La Sagrada Familia: la Parola di Dio diventata pietra

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La Sagrada Familia: la Parola di Dio diventata pietra
campi estivi
La Sagrada Familia:
la Parola di Dio diventata pietra
I
l 29 luglio noi giovani della parrocchia, assieme ad alcuni
amici delle parrocchie di Altura e Borgo San
Sergio, abbiamo preso il volo per la Spagna!
Sotto l’attenta e indispensabile guida di don
Paolo, abbiamo vissuto un’esperienza di gruppo,
che ci ha portati a conoscere meglio noi stessi e
chi ci è vicino.
Atterrati a Girona alle 11.30 si arriva a Barcellona
alle 1.30 di notte, dove veniamo accolti da don
Jesus che ci mostra dove dormire nella sua
scuola: la palestra di judo, arredata con morbidi
tappeti. Stanchi, contenti e desiderosi di cominciare l’avventura, iniziamo a gonfiare i nostri materassini, per poter finalmente riposare.
Il giorno seguente, 30 Luglio, si va a Montserrat. Lì c’è il santuario dove è riposta la Mare de Déu,
come viene chiamata in catalano, la famosa Madonna moreneta. Il santuario,
costruito nel 1200, venne consacrato nel
1500. Nel 1900 la Mare de Déu è proclamata patrona di Barcellona e della Catalunia.
Questo santuario è un luogo di pace, di
armonia con la natura, un luogo dove soffermarsi a pensare, pregare, riflettere
sulla propria vita, sul modo in cui la si affronta, su come si potrebbe fare di più.
La storia che riporta questo imponente
luogo, pone subito nei nostri pensieri
come cominciare, come iniziare a seguire
la tante buone intenzioni, i buoni propositi che più di qualche volta ci prefissiamo, ma che spesso finiscono solo in pensieri. Saper decidere
da dove e come ricominciare, con fermezza, decisione e sicurezza, senza voltarsi, senza pentirsi non è cosa facile,
ma è una decisione che bisogna saper
prendere, e, con l’aiuto di Dio, portare
fino in fondo.
Il giorno seguente, come da programma, è dedicato alla visita della Sagrada Famiglia, Cattedrale di tipo
medievale il cui progetto iniziale è stato portato avanti dal
noto architetto Gaudì.
La Sagrada Famiglia ha conquistato notorietà grazie alla sua
imponenza e alla sua bellezza architettonica. Si tratta infatti
di un’opera il cui livello architettonico è ammirato in tutto il
mondo.
Grazie all’intervento di Maurizio, carissimo amico, architetto
di Torino (nella foto in alto con la moglie), che
ci ha dedicato due giorni solo per noi, siamo riusciti,
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dopo una giornata intera (dalle 9 alle 16) ad andare ben oltre
l’aspetto esteriore, di facciata, che si presenta a tutti con
estrema facilità.
Per chi passa davanti a questa cattedrale, basterebbe infatti
un’oretta per poterla ammirare in tutte le sue parti
e poter tornare a casa con
tante fotografie da mostrare agli amici, e poter
dire: “Guardate che roba,
era bellissimo, grandissimo, imponente...!”.
Quello che invece non
potrà dire chiunque, è che
quest’opera appare come
un libro di teologia, un
manufatto voluto dal Signore, che si è servito di un
uomo con grandissime
doti e capacità per poter
mettere alla luce, grazie ad una forma d’arte, la Fede cristiana.
Il nostro amico Maurizio infatti, grazie alle sue competenze,
è riuscito a trasmettere a tutti noi non solo l’importanza della
cattedrale dal punto di vista artistico, ma anche - e sottolineerei soprattutto - dal punto di vista della fede, della vita,
della voglia di comunicare quel qualcosa che si sente e che a
volte non tutti sanno rappresentare.
Per poter comprendere la
grandiosità dei significati che
si celano in ogni singola parte
della cattedrale è necessario
conoscere la storia dell’architetto Gaudì, che costruendo
questa chiesa ha cambiato radicalmente la sua vita, la sua
fede, il motivo per il quale la stava costruendo.
Egli infatti prese l’incarico per il progetto dall’architetto del
Villar e ne cambiò subito radicalmente alcuni aspetti, perché
non li riteneva artisticamente corretti.