guida paese - Camere di Commercio
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Camera di Commercio di Genova Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’internazionalizzazione ***************************INFORMAZIONI GENERALI SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITA’ LINGUA RELIGIONE CAPITALE FORMA ISTITUZIONALE UNITA’ MONETARIA TASSO DI CAMBIO 83.600Kmq 4.104.695 (censimento 2005) 35 ab/Kmq Arabo Musulmani Sunniti(80%), Musulmani Sciiti(16%) Cristiani(3,8%) Abu Dhabi Confederazione di sette Emirati Dirham (Dh) 1 Euro =4.70 Dirham (novembre 2008) Fonte: ICE (primo semestre 2008) ***************************INFORMAZIONI GENERALI Governo La federazione degli Emirati Arabi Uniti (EAU) si è formata nel 1971, unendo gli emirati di Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm al-Quwain, Fujairah e (un anno più tardi) Ras al-Khaimah. Abu Dhabi e Dubai rappresentano gli emirati più estesi ed importanti: Abu Dhabi è sede del Governo federale e centro di rilievo per l'industria del petrolio, mentre Dubai primeggia per il commercio, intrattenendo legami d'affari a livello internazionale. Il Consiglio Supremo degli EAU, composto dai Rulers dei sette Emirati, è la più alta autorità federale, responsabile per questioni di politica generale comprendenti le comunicazioni, l'educazione, la difesa, gli affari esteri e lo sviluppo. Il Consiglio Federale dei Ministri, responsabile di fronte al Consiglio Supremo, ha potere esecutivo. Il Consiglio Nazionale Federale è un'assemblea consultiva di 40 rappresentanti, nominati per due anni da ciascun Emirato. Il Consiglio supervisiona la politica del Governo, ma non ha potere di veto. Attualmente a capo dell’Emirato di Abu Dhabi e della Federazione c’è lo Sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan. ***************************************ECONOMIA Situazione economica generale del Paese Il rapido sviluppo economico emiratino è stato costruito sullo sfruttamento di giacimenti petroliferi e di gas naturale scoperti negli anni '60. Allo stato attuale gli EAU mostrano come sia possibile reinvestire i profitti derivanti dal petrolio in un'economia aperta, liberale e diversificata. Il Paese ha investito in infrastrutture e telecomunicazioni e, dal 1980, ha stimolato il settore privato, il commercio e gli investimenti esteri. È stato pertanto creato un clima favorevole per gli affari, eliminando i controlli sugli scambi e agganciando la moneta nazionale al dollaro. La produzione di greggio è attualmente di 2,51 milioni di barili al giorno. Il petrolio si trova principalmente nell'Emirato di Abu Dhabi (94%). Il Paese ha anche ingenti riserve di gas naturale, ponendosi al quinto posto della classifica mondiale dopo Russia, Iran, Qatar e Arabia Saudita. L'85% del gas prodotto è utilizzato localmente. In ogni caso, l'economia degli EAU in generale e quella dell'emirato di Dubai, in particolare, sono sempre meno dipendenti dal settore petrolifero, se paragonate agli altri Paesi del Golfo. Indicatori economici generali PIL PIL nominale (mln US$) PIL nominale (mln Dh) Crescita reale PIL% Origine del PIL% Agricoltura Industria Servizi Demografia e reddito Popolazione (mln) PIL pro-capite (US$ a PPA) Tasso disoccupazione% Indicatori fiscali % del PIL Entrate del settore statale Spese del settore statale Saldo del bilancio statale Debito pubblico Prezzi e indicatori finanziari Tasso cambio Dh-US$ 2007 2008 198,702 223,723 729,732 7.6 821,735 7.9 2.0 4.5 11.5 2.0 7.7 8.5 5.3 27,837 5.6 29,155 - - 34.4 35.4 20.1 21.6 14.2 13.8 24.1 23.0 3.67 3.67 ***************************************ECONOMIA Tasso cambio Dh-€ 5.36 4.70 Prezzi al consumo 13.3 15.5 Tasso interesse sui 8.0 9.1 prestiti Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale 64,255 60,933 Merci: export fob 180,897 202,070 Merci: import fob -116,6 -141,1 Bilancia dei servizi -23,8 -27,8 Bilancia dei redditi 5,854 8,764 Saldo conto -9,8 -10,7 trasferimenti Saldo partite correnti 36,3 31,0 Riserve internazionali (US$ mln) Totale riserve internaz. 77,239 67,239 Fonte: IMF, International Financial Statistic Zone franche Le free zone sono luoghi particolari all’interno di ciascun Emirato, creati appositamente al fine di promuovere l’economia nazionale ed internazionale. Si tratta infatti di zone franche destinate in via esclusiva al commercio, alla produzione ed all’esportazione di prodotti. In questo modo, gli investitori esteri hanno la possibilità di partecipare attivamente alla vita economica della zona, avvalendosi della pianificazione fiscale che permette di evitare l’aggravio di imposte sugli utili prodotti. Free Sono - zone negli UAE Jebel Ali Free Zone (Dubai) Dubai Airport Free Zone (Dubai) Dubai Technology, E-Commerce & Media Free Zone (Dubai) Dubai Inter City, Media City, Knowledge Village Gold & Diamond Park (Dubai) Dubai Cars & Auto Motive Zone (Dubai) Sharjah Airport International Free Zone (Dubai) Hamriyah Free Zone (Sharjah) Ajman Free Zone (Ajman) Fujairah Free Zone (Fujairah) Ras Al Kaimah Free Zone (Ras Al Kaimah) Ahmed Bin Rashid Free Zone (Umm Al Quwain) attualmente in costituzione le seguenti free zone: Dubai International Financial Center Dubai Health Care City Dubai Metals & Commodities Center International Media Production Free Zone Dubai Silicon Valley ***************************************ECONOMIA - Dubai Marittime City Dubai Auto pars City Heavy Equipment & Trucks Zone Dubai Aid City Dubai Carpet City Dubai Flower Center Dubai Textile Villance Free Zone Mohammed Bin Rashid Technology Park La peculiarità delle free zone risiede nel fatto che non trovano applicazione le leggi federali ed emiratine, bensì ciascuna free zone gode della facoltà di autoregolamentarsi, creando normative specifiche per la tipologia di attività che ivi viene svolta. Disposizioni: - proprietà straniera del 100%, senza la partecipazione di sponsor locale - esenzione dai dazi doganali - libertà di rimpatriare capitale e reddito - nessuna imposta su società per almeno 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni - nessuna imposta sul reddito delle persone fisiche - nessuna lungaggine burocratica - moderni ed avanzati supporti a comunicazioni - infrastrutture d’avanguardia - nessun problema di assunzione e collocamento personale - energia, acqua e gas abbondanti - posizione centrale - vasta scelta di offerte e servizi - ottimi collegamenti con porti ed aeroporti. Alcune delle free zone in corso di costituzione, come ad esempio Dubai Metals & Commodities Center, Dubai International Financial Centre, Dubai Health Care City, offriranno per la prima volta la possibilità di acquistare la proprietà di superfici immobiliari, che ad oggi possono solo essere affittate. E’ probabile che in un futuro questa possibilità sarà estesa anche alle altre free zone. Strutture e forme societarie nelle free zone Gli investitori esteri che intendono svolgere la propria attività commerciale in una zona franca possono scegliere due strade: costituire una nuova persona giuridica, nella forma della Free Zone Establishment (FZE) o nella forma della Free Zone Company (FZCO), oppure possono limitarsi a creare un branch office della società madre. Sia la FZE che la FZCO sono società a responsabilità limitata: mentre la prima è una società uni personale, e dunque può essere costituita da un unico socio, sia persona fisica che giuridica, la seconda deve essere necessariamente composta da almeno due soci e massimo cinque, sia persone fisiche che giuridiche. ***************************************ECONOMIA Sia la FZE sia la FZCO sono giuridicamente distinte dai propri soci e la responsabilità di questi è limitata all’ammontare dei loro conferimenti al capitale sociale. Il capitale minimo varia a seconda delle free zone. La regolamentazione al loro interno è snella e semplice, il più delle volte preceduta da un priol approval del progetto da parte dell’autorità competente, seguito dall’approvazione di tutti i documenti relativi all’investitore e alla società o branch che si intende costituire. Una volta costituita la società o la succursale, è necessario ottenere una delle licenze offerte dalla zona franca in cui si intende operare. E’ opportuno ricordare che tutti i documenti devono essere tradotti in inglese da un traduttore qualificato, autenticati e legalizzati dall’Ambasciata emiratina del Paese in cui sono prodotti. Proprietà immobiliari Ad agosto 2005, il governo di Abu Dhabi ha emanato la legge n. 19 che regola la proprietà immobiliare, abrogando il precedente decreto n. 33 del 1996. La principale novità è la possibilità per gli stranieri di acquistare e possedere la superficie della proprietà, ma non la terra, in alcune aree di investimento. Tale diritto reale ha una durata di 99 anni, oppure di 50 anni rinnovabili con il consenso delle parti. Il diritto di possedere la proprietà piena del terreno rimane ai cittadini emiratini e degli altri Paesi del Golfo. Nel 2002 Dubai è stato il primo emirato a concedere il diritto di acquisto di beni immobili. La Federal Law n. 7 del 2006 prevede che anche gli stranieri possono acquistare al 100% la proprietà di beni immobili in Dubai, ottenendo contestualmente il visto di residenza per sé e per la propria famiglia. La legge ha previsto l’istituzione di un Ufficio per la registrazione e la Trascrizione dei diritti di proprietà da istituire presso l’Agenzia del Territorio in Dubai. Rischio paese La SACE, nel periodo dicembre 2008, colloca gli UAE di Abu Dhabi e Dubai nella categoria OCSE 2 su 7; i restanti emirati nella categoria OCSE 4 su 7. L'Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero (SACE), è autorizzata ad assumere in assicurazione e riassicurazione le garanzie sui rischi di carattere politico, catastrofico, economico, commerciale e di cambio ai quali sono esposti gli operatori italiani nelle operazioni con l’estero (art. 2 D. Lgs. 143/98). La durata massima dei crediti è regolata da accordi internazionali. Per i crediti sino a 24 mesi vengono seguite le regole dell’Unione di Berna, che tengono conto della natura dei beni da esportare. Per i crediti oltre i 24 mesi devono essere osservate le regole di una normativa internazionale, nota come consensus sui crediti all'esportazione. ***************************************ECONOMIA Forza lavoro Il rapido sviluppo del Paese ha attirato un gran numero di lavoratori da altri Paesi arabi meno ricchi ed in particolare dal continente asiatico. Si stima che la composizione della popolazione in base all'origine etnica sia la seguente: Arabi cittadini EAU 25% Arabi non emiratini ed europei 35% Indo-asiatici 40% Il mercato del lavoro è rigidamente controllato e si basa soprattutto su manodopera e quadri di provenienza estera. Vi sono programmi tesi ad un maggiore inserimento dei cittadini emiratini nel mondo del lavoro, ma finora gli esiti sono stati piuttosto limitati. Proprio per contrastare il fenomeno della disoccupazione, le autorità hanno dato disposizioni vincolanti alle banche di aumentare la quota della loro forza-lavoro locale. Si prevede che simili istruzioni verranno presto impartite anche ad altri uffici pubblici e privati. Purtroppo ancora scarsa risulta la propensione alla formazione professionale. La tendenza culturale locale è infatti quella della rendita, sostenuta dal fatto che le licenze commerciali ed industriali possono essere detenute solo da locali, che sfruttano questo vantaggio vivendo a ridosso di attività economiche condotte e gestite da stranieri. La distribuzione della forza-lavoro nei diversi settori riflette il tentativo di diversificare l'economia. Infatti, solo l'1,2% dei lavoratori è impiegato nel settore petrolifero, mentre il 57% è impiegato nel settore dei servizi, il 35% nell'industria e il 6,7% nell'agricoltura. Nella versione completa della Guida Paese, all’interno della sezione dedicata all’Economia, si può trovare anche: Settori Interscambio commerciale Prospettive future ***************************************NORMATIVA Legislazione societaria Le imprese straniere che desiderano intraprendere un’attività negli Emirati Arabi possono farlo sia stabilendo una presenza formale e permanente negli UAE o tramite un agente commerciale. Ci sono diversi metodi tramite i quali un soggetto straniero può ottenere una licenza su basi permanenti negli UAE: costituire una società a responsabilità limitata (Limited Liability Company - LLC); stabilire una filiale o un ufficio di rappresentanza; costituire una branch e un representative office Limited Liability Company La LLC è la forma societaria tendenzialmente scelta dagli investitori esteri, in quanto rappresenta senza dubbio lo strumento più efficace per insediarsi nel mercato emiratino con prospettive a medio e lungo termine. Questa tipologia di società è regolata dagli art.218-225 della Federal Law n. 8 of 1984, Concerning Commercial Company. Si possono svolgere qualsiasi attività commerciali ed industriali, ad eccezione delle attività bancarie, assicurative e di investimenti (rivolgersi a Public Joint Stock Company). I soci sono responsabili per le obbligazioni sociali limitatamente all’ammontare dei loro conferimenti; inoltre, la LLC non può essere controllata integralmente da soci esteri ma il 51% deve essere rappresentato da soci emiratini. Filiale o ufficio di rappresentanza Attraverso una filiale, i soggetti stranieri possono stabilire una presenza negli UAE senza una partecipazione emiratina, come invece richiede una LLC. Le compagnie straniere possono stabilire filiali completamente di loro possesso e uffici di rappresentanza negli UAE; in ogni modo questi uffici sono limitati alle attività che possono condurre all’interno degli UAE (Articolo 314 della CCL). La prima differenza tra un ufficio di rappresentanza ed una filiale è che l’ufficio di rappresentanza teoricamente si limita a raccogliere le informazioni, sollecitare gli ordini ed i progetti che devono essere effettuati dall’ufficio principale dell’azienda. In sostanza un ufficio di rappresentanza agisce come centro amministrativo e di marketing per la società straniera. Invece, una filiale può sottoscrivere contratti o condurre altre attività specificate nella sua licenza. Un soggetto straniero può nominare un agente di servizio locale per la filiale o l’ufficio di rappresentanza. Un agente non deve essere confuso con l’agenzia commerciale: non può partecipare alla gestione sostanziale dell’ufficio di rappresentanza o della filiale. In pratica, un soggetto straniero si serve di un agente di servizi per provvedere a particolari esigenze, come l’assistenza nelle comunicazioni con i dipartimenti governativi (ad esempio ***************************************NORMATIVA facilitare l’ottenimento dei visti per il personale della società) o sottendere ad altre pratiche amministrative. A causa dell’interazione tra il Governo federale degli UAE e il Governo dell’emirato in cui la filiale si situa, la registrazione richiede diverse procedure ed approvazioni da dipartimenti governativi distinti. In seguito all’approvazione del Governo dell’emirato dove la filiale deve essere stabilita è richiesta l’approvazione del Governo federale. Costituzione di una branche e di un representative office Gli investitori esteri hanno la possibilità di avvicinarsi al mercato emiratino, dando vita ad una loro presenza fisica all’interno dello stesso, senza costituire una società, bensì limitandosi a creare una filiale delle propria società in loco, della quale tuttavia detengono la proprietà al 100%. Il diritto emiratino prevede, agli artt. 313-316 della Federal Law n. 13 del 1988, due diverse forme di succursale: il “branch office” ed il “representative office”. In entrambi i casi, la società estera ha la possibilità di detenere integralmente la filiale, senza la necessaria partecipazione dello sponsor locale. Branch office – La branch è la filiale di una società madre, legittimata a concludere contratti o a svolgere altre attività, così come specificate nella trade license, in nome e per conto della società madre. La branch non ha un’identità separata rispetto a quest’ultima e, pertanto, non solo il trade name sarà necessariamente lo stesso della società della quale fa parte, ma inoltre l’attività svolta dalla branch deve essere simile e collegata a quella svolta dalla società madre. La legge prevede il divieto per il branch office di svolgere attività di produzione e commercio, nonché di import di prodotti della società madre, qualora sia stato precedentemente sottoscritto un contratto d’agenzia registrato con un agente locale, avente ad oggetto i medesimi beni e prodotti. L’evidente vantaggio nella costituzione di un branch è rappresentato dal fatto che l’attività svolta non deve essere circoscritta al territorio emiratino. E’ precritta la necessaria presenza di un service agent, che deve essere cittadino emiratino che provvederà agli adempimenti burocratici, legali ed amministrativi. Le fasi per costituire una branch office sono tre: ottenimento dell’initial approval dal Ministry of Economy and Planning; ottenimento della trade licence e registrazione nel Commercial Register presso il DED (Department of Economy Development); registrazione del branch office nel Foreign Companies Register tenuto presso il Ministry of Commerce and Planning. Representative office – Il representative office di una società madre è una forma di filiale che, come il branch office, non è giuridicamente distinta dalla società madre ma che, a differenza della branch, non può svolgere un’altra attività se non quella di promuovere nel territorio emiratino l’attività della società madre. Anche per il representative office è necessaria la nomina di un service agent. Per quanto concerne la procedura per la costituzione, ***************************************NORMATIVA l’unica differenza con la branch è che in quest’ultimo caso non è mai necessaria l’iscrizione nel Foreign Companies Register. Contratti di agenzia, rappresentanza e franchising I produttori e gli imprenditori esteri che intendono importare i propri prodotti nel territorio degli UAE, in grande quantità e con prospettive a medio e lungo termine, possono nominare un local commercial agent, stipulando un contratto di agenzia commerciale. Il diritto emiratino distingue nettamente tra contratto d’agenzia registrato e non registrato in punto alla diversa tutela giuridica accordata alle le parti, con particolare riguardo alla posizione del local agent. Contratto d’agenzia registrato – Le disposizioni relative al contratto di Commercial Agency sono contenute nella Federal Law n. 18 of 1981, così come modificata Federal Law n. 14 del 1988. L’art. 1 della suddetta legge definisce il rapporto di agenzia come il rapporto che intercorre tra un preponente, che può essere un produttore, commerciante o fornitore, ed un agente, per la distribuzione, vendita, offerta, mostra o presentazione di un bene o di un servizio del proponente all’interno del territorio emiratino, in cambio del pagamento delle provvigioni. Per poter registrare un simile contratto, e dunque per poter godere della tutela giuridica prevista dall’Agency Law, devono essere rispettate tutta una serie di prescrizioni, tra le quali le più significative sono: o l’agente deve essere cittadino emiratino o società detenuta da emiratini o l’oggetto principale del contratto deve essere riservato in via esclusiva all’agente su tutto il territorio pattuito o il contratto deve essere stipulato per iscritto o il contratto deve essere legalizzato ed asseverato nel Paese in cui avrà esecuzione. Le principali conseguenze giuridiche che derivano dalla registrazione del contratto sono: o esclusività (art. 23) o pagamento delle commissioni (art. 7) o risoluzione del contratto e rinnovazione (art.8) Per registrare un contratto d’agenzia è previsto: o stipula di un contratto contenente le prescrizioni di legge o autenticazione dello stesso dinanzi ad un notaio pubblico o registrazione nel Commercial Agents Register presso il Ministry of Economy and Planning La registrazione deve essere effettuata entro 15 giorni, dopodiché l’agente otterrà un certificato pubblicato nella gazzetta Ufficiale. Contratto d’agenzia non registrato – Il preponente ha la possibilità di stipulare un contratto d’agenzia, senza provvedere alla registrazione dello stesso, e dunque senza rispettare le formalità all’uopo previste. Anziché sottostare alle disposizioni dell’Agency Law perciò, sarà regolamentato dalle norme civilistiche e commerciali. L’agente non deve essere cittadino ***************************************NORMATIVA emiratino, l’unico requisito è il possesso di una valida licenza per operare all’interno del territorio emiratino. Per concludere il contratto è sufficiente l’accordo tra le parti. Data la libertà accordata al preponente, e l’assenza di vincoli, a questi conviene senza dubbio optare per un contratto non registrato. Società commerciali La Federal Law n.8 del 1984, Concerning Commercial Companies, così come modificata dalla Federal Law n.13 del 1988, elenca all’art.5 sette tipologie di società che possono essere costituite all’interno degli UAE: 1 – General Partnership (min.2 soci) 2 – Simple Limited Partnership (min. 2 soci) 3 – Joint Participation (Venture) (min. 2 soci) 4 – Private Joint Stock Company (min. 3 soci) 5 – Public Joint Stock Company (min.10 soci) 6 – Limited Liability Company (da 2 a 50) 7 – Partnership Limited Company ( min. 2 soci) L’art.6 della suddetta legge prescrive altresì che qualsiasi società che non adotti una delle forme legali prescritte è invalida. Ciò nonostante, nella prassi accade spesso di imbattersi in un’attività commerciale svolta, di fatto, in forma diversa rispetto alle suddette tipologie legali. In queste ipotesi, non troveranno applicazione le norme della Federal Law ed i partner che concluderanno contratti nell’esecuzione dell’attività commerciale svolta saranno responsabili personalmente e solidamente per le obbligazioni assunte. Nella versione completa della Guida Paese, all’interno della sezione dedicata alla Normativa, si può trovare anche: Requisiti tecnici e standardizzazione, imballaggio ed etichettatura Normativa doganale Normativa tributaria Normativa del lavoro legislazione per ******************************INVESTIMENTI ESTERI Dal punto di vista degli investimenti privati industriali, gli Emirati Arabi Uniti sono un Paese a forte vocazione commerciale, ma a scarsa vocazione industriale: gli operatori economici di questo Paese preferiscono, infatti, comprare e rivendere piuttosto che investire in attività produttive. Per questo motivo non è stata sviluppata una normativa sugli investimenti industriali esteri così come normalmente si intende nei Paesi in via di sviluppo e l’unica esistente in tal senso è quella che si riferisce agli insediamenti nelle zone franche. Negli ultimi mesi il Ministero dell’Economia ha annunciato importanti innovazioni che non mancheranno di migliorare notevolmente il mercato degli EAU, in particolare l’introduzione di una nuova legge di disciplina delle imprese che consentirà alle aziende straniere di detenere la quota di maggioranza in società locali – superando quindi l’attuale schema del 49/51% - almeno in alcuni settori, misura che incentiverà la crescita degli investimenti diretti dall’estero. Due leggi riguardano l’afflusso di imprese straniere: la Legge n. 9 del 1992 sulla costituzione in persona giuridica di un’impresa costituita nella J.A.F.Z. (Jebel Ali Free Zone) e la legge n. 2 del 1993, che stabilisce che i prodotti delle imprese che sono proprietà almeno per il 51% di cittadini o imprese degli EAU, o di un Paese GCC (Stati del Consiglio del Golfo), vengano considerati prodotti nazionali e pertanto esenti da dazio all’importazione nei Paesi GCC. Nella versione completa della Guida Paese sono inoltre reperibili informazioni riguardanti il sistema fieristico e gli indirizzi utili. Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’internazionalizzazione C.C.I.A.A. Genova Via Garibaldi, 4 16124 Genova Tel.: 010/2704560 Fax: 010/2704298 E-mail: [email protected] Sito: www.ge.camcom.it Dicembre 2008 La guida paese è stata realizzata in collaborazione con la Dott.ssa Laura Garibaldi
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