il nuoto in cartella
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IL NUOTO IN CARTELLA Progetto nuoto per la scuola per l’Europa Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected] Divisione in gruppi: 1. Ambientamento Socializzazione; • Obiettivi da raggiungere Rilassatezza; • Metodologia Educazione respiratoria. 2. Prime forme propulsive • Obiettivi da raggiungere • Metodologia Sviluppo coordinazione; Galleggiamento orizzontale; Tuffi. Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected] 3. Perfezionamento • Obiettivi da raggiungere • Metodologia Perfezionamento nuotata stile e dorso; Impostazione rana e delfinizzazione; Virate. 4. Completamento • Obiettivi da raggiungere • Metodologia Affinamento nuotata rana e delfino; Tuffi blocco di partenza. Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected] Prima fase: • • • • Esplorazione ambiante acqua; Giochi d’acqua; Scivolamento prono e supino; Prime forme di propulsione. Fase centrale: • Raggiungimento obiettivi • • • • Rafforzamento dei precedenti obiettivi; Impostazione gambata; Primo approccio vasca da 1.20 mt; Coordinazione; Piccoli tratti in apnea. Fase conclusiva: • • • • Nuotata completa crawl e dorso; Impostazione gambata a rana e delfinizzazione; Apnea e raccolta di oggetti sul fondo; Tuffi; Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected] Metodologia L’attività sarà guidata da tecnici qualificati 1. Ambientamento: La prima forma di ambientamento e senza dubbio l’approccio con l’ambiente piscina. La fase principale è costituita dall’entrata in acqua. L’istruttore chiederà ai bambini di sedersi sul bordo e di battere le gambe facendo ribollire l’acqua; gli schizzi generati costituiranno il primo approccio con l’acqua, in un’atmosfera spumeggiante. L’ingresso in acqua deve avvenire in modo graduale. In questa fase l’istruttore potrà invitare gli allievi a batter le gambe con le mani in appoggi sul muro nonché aiutarsi con sussidi didattici come ciambelle e tubi galleggianti. Inoltre, affinché l’allievo possa percepire la sensazione di galleggiamento sia prono che supino sarà essenziale che abbia un atteggiamento rilassato. L’istruttore potrà controllare atteggiamenti particolarmente rigidi tramite la manipolazione dell’allievo. La respirazione dovrà esser inserita il prima possibile, all’inizio si farà sperimentare agli allievi i vari modi di soffiare: con labbra serrata, bocca aperta, facendo le pernacchie, solo bocca, solo naso, guardando e contando le bollicine, etc…. L’istruttore dovrà sempre controllare che l’espirazione avvenga con le labbra rilassate. Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected] 2. Prime forme propulsive: Quando gli allievi saranno in grado di effettuare il galleggiamento sul dorso e sul petto spingendosi autonomamente dal bordo, si potrà far eseguire la battuta di gambe a dorso sia con le braccia lungo i fianchi sia con le braccia alte e la battuta a crawl con tavolette e respirazione frontale e laterale. Per sviluppare le capacità si manterrà alta l’attenzione sulla nuotata globale, solo successivamente si potranno fare effettuare degli esercizi di coordinazione per focalizzare l’attenzione su alcuni particolari della nuotata, attraverso un metodo più analitico. 3. Perfezionamento: In questa fase, successiva all’introduzione della gambata, quando la posizione del corpo sarà ben stabilizzata si potrà passare ad impostare la bracciata nel dorso e a crawl. In questa fase l’istruttore verificherà che le spalle siano aperte, la pancia spinta in alto, l’allievo sia rilassato, il capo sia ben appoggiato in acqua, il ginocchio non fuoriesca dall’acqua e la trazione delle braccia avvenga lateralmente sotto la superficie dell’acqua. Inoltre l’istruttore curerà che, la battuta di gambe sia continua con il piede in estensione, l’allievo non si aggrappi alla tavoletta ma che l’orecchio e la guancia opposta siano ben appoggiati sull’acqua e infine che la respirazione sia coordinata con i movimenti del capo. Una volta fissati questi due stili si imposteranno le due nuotate simmetriche (rana e delfino). Per l’impostazione della rana di dovrà acquisire la sensibilità non solo al piede a martello ma principalmente ai movimenti circolari di questo stile di nuoto. Si imposterà, infine, la delfinizzazione. Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected] 4. Completamento: In quest’ultima fase l’istruttore insegnerà la continuità e fluidità nella delfinizzazione oltre che a far percepire l’efficacia e la potenza nella gambata a rana. Per far questo è necessario che fin dall’inizio i bambini percepiscano che l’azione delfinata del corpo viene guidata dal movimento del capo e che le due nuotate hanno logiche propulsive completamente diverse. Infatti, brevi tratti a delfino, in apnea mantenendo le gambe immobili saranno fatte eseguire nella parte terminale dell’apprendimento del crawl, sia allo scopo di iniziare a far percepire la coordinazione di questa “nuova” nuotata, sia per sfruttare l’effetto benefico della bracciata delfino nel crawl. Verrà insegnata inoltre l’azione delle braccia nella rana e la corretta coordinazione della respirazione. E per finire saranno introdotte le partenze dal blocco. L’istruttore avrà cura di far comprendere che per una corretta partenza è necessario un buon sbilanciamento prima di una spinta esplosiva. Per far ciò l’istruttore chiederà agli allievi di sbilanciarsi in avanti e soltanto quando l’allievo avrà raggiunto il corretto angolo di stacco, lo lascerà, facendolo cadere in acqua e chiedendogli di mantenere la posizione più affusolata possibile. Rif. Multisport – Ilaria Pirelli tel. 0521257040 [email protected]