Societ Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale

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Societ Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale
Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale
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CONGRESSO NAZIONALE SIPPR
MUTAMENTO DELLE IDEE, STABILITÀ DEI MODELLI:
LE QUALITÀ EMERGENTI DEL TERAPEUTA SISTEMICO RELAZIONALE
Venerdì 24 – Sabato 25 ottobre 2008
Palazzo dei Congressi
Montegrotto Terme (PD) - Via Scavi, 14
Titolo della Sessione
VIOLENZA NELLA COPPIA E NELLA FAMIGLIA
(in maiuscolo)
Titolo del Contributo
(in maiuscolo)
Autore/i
Nome, Cognome
LA VIOLENZA FAMILIARE E “L’INTERVENTO PER IL
CAMBIAMENTO”
Lia Mastropaolo
(in grassetto)
e-mail del Relatore
[email protected]; [email protected]
Abstract del contributo La relatrice, riferisce la propria esperienza di terapeuta nel servizio
(max 2000 caratteri:
tipo: Times New Roman
dimensione: 12)
Articolare il testo in:
• Introduzione
• Obiettivi
• Metodi
(per ricerche,
esperienze
cliniche,
contributi
metodologici)
• Risultati e
Conclusioni
• Note
bibliografiche
pubblico, e, attraverso un caso limite, sottolinea come sia importante per
i tecnici non perpetuare la “spirale della violenza” con interventi riduttivi
bensì, analizzare la complessità delle relazioni: il non intervenire su
problemi relazionali che sono all’origine di comportamenti violenti,
rischia di alimentare un focolaio che si riproduce in altre forme.
Riflette con un’ottica circolare sull’origine del comportamento violento e
su quali interventi attuare sulla problematicità e sulla sofferenza degli
attori dell’evento violento, passando dalla linearità vittima colpevole alla
complessità relazionale dell’accaduto.
La relatrice dà una rilettura sistemica del fenomeno violenza e descrive
i due interventi formalizzati dalla Scuola Genovese:
a) “intervento per il cambiamento” per casi con provvedimento di affido
al servizio. È una particolare metodologia elaborata in anni di esperienza
con Tribunali e famiglie che, partendo dall’”invio coatto” del Giudice al
Servizio o a un CTU di situazioni giudiziarie, opera per trasformare un
contesto peritale in un percorso di cambiamento delle relazioni
affrontando le problematiche che hanno determinatola violenza,
b) “intervento preventivo” quando non c’è ancora una denuncia ma il
Servizio viene a conoscenza di una situazione di violenza, presunto o no,
e il problema è decidere cosa fare. Ci si focalizza su un’attenta
valutazione e su una particolare diagnosi e prognosi del rischio di
violenza
e del danno minore. Si valuta se il rischio di violenza è
contenibile e, in un clima più libero dall’autorità giudiziaria, sia possibile
un lavoro sulla patologia della relazione e un trattamento del maltrattante
e del nucleo familiare.
Attraverso il racconto di due casi la relatrice illustra la metodologia del
Scuola Genovese.
CECCHIN GF.et al. Verità e pregiudizi, Cortina. MI 97
CIRILLO S. et al. L’assistente sociale ruba i bambini Cortina MI 94
LINARES J. L. Intorno all’abuso. Il maltrattamento familire tra terapia
e controllo Armando Roma 07
GASPARI G. MASTROPAOLO L. Le terapie individuali, le terapie
fluttuanti. Connessioni 20, 08
MADANES C.Sexo amor y violencia Paidòs Barcelona 93
MASTROPAOLO L. et al. L'interazione Consultorio Tribunale.
Strategie sistemiche operative Terapia Familiare 17. 85
MASTROPAOLO L. Ridefinire la coazione: Terapeuta sistemico e
Tribunale Ecologia della Mente18, 89
MASTROPAOLO L. Interculturalità, lavoro di rete e mediazione
familiare. Pensare sistemico in contesti che cambiano Connessioni 4, 99
VARELA F. Principles of biological Autonomy, New York 79
Supporti tecnologici necessari per la presentazione:
computer e proiettore per diapositive power point
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CENTRO PADOVANO DI TERAPIA DELLA FAMIGLIA
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