Medicina tra storia e storie
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Medicina tra storia e storie
Adelfio Elio Cardinale Medicina tra storia e storie Presentazione di Roberto Gervaso Agli affetti che ho costruito, agli affetti che ho meritato. A.E.C. Indice Presentazione Roberto Gervaso 13 Ringraziamenti 17 Parte I PREMESSE: MITO, PADRI FONDATORI, MAESTRI Mitologia: Asclepieo (Esculapio) e Chirone Ippocrate, padre della medicina Galeno, suprema autorità medica Islam, medicina araba, ospedali Maimonide, medico eccelso come Ippocrate Ingrassia, sommo ma misconosciuto 21 29 37 44 57 63 Parte II TRA MAGIA, SCIENZA E TRUFFA La «triaca massima», pozione universale 75 Medicina arcana e sciamani 79 Alchimia, medici e fascino della magia 85 Paracelso, medico errante tra natura e mistero 94 Cardano, genio complesso e bizzarro 100 Nostradamus, medico e veggente 106 Della Porta: medico-mago, ingegno stravagante e contraddittorio 112 Mesmer e i bagni magnetici 117 Cagliostro, mago, ciurmadore e guaritore 125 7 Gurvič e i raggi mitogenetici Lyšenko e la genetica ideologica Bailey e la miracolosa pozione radioattiva Bonifacio e il siero di capra anticancro Voronoff e la virilità ritrovata Cure del cancro tra farsa e dramma – Il guaritore solitario 132 136 141 145 149 156 Parte III RINASCITA DI ANTICHE TERAPIE Il rilancio di antiche pratiche mediche Termalismo e idroterapia: un rinnovato benessere Medicina cinese Medicina Ayurvedica e Yoga Omeopatia 165 171 180 187 196 Parte IV GRANDI DELLA STORIA... ANCHE MEDICI Il primo medico giornalista Guillotin, un medico che faceva perdere la testa Grandi personaggi tra medici e malattie Meli, medico, abate e massimo poeta della Sicilia Cartesio, medico, filosofo, matematico Locke, filosofo e medico Rabelais, medico, ironico e imponente letterato Dottori con la camicia rossa Čechov, medico, scrittore e drammaturgo La «tigre» Clemanceau, medico e statista Un Papa e un cardinale che curano anime e corpi Agiografia e storia dei medici santi 205 209 215 236 241 245 252 258 274 280 285 291 Parte V FONDAMENTI SPIRITUALI E PROBLEMATICHE EMERGENTI Ma il giuramento d’Ippocrate è ancora valido? Nostalgia dell’antico medico condotto Pascoli e la forza animatrice della medicina 8 297 303 308 Il medico scienziato diviene teologo Il dubbio in medicina L’errore in medicina Medicina narrativa, comunicativa, dell’ascolto, condivisa Medicina difensiva Medicina umana tra etica e dovere 313 327 335 340 344 349 Postfazione ai lettori Perché ho scritto questo libro 365 9 Dritte gallerie che si curvano in circoli segreti … parapetti in cui l’uso dei giorni ha aperto crepe… JORGE LUIS BORGES Il labirinto – Elogio dell’ombra Non insegno, racconto. Gli altri formano l’uomo io lo recito. MICHEL EYQUEM, Signore di MONTAIGNE Essais Presentazione È un libro straordinario, una summa di brillante e documentata sapienza scientifica e parascientifica. Ci sono Ippocrate e Cagliostro Guillotin e Paracelso, e tanti, tanti altri, compresi geniali ciarlatani, considerati dal volgo infallibili guaritori. Oltre che un giovane-vecchio amico, Elio è un amabile dotto (un novello Plutarco oserei dire) che non sa solo di medicina: sa di tutto. E, quel che più conta, sa renderlo, come dire palatabile, ha il dono di metterlo alla portata di tutti. Dono raro in un accademico. Ma Elio non è solo un accademico. È anche un fiordi divulgatore che scuote da par suo i rami dello scibile. È impossibile per l’uomo conoscere tutto, ma chi legge i libri di Cardinale sa più degli altri. In un volume precedente, che tengo sul comodino come un classico e che sfoglio sempre con curiosità, piacere e profitto, ha offerto al lettore la più seducente e accattivante galleria di scienziati, scienziati veri, della Storia. Se non lo avete ancora letto, leggetelo e arricchirete la vostra erudizione medica e scientifica e ringrazierete l’autore di averlo scritto e me di avervelo segnalato. Elio, nel suo ultimo volume, parte da lontano, dalla preistoria e anche dalla mitologia. Da Esculapio, dio della medicina a Ippocrate, il vero padre di questa scienza. Se su Esculapio le fonti sono leggendarie, frutto di una geniale e splendida mitologia, su Ippocrate sono piuttosto attendibili, anche se il tempo un po’ le ha erose e alterate. Nacque a Kos intorno al 460 a.C., l’epoca d’oro di quella superba e variegata civiltà che, con il secolo successivo, passerà alla storia come l’età di Pericle. 13 Adelfio Elio Cardinale – Medicina tra storia e storie L’opera magna (magna per il valore e per la mole) dà molto spazio ai guaritori empirici, a quelli titolati, ai ciarlatani. Sono ritratti più o meno brevi, o, se preferite, più o meno lunghi, che mettono a fuoco personaggi famosi o famigerati, che oggi, se fossero ancora vivi, farebbero la fortuna dei rotocalchi, al posto di calciatori, starlet, grandi attori hollywoodiani e piccoli attori nostrani. Chi negherebbe una copertina a Paracelso, a Cagliostro, a Mesmer, a Guillotin? Il primo, l’autore lo definisce (e non potrebbe definirlo meglio) «un avventuriero del sapere». Uomo, al tempo stesso medievale, gotico, rinascimentale. Una specie di picaro della scienza, che all’università preferiva le taverne e che si mescolava volentieri con gli zingari. S’interessò di tutto, infischiandosene delle vulgate ufficiali. Un uomo solitario, che non gradiva la compagnia dei potenti. Una mente illuminata e stravagante, schiva e curiosa che amava l’occultismo, la Qabbalah, l’astrologia, ma anche fondatore della farmaco-chimica, precursore dell’omeopatia, della psicologia e della psichiatria. Vagheggiò l’omuncolo in vitro, non immaginandosi che molti secoli dopo, nei palazzi del Potere il suo sogno si sarebbe realizzato, e senza «vitro». Palermitano, come Cagliostro, Cardinale ne parla con ironia, ma anche con simpatia, avallando il giudizio di chi lo giudicò, «un miscuglio di furberie e ingenuità, avidità, generosità, cinismo e misticismo». Fu, e l’autore giustamente lo riconosce, l’anti Voltaire, l’anima misticheggiante e cabalistica e un po’ truffaldina di quel grande secolo che ebbe in Voltaire, Diderot, D’Alembert quella razionale, illuministica, laica. Ghiotte anche le pagine dedicate al magnetismo animale e al suo più pittoresco rappresentante, quel Mesmer, inventore del famigerato baquet, una tinozza miracolosa intorno alla quale, piedi equini consentendo, avremmo anche noi volentieri saltellato. Da non perdere (ma questo libro è come la musica di Verdi: tutto di prima qualità e tutto, scusate la parola «fruibile») l’edificante profilo del francese Joseph Ignace Guillotin, cui dobbiamo quel gentile e micidiale strumento di morte per decapitazione che è la ghigliottina. 14 Presentazione Il volume di Elio (correte in libreria ad acquistarlo) si conclude – parte V – con i «Fondamenti spirituali e problematiche emergenti» che offre spunti di profonda meditazione, specialmente quando affronta il tema «Medicina umana fra etica e dovere». Conosco molti medici, non voglio e non devo fare di ogni erba un fascio, ma, credetemi, ne ho incontrato pochi, non abbastanza, che antepongono gli interessi del malato ai propri e a quelli della propria corporazione. Il medico o è un missionario o non lo è. E i missionari, i veri missionari si contano sulle dite di una mano. Anche medici, bravi, bravissimi (e in Italia non mancano) dimenticano spesso i precetti di Ippocrate. Ma questo non vale solo per la medicina, ma anche per la politica, l’economia e tante altre professioni. Noi non siamo moralisti, ma non solo la conoscenza, anche l’etica deve guidare l’attività umana. Soprattutto fra i seguaci di Esculapio, sempre più spietati nel dire al malato: «Hai un cancro e tre mesi di vita». Una frase che Ippocrate non avrebbe mai pronunciato. Roberto Gervaso 15
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