Delibera 1 - Comune di Ventimiglia
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Delibera 1 - Comune di Ventimiglia
COPIA CITTA’ DI VENTIMIGLIA Provincia di Imperia VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 40 Oggetto: MODIFICHE ALLA DELIBERA C.C. N. 52 DEL 19/06/2008, RELATIVE ALL’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE DI CIVITAS S.R.L.. APPROVAZIONE. L’anno DUEMILANOVE addì NOVE del mese di GIUGNO alle ore 20:00 nella sala Consiliare di Piazza della Libertà n. 2, è convocato ai sensi e per gli effetti dell’art. 50, comma II, del D. Lgs.18.08.2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, con avvisi scritti e recapitati a norma di legge, si è riunito, in sessione ORDINARIA ed in seduta PUBBLICA, il Consiglio Comunale, del quale sono membri i Signori: Presente Assente 1. Gaetano Antonio Scullino X 2. Ascheri Giovanni X 3. Ballestra Giovanni X 4. Isnardi Bartolomeo X 5. Fucile Mario X 6. Giugiario Paolo X 7. Bistolfi Filippo Maria X 8. D' Andrea Roberto X 9. Folli Alberto X 10. Scriva Matteo X 11. Rea Maurizio X 12. Ventrella Franco X 13. Galardini Emilio X 14. Paroletti Manuel X 15. Campagna Giuseppe X 16. Raschiotti Pietro X 17. Merlenghi Mauro X 18. Bottini Franco X 19. De Leo Domenico X 20. Paganelli Franco X 21. De Lucia Gianluca X 16 5 Dei consiglieri assenti giustificano: . Partecipano, senza diritto di voto, gli Assessori, Sig. Tito Giro, Avv. Fabrizio Maccario, Dott. Guglielmo Guglielmi, Sig. Andrea Spinosi. Partecipa in qualità di Segretario verbalizzante il dr. Achille Maccapani – Segretario Generale. È altresì presente il dr. Marco Prestileo – Direttore Generale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. Campagna Giuseppe nella sua qualità di Presidente del Consiglio Comunale assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopraindicato. PRESTILEO: “Come è noto, con la precedente delibera C.C. n. 52/2008, era stato deliberato l’aumento di capitale sociale di Civitas da 100.000 euro a 10.000.000 euro. Questa quota parte di aumento era stata prevista da sottoscrivere entro il prossimo 30 giugno. L’aumento di capitale sociale si suddivide in tre fasi: aumento, sottoscrizione e versamento. L’aumento è già stato posto in essere dal Cda in assemblea straordinaria e contestualmente alla nomina del collegio sindacale. Il versamento è stato rinviato alla fine di questo mese. Trattandosi di conferimento di beni, è stato chiesto al Ministero Beni culturali di dare la liberatoria dei beni comunali ultracinquantennali, per scelta prudenziale. Abbiamo ottenuto tutte le liberatorie, tranne che per l’ex-macello di Peglia, destinato ad officina comunale, di interesse storico-artistico importante, che costituisce un esempio di mattatoio con tipologia di architettura industriale minore. Pertanto si sono inseriti in sostituzione altri beni, e cioè il nuovo palazzetto dello sport e un terreno in località a nord di Monte Pozzo. Ricordo che circa 531mila euro sono versati in contanti. Si da attuazione completa alla precedente delibera. Così possiamo procedere alla sottoscrizione e versamento per giungere ai 10 milioni di euro. Quali effetti sul bilancio comunale? Non ci sono. La somma di 531mila euro è già stata applicata con variazione di bilancio nel 2008. Il resto è coperto dal conferimento di beni immobili. I beni conferiti non potranno essere alienati da Civitas srl. Lo scopo dell’aumento di capitale non è quello di vendere o dismettere. L’altro vincolo è quello di confermare che sul palasport non possa essere messo alcun vincolo ipotecario, in ragione del valore sociale dell’immobile. I valori sono stati tutti asseverati dalla relazione dell’ufficio tecnico comunale, in base al codice civile, sotto responsabilità del funzionario che assevera e giura in tribunale. Naturalmente, come già esposto in commissione, se questi valori sono bassi, dico che la ratio societaria è quella di sottoscrivere un capitale sociale a tutela dei terzi”. RASCHIOTTI: “Chiedo due cose. Mi domando perché questi immobili non possono essere alienati da Civitas. Abbiamo un patrimonio, lo diamo a Civitas. Non capisco la ratio della scelta. Che valore hanno i beni, ai fini della garanzia? Alcuni immobili potrebbero essere venduti. Mi domando quanto valga veramente il terreno in Monte Pozzo. Se lo alieno, non vale questa cifra. La valutazione è corretta, ma non ha corrispondenza sulla sua non alienabilità. Avremmo dovuto valutare se e come alcune scuole si potessero vendere. Forse ci serve per fare investimenti di altro tipo. È un patrimonio non di valore, forse. Penso anche ai bagni pubblici in marina San Giuseppe. Ci sono degli immobili… poi… l’ex-liceo scientifico è parte di un grande pezzo di proprietà comunale, su cui ci avete riferito, state lavorando per acquisire l’Enel, per rivoluzionare il centro di Ventimiglia. Oggi abbiamo il capitale, ma poi non è alienabile. E non posso ristrutturare il tutto. Ma forse si può pensare al rifacimento globale del centro cittadino”. DE LEO: “A proposito del terreno in Monte Pozzo, ricordo un aneddoto. Fa mica parte di Monte Pozzo quella zona in cui, quando si discuteva sul PUC, se si applica il principio dell’indice perequato, Ventimiglia ha una serie di indici di fruibilità, e sarebbe imprenditrice di se stessa. Forse tanti anni dopo, torna di attualità il fatto che Ventimiglia metta in campo tali beni. Cosa danno? C’è la quantificazione reale di questi beni. Si voleva venderne alcuni per finanziare il social housing sette anni fa. Poi per altri progetti in Via Lamboglia, ma non potevamo progettare in casa degli altri. Ma questi immobili sono stati messi quasi in vendita varie volte. Senza esito. C’era l’ipotesi dei bagni pubblici della Marina, ma mi pare che la vendita sia sfumata. Mi viene il dubbio di pensare che siano immobili non commerciabili. A Civitas abbiamo attribuito questi immobili. Ma tra di essi c’era l’ex macello di Peglia. Avevamo chiesto la valutazione asseverata dei tecnici, e di verificare i vincoli su alcuni immobili. Passavamo per le solite cassandre. Oggi scopriamo con la nuova amministrazione che c’erano dei vincoli. Bene, poco male. E conferiamo il Palasport di Roverino, ho espresso dubbi sugli organi di informazione: se conferiamo il Palasport, gli affidiamo anche la gestione a Civitas. Ma non mi risulta che lo faccia. E chiedo quale sia il modo migliore per utilizzarlo. Domando all’Amministrazione: come si utilizzerà il Palasport? Il cittadino, l’associazione, le scuole, a chi devono rivolgersi? Chi garantisce l’uso gratuito? Essendo Civitas il braccio imprenditoriale del Comune, ci si può trovare nell’eventualità di proporre all’ente un utilizzo monetizzato. Ciò mi preoccuperebbe un attimino. Se necessario, proporrei una convenzione con Civitas che possa interpretare questi appelli”. DE LUCIA: “Avevamo discusso la pratica in commissione, il direttore ci ha dato una risposta esaustiva. I beni non possono essere venduti, come previsto dalla legge. Ma si può ipotecarli per attingere i fondi. Ribadisco una cosa sui valori. Stasera si conferiscono dei beni, sulla base delle perizie dell’arch. Marchesi, che però non sono conformi al valore attuale odierno. I beni hanno un valore dichiarato inferiore. Si poteva dare un valore economico maggiore, e conferire meno beni a Civitas. Se mi date una risposta esaustiva, non avrei altre perplessità”. PAROLETTI: “Sollevo anch’io una perplessità. Parliamo di beni che entrano nel patrimonio di Civitas per creare una garanzia, per realizzare delle opere, alcune fruttifere altre non fruttifere. Naturalmente nasce un timore, quello di perdere i beni, se non restituiamo i denari alla banca. Il timore è basso per i beni su cui non c’è un’affezione sociale, come i bagni pubblici, il terreno di Monte Pozzo, quanto invece per il Palasport. Siamo affezionati al Palasport, dobbiamo porre i paletti per evitare di perderlo, e rimanga per sempre a disposizione dei ventimigliesi. E quindi un bene pubblico di nome e di fatto”. PRESTILEO: “E’ importante sottolineare la natura di Civitas, intesa come una società commerciale. Civitas nasce come società controllata dal Comune di Ventimiglia, e strumentale dell’ente. Da qui scattano tutti i meccanismi, nel senso che un privato non potrà mai entrare in Civitas, e altre garanzie particolari, tra cui il fatto che Civitas non opera in autonomia. È una deroga voluta per le società in house, che al contrario di quanto previsto dal diritto societario, non hanno possibilità di gestire il patrimonio come vogliono. E se l’assemblea dà un diverso indirizzo al CdA, e poi il CdA agisce diversamente, non può farlo, ma deve agire solo su indirizzo preciso dell’amministrazione comunale (Consiglio o Giunta). Questo per dire perché è stato inserito il divieto di alienazione: era pleonastico, precisando che c’è il riferimento all’art. 113 del D.Lgs. 267/2000, comunque il CdA di Civitas avrebbe potuto farlo solo in presenza di un indirizzo del Consiglio Comunale, unico organo competente in materia di alienazioni. Lo strumento della società Civitas non è lo snaturamento dei poteri istituzionali, ma segue gli stessi. Ma lo abbiamo inserito in più, in ragione delle indicazioni della Commissione e delle perplessità espresse. Lo abbiamo scritto e inteso che in fondo del punto 5) aggiungerei una specificazione. Lo scopo del conferimento dei beni immobili non è quello di venderli. Civitas prende i beni, aumenta il capitale sociale, ma allo scopo di garantire Civitas nei confronti di terzi, istituti bancari, a fronte di indebitamenti che porrà in essere per realizzare opere pubbliche. C’è il rischio, si realizzano opere. Ma se non si paga i ratei, la banca si prende i beni? Non è possibile. Noi invece prima ci faremo dare gli indirizzi sulle opere pubbliche, in presenza di espressi indirizzi, e dunque di atti amministrativi. E il dirigente trasforma gli indirizzi con determinazioni dirigenziali, e con visto di natura contabile. E dunque con l’assegnazione di questa o quella somma in bilancio. Ma anche i bilanci sono gestiti con attenzione, non come si vuole. Vi invito a venire ad esaminare le pratiche. Ogni determina dirigenziale è coperta da specifiche spese di bilancio. Civitas spende poi meno fondi. Adesso ci contestano perché spendiamo poco… Quindi avremo un credito generale di Civitas verso il Comune per tutte queste opere. Le somme saranno già impegnate nel bilancio comunale. Civitas avrà i debiti e nel contempo i crediti del Comune. Il Comune non può andare in bancarotta, dunque non ci sono problemi verso le banche. Vi chiedo non solo di credermi, ma anche di inviarmi i vari esperti a verificare. Abbiamo poi introdotto al punto 6) la particolarità sul Palasport: non vorremmo mai che si dicesse che il Comune vendesse il Palazzetto. Ebbene, il Palasport non si può ipotecare. Mi sembra che siamo in una posizione di grande tutela e garanzia. Circa i valori economici, confermo che il valore di Monte Pozzo deriva dall’indice perequato, e la perizia ci dà anche un’indicazione da parte del tecnico in 4 euro e 07 centesimi al metro quadrato. Il tecnico si è avvalso al valore espresso recentemente dall’ufficio del registro. Ciò rafforza questo valore. Quanto agli altri beni, essi saranno ceduti solo se il Consiglio lo vuole. Mi pare di aver detto che, nonostante i vincoli, i beni saranno usati per dare garanzie – tranne che per il Palasport -. Quanto alla gestione del Palasport, l’Amministrazione potrà decidere se mantenere la gestione dello stesso al Comune o affidarla a Civitas. Qualora affidasse la gestione a Civitas, Civitas avrebbe quale unico cliente il Comune di Ventimiglia, e non i cittadini, i privati, le associazioni. Se Civitas si deve occupare di ciò, il Comune dovrebbe garantire i fondi per la gestione. E ciò non influirebbe sulle associazioni sportive. Questo dipenderà dagli indirizzi dell’Amministrazione comunale. Civitas, se si occuperà della gestione, lo farà. Ma sono scelte che verranno prese”. DE LEO: “Mi viene un dubbio, e ringrazio il Direttore. Ma non mi è chiaro. Se l’utilizzo del Palasport, da parte dei cittadini e associazioni, esso non vale per i residenti di fuori. Non mi convince il fatto che, se Civitas è proprietaria, e decidesse di far pagare. Non è la scuola, l’associazione, ma il comune risponde per loro. Non ne sono convinto. Il Comune si fa carico di dare l’uso alle società in termini gratuiti. Il rischio è di attivare delle tariffe alle società sportive. E paga sempre la collettività. Chiedo un ulteriore chiarimento”. PRESTILEO: “Spero di aver capito. La gestione del Palasport prescinde dal conferimento. Civitas può avere come unico cliente il Comune di Ventimiglia. Civitas non può prendere soldi dalle società sportive. Ma se l’amministrazione comunale dovesse farsi pagare dalle società sportive, lo decide lei. E questo prescindendo dal passaggio o meno a Civitas della gestione. Il Comune potrà gestire il bene. Non è mai emerso un discorso di corrispettivi. Il Comune potrebbe fare un bando per l’affidamento in gestione alle società sportive”. DE LUCIA: “Premetto che sono favorevole. Volevo solo dare un contributo sul tema. Ma non ho ricevuto risposte chiare sui valori. Secondo me, i valori dati ai beni sono nettamente inferiori. La stima è nettamente sottostimata. Ci sono specifici fattori che permettono di valutare correttamente l’immobile. Ma se vogliamo attribuire un valore sommario… però condivido quanto detto da Paroletti”. PRESTILEO: “Confermo che i valori, ad eccezione di Monte Pozzo e del Palasport, sono stati effettuati nel 2006, e forse possono aver valutazioni in incremento o decremento, e sono state richiamate nella perizia del tecnico, il quale ha ritenuto che gli stessi fossero tuttora validi. Come dicevamo, il tecnico – nello spirito del codice civile – si è posto il problema che i beni non valgano di meno, per porre in essere una garanzia nei confronti dei terzi. Così il terzo può rivalersi solo sul capitale sociale minimo indicato. Il tecnico ha fatto una valutazione prudenziale. Detto questo, se il bene vale di più, il Comune non ci rimette. E ce ne accorgiamo se vendiamo il bene, allora si realizza un valore superiore, che diventa un utile di impresa. Una plusvalenza che è distribuita al socio unico, che rincamera il valore dato all’inizio. La valutazione prudenziale è un obbligo di legge”. SINDACO: “Di questo elenco che abbiamo, è il Consiglio che decide sul patrimonio immobiliare, ci sono 45 immobili che tra l’altro sono in stato decadente. Su alcune cose non penso che la stima sia molto prudenziale. Ci sono stati degli immobili messi all’asta, ma che sono andati deserti. E se si ritiene in tal senso, conviene riunirci e parlarne. Va già bene che si sia messo questo valore… Il valore è basso per i bagni pubblici di Marina San Giuseppe. Se per caso il Consiglio volesse darci delle indicazioni, siamo a vostra disposizione”. PAGANELLI: “Chiedo al Direttore Generale un chiarimento: questi beni passano dal Comune a Civitas. Il Comune ha degli introiti da questi beni o nulla? Ad esempio, la sede Enaip…”. SINDACO: “Per ora non c’è nulla”. PRESTILEO: “Confermo. Non ci sono degli immobili nelle casse comunali, abbiamo le scuole francesi che non corrispondono canoni al Comune. Ci sono accordi esistenti. Altrettanto valga per l’Enaip. Il conferimento non comporta minori entrate per il Comune”. Si passa alle dichiarazioni di voto. FOLLI: “Annuncio il voto favorevole alla pratica. Tenuto conto che basiamo la nostra decisione sulla perizia dell’esperto. La Civitas è società con socio unico. E pertanto un eventuale maggiore valore di beni conferiti sul valore rispetto alla perizia non provocherebbe alcun pregiudizio al socio Comune di Ventimiglia in Civitas”. DE LEO: “Annuncio il voto di astensione per i gruppi PD e Ventimiglia nuova, coerentemente alla precedente delibera, Ma ringraziamo per le risposte date”. PAROLETTI: “Ho rilevato che le risposte sono state esaustive. Annuncio voto favorevole”. IL CONSIGLIO COMUNALE RICHIAMATA la precedente deliberazione C.C. n. 52 in data 19 giugno 2008, “Civitas s.r.l. uninominale. Aumento del capitale sociale. Provvedimenti conseguenti. Approvazione”, esecutiva ai sensi di legge; CONSIDERATO che la suddetta delibera prevedeva, tra l’altro, di procedere all’aumento di capitale della società patrimoniale “Civitas” s.r.l., avente quale socio unico la Città di Ventimiglia, fino all’importo complessivo di € 9.900.000,00.=, anche nel seguente modo: “- € 7.903.200,00.= mediante ulteriore conferimento di beni, prendendo atto pertanto della relazione peritale, da asseverarsi ai sensi dell’art. 2465 del Codice Civile presso il Tribunale di Sanremo – sezione staccata di Ventimiglia, di stima dei beni da conferire e cioè: oggetto dell’immobile Valore complessivo ex macello di Peglia (sede attuale dell’officina comunale e dei servizi € 810.000,00.= veterinari) ex liceo classico di Piazza XX Settembre € 2.850.000,00.= ex Enaip di Via Hanbury € 1.080.000,00.= ex liceo scientifico di Via Martiri della Libertà € 1.650.000,00.= alloggio di Via del Battistero n. 4 € 130.000,00.= ex scuola elementare di Trucco € 480.000,00.= ex scuola di San Bernardo € 280.000,00.= ex scuola di Sealza € 116.600,00.= ex bagni pubblici di Marina San Giuseppe € 30.000,00.= ex scuola di Grimaldi € 276.000,00.= ex scuola di San Lorenzo € 200.600,00.= tenuto conto che il valore complessivo dei suddetti beni risulta pari ad € 7.903.200,00.=, e che tali perizie, a seguito della loro asseverazione ai sensi dell’art. 2465 del Codice Civile, saranno conseguentemente allegate al rogito notarile di aumento del capitale sociale; - € 1.464.969,53.= mediante ulteriore conferimento di beni (da formalizzarsi previa relazione ai sensi dell’art. 2465 del Codice Civile, sulla base dell’indirizzo generale stabilito dal presente provvedimento deliberativo consiliare) o in alternativa mediante successive variazioni di bilancio, anche in conseguenza della delibera C.C. n. 18 in data 27/03/2008, esecutiva ai sensi di legge (di approvazione del Rendiconto della Gestione per l’esercizio 2008, in base al quale, alla data odierna, risulta disponibile la quota parte di avanzo di amministrazione di € 1.857.339,67.=, interamente vincolate), da approvarsi entro i termini di legge con riferimento al corrente esercizio.”; CONSIDERATO che, preliminarmente all’espletamento degli adempimenti conseguenti alla succitata delibera, sono state espletate da parte di questo Comune le procedure previste dal D.Lgs. n. 42/2004, per ciò che attiene tutti gli immobili comunali; DATO ATTO che, con Decreto del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria in data 02/03/2009, notificato a questo Comune ai sensi dell’art. 15, comma 1, del D.Lgs. n. 42/2004 (e protocollato in arrivo in data 02/04/2009 – prot. n. 9637), l’ex macello di Peglia in Ventimiglia (Foglio 56, mapp. 244, subb. 1, 2, e 3) è stato dichiarato di “interesse storico artistico particolarmente importante, ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, in quanto il complesso in questione costituisce un interessante esempio di mattatoio, tipologia di architettura industriale minore della quale restano ormai pochi esempi”, con espresso rinvio alla “relazione storico artistica allegata”, dalla quale risulta peraltro che “il complesso in questione, di proprietà comunale, è sorto appositamente nel 1884 per ospitare il macello comunale ed ha mantenuto tale funzione fino all’inizio degli anni Novanta del Novecento” e che “il corpo principale avente forma a “U”, realizzato in muratura portante, presenta tutte le caratteristiche stilistiche ed architettoniche tipiche di questo tipo di manufatti, che cominciano ad essere realizzati in tutta la Liguria alla fine dell’Ottocento o, al più tardi, all’inizio del Novecento”; CHE, conseguentemente, in forza del Decreto succitato, non è possibile procedere al conferimento dell’exmacello di Peglia tra i beni costituenti il capitale sociale di “Civitas” s.r.l.; DATO ATTO inoltre che, con le variazioni di bilancio approvate o ratificate durante l’esercizio 2008 dal Consiglio Comunale, non sono stati previsti ulteriori conferimenti in denaro a “Civitas” s.r.l. per quanto attiene all’aumento di capitale sociale; CHE pertanto necessita di integrare e modificare la delibera C.C. n. 52/2008, al fine di procedere agli adempimenti previsti dalla stessa entro il termine indicato del 30 giugno 2009; DATO ATTO pertanto che, per poter quindi addivenire all’effettiva sottoscrizione del citato aumento del capitale sociale mediante conferimento di beni, sono state prodotte le ulteriori relazioni, da asseverarsi ai sensi dell’art. 2465 del Codice Civile presso il Tribunale di Sanremo – Sezione staccata di Ventimiglia, di stima dei beni da conferire e cioè: oggetto dell’immobile Valore complessivo Palazzetto dello sport di Roverino € 1.172.000,00.= Terreno a catasto foglio 11 mappale 216 (località nord di Monte Pozzo) € 1.128.501,58.= CONSIDERATO pertanto che il valore complessivo dei suddetti beni risulta pari ad € 2.300.501,58.=; DATO ATTO che, in base alla sommatoria dei suddetti beni, unitamente agli altri beni indicati nella delibera C.C. n. 52/2008, che quivi si confermano, l’aumento di capitale sociale previsto per il totale effettivo di € € 9.393.701,58.=, deve pertanto constare dei seguenti beni da conferire: oggetto dell’immobile Valore complessivo Palazzetto dello sport di Roverino € 1.172.000,00.= Terreno a catasto foglio 11 mappale 216 (località nord di Monte € 1.128.501,58.= Pozzo) ex liceo classico di Piazza XX Settembre € 2.850.000,00.= ex Enaip di Via Hanbury € 1.080.000,00.= ex liceo scientifico di Via Martiri della Libertà € 1.650.000,00.= alloggio di Via del Battistero n. 4 € 130.000,00.= ex scuola elementare di Trucco ex scuola di San Bernardo ex scuola di Sealza ex bagni pubblici di Marina San Giuseppe ex scuola di Grimaldi ex scuola di San Lorenzo Totale € 480.000,00.= € 280.000,00.= € 116.600,00.= € 30.000,00.= € 276.000,00.= € 200.600,00.= € 9.393.701,58.= RITENUTO pertanto doveroso procedere alla modifica e integrazione della delibera C.C. n. 52 in data 19 giugno 2008, per i motivi come sopra indicati; VISTO il verbale della seduta della Commissione Consiliare Permanente “Affari generali, personale, sviluppo ed attività economiche”, svoltasi in data 5 giugno 2009, agli atti; VISTO il D.Lgs. 267/2000; VISTO lo Statuto comunale; VISTI i pareri espressi ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 (All. “A”); CON VOTI favorevoli n. 12, astenuti n. 4 (MERLENGHI, DE LEO, RASCHIOTTI e PAGANELLI), resi ed espressi per alzata di mano, DELIBERA 1) DI MODIFICARE e INTEGRARE la deliberazione C.C. n. 52 in data 19 giugno 2008, per i motivi citati in premessa e che si intendono quivi integralmente riportati e trascritti, mediante: - Sostituzione del punto 2) della parte dispositiva con quello seguente: “2) DI PROCEDERE, ai sensi e per gli effetti dell’art. 42, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, all’aumento di capitale della società patrimoniale “Civitas” s.r.l., avente quale socio unico la Città di Ventimiglia, fino all’importo complessivo di € 9.900.000,00.= mediante: - € 531.830,47.= attraverso la variazione n. 5 al Bilancio di previsione 2008; - € 9.393.701,58.= mediante ulteriore conferimento di beni, prendendo atto pertanto della relazione peritale, da asseverarsi ai sensi dell’art. 2465 del Codice Civile presso il Tribunale di Sanremo – sezione staccata di Ventimiglia, di stima dei beni da conferire e cioè: oggetto dell’immobile Valore complessivo Palazzetto dello sport di Roverino € 1.172.000,00.= Terreno a catasto foglio 11 mappale 216 (località nord di Monte Pozzo) € 1.128.501,58.= ex liceo classico di Piazza XX Settembre € 2.850.000,00.= ex Enaip di Via Hanbury € 1.080.000,00.= ex liceo scientifico di Via Martiri della Libertà € 1.650.000,00.= alloggio di Via del Battistero n. 4 € 130.000,00.= ex scuola elementare di Trucco € 480.000,00.= ex scuola di San Bernardo € 280.000,00.= ex scuola di Sealza € 116.600,00.= ex bagni pubblici di Marina San Giuseppe € 30.000,00.= ex scuola di Grimaldi € 276.000,00.= ex scuola di San Lorenzo € 200.600,00.= tenuto conto che tali perizie, a seguito della loro asseverazione ai sensi dell’art. 2465 del Codice Civile, saranno conseguentemente allegate al rogito notarile di aumento del capitale sociale”. 2) DI RICHIAMARE e CONFERMARE come validi gli ulteriori punti della parte dispositiva della delibera C.C. n. 52 in data 19/06/2008, dando atto che: - i terreni e gli immobili menzionati nell’elenco di cui al precedente punto 1) della parte dispositiva del presente provvedimento risultano pertanto privi di vincoli ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004, e che pertanto nulla osta all’espletamento degli atti conseguenti; - per quanto attiene al riaggiornamento dello stato patrimoniale della Città di Ventimiglia, conseguente al disposto del presente provvedimento deliberativo, confluirà pertanto nel conto del patrimonio, allegato al Rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario corrente, da approvarsi entro i termini di legge. 3) DI DARE MANDATO al Sindaco - Legale Rappresentante dell’Ente di porre in essere gli adempimenti conseguenti, ivi compresa la formale manifestazione di volontà di sottoscrivere e versare il capitale sociale come sopra aumentato di Civitas a dieci milioni di euro, in modo tale che l’Organo Amministrativo della stessa Società possa formalizzare detta sottoscrizione e versamento affinché il Capitale Sociale di Civitas s.r.l. risulti interamente sottoscritto e versato sino all’ammontare necessario per giungere a 10 (dieci) milioni di euro entro e non oltre il 30 giugno 2009. 4) DI DARE QUINDI AMPIO MANDATO ai soggetti di cui al precedente punto 3) di porre in essere tutto quanto necessario, nulla escluso, affinché la sottoscrizione e il versamento del citato aumento di capitale sociale avvenga in ossequio ad ogni disposto normativo, di natura anche fiscale, e in modo tale che nessuna spesa sia imputabile al Comune di Ventimiglia, con ogni ampio mandato, anche ai fini delle volture catastali e alla trascrizione immobiliare conseguente, con ogni manleva verso il Conservatore dei Registri Immobiliari nelle forme e secondo i riti di legge. 5) DI DARE ATTO che i beni patrimoniali citati nel punto 1) della presente deliberazione non possono essere alienati, anche ai sensi dell’art. 113, comma 13, del D.Lgs. 267/2000, salvo, nei termini di legge, diversa ed espressa autorizzazione da esprimersi con deliberazione del Consiglio Comunale. 6) DI DARE ATTO che, conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione di Civitas avrà ogni facoltà consentita dallo Statuto della stessa società e dalla legge di porre in essere anche garanzie reali sui beni oggetto del conferimento, ad esclusione, stante la sua particolare utilità sociale, del Palazzetto dello Sport di Roverino. 7) DI DICHIARARE il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi di legge. Indi, IL CONSIGLIO CON VOTI unanimi, resi ed espressi per alzata di mano, DICHIARA Il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000. Letto, confermato e sottoscritto IL PRESIDENTE F.to Campagna Giuseppe IL SEGRETARIO F.to Achille Maccapani CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Si certifica che, ai sensi dell’art. 124 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, copia del presente verbale verrà pubblicata all’Albo pretorio del Comune di Ventimiglia dal giorno 11 giugno 2009 per rimanervi 15 giorni interi e consecutivi. Lì 11 giugno 2009 IL SEGRETARIO F.to Achille Maccapani DICHIARAZIONE DI ESECUTIVITA’ Si dichiara che la presente deliberazione è divenuta esecutiva in data 20 giugno 2009 ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, Ventimiglia lì ____________________ IL SEGRETARIO F.to Achille Maccapani Copia conforme all’originale, in carta libera, ad uso amministrativo. Ventimiglia, lì ________________________ IL SEGRETARIO ( Achille Maccapani) Verbale approvato dal Consiglio Comunale con atto n. _____ del ____________