DYNAUDIO XEO 5
Transcript
DYNAUDIO XEO 5
T anto tuonò che piovve! Ecco un nuovo diffusore Dynaudio, dove con nuovo voglio dire veramente nuovo, con una idea di principio finalmente un po’ originale e gli altoparlanti con la classe di sempre. Giusto per non riassumere nulla all’inizio dell’articolo, posso dire che il modello Xeo 5 mi è piaciuto, e nemmeno poco, col test che come vedrete insiste poco sulla tecnica e molto sulla prova pratica. Anche le misure sono un po’ striminzite a causa dell’amplificatore interno che non pretende nemmeno il cablaggio con la sorgente, visto che la connessione del segnale è wireless. Vediamo allora di riassumere quello che propone il costruttore danese. Si tratta di un bass reflex da pavimento dotato di due woofer da quindici centimetri ed un tweeter da 28 millimetri. Non c’è crossover passivo dato che le due vie sono amplificate separatamente da due amplificatori in classe D pilotati a loro volta da un dsp che attua il filtraggio attivo per ottenere le funzioni di trasferimento volute dal progettista. I condotti reflex possono essere occlusi grazie a due cilindri in poliuretano che annullano quasi del tutto l’emissione reflex, un escamotage che risulta utile quando il posizionamento non è ottimale. La costruzione I due woofer utilizzati non sono fissati al baffle frontale a filo di pannello, ma brutalmente avvitati sopra il pannello stesso. Si tratta di una operazione in perfetto stile Dynaudio, ma sono sicuro che i progettisti abbiano ben ponderato le scelte fatte e che ne avranno tenuto ampiamente conto. Rimosse le viti passanti con madrevite annegata, eccoci all’interno del diffusore, costruito con cura per evitare l’insorgere di onde stazionarie, dovute in particolare all’altezza molto maggiore delle altre dimensioni. I rinforzi anulari sono sistemati al punto giusto, evitando che possano in qualche modo interferire con l’emissione posteriore delle membrane. L’assorbente non riempie ovviamente l’interno ma risulta disposto in maniera intelligente per creare passaggi obbligati e non rettilinei. Infilando con qualche contorsionismo il braccio verso il basso riesco a toccare il lungo condotto di accordo e più in basso l’elettronica di potenza. E intanto che il buon Matteo la rimuove, do uno sguardo ai trasduttori. Il tweeter as- SISTEMA DI ALTOPARLANTI WIRELESS DYNAUDIO XEO 5 Costruttore: Dynaudio International GmbH, Ohepark 2, 21224 Rosengarten, Germania. Tel. +49 (0) 4108-4180-0 - Fax +49 (0) 4108-4180-10 [email protected] Distributore per l’Italia: GTO, Via Petrarca 35, 40136 Bologna. Tel. 051 33.46.86 - Magazzino ed assistenza Tel. 051 49.01.36 Prezzo: Euro 2900,00 CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Tipo: bass reflex da pavimento, amplificato. Potenza amplificatore: 50 watt rms per via. Consumo: 76 W. Consumo in stand-by: 0,6 W. Alimentazione: 100-230 volt. Risposta in frequenza: 36-22.000 Hz ±3 dB. Numero delle vie: due. Tweeter: cupola morbida da 28 millimetri. Woofer: 2 da 150 mm. Dimensioni (LxAxP): 170x922x260 mm. Peso: 16,7 kg. Trasmettitore: 2,4 GHz. Risoluzione del segnale: 16 bit/48 kHz. Risposta trasmettitore: 2022.000 Hz. Tensione di ingresso: 1 V rms (RCA). Impedenza di ingresso: 11,4 kohm. Peso trasmettitore: 148 g 48 Sul lato posteriore del diffusore notiamo il pannello dell’elettronica di potenza ed il grosso condotto di accordo che può essere occluso come nella foto da un cilindro di poliuretano a celle molto piccole. Sul pannello di comando notiamo il deviatore per l’accensione, il deviatore del canale sinistro o destro ed il selettore del canale di trasmissione del segnale. AUDIOREVIEW n. 335 luglio-agosto 2012 D YNAUDIO XEO 5 Il tweeter ha la cupola morbida trattata a mano ed una piccolissima guida d’onda. Posteriormente notiamo la camera posteriore di accordo che abbassa la risonanza elettrica e che risulta riempita di assorbente rigido. somiglia sempre all’Esotec, componente degli anni passati cucinato in diverse salse ma dotato sempre di un suono notevole, chiaro e pulito, secondo soltanto all’inarrivabile Esotar in termini di articolazione e finezza in gamma altissima. La flangia è metallica, dotata di grande rigidità e di una cortissima guida d’onda che personalmente non amo molto. La camera posteriore di decompressione è incollata e potrebbe essere rimossa con un colpo deciso, giusto per mostrare il corto condotto posto sin dietro la cupola con l’interposizione di un elemento morbido come resistenza acustica. L’interno è riempito con un anello di materiale assorbente abbastanza denso e simile al feltro, ma come nel caso degli ScanSpeak di qualche lustro fa può essere customizzato con del materiale ovattoso che cambia udibilmente la resa del trasduttore. La cupola morbida col trattamento operato dal costruttore rappresenta per me il miglior compromesso tra dolcezza ed estensione, anche se la fisica ripete che più rigida è la cupola e più uniforme è l’emissione. Anche se fosse vero, le mie orecchie si rifiutano fieramente di crederci. Oggi probabilmente solo Morel e Dynaudio utilizzano ancora questo tipo di trattamento e in entrambi i casi il risultato ottenuto è veramente notevole. Conosco molto bene questo tipo di trasduttore per averlo utilizzato in diversi progetti, e posso affermare che di fronte alla temibile misura della MIL non si ferma fin quando l’amplificatore di misura non inizia a sventolare furiosamente la sua bandiera di resa. Uno dei progettisti della Dynaudio mi raccontò qualche anno fa che i loro test sono eseguiti con brevi impulsi di circa 10 millisecondi fino a potenze appena superiori ai 1000 watt rms ed io non stento affatto a credergli visto che col nostro impulso decisamente più lungo questo trasduttore finisce tutti i 500 watt a disposizione. E il bello è che la compressione dinamica è quasi del tutto inesistente, almeno quando la temperatura della bobina mobile non sale a livelli pericolosi. A proposito, ricordiamoci che il filo di rame o di alluminio a sezione esagonale è nato qualche ventennio fa proprio in Dynaudio, che tra l’altro è stato uno dei primi costruttori ad impiegare l’olio ferromagnetico e la cavità di decompressione. Insomma “questi” sanno il fatto loro e non fanno nulla per nasconderlo, mentre noi finiamo spesso per dimenticare tutte le finezze che un trasdutto- I due woofer hanno la membrana da 108 millimetri di diametro utile, con la sospensione in gomma e la cuffia parapolvere semirigida. Notare le sei prese d’aria alla base della cupola. Il cestello in pressofusione permette un notevole passaggio d’aria sia sopra che sotto il centratore. AUDIOREVIEW n. 335 luglio-agosto 2012 49 D YNAUDIO XEO 5 Sistema di altoparlanti DYNAUDIO XEO 5. Matricola n. 03607430 CARATTERISTICHE RILEVATE Risposta in ambiente: Vin=2,83 V rumore rosa a sessione di misure del diffusore danese è stata fatta iniziare come per la Monitor Audio a circa due metri di distanza, giusto per notare che non c’è alcuna differenza significativa rispetto alla misura effettuata al canonico metro. Una volta sistemato il componente, sono uscito dalla sala chiudendo con accuratezza la porta ed ho connesso l’uscita di MLSSA direttamente al piccolo trasmettitore da 2,4 GHz. Con i collegamenti fatti ho scelto lo stesso canale di trasmissione del diffusore ed ho alzato il livello fino a misurare una pressione media di 90 decibel. Ho notato come il tempo di transito ed elaborazione del segnale duri 19 millisecondi, un valore completamente eliminabile su MLSSA che però mi darà qualche problema sull’Audio Precision che nella misura della THD ha una finestra di accettazione che certamente è inferiore a 7,55 metri, distanza a cui corrisponde il primo fronte del segnale, almeno col microfono posizionato ad un metro. Come abitudine del costruttore la risposta ottenuta mostra una eccellente linearità, con una gamma bassa molto ben smorzata ed una altissima in leggera discesa. Si nota comunque il drastico abbassamento nelle vicinanze dei 22 kHz dovuto al convertitore da 48 kHz. Unica alterazione degna di nota, rilevata anche nella misura a distanza maggiore, è rappresentata da una stretta discontinuità a 3500 Hz, dovuta probabilmente all’azione del crossover elettronico e considerata forse come il male minore nell’integrazione con le varie risposte fuori asse. A dare uno sguardo alla rilevazione effettuata in ambiente col rumore rosa possiamo verificare la buona regolarità di questo terzo di ottava ed anche dei terzi di ottava adiacenti. In questa misura notiamo anche come la gamma bassa e mediobassa siano leggermente più incisive della medioalta, mentre la altissima sembra decadere in maniera più decisa della media dei diffusori misurati nel nostro ambiente. La risposta nel dominio del tempo rappresenta un ulteriore classico per Dynaudio, con decadimento molto veloce del tweeter seguito a breve distanza dai due woofer senza esitazioni particolari, pur con una leggera coda posizionata a 30-35 decibel al di sotto del picco principale. Al banco delle misure dinamiche salta immediatamente la misura della distorsione armonica in regime dinamico, che vede il diffusore troppo lontano per essere triggerato ed analizzato. Nella misura a bassa frequenza il problema non si pone visto che 19 millisecondi rappresentano una porzione molto piccola del burst di prova. La seconda armonica parte dall’uno per cento a 55 Hz e scende verso il basso all’aumentare della frequenza, con la terza armonica già attestata su valori notevolmente più bassi. Le armoniche superiori già a 60 Hz sono inferiori ai -60 decibel. La verifica della MIL deve fare i conti con la limitata potenza degli stadi finali, dichiarati sia per i woofer che per il tweeter in 50 watt rms. Dalla curva possiamo notare comunque che per impulsi della durata di 0,36 secondi è possibile salire a circa 100 watt sin dalle frequenze mediobasse, con quelle inferiori limitate ovviamente dall’escursione dell’equipaggio mobile. In gamma media e medioalta, ove l’impulso riduce fortemente la sua durata nel tempo notiamo come sia possibile salire fino a 300 watt rms, con qualche comprensibile accenno di compressione dinamica dovuto ovviamente ai due amplificatori. Le pressioni comunque non sono male, con 100 decibel raggiunti a 64 Hz e con i 110 lambiti già a 250 Hz. In gamma medioalta ed alta il livello sale ancora fino a sfiorare i 115 decibel. G.P. Matarazzo L Risposta in frequenza con 2,83 V / 1 m: MIL - livello massimo di ingresso: (per distorsione di intermodulazione totale non superiore al 5%) MOL - livello massimo di uscita: (per distorsione di intermodulazione totale non superiore al 5%) Risposta nel tempo: 50 La misura della TND non ha subito alcun condizionamento nella misura grazie al livello iniziale crescente utilizzato per non stressare gli altoparlanti e ai tempi necessariamente lunghi per le rilevazioni mediate. In gamma bassa nella misura eseguita con un watt notiamo un valore di TND più alto di quello misurato a 100 decibel. Ciò potrebbe apparire come un controsenso, ma è probabile che per segnali che durano un periodo giudicato lungo ci sia una sorta di controllo sull’emissione. Non a caso appena l’escursione diminuisce notiamo come la curva dei 90 decibel immediatamente si abbassa al di sotto del livello dei 100, anche se non di molto. In gamma media comunque il livello della non linearità è molto basso e finisce con l’abbassarsi ulteriormente oltre i 2000 Hz dove il tweeter inizia a farsi sentire. A 100 decibel la curva rimane sostanzialmente la stessa, con qualche picco in gamma media ed un leggerissimo incremento della non linearità in gamma alta. Questo andamento dovrebbe condurre ad una prestazione costante timbricamente e qualitativamente anche aumentando il volume in maniera abbastanza drastica. AUDIOREVIEW n. 335 luglio-agosto 2012 D YNAUDIO XEO 5 Il trasmettitore wireless emette radiofrequenza a 2,4 GHz, mentre il piccolo telecomando consente comode regolazioni del livello. re Dynaudio può racchiudere al suo interno. I due woofer hanno il cestello pressofuso molto “magro” ed aerodinamico per minimizzare le colorazioni dell’emissione posteriore. Ricordiamo che anche in questo caso e per questa finezza Dynaudio è stato tra i primi oltre venti anni fa a realizzare cestelli aerati con una struttura rigida ma po- co invasiva alle spalle della membrana. Il diametro nominale da 108 millimetri di ogni singolo altoparlante porta ad un diametro totale di 152 millimetri, equivalente a quello di un sette pollici. Il condotto di accordo ha un diametro interno di 80 millimetri ed ovviamente una lunghezza notevole. A ben guardare il rapporto tra diame- tro equivalente dei due woofer e diametro del condotto possiamo notare come sia inferiore a 2, quasi a garanzia di una emissione reflex ancora lontana dal regime di turbolenza. Da qualche tempo il costruttore ha deciso di non usare più le bobine mobili da 75 millimetri, riuscendo lo stesso a ben smaltire il calore prodotto nel funzionamento. Questa tecnica è stata introdotta dapprima sui diffusori di fascia alta e piano piano utilizzata anche sulla produzione di livello più contenuto. La bobina mobile sembra da 38 millimetri ed è caratterizzata dal classico ed originale filo di alluminio a sezione non tonda in modo da riuscire a sistemare quanto più filo possibile tra le terminazioni polari per ottenere un elevato fattore di forza. La sospensione è in gomma ed è incollata sul lato posteriore della membrana, che a me sembra di polipropilene. Dico sembra senza esprimere grandi certezze a causa di una maggiore rigidità apparente e di uno spessore leggermente maggiore rispetto alle vecchie realizzazioni del costruttore danese. L’elettronica di potenza è dotata di due amplificatori di 50 watt rms e rappresenta, secondo il mio parere, l’unica limitazione alla dinamica dei trasduttori. Certo, gli amplificatori sono minuscoli e privi della classica alimentazione a trasformatore. Ma magari nelle stesse dimensioni si potevano anche sistemare due elettroniche di potenza doppia. L’elettronica di potenza utilizza due amplificatori in classe D da 50 watt rms, capaci in realtà di emettere brevi transienti che giungono a potenze notevoli. L’elettronica di controllo si preoccupa del filtraggio e delle protezioni. AUDIOREVIEW n. 335 luglio-agosto 2012 51 D YNAUDIO XEO 5 Conclusioni Il pannello degli ingressi del trasmettitore wireless. Notate la buona dotazione di ingressi, sia analogici che digitali. Da buon diffusore Dynaudio questo Xeo 5 si distingue per due diverse caratteristiche peculiari: suona bene e… non costa poco. Ora, che si tratti di un diffusore non proprio economico si era capito, e che suonasse bene me lo aspettavo, visto il marchio e visti i trasduttori. Pochi fronzoli, come al solito, e quasi tutta sostanza. In più c’è la connessione del segnale che non necessita di cavi e l’amplificazione interna, magari non potentissima ma capace. Personalmente vedo questo diffusore abbinato ad un computer senza troppe complicazioni, con una immediatezza d’uso non comune. Occorrono soltanto due cavi di collegamento alla rete elettrica, visto che un vero modello cordless non esisterà mai. Se teniamo conto delle notevoli prestazioni, delle semplici condizioni al contorno, amplificatori compresi, ecco che il prezzo può essere visto da una angolazione diversa e favorevole. Gian Piero Matarazzo L’ASCOLTO Eccoci dunque in sala d’ascolto a rimuovere momentaneamente le Monitor Audio ed a sistemare al loro posto le due danesi che io trovo abbastanza eleganti nonostante la lucida ed impeccabile livrea bianca. Probabilmente, ipotizzo, tra tutte le Dynaudio prodotte negli ultimi tempi questa Xeo finalmente mostra qualcosa di diverso dai modelli precedenti, ad un livello costruttivo notevole e con altoparlanti da fascia alta. Non ho mai avuto una grande simpatia per i vecchi trasduttori Dynaudio, quelli che pure con quindici centimetri di membrana utilizzavano la grossa e pesante bobina mobile da 75 millimetri: troppi svantaggi per pochi udibili vantaggi, almeno secondo il mio modo di vedere. Già da qualche lustro il costruttore danese sembra essersi dato un pizzicotto, tanto per svegliarsi, ed ha ridotto fortemente il diametro delle bobine mobili, con un anello di magnete esterno di discrete dimensioni e i fattori di merito diminuiti come per incanto. Anche la dispersione e la regolarità della risposta in frequenza sono state avvantaggiate da questa scelta con i driver molto più regolari e scattanti di prima. Sistemo i diffusori al posto solito, collego l’alimentazione alla rete e le due danesi rispondono con l’accensione di un piccolo LED, tanto per indicarmi che aspettano soltanto un segnale elettrico ricevuto via radio. Ho collegato il trasmettitore direttamente dietro la sorgente digitale, per cui fatta partire la prima traccia mi do da fare con i telecomandi, che ovviamente sono due: uno per il lettore e uno per il livello delle Dynaudio, che iniziano a suonare. La prima impressione riguarda la gamma media: questo è un costruttore che sa come trattare questa porzione di spettro e probabilmente pone una notevole attenzione alla sua riproduzione. Una buona gamma media, ben bilanciata e timbricamente non colorata rappresenta un biglietto di presentazione notevole in un impianto che deve riprodurre musica. Puoi avere un basso da pugno allo stomaco o una gamma alta molto lineare in ambiente, ma se non hai la gamma media corretta e pulita non hai scampo, almeno con la musica classica. A me la musica classica piace, non tutta ovviamente, e non vedo posto per alcun test critico senza che la metà dei brani non sia di questo tipo. Tanto per consolarmi parto con la solita e teutonica voce femminile che pone alla mia attenzione due caratteristiche: la velocità della gamma medioalta ed un mediobasso articolato, incisivo e dotato di una discreta grinta. Praticamente le caratteristiche che in genere faticano a venir fuori dai diffusori danesi di qualche tempo fa. Coadiuvato da un buon tweeter, di quelli al di sopra di ogni sospetto, la gamma media propone una scena stabile, o meglio svolazzante soltanto nei primi minuti di lavoro serio e musicale. I 52 due mobili bianchi sono disposti a circa ottanta centimetri dalla parete di fondo con una distanza dalle pareti laterali ottimizzata per approssimazioni successive fino ad amalgamare con una discreta precisione la gamma mediobassa e quella bassa. Non che il diffusore scenda agli inferi a bassa frequenza, ma si difende bene, con un discreto smorzamento sia a quaranta centimetri dalla parete posteriore ed i due tappi di poliuretano nel condotto, sia nella posizione vista prima, ovviamente senza le due limitazioni resistive nel condotto. La voce maschile appare appena piena con una bella sensazione di corpo affatto sminuita dalla lentezza caratteristica degli altoparlanti ad alte perdite meccaniche. Ciò sta a dimostrare che i fattori di merito meccanici sono belli alti e che l’altoparlante è ben motorizzato. La gamma altissima riproduce col giusto equilibrio le armoniche degli strumenti a fiato, dei piatti della batteria e degli strumenti ad arco. Nel mio equalizzatore interno concederei un buon decibel di guadagno tra i 10 ed i 18 kHz, ma non lo posso fare e probabilmente sarò disposto a ricredermi tra qualche ascolto. Le dimensioni dello stage e la discreta aria che si crea attorno ai due diffusori mi lasciano ipotizzare facilmente l’utilizzo anche con il crossover elettronico di filtri a bassa pendenza, tanto per essere fedele alla tradizione del marchio. I trasduttori d’altro canto se lo possono permettere e la bassa colorazione soprattutto dei woofer consente un loro impiego senza tagli decisi. Anche il rispetto dimensionale dello stage è ben proposto, con dimensioni mai esagerate o, peggio, instabili. Buona la profondità che consente un buon rispetto dei piani sonori, specialmente se unito ad una buona articolazione che consente una maggior definizione delle varie sorgenti. Con la musica rock mi ritrovo un mediobasso deciso ed incisivo, che lega bene col basso e non fa una piega sulla gamma media. Insomma, l’ideale per una serie di tracce con le percussioni. Man mano che il tempo passa mi sembra che anche la gamma alta vada slegandosi, probabilmente per il raggiungimento di condizioni termiche ottimali. Le voci femminili sono ben proposte, con un livello appena più basso di quelle maschili, ma con una naturalezza di fondo che le rende estremamente rigide e dettagliate. Durante l’ascolto delle tracce più agitate noto comunque come pur portandomi spesso ai limiti delle potenze disponibili non si odono fenomeni di compressione delle dimensioni dello stage e nemmeno irrigidimenti particolari degli strumenti a fiato. Il buon Gegè Munari dà ampio sfogo alla sua bravura ed il diffusore risponde con una resa sempre bilanciata e particolareggiata. G.P.M. AUDIOREVIEW n. 335 luglio-agosto 2012
Documenti analoghi
Clicca qui - Audio Reference
gamma bassa che da 60 a 120 Hz riallinea la propria emissione. La gamma altissima
mostra una pendenza costante, priva di esitazioni attorno ai 10 kHz ma meno attenuata
di quanto era lecito attender...
GRAND MEZZA - Opera Lautsprecher
Dosson di Casier (TV). Tel. 0422633547 - www.operaloud
speakers.com
Prezzo: Euro 1380,00
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE