AGOSTO SETTEMBRE 2014 Edizioni Zona Franca
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AGOSTO SETTEMBRE 2014 Edizioni Zona Franca
Anno XII N° 8-9 - AGOSTO/SETTEMBRE 2014 - Redatto a cura dell’Associazione culturale Onlus “ZONA FRANCA”, Via Arrigo Rossi, 105 - 64029 Silvi Marina (Te). Direttore Resp. Rosario Di Blasio - Copia omaggio - Mensile di cultura e informazione a diffusione cittadina - Reg. Trib. Teramo n. 14/03 del 27/06/03 Edizioni da Zona Franca AGOSTO SETTEMBRE 2014 Leggere www.daleggere.com La coscienza che cammina di Rossano Di Palma pag. 13 Sommario da Leggere - agosto-settembre 2014 <>ÊÀ>V> VÕÌÕÀ> >ÌÌÕ>ÌD vÀ>âi «ÌV>ÊiÊëÀÌ --" <" 1/1, "° EDITORIALE R. Di Palma 8 11 13 20 27 34 37 °°1°- 6>ʰÊ,ÃÃÊ£äxÊÊÈ{äÓÊ-ÛÊ>À>Ê/i®ÊÊ/i\ÊÎΰÇäÈÇn{nÊv>Ý\Êänx°ÎÓäää DA LEGGERE Mensile d’informazione cittadina a diffusione gratuita EDITORE Associazione culturale Onlus “ZONA FRANCA” Via Arrigo Rossi, 105 64029 SILVI MARINA (Te) DIRETTORE RESPONSABILE Rosario Di Blasio DIRETTORE EDITORIALE Luigi Colantonio [email protected] COORDINAMENTO Luigi Colantonio - Lorenzo Sichetti REDAZIONE Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne Via Arrigo Rossi,105 64029 Silvi Marina (Te) Tel. 349.1345224 - Fax 085.932000 [email protected] [email protected] www.daleggere.com COMITATO DI REDAZIONE Luigi Colantonio - Domenico Forcella Rosario Di Blasio - Rossano Di Palma Roberto Marchione REDATTORI Luigi Colantonio - Rosario Di Blasio Rossano Di Palma - Domenico Forcella Roberto Marchione Federico Ronca - Nadia Vanni COLLABORATORI Oliver Ross Assogna - Enrica Colagrande Roberto Costantini - Roberto D’Atri Monica D’Eugenio - Franco De Angelis Giuseppe Di Francesco - Ernesto Iezzi Giovanni Graziosi - Ashough Jamshid Luciano Leonio - Concezio Leonzi Michela Staffieri - Enrico Trubiano Iole Valentini FOTOGRAFIE A cura della redazione IMPAGINAZIONE Costantino Coletti STAMPA La Cassandra Edizioni Via Dell’Artigianato Pineto (TE) Tel. 085.9463084 Fax 085.9461013 [email protected] www.lacassandraedizioni.com REGISTRAZIONE TribunaleTeramo N° 14/03 del 27/06/03 4 • • • Viva la Val di Susa PRIMO PIANO L’analisi del voto dopo 100 giorni Willy Nat L’ABRUZZO RACCONTA Il primo vino autoctono T. Di Simone CULTURA E SOCIETÀ Elezioni di secondo livello Provincia P. Manente ARTE ED EMOZIONI Pisciella-Camplese coppia alata C. Leonzi CRONACA LOCALE Per la nuova amministrazione R. Costantini CON I LETTORI L’intervento di una cittadina M. D’Annunzio MIX NOTIZIE Torna Affari Tuoi R. Di Blasio L’editore ha compiuto ogni sforzo per contattare gli autori delle immagini. Qualora non fosse riuscito, rimane a disposizione per rimediare alle eventuali omissioni, Le informazioni, testo, fotografie non possono essere riprodotte, pubblicate o distribuite senza il consenso dei titolari dei diritti, Gli articoli firmati sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo né la Redazione né l’Editore. Non è consentita la riproduzione, anche solo parziale, sia degli articoli che delle foto, tutte le collaborazioni sono gratuite. Editoriale da Leggere - agosto-settembre 2014 di Rossano Di Palma Viva la Val di Susa! M a quanto è forsennata la sete di danaro in questa società odierna! Prendendo spunto dall’ammonimento di Roberto Costantini, scritto sulla pagina “Silvi nel cuore” di Facebook, e cioè del futuro rischio di una mega lottizzazione sostenuta da soliti viscidi “intrallazzatori” senza scrupoli probabilmente annidati anche in questa nuova Amministrazione (in tal caso nient’affatto nuova, se consenziente verso i precitati propositi, ma staremo a vedere); prendendo esempio, ripeto, dall’eventuale situazione preannunciata dal nostro amico Roberto, mi trasferisco in quella analoga, ma molto più in grande, del passaggio della TAV in Val di Susa. Se c’è democrazia come si sventola da tutte le parti, lasciatemi dire liberamente ciò che penso in proposito e cioè, che in questi attuali e contraffatti italiani, non ho mai visto gente ammirevole sotto molti e molti punti di vista, come quella residente in Val di Susa! Gente “romantica”, eroica! Commovente per la propria irriducibile lotta contro la tirannia dei sostenitori di un progresso esasperato ed esasperante che sta distruggendo la vita sulla terra! Un delirio di massa (consumismo) che non si ferma di fronte a qualsiasi situazione in nome della rovina! Sì perché quella ipocrita frase in “nome del progresso” equivale oggettivamente ad un’altra molto più vera e sincera e cioè “in nome della rovina”! Una rovina a cui attivamente e soprattutto “passivamente” partecipano tutti quelli che non si contrappongono decisamente all’attuale mentalità autodistruttiva! Questa maledetta alta velocità non è affatto necessaria! Abbiamo inoltre già avuto modo di assistere al rischio immane che comporta (vedi Santiago di Compostela) per i passeggeri! Certi aerei al suolo (punte di 550 chilometri orari…) sono soprattutto frutto di un fanatismo misto fra il tecnologico e il nazionalistico! Una paranoia che porta ad omologare una irragionevole forzatura. In queste pericolosissime creature meccaniche infatti deve tutto funzionare alla perfezione anche nei più piccoli particolari. E quando ciò non avviene, il rischio è una conseguenza che viaggia dai trecento chilometri orari in su… Dagli ottanta ai centocinquanta metri al secondo!!! Rossano Di Palma Studio Studio Roseto degli Abruzzi (TE) Via Adriatica, 27 - Palazzo “Il Mosaico”, P. Terra, int. 1/B L’Aquila Via del Duomo, 3/H Coppito (AQ) 349.6481778 [email protected] CARLO CRISANTE AUTOFFICINA ELETTRAUTO VIA ROMA, 400 SILVI MARINA Tel. 085.9353502 Politica da Leggere - agosto-settembre 2014 Da “Silvi 15” del 12-7-14 N el numero di sabato 12 luglio sono state lanciate da “Silvi 15” ad un giornale locale (il riferimento era chiaro al giornale “DA LEGGERE”) alcune accuse e al suo Direttore Editoriale offese e falsità personali. Con il presente articolo si desidera fare chiarezza e senza alcuna paura di smentita fare alcune precisazioni lasciando ai lettori , poi, considerazioni e commenti sulla vicenda: Nel numero di Maggio di ” DA LEGGERE”, quindi prima delle Elezioni, sono stati pubblicati gli articoli politici qui di seguito elencati: Pag. 5 – Far vincere il lavoro – a firma del Prof. Pietro Literio, del partito Italia dei Valori, candidato nella lista “La tua Silvi Democratica” con capolista Fioravante Costantini della Coalizione di Sinistra con Precisazioni per una corretta informazione Francesco Comignani candidato Sindaco. Pag. 6 – Candidati Sindaci con le proprie liste di Coalizione del Comune di Silvi – Informazione senza alcun commento. Pag. 7 – Un esercito di candidati in cerca di gloria – a firma Luigi Colantonio con una considerazione sul numero eccessivo dei candidati e sulla speranza di qualche accordo pre-elettorale. Pag. 8 – Lettera ai cittadini di Silvi – a firma di Enrico Marini. Pag. 9 – Candidati Sindaci e consiglieri del Comune di Pineto – Informazione senza alcun commento. Pag. 9 – Il Movimento 5 Stelle Pineto ha presentato la lista – a firma del M5S Pineto Pag.10 – Arriva per Silvi il momento della verità – a firma di Roberto Costantini del partito di SEL che a Silvi tutti conoscono per le sue idee e la sua correttezza. Pag.11 – Un mare di gente alla presentazione di “Scegliamo Pineto” – a firma di Alessandro Borgia, attuale addetto stampa del Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio del Partito Democratico. Se poi nell’articolo del Direttore Costantini ci si vuol riferire al numero di Giugno, uscito ad Elezioni espletate e risultati conseguiti, gli articoli sono stati i seguenti: Pag. 5 – Le nostre riflessioni – a firma di Luigi Colantonio con una esposizione del compito del giornale “DA LEGGERE” in ambito locale ed alcune considerazioni sul risultato del voto riproponendo una frase “capo-branco (senza forza e poteri) dei lupi di centro sinistra” raccolto da altro giornale locale, terminando con gli auguri a Francesco Comignani e l’invito ai perdenti ad esaminare i propri errori (Chi è causa del suo mal pianga se stesso) . Pag, 6 – Determinante l’apporto di SEL – a firma del Coordinatore Regionale di SEL, Tommaso Di Febo. Pag. 6 – Appaltati i lavori della S.P. ex 533 Atri-Silvi – a firma dell’Addetto stampa della Provincia di Teramo, Pina Manente. Pag. 7 – Anche a Silvi l’alternanza – a firma di Luigi Colantonio con l’elenco degli eletti divisi tra maggioranza e minoranza. Pag, 8 – Decade il Consiglio Provinciale – a firma dell’Addetto stampa della Provincia di Teramo, Pina Manente. Pag. 9 – Confessioni di un candidato virtuale – a firma di Rossano Di Palma Per quanto riguarda gli elementi necessari da dare ai lettori per “una obiettiva e personale opinione” il giornale “DA LEGGERE” come si vede anche in queste occasioni li ha sempre forniti, basta ripercorrere i dodici anni della sua ininterrotta pubblicazione e verificarli, anche se gli elementi non sempre da “TUTTI” sono stati forniti e ciò è dovuto, almeno per le pagine politiche, alla mancanza di comunicazione da parte dei partiti o gruppi politici interessati. Alcuni di loro hanno preferito e preferiscono servirsi dei loro mezzi di comunicazione e non inviare articoli al nostro giornale. Voglio anche ricordare che DA LEGGERE non è mai stato distribuito attraverso le panchine di Silvi o trovato nei cassonetti della spazzatura, ma consegnato ai singoli punti di distribuzione dove il prelievo da parte dei lettori avviene con qualche giorno in più. Per quanto riguarda la linea editoriale ogni giornale sceglie la propria: essere coerenti sempre nelle vittorie e nelle sconfitte o salire di volta in volta sul carro dei vincitori adulando gli stessi e criticando i perdenti. Luigi Colantonio Il ricorso di azzeccagarbugli disperati I l ricorso del centrodestra contro la limpida vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata da Luciano D’Alfonso è la mossa disperata di azzeccagarbugli delusi dalla propria cocente sconfitta. Le argomentazioni giuridiche sono veramente incredibili. Il centrodestra ha perso le elezioni non per la data delle firme di una lista, ma perché i cittadini hanno liberamente scelto il centrosinistra e D’Alfonso come Presidente. Si sfiora purtroppo il ridicolo non ammettendo il risultato della volontà popolare che vogliamo ricordare agli smemorati del centrodestra: D’Alfonso ha preso 319.591 voti pari al 46,26% dei voti, mentre Chiodi ha preso 202.147 voti pari al 29,26% cioè Chiodi ha avuto 117.444 voti in MENO. Come diceva William Shakespeare l’angoscia della realtà non può essere incantata dalle parole. Il Coordinatore Regionale SEL ABRUZZO Tommaso Di Febo Politica da Leggere - agosto-settembre 2014 Unimpresa: per cinque aziende su otto scarse prospettive di ripresa nel 2014 Sondaggio fra le 122mila associate dopo il cambio della guardia al governo tra Letta e Renzi. Il 62,5% delle imprese teme una nuova impennata di dissesti finanziari, stadi di crisi e procedure concorsuali. Tra i problemi principali: impossibilità di pagare le tasse, stretta del credito e ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione C inque aziende su otto “vedono” ancora nero e il secondo semestre del 2014 resta pieno di ombre: anche i secondi sei mesi dell’anno in corso, per quanto riguarda le prospettive di ripresa economica, sembrano dunque drammatici. Sono diversi i motivi che mettono in ansia gli imprenditori del nostro Paese: problemi con le banche per la concessione di credito, difficoltà nel rispettare scadenze e adempimenti fiscali, ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, mancati incassi da clienti privati, impossibilità di pianificare investimenti, scarsa flessibilità nel gestire l’occupazione. Un mix di fattori che fa prevedere un quadrimestre assai complesso per l’economia italiana con le prospettive di ripresa ridotte al lumicino. Questo l’esito di un sondaggio del Centro studi Unimpresa. Secondo i risultati della “consultazione”, dunque, nei prossimi mesi potrebbe registrarsi un’impennata di dissesti finanziari, stati di crisi o addirittura fallimenti e altre procedure concorsuali. Una previsione decisamente cupa che viene registrata nel 64,6% delle risposte ai questionari. La recessione economica più dura del previsto e l’assenza di prospettive di rilancio rendono il quadro ancora più cupo, stando alle indicazioni fornite dalle aziende. Il sondaggio è stato condotto fra le 122mila aziende associate sulla base dei risultati del primo semestre 2014: buio pesto, dunque, per oltre 76mila imprese. I motivi: credito, fisco, pagamenti pa, mancati incassi, investimenti, lavoro Le imprese indicano alcuni motivi precisi come fattori negativi. In cima alla “classifica” c’è la questione credito: i problemi con le banche sono di due tipi. Anzitutto l’inasprimento delle condizioni per la concessione di nuovi finanziamenti; poi viene segnalato l’aumento delle richieste di rientro, anche fra le im- prese con bilanci in regola. Di fatto molti istituti bancari chiudono improvvisamente linee di credito, scoperti di conto corrente e affidamenti anche ad aziende “sane”’, facendole finire su un terreno scivoloso. Dito puntato, poi, contro le tasse: la pressione fiscale (imposte e contributi), che per le imprese è vicina alla soglia del 70%, è il secondo elemento destabilizzante: scadenze e adempimenti tributari sono difficilissimi da rispettare. Il terzo fattore allarmante è il ritardo dei pagamenti da parte di Stato centrale ed enti locali. Anzitutto per lo stock da 90-100 miliardi di debiti della pubblica amministrazione che solo in parte è stato rimborsato e che non viene sbloccato da amministrazioni centrali e locali principalmente a causa dello stallo nel meccanismo di certificazione dei crediti vantati dalle imprese. Non solo: le nuove direttive europee adottate recentemente in Italia - che dovrebbero imporre alla Pa di saldare le fatture entro 60 giorni - trovano scarsissima applicazione. I ritardi dei pagamenti, quarto motivo di tensione, sono evidenziati anche nei rapporti fra privati che si traducono quarto fattore - in un colpo tremendo alla circolazione di liquidità e nella crescita delle insolvenze. La quinta fonte di apprensione è lo stop agli investimenti che, allo stesso tempo, rappresenta un fattore e una conseguenza della crisi economica. Per le imprese italiane la pianificazione degli investimenti sia sul versante dell’innovazione sia su quello della manutenzione ordinaria di stabilimenti, fabbriche, capannoni, esercizi commerciali, infrastruttura tecnologica. Il sesto e ultimo elemento critico è l’ingessamento del mercato dell’occupazione. Le nuove regole varate lo scorso anno dal Governo tecnico non hanno migliorato la situazione e non hanno risposto alla esigenza di maggiore flessibilità chiesta dai datori di lavoro. Il presidente di Unimpresa Chieti, Fedecostante: “Giù le tasse e più credito altrimenti il Paese muore” “La situazione - commenta il presidente di Unimpresa Chieti, Carlo Fedecostante - è da allarme rosso. La massa di imprese che alzano bandiera bianca si estende a vista d’occhio giorno dopo giorno e non si vede una via d’uscita. Le imprese sono stremate e il fallimento, in taluni casi, è inevitabile. Al Governo di Matteo Renzi Unimpresa ha posto più volte l’esigenza di varare riforme serie, volte a dare speranza agli imprenditori e pure alle famiglie. Per rimettere in moto l’economia, e quindi per far ripartire l’occupazione, si deve dare impulso al credito e vanno tagliate le tasse”. Per il presidente di Unimpresa Chieti “un ragionamento, e forse qualche ripensamento, va fatto anche in chiave europea: la Germania ha dati migliori, ma nel lungo periodo anche la robusta economia tedesca pagherà il conto in assenza di politiche economiche in grado di far ripartire anche i paesi più deboli”. Unimpresa Provinciale Chieti (Galleria Comm.le Theate Center) Via D. Spezioli 66100 Chieti (CH) Tel. e Fax 0871/411530 @: [email protected] Politica da Leggere - agosto-settembre 2014 Luciano Monticelli eletto presidente della Commissione Consiliare per le Politiche europee della Regione Abruzzo È Luciano Monticelli il nuovo presidente della 4^ Commissione Consiliare per le “Politiche europee, internazionali, i programmi della Commissione Europea e partecipazione ai processi normativi dell’Unione Europea” della Regione Abruzzo. Il neo consigliere è stato eletto ufficialmente oggi pomeriggio, nel corso della seduta di insediamento durante la quale si è proceduto alla nomina dei presidenti delle Commissioni che non erano stati eletti nella giornata di ieri. “Una grande soddisfazione - è il commento a caldo di Monticelli – per la fiducia che il presidente D’Alfonso e i membri di Giunta e Consiglio mi hanno accordato relativamente a una delega molto importante, per la quale ringrazio pertanto tutti coloro che hanno espresso la mia preferenza. L’obiettivo è quello di mettersi a lavoro fin da subito, convinto che tanto debba essere ancora fatto in merito visto che, ad esempio, abbiamo una legge regionale di qualche anno fa legata ai finanziamenti europei che deve necessariamente essere integrata e modificata”. Il nuovo presidente sta già predisponendo un programma di lavoro da sottoporre ai membri di Commissione, Giunta e Consiglio “perché – sottolinea Monticelli – intendiamo fare un lavoro condiviso”. Priorità assoluta, nell’ottica del consigliere regionale, è anzitutto quella di attivare un canale preferenziale con gli enti locali. “Vista l’importanza rivestita dall’argomento – specifica in merito – reputo fondamentale che all’interno degli enti locali sia individuato del personale che si occupi di politiche europee”. Già al via, inoltre, l’attività di verifica e ricerca di fondi europei a disposizione per costituire un programma completo. “Dobbiamo impegnarci – conclude Monticelli – per essere strategici e propulsivi, regolando e definendo momenti salienti della vita regionale in un’ottica di rilancio politico e istituzionale”. Il neo consigliere regionale è stato inoltre eletto componente della 2^ Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” e della 5^ Commissione “Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro”. Uff.stampa Aquilio Di Simone Via libera al bilancio e alle sedute in streaming B ilancio, consigli comunali via streaming, difesa dell’Area Marina Protetta. Questi i punti approvati nel consiglio comunale che si è svolto ieri sera presso la sala consiliare del Palazzo Polifunzionale di Pineto. Approvato il bilancio con le agevolazioni Tari Via libera al bilancio consuntivo 2014, con le tariffe Tasi, e in cui si prevedono agevolazioni Tari per i commercianti. “Siamo soddisfatti per essere riusciti ad approvare il bilancio - ha commentato l’assessore delegato Claudio Mongia - e per essere riusciti a far passare agevolazioni sulla tassa per i rifiuti per alcune categorie di commercianti”. “A questo punto possiamo cominciare a programmare seriamente il lavoro - ha dichiarato il sindaco Robert Verrocchio - Ora dobbiamo metterci al lavoro per il bilancio del prossimo anno, per cercare di venire quanto più possibile incontro ai cittadini, e per iniziare a lavorare in un’ottica di una tariffa sempre più puntuale sui rifiuti, in modo che chi meno differenzia più paga”. Via libera alle sedute del consiglio via streaming Approvata all’unanimità la mozione presentata dal consigliere di Pineto Partecipattiva Marta Illuminati per la trasmissione via streaming del consiglio comunale. “Abbiamo subito voluto far nostra questa proposta che va verso una maggiore trasparenza, e dalle prossime sedute i dibattiti potranno essere visti collegandosi al sito web del Comune di Pineto”, ha commentato il sindaco. “In campagna elettorale avevamo detto che qualora la minoranza avesse presentato proposte costruttive le avremmo fatte nostre. Così è stato ieri e così sarà in futuro”. Approvata mozione a difesa dell’Area Marina del Cerrano È passata anche la mozione a difesa dell’AMP del Cerrano. “Pineto è assolutamente a favore dell’Area Marina per tutto ciò che questa rappresenta per il nostro territorio, la nostra economia e il nostro turismo - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Laura Traini - Alla mozione presentata da Pineto Partecipattiva abbiamo voluto aggiungere alcuni emendamenti per rafforzare ancora di più la difesa e la valorizzazione di questo grande patrimonio che abbiamo la fortuna di avere”. “Questa amministrazione crede nell’Area Marina, per ciò che rappresenta e che potrà rappresentare per Pineto, perché in questi anni è diventata un punto di riferimento naturalistico e turistico per l’intero Abruzzo - ha aggiunto il sindaco - e abbiamo voluto anche sottolineare la necessità che la Regione entri in campo in maniera chiara per risolvere la questione dei vongolari del nostro territorio”. Ufficio stampa Comune di Pineto Politica da Leggere - agosto-settembre 2014 Elezioni comunali di Silvi L’analisi del voto dopo 100 giorni Ha vinto la sinistra con l’appoggio del centrodestra N ei risultati delle elezioni comunali del 25 maggio 2014 vanno rintracciati l’entità del consenso che i cittadini di Silvi hanno dato alla coalizione di sinistra; i flussi che si sono verificati da una coalizione all’altra nella fase del ballottaggio per effetto dei blocchi politici e personali che sono nati; l’atteggiamento dei cittadini verso le Istituzioni in generale ed in particolare verso il Comune di Silvi e i suoi rappresentanti; l’entità del desiderio di cambiamento dopo dieci anni di centrodestra e poi leggere con attenzione tutti i dati che ne sono stati scaturiti. Ora a distanza dei fatidici 100 giorni, con la mente lucida, è possibile analizzare con freddezza il risultato elettorale scaturito dalle urne senza il condizionamento dei contrastanti sentimenti conseguenti alla vittoria ed alla sconfitta delle parti in competizione ed anche l’approccio del nuovo Consiglio e la nuova Giunta all’amministrazione della città. Col voto delle comunali si è scelto il cambiamento che in parte si è attuato, ma in assoluto non il rinnovamento della politica e degli uomini, che durante la campagna elettorale è stato sbandierato. Dei 17 eletti, compreso il Sindaco, sono completamente nuovi della politica, nella minoranza Michele Cassone e Alessandro Valleriani, quindi due su sei e nella maggioranza Simona Colatriano, Maria Pacchione, Pasquale Arlini, Nazzaro Partipilo e Splendora Cameli e il Sindaco Francesco Comignani, quindi uno più della metà. Da tali risultati si deduce che nei nomi c’è stato un discreto rimescolamento (8 su 17 pari a meno del 50%, ma non si tratta, di certo, di rinnovamento. Per quanto riguarda i programmi e l’attuazione degli stessi bisogna aspettare, certamente in questi primi 100 giorni (scadono il 18 di questo mese di settembre) non c’è stata la sferzata che tutti si aspettavano, anzi il contrario. Abbiamo visto, “la calma dopo la tempesta”, solo un importante provvedimento a beneficio personale dei vincitori, (l’aumento delle indennità di carica a Sindaco e Assessori , ed uno molto penalizzante per l’economia della nostra città: quello della mancata conferma dei provvedimenti che erano stati presi ed attuati sulla TARI nel 2013 dalla precedente amministrazione che ora costringe gli imprenditori di diversi settori al pagamento di una maggiore tassa che va dal 12,43% al 46,11% a seconda del settore di appartenenza). Si era sparsa la voce anche di aumenti che riguardavano la mensa ed il trasporto scolastico che per fortuna pare non siano stati attuati, altrimenti avrebbero penalizzato le famiglie silvarole in modo rilevante. Speriamo che il sindaco Comignani prendendo conoscenza dei problemi della città, ponderi con attenzione le diverse situazioni e prenda provvedimenti che siano nell’interesse dei cittadini e non solo degli amministratori. Torniamo ora ad analizzare i numeri in modo da mettere la parola fine alle Elezioni del 25 maggio. Affluenza alle urne 71,50%, Voti validi 8.850 – Coalizione Comignani voti 2.769 pari al 31,29% – Coalizione Marini voti 2.576 pari al 29,11% - Coalizione Cassone voti 1.759 pari al 19,88% - Coalizione Benvenuti voti 1.013 pari al 11,45% - Marcella Palombaro voti 733 pari al 8,28% . A leggere questi risultati si deduce che le elezioni non sono state vinte dal centrosinistra (voti 2.769, 31,29%) ma sono state perse dal centrodestra (Marini voti 2.576 - 29,11% + Benvenuti voti 1.013 – 11,45%) che portano il totale dei consensi a 3.589 voti pari al 40,56%. Si considera che i voti dati alla coalizione di Michele Cassone e al Movimento 5 Stelle possono essere di provenienza di entrambi gli schieramenti e in maggior parte del centrodestra per dissenso sbandierato nei confronti dell’amministrazione Vallescura (detto da alcuni, la peggiore della storia amministrativa di Silvi). Si consideri anche che la coalizione di sinistra ha avuto l’appoggio degli apparati di partito, strutture e politici mentre la coalizione Marini ha dovuto fare da solo. Quanti politici provinciali, regionali e nazionali si sono visti durante la fase del ballottaggio per sostenere Marini e il suo gruppo? La coalizione Comignani è passata dal 31,29% della prima tornata al 53,50% mentre la coalizione Marini dal 29,11% al 44,96%. Gli elettori che hanno appoggiato Comignani, determinandone la vittoria elettorale, da cosa sono stati convinti, da quali di questi elementi: dal suo programma amministrativo, dal suo carisma, dalla voglia del nuovo che avanza, dalla sua organizzazione elettorale o dagli appoggi ricevuti dai partiti di sinistra? E la sconfitta di Marini da cosa è stato determinato? Dalla carenza del programma presentato agli elettori, dalla da Leggere - agosto-settembre 2014 mancanza di carisma, preparazione, cultura, esperienza o dall’essere stato considerato parte della debacle amministrativa di Vallescura, dalla sua cattiva campagna elettorale o dall’intento dei politici teramani di farlo fuori e dal mancato appoggio Politica politico del centrodestra ufficiale e dei suoi politici regionali e nazionali? Altro importante e determinante elemento della campagna elettorale è stata la frammentazione delle forze in campo, dovuto all’approccio per la prima volta al doppio turno, ma questo è stato comune a tutte le liste. Questo ha fatto sì che i partiti e le coalizione si battessero non tanto per vincere quanto per far perdere l’amico avversario. Ogni candidato si è molto impegnato nel togliere i consensi innanzi tutto ai componenti della propria lista e poi a quelli della propria coalizione con la speranza di rientrare tra gli eletti o giungere con la propria coalizione al ballottaggio. Insomma non si è fatta la battaglia di gruppo ma quella del singolo. Chi ha meglio interpretato tale situazione in senso negativo è stato sicuramente il centrodestra ed infatti non ha perso la battaglia ma la guerra regalando la vittoria a Francesco Comignani. Su 14 sezioni, in otto si è aggiudicata la vittoria Comignani e in 6 Marini con la differenza che tre sezioni vittoriose di Comignani sono state determinanti per la vittoria del centrosinistra. Silvi Paese (sezione 6) è stata la roccaforte con più 172 voti a favore del sindaco eletto. Le altre due sono state la zona della contrada Piomba alta, Statale e lato ovest da Vicolo Giotto a Tre Ciminiere (sezione 4) con più 120 voti e la zona di Via Dante Alighieri, F.lli Bandiera (sezione 5) con più 117. Le altre sezioni sono state più o meno bilanciate. La sezione 6 regno di Nazzaro Partipilo, Maria Grazia Marinelli e Splendora Cameli l’ha fatto da padrona eleggendo tutti e tre e risultando non solo la sezione determinante per la vittoria del centrosinistra, ma anche quella che ha dato il più forte segnale allo stesso per il prosieguo dell’attività dell’amministrazione. Il gruppo determina la maggioranza in Consiglio e nella Giunta. Ora non ci sono più scuse per la trasformazione del Centro storico di Silvi. Con questa analisi, spero comprensibile, chiudiamo l’era del centrodestra a Silvi, lasciando ai nostri lettori il compito di trarre le loro conclusioni sul passato e gli uomini che l’hanno rappresentato, su come e perché Silvi è stato DEMARINIZZATO, sui progetti e programmi di chi le elezioni le ha vinte e su coloro che le hanno perse e su quello che sarà il loro futuro. Willy Nat 10 Politica da Leggere - agosto-settembre 2014 Gli Ayatollah e le guerre S abato 26 Luglio nella conferenza “La dittatura religiosa in Iran epicentro delle guerre settarie in Medio Oriente” tenutasi a Parigi, Maryam Rajavi, Presidente della Resistenza Iraniana, ha definito il sistema del velayat-e faqih in Iran come “il partito che sotto la bandiera dell’Islam diffonde l’estremismo ed è il principale responsabile delle calamità e delle crisi che colpiscono il mondo islamico in Iraq, Siria, Palestina, Libano e ovunque nella regione”. Riguardo agli sviluppi nella regione Rajavi ha evidenziato i seguenti punti: 1)-Condanniamo il bombardamento del popolo indifeso della Palestina da parte di Israele e chiediamo azioni immediate alla comunità internazionale per fermare questa carneficina e gli attacchi contro i civili. Appoggiamo gli sforzi del Presidente Mahmoud Abbas per raggiungere un immediato cessate il fuoco. Questi attacchi, che distolgono l’attenzione internazionale dalle crisi in Iraq e Siria, servono innanzitutto gli interessi del regime iraniano, minacciano il processo per porre fine alla divisione della Palestina e per la formazione di un governo di unità nazionale al quale il regime è estremamente contrario. 2)-L’invio da parte del regime iraniano di armi, equipaggiamento e aeri da guerra in Iraq e Siria, per preservare le dittature di Maliki e Assad, è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. 3)-Il Governo degli Stati Uniti non deve cadere nella trappola di prendere le parti e collaborare con il regime iraniano fornendo appoggio al regime in Iraq che i mullah stanno cercando di salvare. Questo sarebbe un altro loro enorme errore in Iraq e non otterrà nessun altro risultato se non quello di far sprofondare l’Iraq in una guerra civile. 4)-Le menzogne del regime iraniano sui Mujahedin-e Khalq che avrebbero legami e appoggerebbero l’ISIS sono assolutamente false. Lo scopo di queste bugie è solo quello di preparare la scena per il massacro dei Mujahedin e provocare un’altra catastrofe umanitaria. 5)-Nell’esprimere il nostro sdegno per l’oppressione e le aggressioni contro i cristiani a Mosul, noi appoggiamo la posizione dell’Associazione degli Accademici Musulmani e delle tribù irachene che condannano lo sfollamento dei cristiani. 6)-L’accondiscendenza verso il regime iraniano da parte dei P5+1 riguardo alla questione nucleare e l’aver acconsentito ad essere trascinati in questa infinita maratona di colloqui, non porterà alcun frutto. Maryam Rajavi: “Il requisito fondamentale per la pace e la democrazia nella regione è la cacciata del regime iraniano fulcro dell’estremismo e del terrorismo” Gli oratori hanno sottolineato che i paesi occidentali con il loro appoggio a Maliki, l’indifferenza verso le sue atrocità e la negazione del loro sostegno attivo all’opposizione democratica siriana, hanno avuto un ruolo primario nella crescita dell’estremismo e del terrorismo. Dr. Jamshid Ashough Cultura e Società da Leggere - agosto-settembre 2014 11 Il primo vino autoctono dell’Appennino abruzzese Scoperto alle porte di Torricella un antichissimo vigneto I vitigni più preziosi si nascondono tra le colline teramane. Accade a Torricella Sicura, vicino alla frazione di Poggio Valle, dove otto anni fa è stato scoperto un antichissimo vitigno. Dopo accurate analisi e pareri di esperti di viticoltura, è stato appurato che si tratta di una varietà antica di gallioppo. Non solo. Pare che il vitigno, risalente al 1011 (come documentato anche da alcuni scritti di Francesco Savini del 1884), sia stato coltivato per scopi religiosi dalle suore del monastero di San Giovanni a Scorzone, che all’epoca era situato proprio a Poggio Valle. La storia narra che nel 1532 il monastero venne chiuso per ordine del Papa, perché tra le sue mura avvennero vicende peccaminose che coinvolsero le suore e i contadini di questa zona. A scatenarle, racconta la leggenda, proprio questo pregiato vino. Oggi il vitigno è stato ‘riportato alla luce’ con sapiente maestria dalla cantina Villa Colle, che da qualche tempo ha iniziato a produrre e commercializzare il vino Iuaria, ottenuto proprio da questi antichi e pregiati vitigni. A rendere unica la sua essenza proprio il fatto che si tratta di vitigni tipici presenti esclusivamente nel territorio di Torricella Sicura e non trovabili in nessun altro posto. Sono già numerosi i consensi che Iuaria sta ottenendo, anche a livello internazionale, essendo stato presentato in kermesse esclusive quali il Sial China e il Vinitaly di Verona come il primo autoctono dell’Appennino abruzzese. Segno, dunque, che l’esclusività della nostra terra affonda le sue radici nel lontano Medioevo per proseguire fino ai giorni nostri nei sapori e odori di una regione “forte e gentile”. Tania Di Simone Festeggiamenti in onore di S.ILARIO Mutignano 26 / 27 / 28 settembre 2014 Venerdì 26 Tequila e Montepulciano band Sabato 27 I CALANTI Domenica 28 Complesso bandistico CITTÀ DI CHIETI VINCES Costantino Coletti _ 328.0122497 Azienda Certificata UNI EN ISO 9001 - UNI EN ISO 14001 Più di 15 Comuni gestiti con il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti in modalità “porta a porta”, in ambito regionale e nazionale. ...NON SOLO IGIENE URBANA MA ANCHE PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. Programma Life+ Envirionment Policy and Governance 2010 – Progetto “CREWSOD”: azione sperimentale nella gestione Integrata dei rifiuti differenziati raccolti in modalità “Porta a Porta” (DG UE Ambiente) www. crewsod.it Per sancire l’alleanza con la collettività attraverso professionalità, competenza e fiducia per rafforzare il processo continuo di crescita e sviluppo. A. M. Consorzio Via dei Tipografi, 1 64025 Zona Ind.le Pineto (TE) Tel. 085.9491432 Fax 085.9495713 [email protected] www.amconsorzio.it Cultura e Società da Leggere - agosto-settembre 2014 13 La coscienza che cammina… G uardare col pensiero. Tuffarsi in un mare di gente per esplorarne i fondali, mentre tutti quanti ci sguazzano solo in superficie su quel pattino chiamato luogo comune… E allora vedi una recrudescenza impressionante di carrozzini che lievita di anno in anno sul viale dell’estate. E allora ti rendi conto da solo perché il solo a pensare con realistica lungimiranza, il solo palombaro in mezzo a tanti e tanti incoscienti sulle barchette da passeggio della propria istintiva superficialità. Carrozzini, carrozzini, carrozzini… uno dopo l’altro, sovente biposti! E guardi quindi con profonda riflessione questo groviglio di cuccioli umani che vaga inconsapevole sulla strada scellerata di uno scellerato futuro; partoriti da un egoismo irresponsabile che deve per istinto disconoscere la propria realtà autodistruttiva. Già… perché chi se ne frega della tangibile statistica del “drogato”, “sbandato”, “inquinatore” ecc. ecc.? (previsioni di possibilità non certo infondate e minoritarie…) No! Quello che conta, per la miriade di procreatori e procreatrici, è l’irragionevole soddisfazione del proprio trofeo da esibire nell’immane scenario di un conformismo simile ai paraocchi sulla testa del mulo! Cuccioli di uomini quindi, pronti per esser causa di un cemento dilagante che sta asfissiando ogni spazio verde! Pronti per allungare ancor più l’inquietante cintura di lamiera sulle strade di un’invivibilità sempre più evidente! Pronti per aggredire la storia e la cultura dell’umano pensante, col vuoto di un’arroganza senza limiti nella propria ammaestrata diseducazione mediatica! Ecco! Ecco la verità! Quella che nessun premio Nobel potrà premiare, così come l’antipatia che le mie parole suscitano in questo costume odierno che non ho mai indossato neppure a carnevale! Ma non preoccupatevi perché a tanta oscenità di ragionamento non sarà mai permesso di accedere ad “Espressi” , “Panorami o altro! Essa resterà sul minuscolo carattere di un periodico locale senza pretese, a riprova di un sistema nel quale i valori intellettivi sono osteggiati come i relativi portatori, figuriamoci poi quelli che come il sottoscritto, sono “disertori” della scuola di conformismo dal secondo superiore! Non mi rimane perciò che l’onore di portare a spasso una coscienza in mezzo a una miriade di incoscienti su questo mare di superficie in cui tutti, o quasi, hanno paura di tuffarsi! Rossano Di Palma Elezioni di secondo livello per la Provincia Firmato il decreto presidenziale, modalità di voto, scadenze e dati sul sito dell’ente È stato approvato il regolamento per la procedura elettorale per le elezioni di secondo livello del Presidente e del Consiglio della Provincia ed emanato il decreto per l’indizione dei comizi elettorali. Il regolamento, che recepisce la legge 56/2014 e le sue successive modificazioni, il decreto presidenziale, la modulistica e ogni altra utile indicazione (dati sull’elettorato attivo e passivo, le scadenze, il seggio elettorale etc etc) sono visionali sul sito dell’ente in un’apposita sezione elezioni.provincia.teramo. it alla quale si accede direttamente dall’home page. In sintesi l’ufficio elettorale è costituito presso la Provincia (dove si svolgeranno le operazioni di voto domenica 12 ottobre dalle ore 8 alle ore 20); le liste dovranno essere presentate il 21 e il 22 settembre; i componenti del nuovo Consiglio provinciale sono 12; per il calcolo del voto ponderale i Comuni sono suddivisi in cinque fasce demografiche (in rappresentanza dei 306.349 abitanti) calcolo che sarà combinato, nell’assegnazione dei voti, con il metodo DHondt; la base elettorale per l’elezione del Presidente e dei Consiglieri provinciali è rappresentata dall’insieme dei consiglieri e dei sindaci dei Comuni in carica alla data del 35° giorno antecedente quello della votazione; sono eleggibili alla carica di Presidente i Sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni e, solo per questa prima elezione, sono eleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti compreso il Presidente; sono eleggibili, infine, a Consigliere provinciale i Sindaci e i Consiglieri comunali in carica. Non godono dell’elettorato passivo né i presidenti né i consiglieri provinciali che, per motivi diversi, si sono dimessi dalla carica prima della fine del mandato, né i commissari per la provvisoria amministrazione della provincia. Il calcolo ponderale (valore percentuale del voto del singolo consigliere in rapporto al numero di elettori rappresentato), al momento, è meramente esemplificativo ed è rintracciabile sul sito del Ministero dell’Interno http://elezioni.interno.it/l56_2014.html in quanto si attendono i dati certificati per singolo Comune. I dati sull’elettorato saranno certificati dai Segretari comunali alla data del 7 settembre e saranno resi disponibili sul sito della Provincia nella sezione elezioni il 12 settembre. Ufficio stampa Provincia di Teramo Pina Manente 14 Cultura e Società da Leggere - agosto-settembre 2014 Acqua, acqua e ancora acqua! L . Ci vuol parlare dell’acqua dopo un’estate così piovosa?! Ci parli del sole, piuttosto! Ricordo la lirica di Cardarelli che lei cita nel suo libro “I 4 Mon Di..”. “Distesa estate,/ stagione dei densi climi/ dei grandi mattini/ dell’albe senza rumore (…) nessuna promessa terrena/ può dare pace al mio cuore/ quanto la certezza di sole/ che dal tuo cielo trabocca…” P. Lei mi stupisce. Deve far quadrare i conti per poter continuare a pubblicare il giornale e, ciò nonostante, le naviga nel cervello la poesia?! L. Se non fossi incline al lirismo, non mi sarei rifugiato fra gli ulivi. Ma, a proposito, ci parli della pace dal suo punto di vista. Come per Cardarelli, è la “certezza di sole” che adesso glie la infonde? P. Lei mi vede… in pace? L. Più che altro, impegnato per la pace! Rammentavo giusto ieri che mi chiese il numero del nostro collaboratore iraniano. Continuerà a caldeggiare il progetto di una Torre che includa fra le sue numerose attività quella di far incontrare esponenti della cultura del mondo arabo ed intellettuali occidentali? Nel suo libro “I 4 Mon Di..” Pineto è il “Mondo della Fiaba”; e nulla obiettivamente è più “fiabesco” che contribuire all’incontro di due diverse culture e di due differenti religioni avvalendosi di un contenitore che secoli addietro era un presidio dal quale si sparava! P. Ma lo sa che lei è complicato?! L. Perché mai? P. La Torre del Cerrano era una postazione di avvistamento per intercettare i Corsari e dare l’allarme alle popolazioni in maniera che approntassero il necessario per salvaguardarsi. Questo, ormai, lo sanno tutti. Ciò su cui pochi hanno invece riflettuto è quanto la Fiaba abbia contribuito a modellare l’immagine di Pineto! L. In che senso? Il suo libro è immaginoso e a Pineto lei appiccica la Fiaba. Un altro osservatore potrebbe faticare a rintracciarvela! P. Già, ma per pigrizia, non per altro! Se non mi crede, rivada con l’immaginazione a inizio secolo! L. Lei ci è andato? P. Con grande goduria, Luigi. Ma ascolti, ascolti! L. Sono tutt’orecchi! P. Un Marchese dal cuore generoso e dalle pingui finanze si ridusse sul lastrico per inseguire i suoi sogni. L. Allude al Diego de Sterlich? E quali sarebbero stati i suoi sogni? P. Una vita fatta di avventure e di sfide, allegre tavolate con gli amici, un buen retiro dal quale ammirare le bellezze che la natura elargiva. L. Non poetizzi troppo. Gli piacevano le corse automobilistiche… al Marchese! E in quanto alla Torre, vide bene di trasformarla in un’amena residenza. Aggiunse il torrino che oggi la fa svettare impettita e solenne, aggiunse quel che occorreva per conferirle una sorta di leggiadria. E se il cannone rimase, è perché forse ne aveva in mente uno dalla cui bocca spuntassero rose odorose! P. Cosicché sarei io a poetizzare la realtà! Ma è tutto vero, E’ TUTTO VERO e di certo al suo orecchio sarà giunto un curioso aneddoto: De Sterlich porse una volta un galante omaggio floreale a una bella signora che era andata a trovarlo e tanto ci ricamò che ella rimase letteralmente di stucco. Estrasse il mazzo multicolore dalla bocca del cannone che era lì in un angolo e disse all’indirizzo dell’elegantissima ospite: “Accetti questo modesto pensiero, signora. Se tutte le donne imparassero a far sortire dagli occhi la calda benevolenza e l’umanissima curiosità che si versano dai suoi, la virilità si addolcirebbe e sparirebbe d’un colpo l’arte insana di fabbricar cannoni!” Disse così con incantevole civetteria, memore dei languidi artifizi dannunziani o forse chissà, del Palazzeschi saltimbanco che tanto lo seduceva. Nel frattempo la gentile signora si inebriava del profumo dei fiori e di una brezza che trasportava un sentore di resina misto a salsedine e ad una nota di rosso cocomero. La Torre del Cerrano scrutava il mare e un poetico Marchese la stava guarendo della sospettosità e del terrore che in tempi remoti l’avevano armata e catafratta. L. Sa una cosa? Continuo a leggere il suo libro e ho sempre più la percezione che in esso si concretizzi il teorema secondo cui “il sogno vince la realtà”. Ma, torniamo al punto! In che maniera la Torre potrebbe diventare un grande, fascinoso manifesto per una nuova politica estera? Perché è anche di questo che lei argomenta dentro a “I 4 Mon Di..”! L’Italia non deve fare una politica di “peacekeeping” dopo che i suoi bellicosi alleati hanno bombardato chirurgicamente. Già, parrebbe dai risultati che la “chirurgia” in Occidente sia un’arte assai rozza e dunque produrrebbe molto di più un esercizio di “peace-keeping” PREVENTIVO! Molte culture sono tragicamente distanti, questo è vero. Ma accade quando esse non rovistano nella propria, profonda interiorità. Nel Mediterraneo si accesero conflitti insanabili. Ma ci fu anche un proficuo scambio di saperi. Un poco, forse, ci si conobbe. E un poco di pace, di vera pace, può costruirla l’Italia che insieme alla Grecia tanto seppe dire sulla bellezza e sull’armonia! Nel suo libro Caterina parte per una crociata. Solo che ella rimarca come la Croce sia stata insozzata. Per dialogare davvero- ella dice – bisogna custodire la Croce dentro una goccia. C’è una goccia sulla copertina del suo libro. E dietro la goccia compare un viso di Gesù: “acqua di vita”, come è definito nell’Apocalisse! P. Capisco, Luigi caro, che lei mi sta leggendo voracemente. Ma, gingillandosi con la sua ermeneutica, rischia di confondere le acque! L. Ma sì! E’ proprio all’acqua che volevo tornare! P. E allora io torno alla Torre! Se lei volesse inerpicarsi con le sue sessanta primavere su per i gradini del maniero, scoprirebbe un cultore dell’acqua, un gran cerimoniere che faceva innamorare i bagnanti del mare pinetese e delle sue dolcissime brezze. Non sfidava mai gli elementi e dal naso sembrava che gli pendesse una lenza al cui amo abboccava immancabilmente un sorriso! L. Ho capito, io voglio tornare all’acqua e lei alla Poesia. E’ forse che non si può dare l’una senza chiamare in causa l’al- da Leggere - agosto-settembre 2014 Cultura e Società 15 rimirare l’acqua che quasi non faceva rumore. Già, perché le onde si erano zittite per il grande stupore. O forse perché il venticello si era quietato. Di certo il cuore di Luigi seguitava a battere magnificamente. Lo teneva in vita la Poesia. Che era una Fiaba cristallina come un’acqua pulita. Che era la futura Pineto che in quel giorno d’aprile improvvisamente sbocciò. Da un’intervista di Luigi Colantonio (L.) al Postino de “I 4 Mon Di..” (P.) tra? P. Luigi Luigi, la vedo ricettivo e me ne compiaccio alquanto. Ma so pure che fa il tiranno quando un pezzo si allunga. Per cui ascolti il commiato e non interrompa! L. Ascolto, ascolto! P. Si chiamava Rino Marinelli quel pacifico marinaio. Ed era “lirico” al pari del citato Marchese e del Commendator Luigi! L. Cosa fa adesso? Mi dà del Commendatore? P. Non faccia lo spiritoso. Mi riferivo a Filiani. E’ lui il responsabile dell’inclinazione poetica che pervade il territorio e purifica l’aria. Chiunque sia capitato da queste parti dopo il suo luminoso passaggio non ha potuto sottrarsi a una sorta di screziato, scintillante lirismo. Vedevano il paesino i primi bagnanti e pensavano a Ermione, alle ninfe scorrazzanti pel bosco... L. E si immaginavano satiri, scommetto! P. Ma la smette di interrompere! Chiudo con un filmetto d’epoca, e non mi rimproveri se sforo. Luigi – il Commendatore, intendo! – a Roma si invaghì di una certa Vittoria. Le disse che non veniva dalla campagna. Ma che era possidente terriero e che di fronte alle sue tenute avrebbe impiantato una florida pineta. Già, perché lui era botanico per vocazione. Ecco il motivo per cui la colpì Vittoria: “si trattava di un fiore rarissimo come non ne aveva conosciuti mai”, la complimentò atteggiandosi a Vate. La bella fanciulla detestava la provincia e non si dispose mai a seguire lo sfortunato Luigi che di amore non ricambiato immantinente s’ammalò. Ma a guarirlo giunse il pensiero del giardino che aveva evocato. E lui che ne sapeva di bruchi vide tessere il verdissimo filo che una magica pineta cucì sul bordo spumoso del mare. L. Già, me l’ha raccontata questa! Dimenticata Vittoria, raggiunse la spiaggia e guardò a sud, verso la Torre del Marchese. “Supererò la sua inventiva”, si disse dentro a un venticello che spirava. “Adagerò un bosco di pini su questo litorale spoglio”, continuò fra sé. “E sulla collina sfregiata dalla cava della fornace sorgerà un parco botanico dentro al quale un lezioso castelluccio con le sue cisterne e astute condotte regimerà le acque piovane”. A quel punto emise un lungo sospiro e concluse: “Non verrà la romana? Peggio per lei; TUTTA ROMA VERRA’, una volta che avrò terminato il disegno di questo splendido giardino!” E tornò a 16 Cultura e società da Leggere - agosto-settembre 2014 Prova d’orchestra Seconda parte O ra verifichiamo se una lettura di tal genere sia sostenibile o se solamente nasca dalla mia pura fan- tasia. Dunque leggiamo il film dall’inizio. La sirena dell’ambulanza all’inizio sta portando una donna in ospedale. Quale donna? La donna che è su un disegno all’inizio del film, sotto i titoli che scorrono sullo schermo. In tale disegno c’è appunto una donna, stesa con la testa girata verso sinistra, con le gambe divaricate come partoriente; andando in giù si vedono il collo e i seni ed anche uno spermatozoo bianco fosforescente che taglia il quadro verso l’alto. Più giù si vede la vagina che non sta nella sua posizione naturale, cioè verticale, ma orizzontale e sta al fianco di un pene. Questo disegno assomiglia molto al quadro “La trasgressione notturna” di Joan Mirò, spagnolo. Il direttore ad un certo punto, mentre ha le vene gonfie e la faccia rossa, dice agli orchestrali: “Vincere, fin su; dovete scoppiare!” Questo ricorda il pene che, nel quadro di Mirò, ha la direzione verso alto a fianco della vagina, mentre alcuni musicisti si tolgono la maglia, con riferimento al sesso, come ne “La trasgressione notturna”. Fellini, in questo film sull’aborto, mette in atto la sua creatività e genialità inaudita ed eccellente. Sceglie Mirò anche per il suo quadro “La maternità”: Tutto il film fa riferimento ad esso. Mirò assomiglia a Moro anche nelle lettere scritte. I musicisti tolgono le maglie: Moro è nativo di Maglie. Il sindacalista riceve una telefonata che ricorda il paragrafo 9. L’uccisione di Moro è stata comunicata il 9 maggio con una telefonata. Quando il direttore, durante la pausa, dice: “Per queste stupide ed assurde leggi” anche alla presenza di sindacalisti, si riferisce alla legge 104 che permette l’interruzione volontaria di gravidanza(IVG), che è stata approvata il 22.05.1978 dal Parlamento. I seggi che fanno da arredamento nella sala del conservatorio assomigliano a quelli che si utilizzano nelle sacrestie e in Parlamento. Ancora, quando il direttore, nella pausa, porta avanti l’indice della mano destra, dice: “La mia bacchetta di direttore è legata a suonare l’orchestra”, aggiungendo “La sua voce usciva dalla sua mano”, ed in questo istante le due dita si toccano. Egli in queste scene si appoggia sul divano pendendo a destra, come la scintilla vitale che passa dal creatore alla creatura nel ”Giudizio Universale” di Michelangelo. Ha una sciarpa lunghissima e, mentre esce dal bagno, si spoglia e si riveste. Si mette davanti allo specchio e si osserva scoprendosi, “a immagine e somiglianza di Dio”. Contemporaneamente raffigura anche una donna davanti allo specchio che ricorda il quadro di Mirò “ Donna si acconcia i cappelli davanti allo specchio”. Il direttore in questo monologo dice “un prete deve avere una chiesa”. Dice questo per ricordarci che per trovare il significato del film bisogna cercare una chiesa che in questo caso è S. Pietro. Il direttore continua dicendo “con i credenti e i fedeli”, “trasformare vino in sangue e pane in carne”, per portarci nella Cappella Sistina. Egli continua il suo monologo dicendo: ”Il dubbio che rovina il credere- i musicisti uniti solamente in un odio comune”. Appena dopo il crollo del muro, i musicisti circondano il direttore e vogliono sapere il motivo per cui tutto è andato male, cioè vogliono sapere il motivo aborto. Egli rappresenta la sinapsi del cervello: il suo dito porta i comandi dal cervello, come il dito che c’è sul soffitto della cappella Sistina. Anch’esso nasce dal cervello. Tutti i comportamenti ed il monologo presenti durante la pausa del diret- tore ci portano alla “Creazione dell’Adamo” di Michelangelo. Tutto accade sul divano, che assomiglia al posto sul quale Adamo è sdraiato. Mentre i lampadari in formato bottiglia che si vedono durante il crollo della parete ed impolverate sono un richiamo al pittore Giorgio Morandi. Egli era il più celebre pittore della nature “morte”. Con questo il Regista ci informa che la morte è l’argomento che sta trattando in questa pellicola. All’inizio del film, nella sala del conservatorio, pulita ed serena come un utero intatto, il copista dice “ Che quanti morti in questo posto”; si tratta di un riferimento all’utero in cui avviene l’aborto; i papi ed i vescovi che vengono citati sono contro l’aborto rappresentano la Basilica di S. Pietro e la cappella Sistina, Fellini, inoltre, ci vuole portare da Michelangelo. Nella terza fase le pareti diventano sporche, con disegni e scritte che mano a mano diventano come un quadro di Mirò. In particolar modo la presenza di una scala lunghissima, appoggiata sulla parete per tutta la durata del film, ricorda “Fuga della notte” di Mirò, con uomini con baffi e ciuffi. A un certo punto, un’uomo sale sulle scale fino in cima e la sua ombra assomiglia a quella di un animale, forse una scimmia. In realtà è un cane che richiama il quadro “Cane che abbaia alla luna” di Mirò. Da sottolineare che anche l’animale nel quadro di Mirò del cane ha solamente il nome. Ecco ora tutte le frasi e le scene che portano ad un famosissimo quadro di Mirò: Un musicista vecchio chiama il suo collega “lo cucco”, che assomiglia proprio a Mirò, e gli dice: “Guarda là, su(in alto); quella ragnatela che ha un filo di 5 metri e ogni tanto dondola di qua e di là”. Due batteristi riscaldano le mani, incrociando le braccia come i fili, mentre stanno spostando il me- da Leggere - agosto-settembre 2014 tronomo. Una musicista con capelli ricci dice: “Il violino è maschio”. Poi parla con il suo collega che sta togliendo la lente da vista, con i baffi e sopraciglia particolari. Il sindacalista gli strani baffi che alza le braccia nel momento in cui manda i musicisti in pausa. C’è chi suona il bassotuba con la barba ed un ciuffo di capelli che assomiglia ad un cerchio. Tutte le descrizioni (la ragnatela, i fili che si intrecciano, il metronomo, i capelli ricci, i baffi, le lenti) ci portano al quadro “La Maternità”. Nel momento in cui il sindacalista manda i musicisti alla pausa, assume invece contemporaneamente una posizione che chiama due quadri di Mirò e Morandi. Quando il sindacalista con le braccia alzate viene inquadrato anteriormente, assomiglia alla ragnatela di Mirò ed invece, quando si gira, richiama il quadro”Enigma” di Morandi. Una donna urla “La morte, la morte!”, un uomo “Terrore terrore!”. Arriva la bara ad orologio, sparano. La parete su cui c’è il disegno dell’utero crolla, e in sottofondo si sente il cuore che batte, ma ormai tutto è finito e l’aborto è avvenuto. I musicisti circondano il direttore, il cervello, e gli chiedono come sia potuto succedere ovvero come sia potuto succedere l’aborto. Il direttore dice: “Ognuno deve dedicare più attenzione al suo strumento(cioè il pene e la vagina); solamente noi possiamo fare questo adesso”. Infatti per non far provocare più un aborto dobbiamo essere attenti. Poi il direttore continua: “Le note salvano noi, aggrappatevi alle note, seguite le note una dopo l’altra, così come le mie mani vi possono indicare”. Queste sono le parole di Fellini che ci suggerisce come seguirlo per conoscere le sue opere. È il rischio di una donna ogni volta che c’è un aborto. È la cronaca di un bambino che non nasce mai. Di nuovo si ricomincia: l’orchestra, suonando una nuova e bellissima musica, prepara l’utero della donna per un’altra gravidanza ed una nuova vita. L’orchestra e la musica stanno dentro la donna. Fellini anche qui è stato geniale. Le concomitanze degli eventi come l’uccisione di Moro e la legge sull’aborto con le riprese del film sono tali che non permettono a nessuno di fare caso all’aborto e a Moro. In questo modo ha detto ancora, per l’ennesima volta, una bugia per nascondersi. Un grande Genio, che aveva immaginato il film molto tempo prima, ma che attese l’occasione per realizzarlo. Per questo Fellini sosteneva di essere il più rapido di tutti i registi italiani. È vero che nella sala ci sono il caos e la distruzione totale di tutto, ma c’è soprattutto il sentimento della donna, che rimane intatto come la musica e le cui note ci possono salvare. Il direttore dice, rivolgendosi ai suoi allievi: “Proviamo con il sentimento e suoniamo tutto da capo per cambiare la nostra società con la musica”. Fellini con una bellissima musica augura di poterci liberare il prima possibile. Il finale del film assomiglia all’affresco “Il Giudizio Universale” di Michelangelo, con la differenza che l’affresco si deve guardare da giù in su, mentre il finale del film al contrario. In Cultura e società 17 questo modo la scena finale è assai simile a “Il Giudizio Universale”. Non a caso ripetutamente si parla delle trombe che ci riconducono a questo affresco. Sulla palla gigante che colpisce la parete, si vede il disegno della mappa del mondo. In questo film Fellini parla dell’aborto, cioè della morte, perciò utilizza Giorgio Morandi esclusivamente perché è autore di nature “morte”. Si dice che Morandi durante gli ultimi giorni della sua vita, mentre era coricato nel suo letto, disegnasse con l’indice nell’aria(come il musicista che faceva vedere la ragnatela) le forme che avrebbero fatto parte del suo percorso artistico. Questa pellicola potrebbe anche essere “La lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci? In realtà, sommando tutti gli avvenimenti del film, cioè la maternità (di Mirò), la luna(“cane che abbaia alla luna” di Mirò), la creazione di Adamo, la terra(di Mirò), con la palla gigante ed il “Giudizio Universale”, si capisce molto bene che il film rappresenta il “Big Bang” felliniano della creazione dell’universo. Jamshid Ashough 18 Cultura e società da Leggere - agosto-settembre 2014 Le medaglie di D’Altrui SECONDA PARTE C ome promesso nel numero di luglio ecco la seconda parte dell’intervista ai nostri due campioni della pallanuoto realizzata presso casa D’Altrui. Vincent – Marco ora che sei un allenatore puoi dirmi cosa ti soddisfa di più? Cioè giocare e vincere deve essere sicuramente bellissimo, però anche vedere la squadra che alleni che vince deve essere molto bello. Tu quale preferisci? Marco – È chiaro che la vittoria è il coronamento di quello che fai durante gli allenamenti, durante la settimana. Però non è detto che bisogna per forza vincere, io sono contento anche a volte quando perdiamo, però devo vedere che i ragazzi migliorano. Non si può sempre vincere, a volte si incontrano delle squadre che si dedicano alla pallanuoto come ci dedichiamo noi … Giuseppe – Se incontri una squadra più forte perdi, però se dimostri che hai giocato bene, che sei migliorato, l’allenatore è soddisfatto ugualmente. Se tu vinci contro una squadra scadente non c’è soddisfazione; a volte è meglio perdere onorevolmente contro una squadra forte piuttosto che vincere facilmente con una squadra scarsa. Vincent – Se dovessi smettere anche di allenare, io spero il più tardi possibile, cosa ti piacerebbe fare? Marco – A me piace stare sempre in ac- qua. Il mare mi piace molto. Mi dedico anche a qualche attività in questo senso, faccio il subacqueo. Vincent – Mister la tua carriera è stata fantastica e tutti gli appassionati la conoscono. Potresti però parlarmi un po’ di te fuori dal mondo della pallanuoto? Cos’altro ti piace? Che musica ascolti? Marco – Io ho cinquant’anni, però la musica che mi piace e quella di quando magari potevo andare un po’ in discoteca, quando ero un ragazzo, quindi diciamo la musica anni 80, che poi sono canzoni che a volte ti capita di sentire durante le pubblicità in tv. Quella musica mi piace molto. Giuseppe – Penso che gli piaccia anche qualche canzone del passato napoletano … vero? Quelle classiche. Marco – Si, anche quelle mi piacciono, le canzoni napoletane. Vincent – Tu hai vissuto quasi sempre in città sulla costa … Marco – Si, proprio perché a me piace il contatto con il mare, con l’acqua… Giuseppe – Digli le città dove sei stato. Intanto sei nato a Napoli… Marco – Poi sono stato a Salerno… Vincent – … Però la domanda non è finita: com’è il tuo rapporto con il mare? Marco – Ma come mai mi fai questa domanda? Perché tu già sai che io faccio il subacqueo, che mi piace pescare? Vincent – No, non lo sapevo. Marco – E come mai me lo chiedi? A te piace? Vincent – Si, il mare mi piace molto. Marco – Ah, ho capito… Io non potrei mai vivere in una città senza il mare, io lo devo almeno poter guardare, ogni giorno. Poi quando non sono in piscina sono al mare, faccio il subacqueo, mi piace fare pesca subacquea, quindi come puoi vedere o sopra l’acqua o sotto l’acqua. Vincent – Ok, ancora una domanda. A me piacerebbe tanto diventare come te, però mi piacerebbe anche diventare un archeologo sommozzatore; secondo te si possono fare tutte e due le cose o ne devo scegliere per forza una? Marco – Ah, hai capito Vincent, archeo- logo sommozzatore. Io sono un subacqueo anche se non sono archeologo, ma avrei potuto diventarlo. La pallanuoto sicuramente ti aiuta perché quando farai il corso da archeologo subacqueo tu avrai molta acquaticità, rispetto ad altri sarai avvantaggiato, sarà più facile superare le prove e gli esami. Giuseppe – Diciamo che sei un po’ pesciolino! Vincent – Ho capito, ho capito. Ho finito, potervi intervistare è stato, come ho già detto prima, come per un pellegrino andare in visita dal papa. Un grande piacere e onore. Grazie. Grazie anche per tutto quello che mi insegni durante gli allenamenti. Marco –Papà però lui non è con me. Tu Vincent hai Fabrizio? Vincent – Si, anche Andrea, con te mi sono allenato quattro o cinque volte. Marco – L’importante è saper nuotare. Giuseppe – È alla base, capisci? Se nuoti bene giochi anche bene; non si è mai visto un giocatore di pallanuoto che gio- da Leggere - agosto-settembre 2014 ca bene e non sa nuotare. Marco – Vincent devi essere veloce a nuotare. Noi facevamo le gare. È così che andrebbe impostato, solo che è difficile. Bisogna tener presente che spesso ci sono più società all’interno di una stessa struttura ed una gestisce la scuola nuoto e un’altra la pallanuoto. Siccome quando ci si avvicina ad uno sport acquatico comunque si comincia sempre dal nuoto, succede che tutti i ragazzini che hanno acquaticità e che quando entrano in acqua muovono subito le gambe a bicicletta, che è il movimento base della pallanuoto e che quindi sono portati, cercano di tenerli nel nuoto, è difficile che i migliori vengano mandati a fare pallanuoto. Oltre al prestigio dell’avere tanti iscritti c’è il fattore economico perché se i ragazzi si spostano a fare pallanuoto in un’altra società, dall’altra parte arrivano meno soldi. In più succede che se un ragazzino comincia a giocare con la palla gli piace di più del nuoto, si diverte, quindi tenderà ad abbandonarlo per questa nuova disciplina. Quindi si crea un muro invalicabile tra le due diverse attività sportive. Giuseppe – Io in alcune società ho fatto l’allenatore sia di nuoto che di pallanuoto e mi sono trovato bene perché all’interno della stessa società mi occupavo di entrambe i settori. Mettevo come condizione proprio questo e dicevo “Tu non giochi a pallanuoto se non nuoti bene”. Quindi cominciavano con il nuoto e arrivavano preparati alla pallanuoto, c’era il momento che facevano tutte e due le cose, poi inevitabilmente, crescendo, arrivavano a fare solo pallanuoto poiché la carriera del nuotatore è abbastanza breve, mentre quella del pallanuotista è più lunga. Teoricamente puoi giocare fino a quarant’anni. Marco – Ma se passi alla pallanuoto che hai già quattordici, quindici anni , è tardi, è difficile, perché non hai manualità, non hai confidenza con la palla, con il contatto fisico, con il gioco… Quindi curate la tecnica del nuoto, allenatevi bene e con costanza, dedicate un po’ di attenzione all’alimentazione e vedrete che i risultati arriveranno. Senza trascurare lo studio, mi raccomando! Poiché oltre a prepararvi alla vita in generale fornisce una buona capacità di concentrazione ed Cultura e società 19 elasticità mentale utile nell’assimilare presto e bene le varie tattiche e strategie del nostro sport. Il pomeriggio passato in casa D’Altrui non poteva che concludersi con le foto di rito e gli autografi sulle magliette; una per mio cugino che vive in Piemonte, l’altra non ho ancora capito se per me o per mio papà, dato che era forse più emozionato di me. Vinny 20 Arte ed Emozioni da Leggere - agosto-settembre 2014 Pisciella-Camplese: la coppia alata campione d’Italia 2014 A TRI - A pieno diritto entra nell’empireo della danza nazionale italiana la coppia di ballo Carla Camplese e Nicola Pisciella, atriani purosangue, compagni nella danza e nella vita. All’agilissima coppia è stato conferito il titolo di Vice Campioni d’Italia 2014, classificandosi al Secondo posto nella specialità “Danze Standard”, superando vittoriosamente oltre settanta coppie di partecipanti da tutta la nazione. Una prestigiosa affermazione che premia questi due giovani artisti atriani per la loro passione che coltivano da bambini, oltre che per la tenace volontà di studio, ricerca di stile e costante volontà nell’esercizio quotidiano. Carla e Nicola iniziarono per gioco nel lontano 1985, per poi conquistare, nell’arco di cinque anni, la finale del Campionato Italiano di Liscio Unificato ad Arezzo. L’esperienza nella danza sembrava essere finita lì: la coppia in realtà, che nel frattempo si era unita anche in matrimonio, dedicava in quegli anni le proprie energie alla nascita della propria famiglia. Tuttavia il sogno e l’amore per il ballo non si spegnevano, tra le gioie della nuova famiglia, rallegrata dall’arrivo di due bellissime bimbe. Anzi, l’attesa del ritorno sulla pedana alimentava l’entusiasmo e il desiderio di rituffarsi presto nei vorticosi movimenti della danza. Ed eccoci nel 2009, un anno decisivo per Nicola e Carla che riprendono lo studio e l’esercizio con il Maestro Ivan Agnellini. Due anni di “rullaggio” sulla pista e poi il decollo. Comincia così la lunga serie di premi nelle varie competizioni nazionali nell’ambito dei “Balli Standard”, fino al titolo di Campioni Regionali Abruzzo nel 2012 (titolo brillantemente confermato anche nel 2014). Seguono il Primo posto nel trofeo “Diamante” a Teramo, il Terzo posto a Velletri in Coppa Italia e il passaggio, per meriti sportivi, in Classe “A”. Infine la recente affermazione decisiva in Romagna: tra le settanta coppie partecipanti al Campionato Italiano di categoria svoltosi a Rimini Fiera lo scorso 10 luglio, la coppia Camplese-Pisciella si aggiudicava, come sopra annunciato, il titolo di Vice Campioni d’Italia 2014, classificandosi al Secondo posto nella specialità “Danze Standard”, categoria “Senior II”, classe “B1”, coronando il suo sogno d’arte. Una grande emozione per i ballerini Carla e Nicola e motivo di immensa soddisfazione per il loro insegnante Ivan Agnellini dell’ASD “Step by Step”. Naturalmente a Carla e Nicola, che alla passione della danza uniscono quella del canto tra le file del Coro “Antonio Di Jorio” di Atri, il plauso della nostra redazione e di tutta la comunità cittadina. Concezio Leonzi [email protected] da Leggere - agosto-settembre 2014 “Sotto le Stelle” La XIV edizione é stata caratterizzata da teatro, musica e iniziative di solidarietà T eramo. Cultura e tradizione, estro e comicità, musica e beneficenza: sono stati questi gli ingredienti della rassegna di teatro dialettale “Sotto le stelle”, organizzata a San Nicolò a Tordino dall’associazione culturale Città Futura. La manifestazione gratuita, giunta alla XIV edizione, è tornata anche quest’anno in piazza Progresso dal 16 al 20 luglio alle ore 21:00 per allietare gli abitanti della popolosa frazione teramana. Quattro le commedie in vernacolo portate sulla sce- na da altrettante compagnie teatrali della regione: si è iniziato mercoledì 16 luglio con la compagnia La Porta girevole che ha portato sulla scena “L’amor’ quand’ arriv’ n’goce!” per la regia di Roberto Cascioli; il giorno seguente è stata la volta della Compagnia Atriana con “Fa’ quelle che prete dice nn fa’ quelle che prete fa”. Venerdì 18 luglio sono saliti sul palco i Marruccini con la commedia “Tra moje e marite...mittece lu dite!”, tratta da “All’addore de lu cace… non ce sta sorge che se dà pace” di Ernani Troiano. Gli spettacoli sono stati intervallati, sabato 19 luglio, dall’iniziativa “Auto sotto le stelle” promossa dal Club automoto storiche Teramo, una mostra di auto storiche, autentici capolavori di design e meccanica. La serata è prosegiota con il concerto “Le canzoni di Faber”, Antonello Persico ha riproposto i brani più famosi del cantautore e poeta genovese Fabrizio De Andrè. La rassegna ha chiuso domenica 20 luglio con la compagnia teatrale Le Muse e la commedia dialettale in due atti di Marina Di Carluccio “Core de Tatone”. Il divertimentoè stato assicurato e non è mancato l’attenzione al sociale con due iniziative. Dopo la buona accoglienza dello scorso annoè stata infatti riproposta la lotteria con finalità benefiche che aiuterà Casa Ail di Pescara. I proventi raccolti saranno devoluti alla struttura di appoggio che permette ai familiari dei malati affetti da leucemie, linfomi e mieloma, e in cura per lunghi periodi nell’ospedale civile del capoluogo costiero, di assistere i propri cari. Il concerto del 19 luglio è stato un ulteriore momento di solidarietà, sono stati infatti raccolti fondi da destinare all’A. M.I.C.O. , l’Associazione Malformazioni Infantili Chirurgiche Onlus, per l’acquisto di attrezzature mediche all’interno Arte ed Emozioni 21 della chirurgia pediatrica dell’Ospedale civile di Pescara. La rassegna di teatro dialettale “Sotto le stelle” è stata inserita anche quest’anno nel Cartellone unico degli eventi del Comune di Teramo ed è grazie alla sinergia di forze e di contributi che la manifestazione ha potuto prendere il via. Per questo motivo l’associazione culturale Città Futura ringrazia l’amministrazione cittadina, la Fondazione Tercas, la Banca dell’Adriatico e i tanti sponsor che hanno creduto nell’iniziativa, offrendole un sostegno concreto nonostante i tempi di crisi economica. D’altra parte la fiducia dei finanziatori è il frutto dei sedici anni di lavoro di Città Futura sul territorio sannicolese. L’associazione è attiva nella frazione non solo attraverso l’organizzazione della fortunata rassegna di teatro dialettale (che ogni anno raccoglie grandi consensi di pubblico arrivando a registrare l’anno scorso una presenza complessiva di diecimila spettatori), ma anche con la realizzazione di una serie di iniziative ludico-sociali. E un’attenzione particolare Città Futura la rivolge al mondo della scuola. Di recente l’associazione ha collaborato infatti con l’istituto comprensivo statale di San Nicolò a Tordino in due distinti progetti: l’iniziativa con l’Unicef che si è conclusa nel palasport della frazione e il convegno sulla famiglia nella sala Eltron organizzato dall’associazione San Nicolò per crescere. Da ricordare inoltre l’iniziativa di intitolazione della scuola Peep al preside Giovanni Serroni, la realizzazione di un luogo della memoria in piazza Progresso, di concerto con le altre realtà del territorio, e ancora i concerti di Natale nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, la mostra fotografica realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato e la pubblicazione del free press mensile “Km 84”. Associazione culturale “Città Futura 22 Arte ed Emozioni Sciole’è a Londra da Leggere - agosto-settembre 2014 I l filmaker Flavio Sciolè anche quest’anno è stato presente con tre suoi video alla diciannovesima edizione del Portobello Film Festival di Londra(UK). Il 7 settembre ha presentato ‘Alberto Grifi A Visioni Sconsigliate’ nella sezione ‘Documentari’ mentre il 9 è stato proiettato ‘Io sono analogico’ e‘Interferenza n.1’ nella sezione ‘Italiani’. Le proiezioni sono avvenute presso i Westbourne Studios. Per Sciolè si è trattato della quarta presenza nel solo 2014 nella capitale londinese (tra gli altri festival ricordiamo ‘Time Is Love’ ed‘Untouchable’). ‘Io sono analogico’ è già stato presentato a Teramo all’interno di ‘Deborderline’ mentre per ‘Interferenza n.1’ si tratta di un’anteprima. Flavio Sciolè (Atri, 1970) performer, filmaker, attore, vive e lavora a Roseto. La sua ricerca è volta principalmente allo studio delle emozioni dell’uomo. Negli ultimi venti anni ha partecipato a centinaia di festivals/mostre in tutto il mondo (tra queste: Biennale di Venezia, Romaeuropa). Tra le ultime partecipazioni: Vagiti Ultimi (Atri), ArtItaly&ArtWorld (Germany). Nel 2013 ha vinto il Gran Premio Della Giuria All’Opera Più Originale al CinemAvvenire Video Festival. E’ reduce dal successo del film ‘La Scultura’ (in cui interpreta un gallerista) di Mauro John Capece presentato in questi giorni al Festival de Films du Monde di Montréal. - Le foto sono di Chiara F. Cirillo Ufficio stampa Sciolè CAFFETTERIA Charlie Brown VIA A. ROSSI, SILVI MARINA (TE) TEL. 3282854634 Emozioni dal mondo da Leggere - agosto-settembre 2014 Baja California Tutti sognano la california,fin dagli anni 60 quando the mamas and the papas cantavano california dreamin, canzone ripresa poi anche dal quintetto italiano dik dik; negli anni a seguire massimo boldi e nino frassica ne fecero anche un film, potrei continuare ancora per molto elencando tutti gli omaggi fatti a questa terra di confine. questa simpatica introduzione, eloquente direi, vuole essere solo un’ esplicito ed incisivo elogio a quella che per molti fu ed e’ tutt’ora il golden state... a questo punto cari lettori, penserete che vi parli della california a stelle e strisce!be’, non e’ cosi’! tutti conosono la sorella maggiore:la bella e ricca california “americana”, ma dopo un piccolo preambolo piu’ che dovuto , voglio invece presentarvi la baja california leggermente poco a sud. La penisola messicana con l’omonimo nome, e’ bagnata a ovest dall’oceano pacifico e ad est dal mar di cortes. il territorio e’ suddiviso in due stati: la bassa california e la bassa california del sud. la citta’ principale e’ mexicali, anche se la piu’ conosciuta e la piu’ popolosa resta sempre tijuana,citta’ fervida, affollata, rumorosa ,situata appena dopo il confine americano e’ un ottimo punto di partenza per visitare questa emozionante lingua costiera. Consiglio vivamente di noleggiare un’auto e viaggiare in piena liberta’. sicuramente e’ un’avventura indicata a viaggiatori navigati e pronti alle vicissitudini piu’ disparate, ma anche divertenti, un’appassionante ed avvincente on the road baciato dal caldo secco ed intenso vi portera’ alla scoperta di citta’ polverose, deserti rocciosi, a volte anche sabbiosi e l’inmancabile cactus sara’sempre presente, imponente, bello da vedere, pungente. Emozionante e’ il nostro ingresso in messico da san diegio, perche’ per la prima volta in vita mia ho oltrepassato il confine di uno stato camminando. davanti ai nostri occhi un nuovo mondo:taxi dai piu’ sgargianti colori posti in ogni direzione , come fosse un mercato, c’e’ chi chiacchera animatamente, chi fuma, chi dorme, chi si presenta con cortesia e si offre come chauffer, noi accettiamo subito!direzione aeroporto per ritirare la nostra auto presa a noleggio, davanti a noi un lungo viaggio,destinazione cabo san lucas. Dall’aeroporto di tijuana ci dirigiamo verso sud.man mano la citta’ scompare, lasciando spazio alla natura ed ai caldi colori del sud. la nostra prima tappa e’ ensenada, citta’ affacciata sull’oceano pacifico.qui,nel suo pregevole porto facciamo un piccolo ristoro incuriositi dall’ottimo vino prodotto in questa zona. purtroppo non possiamo dilungarci tanto, abbiamo una tabella di marcia ben precisa da rispettare e circa 850km ancora da percorrere prima di arrivare nella pittoresca santa rosalia in sur baia california dove se fortunati dovremmo trovare una branda per la notte. fortunatamente con noi c’e’ un grande pilota: mauro, un vero appasionato della guida. ragazzi vi garantisco che 850 km di curve, sterrati, buche e strade perlopiu’ malridotte, risultano essere veramente stressanti anche per il passeggero!il disagio e’ amplificato anche per via del nostro bolide noleggiato, niente popodimeno che una dodge attitude. Arriviamo in citta’ a notte fonda, sono le 23:00, ma intorno c’e’ ancora festa, un carretto con un simpatico asinello ci da il benvenuto .cerchiamo subito un alloggio, siamo assolutamente esausti e consapevoli che il nuovo giorno arrivera’ piu’ estenuante, ma nulla puo’ fermarci! volenterosi e audaci con i pensieri e le voci che ci affollano la testa cerchiamo di prendere subito sonno, mentre intorno il silenzio messicano ci avvolge,disturbato a volte da un gioioso schiamazzo e niente piu’. Il mattino seguente sveglia ore 08:00 e partenza per la citta di la paz sul mar di cortez, qui pranzeremo per poi proseguire fino a cabo san lucas, nell’estremita’ sud della penisola. oggi il diario di bordo ci dice che la meta e’ a circa 700km......”una passeggiata per il nostro mauro”. lasciamo santa rosalia sur baia california. la strada e’ gia’ assolata, nonostante sia gennaio inoltrato il clima e’ molto piacevole. dalla sommita’ di un promontorio, i nostri occhi scovano un’invitante baia con un mare straordinario dal colore verde smeraldo con punte di blu, molto particolare e sinceramente 23 poco comune. Sarebbe un peccato non approfittarne per un bagno, infatti decidiamo subito di scendere per goderci piu’ da vicino questo spettacolo inaspettato, avvalorato ancor di piu’ dal fatto che siamo in pieno inverno, pertanto spiagge meno affollate e clima insuperabile! ragazzi l’acqua del mare e’ freschissima, pulita e rigenerante! tre sono le sfumature che risaltano alla nostra vista: il castano roccioso della terra, il bianco borotalco della spiaggia e, per finire il verde intenso del cortes e tutto intorno silenzio e armonia. Freschi freschi riprendiamo il nostro road tour e circa 2 ore dopo arriviamo a la paz. La citta’ si affaccia sul mare chiuso di cortez, il lungomare e’ la parte vitale,con i suoi localini e ristoranti,così decidiamo di pranzare in uno dei tanti, per assaporare la specialita’ della casa: coda di gambero e pancetta fritta in salsa barbeque, immancabile anche il chili, tipica salsa messicana piccante, il piu’ delle volte usata per condire insalate o semplicemente servita con del riso o carne prevalentemente di manzo, il tutto accompagnato da dell’ottima cerveza la don equis.... Sono ormai le 17:00 del pomeriggio, dobbiamo riprendere il nostro viaggio, ancora 350km mancano all’appello prima di arrivare a cabo, dove prevediamo di stare per le 22:00. Cabo san lucas citta’ divertentissima, molto americana, adatta soprattutto ad una clientela che vuole si’ rilassarsi in uno dei tanti resort sulla costa ma, anche svagarsi fino a notte fonda nei tanti locali e discoteche che affollano il centro cittadino. a cabo passiamo gli ultimi 5 giorni di vacanza, indispensabili dopo aver percorso tanta strada tra usa ed il messico. ci integriamo immediatamente e tra una tequila ed una corona e, superbi piatti della cucina locale, come il pollo allo spiedo piccantissimo con cipolla e chiodi di garofano o il burrito tortillas ripiene di carne e verdure, i giorni passano velocemente. I luoghi sono eccezionalmente belli come la costa del cabo, caratterizzata da rocce e spuntoni che scendono fino al mare creando covi e calette naturali raggiungibili il piu’ delle volte via mare. e’davvero un paradiso indisturbato dove rilassarsi. Cari lettori programmate una bella vacanza in bassa california, ne rimarrete entusiasti! adatto anche a giovani coppie in viaggio di nozze.... sara’ il vostro messico insolito, fuori dal comune.....provare per credere. Vi invito come sempre a spedirci all’indirizzo [email protected] le vostre esperienze di viaggio....vi aspetto e alla prossima per un’altra avventura tutta da vivere. SCHEDA DEL MESSICO capitale: citta’ del messico popolazione: 112.000.000 superficie: 1.958.201 km2 fuso orario: -7h rispetto all’italia. lingue: spagnolo, dialetti amerindi (nahuati, maya, mixteco, otomi, zapoteco). religioni: cattolica in larga maggioranza. moneta: peso messicano prefisso per l’italia: 0039 prefisso dall’italia: 0052 clima:destinazione adatta in ogni stagione dell’anno. ottima nel periodo di settembre ed ottobre come alternativa al messico caraibico in atlantico. Davide Zizzi 24 Cronaca Locale Cerrano’s day Q uando qui c’erano dune, talvolta cuccioli di serpente a ridosso dei cespugli marini, dirimpetto a questa casa abbandonata nella quale guardai la mia prima televisione… Quando quel granchio enorme (largo più di venti centimetri) alzò le sue pericolose chele verso la mia paura infantile, allora sì, ero un autoctono fanciullo di questo luogo; di questo posto magnificamente selvaggio al centro del quale svettava la grande torre saracena. Oltre la sua massiccia sagoma, il primordio della pineta sud era di tanto in tanto intervallato dai coiti di coppie che nei primi anni sessanta potevano contare su quell’assoluta tranquillità che noi, piccoli Giamburrasca in perlustrazione furtiva, ci guardavamo bene dal disturbare per guardare bene tutto lo spettacolo fino alla fine… I primi calci a quel pallone insolito, li diedi qua sotto, con tanto di piedi arrossati… Il motivo di quella irritazione cutanea fu da Leggere - agosto-settembre 2014 L’interno infatti è stato banalmente e gravemente modernizzato: una vera assurdità! Senza considerare tutto il resto… Ossia i frequenti pellegrinaggi di chiassosi ed invasivi gruppi di ogni specie di gente, secondo questa orrida cultura della profanazione verso i valori storici dovuta alla consapevolezza della decadente mediocrità odierna. A parte questo comunque, l’evento si è verificato per merito del mio amico Cantoro, il quale mi ha convinto a perlustrare i suoi caratteristici affreschi all’interno dell’antica costruzione. Guidato da Roberto, ho quindi percorso i vari piani dell’arcaico edificio fino alla sommità dalla quale si scorge un panorama mozzafiato da entrambi i fronti: sia quello verso Pineto, che l’altro verso Silvi. Roberto ha lavorato parecchio per decorare nel modo più adeguato le varie stanze da restaurare, potendo quindi esprimersi aldilà della sua routine di vignettista. Ancor più sorprendente della Torre imperdonabilmente modernizzata però, è stato per me scoprire l’aspetto dichiaratamente Jankie… di Cantoro. Di una persona creativa con l’anima a stelle e strisce… Rossano Di Palma La vignetta di Cantoro scoperto solo quando quello spilungone di passaggio ci raccolse per caso quella insolita sfera di gomma, e palleggiandoci con le mani ci disse: ma voi che fate, giocate a pallone con la palla da pallacanestro?... Già… perché io quel pallone lo volli robusto per fare in modo che resistesse il più possibile alle terribili spine delle dune. Quando però andai da “Gerardo” per comprarlo (a Pineto sanno bene chi era), lui me lo vendette senza pensare certamente che esso mi sarebbe servito per giocarci con i piedi… né credeva che io l’avessi scambiato per un pallone da calcio; anche se fui un po’ sorpreso non tanto dal peso, quanto dalla sua superiore circonferenza. Tutti episodi, questi, appartenenti a quell’indimenticabile vissuto a ridosso del nostro antico simbolo nel quale, ognuno di noi piccoli monelli della zona, aveva la curiosità di entrare. Una curiosità, che certo, se fosse stata soddisfatta allora, avrebbe avuto tutto un altro significato. Qualche mese fa infatti, come sovente succede quando un evento è preceduto da forti aspettative, ho finalmente fatto il mio ingresso nella Torre di Cerrano per restarne piuttosto deluso. Cronaca Locale da Leggere - agosto-settembre 2014 25 La Tenuta Sant’Ilario di Pineto conquista l’Aipo d’Argento 2014 Diploma di Gran Menzione all’olio ‘Elio Gran Cru’ dell’azienda pinetese, che si impone su 220 campioni iscritti N uovo successo per l’azienda olearia Tenuta Sant’Ilario di Pineto (Te) che, reduce dai più che positivi risultati ottenuti al Sol di Verona, si conferma nel panorama degli oli di eccellenza con il concorso oleario “Aipo d’Argento”. Il frantoio pinetese ha infatti ottenuto il Diploma di Gran Menzione nella categoria Olio Extra Vergine di Oliva 100% Italiano, fruttato medio, con il suo ‘Elio Gran Cru’, già premiato nel corso della prestigiosa kermesse veronese. Un riconoscimento che certifica la qualità dell’olio di Roberto Cerquitelli, titola- re dell’azienda, che da anni cura pregiati ulivi nel rispetto degli antichi canoni di coltivazione e nella fedeltà alla tradizione agricola familiare. “Si tratta di un premio – commenta in merito lo stesso Cerquitelli – che ci fa onore, soprattutto se si pensa all’importanza raggiunta dalla manifestazione”. Ben 220, infatti, i campioni analizzati dai due panel professionali coinvolti nelle attività di selezione dell’edizione 2014 che, dopo oltre 3mila ore di analisi sensoriali, hanno consentito l’accesso alla finalissima a soli 89 campioni, ovvero poco più del 40 per cento di quelli iscritti. “Ogni anno facciamo del nostro meglio per garantire il massimo livello qualitativo dei nostri prodotti – conclude Roberto Cerquitelli – e questi riconoscimenti certificano il percorso che abbiamo intrapreso. Considerando poi la significativa qualità interna, ci rende ancora più soddisfatti sapere di essere riusciti ad emergere all’interno di un panorama così variegato”. Il prossimo 24 giugno l’azienda olearia sarà protagonista di uno speciale su Rete 4. Ufficio stampa Marzia Aquilio La crisi non è finita e il governo è immobile “ La crisi non è affatto finita e ancora una volta i dati sono lì a dimostrare che il percorso per uscire dalla bufera è ancora lungo: l’industria non si riprende e non vediamo segnali positivi all’orizzonte. In una fase così dura per l’economia del Paese ci saremmo aspettati un atteggiamento più reattivo da Antibracconaggio La Polizia Provinciale denuncia 4 persone e sequestra un cinghiale S orpresi nella Zona di ripopolamento e cattura dove avevano catturato, ucciso e già eviscerato un cinghiale. Quattro persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria dalla Polizia Provinciale che in questo periodo di divieto assoluto di caccia ha intensificato le attività antibracconaggio. L’episodio si è verificato a Sparazzano, frazione di Teramo, dove la Polizia aveva notato movimenti sospetti di automezzi e persone proprio all’interno della zona di ripopolamento e cattura. parte del governo di Matteo Renzi che, invece di sfruttare un ampio consenso per mettere sul tavolo misure concrete per le imprese e le famiglie, sembra immobile e, soprattutto, distratto dalle riforme istituzionali che, in questo momento, non sono determinanti per le sorti dell’Italia. Così il presidente di Unimpresa Chieti, Carlo Primo Fedecostante, commenta i dati Istat su ordinativi e fatturato. Unimpresa Provinciale Chieti @: [email protected] Sottoposti a controllo in una delle autovetture è stata rinvenuta la carcassa di un cinghiale maschio di grosse dimensioni, accuratamente eviscerato, abbattuto inequivocabilmente con arma da fuoco. La carcassa è stata sequestrata e sottoposta ad ispezione dal servizio veterinario della Asl che ne ha certificato “la inidoneità al consumo umano”. “La Polizia Provinciale – ha dichiarato il comandante Enzo Ranalli - nonostante la ormai cronica carenza di personale ha intensificato l’attività antibracconaggio organizzando numerosi servizi in orario serale e notturno nelle zone maggiormente interessate dalla caccia di frodo a danno dei cinghiali: attività riprovevole che purtroppo non viene interrotta neanche durante la stagione della riproduzione”. Ufficio stampa Provincia di Teram Pina Manente 26 Cronaca Locale da Leggere - agosto-settembre 2014 L’ARAN torna ad investire sul territorio di Atri I l Consiglio Comunale di Atri, nella seduta dello scorso 11 agosto, ha approvato la costruzione di un nuovo grande complesso industriale in c.da Stracca di Casoli di Atri. Si tratta del nuovo opificio della Ditta ARAN World che nel raggruppare in un unico immobile le attuali sedi prevede anche l’ampliamento e il potenziamento della consolidata fabbrica di cucine. Il progetto è stato proposto in applicazione della speciale procedura di variante al PRG. Il complesso di circa 8 ettari coperti sarà formato da due capannoni per deposito e produzione e da una grande palazzina Uffici in prossimità dell’autostrada A14 a ridosso della zona industriale di Scerne. L’intervento prevede anche la realizzazione di numerose opere di urbanizzazione per circa 450.000 Euro di lavori a carico della Ditta ARAN che riqualificheranno la zona con nuova illuminazione, parcheggi, potenziamento delle reti fognarie, ampliamenti delle sedi viarie e soprattutto con un nuovo sistema di regimentazione delle acque piovane. Un intervento, quest’ultimo, che, in sinergia con altri azioni decise dalla Provincia e dal Consorzio di Bonifica, eviterà l’allagamento del sottopasso posto nelle vicinanze. Un fenomeno che si verifica a causa dei reflui che si riversano dai versanti collinari della zona in occasione di eventi meteorici più o meno copiosi. L’Assessore all’urbanistica Domenico Felicione, nel comunicare il provvedimento assunto, sottolinea che “l’Amministrazione comunale ha consentito, in un periodo di grave crisi economica, una iniziativa capace di produrre lavoro e benefici alla comunità locale”. Ufficio stampa comune di Atri. Piste ciclabili sulla costa ompletamento del sistema, avviate le procedure per gli espropri e convocata la Conferenza di servizi L a Provincia ha avviato le procedure espropriative per il completamento del sistema di piste ciclabili della costa teramana nell’ambito del progetto regionale Bike To Coast. L’ente, infatti, è soggetto attuatore per conto della Regione degli interventi da realizzare nei comuni di Roseto, Pineto e Silvi per un importo complessivo di 7 milioni e 394 mila euro comprensivo della realizzazione del ponte in legno lamellare sulla foce del Vomano. Il progetto è figlio del Corridoio verde adriatico e ne rappresenta il completamento (ad oggi infatti la pista si ferma a Cologna spiaggia). L’ente ha proceduto alla redazione dei progetti preliminari sulla base delle indicazioni ricevute dalle amministrazioni locali ed ha convocato per il 18 settembre una Conferenza di servizi per l’approvazione dell’Accordo di Programma. Secondo il cronoprogramma, entro il mese di novembre, dovrebbero essere avviate le procedure di gara. Delle iniziative già poste in essere e del cronoprogramma del Bike To Coast si parlerà questo pomeriggio in Regione nel cor- so di un incontro convocato dal presidente Luciano D’Alfonso che ha invitato a Pescara tutti i sindaci della costa abruzzese e i soggetti attuatori degli interventi. “Questo pomeriggio parteciperemo volentieri alla riunione convocata dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, che ha posto fra le priorità programmatiche la realizzazione di un sistema cicloturistico di livello europeo” dichiara l’assessore alla viabilità, Massimo Vagnoni che aggiunge “l’auspicio, considerato lo stato avanzato dell’intervento sulla costa teramana, che si proceda con le modalità già definite perché questo consentirebbe di appaltare le opere entro novembre di quest’anno. La Provincia, che non solo non chiude i battenti ma fra un mese diventerà la casa dei Comuni perché sarà governata direttamente dai Sindaci, proprio per la sua natura funzionale di ente di servizi per area vasta, è in grado di garantire un’ideale coordinamento e un percorso standardizzato delle procedure”. Ufficio stampa Provincia di Teramo Pina Manente Messa in sicurezza strada della Cannuccia C entomila euro per il progetto definitivo della messa in sicurezza della strada della Cannuccia. È quanto ha stabilito l’amministrazione di Pineto, con una delibera approvata nel corso dell’ultima giunta. Il progetto prevede la messa in sicurezza idraulica della strada, provata negli ultimi anni dalle piogge. “È una prima risposta ad una zona che ha bisogno di una seria messa in sicurezza”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio. Il progetto prevede la realizzazione di una canalizzazione per la regimentazione delle acque meteoriche. “È il primo passo per la sistemazione di quella zona - ha spiegato il Sindaco - perché senza questi interventi qualsiasi lavoro sul manto stradale sarebbe inutile. La strada della Cannuccia si trova in una situazione oggettivamente difficile, e dobbiamo intervenire”. Alessandro Borgia da Leggere - agosto-settembre 2014 Cronaca Locale 27 {Per la nuova amministrazione di Silvi} Battesimo del fuoco in un’estate piena di nuvole F inita l’estate più bizzarra dell’ultimo secolo è già tempo di bilanci, sia pur parziali, a somiglianza del nostro cielo rimasto parzialmente coperto durante l’arco dell’intera stagione. La nuova Giunta Comignani-Partipilio si è praticamente insediata quando gli ombrelloni erano già aperti, suscitando le giuste ire del comandante dei vigili Giovanni Cichella che ha definito letteralmente una “follia” far votare nel mese di giugno un Comune turistico. Ma insieme ai bilanci sorge spontaneo il confronto con la precedente amministrazione Vallescura. La prima differenza che salta agli occhi è l’ instancabile presenza del Sindaco Comignani sul territorio, che con il suo scooter e il suo casco lo vedevi spuntare dappertutto, non senza una certa dose di spavento per la sua repentina apparizione. Quindi gioventù e dinamismo al posto dell’immobilismo funereo a cui ci aveva abituato l’ex primo cittadino, soprattutto negli ultimi tempi, e forse è proprio ciò che ha permesso una sia pur minima inversione di tendenza nella pulizia e nell’ ordinaria manutenzione di strade, giardini e aiuole. Poi il cartellone della manifestazioni estive predisposto dal vice-sindaco Partipilio e dai suoi altrettanto giovani collaboratori rappresenta un piccolo capolavoro da inserire negli annali della specialità “come far le nozze con i fichi secchi”, essendo riuscito a mascherare sotto un brand accattivante l’obiettiva povertà dei singoli eventi, con una tecnica di marketing sconosciuta alle generazioni più in là con gli anni. Poco spazio quindi, almeno per il momento, alle critiche dell’opposizione, che si sono concentrate su alcuni dettagli di secondo piano, sul solito tormentone anti-tasse e sul presunto aumento delle indennità degli amministratori che in effetti non c’è stato, anche se si è persa una buona occasione per una loro sostanziosa sforbiciata, a cominciare (non me ne voglia l’amico Massimi) dalla figura del tutto inutile del Presidente del Consiglio Comunale. Parlo di occasione persa perché, avendo il Sindaco assegnato deleghe un po’ a tutti i consiglieri, in tal modo avrebbe potuto consolidare il gioco di squadra e limitare la disparità di trattamento con gli assessori, meglio remunerati solo per il compito di partecipare pure alle sedute di Giunta. Ma, tant’è… Da registrare infine una serie di atti vandalici che qualcuno ascrive alla responsabilità di ambienti vicini alle forze di opposizione, che avrebbero mal digerito la sconfitta elettorale. Personalmente non ho alcun sospetto e neppure opinione in merito, ma so per certo che l’opposizione con un minimo di pazienza avrà presto il modo di contestare a volontà scelte amministrative emergenziali ben più importanti per il futuro della nostra città… Si prevede un inverno bollente D ifficile determinare le priorità dei problemi all’agenda dell’amministrazione Comignani in autunno, però è impossibile non inserire ai primi posti quello dell’erosione della spiaggia, che sta assumendo proporzioni davvero allarmanti. La trascorsa maggioranza aveva ottenuto un finanziamento piuttosto cospicuo per posizionare una serie di barriere a pettine, cioè perpendicolari alla linea di costa che, senza entrare in complicati tecnicismi, sembra rappresentino un rimedio peggiore del male. Ma a breve bisogna cominciare i lavori, altrimenti i fondi andranno perduti, e si sa quanto è difficoltoso ottenere sovvenzioni in tempi di crisi. Pare che per risolvere l’ardito rompicapo sia stato consultato con scarsi risultati persino il mago di Santo Stefano. Poi, tra le altre cose che sarebbe troppo lungo citare, bisogna decidere finalmente che cosa fare del Villaggio del Fanciullo e degli altri manufatti inutilizzati di proprietà comunale, i cui lavori sono da tempo fermi, mentre l’Ente continua a sborsare ogni mese fior di affitti per ospitare le proprie strutture. Il terzo scoglio, che forse si presenterà prima del previsto, è l’eredità di una profonda revisione del Piano Regolatore Generale che l’amministrazione Vallescura aveva quasi condotto sulla linea del traguardo. E non si tratta di noccioline: cento ettari (un milione di mq) di terreno edificabile e diecimila abitanti in più, per un giro d’affari da un miliardo di euro. Proprio ciò che ci vuole per dare il colpo di grazia alle già malandate infrastrutture della nostra città e far diventare sempre più ricchi i soliti noti e sempre più poveri i soliti idioti! Intanto a nord resta pur sempre aperta la storia infinita del Centro Commerciale Universo, tra reali scempi ecologici e illusori sbocchi occupazionali. Infine c’è da programmare la prossima stagione turistica, fin quando esiste ancora qualcosa di programmabile, a cominciare dalla consueta carenza idrica per finire con l’annosa e controversa questione dell’inefficiente opera di smaltimento dei rifiuti urbani, sia solidi sia liquidi, nel periodo in cui il territorio limitato di cui disponiamo registra il più alto numero di presenze. Ma ciò che è diventato letteralmente insopportabile è il traffico serale sul lungomare, dove manca poco che le macchine si fondano in un unico ammasso metallico. Va bene che le multe sono diventate una risorsa fondamentale nel profondo rosso del bilancio comunale, ma durante la notte bianca Silvi Marina è tornata finalmente a respirare: che cosa si aspetta ad estendere gradualmente la positiva esperienza dell’isola pedonale nel corso dell’intera alta stagione? [email protected] 28 Cronaca Locale da Leggere - agosto-settembre 2014 Caro D’Artagnan! (Alias Pino Di Febo) la”…) Ultimamente però il bersaglio preferito dalla tua temibile arma è un po’ troppo di routine. Dovresti già cominciare ad intuire a cosa e a chi sto alludendo… Non aggiungo quindi altro, oltre a due cose fondamentali per riflettere (eventualmente) sulle Tue incursioni, in questo caso obiettivamente troppo offensive. D ecisamente un po’ eccitato il Tuo “Periscopio” negli ultimi tempi… Non hai poi tanto bisogno di utilizzarlo visto che non mi sembri affatto un sommergibile dal modo come esci allo scoperto… (Stai calmo perché questo è un complimento nel rispetto di un conseguito codice d’onore fra noi “spadaccini della paro- Primo: non mi pare che fra quelli dell’ultimo scenario elettorale, siano emersi modelli umani che per ambiguità, eventuale corruttibilità, incoerenza ecc. possano reputarsi migliori di Luigi Colantonio, anzi direi proprio di no! Nelle tue aspre parole quindi, trapela uno “Sturm and Drang verbale” di evidente origine personale (dato anche il suo continuo ribadirsi) quindi relativamente oggettivo. Secondo: Tu non lo sai, ma la prima persona, che nonostante la consapevolezza della tua avversione nei suoi confronti, mi parlò bene del tuo libro (“Dieci passi nell’azzurro”) invitandomi a leggerlo, fu Luigi qualche anno fa. Dato quindi, il tuo risaputo ed ostico atteggiamento nei suoi confronti, quel suo gesto di spontaneo elogio a Tuo favore non può certo appartenere ad una persona che meriti un simile elenco di deplorazioni, cioè quello stampato nell’ultimo “Periscopio” di “Silvi 15”! Periscopio, che ripeto scherzosamente, è un dispositivo inutile per uno come Te che non sta certo sottocoperta… Un carissimo saluto da “Zorro” (alias Rossano Di Palma) Animali – Qualcosa si muove a Silvi Primi vagiti per la consulta degli amici a quattro zampe M omo, avvelenato a Pianacce Simona Colatriano, del PD, è una delle giovani new-entry del Consiglio Comunale ed è a lei che il sindaco Comignani ha pensato di affidare, insieme alla cultura, la delega alla tutela e al benessere animale, un provvedimento inedito, da tempo reclamato dalle associazioni zoofile presenti sul territorio. Simona, nonostante la scarsa esperienza al riguardo, non è restata con le mani in mano e si è data subito da fare. Con rara umiltà e buon senso di altri tempi ha chiamato a raccolta le forze migliori interessate al problema, le associazioni di volontariato, i movimenti animalisti, le guardie zoofile, gli educatori cinofili, i semplici cittadini proprietari di cani e persino un veterinario, in tutto una ventina di persone, e li ha messi a confronto con il Comandante dei Vigili sulla questione (tipicamente estiva) più scottante del momento: la possibilità di accesso degli animali alle spiagge e negli altri luoghi pubblici. Ma ormai la strana estate stava finendo e non se n’è fatto nulla, resta tuttavia l’esempio di un metodo virtuoso che andrebbe esteso anche a settori ritenuti più importanti, cioè quello della democrazia partecipativa, una specie di terza via tra il verticismo gerarchico e l’assemblearismo inconcludente. Il tavolo tornerà a riunirsi a breve per affrontare gli eterni problemi di sempre: randagismo, abbandoni, maltrattamenti, avvelenamenti, noncuranza delle istituzioni preposte. E meno male che uno straccio di rifugio comunale c’è l’abbiamo, ma è sovraffollato, estremamente fuori mano, la sua manutenzione è affidata solo al buon cuore dei volontari, spesso manca l’acqua a sufficienza e scoppiano le fogne. La Colatriano si è impegnata a farvi un sopralluogo al più presto, e in questo caso sarebbe probabilmente il primo amministratore nella nostra storia a mettere piede nella struttura. Infine si fa strada sempre più l’idea di approvare in Consiglio un provvedimento organico, una sorta di carta dei diritti a quattro zampe che dichiari Silvi “Città dell’accoglienza animale”, in modo da concentrare in un testo breve, chiaro e preciso i principi sui quali basare l’equa regolamentazione di ogni possibile tipologia di problema in merito. Roberto Costantini Cronaca Locale da Leggere - agosto-settembre 2014 29 Migliaia di persone per la Notte Bianca dello sport e dell’ambiente M igliaia di persone hanno riempito le strade di Pineto per la prima edizione della Notte Bianca dell’Ambiente e dello Sport. “È stata una scommessa vinta”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio. Tantissimi gli sportivi che dalle 21 sino a tarda notte hanno fatto vivere le oltre 50 postazioni che erano state sistemate lungo tutta la cittadina, da Villa Ardente sino a Corfù. Tanti i bambini che si sono cimentati in tanti spazi a loro appositamente dedicati, con il calcio, il basket, il baseball, il minigolf, con i locali che sono rimasti aperti sino a tarda notte per l’occasione. “Ringrazio tutti gli organizzatori che hanno reso possibile questa bellissima serata per Pineto - ha dichiarato il sindaco - e ringrazio tutte le società che hanno permesso a questa Notte Bianca di vivere. Abbiamo voluto portare un nuovo tipo di iniziativa a Pineto, e abbiamo voluto credere nello sport, nei suoi valori, ed è anche per questo che abbiamo voluto esporre dal Municipio la bandiera della Pace, perché in una serata come questa non potevamo rimanere indifferenti rispetto a quanto sta avvenendo in alcune zone del mondo. Spero che questa sia la prima di una lunga serie di Notti Bianche dello Sport”. Grande successo, sia tra gli adulti che tra i bambini, per l’esposizione dello storico trenino che percorse le strade cittadine nelle estati tra il 1965 e il 1987. A ripor- tare alla vita quello che potrebbe essere definito un vero e proprio cimelio storico della città, il suo creatore, Gaetano Colleluori, presente alla serata. Pienone, all’una, per l’esibizione di Germano D’Aurelio in arte ‘Nduccio. La nottata si è poi conclusa con la regata dei pattini e le iniziative alla Torre di Cerrano, dove all’alba si è anche svolta la messa. “Una serata splendida, che ripaga di tanto lavoro fatto - ha commentato l’assessore allo Sport Gabriele Martella Abbiamo fatto tutto in poco più di due settimane, e Pineto ha risposto benissimo, perché le persone sono rimaste sino a tarda notte. Questa sera abbiamo visto i valori dello sport, con tanti atleti, anche bambini, che hanno partecipato, e li ringrazio tutti, perché senza di loro questa notte non sarebbe stata possibile”. Presente anche il presidente dell’Area Marina Protetta Benigno D’Orazio, che ha dichiarato : “Faccio i miei complimenti all’amministrazione di Pineto per aver voluto credere con lungimiranza in questa manifestazione, che ha messo al centro i valori dello sport e dell’ambiente, e alla quale noi abbiamo scelto di partecipare con convinzione. Mi auguro che in futuro possano ripetersi eventi del genere”. Alessandro Borgia ARIA SALUBRE... TERRAZZO PANORAMICO... SAPORI DI UN TEMPO... RISTORANTE VECCHIA SILVI [email protected] Via Circonvallazione Boreale, 42 Silvi Alta (TE) - Tel. 085.930141 30 Cronaca Locale da Leggere - agosto-settembre 2014 Primo passo per la nascita della “Casa del Sociale” P rimo passo per la nascita della Casa del Sociale a Pineto. Nei giorni scorsi il Comune ha ufficialmente chiesto all’Anas, proprietaria della Casa Cantoniera sita a Villa Ardente, il comodato d’uso per la struttura, “e siamo molto fiduciosi che questa possa entrare nella disponibilità del Comune, perché conosciamo la grande sensibilità dell’Anas di fronte a richieste che vanno in questa direzione”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Daniela Mariani. “La creazione della Casa del Sociale, che dovrà essere un vero e proprio hub per questo settore, è uno dei nostro obiettivi principali - ha sottolineato l’assessore - Abbiamo individuato varie strutture, e sicuramente la Casa Cantoniera è una di queste. Sono convinta che la nascita della Casa del Sociale sarà un vero e proprio spartiacque per una nuova visione di questo ambito nella nostra città”. “Soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui la crisi economica morde in maniera tremenda, bisogna avere il coraggio di investire in modo intelligente nel settore sociale, perché si tratta di un vero e proprio collante per tutta la comunità”, ha aggiunto l’assessore. Un ambito, quello sociale, che a Pineto come in tutta Italia, è chiamato in questi mesi ad operare come non mai. Circa sessanta le famiglie che quest’anno si sono rivolte al Comune per chiedere aiuto, con un impegno di spesa quantificabile sinora in più di 14 mila euro. “Il momento sociale che l’Italia sta affrontando, e ovviamente anche Pineto, è di una delicatezza estrema, e nei limiti delle possibilità di un ente locale, cerchiamo quotidianamente di venire incontro a tutte quelle famiglie e quei soggetti che vengono a chiederci aiuto e anche a coloro che, colpiti dalla crisi economica, spesso non hanno la forza di ri- volgersi agli uffici preposti. Parliamo di situazioni molto delicate, perché Pineto non è che uno spaccato di quella che è in questo momento la società italiana, e di una serie di azioni messe in campo che ovviamente, sia per motivi di privacy che per motivi di sensibilità, non abbiamo e non avremo alcuna intenzione di pubblicizzare ma che continueranno ad essere attentamente seguite anche da me personalmente. Tra le situazioni che stiamo affrontando in maniera puntuale e sotto tutti i punti di vista c’è ovviamente anche quella di Mohammad Akbar e della sua famiglia”. Comune di Pineto Fiaccolata per rievocare le storiche “passate” È partita lunedì 8 settembre, alle ore 19:15 dalla Torre di Cerrano, la fiaccolata che è arrivata presso la chiesa della Madonna della Consolazione di Mutignano. Organizzata dal gruppo parrocchiale di Mutignano, con il parroco padre Angelo Monte, la fiaccolata vuole riportare la tradizione delle “Passate”, che ogni anno, in occasione della Natività della Beata Vergine Maria, si svolgevano attraverso la porta santa della storica chiesa del Borgo antico di Pineto. Alessandro Borgia LAVANDERIA SELF SERVICE BOLLICINE Lavanderia a Gettoni Info: 340.6316567 di CAMASSO ANTONIETTA Roseto (TE) Via Nazionale, 462 / Silvi Marina (TE) Via Roma, 465 Le Rubriche da Leggere - agosto-settembre 2014 31 LA NUTRIZIONISTA INFORMA Conservazione e preparazione degli alimenti I n linea generale diciamo che sarebbe consigliabile consumare sempre alimenti freschi, di stagione, e a kilometro zero ma non sempre questo è possibile e sistemi antichi e moderni ci consentono oggi la conservazione in sicurezza dei nostri cibi. Per quanto riguarda frutta e verdura l’attenzione deve partire dalla procedura di lavaggio. Esso deve avvenire in acqua corrente senza aggiunta di detergenti e senza prolungare troppo la loro permanenza in acqua soprattutto se essa è già sbucciata e tagliuzzata. Questa accortezza permette alle sostanze nutritive presenti in esse di rimanere nell’alimento e non disperdersi nell’acqua stessa. Se poi la verdura deve essere cotta, la maniera migliore per farlo è in poca acqua o direttamente a vapore, a fuoco basso senza condimenti che, invece, possono essere aggiunti successivamente. Il processo di cottura è un momento molto importante per tutti gli alimenti, anche carni, pesci, pasta, uova ecc... in quanto il calore è in grado di neutralizzare molte minacce per la nostra salute presenti nei cibi crudi e, in particolare contribuisce a ridurre la carica batterica migliorando le qualità igieniche. Dopo la cottura gli alimenti dovrebbero essere consumati in un periodo relativamente breve o possono essere conservati in frigo o congelati in freezer per essere mangiati in un secondo momento. È opportuno però ricordare che, come i cibi congelati acquistati al supermercato, anche quelli casalinghi sono dotati di una scadenza per cui è d’obbligo scrivere fuori dalla confezione la data di congelamento onde evitare che qualcosa rimanga seppellito per anni nei nostri congelatori. A parte il freddo, ci sono altri sistemi di conservazione. A livello casalingo il sale, l’olio, lo zucchero e l’aceto rappresentano i “conservanti” di più largo utilizzo. Diversamente accade in ambito industriale dove le aziende alimentari si avvalgono di alcuni “additivi” come antimicrobici, stabilizzanti, addensanti, emulsionanti acidificanti ecc... Sempre in ambito industriale ci sono poi alcuni processi che aiutano alla conservazione degli alimenti i più comuni dei quali sono l’alta pressione, l’atmosfera protetta, l’essiccamento, la liofilizzazione, la pastorizzazione e la sterilizzazione. L’alta pressione è una tecnologia recente in cui l’alimento confezionato in appositi contenitori viene immerso in una sorta di grande pentola a pressione contenente acqua. L’aumento di pressione che si crea all’interno neutralizza muffe e batteri eventualmente presenti. L’atmosfera protetta, invece, è una metodica che consiste nel mettere il nostro prodotto in contenitori chiusi ermeticamente dove l’aria viene sostituita con gas inerti per la nostra salute che al tempo stesso impediscono il deterioramento del contenuto. Poi abbiamo quelle metodiche che, invece, si basano sull’allontanamento dell’acqua dall’alimento ed è il caso quindi della disidratazione e della liofilizzazione. La pastorizzazione e la sterilizzazione, infine, basano il loro principio d’azione sui trattamenti termici. Per legge qualsiasi additivo deve essere indicato in etichetta. Ogni sostanza, infatti, è associata ad un codice europeo caratterizzato dalla lettera E seguita da tre o quatto cifre. Lo stesso vale per il sistema impiegato nel confezionamento che, appunto, è anch’esso specificato sull’etichetta. Il consumatore ha, infatti, sempre il diritto alla trasparenza! Dott.ssa Valentini Iole – Biologo della Nutrizione [email protected] 3282855534 32 Le Rubriche da Leggere - agosto-settembre 2014 Enzo Ferrari diede il primo “assaggio” all’Abruzzo già nel 1919, quando riuscì a racimolare i soldi per iscriversi alla Targa Florio, prima gara importante della sua carriera. Ferrari concluse l’apologia sottolinenando che al primo classificato della Coppa Acerbo, oltre ai consueti premi, spettasse il titolo di cavaliere del Regno, grazie all’importanza politica del personaggio che organizzava la corsa stessa. Da Cavaliere nel 1924, Ferrari col tempo diventò poi cavaliere ufficiale, commendatore, comandante (secondo alcuni stranieri), ingegnere, “Drake”, ma ha sempre preferito essere chiamato “semplicemente” Ferrari. I° Edizione della rievocazione “Ultima corsa su strada“ Circuito di Pescara - 90° anniversario 1924/2014 11/12 Ottobre 2014 - PESCARA con presentazione del libro IL CIRCUITO DI PESCARA Santuccione - Smoglica Edito da LA CASSANDRA EDIZIONI Sabato 11 Ottobre - ore 17.00 c/o Museo Vittoria Colonna Via dell’Artigianato Zona Ind.le 64025 Pineto (TE) Tel. 085.9463084 / Fax 085.9461013 www.lacassandraedizioni.com - [email protected] Con i Lettori da Leggere - agosto-settembre 2014 Lettori, non dimenticate! 33 La mia risposta S ono stato dibattuto se replicare o meno alle falsità ed offese personali, mi sono consultato in famiglia se intraprendere le vie legali per le diffamazioni ricevute, (pubblicate dal giornale “Silvi 15” e riptoposte qui a fianco), ho ascoltato amici e semplici lettori della stampa locale che mi hanno contattato e consigliato, ho sentito i molti silvaroli che mi hanno anche detto che la risposta più corretta è quella dell’indifferenza totale. Infine, ricordando aforismi (solo alcuni) dei grandi della cultura: Ennio Flaiano Oggi il cretino è pieno di idee. Ennio Flaiano L’evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato. Oscar Wilde Non discutere mai con un idiota......ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. Arthur Bloch, La legge di Murphy, 1977 I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere. Indro Montanelli, su Il Giornale, 1984 Non c’è alleato più prezioso di un nemico cretino. ho preso la mia decisione. ed ho scelto la via che mi è sembrata la più giusta: lasciare il diffamatore nella sua idiozia e nell’indifferenza più totale ed i lettori nella condizione di conoscere, valutare e giudicare. Luigi Colantonio Solidarietà al nostro Direttore Editoriale D opo aver letto le sconcezze nella rubrica Periscopio su Silvi15 del mese di luglio, tantissimi lettori, firmandosi con nome e cognome, hanno fatto pervenire a questa Redazione decine e decine di messaggi, mail e lettere di reazione. Non potevamo pubblicarle tutte, altrimenti avremmo stampato un numero del giornale solo di lettere piene di ribellione nei confronti dell’estensore di quell’articolo e noi questo non lo vogliamo. Non possiamo, però, far finta di non averle ricevute perchè mancheremmo di rispetto ed onestà nei confronti di tutti quelli che hanno preso una posizione netta e di difesa nei confronti del nostro Direttore Editoriale e del giornale DA LEGGERE. Abbiamo perciò scelto solo alcune, molto rappresentative, con concetti molto chiari, sulla figura del Direttore Colantonio e sulle idee che i lettori si sono fatte del suo denigratore. Esprimiamo, quindi, pubblicamente , tutti insieme redattori e collaboratori, attraverso queste poche righe, unendoci agli sponsor e lettori, la nostra massima solidarietà e vicinanza al Direttore offeso ed alla sua famiglia e ci compattiamo ancora di più con l’intento di fare sempre più grande DA LEGGERE e farlo vivere sempre più a lungo. Il Comitato di Redazione 34 Con i Lettori da Leggere - agosto-settembre 2014 Abbiamo ricevuto, da una lettrice il presente articolo con preghiera di pubblicarlo e noi lo facciamo con molto piacere per due motivi: il primo perché abbiamo sempre pubblicato tutto sempre senza alcuna censura e non avremmo voluto iniziare proprio ora e il secondo perché l’articolo riguardando il nostro Direttore Editoriale ne condividiamo ogni parola di quanto scritto a sua difesa.- L’intervento di una cittadina di Silvi La lingua batte dove il dente duole H o riletto più volte e riletto sempre con maggiore attenzione le esternazioni di Pino Di Febo, nell’articolo Periscopio, sul numero di luglio a pagina due del giornale Silvi 15, e come cittadina mi sono sentita moralmente in dovere d’intervenire. Veramente la rubrica per quello che tratta e per come abitualmente lo tratta dovrebbe intitolarsi Manicomio e non Periscopio. Non sono riuscita a trovare né le motivazioni né tantomeno le giustificazioni a tanto livore nei confronti di chi esprime con educazione le proprie opinioni su un organo d’informazione. Dopo alcuni anni di silenzio, il collaboratore di questo giornale locale, (4 pagine, 5 locandine di feste, 12 articoli di cui 3 del Direttore Costantini e 3 del Di Febo) è tornato ad alzare la voce nei confronti di chi l’ha lasciato nell’indifferenza. “La lingua batte dove il dente duole”. Il signor Di Febo non può ancora polemizzare con la nuova Amministrazione, né può più farlo con la vecchia e i suoi componenti, non sa, non può e non vuole affrontare ed esaminare le cause che hanno portato alla sconfitta il centrodestra e alla disfatta la lista che lui ha contribuito a formare, e che durante la campagna elettorale, alle Elezioni del 25 maggio, con la sua saggezza e competenza ha sostenuto, ed allora cosa fa? Torna all’aggressività nei confronti del giornale DA LEGGERE e del Direttore Colantonio per far nuovamente parlare di se ed attrarre l’attenzione sulle quattro pagine su cui scrive e si sente realizzato. Rispolvera gli attacchi al giornale senza effettuare le dovute verifiche (la frase “Capo branco (senza forza e potere) dei lupi di centrosinistra” è stata ripresa da un altro giornale locale che fa, come lui, della polemica la propria arte) ma scrivendo una serie di falsità ed of- fese personali passibili solo di denunce penali. Quali sono i motivi che inducono il livore di Pino Di Febo a sprigionarsi con tanta veemenza nei confronti del Colantonio? Anche i lettori del suo quattrofogli locale non sono, dopo anni di lettura, mai riusciti a comprenderlo. Sarebbe opportuno e corretto che lui lo spiegasse o meglio che desse almeno una sua versione. Noi lettori e lettrici della stampa locale, compreso del suo quattrofogli, vorremmo che il signor Di Febo ci chiarisse quali sono i mille titoli che accampa il signor Colantonio, le sue manie di grandezza, il lupus intellettuale mai appagato, all’ombra di chi vive, quali sono le frustrazioni e la rabbia, quali le bastonate, quali le cantonate culturali ed anche quelle giudiziarie. Noi abbiamo contato sul giornale del Colantonio oltre 60 collaboratori, addetti stampa dei Comuni delle Terre del Cerrano oltre a quello dei Comuni della costa e non solo, della Provincia di Teramo, di Enti Istituzionali, di Partiti Politici, di Uffici Stampa dell’Aquila, delle Colline Teatine, di importanti Associazioni Regionali che vanno dal teramano all’aquilano, dal pescarese al chietino, di giornalisti professionisti e persone di grande cultura che si sono ritenuti onorati di collaborare con “DA LEGGERE”. Sono tutti illustri personaggi dotati di ridicolo e disarmante dilettantismo che non possono parlare della cronaca mondiale e dei suoi illustri personaggi? Noi lettori e lettrici non ci serviamo della psicologia e quindi non comprendiamo quali sono le sconfitte esistenziali del Colantonio, non conosciamo quali sono le sue disavventure professionali e familiari, non conosciamo i fallimenti politici e editoriali, non abbiamo mai saputo né notato il Colantonio in corsa per qualcosa e quindi non pensiamo neanche che debba girarsi indietro per accorgersi se è ancora in corsa o se è giunto al capolinea. Noi che facciamo parte di quelli che lo conoscono bene perché lo frequentiamo sappiamo che è una persona umile che vive bene nella sua “aia” “bellissima aia” insieme a persone semplici ed ingenue ma umili e di buona cultura come lui ma vive bene anche insieme a persone molto colte ma sempre dotate di grande umiltà. I saccenti e gli arroganti, i depositari di cultura e verità a lui non sono mai piaciuti, mai interessati, anzi li ha emarginati e li fa vivere nell’indifferenza. Il percorso della sua vita lo ha insegnato a chi lo ha conosciuto ed ora lo sta insegnando anche a noi che di Silvi siamo cittadini d’hoc. Conosciamo la sua vita familiare e sappiamo che ha una vita molto serena contornata dall’affetto ed unità familiare senza alcun problema esistenziale al contrario di qualcun altro saccente, depositario esclusivo di cultura e verità. Dal signor Di Febo aspettiamo il suo voluminoso reportage per conoscere meglio, dal suo punto di vista, il soggetto delle sue accuse e magari ci farà cambiare opinione sul signor Colantonio. Essere persona moderata, democratica, saggia, non significa essere una persona sciocca che non reagisce a qualsiasi provocazione, imposizione o violenza nei confronti di Silvi, la città che lui ha scelto come sua per viverci. Lui come “straniero” ha reagito, forse avremmo dovuto e dovremmo farlo anche noi come Silvaroli. I lettori che leggeranno questa mia replica ad un articolo pieno di dure offese e grandi falsità sapranno trarre le loro conclusioni e dare ai soggetti di questa diatriba una loro valutazione. Un’assidua ed attenta lettrice della stampa locale Mariuccia D’Annunzio da Leggere - agosto-settembre 2014 Fit Babolat 2014 Sport 35 Del Biondo (Tennis Chieti), quest’ultimo proveniente dal tabellone di qualificazione. Tra le donne dominio della lancianese (Anxa Lanciano e tesserata al CT Pescara) Anastasia Piangerelli (classe 2000) che in una sola setti- Oltre 250 atleti a Teramo per la tappa del Circuito Giovanile Tennis S i è conclusa a Teramo la 4° e ultima tappa del Circuito Giovanile FIT Babolat 2014 della Macroarea Centro Sud, di cui fanno parte le regioni Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata. Gran successo di pubblico per l’appuntamento che si è tenuto sui campi del circolo tennis Teramo ‘Costante Bernardini’ e che ha visto impegnati, nella prima settimana, gli atleti under 10 e 12 maschile e femminile. Ad aggiudicarsi il titolo nell’under 10 maschile tra i 150 piccoli atleti provenienti da tutta la macroarea e anche dalle Regioni non comprese quali Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna, Umbria, Peter Buldorini (Ct Guzzini Recanati), mentre l’under 10 femminile è andato a Letizia Migani (Tc Riccione). Ad aggiudicarsi, invece, il podio per l’under 12 maschile è stato Andrea Paolini (Ct Lanciano), mentre l’under 12 femminile è andato a Sofia Pizzoni (Tennis Training Foligno). Nella seconda settimana il Torneo è stato rivolto invece agli atleti più grandi delle categorie under 14 e 16 con circa 110 iscritti provenienti da tutta Italia. Nel tabellone under 14 maschile la testa di serie n° 1 De Camelis (SC Bisceglie) è stata eliminata in semifinale dal vincitore del torneo Pietro Scarano (testa di serie n° 4) del CT Bari. Quest’ultimo ha superato in finale l’altro atleta di Bisceglie Giorgio Caggianelli (testa di serie n° 7 del tabellone) con il punteggio di 3664-64. Altra sorpresa del tabellone è stata la sconfitta del campione regionale abruzzese under 14, l’aquilano Centi Pizzutilli, che nei quarti di finale ceduto in due set 63 64 al finalista Caggianelli. Con il tabellone under 16 maschile i giocatori abruzzesi si sono riscattati schierando tutti i semifinalisti; il torneo è stato vinto da pescarese Andrea Del Federico (classe ’98) facilitato anche dal forfeit della testa di serie n° 1 Francesco Silvestrini (Villa Candida Tennis Training Foligno). In finale Del Federico ha superato a sorpresa il lancianese Taraborrelli con il punteggio di 63-63 nonostante il divario di classifica (4.1 il pescarese e 3.4 la testa di serie n° 2 Taraborrelli). I semifinalisti sono stati Roberto Cicchinè (CT Tortoreto) e Lorenzo mana porta a casa entrambi i tornei quello under 16 e quello under 14. La ragazza classificata 3.3 e campionessa regionale ha superato nell’u.14 in finale la giocatrice di casa Anna Lanciaprima per 62-62, brava a sua volta a far cadere nei quarti la testa di serie n° 2 Paola Ciabattoni (CT Maggioni) con il punteggio di 64-36-64. Nella finale femminile netta la vittoria di Anastasia su un’altra marchigiana, Aurora Curzi (AT Macerata) con il punteggio di 63-61. Emozionante la semifinale terminata 76 al terzo set tra Curzi e Maria Carla D’Annunzio (CT Pescara). Giudici del torneo il GAT 3 Francesco Ferrajoli e il GAT 2 Marco Ciarrocchi; direttore del torneo il maestro Alessio Pistilli. ASD Circolo Tennis Teramo Costante Bernardini 36 Mix Notizie da Leggere - agosto-settembre 2014 La legge punisce sempre i più deboli Q uante volte sulle strade vedete auto “equivoche”, guidate da loschi individui sguaiati sul sedile e intenti in prolungati colloqui al proprio sofisticato telefono cellulare? Facce poco raccomandabili, che a tutto stanno pensando tranne che a guidare con senso di responsabilità e rispetto delle norme stradali, e tanto meno poi a quei malcapitati che sorpassano sistematicamente con sprezzante nonchalance passandoli ”sulla doppia striscia continua” a gran velocità e a tre centimetri dalla propria carrozzeria? Ebbene! Possibile che quando accadono certe cose non vedi mai un addetto ai lavori, un gendarme, un vigile più o meno vigile… ecc.ecc che sbuchi da qualche parte intimando a costui di accostare per controllargli i documenti e censurarlo (ripeto “censurarlo”) come merita? Cosa strana però poi, è che i precitati gendarmi, addetti, e vigili meno vigili ecc. sono sempre pronti ad intervenire drasticamente e irremovibilmente nel caso in cui, una madre di famiglia che a malapena sbarca il lunario (garantisco perché la conosco) solo per aver dovuto avvertire il figlio (tramite portatile appunto) di un problema per qualche secondo, è stata immediatamente intercettata, circondata e fortemente sanzionata con ben 160 euro e 5 punti in meno sulla patente! Una cosa vergognosa questo severissimo provvedimento, vergognoso in confronto a ciò che di molto ma molto più grave viene ignorato, con molta discriminazione, da parte dei nostri tutori dell’ordine! Il loro ingiusto atteggiamento quindi, viene platealmente esibito quasi come compensazione di una generale sterilità ad intervenire nei confronti delle trasgressioni più importanti, compiute però da gente o gentaglia che la fa sempre franca perché desta paura in chi la dovrebbe punire, questa è la verità! Verso costoro infatti fanno tutti orecchie da mercante… al contrario invece di come hanno fatto con la precitata signora, la quale è stata volutamente appostata per essere poi censurata! Già… volutamente… Sì, perché quando si vuole, la legge si fa rispettare eccome! Così come quando non si vuole, perché scomoda e sconveniente… si tende invece implicitamente e furtivamente ad eludere il dovere di farla rispettare a tutti! Cambiando settore, ma non atteggiamento, stessa cosa succede nelle acque del nostro mare dove, se un disgraziato raccoglie con la propria misera attrezzatura un chilo di vongole, viene facilmente intercettato e perseguitato da Capitaneria di Porto, Finanza ecc. e pesantemente sanzionato! Già… come se fosse lui a sconvolgere la riproduzione dei suddetti molluschi, quando invece si da carta libera a barconi autorizzati a decimarli in grandi quantità e quindi quasi ad estinguerli! In questo caso infatti tutto va bene! E’ la solita paradossale contraddizione all’italiana maniera! Di recente a Silvi abbiamo avuto un esempio che insegna su quanto il nostro popolo autoctono sia attualmente bistrattato e annullato nella propria identità e nei propri diritti! Tutto ciò confermato dal raccapricciante episodio capitato al signor C.S. (anche per la vigliacca partecipazione di un viscido informatore) il quale è stato colto in flagrante dalle autorità preposte e fortemente penalizzato col sequestro del proprio attrezzo di pesca e una pesantissima multa! Altra cosa ridicola è poi il fatto che questa gente si ostini alla piccola protezione della riproduzione di vongole, telline ecc. e non invece a quella, ben più importante, che ci sarebbe se si evitasse la ciclica moria di una grande maggioranza di questi prelibati frutti di mare, i cui numerosissimi esemplari neonati vengono appunto lasciati putrefare sulla riva anziché essere ributtati nelle acque più profonde per farli quindi vivere e riprodursi. Quella sì sarebbe veramente proteggerli, perché vorrebbe dire salvarne un grande quantità e rigenerarne altrettanta (che leggano spero, gli attuali addetti ai lavori). Rossano Di Palma Per Gianni da tutti noi L ’operato della famiglia Barabaschi non ha rappresentato soltanto il primordio di un indubbio benessere economico per la nostra città, tradotto in posti di lavoro sui quali si basarono molte famiglie della Silvi di quegli anni; ma è stato e rimane un aspetto integrante della nostra piccola storia e dei suoi simboli inalienabili. Quella prima Saila ha lasciato una traccia indiscutibile nella nostra controversa ed eterogenea cultura; si direbbe infatti che essa sia stata un’altra componente tipica, come l’inna- ta predisposizione all’attività marinara, della nostra società autoctona. Ci è stato altresì doveroso quindi associarci al lutto per la perdita di Gianni, uomo e imprenditore di riconosciuto spessore a livello nazionale. Figura che ripeto, è ancor più importante per chi ricorda la parte più bella e significativa del passato di Silvi Marina. Rossano Di Palma a nome della Redazione da Leggere - agosto-settembre 2014 Mix Notizie 37 Torna “Affari Tuoi” il gioco dei pacchi di Raiuno Tre domande a Flavio Insinna, il padrone di casa F lavio Insinna parla in questa nostra piccola intervista delle novità di “Affari tuoi”, in onda da domenica 7 settembre nell’access prime time di Rai 1, dal Teatro delle Vittorie di Roma. Flavio, pronto a tornare al timone di questo programma di successo di Raiuno, dica ai nostri lettori quali saranno le novità di questa nuova edizione? La prima è la nuova mascotte Pachita, la sorellina di Pachito e poi abbiamo ridisegnato la griglia delle opzioni della “Matta”, mettendoci dentro più divertimento e una maggiore interazione tra i concorrenti. Ci saranno altri aggiustamenti: più musica dal vivo e qualche variabile per aumentare la suspense del gioco. E come sempre un grande coinvolgimento del pubblico. Mi sono dato una regola: Non scherzo mai sui difetti fisici dei concorrenti e sugli errori di italiano. Si gioca, si racconta, ci si diverte, si cerca di far ridere a casa, ma non vorrei mai che un concorrente si sentisse preso in giro. Se qualcuno arrivasse dicendo “se io saressi” non mi permetterei mai di correggerlo. Per tutto il resto spazio all’improvvisazione. C’è da dire una cosa importantissima, prima i concorrenti venivano per giocare per un sogno, adesso, purtroppo si viene ad “Affari Tuoi” per un bisogno? Si hai detto bene e questo mi rattrista. “Affari Tuoi”, è diventato una possibilità di dare una mano. Quello che mi fa rabbia e tenerezza è che la gente non ce la fa più a credere che ci possa essere qualcosa di onesto in questo Paese. Ai provini chiedono sempre tre cose: se il gioco è truccato, se le vincite le paghiamo davvero o se scegliamo i concorrenti attraverso i provini perché sono raccomandati. Io rispondo che il gioco è pulito e io sono il primo a metterci la faccia. Quanto ai soldi arrivano: magari dopo un anno, al netto delle tasse, ma arrivano. E chi gioca viene scelto nei provini.. Com’è il suo rapporto con i concorrenti? Il mio camerino è sempre aperto. Sanno che possono venirmi a parlare in qualsiasi momento. Io e la produzione facciamo il possibile per farli sentire a loro agio. Sono prima di tutto persone e non oggetti da spremere in nome degli ascolti. Grazie Flavio, come sempre lei è disponibile e cortese. A nome del nostro giornale e tutti i nostri lettori le facciamo un grande “In bocca al lupo”. Rosario Di Blasio IMPIANTI: ANTINCENDIO - ANTIFURTO - ELETTRICI AUTOMAZIONE: CANCELLI - SERRANDE - PORTE CLIMATIZZATORI - VIDEOCITOFONIA - TV CIRCUITO CHIUSO IDA Elettronica S.n.c. di TINA Stefanio & C. - C/da S.Stefano, 81 - 64028 - Silvi Marina (TE) P.Iva / Cod.Fisc. 01773760671 www.idaelettronica.it - [email protected] - Tel/fFax 085.9353501 - Cell. 337.913052 38 Racconti d’altri Tempi da Leggere - agosto-settembre 2014 La signora vedova e benestante Parte undicesima I n questa undicesima puntata voglio raccontarvi un esilarante episodio, svoltosi nella prima metà del secolo scorso, che era molto noto ed era raccontato dagli anziani del mondo contadino. Donna Lucia, una anziana signora, vedova e molto benestante che abitava in un quartiere di periferia di un noto paese del nostro Abruzzo, incomincia ad accusare ripetuti e forti dolori fisici. Si rivolge ad un medico molto bravo di sua conoscenza per una visita e presentandosi gli dice: “Dottore io sto male, vi chiedo di farmi una visita molto accurata e di procedere ad ogni tipo di accertamento al fine di stabilire che cosa mi fa soffrire così tanto. Alla fine, però, desidero conoscere la verità, cioè sapere se ho un brutto male o meno”. Il dottore incaricato, servendosi delle migliori cliniche della zona di sua conoscenza e del parere di illustri colleghi, ultimati gli accertamenti richiesti, convoca la signora dicendole: “Donna Lucia lei ha un male brutto e incurabile, le rimangono appena tre mesi di vita.” La signora, niente affatto spaventata, ringrazia il dottore per la sincerità e allontanandosi lentamente esclama: “Io morendo andrò sicuramente in Paradiso perché nella vita ho fatto sempre del bene a tutti e nel Regno dei Cieli starò certamente meglio che in Terra”. Tuttavia però le si presentava un problema perchè in Paradiso non voleva andare da sola ma accompagnata dal suo gatto e così pensa fra se “San Pietro è troppo severo e, non mi farà certamente passare il gatto perché lui non risulta battezzato”. Non si scoraggia e decide di rivolgersi a Don Luigi, Parroco di una chiesa rionale, per il battesimo del piccolo animale dicendogli: “Padre io sto male e fra qualche mese partirò per il Paradiso perciò vi chiedo un piccolo favore: mi dovete battezzare il gatto che intendo portarmelo per compagnia”. Il sacerdote, sorpreso da questa strana richiesta, rimprovera duramente la signora facendole notare: “Noi battezziamo i cristiani e non gli animali, come le è venuto in mente una tale assurdità?” Donna Lucia, senza scomporsi e senza abbattersi si rivolge ancora al sacerdote, che in quella settimana stava raccogliendo i fondi per restaurare la chiesa (gli occorrevano 70 milioni), e gli promette di donargli quale compenso per il battesimo del suo gatto la cifra necessaria per la chiesa più altri 30 milioni per l’arredamento della parroc- chia quindi in totale la bella cifra di 100 milioni. Don Luigi, nuovamente sorpreso da quelle parole rimane per qualche minuto perplesso poi facendo un lungo sospiro si rivolge all’anziana signora rispondendo quanto segue: “Donna Lucia questo è un buon motivo per esaudire la sua richiesta quindi mettiamoci subito d’accordo in modo da rimanere entrambi soddisfatti, ma nessuno dovrà sapere nulla di quanto abbiamo stabilito e cioè io avrò i 100 milioni per la Chiesa e lei andrà in Paradiso con il gatto battezzato che le farà compagnia per l’eternità”. Risolto il problema del battesimo del suo gatto Donna Lucia riesce a mantenere il segreto solo per un paio di settimane, poi si confida con la cognata, questa racconta tutto alle figlie le quali a loro volta ne parlano con le amichette e le compagne di scuola; insomma la singolare notizia si diffonde rapidamente tra la gente del quartiere ed arriva alle orecchie del Vescovo Benvenuto che, incredulo e spaventato, convoca il sacerdote Don Luigi nel suo studio privato del Vescovado e gli scarica addosso tutta la sua ira: “Tu sei impazzito, io ti faccio scomunicare, ti faccio rimanere senza lavoro, ti tolgo la parrocchia e ti mando subito via…!!!” Don Luigi, sorpreso dalla dura reazione del suo Vescovo rimane impietrito e dopo un po’ di tempo, riesce finalmente a rispondere: “Eccellenza, sono consapevole di aver sbagliato, ma lei deve anche sapere perché ho impartito il sacramento del battesimo al gatto: stavo raccogliendo i fondi per aggiustare la chiesa ed avevo bisogno di 70 milioni, la zona è molto povera e tale cifra non l’avrei raccolta neanche in 10 anni; Donna Lucia, signora molto devota e vicina ai problemi della Parrocchia mi ha promesso e poi dato i 70 milioni più altri 30 per l’arredamento se gli avessi battezzato il suo gatto ed ecco perché non ho potuto ed ho impartito il Sacramento!” Il Vescovo Benvenuto, all’improvviso ridiventa buono e sereno e con molta calma si rivolge al sacerdote dicendogli: “Don Luigi così stanno le cose? Perché non me lo avete detto subito? Don Luigi, ti prego riparla con Donna Lucia e fatti dare altri 100 milioni così al gatto gli impartiamo anche il Sacramento della Cresima e quando insieme si presenteranno da San Pietro alle porte del Paradiso saranno accolti molto benevolmente!” Giovanni Graziosi Le Poesie da Leggere - agosto-settembre 2014 DIO DI NOTTE Dopo l’imbrunire, come corrono le ore, sento in crescita, la vicinanza di Dio. E’ come una carezza lieve, pudica e sfuggente, di un Padre antico. Ma come cerco di afferrare quella mano, il Padre fugge, lasciandomi nel gelo. Perche, Dio padre fuggi? Perché ci rinvii sempre ad un incontro, la Morte, più lontano e triste? Siamo figli di Caino e la macchia di lui ci preclude il Paradiso terrestre, ma non il Paradiso. Noi però, ignavi Barabba, preferiamo l’inferno terrestre alla pace celeste. AIUTO All’improvviso ti sono vicina, come la pioggia d’estate! Raccolgo emozioni e mi lascio andare… Tu mi vedi, Sì! Mi vedi nello specchio della vita, come un’ombra infinita che si perde nel tempo che fu!!! Dammi la mano,… Quello che vedrai ti stupirà. E io non sprofonderò più nel buio! Giuseppe Angellotti FINE AGOSTO Bascali SOSPESA TRA I DUE MARI Sospesa tra i due mari, fisarmonica di mistero divino, soffia nel cuore pulsante dell’eternità. Le onde scavalcano il faro Bianco spento … riacceso … Energia viscerale non buttarmi da uno stato all’altro, altalena di sospiri proibiti portami sulla luna a scrivere, come in uno specchio d’acqua “il nome di colei che non è mai esistita” con gli escrementi di pipistrelli. La donna che amò troppo fa i conti con le ombre del triangolo delle Bermuda in una grotta surreale, l’eco ironico delle onde sorride sdentato, al buio, in solitudine la goccia aggrappata alle rocce non sa cadere, rimanendo sospesa tra i due mari… Alma Xhindole Le mie notti blande a ridosso di un gatto vagabondo come me; sotto le solite stelle che sciano veloci sgocciolando nel vuoto. Questa cinica estate trascorsa fra una luna e l’altra, sotto il cielo corrotto di questa terra arroventata da un’umanità senza senso tranne quello di uccidere se stessa e la sua storia. Per questo pascolo qui, io pascolo per vivere, pastore imperterrito delle mie illusioni, dei miei sogni condivisi da questo amico un po’ sinistro e sempre pronto a seguire la lunga traiettoria dei miei passi avulsi. Vagare e vagare di nuovo, di nuovo nell’ombra di una solitudine per due, nel silenzio di un pensiero tenacemente isolato, protetto dall’incursione di un mondo 39 sempre più vuoto perché sempre più pieno di uomini senza ragione, senza ragione e senza verità. Rossano Di Palma SETTEMBRE Queste rapide sere tra il verde e il giallo di foglie indecise e un po’ moribonde. Nell’aria di un cielo deluso da un sole senza senso, ora che anch’esso, d’un tratto, si fa malinconico anche in quei boriosi pensieri che stentano da soli a consolarlo. Ora che la notte si appresta ancor più a venire, e un umido profumo nelle case anticipa il calore della tavola. Rossano Di Palma A ITALO FERRETTI Da solo sà nvintate, da solo sa crìate, è nu grosse imprenditore quelle chi fa, li fa nghi tutte lu core. Quasi pi caso Italo incominciò nghi nu pezze di stoffe e na squadrette, pije lu furbice e a tajà abbijò e quande fice la prima cravatte. Dopo la prima e poi ancora tante ha fatte na fabbriche importante li spidisce pi tutte lu monne j augure di campà cchiù di cent’anne. Pi Silve ha state na fortune a tanta gente ha date lu lavoro da la culline a la pianure. E’ na pirsone molto rispettate, a nu sacche di silvarule la vita a ja date. E na pirsone ammirevole e educate è nu done chi solo Dio ja date. Di pirsone come te ngi ni sta cchiù: Italo, Silvi ti ringrazie pi quelli chi fatti tu. Mario Mazzone 40 La Cassandra Edizioni in collaborazione con Savana Culture presenta i suoi due nuovi titoli: Con i Lettori da Leggere - agosto-settembre 2014 Lucia Santarelli TUTTI A LUCE PER NDELA UN NELSON MA NELSON ELA MANCED PER TUTTI Fatou Dieng Pap Kan Pap Kan UNA LU CUCINA AFRICA NA Scopri e acquista tutta la collana sul sito www.lacassandraedizioni.com La Cassandra Edizio ni La Cassandra edizioni facebook.com/LaCassandra.Edizioni CUCINA AFRICANA Il Sole nel Tuo Pia Più di 70 ricette da gust Fatou Dieng tto are in compagnia Lucia Santarelli