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Corso di laurea in logopedia RIABILITAZIONE DELLA DISFAGIA C. Reverberi, E. Borghi Reparto di Riabilitazione Neurologica Intensiva Ospedale S. Sebastiano, Correggio TEMI RILEVANTI CUI CERCARE RISPOSTE: DIAGNOSI 1) Modalità di valutazione clinica della disfagia nelle sottopopolazioni GCA: – tracheostomizzata – non tracheostomizzata 2) Modalità valutazione strumentale della disfagia: – indicazioni – prerequisiti – Affidabilità TRATTAMENTO 3) Quanto la cannula influisce sulla deglutizione PROGNOSI 4) Indici prognostici di disfagia 5) Indici prognostici recupero alimentazione per os Popolazione: 26 Pazienti con grave TCE ricoverati in un reparto di neuroriabilitazione GCS 4 (range 3-8) Diagnosi di disfagia effettuata con videofluorografia Popolazione: 173 pazienti con grave TCE ricoverati in un reparto di neuroriabilitazione fattori prognostici (alimentazione per os, RLA, GCS, FIM, FOIS*) * Funtional Oral Intake Scale Br J Community Nurs. 2004 Feb;9(2):67-73. The challenges of managing dysphagia in brain-injured patients. Mayer V. Scottish Brain Injury Rehabilitation Service, Charles Bell Pavilion, Astley Ainslie Hospital, Edinburgh. [email protected] Abstract Dysphagia, or the inability to swallow normally, is a feature of a number of neurological conditions. It is found in both paediatric and adult populations, but the scope of this article is limited to the adult neurogenic population. The normal swallow is a complex and highly coordinated activity, any part of which may be disturbed by neurological illness or injury. Assessment of dysphagia is normally undertaken by speech and language therapists in conjunction with the multidisciplinary team. A bedside screening assessment may be augmented by instrumental assessment, such as videofluoroscopy, in cases where silent aspiration of food or liquid into the lungs is suspected. Dysphagia is treated using a variety of strategies, depending on the presenting symptoms. Individuals with dysphagia following traumatic brain injury present with particular difficulties, relating to impairments of cognition, communication and behavioural control. A description of the normal swallow is presented below with a review of dysphagic disorders, assessment methods and management. This is followed by a case account of a young man with dysphagia subsequent to traumatic brain injury to highlight some of the difficulties which can be encountered in the management of dysphagia. Principi di gestione efficace dei disordini della deglutizione nei pazienti tracheostomizzati T. Goldsmith 1. non esiste un metodo “gold standard” per la gestione del paziente disfagico tracheostomizzato 2. È necessario comprendere la fisiopatologia di ciascun paziente per gestire in modo appropriato l’inalazione 3. L’assenza di una diagnosi accurata è la causa dei falsi negativi derivanti dalle procedure di screening 4. La gestione ottimale è effettuata da un team multidisciplinare IN CONCLUSIONE - Tosse riflessa e decannulazione IN CONCLUSIONE - Tosse riflessa e decannulazione - Clinica all’ingresso e decannulazione IN CONCLUSIONE - Tosse riflessa e decannulazione - Clinica all’ingresso e decannulazione - Complicanze infettive IN CONCLUSIONE - Tosse riflessa e decannulazione Clinica all’ingresso e decannulazione Complicanze infettive Complicanze ostruttive IN CONCLUSIONE - Tosse riflessa e decannulazione Clinica all’ingresso e decannulazione Complicanze infettive Complicanze ostruttive + inalazione secrezioni IN CONCLUSIONE - Tosse riflessa e decannulazione Clinica all’ingresso e decannulazione Complicanze infettive Complicanze ostruttive + inalazione secrezioni + complicanze anatomo patologiche · · TEST D I SCU FFI ATU RA CAN N U LA STOP: Ricu f fia r e e r im a n da r e a dist a n z a r iv a lu t a z ion e Ad ot t a r e p r og r a m m i di st im ola z ion e d e lla d e glu t iz ion e Ad ot t a r e p r og r a m m i d i st im ola z ion e de lla de glu t iz ion e I n iz ia r e p r oce d u r a sv e z z a m e n t o da cu ffia t u r a ( pu n t o 3 ) Con t r ollo se gn i in fe z ion e r e sp ir a t or ia V ALU TAZI ON E D ELLA GESTI ON E D ELLE SECREZI ON I RI N OORO- FARI N GEE 4 . TEST D I TAPPATU RA CAN N U LA ( 5 MI N) Con su le n z a ORL o Pn e u m ologica FI BRO TRACH EO LARI N GO SCOPI A 3 . SV EZZAM EN TO D ALLA CU FFI ATU RA 6 . SV EZZAM EN TO D A CAN N U LA TRACH EOSTOM I CA N O D ECAN N U LAZI ON E · · · D ECAN N U LAZI ON E POSSI BI LE Trattamento base (pazienti con LCF 1,2,3) 1) Trattamento farmacologico 2) Igiene orale del paziente 3) Scuffiatura e tappatura precoce del paziente 4)Fisioterapia respiratoria se indicata dallo specialista 5)Trattamento neuromotorio controllo del tronco, del capo e dei passaggi posturali SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Master GCA – Anno 2008-09 Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Linee Guida per la gestione della scialorrea nella SLA (2008) SCUFFIATURA E TAPPATURA PRECOCE ;tappatura.wmv;scuffiatura e tappatura.wmv; Filmato.wm;tappatura (2).wmv Data Tempo scuffiatura (in minuti) Necessità di ricuffiare Dopo ________ per desaturazione tosse stizzosa necessità di frequenti broncoaspirazioni (> 3 in 30’) crisi neurovegetativa aumento della frequenza respiratoria aumento della frequenza cardiaca problematiche cliniche (_____________________) Data Tipologia occlusione valvola fonatoria tappo Tempo tappatura/valvola fonatoria (in minuti) Necessità di stappare/rimuovere valvola fonatoria Dopo ________ per desaturazione aumento delle pressioni intratracheali tosse stizzosa necessità di frequenti broncoaspirazioni (> 3 in 30’) crisi neurovegetativa aumento della frequenza respiratoria aumento della frequenza cardiaca problematiche cliniche (_________________) Assistente alla tosse • • • Tecnica diretta Simula la tosse Utilizzato in pazienti selezionati Pressioni positive • • • Tecnica indiretta Sposta il punto di ugual pressione verso la bocca PEP-mask il dispositivo più utilizzato Pallone ambu • • • Tecnica indiretta Migliora la ventilazione Aumenta i volumi polmonari Mobilizzazione precoce • • • Tecnica indiretta Cambi posturali Mobilizzazione del tronco Trattamento integrato (pazienti con LCF 4,5,6,7) 6) Tecniche di restituzione (Accornero, Di Rosa, Miletto, 2002) Almeno 3 sedute di 30’ alla settimana paz1.wmv COCHRANE “INTERVENTION FOR DYSPHAGY IN ACUTE STROKE” TECNICHE DIRETTE ED INDIRETTE (Logemann, 1993) - TECNICHE INDIRETTE: modificazione della consistenza dei cibi (Logemann, 1991) - TECNICHE DIRETTE: stimolazione delle strutture orali e faringee (Lavazza, 1986) TECNICHE DI RESTITUZIONE Tecniche rieducative che servono al ripristino completo o parziale delle funzioni motorie o sensomotorie alterate nella dinamica deglutitoria. Consistono in esercizi di trattamento ATTIVO o PASSIVO delle strutture oro-facciali (Accornero,Di Rosa,Miletto,2001) Modalità di esecuzione - 3-5 cicli - almeno 8/10 movimenti per ogni ciclo - pausa di 10 secondi tra un ciclo e l’altro - trattamento ripetuto nell’arco della giornata TECNICHE DI RESTITUZIONE: ESERCIZI PASSIVI (MILETTO, AFFILASTRO, DI ROSA, 2001) Pazienti senza motricità attiva o con motricità attiva ridotta - Aprire e chiudere la bocca passivamente - Massaggiare le labbra esternamente in senso rotatorio - Portare le labbra a contatto tra di loro - Massaggiare internamente le guance in senso orario ed antiorario - Stirare internamente le guance utilizzando gli indici di entrambe le mani - Spostare la lingua a destra e sinistra all’interno della bocca - Stirare la lingua all’esterno della bocca (in avanti e lateralmente) - Portare la lingua verso l’alto mantenendola sugli alveoli ……………. TECNICHE DI RESTITUZIONE: ESERCIZI PASSIVI Stimolazione dei pilastri tonsillari: - indicata in pazienti con e senza motricità attiva (in cui è possibile l’apertura della bocca) - stimola riflesso faringeo della deglutizione Con specchietto laringeo n. 00 raffreddato nel ghiaccio si effettuano toccature lungo i pilastri tonsillari Stimolazione tattile, vibratoria o termica delle strutture bucco-facciali - indicata in pazienti con deficit di sensibilità di labbra, guance, lingua e palato Utilizzando spazzolino elettrico o garze imbevute con acqua fredda o calda. ESERCIZI DI RESTITUZIONE: ESERCIZI PASSIVI (Miletto, Affilastro, Di Rosa, 2001) Pazienti con riflessi patologici : morso, suzione, masticazione - Massaggiare il paziente dalle strutture più periferiche alle strutture interessate - Massaggiare le gengive esternamente e gli alveoli dentali dall’interno della bocca - Evitare stimoli termici e tattili bruschi o sostanze troppo fredde o calde - Ricercare posture inibenti i riflessi che sfruttano la simmetria del corpo e il recupero di posture più fisiologiche - Importante la collaborazione con fisioterapista DA SCHONWEILER ET AL. 2005 Tecniche di: - RESTITUZIONE Esercizi di recupero di pattern di movimento per migliorare la forza muscolare - COMPENSAZIONE Esercizi per compensare deficit strutturali o funzionali - ADATTAMENTO Planning dietetico basato sulla modificazione delle consistenze e sulla scelta della consistenza adeguata INTEGRAZIONE DELLE TECNICHE TECNICHE DI RESTITUZIONE: ESERCIZI ATTIVI (Miletto, Affilastro, Di Rosa, 2001) Pazienti con buona motricità attiva di lingua, guance e labbra Labbra - Aprire e chiudere la bocca attivamente - Protrudere ed estendere le labbra - Sollevare un angolo delle labbra alla volta - Ritrarre le labbra per mostrare i denti Guance - Massaggiare le guance dall’interno con la lingua - Gonfiare le guance - Premere con la lingua contro la guancia destra o sinistra contro resistenza - Stringere le guance (contro resistenza) Lingua - Protrudere (contro resistenza) - Lateralizzare (contro resistenza) - Innalzare (contro resistenza) - Retrarre (contro resistenza) - Protrudere con bersaglio (polo) - Movimenti rotatori all’esterno e all’interno della bocca ………………. TECNICHE DI RESTITUZIONE: ESERCIZI ATTIVI (Miletto, Affilastro, Di Rosa, 2001) Velo - Soffi di durata ed intensità diversi - Sbadigli - Bacio - Produzione di foni occlusivi seguiti da vocali Laringe - Coordinazione pneumo-fonica - Attacchi vocali duri di vocali - Attacchi vocali duri con tenuta della vocale - Attacchi vocali duri di sillabe con fono occlusivi seguiti da vocali Mandibola - Apertura e chiusura della bocca contro resistenza - Protrusione, retrazione della mandibola - Lateralizzazione della mandibola - Movimenti rotatori ……………. TECNICHE DI RESTITUZIONE: ESERCIZI ATTIVI Esercizi attivi contro resistenza - Migliora la forza e la precisione del movimento - Facilita la coordinazione perché offre un feed-back - Consentono al logopedista di manipolare forza, accuratezza e velocità nell’esecuzione dell’esercizio TECNICHE DI COMPENSAZIONE Prevedono strategie che migliorano il meccanismo fisiologico della deglutizione senza eliminare il meccanismo causale. Lo scopo è quello di migliorare l’efficienza del transito oro-faringeo del bolo e di ottenere una deglutizione senza inalazioni nelle vie aeree (Accornero, Di Rosa, Miletto, 2001) Tecniche deglutitorie: 1. Manovra di deglutizione sovraglottica 2. Manovra di deglutizione super-sovraglottica 3. Deglutizione forzata 4. Manovra di Mendelson Posture di compenso: 1. Capo flesso anteriormente 2. Flessione laterale del capo 3. Capo ruotato verso il lato leso 4. Capo in estensione 5. Capo e tronco in estensione 6. Capo ruotato a destra o sinistra 7. Decubito laterale PROVVEDIMENTI ADATTATIVI Provvedimenti adattativi che intendono ridurre le difficoltà riscontrate durante il transito oro-faringeo del bolo e la sua preparazione (Accornero, Di Rosa, Miletto, 2001). Caratteristiche dei cibi: 1. Consistenza 2. Coesione 3. Omogeneità 4. Scivolosità 5. Volume del bolo 6. Temperatura 7. Colore 8. Sapore 9. Appetibilità Precauzioni Il cibocomportamentali: che possiede caratteristiche di omogeneità, coesione e scivolosità - Il paziente deve mangiare in posizione seduta e con il capo in asse SEMISOLIDO - Interrompere la somministrazione di cibo se il paziente è assopito - Non far parlare il paziente durante la somministrazione di cibo - Procedere lentamente e solo se il boccone precedente è stato deglutito - …….. Quale razionale nella riabilitazione logopedica? Disfagia neurogena in stato vegetativo Disfagia cognitivo-comportamentale Difagia per i liquidi Disfagia mista Disfagia per i solidi - Fase orale - Fase orale propulsiva - Innesco del riflesso faringeo - Coordinazione apnea-deglutizione - Escursione laringea - Caduta prematura - Inalazione - Rigurgito nasale - Voce gorgogliante Tosse riflessa Predeglutitoria Intradeglutitoria Postdeglutitoria Efficace Debole Gorgogliante Assente Fattori di rischio Esecuzione prassie bucco-linguo-facciali, motilità e sensibilità delle strutture oro-faringo-laringee OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO LOGOPEDICO Migliorare la gestione delle secrezioni Migliorare la motricità del distretto bucco-facciale scuffiatura della cannula tracheostomica Ridurre il rischio di inalazione tappatura della cannula tracheostomica Avvio del protocollo di decannulazione DECANNULAZIONE Ripresa dell’alimentazione per OS Svezzamento da PEG o SNG La presenza della cannula tracheostomica non è strettamente indispensabile per lo svezzamento da PEG o SNG Quale razionale nella riabilitazione logopedica? 1. Paziente con importante inalazione delle secrezioni 2. Paziente con gestione delle secrezioni ma con inalazione di liquido e cibo (NON possibile l’alimentazione per OS) 3. Paziente con inalazione limitata ad alcune consistenze (liquidi o solidi) 4. Paziente con disfagia cognitivo-comportamentale Quale razionale nella riabilitazione logopedica? 2.Paziente con gestione delle secrezioni ma inalazione di cibo e liquido (Non possibile alimentazione per OS) Scuffiatura e tappatura cannula tracheostomica Esercizi di restituzione attivi o passivi Consentire la fonazione migliorare la fase compressiva della tosse migliorare la deglutizione • per 24 ore Rivalutazione della deglutizione di semisolido o liquido Decannulazione (Se tempi di ripresa alimentazione molto lunghi) pz2.wmv Quale razionale nella riabilitazione logopedica? 3.Paziente con inalazione limitata ad 1 o più consistenze ( possibile alimentazione per OS) Scuffiatura e tappatura cannula tracheostomica Consentire la fonazione migliorare la fase compressiva della tosse Migliorare gusto e olfatto Esercizi di restituzione attivi o passivi Somministrazione di cibo semisolido o liquido Rispettare principi adattativi e compensativi Aumentare via via le quantità somministrate Decannulazione pz3.wmv pz4.wm Alimentazione per OS di almeno una consistenza Rimozione PEG O SNG Quale razionale nella riabilitazione logopedica? 4. Paziente con disfagia cognitivo-comportamentale/stato vegetativo Scuffiatura e tappatura cannula tracheostomica Somministrazione di cibo Principi adattativi e regole comportamentali • la presenza della cannula richiede spesso la contenzione Scelta di cibi graditi al paziente •La tappatura migliora la deglutizione Integrazione con strategie cognitivo•La tappatura migliora gusto e olfatto comportamentali Precoce decannulazione VIDEO CLAUDIO Alimentazione per os Caprari 0.wmv Caprari apertura bocca.wmv Caprari 2 apertura mano.wmv Rimozione PEG O SNG Quale razionale nella riabilitazione logopedica? Per concludere: Una valutazione accurata Continua revisione del percorso in atto Attenzione ai bisogni del paziente Condivisione degli obiettivi e collaborazione con altre figure professionali QUALITY OF LIFE QUALITY OF LIFE QUALITY OF LIFE bibliografia\Dysphagia Handicap Index.doc
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