalizio 20 dicembre: Ore 21: Vigolzone, Celebrazione penitenziale Editoriale Custode del dono “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo”. 23 dicembre: Ore 21: Pontedell’Olio, Celebrazione penitenziale 24 dicembre: Ore Ore Ore Ore 22,00: Riva 22,30: Vigolzone, Messa di Mezzanotte 23,00: Villò 24: Pontedell’Olio (San Giacomo) - Veano – Torrano 25 dicembre - Natale Pontedell’Olio - San Giacomo (ore 8,00 - 10,00 - 18,00), Folignano (ore 9), Ricovero Balderacchi (ore 9,00), Castione (ore 9,30), Torrano (ore 9,30), Villò (ore 10,00), Riva (ore 11,00), Vigolzone (ore 8,30 – 11,15), Albarola (ore 9,30). 26 dicembre – Santo Stefano Pontedell’Olio - San Giacomo (ore 8,00 e 10,00), Riva – Balderacchi (ore 9), Vigolzone (ore 8,30 – 11,15), Torrano (ore 9,30), Villò (ore 10,00), Riva (ore 11,00), Pontedell’Olio - San Rocco (ore 18,00). 31 dicembre Ponte dell’Olio – San Rocco: Messa e canto del Te Deum ore 18,00, Vigolzone (ore 17,00: Messa e canto del Te Deum), Villò (ore 18,30: Messa del Ringraziamento). 1° Gennaio 2014 Riva - Madonna della Neve (ore 7,30), Pontedell’Olio (San Giacomo ore 8,00 - 10,00 – 18,00), Ricovero Balderacchi (ore 9,00), Folignano (ore 9,00), Albarola (ore 9,30), Torrano (ore 9,30), Villò (ore 10,00), Riva (ore 11,00), Vigolzone (ore 8,30 – 11,15). 5 Gennaio 2014 Vigolzone- Ore 21: Concerto di Natale del Coro San Mario Epifania – 6 gennaio 2014 Riva - Madonna della Neve (ore 7,30), Pontedell’Olio (San Giacomo ore 8,00 - 10,00 – 18,00), Ricovero Balderacchi (ore 9,00), Folignano (ore 9,00), Albarola (ore 9,30), Torrano (ore 9,30), Riva (ore 11,00) 2 Giuseppe, sposo di Maria, si scopre incaricato di custodire il dono che sta germogliando nel grembo dell’amata moglie, invitato ad un compito che gli strappa dal cuore il suo progetto di vita per collocarlo in un progetto mai immaginato. Accetta un così grande sradicamento per scoprire una diversa prossimità con Maria e con il bimbo che da lei nascerà: Madre e figlio che dovrà proteggere dal male della storia, perché il Bene possa rivelarsi interamente. Come per Giuseppe, anche per noi l’invito ad accogliere e custodire il dono, che è Gesù, risuona imprevisto e impetuoso nella nostra vita, chiedendoci libertà e obbedienza, fedeltà e speranza, esattamente nel momento in cui tutto questo ci viene donato oltre ogni misura e desiderio. “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce…”: le parole di Isaia risuonano, nella notte di Natale, ogni volta nuove. Improvvisamente dalle tenebre siamo risvegliati alla luce, siamo invitati a camminare nella luce: il Signore viene, dono immenso e immeritato, dono insperato, dono troppe volte dimenticato e seppellito sotto il peso delle preoccupazioni, delle angosce e dei dolori della vita. Il dono si mette ancora una volta nelle nostre mani, prezioso e fragile, capace di accendere il cuore ma di spegnersi sotto la nostra noncuranza, sotto la nostra superficialità, sotto la nostra impazienza. Il dono chiede attenzione e premura, chiede riconoscenza e timore, chiede silenzio e venerazione, chiede una libertà che si piega all’obbedienza, una libertà che si libera delle proprie pretese, che non rivendica un’altra collocazione se non quella assegnatale dalla divina parola. Il dono pretende un’accoglienza che non esige spiegazioni, ma che si arrende all’evidenza di ciò che si manifesta, promettendo e svelando un’altra verità rispetto a quella della carne e del sangue. Il turbamen- to accompagna la sensazione che qualcosa di grande sta avvenendo nella nostra vita, che Qualcuno si è degnato di guardare alla nostra povertà e, attraverso di essa, fa scendere sul mondo la sua Benedizione, parola definitiva, Sì assoluto di Dio all’uomo, alla sorte di ciascuno e al destino dell’intera umanità. Trovarsi coinvolti in questo Mistero, presi dentro un disegno così immenso, e scoprire la grandezza del piccolo sì che possiamo pronunciare, e intravedere la fatica immane che questo comporterà per la nostra vita. E dal disagio del turbamento sperimentare la dolcezza che nasce insieme alla nostra timida, e grata, risposta. Allo stesso modo la Chiesa intera, costituita dal Signore per annunciare a tutti il suo Vangelo, è chiamata a saper custodire per sé e per tutti gli uomini quel dono prezioso che la tiene in vita, che la riprende nei momenti di smarrimento, che la riaccende nella fatica del cammino quotidiano. Ogni volta che, disponendosi ad accogliere il suo Signore, riceve la grazia della sua visita, la Chiesa rinasce come comunità di santi, lampada per la città degli uomini, madre generosa di figli. “Custode del dono” e non “padrona del dono”: la tentazione di essere l’unica possibile depositaria della Rivelazione di Dio può riempire di orgoglio e provocare nella comunità dei discepoli la tentazione di una custodia “gelosa” del dono di Dio. Questo provoca un irrigidimento nei rapporti con le persone, una presa di distanza che gli altri avvertono come giudizio ed esclusione. Questo impedisce di riconoscere l’azione dello Spirito nei cuori e nei luoghi più impensati, riconoscimento che favorirebbe un dialogo aperto e cordiale, e permetterebbe all’interlocutore di aprirsi all’accoglienza della verità tutta intera, che risuona nel Vangelo di Gesù. Il compito della Chiesa diventa allora un invito a mantenere alta la tensione verso la verità piena, e nello stesso tempo a mantenere una grande disponibilità verso i “semi del Regno” che lo Spirito sparge attorno a noi. Don Gigi 3 Bimestrale d’informazione e attualità Fondato nel 1971: da don Dante Concari Direttore responsabile: don Davide Maloberti Direzione editoriale don Gigi Bavagnoli Collaboratori: Paolo Labati ([email protected]), don Piero Lezoli, Sabrina Mazzocchi, Loris Caragnano, Ennio Torricella, Lucia Bolzoni Rusconi, Lorenzo Migliorini, Federico Zanelli, Michela Migliorini, Gianmarco Zanelli, Alberto Burgazzi, Michele Malvicini, Michele Anselmi, Chiara Ratti, Elena Fogliazza, Gianmarco Ratti, Gian Carlo Anselmi, Claudia Cigalla, Manuela Gentissi. Per le fotografie: Foto Cavanna, Oreste Grana, Filippo Mulazzi, Foto Gaudenzi, Foto Stefano Maggi - “Il colore del Sole”. Redazione, amministrazione e pubblicità: Pontedell’Olio - Tel. 0523 875328 Stampa: Grafiche Lama - Piacenza, Strada Dossi di Le Mose 5/7 Tel. 0523 592859 Le collaborazioni sono sempre gradite. Articoli, suggerimenti, notizie, lettere.... possono essere inviate a: - fax 0523 871610 - E-mail: [email protected] Testi e fotografie non si restituiscono se non dietro espressa richiesta. Auguri al nostro paese C’era una volta un paese Che aveva mille sorprese: Il ponte che unì il commercio dell’olio L’antica fiera del bestiame Un bottonificio del tempo che fu La fabbrica di Conti che benessere a tanti ha dato L’azienda di Dodici dove tante donne han lavorato. Cos’è successo al nostro paese? È solo la crisi? O cos’altro è stato? Cerchiami di amarci un poco di più, di non sparlare del nostro vicino, di apprezzare ciò che abbiamo, perché…poco non è. Sport, cultura, musica E alle imprese che sono rimaste Auguriamo coraggio e perseveranza Perché questo piccolo, ma grande paese Ancora tanto ha da offrire! Auguri da una Pontolliese!!! 4 Sezione di Vigolzone Augura a tutti Buon Natale e un Felice Anno Nuovo ricco di salute, serenità e pace Approfondimenti La gioia del Vangelo Il Mistero del Natale appartiene ai misteri gaudiosi del Rosario, i misteri della gioia. Papa Francesco ha appena pubblicato una lettera, indirizzata a tutti i membri della Chiesa, dal titolo “La gioia del Vangelo”. La lettera presenta molti elementi importanti e interessanti per una riflessione sulla Chiesa, a partire dalle comunità che la compongono: non è forse vero che facciamo fatica oggi a manifestare la gioia di essere credenti, di essere discepoli del Signore? A me pare che la costatazione sia del tutto appropriata, e le parole del Papa, nella loro semplicità e spontaneità, risultano più sferzanti di una denuncia gridata. Per questa prima riflessione mi limito a riprendere qualche parola dell’inizio:, dove il Papa parla di una Chiesa che deve uscire, deve annunciare i Vangelo a tutti, perché è questa la sua ricchezza e la sua forza. “La Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano. La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore (cfr 1 Gv 4,10), e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva. Osiamo un po’ di più di prendere l’iniziativa! Come conseguenza, la Chiesa sa “coinvolgersi”. Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Il Signore si coinvolge e coinvolge i suoi, mettendosi in ginocchio davanti agli altri per lavarli. Ma subito dopo dice ai discepoli: «Sarete beati se farete questo» (Gv 13,17). La comunità evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo. Gli evangelizzatori hanno così “odore di pecore” e queste ascoltano la loro voce. Quindi, la comunità evangelizzatrice si dispone ad “accompagnare”. Accompagna l’umanità in tutti i suoi processi, per quanto duri e prolungati possano essere. Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica. L’evangelizzazione usa molta pazienza, ed evita di non tenere conto dei limiti. “Coinvolgono, accompagnano, fruttificano e festeggiano”: questi sono i verbi che devono segnare la vita della comunità cristiana, diciamo pure della parrocchia, e che dicono la modalità adeguata per incontrare la gente, per accogliere senza aspettare che gli smarriti tornino all’ovile ma “sa fare il primo passo”. Queste parole suonano preziose e ci invitano a mutare il nostro atteggiamento, oggi un po’ rassegnato, un po’ stanco e sfiduciato. Ecco il passo della lettera in cui si parla della festa: la comunità evangelizzatrice gioiosa sa sempre “festeggiare”. Celebra e festeggia ogni piccola vittoria, ogni passo avanti nell’evangelizzazione. L’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana di far progredire il bene. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi. La gioia di vivere il Vangelo, la gioia di testimoniarlo in mezzo al mondo, la gioia di poter accogliere o riaccogliere nella comunità persone che incontrano il Signore e ne rimangono affascinati. Tutto questo dovrebbe costituire l’atteggiamento usuale della comunità. E il sentimento che abita il cuore di ciascuno di noi. 5 La chiesa del domani Panificio MALVICINI Pontedell’Olio Via Veneto, 85 Tel. 0523 876023 "A tu per tu con il popolo" potrebbe essere un titolone di un giornale o di un film in uscita nelle sale...in realtà è il nome di una serata che vuole essere molto più umile e molto meno pubblicizzata di un grande evento e che si è svolta una sera di inizio novembre nella nostra parrocchia. Protagonisti sono stati i seminaristi del Collegio Alberoni che stanno visitando le parrocchie della nostra diocesi e che quel giorno hanno avuto come meta Pontedell'Olio e Vigolzone. La loro giornata è cominciata con l'incontro con i parroci della nostra Unità Pastorale, con loro hanno cenato e poi insieme hanno incontrato un gruppo di rappresentanti del mondo laico. Un incontro voluto fortemente ma anche estremamente interessante per poter riflettere e parlare della Chiesa oggi e magari fare qualche pensiero a quella del domani. Non è facile sbilanciarsi apertamente con chi si dovrà cimentare in questo nuovo cammino nei prossimi anni ma è anche giusto che questi coraggiosi ragazzi vivano e crescano anche tra i problemi delle comunità per non rischiare di rimanere troppo tempo tra mura ricche di storia ma povere di idee mentre il mondo cambia e si evolve. La scelta del seminario oggi è forse molto più vocazionale che in passato, più difficile da comprendere ma soprattutto da "far comprendere" alla gente, a chi vede nel clero un abbandono parziale della realtà. Si fa sempre più difficile il dedicarsi alla vita dell'altro e chi decide di dedicare l'intera sua vita per rendere migliori le altre spesso non viene compreso da coloro che gli vogliono bene. E' stato un momento breve ma ricco di spunti inte- ressanti...prima i consigli di noi laici..poi le risposte loro. Sono i primi passi verso la ricerca di risposte più grandi che si troveranno a dare tra non molto tempo. E queste poche righe vogliono essere anche di augurio a quattro ragazzi del gruppo che l'otto dicembre hanno ricevuto il diaconato. Sono Fabio Galeazzi, Matteo di Paola, Paolo Capra e Roberto Ponzini che stanno terminando il loro percorso e che probabilmente nel 2014 diventeranno parroci nella nostra diocesi. A loro e a tutti gli altri ragazzi va un grande in bocca al lupo per le sfide che si troveranno ad affrontare. Che il loro percorso sia colmo di soddisfazione e amore per Dio! Samuele Nell'augurarvi buone feste ricordiamo che siamo a disposizione per preventivi gratuiti su ristrutturazioni d'interni, serramenti, porte, pavimentazioni, tinteggiature. Ortofrutta Merli Lina e figlia Frutta e verdura, anche a domicilio Augura all’affezionata clientela Buone Feste Vigolzone, Via Roma, 96 - Tel. 0523 870998 6 7 Incontro del 19 ottobre a Castelsangiovanni I AUGURI DI BUONE FESTE!! Si ricorda alla gentile clientela che il locale rimarrà chiuso il 25 dicembre. Aperti il 26 a cena! Siamo aperti tutte le sere compreso il 31 per aspettare insieme il nuovo anno!. Ponte dell’Olio, Via Papa Giovanni XXIII, 2 Tel. - Fax: 0523-875228/876414 8 l cardinale brasiliano Claudio Hummes, nell’occasione della visita ad una famiglia di suoi amici a Castel san Giovanni, ha incontrato nel salone dell’oratorio la comunità parrocchiale la sera di sabato 19 ottobre. Avendo saputo di questo incontro, ho deciso di parteciparvi con don Piero, il mio parroco, e con Alessandro, il giovane seminarista che frequenta la comunità di Vigolzone. Il cardinale ha introdotto la serata raccontandoci brevemente la sua vita: è nato nello stato di Rio Grande del Sud, 79 anni fa, da una famiglia di lontana origine tedesca, è membro dell'Ordine dei Frati Minori, è sacerdote dal 1958 e l’anno seguente si è recato a Roma per frequentare studi accademici presso le università pontificie ed in quel periodo ha conosciuto da vicino papa Giovanni XXXIII°, di cui riconosce una grande affinità con papa Francesco. È stato poi nominato vescovo nel 1975 di Santo André, vicino a San Paolo, nel 1996 ha assunto il governo dell'arcidiocesi di Fortaleza e nel 1998 papa Giovanni Paolo II lo ha eletto arcivescovo metropolita di San Paolo e cardinale nel 2001. In quegli anni, durante la dittatura militare, insieme agli altri vescovi e sacerdoti brasiliani, si è adoperato per la promozione della democrazia e della giustizia sociale, aiutando chi, come l’ex-presidente Lula, rifiutava la violenza come strumento di lotta politica. Nel 2006 è stato nominato da Benedetto XVI prefetto della Congregazione per il Clero, sino al 2010, quando si è dimesso per limiti di età: ora, in pensione, collabora con la commissione della conferenza episcopale brasiliana che si occupa dell’evangelizzazione dell’Amazzonia. Poi ci ha raccontato brevemente l’esperienza del conclave, quando i cardinali hanno ascoltato veramente l’ispirazione dello Spirito Santo eleggendo papa rapidamente ed in modo sorprendente il cardinale Bergoglio: lo dimostra il fatto che la radio Vaticana non aveva inserito il suo profilo tra i trenta cardinali ritenuti papabili. Durante lo spoglio dei voti dei cardinali, quando si è raggiunto il conteggio di 77 voti per l’arcivescovo di Buenos Aires, cioè i due terzi dei votanti, ha abbracciato il nuovo papa, perché il suo seggio nel conclave era vicino a lui, e gli ha raccomandato, “non dimenticarti dei poveri”: questa era una ispirazione nata nel profondo dell’anima, che ha colpito il nuovo papa e che lo ha indotto ad assumere il nome di Francesco, significativo come programma del suo pontificato. Il card. Hummes era al fianco di papa Francesco sul balcone di san Pietro, quando questi si è affacciato per la prima volta per salutare la folla dei fedeli, ed era lui che è stato presentato dal papa stesso come un grande amico. Essendo a Castel san Giovanni, ha ricordato la figura del cardinal Casaroli, di cui ha riconosciuto apertura mentale e disponibilità al dialogo nell’affrontare le problematiche del mondo moderno ed accoglienza verso le persone che incontrava: un dirigente di uno stato comunista (Gorbaciov?) lo ringraziava perché si sentiva trattato da uomo e non da comunista, come gli era capitato con altri prelati che aveva incontrato in precedenza. In seguito, nel corso di un dialogo sempre più profondo e fraterno, ci ha rivelato la determinazione di papa Francesco di rinnovare profondamente il papato, la Chiesa e la curia romana, ma anche che questo sarà possibile solo se le comunità locali, le parrocchie ed i movimenti ecclesiali cambieranno profondamente, aprendosi ad uno spirito missionario che cerca le persone nel loro ambiente, superando l’attuale mentalità che ‘aspetta’ le persone in canonica o in parrocchia. Il cardinale ci ha incitato ad aprire strade nuove, seguendo i nostri talenti e chiedendo ispirazioni allo Spirito, poiché ognuno di noi ha la ‘Grazia di stato’ per la realtà in cui vive. Infine ci ha suggerito di formare piccoli gruppi che si incontrano con fedeltà ed assiduità intorno alla Parola di Dio, per aiutarci nella vita personale e per formare e coltivare le comunità cristiane: ognuno di noi è chiamato a vivere una missione permanente che dura tutta la vita, offrendo il Vangelo vissuto a tutti, perché ogni uomo ha il diritto di incontrare e conoscere Gesù. Luigi Capra 9 Seguendo il successore di Pietro O ttobre ha visto la diocesi di Piacenza pellegrina a Roma da papa Francesco. Riportiamo il resoconto dell’esperienza con, in corsivo, le riflessioni di alcuni dei partecipanti. In coda poi, oltre ad un “amarcord” del viaggio con le foto di gruppo, un breve riassunto del discorso di Francesco in s. Marta nel maggio 2013. Ci sembra particolarmente in sintonia con l’ultimo dei commenti e molto adatto al nostro giornalino, che del ponte ha fatto, già nei lontani anni settanta, metafora dell’impegno, evangelico e perciò civico, di scrivere della vita delle nostre comunità, civiche e religiose. “Per me è stata un'esperienza molto positiva di fede e di condivisione con gli altri di momenti intensi ed emozionanti” In quaranta persone della zona pastorale della media val Nure (Ponte dell’Olio e Vigolzone), abbiamo partecipato al pellegrinaggio a Roma del 8-9-10 ottobre, che ha registrato 400 adesioni da tutta la diocesi. Mercoledì 9 ottobre ci siamo recati all’udienza generale in piazza san Pietro, gremita da circa 120.000 persone. Papa Francesco ha percorso in lungo ed in largo la piazza in auto scoperta, bagnandosi per gli scrosci di pioggia; il suo sguardo ed il suo sorriso esprimono il suo amore per tutti e la gioia di trovarsi con il suo popolo, il popolo di Dio. Papa Bergoglio ci ha parlato della ‘cattolicità’ della Chiesa. “La Chiesa – ha detto – è ‘cattolica’ per tre motivi: innanzi tutto perché è lo spazio in cui ci è annunciata “tutta intera la fede”. Poi, perché è universale: annuncia il Vangelo ad ogni uomo ed ad ogni donna, senza alcuna distinzione, non è un gruppo esclusivo e chiuso, ma aperto a genti provenienti da tutto il mondo. Infine, è la casa dell’armonia, è come una grande orchestra in cui si esprimono tutti, ognuno con le proprie caratteristiche ed i propri talenti che mette a frutto per il bene della comunità.” Il nostro vescovo Gianni ha presieduto, nei tre giorni del pellegrinaggio, tre messe, martedì in san Giovanni in Laterano, mercoledì in Santo Spirito in Sassia e giovedì all’altare della cattedra in San Pietro, concelebrate con i sacerdoti presenti, tra i quali il nostro don 10 Piero; inoltre ha colto ogni occasione per conoscere più profondamente tutti noi, comunicandoci il suo affetto con disponibilità e cordialità. Abbiamo visitato il Pantheon, i musei vaticani, la cappella sistina, le basiliche di santa Maria maggiore, di san Giovanni in Laterano e san Pietro e la chiesa di san Luigi dei Francesi. Abbiamo potuto ammirare stupende opere d’arte che descrivono mirabilmente le pagine dello Antico Testamento e del Vangelo. Abbiamo attraversato alcuni quartieri della Roma monumentale ed i resti di quella imperiale, dove si può intuire quanto il cristianesimo, nel corso dei secoli, sia stato importante e fondamentale per la civiltà umana. Diversi sono stati i disguidi e le difficoltà organizzative che abbiamo vissuto in questi giorni: le lamentele iniziali si sono affievolite col passare del tempo, crescendo lo spirito di comunione fraterna in tutto il gruppo, che anche ha spinto diverse persone a scusarsi per il proprio comportamento individualista. Siamo tornati con la consapevolezza che come comunità locale dobbiamo aumentare il nostro impegno per riuscire a seguire il passo velocissimo di papa Francesco nel percorrere il cammino del Vangelo nel mondo di oggi, come ci ha indicato il concilio Vaticano II°. Luigi Capra S. Marta, 08 Maggio 2013 L a Chiesa non cresce per il proselitismo, ma per la predicazione e la testimonianza. Il cristiano non alza muri, ma costruisce ponti. L’annunzio del Vangelo è un dialogo, non una condanna. Sono concetti chiari quelli esposti da Papa Francesco nella riflessione durante la Messa dell’8 maggio scorso nella Casa Santa Marta, alla presenza dei dipendenti del Vaticano . “Questi ultimi 50 anni, 60 anni – ha affermato il Papa - sono un bel tempo perché io ricordo quando, da bambino, si sentiva nelle famiglie cattoliche, nella mia: ‘No, a casa loro non possiamo andare, perché non sono sposati per la Chiesa, eh!’. Era come una esclusione. No, non potevi andare! O perché sono socialisti o atei, non possiamo andare”. “C’era come una difesa della fede, ma con i muri”; adesso “grazie a Dio”, “non si dice quello, no? Non si dice!”, perché “il Signore ha fatto dei ponti”. La Chiesa “non cresce nel proselitismo”, ma “cresce per attrazione, per la testimonianza, per la predicazione”. E Paolo “aveva proprio questo atteggiamento: annuncia non fa proselitismo”, in virtù del fatto che “non dubitava del suo Signore”. “I cristiani che hanno paura di fare ponti e preferiscono costruire muri, sono cristiani non sicuri della propria fede, non sicuri di Gesù Cristo". L’esortazione per ogni cristiano è di seguire l’esempio di Paolo e inizi "a costruire ponti e ad andare avanti". Quando la Chiesa perde questo coraggio apostolico – ha concluso il Santo Padre - diventa una Chiesa ferma, una Chiesa ordinata, bella, tutto bello, ma senza fecondità, perché ha perso il coraggio di andare alle periferie, qui dove sono tante persone vittime dell’idolatria, della mondanità, del pensiero debole…”. C’è dunque una preghiera ben precisa da rivolgere oggi a San Paolo: che “ci dia questo coraggio apostolico, questo fervore spirituale, di essere sicuri”. Può nascere il dubbio, la paura: “Ma, Padre, noi possiamo sbagliarci”; Papa Francesco però incoraggia: “Avanti, se ti sbagli, ti alzi e avanti: quello è il cammino. Quelli che non camminano per non sbagliarsi, fanno uno sbaglio più grave. Serata amarcord presso la Baita il 18 novembre scorso. Il pellegrinaggio da papa Francesco ha lasciato il segno, tanto che i partecipanti hanno voluto ritrovarsi e rivedere quei giorni attraverso immagini e parole. Don Piero ha introdotto la serata ricordando come, a volte, gli artisti abbiano una sorprendente intuizione delle verità del vangelo più penetrante di alcuni dei loro committenti più titolati. La grandiosità della cappella Sistina, rivisitata da Fede Rossi, ha permesso di rivivere alcuni dei momenti trascorsi nella città eterna come turisti dell’arte oltre che come pellegrini “Papa Francesco ha intrapreso un cammino molto faticoso ma necessario per aiutare tutti i credenti a ritrovare la vera strada da percorrere, preghiamo per lui e per tutti noi. Per noi e' stata un esperienza molto importante insieme a tutti voi” 11 Vita dalle parrocchie Il Circolo Anspi cambia look Completati i lavori di restauro all’interno dell’Oratorio San Giacomo di Pontedellolio I l circolo Anspi nelle ultime settimane è stato oggetto di un intervento di sistemazione che ne ha ringiovanito l'immagine.Sono infatti state recuperate alcune parti che avevano bisogno di una "rinfrescata", compreso il bancone della sala bar, ma sono anche state realizzate la tinteggiatura e una nuova illuminazione che contribuiranno a rendere gli ambienti ancora più confortevoli. L' intervento è stato realizzato sopratutto grazie al lavoro e alla generosità di numerosi volontari tra cui: Alberto Barato, Giuseppe Scottini, Stefano Bruzzi, Marialena Arzani, i f.lli Carlo e Mario Rosalini, Angelo Capra, Augusto Zaffignani e Cesare Fiorentini. A loro, e a tutti coloro che hanno prestato e prestano la propria opera per mantenere vivo questo spazio della comunità un doveroso grazie. Oltre all'apertura durante i venerdì nei quali c'è catechismo ed al grest estivo, l’Oratorio ha promosso quest' anno altre attività, tra cui un servizio di doposcuola per i ragazzi delle medie (tutti i lunedì e mercoledì pomeriggio). Altre cose sono in cantiere tra cui la riedizione del corso di cucina per i ragazzi delle superiori ed il loro coinvolgimento nella programmazione e gestione della struttura. 12 Pontedell’Olio: presentati i futuri cresimandi D urante la celebrazione del 29 novembre i ragazzi che si preparano a ricevere la Cresima il prossimo giugno si sono presentati alla comunità. Ragazzi, non bambini: una sottile quanto enorme differenza divide queste due parole, cariche di significato. In quel giorno hanno presentato una volontà ben precisa: quella di diventare grandi, di portare a compimento il battesimo, di diventare membri responsabili della Chiesa cattolica. Un vero e proprio viaggio, che si pone come obbiettivo proprio quello di valorizzare, di significare la parola “ragazzo”. Consapevoli dell’importanza e della sacralità di questo viaggio, hanno chiesto alla comunità di sostenerli durante questi mesi di percorso. All’offertorio hanno portato un foglio con scritto ciò che chiedono li accompagni e un cartellone con le emozioni vissute durante il ritiro di Spettine: musica teatro divertimento emozioni chiacchierate casino notte insonne messa camminata giochi commenti festa schiamazzi pioggia fango cigolio dei letti corsa libera nel campo amicizia. Il viaggio inizia con il nostro IO da amare, coltivare, proteggere, fare vincere, che incontra un NOI e incontra una parola, quella di Gesù che su questo NOI ci ha mostrato come andare CONTROCORRENTE: perdonando, ignorando i pregiudizi, amando senza condizioni. Quella parola, apparentemente fragile come la luce di una candela, è arrivata potente e illuminante anche per NOI. I catechisti E’ aperto il tesseramento Anspi 2014 Adulti 10 euro, ragazzi fino a 18 anni 5 euro. La tessera è indispensabile per accedere ai locali e usufruire dei servizi e per l’assicurazione contro gli infortuni. Pontedell’Olio, 8 dicembre: Santa Cresima Diego, Edgardo, Gaia, Alice, Martina, Martina, Chiara, Zaira, Nicole, Rebecca, Sharon, Giorgia, Giorgia, Isabel, Giulia, Giulia, Sofia, Thomas, Ellen, Francesca, Pietro, Ludovica, Laura, Leonardo, Leonardo, Davide, Luigi, Federico, Lorenzo, Filippo, Luca, Rocco, Gianmarco, Susanna, Tommaso, Riccardo, Isabella, Anastasia, Flavio, Elisa, Sabrina. Foto Stefano Maggi - “Il Colore del Sole” 13 Visita Pastorale a Ponte e Vigolzone N di Consani Silvia Via Vittorio Veneto - Pontedell’Olio (PC) Tel. 0523 878557 Auguri a tutti di Buon Natale e Felice Anno Nuovo Il nostro vescovo Gianni viene a trovarci el febbraio prossimo, il nostro vescovo Gianni Ambrosio verrà ad incontrarci nel contesto della visita pastorale già compiuta in alcune unità pastorali della nostra diocesi. Viene ad incontrarci per sostenere ed incoraggiare il cammino di fede delle nostre comunità e darci indicazioni per la collaborazione ed il cammino dentro l’unità pastorale stessa. Tutti noi siamo lieti di accoglierlo in uno spirito di fede e di disponibilità sperando che questa occasione sia motivo di crescita nella fede e di una collaborazione più intensa tra le nostre comunità. Oggi infatti, come ci dice anche la lettera del nostro vescovo, siamo chiamati a vivere una fede più ecclesiale ed eucaristica. Questo vuol dire che deve crescere uno stile di comunione all’interno delle comunità e nella collaborazione delle stesse. Non incontrerà solo le comunità, ma anche i catechisti, i consigli pastorali, i giovani, il mondo delle associazioni e le amministrazioni civili di Ponte dell’Olio e di Vigolzone. Ci auguriamo che siano quindici giorni di grazia per le nostre comunità. Ci prepareremo a quest’incontro con la preghiera innanzitutto, ma anche incontrandoci per riflettere insieme sul come vivere al meglio questa opportunità. Intanto buon Natale a tutti. Febbraio 04 martedì: Ore 9,30 a Ponte - Messa in San Giacomo Ritiro con i preti - spazio per gli incontri personali; pranzo continuazione dell’incontro con i preti sui problemi pastorali Ore 21,00: Catechisti dell’unità Pastorale 05 mercoledì: in mattinata visita ai malati di Ponte pomeriggio visita ad Albarola, Veano, Bicchignano dove verrà celebrata l’Eucarestia 07 venerdì: Ore 18,00 Messa e incontro a Riva Ore 21,00 incontro con i consigli pastorali La Pro Loco di Vigolzone augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i sostenitori La Frutteria di Cigalla Antonio Via Genova, 11 - Ponte dell’Olio 0523.876157 14 08 sabato: Ore 17,00 messa a Villò e incontro con la comunità cui farà seguito una cena insieme 09 domenica: Ore 17,00 messa di apertura dlla visita pastorale a Vigolzone. Al termine incontro con i giovani 11 martedì: in mattinata visita ai malati di Carmiano e della casa di Riposo di Riva pomeriggio a Cassano Ore 19,00 cena a Carmiano, seguita da Messa e incontro della comunità 13 giovedì: al mattino visita ai malati di Vigolzone ed ai bambini della scuola Materna del paese pomeriggio visita a Folignano e Torrano (con celebrazione Eucaristica) Ore 20,00: a Grazzano Visconti, incontro con le associazioni di volontariato, sportive e di categoria dei due comuni (segue rinfresco) 16 domenica: Ore 9,00 saluto a Castione (dove poi il parroco celebra la Messa) Ore 10,30: a Grazzano Visconti: messa, incontro con la comunità, pranzo. Nel pomeriggio visita ai malati Ore 18,00 a Ponte celebrazione conclusiva 18 martedì: ore 21: incontro con gli amministratori dei comuni di Ponte e di Vigolzone Augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo 15 Il mistero come tempo e luogo della relazione C I l tempo non lo possiamo possedere, forse non lo possiamo neanche immaginare. Se il valore del tempo non fosse l’incontro, queste foto sarebbero, solo un elenco di eventi … E questo dovrebbe essere il senso più profondo dei nostri sacramenti: incontrarci o incorporarci, sempre dentro la logica dell’incontro. La celebrazione del mistero è unicamente “accogliere qualcosa”, essere presenti, stare lì dove stiamo, guardando la vita, lasciando che il tempo dica le cose, senza preoccuparci di dirle tutte noi, di anticiparlo o di correggerlo. Qoèlet ci ricorda che c’è un tempo opportuno per ogni cosa che scorre attraverso gesti quasi sempre in contraddizione e che c’è un unico luogo nel quale si realizza la vita delle persone e che si riempie solo se noi riusciamo a metterci davvero in relazione con la vita. “Sotto il sole” è il luogo di Dio. Lì sta Dio, il Dio che passa. I luoghi sono vuoti senza l’incontro. E questo lo sanno bene le nostre culture e la Chiesa, che hanno conservato molti luoghi e molti spazi -anche sacramentali- però vuoti … Ma se nel luogo, io incontro, ecco l’apertura al mistero: l’abbiamo vissuto con i bambini (che hanno voluto condividere con i loro coetanei il servizio liturgico durante la celebrazione dell’ingresso di Don Paolo nella Parrocchia di Nostra Signora di Lourdes), nell’accoglienza a Don Piero quale parroco della nostra Comunità , riabbracciando Don Carlo in occasione della celebrazione del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale. Questo “tempo” ci ha resi più vicini e ci ha permesso di vivere il “luogo” riconoscendo la preziosità delle nostre diversità e la possibilità di comprendere un nuovo linguaggio: il linguaggio della fede, il linguaggio che tu non sai (pensando di sapere già tutto) perché è quello degli altri. Ci auguriamo di non smettere mai di recuperare il senso del “luogo” come altare e di vivere il “tempo” come tempo di celebrazione della vita che accoglie l’incontro con la diversità, che accetta un Dio che non sa contare e che dona … e toglie: o tutto sarà solo vuoto e vanità. La Comunità Parrocchiale di Villò 16 Villò, 24 novembre 2013: celebrazione del 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di Don Carlo Tagliaferri ..... A volte ritornano.... i sono cose che vanno e cose che restano: a Villò restano le belle tradizioni, quelle vere, speciali … Da circa metà Ottobre i nostri chierichetti e i ragazzi si stanno preparando per uno spettacolo natalizio che vuole portare serenità e svago nella parrocchia. Incastrate tra altri impegni le prove della recita restano una bella occasione di aggregazione e di relazione con gli altri, per non perdere quei legami che si sono costruiti nel tempo. I ragazzi crescono, imparano velocemente le parti del loro copione, i passi, i gesti, le canzoni; e noi cerchiamo di stare dietro a loro!! La recita di Natale è un appuntamento gioioso, preparato con impegno e con la voglia di mettersi ancora una volta alla prova. I nostri giovani attori sono lieti di invitarvi al loro spettacolo, sabato 21 dicembre alle ore 21 presso il nostro salone parrocchiale di Villò. Portate gioia, serenità e voglia di stare insieme; noi speriamo di riuscire a trasmettervi altrettanto! Vi aspettiamo!! Beatrice Villò 13 ottobre 2013: la Comunità Parrocchiale accoglie Don Piero Piacenza, 6 ottobre 2013: ingresso di don Paolo nella Parrocchia di Nostra Signora di Lourdes 8 Dicembre 2013, NEW SISTERS nel Concerto di Santa Lucia. V illò,: un incontro gioioso, felice, spensierato, stimolante e sorridente. Atmosfera tranquilla, densa di significato. La serata è stata piacevole ed illuminante; un’ora e poco più ricca di note, ritmo, talento, colore, sorrisi, voglia di partecipare e gratitudine. Attraverso il canto, come spesso hanno ripetuto le giovani cantanti, si può trovare il significato più profondo della fede; con canzoni che parlano di luce, di speranza il messaggio che ci viene lasciato è quello di far risplendere sempre la nostra luce interiore, affinchè possiamo camminare con i fratelli “…… finchè la vita un canto sarà.” Beatrice 17 Bicchignano in Terrasanta I l pellegrinaggio diocesano, guidato dal nostro Vescovo Gianni, ci ha permesso di vivere un’esperienza unica e toccante, che ha senz’altro rinsaldato la nostra fede, l’ha rinnovata nella sua realtà e storicità, e ci ha portato un arricchimento culturale. Abbiamo visitato i luoghi in cui Dio si è rivelato: Nazareth (dove Maria ha ricevuto l’annuncio dell’angelo e dove ha vissuto la Santa Famiglia), Betlemme (dove abbiamo baciato la stella che indica il luogo della nascita di Gesù). Abbiamo toccato i luoghi della vita pubblica di Gesù: dal Giordano al pozzo di Giacobbe, dal lago di Tiberiade al monte delle tentazioni fino al monte delle Beatitudini dove noi pellegrini abbiamo invocato la grazia di vivere la nostra vita secondo il progetto di Dio. Teleponte: Ricordo del 2013...verso il 2014 Le difficoltà legate alla crisi economica, che ha avuto come conseguenze la riduzione delle risorse destinate alle politiche sociali, hanno impedito a realtà quali Teleponte di crescere e continuare con la loro attività. Il gruppo dei volontari della nostra emittente locale, in vicinanza del Santo Natale e del Capodanno 2014, ritorna attraverso le pagine de Il Ponte per porgere i migliori auguri di buone Feste a tutti i cittadini ed in particolare a coloro che durante quest'anno hanno manifestato nostalgia delle nostre trasmissioni. Don Gigi Bavagnoli, nel corso del 2013, ci ha permesso di continuare a frequentare la sede dell'Associazione per produrre alcuni documentari che presenteremo nei mei futuri e di mantenere unito il gruppo che è stato attivo negli anni trascorsi, nonostante le diversità di opinioni all'interno dei consigli parrocchiali. Un particolare ricordo rivolgiamo anche al Comune nelle persone del Sindaco Dott. Roberto Spinola e dell'assessore Enrico Veluti che ci hanno concesso la possibilità di collaborare durante i Consigli Comunali e nella serata del 2 agosto di Culturando sotto le stelle, simpaticamente ed attivamente organizzata dalla giornalista del quotidiano Libertà Maria Vittoria Gazzola. AugurandoVi Buon Natale e Buon Anno non vi salutiamo con un addio ma, pur non conoscendo ancora in quale modalità, vogliamo sperare in un arrivederci, I volontari di Teleponte Buon Natale e Felice Anno Nuovo 18 19 Vita dalle associazioni L’omaggio a Santa Cecilia D omenica 20 ottobre il gruppo Alpini di Pontedell’Olio ha partecipato al II raggruppamento a Castel San Pietro Terme (Bologna) A nche il gruppo alpini ha contribuito alla Colletta Alimentare, con la presenza di una decina di soci presso i due supermercati del paese Coop e Famila. Ad aiutali un gruppo di entusiasti ragazzi di III Media e I superiore Il Corpo Bandistico Pontolliese con le majorettes e le minimajorettes augura a tutti Buone Feste! D omenica 24 novembre presso la palestra di Vigolzone si è tenuto il tradizionale concerto di Santa Cecilia giunto alla 36°edizione, diretto dal maestro Edoardo Mazzoni e presentato da Giorgia Libelli. Quest’ anno il Corpo Bandistico conta 44 musicanti, tra i quali Gianni Trioli al suo rientro nel gruppo dopo 29 anni di assenza, Paolo Bonini, Giacomo Balderacchi, Davide Capellini e Luca Pennini al loro primo concerto dedicato alla patrona della musica. Le 21 majorettes capitanate da Michela Rossi e le 17 minimajorettes coordinate da Elisa Rosalini e Noemi Garbi hanno eseguito coreografie su brani come “Banda Larga”, composta dal maestro Edoardo nel 2012 in occasione dell’annuale raduno provinciale delle bande tenutosi a Ponte dell’olio; “I will survive” e “Grease” uno dei pezzi che il Corpo Bandistico ha suonato a Giulianova durante il Concorso Internazionale di bande dello scorso giugno, dove si è classificato al primo posto nella categoria bande con majorettes. Tra i vari brani per sola banda sono stati eseguiti “Il Re Leone” tratto dall’omonimo cartone Disney, “La Traviata” un estratto della famosa opera verdiana ed un medley delle più conosciute canzoni dei Queen. Durante la serata il presidente Armando Marlieri ha consegnato una targa per ringraziare Luigi Ceresa per i 50 anni dedicati alla banda, a Michela Rossi per i 35 anni, aValeria Dallavalle e Sara Merli per i primi 20 anni di servizio nel gruppo majorettes. La scuola di musica quest’anno ha all’attivo le classi di flauto, clarinetto, saxofono, tromba, flicorno, percussioni e solfeggio. Una rappresentanza dei 42 iscritti ai corsi ha suonato domenica 17 novembre durante la santa messa in San Giacomo Maggiore, al termine della quale è stato deposto un mazzo di fiori al cimitero in memoria dei musicanti che ci hanno lasciato. Balderacchi Sabrina 20 I soci del gruppo Alpini hanno organizzato, in occasione della festa dei sapori, la tradizionale Castagnata alpina. 21 Auguri a tutti di tanta gioia e prosperità Christian Fenolo e Graziana Gli artigiani e commercianti del “Folletto” di Vigolzone Ingrosso fiori - Import - Export Chinosi Via Roma, 149 A Via V. Veneto, 84 Ponte dell'Olio Costruzioni meccaniche Capitelli Sergio & C. S.n.c. Via Roma,151 Autospurghi Valnure di Ronda Luigi Tel. 0523 870628 Tel. 0523 870223 Lavorazione conto terzi e costruzioni meccaniche SA-GI Srl Via Roma, 155 Tel.0523 870312 Via Papa Giovanni XXIII, 3 - 29020 Vigolzone (PC) Tel.: 0523 870284 - Fax: 0523 879636 [email protected] Augurano a tutti Buon Natale augura Buone Feste 22 ed un felice e sereno Anno Nuovo 23 I n d u s t r i e Autotecnica di Merli Fabrizio Riparazioni auto Vigolzone - Via Artigiani,16 Tel 0523 870989 Villa Giorgio Officina Meccanica Vigolzone - Via Artigiani,22 - Tel 0523 870664 ROLLERI Utensili per presse piegatrici Rolleri srl - Via Artigiani,18 - Vigolzone Tel. 0523 870905 r.a. Fax. 0523 879030 TECMU MC Srl Costruzione e revisione MACCHINE UTENSILI Loc. Cabina 29020 Grazzano Visconti - Tel. 0523 879246 C.E.V.I. Srl Costruzioni Elettromeccaniche Vigolzone Vigolzone - Via Artigiani,2 - Tel.0523 879123 . Fax.0523 870882 A tutti buon Natale 24 Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 25 I nostri bimbi Momenti felici E SIAMO A 98!!! Vigolzone: Ferdinando Landi di Chiavenna Auguriamo a zia Anna ancora tanti anni felici insieme. I famigliari con affetto. Medaglia d’oro Avis per Giuseppe Sala, in foto con i famigliari Elia Molinelli Festa dell’Albero: cerimonia di benvenuto per 54 nuovi nati S Emma Cassinari con il fratellino Noah Giorgio Pagnanini 26 Matteo Molinelli con il fratellino Davide nato il 25 luglio 2013 ono 54 le bambine e i bambini nati nel 2012 che in occasione della Festa dell’Albero hanno ricevuto la pergamena di benvenuto contenente l’augurio di mettere radici salde a Vigolzone e di intrecciare i loro rami con quelli di tutta la comunità. La simpatica cerimonia, organizzata dal GEV– Gruppo Escursionisti Vigolzonesi in collaborazione con l’amministrazione comunale, si è svolta domenica 17 novembre di fronte al nuovo plesso scolastico. Come ogni anno, l’iniziativa è stata l’occasione per accogliere ufficialmente i nuovi nati ma anche un momento per riflettere sull’importanza di salvaguardare l’ambiente. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha messo a dimora nell’area verde antistante le scuole quattro piante che contribuiranno a renderla ancora più bella. Dopo il saluto del sindaco Francesco Rolleri, che ha sottolineato come gli alberi rappresentino una speranza per un futuro migliore, e la benedizione del parroco don Piero Lezoli, ha preso la parola Valter Merli del GEV che ha tributato un affettuoso ricordo a Giuseppe Bacchi, il quale era stato uno dei più appassionati fautori la Festa dell’Albero. La cerimonia è proseguita con la consegna delle pergamene di benvenuto a tutte le bambine e i bambini, che sono stati chiamati uno ad uno per ricevere il piccolo dono dalle mani dei volontari del GEV. È stato il presidente del GEV Dario Gandi a chiudere la festa con la presentazione delle pettorine e dei nuovi segnali del pedibus (illustrati da Andrea Rossi) che l’associazione ha donato alla comunità di Vigolzone. I 18 nuovi segnali sono già stati installati in corrispondenza delle fermate lungo i due percorsi del "Bruco Farfalla" e della "Formica" che conducono alla scuola, rendendo il tragitto di bambini e volontari ancora più divertente. 27 Vigolzone: i bambini festeggiano gli anziani L i incontriamo tutti i giorni, per strada, al supermercato, in chiesa… Loro ci sorridono, ci salutano con affetto, si preoccupano per noi, ci conoscono per nome, ci sgridano anche un po’ quando combiniamo qualche marachella… sono gli anziani del paese, i nonni di tutti i bimbi! Ognuno di loro, con la propria storia da raccontare, il proprio modo di essere e di vedere la vita, è importante! E noi abbiamo deciso di festeggiarli, di fare festa insieme a loro… perché insieme è più bello! Abbiamo voluto circondarli con la nostra gioia, il nostro canto, i nostri occhietti vispi e birichini, i nostri cuori per fargli sentire tutto il nostro affetto perché gli vogliamo tanto bene! Questo è stato il nostro piccolo e semplice modo per dire loro il nostro grazie… Grazie per tutto quello che fate per noi, per la vostra preziosa presenza, per l’aiuto che date alle nostre mamme, per i vostri sorrisi ed i vostri racconti, per la buonissima merenda che avete preparato per noi, per i vostri pensieri, per le vostre preghiere… grazie perché ci siete sempre! Vi vogliamo bene! I bimbi di seconda elementare Nonsolopasta onta zia pr Ogn i deli da g ustare Foto di gruppo classe 1939 Gastronomia, Pasta fresca, Piatti pronti, Dolci Augura Buone Feste Domenica mattina aperto Via Roma, 75 - Vigolzone (PC) Tel. 0523 879081 28 29 Contrappunti 30 - Venti anni fa sarebbe stato sufficiente sfogliare le pagine dell’Annuario del Clero (che riportava incarichi e dati anagrafici dei sacerdoti della diocesi) e dare un’occhiata alla presenza di seminaristi nel Collegio Alberoni. Non erano necessarie particolari capacità di analisi previsionali per capire in che situazione ci saremmo trovati venti anni dopo. Con la partenza di Don Paolo da Villò, la presenza di preti nel territorio della Media Valnure si è ulteriormente ridotta, e non siamo neanche tra coloro messi peggio. Possiamo considerare diversi fattori: i preti che in curia fanno un lavoro da impiegati (se ce ne sono ancora), le piccole comunità che stanno scomparendo, l’effetto catalizzatore che hanno i centri maggiori rispetto alle frazioni. Forse, però, basterebbe (sarebbe bastato anche in passato se, verosimilmente, non fosse prevalso il timore, in buona parte del clero, di perdere spazi di potere) formare seriamente un po’ di laici per affidare loro compiti di aggregazione liturgica e pastorale, sia dove i preti non possono più garantire continuità di presenza, sia in loro affiancamento nelle comunità ancora strutturate (i catechisti ne sono ancora l’esempio meglio riuscito). Con l’avvertenza che non servono pseudo-preti di serie B afflitti da clericalismo, bigotti repressi in cerca di ruolo, né trafficoni a caccia di affari (tanto per citare alcuni dei difetti che capita di riscontrare in qualche sacerdote). Altrimenti attendiamo serenamente l’estinzione della specie “presbyter” e confidiamo nell’azione dello Spirito Santo. non consideriamo tali, mentre anche noi temiamo di perdere il nostro di lavoro. Non va proprio bene. Alcuni amici, abituali naviganti della rete, mi hanno raccontato la loro rabbia e vergogna quando hanno scoperto numerosi commenti apparsi su blog e social network, dopo gli ultimi naufragi nel Mediterraneo di imbarcazioni cariche di bambini, donne, uomini che cercavano di sbarcare nel nostro Paese, tra cui quello terribile del 3 ottobre in cui sono morte centinaia di persone. E’ stato tutto un “fiorire” di insulti volgari, di commenti razzisti, di battute ciniche e denigratorie … non si trattava di membri di associazioni isolazionistiche australiane, o di affiliati al ku klux klan di qualche stato confederale, bensì di “probi e stimati” cittadini italiani, piacentini, valnuresi ………. . - Per scegliere di abbandonare la propria casa, i propri affetti e amicizie, il proprio paese, bisogna stare davvero male. Bisogna che la miseria, la fame, le guerre, le persecuzioni abbiano cancellato anche l’ultima speranza di futuro, per decidere di partire e di andare incontro all’ignoto. Sono queste le ragioni vere e profonde che spingono persone dall’Africa, dal Medio Oriente, dall’Asia verso l’Europa Occidentale, di cui uno dei primi e più importanti approdi è l’Italia. Arrivano e ci fanno paura, perché sono tanti, sempre di più. E hanno bisogno di tutto, e hanno facce e lingue e culture diverse dalle nostre e alimentano quindi le nostre insicurezze e ci costringono a “vedere” quello che di solito riusciamo a non vedere. Perché, tutto sommato, non è poi così faticoso fare un’offerta per le vittime del tifone nelle Filippine, digitando un numero sul cellulare; e neanche pregare, convinti, durante la messa della domenica, perché cessino le guerre e le carestie. Ma venire a morire sulla porta di casa nostra no, questo non va bene; come non va bene che accettino lavori che noi quasi - A Ponte si avvia a conclusione, con un senso di decadenza da fine ciclo, un decennio amministrativo improntato da uno stile e un’azione decisamente all’insegna di “un uomo solo al comando”, dal momento che la raccolta e la gestione del consenso e lo svolgimento dell’attività dell’ente “Comune” sono state a pressoché totale appannaggio del Sindaco. Oggi mentre il nostro primo cittadino appare concentrato nel tentativo di tornare da protagonista in quel di Podenzano, la “macchina amministrativa” pontolliese appare più che mai in panne, a conferma che la definizione “un uomo solo al comando” è davvero appropriata. Intanto sembra aumentare il malcontento dei cittadini, e anche all’interno del Consiglio Comunale e della Giunta non mancano rumors che parlano di screzi e disimpegno. Tutto questo fa un po’ sorridere si pensa agli ectoplasmi (sotto il profilo della “personalità politicoamministrativa”) di assessori e consiglieri di maggioranza che per anni hanno marciato compatti dietro il E’ ben vero che “andare in internet” è come recarsi in una grande piazza affollata, ed entrare a far parte di una moltitudine che deresponsabilizza il singolo e in cui vi sono persone – solitamente le più deboli e stupide – che dicono parole e compiono azioni che non avrebbero mai il coraggio e la capacità di dire e fare individualmente, a tu per tu, guardando in faccia il proprio interlocutore. Ora, non ho indici da puntare contro, dal momento che come scriveva Pascal, “gli uomini non sono né angeli né demoni, ma angeli e demoni”, però la banalità del rancore, dell’egoismo e dell’ignoranza lascia davvero desolati. Sindaco (mai un esternazione, un dissenso pubblico, una presa di posizione autonoma, altro che trionfo del pensiero unico); sull’efficacia dell’opposizione (almeno nel secondo mandato si sperava che avrebbero un po’ preso le misure) è meglio sorvolare. Quanto ai pontolliesi? beh, un po’ come ai tempi della vecchia DC: pubbliche lamentale, pettegolezzi a go-go ma, nel segreto dell’urna, fedeli sempre all’uomo solo al comando. Le conseguenze di un simile modo di intendere l’amministrazione sono sotto gli occhi di tutti: poca trasparenza (basti citare la battaglia di Ponteweb per ottenere la pubblicazione on-line degli atti), scarsa propensione al dialogo, anche con le altre amministrazioni (si veda il pasticcio dell’Unione dei Comuni) e soprattutto la mancanza di una visione concreta, articolata e di prospettiva per la nostra comunità (l’idea di basare il PSC sull’ipotesi di una crescita demografica di mille abitanti non è seria, dai). Ma tant’è questo ha voluto la maggioranza degli elettori pontolliesi nel 2004 e ancor più nel 2009: corretto che sia andata così. In ogni caso auguri Roberto Spinola per la sua candidatura a Podenzano e ai prossimi amministratori di Ponte: credo che entrambi ne abbiano bisogno. P.S.: a Vigolzone diversi cittadini sono un po’ risentiti nei confronti del nostro Sindaco: ma come, dicono, prima a Podenzano, poi a Ponte, adesso ci riprova a Podenzano, e da noi? Gianmarco Ratti Ponte dell'Olio: a scuola tra i colori O lio di gomito, senso civico e tanta buona volontà: questo il cocktail di ingredienti forniti da un gruppo di genitori degli alunni delle seconde classi della scuola Elementare di Ponte dell'Olio. Pennelli, secchi e rulli per un week-end sono stati i veri protagonisti. A maneggiarli con cura e destrezza, mamme, papà e nonni che si sono alternati e affiancati nei vari turni, compatibilmente con i loro impegni di lavoro. La squadra di genitori ha «occupato» l’edificio pubblico per pulirlo, imbiancarlo, decorarlo e restituirlo completamente rinnovato ai propri figli. Sono state tinteggiate le aule e i bagni, con l'idea di far vivere i bambini in un ambiente più sano e più accogliente. Per le aule sono stati scelti colori vivaci e allegri e i bagni sono stati imbiancati e decorati. Il tutto è avvenuto prima dell'inizio delle lezioni, in un fine settimana concordato con la dirigenza scolastica e l'Ufficio Tecnico del Comune, il quale ha contribuito accollandosi la copertura assicurativa dei partecipanti. I genitori tengono a ringraziare il Sig. Fontana, imbianchino professionista, che ha messo a disposizione gratuitamente la sua attrezzatura, il suo tempo e la sua competenza per aiutarli a lavorare al meglio. Ringraziano anche i generosi sponsor dell'iniziativa, che hanno aiutato economicamente a sostenere le spese: la Locanda Cacciatori, nella persona del sig. Piero Montanari; il Colorificio "Giurdan" di Molinari Massimo (che ha donato parte della vernice e ha praticato alcuni ritocchi preliminari che necessitavano l'intervento di un professionista); la Macelleria di Marco Burgazzi; e una gentile signora che preferisce rimanere anonima. Anche la dirigente scolastica, Marica Draghi, si é associata ai ringraziamenti, dichiarando di aver molto apprezzato l'iniziativa e l'intraprendenza delle famiglie che, insieme con il comune, hanno dimostrato di avere particolarmente a cuore il BEN-ESSERE e l'agio dei giovani studenti della scuola di Ponte dell'Olio nella prospettiva della corresponsabilità educativa. L'iniziativa è stata una bella esperienza di condivisione che ha dato buoni risultati. I fautori dell'iniziativa si augurano possa essere un primo passo di stretta collaborazione tra Scuola-genitori-Comune per aiutare le istituzioni a conservare e migliorare il patrimonio scolastico del paese, perché in una scuola bella ci si va più volentieri e ci si lavora meglio (bambini e insegnanti). Foto Stefano Maggi “Il Colore del Sole” 31 DIACONIA: V ia mail, abbiamo fatto una “chiacchierata” virtuale con Luigi e Roberto, i due diaconi, ordinati insieme ad altri, nel mese di dicembre. Luigi Alberti, è sposato e papà da poco. Ponzini Roberto, attualmente seminarista e sarà ordinato sacerdote l’anno prossimo. Ecco che cosa ci hanno detto della loro esperienza e della loro vita. Luigi Aberti Dopo il matrimonio, Luigi si è inserito attivamente nella comunità vigolzonese proseguendo il suo cammino di preparazione al diaconato. Ecco la sua risposta alle nostre domande Cercherò di rispondere al meglio alle vostre tre domande riguardo al diaconato permanente, con la speranza che siano utili per l’edificazione della chiesa di Dio. Abbazia di Praglia PD 21 novembre 2013 Roberto Ponzini si è inserito attivamente nella nostra parrocchia qualche anno fa inviato dal vescovo a “dare una mano” al parroco per le attività con i giovani. Di seguito il racconto della sua esperienza verso il sacerdozio. Mi viene domandato spesso come concilio famiglia, lavoro e servizio. A me viene in mente il contrario; come pu ò un uomo con famiglia ed una attività, andare avanti senza essere “diacono”? Questo cammino che sembra portare via tempo ed energie, in realtà è quello che le dona. “Io sono la vite, voi i tralci” Gv15,5; come può un tralcio produrre frutti senza la vite? Basta guardarsi intorno per capire di quanta diaconia ci sarebbe bisogno. Se tutte le persone che hanno lavorato al servizio della chiesa (comunità di credenti), trasmettendo a noi una fede onesta e genuina, avessero “buttato dentro”, saremmo messi veramente male. Per cui non è una scelta, ma risposta a una chiamata. “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” Gv15,16. 32 Riguardo a questa chiamata, posso dire che a mettermi la “pulce nell’orecchio” è stata Sr. Concetta, una suora Scalabriniana, che per quarantuno anni ha vissuto a Cassano, facendomi il catechismo e un po’ da guida spirituale, nella vita della chiesa. Forse guidata dallo Spirito, aveva già intuito la mia vocazione, che tra orientamenti e “disorientamenti” è maturata anche proprio nel confronto e lo scontro con con la mentalità del mondo. Nel cammino di fede d’un cristiano sono esperienze inevitabili. Ricordiamoci che nella vita bisogna lottare, la stessa agonia di Gesù è una lotta, agone infatti vuol dire lotta. L’importante è non lottare come Giacobbe che vuole piegare Dio al suo volere, ma come Gesù che nel Getsemani “lotta” per piegarsi Lui alla volontà del Padre. Allora quello che la gente o meglio i fedeli si aspettano è una figura che faccia da guida alla comunità, ma dovrebbero capire che è la comunità a celebrare il Signore sotto la guida d’un ministro. Senza allenamento alla preghiera e partecipazione alla vita della chiesa, da parte della maggior parte dei fedeli, c’è da chiedersi se vale la pena correre da una chiesa all’altra per cercare di soddisfare tutte le esigenze; per di più la celebrazione del diacono è limitata alla Parola, non potendo celebrare l’Eucarestia. Per concludere ci affidiamo alla Misericordia del Signore, unico e vero Diacono al servizio dell’umanità, ed alla Vergine Maria, che ha dato la possibilità al Verbo d’incarnarsi, ed è sempre presente là dove c’è una Croce. Buon Natale Infine, che cosa la gente si aspetta dalla figura del diacono? sicuramente è una domanda non nuova, ma ripristinata dal Concilio Vaticano II, perché il diaconato è nato con la chiesa, e i primi diaconi sono stati eletti dagli stessi Apostoli. Nel corso dei secoli questo primo gradino dell’ordine sacro, è andato in decadimento, o meglio è rimasto solo come passaggio al presbiterato, come per Roberto che il prossimo anno diventa sacerdote, anche se la diaconia rimane per sempre. Lo stesso evangelista Giovanni, nota che Gesù per la lavanda dei piedi, si cinge l’asciugamano, ma non dice che se lo è tolto, gli sarà sfuggito questo particolare, o forse vuole dirci che l’asciugatoio “spirito del servizio”, una volta cinto non si può più togliere? Oggi l’uomo vive immerso in una serie di rumori, sballottato di qua e di la da tanti elementi esterni che condizionano la sua libertà, rendendolo schiavo della contingenza. Mi riferisco alla pubblicità, al telefonino, ad internet, al conformismo… oggi uno è normale se fa quello che fanno i suoi coetanei e per carità, non c’è nulla di sbagliato, a meno che non venga meno la libertà e uno si trovi a vivere una vita che la società gli ha preconfezionato e a non rendersene conto. Papa Francesco ci ricorda che il cristiano è colui che oggi va controcorrente, non perché giudica negativo il mondo nella sua totalità, ma perché nel mondo il cristiano è chiamato ad essere luce per i fratelli, fiaccola nel buio. Di questa Luce io ho fatto e continuo a fare esperienza, grazie alla vicinanza di tanti fratelli che testimoniano con la loro vita la bellezza e la gioia dell’essere chiamati alla sequela del Signore. Devo quindi ringraziare tantissime persone: i miei genitori; i parroci e la comunità della mia parrocchia di montagna, Carniglia; i formatori del Seminario Urbano e del Collegio Alberoni; i sacerdoti delle comunità parrocchiali dove ho fatto le mie esperienze pastorali: Nostra Signora di Lourdes a Piacenza, Vigolzone e San Francesco, San Pietro e Santa Maria di Gariverto sempre a Piacenza. Mi sono sempre sentito sorretto da tanti amici che hanno condiviso e condividono con me la strada. La mia vocazione è frutto della comunità, non ho cercato il Signore, è Lui che ha cercato me e si è continuamente manifestato nelle parole, nei gesti, nella preghiera, nella liturgia, nelle piccole azioni quotidiane vissute insieme ai miei famigliari e amici di Carniglia. Poco tempo dopo la morte dell’allora parroco di Carniglia, don Armando Delgrosso, ho sentito la nostalgia del pastore e l’urgenza di questa necessità. Ho pensato che il Signore mi stava chiamando ad essere un pastore nella sua Chiesa, e mi chiamava così come ero e come sono: con tanti difetti, con tante lacune, con tanti timori ma bisognoso di Verità, bisognoso di Dio. La risposta della mia vita è scoprire che ogni giorno sono voluto dal Signore, amato da Lui, anche se io non corrispondo, anche se sono infedele, Lui è sempre fedele. Decido di diventare prete per aderire ad un progetto che il Signore ha da sempre su di me. Oggi con l’ordinazione Diaconale mi lego per sempre a quell’Amore che mi ha chiamato e che come qualsiasi altra persona, chiama continuamente: “Io sto alla tua porta e busso” (Ap 3,20), il Signore con questo monito ci invita a fare silenzio e ad ascoltare il suo bussare alla nostra porta, il Signore non è violento, non deturpa la nostra libertà ma ci lascia decidere se e quando aprire la porta. Il diventare diacono, e se il Signore un domani vorrà, anche prete, è l’avventura più bella della mia vita, perché è la mia vita stessa. Spero che il Signore mi renda altrettanto entusiasta e forte per testimoniarlo ovunque e in qualunque modo. Se diventerò prete, desidererei diventarlo come il prete che ho sempre sognato: un uomo di preghiera, di ascolto, umile, generoso e soprattutto aperto alla tenerezza, in grado di commuoversi per la nascita di un bimbo e per la morte di un amico, con tante domande non risolte rivolte all’Infinito. Vorrei diventare il prete che non ha la Verità in tasca ma la cerca insieme ai fratelli, il prete che si sa stupire per ogni Natale, il prete che conosce ogni angolo della sua parrocchia, il prete che si lascia condurre dalla Parola, il prete che l’ultimo giorno sa dire: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede” (IITm 4,7), e spegnermi nella misericordia del mio Signore. 33 Eleganti confezioni regalo con i tradizionali sapori della festa più bella. POGGIOLI srl Valla Market Via Artigiani, 13 - Loc. Cabina - 29020 Vigolzone (PC) Tel. 0523 870539 Buon Natale e Felice anno nuovo.... a tutti! C.B.C. di Cordani Marco, Bessi Fabio e Dante Produzione e posa serramenti Via Luigi Ghizzoni, 19 - Tel. 0523 875219 29028 Pontedell’Olio (PC) 34 Via Artigiani, 4 Cabina 29020 Vigolzone (PC) Tel: 0523879486 35 Rubrica di cucina a cura di Antonietta Spelta Torta con i fondi di caffè Ingredienti CARTOLERIA GIOCATTOLI ARTICOLI DA REGALO ACCESSORI MODA Il Natale non è mai stato così grande al “Piccolo Bazar” con tante nuove ed originali idee regalo e la consueta professionalità e cortesia. Via Vittorio Veneto, 155 - 29028 PONTEDELL’OLIO (PC) Tel. 0523 878950 La Cartufficio s.a.s. di Andreoni Erika & C. 80 g di burro 250 g di cioccolato fondente 1 fondo di caffè (circa 40 grammi) 100 g di mandorle 150 g di zucchero 4 uova sale 1 bicchierino di rum Procedimento: In un pentolino fondere il burro e il cioccolato. Unire il fondo di caffè. In una ciotola amalgamare energicamente i rossi d’uovo con lo zucchero e aggiungere poco rum. In un frullatore tritare le mandorle e unirle al composto precedente. Mescolare il tutto unendo anche il cioccolato fuso. Montare i bianchi d’uovo e aggiungerli delicatamente all’impasto. Versare il tutto su una teglia ricoperta con carta da forno e infornare per una ventina di minuti a 180°. Elettrauto R i z z i Centro vendita e installazione Vendita assistenza macchine ufficio misuratori fiscali Auguri di Buone Feste Sede legale: Pontedell’Olio, Via Genova 15 - Tel. 0523 879397 Punto vendita 2: Podenzano, Via Roma 60 - Tel. 0523 559149 E-mail: [email protected] - Cellulare: 3393944327 36 Climatizzatori - Riscaldatori Antifurti - Navigatori satellitari Buone Feste Pontedell’Olio - Via Circonvallazione, 32/34 - Tel. 0523 875140 - Fax. 0523 871652 E-mail:[email protected] 37 il colore del Sole Il Circolo ANSPI laboratorio fotografico fine art corniceria artigianale “Rifugio alpino” di Vigolzone augura a tutti i soci ed ai simpatizzanti sinceri auguri di Buon Natale e felice 2011 Stampa su carte e tele pregiate Montaggio su pannello Incorniciatura su misura Servizi fotografici Ponte dell’Olio, Via Vittorio Veneto 188a (di fronte alle fornaci) tel. 0523 877 586 Spediamo in Italia e all’estero www.stefanomaggi.com ata n erv i izio S rn gio Pr Lavanderia es a ec JOLLY on se gn a a do m ici lio Giuseppina e Francesco augurano a tutti Buone Feste Via Veneto, 102 - 29028 Pontedell’Olio Tel. 0523 875377 38 39 Autotrasporti Caragnano Loris & C. snc Augura a tutti Buon Natale e Felice Anno Nuovo Auguriamo a tutti buone feste! Via V.Veneto 129 - Ponte dell’Olio - Tel. 0523 878690 [email protected] 40 41 Infine, ma non ultimo, il Gruppo archeologico Val Nure che ha presentato “Alle origini di Vicus Ussoni. Storia di un popolamento antico: Vigolzone tra l’età del ferro e il periodo longobardo”. Si tratta di una ragguardevole raccolta di reperti, comprese alcune tombe in cotto ed uno scheletro in buono stato di conservazione. Numerosi i visitatori per i quali Culture per lo Sviluppo ha reso disponibili, come per le altre edizioni, la pubblicazione dei pannelli esposti ed è in via di preparazione, a cura del Gruppo Archeologico della Val Nure, anche la pubblicazione di una breve guida didattica alla archeologia locale che sarà distribuita alle scuole. N ella sua quarta edizione, la manifestazione si è svolta come di consueto nelle piazze e nelle vie centrali con la grande fiera-mercato d’autunno: bancarelle tradizionali, hobbisti, produttori agricoli e di prodotti tipici locali. La Pro Loco, era presente come sempre in piazza Serena con un fornito stand gastronomico della cucina del territorio nonché con la tradizionale castagnata . Per l’intera giornata bar e ristoranti locali si sono riversati sulla provinciale con i loro tavoli e prodotti per accogliere degnamente i numerosi visitatoti. Le piazze sono state invase da auto d’epoca, dalla carrozza con cocchiere dell’800 al servizio di chi volesse provare il brivido di una quattro ruote a trazione animale e dalla Prolcomotiva che ha scarrozzato soprattutto i più piccoli ma anche molti adulti non hanno disdegnato un giretto con la scusa di accompagnare i figli. 42 Alunni delle scuole al lavoro tra i pannelli ed i reperti esposti dal Gruppo Archeologico Val Nure, e, intenti a scoprire il meccanismo dei modellini di mulino esposti Infine, pomeriggio magico di balli e spettacoli con la balera e Il Teatrino dei Piedi. Veronica Gonzalez ha due piedi come quasi tutte le persone di questo mondo … Ma i suoi piedi sono speciali: si trasformano in buffi personaggi ogni volta che lei li porta verso il cielo. Utilizzando gambe e piedi come fossero marionette l’artista ha presentato “c’era due volte un piede”, una galleria di fantastici personaggi che interpretano, a ritmo di musica, storie piene di fantasia, poesia e buonumore. Infine, non poteva mancare l‘aspetto culturale, sempre piuttosto rilevante già fin dagli esordi della fiera e, quando si parla di cultura, immancabilmente il pensiero va ai libri … così, nei pressi del nascente Centro Civico, un banchetto offriva ai visitatori libri usati di vario tipo. Il ricavato contribuirà al finanziamento di un progetto legato alla biblioteca comunale che sarà ospitata nel centro stesso. Culture per lo Sviluppo ha presentato, in collaborazione con l’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici, una approfondita ricerca sui mulini ad acqua del territorio. La mostra era arricchita, per la prima volta quest’anno, con una video intervista ai fratelli Luigi e Carlo Bernazzani, mugnai in Vigolzone da più generazioni in cui racontano, tra l’altro, dei tempi difficili della guerra. La festa dei mugnai I n occasione della ricorrenza di S. Caterina d’Alessandria patrona dei mugnai, l’associazione La Strada dei Mulini con sede a Nibbiano, organizza ogni anno la Festa dei Mugnai che prevede, tra le altre numerose iniziative enogastronomiche e non, la premiazione dei mugnai storici. Quest’anno l’evento, svoltosi nella giornata del 24 novembre, ha visto protagonista come “mugnaio storico” il concittadino vigolzonese Luigi Bernazzani. Già co-protagonista di una videointervista realizzata da CSL (“Culture per lo Sviluppo Locale”) nel contesto della mostra sui mulini presentata in occasione della IV fiera d’autunno in cui racconta, col fratello Carlo, la vita nel mulino nella prima metà del secolo scorso, a Luigi è stata conferita la targa dell’associazione La Strada dei Mulini come riconoscimento “di una vita dedicata alla macina e alla farina”, così come letteralmente recita la targa. 43 In questi ultimi tempi, lo stato ha costantemente diminuito il contributo per le scuole paritarie. La Pro Loco ed il Circolo ANSPI “Rifugio Alpino” hanno aderito alla nostra richiesta di aiuto versando alla scuola materna il ricavato di alcune iniziative. Il Circolo Anspi “Rifugio Alino” ha versato il ricavato di una serata dimostrativa appositamente organizzata, mentre gli associati alla Pro Loco hanno rinunciato al tradizionale pacco natalizio loro destinato. L’importo equivalente è stato consegnato alla scuola materna nella serata dedicata agli scambi di auguri. Agli amici e sostenitori della Pro Loco e del Circolo, vanno dunque i ringraziamenti sentiti e l’augurio di buon natale da parte dei piccoli alunni, dei loro genitori, di tutto il personale, del presidente don Piero Lezoli. Di questi tempi sapere di poter contare sul sostegno di associazioni e di persone di buona volontà è davvero importante e rassicurante. 44 e n o bu te fes 45 Pasticceria Les Gourmandises Produzione propria - Servizi per bar e ristoranti Torte per ogni cerimonia - Panettoni gastronomici Panettoni dolci - Pandori artigianali Via Einaudi, 18 - 29028 Pontedell’Olio (PC) - Tel. 0523 878527 Augura Buone Feste Angelo Tappezziere in stoffa Tende da sole Tende per interno Tende alla veneziana Zanzariere Rifacimento poltrone 46 Capra Piazza I° Maggio,42 (angolo Via V.Veneto, 133) Pontedell’OLio - Tel 0523 875276 47 Ricordi del passato: Foto di classe A un convivio del Circolo ricreativo “Giovanni Rossi” la gentilissima Annamaria Alesina mi ha detto: “Ho qualcosa per te” e mi ha dato una busta con questa foto. Anno scolastico 1945/46, classe 4^ elementare, Insegnante Maria Galluppi Lupi. www.scottiniarredamenti.it L [email protected] Il Circolo G.E.V. augura a tutti, marciatori e non, 48 un Buon Natale ed un Anno Nuovo in movimento a Seconda Guerra Mondiale è finita da pochi mesi e tutti cercano di dimenticare i bombardamenti e le relative distruzioni, la mancanza di cibo, la paura di sopravvivere tra le tante difficoltà dovute al periodo bellico appena terminato. Per noi alunni della scuola di Folignano c’è però una grande novità: frequenteremo la quarta classe nelle scuole di Pontedellolio. I quasi due chilometri che separano il nostro paese dal capoluogo per noi alunni di nove anni non sono affatto un problema, anzi durante il tragitto avremo l’opportunità di stare insieme e di rafforzare la nostra amicizia. Per i nostri genitori c’è invece qualche preoccupazione: la strada non è asfaltata e presenta nei giorni di pioggia grosse pozzanghere che a noi bambini daranno spesso l’occasione di trovarci con i piedi bagnati e di dover rimanere in tale situazione per molte ore; ma le nostre mamme sono previdenti: in cartella ci sono anche le calze di ricambio. Che anno quell’anno! Quando Annamaria mi ha mostrato la foto, io sono stata per qualche istante senza parole, ma poi è stato come se il tempo trascorso non fosse mai esistito….e mi sono ricordata nome e cognome di tutte le mie compagne, come se per miracolo la mia memoria fosse ritornata integra e pronta come ai bei tempi della giovinezza, ahimè ora lontana. Che classe quella classe! Che brava l’insegnante, che con bonaria severità e saggezza ci insegnava tutto quanto era programmato! Ha lasciato in me, e penso in tutte le altre, un ricordo indelebile di buon lavoro di base per la nostra educazione e preparazione scolastica. La mia compagna di banco era Livia Vertunni: la ricordo con ammirazione perché era bravissima, ma non l’ho più rivista perché la sua famiglia si è trasferita in altra località. Un’altra che ha lasciato in me un ricordo intenso è stata Milena: brava, intelligente e…bellissima. E poi Miranda, Assunta, Rosetta, Bruna, Maria…. Quante ore trascorse insieme! Durante l’inverno, quando le nevicate erano abbondanti, il percor- so dalle nostre case alla scuola di Pontedellolio era difficoltoso, ma insieme riuscivamo a superare ogni ostacolo. Ci fermavamo sempre presso una piccola cappella dedicata alla Madonna situata al margine della strada, a circa metà del percorso. Una grata in ferro divideva lo spazio tra il piccolo altare e l’ingresso. Era una sosta obbligata, una preghiera e subito si riprendeva il cammino. Ora la cappella non c’è più, è stata abbattuta perché la strada fosse più ampia, ma il ricordo è rimasto. Molte di noi, per impegni di famiglia o di lavoro, hanno lasciato Pontedellolio per altre località e non ricordo di averle più viste. Altre invece le incontro di frequente e il mio saluto rivolto a loro è legato ancora ai tempi della scuola elementare, alle giornate trascorse in quella classe dove c’era armonia, gentilezza e buona volontà. Ricordo che il Martedì era riservato allo svolgimento del tema di Italiano e il Venerdì alla soluzione del problema di aritmetica. In classe, durante queste prove, c’era grande silenzio perché da parte di tutte c’era impegno ed attenzione. Le nostre mamme ci mettevano nastri bianchi nei capelli, sembrava avessimo farfalle in testa. I nostri grembiuli erano neri e sempre in ordine. L’insegnante era brava a spiegare, soprattutto i fatti storici, e durante le interrogazioni era sempre pronta ad aiutare chi nell’esposizione orale trovava qualche difficoltà. La nostra aula era al primo piano, ben illuminata da due ampie finestre, tra le quali era appeso un quadro della Madonna. A turno ognuna di noi aveva l’incarico di mettere fiori in due vasi appesi con un nastro ai lati del quadro. Erano fiori di campo, portati a scuola con molta premura da parte nostra, affinché i vasi risultassero sempre colmi di fiori e profumi. L’insegnante sapeva ascoltare, consigliare, aiutare. Tutte ci saremmo trovate l’anno successivo a frequentare la quinta classe, con la nostra ottima maestra che ci avrebbe fatto concludere il secondo ciclo della scuola elementare. Eleonora Rossi 49 50 51 Palloni gonfiati Auguri di Buone Feste 52 12.500 bambini sono stati portati, il 2 dicembre scorso, sulle curve di uno dei sacrari del calcio “liberate” temporaneamente dagli ultras adulti (puniti, si fa per dire, per le loro “prodezze”). Come s’usa incivilmente e per niente sportivamente negli stadi italiani, questi bambini hanno goduto la loro appartenenza al mondo del calcio insieme agli accompagnatori adulti, insultando in coro il portiere avversario. Dimenticheremo presto il tristo spettacolo dei cori infantili per nulla innocenti, ricorderemo invece (e non so se è bene) questa folla festante di bambini allo stadio, la bella verniciata d’innocente fanciullezza che l’ambiente del calcio ha voluto darsi. La vernice però non ha potuto nascondere il cinismo dell’operazione. Un commentatore sportivo autorevole giustificava la cosa, con molto buon senso, col fatto che i bambini imparano imitando gli adulti (nello specifico, sosteneva, i genitori) e finiva però con scaricare solo sulla famiglia la colpa di ogni male. Dimenticava gli adulti del mondo del calcio: giocatori, allenatori e via dicendo. In realtà qualsiasi adulto, ancor più se autorevole o significativo, diventa un modello… lo imitano, non c’è dubbio… allora, se le istituzioni (società di calcio) sopportano o addirittura supportano perché portano soldi, branchi di maleducati con la volontà di delinquere; se passano sopra ogni intemperanza di un asso della pedata solo perché è bravo a fare gli affari suoi e i loro… allora il rischio, dalla seconda infanzia in poi, è che non ci sia famiglia che tenga (anche se qualche famiglia che canta fuori dal coro e con successo, per fortuna c’è). E allora viene un sospetto. Che alcune delle numerose e fiorenti scuole di calcio, pur di avere piccoli clienti, da una parte siano compiacenti con le cattive tendenze dei “cattivi” genitori e, dall’altra, trasformino i bambini in piccoli-adultipalloni gonfiati cui tutto è permesso se bravi. Si coltiva così tutto quello che proprio si vuole sradicare, si dice, in quanto contrario allo spirito sportivo. Il sospetto è, ormai, quasi certezza… nella curva a cantare festevolmente in coro c’erano anche loro… gli adulti (allenatori e genitori) che insegnano calcio nell’unico modo che sanno fare, che vedono fare da (tutti) gli altri… senza sforzarsi a cercare vie nuove… perché il rischio è di perdere clienti e soldi. Come in tutte le scuole, ai giovani si propongono modelli e, come è giusto che sia, i modelli proposti sono quelli massimi. Se nonché, nel calcio, i modelli massimi sono anche, spesso, i peggiori. Si impongono perché bravi certamente, ma si esibiscono vincenti e cinici e si compiacciono con arroganza di esserlo (molti almeno). Sono quelli che fanno, come sempre, più rumore. A loro la stampa esperta, esperta in palloni gonfiati verrebbe da dire, dà ampio spazio per svariati interessi che nulla o poco hanno a che fare con lo sport. Per forza di cose, un ambiente così, ai bambini toglie il gioco e ne brucia l’innocenza avviandoli al mito di macchine da soldi che esibiscono disprezzo e violenza… anche perché lo scaricabarile funziona sempre alla grande: minimizza la stampa “esperta” e scarica sulla famiglia; il mondo del calcio straminimizza con la sua finta giustizia e rifila alla società ben 5.000 € di multa per i cori offensivi (SI AVETE LETTO BENE: LA SPROPOSITATA CIFRA DI CINQUEMILA EURO e qualcuno addirittura si è ribellato “No!! noi non c’entriamo!! la multa non la dovete dare a noi!!”). È come se la sanzione, per chi vola a 120 all’ora dove il limite è di trenta, fosse di cinquanta centesimi. E’ la foglia di fico che insinua: “è pericoloso e proibito, ma se lo fai mi fai divertire”. E per certuni, forse molti, certamente troppi, tutto questo è un forte incentivo a collezionare sanzioni come medaglie perché suona come privilegio di immunità. Lo sport ha una grande funzione educativa. Può abituare, tutti, e soprattutto i bambini, al senso del gioco per il gioco… alla consapevolezza che giocare è bello perché ho degli amici (non nemici, nemmeno tatticamente per quell’ora e mezza di gioco) con cui misurarmi e intanto gestire le mie emozioni in maniera “civica”… anche e soprattutto quelle negative. Imparo insomma che la mia libertà comincia là dove comincia quella dell’altro … non è un confine che separa e divide … lì è un punto di incontro da cui, insieme, ma ognuno liberamente, sceglie di fare sinergia, nel caso dello sport per divertirsi, divertire e creare coesione, contrastando l’insorgere di contrapposizioni che disgregano. Le istituzioni sportive che, nei fatti, si chiamano fuori da questa responsabilità primaria dello sport, non fanno sport, fanno cinicamente solo affari e, come tali, dovrebbero essere considerate e trattate dando così una risposta responsabile al loro cinismo irresponsabile. Ennio Torricella 53 UNA LEZIONE SPECIALE: visita al laboratorio dello scultore Paolo Perotti G iovedì 21 novembre la professoressa di arte Anna Maria Rebecchi ha accompagnati noi, alunni della classe 3A della scuola secondaria di Vigolzone, in visita guidata presso il laboratorio dello scultore Perotti. La nostra professoressa ci ha spiegato che il maestro Paolo Perotti è il principale e più importante scultore piacentino del dopoguerra e che lei è orgogliosa di averlo avuto come insegnante al Liceo Artistico Gazzola di Piacenza. Lo scultore si è distinto nel campo sociale, della cultura, dell'imprenditoria e dell'arte; è collaboratore degli organismi diocesiani che operano nell'ambito dell'arte sacra. In occasione dell'incontro con lo scultore avevamo preparato alcune domande da rivolgergli e abbiamo così scoperto che la sua passione per la scultura è nata all'età di sedici anni, grazie al padre che era uno scultore e che gli ha trasmesso l'amore per l'arte. Abbiamo inoltre saputo che anche la moglie è un'artista, una musicista per l'esattezza, e che entrambi sono riusciti a trasmettere questa passione ai figli, i quali hanno intrapreso la carriera artistica. Il maestro ci ha mostrato la sua collezione e abbiamo visto opere in legno e anche in marmo: c'era una bellissima scultura in marmo rosa della moglie da giovane, che è stata una delle nostre preferite, 54 e sculture in legno (ad esempio una ragazza che suona il pianoforte) realizzate con tronchi rimasti immersi nelle acque del Po anche per un centinaio di anni. Il marmo che usa per le sue opere proviene da Carrara. Incuriositi dal rapporto che un artista stabilisce con le sue opere, abbiamo chiesto al maestro Perotti se ci fosse una scultura alla quale sentiva di essere più legato, ma lui ci ha detto che non instaura un legame particolare con le sue opere; in alcuni casi è arrivato persino a pentirsi di aver realizzato opere che oggi probabilmente non rifarebbe. Poi però ci ha parlato di un armadietto con dentro un mezzo busto della Madonna che aveva venduto ma che poi ha voluto ricomprare. Al momento sta scolpendo l'ambone per la nostra chiesa parrocchiale con all'interno una cupola che servirebbe a ospitare la preziosissima statua di San Giovanni. Ci ha parlato del materiale che usa per le sue sculture e delle tecniche che impiega per scolpire, come la tecnica dell'aggiungere per la terracotta e quella del levare per il marmo e il legno. Riesce anche a fare calchi su gesso; ci ha mostrato un Cristo e una scultura rappresentante la madre dell'artista, fatte dal padre. Lo scultore usa anche la tecnica della litografia di stile romanico, con la quale ha ritratto la figlia col gatto. Lo scultore non ha solo interesse per la pratica artistica, ma anche per la storia dell'arte e ci ha detto che ama le opere astratte anche se come scultore non le realizza. Ama molto anche il periodo romanico e prova ammirazione per l'opera dello scultore Benedetto Antelami. Con questa visita abbiamo potuto conoscere un grande artista illuminato che con dei semplici tocchi di scalpello sa trasformare un tronco d'albero o blocco di marmo in un capolavoro, ma abbiamo anche incontrato una persona gentile, ospitale e semplice, capace ancora di emozionarsi nel mostrare le sue opere ad un gruppo di studenti. Dobbiamo ammettere che anche noi ci siamo emozionati nel vedere il maestro all'opera davanti ad un blocco di marmo e siamo andati via consapevoli di aver avuto un incontro speciale. 55 Halloween a Grazzano Visconti L’orchestra Accademica Camerata de’ Bardi di Pavia e il Coro Voci d’Accordo Presentano il XV Concerto di Natale Sabato 28 Dicembre ore 18.00 Chiesa di San Giacomo – Ponte dell’Olio Con la partecipazione del Coro Vallongina di Alseno Coreografie: Balletto Ducale di Ponte dell’Olio Musiche di Verdi, Mozart, Vivaldi e tradizionali Natalizie. N otte di streghe e di fantasmi….notte di paura e brividi quella che si è svolta a Grazzano Visconti lo scorso 31 ottobre…centinaia di persone infatti hanno popolato quest’anno le vie del caratteristico borgo per la festa di Halloween, e tante anche le iniziative promosse dalla Pro Loco, dalla Libreria Semola e dalla Bottega di Mastro Gufo. Già dal pomeriggio sotto il loggione dell’Istituzione sono stati allestiti dei laboratori alchemici che hanno guidato i più piccoli nella creazione di pozioni magiche per nutrire gli animali, creare guforigami e pipistrelli di carta, stregonerie varie e incantesimi hanno entusiasmato i tanti bambini presenti. Ci sono poi state le letture del “brivido” in Cortevecchia, alle 17.00 quelle riservate ai bambini dai 4 anni, mentre alle 21.00, alla luce di torce e candele i più grandicelli, tutti rigorosamente in costume, hanno potuto ascoltare dalla voce di Corrado tante storie “mozzafiato”… Appuntamento unico è stata invece la visita notturna al parco del castello, guidati solo dalla luce delle lanterne i fortunati che sono riusciti a prenotarsi in tempo hanno potuto vivere un’esperienza straordinaria nell’atmosfera magica del parco. Tutto il paese poi era addobbato con zucche, scheletri e maschere grottesche che hanno accolto i tanti visitatori giunti anche dalla Lombardi a dalla Liguria per assistere alla serata. Il clou è stato infine lo spettacolo organizzato dal Consilum Medievale guidato da Nicola Tamborlani in Piazza del Biscione, dove tra divertenti gag e spettacoli di fuoco e magia ha raccolto tanti applausi e consensi fino a tarda serata. Il Coro Voci d’Accordo con Giorgio Armani in occasione delle nozze di Nicola e Lene, stilisti della Maison Armani a Rivalta di Gazzola. Borlenghi Giulio 56 57 Ricordiamoli Milza Mario n.12.08.1923 - m.22.10.2013 Gregori Elena n.14.07.1931 - m.07.11.2013 Montanari Maria ved. Paraboschi n.07.06.1922 - m.17.10.2013 Mora Franco n.23.03.1935 - m.17.11.2013 Ravazzola Cesarina (Rina) n.19.06.1927 - m.20.10.2013 Ferrari Ermenegildo n.23.05.1945 - m.08.11.2013 Bergamotti Mario n.21.03.1930 - m.19.11.2013 Savi Giuseppe n.07.08.1956 - m.12.10.2013 Montanari Santina ved. Zaffignani n.31.10.1925 - m.06.09.2013 Filli Livio n.09.08.1949 - m.07.11.2013 Bortolotti Antonio n.10.09.1930 - m.09.12.2013 In questi ultimi mesi ci hanno inoltre lasciati: Fantesini Alberto (+12.10.2013) Lucini Ezio (+18.10.2013), Guarnieri Idelma (+ 23.10.2013), Fumello Luigi (+ 31.10.2013), Burgazzi Giulio (+10.11.2013), Scagnelli Rosa (+29.11.2013) 58 Paraboschi Eva ved. Bonatti n.31.12.1912 - m.03.12.2013 Valla Cesare n.25.11.1927 - m.01.12.2013 Arata Carla in Curotti n.02.07.1934 - m.16.11.2013 59 SCAVICEM di Balderacchi Sandro e C. snc Via Castione Croce, 16 29028 – Pontedell’Olio (Piacenza) Tel. 0523 875472 – Fax 0523 878724 – [email protected] Balderacchi geom. Marco: 338 4798798 Balderacchi Sandro: 335 8371004 Si eseguono lavori di: scavo – opere in cemento armato – fognature – acquedotti – realizzo marciapiedi – rifacimento piazzali cortili – opere edili in genere – opere stradali Preventivi gratuiti 60