Piano della Performance 2014-2016
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Piano della Performance 2014-2016
PIANO DELLA PERFORMANCE DELL’A. S. L. “ AVELLINO ” Anni 2014 – 2015 – 2016 (Redatto ai sensi dell’art. 10 comma 1 lettera a del D. Lgs. n. 150 del 2009). Indice Parte Prima Premessa pag. 3 Analisi del contesto esterno. Orografia e cenni demografici pag. 4 L’Azienda in cifre pag. 6 Analisi del contesto interno pag. 11 La Mission dell’Azienda pag. 16 La Visione pag. 17 Principi e criteri di organizzazione e funzionamento pag. 19 Parte Seconda La Pianificazione strategica triennale Il Piano attuativo della ASL in estrema sintesi pag. 20 Obiettivi strategici della direzione aziendale pag. 24 Parte Terza Definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori pag. 40 2 PARTE PRIMA Premessa. L’articolo 10, comma 1, lettera a, del D. Lgs. n. 150 del 2009 stabilisce che: al fine di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni pubbliche, secondo quanto stabilito dall’articolo 15, comma 2, lettera d) , redigono annualmente, un documento programmatico triennale, denominato Piano della Performance da adottare “… in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori”. Sulla base del disposto normativo richiamato, la ASL Avellino ha predisposto il seguente Piano della Performance, nel quale sono sintetizzati e schematizzati gli obiettivi annuali 2014 e gli obiettivi programmati nel triennio. Tale documento programmatico ha la finalità di rendere partecipe la Comunità degli obiettivi che l’Azienda Sanitaria Locale Avellino si è prefissata per il triennio 2014 – 2016 nell’intento di garantire ampia trasparenza e diffusione delle informazioni alla cittadinanza, obiettivi che vengono condivisi ed assegnati al personale dirigenziale e i cui indicatori devono essere individuati annualmente e raccordati con gli obiettivi e la pianificazione strategica pluriennale dell’Azienda. Il Piano è suddiviso in tre parti: la prima parte fornisce informazioni e dati di sintesi sull’Azienda, sugli ambiti di attività, il contesto aziendale, le risorse economiche e professionali utilizzate e utilizzabili; la seconda evidenzia le indicazioni e i vincoli normativi nazionali e regionali in riferimento agli obiettivi strategici aziendali; la terza parte declina la programmazione aziendale suddividendo e dettagliando gli obiettivi operativi delle varie strutture aziendali. 3 Analisi del contesto esterno. Orografia e cenni demografici. Il vasto territorio della Azienda Sanitaria Locale Avellino (2.831,66 Kmq) si compone di due comprensori con caratteristiche diverse. Il territorio che si estende ad est della provincia, di circa 1968 Kmq, a confine con le Regioni Puglia e Basilicata, a cavallo dell’Appennino Campano, sul quale insistono n. 54 piccoli Comuni, è per la quasi totalità collinare e montuoso (ben tre comunità montane), penalizzato da una insufficiente dinamica dei collegamenti interni che ha indotto un forte senso di appartenenza territoriale. Esistono almeno 3 realtà territoriali scarsamente integrate fra loro (Arianese; Valle del Calore; Alta Irpinia). Questo comprensorio è caratterizzato inoltre da un ridotto numero di abitanti con densità abitativa di circa 85 abitanti/Kmq. (si va da un massimo di circa 140,19 ab/Kmq nella Valle del Calore ad un minimo di circa 60,27 ab/Kmq nel comprensorio territoriale dell’Alta Irpinia) ; da una popolazione con notevole presenza di anziani con prevalenza degli over 65 sugli under 15 (25.000 abitanti); da una difficile viabilità interna con segregazione di fatto di alcune zone rispetto ad altre. E’ costante il calo demografico dovuto all’invecchiamento della popolazione e alla ripresa del fenomeno dell’emigrazione per motivi di lavoro. L’altra parte di territorio, ad ovest della provincia, di circa 863 Kmq, ha una densità di popolazione notevolmente superiore alla precedente, pari a 318,89 abitanti per Kmq e si estende nello spazio geografico definito la “Conca” di Avellino, un’ampia ed irregolare depressione posta tra le masse rilevate dell’Appennino e dell’Antiappennino campani. Il massiccio del Partenio a ovest e i monti di Lauro a sud chiudono e dividono la Conca rispetto al beneventano e alla piana campana. Il massiccio del Terminio la separa ad est e a sud-est dalla piana di Salerno e rilievi minori ne orlano il lato nord-est delineando il passaggio verso la Puglia. I Comuni serviti in questa parte del territorio sono 65. La distribuzione della popolazione per classi di età è alquanto disomogenea, la percentuale di soggetti con età > 65 anni oscilla tra circa il 25% della zona dell’Alta Irpinia (20,87 dell’ex Distretto di Montella ed il 28,96 di Calitri.) sino a circa il 15% della zona di Avellino (17,2% del Distretto di Avellino ed il 13 % del Montorese). Il rapporto Prometeo evidenzia come l’ASL sia tra quelle con rapporto anziani/giovani (indice di vecchiaia: 125,0) spostato verso la popolazione anziana, lievemente superiore rispetto alla media nazionale (indice di vecchiaia: 118) e praticamente ribaltato rispetto alla media campana (indice di vecchiaia: 64). Il tasso di natalità è di 10 per 1000 abitanti, inferiore a quello regionale che è di 11,3 per 1000 abitanti (da 9,23 per mille del Distretto di Atripalda a 8,5 per mille del Baianese). I tempi di percorrenza con l’utilizzo della rete stradale sono relativamente lunghi ad eccezione dei paesi che si trovano nelle vicinanze delle tre grandi arterie che attraversano il territorio ad est della provincia: l’autostrada NAPOLI - BARI che da ovest verso est tocca i Comuni di Mirabella, Grottaminarda, Vallata e Lacedonia. La statale Ofantina bis (Contursi - Avellino) che tocca i Comuni di Calabritto, Caposele, Lioni, Nusco, Montella. La statale Ofantina che partendo dai confini della Puglia si svolge lungo il letto del fiume Ofanto e tocca i comuni di Calitri e Monteverde, per poi ricongiungersi all’altezza di Lioni con la precedente arteria. Le comunicazioni attraverso la rete ferroviaria sono praticamente inesistenti. Il collegamento con autolinee regionali è assicurato in gran parte dei Comuni, con una frequenza di corse talvolta ridotta, per cui per i collegamenti fra i diversi paesi e quindi con le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali bisogna ricorrere all’uso di mezzi privati. L’ambito territoriale dell’Azienda coincide con il territorio della Provincia di Avellino e comprende 119 comuni per una superficie totale di 2831,66 Kmq. ed una popolazione complessiva di 439.137 abitanti di cui 214.670 maschi (48,9%) e 224.467 femmine (51,1%). Rapporto maschi/femmine = 0,95%. (dati ISTAT al 01.01.2011). 4 5 L’Azienda in cifre. Popolazione residente Popolazione straniera residente Kmq Densità abit./kmq Sede legale Comuni Distretti (31.12.2011) (31.12.2011) DISTRETTO 01 di Ariano Irpino (Presidi sanitari distrettuali di Mirabella, Vallata e Grottaminarda) DISTRETTO 02 di Monteforte Irpino DISTRETTO 03 di Sant’Angelo dei Lombardi (Presidi sanitari distrettuali di Montella e Calitri) DISTRETTO 04 di Avellino (Presidi sanitari distrettuali di Altavilla e Cervinara) DISTRETTO 05 di Atripalda (Presidi sanitari distrettuali di Montemiletto e Montoro Sup.) DISTRETTO 06 di Baiano (Presidio sanitario distrettuale di Lauro) Piani di Zona(coincidenti con gli ambiti distrettuali) Presidi Ospedalieri Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS) Hospice RSA pubblica SAUT postazioni STIE postazioni Consultori Ambulatori vaccinali Centri Alzheimer SIRE Centro Riabilitazione Età Evolutiva Dipendenti Rapporto dipendenti/residenti Convenzionati Strutture provvisoriamente accreditate n. 439.137 n. 11.257 2.831,66 153,5 Avellino – Via degli Imbimbo 10/12 n. 119 n. 6 Comuni afferenti ad ogni Distretto Ariano Irpino, Bonito; Carife; Casalbore , Castel Baronia, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Luogosano, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Paternopoli, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant'Angelo all'Esca, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Zungoli. Contrada, Forino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Ospedaletto d'Alpinolo , Sant'Angelo a Scala, Summonte. Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calabritto, Calitri, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci Conza della Campania, Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montella, Monteverde, Morra De Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant'Andrea di Conza, Sant'Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi, Villamaina. Altavilla Irpina, Avellino, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Torrioni, Tufo. Aiello del Sabato, Atripalda, Candida, Castelvetere sul Calore, Cesinali, Chiusano di San Domenico, Lapio, Manocalzati, Montefalcione, Montefusco, Montemarano, Montemiletto, Montoro Inferiore, Montoro Superiore , Parolise, Pietradefusi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, San Michele di Serino, San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Santo Stefano del Sole, Serino, Solofra, Sorbo Serpico, Torre Le Nocelle, Venticano, Volturara Irpina. Avella, Baiano, Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Pago del Vallo di Lauro,Quadrelle, Quindici, Sirignano, Sperone, Taurano. n. 6 n. 3 per complessivi n. p. l. 333 n. 1 n. 2 per complessivi n. 22 p. l. n. 1 n. 48 p. l. n. 15 n. 15 n. 12 n. 16 n. 1 n. 1 n. 1 n. 2069 n. 0,47 MMG n. 352 PLS n. 49 Medici SAUT n. 111 (di cui n. 95 dip. e n. 16 conv.) Medici Continuità Assistenziale n. 140 tit n. 79 sost. Specialisti ambulatoriali n. 76 ore totali n. 9.000 Case di Cura n. 7 Laboratori n. 38 Radiologie n. 6 Cardiologie n.2 Centri Antidiabetici n. 3 Centri di Dialisi n. 9 Strutture di Riabilitazione Art. 26 n. 11 Art. 44 n. 10 RSA n. 2 6 Comuni afferenti all’ASL Avellino e popolazione per distretto (dati ISTAT al 01.01.2011) DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013. Ambito A01 – DISTRETTO 01 – Comuni n. 29 COMUNE Ariano Irpino Carife Casalbore Castel Baronia Flumeri Greci Melito Irpino Montaguto Montecalvo Irpino Bonito Fontanarosa Frigento Gesualdo Grottaminarda Luogosano POP. 23134 1530 1933 1178 3112 772 1968 478 3940 2553 3329 4017 3692 8359 1239 SUP. Kmq 185,50 16,62 27,98 15,34 34,24 30,58 20,71 18,21 53,53 18,62 16,75 37,75 27,13 28,94 6,03 COMUNE San Nicola Baronia San Sossio Baronia Savignano Irpino Scampitella Trevico Vallata Vallesaccarda Villanova del Battista Zungoli Mirabella Eclano Paternopoli Sant'Angelo all'Esca Sturno Taurasi POP. 793 1738 1204 1288 1085 2874 1357 1786 1232 8042 2603 852 3171 2519 SUP. Kmq 7,00 19,06 38,21 15,24 10,49 46,67 14,24 20,03 19,13 33,92 18,27 5,39 16,67 14,40 Tot. Pop. 91.778 AMBITO A02 – DISTRETTO 02 – Comuni n. 7 COMUNE Forino Contrada Monteforte Irpino Mercogliano POP. 5396 3020 12646 12471 SUP. Kmq 20,49 10,31 26,70 19,76 SUP. Kmq COMUNE Ospedaletto d' Alpinolo Sant' Angelo a Scala Summonte POP. 1934 736 1662 5,62 10,48 12,44 Tot. Pop. 37.865 AMBITO A03 – DISTRETTO 03 - Comuni n. 25 COMUNE Calabritto Caposele Guardia dei Lombardi Lioni Morra De Sanctis Rocca S. Felice Sant'Angelo dei Lombardi Senerchia Teora Torella dei Lombardi Villamaina Bagnoli Irpino Cassano Irpino POP. 2560 3605 1830 6420 1328 889 SUP. Kmq 51,77 41,50 55,61 46,17 30,20 14,28 COMUNE Castelfranci Montella Nusco Andretta Aquilonia Bisaccia SUP. Kmq 4431 54,76 845 1579 2235 970 3286 996 35,99 23,08 26,29 9,08 66,90 12,33 POP. 2165 8013 4295 2089 1848 4044 11,83 83,32 53,46 43,61 55,62 101,41 Cairano 371 13,83 Calitri Conza della Campania Lacedonia Monteverde Sant'Andrea di Conza 5042 1447 2825 842 1696 100,88 51,50 81,57 39,23 6,44 Tot. Pop. 65.651 7 AMBITO A04 – DISTRETTO 04 – Comuni n. 16 SUP. Kmq POP. 571 SUP. Kmq 6,81 Torrioni 586 4,21 Tufo Petruro Irpino Cervinara Rotondi Roccabascerana San Martino Valle Caudina 941 359 9926 3647 2358 5,97 3,11 29,20 7,82 12,42 4730 22,79 COMUNE Avellino POP. 56339 30,41 COMUNE Chianche Prata di Principato Ultra 2975 10,78 Pratola Serra Montefredane Capriglia Irpina Pietrastornina Altavilla Irpina 3700 2310 2416 1567 4185 8,85 9,42 7,38 15,81 14,10 Grottolella 2020 7,12 Tot. Pop. 98.630 AMBITO A05 – DISTRETTO 05 - Comuni n. 29 COMUNE Atripalda San Potito Ultra Manocalzati Aiello del Sabato Candida Parolise San Michele di Serino Cesinali Volturara Irpina Sorbo Serpico Salza Irpina Chiusano S. Domenico Castelvetere sul Calore Lapio Montemarano POP. 11174 1603 3280 4003 1163 706 2602 2570 4103 595 788 2388 1707 1648 3090 SUP.Kmq 8,53 4,54 8,62 10,83 5,43 3,24 4,47 3,73 32,76 8,01 4,92 24,56 17,06 15,03 33,76 COMUNE San Mango sul Calore Santo Stefano del Sole Montemiletto Santa Paolina Montefusco Montefalcione Venticano Pietradefusi Torre Le Nocelle Montoro Superiore Solofra Montoro Inferiore Serino Santa Lucia di Serino POP. 1210 2218 5464 1440 1432 3461 2599 2472 1376 8844 12313 10529 7254 1460 SUP. Kmq 14,53 10,77 21,47 8,36 8,18 15,15 14,03 9,25 10,10 20,44 21,93 19,49 52,17 3,87 Tot. Pop. 103.492 AMBITO 06 – DISTRETTO 06 - Comuni n. 13 COMUNE Baiano Quadrelle Avella Mugnano del Cardinale Sirignano Sperone Lauro POP. 4763 1957 7958 SUP. Kmq 12,25 6,92 30,38 COMUNE Taurano Quindici Marzano di Nola POP. 1615 2447 1722 SUP. Kmq 9,88 23,65 4,62 5376 12,14 Moschiano 1701 13,59 3028 3726 3638 6,25 3,53 11,10 Domicella Pago del Vallo di Lauro 1915 1875 6,50 4,76 Tot. Pop. 41.721 8 - Popolazione da 65 a 100 e più aa 86.419 (19,67% sul totale): di cui 37.007 maschi e 49.412 femmine - Popolazione da 0 – 14 aa 60.512 (13,77% sul totale): di cui 31.031 maschi e 29.481 femmine - Popolazione straniera residente 11.257 di cui 4.255 maschi e 7.002 femmine (Dati ISTAT al 01Gennaio 2011) – TOTALE POPOLAZIONE: 439.137 + 11.257 = 450.394 Di seguito si riporta la mappa geografica che descrive l’ambito territoriale dell’Azienda con le modifiche apportate con DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013 con l’individuazione e la dislocazione dei nuovi Distretti (con specificazione della sede) e con i Presidi Ospedalieri ed i relativi posti letto distinti per specialità (secondo quanto previsto nella pianificazione attuativa di cui al Decreto Commissariale 49/2010 ed ai Decreti Commissariali n. 32/2011 e n. 29/2012); viene riportato anche quanto previsto nella programmazione. 9 Personale dipendente al 01/06/2013 con il numero degli incarichi precedenti la nuova organizzazione, distinto per ruoli e per qualifica. ASL AVELLINO PERSONALE DIPENDENTE: N. 2069 al 01/06/2013 QUALIFICA RUOLO SANIT. Inc. Strutt. Compl. Inc. Strutt. Sempl. Dipart. Inc. Strutt. Sempl Inc. Prof.le Alta Special. Inc. Prof.le Ex Condotti Medicina Penitenz. (già compresi negli I.P.) 10 4 Medico 51 (di cui n. 1 in asp.) 9 49 5 375 (di cui n. 17 a T.D.) Veterinario 2 1 5 1 56 Farmacista 2 Biologo 1 1 Chimico 8 (di cui n. 1 a T.D.) 8 (di cui n. 1 a T.D. ed 1 in comando) 1 Psicologo 1 14 N. 835 Personale del comparto ( di cui 1 a T.D.) QUALIFICA Inc. Strutt. Compl. RUOLO AMM.VO Inc. Strutt. Sempl. Dipart. 10( di cui n. 1 in aps.) Dirigenti N. 311 Personale del comparto QUALIFICA Inc. Strutt. Compl. RUOLO TECNICO Inc. Strutt. Sempl. Dipart. 7 (di cui n. 1 in asp.) N. 282 Personale del comparto Inc. Strutt. Sempl Inc. Prof.le Alta Special. 1 Inc. Strutt. Sempl 2 Inc. Prof.le Alta Special. Dirigenti QUALIFICA Inc. Strutt. Compl. RUOLO PROF.LE Dirigenti 3 Inc. Strutt. Sempl. Dipart. Inc. Prof.le 12 (di cui n. 1 in asp.) 3 Inc. Strutt. Sempl Inc. Prof.le Inc. Prof.le Alta Special. Inc. Prof.le 1 (T.D.) N. 2 Personale del comparto 10 Analisi del contesto interno La ASL Avellino nasce il 24.03.2009, data in cui sono decaduti dai rispettivi incarichi i Direttori Generali delle due AA. SS. LL. provinciali (AV1 con sede legale in Ariano Irpino e AV2 con sede legale in Avellino), che, dichiarate estinte, sono state accorpate nella nuova unica nuova ASL Avellino (punto 5 della D.G.R.C. 505/2009). A dirigere la stessa è stato, inizialmente, nominato un Commissario Straordinario , dotato, transitoriamente, di tutti i poteri necessari alla definizione degli adempimenti relativi all’accorpamento, riorganizzazione e razionalizzazione della neo ASL Avellino (D.G.R.C. n. 554 del 20.03.09). Tale processo, peraltro, trova la sua origine più lontana nel Piano di Rientro dal disavanzo e riqualificazione e razionalizzazione del Servizio Sanitario della Campania di cui alla delibera della Giunta Regionale della Campania n. 460 del 20.03.2007, adottata a seguito dell’accordo sottoscritto tra il Presidente della Regione Campania ed i Ministri della Salute ed Economia e Finanze, stipulato ai sensi dell’art. 1 – comma 180 della legge n. 311/2004. Al fine di garantire il rispetto degli obblighi di contenimento della spesa e di razionalizzazione, la Regione Campania ha emanato, dapprima, la Legge Regionale n. 16 del 28.11.2008 con la quale, tra l’altro, innovando la legge regionale n. 32/1994, sono stati razionalizzati gli ambiti territoriali e distrettuali delle Aziende Sanitarie Locali prevedendo un’azienda per provincia. Quindi con deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 505 del 20.03.09, in esecuzione di quanto disposto dalla citata Legge Regionale n. 16/2008, è stata costituita la nuova Azienda Sanitaria Locale Avellino e definito il relativo ambito territoriale, coincidente con il territorio dell’intera provincia, a seguito dell’accorpamento degli ambiti territoriali delle preesistenti Aziende Sanitarie Locali Avellino 1 e Avellino 2. Immediatamente sono stati posti in essere tutti gli adempimenti connessi alla nascita del nuovo soggetto giuridico (Es. nuova Partita iva, nuove posizioni presso gli enti previdenziali, etc). Va, peraltro, precisato che il processo di accorpamento di che trattasi integra la fattispecie di “fusione per accorpamento” che, quale vicenda estintiva – costitutiva, ha comportato il trasferimento in capo alla nuova ASL Avellino di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi di cui erano titolari le precedenti ASL. Tale operazione, nella sua realizzazione pratica, ha avuto un iter abbastanza complesso, tant’è che, con successivi provvedimenti, il termine di durata delle funzioni commissariali è stato, di volta in volta, differito sino al 03.10.2011, data in cui è stato nominato il Direttore Generale dell’ASL (D.G.R.C. n. 471 del 26.09.2011 e D.P.G.R.C. n. 202 del 29.09.2011). Ritornando alle varie tappe del processo di accorpamento i vari problemi nascenti hanno avuto una risoluzione in tempi diversi. Riassumendo e generalizzando, tutti i rapporti attivi e passivi, già di titolarità delle Aziende preesistenti sono passati alla nuova Azienda, dal punto di vista contabile. la nascita della nuova ASL è stata resa retroattiva al 1° gennaio 2009 ( punto 3 della citata D.G.R.C. 1037/2009), i contratti di fornitura di beni e servizi delle due disciolte ASL sono andati avanti fino alla loro naturale scadenza, senza ulteriore rinegoziazione o anche formale cambiamento dei soggetti contraenti, per poi essere ricondotti ad unità attraverso una nuova gara, bandita, di volta in volta, a scadenza dei singoli contratti analoghi delle due preesistenti ASL. Anche per il personale in servizio, confluito nella nuova ASL Avellino, pur essendo stata effettuata una ricognizione (delibere n.194/2009 e 130/2010 ) ai fini dell’inquadramento nei ruoli della neo costituita ASL, nel rispetto dei vigenti CC. CC. NN. L. in relazione ad esempio ai contratti di conferimento degli incarichi dirigenziali non c’è stato alcun riconferimento, ritenendosi che gli incarichi dirigenziali già conferiti non avessero perduto la loro efficacia e validità a seguito del disposto accorpamento. Tali interpretazioni sono state suffragate anche da pareri dell’Avvocatura regionale. La gestione commissariale, andata avanti fino alla nomina del Direttore Generale, è stata finalizzata a realizzare l’accorpamento e la razionalizzazione della nuova Azienda, per cui solo con la nomina dei Direttori Generali si è, per così dire, ritornati alla normalità, potendo iniziare a ragionare con obiettivi a breve, medio e lungo periodo, e potendo incidere effettivamente con i propri atti (es. Atto Aziendale) sull’effettiva riorganizzazione dell’Azienda, sia pure nei binari e limiti tracciati dal Piano di Rientro in cui, tutt’oggi, si trova la Regione Campania. Clima Già la gestione commissariale precedente, aveva evidenziato le difficoltà e le criticità legate a questa particolare fase della ASL Avellino, ma in genere di tutte le AA. SS. LL. della Campania, ovvero la necessità di realizzare l’effettivo accorpamento fra le aziende ed intervenire su fattori costitutivi capaci di garantire un efficiente ed efficace servizio alla popolazione, basata sulla presa in carico dei problemi e delle persone e insieme del controllo, della verifica e della valutazione di quanto messo in campo. Avendo, già in fase commissariale, iniziato un’azione di “pulizia” nel settore del contenzioso e dei bilanci si è proseguito in 11 quest’azione. Le maggiori difficoltà si sono riscontrate nel clima generale di “resistenza al cambiamento”, legato ed aggravato dalla necessità, a seguito dell’accorpamento delle funzioni, di un accorpamento logistico delle risorse umane, cosa che ha creato non poche resistenze in capo ai dipendenti che, a seguito della localizzazione dei servizi (in special modo quelli amministrativi centrali) in un’unica sede logistica, sono stati costretti a spostarsi dalla loro sede iniziale. Ciò significa, peraltro, che, inizialmente, e fino a poco tempo fa i servizi, sia pure unificati, hanno continuato a lavorare su più sedi, creando evidentemente difficoltà operative. Ciò ha comportato anche un’unificazione delle procedure più lenta giacché, in molti casi, si è dovuto attendere anche l’unificazione delle diverse procedure informatiche esistenti presso le diverse ASL, con la correlata creazione di una nuova banca dati, nata dalla fusione delle precedenti, che, nell’operatività, ha reso necessaria anche una serie di controlli e revisioni successive, con relative correzioni, prima di poter definire affidabile la banca dati così creata. Intanto, l’analisi della situazione esistente presso entrambe le disciolte aziende, situazione poi confluita nella nuova ASL segnalava una cultura di fondo gestionale esistente, sostanzialmente tradizionale e burocratica, anche se, a volte, adornata da belletti di modernità non sostanziale e non in grado, in ogni caso, di intervenire sui fattori costitutivi, capaci di garantire un efficiente ed efficace servizio alla popolazione, basata sulla presa in carico dei problemi e delle persone e insieme al controllo della verifica e della valutazione di quanto avviato. Tali questioni non erano di per sé risolvibili in tempi brevi, ma è stato giocoforza costringere la realtà aziendale a piegarsi alle nuove esigenze gestionali, culturali e sociali e, comunque, confrontarsi con il mutare dei tempi. La sensazione, non del tutto superata, è stata quella di trovarsi, nonostante un anno e mezzo di Commissariamento, ancora di fronte ad un assemblaggio di vecchie AA. SS. LL., con una logica di autoreferenzialità assoluta di tutti gli operatori a tutti i livelli, amministrativi e medici, al di fuori di ogni programmazione e sviluppo delle attività , in particolare nei singoli ambiti territoriali. Approccio alla situazione economico finanziaria – i Bilanci Il Bilancio d’Esercizio ASL Avellino anno 2011 ha registrato un utile pari ad € 20.344.692,00. Questo risultato positivo è l’inevitabile conseguenza, peraltro, di una precisa e trasparente impostazione data all’attività aziendale, che ha caratterizzato, non solo tutte le specifiche attività poste in essere per il raggiungimento dei precisi obiettivi assegnati dalla Regione con la DGRC n. 601/2010 e successivamente integrati attraverso i vari decreti commissariali, ma che ha, altresì, consentito di delineare un percorso chiaro e realizzabile, finalizzato alla riorganizzazione assistenziale nel rispetto del riequilibrio economico imposto dalla Regione, a seguito del Piano di Rientro, in linea con la mission aziendale di funzione pubblica di tutela alla salute mediante l’adozione di criteri di ottimizzazione dei risultati allo scopo di fornire prestazioni ed attività efficaci, essenziali, in modo efficiente ed economico. In concreto tale attività è stata finalizzata a realizzare, in primis, una rimessa in bonis della chiarezza amministrativo-contabile proprio sul Bilancio sia sulla voce “fondo rischi” sia sulla voce “socio sanitario”: infatti, da un lato, l’aggiornamento della valutazione del contenzioso ha comportato la rivisitazione del fondo rischi in modo da adeguarlo alla effettiva realtà delle procedure esecutive, dall’altro, l’azione più significativa per gli effetti prodotti sul bilancio è stata sulla partita del socio-sanitario. Alla luce di sopraggiunti straordinari elementi valutativi, espressamente assegnati alla gestione commissariale, si è ritenuto, infatti, relativamente ai crediti esistenti nei confronti dei Comuni, ad effettuare una svalutazione dei crediti afferenti al socio sanitario per gli anni 2005 e precedenti. Tanto alla luce della considerazione che, allo stato, non si sono verificati incassi a tale titolo, non sono in essere azioni esecutive per recuperare detti crediti né i Comuni hanno iscritto nei Bilanci somme a tale titolo. Atteso, peraltro, che la verifica della sussistenza delle suddette condizioni presso tutti i Comuni afferenti alla ASL non è completa, allo stato, si è ritenuto opportuno, in maniera prudenziale, mettere “sotto osservazione” i crediti insorti negli anni 2005 e precedenti determinando, innanzi tutto, la mancata contabilizzazione tra i ricavi, della quota di compartecipazione alla spesa socio-sanitaria a carico dei Comuni, per l’esercizio 2011. La cautela, peraltro, è stata determinata dalla valutazione che detti crediti, non presentando, allo stato, i requisiti della certezza, liquidità ed esigibilità, andranno appostati solo nella eventualità che maturino i suddetti requisiti. Nel contempo si è accantonato in specifico fondo di svalutazione la somma corrispondente agli anni di cui innanzi anche al fine di far prevalere la sostanza sulla forma. La gestione commissariale ha contestualmente definito un percorso aziendale univoco teso a definire gli importi effettivamente recuperabili pervenendo ad una veridicità del dato. Anche i crediti per progetti verso la Regione (Art.20) sono stati rivisitati alla luce di intervenute nuove valutazioni regionali alla luce del nuove riassetto della rete ospedaliera e territoriale, determinando una diminuzione del credito nei confronti della regione per investimento e, quindi, del patrimonio netto. La prosecuzione su questa linea di chiarezza ha reso bancabile l’attività dell’ASL sia verso il Tesoriere sia verso i creditori/fornitori sia verso la stessa Regione Campania. L’ottemperanza alle prescrizioni imposte dal 12 Decreto commissariale 12/2011 ha comportato, altresì, per l’azienda di addivenire, nel corso del tempo(biennio), laddove ne ricorressero i presupposti, a transazioni. Il Bilancio di Esercizio al 31.12.2012 ha chiuso con una perdita di € 2.466.858,00. La perdita registrata è, peraltro, il risultato di azioni di forze diverse, non controllabili direttamente dall’Azienda, ci si riferisce, in tal senso, in particolare alla decisione regionale, intervenuta a conclusione della gestione. Determinante per i riflessi significativi sul Bilancio è stato, infatti, il Decreto Commissario ad Acta n. 19 del 18.02.2013, intervenuto a gestione conclusa, ad attività già espletate, ad impegni già assunti, a prestazioni già eseguite. Detto decreto ha ridotto, ex post, di 32 milioni di euro le risorse assegnate all’ASL. Lo scrivente, unitamente ad altri Direttori Generali, ha rappresentato ai competenti organi regionali il “disagio” che tale provvedimento comportava. Il Sub Commissario ad Acta con nota prot. n. 2012 del 09.05.2012 ha motivato la scelta a base del provvedimento nella “.. copertura dei costi di gestione disponendo una sorta di ripiano, per la prima volta solo parziale, già disponendo una riduzione di detto ripiano nel 2013 con conseguenti maggiori assegnazioni alle aziende più efficienti…”. Nel contempo, nella medesima nota, riconoscendo la correttezza gestionale tenuta dall’azienda, veniva riconosciuto: • un positivo risultato di gestione; • un particolare miglioramento rispetto all’anno 2011, dell’ASL Avellino, rispetto alle altre aziende regionali, del costo medio per ricetta farmaceutica convenzionata, in misura maggiore rispetto al miglioramento regionale; • un buon livello di rinegoziazione dei contratti ex DL 95/2012 per la sola ASL Avellino. Il suddetto decreto è stato, poi, integrato, ai fini della redazione del Bilancio e, quindi, della definizione del risultato, dal Decreto Commissario ad Acta n. 45 del 14.05.2013. Detto decreto, sulla base della ricognizione dei crediti e debiti risultanti alla Regione Campania nei confronti della ASL, esponeva per questa Azienda una perdita per l’esercizio 2012 pari ad € 6.112.110,96. Questa ASL, a seguito di una minuziosa azione di verifica e controllo ha ridefinito, in parte, di concerto con la Regione (vedi nota prot. n. 12903 del 10.06.2013), gli importi esposti nel citato decreto n. 45/2013 ed ha definito in € 2.466.858,00 la perdita d’esercizio 2012. Risultato tecnico di gestione (in assenza dei DCA 19 E 45/2013) + 34.736.142,00 Risultato dopo il DCA 19/2013 Risultato presunto da DCA 19/2013 + 2.267.142,00 - 6.112.110,00 il Risultato finale - 2.466.858,00 L’anno 2012 è stato caratterizzato dal rispetto delle direttive commissariali regionali nei vari settori di attività, dei tetti di spesa assegnati dalla stessa Regione sui vari settori (beni e servizi, personale, accreditati, etc) oggetto di verifica trimestrale attraverso i CE, e dei diversi obiettivi, di volta in volta, assegnati. Tali obiettivi hanno necessariamente condizionato le scelte direzionali comportando, di conseguenza, effetti sul bilancio. Preliminarmente va osservato che i CE trimestrali hanno permesso di registrare, nel corso dell’anno, sempre il complessivo rispetto dei tetti imposti, atteso che qualche piccolo sforamento realizzato in qualche settore è stato compensato dal risparmio in altri settori, comportando, nel complesso, il rispetto del tetto complessivo di spesa assegnato alla ASL, tant’è che nessuna osservazione è stata mossa dagli organi regionali. Una delle azioni significative, ai fini degli effetti prodotti sul bilancio, è stata quella relativa alla spesa farmaceutica che, per effetto delle varie e sinergiche azioni poste in essere dall’Azienda, in ottemperanza, peraltro, alle direttive commissariali regionali, ha registrato un decremento di circa 7 milioni di euro rispetto all’anno precedente, portando la spesa stessa, ampiamente, nell’ambito degli obiettivi fissati dalla regione. Le iniziative aziendali a tal fine risultate più efficaci sono state, in primis, un costante controllo e verifica, per tutto il corso dell’anno, sia del rispetto che dell’uso del budget assegnato ai medici prescrittori; ciò ha, altresì, consentito alla ASL di apportare azioni correttive e/o migliorative in corso d’opera. Non meno significativa è stata l’attività finalizzata all’utilizzo del farmaco generico/equivalente, come da prescrizioni regionali, realizzata attraverso una penetrante sensibilizzazione dei MMG e PLS sulla materia. E’ chiaro, però, che tale decremento non va assunto in termini assoluti, ma analizzato ed interpretato anche tenendo presente i provvedimenti regionali emanati in materia di ticket sanitari, che hanno avuto ripercussioni anche sulla spesa farmaceutica, così come, in particolare sulla riabilitazione, che ha registrato anch’essa, rispetto all’anno precedente, un decremento di circa sette milioni di euro. Si rappresenta che questa ASL, nell’anno 2012, come ribadito in occasione di ogni certificazione di accompagnamento ai CE trimestrali, relativamente alle poste relative alla quota di compartecipazione, ha rispettato quanto disposto dai Decreti Commissariali n. 77 e 81/2012, fatturando i primi quattro mesi dell’anno ai Comuni/Piani di Zona e, successivamente, 13 fatturando la quota sociale ai Comuni o ai cittadini stessi per l’assistenza prestata in strutture gestite direttamente dalla ASL . Relativamente al pregresso, verificato che non vi sono stati incassi relativamente ai crediti esistenti nei confronti dei Comuni per la spesa socio sanitaria, che non sono state poste in essere azioni esecutive per recuperare detti crediti pregressi, e che i Comuni non hanno iscritto, a suo tempo, nei loro Bilanci somme a tale titolo, si è ritenuto opportuno, in maniera prudenziale, mettere “sotto osservazione” i crediti insorti nell’anno 2007. Si è proseguita, pertanto, l’azione già intrapresa per i decorsi esercizi di svalutazione dei crediti afferenti al socio sanitario contabilizzati nell’anno 2007. Tanto alla luce della considerazione che, allo stato, non si sono verificati incassi a tale titolo, non sono in essere azioni esecutive per recuperare detti crediti né i Comuni hanno iscritto nei Bilanci somme a tale titolo. Nel contempo si è accantonato in specifico fondo di svalutazione la somma corrispondente all’anno di cui innanzi. Si è, contestualmente, definito un percorso aziendale univoco teso a definire gli importi effettivamente recuperabili per gli anni pregressi, al fine di pervenire ad una veridicità del dato. L’aggiornamento effettuato della valutazione del contenzioso ha comportato, inoltre, la rivisitazione del fondo rischi in modo da adeguarlo alla effettiva realtà delle procedure esecutive sulla base delle valutazioni del competente Direttore U.O.C. Affari Legali. La perdita registrata è, peraltro, il risultato di azioni di forze diverse, non controllabili direttamente dall’Azienda, ci si riferisce, in tal senso, in particolare alla decisione regionale, intervenuta a conclusione della gestione (Decreto Commissario ad Acta n. 19 del 18.02.2013). Ciononostante, il paradosso concreto è che tutta una serie di necessità aziendali non risultano coperte dalle assegnazioni regionali, più precisamente dai limiti e tetti imposti da codesta regione nei vari settori. Ciò perche, come più volte rappresentato non viene tenuta in debito conto la sistematica diversità della provincia di Avellino rispetto alle altre Aziende Sanitarie della Regione sia per caratteristiche epidemiologiche (patologie trattate ad alto costo es. valvole percutanee, patologie domiciliari ADI, ADO, autismo) sia per classi d’anzianità della popolazione che vede una incidenza più alta di anziani. Da un attento studio del contesto regionale del SSR nonché dalla recente normativa statale e regionale emerge in maniera evidente la necessità di riorganizzare il SSR della Campania in coerenza con i principi di efficienza ed efficacia nell’impiego delle finanze pubbliche. A tal proposito questa ASL ha individuato alcune opportunità che potrebbero svilupparsi in forma coerente, coniugando, in modo armonico il riordino degli strumenti gestionali, ottimizzando l’offerta territoriale, da una parte, e quella ospedaliera dall’altro. Queste considerazioni sono nate, peraltro, dall’analisi delle migliori esperienze avviate in numerose regioni italiane, tenendo conto delle precipue caratteristiche della nostra regione. Una prima opportunità è di tipo “strutturale”: riordino dell’offerta ospedaliera e dei servizi territoriali, attraverso una revisione della redistribuzione del “territorio” e dell’”ospedale”. Ciò presuppone, peraltro, un riordino degli strumenti gestionali delle AA. OO. e AA. SS. LL., condiviso che renda possibile, per alcune funzioni cruciali, modalità di funzionamento identiche. Lo strumento cui si allude è quello dell’ESTAV (Enti per i servizi Tecnico Amministrativi di Area Vasta) , ossia raggruppamenti di AA. SS. LL. e AA. OO. per aree geografiche. Più volte si è sostenuta questa idea, anche in pubblici convegni e manifestazioni, avendo simulato questa opportunità ipotizzando l’Area Vasta Avellino - Benevento, accomunate da realtà economiche, problematiche e dimensionali analoghe e contiguità di territorio. In tale quadro è veramente necessario mettere in campo una “sfida” per una corretta allocazione delle risorse per raggiungere il traguardo: rapporto spesa – rimborso - efficacia come “spesa efficiente”, spese produttive ed elevati livelli di qualità e soddisfazione. Nell’ottica di un processo di razionalizzazione di risorse, finalizzato ad un loro corretto uso, varie sono le considerazioni che possono essere fatte. Preliminarmente, sembra opportuno, peraltro, partire da un discorso di metodologia da adottare: l’ unificazione di percorsi operativi e di procedure e l’innalzamento del livello qualitativo dei servizi erogati. Stiamo parlando del brillante modello costituito in Regione Toscana, rappresentato dai cosiddetti ESTAV (Enti per i Servizi Tecnico-Amministrativi di Area Vasta), “raggruppamenti” di Aziende Sanitarie Locali e/o anche Aziende Ospedaliere per aree geografiche. Senza addentrarci nell’analisi giuridica dello strumento vale la pena di utilizzare intanto il concetto di Area Vasta, intendendolo, nel caso di specie, relativo alle province di Benevento ed Avellino, geograficamente vicine, di analoghe caratteristiche, che rispondono, in dimensione anche ad Estav presenti in regione Toscana (Estav Sud Est) e che costituirebbe il luogo delle intese e degli accordi su singoli settori d’attività, programmazione delle attività e regolazione di scambi economici fra Aziende con la prospettiva (futuristica) di poter addirittura arrivare ad un bilancio consolidato d’area vasta, ai fini della valutazione economica integrata dei risultati ottenuti e dell’impiego delle risorse. Del resto, la validità del modello è dimostrata dall’adozione del modello di che trattasi dalla stessa Regione, per il tramite della So.Re.Sa, in materia di funzioni di acquisto di beni e servizi, considerando Area Vasta addirittura l’intero territorio regionale. 14 Oltre le funzioni relative agli acquisti di beni e servizi, attribuite in prima battuta agli Estav, altre sono le funzioni di competenza degli Estav, alcune delle quali appaiono di interesse per l’Area Vasta Avellino – Benevento. Ma qualsiasi proposta che voglia definirsi concreta e non sia solo frutto di una teorica adesione ad un modello o ad una idea deve partire dall’analisi della situazione esistente sul territorio considerato e dai bisogni che lo stesso esprime. Il Bilancio 2013 chiude con un previsionale di 9 milioni di utile. Tabella riassuntiva anni 2011, 2012 e 2013 Anno 2011 Contributo da Regione 513.131.300 Valore della produzione 597.622.937 Costo della produzione 577.278.245 Risultato d’esercizio + 20.344.692 Anno 2012 485.662.000 570.297.262 572.763.920 - 2.466.858 Anno 2013 484.281.000 564.120.000 555.071.000 + 9.049.000 Altre criticità Essendosi ritenuto indispensabile, porre in essere anche tutta una serie di attività, necessarie per la crescita dell’Azienda, in modo da riqualificare e riorganizzare l’offerta aziendale, sia pure nell’ottica della riduzione del disavanzo regionale di cui al Piano di Rientro, ma anche finalizzata al raggiungimento di ulteriori obiettivi specifici e operativi aziendali, si è utilizzato, quale utile strumento di supporto, l’analisi S.W.O.T., che analizza il contesto (interno ed esterno) nel quale collocare le azioni da intraprendere. Tale strumento ha consentito di visualizzare in maniera chiara e sintetica, in un’ottica sistemica, le variabili che possono agevolare o ostacolare il raggiungimento delle obiettivi, distinguendo fra fattori legati all’ambiente esterno e fattori legati all’organizzazione interna, consentendo, così, di orientare in modo più efficace le scelte strategiche ed operative a venire. ANALISI S.W.O.T. Punti di forza (Strenght) Punti di debolezza (Weakness) • Continuità dello scrivente nella gestione fino • Insufficiente integrazione fra le ex AA. SS. al 2014; LL. AV1 e AV2; • Risultato positivo del Bilancio; • Insufficiente integrazione ospedale territorio; • Condivisione della missione e dei valori etici di governo dell’Azienda; • Logistica carente nella sede legale; • Stabilità ed omogeneità del gruppo di • Carenza di personale; governo centrale dell’Azienda; • Incompleta riconversione dei direttori di • Credibilità nei confronti delle parti sociali e distretto alla programmazione territoriale; dei sindacati; • Skills assenti nelle direzioni centrali • Posizionamento strategico dei PP. OO. per • Presenza di popolazione anziana superiore azioni di confine; rispetto alla media regionale e trascuratezza • Numero operatori corretto per la delle problematiche area anziani per le riorganizzazione della forza lavoro; patologie neurodegenerative; • Vacanze nelle posizioni di vertice delle UU. • Condizioni di disagio territoriale; OO. CC. ospedaliere; • Leggi regionali di governo vigenti e da raccordare con il Piano di Rientro; Opportunità (Opportunities) Minacce (Threats) • Consapevolezza delle parti sociali delle • Reazioni al cambiamento delle categorie difficoltà nazionali e regionali; interessate agli interventi di razionalizzazione (OO. SS., dirigenza, • Affidamento di delega operativa solo in comparto, Medici convenzionati); forza della credibilità della gestione; • Difesa corporativa del territorio; • Riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera e laboratoristica; • Rifiuto alla verifica ed all’integrazione; • Creazione Area Vasta provinciale (BN – • Cambiamenti e funzioni riorganizzative AV); dell’Ospedalità privata; • Sviluppo della tecnologia informatica, a • Incapacità dei privati alla ridefinizione di un supporto dei processi di regolazione e di nuovo modello di offerta nell’area sociogovernance e dei sistemi operativi sanitaria; organizzativo - gestionali; • Mancata risposta della popolazione alla 15 • • • Distanza dalla pubblica commistione in politica; Impronta al raggiungimento di risultati a breve; Attesa della opportunità di ridisegno del nuovo atto di organizzazione; • riorganizzazione; Difficoltà dei comuni a sostenere la spesa compartecipata; La situazione dell’ASL Avellino riassunta nell’analisi SWOT, in parte, ha evidenziato criticità proprie del sistema sanitario regionale, in parte, peculiari di questa realtà aziendale, ma ha evidenziato, altresì, punti di forza interni esistenti e opportunità esterne che associate alla dimensione “laboratorio” della ASL, consentono di avviare sperimentazioni, verificabili e misurabili. Ciò consentirebbe, inoltre, da parte della popolazione stessa, una valutazione diretta della politica sanitaria aziendale, quale risposta appropriata ai bisogni dei cittadini nelle prestazioni e nei servizi erogati, attraverso modelli organizzativi anche innovativi attivati anche grazie ad una corretta gestione delle risorse disponibili. Infine occorrerebbe sostanziare detta autonomia anche in una maggiore flessibilità nell’utilizzo di ore di specialistica ambulatoriale e nella contrattazione con il privato accreditato, attese le peculiarità e le esigenze proprie di ogni singola realtà incompatibili con una rigida gestione centrale che, necessariamente, non potrebbe considerare tutte queste diverse variabili. Nodi costitutivi Si sono, così evidenziati i punti critici di fondo su cui maggiormente si è concentrata l’azione di reingegnerizzazione della ASL: • attuazione, secondo crono programma operativo, il Piano Attuativo Aziendale di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, in attuazione del DCA 49/2010 e s.m.i. del quale si parlerà approfonditamente nei paragrafi successivi; • operare secondo una nuova concezione organizzativa ispirata a reali principi di territorialità e di responsabilità. Lo sforzo è stato ed è tuttora, quello di determinare gli elementi di base per creare una Azienda, ancorché sanitaria • riorganizzazione delle risorse umane al fine di eliminare sacche di inefficienza e proiettare gli stessi verso una nuova visione del lavoro, non più verticale, ma per funzioni; • semplificazione dell’azione amministrativa anche attraverso l’implementazione informatica dei processi e delle comunicazioni LA MISSION DELL’AZIENDA La missione dell’Azienda Sanitaria Locale Avellino, la cui nascita è stata sopradescritta, è contribuire alla promozione, al mantenimento e allo sviluppo dello stato di salute della popolazione di riferimento e dei cittadini presenti nel territorio di competenza che si trovino nelle condizioni di bisogno assistenziale, assicurando la disponibilità e l’accesso all’intera gamma di tipologie di assistenza, di servizi e di prestazioni contemplati dai livelli essenziali ed uniformi di assistenza. Pertanto la stessa si impegna a garantire il rispetto dei diritti e attenzione alle esigenze degli utenti dei servizi, con riconoscimento della centralità del paziente, valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili, articolazione delle strutture organizzative in base a criteri che individuano livelli adeguati di attività da svolgere, individuazione delle responsabilità e della correlata autonomia dei diversi livelli organizzativi in relazione al perseguimento degli obiettivi nel rispetto delle risorse, rispetto del principio dell’economicità nell’impiego delle risorse, trasparenza nelle decisioni organizzative ed ampia partecipazione dei professionisti e degli operatori, attraverso il miglioramento ed il potenziamento degli strumenti comunicativi/informativi e lo sviluppo di nuove conoscenze e competenze (formazione continua); si impegna, inoltre, ad assicurare un uso appropriato delle risorse tecnologiche e strumentali a disposizione e a garantire i principi del miglioramento continuo della qualità delle prestazioni sanitarie e le condizioni di sicurezza per gli utilizzatori stessi e per gli utenti, nel rispetto, nel periodo particolare di riferimento, delle limitazioni imposte dal Piano di Rientro. L’assetto organizzativo dell’Azienda Avellino si concretizza ricorrendo al modello Dipartimentale e Distrettuale. L’Azienda intende implementare un modello organizzativo a rete con la massima integrazione delle strutture presenti sul territorio, così per la rete dell’emergenza cardiologica basata su collegamenti veloci tra 16 territorio, centri periferici (spoke) e centri di riferimento (hub); per la rete dell’ictus cerebrale acuto: Stroke Unit; per la rete Materno - Infantile e per la rete delle Cure Riabilitative e di Lungodegenza. Le Macrostrutture Aziendali sono: • i presidi ospedalieri; • i distretti sanitari; • i dipartimenti strutturali LA VISIONE La visione strategica dell’Azienda è rivolta a consolidare un sistema organizzativo capace di garantire caratteristiche di appropriatezza , di efficacia, di adeguatezza e di qualità dei servizi offerti ai cittadini rispetto ai loro bisogni ed attese, orientato al miglioramento continuo della qualità della propria offerta e rivolto alla ricerca della soddisfazione del cittadino e degli operatori in un contesto di ottimizzazione della gestione delle risorse disponibili. L’Azienda, per orientare le proprie azioni, si configura come: • un’organizzazione di tipo reticolare, differenziata ed integrata internamente e nel più vasto territorio regionale al fine di rendere disponibili alla popolazione servizi di eccellenza sostenibili nel tempo; • un’organizzazione che cura il proprio capitale professionale e che sia capace di fornire • opportunità di crescita e di carriera alle competenze presenti che, in possesso dei requisiti previsti, sappiano distinguersi per capacità, autorevolezza e impegno; • un’organizzazione che, a parità di opportunità qualitativo - economiche, privilegi i rapporti con il contesto socio-economico del territorio di riferimento nell’ambito di una più generale politica di alleanza per la salute ed il benessere della popolazione. Per perseguire la sua strategia l’Azienda ricerca sinergie con le altre Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Campania, in primis con l’A. O. “Moscati” di Avellino, con le strutture private accreditate, con le organizzazioni a scopo non lucrativo e con il volontariato. L’Azienda fa affidamento su personale professionalmente qualificato che dia pratica attuazione ai valori e ai principi organizzativi assunti a riferimento, seppure nel pieno rispetto dei vincoli di bilancio imposti alla Regione Campania dal Piano di Rientro. I VALORI FONDANTI Rappresentano i criteri che orientano gli scopi, le intenzioni e le azioni di tutte le persone che lavorano nell’Azienda e che contribuiscono alla copertura della sua missione; costituiscono il comune punto di riferimento per la definizione dell’interesse generale dell’organizzazione aziendale. Affidabilità L’Azienda nell’insieme delle sue componenti agisce adeguando con continuità e costanza le azioni, i comportamenti e il servizio prodotto alla necessità della popolazione di riferimento, alle priorità e agli obiettivi a tal fine fissati. Gli impegni vengono assunti limitatamente alle aree nelle quali si è in grado di assicurare, mantenere e sviluppare i livelli di competenza. Più nello specifico significa: dichiarare a priori ciò che si può e si vuole fare mantenere la parola data nei confronti dell’esterno e dell’interno rispettare i tempi stabiliti risolvere problemi e situazioni estemporanee di emergenza assicurare la coerenza delle azioni e dei risultati agli impegni assunti assicurare efficienza e tempestività nell’assolvimento degli impegni assunti senza necessità di solleciti ricercare con tenacia le soluzioni dei problemi complessi, soprattutto quando attengono alla parte di popolazione più debole Centralità del cittadino Il sistema dei servizi concentra l’attenzione, l’impegno e la pratica professionale sulla ricerca della soddisfazione del cittadino sviluppando rapporti di fiducia e comprensione. Deve anche rendere facilmente disponibili e accessibili le informazioni necessarie all’utente / cliente per il proprio orientamento, la scelta e l’accesso alle prestazioni di cui necessita. Deve impegnarsi nel miglioramento continuo della qualità dei servizi. A tal fine è necessario che le persone che prestano la propria attività in nome e per conto dell’Azienda operino per: • ricercare le ragioni e gli obiettivi che sottendono alle posizioni degli interlocutori 17 • rendere sistematicamente disponibili informazioni e notizie utili alla scelta consapevole delle prestazioni e dei servizi, delle sedi e delle modalità di erogazione degli stessi, stimolando suggerimenti sui servizi ricevuti per migliorarne la qualità • adeguare l’organizzazione dei servizi alle necessità dei target assistenziali ed evitare prestazioni non appropriate • privilegiare prestazioni che, a parità di efficacia ed efficienza, siano meno invasive, rispettando l’integrità della persona ed il suo mantenimento nel contesto sociale • accompagnare, quando necessario, l’utente/cliente attraverso la complessità dell’articolazione dei servizi aziendali sino a completa soddisfazione del bisogno (presa in carico, percorsi diagnostico terapeutici e profili di assistenza). Efficacia e risultati Il processo decisionale seleziona le azioni basate su prove di evidenza nella capacità di raggiungere gli obiettivi assistenziali ed organizzativi perseguibili. Più specificamente: Rispettando ed applicando le regole di funzionamento dell’Azienda e del suo sistema di riferimento Motivando e supportando il processo di allocazione delle risorse privilegiando la soluzione di problemi prioritari Esplicitando e motivando i comportamenti e le decisioni rendendoli comprensibili agli interlocutori Esplicitando i criteri di scelta Fissando a priori gli strumenti e i criteri di verifica dei risultati e delle competenze Equità L’Azienda garantisce, a parità di bisogno e di competenza, pari e tempestiva opportunità di accesso alle prestazioni, ai servizi, alle facility e agli strumenti messi a disposizione dell’Azienda dal SSN per assicurare alla popolazione di riferimento livelli di assistenza uniformi nell’intero ambito territoriale aziendale ed adeguati nella loro appropriatezza e qualità nonché economicamente sostenibili. Flessibilità L’Azienda incentiva la volontà e stimola la capacità di adeguare il comportamento e l’uso delle risorse ai cambiamenti interni ed esterni all’Azienda, rendendo sensibile e specifica l’azione e l’intervento al bisogno assistenziale o organizzativo a cui deve essere data risposta, sviluppando la capacità di rispondere in condizioni non standard e non condizionando la realizzazione di un compito alla sua esclusiva coerenza con il ruolo ricoperto. Trasparenza Garantisce la libera circolazione delle idee e delle informazioni sulle procedure, sulle risorse e sui risultati, la visibilità e la comprensibilità del processo decisionale internamente ed esternamente all’Azienda. In particolare significa: Definire regole esplicite nell’acquisizione e nella cessione dei servizi o prestazioni e diffonderne la conoscenza Informare costantemente sullo stato di avanzamento verso gli obiettivi e sul grado del loro raggiungimento Stimolare con tutti i possibili strumenti la distribuzione ed il ricevimento di informazioni utili al miglioramento organizzativo Esplicitare i diversi livelli di autonomia e di responsabilità decisionale Dichiarare esplicitamente obiettivi, attese e impegni Valorizzare il capitale umano e professionale Valorizzare l’apporto individuale di gruppo ai risultati positivi per la persona che usa i servizi, per l’efficacia, l’efficienza e il clima dell’organizzazione aziendale Rendere disponibili le informazioni possedute sul contesto, sui processi, sugli obiettivi e sulle prospettive di carriera Rendere prioritariamente disponibili ai professionisti interni, in possesso di titoli accademici e professionali coerenti, le prospettive di carriera nell’ambito dell’ordinamento e dell’organizzazione aziendale, ricorrendo al reclutamento esterno in caso di evidente valore aggiunto di autorevolezza e competenza professionale Supportare il miglioramento professionale e organizzativo con adeguati percorsi formativi Adeguare i sistemi premianti all’importanza del ruolo assolto e al risultato prodotto Favorire la partecipazione dei cittadini nella definizione delle prestazioni sanitarie e nella fruizione dei servizi. 18 PRINCIPI E CRITERI DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO L’Azienda Sanitaria Locale Avellino dà attuazione al principio di cui al D.L.vo 29/93 e s.m.i., di esplicita ed adeguata distinzione fra le funzioni di programmazione, indirizzo, controllo da un lato, e le funzioni di organizzazione e gestione dall’altro, in un quadro di chiara determinazione di competenze e di responsabilità della Direzione Generale e quelle della Dirigenza e dei vari livelli operativi dell’Azienda, nella logica della responsabilizzazione a cascata e della massima valorizzazione della dirigenza e di tutte le risorse professionali. L'organizzazione ed il funzionamento dell'Azienda Sanitaria Locale saranno disciplinati più in dettaglio con l’atto aziendale, da adottarsi, nonché con i regolamenti aziendali attuativi, in conformità alla legislazione statale e regionale ed ai correlati livelli di pianificazione, nel rispetto degli ambiti di autonomia e responsabilità nella gestione tecnico-professionale, amministrativa e finanziaria del settore operativo di competenza, implicanti anche il potere di adottare atti aventi rilevanza esterna. Il Direttore Generale, fatto salvo il principio di separazione sopra richiamato, può delegare le proprie funzioni con riferimento ad ambiti settoriali di attività o all’adozione di singoli atti, secondo principi e modalità che faranno riferimento sia al principio dell’attribuzione sia a quello della delega, secondo modalità che saranno esplicitate successivamente. In coerenza al principio summenzionato, la gestione dell’Azienda è informata a criteri di programmazione sulla base delle linee del Piano Sanitario Regionale, dei documenti programmatici regionali e della pianificazione strategica. L'organizzazione e le attività aziendali sono improntate a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, e sono rivolte ad assicurare, nel rispetto degli obiettivi posti dagli atti di pianificazione nazionale e regionale, nonché dal Piano di rientro, l'erogazione delle prestazioni essenziali ed appropriate, lo sviluppo del sistema qualità dell'Azienda, la massima accessibilità ai servizi per i cittadini, l'equità delle prestazioni erogate, il raccordo istituzionale con gli enti locali per il tramite della Conferenza dei Sindaci e della Conferenza dei Sindaci di Distretto, il collegamento con le altre organizzazioni sanitarie e del volontariato, nonché la ottimizzazione ed integrazione delle risorse e delle risposte assistenziali tenendo conto anche degli esiti della concertazione con particolare riferimento alla programmazione posta in essere dalle strutture sanitarie di cura e riabilitazione nonché dai laboratori, ecc.. L'Azienda informa, sulla base della pianificazione strategica, la propria gestione ai principi della programmazione e del controllo, individuando nel sistema budgetario lo strumento fondamentale anche in riferimento al complesso delle responsabilità direzionali, dirigenziali ed operative ai vari livelli. L'Azienda persegue le finalità di cui sopra utilizzando la propria capacità generale di diritto privato, salvo che nei casi in cui la legge espressamente le attribuisce poteri pubblicistici come tali da esercitare nelle forme tipiche del procedimento amministrativo ai sensi della legge n.241/1990 e s. m. i.. 19 PARTE SECONDA La pianificazione strategica triennale Il piano attuativo della ASL in estrema sintesi Il piano di riassetto e riqualificazione della rete ospedaliera e territoriale, così come deliberato dalla Regione Campania con il Decreto n.49 del 27/09/2010 in coerenza con il piano di rientro, ha rappresentato una reale opportunità per il territorio della ASL Avellino di determinare, in funzione del mutato quadro epidemiologico e della indispensabile garanzia di qualità delle cure, una riqualificazione dell’offerta dei servizi sanitari e socio sanitari. Alla luce di quanto definito dal Decreto del Commissario ad Acta n. 32 del 16.05.2011 “Approvazione del Piano Attuativo dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino con prescrizioni”, come modificato dal Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012, l’Azienda ha avviato la riorganizzazione dei processi assistenziali, fondamentalmente centrata sulla necessità di affrontare in modo nuovo e qualificato le esigenze derivanti dalle condizioni di cronicità e disabilità della popolazione di riferimento, destinate ad aumentare progressivamente nel tempo. Il Piano Attuativo è stato progettato al fine di garantire: • continuità e qualità dell’assistenza nel lungo periodo; • appropriatezza dei regimi assistenziali offerti (residenziali, semiresidenziali, domiciliari, ecc.); • decentramento della risposta che favorisca il permanere del soggetto nel proprio contesto sociale; • efficienza e l’ottimizzazione della rete dell’emergenza territoriale. In linea con le disposizioni regionali, dunque, l’offerta di salute del territorio di competenza dell’ASL Avellino si è modificata, prevalentemente, in funzione del rispetto della congruità dimensionale delle strutture di ricovero per acuti e di ricovero pubblico di tipo riabilitativo, ma anche per adeguare in modo ottimale la risposta a specifici mutati bisogni assistenziali dei cittadini. L’attuale situazione di particolare criticità nella gestione dei posti letto e la successiva dismissione delle unità operative medico – chirurgiche del Presidio Ospedaliero di Bisaccia e la caratterizzazione del P.O. di S. Angelo dei Lombardi quale struttura riabilitativa, in uno con la implementazione del P.O. di Ariano I., ha richiesto una riorganizzazione complessiva del sistema, finalizzata alla continuità assistenziale, integrando, contemporaneamente, sia l’attività di ricovero in urgenza sia quella programmata ed armonizzandola con i diversificati livelli assistenziali presenti sul territorio. Nello specifico è obiettivo dell’Azienda, implementare e portare a conclusione nel triennio considerato i seguenti processi: 20 Efficientamento della rete ospedaliera 1) Riconversione della struttura di Bisaccia Relativamente alla riconversione del P.O. di Bisaccia in Struttura territoriale Polifunzionale per la Salute, la ASL ha inteso, con il Piano Attuativo approvato con DCA 32/2011, disegnare un modello assistenziale integrato ove trovano opportuna collocazione le strutture residenziali destinate all’assistenza nell’ambito della disabilità, dello stato vegetativo persistente, della terminalità, della psichiatria oltre che l’attività di day service medico e chirurgico in raccordo funzionale con i PP. OO. di Ariano I. e S. Angelo dei L. presenti sul territorio. Tale configurazione è finalizzata a rendere di fatto operativo il rispetto dei requisiti di appropriatezza dei ricoveri ospedalieri, destinando a livelli assistenziali differenti per intensità di cura i casi precedentemente trattati in regime ospedaliero oppure in strutture non completamente idonee alle patologie presenti. Il processo di riconversione del P.O. di Bisaccia in SPS, avviato nel periodo finale della gestione commissariale della ASL Avellino ha richiesto una complessa fase di pianificazione e attuazione di azioni ed interventi, resi più difficili dai contenziosi istauratisi a seguito dei vari ricorsi al TAR e dalle intervenute disposizioni regionali (DCA 29/2012) di modifica al DCA di Riassetto della rete ospedaliera n. 49/2010 e al citato DCA 32/2011. Ciò premesso lo stato dell’arte rispetto al processo di riconversione dell’ex P.O. di Bisaccia è il seguente: 1.1 Attivazione della SIREstensiva Psichiatrica avvenuta, con il trasferimento dei pazienti da Morra de Sanctis, il giorno 01.05.2012, che dispone di n. 18 posti letto per ricovero a ciclo continuativo. La struttura è stata istituita con Delibera aziendale n. 245 del 12/03/2012, e fa riferimento per quanto attiene agli indirizzi tecnico organizzativi alla U. O. S. M. di S. Angelo dei L.; 1.2 Riorganizzazione dell’emergenza psichiatrica: i posti letto attivi del SPDC di Solofra, che il decreto n. 32/2011 dichiarava elevabili a n. 20 in attesa della istituzione del secondo SPDC presso il P.O. di Ariano I., sono n. 16, non avendo mai proceduto, di fatto questa Azienda, alla trasformazione strutturale della unità operativa, in quanto la dotazione, rimasta tale fin dal primo giorno di attuazione del piano, è in grado di soddisfare adeguatamente la domanda di ricovero, offrendo una degenza media di 8,25 al di sotto della degenza media nazionale superiore ai 12 giorni ed un tasso di utilizzo pari al 68,34%, garantendo, pertanto, la disponibilità costante di accoglienza ai cittadini residenti e non; di fatto i dati di attività, rilevati periodicamente, dimostrano che la scelta di istituire il secondo SPDC presso il PO di Ariano I. risulta, allo stato, non congrua; 1.3 Dismissione U.O. di Chirurgia Generale del P.O. di Bisaccia Con Deliberazione n. 341 del 23.12.2011 - Piano Attuativo Aziendale. Determinazioni – è stato approvato il cronoprogramma analitico relativo alla dismissione della U.O.C. di Chirurgia Generale presso il P.O. di Bisaccia e all’attivazione dell’Ambulatorio di Chirurgia. All’atto della dismissione avvenuta il giorno 23 gennaio 2012, data in cui è stato disposto il blocco dei ricoveri presso detta unità operativa i pazienti ricoverati sono stati valutati e dimessi ed è stata data opportuna informativa ai cittadini della possibilità di effettuare visita ed eventuale intervento presso le UU.OO. di Chirurgia Generale dei Presidi di Ariano I., S. Angelo dei L. e Solofra, che assicurano di fatto l’assistenza sia in urgenza che in elezione. Dalla stessa data è attivo presso la nascente SPS l’ambulatorio di chirurgia rivolto anche all’utenza esterna. 1.4 Ristrutturazione per Hospice presso la SPS di Bisaccia: con Deliberazione n. 342 del 23.12.2011 – Realizzazione lavori di ristrutturazione, Hospice Bisaccia – si è avviato il percorso per l’approvazione e la successiva realizzazione dei lavori di ristrutturazione/adeguamento presso la struttura di Bisaccia degli spazi dedicati ad accogliere le funzioni del nuovo Hospice aziendale, di n. 10 posti letto. Successivamente, con Deliberazione n. 103 del 26.01.2012 – Realizzazione lavori di ristrutturazione, Hospice di Bisaccia: integrazioni – si provvedeva, altresì ed opportunamente, nell’ottica del contenimento dei costi imposto dalle disposizioni regionali relative al piano di rientro dal disavanzo e dalle nuove indicazioni contenute nel Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012, a ridefinire l’importo per la progettazione e direzione dei lavori e a scegliere una procedura più veloce e funzionale al fine di recuperare i tempi di realizzazione in virtù dello slittamento, di almeno un semestre, del cronoprogramma originariamente definito, per effetto dei continui rallentamenti indotti dal contenzioso. 21 Sulla scorta degli indirizzi tecnico scientifici emersi nel corso dei più recenti congressi nazionali della Società Italiana di Cure Palliative e della Fondazione Italiana di Leniterapia, la direzione ha inteso apportare, al progetto iniziale, delle modifiche relative alla realizzazione di una Audio Video - Sala entertainment ed uno spazio verde interno dedicato alle esperienze sensoriali degli ospiti. Allo stato i lavori sono in corso di ultimazione come le procedure per l’acquisizione di arredi e strumentazioni. L’avvio delle attività è previsto per i prossimi mesi; 1.5 Trasferimento del presidio di Continuità Assistenziale presso la SPS di Bisaccia: nell’ottica di poter fornire l’assistenza primaria notturna e festiva anche alle istituende strutture residenziali della SPS è stato disposto, dal 1 agosto 2012, il trasferimento del presidio di CA dai locali comunali allo stabile della struttura polifunzionale, garantendo spazi adeguati ed accoglienti per l’utenza dell’area; 1.6 Ridefinizione attività ambulatorio radiologico in teleconsulto: Le attività di radiologia di base sono assicurate presso la SPS di Bisaccia da un ambulatorio radiologico in rapporto funzionale con la U.O. di Diagnostica per Immagini del P.O. di S. Angelo dei L. in teleconsulto. 1.7 Attivazione del Centro Prelievi presso la SPS di Bisaccia e riallocazione/ampliamento attività ambulatoriali: E’ stato elaborato il piano di conversione in centro prelievi del laboratorio di analisi cliniche del presidio ospedaliero, come indicato dal Decreto Commissariale n. 55/2010 e si è proceduto all’adeguamento ristrutturazione dei locali destinati ad attività ambulatoriale. Il Centro Prelievi è stato attivato il 1 agosto 2013 e l’attività ambulatoriale, avviata nel mese di marzo 2013 riguarda le branche di endocrinologia e diabetologia, neurologia, cardiologia, chirurgia; si sta procedendo all’analisi delle necessità emergenti al fine di implementare l’assistenza specialistica ambulatoriale in accordo con la direzione di distretto di S. Angelo dei L. e dei presidi ospedalieri, in attesa della pubblicazione delle disposizioni regionali in materia di day service chirurgico. • Dismissione Unità Operative di Medicina Generale e Lungodegenza: con delibera aziendale n. 362 del 12.03.2013 è stato definito il cronoprogramma dettagliato delle azioni da intraprendere al fine di procedere alla definitiva dismissione dei due reparti di degenza dell’ex P.O. di Bisaccia che si è realizzata in data 19/04/2013, dopo una specifica fase di valutazione dei pazienti e dimissione verso il domicilio/ strutture residenziali RSA o verso i reparti di Medicina dei PP. OO. di Ariano I., S. Angelo dei L. e Solofra. • Dismissione U.O. Farmacia dell’ex P.O. di Bisaccia: in data 31.05.2013 è stata avviata la fase di dismissione della Farmacia del Presidio ospedaliero di Bisaccia che si è conclusa il 08/08/2013 con il trasferimento presso la U.O. Farmacia Ospedaliera del P.O. di S. Angelo dei L. delle attività di distribuzione e controllo di farmaci e presidi necessari alle attività in essere e nascenti presso la SPS; tale attività è stata regolamentata da apposita procedura. • Realizzazione RSA per disabili. e’ in corso la pubblicazione del progetto definitivo di ristrutturazione/ adeguamento dei locali per la RSA a carattere riabilitativo di n. 20 p.l. • Realizzazione Speciali Unità per l’Accoglienza Permanente presso la SPS. Alla luce del Decreto Commissariale n. 70 del 25.06.2012 – Approvazione dei documenti di definizione dei requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici per l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio delle attività sanitarie a carattere residenziale per persone in stato vegetativo in Speciali Unità di Accoglienza Permanente (S.U.A.P.), definizione dei requisiti ulteriori per l’accreditamento istituzionale – Integrazione DGRC 7301 del 31 dicembre 2001 e Regolamento Regione Campania 1 del 22.06.2007 e adozione della Scheda di valutazione sanitaria – clinico funzionale, è stata inoltrata, alla Struttura Commissariale regionale, richiesta di integrazione al Piano Attuativo ASL per elevare a n. 10 i p. l. previsti (n. 5, anche in considerazione dello studi di fattibilità, progettuali e logistici affrontati). Si è in attesa di riscontro. In ogni caso la Direzione aziendale ha ritenuto utile ed opportuno stabilire un contatto con la struttura riabilitativa di Montecatone - Imola, centro di riferimento per il trattamento riabilitativo delle cerebro e medullo 22 lesioni, al fine di poter procedere ad una progettazione quanto più aderente ai bisogni assistenziali dei pazienti in SV e garantire processi clinici ed organizzativi i più innovativi possibile. • Attivazione PSAUT presso la SPS di Bisaccia. In data 10.04.2013 è stata attivata la sede destinata, così come indicato nella normativa regionale in materia (DGRC n. 1268 del 16 luglio 2009, DCA n, 49/2010), alle attività di primo intervento in cui è prevista l’assistenza medica per casi di minore complessità, l’osservazione medica breve e la piccola chirurgia, interventi finalizzati alla stabilizzazione del paziente in fase critica e la eventuale attivazione del trasporto presso l’ospedale più vicino. Queste attività sono regolarmente svolte presso il presidio che è dotato di spazi, arredi ed attrezzature idonee agli interventi di primo soccorso e di personale specificamente formato. 2) Riconversione del Presidio Ospedaliero di S. Angelo dei L. in “struttura di primo livello” La fase di implementazione e riqualificazione del P.O. di S. Angelo dei L. come Struttura Riabilitativa è stata condizionata, relativamente al rispetto del cronoprogramma previsto dal citato Decreto Commissariale 32/2011, dalla pubblicazione del Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012 – Riassetto rete ospedaliera della Provincia di Avellino. Determinazioni. In virtù di detto DC di modifica dei precedenti e già citati Decreti del Commissario ad Acta n. 49/2010 e n. 32/2011, la ASL Avellino, con Deliberazione n. 731 del 30.05.2012 - Modifiche ed integrazioni alla Pianificazione attuativa della ASL Avellino in funzione del Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012 – approvava il documento “Integrazioni e modifiche del Piano Attuativo ASL Avellino”. Tale documento, incentrato sulla rimodulazione dei ruoli delle strutture ospedaliere, sul potenziamento dell’assistenza e dei servizi forniti sul territorio relativamente alle esigenze derivanti dalle condizioni di cronicità e disabilità, sulla maggiore integrazione tra i servizi esistenti e quelli previsti nella programmazione e sulla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del sistema locale, prevedeva, in particolare per il P.O. “G. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi, il mantenimento di un Servizio di Pronto Soccorso, le cui attività non sono mai state sospese, il ripristino dell’Area Chirurgica con 14 posti letto di ricovero ordinario + 2 p.l. di Day Surgery, attività tuttora in funzione e mai sospese, + 2 p.l. di Day Hospital ortopedico (per i quali necessitano unità di personale medico specialistico non in organico e per la cui assunzione è stata inoltrata richiesta in deroga al blocco del turnover imposto dal piano di Rientro) + 2 p.l. di Terapia Intensiva post-chirurgica (per i quali necessitano unità di personale medico non in organico. E’ stato predisposto (Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013), dopo numerose necessarie rettifiche della ridistribuzione dei profili professionali e delle sedi temporanee e definitive di destinazione del personale, il piano di riallocazione di tutto il personale precedentemente in servizio presso le Unità Operative dismesse presso l’ex P.O. di Bisaccia, condiviso con le OO. SS. nel corso di varie sedute di confronto; sulla base di detto piano si è proceduto alla dislocazione dei dipendenti presso le UU.OO. di Chirurgia e Medicina Generale del P.O. di S. Angelo dei L. e le sedi distrettuali di S. Angelo di L. e Calitri, le postazioni SAUT territoriali, alcuni dei quali in via temporanea in attesa dell’attivazione delle nuove strutture residenziali presso la SPS di Bisaccia. 3) Riconversione del Presidio Ospedaliero di Ariano I. in “struttura di secondo Livello”. A seguito delle citate dismissioni delle Unità Operative dell’ex presidio Ospedaliero di Bisaccia, si è provveduto al trasferimento dei dirigenti medici chirurghi e di medicina interna anche presso il presidio di Ariano I al fine di potenziarne le Unità Operative di Chirurgia e Medicina Generale, incrementando, dunque, il personale in parte carente per effetto del blocco del turnover (Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013). In riferimento alla realizzazione delle reti, così come previsto dal decreto 49/2010 e S.m.i. l’Azienda ha definito i nuovi percorsi concordandoli con l’A.O. Moscati, struttura inserita al 3° livello dell’emergenza, Centro Hub di 2° livello per l’emergenza cardiologica e neurologica. E’ stato siglato ed approvato dalla Struttura Commissariale regionale il protocollo d’intesa con l’A.O. Moscati ed il relativo documento tecnico per la pianificazione delle azioni e degli interventi per la costituzione della rete Provinciale dell’ictus ( Delibera A.O. Moscati n. 838 del 21 novembre 2013), secondo quanto indicato nel Decreto Commissariale n. 44 del 14.05.2013 – Atto di indirizzo per l’organizzazione dell’assistenza per l’ictus cerebrale (stroke unit). Determinazioni. 23 Anche in questo caso l’attuazione di quanto previsto da detto protocollo è subordinato al potenziamento delle risorse professionali specifiche, come approvato dagli stessi organi regionali. Si fa notare che questa Azienda, al fine di adeguare le strutture di competenza ai requisiti previsti dalla vigente normativa in tema di sicurezza antincendio, si è fatta carico di realizzare una serie di consistenti lavori, con fondi propri di bilancio, riservando la priorità di tali interventi, proprio alle strutture ospedaliere. Si può facilmente comprendere che la complessa operazione di trasformazione, riconversione, potenziamento delle strutture richiamate nella nota di cui all’oggetto, non può prescindere da tali necessità di intervento strutturale preliminare ed irrinunciabile, rilevate in corso d’opera, e che hanno determinato e potrebbero ancora condizionare il rispetto dei tempi di realizzazione di quanto previsto dai decreti commissariali e dagli atti dell’azienda. Quanto poi al versante territoriale, l’approccio è stato quello di migliorare l’offerta andando a ridefinire la mission distrettuale sia come luogo di produzione che di committenza, riprogettare l’organizzazione della prevenzione rafforzando il livello produttivo territoriale, condividere con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali nuovi percorsi anche sperimentali di istituzione delle unità complesse delle cure primarie. Naturalmente ogni cambiamento organizzativo realizzato dalla Asl Avellino ha trovato supporto in una costante azione formativa, con il risultato di aver consolidato un patrimonio culturale di conoscenze e competenze fra i dipendenti aziendali dai risvolti senza dubbio positivi per la salute dei cittadini. OBIETTIVI STRATEGICI DELLA DIREZIONE AZIENDALE Il programma di attività individuato prioritariamente per il 2014, ma poi estensibile al successivo biennio 2015 – 2016, attiene innanzitutto al contributo che l’Azienda Sanitaria Locale Avellino è tenuta a fornire per concorrere alla riduzione del disavanzo regionale. In linea con le indicazioni della DGRC n. 460/2007, della Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23/04/2010 s. m. i. e con i decreti del Commissario ad Acta, gli obiettivi generali prioritari del presente Piano attengono alla attuazione della unificazione, riqualificazione e riorganizzazione della ASL di Avellino con il fine di conseguire nel periodo temporale indicato l’allineamento alle indicazioni regionali, alle indicazioni della Deliberazione del Consiglio dei Ministri, ed ai decreti del commissario ad acta, senza però trascurare la gestione corrente e le norme e disposizioni nazionali e regionali finalizzate al miglioramento della qualità dell’assistenza – Piano Sanitario Nazionale 2011/2013 – Piano Sanitario Regionale 2011/2013 – Programmi Operativi 2013/2015 in prosieguo del Piano di Rientro Decreto Commissario ad acta n. 82 del 05/07/2013. Gli obiettivi operativi riportano le singole azioni ed interventi suggeriti per assicurare la realizzazione delle finalità generali e specifiche previste. Di seguito si riportano gli obiettivi che la Regione Campania ha affidato al Direttore Generale della ASL Avellino. 24 DALLA DGRC N. 471 DEL 26/09/2011 – nomina del Direttore Generale della Azienda Sanitaria Locale di Avellino DELIBERAZIONE N. 01 DEL 04/10/2011 – Presa d’atto DGRC N. 471/2011 – Insediamento del Direttore Generale ed adempimenti consequenziali. Si assegnano gli obiettivi, generali e specifici, di salute, organizzazione e funzionamento dei servizi, e le disposizioni per la riduzione dei costi recate dal Piano di Rientro dal Disavanzo Sanitario di cui all’accordo Stato – Regione del 13 marzo 2007, approvato con DGRC n. 460/2007, e di tutte le conseguenti disposizioni attuative, tra le quali si citano espressamente: le DGRC n. 514/07, 517/07, 887/07, 1853/2007, 1900/2007, 1268/2008, 541/2009, 1269/2009, I Decreti del Commissario ad Acta in materia di tetti di spesa per gli operatori privati accreditati per gli esercizi 2010 e 2011 e successivi, Il Piano Ospedaliero Regionale (L. R. n. 16/2008, come modificato ed integrato dai successivi Decreti del Commissario ad Acta n. 29 del 8/5/2010, n. 42 del 14/7/2010 e n. 49 del 27/9/2010) e successivi, Gli obiettivi e le azioni specifiche di riduzione e contenimento dei costi stabiliti dalla DGRC n. 256/08 e s. m. i., Gli obiettivi di equilibrio economico stabiliti dal Decreto del Commissario ad Acta n. 42 del 9/6/2011 e s. m. i., I programmi di edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico – ex art. 20, l. n. 67/88 e s. m. i., Gli obiettivi assegnati in materia di efficienza contabile e finanziaria dalle DGRC n. 541/09, 1627/09 e s. m. i., Gli obiettivi assegnati dalla nota dell’AGC n. 20 prot. n. 0255500 del 25/03/2008 relativa alla tutela della salute e sicurezza nelle strutture sanitarie pubbliche e negli ambienti di lavoro della regione Campania e s. m. i., Tutti gli ulteriori, eventuali, interventi previsti con analoghe finalità; gli obiettivi derivanti dall’osservanza delle disposizioni contenute in tutti i Decreti del Commissario ad Acta per l’attuazione e la prosecuzione del Piano di Rientro, nei provvedimenti di legge in materia di sanità, con particolare riferimento al blocco del turn over ed alla riduzione dei fondi della retribuzione accessoria, nelle direttive emanate dal Commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di Rientro in base agli specifici programmi operativi di cui al Decreto Commissariale n. 45 del 20/06/2011 e s. m. i. 25 ULTERIORI OBIETTIVI DI SPECIFICO INTERESSE: SANITA’ ANIMALE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI: obiettivi strategici e obiettivi specifici del Piano Regionale Integrato dei controlli in materia di sicurezza alimentare e di sanità pubblica veterinaria, nonché le relative azioni; attuazione del Piano Nazionale Residui, del Piano Nazionale Alimentazione Animale, del Piano Nazionale sulla ricerca di OGM negli alimenti, del Piano Nazionale sulla ricerca dei residui di Fitosanitari nei prodotti alimentari. Successivi provvedimenti nazionali e regionali. FASCE DEBOLI: attuazione del decreto commissariale n. 6 del 4 febbraio 2010 e s. m. i. in merito alle tariffe per le strutture sociosanitarie RSA per anziani, disabili e cittadini affetti da demenze, regolamento di compartecipazione alla spesa dei cittadini. Attuazione del decreto commissariale n. 32 del 22 giugno 2010 e s. m. i. recante: “Procedure prescrittive attività di assistenza ambulatoriale e domiciliare di medicina fisica e riabilitativa e disposizioni relative all’elenco dei medici specialisti di assistenza riabilitativa (ex art. 44 e art. 26 legge 833/78) e protesica D.M. 332/99” per l’appropriatezza prescrittiva a cura dei medici prescrittori. Conseguimento dei target assegnati con DGRC n. 210/2009 e s. m. i. di “ incremento della popolazione anziana in ADI” e DGRC n. 427/2010 e s. m. i. “Meccanismo formale di premialità nell’ambito degli obiettivi di servizio del QSN 2007/2013. ASSISTENZA SANITARIA: Integrazione di tutti i punti di erogazione territoriali ed ospedalieri con il CUP aziendale, garantendo il rispetto dei tempi massimi di attesa, in conformità a quanto già previsto sia dal PNCTA (Piano Nazionale Contenimento Tempi di Attesa) di cui alla DGRC n. 170 del 10/02/2007 e s. m. i.. Conferimento dei flussi dati (compresi quelli del NSIS e del sistema TS) in maniera tempestiva e ad elevata qualità del dato. Corretta utilizzazione e/o alimentazione dei sistemi CUP/CUREP e Fascicolo Sanitario Elettronico. PREVENZIONE: attuazione del Piano regionale di Prevenzione 2010 – 2012 e s. m. i., pieno conseguimento degli obiettivi relativi ai sistemi di sorveglianza epidemiologica su malattie infettive e vaccinazioni, stili di vita (Passi, Passi d’Argento, Okkio alla salute, HBSC) survey screening oncologici e registri tumori aziendali. FARMACEUTICA: piena attuazione dei decreti commissariali inerenti alla razionalizzazione e contenimento della spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera: n. 15 del 3071172009, n. 14 del 19/3/2010; n. 44 del 14/7/2010, n. 47 del 10/9/2010; da n. 50 a n. 53 del 27/9/2010 e successivi. Gli stessi obiettivi dovranno, comunque, essere integrati da quelli individuati con successivi atti, provvedimenti aziendali e/o del commissario ad acta Di seguito si riportano gli obiettivi operativi/azioni da porre in essere o da implementare, se già avviate negli anni precedenti, ed obiettivi ulteriori, in linea con gli obiettivi strategici della Direzione Aziendale, di cui dovranno tener conto i dirigenti aziendali nella proposta di definizione degli obiettivi annuali. 26 OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI 2014 - 2016 2014 - 2016 Implementazione di corretti - Adozione del “Manuale dei principi contabili” per la rilevazione in contabilità dei principali fenomeni gestionali in modo da procedimenti contabili e predisporre bilanci di esercizio omogenei per contenuto e forma. - Adozione del “Regolamento di Amministrazione e Contabilità delle ASL” ispirato alle “Linee guida regionali alle quali far riferimento gestionali per la redazione dei propri documenti di programmazione, di gestione, dì rendicontazione e controllo. - Adozione del “Piano dei Conti di Contabilità Generale Unico Regionale”. - Regimentazione della tenuta della Contabilità Analitica in funzione delle “Linee guida” uniche regionali e redazione del Piano dei Centri di Costo e di Responsabilità, del Piano dei Fattori Produttivi e delle Schede di Budget che definiscono i principi per la tenuta della Contabilità Analitica. - Utilizzazione del “Modello di Nota Integrativa” unico regionale. - Adozione del “Manuale dei principi di consolidamento e delle relative procedure” unico regionale che definisce le regole per la predisposizione del Bilancio Consolidato Regionale. OBIETTIVI OPERATIVI 2014 - 2016 Riassetto della rete ospedaliera Aziendale, Verifica dell’appropriatezza delle prestazioni INTERVENTI 2014 - 2016 Di seguito sono individuate alcune azioni congruenti alla razionalizzazione e miglioramento della qualità ed efficienza dei PP. OO.: -Adozione di provvedimenti finalizzati alla definizione dei nuovi standards qualitativi e quantitativi caratterizzanti la rete ospedaliera. - Attuazione del Decreto del Commissario ad acta n. 5 del 30.09.2009 e s.m.i.: riduzione dei DRG ad alto rischio di inappropriatezza nei limiti numerici previsti dal medesimo decreto. – Attivazione day service. - Attivazione OBI. - Potenziamento della preospedalizzazione, della dimissione protetta e di forme alternative al ricovero ordinario. - Verifica appropriatezza tagli cesarei. -Promozione del nuovo modello assistenziale PACC. -Verifica del rispetto del valore soglia di durata della degenza per i ricoveri ordinari nei reparti di lungodegenza. - Attivazione di un Protocollo di Revisione dell’Uso dell’Ospedale o di strumenti analoghi. L’appropriatezza costituisce una delle più rilevanti dimensioni della qualità delle prestazioni e dei servizi, con ricadute dirette sulla spesa. L’appropriatezza si riferisce alla fase decisionale e comporta la scelta dell’opportuna tipologia di prestazione in base alle evidenze scientifiche. La DGRC n.546/2007, individua, tra l’altro, le soglie di ammissibilità (percentuale di frequenza di ricoveri in day hospital/day surgery rispetto al totale dei ricoveri) per la valutazione della potenziale appropriatezza o inappropriatezza erogativa. Il Decreto del Commissario ad Acta n.5/09, ha semplificato l’attuazione di tali norme individuando valori assoluti entro i quali debbono essere ricondotti il numero dei DRG dei ricoveri ordinari ad alto rischio di inappropriatezza, il numero dei DRG dei ricoveri in DH diagnostici disponendo il trasferimento di tali prestazioni verso l’ambulatorio ed il Day service. Gli obiettivi da perseguire consistono nel: - differenziare la priorità di accesso e quindi modulare il diritto alle prestazioni; 27 - sorvegliare il rispetto delle linee guida nella prescrizione ed esecuzione di interventi e procedure (appropriatezza tecnica); - rispettare la tipologia assistenziale più congrua per le diverse prestazioni di ricovero ordinario, ricovero in day hospital / day surgery, prestazioni in Day service – prestazioni ambulatoriali (appropriatezza organizzativa). Al fine di ricondurre il tasso di ospedalizzazione ai valori medi nazionali vanno ridotti i ricoveri acuti ordinari brevissimi istituendo presso i P.S. ospedalieri posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI) per l’esecuzione di prestazioni non seguite da ricovero. Il miglioramento dell’appropriatezza dovrà essere perseguito sia attraverso modifiche della pratica clinica, sia implementando adeguati cambiamenti dell’ambiente organizzativo, sia potenziando i controlli a mezzo delle apposite Commissioni Aziendali. L’obiettivo è di realizzare nei presidi ospedalieri aziendali valori soglia in linea con le indicazioni di cui al decreto del C.A. n.5/09 e s.m.i. Anche la preospedalizzazione ha un ruolo fondamentale per evitare ricoveri inappropriati e per ridurre la durata della degenza. L’obiettivo è di raggiungere la percentuale del 40% di ricoveri programmati preceduti dalla preospedalizzazione. Al fine di agevolare la diffusione di siffatte pratiche e per evitare di intasare i servizi diagnostici ospedalieri è fondamentale il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, nonché delle strutture sanitarie territoriali pubbliche e private accreditate. Verifiche dell’appropriatezza andranno eseguite su tutte le prescrizioni e richieste provenienti da tutti i soggetti prescrittori PROMOZIONE DEL PARTO FISIOLOGICO La Regione ha adottato negli ultimi anni diversi provvedimenti per ridurre l’elevata incidenza di parti per taglio cesareo, che la pone al primo posto in ambito nazionale. In particolare, la legge n. 2/2006 ha approvato le “Norme per promuovere il parto fisiologico”, che prevedono tra l’altro disincentivi sul piano tariffario. Le azioni indispensabili per il rispetto delle disposizioni regionali sono state rafforzate dalla DGRC n. 966/2006 e n. 2161/07. Il rispetto dei limiti e delle indicazioni previsti dai citati provvedimenti regionali ha particolare rilievo, al fine di evitare i previsti abbattimenti tariffari. In linea con le indicazioni della DGRC n. 2161 del 14.12.2007 e della nota regionale prot. n.2013/SP dell’1.07.08, ad oggetto “tagli cesarei”, vanno effettuati gli opportuni controlli con report trimestrali da trasmettere all’Assessorato Regionale. Il rispetto dei limiti e delle indicazioni regionali costituisce uno degli obiettivi delle UU. OO. Ospedaliere di Ostetricia e Ginecologia; Piena operatività dei nuclei di controllo di appropriatezza per le strutture private p.a. e per le strutture pubbliche. OBIETTIVI OPERATIVI 2014- 2016 Completa ed integrale attuazione dei decreti del Commissario ad Acta già emanati e che saranno eventualmente emanati nel INTERVENTI 2014 - 2016 - Stipula dei contratti con gli erogatori privati accreditati entro i termini temporali indicati dai decreti del Commissario ad Acta con pedissequo rispetto delle procedure e tempistica prevista. • Monitoraggio continuo delle prestazioni assicurate dagli erogatori privati accreditati. • Verifiche di appropriatezza delle prestazioni erogate. • Implementazione dei controlli a campione sulla documentazione cartacea prodotta dai centri privati. 28 corso del 2014 - 2016 OBIETTIVI OPERATIVI 2014 - 2016 - Rispetto del blocco del turn over - Rideterminazione dei fondi per la contrattazione integrativa -Revisione organizzazione del lavoro -Analisi dei costi diretti per singola struttura - Adozione budget lavoro straordinario per struttura; Uno strumento fondamentale per il controllo della spesa è costituito dalla definizione di budget prescrittivi a livello distrettuale e attribuzione per loro tramite di un budget a ciascun prescrittore. • Monitoraggio periodico del budget al fine di porre in essere interventi correttivi che risultassero necessari. • Implementazione quali - quantitativa dell’offerta di prestazioni da parte delle strutture pubbliche INTERVENTI 2014 - 2016 La realizzazione dell’obiettivo di riduzione dei costi, in generale, e più in particolare dei costi del personale dipendente in uno al blocco del turn over rende necessario, onde evitare il contingentamento delle attività, l’incremento dei livelli di efficienza produttiva e l’incremento delle prestazioni che deve costituire costante indirizzo operativo, senza incidere sui fattori di spesa. La contrattazione di budget comprenderà anche un dettagliato piano delle prestazioni che concorrerà alla definizione dell’obiettivo di ciascuna U.O. La contrattazione e sottoscrizione del budget per dipartimento e per unità operativa deve formalizzare l’impegno ad assicurare la necessaria coerenza tra la definizione dei singoli programmi di attività e le specifiche finalità della pianificazione aziendale che comprende ovviamente l’obbligo di assicurare su tutto il territorio pari livelli di assistenza (LEA) . Gli interventi di maggior peso che consentiranno di coniugare adeguatamente gli obiettivi economici con la mission dell’Azienda sono principalmente due: 1 – revisione degli assetti organizzativi e strutturali dell’Azienda che consegua la riduzione delle spese connesse alla duplicazione di servizi e il ricorso al lavoro straordinario; 2 - consolidamento dei sistemi operativi per la verifica della realizzazione degli obiettivi di equilibrio economico, principalmente attraverso la puntuale e tempestiva verifica trimestrale delle performances delle diverse unità operative aziendali. Tali verifiche periodiche consentiranno l’adozione in tempo reale di eventuali provvedimenti utili a ricondurre la gestione entro gli obiettivi aziendali. OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI 2014 - 2016 2014 - 2016 Riduzione percentuale dei - Centralizzazione degli acquisti per beni e servizi per il tramite di So.Re.Sa. s.p.a. e/o gare CONSIP ove più convenienti. costi per acquisto di beni e - Definizione di categorie standard di beni e servizi. - Pianificazione aziendale annuale o pluriennale. servizi - Informatizzazione dell’organizzazione distributiva interna assicurando la tracciabilità dei beni sino all’utilizzatore finale. - Adozione regolamento di Gestione del patrimonio aziendale, con individuazione dei consegnatari e degli utilizzatori. . - Ottimizzazione della gestione delle scorte di magazzino. - Budgettizzazione dei costi per acquisto di beni e servizi. - Monitoraggio trimestrale andamento spesa. - Adozione Regolamento Acquisti in Economia - Adozione Unico Albo Fornitori 29 OBIETTIVI OPERATIVI 2014 Completa ed integrale attuazione del Decreto del Commissario ad acta n. 15/09 e D. D. n.15 del 27.02.2007 e successivi DCA Centralizzazione degli acquisti per il tramite di So. Re. Sa. s.p.a. e/o gare CONSIP ove più convenienti, - Implementazione della politica di distribuzione diretta dei farmaci e distribuzione per conto, - Incentivazione all’uso dei farmaci generici, - Definizione di protocolli diagnostico-terapeutici per le patologie a più alta incidenza, -Analisi in termini di appropriatezza della correlazione tra patologie degli assistiti e relative prescrizioni; Utilizzo farmaci bioequivalenti e con brevetti scaduti, Budgettizzazione distrettuale per MMG e PLS. INTERVENTI 2014 - 2016 L’obiettivo specifico della Riduzione della spesa farmaceutica si configura come un’ampia finalità alla cui realizzazione contribuiranno da una parte la riduzione dei costi di acquisto scaturente dalla prevista centralizzazione, e dall’altra una serie di azioni da porre in essere come la intensificazione della distribuzione diretta dei farmaci (1° ciclo terapeutico, distribuzione diretta di farmaci ad alto costo, distribuzione per conto), l’incentivazione all’uso dei farmaci generici, l’utilizzo dei protocolli diagnostico-terapeutici per le patologie a più alta incidenza, l’analisi e controllo dell’appropriatezza prescrittiva. La Regione con successivi provvedimenti DGRC n. 1880/08, n.1882/2008, 1883/08 (inibitori di pompa protonica , antidepressivi, alfa litici, ACE inibitori prescrizioni indotte dai medici specialisti) e 1912/2008 (percorso diagnostico terapeutico per il trattamento del diabete mellito 2 con farmaci specifici e/o innovativi, D. D. n.15 del 27.02.2007) ED UNA SERIE DI DCA ha individuato “Ulteriori interventi per la razionalizzazione ed il contenimento della spesa farmaceutica”. .L’attuazione delle innanzi citate direttive regionali e delle indicazioni dei decreti del Commissario ad Acta costituisce un obiettivo prioritario aziendale anche per le sicure ripercussioni positive sul bilancio aziendale. Va, quindi, perseguita: - la implementazione della politica di distribuzione diretta dei farmaci e distribuzione per conto, - la incentivazione all’uso dei farmaci generici, - la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici per le patologie a più alta incidenza, - l’analisi in termini di appropriatezza della correlazione tra patologie degli assistiti e relative prescrizioni, - l’utilizzo farmaci bioequivalenti e con brevetti scaduti, - la budgettizzazione distrettuale per MMG e PLS, - l’introduzione dell’obbligo per tutti i medici di prescrivere sulle ricette del SSN solo il principio attivo, - la potestà di prescrizione sul ricettario del SSN limitata di norma ai soli MMG e PLS, - la distribuzione diretta di farmaci alto costo, - la implementazione distribuzione “per conto” dei farmaci, - il monitoraggio e controllo del rispetto dei budget distrettuali assegnati. La razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera deve coinvolgere la Direzione Strategica e le unità operative aziendali. Le azioni previste riguardano: 1.aggiornamneto del Prontuario Terapeutico Ospedaliero (PTO) alla luce delle direttive di cui al Decreto del Commissario ad Acta n. 15/09 e s.m.i. 2. obbligo di prescrizione conforme al Prontuario Terapeutico Ospedaliero REGIONALE (PTOR); 3. obbligo di carico e scarico informatizzato dei farmaci in reparto con minimizzazione delle scorte; 4. adozione della cartella clinica Infermieristica ; 5. sperimentazione della cartella clinica informatizzata; 6. centralizzazione della gestione dei farmaci, garantendo le condizioni organizzative, ambientali e strutturali indispensabili per la tutela del paziente e l’economia gestionale con la predisposizione di terapie aggregate e calendarizzate per patologia; 7. sperimentazione degli armadi farmaceutici informatizzati; 8. - l’implementazione del primo e secondo ciclo terapeutico; 9. l’ottimizzazione della gestione giacenze magazzino ospedaliero e scaduti. L’obiettivo è di poter disporre di uno strumento sia per documentare il decorso clinico - assistenziale del paziente (procedure 30 diagnostiche, terapie, consulenze, esiti), sia per razionalizzare i percorsi, sia per monitorare l’uso dei farmaci e dei presidi medicochirurgici e per garantire maggiore sicurezza. Verifiche dell’appropriatezza andranno eseguite su tutte le prescrizioni e richieste provenienti da tutti i soggetti prescrittori. OBIETTIVI OPERATIVI 2014- 2016 - Realizzazione a livello aziendale di un sistema di monitoraggio continuo e di controllo delle prestazioni sanitarie - Soddisfacimento debito informativo verso la Regione Campania INTERVENTI 2014 - 2016 Il monitoraggio continuo delle prestazioni erogate costituisce uno strumento fondamentale per le verifica dei LEA e, nel contempo, per la gestione economico-finanziaria. Esso contribuisce a far emergere anche eventuali anomalie che inducono a controlli mirati onde accertarne la natura e le caratteristiche. La valutazione della domanda proveniente dal territorio rispetto all’offerta di servizi costituisce un supporto sostanziale ad una programmazione coerente con il reale stato di salute della popolazione assistita. I dati vanno comunicati a tutti i soggetti interessati per la disamina e valutazione, e prioritariamente verso la Regione. All’informatica compete il ruolo di sviluppare programmi atti ad accelerare e snellire la formazione e l’acquisizione dei dati mentre al Sistema Informativo Aziendale compete l’analisi, la valutazione e la comunicazione degli stessi. OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI 2014 - 2016 2014- 2016 Definizione di un Vanno realizzati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili nonché gli eventuali interventi di adeguamento programma di interventi strutturale non rinviabili. edilizi e/o tecnologici coerenti con il nuovo assetto Adeguamento investimenti ex art. 20 in funzione del nuovo assetto organizzativo OBIETTIVI OPERATIVI 2014 - 2016 Ricognizione della entità e natura del contenzioso passivo in atto conseguente determinazione del relativo fondo rischi INTERVENTI 2014 - 2016 Se la ricognizione della entità e natura del contenzioso passivo in essere può ridursi alla elencazione dei procedimenti in corso, non altrettanto agevole appare determinare le possibili effettive ricadute economiche degli stessi la cui sommatoria va a costituire il “fondo rischi”. Per tale consapevolezza appare opportuno perseguire, ove praticabile, la possibilità di pervenire a transazioni convenienti per l’azienda. 31 Obiettivi derivanti dai Programmi Operativi 2013 – 2015 in prosieguo del Piano di Rientro DCA n. 82 del 05/07/2013 In particolare si segnala: Area governo del sistema: Programma 4: Flussi informativi Programma 5: Accreditamento Programma 6: Contabilità analitica Programma 7: Rapporti con gli erogatori Programma 8: Formazione e comunicazione ai cittadini Area: Razionalizzazione dei fattori produttivi • Programma 9: Razionalizzazione spesa • Programma 10: Gestione del personale Area “Livelli Essenziali di assistenza” Programma 11: Sanità pubblica Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare Programma 13: Reti assistenziali per intensità di cure Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio Programma 15: Rete Emergenza-Urgenza Programma 16: Sanità penitenziaria Programma 17: Assistenza farmaceutica Programma 18: Sicurezza e rischio clinico Anche se i responsabili dei procedimenti attuativi sono individuati nei vari Settori Regionali, i dirigenti ASL sono impegnati ognuno per l’area di specifica competenza, per il raggiungimento del risultato programmato. Di seguito si riportano obiettivi ulteriori per il triennio 2014 - 2016 OBIETTIVI ULTERIORI AZIONI ED INIZIATIVE PREVISTE Con il Decreto del Commissario ad Acta n. 5/09 e s. m. i. si adottano alcune misure necessarie al RAZI0NALIZZAZI0NE raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione e E RIPROGRAMMAZIONE miglioramento dell’appropriatezza dei ricoveri DELLE ATTIVITA’ ASSISTENZIALI promuovendo il passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno ed il potenziamento di forme alternative al ricovero ospedaliero. Rispetto dei valori soglia di durata della degenza per i ricoveri ordinari nei reparti di lungo degenza, oltre i quali si applica una riduzione della tariffa giornaliera. Un ulteriore intervento riorganizzativo di ampio raggio, che coinvolge sia l’ospedale che il territorio, riguarda il trasferimento di una quota di prestazioni di day hospital medico diagnostico dal livello ospedaliero a quello ambulatoriale territoriale. L’obiettivo finale è rappresentato daII’ implementazione di un nuovo modello assistenziale caratterizzato dal fatto che permane la presa in carico del paziente tipica del modello di day hospital ma il livello assistenziale è quello territoriale. ASSISTENZA SANITARIA ALLA La L. 24 dicembre 2007, n. 244, (legge finanziaria 2008)» all’art. 2, comma 283, al fine di dare completa POPOLAZIONE CARCERARIA attuazione al riordino della medicina penitenziaria di cui al decreto legislativo n. 230 del 1999, rinvia all’emanazione di un DPCM per la definizione delle modalità e dei criteri per il trasferimento di tutte le funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali, afferenti alla sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale. Il DPCM 1 aprile 2008, definisce le modalità, i criteri e la tempistica per il trasferimento di tutte le funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali, afferenti alla sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale, in attuazione del D. L. sl n.230 del 1999: - Trasferimento delle funzioni sanitarie - Trasferimento dei rapporti di lavoro del personale sanitario a tempo indeterminato ed a tempo determinato - Trasferimento delle attrezzature e beni strumentali - Trasferimento risorse finanziarie - Rapporti di collaborazione. L’Attuazione delle disposizioni innanzi riportate e di quelle successivamente intervenute e la normalizzazione di tale forma di assistenza costituisce un obbligo per l’Azienda che deve essere evaso con tempestività, efficienza ed efficacia. La competenza rimane in capo al Direttore di Distretto nel cui ambito 33 territoriale insiste l’Istituto Carcerario ed alla specifica struttura di riferimento I principali processi organizzativi su cui si intende investire attengono al decollo della IMPLEMENTAZIONE dipartimentalizzazione ed alla contestuale DELL’ORGANIZZAZIONE implementazione della metodologia di budget, che, DIPARTIMENTALE comportando l’ampliamento dei soggetti coinvolti sia in fase di definizione degli obiettivi che di responsabilizzazione sulle azioni necessarie per conseguire le finalità, consentiranno il costante e continuo monitoraggio dei dati di gestione. All’uopo dovranno essere resi disponibili informazioni e dati necessari al tempestivo controllo dei fattori che concorrono a determinare la formazione della spesa evidenziando gli eventuali fattori critici intervenuti e non prevedibili al momento della sottoscrizione del budget che potranno portare alla rivisitazione degli obiettivi ritenuti non completamente raggiungibili. Ciò, tra l’altro, contribuirà a dare ampia trasparenza sull’operato dell’Azienda. L’Implementazione della organizzazione dipartimentale a tutti i livelli, ferma restando comunque l’autonomia e la responsabilità funzionale delle strutture afferenti, costituirà un efficace sistema per la gestione integrata di ambiti operativi affini che, con la conseguente riduzione dei costi, eleveranno l’efficienza gestionale. Ciò consentirà il passaggio alla contrattazione del budget di dipartimento, che comporta - in sede di definizione degli obiettivi 2014 - il coinvolgimento di tutte le unità operative afferenti. Tali processi dovranno comportare il perfezionamento del reporting e, in generale, la predisposizione di indicatori più sofisticati per la misurazione delle performance delle diverse unità organizzative. Le buone pratiche professionali e la promozione dei LA QUALITA’ professionisti, il sistema qualità e l’accreditamento, ORGANIZZATIVA/MANAGERIALE E la trasparenza nei confronti dei cittadini e dei pazienti, la comunicazione, una sanità sicura. Gli TECNICO/PROFESSIONALE obiettivi specifici relativi all’area della qualità potranno fare riferimento alle norme regionali sull’accreditamento istituzionale (Regolamento n. 3 del 31 luglio 2006 – BURC n. 41 del 5 settembre 2006 e Regolamento n. 1 del 22 giugno 2007 – BURC n. 38 del 4 luglio 2007) ed alla adozione degli strumenti del governo clinico, in primis la gestione del rischio clinico; pertanto ogni direttore di struttura e/o dirigente responsabile potrà individuare almeno un obiettivo di miglioramento continuo della qualità organizzativa /manageriale e/o tecnico professionale che faccia riferimento ai regolamenti succitati ( es.: adozione procedure corretta gestione della cartella clinica e/o della documentazione sanitaria; consenso informato; 34 guide ai servizi contenenti modalità di accesso, accoglienza, etc; implementazione procedure rilevanti per la prevenzione delle infezioni ospedaliere; procedure di gestione del Rischio Clinico riferite alle Raccomandazioni del M.S.; audit clinico e organizzativo, percorsi diagnostico-terapeutici e profili di assistenza etc.); - migliorare l’appropriatezza clinica e/o organizzativa; - avviare un sistema di Health Technology Assessment (HTA) con interventi formativi/informativi; - migliorare la progettazione, la valutazione e l’autovalutazione; - implementare un piano della qualità aziendale. Qualità della formazione e formazione di qualità. - Programmare e realizzare almeno un percorso formativo per gli operatori della propria struttura e/o per altri operatori aziendali con Accreditamento E. C. M. Comunicazione. - Aggiornare periodicamente il Sito Internet Aziendale, anche con la Carta dei Servizi e con la partecipazione delle associazioni di volontariato e delle rappresentanze dei cittadini; - migliorare i processi di comunicazione interna ed esterna; - migliorare il sistema di gestione dei reclami; - Indagini sulla qualità percepita dall’utente; - migliorare tempi e liste di attesa. Migliorare i flussi informativi interni ed esterni, rispettando i tempi di trasmissione ed in particolare implementare un sistema informativo per la salute e per la gestione dei servizi, - contenere la spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale anche attraverso interventi di informazione/formazione; - sistema di Emergenza Urgenza 118: adeguamento alle direttive regionali ed implementazione di un sistema di indicatori; - migliorare il raccordo tra Azienda e MMG e PLS, anche attraverso specifici percorsi formativi; - potenziare l’assistenza domiciliare integrata ed implementare uno specifico sistema di indicatori; - sviluppo della rete assistenziale delle cure palliative, anche attraverso percorsi informativi/formativi. Ogni direttore di struttura e/o dirigente responsabile potrà fare una analisi interna dei rischi esistenti nell’ambito della propria struttura ( Rischio Clinico, rischio strutturale, rischio per gli operatori, rispetto privacy, etc) . (Riferimento a direttiva 24 marzo 2004 – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica: “ Misure finalizzate al 35 QUALITA’ PERCEPITA SODDISFAZIONE DELL’UTENTE miglioramento del benessere organizzativo nelle Pubbliche Amministrazioni ”, s.m.i. dove in premessa si raccomandano le amministrazioni pubbliche di attivarsi, oltre che per raggiungere obiettivi di efficacia e di produttività, anche per realizzare e mantenere il benessere fisico e psicologico delle persone, attraverso la costruzione di ambienti e relazioni di lavoro che contribuiscano al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle prestazioni). CUG: adempimenti normativi. Sicurezza: adempimenti di cui al D. Lgs 81/2008 Privacy: adempimenti legislativi Realizzare interventi di prevenzione/educazione alla salute in ambiente scolastico e/o extrascolastico. Buon uso del sangue. La Direzione Generale, in presenza di un’utenza sempre più esigente sul rispetto dei diritti fondamentali, E ha necessità di valutare la qualità percepita dagli assistiti per essere corroborata nella continuazione delle azioni intraprese. Appare opportuno che i parametri atti a valutare l’efficacia, l’efficienza e la qualità degli interventi e delle prestazioni debbano considerare anche il grado di soddisfazione dell’utente tenendo conto delle caratteristiche socio-culturali e del vissuto dell’utente medesimo. Le valutazioni dovranno riguardare almeno i seguenti aspetti: - giudizio in ordine alla qualità, comprensibilità ed esaustività delle informazioni fornite dagli operatori; - cortesia del personale e umanizzazione delle cure; - comfort alberghiero e funzionamento dei servizi logistici (portineria, telefoni, ecc.); - percezione degli aspetti tecnici della prestazione e della sua efficacia e di possibili danni connessi a prestazioni esorbitanti l’effettivo bisogno diagnostico e/o terapeutico. Le delibere aziendali con le quali viene adottato il Piano attuativo aziendale per il contenimento dei tempi di OTTIMIZZAZIONE DEI TEMPI E DELLE attesa, rappresentano premessa indispensabile per la riprogettazione dell’assetto organizzativo dell’offerta di LISTE DI ATTESA prestazioni, sulla base di una puntuale valutazione della capacità produttiva rispetto ai reali bisogni dell’utenza. Poiché allo stato non appare semplice aumentare la capacità produttiva dell’Azienda, l’indirizzo che si intende seguire consiste nel razionalizzare e ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili. Sotto questo aspetto, le principali azioni programmate riguardano: - l’utilizzo degli strumenti organizzativi previsti dai contratti della dirigenza (principalmente l’attività intramoenia aziendale e la retribuzione di risultato) - il potenziamento delle modalità integrate nell’erogazione delle prestazioni a valenza 36 multidisciplinare, facilitando I relativi percorsi assistenziali - un utilizzo più razionale delle apparecchiature, da perseguire anche attraverso l’aumento del numero di operatori in possesso di conoscenze necessarie per il loro funzionamento - il coinvolgimento delle strutture private provvisoriamente accreditate - il CUP regionale ed il CCAP AZIENDALE Costituisce aspetto qualificante delle linee programmatiche 2014 l’impegno di qualificare meglio FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO l’offerta assistenziale, di implementare le motivazioni professionali, di disporre di risorse umane informate delle recenti evoluzioni organizzative e gestionali. Le priorità individuate confluiranno nel piano annuale per la formazione che dovrà comprendere anche attività di formazione connesse alla realizzazione delle presenti direttive. Esso verrà sviluppato attraverso corsi formativi svolti preferibilmente in Azienda. Sarà garantito il coinvolgimento di operatori appartenenti a tutti i ruoli professionali. Ulteriore aspetto qualificante è rappresentato dalle nuove direttive che regolamentano i tirocini e dalle convenzioni che l’Azienda ha stipulato con le Università per le lauree triennali delle professioni sanitarie. Il costante incremento della richiesta di informazioni e POTENZIAMENTO DEL SISTEMA dati da parte soprattutto del governo regionale e la contestuale necessità, in primis da parte della direzione INFORMATICO strategica, di disporre di elementi sempre più raffinati per governare i processi gestionali e di formazione della spesa, impongono una continua implementazione del sistema informatico aziendale. Prioritariamente dovranno essere potenziati i settori che attualmente producono i dati che affluiscono al sistema informativo, la contabilità analitica, il controllo di gestione, la valutazione del fatturato, ecc. In particolare, le direzioni ed uffici afferenti alle direzioni amministrativa e sanitaria, dovranno essere messi in condizione di disporre tempestivamente delle informazioni di volta in volta richieste. Il CCAP Aziendale dovrà adeguarsi ai contenuti informativi (dati da registrare), alla procedura di lavorazione della prenotazione e, soprattutto, all’obbligo di tener conto delle classi di priorità, secondo le direttive della delibera regionale n. 170/2007, s.m.i. al fine di realizzare nella nostra Azienda il progetto del CUP regionale, che consentirà agli utenti la possibilità di prenotare le prestazioni di specialistica ambulatoriale e, quindi, anche le prestazioni di ricovero ordinario e diurno presso la massima parte delle Aziende sanitarie regionali. 37 RILEVAZIONE DEL GRADO DI COLLABORAZIONE TRA LE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI ED I SERVIZI GENERALI IL SISTEMA PREMIANTE L’effettuazione di una indagine per rilevare il livello di apprezzamento da parte delle strutture periferiche nei confronti della risposta fornita dai servizi centrali e generali, è determinata dall’opportunità di verificare il livello della comunicazione e collaborazione tra i diversi settori aziendali. Le attività genericamente definite di natura amministrativa devono tendere a caratterizzarsi per un alto profilo qualitativo. Le finalità che si intendono perseguire sono: - generare in tutti i membri dell’organizzazione la consapevolezza di partecipare ad attività comuni ed integrate, ciascuno per le proprie competenze - sviluppare capacità adeguate per migliorare gli aspetti relazionali e professionali - stabilizzare l’integrazione e l’interazione A tal fine si dovrà preventivamente rilevare: - le caratteristiche dei servizi generali che presentano aspetti valutati in modo critico - il livello di disponibilità e collaborazione - tempismo, precisione,affidabilità della risposta. Alla realizzazione degli obiettivi deve essere associato un sistema premiante non necessariamente di natura finanziaria (D Lvo 150/2009). Gli incentivi riguardano, tra l’altro, l’assegnazione di nuove responsabilità (le strutture semplici e gli incarichi di alta professionalità per i dirigenti; le posizioni organizzative e gli incarichi di coordinamento per il comparto), le opportunità di formazione, i differenti premi economici. PROGRAMMAZIONE UTILIZZO RISORSE AVANZO GESTIONALE ASL AVELLINO Premesso che la programmazione sarà concordata con la Conferenza ristretta dei Sindaci della ASL AV, e che le iniziative si aggiungono a quanto già programmato con il Piano Attuativo, si ritiene che nel triennio considerato debbano essere portate a termine le linee di attività come di seguito elencate: A Area Avellino Est A.1 Realizzazione Centro per l’Autismo – organizzazione di un’offerta di assistenza in regime ambulatoriale a soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico presenti sul territorio. A.2 Ristrutturazione RSA di Bisaccia – realizzazione della RSA riabilitativa per un totale di n. 20 p.l. A.3 Realizzazione SUAP di Bisaccia – riorganizzazione degli spazi all’ultimo piano della SPS di Bisaccia per un totale di n. 10 p.l. destinati a pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza A.4 Fornitura arredi Hospice e SUAP di Bisaccia – sistematizzazione di n. 20 p.l. complessivi (n. 10 hospice e n. 10 SUAP) 38 A.5 Attività straordinaria in Pneumologia – implementazione delle attività nella branca di Pneumologia al fine di ridurre l’emigrazione per visite specialistiche e verificare l’appropriatezza dell’impiego di cPAP sulla base dell’incidenza di BPCO nella popolazione Alta Irpinia A.6 Collegamento centro stella di tele radiologia – collegamento in tele radiologia dei Servizi di Diagnostica per Immagini dei PP. OO. di Solofra e S. Angelo dei Lombardi, nonché il collegamento per trasmissione dati con l’A.O. Moscati, anche al fine di rendere operative le reti dell’emergenza (ictus) B Area Avellino Ovest B.1 Attivazione Terapia Intensiva P.O. di Solofra – realizzare n. 2 p.l. di T.I. nel P.O. di Solofra B.2 Intervento di ristrutturazione piano quota -4,00 dello stabile ASL Via degli Imbimbo – miglioramento infrastrutturale al fine di garantire l’ampliamento e la riqualificazione delle attività ambulatoriali e di diagnostica distrettuale (distretto di Avellino) – realizzazione nuova unità specialistica di Odontostomatologia B.3 Potenziamento Progetto Salute 2014 B.4 Istituzione Registro delle Demenze B.5 Miglioramento strutturale Presidi e Distretti – coniugare l’efficienza diagnostica con una migliore immagine ed accoglienza dell’utenza, con interventi interni ed esterni di natura impiantistica e tinteggiatura per n. 12 immobili aziendali B.6 Acquisto materiali chirurgici e protesici fuori gara So.Re.Sa. con caratteristiche peculiari ad esigenze specifiche non rinvenibili nella gara ordinaria B.7 Potenziamento rete per la riabilitazione. 39 PARTE TERZA Definizione e assegnazione degli obiettivi OPERATIVI che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori – DELLE UNITA’ OPERATIVE. L’ ASL Avellino definisce, dal punto di vista temporale, due tipologie di obiettivi strategici: obiettivi a medio termine, che coprono l’arco di riferimento dei tre anni, AMPIAMENTE DESCRITTI IN PRECEDENZA ED obiettivi di breve termine, che coprono l’arco di riferimento di un anno e che costituiscono l’articolazione a breve termine di quelli a medio termine, in modo da creare un collegamento tra la gestione a breve periodo e gli obiettivi strategici di medio periodo definiti dall’Azienda. La ratio che ha guidato la Direzione Strategica nella individuazione degli obiettivi programmatici è stata l’esigenza di avviare un miglioramento ed una razionalizzazione dei processi aziendali sviluppati, in modo da ridurre gli sprechi e promuovere una maggiore attenzione al paziente. Tali obiettivi, coprono l’intera articolazione organizzativa dell’Azienda, in modo da responsabilizzare tutti i soggetti cui è attribuita la gestione di risorse. Al termine del triennio considerato, la risultante degli obiettivi individuati deve consentire all’Azienda di valutare se è stato raggiunto il cambiamento ipotizzato, ossia se il processo di pianificazione strategica implementato ha consentito effettivamente di condurre l’Azienda al raggiungimento delle condizioni di scenario futuro che rispecchiano gli ideali, i valori e le aspirazioni indicate dal management nella vision. La tipologia di obiettivi individuati dall’Azienda è stata articolata in base agli obiettivi assegnati dalla Regione al Direttore Generale, in base ai Decreti del Commissario ad Acta e ad una categoria che potremmo definire con l’unico termine di “ Qualità ”. La scheda che viene utilizzata per l’anno 2014, specifica l’area/struttura di appartenenza, l’obiettivo generale e specifico, l’indicatore di misurazione, il peso ed una scala di valori da 1 a 5. A ciascun intervallo numerico corrisponde un giudizio di valore differenziale rispetto ad uno medio definito sufficiente e al quale si attribuisce il punteggio convenzionale da 3 a 3.9 punti. Punteggi superiori a questi sono indicativi di prestazioni spiccate e rilevanti, punteggi inferiori per prestazioni mediocri, modeste o inadeguate. Aree/strutture sono raggruppate nel seguente modo: Area Amministrativa Centrale; Area Sanitaria Centrale; Area Presidi Ospedalieri; Area Distrettuale; Area Sanitaria Territoriale. 40 SCHEDA VA1 Struttura: U. O. C. SEGRETERIA GENERALE Direttore: Dr.ssa Alessandra Antocicco SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIONE/ RISULTATO Accreditamento Istituzionale Definitivo strutture p.a. Adempimenti di Valutazione Alto competenza per rinnovo organo di 1° Medio certificato istanza Basso accreditamento delle strutture di emodialisi; gestione delle richieste regionali per la definizione degli accreditamenti definitivi delle altre tipologie di strutture in accreditamento nei termini fissati dalla normativa in materia, gestione dell’eventuale contenzioso e dei rapporti con le strutture interessate ottimizzare Soddisfacimento delle 100% - 90%= 5 l’organizzazion richieste di chiarimenti N° chiarimenti 89 %- 50% = 3 e aziendale del Collegio Sindacale forniti Meno del 50% = 1 Comunicazione N° richieste interna Collegio ottimizzare l’organizzazion e aziendale Comunicazione esterna ottimizzare l’organizzazion e aziendale Comunicazione esterna Miglioramento del soddisfacimento del debito informativo nei confronti della Regione in particolare in occasione delle verifiche trimestrali (CE) Gestione organizzazione riunioni sindacali e miglioramento comunicazione fase precedente e successiva alle stesse Valutazione organo di 1° istanza Alto Medio Basso CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO TOTALE ALTO = 5 MEDIO = 3 50% BASSO = 1 100% - 90%= 5 89 %- 50% = 3 Meno del 50% = 1 15% ALTO = 5 20% MEDIO = 3 BASSO = 1 Valutazione organo di 1° istanza Alto Medio Basso ALTO = 5 15% MEDIO = 3 BASSO = 1 TOTALE 100% TOTALE : 100 SCHEDA VA1 Struttura: UOCGESTIONE E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE Direttore: Dr.ssa Lucia Giannattasio SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Razionalizzazione ed omogeneizzazione delle procedure amministrative sull'intero ambito aziendale. Applicazioneuniforme a tutto il personale dell'Azienda della normativa e degli istituti contrattuali. Flussi informativi essenziali e degli organi di controllo. PredisposizioneConto Annuale anno 2013 e Monitoraggio 2014 da trasmettere al Ministero delle Finanze. INDICATORI Predisposizione dei relativi Regolamenti e/o Circolari applicative MISURAZIONE CORRELAZI / RISULTATO ONE ALLA SCALADI VALORI DA 1 A 5 ALTO ALTO = 5 MEDIO MEDIO = 3 BASSO BASSO = 1 Trasmissione delle ALTO Tabelle entro i termini previsti dalla MEDIO Circolare Ministeriale BASSO ALTO = 5 Predisposizione e trasmissione Rispetto dei termini di ALTO delle procedure PERLAPA entro le trasmissione previsti scadenze stabilite per le singole MEDIO procedure BASSO ALTO = 5 Osservanza delle disposizioni contenute nei Decreti del Commissario ad Acta Regione Campania per il Piano di Rientro e contenimento del costo del personale in attuazione del Piano di Rientro Rispetto delblocco del turn over e riduzione dei fondi della retribuzione accessoria secondo le disposizioni regionali. Monitoraggio trimestrale del costo del personale. Monitoraggioe ALTO trasmissione dati sugli MEDIO appositi modelli regionali entro i BASSO termini stabiliti e approvazione fondi da parte della Regione Campania ALTO = 5 Formazione del personale Informare e formare il personale sulle innovazioni legislative in materia di gestione del personale Predisposizione informazioni e direttive in materia ALTO ALTO = 5 MEDIO MEDIO = 3 BASSO BASSO = 1 Adempimenti PERLAPA PESO TOTALE 20 30 MEDIO = 3 BASSO = 1 10 MEDIO = 3 BASSO = 1 30 MEDIO = 3 BASSO = 1 10 Totale: 100 = 42 SCHEDA VA Struttura:U.O.C. GUM-ECONOMATO Direttore: Dott.ssaAngela Lauria SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI D.P.C.M. del 03/08/2011 “Censimento Permanente delle auto in uso nelle Ottimizzazione Organizzazione e Gestione Parco Auto D. Lgs. 192/2012 -Termini di Pagamento- OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Redazione nuovo Regolamento Parco Auto Aziendale Implementazione sistema software per la gestione del Parco Auto Liquidazione Fatture acquisti in economia INDICATORI MISURAZIONE/ RISULTATO SCALADI VALORI DA1 A5 Delibera di adozione Regolamento ALTO MEDIO BASSO = 5> ALTO Relazione al Direttore Generale ALTO MEDIO BASSO = 1>BASSO 5> ALTO Reports: 100%-90% = 5 n° fatt. ricevute/n° fatt. liquidate nei 89%-50% =3 termini di legge Meno del 50%= 1 D. Lgs. 192/2012 Pagamento fatture Reports: 100%-90% = 5 Pagamento nelle Fondo Economato a n° fatt. ricevute/n° transazioni 20/30gg. fatture pagate nei 89%-50% =3 economali 30 gg. Meno del 50%= 1 Qualificazione della Procedure espletate Reports: 100%-90% = 5 spesa per la realizzazione di richieste progetti obiettivo pervenute/acquisti 89%-50% =3 effettuati Meno del 50%= 1 PESO TOTALE 30% = 3> MEDIO 20% = 3> MEDIO = 1> BASSO 100%-90% =5 20% 89%-50% =3 Meno del 50%= 1 100%-90% = 5 20% 89%-50% =3 Meno del 50%= 1 100%-90% = 5 10% 89%-50% =3 Meno del 50%= 1 TOTALE100% TOTALE:100 % 43 SCHEDA VA1 Struttura:U.O.C.CONTABILITA’ GENERALE Direttore: Dott.ssa Anna Cerciello SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Unificazione, riqualificazio ne e riorganizzazi one della ASL OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Ricezione accentrata fatture passive e registrazione tempestiva delle stesse Conformità della contabilità al Piano dei Conti di Contabilità Generale unico Regionale -Tempistica nei pagamenti – D Lgs n.192/2012 - Accertamenti adempienza fiscale beneficiari dei pagamenti > €10.000,00 (Equitalia) AttuazioneD.Lgs 118/2012 nella redazione del Bilancio di Esercizio – Utilizzo Modello di Nota Integrativa Unico Regionale Evidenza contabile somme finalizzate INDICATORI n. fatture passive registrate Verifiche periodiche Regionali Delibere di adozione N. progetti contabilizzati in Bilancio d’Esercizio Conferimento Verifiche tempestivo dei flussi trimestrali dati Regionali relativiall’elaborazio ne modelli di rilevazione trimestrale (mod.CE) e relative schede di dettaglio MISURAZIO NE/RISULTA TO 100% -90% = 5 89% -50%= 3 MENO DEL 50% = 1 SCALA DI VALORI DA 1 A 5 100% -90% = 5 89% -50%= 3 MENO DEL 50% =1 Alto ALTO= 5 Medio MEDIO = 3 Basso BASSO =1 100% -90% = 5 89% -50%= 3 MENO DEL 50% = 1 100% -90% = 5 89% -50%= 3 MENO DEL 50% =1 Alto ALTO= 5 Medio MEDIO = 3 Basso BASSO =1 100% -90% = 5 89% - 50%= 3 MENO DEL 50% = 1 Alto 100% -90% = 5 89% -50%= 3 MENO DEL 50% =1 ALTO= 5 Medio MEDIO = 3 Basso BASSO =1 PESO TOTALE 15% 10% 15% 25% 10% 25% TOTALE 100% TOTALE : 100 44 SCHEDA VA1 Struttura: U.O.C.PROVVEDITORATO Direttore: Dr.ssa Maria Morgante SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GNERALI Decreto commissario ad actan. 82 del 05/07/2013 Programma: 9 Razionalizzazione spesa OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Centralizzazione acquisti-adesione a Consip Decreto Commissario Adozione delibera ad acta n. 58 del 18/07/2011 INDICATORI Deliberazione Consiglio dei ministri 28/07/2009 – Punto 6 CORRELAZIONE ALLA SCALADI VALORI DA 1 A 5 PESO TOTALE Adesione agli accordi quadri/convenzioni: • SORESA; • Consip; tenuto conto della programmazione. Tot. Adesioni=5 =5 =4 =3 =2 =1 30 Delibera programmazione annuale e triennale da adottare entro il 30/09/2014. Una Delibera=5 =5 =4 =3 =2 =1 30 =5 =4 =3 =2 =1 10 1) Informatizzazione dell’organizzazione distributiva interna assicurando la tracciabilità dei beni sino all’utilizzatore finale. MISURAZIONE/ RISULTATO Tracciabilità informatizzata interna Iter completo (da A a del bene acquistato D)=5 attraverso il nuovo gestionale AREAS che andrà in uso dal 14/03/2014: A) Delibera di acquisto; B) Caricamento in procedura informatica del contratto; C) Ordinativo di fornitura con procedura informatica; Aggancio, da parte del ricevente tramite procedura informatica, del DDTall’ordinativo di fornitura. Deliberazione Consiglio dei ministri 28/07/2009 – Punto 6 Monitoraggio trimestrale andamento spesa Relazione a cadenza periodica. Quattro relazioni=5 =5 =4 =3 =2 =1 10 Del ibera 977 del 26/06/2013 “Atto Aziendale ASL Avellino” Evoluzione normativain tema di procedure per l’acquisizione di beni e servizi, compreso l’adeguamento alle previsioni di cui alla Legge 190/2012 Aggiornamento regolamento aziendale. Predisposizione regolamento in tema di composizione della commissione di gara. Adozione delibera=5 =5 =4 =3 =2 =1 20 TOTALE TOTALE 100% : 100 = 45 SCHEDA VA1 Struttura: U.O.C.ASSISTENZA GIURIDICO LEGALE Direttore: Avv. Mariarosaria Di Trolio SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Obiettivi ed azioni specifiche in materia di efficienza contabile e finanziaria Obiettivi ed azioni specifiche in materia di riduzione e contenimento dei costi e efficienza contabile e finanziaria OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Ricognizione entità e natura del contenzioso passivoin essereDeterminazione del fondo rischi Monitoraggio decreti ingiuntivi notificati nell'anno 2014 . Liquidazione degli stessi, per quanto di competenza, nei tempi utili ad evitare azioni esecutive in danno dell'azienda . Svincolo somme presso il tesoriere Liquidazione e pagamento prestazioni professionali rese da avvocati esterni Ulteriori obiettivi derivanti dai decreti dei Commissario ad Acta Unificazione , Attivitàpropedeutica ad riorganizzazione e atti transattivi qualificazione vantaggiosi per l'azienda dell'ASL di Avellino INDICATORI MISURAZIONE/ RISULTATO Predisposizionerep Redazione ort informatico prospetto fondo rischi trimestrale relativo alla determinazione del fondo rischida allegare al mod. CE Relazione ereports Relazione e informatici prospetti annuali per i decreti ingiuntivi e per i pignoramenti oggetto di svincolo Reportinformatico Relazioni istruttorie e report informatico transazioni SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO =5 =4 =3 =2 =1 40,00% =5 =4 =3 =2 =1 20,00% =5 =4 =3 =2 =1 Relazioni istruttorie = 5 e prospetto annuale = 4 transazioni. =3 =2 =1 30,00% Prospetto annuale liquidazioni avvocati esterni TOTALE 10,00% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 46 SCHEDA VA1 Struttura: AFFARI GENERALI Direttore: Avv.to Massimo Nigro……….. OBIETTIVI GENERALI Organizzazio ne ufficio e procedure Organizzazio ne ufficio e procedure Organizzazio ne ufficio e procedure Organizzazio ne ufficio e procedure OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Verifica della puntuale esecuzione di tutti gli adempimenti relativi alla corretta gestione dei contratti assicurativi in essere Riunioni periodiche con il Broker assicurativo per la migliore funzionalità dell'Ufficio Verifica della stipula di tutte le convenzioni richieste da:UU.OO.CC.,Distret ti, Presidi Ospedalieri e da altri Uffici, autorizzate dalla Direzione Aziendale. Verifica dell'aggiornamento sistematico della procedura prevista nella delibera n. 1781 del 5/11/2013. Verifica dell'attivazione del repertorio delle convenzioni sanitarie. Verifica della puntuale esecuzione di tutti gli adempimenti relativi alla corretta gestione delle procedure di assunzione di delibere e determine e proposizione di provvedimenti atti a disciplinare e migliorare l'attività di interesse comune. Realizzazione archivio informatico degli atti, di concerto con la UOC S.I.A, per consentire la consultazione degli stessi a tutte le strutture della ASL, anche oltre il termine di defissione Verificadel puntuale funzionamento del Protocollo Generale, in linea con la normativa vigente,con l'obiettivo di incrementare e migliorare l'uso della PEC di concerto con le altre UUOOCC della ASL. SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORI MISURAZION SCALA DI E/RISULTATO VALORI DA 1 A 5 Relazione annuale al Direttore Generale =5 =4 =3 =2 =1 Relazione semestrale al Direttore Generale =5 =4 =3 =2 =1 Relazione annuale al Direttore Generale Relazione annuale al Direttore Generale =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTALE 20% 30% 30% 20% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 47 SCHEDA VA1 Struttura:U. O. C. I. CURE PRIMARIE Direttore: Dott.Alessandro Alifano SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI OTTIMIZZAZ MONITORAGGIO IONE DEI CONTINUO TEMPI E ATTIVITA’ DELLE SPECIALISTICA LISTE DI AMBULATORIALE ATTESA E RELATIVA SPESA INDICATORI REPORT MENSILI + PREDISPOSIZI ONE PIANO ATTUATIVO AZIENDALE CONTENIMEN TO TEMPI DI ATTESA CONTROLLO ATTIVITA’ DI CONTINUIT A’ ASSISTENZI ALE E RELATIVA SPESA MONITORAGGIO CONTINUO ATTIVITA’ C. A. E RELATIVA SPESA ELABORAZIO NE REPORT RIDUZIONE SPESA FARMACEU TICAMMG e PLS DEFINIZIONEDI PROTOCOLLI DIAGNOSTICOTERAPEUTICO PER LE PATOLOGIE A PIU’ ALTA INCIDENZA ELABORAZIO NE DI TRE PROTOCOLLI ( DIABETE MELLITO, IPERTENSION E ARTERIOSA,C ARDIOPATIE ) Monitoraggio e recupero quote indebitamente riscosse per assistiti deceduti Anagrafica. Verifica assistiti Corretta tenuta deceduti MMG e PLSanno 2003 - 2013 assistiti deceduti MISURAZION E/RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A5 PESO = 5 REPORT MENSILI = 4 REPORT BIMESTRALI = 3 REPORT TRIMESTRALI = 2 REPORT SEMESTRALI = 1 REPORT ANNUALI = 5 REPORT MENSILI = 4 REPORT BIMESTRALI = 3 REPORT TRIMESTRALI = 2 REPORT SEMESTRALI = 1 REPORT ANNUALI = 5 N.3 PROT. = 4 N. 2 PROT. = 3 N. 1 PROT. =2 =1 40 = 5 Recupero Al 100% = 4 Recupero AL 70% = 3 Recupero AL 50% 15 TOTALE 30 15 = 2 Recupero AL 30% = 1Recupero AL 10% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 48 SCHEDA VA1 Struttura: UOC COORDINAMENTO SOCIO SANITARIO Direttore:Dott.ssa Maria Concetta Conte SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo 1-Monitoraggio spesa “Socio Sanitario e Salute Mentale” OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIO NE RISULTATO -Monitoraggio 1) relazione trimestrale alla spesamacroarea “socio Direzione Strategica sulla sanitario e salute spesa complessivasocio mentale sanitaria per macrostrutture aziendali interessate (DSM, SerT; Assist Anziani, distretti sanitari per i disabili) 1+2=100% Decreto86 e 92 Comm. ad Acta”limite Solo 1=50% 2) relazione trimestrale alla Solo 2=50% di spesa …..Salute Direzione Strategica sul mentale e Socio Sanitario erogato da tetto dispesa aziendale residenziale e semi strutture private – residenziale sociosanitario disposizioni per struttura p.a o con contratto di beni e servizi e per strutture aziendali. Deliberazione consiglio dei ministri 28/07/2009–Punto 3 Deliberazione Consiglio dei Ministri del 23/04/2010-Puntod SCALA DI VALORI DA 1A5 PESO TOTAL E 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 40% Obiettivo 2-Sorveglianza sistema di monitoraggio e controllo delle prestazioni socio sanitarie OBIETTIVI GENERALI -Deliberazione Consiglio dei ministri 28/07/2009 – Punto 12”Implementazione di un adeguato sistema di monitoraggio e controllo prestazioni sanitarie sia a livello aziendale che regionale” -Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/04/2010 punto l -Decreto 1/2010 comm. ad acta e smi -DCA 82/2013 punto 9”governance” OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIONE RISULTATO -implementazione 1) relazione semestrale alla flussoinformativo socio Direzione Stategicae sanitario, trasmissione alla Regione del flusso informativo sociosanitario dell’ASL con sinossi dati prestazionali ed economici 1+2=100% forniti dai 6 distretti Solo 1=80% (relazione semestrale Solo 2 = 20% distrettuale ex DGRC -Controllo flussoLEA 1813/2007), SOCIOSAN 2) incrociato con i dati semestrali ricavati dal flussoLEA SOCIOSAN SCALA DI VALORI DA 1 A 5 95 – 100% =5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 PESO TOTAL E 20% 49 Obiettivo 3 – Definizione fabbisogno aziendale prestazioni residenziali e semiresidenziali socio sanitarie OBIETTIVI GENERALI Deliberazione Consiglio dei Ministri28/07/2009 – punto 16 “ definizione del fabbisogno di prestazioni sanitarie…” DeliberazioneConsigli o dei Ministri 23/04/2010 – punto h - punto p - DCA 82/2013 “Programma Operativo 2013/2015 .punto 1.2 “riorganizzazione e attivazione della rete di assistenza territoriale “ Punti 1.2.1.3;1.2.1.4;1.2.1.5 OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI -definizione fabbisogno 1) costituzione anagrafica aziendale posti letto RSA dinamica aziendale, secondo e CD anziani e disabili all. 1Cdei LEA, di anziani, disabili storici e nuova disabilità mediante utilizzo format delibera ASL 570/2010 trasmessi trimestralmente dai distretti e dal DSM MISURAZIONE RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 Trasmissione alla 40 – 49% = Direzione 2 Strategicarelazione < 40% = 1 fabbisogno annuale = 100% PESO TOTAL E 10% Obiettivo 4 –Qualità organizzative e manageriale : appropriatezza e formazione OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Qualità organizzative controllo di - manageriali appropriatezza clinica ed organizzativa delle prestazioni di cui all’allegato 1C del dpcm 29/11/2001 per la parte del livello assistenziale domiciliare. - formazione del personale coinvolto nell’integrazione Socio Sanitaria a qualsiasi titolo con la “ripresa” di tutti i temi salienti dell’integrazione aggiornato alle ultime normative. INDICATORI 1) Relazione semestralealla direzione stategica dell’evidenza del controllo del 10% di cartelle cliniche informatizzate dei pazienti arruolati in ADI. MISURAZIONE RISULTATO Trasmissione alla Direzione Strategicadelle relazioni semestrali 1+2= 100% 1=50% Evidenza dell’evento =100% 2) organizzazione evento formativo aziendale ECM SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO 95 –100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 20% < 40% = 1 10% TOTAL E SCHEDA VA1 Struttura: N.O.C.OSPEDALITA’ Direttore: Dott. Pasquale Foglia SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Appropriatezza delle prestazioni erogate Flusso informativo SDO degli istituti di cura pubblici e privati OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIONE/RISULTATO Controllo analitico annuo del 12% dei ricoveri erogati dalle 6 Case di Cura in p.a. remunerate a DRG, mediante valutazione delle SDO ( informatizzate) e/o delle cartelle cliniche Rapporto: cartelle cliniche controllate/ n° di dimessi Trasmissione mensile , tramite controlsdo, delle schede di dimissione ospedaliera all'A.R.San secondo DGRC n°835/2001 e ss.mm. Entro il 20 del mese Tempestività ed elevata qualità del dato Entro i l 25 del mese =5 Entro il 28 del mese =3 Entro il 30 del mese =2 Entro il mese successivo =1 SCALA DI VALORI DA 1 A 5 >=9% <=10%=95-100% =5 >=7% <=8.9%=80-94% =4 >=5% <=6.9%=50-79% =3 >=3% <=4.9%=40-49% =2 >=2.9% <40% =1 PESO TOTALE 80% 20% =4 Totale 100 % Totale : 100 = SCHEDA VA1 Struttura: UOCSVILUPPO ATTIVITA’ SOCIALI Direttore: Dr. Roberto Guidi SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI N ° 1 2 3 4 5 Obiettivo generale Sviluppo organizzativo Azioni di sistema Implementazione processo di distrettualizzazio ne e di attuazione e sviluppo dell’integrazione socio sanitaria (L.328/00) Qualità organizzativa manageriale e tecnico/ professionale Formazione professionale Obiettivo specifico Indicatori Misurazione 1. Esiti dell’attività di coordinamento del 1. team aziendale dei Progetti “Salute e alutazione del Salute Plus” rapporto finale sulle Direzione, coordinamento 2. Partecipazione qualificata alle attività del attività svolte e supporto tecnico ad Comitato Unico di Garanzia ed al 2. attività e progetti di coordinamento del gruppo di lavoro resenze assicurate rilievo aziendale “Attività propositiva e di verifica del al CUG e comitato” valutazione attività gruppo di lavoro Valutazione d’esito direzione Organismo Implementazione di Ispettivo ex deliberazione D.G. n°323/2011 1. attraverso: corretti procedimenti ì/No gestionali / Attivazione 1. Approvazione Regolamento aziendale 2. funzioni ispettive ex O.I. ì/No 2. Redazione programma annuale e avvio L.662/96 attività ispettiva 1. Cura delle relazioni tecnicofunzionali con il Piano di Zona Sociale afferente al distretto Per tutte le aree di risultato: 2. Effettuazione della raccolta, Supporto tecnico alla elaborazione e notifica dei dati inerenti le valutazione del direzione del distretto di prestazioni sociosanitaria a rapporto finale sulle Avellino per le attività ad attività validato dal compartecipazione finanziaria. integrazione Direttore del Distretto 3. Supervisione progetto di sociosanitaria e di rilievo monitoraggio regionale LEASS di Avellino, quale gestionale O.V.P.I., con 4. Cura degli aggiornamenti punteggio attribuibile demografici e dei e flussi informativi di governo (NSIS) da 1 a 5 a ciascuna linea di attività 5. Supporto tecnico atti programmatori (PAT e altri) Miglioramento della qualità attraverso 1. Numero di eventi organizzati con Curva con attività di forma- zione finalità di aggiornamento professionale, e confronto di prassi proporzionalità diretta formazione e confronto di metodologie professionali per il (eventi attesi: n° 3) ed esperienze professionali. personale assistente sociale e sociologo. 1. Partecipazione ad attività di 1. aggiornamento obbligatorio aziendale ì/No 2. Partecipazione ad eventi di interesse 2. Assolvimento obblighi professionale interni o esterni all’azienda ° partecipazione formativi ad eventi di rilievo professionale (attesi:4) Risulta to 1= 2= 1= 2= Pe so Totale 20 % 20 % 1= 2= 3= 4= 40 % 5= 1= 15 % 1= 2= 5% Totale____ / 100 SCHEDA VA1 Struttura:U.O.C.SIA Direttore: Dott. G.Capone SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo n. 1:Processi Contabili – Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.1 della Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI Processi contabili OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIONE progetto per la implementazione della nuova piattaforma informatica per integrare la contabilità economico - patrimoniale della ASL Avellino (Areas) a quella di Gestione Economico - Patrimoniale Sanitaria, accentrata di livello regionale . Verbali di corretta funzionalità delle procedure implementate 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. 0% non realizzato CORRELAZIO NE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PESO TOTALE 10 -Gestione del piano di manutenzione ed aggiornamento del Piano dei Conti Aziendale al piano dei Conti Unico Regionale, approvato con il Decreto dirigenziale n.277 del 10 ottobre 2012. Obiettivo n. 2: Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.3 della Delibera n.219 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIONE Flussi informativi consolidati e di recente istituzione -Unificazione della piattaforma applicativaper l'acquisizione, controllo e trasmissione del debito informativo verso la piattaforma ARSAN dei flussi B,C,D,E,F e H - gestione dei flussi informativi nel rispetto delle scadenze -supporto alle singole aree aziendali per la raccolta dei dati di produzione, -pianificazione e realizzazione degli interventi di addestramento all’uso degli applicativi sia aziendali che regionali rivolto agli operatori sanitari ed amministrativi . -verifica dei dati popolati ed aggiornamento delle anagrafiche ministeriali inerenti i codici di strutture ASL censite (interne e/o convenzionate). -Consolidamento dei processi di gestione deiFlussi. -Apliamento SI Territoriale con ADI 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. -Monitoraggio delle prestazioni erogate dagli erogatori privati accreditati. MonitoraggioFluss oEMUR, Hospice, SISM, SID, LEASS, MRA,SID, ADI. 0% non realizzato CORRELAZIO NE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PESO TOTAL E 20 53 Obiettivo n. 3-Riduzione spesa farmaceutica – Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.6 della Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Processi a supporto del SI Progettazione e Ospedaliero e della spesa Sperimentazione farmaceutica ospedaliera. degli armadi farmaceutici informatizzati cartella clinica e infiermeristica informatizzata, INDICATORI MISURAZIONE - Verbali di collaudo di corretta istallazione e funzionamento -Piani di diffusione ed aggiornamento del personale aziendale- 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. 0% non realizzato CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PESO TOTALE 10 Obiettivo n. 4: - Flusso informativo delle prestazioni specialistiche ed anagrafe assistiti in attuazione di quanto disposto dall’art.50 della legge n.326 del 24.11.2003 e s.m.i Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.3 e n.7 della Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI Assistenza sanitaria Conferimento Flussi Dati OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI la implementazione degli aggiornamenti delle piattaforme. -allineamento dati alla piattaforma del Sistema TS . -gestione anomalie e criticità, -interventi tecnici di correzione e rimozione delle anomalie -integrazione piattaforme LeassSism INDICATORI MISURAZIONE - Verbali di notifica ai distretti -Verbali di qualita’ delle trasmissioni flussi. -documentazione di notifica di corretta trasmissione 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. 0% non realizzato CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PES O PES O TOTALE 20 Obiettivo n. 5:(obiettivo ulteriore): Sviluppo ed intergazione dei sistemi Cup Aziendale OBIETTIVI GENERALI Realizzazione EXTRANET CUP OBIETTIVI SPECIFICI PERSONALI della INDICATORI MISURAZIONE CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 -Relazione di progetto -Verbali di collaudo -Schede di attivazione -Monitoraggio delle prenotazioni 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile su web X % che corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 INDICATORI MISURAZIONE Verificheperiodi che di funzionalità e di presenza continua nel dominio federato CUREP 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile su web E Supporto tecnico Progettazioneper la realizzazione della infrastruttura del portale extranet Aziendale CUPCAPP 0% non realizzato può 10 CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PES O TOTALE Obiettivo n.6:CUREP (Cup Regionale) OBIETTIVI GENERALI Completamento e messa a regime delle linee progettuali del CUP Regionale. OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Monitoraggio della funzionalità dei nodi di dominio aziendali. Messa a regimedelle postazioni CUREP aziendali. alla rete dei farmacisti . 0% non realizzato TOTALE 10 54 Obiettivo n.7 -Fascicolo Sanitario Elettronico – Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– della Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI Processi a supporto del SI Ospedaliero e della spesa farmaceutica ospedaliera. OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI -Popolamento Banche dati ospedaliere del Fascicolo Sanitario elettronico. -Piani di formazione -Integrazioni software INDICATORI MISURAZIONE - Verbali di collaudo di corretta istallazione e funzionamento -Piani di diffusione ed aggiornamento del personale aziendale- 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. 0% non realizzato CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PES O TOTALE 20 55 SCHEDA VA1 Struttura: UOC Tecnico Patrimoniale Direttore: Ing. Daniele Filippone SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Riduzione percentuale dei costi per l’acquisto di beni e servizi OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI Centralizzazione degli acquisti per il tramite di So.Re.Sa e/o CONSIP ove più convenienti: a) gara per la gestione e manutenzione delle tecnologie biomedicali dell’ASL AV (prevista una riduzione della spesa del 20% rispetto ai costi storici delle ex AA.SS.LL. AV1 e AV2) Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Contratto di fornitura MISURAZIONE / RISULTATO 100% il servizio è stato attivato; 80% gara aggiudicata; 50% predisposizione gara; 0% non realizzato SCALA DEI PESO VALORI DA 1 A5 La scala dei valori 10% corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 TOTAL E Anno 2014 - Predisposione gara - Aggiudicazione b) gara per la gestione del servizio integrato energia e servizi di manutenzione accessori (impianti elettrici, verifiche periodiche di legge, impianti antincendio, monitoraggio legionellosi, etc.) Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Contratto di fornitura 100% il servizio è stato attivato; 80% gara aggiudicata; 50% predisposizione gara; 0% non realizzato La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 10% Anno 2014 - Predisposione gara - Aggiudicazione Programma degli interventi edilizi e/o tecnologici coerenti con il nuovo assetto organizzativo Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili – Interventi di adeguamento strutturale non rinviabili: a) P.O. “A. Landolfi” di Solofra (AV) - Lavori di conformità alle norme di sicurezza ed antincendio (DM 18.09.2002 e DPR n. 151/2011) - - Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 0% non realizzato Anno 2014 - Collaudo lavori lotto 1 - Aggiudicazione lotto 2 b) SPS di Bisaccia – Lavori di adeguamento impianto antincendio (DM 18.09.2002 e DPR n. 151/2011) Anno 2014 - Aggiudicazione - c) P.O. “G. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi (AV) Lavori di conformità alle norme di sicurezza Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 0% non realizzato 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 56 ed antincendio (DM 18.09.2002 e DPR n. 151/2011) - Anno 2014 - Aggiudicazione lotto 1 d) P.O. “S. Ottone Frangipane” di Ariano Irpino (AV) (AV) Lavori di conformità alle norme di sicurezza ed antincendio (DM 18.09.2002 e DPR n. 151/2011) - - Anno 2014 - Bando progetto esecutivo e) Progetto di adeguamento alle norme di sicurezza antincendio (DM 18.09.2002 e DPR n. 151/2011) di tutte le strutture territoriali dell’ASL AV (DD.SS., PP.SS., consultori, etc.) - Anno 2014 - Classificazione - Redazione progetti antincendio ed approvazione VV.F. - Realizzazione di un HOSPICE nella Struttura Polispecialistica Sanitaria di Bisaccia “G. Di Guglielmo” - - - - - Anno 2014 - Collaudo lavori - g) Realizzazione di una RSA con n. 20 posti letto nella Struttura Polispecialistica Sanitaria di Bisaccia “G. Di Guglielmo” - - Anno 2014 - Aggiudicazione lavori - Collaudo lavori 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 5% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 0% non realizzato f) Verbale di inizio 60% verbale inizio lavori; lavori SAL Verbali di collaudo 50% indizione gara e di fine lavori 0% non realizzato - Classificazione delle strutture ex DPR 151/2011 Redazione ed approvazione da parte dei VV.F. dei progetti antincendio Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori Richiesta CPI 100% verbale di fine lavori; Redazione / approvazione progetto esecutivo Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori 100% verbale di fine lavori; Redazione / approvazione progetto esecutivo Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 40% classificazione delle strutture ex DPR 151/2011 0% non realizzato 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 40% approvazione progetto esecutivo 0% non realizzato 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 40% approvazione progetto esecutivo 0% non realizzato 57 h) Adeguamento strutturale e tecnologico dell’UO Nefrologia e Dialisi del P.O. “G. criscuoli” di di S. Angelo dei Lombardi - Anno 2014 - Bando di gara - Aggiudicazione lavori - Adeguamento degli investimenti ex art. 20 in funzione del nuovo assetto organizzativo: a) Progetto di riconvensione della struttura sanitaria di S. Nicola Baronia adibita ad RSA a Casa di Cura e Custodia ai sensi dell'art. 3-ter della Legge n. 9 del 17/02/2012 e s.m.i. ai fini del superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. - - - - - - Redazione / approvazione progetto esecutivo Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori Redazione / approvazione progetto esecutivo Predisposizione e pubblicazione atti di gara; Delibera di aggiudicazione; Verbale di inizio lavori SAL Verbali di collaudo e di fine lavori 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 5% La scala dei valori corrisponde alle seguenti percentuali: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 10% 40% approvazione progetto esecutivo 0% non realizzato 100% verbale di fine lavori; 80% SAL; 60% verbale inizio lavori; 50% indizione gara 40% approvazione progetto esecutivo 0% non realizzato Anno 2014 - Redazione progetto esecutivo - Bando ed aggiudicazione lavori TOTA LE: 100% TOTAL E: = 100 58 SCHEDA VA1 Struttura:U.O.C. URP Direttore: D.ssa Grazia Dell’ Angelo SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI Programma Operativi 2013/2015 Decreto N°82 del 5/7/2013 - intervento 8.2- D.Lgs 150/2009 Delibera 2196 del 23/12/2013 Obiettivo n. 1: OBIETTIVI GENERALI Promozione Carta dei Servizi Sanitari OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI - Stesura e aggiornamento guida ai servizi della Medicina Legale INDICATORI Stesura guida. MISURAZIONE -100% realizzata Verifica fruibile da parte operatori e associazione volontariato -Semplificazione percorsi agli operatori e ai cittadini PESO TOTALE 20 X% che può corrispondere a: 95100% = 5 80-94% = 4 -0% non realizzato Formazione e comunicazione ai cittadini CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 Verifica grado di soddisfazione 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 (in collaborazione con UOC Medicina Legale Obiettivo n. 2 OBIETTIVI GENERALI Promozione Carta dei Servizi Sanitari OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI - Miglioramento sistema reclami INDICATORI Stesura e deliberazione Regolamento MISURAZIONE 100% realizzato Rafforzamento degli strumenti di ascolto delle istanze dei cittadini. X% che può PESO TOTALE 20 corrispondere a: 0% non realizzato -Revisione regolamento di tutela secondo linee guida Regione Campania CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 59 Obiettivo n. 3 OBIETTIVI GENERALI INDICATORI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Promozione Carta dei Servizi Sanitari Questionario valutazione qualità percepita dei degenti ospedalieri Qualità percepita dai cittadini/utenti N °questionari/ 10% dei ricoveri avvenuti nel trimestre di sorveglianza nei presidi ospedalieri della ASL MISURAZIONE 95-100% = 5 CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X% che può PESO TOTALE 20 corrispondere a: 50-79% = 3 95-100% = 5 80-94% = 4 0% non realizzato 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 Obiettivo n. 4 OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI -Promozione Carta dei Servizi Sanitari Sperimentazione d esperienza di Audit Civico con metodologia concordata con le associazioni di volontariato di almeno due strutuure di cui una ospedaliera e una territoriale -Qualità percepita dai cittadini/utenti INDICATORI Realizzazione dell'Audit entro il 31/12/2014 MISURAZIONE 100% =realizzato CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X% che può PESO TOTALE 20 corrispondere a: 50%= N°1 incontro 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 0% non realizzato 40-49% = 2 <40% = 1 Obiettivo n. 5 OBIETTIVI GENERALI -Qualità organizzativa Promozione Carta dei Servizi Sanitari OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Elaborazione linee guida carata della qualità dei presidi ospedalieri e territoriali, in collaborazioni con le associazioni di volontariato INDICATORI - Stesura guida. -Verifica fruibile da parte operatori e associazione volontariato MISURAZIONE -100% =realizzata CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X% che può PESO TOTALE 20 corrispondere a: -50% =N°1 incontro 95-100% = 5 80-94% = 4 Verifica grado di soddisfazione 50-79% = 3 -0% non realizzato 40-49% = 2 <40% = 1 Rafforzamento degli strumenti di ascolto delle istanze dei cittadini. 60 SCHEDA VA1 StrutturaUOC INFORMATICA Direttore: Dott. P. Matarazzo SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo n. 1:rete ospedaliera -Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.2 della Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI Riassetto della rete ospedaliera, e della infrastruttura di rete tecnologica aziendale OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Potenziamento delle infrastrutture di rete telematica con particolare riferimento alle strutture centrali (Avellino via degli Imbimbo – Ariano Irpino via Cardito)e presso i PP.OO. Della ASL Avellino (Ariano Irpino – Sant'Angelo dei Lombardi e Solofra) INDICATORI MISURAZIONE Predisposizione del capitolato di gara per l'implementazio ne di nuovi punti rete LAN - Verbale di collaudo dei servizi implementati. 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. 0% non realizzato CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PES O TOTALE 25 Obiettivo n. 2: Completamento del processo di razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi – – Punto n. 5 della Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI PERSONALI Utilizzo piattaforma SORESA per la centralizzazione degli acquisti di beni e servizi - interfacciamento della piattaforma applicativa di gestione procedure amministrative (Areas) con la piattaforma di gestione acquisti della SORESA . INDICATORI MISURAZIONE CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 - Verbali SAL e verbali di collaudo fine di installazione e corretto funzionamento dell'interfacciam ento B2B 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. X % che corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 E 0% non realizzato può PES O TOTALE 25 61 Obiettivo n. 3 :Programmi Operativi 2013/2015- DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI Miglioramento delle performance delle infrastrutture tecnologiche DATA CENTER Aziendale OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Attivazione nuovo data center aziendale Migrazione piattaforme applicative Riassetto della sicurezza tecnologicapassiv a ed attiva . INDICATORI MISURAZIONE -Schede tuning 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. di -Relazioni tecniche operative 0% non realizzato -Verbali collaudo CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PES O TOTALE 25 di Attivazione dei percorsi formativi inerenti i processi di corretta implementazione e funzionalità della piattaforma Obiettivo n.4 : Programmi Operativi 2013/2015- DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Delibera n.2196 del 23/12/2013 OBIETTIVI GENERALI Miglioramento delle performance delle infrastrutture tecnologiche DATA CENTER Aziendale OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Attivazione nuovo data center aziendale Migrazione piattaforme applicative Riassetto della sicurezza tecnologicapassiv a ed attiva . INDICATORI MISURAZIONE -Schede tuning 100% realizzato, il sistema è funzionante e fruibile da parte degli operatori. di -Relazioni tecniche operative 0% non realizzato -Verbali collaudo CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 <40% = 1 PES O TOTALE 25 di Attivazione dei percorsi formativi inerenti i processi di corretta implementazione e funzionalità della piattaforma 62 SCHEDA VA1 Struttura :MEDICI COMPETENTI Direttore: dott. Franco Mazza– dott. Rocco Moccia SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Adozione definitiva di un modello unico di Cartella sanitaria e di rischio Definitiva adozione del modello unico di cartella sanitaria Sorveglianza Sanitaria Sorveglianza Sanitaria per tutti i dipendenti dell’ambito territoriale di competenza come da Protocollo Sanitario adottato Sviluppo del Sistema aziendale di sicurezza Collaborazione al continuo aggiornamento del DVR dell’azienda ASL Avellino Formazione sulla sicurezza Formazione del restante personaledell’ ambito ex Asl Av 1 Sorveglianza Sanitaria ai tirocinanti Sorveglianza Sanitaria a tutti i tirocinantiche dovranno prestare servizio presso la ASL AV INDICATORI N° 1 report relativo alla verifica dell’utilità dello strumento utilizzato con data 31/12/14 MISURAZION CORRELAZIONE E/RISULTATO ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 Verifica del report individuato nei tempi stabiliti X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 N° 1 report relativo Verifica del X % che può all’andamento dell’attività di report corrispondere a: sorveglianza sanitaria con individuato nei 95 – 100% = 5 scadenza 31/12/14 tempi stabiliti 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 N° 1 report di verifica Verifica del X % che può dell’attività effettuata DVR corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Vari eventi formativi a partire Completamento X % che può dal’Aprile 2014 su tutti i del corso per il corrispondere a: rischi lavorativi individuati personale ambito 95 – 100% = 5 ex ASL AV1 80 – 94% = 4 dal D.Lgs 81/08 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 N° 1 report relativo Verifica del X % che può all’andamento dell’attività di report corrispondere a: individuato nei 95 – 100% = 5 sorveglianza sanitaria con scadenza 31/12/2014 tempi stabiliti 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 PESO TOTALE 10% 30% 20% 20% 20% TOTALE 100% TOTALE : 100 = SCHEDA VA1 Struttura: UOPPA Direttore: Dott. Paolino Trinchese SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI Aggiornamento DVR Sopralluoghi presso le singole Unità Produttive N° 18 sopralluoghi nel corso del 2014 Rete Aziendale della Sicurezza Anagrafe Aziendale addetti gestione emergenza Formazione sulla sicurezza per lavoratori, AA.SS.PP., RR.LL.SS, addetti alla gestione delle emergenze. Albo formatori per la sicurezza Designazione AA.SS.PP. Designazione degli Addetti alla Gestione delle Emergenze 1 2 3 4 Formare: Lavoratori, AA.SS.PP., RR.LL.SS., Addetti emergenze MISURAZIO NE/RISULTA TO CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO Verifica degli interventi al 30/06 ed al 31/12/2014 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 30% Verifica dei requisiti dei designati al dettato normativo X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 10% Verifica della congruità del numero degli addetti per le sedi lavorative X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 10% 1 Corso per lavoratori: Realizzazione dei corsi 18 sessioni di 16 h 2 Corso ASPP: evento di 84 h 3 Corso RLS: 1 eventi di 32 h X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Impegnare i Datori di Lavoro Delegati nella loro designazione Impegnare i Datori di Lavoro Delegati nella loro designazione 1 TOTALE 30% 4 Individuazione dei soggetti aziendali aventi i requisiti di cui al DM 6 marzo 2013 Corso addetti emergenza: • Sessioni di 16 h Classificazione dei Realizzazione formatori per le discipline dell’albo oggetto di formazione X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 10% TOTALE 100% TOTALE : 100 = SCHEDA VA1 SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI Struttura: U.O.S.D. Sorveglianza e Prevenzione delle Malattie Croniche Direttore: Dott.ssa Elvira Bianco OBIETTIVI GENERALI DGRC n. 471 del 26/09/2011 Attuazione Piani di Prevenzione DGRC n. 471 del 26/09/2011 Attuazione Piani di Prevenzione DGRC n. 471 del 26/09/2011 Attuazione Piani di Prevenzione Qualità organizzativa manageriale e tecnico professionale OBIETTIVI INDICATORI SPECIFICI E PERSONALI Valutazione N.ro interviste epidemiologica sugli stili effettuate e di vita degli adulti valutate attraverso il sistema di sorveglianza campionaria PASSI Valutazione epidemiologica sugli stili di vita nei bambini attraverso il sistema di sorveglianza campionaria OKKIO alla salute Valutazione epidemiologica sugli stili di vita negli adolescenti attraverso il sistema di sorveglianza campionaria HBSC Promozione delle diffusione di buone pratiche attraverso l’utilizzo del risk management MISURAZION E/RISULTATO 275 interviste=5 230 interviste=4 180 interviste=3 120 interviste=2 <120 interviste=1 CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A5 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 PESO TOTALE 40% % di scuole che aderiscono alla sorveglianza attiva 30 scuole=5 25 scuole=4 17 scuole=3 13 scuole=2 < 13 scuole=1 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 40% % di scuole che aderiscono alla sorveglianza attiva 8 scuole=5 5 scuole=3 < 5 scuole=1 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 10% Realizzare una descrittiva del rischio in tutte le UO dei Presidi Ospedalieri afferenti alla ASL Numero di UO descritte sul totale delle UO dei Presidi Ospedalieri 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 10% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 65 SCHEDA VA1 Struttura :ASTENSIONE DAL LAVORO PER MATERNITA’ A RISCHIO (ALMa) Coordinatore: Dott.ssa Maria Pepe SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Riduzione dei tempi liste di attesa OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Monitoraggio continuo del rispetto dei tempi di attesa previsti da normativa vigente in materia Grado di collaborazione conle strutture territoriali Miglioramento della qualità della collaborazione e comunicazione e degli aspetti relazionali e professionali Qualità percepita e soddisfazione interno/ esterno del servizio Formazione e aggiornament oe Trasmissione informatizzata del provvediment o Monitoraggio delle risultanze delle attività svolte tra strutture intra ed extra aziendali TOTALE Promozione attività del Servizio Trasmissione telematica del provvedimento INDICATORI 1-< 7gg emissione provvedimento su certificazione pubblica 2-Trasmissione sedi provinciali INPS 1-livello di consapevolezza di partecipazione all’azione comune tra gli operatori della rete(Distretti Terr./INPS/DLP) 2-Tempi,precisione e affidabilità 1- Livellodi soddisfazione Utenza da giudizio schede 2- Cooperazione attiva con la rete delle strutture/enti coinvolti 1-Aggiornamento periodico sito internet aziendale e trasm. del provvedimento link scheda di soddisfazione 2-Realizzazione eventi e Formazione e agg.mento personale interno MISURAZIONE /RISULTATO 100% n. provv.<7gg=100 1+2= 100% 1=50% 1+2= 100% 1=50% 1+2= 100% 1=50% Almeno 1 evento /anno=100 1+2 = 100% 1=50% SCALA DI VALORI DA 1 A 5 =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTALE 30% =5 =4 =3 =2 =1 30% =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 20% 20% 100% 66 SCHEDA VA1 Struttura: UOC MEDICINA LEGALE Direttore: Dott.ssa Maria Luisa Pascarella SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Area Gestionale Equilibrio costante domanda/'offerta prestazioni Area della Comunicazione, della Innovazione e dello Sviluppo Adeguamento normativa della Guida ai Servizi di M.Legale. (in collaborazione con Direzione UOC URP e UOC Qualità) Aggiornamento del sito internet aziendale (in collaborazione con Coordinatore sito web) Qualità organizzativa/manag eriale /tecnicoprofessionale (in collaborazione con UOC SIA) Qualità della Formazione Promozione della trasparenza nella P.A. e dei profili di responsabilità dirigenziale (in collaborazione con UOC GiuridicoLegale) OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Monitoraggio attività medicolegali UOC (collegio medico idoneità lavoro; commissione medica locale; danni da trasfusioni) Adeguamento alla evoluzione normativa in materia di innovazione e semplificazione. Aggiornamento della Guida ai Servizi di Medicina Legale (D.C. n. 822013) Aggiornamento M. Legale sito WEB INDICATORI MISURAZION E/RISULTATO Rilevazione tempi procedimenti prestazioni m. legale contenimento tempi: > 30 gg. per attività collegiali > 10 gg. per attività monocratiche Stesura Guida aggiornata ai Servizi di Medicina Legale Semplificazione ed uniformità percorsi per soddisfazione utenti Aggiornamento in linea con la evoluzione normativa nazionale/region ale SCALA DI VALORI DA 1 A5 =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTALE 25% 25% =5 =4 =3 =2 =1 25% 25% Chiarezza ed efficacia della comunicazione con appropriatezza della qualità percepita Tracciabilità, trasparenza gestionale ed uso appropriato delle risorse: Informatizzazion e verbali medico legali monocratici e collegiali 90 %verbalizzazion e telematica =5 =4 =3 =2 =1 25% 25% Adeguatezza normativae professionale tecnicospecialistica Coinvolgimento operatori e dirigenti. Spinta al cambiamento. Maggiore consapevolezza della responsabilizzazi one nel contesto professionale/isti tuzionale Organizzazione di n.: 1 evento formativo =5 =4 =3 =2 =1 25% 25% TOTALE 100% TOTALE 100% =5 =4 =3 =2 =1 SCHEDA VA1 67 Struttura:INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA E FASCE DEBOLI Direttore: Dott.Luigi Maria Giannetti SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Fasce Deboli OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Presa in carico di soggetti con disturbi dell’immagine corporea e dell’alimentazione Appropriatezza delle prestazioni Mantenimento LEA minori a rischio (NPI) Qualità organizzativa manageriale e tecnico professionale Organizzazione di UMD (Unità Multidisciplinare) presso P.O. Ariano, Distretti e Scuole. INDICATORI Attivazione ambulatori dedicati e interventi formativi presso le scuole Attività clinica su minori a rischio Programmazione protocolli diagnostico riabilitativi MISURAZIONE/ RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A5 PESO TOTALE =5 =4 =3 =2 =1 50 250 =5 n. soggetti a =4 rischio trattati oltre = 3 700=5 =2 =1 25 125 n. soggetti presi in carico oltre 40 e n.5 interventi formativi =5 n. pazienti inseriti nella programmazione oltre 400=5 =5 =4 =3 =2 =1 25 125 TOTALE 100% TOTALE : 100 =500:100=5 =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 68 Scheda VA1 Struttura: UOCMATERNO INFANTILE Direttore: Dott.ssaCasullo Carmela SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI 69 OBIETTIVI GENERALI Miglioramento prestazioni screening Ca Mammario: Definizione e Proposta Percorso Assistenziale integrato interaziendale (A.O. Moscati-ASL Avellino) OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Predisposizione della bozza di Protocollo di Intesa Predisposizione e diffusione materiale informativo per MMG,Farmacie ed utenti Miglioramento prestazioni screening Ca Cervice Ridurre i tempi di attesa per risposte pap-test: elaborazione proposta piattaforma digitale condivisa con Anatomia Patologica A.O. Moscati Implementazion e utilizzo software regionale ViVa su tutti i distretti Organizzare Campagne di Promozione e Sensibilizzazion e (elaborazione e diffusione materiale informativo per MMG,Farmacie ed utenti) Collaborazione ai Organizzazione sistemi di territoriale delle sorveglianza equipe epidemiologica su stili pediatriche e di vita(okkio alla partecipazione salute,HBSC) alle attività nelle scuole Corso di Assicurare Percorsi di Formazione formazione per Per gli operatori dei PBLS: Centri Vaccinali in collaborazione e realizzazione del integrazione con il corso SEP Corso di aggiornamento su Novità in ambito vaccinale (coinvolgimento PLS) Per Ginecologi e ostetriche coinvolti nelle attività di Screening in Giornata di formazione obbligatoria INDICATORI MISURAZIONE /RISULTATO Protocollo di SI= 5 Intesa NO=3 Elaborato/attuato Incontri con i responsabili delle strutture N° incontri=/> 5 aziendali coinvolte Brochure SI=5 informative NO=2 elaborate e stampate Incontri con MMG/Distretto in collaborazione con i Direttori dei Distretti Proposta elaborata e consegnata al Direttore Dip.e al Direttore Generale Interventi di affiancamento in loco per gli operatori dedicati Brochure informative elaborate e stampate N°6 incontri(1/Distrett o)=5 N°4 =4 N°3 =3 SI=5 NO=2 CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 95 – 100% = 5 50 – 79% = 3 PESO TOTALE 25,00% 95 – 100% = 5 10,00% 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 25,00% 95 – 100% = 5 N° interventi/distretto 50 – 79% = 3 1-2su 6 Distretti=5 0-1 su 6 Distretti=3 10% SI=5; NO=2 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 10,00% N°3-6 riunioni=5 N° 0-2 riunioni=3 SI=5 NO=2 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 SI=5 NO=2 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 100% operatori UOMI=5 50-75% operatori UOMI=3 95 – 100% = 5 50 – 79% = 3 SI=5 NO=2 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 100% operatori UOMI=5 50-75% operatori UOMI=3 95 – 100% = 5 50 – 79% = 3 SI=5 NO=2 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 Incontri con MMG/Distretto in collaborazione con i Direttori dei Distretti Equipe organizzate e attivate sui Distretti Realizzato Partecipazione degli operatori Realizzato Partecipazione degli operatori e PLS Realizzato Partecipazione 5% 5% 70 SCHEDA VA1 StrutturaU.O.C. ASSISTENZA ANZIANI Direttore: Dott.ssaAnna Marro SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Promozione permanente della qualità nel SSNe verifica della appropriatezza delle prestazioni OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Implementazione della sorveglianza presso le UU. OO. Assistenza Anziani e le UU. OO. Fasce Deboli distrettuali sull’applicazione del regolamento e delle procedure per le cure domiciliari già redatte da questa Unità Operativa, con eventuale modifica delle stesse in collaborazione con i Direttori di Distretto. Verifica applicazione scheda profili decreto n.1/2013 Verifica adozione degli strumenti di VMD regionali, scheda S.Va.M.A. (DGRC n.323/2012) e S.Va.M.D.i. (DGRC n. 324/2012), per l’appropriatezza della presa in carico INDICATORI MISURAZIONE /RISULTATO 1.Elaborazione format scheda di verifica 2. verifica di quanto descritto negli obiettivi in due distretti sanitari/totale dei distretti dell’ASL 3.verifica in tre distretti sanitari//totale dei distretti dell’ASL 4.verifica in quattro distretti sanitari//totale dei distretti dell’ASL 5.verifica in cinque distretti sanitari//totale dei distretti dell’ASL 6.verifica in sei distretti sanitari//totale dei distretti dell’ASL 7.relazione finale 8.report direzione generale 1+2+3+4+5 +6+7+8=100%, 1+2+3+4+5+6+7= 95% SCALA DI VALORI DA 1 A5 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 49% = 2 40% = 1 PESO TOTALE 60% 1+2+3+4+5+6 = 94% 1+2+3+4+5 = 80% 1+2+3+4 = 79% 1+2+3 = 50% 1+2 = 49% 1 = 40% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 71 OBIETTIVI GENERALI Conferimento flussi dati cure domiciliari in maniera tempestiva ed elevata qualità del dato Miglioramento dell’efficienza e della appropriatezza delle prestazioni, qualità della formazione OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Promozione dell’utilizzo della cartella clinica informatizzata per le cure domiciliari e dei flussi informativi per una puntuale e precisa trasmissione a livello aziendale, regionale e ministeriale e per il monitoraggio dei bisogni della popolazione assistita Realizzazione di iniziative di formazione per gli operatori interni ed esterni impegnati nelle attività di cure domiciliari finalizzate a migliorarne le competenze e ad uniformare le prestazioni attraverso l’utilizzo anche delle nuove tecnologie INDICATORI 1.Verifica n. pazienti inseriti in tempo reale nel distretto/totale dei pazienti presi in carico nel distretto 2.Verifica individuazione profilo cure domiciliari nei pazienti inseriti nella cartella informatizzata 3.Trasmissione report trimestrali aziendali Direzione Generale 4.Verifica completezza report Regione Campania entro i tempi stabiliti (flussi trimestrali) 5.Relazione finale 1.Realizzazione due corsi di formazione 2. Realizzazione procedura accreditamento ECM 3. N. partecipanti > 50% del personale afferente ai servizi di competenza delle cure domiciliari 4.Report dati su valutazione corso discenti 5.Report dati su valutazione discenti MISURAZIONE /RISULTATO 1+2+3+4+5=100 %, 1+2+3+4= 90% SCALA DI VALORI DA 1 A5 PESO 100% = 5 90% = 4 70%= 3 50%= 2 40%= 1 20% 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 20% TOTALE 1+2+3= 70% 1+2 = 50% 1 = 40% 1+2+3+4 +5 compresa la formalizzazione con l’U.O. FAP=100%, senza formalizzazione = 95% 1+2+3+4 compresa la formalizzazione con l’U.O. FAP = 94%, senza formalizzazione 80% 1+2 +3 compresa la formalizzazione con l’U.O. FAP = 79%, senza formalizzazione = 50% 1+2= compresa la formalizzazione con l’U.O. FAP = 49%, senza formalizzazione = 40% 1= <40% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 72 SCHEDA VA1 StrutturaU.O.C. QUALITA’ E ACCREDITAMENTO/FAP Direttore: Dott. Lucio Visconti SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI 73 74 SCHEDA VA1 StrutturaUOC EMERGENZA TERRITORIALE Direttore: Dott. Gabriele Ferrante SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI Migliorare i flussi informativi interni ed esterni rispettando i tempi di trasmissione ed in particolare implementare un sistema informativo per la salute e per la gestione dei servizi Migliorare i flussi informativi interni ed esterni rispettando i tempi di trasmissione ed in particolare implementare un sistema informativo per la salute e per la gestione dei servizi Adeguamento alle direttive regionalied implementazion e di un sistema di indicatori RELAZIONE Riscontro e valutazione degli interventieffettuati nell'ambito delle postazioni Saut Aziendali TOTALE MISURAZIO NE/RISULTA TI mensile = 100 % semestr. = 50 % annuale SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 < 40% = 1 PES O TOTAL E 50% = 25 % Adeguamento alle direttive regionali ed implementazion e di un sistema di indicatori RELAZIONE Analisi dati risultantidagli interventi effettuati sul territorio non seguiti da ricovero ospedaliero mensile = 100 % semestr. = X % che può corrispondere a: 95-100% = 5 80-94% = 4 50-79% = 3 40-49% = 2 < 40% = 1 50% 50 % annuale = 25 % 100 % 100% 75 SCHEDA VA1 StrutturaU.O. S. D TUTELA DELLA SALUTE IN CARCERE Direttore: Dott. ssa Anna G. Pugliese SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Programmazion Definizione della e e controllo struttura organizzativa delle attività Definizione protocollo organizzativo ed operativo per i percorsi clinico assistenziali da erogare alle persone in privazione di libertà Valutazione dell'efficacia dei servizi erogati INDICATORI MISURAZIONE /RISULTATO Rappresentazione ed esplicitazione dell'organigramm a con definizione dei ruoli e delle responsabilità Formalizzazione del gruppo di lavoro e individuazione dei referenti distrettuali Protocollo operativo condiviso con le UU.OO. e i Distretti Sanitari 2. Attivare un sottogruppo di lavoro per ogni istituto penitenziario promuovendo consultazioni con il volontariato e il Garante dei Diritti del Detenuto 3. Predisposizione della carta dei servizi sanitari adattata alle esigenze di ogni singolo istituto Definizione delfabbisogno assistenziale specifico per ogni istituto Report di analisi dei bisogni della popolazione carceraria Adozione formale da parte della ASL/Av Verifica dell'appropriatezza degli interventi Rapporto tra bisogno e servizi erogati Produzione di una Carta dei servizi sanitari almeno per un istituto penitenziario Report delle prestazioni sanitarie erogate nei 4 Istituti Istituzione GRUPPO di lavoro aziendale per la tutela della salute in carcereD. Lgs 230/99 e P S R 2011-2013 DGRC 96 /2011 SCALA DI VALORI DA 1 A5 PESO TOTALE TOTALE 100% TOTALE : 100 definizione del piano dell'offerta dei servizi 76 SCHEDA VA1 Struttura :UOC SERT Direttore: Dott.ssaF.Romano SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Supervisione programmi nelle C. T. OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI Verifica N. 2 ingressi dell’appropriatezza mensili delle prestazioni erogate dai privati accreditati Diagnosi Consolidamento precoce e rapporti con strutture monitoraggio ospedaliere. patologie correlate alla td. Incontri interistituzional i con altri referenti Sperimentazi Potenziamento one della postazioni cartella informatizzate clinica informatizzat a N. di postazioni ottenute Prevenzione Formazione Costruzione modello regionale per la presa in carico utenti gambling Formazione/Informaz N. percorsi ione alla popolazione formativi/infor target mativi attivati Formazione MMG e PLS sulle nuove sostanze e gioco problematico per gli adolescenti Incontri propedeutici per l’attivazione dei corsi Implementazione N. soggetti in carico Centro/Ascolto presso PO S. Angelo dei Lombardi MISURAZION E/RISULTAT O CORRELAZION E ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A5 Valutazione esiti X % che può percorsi corrispondere a: riabilitativi 95 – 100% = 5 all’interno delle 80 – 94% = 4 strutture 50 – 79% = 3 territoriali: 40 – 49% = 2 La casa sulla < 40% = 1 roccia; Punto Giovani. Stesura del X % che può protocollo corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Avvio apertura X % che può cartella corrispondere a: informatizzata 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Evento pubblico X % che può (Giornata lotta corrispondere a: alla droga) 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 1 Corso di X % che può aggiornamento corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Compliance al trattamento PESO TOTALE 15% 10% 5% 10% 10% 10% 77 OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI INDICATORI MISURAZIONE CORRELAZIONE SPECIFICI E /RISULTATO ALLA SCALA DI PERSONALI VALORI DA 1 A 5 Centro Apertura ambulatorio N. soggetti in Adesione al X % che può Antifumo anti fumo c/o Distretto carico trattamento corrispondere a: Sanitario di Avellino 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Assistenza Attivazione nuovi N. Incontri UEPE Stesura Protocolli X % che può soggetti del protocolli per le (Ufficio corrispondere a: circuito penale procedure di intervento Esecuzione 95 – 100% = 5 Penale Esterna) 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 Interventi in Rimodulazione di Incontri con i Stesura protocollo X % che può ambito di interventi in seno alla referenti della tra iServizi corrispondere a: sicurezza CML (artt. 186/187 del Medicina Legale 95 – 100% = 5 stradale cs) 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 PESO TOTALE 15% 10% 15% TOTALE 100% TOTALE : 100 = 78 SCHEDA VA1 StrutturaU.O.C. RIABILITAZIONE Direttore: Dott. Claudio Rumiano SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI INDICATORI SPECIFICI E PERSONALI ATTUAZIONE RETE PER LA PROGETTI DI DEI DECRETI DISABILITA’ ASL AV STRUTTURA COMMISSARI DEI CENTRI EX ALI ART 26 L833/78 IDEM IDEM MISURAZIONE /RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO TOTALE =5 =4 =3 =2 =1 RETE PER LA RACCOMANDA REDAZIONE =5 DISABILITA’ ASL AV ZIONI PER I DELLE =4 DISTRETTI RACCOMANDA = 3 SANITARI ED I ZIONI ENTRO IL = 2 PIANI DI ZONA SETTEMBRE =1 SOCIALI 2014 IDEM MODELLO UNICO AZIENDALE DI EVIDENZA DEL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE, CON QUALIFICATORI ICF UTILI ALLA IDENTIFICAZIONE DEI SINGOLI PROGRAMMI DI INTERVENTO SPASTICITA’ IDEM AFA NUMERO DI PROGETTI DI STRUTTURA PUBBLICATI REDAZIONE E RACCOMANDA ZIONE PER L’UTILIZZO REDAZIONE E RACCOMANDA ZIONI ENTRO IL LUGLIO 2014 =5 =4 =3 =2 =1 ANALISI DELLO STATO DI SALUTE DI TUTTI I CITTADINI CON SPASTICITA’ SERVITI IN RIABILITAZIO NE IN AMBITO ESTENSIVO TERRITORIALE , CON SCALA DI MISURA DELLA SPASTICITA’ PROGETTO ORGANIZZATI VO ATTIVAZIONE DI UN PROCESSO DI PRESA IN CARICO INTEGRATA OSPEDALE TERRITORIO DEDICATA ALLA SPASTICITA’ ENTRO L’ANNO 2014 =5 =4 =3 =2 =1 REDAZIONE DEL PROGETTO ENTRO L’ANNO 2014 =5 =4 =3 =2 =1 TOTALE 100% TOTALE : 100 = 79 SCHEDA VA1 Struttura:U.O.C.INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO Direttore: Dott.ssa Carmela Sirignano SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI Decreto del Commissario ad Acta n° 6/2010e s.m.i. Monitoraggio Cure Report semestrali Domiciliari di III livello per il Distretto Sanitario di Monteforte Irpino Elaborazione di Linee Guida condivise per le “Dimissioni Protette” Condivisione e sottoscrizione Linee Guida“Dimissioni Protette” Stesura della procedura MISURAZIO NE/RISULTA TO SCALA DI VALORI DA 1 A5 X % che può corrispondere a: 95 – 100%= 5 80 – 94%= 4 50 – 79%= 3 40 – 49%= 2 < 40%= 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100%= 5 80 – 94%= 4 50 – 79%= 3 40 – 49%= 2 < 40%= 1 PESO TOTALE 50 50 TOTALE 100% TOTALE : 100 = 80 SCHEDA VA1 Struttura U.O.C DISTRETTO SANITARIO DI ARIANO IRPINO Direttore: Dott. Armando Pirone SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI INDICATORI MISURAZIONE/ RISULTATO Verifica a campione delle prestazioni erogate dalle strutture accreditate e p.a. – al fine del rispetto delle COM e dei tetti di spesa (a seguito comunicazione dei T.T. di competenza) - tramite la procedura informatica ARSENIO Monitoraggio mensile delle prestazioni erogate dalle n. 15 strutture accreditate e p.a. tramite la procedura Arsenio e richiesta di note di credito pereventuali prestazioni contestate Deliberazioni mensilidi liquidazione di acconti e saldi ( a seguito indicazioni T.T. competenti) a favore delle n. 15 strutture accreditate e p.a. SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO TOTALE OBIETTIVON. 1 MONITORAGGIO DELLE PRESTAZIONI EROGATE DALLE N. 15STRUTTURE ACCREDITATE E P.A. INSISTENTI SUL TERRITORIO DISTRETTUALE: - n. 1 Casa di Cura p.a. - n. 1 RSA p.a. - n. 5 Laboratori Analisi p.a. - n. 1 Centro Antidiabetico p.a. - n. 2 Struttureaccreditate Dialisi - n. 2 Strutture p.a. Radiodiagnostica - n. 3 Strutture p.a. Assistenza Riabilitativa Verifica a campione dell’ appropriatezza delle prestazioni erogate dalle n. 14 strutture accreditate e p.a. insistenti sul territorio (esclusa la C.d.C. perché di competenza del NOC aziendale) da parte del NOC distrettuale Accesso del NOC distrettuale presso le strutture accreditate e p.a. ogni tre mesi o prima in caso di necessità 1+2=5 1=3 30 Relazione / Report Trimestrale da parte del NOC 81 OBIETTIVO N. 2 Assicurare il mantenimento degli standard previsti dal piano regionale di prevenzione 2010 – 2012 Ottimizzareil funzionamento dei n. 4 Centri Vaccinali presenti sul territorio: Ariano Irpino, Vallata , Mirabella Eclano e Grottaminarda Percentuale di copertura per i vaccini obbligatori pari al 90% della popolazione interessata Ottimizzare l’attivitàdei Consultori distrettuali Minimo n. 2 giornate di apertura presso le n. 4 sedi: Ariano Irpino, Vallata , Mirabella Eclano e Grottaminarda. 20 PIANO REGIONALEPREVEN ZIONE 2010 - 2012 Screeningoncologici Misurazione Antropometriche degli alunni (Progetto ASSO) OBIETTIVO N. 3 Assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza sociosanitaria e ASSISTENZAFASCE l’esecuzione degli DEBOLI adempimenti connessi (Integrazione socio all’espletamento delle sanitariaADI / ADO / attività sociosanitarie e SADI ) ai flussi informativi Assicurare il mantenimento dell’assistenza alla popolazione in ADI/ADO Assicurare il mantenimento dell’assistenza alla popolazione inSADI 1+2+3=5 1+2=4 1=3 Presenza di personale Misurazione su competente almenon. 1.500 presso le scuole alunni della Provincia di Avellino Corretto funzionamento delle UVI distrettuali per i casi con bisogno socio-sanitario complessopari attualmente a n. 85 pz . in carico Selezione dei casi da arruolare in ADI in base allagravità al fine di rispettare il budget 2014 Assicurare l’assistenza e le prestazioni , con personale dipendente, pari ad almeno all’80% delle prestazioni erogate nel 2013 (prestazioni 718) Verbali UVI all’anno: -n. 140 per i n. 70 pz. per i quali la valutazione è richiesta in base alla normativa vigente ogni 180 gg; - almeno n. 15 per i rimanenti pz. 30 1+2+3=5 2=4 Rispetto del budget 1=3 Prestazioni = o > 574 82 OBIETTIVO N. 4 APPLICAZIONEPRO CEDURE PRESCRITTIVE ED EROGATIVE DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA Corretta applicazione delle procedure prescrittive da parte dei n. 78 MM.M.G e n. 8 PP.L.Sdel Distretto . Riunioni periodiche operative con i Medici di Medicina di base relativamente all’appropriatezz a prescrittiva Verbali delle riunioni con i medici di medicina di base Verifica dal parte del NOC della corretta erogazione da parte dei Centri Competenti Controllo del NOC Distrettuale almeno 2 volte all’anno Verbali /Relazioni del NOC Verifica igienico/sanitaria degli studi dei Medici di medicina di base e dei n. 9 Presidi di C.A. Controllo distrettuale almeno 2 volte all’anno 5 1 + 2+ 3 = 5 1+2=4 1=3 Verbali /Relazioni dell’U.O./Servizio Assistenza Sanitario di Base OBIETTIVO N. 5 ASSISTENZA SANITARIAALLA POPOLAZIONE DELLA CASA CIRCONDARIALE SITA IN ARIANO IRPINO OBIETTIVO N. 6 RIMBORSIDA PARTE DI ISTITUZIONI ESTERE PER SPESE SANITARIE SOSTENUTE PER PAZIENTI CEE Favorire la profilassi delle malattie infettive (epatite – influenza – tubercolosi) Predisposizione e diffusione di un Un opuscolo per opuscolo ogni detenuto informativo a tutti i detenuti 5 100 % detenuti = 5 80% detenuti = 4 < 80% = 3 Coordinamento delle attività di rilevazione delle spese sostenute per assistiti iscritti al SSN con oneri a carico di Istituzioni Comunitarie presso i n. 4 presidi distrettuali e fatturazione dei crediti vantati verso le Istituzioni Comunitarie interessate al regime contabile “unico del costo” , attraverso l’apposita procedura informatica (Regolamento UE 883/2004 e 987/2009) Fatturato pario > Raccolta delle ricette rosse SSN presso i n. 4 Fatturare minimo il presidi 70% delle ricette distrettuali e raccolte presso i PP.OO interessati al fine di emettere le fatture per il recupero crediti verso istituzioni comunitarie interessate 70 % delle ricette = 5 10 Fatturatopari al 60 % delle ricette =4 Fatturatopari al 50 % delle ricette =3 delle ricette = 1 TOTALE 100% TOTALE : 100 = 83 SCHEDA VA1 Struttura:DISTRETTO SANITARIO DI AVELLINO Direttore: Dott. Piero De Masi SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Completa ed integrale attuazione dei decreti del Commissario ad Acta Monitoraggio continuo delle prestazioni assicurate dagli erogatori privati accreditati Verifiche di appropriatezza delle prestazioni erogate (prestazioni R – genetica) Implementazione deicontrolli a campione sulla documentazione dei centri privati Incentivare interventi di prevenzione/educazione alla salute: 1. OKKIO alla Salute 2. PASSI e PASSI argento 3. Screening oncologici 4. Altri Attuazione del DPCM 1 aprile 2008 a) Attuazione delle modalità di approvvigionamento di farmaci per il presidio sanitario penitenziario b) Controllo delle prestazioni erogate dal personale sanitario penitenziario e liquidazione emolumenti spettanti Revisione degli assetti organizzativi e strutturali dell’Azienda che consegua la riduzione delle spese connesse alla duplicazione dei servizi e il ricorso al lavoro straordinario Mantenimento dello straordinario nei limiti del budget assegnato Attuazione del Decreto Commissariale n. 6 del 4 febbraio 2010 e s. m. e i Assiduo monitoraggio delle Capacità Operative massime dei Centri Privati Accreditati con andamento trimestrale PREVENZIONE Assistenza Sanitaria alla Popolazione Carceraria Adozione budget lavoro straordinario Fasce deboli INDICATORI MISURAZIONE /RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A5 4 mon/anno = 95 - 100 % 5 PESO TOTALE - 1 verif/trim 20 1 < 4 = < 40 % Realizzare almeno 2 interventi di promozione della salute Realizzazionedi una procedura operativa 1+2= 95 - 100 % 5 20 1= < 40 % 1 a+b = 100 % 5 Solo a) o b)= < 40 % 1 = > 1= 95 - 100 % 5 20 monte ore assegnato totale consumato 20 1 0,5= < 40 % VMD: totale VMD totale utenti arruolabili Monitoraggio trim/COM = > 1= 95 - 100 % 5 20 1 0,5= < 40 % TOTALE 100% TOTALE :100 SCHEDA VA1 Struttura:DISTRETTO SANITARIO DI BAIANO Direttore: Dott. ssa Elisabetta Granata SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI PESO 20 OBIETTIVO GENERALE DECRETO N. 6 COMMISSARIO AD ACTA es.m.i. OBIETTIVISPECIFICI E PERSONALI Assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza sociosanitaria e la corretta esecuzione di tutti gli adempimenti connessi all’espletamento delle attività sociosanitarie INDICATORI Monitoraggio funzionamento UVIdistrettuali per i casi con bisogno sociosanitario complesso ed invio dei Flussi Regionali secondo la tempistica regionale, di concerto con la UOC Coord. Socio - Sanitario MISURAZIONE/ RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 =5 TOTALE 1+2+3 = 100% =4 1+2= 60 % =3 1 =40% =2 =1 Rendicontazione trimestrale delle spese sostenute per prestazioni sociosanitarie secondo le disposizioni regionali ed invio dei Flussi Regionali secondo la tempistica regionale, di concerto con la UOC Coord. Socio - Sanitario Partecipazione agli incontri con il Coord. Sociosanitario e con i Piani di Zona per la debita programmazione e definizione dei Protocolli d’intesa secondo gli indirizzi regionali PESO 30 OBIETTIVO GENERALE DECRETI COMMISSARIO AD ACTA IN MATERIA DI RAZIONALIZZAZI ONE DELLA SPESA OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Ottimizzare tutte le procedure connesse ai controlli sulla spesa ADI, strutture sanitarie, riabilitazione INDICATORI Monitoraggio continuo delle prestazioni assicurate dagli erogatori privati accreditati e redazione delle deliberazioni di liquidazione entro i termini stabiliti dai Decreti Commissariali, di concerto con i Tavoli Tecnici e con la UOC Contabilità Generale MISURAZIONE/ RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 =5 TOTALE 1+2+3 = 100% =4 1+2= 60 % =3 1 =40% =2 =1 Adempimenti relativi all’adesione agli AA.QQ. So.Re.Sa Implementazione dei controllitramite il Datawarehouse aziendale ed il software Clinicworkbench per il monitoraggio del Servizio delle Cure Domiciliari 85 PESO 20 OBIETTIVO GENERALE PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE OBIETTIVISPECIFICI E PERSONALI Pieno conseguimento degli obiettivi relativi ai sistemi di sorveglianza epidemiologica su malattie infettive e vaccinazioni, stili di vita, survey screening oncologici INDICATORI Realizzazione interventi di educazione alla salute in ambito scolasticoeducazione alimentare, prevenzione al bullismo, Salute e Sanità) con adesione personale e di operatori distrettuali MISURAZIONE/ RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 =5 TOTALE 1+2+3 = 100% =4 1+2= 60 % =3 1 =40% =2 =1 Realizzazione interventi di prevenzione in ambito scolastico ed extrascolastico ( PASSI, PASSI D’ARGENTO, OKKIO ALLA SALUTE, PROGETTO SALUTE……) con adesione personale e di operatori distrettuali PESO OBIETTIVO GENERALE CURE PRIMARIE 20 OBIETTIVISPECIFICI E PERSONALI Graduale ma piena applicazionedegli obiettivi indicati nell’Accordo per la Medicina Generale ed in particolare per gli specifici aspetti che l’Accordo intende focalizzare INDICATORI Nuovi adempimenti alla luce dell’applicazioneAIR per la Medicina Generale ( Disease Management per il Diabete Mellito, Schede di Fragilità…) Verifica studi medici dimedicinagenerale, ivi compresi i controlliigienico sanitari alla luce del disposto nell’apposita Delibera del Direttore Generale MISURAZIONE/ RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 =5 TOTALE 1+2+3 = 100% =4 1+2= 60 % =3 1 =40% =2 =1 Verifica e controllo dell’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) e Prestazioni Particolarmente Impegnative (PIPP) 86 SCHEDA VA1 Struttura: DISTRETTO SANITARIO DI MONTEFORTE IRPINO Direttore: Dott.ssa Carmela Sirignano SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Decreto del Commissario Assicurare il ad Acta n° 6/2010e s.m.i. mantenimento deiL.E.A.S.S. e gli adempimenti relativi alle attività sociosanitarie Revisione della Rispettare ilbudget di organizzazione del lavoro ore di lavoro straordinario assegnato alla Struttura INDICATORI MISURAZIO NE/RISULTA TO SCALA DI VALORI DA 1 A5 Trasmissione Monitoraggio UVI e flussi regionali Monitoraggiosemestrale LEASS SI=5 NO=1 =5 =4 =3 =2 =1 N° ore straordinario assegnato / N° ore straordinario effettuato Da 81 a 100%=5 Da 61 a 80%=4 Da 41 a 60%=3 Da 21 a 40%=2 Fino a 20%=1 Da 81 a 100%=5 Da 61 a 80%=4 Da 41 a 60%=3 Da 21 a 40%=2 Fino a 20%=1 SI=5 NO=1 =5 =4 =3 =2 =1 Riduzione percentuale dei Aderire agli N° adempimenti costi per l’acquisto di beni adempimenti relativi effettuati/ e servizi agli AA. QQ. N° adempimentirichiesti So.Re.Sa. Monitoraggio continuo e di controllo delle prestazioni sanitarie e soddisfacimento debito informativo verso la Regione Campania Assicurare il Trasmissione dei report monitoraggio previsti continuo dei flussi dati delle prestazioni sanitarie =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTALE 30 20 20 30 TOTALE100% TOTALE : 100 = 87 SCHEDA VA1 Struttura. DISTRETTO SANITARIO DI S. ANGELO DEI LOMBARDI Direttore: Dott. Federico Troisi SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Completa ed integrale attuazione dei Decreti già emanati e che saranno emanati nel 2014: Decreto 6/2010 del Commissario ad Acta Completa ed integrale attuazione dei Decreti già emanati e che saranno emanati nel 2014:Decreti 23/24/25 del 2011 del Commissario ad Acta OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza sociosanitaria ;attuazione del Decreto 6/2010 e s.m.i. in merito alle tariffe strutture sociosanitarie ed RSA Monitoraggio della spesa sanitaria Qualità organizzativa e Tecnico/profess ionale: ADI Monitoraggio continuo delle prestazioni di assistenza domiciliare attraverso un sistema di indicatori Assistenza sanitaria alla popolazione Carceraria Garantire l’assistenza sanitaria alla popolazione della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi Promozione attiva della salute Realizzare interventi di prevenzione/educazione alla salute in ambiente scolastico e/o extrascolastico INDICATORI Monitoraggio funzionamento UVI casi con bisogno complesso; Contabilizzazione spese sociali compartecipate; Contabilizzazione spese utenti RSA Nusco; Monitoraggio continuo delle prestazioni assicurate dagli erogatori privati accreditati, implementazione dei controlli a campione documentazione cartacea; Liquidazione spettanze, secondo le modalità previste Delibera 1534/2013 % pazienti in ADI over 65 anni; % pazienti in ADI over 75 anni; una misurazione a campione qualità percepita; monitoraggio costo ADI tramite Datawherouse Evasione esigenze assistenziali della popolazione carceraria; liquidazione a livello distrettuale competenze personale convenzionato Realizzare un evento del Progetto Salute; realizzare interventi in 3 scuole del Distretto MISURAZIONE/ RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 PESO 1+2 +3 =100 % 1+2 =60% 1= 40% 95-100%= 5 80-94%= 4 50-79%= 3 40-49 % = 2 < 40%= 1 20 1+2 +3 =100 % 1+2 =60% 1= 40% 95-100%= 5 80-94%= 4 50-79%= 3 40-49 % = 2 < 40%= 1 20 1+2+3+4 =100% 1+2+3= 80% 1+2= 60% 1 =40 % 95-100%= 5 80-94%= 4 50-79%= 3 40-49 % = 2 < 40%= 1 20 1+2 =100% 1= 60% 95-100%= 5 80-94%= 4 50-79%= 3 40-49 % = 2 < 40%= 1 20 1+2 +3 =100 % 1+2 =60% 1= 40% 95-100%= 5 80-94%= 4 50-79%= 3 40-49 % = 2 < 40%= 1 20 TOTALE 100 TOTALE TOTALE : 100 = 88 SCHEDA VA1 StrutturaUOC DIREZIONE SANITARIA P. O. DI ARIANO IRPINO Direttore: Dott. Oto Savino SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Appropriatezza delle prestazioni Efficienza organizzativa e manageriale Qualità organizzativa manageriale. Prevenzione e sicurezza Sistema informativo Piano Osp. Reg. n.49 e n.29 OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Verifica della organizzazione delle fasi di valutazione di proposta di ricovero, verifica percorribilità forme alternative al ricovero…. INDICATORI MISURAZIONE /RISULTATO Attivazione monitoraggi di verifica Monito raggi attivati=5 Verifica , revisione ed implementazione 1° ciclo terapeutico, rispetto protocolli,rispetto target regionali Formazione del personale dedicato al contatto con il pz. Controllo ed efficienza degli apprestamenti di sicurezza. Attivazione di monitoraggi di verifica monitoraggio effettuato=5 Verificacorretta implementazione del flusso EMUR file P per il P.O. di Ariano e verifica corretta utilizzazione CCAP/CUREP Dismissione attività ospedaliera Monitoraggio del flusso EMUR e del sistema CCAP/CUREP Formazione del personale da parte della referente URP .Monitoraggio efficienza degli apprestamenti di sicurezza Eventi formativi attivati e monitoraggi effettuati=5 Monitoraggi effettuati=5 Attivazione e/o completamento di 100% di attivaz. nuove attività o completamento=5 SCALA DI VALORI DA 1 A5 PESO TOTALE =5 =4 =3 =2 =1 20 =5 =4 =3 =2 =1 20 100 15 75 =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 15 =5 =4 =3 =2 =1 30 100 75 150 TOTALE 100% TOTALE : 100 =500:100=5 89 SCHEDA V A I Struttura:U.O.C. : DIREZIONE SANITARIA P.O. “G.Criscuoli” S. ANGELO DEI LOMBARDI Direttore Dott. Angelo Frieri SCHEDAOBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GANERALI Riassetto rete Ospedaliera Appropriatezza Prescrittiva,diagnostica e clinica. OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Appropriatezza clinica /diagnostica INDICATORI % di controlli e verifiche sui ricoveri inappropriati. Potenziamento preospedalizzazione nelle attività chirurgiche % Incremento delle attività rispetto al 2013 Promozione nuovo modello PACC Verifica applicazione attività specifica Rischio clinico ed infezioni ospedaliere Monitoraggio continuo e prevenzioni infezioni ospedaliere. Legge 81/08 – DVR ospedaliero Aggiornamenti e verifiche. MISURAZIONE/ RISULTATO CORRELAZIONE ALLA SCALA DI VALORI DA 1 A 5 X % che può corrispondere a 95 – 100% = 5 80 -94 % = 4 50 -79 % = 3 40 -49 % = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a 95 – 100% = 5 80 -94 % = 4 50 -79 % = 3 40 -49 % = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a 95 – 100% = 5 80 -94 % = 4 50 -79 % = 3 40 -49 % = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a 95 – 100% = 5 80 -94 % = 4 50 -79 % = 3 40 -49 % = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a 95 – 100% = 5 80 -94 % = 4 50 -79 % = 3 40 -49 % = 2 < 40% = 1 PESO TOTALE 20 20 20 20 20 TOTALE 100 90 SCHEDA V A I Struttura: DIREZIONE SANITARIA P. O. DI SOLOFRA Direttore: Dott.F. Guerriero SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Qualità Gestione liste d’attesa organizzativ. intervento chirurgico Managerial.tec. c/o professionale INDICATORI Redazione procedura entro il 1°semestre MISURAZIONE /RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 Si=100% = 5x No=0 =4 PESO TOTALE 30% =3 CUP presidio =2 =1 Verifica appropriatezza delle prestazioni Verifica criteri di ammissibilità al ricovero c/o UOC Medicina Monitoraggio trimestrale,4 verifiche annue Si=4 verifiche = 5x No<4 verifiche =4 20% =3 =2 =1 Qualità della formazione, migliorare raccordo MMG/PLS Foglio dimissione al MMG/PLS anche in formato elettronico Riunioni operative con i direttori UOC o loro delegati, almeno ogni semestre Si= 2incontri = 5x No< 2 incontri =4 20% =3 =2 =1 Adempimenti D.Lgs. 81/08: miglioramento sicurezza PS Pianificazione degli adeguamenti strutturali ed impiantistici del PS Relazione per la definizione degli interventi relativi alla sicurezza e igiene del lavoro entro il 31/12/2014 = 5x 30% =4 =3 =2 =1 TOTALE 100% TOTALE : 100 = 91 SCHEDA V A I Struttura: DIPARTIMENTO AREAMEDICA Direttore: Dott. Biagio R. Di Iorio SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI ObiettivoN° 1 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO Qualità organizzativa/ manageriale Avviare un sistema di Health Technology Assessment con interventi formativi in Area Medica INDICATORI Intervento formativo MISURAZION ERISULTATO Si / No SCALA DI VALORI Si = 25 No = zero PESO RISULTATO 25 Obiettivo N° 2 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI MISURAZIONE/ RISULTATO Qualità percepita dall'utente Grado di soddisfazione dell'utente Misura della qualità percepita circa Raccolta dati di tutti i pazienti ricoverati ed analisi dei risultati SCALA DI VALORI PESO RISULTATO Risposte positive 60-100% = 5 25 50-60 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = zero Obiettivo N° 3 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) Formazione Aggiornamento OBIETTIVO SPECIFICO e Corsi di aggiornamento obbligatori per i Medici e gli IIPP del Dipartimento INDICATORI MISURAZION ERISULTATO N° 3 corsi/anno Si / No SCALA DI VALORI Organizzazione di 3 corsi = 5 PESO RISULTATO 25 Organizzazione di 2 corsi = 3 Organizzazione di 1 corso = 1 Obiettivo N° 4 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) Qualità organizzativa/ manageriale tecnico/ professionale e OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI Miglioramento organizzativo delle attività di reparto Elaborazione di n° 3 percorsi diagnosticiterapeutici del paziente che è presente in PS si avvia al ricovero per patologia acuta MISURAZION ERISULTATO Si/No SCALA DI VALORI Sì = punti 20 PESO RISULTATO 25 Si per 2 percorsi = punti 15 No = punti zero 92 SCHEDA VA1 StrutturaAREA DIPARTIMENTALE DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Direttore: Dott Lanfranco Aquilino Musto SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI Riassetto rete ospedaliera aziendaleappropriatezza OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI Appropriatezza clinica contenimento tempi di attesa prestazioni interne INDICATORI %tempi attesa vs 2013 verifica semestrale Appropriatezza organizzativacontenime nto tempi di attesa prestazioni esterne %tempi attesa vs 2013 verifica semestrale Partecipazione programmi di screening Verifica semestrale risposte a 7 gg Partecipazione modello assistenziale PACC DAY SERVICE Verifica semestrale Erogazione settimanale MISURAZIONE /RISULTATO SCALA DI VALORI DA 1 A 5 = 590-100% = 480-89% = 350-79% = 240-49% = 139% = 5 90-100% = 4 80-89% = 3 50-79% = 2 40-49% = 1 39% = 5 90-100% = 4 80-89% = 3 50-79% = 2 40-49% = 1 39% = 5 90-100% = 4 80-89% = 3 50-79% = 2 40-49% = 1 39% =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTALE 30 30 30 30 30 30 10 10 TOTALE 100% TOTALE : 100 = 93 SCHEDA VA1 Struttura:DIPARTIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO Direttore :Dott. Felice Nunziata SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVO N° 1 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI Implementazione dell'Organizzazione Dipartimentale Monitoraggio costante dei dati di gestione N° di consultori monitorati sul n° di consultori totali MISURAZIO NERisultato 100%: 5 50 a 99% :4 correlazione scala 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 peso TOTALE 10% OBIETTIVO N° 2 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI Collaborazione ai sistemi di sorveglianza epidemiologica su stili di vita(okkio alla salute,HBSC) Organizzazione territoriale delle equipe pediatriche e partecipazione alle attività nelle scuole Equipe organizzate attivate Distretti OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI MISURAZIONE Risultato Si=5 e sui No=2 correlazione scala 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 peso TOTALE 15 % OBIETTIVO N° 3 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) Assicurarepercorsi di formazione Corso formazione PBLS di di Corso di aggiornamento su Novità in ambito vaccinale (coinvolgimento PLS) Per Ginecologi e ostetriche coinvolti nelle attività di Screening in integrazione con Anatomia Patologica A.O. Moscati Giornata di formazione obbligatoria MISURAZIONE Risultato correlazione scala Realizzato Si=5 No=2 95-100% =5 40-49%=2 Partecipazione degli operatori 100%operatori UOMI=5 50-75%=3 95-100%=5 SI=5 NO=2 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 100% operatori UOMI=5 50-75% operatori UOMI=3 SI=5 NO=2 95 – 100% = 5 50 – 79% = 3 95 – 100% = 5 40 – 49% = 2 100% operatori =5 50-75% operatori=3 95 – 100% = 5 50 – 79% = 3 Realizzato Partecipazione degli operatori e PLS Realizzato Partecipazione operatori peso TOTALE 15 % 50-79%=3 OBIETTIVO N° 4 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI MISURAZIONER isultato correlazione scala peso TOTALE 94 Organizzazione e realizzazione Interventi di Educazione alla salute in ambito scolastico (Progetto Spazio Adolescenti) Realizzazione dei Corsi di educazione sessuale e psicoaffettiva,pr evenzione del bullismo,educaz ione alimentare in integrazione con il SERT Corsi realizzati Documentazione verifica delle ricadute Si=5 No=2 N° Corsi questionari verifica 100%corsi=5 50-75%=3 con di 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 15% OBIETTIVO N° 5 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) Interventi di Umanizzazione nell'assistenza e negli ambienti di cura OBIETTIVO SPECIFICO Sviluppare sistemi di accoglienza dei pazienti in Ospedale INDICATORI Convenzioni con Associazioni di volontariato MISURAZIONERi sultato Si=5 correlazione scala 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 peso TOTALE 15% OBIETTIVO N° 6 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) Attuazione delibera GRC Assistenza Farmaceutica per la Riduzione della Spesa OBIETTIVO SPECIFICO Prescrizione I Ciclo terapeutico (molecole e nota AIFA) per i pazienti dimessi INDICATORI % dei dimessi MISURAZIONERi sultato correlazione scala 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 80-94%Si=5 40-49%No=2 peso TOTALE 10% OBIETTIVO N° 7 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI Recupero nell'appropriatezza nell'erogazione dei LEA Migliorare l'orientamento dei pazienti lungo i percorsi assistenziali Elaborazione di protocolli per il ricovero MISURAZIONERi sultato Definizione attuazione protocolli ed dei Si=5 correlazione scala 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 peso TOTALE 15% No=1 OBIETTIVO N° 8 OBIETTIVO GENERALE (DESCRIZIONE) OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI MISURAZIONERi sultato correlazione scala peso TOTALE 95 Miglioramento prestazioni screening Ca Mammario: Definizione e Proposta Protocollo assistenziale integrato interaziendale (A.O. Moscati-ASL Avellino) Predisposizione della bozza di Protocollo di Intesa PdI Elaborato Incontri con i responsabili delle strutture aziendali coinvolte SI= 5 NO=3 95-100% = 5 80-94 % = 4 50-79 %= 3 40-49 % = 2 <40 % = 1 15% N° incontri=/> 5 96 SCHEDAVA1 Struttura: DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE Direttore: Dott. Emilio Fina………………….. SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI INDICATORI SPECIFICI E PERSONALI Appropriatezza Riduzioni ricoveri PTR/UVI delle impropri/riqualificazion prestazioni e e fabbisogno residenziale MISURAZIONE /RISULTATO n. UTENTI CON ptr/uvi Implementazio ne della rete territoriale Assistenza domiciliare/percorsi alternativi n. pazienti inseriti nei percorsi Riduzione n. ricoveri in tso e tsv di pazienti gravi Qualità e tempestività del dato Flussi SISM-LEA Congruità ed Messa a regime immediatezza del del Sistema dato SCALA DI VALORI DA 1 A5 =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTALE 50 5 250 90 30 3 20 40 2 TOTALE 100% TOTALE :100 =3,8 97 SCHEDAVA1 Struttura: DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Direttore: D……………………ott. Carmelo Padula SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI E PERSONALI SORVEGLIANZA ISPEZIONI INDICATORI PREVISTI DAL DPAT PREVISTI DAL DPAT MISURAZIONE/RI SULTATO N° DA QUANTIFICARE N° DA QUANTIFICARE DPAT PREVISTI DAL DPAT PREVISTI DAL DPAT ATTIVITA’ ORDINARIA ALLERTE -CONTROLLI UVAC -TASSINFEZION -ETC - OBIETTIVI COMPORTA MENTALI - - - RISPETTO DI CODICI DI COMPORTAMENTO APPLIC. PROCEDURE E LINEE GUIDA AZIENDALI RELAZIONE CON UTENZA INTERNA E ESTERNA CAPACITA’ ORGANIZZATIVA DELLA PROPRIA ATTIVITA’ E FUNZIONI ASSEGNATE RELAZIONI FUNZIONALI CON COLLEGHI E COLLABORATORIANCH E DI ALTRE STRUTTURE N° DA QUANTIFICARE N° DA QUANTIFICARE NON PROGRAMMABILE VERIFICA QUALITATIVA E QUANTITATIV A SCALA DI VALORI DA 1 A5 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 X % che può corrispondere a: 95 – 100% = 5 80 – 94% = 4 50 – 79% = 3 40 – 49% = 2 < 40% = 1 =5 =4 =3 =2 =1 PESO TOTAL E 15% 15% 15% 15% 10% 30% TOTALE 100% TOTAL E: 100 =3,8 98 99