Nuova gestione in piscina, ma preoccupa il problema dei corsi

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Nuova gestione in piscina, ma preoccupa il problema dei corsi
al mese altri qualche giorno
vivono la stessa situazione vo
in più.
stra? «Diciamo - risponde Solo qualche addetto alla
che forse quella maggiormenmanutenzione lavora invece
te esposta è la fabbrica unghequasi normalmente. Il resto
rese. Nell’Est la fase di crisi è
deve adeguarsi alla cassa inte- ancora più estesa che da noi.
grazione considerato che feE in quello stato non c’è tracrie arretrate e corsi di qualificia di ammortizzatori ne tancazione sono oramai giunti al
tomeno cassa integrazione».
capolinea.
Alla Sapes di Condino e
Isaf è a tutti gli effetti una
Storo, dove si producono commultinazionale. Inizialmente ponenti meccanici per autofaceva capo a Ermanno Pizzivetture, la crisi la si affronta
ni che poi ha ceduto tutto ai investendo, anche se gli ordifrancesi
per -imbarcarsi
ni rispetto
ad un
tempo
Trentino
martedi in
27si-gennaio
2009
- p.
38 risultuazione a rischio. Oltre a Sto- tano dimezzati. Si parla esuro vi sono altri tre stabilimen- beri del 10% che tradotti in
SPIAZZO RENDENA
di Natale. La sfoltita dicono
ai piani vetrati della sede - riguarderà principalmodo il
personale più vicino alla pensione che sarà accompagnato
e sostenuto dal cosiddetto assegno di mobilità.
I venti di crisi nei due stabilimenti, destinati in futuro ad
assestarsi su 140 dipendenti e
non oltre, sono iniziati in autunno quando nel giro di una
manciata di giorni il mercato
ha subito una serie di scossoni e conseguente annullamento di ordini.
Momento di transizione al-
riodo contenuto di cassa inte
grazione, sta facendo l’impossibile per salvaguardare lavoro e personale.
Molto meno esposte alle sofferenze del momento sembrano essere invece alcune
realtà minori. E’ il caso della
Nuova Arredi Nicolini di
Pieve di Bono - (20 soci ma altrettanti padroni sotto forma
di cooperativa con una esposizione di 10 mila euro ciascuno) - e la rediviva maniglieria
Metalma di Storo rilevata di
recente dalla famiglia Tarolli
& Franceschetti dopo un rapi-
In entrambe le fabbriche si
lavora e si produce senza minimamente guardare l’orologio. A volte si è in fabbrica fino a sabato sino a mezzogiorno. «Noi come Metalma - spiega Daniele Tarolli, ingegnere
e parzialmente impegnato in
politica a livello provinciale
con il Patt - stiamo guardando verso altri mercati al di
fuori della maniglieria. In
questo caso sarà possibile nel
volgere di poco tempo riportare in fabbrica gli altri cinque
dipendenti esclusi nel primo
blocco di assunzioni».
genzia pratiche auto Moto
ri Tre fino al 2 febbraio
2009 pratica l’orario continuato 8.30 alle 18.30, mentre sabato mattina l’orario
è dalle 9 alle 12, per agevolare il pagamento. L’Agenzia oltre che in via Circonvallazione 18/b a Tione (vicino al Park Hotel), ha
una nuova sede a Ponte
Arche in via Battisti 34 (vicino alla gelateria Bucaneve), aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.15 e
dalle 14.30 alle 18.00. (w.f.)
Nuova gestione in piscina, ma preoccupa il problema dei corsi
Le famiglie hanno già pagato al vecchio titolare della licenza. Un’incognita aperta
di Fabio Simoni
La piscina di Spiazzo che serve diversi comuni rendenesi
SPIAZZO. Gilberto Paternoster, già gestore di un impianto in val di Non, gestirà la piscina di Spiazzo a partire dai
primi giorni di febbraio e fino al 23 ottobre 2010. Paternoster si è aggiudicato la
conduzione dell’impianto natatorio, praticando un ribasso del 25,10% sulla somma di 101.917 euro, messi a disposizione
dal Comune di Spiazzo, quale capofila
delle convenzione che riunisce complessivamente 25 amministrazioni giudicariesi. Paternoster ha superato la ditta
Butterfly di Brescia che ha praticato un
ribasso del 25,01% e la Sportplanet (la So-
cietà di Michele Donati che si era aggiudicata l’appalto nel 2005 e che a fine anno aveva disdetto il contratto per l’eccessivo costo della conduzione della piscina
legato in particolare alle spese di riscaldamento) che ha presentato un ribasso
del 15,25%.
Il passaggio è ammantato però da qualche problema. Primo fra tutti quello legato alla conduzione della “Rendena
Nuoto”, la società allestita e condotta da
Michele Donati - con il contributo finanziario delle famiglie - per favorire e diffondere la pratica dello sport del nuoto
nei giovani. I tesserati alla Società sportiva sono una settantina. Ogni tesserato
ha versato nelle casse della Società la cifra di 350 euro. Soldi ora nelle mani di
Michele Donati che però (avendo perso
la gestione) non può garantire la prosecuzione dell’attività intrapresa. E questo
preoccupa i genitori.
Altro problema: gli insegnanti di nuoto che svolgono la loro attività in piscina
come socie della Rendena Nuoto. Se la
Società sportiva proseguirà nell’attività
intrapresa, proseguirà anche il loro rapporto di collaborazione, altrimenti verrà
automaticamente a cadere e dovrà (semmai) essere rinnovato con altra forma
giuridica. Le questioni sono entrambe
aperte.