82 - Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali
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82 - Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali
PROGETTO Valorizzazione dei fondi speciali della Biblioteca della Facoltà di Musicologia con il contributo della Fondazione CARIPLO Responsabile PROF. PIETRO ZAPPALÀ – collaboratore: DR. PAOLO ARCAINI FONDO GHISI, N° 82 Falstaff / commedia lirica in tre atti di Arrigo Boito ; musica di Giuseppe Verdi. – Milano [etc.] : G. Ricordi & C., © 1893. – 115 p. ; 20 cm. – £ 3. FONDO GHISI, N° 82 LIRICA I N TRE ATTI HKKI UV L MUSICA DI GIU! 'PE VE a. C, ORI-ST.43IPA MIL.4NO - -- ROJLn, - L Y A ~ U L- IP.4.1,T:~~v~vro - 1.OSDRA BUENOS-A.IRI:.i; - N1E\\'-WORII TB A W O \IE ~ T DES I EDITIOXS R I C ~ 18, Rwe de la i'épiii icre, I? ?oli~-ri~Ixt 1893. 170 G . Ricorrli & Co.) - LTPqTA PERSONAGGI Sì* JOFIN FS1,STAPF PORD, marito d'illice Propric-t4 degli Eclilori per tutti i paesi. Dcposto a iiornia (lei trzttati iilteriiazioiiali urti i Ciritti di esecuzioric, rn!~preseiitazioiie riprod~zioot traduziorie e trascrizioi~esono riser-rnti. {Copyright 1833, by G. Ricordi & Co.) G . R I C O R D I Sr C., Editori di musica iii Jlilaiio, heiitio acquistato la proprietà esclusiva del diritto (li slairipa e vendiia del presente iilclodranima e a teriiiiiie dclla legge sui diritti d'autori, difiiclaiio qualsiasi editore, o litjraio, o nvcnilitore, di astriiersi tanto dal ristampare il n~elodraiiiilia stesso, sia ilella sua iiltegritA, sia in forma di riassunto o di dcscrizione, ecc., quanto dal veil&rc copie <li eclizioiii comuiique contraffatte, riservan(1osi ogui più lata aziorie a tulela dclla loro proprietà. a . 3:ENTON . . . D.r CAJTJS . . . . . v a , . . . . , m . e e . . . . . . . Baritono Baritoilo Tenore Tenore . 'I'cilore seguaci cli Falqtaff rIsToLA . \ . . . . Basso 3 I . r ~ALICE F O R D . . . . . . . . Soprano NS,\iST3TTA, figlia clfAlice . . . , . . Soprano r C Y . . . . . . . . l!:Iezzo-Soprriilo r hI.rs 14BC P A G E . . . . . . . . 'niezzo-Soprano L'OSTE della Giarrettiera . , . . , . . . GARDOI,I;'O / e ROBIPJ,paggio di Falstal'f : ULI paggett~.cli 170rd . . , , . . . . . . , . . a ~ . e e e . . Borgliesi e Popolarii - Servi di Poicl. BIasclierata cli folletti, d i fzte, di streglie, ecc. i,a prcsc:ile coiiiii?eili:i è t«lt:i dalle ALLI:GRE Conrnr,~r)r \VrNosnn e da parecchi pns!:i ili~Il'II\~trco11' l-is:uartlaiili il pcrsoiiag~iocli RilstaTi. .ATTO P R I M O PARTE PRIMA. .' I interno delI'Osteria della Giarrettiera. Jna tavola. UII gran seggioloiie. Una paiica. Sulla tavola i resti d'uii desiirare, parecchie bottiglie e un biccliiere. Calainaio, pcriric, carta, utia caiidrla accesa. Una scopa appoggiata al muro. Uscio nel foudo. porta a siiiistra. ATTO PRIMO - P A R T E PRIMA --- Atto Primo - 7 Parte Prima F A L S I ~ Foccupato a riscaldare la cera di due lettere alla fiamma-della candela, poi le suggella coi1 un aiiello. Dopo averle suggc-llate spegne il lume e si mette a bere coiliodailiente sdraiato sul seggiolone. Falstaff, D.r Cajus, Bardolfo, Pistola, I'OSTB n.el fondo. D.1 CAJUS (entrando dalla potta a sinistra e giidando minaccioso) Pnlstaii ! IrA1,STAFF (senza alil~odarealle vocitcrazioni del D.r Cajus, rhiama l'Oste che si avvicina) Ol&! D.r CAJUS (pih forte di prima) Sir John Falstai'f!! BARDOI,PO (al Dottole) Oli! che vi piglia? ! I t 1 D.r CAJUS (sempre voriarido e avvicinoiidosi a Falstaff che noil gli dà retta) EIai battuto i miei servi !... PA1,STAPF (ail'oste, che esce per eseguir l'ordine) Oste! un'altra bottiglia Di Xeres. --- ATTO P R I M O D.1 CAJUS P A R T E PRIMA D.r CAJUS (come sopra) Hai fiaccata la mia giumenta baja, Sforzata la mia casa. - p-- (sempre con tono minaccioso) Tu, jer, m'hai fatto bere. C Pur troppo! e che dolore!... FALSTABP Ma non la tua inassaja. D.r CAJUS Troppa grazia! Una veccliin cisposa. - Ainpio Messere Se foste venti volte John Palstaff Cavaliere V'obbligherò a rispondernii. PALSTAPP (si f a tastare il polso dal D r Cajus) Sto mal. D'un tuo pronostico mJassi>ti. Ho l'intesti110 Guasto. Malanno agli osti che da13 13 c:ilce al vino! (mettendo l'indice sul proprio naso euoime e rubicondo) Vedi questa xneteora ? D.1 Ecco la mia risposta: IIo futto ciò che hai BARDOLFO detto. Essa si corca D.r CAJTJS Rossa cosi ogni notte. E poi? FAI,STAIT L'ho fatto apposta. D.r CAJLTS (gridando) hl'appellerò al Consiglio Real. D.r Vatti con Dio. Sta zitto o avrai le beffe; quest'è il consiglio mio. D.r C h J U S CAJUS (scoppiando) Pronostico d i forca! h!ilhai fatto ber, furfante, con lui, (*) narraildo frasche, i* indicando PLtola) Poi, quando fui ben ciùscl-iero, m'l-iai vuotate le tasche. BARDOI+FO PALSTAFF (con decoro) Kon io. D.r CAJUS Chi f u ? PA1,STAFP (ripigliando la sfuriata coiilro Bardolfo) (chiamando) Non è finita!! FAI,SiAFP Al diavolo! Il CAJUS La vedo. (con flemma) D.1 C A J U S Bnrdolfo ! BARDO1,BO Ser Dottore. Pistola ! PISTOLA (avanzandosi) Padrone. FALSTAPP (sempre seduto sul ~q.ggiolone e con flemma) Hai t u vuotate Le tasche a quel hfessere? 9 l - ATTO P R I M O - D.S D.S C A J U S (scattando contro Pistola) PARTE PRIlfA CAJUS Tu. Certo f i i lui. Guardate :oine sLtteggia a1 niego qucl. cefio d a bugiardo! J?ISTOI,R (v~~otaiido iina tasca della ginhl~a) lui c'eran due scellini del regno dlEdoardo sei mezze-coroiie. Noil -ce riman p i ì ~segno. PISTOLA (a Falatafi di:~~ito+:imei?te11i-an<leiiclola sco~m) 'adroii, chiedo di battermi coli clt~est'aima di legno. II ~ i ~i e z cnjrrs D.r Si. i'lS'TO12..4 (acn~li:iiidi>sic<>iitroIl I)olti>re) Saette! ! ! FA1,S'I'AT:I' (al Dottore cim 10113) - (al cetiiio di Fnlslalt, Pi+tola ,<i Irciia) ri silieiitisco! D.r C J I J U S Bifolco! t u parli a un gentiliionio! Ehi là1 I'istola! Noil scaricai-ti qui. (cliiirnaudn Bnrdolfo, clie s'?vviciiin) Rarclolfo! Chi ha vuotate le tasclie a quel liessere? PTS'i0T.A Gonzo! D.r CAJUS Pezzente! I1ART>OL,PO (con sereni[$ i $ ~ ~ i i c a ~11~ D c lro Cc1jf!.;) P1STC)LA Costui beve, poi pel graii bere Perde i suoi cinque sensi, poi ti riarrn unn favola Ch'egli ha sog~latomeiltre dorrni sotto la tavola. Eestin! D.r C A J U S Cali! FA1,STAPP (:l1 D.r i21j~ts) PISTOLA L'odi? Se ti capaciti, del ver t u sei sicuro. I fatti soil negati. Vattene iii pace. Vi1 ! D.r cajrrs D.r S1muracchio l PISTOLA Gnomo! D.1 C A J U S Germoglio (li mnnclrbgor~! PISTOLA Chi ? C.4JUS G ~ ro LI Che se mai mi ubi~riacoancora all'ostcria Sarh fra gente onesta, sobria, civile e pia. (esce dalla pirta a sinistra) I3ARDO1,PO t? PISTOJ,A (acci~rnpagoandobnlionescatnente sino all'uicio i1 D.r Cajus AXIEN. z ;.ilmt>(li.iiido) - ATTO PRIMO I3 l Mi struggete le carni! Se Falstaff s'assottiglia Non è più lui, nessun p i ì ~l'aina; in questo addome C'è un migliaio di lingue che annunciaiio il mio nome1 Cessi l'antifona. La urlate in contrattempo. (Baidolfo e Piitola Cniettono e si avriciiiauo a Falstalf) L'arte sta in questa massima: Rzlbav con garbo e a tempo. Siete dei rozzi artisti. PISTOLA (acclamaiido) (si mette ad esaminare il coiito che l'Oste avrh portato iiisieme alia bottiglia di Xere?! Falstaff in~inenscrl 6 Folli: 6 scelli~li. 30 g i a r ~ ed i Xevcs: 2 liue. 3 tacchini .... BARDOLBO (come sopra) (a Bardoifo gettaiidogii la borsa e si rimette a Icggere letitamente) z fagiani. P A R T E PRIMA (rivolto ancora a Bardolfo e Pistola) PALCiARP Druga nella mia borsa. - Enoriiie Falstail'! Un'accizrga. FALSTAFP (toccandosi e guardando i'addome) BARDOLFO (estrae dalla borsa le monete e Le conta siil tavolo) Un m a r h , un m a r k , un penny. I,o ingrandirò. - 1\13 Questo è il mio regno. è tempo d'assottigliar l'ingegno. PISTOLA FALSTAFP Fruga. e l naRDoLvo Assottigliam. (tutti e tre in ci occhio) BARDOLFO FALST-IFP Ho frugata. V'è noto un tal, qui del paese Che ha nome Ford? FALSTAFF Fruga l BARDOLFO BARDOLFO (gettando la boria sul tavolo) Qui non c'è più uno spicciolo. Si. PISTOLA l Si. FAISSA TF (alzaiidobi) Sci la iniLi distruzione! SpenUo ogni sette giorni dieci ghinee! Beone! So che se aildiain, la notte, di taverna in taverna Quel tuo naso ardenlissirno mi serve da lanterna; hIu quel risliarniio d'olio me lo consurni in vino. Son trent'ltllni che abbevero quel fungo porpoi-inol Costi troppo. (a Pistola, poi all'Oste che sarj. rimasto ed escc) E tu pure. - Oste! un'altra bottiglia. PA1,STAPF Qiiell'iiom è un gran borghese .... PISTOLA Più liberal d'un Creso. I3.2RDOLFO E: un I,ord! FALSTAFF Sua moglie è bella. l FALSTAPF A T T O I'IIIII\PO - Pi'ATC PISTOI,A PRIMA I'ISTOLA (iicusando coi] dignili) l3 tien lo scrigilo. Porto una spada al fianco. Non sono un hiesser Pandaius. Ricuso. PALSTAPP quella! O anior! Sguardo di stella! Collo di cigno! e il labbro?! un fior. Un fior che ricle. hlice è il iioine, e un giorno come passar mi vide Ne' suoi paraggi, rise M1ardea l'estro ainatorio Nel cor. I,R Dea vibrava raggi di speccl-iio ustorio (pabo ~ie:;i,iiido%i) Sii ine, su me, slil fianco baldo, sul gran torace, Sul inaschjo piè, sul fusto saldo, erto, capace; l2 il suo clesir iii lei fulgea si al riiio congiuiilo Clie Ilarea dir: do son di Sir Jolr~z Fnlstr~ff. FALSTAFP (ma calma spr,,zzante) Saltiinbanco. BARDO1,FO ( ~ ~ ~ a n z a n d eo zgettando i 13 letteia si11 tax~olo) Sir Johii, in questo intrigo noli posso accondiscendervi. Lo vieta ... PALSTXPP (iiitcrroiripendolo) Chi ? BARDOLFO Punto. DAJ,STAPP (conli~~iiando la parola di CaidolIo) E a capo. PALSTAFF (redeiidn il p a z ~ i oRobin clie enlra dal fondo) TJn'altrn; e questa ha nome: Margherita. ,Elli! priggio! (poi subito a Bardolfo e Eislol~) PISTOT,A Andate a iiiipeiitlei-\.i I,a chianian Meg. 1\13 non più a ine! FALSTAFF (al paggio c!le est-iiA corrcrido colle Iclteie) $3 ancli'essa de' iniei pregi iilvaghita. E ailcli'essa tieii le chiavi dello scrigiio. Costoro Sarali le mie Golcoilde e le mie Coste d'oro! Guardate. I o sono ancora una piacente estate Di San Martiiio. A voi, due lctterc inluocate. (clà a Barilollo una. delle due lettele che sono iirna-Le sul tavolo) Ttl porta questa a Meg; tentiam la sua viitì~. (Bardolfo preiid? la lellrra) Già vedo che il tuo naso arde di zelo. (da a P ~ ~ t o ll'altra a letle13) l3 Porta questa ad Alice. ti1 Due lettere, preildi, per due signore. Consegua tosto, corri, via, lesto, va! :rivolto a Pi,tola e Dnrdolio) 1,'Oiiore Ladii. Voi state li$ all'orior vostro, voi! Cloaclie cl'ignoininia,' quando, noti sempre, iioi Possiaiii star ligi al nostro. Io stesso, si, io, io, Devo talor da tiil lato porre il tirnor di Dia E, per necessità, sviar l'oilore e usare Stiat:igeini?:i ci1 equivoci, destreggiar, b~r-deggiare. I?: voi, coi voitri cenci e coll'occhiata torta scorta 'Da gatto-pardo e i fetidi sghignnzzi avete =-5 l 1 I1 vostro Oiior! Che onore?! che onor? che oiior! che ciancia! Clie haja ! - Può l'oiiore riempirvi la pancia? h'o. - Può l'onor rimettervi uno stinco? - Kon può. Kè un piede? - No. - Nè uii dito? - No. - Nè un capello? - No. L'onor non P chirurgo. - C1i'è cluilclue? - Una parola. Che c'è in questa parola? - C'& dell'aria clze vola. Bel costrutto! - L'onore 10 può sentir chi è niortb? Ko. - Vive sol coi vivi?... Neppure: perchè a torto Lo goi15nii le lusinglze, lo corrompe l'osgoqlio, I,'ainrnorhail le caluiinie; e per me iloii ne voglio! Ma, per tornare a voi, furfanti, ho atteso troppo, E vi discaccio. (prende i11maiio la scopa e insegue Bardolfo e Pistola che scaiisaiio i colpi coriendo qua e l& e tipaxaiidosi dietro la tavola) Olà! Lesti! Lesti! al galoppo! Al galoppo! I1 capestro assai bene vi sta. J,adri! Via! Via di cliia! Via c l i qua! Via di qua! PARTE SECONDA. Giardino. (Barclolio fugge dalla porta a siiliitta, Pistola fugge da!l'uscio del fondo non senza essersi busc.ito qualche colpo di granata, e Falstafi !o insegue). sinistra la casa di Ford. Gruppi cl'alberi uel ceutro della scena. , ATSO PRIiWO - PARTE S E C O N D I - 19 -- 1 l Atto Prinio - Parte Seconda Alice, Nannetta, Meg, M.rs Quickiy, poi M.r Ford Fenton, D.r Cajus, Bardolfo, Pistola. &LCG con 3I.i-s QUICKLYda destra. S'avviano verso ia cas'i di Ford, e siilla soglia s'iinbattono in A~rcr--e SANNETTA che shntio pcr escire. MEG isalztai ALICE (come sopra1 Meg. M'& Isalutando) Nannetta. ALICE ia Jfeci Escivo appunto Per ridere con te. la M.rs Quichly) Buon di comare. QUICKLY Dio VI 'doni allegria. (accarezzando la guancia di Nannetta) Botton di rosa! I -- . - -- - -- ATTO PRIIiZO - I'AIITE PFCOVO Z - -- ALICE 21 .- nf CG (aucora a Meg) Giungi i n buon punto. hl'accade un fatto da trasecolare. MEG estrae una Ietteis) (cerca in tasca Non più parole Chè qui sciupiamo l a luce del sole. ZIO una lettera. A1,ICS Anche a tne. (cerca 111 Idsca) QUICKLY (che parlava coa Naunetla, aivicinand2si cou curiosiiàl Che ? NANKETTA Anch'io. NANNETTA e QUICJCL~ O11 1 1 ALICE lav \-iciiia?idosi) (dà la 1ette:a a Meg) Che cosz? Leggi. ALICE MEG la Blrg) (scanil,ia la propii? lettera cori qurlln di Alicel Narra il tuo caso. Leggi. (leggerido la lettera d'Alice) Narra il tuo. ALICE i111 crocchioJ Promessa Di non ciarlar. Fz~IgidnAlice! ninov t ' o f ~ o ... Ma come?! Che cosa clice? Salvo che il nome I,n frase è ugiiale. AT,ICS MEG (cogli occhi sulla lettera cIic iieiie iu naaiio, ripete la I i t . ~ l s :i Meg) Fulgida Afeg ,.! nnzol t'oflro ... Ti pare?! QUICKLY AfEG (mntiniiarido sul proprio foclio la lettiira d'Alice) Oibò! Vi pare?! A1,ICE Dunque: se ni'acconciassi a entrar ne' rei. Propositi del diavolo, sarei Promossa al grado di Cavalleressal MEG Anch'io. Qua Meg, I5 Alice. alBG È: tal e quale. (come sopra) non d o m ~ n d a rperc!~?, nzn dinziizi: ALICI2 AWCE Motteggi. a19zov branzo. iZLICG (come sopra) t 'amo P u r non gli offersi Cagion. - i 22 PALS CAFF p - -- MEG I1 nostro Caso è pur strano. l I -- XLICE l Facciamo il paio in un amor ridente (tutte col naso sulle lettere) di d o m a helln e d'uonzo (tutte in un gruppo addosso alle lettere, confrontandole e maneggiandole con curlositàl QUICKLY ATTO PRIMO - P A R T E SECONDA l TUTTE 1 appariscente Guardiam con flemma. ALICE e il viso t z ~ osu me risplender& come u n a stella sztll'imme~zsitd. MEG Gli stessi versi. TUTTE ALICE (ridendo) Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Lo stesso inchiostro. ALICE QUICKLY (continua e finisce) Rispondi al tuo scadiere, Joitn F a l s t a f Gaz~alisre. i,a stessa mano. .-. N A N N h l LA lI Lo stesso stemma. Il 1 I' ALICE e MEG ,,L,u, insieme ciascuna sulla propria lettera) l I I QUICKLY Mostro I ALICE Dobbiarn gabbarlo. NANNETTA sei La gaia contare, il campar gaio sojz io, e fra noi due faccia~izo il paio. E farne chiasso. ALICE ALICE E metterlo in burletta. Già. NANNETTA NANNBTTA Oh! Oh! che spasso! Lui, lei, te. QVICSIX Che allegria ! QUTCRLY UEG l F A L J I AFF I4 ATTO P R I M O ALICE (rivolgendosi or a l l ' u n a o r a all'altra, tutte in crocc!iio cinfriietlando) Quell'otre! quel tino! Quel Re delle pancie, Ci ha ancora le ciance Del bel vagheggino. E l'olio gli sgocciola Dall'adipe unticcio E ancor ei 'ne snocciola La strofa e i1 bisticcio! Lasciam cl-i'ei le pronte Sue ciarle ne spifferi, Farà come i pifferi Che sceser dal monte. Vedrai che se abbindolo Quel grosso compar Più lesto d'un guindolo Lo faccio girar. MEG (ad Alice) - NANNETTA (ad Alicc) Quell'uom 6 un cannone Se scoppia ci spaccia. Colui, se l'abbraccia, Ti schiaccia Giunone. Vedrai che a tuo cenno Quel mostro si spappola E perde il suo senno E corre alla trappola. Potenza d'un fragile Sorriso di donna! Scienza d'un agile illovenza di gonna! Se i l viscliio lo impegola Lo udremo strillar. E ailor la sua fregola Vedrei110 s\-anip:,r. PAIITE S I < C O N I ) A -- 25 QUICILLY (ora ad Alice, ora a Kannetta, o r a a Meg) Se ordisci urla burla. Vo' anch'io la mia parte. Conviene condurla Con senno e con arte. L'agguato ov'ei sdrucciola Corivien ch'ei non scerna. Già prese una lucciola Per una lanterna. Perciò più non dubito Che il gioco riesca. Bisogna offrir l'esca Poi coglierlo subito. E se i scilingvag~ioli Sapremo adoprar, Ved:-emo a rigagnoli Q~iell'orcosudar. Un flutto in tempesta Gittò sulla rena Di Windsor codesta Vorace balena. Ma qui non ha spazio Da farsi più pingue Ne fecer già strazio Le vostre tre lingue. Tre lingue più allegre D'un trillo di nacchere, Che spargon più chiacchiere Di sei cingallegre. Tal sempre s'esilari Quel bel cinguettar. Così soglion l'ilari Comari ciarlar. (s'allotitrnnno). M.r Ford, D.r Cajus, Fenton, Bardolfo, Pistola e?sfrnrto da ddesfra, rrtenti*e I? d o m e esco710 da sinistva. Ford 71eZ centro, PistoZa aal s f ~ janco o destro, BardoZfo aZ suo fianco si9sistro, Fezton e i2 D.r Cajus diefvo Fori(. Trclti i n ggruppo, parinndo n Ford a bassa voce, e Brontofa?zdo. D.r CAJUS (a F o r d ) È un ribaldo, un furbo, un ladro, Un furfante, un turco, un vandalo; L'altro di mandò a soqquadro La mia casa e fu uno scandalo. S e un processo oggi gl'intavolo Sconterà le sue rapine. Ma la sua più degna fine Sia d'andare in man del diavolo. E quei due che avete accanto Genti son di sua tribù, Non son due stinchi di santo Nè due fiori di virtù. BARDOLFO (a Ford) FOKD ( d a se. poi agli altri) Falstaff, si, ripeto, giuro, (Per mia bocca il ciel v'illuniina) Contro voi, John Falstaff rumina Un progetto alquanto impuro. Son uom d'arme e quell'infame Più non vo' clie v'impozzangheri Non vorrei, no, escir dai gangheri Dell'onor per un reame ! h'lesser Ford, l'uomo avvisato Non è salvo che a meta. Tocca a voi d'ordir l'agguato Che l'agguato stornerà. Un ronzio di vespe e d'avidi Calabron broritolamento, Un rombar di nembi gravidi D'uragani è q!icl ch'io sento. II cerèbro un i ~ i ~ allucina ro Turbamento ( ' 1 paura Ciò che intoriio a nie si buccina, E un susurro di congiura. Parlan quattro ed uno ascolta, ~ u a dei f quattro ascolterò? Se parlaste uno alla volta Forse allor v'intenderò. PISTOLA (a F o r d ) Sir John Falstaff già v'appresta, Messer Ford, un gran pericolo. Già vi pende sulla testa Qualche cosa a perpendicolo, Messer Ford, fui già u 1 armigero Di quell'uom dall'arripia cute, Or mi pento e mi morigero Per ragioni di salute. La n~inacciaor v'è scoperta, Or v'è noto il ciurinador. State all'erta, all'erta, all'erta! Qui si tratta dell'onor. FENTON (a Ford) S e volete io non mi perito Di ridurlo alla ragione Colle brusche o colle buone. E pagarlo al par del merito. Mi dà il cuore e mi solletica, (E sarà una giostra gaja), Di sfondar quella ventraja Iperbolico-apoplettica. Col consiglio o colla spada S e lo trovo al tu per tu, O lui va per la sua strada O lo assegno a Belzebù. ATTO PRIMO - PARTE SZCONDA p . p - - FORD Come PORD (a Pistola) Sarebbe a dir? Ripeti. BARDOLPO PISTOLA (a Ford) I n due parole: L'enorme Falstaff vuole Entrar nel vostro tetto, Beccarvi la consorte, Sfondar la cassa-forte E sconquassarvi il letto. Le corna. PORD D . r CAJUS R a voglie Voraci il Cavaliere. D . 1 CAJUS Caspita ! FORD Quanti guai ! BARDOLPO (a Fora) Già le scrisse un biglietto... PISTOLA (iiiterrompeiido) Ma quel messaggio abbietto Ricusai. BARDOI,FO Ricusai. PISTOLA PORD Sorveglierò la inoglie. Sorveglierò il inessere. (rientiano da siiiiilra le qiiallio iloiinel Salvar vo' i beni miei Dagli appetiti altr~u. PENTON (vedendo Naiinetta) (Ì3 Lei). NANNCI"I'A (vedendo Fenton) ($3 Lui). FORD (vedendo Alice) Badate a voi! BARDOLFO Badate l PISTOLA Falstaff le occhieggia ttitte Che sieno belle o brutte Pulzelle o maritate. BARDOLFO La corona che adorna D'Atteòn l'irte chiome Su voi già spunta. . Brutta parola ! ALICI-, (vedendo Ford) (a Lei) (B Lui). D . r CAJUS (a Ford iiidicando Alice) (È Lei). MICG 'ed Alice iiidicarido Ford) (l3Lui) 27 -- ATTO I'KIA'O - PARTE SECONDA -. -- -- ALICE (alle altre a bassa voce iiiuicaudo Ford) NAXNETTA (S'egli sapesse !... Labbra di ioco! NANNBTTA Guai! FENTON ALICE Labbra di fiore! Schiviamo i passi suoi. MEG ... NANNETTA Pord è geloso? Che il vago gioca Sr:nilo d'amore. ALICE Assai. QUICI;I,Y FENTON Zitto. ALICE Cadiamo a noi). (-%lice,Me: e Q~iicklyescono d a si~iislra.Resta Naiiiietla. stola escouo d a deslra. Resta Feulou). - F o ~ d ,D.r Caji)., Bardolfo e PI- Che slmrgon ciarle, Clie inostran perle, i3clle a vederle, Dolci a baciarle! (teiitn di ahhracci.iila) FENTON (fra i cespiigli verso Natinetla a basca voce) Lab131-a legcjndre! Pst, pst, Nannetta. PiANNET'rA NANNETTA (mettetido l'indice al labbro, per ienn., di dleiizio) Ssrs. (difeii~ieiiil~,si e yint-daiiilosi al47rncij Man i~ialandtitie! FENTON FENTON Vien qua. NANNETTA (guardaildo attorno con cautela) Taci. - Ci& assassine! L'upille laclre! T'amo ! Che vuoi? NANNETTA FGNTON Due baci. NANNETTA i n fretta. DSNTON I n fretta. (si baciano rapidnmciite) Iniprudente. (Fenton fa per baciarla ancora] No. FENTON Si... due baci. - -- - - ATTD PRIMO 1 PARTE SECONDA - - -.-..-- - - W-"--- ALICE NANNETTTA Si. (si svincola) QUICKLY Basta. Si. FENTON ALICE Mi piaci (a Quickly) Tanto! NANNETTA Vien gente. (sl nlloutauano l'una dall'altro mentre ritornano le doline) Da quel brigante Tu andrai. Lo adeschi all'offa D'tiri ritrovo galante Con me. QUICKLi' FENTON Questa è gaglioffal (cantando allontanandosi) Bocca baciata Non perde ventztra. NANNETTA Che bella burla! NANNETTA ALICE (couliii~iariduil canto dr Fenton, avviciiiaudosi alle :iltre donnel A n z i rinnova come fa la Litiza. IFwiton si ua.;coiide dietro gli alberi del fondo) Prima, Per attirarlo a noi, i,o lusiilghiamo, e poi Gliele cantiamo in rima. QUICICLY Non merita riguardo. ALICE BLICE Falstaff m'ha canzonata. P1 EG È; un bove. " Merita un gran castigo. È; UII uomo senza Fede. Se gli scrivessi un rigo? ... NANNETTA (rlnnendosi al crocchio con disinvolture: Vai meglio un'ambasciata. ALICE a un monte di lardo. MEG Non merita clemenza. 2 7 FALSTUF a- -. -----u...--.--,- "*, p --.- - ATTO PRIMO ALICE fi'un gliiotton che scialacqua 'l'iitto il suo aver nel cuoco. NANNETTA Lo tuflerem nell'acqua. - PARTE SECONDA NANNBTTA mira è in alto. L'amor è un agile Torneo, sua corte Vuol che il piìi fragile Vinca il più forte. I;n ALICE Lo arrostiremo al fuoco. N.4NNl3SSA Che gioia! ALICE Che nllegria i iiIBG (a Qiiiclzly) Procaccia di far bene La tila parte. QUICKLY ((accorgendosi di Fenlon die s'agglra nel .fondo) Cni viene? MEG C'& qualcun che spia. (?=;conorapidamente da desira Alie, Meg, Quickly. Naunetta resta, reiiton le torna accanto) Là FENTON M'armo, e l;i gt~ardo. T'aspetto al varco. NANNETTA 11 labbro è l'arco. PZNTON E il bscio è il dardo. Bada! la freccia Fatal gih scocca Dalla mia bocca Sulla tua treccia. fle bacia la treccia) NANNETTA lai:iiodai~dogliil collo colla treccia mentre egli la bacia' Zccoti avvinto. FEKTON PBNTON Torno all'assalto. Torno alla gara. Ferisci ! FENTON Paia! (5i Chiedo la vita! , NANNETTA (come siidandold) slancia per baciarla. Nannetta si ripara il viso con una mano che Fenton bada e vorrebbe ribaciare: ma Nan~iettala solleva pib alla cne puh e Fenlon rilenta invano di raggiungerla colle labbra) . NANNETTA Io son ferita Ma t u sei vinto. PBNTON Pietà! Facciamo I,a pace e poi ... - 33 ----.- ATTO PRIMO - PARTE SECONDA NANNETTA PlSTOLA E poi? Alla Giarrettiera. IrENTON FORD Se vuoi, Ricominciaino. A lui mi annuncierete, Ma con un falso nome, Poscia vedrete come Lo piglio nella rete. &la... non una parola. KANNEi'TA Eello è quel gioco Clie dura poco. Encta. BARDOLPO I n ciarle non mJingoXo. I o mi chiamo Bardolfo. FENTON Amor inio! PISTOLA NA4KNETTA I o mi cliiamo Pistola. Vien gente. - Addio1 (rugge aa destra) PORD Siam d'accordo. FENTON (alloiilaiiandosi caiita~iilo) Bocca baciata i ~ o ~pcrn'i. z EARDOLFO ve7tlzira L'arcano NANNE'L'TA (di dentro rispondeiido) Custodirem. Aitzi rinizova come fa la ll[izn. (Rieiiti;ino dal fondo Foid, D.r Caiiis, Dardollo. PkLola - Feiiloii PISTOLA si unisce poi a. croccnio) Soil sordo E muto. FORD BARDOLFO (a Porci) lidrai quanta egli sfoggia Magniloquenza altera. FORD Diceste ch'egli alloggia Dove? Siam d'accordo Tutti. e PISTOLA BARDOLFO Sì. FORD Qua la mmo. 35 l 36 RALSTAFF ATTO PRIMO l ----- - P A R T E SECONDA 37 P - (51 avanzano nel forido AI&, Nannetta, Meg, Quickly) t I D.r CAJUS P$RD PISTOLA (a Ford) (a F o r ~ l ) Del tuo barbaro diagnostico Forse il maleè assai men barbaro. Ti convien tentar la prova Molestissima del ver. Così avvien col sapor ostico Del ginepro e del rabarbaro ; Il benessere rinnova L'amarissimo biccliier. (2 Voi dovete empirgli il calice Tratto, tratto interrogandolo Per tentar se vi riesca Di trovar del nodo il bandolo. Come all'acqua inclina il salice Così al vin quel Cavalier. Scoverete la sua tresca, Scoprirete il suo pensier. Pjstola) T u vedrai se belle adopera L'arte mia con cquell'infame, E sarà prezzo dQll'opera S'io discopro le [sue trame. Se su lui volgo ridicolo Non avrem sudjto invan. S'io mi salvo d:il pericolo L'angue niordejil cerretan. 1 1 BARDOLFO FENTON (a Ford) (rrà sè) Messer Ford, un infortunio Marita1 in voi s'incorpora, s e non siete astuto e cauto Qnel sir John vi tradirà. Quel paffuto pleiiilunio Che il color del vino imporpora Troverebbe un pasto lauto Nella vostra ingenuità. Qua borbotta un crocchio d'uomini, C'è nell'aria una malia. Là cinguetta un vol di fen~ine, Spira n11 soffio agitator. Ma colei che in cor ini nomini, Dolce amor, devess'er mia! Noi sareni come due gemine Stelle unite in un ardor. l ALICE IIEG NANNETTA (a Meg) (ad Rlice) (ad Alice) Vedrai che se abbindolo Quel grosso compar Pib lesto d'un guindolo Lo faccio girar Se il vischio lo impegola Lo udremo strillar E allor la sua fregola Vedremo svampar. l E se i scilinguagnoli Sapremo adoprar Vedremo a rigagnoli Qiiell'orco sudar. (Ford, D . r Cajus, Fcnton, Sardolfo, Pistola escono) QUICKLY Tal sempre s'esilari Quel bel cinguettar; Così soglion 1' ilari Comari ciarlar. 35 PALSTAFF - ALJCE Qui più non si vagoli - -- - .- -- - ATTO P R I N O - PN?TE SECONDA - ALICE ... NA NNETTA (a Quickly) Tu corri ali'ufficio Tuo. (a Megi Vedrai che quell'epa Terribile e tronfia Si gonfia. ALICE e MEG Si gonfia. AUCE Vo' ch'egli iniagoli D'amor come un mjcio. fa Quickly) ALICE, MEG, QUICKLY, NANNETTA Si gonfia e poi crepa. È: intesa. ALICE QUICELV M a il viso mio su Ci. lzti risplenderà TUTTE NANNETTA $3 detta. ALICB Domani. QUICFIT,Y Si. SI. ALICE I --- Bnon di Meg. QU1CRI.Y Nannetta Buon di. NANNETTA Addio. MEG Come una stella sull'imnze~zsitii. 1 4 accomiatano e s'allontanano ridendnl PARTE PRIAdA. L'interno dell'0steria della Giarrettiera come ndl'Atto Priuua I ATTO SBCONDO - PARTI3 PRIMA Atto Secondo - 43 Parte Prima Falstaff sempre adaginto ~ z c l suo gran seqgiolone o1 suo solito posto bevendo il szto Xeres. - Bardolfo e Pistola verso il foizdo accanto alla porta d i si?zistrn. - P o i M . r s Quickly BARDOLFO e PISTOLA (cantando insieme e battendosi il petto in atto d i peolimento) Siam pcntiti e contriti. FALCTAFP (volgendosi appena verso Bardolfo e Pistola) La gatta al lardo ... L'uomo ritorna al vizio. PISTOLA E noi, torniamo al tuo servizio. B.4RDOLBO Padioil, là c'è una donna che alla vostra presenza Chiede d'essere ainmessa. FALSTAFF S'inoltri. (Bardolfo esce da sinistra e ritorna snbito accompagiiondo P1 rs Qnichly) QUICX1,Y (inchinandosi piofondamente verso Falstnff il quale i. ancora seduto) Reverenza ! PALSTUF Buon giorno buona donna. QUICKLY Se V o s t r ~Grazia vuolv, (avvicinandosi con gran rispetto e caiitela) Vorrei, segretan-iente, dirle quattro pnro!e. ATTO SECONDO - PARTE PR142A1 45 --W T'accortlo udieiiza. - (a Qiiiddy) (a Bardoilo e Pistola rima5ti nel fondo a spiare) Le dirai che iiripazieiite aspetto Quell'ora. Al mio dovere noli mancherò. Escite. (escono da diiistra facerido sberlcffi) QUICI<LIT QUICKLY Bei1 detto. (faceuclo iin altro iiiciiiiio ed avviriiiandosi piu di prima) Reverenza ! - Madonna Afa.cJè un'altra ambasciata per Vostra Grazia. (a ba%a voce) Alice Ford.. . QTJICKT,X7 La bella nteg («li aiigelo che iiil1o:11~>i~ a guardarla) Aiicli'essa vi saluta rilollo niiiorocameilte, Dice clie suo marito è assai d i rado ac,seiite. Povera donila! i111 giglio di candore e (li fè! Voi le stregate tutte. C)UICRI,XT Aliirnè ! Povera donna l Siete un gran seduttore! FALSTAFP (suhito) Lo so. Continua. QUICKLY hlice Stieqoiierio tion c'è Ma uii certo q u ~ liiiio E:iscino ~->ersr>ilal ... Diiiiiiii. l'nll:.a Sa di quest'altra? Sia in grande agitazioiie d'amor per voi; vi dice Ch'ebhe la vostra lettera, che vi ringrazia e clie Suo marito esce sempre dalle due alle tre. QTSICKLY Oibò! L a cIci111a nasce scaltra. Non temete, FB1,STPZP PAI',CTAFP Dalle dw alle tre. (ceicando iiella siia Iiors3) Or ti vo' remuilerar... Vosti-a Giazia a rltiell'ora Potrà iiberaiiierite salir dove tliinora I,n l->ellaAlice. Povera doililn! lc aiigoscie sue Cori crudeli! ha un inarito gplo.io! Chi semina Grazie, raccoglie amore. DALSTAFP FA1,LiSAI;T; (rlmugiiiniiilo l? liai-ole rii Q~iirl;ly) Bnlle diie Alle tre. -- QUICKLY (esCraendo uiia iiioiidn c porgeiirlola a Quiclily) Pi-eiidi, Klerciirio-feniina. (congedandola col gesto! Saluta le due dame. --- -- A Si,onore, FAZC'TAFP I n r a m ~ i a ~ i dilo baluio) Falstaff solo, poi Bardolfo, poi M . r Ford, $oi Pistola, Assista voi pur, si,onore. IIORD (sempre coi~plimentoso) FAL,STAFP R ARDOLIIO (cntiando da siiiistia) Padron; di lh c'è un certo Messer Mastro Fontana Clie anela di conoscervi; offre una damigiana Di Cipro per l'asciolvere di Vostra Signoria. FALSThFF 11 suo nome è Fontana? I o sono, Davver, moli0 indiscreto, e vi chiedo perdono, Se, senza cerimonie, qui vengo e sprovveduto Di più lunghi preamboli. FALSTAFP Voi siete il benvenuto. FORD In me vedete un uomo ch'ha un'abboilclailza grande lDc2li agi della vita; un uoin che spende e spande Coiiie più gli talenta pur di passar tilattaila. Io mi chiamo Fontana! FALSTAFF (andando a siriiigcrgli la mano con grande cordialità) Caro signor Fontana! Voglio fare con voi più ampia conoscenza. 13ARDOLPO Si. Bene accolta sia .&a fontana che spande un simile liquore! Entri. - FORD Caro Sir Jolin, desidero parlarvi in confidenza. BARDOLFO (sottovoce a Pistula nel ioildo, spiando) (Attento ! PISTOLA (sottovuce a Bardolfo) (Bardolfo esce) Va, vecchio John per la tua via. (Ford travestito entra da sinistra, preceduto da Bardolfo che si ferma aii'uscio e s'incliina al suo passaggio e seguito da Pistola, il quale tiene una dainipiana &C depone siil tavolo. -Pistola e Bardolfo restano nel fondo. Ford tiene un sacchctio in mano). 47 p p V'assista il cielo! \ Alice è mia! Va, vecchio John, va, va per la tua via. Questa tua vecchia carne ancora spreme Qualche dolcezza a te. 'l'utte le donne ammutinate insieme Si dannai10 per me! Guon corpo di Sir Jolin, cli'io nutro e sazio, Va, ti ringrazio. - PAR'L'IT 1'1?1?:.9 - FOl?D (avanzandosi dopo un grande inchino a Falstam QuIcnLY M'iiicliino. ies ce) ATTO SI'CONDO Zitto! BARDOLPO Guarda! Scoinmetto! Egli va dritto Nel trabocchetto. $L Per lei sprecai tesori, gittai cloili su doni, Escogitai, tremando, il v01 delle occasioni. P-iliinè ! tutto fu vano ! Riii~risisulle scale, Negletto, a bocca asciutta, cantando un madrigale. PISTOJ,B Ford se 10 intrappola ... BARDOLFO Zitto !) BA1,SrAT.F (a Enl-dolfo e Pistola, i quali escono al cenuo di PLl!.;ldlf) Che fate lià? (a Ford, col qiiale. è rimasto solo) V'ascolto. FALSTAFP , (canterellniiilo scliei~osameiite) T,'n?~~or, l'n~tzor CJIC IZOIZ cz dà I<inch2 In vita strugge È coiFle I ' o ~ r ~ ... b~n IYC~ZI~ FORD DOKD Sii- Johii; m'itifonde ardire Un ben noto proverl~iopo~)olrir:si suo1 dire Clie l'oro apre ogni porta, che l'oro è LIII talismaiio, Che l'oro vince tutto. L'oro è wal tiil che chi f i ~ q q e... FA1,STAFP z7zscgzre ... FORD E chi 1'1~zseg~r ... PALSTAFF buon capitalio jl~gqe. Che marcia avanti. BORD (avviaiidosi ve] zo il tavolo) TORD Gbbeile. I-Io uil sacco di monete Qiia, che ini pcsa ass2i. Sir John, se voi volete Aiutarnii a POI-tarlo... I;A1,STABF E questo madrigale l'ho a ~ p r e s oa prezzo d'or (?t~esi'è il clectin fatale del niisero amator. E,$a IIOII vi die' inni luogo a lusiilghe? (preude il sacclietio e lo d ~ p o u esul &?volo) FORD Con grail piacer ... non so, Uavver, per qual mio merito, nlcsser ... FORD Ve lo dirò. C'è a Windsor una dama, l~ellae leggiadra molto Si chiama Alicc; è mog!ie <l'un certo Ford. FXLSTAFF V'ascolto. No. FALSTADJ? -413 iilE11, l~err?i& v'aprite a me? FCRD Ve lo dii-ò: Voi siete uii geiitiluonio prode, arguto, facoililo, Voi siete un uoiii di guerra, voi siete un uoin di mondo FA1,S'l'AVP lcoii f i ~ s t od iiini::h\ FORD I o l'amo e lei non in'arna; le scrivo, non rkponde; La ~ u a r d o ,non mi guarcla; la cerco e si nasconde. Oh!.., ... 5O ATTO SECONDO FALSTAFP -- P - PARTE P R I X A . FORD Non vi a d ~ ~ l o e , quello è un sacco di monete: Spendetele! spendetele! sì, spendete e spandete Tutto il mio patrimonio! Siate ricco e felice! Ma, in contraccanibio, chiedo che conquistiate Alice! (piglia il sacco di niiinete ed esce dal fondo) Strana ingiunzion! DORD PALSTAFF Prima (li t ~ t t o ,senza complimei~ti,blessere Accetto il sacco. E poi (fede di cavaliere; Qua la inailo!) farò le vostre braine sazie. (diiiigciido forie la. mano n Toid) Voi, la moglie di Forcl possederete. FORD Grazie ! ! FALSTi4IPF i o son già 11iolto innanzi; (non c'è rngion ch'io taccia Con voi) fra una ~nezz'orasarà nelle inie braccia. Chi? ... PORD FALSTAFF Alice. Essa inandò dianzi una.. . confidente Per clirmi che quel tanglzero di suo marito è asseilte Dalle due alle tre. PORD Lo conoscete? FALSSAPF I1 diavolo Se lo porti all'iilferno con Menelao suo avolol = Vedrai! Te lo corilifico netto! se mi frastorna Gli sparo una girandola di botte s~illecorna! Quel Messer Ford è un bue! Un bue! Te lo corbcllo, Vedrai! Ma è tardi. Aspettami qua. Vado a farmi bello. PALSTAFP Mi spiego: Quella crude1 beltà Sempre è vissuta in graiide fede di castità. La sua virtù importuna m'abbarbagiiava gli occlii, I,a bella ii~espugiiabileclicea: Gzini se mi toccl~i! Ma se voi l'espugnate, poi, posso anch'io sperar; Da fallo nasce fallo e allor ... Che ve ne par? 5 M.r Ford solo, poi FalstaB. FORD sogno? o realta? ... Due rami enormi Crcscon sulla mia testa. $$ uii sogno? - Bfastro Fordl Mastro Ford! Dorini? Svegliati! Su! t i desta! Tua moglie sgarra e mette in nialo assetto L'onor tuo, la tua casa ed il tuo letto! L'ora è fissata, tramato l'inganno; Sei gabbato e truffato! ... E: poi diranno Che un marito peloso è un insensato! - Già dietro a me nomi d'infame conio Fischian passaildo; mormora lo scherno. -- O rnatrin~oiiio: Inferno l Donna : Demoiiio! Nella lor moglie abbian fede i babbei1 - Affiderei La mia birra a un Tedesco, Tutto il mio desco A un Olandese lurco, La inia bottiglia d'acquavite a un Tmco, Non mia moglie a sè stessa. - O laida sorte! - Quella brutta parola in cor mi torna: Le corna! Bue1 capron! le fusa torte! Ah! le conza! le corna! -- 143 non mi sfuggirai! no! sozzo, reo, riannato epicureo! - Priina li accopl3io l3 poi li colgo. I o scoppio! Vetidicherò I'aflroilto! - Laudata sempre sia Nel fondo del mio cor la gelosia.. PALSTAFP (rientrando dalla porta del iouào. ?la un fawetto nuovo, iappello e bastouej Eccomi qua. - Sori pronto. M'accornpngnate un tratto? hrFTO S E C O N D O FORD Vi metto sulla via. (SI avviaiio: giunti presso alla soglia fanno dei gesti complimentosi per cedere la precedenza del passo) PARTE SECONDA. PALCTM'F Prima voi. Una Sala nella casa di Ford. FDtP D Prima voi. PALSTAGF No. Sono i11 casa mia. (iitirniidosi u n poco) Passate. FORD Prego.. . (ritiraiidosi) 1ALSTAFP ta~cli.L'appuiitamento preme. BORD Non fate complimenti ... FALSTAFF Ebben ; passiamo insieine. (prende il braccio di Fora sotto il suo pd escono a braccetto) Ampia fincstra nel fondo. Porta a destra, porta a sinistra e un'altra porta verso l'aiigolo S i destra nel fonclo che riesce sulla scala. Un'altra scala nell'angolo clel foildo a sinistra. Dal gran finestrone spalancato si vede il giardiilo. Un paravento cl~iusosta appoggiato alla parete di sinistra accanto ad un vasto caniino. Armadio addossato alla parete di destra. Un tavolino, una cassapanca. Lungo le pareti un seggiolone e qualche scranna. Sul seggioloue un liuto Sul tavolo dei fiori. A T T0 S E C O N D O - PARTE S Z C O N D A 55 Atto Secondo - Parte Seconda p - Alicr, Meg, poi Quickly dalla porta a destra ridendo. Poi Nannetta. ALICE Presenteremo un bill, per una tassa Al parlamento, sulla gente grassa. QUICSLY (entrando) Coniari ! ALICE (accorrendo con Meg verso Quickly, mentre Nannetta cb'è eiitrnta anch'essa resta triste 111 dispat te) Ebl~en ? MEG Che c'è? QUICKLY Sarà sconfitto1 AWCE Brava! QUICKLY Fra poco gli farem la festa1 ALICE e MEG Bene! QUICKLY Piombò nel laccio a capo fitto. ATTO SLCCONDO - PARTE SECONDA (correndo subito all'uscio del loiido e cliiamaiido) ALICE Oli! Ned ! IVill! Narrailli tutto, lesta. (a Q~~icl<ly) MEG Gi5 tutto ho preparato. Lesta. (lorna a gridare dall'uccio verso I'eslcino) Portate qui la cesta del bucato. ALICE Lesta. QUICKTX ALICE Giiinta aIl'Aibergo della Gia~,rettlcra Chiedo d'essere ammessa alla presenza Del Cavalier, segreta meccagger:i. Sir Johu si degiia d'accordarmi udienza, M'accoglie tronfio in furfanlesia poca: Nnritletta, e tu (avvicinnndosi a Naiii~eltnci1 nccnrczzniido!a) NANNIST'I'A o (si~~i;l~it~zm~~do) Mio padre. .. ALICB Ebbe li ? Ar,zcz Ebbeu? (ad Alice) NANNBTTA E lo vedrele piesto a i vostii piP. Mio paclre A1,ICE Quando? p ridi? Clic c o s ' h ~ i ? Tu ~ i a i ~ g Che i ? cos'hai? Di,io n t u a maclre. « B m n giorfzo bzcona don~za Rcuet r n :n ]E a lui m'iiichino molto osseq~iiosa-mente, poi 11asso alle notizie gliiottc. Lui beve giosso ed ogni mia massiccia Frottola iilghiotte. Infine, a falla spiccia, Vi crede enkambe innamorate colte Delle bellezze stie. 11011 (scoppiando in lagrime) 1-~zolech'io mi mariti al Dottor Cajo!! QTJICI<I,Y Ozgi. qiii, dallc d i t e alle tre. ALICE A quel pedante?! ALICE E I\IIIG Balle due alle tre. ALICE Son già le due MEG A quel gtllizo! ... ALICE (corte a pigliare una sedia e la mette presso al tavolo) ALICE A quel grullo! Prepariamo la scena. - Qua una sedia. NANNETTA A quel bisavolo2 NANNVl'SA (corie a pigliaie il liuto e lo mctte sul tavolo) Qua i1 mio liuto. ALICG ALICE No! No! Apriamo il paraveiito. NANNE'I'TA No! No! No! No! Piuttosto lapidata viva ... ALICE Da una mitraglia di torsi di cavolo. QUICKLY Bei1 detto! MEG Brava ! ALICE Non tciner. NANNETTA (saltando di gioia) Ewiva ! Col Dottor Cajo iion nii s ~ ~ o s e r ò ! (iiilaiito eiitrouo due servi portaiido uiia cesta piena di hiaiicheriil Nannetta e nleg coitoiio a preiidere il paraxeilto, io aproiio dopo aveilo mllo<ato fra la cesta e il caiiiii~o) Eravisciine! Così. - Più aperto ancora. Fra poco s'ilico~ninciala commedia, Gaje coinari di Wiiidsor! è l'ora! L'ora d'alzar la risata sonora! L'alta sisata che scoppia, che scherza. Che sfolgora, arinata Di dardi e di sferza! Gaje coman ! festosa brigata! Sul lieto viso S p ~ i n t iil sorriso Splenda del riso l'acuto ftilgorl Favilla incendiaria Di gioia nell'aria, Di gioia nel cor. (a ALICE (ai serii) Mettete là. Poi, quaildo avrò chiamato, Vuoterete la cesta nel fossato. NhNNCrTA Buin ! AJ,ICI% (a Kaiiiietta, poi ai seivi clie escono) Taci. - Andate. A noi! - Tu la parte Farai che ti spetta. MEG (ad Alice) T u corri il tuo rischio Col grosso compar. QUICIiLY I o sto alla vedetta. NANNETTA Che bombardamento. ALICE (a Quicklyl Se sbagli ti fischio. ATTO SECONDO - PARTE SECONDA 61 Alice sola. Poi Falstaff. Poi Quickly. Poi Meg. Io resto in disparte S«ll'uscio a spiai. (.%licesi sarh seduta accaiito al tavolo. avrh preso il liuto toccando qualche accordo) ALICF l3 mostrereino all'uoin che l'allegria 1)'oneste donne ogni onestà comporta. Fra le fc-miiie cluella la p i ì ~ria Che fa da gattamorta. FAISTAPP (entra con vlvaciià - vedendcla suonare d mette a cantarel'arc) -rlL,f% l'ho colto Rngginlzte j o r L'ko colto I QUICIILY (piende Alice pel busto. Alice avra cessato di suonare e (che sarh andata alla Giic;tra) 51 sarA alzata) E d or potrò morir felice. Avrò vissuto molto Dopo quest'ora di beato amor. Eccolo! È: lui ! ALICE Dov'è? AWC$ O soave sir Johil! FALSTAFF Mia bella Alice l Non sr far lo svenevole, Nè luqiiigar, n+ usar frase fiorita, Na dirò tosto un mio pencier colpevole. NANNETTA Presto. QtTICKLY A salir s'avvia. AWCE (prima 3 Nnnrietta iiidica l'uscio a siiiistra: poi a nIeq iiidicaiido l'uscio di destra.) 'Tu di qua. Tu d i là. FA LSTAFP CioP. T70rre? che Mastro Ford Passasse a miglior vita ... IYASNETTA (esce correiiiln da iiulstra) Al posto! bTEG (esce coneudu dd cleslra cori Qiiicl<ly) Al posto! FA1,STAPF Perchè? - Lo chiedi? Saresti la niia Lady E FalstaB il tuo Lord. ATTO SECONDO - PARTE SECONDA ALICE ALICB Povera Lady inver! (scostaiidosi iiu poco) Voi siete nel peccato! FALSTAPP Degna cl'un Re. T'immngino fregiata del niio steniina, Mostrar fra gemma e gemma La pompa clel tuo sen. n'ell'iri ardente e niobile dei rai Dell'adarnante, Col picciol pie nel nobile Cerchio d'uri guardinfante Risplenderai Piìi fulgida d'un ampio arcobalen. FALSTAFP (avvicinandola) Sempre l'amor l'occasioile azzecca. ALICE Sir John ! PALSTAFP Chi segue vocazlon non pecca I amo! e non è mia colpa ... C ,l ALICE (iiiterrorupeiidolo) Se tanta avete vtilnerabii polpa. ALICE Ogni più bel giojel mi nuoce e spregio 11 finto idolo d'or. Mi h s t a un ve1 legato in croce, un fregio A1 cinto e in testa un fior. (si metle un fiore nei czpelli) PA1,STAFP (per abbracciarla) Sireila l ALICE Quand'ero paggio Del Duca di Norfolk ero sottile, Ero un miraggio Vago, leggiero, gentile, gentile. Quello era il tempo del mio verde Aprile, Quello era il teinpo del mio lieto Maggio. Tanto era smilzo, flessibile e snello Che avrei guizzato attraverso un anello. ALICE (faccndo un passo itidielrol Ad ulator ! FAI,STAFP E Soli noi siamo non temiamo agguato. Voi mi celiate. Io temo i vostri inganni. Temo che amiate ... F A LSTA I'P Chi? A1,ICE Meg. FAT,Sl'AFF Colei? M'è in uggia la sua faccia 63 p-.- --- ATTO SECONDO - PARTE SECONDA - Gj -- F A L S i.kFF Dove m'ascondo? ALICE Non traditemi Johu.. Dietro il paravento. FALSTAFF (Falstafi sl rimpialta dietro il paravento. Quanda FalstaR è nascosto, Quickly fa cenno a hIeg che sta dietro l'nscio di destra: 3leg entra fingendo d'essere agitalhsinia. Quickly torna a d escire) Mi par rnill'anni D'averti fra le braccia. - T'amo. .. MEG (rincorrenrlola e tentando d'abbracciarla) Alice ! che spaveiito! Che chiasso! Clie discordia! Koii perdere un inoiiieilto, Fuggi!... AWCE (difendeiidosi) Per carità!... FALSTAFF (la prende attraverso il busto) i Vieni ! QUICKLY (dall'anli~alagridando) Signora Alice! I ALICE hiisericordia! Che avvenne? MEG Il tuo consorte Vie, gridando ncco~r'zromo! Dice... FALSTAFF (abbandciiia Alice e rimane turbato) Chi va là? ALICI% (presto a bassa voce) QUICliLY (entrando e fiiigeudo agitazione) (Parla più forte). Signora Alice! MZG ALICE Che c'è? QUICKLY (rapidamente interrotta dalla foga) Mia signora! C'è Mistress Meg, e vuol parlarvi, sbuffa,,,, Strepita, s'abbaruffa ... FALSTAFF Alla maloral QUICKLY :!L vuol passar e la trattengo a stento.. Clie VUOI scannare un uoniol 1l l ALICE (come sopra) (YOII ridere). MZG E i correva invaso da tremelido Ftlror ! Maledicendo Tutte le figlie d'Eval 66 &l'l0 SXCOXUO - PARTE SGCONbX FALSTAFP 7 (i - p MEG Dice Che un tuo ganzo hai nascosto, Lo vuole ad ogni costo Scoprir... QUICICLY (rilornando spaveiitntissima e gridando plb di prima) Signora Alice ! Vien Mastro Ford! Salvatevi1 f1: come una tempesta! Strepita, tuona, fulmina, Si dà dei pugili in testa, Scoppia in minaccie ed urla ... Alice, Meg, Quickly, M.r Fora,. poi subito il D.r Cajris, poi Felilon, poi Bardolfo e Pistola, poi Naiinetta. Falstaff sempre ~znscosto nel $nrnvento. BORD (dal foudo gridando rivolto a chi io segue) Chiudete le porte! Sbarrate le scale! Seguitemi a caccia ! Scoviamo il cigilale l (entrano correndo il D.r Cajris e Feutou) Correte mll'orine, si.ill'usta. [a Feui T u fruga h'cgli anditi. ALICE inv~~icitiatidosi a Quickly a bassa voce e uu poco allaruiata) (Dassenno oppur da burla?) ~MRDOLPO FALSTAPP (sgomeiitatissimo avrà giA fatto uii pncso per fuggire dal paravento, ma udendo la voce del. l'uomo torna a rirnpinltarsi) I1 diavolo cavalca Sull'arco di un violiilo!! 14lice con una mossa rapidissima lo chiude nel paravento h modo clie non 8 pii1 vediiloi PISTOLA A caccia! FORD (a Bnrdi~lfoe Pistola i~~dic:~ndo la camera a destra) Sventate la. fuga! Cercate là dentro! (Uurdoli'o e Piitola si precil>it:itia tiells camera coi bastoni levali) ALICE (afiioiilailào r'ord) BORD (di dentro urlaiido) Ma1311dri110!! ! e (irrompoiio nella sala gridn:icln, niciilre Fenton corre a siiii;tra) n_axcr;Lu (ancora ad alta voce) Dassenno. Egli scavalca T,e siepi del giardino.. . Lo scgtie una gran calca Di gente ... è già vicino ... PvIentr'io vi parlo ei valca I,'ingresso. .. 10) Sci t u dissennato? Che L i ? FORD (vede il cesto) Chi c'è dentro quel cesto? 68 FALSTAFF ATTO SECONDO - PARTE SECONDA FORD ALICE Troviamo Mi lavi! ! rea moglie! (cunsegiian<lo iin mazzo di diiavi al D.r Cajns, che escirà correndo dall'nscio di sinistra) Tu, piglia le chiavi, Xovista le casse, va. (rivolgendosi ancora ad Alice) Ben t u mi lavi! klodo com'egli fugga. MEG Nel panier. ALICE No, là dentro ( d i un calcio alla cesta) Al diavolo i cenci! 69 - - Non c'entra, è troppo grosso. (gridando verso il fondo) Sprangatemi l'uscio Nel parco! - FhLSTrnI: (sbalordito, ode le parole d'Alice, sbuca e corre alla cecta! Vediam; sì c'eritro, c'entro. (estrae [uriosamenle la biaiiclieria dalla cesta, friigurido e cercando dentro, e disseminando i p.liirii siil pavimeuto) Camicie... goilnelle... - Or ti sguscio Briccon! - Strofinacci! Via! Via! - Cuffie rotte! - Ti sguscio. - Lenzuola ... berretti da notte ... - Kon c'è ... (rovescia la cesta) ALICE, MEG, QUICICLY (goardau'do 1 pauui spard Che uragano! ! PORD (correndo e gridando, esce dalla porta a sinistra1 ALICB Corro a chiamare i servi. (esce) MEG (a Faistaff, fingendo sorpresa) Sir Joliii ! Voi qui? Voi? FALSTAFF (entrando nella cesta) T'aino! Amo te sola ... salvami! salvami! Cerchiain sotto il letto, Nel forno, nel pozzo, nel bagno, sul tetto, I n cantina ... MEG fariletico ! QUICKLY Cogliam tempo. FALSTAFF (accovacciandosi con grande sforzo nella cesta) Ahi !... Alli !... Ci sto... - Copritemi... ATTO SCCO?TUO - 7" I?.\R'I'E SLCOKUA - p -- - --- --- - --W QUICI<J,Y (a Me:) I'resto! colmlaino il cesto. Ifta tutte due con gran fretta ricncriano 13 hiaiiclieria riel ce;lo) NANNBTTA Tocchiamo il porto. FGNTON Meg e Quickly attendowo a ~ ~ a s c o ~ z d eli'alstaff ~,c softo In binncheria nteutre Nannetta e Fenton ~ ' i ~ t ~ idl a~ zsi~aistt o a. Siamo a nostr'agio. - NANNGTTA S t a zitto NANNETTA lsottovoce, con cautela a Fento;~) Vien sul inio petto! FENTON Che chiassi, l NANNDTTA NANNCTTA irrvvr;iii<Io>ial paravciito: I'eiiliin 1.1 segirà I l paravenlo Sia benedetto!) Qu;inti scliiarnnzzi! Segui il niio passo. PBKrOIY NAXXETTA Qiii ogiiun delira Coli vario error. Son pazzi d'ira ... attento. FENTON (abbracciandolal (Vien qua. Casa di pazzi! C .\'annetta e Fciiton nascosti nel paravento. M.r Ford ed il 19.r Cajus d a silzisfvn, Bardolfo e Pistola d a destva cola GENTE »CL VICINATO. Quickly e Mcg acca??fo nlin cesta (iozie c'è Falstaff izascosto. P o i tiio~nci.iì Alice dal foi?i/o. D.r CAJUS FErnON E noi d'ainor. NANNETTA 00 ~ ~ i e o dper e mano, lo conduce dielro il paravento e vi si nasmudonoj Seguimi. Adagio. (urlando di dentro) Al Indrol PORD (come soprs) - ATTO SECONDO - --- D.r c ~ j u s D.r CAJUS (tenta aprire i'arinadio colle chiavi) (entra, traversando di corsa la sala) Scluartatelo! T'arrendi ! FORD (comc soyia) Al ladro! (incontrando Bardolfo e Pi.tola P A R r E SECONDA die corrono da destra) C'è? B B R D O L F O i? PISTOLA (dalla porta di sinistra, di c0r.w) PISTOLA Nessuno ! No. PORD (a Bardollo) Vien fuora! Codardo! Sugliardo I FORD 1s Bardolfo e Pistola mentre contlnua a sloraare l'armadio col D r Cajus) Cercatelo ancora! C'è? (Barrlolfo e Pistola ritornano subito d'onde eranc venuti) BARDOLFO T'arrendi ! Scanfardo ! (riesce finalmente ad- aprire l'armadio) Non c'è, no. Non c'è!! FORD (correnilo, cercando e Iru~andonella cassapanca) n.r CAJUS (aprendo a sua volta la cassapai:rn) Vacla a soqcluadro - Vierii f~1ora1 I,n cnsa. (Baidolfo e Pistola escono da sinistra) Non c'è! (gira per la sala sempre cercando e frugando) D . r CAJUS Pappalardo! Beòn! Bada a te! (dopo aver guardato nel camino) Non trovo nessuno. FORD Eppur giurc. Che l'uomo è qua dentro. Ne sono sicuro1 Sictiro ! Sicuro ! D.r CAJUS Sir John! Sarò gaio Quel dì ch'io ti veda dar calci a rovajo! FORD (come un ossesso aprendo i1 cassetto del iavolino) Scagnardo ! Falsardo ! Bricco11! ! (Nautictia e Fenton senipre dietro il paravento si saran fatte moine di:rante il frastuono) NANNETTA e FENYON (si danno un bacio sonoro nel posto del verso marcato dall'asterisco) (*) ! Ijn questo punto è cessato il baccauo e tutti seutono il susurro del bacio) FORD (sottovoce, guardando il paravento) FORD (slanciandosi contro I'ariaadio e facendo sforzi per aprirlo) T'arrendi, furfante! T'arrendi! O bombardo Le mura1 G'è. D.1 C A J U S (come sopra) C'è. 73 ( n e l pnravento) (intorno al paravento) QUICKLY (accarito alla ci-sta, a hleg) F O KD (avviandosi piaii piaiio e cautamente al pai .ivento) NAh N E T T A S e t'agguanto ! (a r e n t o n ) D.r CAJUS (coiiie sopra) S e ti piglio! Mentre quei vecchi FORU Corro& lor giostra S e t'acciuffo ! Noi di sottecchi D.r CAJUS Se t'acceffo! (intorno alla cesta) Corriaiil la nostra. Facciam 1 le viste D'attendere ai panni; Piir ch'ei non c'inganni Con mosse impreviste. Fin'or non s'accorse Di nulla, egli pub Sorprenderci forse, Confonderci no. FORD L'amai* non ode T i sconquasso ! Tuon ne bufere, D . i CAJUS T'arronciglio Vola alle sfere Conie un cali ! Beate F O IZD 9 gode. Ti rompo il cefio! D.r CAJIIS Guai a te! I FOKD FENTON i (a Nannetla) Prega il tuo cauto! 1 MEG (accanto alla cesta, a Quickly) Facciamogli siepe Fra tanto scon~piglio. Ne' giuochi il periglio È un grano di pepe. I1 rischio è un diletto Che accresce I'ardor, Che stimola in petto Gli spiriti e il cor. D.r CAJUS Guai se alfiri con te ni'azzuffo! S e ti piglio! FOKD Se t'agguaiito D.r C A J r J S S e t'acceffo ! Bella ! 'ridente ! O h ! cdme pieghi l 1 Verso i miei prieghi ~ o n n e i c a m e ne ! FALSTAFF (sbucaildo colla faccia) Affogo l QGICKLY (ricacciaridolo giù) S t a sotto. FORD Se t'acciuffo ! BARDOLFO (rientraiido d a sinistra) Non si trova. PISTOLA (rientiando cori alcuni del viciriato) Noil si cogl~e. FOKD ( a Bardollo, Pistola e loro conipagni) Bsss ... Qua tutti. hIEG Or questi s'insoige. L ~ a t t h i ,a.1cora cogli al^ che brilla, E 1 i qdintiiia l Viva rl~ll'ora. i Q U I KLY ahbassaiidosi e parlarido a Falsial! siilla cesta) Se l'altro ti scorge Sei morto. ATTO SECONDO (intorno al paravento) (nel paravento) FORD (sotlovoce con mistero, iiidicaiido il paravento) L'ho trovato. Là c'è Falstaff con mia moglie. FENTON FORD ('cxne ti vidi PISTOLA e D.r CAJUS (ilaiorno alla resta) FALCTAFP Son cotto1 ll'iiinamorai, 1: Zitto ! 77 PARTE SECONDA (rispondendo sotto la biancheria) B ARDOLFO Sozzo cali vituperato! l - t u sorridi I'crchè lo sai. MEG Sta sotto! F.&I,STAFP (sbucando) Zitto! ! Che caldo! FORD Urlerai dopo I,& s'è udito il suon d'un bacio. BARDOLPO Noi dobbiam pigliare il topo Mentre s t a rodendo il cacio. NANNETTA 1,u spiritello I )':illior, volteggia. Ragioniam. Colpo non vibro Senza un piano di battaglia. QUICKLY FENTON uii sogno bello Bravq. (;i$ D.r CAJUS Un uon. di quel calibro Con un soffio ci sbaraglia. I )'Imene albeggia. FORD La mia tattica maestra Le sile mosse pria registra. (a Pistola e a due compagui) Voi sarete l'ala destra, (a Bardolfo e al D.r Cajus) Noi sarem l'ala sinistra, (agli altri compagni) E costor con piè gagliardo Sfonderanno il baluardo. TUTTI GLI ALTRI Bravo. D.r CAJUS Bravo Generale Aspettiamo un tuo segnale. FALSTAPF Mi squaglio! FORD GLI ALTRI QrncnLu Sta sotto! Sta sotto! MEG I1 ribaldo Vorrebbe un ventaglio. PALSTAFF NANNETTA 'I'utto delira, Sospiro e riso. Sorride il viso 1; il cor sospira. Comc in sua zolla Si schiude un fior, T,n sila corolla Svolve il mio cor. (supplicante, col naso fuori) -, Un breve spiraglio Non chiedo di più. QUICKLY Ti metto il bavaglio Se parli. MEG cacciandolo sotto la biancheria) Giù ! QUICKLY (come sopra) Giù l 78 FALSTAFF A T T O SECONDO (al D.r Caius accostatido l'orecchio al paravento) Senti, accosta un po' l'orecchio! Che patetici lameiiti! ! Là c'è Alice e quac'è il vecchio Seduttore. Senti! senti! Essi credon d'esser soli Nel loro tenero abbandon. Su quel nido d'usignuoli Scoppierà fra poco il tuon. BARDOLFO (a Pistola) Vieni qua, fatti più presso Vieni a udir gli ascosi amanti. S'ode un murmure soi~imesso Qual di tortore tubanti. E un fruscio che par di gonna, Un fruscio vago e legger; E la voce della donna Che risponde al cavalier. ' (intorno alla cesta) r CAJUS (a Ford accostaiido l'oiecchio al paraveiito) D IÌENTCN - Piano, piano, a passo lento Mentr'ei sta senza sospetto Lo cogliamo a tradimento, Gli facciamo lo sgambetto. S'egli cade più non scappa Nessun più lo può salvar. - Nel tuo diavolo t'incappa Che tu possa stramazzar! FORD (agli altri) Zitto! A noi! Quest'è il momento. Zitto! Attenti! Attenti a me. D.r CAJUS Dà il segnal. (a Quickly) quelle ciglia I i iiieraviglia I t vni e chiari. a mia dolce! i 111~1lla d'or. C ,i e che inolce ' trli'arpa i1 cor. FALSTAPF NANNETTA Dolc i D'an I (sbucando e sbuffando) ii.liiaini Ouff!... Cesto molesto ! ALICE (che è rientrata e si sarà avvicinata al!a cesta) Silenzio ! FENTON m Dirn FALSTAFF \)ramo! ,\e m'ami! (sbucando) Protesto! MEG e Che bestia restia. FALSTAFF (gridando) l Portatemi via! MEG ]E matto furibondo. Uno ... Due ... Tre. FALSTAFF (rovesciano il paravento) CAJUS Non 6 lui ! ! (nel i g TUTTI (ravvisando sua figl~acon Fenton) Sbalordimento ! QUICKLY NANNETTA Si t' I I O ! FORD D.r Stiam zitte! stiam zitte! Trattieni le risa S e l'altro s'avvisa Noi siamo sconfitte. Costui suda e soffia S'intrefola e tosse, Per gran battisoffia L e viscere ha scosse. Costui s'è infardato Di tanta viltà Che darlo al bucato È averne pietà. Sta zitta! S e ridi La burla è scoperta. Dobbiam stare all'erta. T u il giuoco disguidi. Geloso marito, Compare sfacciato, Ciascuno è punito Secondo il peccato. Parliam sottovoce Guardando il Messer Che brontola e cuoce Nel nostro panier. (lo due fari 1 PISTOLA (a Bardolfo) GENTE DEL VICINATO QUICKLY (a hTEG Sento, intendo e vedo chiaro Delle femmine gl'inganni, Non vorrei, compare caro, Esser io ne' vostri panni. Chi non sa ridur la moglie Colle buone alla ragion Dovrà vincer le sue voglie Colla frusta e col baston. Odi come amor lo cuoce ! Pare Alfèo con Aretusa. Quella gonfia cornamusa illanda fuori iin fil di voce. Ma fra poco il lieto gioco Turberà dura lezion. Egli canta, ma fra poco Muterà la sua canzon. 79 PARTE SECONDA $ 1 1 ~paravento) 1 (intorno al paravento) FORD - inrsi del paravento riman.., cgl'erti e confusi) (si nasconde) Aiuto ! ALICE, NIEG, Q U I C K L Y È il finimondo! . 80 FALSTAFP 7 - ----v FORD (a Nannetta con f i m ) I,&! presso alle giui~caje Dava$ al crocchio delle lavandaje. Ancor nuove rivolte! (a Fenton) Tu va pe' fatti tuoi! &'ho detto mille volte: Costei non fa. per voi. TUTTE Sì, sì, si, si! (Nannetta sbigottita fugge e Fenton esce dal fondo) BARDOLFO NANNETTA e PISTOLA (ai servi che s'aliliticano a sollevare la cesta) (correndo verso il fondo) C'è clentro un pezzo grosso. È: là! Ferma! FORD ALI C E Dbve ? (al pnggetlo, clie poi e,ce d.illa scala nel fondo) DARDOLFO (correndo) Tu cliiama mio marito; 3 Là! PISTOLA (correndo) Là! sulle scale. ?Ieg, riientie Naniielta e Quickly sianno a guardare i servi che aviarino sollevata la cesta1 Gli narreremo il nostro caso pazzo. ?o10 al vedere il Cavalicr nel guazzo D'ogni gelosa ubbia sarà guarito. QUICSLY (ai servi) FORD Squartatelo! PISTOLA, BARDOLPO, D.r ed i compagni CAJUS Pesa ! A L I C E e MEG (al servl clie sono già vicini alla Gnestra) A caccia! purcau Coraggio ! Che caccia infernale l NANNETTA {tutti gli uomini salgono a corza la scala del fondo) I1 fondo ha fatto crac! 91,ICE (scampaiiellando) Ned! Will! Tom! Isaac! Su! Presto! Presto] (Nannetta rientra con quattro servi e un paggetto) NANNETTA, MEG, e QUICKLY Su l Rovesciate quel cesto Dalla finestra nell'acqua del fosso ALICE (la cesta è portata In alta) ... Trionfo ! trumE Trioilfo! Ali! Ah! ALICE Che tonfo! NANNE'FI"P 6 nfEG Che tonfo ! (la cesta, Falslaff e la binnclieria capitombu!aiio gih dalla finestra) TUTTE Patatrac ! ATTO TERZO (gmri griilo P rir-ata di doniie da:l'csterno: immeiisa risata. di Alice, Katiiictta, Meg e Quiclrlp. Ford e gli oltii uoiiiiiii ricntraiio: Alice vedendo Ford lo piglia per un braccio e lo c o ~ d u c e rapidamelile alla finestra). PARTE PRIMA, Un piazzale. A tlcslra l'esterno dell'0stevia della Giavreftieva coll'itisegna e il motLo: Honny sori qui rito1 3, pense. G ~ i aparics cll fiatici~al pottone. .- h Sora dcl tramw t o A t t o Terzo - l':irte -l'rima l::\I,><'~~.\Pi~ panca. rnediLnnrlo, - I'L'~si sciiole, dà u n gran pugno siilln Ipnrica e riooito verso l'interno dell'osieria chiama I'OsLe). (:.ccliitn -.l1118 Ehi ! ' ~ ' ~ T c ~ Il I ~ c ~ c (litorna ii~c~lilal~oiiilri) f i l o i l d o liiilri~. - hiilnrlo tubalrln. .Reo montio! (l'Oste dali'ostf~in, riceve I'oi~liiiee rientra) I i a v e r t ~ i e r e : un hiccbler di viri c a l d o . I lo, disiiqti~.a v ~ ò\rissiito t'ii-iti anni, audace c destro i'ax~aliere, per esscre p o r t a l o i11 i I n c.,tilcstro 15 r;itt:i lo 311 cariale co' p n n i ~ i l i i i ibicclii, ~ ' o l s i esi fa coi gatti e P c2tellii1i cicclii. Clir se n o n g n l l ~ g g i n v apir nic qhicsi'epa C r o n G a b'crto a f l r i g a v o . - R r u t t n imoilc. - T,'acqun mi q0176a. \'a, rcccliio Jnlin, va, va per Ix ttia via; cammina 1:incllii lu ~liuoia.- A l l o r sco1nparir.i la vera I'iiili à <I,11 mondo. Clic g i u r i i a taccia nera. 1 I ' a i ~ ' : i il c i d ! - I n ~ p i r ~ g utr,.qqm. o - 1 1 dei ~ peli g~-igi. su d'un vassoio un gran bicihici'e dj viiiri calilo. siilla panca e rienlra iieli'osteria) (iiturii;~ l'(>&te porl:l!irln - Alette il I~icci~!rre ITersiamo tin po' di vino a e l l ' a c q r i a del Tami'gi. s~rsegziaiidoed assa]>oranilo. Si shollona I l paitciotto, SI sdrnin, ribeve (be\.e iiidiidosi ~ii,cr> a poco) a sorsal*, i'za~ii- ATTO TERZO Buono. - Ber del vin dolce e sbottonarsi al sole, Dolce cosal - 11 buon vino spercle le tetre fole Dello sconforto, accende l'occhio e il pensier, dal labbro Sale al cerve1 e quivi risveglia il picciol fabbro Dei trilli; un negro grillo clie vibra entro l'uom biillo Trilla ogni fibra iil cor, l'allegro etere al trillo Guizza e il giocondo globo sqnilibra una deinenza Trillante! E il trillo invade il mondo!! !... - PARTE PRIXA 87 QUICKI,Y Essa è innocente. Prendete abbaglio. FALSTAFP Vattene! ! QUICKLY (infervorata) La colpa è di quei fanti bIalaugurati! Alice piange, urla, invoca i santi. Povera donna!! V'ama. Leggete. Falstaft, M.rs Quiclily. - P o i nel fondo Alice, Nannetta, M e g , M . r Ford, D.1- Cajus e Fentoni. (estrae di t a x a una lettera. Palstaff la prende e si meti? a leggere) ALICE (nel fondo sottovoce agli altri, s p i a ~ d o ) (Legge. QUICI<I,Y (inchinandosi e inteli-ompendo Falstalf) 1a , FORD Reverenza. bella Alice... (sottovoce) Legge. NANNETTA FALSTAPP (alraudosi e scattando) Vedrai che ci ricasca. Al diavolo te con Alice bella! ALICE Ne ho piene le bisaccie! Ne ho piene le budella! Voi siete errato ... L'uomo non si corregge, QUICKLY MZG (ad Alice) PALSTAFF Un canchero!! Sento aiicor le cornate Di quell'irco geloso! Ho aiicor l'ossa arreinbatc D'esser rimasto curvo, come una buona lama Di Bilbào, nello spazio d'un panierin di dama! Con quel tufo! E quel caldo! - Un uom della inia tempra, Che in uno stillicidio continuo si disteiilpra ! roi, quando fui ben cotto, rovente, incandescente, M'han ttiffato nell'acqua. Canaglie ! ! ! (Alice, Meg, Eannetta, M.r Ford, D.r Cajus, Fenton sbucano dietro una casa, or l'un0 or l'altro spiando, non visti d a Falstafl e poi si nascondono, poi tornano a spiare) Nasconditi. D.r CAJUS Rilegge. FORD Rilegge. - L'esca inghiotte). FALSTAFF (rileggendo ad alta voce e coti molta attenzione) T'nspetterò ~zelparco Real, n mez~alzotte. Tu verrai travestito da Cacciatore nero alla quercia d i H c r ~ e . ATTO TERZO - P A R T E P R I l I A -- -- ALICE (con voce natiirale) ~UICKLY :li~inr, niiln il ~ i i i < t c r o . Per ri~cdcrvi.Alicc, si vnl d ' i ~ i i a1cy~e1id:i I'opolar. Quclla qtieicia t: uii ltic~goda tivgeiiiJa. T1 Cncrintot,e 11ri.o s'è iii~l->e.;o ad uii suo r:inio. \"h.] clii cretle vetleilo iicoi~ip~iiir ... FA1,STAFP (rabbnniLu prr~ideperuil braccio 1l.rs Qiiich-lg e s'avvia per eiitinie con essa ilcli'osteb ICiitrin~i~o. I,b si discorre iiieglio. N:irr:riiii la ttin frasca. QU1CKLV [iricoiniiici.iti~lriil racnrito <!ella legpriiila con uistero, Pnlta uell'osteria con PalstaB) Quaritlo il rititocco ciella iiiezzanoltc ... Fandonie che ai hamholi Raccontan le i i o ~ i t ~ r Con luiighi preamholi, Per farli dormir. ALTCE, NANNETTA e MEG Veridetta cli donne Non deve fallir. ALTCI? (ripigliaiido il racconto) S'n~rnnzalivitlo e il passo corivcrge Ai tronco ove esalò l'anima prava. Sbucan le Fate. - Sulla fronte egli erge Diie corna luiighe, lunghe, lunghe ... Alice, Meg9 Nannetta, M.r Ford, D.r Crijiis, Peliton Poi Rd.rs Quiclily. FORD Rravn 1 Qllrlle cornn saranno Sa min gioia! IrOHl2 ALICE (dai iondo che avrà sejiuiln la mc.asa di Palstam Ci casca, AT,ICE (aranz~ndoiicon Iiitlo il crocchio, cornicanielite e mistcriosame?~teriliigliaudo il racconto dl R1.rs OoiiLlv) - Quando il rintocco d e l l ~iiiezzaiiottc Cupo si sparge nel silente orror, Sorgoil gli spirti vagaboildi a frotte I$ vien nel parco il nero Cacciator. Rgli carnrninn lento, lento, lento, Nel grati letargo della sepoltura. S'avanza livido. . FAiSN$'tT"I' Oli! che spavento! MCG Già sento il brivido Jella paura! (a rord) R;-i(ln! t u ptir ti meriti Qtinlche cnstigatoiu ? PORD Pcrilona. Riconosco i miei (lemeriti. AT,ICI;: Rln gliai se nticor ti coglie Liueli:~n~nilia feroce Di cvrcar (lenlro il giiwio il'iins noce I,':itii,iiitc c li tti:i iiioqli~. liln il i e i n l - i o c,trin!;r e viinl f,tntasia lesta. M CC, Affretti -+In. T'I:NTT)N Concertiam la mascherata. FALSTAFF A T T O TERZO P - ALICE Nannetta. - P A R T E PRIMA - e-. -. 9' MEG Vien sera. Rincasiarn. NANNETTA Eccola qua! ALICE (a Nauuetta) Sarai la Fata Regina delle Fate, in bianca vesta Chiusa in candido ve], cinta di rose. NANNETTA I3 canterò parole armoniose. ALICE (a Meg) ALICE 17 alla I,'appuntamen~guercia di I-lerne. PENTON C inteso. NANNETTA A meraviglia ! Oh! che allegro spavento! ALICE, NANNETTA e FENTON (scambievolmente) Addio. MEG (a Nannetta e Alice) Tu la verde sarai Ninfa silvana, E la comare Quickly una befana. Addio. (scende la sera, la scena si oscura) (Alire, Nnnnetia, Feutou si a v \ i a n o per uscire da sitiiqtra. - hleg do dcstra) NANNETTA ALICE (sul Limilare a siuistta, gridando e Meg che sarA gia avviata a d aiidaiseiie da dcstra) A meraviglia! Provvedi le lanterne. A L I CE Avrò coli me dei putti Che fingeral] folletti E spiritelli E diavoletti E pipistrelli E iarfarelli. Sti Falstaff camuffato in manto e corni Ci scaglieremo tutti Finch'abbia confessata La sua perversità. Poi ci sinaschereremo E pria che il ciel raggiorni, La giuliva brigata Se ne ritornerà. MBG .. Si. {Aiice, Xanneltn, Penlon escono da siiilstra: in questo momento M.rs Q11icl;l- esce dall'ostrria e veileudo 1:ord e il D.r Cajus che parlano, sta ad origliare siilla sog'iia) FORD (al D.r Cajus, parlandogli segretamente, vicino all'osteria) Non temer, t u sposerai mia figlia. R aminenti bene il suo travestiniento ? n.r cnjus Cinta di rose, il ve1 bianco e la vesta. ALICF: (di dentro a sinistra gridando) Noti ti ~ c o r d a rle maschere. l!Il%G (di dentro a destra gridando) No certo. Nè t u le raganellel FORD (cruliliiiiiaiido il (liscorso $01 D.r Cajtrs) 1o gik d i s j )<,i ~ Siil finir della fcs1.n Verrete a IIIC col volto r i c o p ~ ~ t o Essa dal vel, 1.u da un mantcl frntesco E vi benedir6 coine d u e sposi. T,n rete liiin. u.r cajvs (prriiden~loil Ilrnccio di Fard c4 avvi:ilidoii ;m1 escir? il:, iinistrii! Sinnn r1':iccordri. Qrrrcrir,rr (~161 Iimi*&re deli'ostrria con gesto accorto verso i dile cii? psrnno) (Stai fresco !) (M.= Quickly esce rapidametile da destra) QUTCR Li? (d1 dentro a destra gridando e sempre plh allontauitirlo.;i) liannetta? Ohi.! Nnniiei;t;il N2nilc'ita ! O!iC! PA i? TE SECONDA. NANNETTA (<:i deiilro a siuistra. a1lonl;insniloil: Clic C'+? Che c'è? Q1JICl<I,17 (ci>iliesoprn) Iircpma la canzone della I:;ita. NANME'i'TA ixsrne soprel preparata. P,I,ICF, (di driitro a siriiztrci) 7'11, ilnn t a r - ( S x . Nel rcntro la gwn qiicrciri di XIi-riie N4 fotido l'aigiue rl'uti fosso rroude fwlkis simr hrbiisli io Rorr. iiiil l=. - ATTO TERZO - PARTE SECONDA 95 L - Atto Terzo - Parte Seconda Si odono gli appelli lontani dei guardia-boschi. schiarerh coi raggi della luna. - I1 parco a poco a poco si ri- Fenton poi Nannetta vestita d a REGINA DELLE FATE. Alice ~zolz masc7zerata p o r t a ~ ~ d 6s z ~ l braccio ufza cappa e iiz nlnno ztila maschera. M.rs Quickly in graqz cz!@a e 17zn1zto gvigzo da bgfana, un bastone e uiz Orzltto ci2ffo d i 17zns~lieva z l z 7,zauo. Poi Neg vestita con dei veli verdi e .ilzasclze~nta. FENTON Dal labbro il canto estasiato vola Pe' silenzi notturni e va lontano E alfin ritrova un altro labbro umano Che gli risponde colla sua parola. Allor la nota clie non è pih sola Vibra d i gioia iii un accordo arcailc E iiinamorando l'aer antelucailo Con altra voce al suo foiite rivola. - Quivi ripiglia suon, ma la stia cura Teilcle sempre a d unir clii lo disuila. Cosi baciai la disiata bocca! - Bocca baciata non perde velitura, NANNETTA (di dentro, lontina e avvicinandosi) Anzi rinnova come fa la luna. IIENTON (slanciandosi verso la porta dove udì la voce) hIa il canto niuor nel bacio che lo tocca. (Fenton iede Nan'ietta clie entra e la abbracci%) ALICE lrlivi,l<"ii,io Peiitnri do hTmiinitnrtt3e obl,lig?ii!lolo a vestire 1:i cappa nrrai FISPFTOY (~iiitaio (13 Alire e N a i i n e i t i ad Irirloware la cappa) Clic viio1 clir ciò? NANNrrTA (i~giirslaiidogliil cappuccio) Lasciati fare. Ar,Icz falle coiiilingi!s\ T1 Ir:itTimr~nl c l i ~l:orcl I I P ri~iii;ic(-i:! (Icvr in c,~iorcoi-iio il in ti~>?frn :iii~to. Tr7i-ir:il- LTila, due, tre, ciuatti.(~, cinque, sei, s ~ f t elnltte, <)t-to, i ~ c i r - e .clieci, ianclici, dotlici. - R1czz;iiiottc. !):i~'ita P la quercia. - Numi prot.eggete~iii! - (:io\.el 'i'u 1x1 asnor d'J2~1rcq-mli linsforsslasti in b u ~ e ; J'orlaali corna. - T Nii~iiic'iissecn;rn la inodest,ia. " 1,'ailioi-c iiict:iiilorhusa ~ r nuorrlo in 1111~1 bestia. (a:~coSLil~i~lo) Oilu un soave passo! (Alicc coiripariice nel iliiidi) illicc: ! Alilor ti c1ii:im:i (avvicirinndosi acl Alicr) A1,lCIS (avviiiiiatidd~ia I:al.,Lriiil Cir Johti! I'.\l.S'I'AFB Sei I:$. m i a clarnn! FALSSAPF (afierraiidola) Sei 13 niia dammal - PABTS ATTO T E R Z O -- .- h1EG ALICE O sfavillante amor! SECONDA -~ (dal fondo, senza avanlaie - non ha la maschera] Vien la tregenda! FALSTAFF (attirandola a se con ardore) (rwge) Vieni! Già fremo e fervo! ALICE (conie sopia) A1,ICZ (sempre evitando l'abbraccio! Ahiinè ! Fuggiaino i Sir Johu! FALSTAFP (spaventato) Sono il tuo servo! Sono il tuo cervo inibizzarrito. Ed or Piovan tartufi, rafani e finocchi!!! E sien la mia pastura! E amor trabocchi! Siam soli ... ALTCE Dove ? ALICE (fuggendo d a destra rapidissimaiiicriLe) I1 cielo perdoni al mio peccato! FALSTAPP (applattaudoci accanto al tronco della quercia) I1 diavolo non ouol ch'io sin dannato. No. Qua nella selva densa NANNBTTA (di de11i.-o) Mi segue Meg. FALSTAFP E', cioppia l'avventiira! Venga anche lei ! Squartateini Coine un camoscio a mensa!! Sbranatemi! ! ! - Cupìclo Alfin ini ricompensa! Io t'amo ! t'amn! MEG (di dentro) Aiuto! ! ! ALICE (fingeiido spavctito) Un grido! Ahii~iè! Ninfe! Blfi ! Silfi ! Doridi ! Sirene! L'astro degli incantesmi i11 cielo è sorto. (comparisce nel fondo fra le fronde) Sorgete! Ombre serene! FALSTAFF (gettandosi colla faccia contro terra, lungo disteso) Sono le Fate. Chi le guarda è morto. ---. Nnniicttn rj,,sil/n da Rrgirrn ciclie Fnie. Aldce: nlc?lrze Rn,yazuctie ~~t's(I'Iii( i n F n f e Ilin;?rilc r (?';t Fafe n z x r r c . Falstaff sc:;til,rc d i s / c s o cot~iru~ L ' Y Y ~F~~~~uollii~. , (.b:icnndo , \ l ,l L t*: caiiiamente d.i iiiii;Lra con alriine Pnlc) ATTO TERZO - PARTE SECONDA LA REGINA DELLI-, FATE Sul fil d'un soffio etesio Scorrete agili larve, Fra i rami un baglior cesio D'alba lunare apparve. Inoltri,i~n. NA4NI2'I'TA [PC.ircaiido a siiiisiia con altre Pale c s c o i ~ c i i ~ li;.il?lam a Danzate! e il passo blanda Misuri un blando suon, Le magiche accoppialido Carole alla. canzoii. .1I,JCI< (sculge FaislnTf c io indica niie altre) Steso al srrol. La selva dorme e sperde Incenso ed ombra; e par Nell'aer denso un verde Asilo in fondo a1 mar. LA REGINA DELLE FATB N A NN FIT'l'A (ln<lic,in:lti alle l',il? i l lo10 pmlri. nlrnitc Alicc parlf rn~iii1;rrriiiitc da r i i ~ l s t r ~ ) '1'iit.l~ {ltij, tlielio ;i. IIIC. 'umicici,iiri. t, l occ:i a te. . (le pnccole Pate =i di%lionzon? in rercliio iiitorno alla loro Regiua: le Pale pii1 @aridi ir,rmano criippo n slnisiiz.) Erriam sotto la luna Scegliendo fior da fiore, Og" corolla in core Porta la sua fortuna. Coi gigli e le viole Scriviam dei nomi arcani, Dalle fatate mani Germoglino parole. Parole alluminate Di puro argento e d'or, Carmi e malie. Le Fate Hanno per cifre i fior. LE FATE (mentre le piccole F a t e vanno coglieiido fiori) Moviamo ad una ad una Sotto il liingrp albor, FALSTAFF IO2 -- Verso la quei-cia bruna Del nero Cacciator. 103 ATTO TERZO - PARTE SECONDA PORD (che sa18 accorso vicino a Falstaff! Cornuto come un bue1 (tutte le Fate colla Regina meiltre cantano si avviano lentamente verso la quercia) PISTOLA Rotondo conie un pomo! Dal fondo a sinistra sb?ica~zn:Alice mascherata, Meg da N i n f a verde colla nzaschcra, M.rs Quickly da befùna, nzasclzerata. Sono precedzhte da Bardolfo vestito con u n a cqbpa rossa, senza .irtaschern, col c a ~ p u c c i onbbassnto szrl volto e da Pistola da satiro. Seguono: il D.r Cajus in ca$pa grigia, senza maschera, Fenton in cappa Izera, colla mascliera, Ford senza cappa, 722 mnsclzera Parecchi borghesi in costumi fantastici clziudono IL corteggio e van?zo a fovrnare gruppo a desfra. Nel fo~zdo altri nzasc?iel/nti portano lantenze d i varze foggie. BARDOLFO Grosso come una nave! PISTOLA e BARUOLPO (toccando Falstaff col picdc) Alzati olà! FA1,STAFB (alzando la testa) Portatemi una grue! Non posso. PORD BARDOI,FO (intoppando nel corpo di Falstaff e arrestando tutti con un gesto) È: troppo grave. QUICKLY Alto là! $3 corrotto! PISTOLA CORO (amo1rendo) Chi va l à ? l ALICE, MEG, NANNETTA FALSTAFF I'ietà ! B corrotto! % impuro! 1 CORO QUICKLY (leccando Falslaff col bastone) C'è un uomo! ALICI?, NANNBTTA, MEG C'è un uom! BARDOLPO (mo dei gran gesti da stregone) Si faccia lo scongiuro! ALICE I (in dicpartc a Kannetta, mentre il D.r Cajus s'aggira come chi cerca qualcuno. Pcnton e Q1ikkl9 Nnnnctta colle loro persolle) CORO Un uoln! (Evita il tuo periglio. Già il Dottor Cajo ti cerca. ATTO TERZO - P A R T E SECONDA - _ - I _ _ _ _ _ _ NANNETTA Troviamo Un nascondiglio. (s'avvia con Fenton nel fondo della scena, protetta da Alice c da Quickly) QUICKLY Poi tornerete lesti al mio richiamo). BARDOLFO (continuando i gesti di scongiuro sul corpo di Falstafi) Spiritelli ! Folletti ! Farfarelli ! Vampiri ! Agili insetti Del palude infernale! Punzeccl-iiatelo! Orticheggiatelo ! Martirizzatelo Coi gri6 aguzzi! (accorrono velocissimi alcuni ragazzi vestiti da folletti, e si scagliano su Falstan) FALSTAFF (a Bardolfo) Ahimè! t u puzzi Come una puzzola, ---- LOLLETTI e DIAVOLI Scrolliain crepitacoli Scarandole e i~:icchere! Di schizzi e di zacchere Quell'otre si inacoli. Mei-iiain scorribandole, Danziamo la tresca, Trescliiam le faràndole Sull'ampia ventresca. Zanzjre ed assilli Volate alla lizza Coi dardi e gli spilli! Ch'ei crepi di stizza! AIJCE, MEG, QUICKLY Pizzica, pizzica, Pizzica, stuzzica, Spizzica, spizzica, Pungi, spilluzzica Pinch'egli abbài ! FA1,STAFP Alli! Ahi! Ahi! Ahil FOLLGTTI FOLLETTI (addosso a Falstaff spingendolo e facendola ruzzolare) Cozzalo, aizzalo Dai piè al cocuzzolo! Strozzalo, strizzalo! Gli svanipi l'uzzolo ! Pizzica, pizzica, l'unghia rintuzzala! Rtizzola, ruzzola, ruzzola, ruzzola ! Ruzzola, ruzzola, ruzzola, ruzzola! ALICE, QUICKLY, MEG Pizzica, pizzica, Pizzica, stuzzica, Spizzica, spizzica, Pungi, spilluzzica, Finch'egli abbài! FALSTAFF Ahi! Ahi ! Ahi! Ahi l (fanno ruzzolare Falstaff verso il proscenio) D.r CAJUS e FORD Cialtron ! PISTOLA e BARDOWO Poltron ! Ghiotton I 105 106 ATTO TERZO - PARTE SBCONDA FALSTAFF I _ _ - TUTTI GLI UOMINI Pancion ! 13eòn ! Briccon ! In ginocchion! (io alzano in qualtro e lo obbligano a star ginocchioni) PORD Pancia ritronfia! TUTTI GLI UOMINI Uorn frodolento! FALSTAPP Ahi! Ahi! mi pento! GiJ FAISTAFF Ahi! Ahi! mi pento! GIJ ALICE Guancia rigonfia! UOMINI TTom turbolento! UOMINI Capron ! Scroccon! Spaccon ! BARDOLPO (colla faccia viciliissima alla faccia di falstaff) Riforma 13 t u a vita! PISTOLA Vuota-barili! FALSTAFP Tu puti d'acquavita. MEG T U T T E L E DONNR Sfonda-sedili ! Domine fallo casto! FAI~sTAFF D.r CAJUS Sfianca-giumenti ! Ma salvagli l'addomine. LE DONNE PORD Triplice mento! e PISTOT,A Di' che ti penti! D o d i l e fallo guasto ! FALSTAFP Ma salvagli l'adcioinin~. BARDOLFO (Bardolfo prende il bastone di Quizkly e di una bastonata a Falqtaff) FALCTAFF LE DONNE Fallo punito Domine! FAT,STAFF Ahi! Ahi! mi pento1 ' Ma salvagli l'addomine. 107 ATTO TERZO - PARTE SECONDA p - TUTTI LE DONNE (Pistola gli dà un colpo di frusta) Fallo pentito nomine! Furfanteria l PALSTAFF FALSTAFF Ma salvagli l'addomine. Ahi! Così sia. D.S CAJUS, FORD, BARDOLFO, PIST0i.A TUTTI Globo d'impurità! Rispondi. Caglioffesa ! FALSTAFF FALSTAFP Akii ! Così sia. Ben mi sta. D'.T CAJUS, FORD, BARDOLFO, Monte d'obesita Rispondi. BARDOLFO PISTOLA Ed or che il diavolo ti porti via! l! (nella foga del dire gli casca il cappuccio) FALSTAFF FAI,STARF (rialzandosi) Ben mi sta. D.r Nitro! Catrame e so!fo!!! Riconosco Bardolfo! CAJUS, FORD, BARDOLFO, PISTOLA (violentissimamente contro Bardolfo) Otre di malvasia Rispondi. FALSTAFF Cosl sia. BARDOLFO Re dei panciuti! PALSTrnF Va via, tu puti. BARDOLFO Re dei cornuti! , Naso vermiglio l Naso bargiglio ! Puntùta lesina! Vampa di resina! Salamandra! Ignis fntztus! Vecchia alabarda! Stecca ' Di sartore ! Schidion d'inferno ! Aringa secca l Vampiro ! Basilisco ! Manigoldo ! Ladrone! 110 detto. E se mentisco Voglio che mi si spacchi il cinturone! ! ! ! TUTTI Bravo l PALsTAEF Va via, tu puti. Un poco di pausa. - Sono stanco. ATTO TERZO - PARTE SECONDA QUICIILY FORD (che si trova vicino a Bardolfo, gli dice a bassa voce) Parlano chiaro. (Vieni. Ti coprirò col velo bianco). PALSTAE'F (meiltre il D.r Cajus ricomincia a cercare e cercando esce, dalla parte opposta, Quickly e Bai do110 scompaiono dietro gli alberi del iondo) Incomincio ad accorgermi D'esser stato un somaro. FORD (con un inchiiio iroiiico, avvicinandosi a Falstaff) ALICE E un cervo. Ed or, mentre vi passa la scalmana, Sir John, dite: I1 cornuto Chi è ? ALICE I11 PORD E un bue. e MEG TUTTI (che si saraniio dviicinale, ironicamente a Falstaff smascheraiidosi) (ridendo) Chi P ? Ah! Ah! ALICE FORD Vi siete fatto muto? E un i~iostroraro! PALSTAFF FAI,SrtlPl?' (dopo un primo istante di shalordimento andaiido incoutro a Pord) (che avrà riacquislata la sua calma) Caro sigiior Fontana! Ogni sorta di gente dozzinale Mi beffa e se ne gloria; Pur, senza me, costor con tanta boria No11 avrebbero 1111 bricciolo di sale. Soil io che vi fa scaltri. L'arguzia mia crea l'argiizia degli altri. ALICP (interponendosi) Errate nel saluto. Questo è Ford mio marito. QUICKLY TUTTI Cavnliero Voi credeste due donne così grulle, Così citrulle, Da darsi anima e corpo all'Avversiero, Per un uom veccliio, sìiclicio ed obeso... Ma bravo ! VORD MEG Con quella testa calva ... ALICE, MEG I: QUICK1,Y E con quel peso! I Per gli Dei! Se non ridessi ti sconquasserei! Ma basta. - E d or voglio che m'ascoltiate. Coronerem la mascherata bella Cogli sponsali della Rcgina delle Fate. (il D r Cajiis e nardolio vestito d a Regina delle Fate col vi30 coperto da un velo <'a, atiazon tenendosi prr mano Il D r Cajuq ha la mc~5cherasul volto) ATTO T E R Z O - P A R T E SECONDA -- Già s'avanza il corteggio nuziale. È: dessa. TUTTI (ridendo, tranne Ford, il D.r Cajus e Bardolfol Ah! Ah! Ah! Ah! TUTTI D . 1 CAJUS (riconoscendo Bardolfo, immobilizzato dalla sorpresa) Attenti ! Spavento ! FORD FORD H a il serto virginale. Circondatela, o Ninfe. Tradimento l GLI ALTRI (n.r Cajus e Bardolfo si collocano nel mezzo: le Fate grandi e piccole li circondano) (ridendo) A poteòsi ! (presentaiido Nannetta e Fenton entrati da pochi istanti. Nannetta ha un gran velo celeste e fitto che la copre tutta. Fenton ha la maschera e la cappa) FORD (guardando I'altra coppia) Un'altra coppia D'atnanti desiosi Cliiede d'essere ammessa agli augurosi Connubi ! Fenton con mia figlia! !! D.1 CAJUS (estemefatto) I Io sposato Bardolfo! ! PORD TUTTI E sia. Farem la festa doppia. Ah! Ah! Avvicinate i lumi. (i folletti giiidati da Alice si avvicinano colle loro lanterne) D.r t CAJUS Spaventa l I1 ciel v'accoppia. (Ford e davaiiti alle due coppiE) (Alice prenderà in braccio il più piccolo dei ragazzetli che sarà masclierato da spititello, e IniB iii modo die la lanterna che tiene in mano illiimini in pieno la Paccia di Eardolfo appena questi ms1q.à senza il velo che lo nasconde. Un altro spiritello guidalo da Meg illuiniiierà Nannetba e Fenton) Giù le maschere e i veli. - Apoteòsi! (al comando di Ford rapidamente Fenton e il D.r Cajus si tolgono la maschera. Nannetta si toglie il velo e Quick$ toglie il velo a Bardolfo: tutti rimangono a viso scoperto) LE 113 -- DONNE Vittoria ! TUTTI (tranne Cajiis e Ford) Evviva ! Evviva ! FORD (ancora sotto il colpo dello stupore) Oh ! inernviglia! -- ATTO T E R Z O - l'ARTI3 SECONDA -- -- .- P - FORD ALICE (avvicinandosi a Ford) L'uorn cade spesso nelle reti ordite Dalle malizie sue. FAI,STAFF (avvicinandosi a Ford con un iuchino iroiiico) Caro buon Messer Ford, ed ora, dite: i,o scornato chi è ? FORD (accenna al D I Cajus) Chi schivare non può la propria noia L'accetti di buon grado. Facciamo il parentado E che il ciei vi dia gioia. TUTTJ (Lraiine D.r Csjlis) Evviva! FALSTAFF Un coro e terininiam la scena. Lui. D.r CAJUS (acceriiia a Ford) TORD E poi con I:alstaif, tutti, andiamo a cena Tn B'OKD TUTTI No. D.r CAJUS Si. BARDOLPO (accenna a Foid e al D.r Cajus) Voi. FENTON (accenna pure al D r Cajus e Fold) Lor. (cala la tela) D.r CAJUS (mettendosi con Furd) Eoi. FALCTAPP Tutti e due. SLICE (niettetido Falstaii con Ford e D.1 Cajus, No. Tutti e tre. (a Ford ino+tiando Nannetla e Fenton) Volgiti e mira quelle ansie leggiadre. KANNGSSA (a Toid gluugendo le mani) Perdonateci padre. Tutto nel mondo è burla. L'uom è nato burlone, La fede in cor gli ciurla, Gli ciurla la ragione. Tutti gabbàti! Irride L'un l'altro ogni mortal. Ma ride ben chi ride La risata final. 115 -
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vorace balena.
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di...