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ISO Marie Christine Dorner ISO Marie Christine Dorner Finalità del modello Originaria di Strasburgo, dopo essersi laureata all’Ecole Camondo, dove ora insegna, Marie Christine Dorner parte per un giro del mondo a 25 anni. Resterà un anno a Tokyo grazie all’incontro con Teruo Kurosaki. Per la sua società, Idée, nel 1986 le ordina una collezione di mobili in acciaio piegato ispirati alla tecnica dell’origami. Al ritorno in Francia, si occupa della realizzazione dell’hotel La Villa, primo hotel di “design” parigino e del ristorante della Comédie Française. Nel 1990 progetta la tribuna presidenziale del 14 luglio, di cui segue tuttora la direzione dei lavori. Nel 1996 si trasferisce a Londra, dove resterà per 12 anni. Nel 2004, la sua mostra «Une forme / One shape» organizzata contemporaneamente a Parigi e a Tokyo segna un momento di svolta: sviluppa il concept «Matière matters» a cui si ispirerà per tutti i suoi lavori. Lavora per istituzioni come il Ministero della Cultura, il Mobilier National e il Ministero degli Affari Esteri, per cui esporta l’eleganza francese nelle ambasciate ai quattro angoli del mondo, ma il suo nome è associato anche a quello di grandi marchi come Bernardaud, Saint Louis, Zeus, Ligne Roset o Baccarat (boutique a Baku, Azerbaigian, aperta a dicembre 2013). La sedia Iso coniuga la tradizione raffinata dei mobili eleganti alla francese e la sobrietà giapponese. Contenuto estetico Creata a Londra nel 2004 con la collaborazione di artigiani giapponesi e francesi, la collezione “Une forme / One shape” di Marie Christine Dorner ha lanciato il concept “Matière matters”. Per Marie Christine Dorner, il design deve essere pensato come un’arte in cui è la materia ad “eccellere”: la ricerca della bellezza non mira necessariamente alla ricerca di forme nuove, quanto piuttosto a svelare l’essenza delle cose per mostrare la nobiltà di qualsiasi materiale, se lavorato ad arte. E fare di ogni oggetto un gioiello, che sia in oro o in bambù. Da qui nasce l’idea di forme semplici (predilige, in particolare, le superfici piane, le linee curve, le cavità) declinabili in dimensioni e materiali diversi. Per la mostra del 2004, la stessa forma viene declinata in diversi modi, dal gioiello alla scultura gigante passando per il tavolino da salotto, in metallo, ceramica, vetro, pelle, rattan, legno… Nel 2013, Ligne Roset rivisita questa forma con il tavolino da salotto One Shape, in ceramica bianca e frassino massello nero. Nel 2015 si aggiunge una terza finitura in rovere naturale. 2/3 La sedia Iso per interni/esterni nasce dallo stesso concept: valorizzazione del tubolare in acciaio a sezione quadrata su una forma semplice che associa linee piane, linee curve e cavità (che alleggeriscono gli oggetti lasciando scorrere lo sguardo). La comoda sedia Iso, con seduta e schienale imbottiti, può adattarsi a qualsiasi ambiente interno ed esterno, affermando in ogni caso la propria identità. La graziosa curvatura della struttura dello schienale, la raffinatezza dell’esecuzione degli elementi in acciaio laccato nero opaco e i braccioli accoglienti la rendono una compagna discreta ed elegante. ISO Marie Christine Dorner Qualità di fabbricazione e comfort Struttura – Struttura di base e braccioli in tubolare in acciaio a sezione quadrata 20 x 20 x 2 mm, laccato epossidico poliestere anti-UV nero opaco, squadrati con una struttura in ABS piegato. Comfort – Cuscini integrati in espanso Dryfeel 30 kg/m3 per la seduta e 25 kg/m3 per lo schienale. Sottofodera seduta e schienale in tessuto di cotone sottoposto a trattamento idrorepellente con cuciture stagne saldate a ultrasuoni. Gamma Sedia L 52 P 52 Altezza Schienale 81 Altezza Seduta 49 3/3 Cuciture / Fodera – Cuciture a baguette che sottolineano il disegno del cuscino della seduta e dello schienale. Modello non sfoderabile. Affinità – Rivestimenti outdoor della collezione Ligne Roset.
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