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LE SCRITTURE DI RETTIFICA:
Attraverso le scritture di rettifica si rinviano al futuro esercizio componenti positivi e negativi di
reddito che si sono manifestati nell’esercizio, e quindi sono stati in precedenza rilevati in
contabilità, ma sono di competenza degli esercizio futuri.
Si tratta, contabilmente, di un giroconto: togliere dai conti interessati accesi al reddito di esercizio,
quegli importi che non sono di competenza dell‘esercizio trascorso e metterli in un conto che
accoglie costi o ricavi che riguardano l’esercizio futuro (costi sospesi: risconti attivi e ricavi sospesi:
risconti passivi).
Prima di passare allo svolgimento di alcuni esempi facciamo un po’ di chiarezza sul significato dei
termini:
I RISCONTI ATTIVI
RISCONTO ATTIVO = Costo sospeso = costo che riguarda il futuro esercizio
E’ una quota di costo che pur essendo stata rilevata in contabilità nell’esercizio appena trascorso
riguarda l’esercizio futuro:
e’ un elemento del patrimonio in quanto relativo ad un fattore
produttivo non ancora utilizzato.
Esempio 1:
In data 1 novembre abbiamo ottenuto il rinnovo totale di un effetto di
firmando un nuovo effetto scadente il 31 gennaio di
4.000
4.120, la differenza 120
costituiscono interessi sulla dilazione ottenuta.
N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 31.12 bisogna conoscere la rilevazione effettuata alla
data dell’operazione che è la seguente:
01 novembre
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
CAMBIALI PASSIVE
INTERESSI PASSIVI
01/11/n CAMBIALI PASSIVE
01/11/n
var. fin. attiva
01/11/n
var. ec. negativa
var. fin. passiva
DARE
AVERE
4.000
120
4.120
CONTI
CAMBIALI PASSIVE
4.000
INTERESSI PASSIVI
120
CAMBIALI PASSIVE
4.120
dal 1.11.n al 31.1.n+1
Abbiamo evidenziato solo il conto “INTERESSI PASSIVI” perchè bisogna concentrarci solo sul
conto acceso al costo generato dalla operazione descritta.
31 dicembre
Come si evince nel conto interessi passivi ci sono in DARE
120 che sono gli interessi che vanno
dal 01.11. trascorso al 31.01 del prossimo anno. Troppi!!! Gli interessi di gennaio, non riguardano
l’esercizio trascorso e devono essere tolti dal conto interressi passivi e girati in un conto acceso ai
costi futuri RISCONTI ATTIVI.
Calcoliamo prima gli interessi di gennaio che sono quelli da togliere:
Sapendo che 120 sono gli interessi di 3 mesi basta dividere per 3 per trovare gli
interessi di un mese che sono
40
Costo da rinviare – Risconto 40
Costo non di competenza
40
costo rilevato in contabilità durante l’anno 120
31.12
costo di competenza 80
01.11
01.02
La scrittura sarà la seguente
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
RISCONTI ATTIVI
31.12.n INTERESSI PASSIVI
31.12.n
interessi 1.1n+1 – 31.1.n+1
rinvio interessi non di competenza
DARE
AVERE
40
40
CONTI
CAMBIALI PASSIVE
4.000
INTERESSI PASSIVI
120
40
dal 1.11.n al 31.1.n+1
CAMBIALI PASSIVE
4.120
RISCONTI ATTIVI
40
Dopo la scrittura di assestamento il conto interessi passivi, rettificato, presenta una eccedenza
DARE di 80 pari agli interessi di due mesi, novembre e dicembre, che sono quelli di competenza.
Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto
interessi passivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.
Esempio 2:
In data 01 agosto
abbiamo pagato, con un assegno bancario, un premio di
assicurazione annuo anticipato di 3.600.
N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 01.08 bisogna conoscere la rilevazione effettuata alla
data dell’operazione che è la seguente:
01 agosto
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
PREMI ASS.NE
01/8/n BANCA C.C.
01/8/n
var. ec. negativa
var. fin. passiva
DARE
AVERE
3.600
3.600
CONTI
PREMI ASS.NE
3.600
dal 1/8/n al 31/7/n+1
BANCA C.C.
3600
31 dicembre
Come si evince nel conto premi assicurazione ci sono in DARE
3.600 che sono il premio che va
dal 01.08 trascorso al 31.07 del prossimo anno. Troppi!!! Il premio da gennaio a luglio n+1, non
riguarda l’esercizio trascorso e deve essere tolto dal conto premi di assicurazione e girato in un
conto acceso ai costi futuri RISCONTI ATTIVI.
Calcoliamo prima il premio da togliere che è quello che va dal 01.01.n+1 al 31.07.n+1: 7 mesi di
premio
totale premio
:
totale mesi
=
3.600
:
12
=
x
=
3.600 X 7
=
12
premio 01.01 – 31.07
X
:
n. mesi da 01.01 – 31.07
:
7
2.100
31.12 Costo da rinviare – Risconto 2.100
1.500
Costo non di competenza 2.100
costo rilevato in contabilità durante l’anno 3.600
costo di competenza
01.08
31.07
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
RICONTI ATTIVI
31/12/n PREMI ASS.NE
31/12/n
premio 1.1n+1 – 31.7.n+1
DARE
AVERE
2.100
rinvio premio non di competenza
2.100
CONTI
PREMI ASS.NE
3.600
dal 1/8/n al 31/7/n+1
2.100
01/01/n+1 – 31/7/n+1
BANCA C.C.
3600
RISCONTI ATTIVI
2.100
Dopo la scrittura di assestamento il conto premi di assicurazione, rettificato, presenta una eccedenza
DARE di 1.500 pari al premio di 5 mesi, da agosto a dicembre anno n, che è quello di competenza.
Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto
premi di assicurazione rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.
I RISCONTI PASSIVI
RISCONTO PASSIVO = Ricavo sospeso = ricavo che riguarda il futuro esercizio
E’ una quota di ricavo che pur essendo stata rilevata in contabilità nell’esercizio appena trascorso
riguarda l’esercizio futuro: e’ un elemento del patrimonio, una passività, in quanto relativo ad un
servizio che al 31.12 è ancora da fornire a terzi: quasi un debito in natura.
Esempio 1:
In data 01 febbraio abbiamo dato in affitto dei locali, ad uso ufficio, al canone
annuo di
24.000 da incassare e fatturare (in esenzione IVA) anticipatamente
all’inizio di ogni quadrimestre.
N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 31.12 bisogna conoscere le rilevazioni effettuate durante
l’anno:
Se il canone annuo è di
24.000, ogni 4 mesi incasseremo
8.000 facendo le
seguenti rilevazioni
01 febbraio
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
FITTI ATTIVI
01/2/n BANCA C.C.
01/2/n
DARE
var. ec. positiva
var. fin. attiva
AVERE
8.000
8.000
01 giugno
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
FITTI ATTIVI
01/6/n BANCA C.C.
01/6/n
DARE
var. ec. positiva
var. fin. attiva
AVERE
8.000
8.000
01 ottobre
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
FITTI ATTIVI
01/10/n BANCA C.C.
01/10/n
DARE
var. ec. positiva
var. fin. attiva
AVERE
8.000
8.000
CONTI AL 31 DICEMBRE ANNO N
FITTI ATTIVI
8.000
8.000
8.000
BANCA c.c.
8.000
8.000
8.000
31 dicembre
Come si può notare nel conto fitti attivi ci sono in AVERE 24.000 che sono i fitti che vanno dal
01.02. trascorso al 01.02 del prossimo anno. Troppi!!! I fitti di gennaio non riguardano l’esercizio
trascorso e devono essere tolti dal conto fitti attivi e girati in un conto acceso ai ricavi futuri
RISCONTI PASSIVI.
Calcoliamo prima i fitti di gennaio che sono quelli da togliere:
Sapendo che il canone annuo è di
24.000 per trovare il canone di un mese per
12. (2.000)
Ricavo da rinviare – Risconto 2.000
ricavo di competenza
Ricavo non di competenza 2.000
ricavo rilevato in contabilità durante l’anno 24.000
01.02
31.12
22.000
01.10
La scrittura sarà la seguente
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
RICONTI PASSIVI
31/12/n FITTI ATTIVI
31/12/n
DARE
fitto gennaio n+1
rinvio ricavo non di competenza
AVERE
2.000
2.000
CONTI
FITTI ATTIVI
2.000
8.000
8.000
8.000
BANCA C.C.
8.000
8.000
8.000
RISCONTI PASSIVI
2.000
Dopo la scrittura di assestamento il conto fitti attivi, rettificato, presenta una eccedenza AVERE di
22.000 pari all’affitto di 11 mesi, da febbraio a dicembre, che è quello di competenza. Questa è
la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto fitti attivi
rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.
Esempio 2:
In data 1 novembre giunge a scadenza un nostro credito di
2.920 verso un cliente
che ci chiede una dilazione di 3 mesi (fino al 31 gennaio del prossimo anno) contro
pagamento di interessi. Lo stesso primo novembre il cliente provvede a pagarci, in
contanti, anticipatamente tutti gli interessi che sono 300.
N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 31.12 bisogna conoscere la rilevazione effettuata alla
data dell’operazione che è la seguente:
01 novembre
LIBRO GIORNALE
Data
01/11/n
01/11/n
Denominazione conti e descrizione
DENARO IN CASSA
INTERESSI ATTIVI
DARE
var. fin. attiva
AVERE
300
var. ec. positiva
300
CONTI
DENARO IN CASSA
300
INTERESSI ATTIVI
300
dal 1/11/n al 31/1/n+1
31 dicembre
Come si evince nel conto interessi attivi ci sono in AVERE
300 che sono gli interessi che vanno
dal 01.11. trascorso al 31.01 del prossimo anno. Troppi!! Gli interessi di gennaio, non riguardano
l’esercizio trascorso e devono essere tolti dal conto interessi attivi e girati in un conto acceso ai
ricavi futuri RISCONTI PASSIVI.
Calcoliamo prima gli interessi di gennaio che sono quelli da togliere:
Sapendo che 300 sono gli interessi di 3 mesi basta dividere per 3 per trovare gli
interessi di un mese che sono
100
Ricavo da rinviare – Risconto 100
Ricavo non di competenza 100
ricavo rilevato in contabilità durante l’anno 300
31.12
ricavo di competenza 200
01.11
31.01
La scrittura sarà la seguente
LIBRO GIORNALE
Data
Denominazione conti e descrizione
RICONTI PASSIVI
31/12/n INTERESSI ATTIVI
31/12/n
DARE
interessi gennaio n+1
AVERE
100
rinvio ricavo non di competenza
100
CONTI
INTERESSI ATTIVI
100
300
dal 1/1//n+1
al 31/1/n+1
dal 1/11/n al 31/1/n+1
DENARO IN CASSA
300
RISCONTI PASSIVI
100
Dopo la scrittura di assestamento il conto interessi attivi, rettificato, presenta una eccedenza
AVERE di 200 pari agli interessi di due mesi, novembre e dicembre, che sono quelli di competenza.
Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto
interessi attivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.
CONCLUSIONI
Quando ci troviamo di fronte ad un problema di ratei o risconti bisogna procedere come segue:
- leggere ed analizzare attentamente il fatto di gestione;
- individuare il costo ( o il ricavo) cui dà origine il fatto in considerazione
- controllare (o immaginare) se al 31.12 il conto relativo a tale costo (o ricavo) contiene tutta e
soltanto la quota di competenza fino al 31.12.
a questo punto abbiamo due possibilità:
- il mastro non contiene tutto il costo (o il ricavo) di competenza dell’esercizio trascorso, ma
solo una parte: allora bisogna calcolare e aggiungere il costo (o il ricavo) mancante rilevando
il relativo RATEO
- il mastro contiene non solo il costo di competenza dell’esercizio trascorso, ma anche una parte
che riguarda l’esercizio futuro e quindi non di competenza. Occorre fare una rettifica. Bisogna
calcolare la parte di costo (o di ricavo) che riguarda l’esercizio futuro, toglierla dal relativo
conto e rilevare il relativo RISCONTO