casa vittoria - Unità Pastorale Sant`Alberto di Gerusalemme

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casa vittoria - Unità Pastorale Sant`Alberto di Gerusalemme
CASA VITTORIA
Piccola bozza che raccoglie ed amplia i pensieri raccolti durante un incontro tra don Giovanni
e don Giuliano CON GIULIA AVANZI e ALICE BONDAVALLI, e successivamente discusso
e ulteriormente rivisto dal gruppo di persone scelto dal Consiglio di U.P. (diacono Angelo,
Carla Missori, Sabrina Berno, Gina Quartaroli, Giorgio Ragni) in una riunione fatta ad inizio
ottobre.
Linee guida per la apertura e conduzione di “Casa Vittoria”
LUOGO
- Parrocchia di Santa Vittoria, al secondo piano della ex-Scuola Materna, nell’appartamento che
era usato dalle Suore.
NOME
- “Casa Vittoria”, una piccola Comunità di vita comune e di accoglienza al femminile. La
Comunità di accoglienza prende nome dalla Parrocchia che la ospita; è definita come “casa”
perché vuole essere come una famiglia e le persone che qui vengono accolte vi si possano
trovare come a casa.
MEMBRI DELLA COMUNITÀ CHE ACCOGLIE
- Giulia Avanzi, di Gualtieri.
- Alice Bondavalli, di Villa Sesso.
- Compatibilmente con gli eventuali sviluppi e con il consenso dei parroci, la Casa è aperta anche
ad altre ragazze (della stessa UP o di altre Parrocchie) che vogliano trascorrervi un tempo di
esperienza di vita comunitaria e di servizio.
SCOPI
- Essere una “presenza” che sia un segno di accoglienza rivolta verso i “piccoli”.
- Nel nostro caso l’accoglienza è rivolta verso le donne che si trovano in situazione di bisogno,
con o senza figli.
- Casa Vittoria si mette in “rete” con altre realtà simili presenti in Diocesi.
CASA VITTORIA E L’UNITÀ PASTORALE
- La realtà di Casa Vittoria è concepita e inserito nella Unità Pastorale (UP) delle Parrocchie di
Gualtieri – Pieve Saliceto – Santa Vittoria.
- Essa è una attività portata avanti dalla Caritas di UP, a nome ed insieme a tutta la comunità
cristiana.
- La Comunità di accoglienza non sarà chiusa su se stessa, ma sarà animata da uno spirito di
apertura, stimolando il coinvolgimento dei parrocchiani nella conduzione di Casa Vittoria, e non
solo quando si presentano situazioni di necessità per le persone ospitate.
- Casa Vittoria non “appartiene” alle persone ivi risiedenti, ma è della Comunità cristiana che la
ospita e, più in generale, della Unità Pastorale.
- Le responsabili abiteranno a Casa Vittoria e vivranno inserite nella Parrocchia di S. Vittoria,
vivendo di quella vita parrocchiale, unitamente a quella di tutta la UP. Ciò non toglie che esse
potranno continuare rapporti e impegni intrapresi al di fuori della Parrocchia, o instaurarne dei
nuovi: nel caso che ciò sia possibile, ne faranno partecipi i parrocchiani anche fattivamente.
TEMPI E RESPONSABILITÀ
- Si concorda per 1 anno, rinnovabile, la durata di questa nuova esperienza. La conduzione di
Casa Vittoria viene affidata a Giulia Avanzi e Alice Bondavalli.
- Assieme a loro si affiancheranno i Parroci e una rappresentanza di parrocchiani proposti dal
Consiglio di UP. Questa commissione avrà la responsabilità di valutare in tutta libertà ed
eventualmente accogliere in Casa Vittoria le persone che ne faranno domanda diretta o che
saranno proposte da Enti o Associazioni preposti.
- Si prevede un momento di preghiera giornaliero aperto a tutti, in luogo adatto – che può essere
l’appartamento stesso o la chiesa parrocchiale (a seconda delle necessità). Verosimilmente, si
pensa alle lodi del mattino (ore 7.00).
- Sarà necessario concordare un calendario che preveda degli incontri di verifica sulla vita di
comunità e sull’inserimento nella Parrocchia.
- Per iniziare la vita di comunità si propone un periodo di rodaggio della durata di almeno due
settimane.
VITA DI CASA
- Lo stile della vita di casa sarà sobrio.
- Le responsabili si impegnano a rimborsare alla Parrocchia le spese per le utenze di acqua, luce e
gasolio per riscaldamento; si troverà di comune accordo il modo di valutare i costi sopra citati.
- Le responsabili si impegnano anche a far fronte a tutte le altre spese di ordinaria conduzione
della Casa (vitto, ecc.). Le spese delle persone accolte, saranno a carico della Caritas di U.P.
- In caso di ristrettezze o necessità particolari a cui esse non potranno far fronte, le Parrocchie se
ne faranno carico attraverso la Caritas della UP.