Sanzione estinta, effetti ampi - Istituto Nazionale Revisori Legali

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Sanzione estinta, effetti ampi - Istituto Nazionale Revisori Legali
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Mercoledì 21 Dicembre 2016
G IU STIZIA E SOCIETÀ
La Corte di cassazione conferma il principio presente nella normativa antiriciclaggio
Sanzione estinta, effetti ampi
Intermediari bancari e finanziari soggetti a multe
DI
FABRIZIO VEDANA
L’
estinzione della sanzione in capo al trasgressore determina
i suoi effetti anche
sull’intermediario bancario
o finanziario, quale soggetto
obbligato solidale al pagamento della multa comminata nei confronti di un proprio
dipendente. È la Corte di
cassazione, seconda sezione
civile, a chiedere che venga
definitivamente confermato
il principio di cui sopra con
l’ordinanza del 12 dicembre
scorso. Il provvedimento giudiziario con il quale la Corte è
stata chiamata a decidere sul
ricorso presentato nei confronti del ministero dell’economia
e delle finanze chiede che la
questione venga rimessa alla
decisione delle sezioni unite.
Nel merito la Corte di cassazione ha preso in esame il ricorso
presentato da una società nei
confronti di un’ordinanza di
ingiunzione emanata dal ministero dell’economia e delle
finanze che la condannava al
pagamento quale obbligata in
AVVOCATURA
Elezioni
forensi
bloccate
DI
MARIO VALDO
Non si sbloccano le elezioni
forensi. La discussione del
ddl Falanga, prevista ieri
in commissione giustizia al
senato, non si è svolta. E il
provvedimento che rivede il
regolamento per le elezioni
dei consigli dell’ordine degli
avvocati, dopo la bocciatura
del Tar Lazio del testo predisposto da via Arenula (dm
170/2014) resta ancora bloccato all’esame degli emendamenti. Peraltro, è prevista
per oggi la camera di consiglio del Tar Lazio dove il ministero della giustizia è stato
chiamato, con un’ordinanza
ad hoc, a fornire chiarimenti
sullo stato dell’arte del nuovo
regolamento per le elezioni
forensi, a oltre un anno dalla stroncatura da parte della
giustizia amministrativa (si
veda ItaliaOggi del 15 novembre scorso). Via Arenula
arriverà dunque al Tar senza
alcun provvedimento approvato, essendo al momento il
ddl Falanga l’unica proposta sul rinnovo dei consigli
dell’ordine. Il ddl, nella sua
seconda versione, stabilisce
che ciascun elettore può
esprimere un numero di voti
non superiore ai due terzi dei
consiglieri da eleggere.
solido ai sensi dell’art. 6 della
legge 689/81 di una sanzione
pecuniaria per l’illecito amministrativo di cui all’articolo
1 del decreto legge 143/1991
(convertito con legge 197/1991)
ovvero la normativa antiriciclaggio in vigore al tempo della
commissione dell’illecito contestato. La sanzione relativa
alla normativa antiriciclaggio
risulta comminata alla società per l’effettuazione da parte
del legale rappresentante della medesima di transazioni
finanziarie in contanti presso
un intermediario sprovvisto
delle previste abilitazioni al
ricevimento e/o trasferimento
di denaro contante o di libretti
di deposito bancari o postali al
portatore o di titoli al portatore
per valore complessivo superiore agli allora venti milioni
di lire. Diversi sono i motivi del
ricorso ma quello più rilevante risulta essere riferibile alla
possibile estinzione dell’obbligazione di pagamento della
sanzione ai sensi della legge
689/81 nei confronti dell’autore
della violazione anche all’obbligato in solido. La conclusione
REVISORI LEGALI
Contributo
unico entro
il 31 gennaio
Revisori legali pronti al
contributo unico 2017.
A partire dal 1° gennaio, infatti, gli iscritti al
registro saranno tenuti
a versare 26,85 euro. A
stabilirlo il decreto del
ministero dell’economia
e delle finanze del 5 dicembre 2016 pubblicato
in Gazzetta Ufficiale n.
295 del 19 dicembre scorso. Nel dettaglio, l’importo del contributo annuale,
comprensivo delle spese
di produzione degli avvisi di pagamento, dovrà
essere versato in unica
soluzione entro il 31 gennaio. Al pagamento sono
tenuti i revisori legali e
le società di revisione legale che risultano iscritti
nelle sezioni «A» e «B»
del registro alla data del
1° gennaio di ogni anno.
Fermo restando, però, che
il contributo di iscrizione
posto a carico dei nuovi
iscritti, i revisori legali
e le società’ di revisione
che in corso d’anno sono
iscritti per la prima volta
nel registro dei revisori
legali, saranno tenuti a
pagarlo a partire dall’anno successivo a quello di
iscrizione.
dell’ordinanza in ordine alla
questione della natura della
responsabilità dell’obbligato
solidale ex art. 6 legge 689/81
evidenzia un contrasto giurisprudenziale relativo a diversi
aspetti, in particolare visto che
tale responsabilità è generalmente definita nella giurisprudenza di legittimità in termini
di sussidiarietà o accessorietà,
dipendenza, e la funzione di
tale responsabilità, è stata ricondotta in alcuni casi alla figura dell’obbligazione solidale
nell’interesse esclusivo di uno
solo degli obbligati solidali (art.
1298 c.c.), cioè dell’autore della
violazione ma in altri precedenti
è stata ritenuta funzionale alla
garanzia del pagamento della
somma dovuta dall’autore della
violazione e in altri precedenti
ancora è stata ritenuta funzionale all’esigenza di evitare che
l’illecito resti impunito quando
sia impossibile identificare il
trasgressore e sia, invece, facilmente identificabile il soggetto
obbligato solidalmente. Inoltre
la Corte evidenzia l’opportunità
di un chiarimento sulla consistenza dei presupposti sistema-
tici della differenziazione degli
effetti, riguardo all’obbligato
solidale, dell’estinzione dell’obbligazione, a seconda che tale
estinzione derivi dalla morte
del trasgressore o dalla mancanza o intempestività della
contestazione nei confronti del
trasgressore e un chiarimento
anche sulla effettiva sovrapponibilità della ipotesi di mancata
identificazione del trasgressore e della ipotesi in cui il trasgressore sia stato identificato e
l’amministrazione abbia omesso, volontariamente o meno, di
contestargli tempestivamente
l’illecito; ciò anche alla luce
della diversa decorrenza del
termine per la contestazione
nei confronti della società e nei
confronti del rappresentante o
dipendente della stessa che ha
commesso l’illecito, allorquando l’identificazione di costui intervenga dopo l’identificazione
della società.
La sentenza sul
sito www.italiaoggi.it/documenti
Sì a modifiche alla direttiva 849/2015
Ue, unita contro
il riciclaggio
DI
TANCREDI CERNE
L’
Europa unita si mobilita contro il riciclaggio di denaro
e il finanziamento
del terrorismo. Il Consiglio
europeo ha dato il via libera
a una serie di modifiche alla
direttiva 2015/849 adottata
nel mese di maggio 2015 per
prevenire il finanziamento
di attività criminali e rafforzare le regole di trasparenza
per impedire l’occultamento
dei capitali su larga scala.
Nello specifico, il Consiglio
ha deciso di abbassare la soglia per l’identificazione dei
titolari di carte prepagate
portandola a 150 euro dai
250 attuali. Allo stesso tempo, si è deciso di estendere i
requisiti di verifica del cliente. Non solo. Le piattaforme
di cambio valuta virtuali e
i provider di portafogli elettronici dovranno applicare
controlli più stringenti sulla
propria clientela mettendo
fine alla possibilità di detenere conti online del tutto
anonimi.
Le modifiche alla direttiva comunitaria approvate
ieri dal Consiglio Ue prevedono poi di incrementare
la cooperazione tra le unità
di informazione finanziaria
degli stati membri garantendo loro l’accesso alle informazioni contenute nei registri bancari e consentendo
di identificare i titolari dei
conti.
A questo si aggiunga la
volontà di potenziare i controlli sui paesi a rischio. La
Commissione ha istituito
e aggiornato regolarmente
(mediante atti delegati) un
elenco armonizzato di paesi non Ue che presentano
carenze nei regimi di prevenzione del riciclaggio di
denaro.
La lista ricalca fedelmente
quella definita dal Gruppo di
azione finanziaria - Gafi. Per
i flussi finanziari provenienti da questi stati, il Consiglio
ha richiesto l’applicazione di
ulteriori misure di due diligence.
Infi ne, la revisione della
direttiva 2015/849 così come
richiesto dal Consiglio europeo al Parlamento Ue prevede un maggiore accesso ai
registri relativi ai beneficiari
delle società in modo da migliorare la trasparenza sulla proprietà delle imprese e
dei trust. I registri saranno
interconnessi per facilitare
la cooperazione tra gli stati
membri.
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Armi
tracciabili
Un altro passo in avanti
verso una nuova direttiva Ue sul possesso e
acquisto delle armi da
fuoco. Il Consiglio Ue ha
confermato l’accordo con
l’Europarlamento per la
modifica della direttiva
91/477 attualmente in vigore. Tra le principali novità l’aumento della tracciabilità degli armi, con
l’applicazione del numero
di serie sui singoli pezzi
che le compongono. Oltre
all’armonizzazione e mutuo riconoscimento delle
norme che regoleranno il
modo di apporre sui singoli pezzi i numeri di serie.
L’obiettivo è tracciare al
meglio le armi utilizzate dalle organizzazioni
criminali, anche quando
queste acquistano e compongono gli armamenti
con partite acquistate sul
mercato nero di singoli
pezzi componenti. È prevista anche la creazione
di archivi nazionali, che
terranno traccia di tutte
le armi detenute regolarmente nell’Unione. E gli
stati membri dovranno assicurare che tutte le transazioni tra i rivenditori e
gli acquirenti (anche elettroniche) siano registrate
e archiviate. Giro di vite
anche sulle misure di disattivazione, riattivazione
o conversione delle armi
da fuoco. Le disattivazioni
o riconversioni da tracciare verranno allargate anche alle armi di categoria
«C» (cioè quelle soggette
a dichiarazione di possesso), alla luce del fatto
che le armi utilizzate negli attacchi terroristici di
Parigi erano tutte riconvertite. Novità anche sul
fronte del divieto di possesso per i civili di alcune
tipologie di armi, tra cui
quelle semiautomatiche di
categoria «A», dai caricatori contenenti più di 20
proiettili e le semiautomatiche lunghe con caricatori da più di 10 proiettili. Il
Consiglio ha sottolineato
come la nuova direttiva
prevede il sistematico
scambio di informazioni
(su base digitale) tra le
autorità giudiziarie degli
stati membri di tutte le
informazioni sensibili in
materia.
Paolo Bozzacchi
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