Untitled - Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori

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Untitled - Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori
INDICE
0.
Premessa ed elenco elaborati
2
1.
L’inquadramento territoriale e la descrizione dello stato attuale dei luoghi
5
1.1.
Sovrapposizione catastale
11
2.
La descrizione generale del Progetto Definitivo per tutta l’area di Parè
12
2.1
I lotti oggetto della progettazione esecutiva
15
2.2
Riqualificazione del “pratone” e realizzazione del nuovo alaggio
15
2.3
Il nuovo scalo per la navigazione pubblica
17
2.4
Descrizione delle opere civili
18
3.
L’accessibilità all’area, la fruibilità degli spazi
21
4.
La progettazione del verde
22
5.
La risoluzione delle interferenze esistenti e le nuove proposte
27
0.
Premessa ed elenco elaborati
La presente relazione, descrive l’intervento (per la fase di progettazione esecutiva) relativo alla
rivalorizzazione e riqualificazione della porzione di area a lago identificata come Area pratone di Parè
nel comune di Valmadrera.
A livello generale, il masterplan di progetto definitivo riguardante tutta l’area di Parè prevede
l’inserimento di spazi aperti alla cittadinanza (parco urbano, parcheggi, ecc.), servizi a destinazione
pubblica (ristoranti, piscine, spazi per la pratica del kite -surf, ecc.) oltre alla modifica della viabilità
esistente, in rapporto alle nuove trasformazioni che stanno interessando questa parte di territorio
comunale. E’ fondamentale precisare che l’intero masterplan, in fase di progettazione definitiva era
stato suddiviso in una serie di lotti e sub-lotti, in base alle proprietà/gestioni e alle tipologie di
finanziamento richieste per la riqualificazione delle diverse aree.
Nello specifico l’Area pratone di Parè attualmente oggetto della progettazione esecutiva (e facente
parte degli ex lotti 1.C, 1.B1 e 1.B3), considera la realizzazione del nuovo alaggio delle imbarcazioni
leggere del Circolo il Tivano, lo spazio a prato per l’alaggio dei mezzi pesanti e il nuovo molo per la
navigazione pubblica, la passerella a lago, la messa in sicurezza della zona di discesa dei kite surf
oltre a tutti i percorsi pedonali e carrabili e gli spazi a verde che definiscono il perimetro dell’area
oggetto della presente fase di progettazione.
Il finanziamento delle opere sopra richiamate è assicurato come segue:

Finanziamento dalla Regione Lombardia con deliberazione n. X/397 del 12/07/2013 con
assegnazione del finanziamento tramite l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, per un
importo di € 250.000,00 imp. 111 sub 11;

Finanziamento della Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori con propri fondi di bilancio
per € 250.000,00 con deliberazione in data 10/12/2013 imp. 1107 sub 7;

In data di lunedì 07/07/2014 è stato sottoscritto il protocollo con Fin-Lombarda per il
finanziamento degli interventi relativi ai progetti di eccellenza per un importo di € 816.367,15.
A seguire si riporta l’elenco degli elaborati costitutivi del Progetto Esecutivo.
RIQUALIFICAZIONE AREA A LAGO IN LOCALITA’ PARE’ NEL COMUNE DI VALMADRERA – LC – Area pratone di Parè
RELAZIONE TECNICA GENERALE
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ELABORATI GENERALI
PEEG
001
00
Elenco elaborati
PEEG
002
00
Relazione generale
PEEG
003
00
Relazione fotografica
PEEG
004
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Relazione geologica e geotecnica
PEEG
005
00
Piano di manutenzione
PEEG
006
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Capitolato speciale d'appalto (descrizione lavorazioni e specifiche tecniche)
PEEG
007
00
Computo metrico estimativo
PEEG
008
00
Elenco prezzi unitari
PEEG
009
00
Analisi nuovi prezzi
PEEG
010
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Quadro dell'incidenza percentuale della manodopera
PEEG
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Quadro economico
PEAR
001
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Quadro progetto definitivo
PEAR
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Planimetria generale - stato di fatto
PEAR
003
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Planimetria generale - stato di progetto
PEAR
004
00
Planimetria generale con lotti d'intervento - progetto
PEAR
005
00
Planimetria generale - confronto
PEAR
006
00
Planimetria generale - stato di progetto sull'area di alaggio
PEAR
007
00
Planimetria generale - stato di progetto quotato sull'area di alaggio
PEAR
008
00
Planimetria generale - stato di progetto sull'area di discesa kite
PEAR
009
00
Planimetria generale - stato di progetto quotato sull'area di discesa kite
PEAR
010
00
Sezioni - stato di fatto, stato di progetto e confronto
PEAR
011
00
Planimetria delle opere a verde
PEAR
013
00
Sezioni tipo e particolari costruttivi 1 - difesa spondale
PEAR
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00
Dettagli opere civili - 1 -
PEAR
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00
Dettagli opere civili - 2 -
OPERE CIVILI
PEAR
016
00
Dettagli rivestimenti e pavimentazioni
PEAR
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00
Dettaglio pontile
OPERE STRUTTURALI
PEST
001
00
Relazione tecnica e di calcolo opere strutturali
PEST
002
00
Elaborati grafici passerella
PEST
003
00
Particolare costruttivo strutture pontile
PEST
004
00
Particolari costruttivi pali
PEST
005
00
Particolari costruttivi carpenterie pontile
Impianti Elettrici
PEIE
001
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Relazione tecnica e calcoli degli impianti elettrici
PEIE
002
00
Planimetria Impianto elettrico
PEIE
003
00
Schema elettrico generale QEG
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RELAZIONE TECNICA GENERALE
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Figura 1 – Masterplan generale di intervento dell’intera area con l’individuazione dei lotti
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RELAZIONE TECNICA GENERALE
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1.
L’inquadramento territoriale e la descrizione dello stato attuale dei luoghi
L'area è attualmente caratterizzata dalla presenza del porto di Parè con le limitrofe aree a servizio
delle attività portuali, dell'ampia zona verde compresa tra la strada e il lago e di due aree a parcheggio
di medio-piccole dimensioni. Nell'intorno sono presenti edifici industriali, in alcuni casi in via di
dismissione o già oggetto di trasformazione, e una nuova zona residenziale di futura realizzazione.
Figura 2 - Vista aerea dell'area oggetto dell'intervento
Il porto turistico è attualmente destinato esclusivamente all'ormeggio di piccole unità di navigazione e
di alcune imbarcazioni destinate alle attività di vigilanza. La presenza di molti altri pontili galleggianti e
boe di attracco all'esterno del porto indica che la sua dimensione non risulta adeguata a coprire le
necessità di posti barca.
Area di discesa dei
kite
Nuovo alaggio
Area a verde con prato armato
Nuovo molo della
per passaggio imbarcazioni e
navigazione
mezzi pesanti
Figura 3 - Vista a volo d'uccello con l’individuazione dell'area oggetto dell'intervento
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L'area verde vicina al porto, elemento caratterizzante la baia di Parè, è costituita da un grande spazio
naturale attualmente incolto ma molto utilizzato, soprattutto nella bella stagione, per attività di svago,
relax e sportive.
Quest’area, di cui una parte rientra nel lotto di progettazione in esame (come evidenziato
nell’immagine precedente), offre la possibilità di accedere al lago in diversi punti, tra cui uno in
particolare, all'estremità orientale, molto utilizzato da chi pratica kite-surf per il particolare orientamento
della discesa rispetto ai venti e alle correnti.
Inquadramento urbanistico dell’intervento
Prima di entrare nel merito della descrizione del progetto vero e proprio, è utile inquadrare il contesto
territoriale di riferimento e il panorama normativo in cui esso si colloca.
Data la rilevanza a livello sovracomunale della proposta progettuale e considerate le sue possibili
ricadute su tutto il sistema dei trasporti e della ricettività del ramo lecchese del Lario, l'inquadramento
urbanistico fa riferimento, oltre che alla scala comunale, che rappresenta il riferimento più prossimo per
l'area di progetto, anche e soprattutto al quadro ricognitivo e strategico disegnato a scala provinciale
dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della provincia di Como.
Il quadrante territoriale considerato ed analizzato all’interno del presente studio è quello che circonda il
bacino del ramo lecchese del Lario. Geograficamente esso è delimitato dai rilievi montuosi che si
sviluppano lungo le sue sponde, i principali dei quali sono:
-
il gruppo delle Grigne (cime principali la Grigna settentrionale o Grignone e la Grigna
meridionale), che si sviluppano sulla sponda orientale e caratterizzano fortemente l’aspetto
paesaggistico della zona;
-
il Resegone, caratterizzato da numerose cime secondarie, che si innalza al di sopra della città
di Lecco;
-
il Moregallo, il primo rilievo a sud-est nel Triangolo Lariano, localizzato sulla sponda occidentale
al di sopra della piccola frazione di Moregge;
-
il Monte di San Primo, che è il rilievo più a settentrione del Triangolo Lariano e ne costituisce
anche la cima più alta.
A seguire si riportano degli estratti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale relativamente
sia alla situazione vincolistica che a quella di assetto della Rete Ecologica.
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Figura 4 – Estratto dal PTCP : quadro strutturale - Valori paesistici e ambientali
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Figura 5 - Estratto dal PTCP : quadro strategico – rete ecologica
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A livello di pianificazione comunale, il Piano di Governo del Territorio vigente dal 21/08/2013 e
pubblicato sul BURL n. 34 - Serie Avvisi e Concorsi – del 21 agosto 2013, prevede per tutta la parte
dell'area di progetto antistante il lago una destinazione ad attrezzature pubbliche di interesse generale,
meglio specificate come verde pubblico, parcheggi pubblici, zone per servizi e attrezzature lacustri.
E' previsto anche un nuovo tracciato viabilistico, più lontano dal lago rispetto a quello esistente, che si
affianca agli edifici residenziali già presenti sul confine meridionale dell'area di progetto e consente di
accedere al nuovo complesso residenziale in previsione.
Si riportano a seguire un estratto delle tavole TAVC4ABIS_AZZONAMENTO_PDR (Piano delle
Regole) e TAVB3BIS_STATOFATTO_PREVISIONI (Piano dei servizi).
Figura 6 - Estratto dal PTG: rif. Tavc4abis_azzonamento_pdr (Piano delle Regole)
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Figura 7 - Estratto dal PTG: rif. Tavb3bis_statofatto_previsioni (piano dei servizi).
1.1. Sovrapposizione catastale
Al fine di fornire informazioni circa il progetto e i limiti catastali si riporta a seguire una planimetria con
la sovrapposizione delle perimetrazioni. Le aree interessate dal progetto sono già tutte di proprietà del
comune senza nessuna previsione di esproprio verso privati.
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Figura 8– Sovrapposizione catastale
2.
La descrizione generale del Progetto Definitivo per tutta l’area di Parè
Per la fase di progettazione preliminare e definitiva è stato sviluppato un progetto complessivo rivolto
alla riqualificazione e rivalorizzazione generale dell’area a lago attraverso una serie di interventi
specifici rivolti:
-
alla realizzazione di uno scalo per il nuovo servizio di navigazione pubblica del basso Lario, con
un molo di attracco;
-
alla rivalorizzazione dell’area a verde dal punto di vista paesaggistico-ambientale, con la
conservazione delle visuali da e verso lago;
-
alla realizzazione di strutture di servizio e a supporto delle attività nautiche turistiche e del
tempo libero, con la previsione di aree destinate a parcheggio (da prevedersi integrate al
sistema esistente) nel pieno rispetto dell’ambiente e del contesto paesaggistico di pregio;
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-
alla realizzazione di un sistema di percorsi pedonali che rendano fruibili ed accessibili i diversi
luoghi, sia quelli che saranno inseriti in questa area, sia quelli edificati nell'intorno,
comprendendo la riqualificazione e l'estensione della “passeggiata lungo lago” dalla località
Bellavista alle immediate vicinanze della foce del Rio Torto;
-
alla realizzazione di un percorso ciclabile connesso a quelli esistenti e in previsione a livello
locale (dal centro di Valmadrera verso il lago) e sovracomunale (dal comune di Malgrate lungo
la sponda del lago);
-
alla definizione di una nuova viabilità che valorizzi l'area non rappresentando un elemento di
disturbo e divisione.
Figura 9 – Fotoinserimento con il progetto dell’intera area (progetto definitivo)
In particolare il Progetto Definitivo è stato sviluppato tenendo in considerazione:
a. la conservazione del carattere naturalistico dell'area come elemento caratterizzante il
luogo, sia in riferimento alla componente naturale presente attualmente al suo interno
sia per la sua collocazione in prossimità del lago;
b. la tutela e il rispetto della sua configurazione morfologica e del suo inserimento
all'interno del paesaggio;
c. la conservazione e la valorizzazioni delle visuali da e verso il lago;
d. la rifunzionalizzazione dell'area come luogo di attrazione, organizzato con aree verdi
pubbliche, aree di sosta ed attività ricreative associate alla funzione di parco che
assumerà nel contesto.
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Come già precedentemente accennato, considerate le caratteristiche dell’area, le diverse competenze
di gestione, le relazioni delle opere in progetto con gli altri interventi in atto e le richieste di
finanziamento, l’intero masterplan di progetto a livello di progettazione definitiva era stato suddiviso in
una serie di lotti e sub-lotti che si riportano a seguire.
Figura 10 – Planimetria Progetto Definitivo con la suddivisione dei lotti
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2.1 I lotti oggetto della progettazione esecutiva
La fase di progettazione esecutiva non comprende tutto il progetto così come sviluppato in fase
definitiva ma esclusivamente l’Area del pratone di Parè (ex lotti 1.C, 1:B1 e 1B3), ed in particolare:
- Area Water front che comprende le aree affacciate a lago verso Malgrate, la zona di discesa dei kitesurf e la passerella a lago;
- Nuovo Pontile per la navigazione pubblica;
- Area di Alaggio che comprende le zone con prato armato e il nuovo scivolo per l’alaggio delle
imbarcazione leggere del “Il Tivano”.
Rispetto alla suddivisione proposta nel Progetto Definitivo dall’area del pratone oggetto della
progettazione esecutiva, è stato stralciata l’area del raccordo autostradale, ricompresa nel progetto
defintivo nel lotto 1.C, potrà essere realizzato solo a valle dell’esecuzione della nuova viabilità
appartenente il lotto 3A e 3B (attualmente non oggetto di progettazione esecutiva).
A seguire si riportano le descrizioni puntuali degli interventi.
2.2 Riqualificazione del “pratone” e realizzazione del nuovo alaggio
L'area verde in prossimità del lago prevede una riqualificazione generale con l’obiettivo di realizzare
degli spazi pubblici da sfruttare durante la stagione estiva e contemporaneamente essere impiegati,
secondo le necessità per l’alaggio dei mezzi pesanti (mezzi di soccorso della protezione civile). A tal
fine, il progetto esecutivo (come già evidenziato anche in fase di progettazione definitiva) prevede
soluzioni tecnologiche di pavimentazione rinforzate a verde idonee a tale scopo.
In linea generale, le azioni progettuali mirano alla conservazione del carattere naturalistico dell'area
come elemento caratterizzante il luogo, sia in riferimento alla componente naturale presente
attualmente al suo interno sia per la sua collocazione in prossimità del lago.
Le soluzioni architettoniche e tecnologiche progettate e descritte a seguire sono orientate alla tutela e
al rispetto della sua configurazione morfologica e del suo inserimento all'interno del paesaggio.
In particolare per l’alaggio delle imbarcazioni del Circolo del Tivano è prevista una nuova rampa di
discesa localizzata in prossimità del porto esistente, che sarà trattata con pavimentazione in
autobloccanti e cordolature in cemento vibrocompresso (per i dettagli dello scivolo si rimanda alle
tavole dedicate).
Nel Progetto Definitivo in questa zona era prevista l’istallazione di una piccola gru di alaggio per le
imbarcazioni private stazionate nel porto. In questa fase, a seguito di incontri tecnici con l’Autorità di
Bacino, tale intervento è stato rimosso dal quadro generale di progetto.
Per quanto riguarda invece l’alaggio dei mezzi pesanti, è prevista la realizzazione di un percorso che
conduce ad un’area più ampia affacciata a lago da realizzarsi a prato armato (accessibile dalla
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rotatoria esistente), la cui stratigrafia è progettata per sopportare i carichi dei mezzi pesanti
(stabilizzati) necessari all’alaggio delle diverse imbarcazioni.
In affiancamento al percorso a “prato armato”, che consente l’accessibilità carrabile all’area a lago per
l’alaggio dei mezzi pesanti, viene realizzato un camminamento con pavimentazione architettonica con
effetto “sasso lavato”. Tale tipologia viene realizzata con graniglia naturale impastata con legante a
base cementizia con aggiunta di fibre, resine disperdenti e plastificanti e prodotti anti-efflorescenze.
Il risultato finale è una finitura superficiale in grado di consentire la piena accessibilità pedonale
all’area, con effetti architettonici e cromatici nel pieno rispetto dell’equilibrio ecologico ed ambientale,
oltre che di inserimento paesaggistico.
In genere tutti i percorsi pedonali saranno realizzati con questa tipologia per permettere in questo
modo l’accessibilità a tutte le aree pubbliche a lago.
Gli spazi a verde presenti in quest’area sono pensati per essere molto aperti senza includere la
presenza di elementi vegetazionali imponenti che potrebbero costituire un ostacolo alle visuali verso il
lago. Questo con il fine di rispettare il continuum visivo tra terra-lago che caratterizza oggi quest’area.
Per l’area a servizio dei kite-surf, oltre alla previsione di un taglio del muro esistente che consente
l’accesso diretto a lago, si prevede la realizzazione di una scogliera in massi ciclopici a protezione e
stabilizzazione della rampa di discesa. Quest’ultima verrà trattata con una pavimentazione in
autobloccanti con intasamento in ghiaia. In particolare per i primi dieci metri soggetti al moto ondoso,
l’intasamento degli spazi interstiziali verrà realizzato con ghiaia mescolata a legante idraulico per
consentire la stabilità del manto (così come la finitura della rampa di alaggio del Circolo de Il Tivano).
In quest’area si prevede inoltre una pulizia generale della riva, un ripascimento in ghiaia e una
riqualificazione della foce del torrente RioTorto con piantumazione a canneto/fragmiteto1.
Si precisa che in corrispondenza dell’e aree a prato che “coprono” parte del Torrente Rosè sono da
prevedersi dei punti di ispezione che verranno realizzati all’interno del lotto 2A.
Per quanto riguarda il muro esistente a lago si prevede una ripulitura generale delle superfici, con
l’inserimento a protezione della testa del muro, di cappelli ritti in pietra, lungo tutto il suo sviluppo, e
l’impiego di idonei parapetti (in metallo) atti a garantire il rispetto dell’altezza di sicurezza (pari a 1,10
m).
Il progetto esecutivo sviluppa inoltre la passerella a lago (progettata secondo gli stessi canoni del
nuovo molo di attracco) dotando così l’area del “pratone” di luoghi privilegiati di sosta e relax a lago,
con vedute panoramiche di grande valenza. A riguardo sono state predisposte due sedute di
lunghezza pari a 3,75 m e 8,75 m integrate nella struttura della passerella e protette da un sistema a
pergola con verde rampicante.
1
Tali piantumazioni sono, per definizione, un’associazione vegetale formata dall’unione di piante differenti capaci di vivere nelle zone di riva,
per lo più elofitiche (cannuccia di palude a cui possono essere associate la Typha, il Giunco, i Salici e tantissime altre specie).
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La progettazione della passerella a lago (impostata alla stessa quota del pontile di attracco per la
navigazione pubblica) e del “prato armato” implicano una serie di interventi di consolidamento del muro
esistente a lago, attraverso pali e travi testa palo da realizzarsi verso la parte interna del muro (per i
dettagli si rimanda agli elaborati grafici dei dettagli tecnici).
L’accessibilità della passerella a lago è garantita da entrambi i lati con la realizzazione di
raccordi/rampa del terreno.
Per l’area del belvedere, in cui è attualmente presente una panca in cemento armato integrata al muro
esistente, al fine di garantire le condizioni di sicurezza degli utenti, si prevede la demolizione di tale
panca con la realizzazione di un parapetto in metallo lungo tutto il perimetro del mastio murario.
La panca verrà sostituita da una serie di sedute in cemento posizionate verso il centro dell’area del
belvedere unitamente alla piantumazione di alcune alberature con l’obiettivo di realizzare una zona di
sosta e relax, consentendo in questo modo una vista privilegiata verso il lago e verso il porto.
Tutto il progetto prevede un impianto di illuminazione che consente la fruibilità nelle ore serali lungo i
camminamenti e le zone di sosta (per il dettaglio dell’impianto si rimanda all’elaborato dedicato).
2.3 Il nuovo scalo per la navigazione pubblica
Il progetto considera la progettazione esecutiva di uno scalo per il nuovo servizio di navigazione
pubblica lacuale del Basso Lario. Il progetto del molo, in rapporto diretto con il lago, si sviluppa a
partire da alcune linee guida così sintetizzabili:
-
leggerezza fisica e visiva;
-
selezione materica tesa al rispetto progettuale delle valenze del luogo: piani di pavimentazione
in legno (essenza esotica), strutture in metallo per conferire la massima trasparenza visiva dai
principali coni prospettici;
-
amovibilità completa dell’opera nel rispetto dell’ambiente attraverso lo studio di uno specifico kit
di assemblaggio progettuale;
-
ridotte operazioni di manutenzione;
-
totale fruibilità delle funzioni richieste dall’amministrazione comunale di collegamento,
accessibilità ed uso di questa parte di tratto di costa del lago anche da parte di portatori di
Handicap. E’ presente infatti anche una rampa di adeguata pendenza;
-
verifica dei livelli di nuova percorribilità pedonale in relazione ai trend di valutazione statistica
dei livelli di massima e minima in relazione alla quota di controllo di zero idrometrico della
specchio lacuale.
L’intera struttura metallica del molo avrà carattere con sezioni di tipo aperto, con nodi di connessione
realizzati mediante bullonatura.
Le doghe in legno di spessore min. 2 cm (essenza esotica tipo Ipè o Iroko) posate su pavimentazione
in pannelli grigliati, come materiale dei piani di calpestio, è stato selezionato all’interno di un range di
alternative progettuali che hanno considerato aspetti formali, durabilità e leggerezza.
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Va precisato che la proposta progettuale, in accordo con la Soprintendenza già dalla fase di progetto
definitivo, si è basata sull’utilizzo di pochi materiali (legno e pietra) da impiegare all’interno dei vari
“elementi” del masterplan al fine di garantirne un’immagine di continuità e fluidità.
Si precisa altresì che a livello geometrico, il pontile, rispetto al progetto definitivo, è stato
ridimensionato in lunghezza, a seguito di un rilievo di dettaglio dell’andamento del fondale del lago in
prossimità dell’area di attracco, fornito dall’Autorità di Bacino.
Quanto specificato per la progettazione del nuovo molo di attracco per la navigazione pubblica vale
anche per la passerella a lago.
2.4 Descrizione delle opere civili
Aree a prato armato e prato tradizionale (vedi abaco delle pavimentazioni con le diverse stratigrafie).
Le aree a prato possono essere di due tipologie: manto erboso tradizionale e “prato armato”.
Per le aree a prato tradizionale si prevede un’attività di sculturamento e adeguamento delle pendenze
con riporto di terreno (spessore medio 10 cm).
Per le aree trattate a “prato armato” (destinate al passaggio dei mezzi pesanti per l’alaggio delle
imbarcazioni) si prevede un’attività di sculturamento che consente la realizzazione di una stratigrafia di
spessore medio 70 cm, costituita da 50 cm di stabilizzato e 20 cm di terreno da coltivo (per i dettagli di
tutte le casistiche sulle stratigrafie previste in progetto si rimanda all’elaborato dedicato).
Per quanto riguarda la scelta delle essenze, per le aree inerbite a prato tradizionale, si prevede un
manto erboso a semina realizzato con un miscuglio di sementi così caratterizzato: Festuca arund.
DYNAMIC II (17%), Festuca arund. ENDEAVOR II (17%), Festuca arund. GAZELLE II (18%) e Poa
pratensis JUMP START (48%). Tale miscela è caratterizzata da un'elevatissima resistenza alla siccità
in relazione alle caratteristiche del sito di progetto. Inoltre l'elevata rusticità della miscela è sottolineata
da un'eccellente resistenza alle più svariate patologie, oltre a presupporre una bassa manutenzione.
Per quanto riguarda la scelta delle essenze, per le aree a “ prato armato” viene previsto un trattamento
con manto erboso a semina (su terreno mescolato a sabbia – max 20%) realizzato con un miscuglio di
sementi di Poa Pratensis in purezza, di alta qualità e di rapido impianto, con eccellente resistenza al
traffico pesante.
La scelta dei miscugli, che mantengono una buona colorazione anche in inverno, ha considerato, oltre
alla destinazione delle aree anche il contesto paesaggistico a matrice fortemente naturalistica, in cui
l’area di progetto è inserita.
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Va sottolineato che la scelta di miscugli differenti di sementi consente di ottenere una varietà
cromatica, creando in questo modo un’immagine dinamica dell’area oltre a permettere una distinzione
dei percorsi, in un’ottica di evoluzione naturale.
E’ importante precisare che per la definizione planimetrica delle aree a prato armato e dei percorsi in
genere, il progetto prevede l’impiego di cordonature in cemento vibro compresso (con sezione 12x15
cm – 12 x 25 cm – 15 x 25 cm).
Percorsi pedonali in ghiaia e cemento (vedi abaco delle pavimentazioni con le diverse stratigrafie).
I percorsi pedonali nel verde saranno realizzati con una pavimentazione in graniglia naturale impastata
con legante a base cementizia con aggiunta di fibre, resine disperdenti e plastificanti e prodotti antiefflorescenze.
Gli aspetti caratteristici di questo tipo di pavimentazione risultano di conseguenza una resistenza
superficiale maggiore rispetto al terreno circostante, una minore cedevolezza della superficie e minori
danni meccanici dovuti al passaggio, una quasi totale assenza di vegetazione che non può crescere su
una tipologia di pavimentazione asfittica, nessuna necessità di materiali esterni al sito e praticamente
un ridottissimo costo di manutenzione.
Opere a verde (siepi e alberi)
Per tutti gli elementi vegetazionali (come da planimetria del verde facente parte del presente progetto)
si prevede una messa a dimora, secondo gli schemi dei sesti di impianto riportati nella tavola dedicata,
di alberi e cespugli di specie autoctone.
Tali essenze (per il dettaglio si rimanda al paragrafo dedicato contenuto nel presente elaborato)
devono essere messe a dimora tramite scavo e successiva piantumazione e rinterro.
E’ opportuno precisare che le buche dovranno essere preparate qualche giorno prima della messa a
dimora ed avere le dimensioni più ampie possibili in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a
dimora; per cui le dimensioni ritenute standard (in genere 30x30x40 cm per gli arbusti piccoli,
60x60x50 per gli alberelli e/o gli arbusti alti e 100x100x100 cm per gli alberi) potranno essere adattate
alla dimensione reale della zolla (almeno una volta e mezza le dimensioni della stessa), tenendo
presente che buche più ampie e ben lavorate, garantiscono un migliore affrancamento delle piante.
Nella preparazione delle buche è necessario assicurarsi che nella zona in cui le piante svilupperanno
le radici, non ci siano ristagni di umidità. Qualora lo strato di terreno al fondo della buche si presenti
eccessivamente compatto formando una suola impermeabile, l'Impresa dovrà provvedere ad una
"rottura" della stessa, e intervenire con tutti gli accorgimenti necessari ad evitare ristagni di acqua sotto
alla zolla. Nel caso le buche debbano essere realizzate su superfici prative preesistenti si dovranno
adottare tutte le tecniche più idonee per contenere al minimo i danni al prato circostante recuperando
lo strato superficiale di terreno per il riempimento delle buche stesse.
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1
Prima della messa a dimora degli esemplari arborei ed arbustivi, sul fondo della buca, dovrà essere
posto un idoneo strato di terra vegetale (mescolato a ghiaia o argilla espansa per evitare ristagni
d’acqua) e di concime a lenta cessione.
Molo di attracco per il nuovo servizio di navigazione (vedi dettagli specifici)
Il nuovo pontile di attracco per la navigazione pubblica è costituito da:
-
n. 4 pali di ormeggio (2 tipo A e 2 tipo B) costituiti da un primo palo di profondità di lunghezza
12,05 m e da uno sovrastante, flangiato, di lunghezza 8,57 m.
I pali di ormeggio per la parte infissa 12,05 m hanno un diametro di 813 mm e spessore 20 mm,
mentre la parte di pali in elevazione di lunghezza 8,57 m ha un diametro di 711 mm e spessore
16 mm.
-
n.2 pali di supporto agli organi di movimentazione (n.2 argani elettrici)
-
n.1 passerella di accesso ai natanti di larghezza utile 2,41 m di cui un parte fissa e una parte
basculante al fine di adattarsi alle condizioni altimetriche del lago.
Nuovo alaggio per le imbarcazioni del Circolo del Tivano
La nuova discesa per le imbarcazioni sarà realizzata nel rispetto delle condizioni di stato di fatto che
vedono la presenza di un by-pass tra il porto e l’affaccio a lago (come rappresentato nelle tavole
dedicate) con il fine di evitare ristagni all’interno del bacino portuale esistente. Esso infatti sarà
prolungato in relazione alle quote altimetriche del lago.
La realizzazione della rampa prevede inoltre una scaletta di accesso con finitura in autobloccanti
intasati con ghiaia mescolata a legante idraulico per consentire la stabilità del manto (per la stratigrafia
si rimanda all’elaborato dedicato).
Per la realizzazione di questa rampa si prevede:
- creazione di un’area di lavoro all’asciutto attraverso l’impiego di palancole tipo Larssen con il
conseguente emungimento di acqua dall’area in oggetto;
- uno scavo propedeutico alla realizzazione del muro di contenimento e della canna armata (by-pass)
in cemento armato;
- riempimento in materiale sciolto (ghiaia con pezzatura variabile 5/8 cm);
- getto armato con rete elettrosaldata e pavimentazione in autobloccanti;
- rimozione delle palancole.
Consolidamento muro esistente e rivestimento esterno
Per la parte di muro a lago interessato dalla passerella in prossimità della zona di alaggio, sarà
realizzato un sistema di pali trivellati di dimensioni 150 mm per 8 metri di lunghezza con passo 1 ogni
2,5 m.
Il rivestimento esterno del muro, per questa porzione, sarà realizzato con un rivestimento in doghe di
legno dello stesso tipo di quelle usate per la passerella alternato a fasce in pietra locale ricomposta.
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2
Nell’ottica di migliorare il rapporto tra lago ed elementi antropici, il muro fronte lago per la porzione in
prossimità dell’alaggio delle imbarcazioni del Tivano e quello in prossimità della difesa spondale,
unitamente al bastione, avranno un rivestimento esterno in pietra nella stessa tipologia di quella
adottata nel porto.
Per la parte non interessata da specifici interventi si prevede invece l’impiego di edere rampicante per
la mitigazione dell’impatto visivo del muro.
Rampa di discesa dei Kite-surf
Per l’area a servizio dei kite-surf, si prevede la realizzazione di una scogliera in massi ciclopici a
protezione e stabilizzazione della rampa di discesa (vedi elaborati di dettaglio).
Per la realizzazione di questa rampa si prevede:
- demolizione di una porzione del muro e della scala esistente;
- scavo per un profondità variabile da 50 a 100 cm a seconda dell’altezza del rilevato della scogliera;
- preparazione della scogliera in massi ciclopici con intasamento dei vuoti con materiale sciolto;
- realizzazione di uno strato di sottofondo in materiale stabilizzato;
- finitura superficiale in autobloccanti in cemento vibro compresso con intasamento degli interstizi.
La scogliera sarà ultimata con un inverdimento superficiale con essenze rampicanti.
Impianto elettrico e di illuminazione
Per l’intera area è previsto un sistema di illuminazione di nuova realizzazione con punti luce sia su pali
sia integrati al muro secondo le specifiche riportate negli elaborati dedicati.
Segnaletica orizzontale e verticale
E’ prevista la realizzazione e l’installazione della segnaletica per disciplinare l’impiego delle aree
pubbliche, la loro fruibilità e sicurezza, così come quella inerente la navigazione conformemente alle
vigenti disposizioni di legge.
3.
L’accessibilità all’area, la fruibilità degli spazi
Tutta l’area, per la sua connotazione pubblica, è resa accessibile in ogni sua parte attraverso idonei
collegamenti che garantiscono continuità ai diversi spazi caratterizzati da quote differenti (come per
esempio la passerella a lago del molo è accessibile attraverso un sistema di rampe a pendenza del
5%). La progettazione è stata finalizzata all’eliminazione di tutte le barriere architettoniche per rendere
fruibile ogni area del comparto.
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2
4.
La progettazione del verde
Per le caratteristiche proprie del territorio in cui l’area oggetto di intervento si trova inserita e le
relazioni (dirette e indirette) che esistono con il paesaggio lacuale di riferimento, all’interno del
processo progettuale in esame un ruolo importante è stato rivestito dalla progettazione delle opere a
verde. E’ necessario specificare prima di tutto che in generale, tutte le sistemazioni a verde previste,
sono state progettate adottando delle tipologie di impianto (lineari o areali) che, per le specie e i sesti
scelti, necessitano di una manutenzione ridotta, puntando da una parte ad un’evoluzione naturaliforme
delle nuove formazioni e dall’altra da un contenimento dei costi.
Tuttavia, si ritiene auspicabile prevedere un piano di manutenzione atto a favorire l’evoluzione della
vegetazione d’impianto secondo le indicazioni del progetto e, nel contempo, tenere sotto controllo la
consueta evoluzione. Per i dettagli sulla corretta ubicazione delle essenze e sullo schema dei sesti di
impianto si rimanda alla tavola specifica.
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2
Identificativo
Denominazione ALBERI
Sesto o quantità
Paulownia
1 ogni 3.00 m
(si rimanda anche al
1
sesto specifico)
Salici in varietà
1 ogni 2.50 m
(si rimanda anche al
2
sesto specifico)
Identificativo
Denominazione ERBACEE PERENNI
Sesto o quantità
Hedera Helix
3
1 ogni 1.00 m
Wisteria Brachybotrys
15
1 ogni 1.00 m
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23
2
Identificativo
Denominazione ARBUSTI
Sesto o quantità
Viburnum opulus
1 ogni 1.00 m
4
Abelia rupestris
1 ogni 1.00 m
5
Cornus sybirica elegantissima
6
2 ogni 1.00 m
Pennisetum alopecucuroides
7
2 gni 1.00 m
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2
Corillus avellana
8
isolati
Corylopsis pauciflora/Corylopsis wilmotiae
1 ogni 1.00 m
9
Rosmarinus officinalis
10
4 ogni 1.00 m
Viburnum carlcephalum
1 ogni 1.00 m
11
(lungo il muro a
lago e sulla difesa
spondale)
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2
Syringa
1 ogni 1.00 m
12
Philadelphus
13
isolati
Phragmites australis
Intervento areale
14
2 pezzi di
rizomi/mq
In linea generale il criterio prioritario da considerare nelle operazione di manutenzione è la sicurezza
degli utenti. In termini sostanziali ciò significa che ogni pianta che si relaziona con la sede stradale
deve avere un’altezza tale da evitare l’occupazione anche minima della carreggiata (ivi compresa la
corsia di sicurezza) e pertanto la manutenzione dovrà essere rivolta alla riduzione dell’altezza delle
piante, scegliendo a seconda del caso, tra tagli su chioma o tagli a raso terra.
Le attività previste per la manutenzione ordinaria possono consistere in:

Irrigazione: nel caso in cui la stagione estiva sia particolarmente asciutta dovranno essere
eseguite tempestive irrigazioni di soccorso per le piante che mostrino sintomi di sofferenza;

taglio dell’erba: sono previsti un numero minimo di 3/4 sfalci/anno nel periodo primaverile –
estivo, (da un minimo di 3 se si tratta di estati/primavere poco piovose a 4 in stagioni “normali”).
L’altezza di taglio dell’erba potrà variare in generale da un minimo di 4 ad un massimo di 6 cm.
Si dovrà inoltre procedere con:
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2
- rifilatura, mediante decespugliatore a filo, lungo le recinzioni, attorno agli ostacoli e ai
manufatti in genere, alla base di alberi, siepi e arbusti;
- rifilatura manuale dell’erba lungo i margini dei vialetti della pista allo scopo di contenere
l’eventuale sviluppo d’erba debordante sulla pavimentazione;
- rifilatura degli spazi circostanti e compresi in attrezzature e arredi della più varia natura.
Ogni intervento di tosatura dei prati deve sempre essere comprensivo delle rifiniture e degli
interventi complementari suddetti.

sostituzione fallanze: le eventuali piante morte dovranno essere sostituite con altre identiche a
quelle fornite in origine.

potature di contenimento effettuate nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie. Se le
piante raggiungono altezze tali da poter interessare la carreggiata in caso di caduta, devono
essere potate ad un’altezza che ne consenta la messa in sicurezza; nel caso in cui la pianta
occluda la visuale di carreggiata o segnaletica deve essere prontamente potata o tagliata alla
base. Il materiale vegetale di risulta dovrà essere rimosso ed avviato a recupero come
compost, legna da ardere o altro impiego che consenta il riutilizzo delle biomasse. La verifica
dell’esigenza di procedere alla potatura deve essere condotta durante la stagione primaverile
estiva di ciascun anno al fine di programmare gli interventi da eseguirsi preferibilmente in
autunno – inverno.

decespugliamento: solo nel caso in cui si sviluppino erbe infestanti ed invasive che possano
competere con la crescita delle piante arboree ed arbustive messe a dimora o occludere la
visuale della segnaletica e delle carreggiate autostradali.

controllo dei parassiti e delle fitopatie: i trattamenti verranno eseguiti solo se strettamente
necessari per evitare la diffusione e danni eccessivi alle varie colture.
5.
La risoluzione delle interferenze esistenti e le nuove proposte
A seguito di alcuni sopralluoghi di dettaglio con tutti gli Enti coinvolti (Enel Energia, Enel Sole, Enel
elettricità, Telecom, Larioreti, ecc.) è stato possibile appurare lo stato attuale delle linee di fornitura
elettrica, acqua, fognature, ecc. presenti che interferiranno con il progetto in atto.
Nei lotti oggetto di progettazione esecutiva non risultano interferenze che implicano grosse operazioni:

sono presenti alcuni pali di illuminazione che verranno riposizionati;

il by–pass attualmente presente in prossimità del nuovo alaggio delle imbarcazioni leggere del
Circolo Il Tivano, verrà prolungato per permettere la sua funzione;

il torrente Rio Torno verrà parzialmente coperto con la presenza di alcune botole di ispezione
che verranno realizzate all’interno del lotto di progettazione 2A.
Ad ogni modo, durante la fase di cantiere le imprese incaricate dei lavori, in accordo con gli enti
gestori, si atterranno alle distanze minime di sicurezza da rispettare.
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La presenza di esistenti tubazioni interrate, dovrà essere segnalata prima dell’inizio delle opere di
scavo, con picchetti o segnaletica facilmente visibile agli operatori. Gli operatori dovranno essere
informati in relazione all’esistenza di tubazioni interferenti con le aree destinate ad operazioni di scavo.
Inoltre, durante le operazioni di scavo con mezzo meccanico, sarà necessario procedere allo scavo in
maniera graduale al fine di intercettare e segnalarne l’eventuale ed inaspettata presenza di sottoservizi
non censiti dagli enti gestori. Per evitare il possibile danneggiamento di suddetti impianti con il mezzo
meccanico, sarà utile procedere al completamento dello scavo manualmente.
La presenza di scavi, tracce, trincee per sottoservizi di nuova realizzazione dovranno essere
adeguatamente segnalati ed eventualmente protetti al fine da non costituire pericolo per la viabilità
pedonale e veicolare nel cantiere sia per caduta sia per franamento delle sponde di scavo.
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