Documento FISASCAT sulla Previdenza di Giovanni Pirulli

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Documento FISASCAT sulla Previdenza di Giovanni Pirulli
Documento su:
PREVIDENZA
La FISASCAT sottopone alla Confederazione il presente documento, concernente
l’insieme delle problematiche inerenti il sistema previdenziale, con riferimento
specifico alle categorie, ai settori, alle lavoratrici ed ai lavoratori da essa tutelati.
In questi giorni molto si è discusso e si discute di eliminazione dello “scalone” (ossia
dell’innalzamento brusco da 57 a 60 anni dell’età anagrafica per accedere al
pensionamento anticipato di anzianità) e dell’innalzamento dell’età pensionabile,
della riduzione delle finestre per andare in pensione, della eliminazione dei privilegi
ancora esistenti per alcune categorie di lavoratori, della revisione dei coefficienti di
trasformazione per il calcolo della pensione con il sistema contributivo, della
cumulabilità della pensione di anzianità con i redditi da lavoro, del contributo di
solidarietà sulle pensioni elevate, dell’aumento della contribuzione per i lavoratori
autonomi ed ex lavoratori parasubordinati, della tutela del potere d’acquisto delle
pensioni.
Alcune questioni sono state disciplinate dalla legge finanziaria per l’anno 2007, quali
l’aumento delle aliquote contributive per i lavoratori autonomi ed iscritti alla gestione
separata (ex lavoro parasubordinato). Altre saranno affrontate nel confronto Governo
/ parti sociali, alla luce del Memorandum d’intesa siglato in data 25 settembre 2006.
Il presente documento non tiene conto del dibattito in corso in materia previdenziale,
ma esclusivamente della normativa vigente, delle sue criticità, di obiettivi e proposte
mirate alla soluzione degli individuati punti critici, e che interessano le lavoratrici ed
i lavoratori tutelati dalla FISASCAT.
Nell’affrontare le questioni in oggetto non si può prescindere dal collegamento molto
stretto, quasi di interdipendenza, che esiste tra il sistema previdenziale e mercato del
lavoro, sotto il duplice profilo del finanziamento del sistema previdenziale e delle
prestazioni da esso erogate.
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La centralità del documento resta comunque la previdenza. Non saranno affatto
affrontate le problematiche e le questioni attinenti al mercato del lavoro ed ad una sua
eventuale riforma. I trattamenti sostitutivi della retribuzione (cassa integrazione,
indennità di disoccupazione, di malattia, ecc.) assumono rilievo solo ed in quanto
connessi a benefici di natura previdenziale (vedi copertura assicurativa).
La platea delle lavoratrici e dei lavoratori organizzati e tutelati dalla FISASCAT
rispecchia esattamente quello che è oggi il mercato del lavoro, e di conseguenza il
sistema previdenziale. Nella FISASCAT ritroviamo tutte le fattispeci del lavoro
dipendente:
o lavoro stabile e continuativo: grande distribuzione, studi professionali, portieri,
casino municipali, cooperazione (soci e dipendenti);
o lavoro a tempo determinato (turismo, alberghi, terme, mense scolastiche) e part
time (quest’ultimo a forte presenza femminile);
o le nuove figure del mercato del lavoro secondo la legge Biagi;
o il lavoro domestico (colf).
Una platea di circa 5.600.000 addetti, caratterizzata da forte presenza femminile e
contratti di lavoro a orario ridotto. Una platea molto complessa, nella quale ogni
tipologia di lavoro dipendente presenta proprie specificità, propri problemi, che
meritano comunque attenzione dal punto di vista della tutela previdenziale.
Per molti lavoratori, in particolare per i soggetti a lavoro stabile e continuo, le
questioni sono identiche a quelle della generalità dei lavoratori dipendenti. Per alcuni
settori ed alcune figure professionali tutelate dalla FISASCAT esistono invece
questioni specifiche.
Di seguito, passando dal generale al particolare, si presentano, in maniera descrittiva,
le questioni individuate, articolate di volta in volta, per soggetti, tipologie di lavoro,
prestazioni, normative specifiche.
Il riquadro riassuntivo, oltre a riprendere in maniera sintetica la illustrazione delle
varie tematiche, si sofferma prevalentemente sui punti critici, sugli obiettivi e sulle
eventuali proposte formulate e mirate alla soluzione dei problemi.
A. SOGGETTI A LAVORO STABILE E CONTINUATIVO
Per costoro, soprattutto per coloro con notevole anzianità assicurativa, le questioni si
possono ricondurre a quelle della generalità dei lavoratori:
ƒ eliminazione del cosiddetto “scalone” per l’accesso alla pensione di
anzianità, introdotto dalla riforma Berlusconi. Dal 2008 invece di 57 anni di
età anagrafica e 35 di contributi, occorrono 60 anni di età con 35 di contributi,
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innalzando di 3 anni il requisito anagrafico, requisito destinato a crescere negli
anni successivi. Alle donne, in via eccezionale, è consentito accedere alla
pensione con le attuali regole (57 anni di età e 35 di contributi), ma con forti
penalizzazioni nel calcolo della pensione, che avverrà con il sistema
contributivo e non retributivo.
Da questa norma le donne ne escono fortemente penalizzate. Avendo innalzato
il requisito anagrafico di pensionamento anticipato a 60 anni, praticamente per
esse è stata eliminata la possibilità di accedere alla pensione di anzianità, in
quanto a 60 anni è già previsto il pensionamento di vecchiaia, e qualora vi
volessero accedere con le regole attuali, prima dei 60 anni, subirebbero forti
decurtazioni nel calcolo della pensione;
ƒ eliminazione delle nuove regole dettate in materia di pensionamento con il
sistema contributivo, introdotte anch’esse dalla riforma Berlusconi. Dal 2008
non vi sarà più la flessibilità per il pensionamento dal 57mo al 65mo anno di età,
ma per gli uomini l’accesso sarà consentito direttamente ai 65 anni e per le
donne sarà possibile accedervi a partire dai 60 anni. Tale norma penalizza sia
uomini che donne;
ƒ incentivazione ed attuazione della previdenza complementare per le
giovani generazioni.
Solo alcune categorie hanno istituito i fondi pensione, ed alcuni di essi ancora
non si sono sviluppati. Di fatto si sono persi anni utili per i giovani.
Stante all’interno della FISASCAT: il fondo FONTE (commercio) annovera
circa 25.000 aderenti a fronte di una platea di 1000.000 di addetti. Ad esso
possono aderire anche i portieri, ma per ora con scarso risultato; il fondo
PREVICOPER su circa 60.000 addetti annovera circa 12.500 aderenti; per gli
studi professionali, con circa 600/700.000 addetti, di cui 87% donne e 70% al
di sotto dei 40 anni, ancora non è stato istituito alcun fondo pensione.
B. PART TIME VERTICALE
Per questa tipologia di lavoro (attività svolta in alcuni mesi dell’anno, ovvero in
alcune settimane del mese o in alcuni giorni della settimana), a forte presenza
femminile, non esiste alcuna indennizzabilità dei periodi di inattività, in quanto i
lavoratori sono assunti con contratto a tempo indeterminato.
In tal senso si è recentemente pronunciata anche la Corte Costituzionale, con sentenza
n.121 del 24 marzo 2006. Ciò comporta la non corresponsione della indennità di
disoccupazione, né ordinaria né con requisiti ridotti, per i periodi di inattività e la
conseguente mancanza di copertura figurativa per detti periodi, con incidenza
negativa sul calcolo della pensione.
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Per la copertura assicurativa di tali periodi di inattività si può procedere a titolo
oneroso, o con il riscatto di detti periodi o con la prosecuzione volontaria.
C. SOSPENSIONE DI ATTIVITÀ
La legge 14 maggio 2005 n.80 (conversione del decreto legge 14 marzo 2005, n.35)
ha stabilito, per i lavoratori con periodi programmati di sospensione di attività, la non
corresponsione della indennità di disoccupazione. Ciò ovviamente comporta mancata
copertura figurativa di detti periodi, con conseguenza negativa sul calcolo della
pensione. Questa questione, per quanto riguarda la FISASCAT, interessa:
• i lavoratori termali (alberghi, ecc.), dislocati prevalentemente nel Veneto ed in
Sicilia, con attività stagionale, ma in possesso di contratto di lavoro a tempo
indeterminato. Fino alla legge 80/05 per detti lavoratori ai periodi di
sospensione dell’attività lavorativa si sopperiva con la erogazione
dell’indennizzo per i periodi di disoccupazione;
• gli
addetti alle mense scolastiche ed alle pulizie nelle scuole. Si tratta
sostanzialmente di lavoratori di cooperative e consorzi per i quali, per periodi
dell’anno, l’attività viene sospesa, pur perdurando sia il regime di proroga per
gli appalti che il rapporto di lavoro, anche se non retribuito, per i periodi di
inattività.
D. AMMORTIZZATORI SOCIALI
Le questioni riguardano sostanzialmente la indennità di disoccupazione e la Cassa
integrazione. Ricordiamo che ai periodi di mancata corresponsione delle indennità
corrisponde assenza di copertura assicurativa.
ƒ Per quanto concerne la indennità di disoccupazione, ne sono escluse alcuni
settori ed alcune figure professionali. Pur non essendo esaustivi, citiamo:
‰ apprendisti;
‰ lavoratori stagionali con sospensione dell’attività (termali, mense
scolastiche);
‰ cooperative ex 602/70 (facchinaggio, trasportatori in proprio, ecc.);
‰ dipendenti part time verticale per i periodi di pausa dell’attività
lavorativa;
‰ nuove figure professionali quali lavoro a progetto.
ƒ Per quanto concerne la Cassa Integrazione:
a) la Cassa integrazione ordinaria non è prevista per il settore del terziario;
b) per quanto concerne la Cassa integrazione straordinaria:
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o spetta alle aziende commerciali con più di 200 dipendenti;
o ad alcuni settori (imprese commerciali tra 50 e 200 dipendenti, agenzie di
viaggio e turismo che occupano più di 50 dipendenti, imprese di vigilanza
privata con più di 15 dipendenti, imprese appaltatrici di servizi di mensa o
ristorazione e servizi di pulizia con più di 15 dipendenti operanti presso
imprese industriali beneficiarie di trattamenti di integrazione salariale)
viene concessa annualmente con decreti ministeriali e con stanziamenti di
fondi specifici. Per l’anno 2007 la materia è disciplinata dall’articolo 1,
comma 1156, lettera c) della legge finanziaria .
E. INDENNITÀ ECONOMICA DI MALATTIA
La indennità in oggetto non viene corrisposta a due figure tutelate dalla FISASCAT.
Si tratta:
ƒ delle COLF, per le quali esiste esclusivamente in caso di malattia il diritto alla
assistenza sanitaria (medica, farmaceutica, ospedaliera, ambulatoriale,
specialistica, ecc.). Quando le COLF si ammalano hanno diritto alla conservazione
del posto tenendo conto del periodo di assenza per malattia e dell’anzianità di
servizio maturata presso la stessa famiglia. E’ il datore di lavoro che dovrà
provvedere al pagamento del salario pattuito in proporzione all’anzianità di
lavoro;
ƒ dei Portieri. Per costoro esiste la facoltà di iscrizione per via contrattuale alla
Cassa Portieri. Su circa 40.000 addetti, oggi si registrano circa 25.000 iscritti.
F. INDENNITÀ DI MATERNITÀ
ƒ Per quanto riguarda le COLF, il diritto alla indennità di maternità matura solo
se risultano versati o dovuti 52 contributi settimanali prima dell’astensione
obbligatoria oppure 26 contributi settimanali nell’anno precedente l’astensione
obbligatoria, anche in settori diversi da quello domestico. Per la generalità
delle altre lavoratrici tale diritto sussiste fin dal primo giorno dell’assunzione
(ciò non vale per esempio per le lavoratrici agricole a tempo determinato);
ƒ le COLF non hanno diritto né all’allattamento, né ai congedi parentali;
ƒ qualora la COLF si assenti durante il periodo di gravidanza, ma prima del
periodo di astensione obbligatoria:
o bisogna ricorrere all’Ispettorato del Lavoro per il riconoscimento della
interdizione anticipata dal lavoro in dipendenza della maternità. In tal
caso si ha diritto alla relativa indennità. Tale procedura va seguito anche
per il riconoscimento della gravidanza a rischio;
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o altrimenti si seguono le
precedentemente illustrate.
regole
sulla
indennità
di
malattia
G. MASSIMALE RETRIBUTIVO
Per gli iscritti all’ENPALS, e nel caso specifico per i dipendenti delle Case da
gioco, esiste uno squilibrio tra il massimale di retribuzione giornaliera imponibile
(per l’anno 2006 euro 623, 13) e la retribuzione pensionabile giornaliera (per l’anno
2006 euro 196,32).
Nonostante una norma di legge preveda l’applicazione della normativa INPS
all’ENPALS in materia di retribuzione pensionabile, ciò non è stato attuato,
persistendo quindi per gli iscritti all’ENPALS ancora sperequazioni tra retribuzione
imponibile e pensionabile.
Tra l’altro, una recente sentenza della Corte costituzionale (n.120 del marzo 2006) ha
respinto i ricorsi in materia, per inammissibilità di legittimità costituzionale (il ricorso
era basato sulle sperequazioni contributive e non su quelle riguardanti le prestazioni).
H. LAVORATORI EXTRA O DI SURROGA
I lavoratori in oggetto, con attività tipicamente saltuaria, sono privi di sostanziali
tutele previdenziali.
Per essi occorrerebbe pensare ad una forma di tutela, simile a quella dei lavoratori
stagionali agricoli o ai lavoratori dello spettacolo, i quali lavorano solo alcuni periodi
o alcuni giorni dell’anno, ma tali periodi ridotti di lavoro hanno comunque effetti ai
fini della produzione di diritti e di tutele previdenziali.
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FISASCAT CISL – Scheda di sintesi su:
LA TUTELA PREVIDENZIALE – CRITICITÀ, PROPOSTE E OBIETTIVI
Oggetto
Soggetti interessati
Previdenza obbligatoria Tutti i lavoratori
dipendenti
Punti di criticità
Accesso alla pensione
dopo la riforma
Berlusconi (legge
243/04):
a) pensioni di anzianità
(scalone previdenziale)
– dal 2008 elevazione
da 57 a 60 anni del
requisito anagrafico con
35 anni di contribuzione
b) pensione di vecchiaia
con
il
sistema
contributivo – dal 2008
innalzamento da 57 a 65
anni per gli uomini ed a
60 anni per le donne
l’età
minima
per
accedere alla pensione
I lavoratori che
Tasso di sostituzione
(rapporto tra pensione e andranno in pensione
con il sistema di
ultima retribuzione)
calcolo contributivo o
misto (meno di 18 anni di
contribuzione al 31
dicembre 1995)
Obiettivi e
proposte
La introduzione del
sistema contributivo ha
notevolmente ridotto il
rendimento
pensionistico per i
giovani lavoratori
1. Eliminazione dello
scalone
2. Innalzamento
dell’età pensionabile su
scelta volontaria del
lavoratore
3. Introduzione della
quota - mix età
anagrafica e anzianità
contributiva (esempio:
quota 95)
4. Tutela delle
lavoratrici madri, delle
attività usuranti, delle
condizioni di disabilità
5. Ripristinare la
flessibilità dei
pensionamenti nel
sistema contributivo
Migliorare il rapporto
tra pensione ed ultima
retribuzione, al fine di
un trattamento
pensionistico dignitoso
1. Elevare il tasso di
occupazione (politiche
attive del lavoro)
2. Innalzamento delle
aliquote contributive
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per i lavoratori
autonomi e ex lavoro
parasubordinato (in
parte già fatto con
legge finanziaria 2007)
3. Attuazione della
previdenza
complementare
Previdenza
complementare
A. Tutti i lavoratori
dipendenti
B. Figure deboli del
mercato del lavoro
(lavoratori a orario
ridotto ed a basso
reddito)
a) Mancato decollo della
previdenza
complementare per molti
lavoratori e categorie
1. Rafforzamento della
previdenza
complementare mediante
incentivi fiscali.
b) Tasso di sostituzione
non adeguato
2. Anticipo della nuova
disciplina rispetto alla
data del 2008, in
particolare per quanto
concerne le modalità di
adesione e di
finanziamento (TFR ai
fondi pensione con la
formula del
silenzio/assenso)
Impossibilità a crearsi
una previdenza
complementare in
assenza di lavoro e di
reddito, in presenza di
una previdenza
obbligatoria già ridotta
Consentire anche alle
figure deboli di crearsi
la previdenza
complementare,
tramite:
1. modalità organizzative
specifiche (istituzione e
adesione ai fondi)
2. agevolazioni
finanziarie atte ad
agevolarne l’accesso ai
fondi
Copertura assicurativa
ai fini pensionistici
A. Figure deboli del
mercato del lavoro
B. Part-time verticale
(a forte presenza
femminile)
a) Per periodi non
lavorati è consentito il
riscatto della
contribuzione o la
prosecuzione volontaria
1. Detti periodi non
dovrebbero essere coperti
a titolo oneroso a carico
di dette figure deboli:
Fiscalità? Contribuzione
figurativa?
b) In assenza di
indennizzo per i periodi
non lavorati è consentito
il riscatto della
2. Detti periodi non
dovrebbero essere coperti
a titolo oneroso a carico
di dette figure deboli:
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C. Lavoratori termali e
addetti alle mense
scolastiche e pulizie
nelle scuole
contribuzione o la
prosecuzione volontaria
Fiscalità? Contribuzione
figurativa?
c) Con la legge 80/05 non
è più corrisposta la
indennità di DS per i
periodi di sospensione del
lavoro
3. Ripristino della
indennità disoccupazione
per reddito e copertura
assicurativa
Massimale retributivo
Dipendenti case da
gioco
Esistono due
massimali: quello della
retribuzione imponibile
giornaliera (623,13
euro) molto più elevato
della retribuzione
pensionabile
giornaliera (196,32
euro)
Elevare la retribuzione
pensionabile
giornaliera o unificare i
due massimali
Riconoscimento tutele
previdenziali
Lavoratori extra o di
surroga
Detti lavoratori, con
attività saltuaria, in
sostituzione di altri,
non hanno
riconoscimenti
previdenziali
Assimilare detti
lavoratori agli stagionali
dell’agricoltura o ai
lavoratori dello
spettacolo, per i quali è
richiesto un determinato
numero di giornate
lavorative durante l’anno
per avere diritto alla
copertura assicurativa ed
alle relative prestazioni
Indennità di
disoccupazione
A. Apprendisti
B. Lavoratori termali
C. Addetti alle mense
scolastiche e pulizia
nelle scuole
D. Cooperative ex
602/70
E. Part-time verticale
Per alcuni soggetti la
indennità di DS non è
prevista, quali
apprendisti, soci
lavoratori di cooperative
ex 602/70 e lavoratori
con part-time verticale.
Per altri lavoratori,
termali e addetti alle
mense scolastiche,la
indennità è stata sospesa
Estendere o ripristinare
detta indennità di DS ai
fini del reddito e della
copertura assicurativa
Cassa Integrazione
Guadagni
A. Settore terziario
a) Cassa integrazione
ordinaria.
Dalla normativa vigente
non è prevista alcun
trattamento
Estensione della
disciplina generale
B. Imprese
commerciali
b) Cassa integrazione
straordinaria.
Estensione della
disciplina generale
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C. Imprese di vigilanza
privata
D. Agenzie di viaggio e
turismo
E. Imprese appaltatrici
di servizi di mensa o
ristorazione e servizi di
pulizia
b1. E’ concessa alle
aziende commerciali con
più di 200 dipendenti
b2. Alle imprese
commerciali tra 50 e 200
dipendenti, alle agenzie
di viaggio e turismo che
occupano più di 50
dipendenti, alle imprese
di vigilanza privata con
più di 15 dipendenti, alle
imprese appaltatrici di
servizi di mensa o
ristorazione e servizi di
pulizia con più di 15
dipendenti operanti
presso imprese industriali
beneficiarie di trattamenti
di integrazione salariale
straordinaria, viene
concessa annualmente e
con decreti ministeriali e
con stanziamenti specifici
Ammortizzatori sociali Nuove tipologie di
lavoro legge Biagi
Assenza di tutele
fondamentali per i
periodi di assenza dal
lavoro
Introduzione di
ammortizzatori sociali:
indennità di
disoccupazione?
Indennità di malattia
A. COLF
In caso di malattia è il
datore di lavoro che
provvede al pagamento
di giornate di lavoro in
proporzione
all’anzianità lavorativa
Estensione della
disciplina generale
della indennità di
malattia
B. Portieri
Per essi è possibile la
iscrizione per via
contrattuale alla cassa
Portieri
Estensione della
disciplina generale
della indennità di
malattia?
COLF
a) Il diritto alla
Estensione della
indennità di maternità disciplina generale
matura solo se risultano sulla maternità
versati o dovuti 52
contributi settimanali
prima dell’astensione
obbligatoria oppure 26
contributi settimanali
Indennità di maternità
10
nell’anno precedente
l’astensione
obbligatoria
b) Le COLF non hanno
diritto né
all’allattamento, né ai
congedi parentali
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