Eco di bergamo - Monaci Srl Demolizioni civili e industriali
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12 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 Economia Immatricolazioni auto A febbraio balzo del 10% In crescita il mercato delle immatricolazioni auto in Bergamasca: dai dati Unrae a febbraio si registra un +10% rispetto allo stesso periodo 2012, mentre dall’inizio dell’anno il trend è +8,7% [email protected] www.ecodibergamo.it/economia/section/ A 27 anni sfida l’edilizia E l’azienda cresce subito Intesa sul lavoro tra industriali e sindacati Nodo flessibilità La Monaci Demolizioni Speciali è nata a giugno: fatturato verso il primo milione, obiettivo estero MARIAGRAZIA MAZZOLENI Un po’ per sfida e un po’ per orgoglio. È decollata così la Monaci Demolizioni Speciali, azienda di Scanzorosciate, operativa da giugno dello scorso anno, che si occupa di demolizioni civili, industriali, bonifiche e messa in sicurezza di siti inquinati. La sfida è aver scommesso di questi tempi sul mercato edilizio. «Con una buona dose di incoscienza – aggiunge il titolare Michael Monaci, 27 anni e un’esperienza decennale nel settore –, ci è bastata una notte, infatti, per decidere di realizzare il nostro sogno». Da un lato Monaci e Cristian Alborghetti (35 anni, oggi tecnico di cantiere della nuova impresa) compagni di lavoro da sempre, dall’altro Roberto Gambarelli (35 anni, attuale responsabile commerciale). «Con Roberto ci siamo conosciuti in un cantiere de L’Aquila durante un intervento di demolizione, provenivamo da aziende diverse, ma abbiamo legato subito. La sera in cui abbiamo terminato quel lavoro abbiamo deciso di licenziarci e avviare una nostra attività». Ma dietro l’esperienza di Michael Monaci c’è anche la tradizione di famiglia: il padre Fausto era uno dei soci della Cantieri Moderni di Ranica (impresa di demolizioni industriali con un centinaio di dipendenti), dieci anni fa scomparso tragicamente in un incidente stradale, investito dopo essersi fermato per prestare soccorso ai feriti. «Questo lavoro c’è l’ho nel sangue – racconta Michael - e dopo aver ceduto all’epoca le quote di società di mio padre, adesso riparto da zero per costruire qualcosa di mio». Detto e fatto. Nei primi sei mesi di attività ai tre colleghi si aggregano anche Sergio Rebussi e Cristian Secomandi: «Me li citi, per favore, perché siamo tutti fondamentali in questa impresa». Una squadra che non si è risparmiata: su e giù per l’Italia, recuperando in parte anche i clienti storici di papà Fausto. «Da quando abbiamo acquistato le macchine – sottolinea orgoglioso Monaci – non le abbiamo fermate un attimo». Da giugno a dicembre dello scorso anno l’azienda ha concluso diversi cantieri, tra cui quello di Morciano di Romagna, dove ha smantellato lo storico Pastificio Ghigi, un intervento delicato considerato che la struttura sorgeva in pieno centro abitato. E poi ancora, Varese, Tortona e Massa Carrara, mentre nella nostra provincia ha smantellato e bonificato il vecchio impianto industriale della Ponte Nossa Spa e in questi giorni sta completando la demolizione dell’oratorio di Treviolo. «Certo - dice Roberto Gambarelli, responsabile commerciale - Comindustria, utile +52% Credit Suisse spinge Ubi Banca Popolare Commercio e Industria (Gruppo Ubi) chiude il 2013 con un utile netto pari 36,5 milioni in crescita del 52,2% rispetto ai 24 milioni del 2012. All’Assemblea di fine marzo (il 25 in prima il 26 in seconda convocazione) verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,038 euro per azione. La gestione operativa della banca presieduta da Giuseppe Calvi (per la sua successione è stato appena designato Alberto Barcella) ha evidenziato un risultato in crescita del 40,8% Giuseppe Calvi Lavoro: iniziative per il 2014-2015 1 2 cessione delle quote societarie di mio papà». Ma Michael non si è perso d’animo, tanto che oggi le previsioni sono più che rosee: entro il primo semestre del 2014 l’azienda allargherà l’organico ad altre 2 persone (un operatore specializzato per il cantiere e un impiegato tecnico per l’ufficio) per far fronte alla mole di lavoro in costante aumento. Si stima infatti che a fine anno il fatturato (nel 2013, dopo sei mesi di attività, si è chiuso con 600 mila euro) salirà a un milione: «Abbiamo già i primi contatti per espanderci oltre i confini nazionali, in particolare in Spagna e Germania. Intanto, per non perdere tempo ci siamo iscritti ad un corso d’inglese». 1 Un documento che - come si legge in una nota - ha l’obiettivo, nel biennio 2014-2015, di «supportare le imprese e i lavoratori nel delicato e lento percorso di avvicinamento all’auspicata ripresa produttiva». Il protocollo si focalizza in particolare su cinque capitoli: flessibilità e nuova occupazione, mantenimento e trasmissione delle competenze professionali, formazione continua, welfare e omogeneità del costo del lavoro. Il punto più delicato è quello che riguarda la flessibilità, tema su cui una parte del sindacato (Fiom in testa) è abbastanza «sensibile». A onor di cronaca, va detto che la flessibilità di cui si parla nel documento (che a riguardo recepisce l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011) è legata alla stabilizzazione dei lavoratori: la contropartita, insomma, è creare nuova occupazione. A firmare il Protocollo in questione saranno il presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi e il vice Matteo Zanetti, oltre ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Luigi Bresciani, Ferdinando Piccinini e Marco Cicerone. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Jannone: dialogo con Ubi ma avanti col ricorso sito invece della modifica legata al tetto minimo delle 250 azioni, spiegata dai presidenti Moltrasio e Polotti, Jannone ha fatto presente di aver ricevuto «molte lamentele da parte dei soci, molti dei quali difficilmente, con il titolo ai massimi in questo momento, potranno adeguarsi alla nuova regola. Peraltro ragionando in termini di associazione, la nostra, per sul fronte del numero di azioni, ne esce sicuramente rafforzata». Resta il nodo dell’impugnazione dell’assemblea del 20 aprile scorso, il cui ricorso è stato confermato ed è in itinere presso il Tribunale delle imprese di Brescia: entro maggio è previsto il deposito delle memorie, mentre l’udienza è già fissata per giovedì 5 giugno. 1 3 I numeri Imprese giovani Sono più di 9 mila Nel 2011 se ne contavano 10.505, scese poi a 9.961 nel 2012 e in calo ulteriore l’anno scorso, quando hanno toccato quota 9.307. Sono le imprese attive della nostra provincia guidate da giovani imprenditori con meno di 35 anni, in calo, anche perché diminuisce la popolazione giovanile. Il numero più alto di imprese giovani, più di 2 mila, sono proprio nelle costruzioni, seguite a poca distanza dal commercio. Nell’edilizia si registrano i movimenti più significativi tra iscrizioni e cessazioni. a 117,7 milioni di euro (83,6 milioni nel 2012). mentre i proventi operativi ammontano a 335,8 milioni di euro (323,3 nel 2012). Intanto sul fronte Ubi, ieri il titolo è avanzato del 2,73% arrivando a toccare quota 6,40 euro. Alle origini del rialzo, soprattutto le valutazioni del report di Credit Suisse, in cui la raccomandazione sul titolo è stata alzata a «Outperform» da «Hold» e il Target Price a 7,7 euro (da 4,8), perché secondo gli analisti elvetici beneficerà della crescita della redditività prevista per i prossimi anni e dei fattori positivi generali e di lungo termine del settore, godendo di solida posizione patrimoniale ed essendo ben posizionata per cogliere la ripresa macro economica italiana. 1 1 .I lavori per la demolizione del Pastificio Ghigi a Morciano di Romagna 2 .I lavori alla Pontenossa Spa in alta Val Seriana 3 .Da sinistra, Michael Monaci, Roberto Gambarelli, Cristian Alborghetti e Sergio Rebussi, che insieme a Cristian Secomandi compongono la squadra della Monaci Demolizioni Speciali di Scanzorosciate. Nata meno di un anno fa, l’azienda è pronta a fare nuove assunzioni e guarda già ai mercati esteri FOTO ZANCHI L’agognata firma è attesa per lunedì, quando Confindustria Bergamo e Cgil, Cisl e Uil si ritroveranno per siglare il «Protocollo generale per lo sviluppo del territorio». i sacrifici sono tanti, siamo sempre in giro per l’Italia per cercare nuovi clienti e anche i preventivi li presentiamo direttamente, preferiamo verificare sui cantieri il lavoro che c’è da fare e conoscere di persona gli eventuali committenti». E poi c’è stata la scelta di acquisire da subito macchinari avanzati (tre escavatori, da 600, 400 e 300 quintali ciascuno, con braccio meccanico da demolizione che supera i 30 metri d’altezza, oltre ai mezzi meccanici) e non è stato semplice. «Già perché dalle banche – ci tiene a precisare Monaci – non ho ottenuto nessun aiuto e nessun finanziamento. Ho dovuto acquistare le attrezzature in contanti, con i soldi che avevo da parte e che erano quelli ricavati dalla Un incontro definito «cordiale», quello di ieri tra i presidenti del Consiglio di sorveglianza Ubi Andrea Moltrasio, e del Consiglio di Gestione Franco Polotti, e i rappresentanti delle associazioni che nella scorsa assemblea hanno appoggiato la lista «Ubi Banca - Ci Siamo». Erano presenti Giorgio Jannone per l’associazione Azionisti Ubi Banca di Bergamo (con deleghe anche per l’associazione di Cuneo e quella di Roma); Gianmario Gastoldi per Futuro Ubi di Milano, Giulio Zonda per la Pre- alpina Azionisti Ubi di Varese e Paola Corniani dell’Assolubi di Brescia. Nell’incontro è stato trattato il tema delle recenti modifiche statutarie: la delegazione delle associazioni degli azionisti ha espresso parere favorevole in merito ai cambiamenti che comporteranno un numero limitato di 3 mandati per le cariche sociali, una soglia massima di età (75 anni), la possibilità di intervento in assemblea per videoconferenza e l’innalzamento del numero di deleghe possibili (4). A propo-
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