A proposito di…MALATTIE DEL SANGUE

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A proposito di…MALATTIE DEL SANGUE
Apparato Cardiovascolare
A proposito di…MALATTIE DEL SANGUE
Il sangue è composto da acqua(trasparente) e da cellule dette globuli rossi o eritrociti e
globuli bianchi o leucociti. I globuli rossi o meglio l’emoglobina contenuta nei globuli
rossi dà il colorito al sangue (rosso amaranto il venoso, più vivo l’arterioso, perché più ricco
di ossigeno). Nell’avvelenamento da monossido di carbonio (esalazioni delle stufe) il
sangue è di un rosso vivacissimo, perché l’emoglobina lega anziché
l’ossigeno, il
monossido di carbonio (che non è certo quello di cui le cellule hanno bisogno per il loro
metabolismo) e molto velocemente, per cui l’avvelenamento è rapido.
Il rosso e il bianco.
Il rosso è il colore della guerra, dell’attacco, della passione, della rabbia o della
colpevolezza(diventar rosso dalla vergogna, anche quando vera colpevolezza non c’è ma il
soggetto la percepisce egualmente!) o della bugia!
Il rosso , il rubicondo, è anche segno di salute, prosperità, vita sana all’aria aperta.
Il bianco, invece, è il simbolo della purezza e dell’innocenza: per i maschi fino all’età dello
sviluppo, per le femmine per sempre o fino a quando un sacramento permetterà di
contaminare tale purezza nel nome della continuità della specie umana.
Il bianco è il simbolo della resa(Alzare bandiera bianca), o della pace(colomba bianca,
anche simbolo dello Spirito Santo) . Il bianco è però anche il simbolo della paura . Di una
vita al chiuso, senza luce. Il bianco è simbolo anche della morte, insieme al suo opposto il
nero. Nel 1800 il pallore cutaneo era sinonimo di signorilità, specie per le donne, mentre
nel ‘900 diventa sinonimo di malessere.
Come si vede e come avviene in ogni sistema binario, e come avveniva per gli dei
dell’Olimpo, in ogni cosa c’è un significato e sempre anche il suo opposto.
Le malattie del rosso come le anemie (cioè riduzione della emoglobina e, a volte, anche
del numero dei globuli rossi ;molto frequenti specie nel sesso femminile)ed
eritrocitosi(aumento dei globuli rossi, più rare) devono fare i conti con l’attacco
,l’aggressività la rabbia o l’eccessiva paura.
Le malattie del bianco come le
leucocitosi (aumento dei globuli bianchi),
leucopenie(diminuzione dei globuli bianchi), leucemie (aumento dei globuli e comparsa di
forme anomale ed immature)devono fare i conti con la difesa e la resa.
Conflittualità interiore (attenzione non razionale) fra attacco, rabbia, difesa, resa, paura.
Studio Dr. Gaetano Giovi
c/o il Melo
via Magenta, 3 – Gallarate (VA)
[email protected]
www.dottorgiovi.it
Chi ammala di anemia, se non come conseguenza di altra patologia, spesso è colui che vuole
attaccare, punire, ferire(anche per difesa) ma non può o ne ha paura . Quindi riduce
l’aggressività simbolicamente nel proprio inconscio e materialmente, non agendo realmente,
nel sangue.
Ma le anemie devono anche confrontarsi con il ferro, un materiale che rappresenta la
durezza ma anche la fragilità perché gli agenti atmosferici, per processo di ossidazione,
possono renderlo estremamente fragile, addirittura sbriciolabile.
E come si sentono le donne in certi momenti della loro vita? Che per definizione , come dice
nota canzone di Lucio Battisti (una donna per amico)sono una “forte debole compagna” ?
Magari stanca o stufa di fare doppio, triplo lavoro,(bottega, casa, genitori anziani, ad
esempio), ma non può dirlo, per convenzione, perché così la società e il credo hanno deciso.
E allora? Cala il ferro! Certo genetica e familiarità hanno la loro importanza, ma bisogna
tenere anche presente che familiarità deriva da famiglia. E la famiglia è anche l’ambiente in
cui una persona si forma.
L’anemia da carenza di ferro si ritrova anche in gravidanza, pur essendo la gravidanza stessa
un evento naturale che non dovrebbe contemplare una simile evenienza. Come mai allora si
assiste quasi costantemente a questo fenomeno ?
Semplice la risposta, se ripensiamo che il significato simbolico del ferro come sinonimo di
difesa e di forza. Infatti in una puerpera la preoccupazione che la propria creatura sia il più
forte possibile nel momento in cui dovrà lasciare l’ambiente protettivo dell’utero materno,
diventa massima e di conseguenza cercherà di fornire il massimo quantitativo di ferro,
impoverendosi lei stessa.
Chi ammala di leucocitosi, leucopenia, leucemia sente la necessità di un eccesso di difesa, ma
spesso anche il desiderio di resa, di vivere in pace ma non vi riesce o non può. Allora
simbolicamente lo fa nell’inconscio e materialmente nel sangue. A volte solo aumento delle
difese, a volte resa (leucopenia) a volte resa incondizionata, totale (leucemia). I linfomi
rispondono allo stesso criterio, solo che il problema non viene generalizzato ma localizzato
nelle apposite stazioni di difesa(linfonodi).
Interessante il caso della gravidanza dove coesistono entrambe le forme leucocitosi ed
anemia cioè un grande misto di aggressività (la miglior difesa è l’attacco) e difesa , a
protezione del proprio frutto d’amore.
Studio Dr. Gaetano Giovi
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