Piano della Performance 2014-2016

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Piano della Performance 2014-2016
PIANO DELLA PERFORMANCE DELL’A. S. L. “ AVELLINO ”
Anni 2014 – 2015 – 2016
(Redatto ai sensi dell’art. 10 comma 1 lettera a del D. Lgs. n. 150 del 2009).
Indice
Parte Prima
Premessa pag. 3
Analisi del contesto esterno. Orografia e cenni demografici pag. 4
L’Azienda in cifre pag. 6
Analisi del contesto interno pag. 11
La Mission dell’Azienda pag. 16
La Visione pag. 17
Principi e criteri di organizzazione e funzionamento pag. 19
Parte Seconda
La Pianificazione strategica triennale
Il Piano attuativo della ASL in estrema sintesi pag. 20
Obiettivi strategici della direzione aziendale pag. 24
Parte Terza
Definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e
dei rispettivi indicatori pag. 40
2
PARTE PRIMA
Premessa.
L’articolo 10, comma 1, lettera a, del D. Lgs. n. 150 del 2009 stabilisce che: al fine di assicurare la qualità,
comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le amministrazioni
pubbliche, secondo quanto stabilito dall’articolo 15, comma 2, lettera d) , redigono annualmente, un documento
programmatico triennale, denominato Piano della Performance da adottare “… in coerenza con i contenuti e il
ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed
operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la
misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale
dirigenziale ed i relativi indicatori”. Sulla base del disposto normativo richiamato, la ASL Avellino ha
predisposto il seguente Piano della Performance, nel quale sono sintetizzati e schematizzati gli obiettivi annuali
2014 e gli obiettivi programmati nel triennio. Tale documento programmatico ha la finalità di rendere partecipe
la Comunità degli obiettivi che l’Azienda Sanitaria Locale Avellino si è prefissata per il triennio 2014 – 2016
nell’intento di garantire ampia trasparenza e diffusione delle informazioni alla cittadinanza, obiettivi che
vengono condivisi ed assegnati al personale dirigenziale e i cui indicatori devono essere individuati annualmente
e raccordati con gli obiettivi e la pianificazione strategica pluriennale dell’Azienda.
Il Piano è suddiviso in tre parti:
la prima parte fornisce informazioni e dati di sintesi sull’Azienda, sugli ambiti di attività, il contesto aziendale, le
risorse economiche e professionali utilizzate e utilizzabili;
la seconda evidenzia le indicazioni e i vincoli normativi nazionali e regionali in riferimento agli obiettivi
strategici aziendali;
la terza parte declina la programmazione aziendale suddividendo e dettagliando gli obiettivi operativi delle varie
strutture aziendali.
3
Analisi del contesto esterno. Orografia e cenni demografici.
Il vasto territorio della Azienda Sanitaria Locale Avellino (2.831,66 Kmq) si compone di due comprensori con
caratteristiche diverse. Il territorio che si estende ad est della provincia, di circa 1968 Kmq, a confine con le
Regioni Puglia e Basilicata, a cavallo dell’Appennino Campano, sul quale insistono n. 54 piccoli Comuni, è per
la quasi totalità collinare e montuoso (ben tre comunità montane), penalizzato da una insufficiente dinamica dei
collegamenti interni che ha indotto un forte senso di appartenenza territoriale. Esistono almeno 3 realtà
territoriali scarsamente integrate fra loro (Arianese; Valle del Calore; Alta Irpinia). Questo comprensorio è
caratterizzato inoltre da un ridotto numero di abitanti con densità abitativa di circa 85 abitanti/Kmq. (si va da un
massimo di circa 140,19 ab/Kmq nella Valle del Calore ad un minimo di circa 60,27 ab/Kmq nel comprensorio
territoriale dell’Alta Irpinia) ; da una popolazione con notevole presenza di anziani con prevalenza degli over
65 sugli under 15 (25.000 abitanti); da una difficile viabilità interna con segregazione di fatto di alcune zone
rispetto ad altre. E’ costante il calo demografico dovuto all’invecchiamento della popolazione e alla ripresa del
fenomeno dell’emigrazione per motivi di lavoro. L’altra parte di territorio, ad ovest della provincia, di circa 863
Kmq, ha una densità di popolazione notevolmente superiore alla precedente, pari a 318,89 abitanti per Kmq e si
estende nello spazio geografico definito la “Conca” di Avellino, un’ampia ed irregolare depressione posta tra le
masse rilevate dell’Appennino e dell’Antiappennino campani. Il massiccio del Partenio a ovest e i monti di
Lauro a sud chiudono e dividono la Conca rispetto al beneventano e alla piana campana. Il massiccio del
Terminio la separa ad est e a sud-est dalla piana di Salerno e rilievi minori ne orlano il lato nord-est delineando il
passaggio verso la Puglia. I Comuni serviti in questa parte del territorio sono 65.
La distribuzione della popolazione per classi di età è alquanto disomogenea, la percentuale di soggetti con età >
65 anni oscilla tra circa il 25% della zona dell’Alta Irpinia (20,87 dell’ex Distretto di Montella ed il 28,96 di
Calitri.) sino a circa il 15% della zona di Avellino (17,2% del Distretto di Avellino ed il 13 % del Montorese).
Il rapporto Prometeo evidenzia come l’ASL sia tra quelle con rapporto anziani/giovani (indice di vecchiaia:
125,0) spostato verso la popolazione anziana, lievemente superiore rispetto alla media nazionale (indice di
vecchiaia: 118) e praticamente ribaltato rispetto alla media campana (indice di vecchiaia: 64).
Il tasso di natalità è di 10 per 1000 abitanti, inferiore a quello regionale che è di 11,3 per 1000 abitanti (da 9,23
per mille del Distretto di Atripalda a 8,5 per mille del Baianese).
I tempi di percorrenza con l’utilizzo della rete stradale sono relativamente lunghi ad eccezione dei paesi che si
trovano nelle vicinanze delle tre grandi arterie che attraversano il territorio ad est della provincia:
l’autostrada NAPOLI - BARI che da ovest verso est tocca i Comuni di Mirabella, Grottaminarda, Vallata e
Lacedonia.
La statale Ofantina bis (Contursi - Avellino) che tocca i Comuni di Calabritto, Caposele, Lioni, Nusco,
Montella.
La statale Ofantina che partendo dai confini della Puglia si svolge lungo il letto del fiume Ofanto e tocca i
comuni di Calitri e Monteverde, per poi ricongiungersi all’altezza di Lioni con la precedente arteria.
Le comunicazioni attraverso la rete ferroviaria sono praticamente inesistenti. Il collegamento con autolinee
regionali è assicurato in gran parte dei Comuni, con una frequenza di corse talvolta ridotta, per cui per i
collegamenti fra i diversi paesi e quindi con le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali bisogna ricorrere
all’uso di mezzi privati.
L’ambito territoriale dell’Azienda coincide con il territorio della Provincia di Avellino e comprende 119 comuni
per una superficie totale di 2831,66 Kmq. ed una popolazione complessiva di 439.137 abitanti di cui 214.670
maschi (48,9%) e 224.467 femmine (51,1%).
Rapporto maschi/femmine = 0,95%.
(dati ISTAT al 01.01.2011).
4
5
L’Azienda in cifre.
Popolazione residente
Popolazione straniera residente
Kmq
Densità abit./kmq
Sede legale
Comuni
Distretti
(31.12.2011)
(31.12.2011)
DISTRETTO 01 di Ariano Irpino
(Presidi sanitari distrettuali di Mirabella, Vallata e Grottaminarda)
DISTRETTO 02 di Monteforte Irpino
DISTRETTO 03 di Sant’Angelo dei Lombardi
(Presidi sanitari distrettuali di Montella e Calitri)
DISTRETTO 04 di Avellino
(Presidi sanitari distrettuali di Altavilla e Cervinara)
DISTRETTO 05 di Atripalda
(Presidi sanitari distrettuali di Montemiletto e Montoro Sup.)
DISTRETTO 06 di Baiano
(Presidio sanitario distrettuale di Lauro)
Piani di Zona(coincidenti con gli ambiti distrettuali)
Presidi Ospedalieri
Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS)
Hospice
RSA pubblica
SAUT postazioni
STIE postazioni
Consultori
Ambulatori vaccinali
Centri Alzheimer
SIRE
Centro Riabilitazione Età Evolutiva
Dipendenti
Rapporto dipendenti/residenti
Convenzionati
Strutture provvisoriamente accreditate
n. 439.137
n. 11.257
2.831,66
153,5
Avellino – Via degli Imbimbo 10/12
n. 119
n. 6
Comuni afferenti ad ogni Distretto
Ariano Irpino, Bonito; Carife; Casalbore , Castel Baronia, Flumeri,
Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Luogosano,
Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino,
Paternopoli, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant'Angelo
all'Esca, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Trevico,
Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Zungoli.
Contrada, Forino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Ospedaletto
d'Alpinolo , Sant'Angelo a Scala, Summonte.
Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calabritto,
Calitri, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci Conza della Campania,
Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montella, Monteverde, Morra
De Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant'Andrea di Conza,
Sant'Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi,
Villamaina.
Altavilla Irpina, Avellino, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche,
Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di
Principato Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino
Valle Caudina, Torrioni, Tufo.
Aiello del Sabato, Atripalda, Candida, Castelvetere sul Calore, Cesinali,
Chiusano di San Domenico, Lapio, Manocalzati, Montefalcione,
Montefusco, Montemarano, Montemiletto, Montoro Inferiore, Montoro
Superiore , Parolise, Pietradefusi, Salza Irpina, San Mango sul Calore,
San Michele di Serino, San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa
Paolina, Santo Stefano del Sole, Serino, Solofra, Sorbo Serpico, Torre
Le Nocelle, Venticano, Volturara Irpina.
Avella, Baiano, Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano,
Mugnano del Cardinale, Pago del Vallo di Lauro,Quadrelle, Quindici,
Sirignano, Sperone, Taurano.
n. 6
n. 3
per complessivi n. p. l. 333
n. 1
n. 2
per complessivi n. 22 p. l.
n. 1
n. 48 p. l.
n. 15
n. 15
n. 12
n. 16
n. 1
n. 1
n. 1
n. 2069
n. 0,47
MMG
n. 352
PLS
n. 49
Medici SAUT
n. 111 (di cui n. 95 dip. e n. 16 conv.)
Medici Continuità Assistenziale n. 140 tit n. 79 sost.
Specialisti ambulatoriali
n. 76 ore totali n. 9.000
Case di Cura
n. 7
Laboratori
n. 38
Radiologie
n. 6
Cardiologie
n.2
Centri Antidiabetici
n. 3
Centri di Dialisi
n. 9
Strutture di Riabilitazione
Art. 26
n. 11
Art. 44
n. 10
RSA
n. 2
6
Comuni afferenti all’ASL Avellino e popolazione per distretto (dati ISTAT al 01.01.2011)
DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013.
Ambito A01 – DISTRETTO 01 – Comuni n. 29
COMUNE
Ariano Irpino
Carife
Casalbore
Castel Baronia
Flumeri
Greci
Melito Irpino
Montaguto
Montecalvo Irpino
Bonito
Fontanarosa
Frigento
Gesualdo
Grottaminarda
Luogosano
POP.
23134
1530
1933
1178
3112
772
1968
478
3940
2553
3329
4017
3692
8359
1239
SUP. Kmq
185,50
16,62
27,98
15,34
34,24
30,58
20,71
18,21
53,53
18,62
16,75
37,75
27,13
28,94
6,03
COMUNE
San Nicola Baronia
San Sossio Baronia
Savignano Irpino
Scampitella
Trevico
Vallata
Vallesaccarda
Villanova del Battista
Zungoli
Mirabella Eclano
Paternopoli
Sant'Angelo all'Esca
Sturno
Taurasi
POP.
793
1738
1204
1288
1085
2874
1357
1786
1232
8042
2603
852
3171
2519
SUP. Kmq
7,00
19,06
38,21
15,24
10,49
46,67
14,24
20,03
19,13
33,92
18,27
5,39
16,67
14,40
Tot. Pop. 91.778
AMBITO A02 – DISTRETTO 02 – Comuni n. 7
COMUNE
Forino
Contrada
Monteforte Irpino
Mercogliano
POP.
5396
3020
12646
12471
SUP.
Kmq
20,49
10,31
26,70
19,76
SUP. Kmq
COMUNE
Ospedaletto d' Alpinolo
Sant' Angelo a Scala
Summonte
POP.
1934
736
1662
5,62
10,48
12,44
Tot. Pop. 37.865
AMBITO A03 – DISTRETTO 03 - Comuni n. 25
COMUNE
Calabritto
Caposele
Guardia dei Lombardi
Lioni
Morra De Sanctis
Rocca S. Felice
Sant'Angelo dei
Lombardi
Senerchia
Teora
Torella dei Lombardi
Villamaina
Bagnoli Irpino
Cassano Irpino
POP.
2560
3605
1830
6420
1328
889
SUP.
Kmq
51,77
41,50
55,61
46,17
30,20
14,28
COMUNE
Castelfranci
Montella
Nusco
Andretta
Aquilonia
Bisaccia
SUP. Kmq
4431
54,76
845
1579
2235
970
3286
996
35,99
23,08
26,29
9,08
66,90
12,33
POP.
2165
8013
4295
2089
1848
4044
11,83
83,32
53,46
43,61
55,62
101,41
Cairano
371
13,83
Calitri
Conza della Campania
Lacedonia
Monteverde
Sant'Andrea di Conza
5042
1447
2825
842
1696
100,88
51,50
81,57
39,23
6,44
Tot. Pop. 65.651
7
AMBITO A04 – DISTRETTO 04 – Comuni n. 16
SUP. Kmq
POP.
571
SUP.
Kmq
6,81
Torrioni
586
4,21
Tufo
Petruro Irpino
Cervinara
Rotondi
Roccabascerana
San Martino Valle
Caudina
941
359
9926
3647
2358
5,97
3,11
29,20
7,82
12,42
4730
22,79
COMUNE
Avellino
POP.
56339
30,41
COMUNE
Chianche
Prata di Principato Ultra
2975
10,78
Pratola Serra
Montefredane
Capriglia Irpina
Pietrastornina
Altavilla Irpina
3700
2310
2416
1567
4185
8,85
9,42
7,38
15,81
14,10
Grottolella
2020
7,12
Tot. Pop. 98.630
AMBITO A05 – DISTRETTO 05 - Comuni n. 29
COMUNE
Atripalda
San Potito Ultra
Manocalzati
Aiello del Sabato
Candida
Parolise
San Michele di Serino
Cesinali
Volturara Irpina
Sorbo Serpico
Salza Irpina
Chiusano S. Domenico
Castelvetere sul Calore
Lapio
Montemarano
POP.
11174
1603
3280
4003
1163
706
2602
2570
4103
595
788
2388
1707
1648
3090
SUP.Kmq
8,53
4,54
8,62
10,83
5,43
3,24
4,47
3,73
32,76
8,01
4,92
24,56
17,06
15,03
33,76
COMUNE
San Mango sul Calore
Santo Stefano del Sole
Montemiletto
Santa Paolina
Montefusco
Montefalcione
Venticano
Pietradefusi
Torre Le Nocelle
Montoro Superiore
Solofra
Montoro Inferiore
Serino
Santa Lucia di Serino
POP.
1210
2218
5464
1440
1432
3461
2599
2472
1376
8844
12313
10529
7254
1460
SUP. Kmq
14,53
10,77
21,47
8,36
8,18
15,15
14,03
9,25
10,10
20,44
21,93
19,49
52,17
3,87
Tot. Pop. 103.492
AMBITO 06 – DISTRETTO 06 - Comuni n. 13
COMUNE
Baiano
Quadrelle
Avella
Mugnano del
Cardinale
Sirignano
Sperone
Lauro
POP.
4763
1957
7958
SUP. Kmq
12,25
6,92
30,38
COMUNE
Taurano
Quindici
Marzano di Nola
POP.
1615
2447
1722
SUP. Kmq
9,88
23,65
4,62
5376
12,14
Moschiano
1701
13,59
3028
3726
3638
6,25
3,53
11,10
Domicella
Pago del Vallo di Lauro
1915
1875
6,50
4,76
Tot. Pop. 41.721
8
- Popolazione da 65 a 100 e più aa 86.419 (19,67% sul totale): di cui 37.007 maschi e 49.412 femmine
- Popolazione da 0 – 14 aa 60.512 (13,77% sul totale): di cui 31.031 maschi e 29.481 femmine
- Popolazione straniera residente 11.257 di cui 4.255 maschi e 7.002 femmine (Dati ISTAT al 01Gennaio
2011) – TOTALE POPOLAZIONE: 439.137 + 11.257 = 450.394
Di seguito si riporta la mappa geografica che descrive l’ambito territoriale dell’Azienda con le modifiche
apportate con DGRC n. 320 del 03/07/2012; Delibere aziendali n. 1758 del 24/12/2012 e n. 45 del 10/01/2013
con l’individuazione e la dislocazione dei nuovi Distretti (con specificazione della sede) e con i Presidi
Ospedalieri ed i relativi posti letto distinti per specialità (secondo quanto previsto nella pianificazione attuativa
di cui al Decreto Commissariale 49/2010 ed ai Decreti Commissariali n. 32/2011 e n. 29/2012); viene riportato
anche quanto previsto nella programmazione.
9
Personale dipendente al 01/06/2013 con il numero degli incarichi precedenti la nuova organizzazione,
distinto per ruoli e per qualifica.
ASL AVELLINO PERSONALE DIPENDENTE: N. 2069 al 01/06/2013
QUALIFICA
RUOLO
SANIT.
Inc. Strutt.
Compl.
Inc. Strutt.
Sempl.
Dipart.
Inc. Strutt.
Sempl
Inc. Prof.le
Alta Special.
Inc. Prof.le
Ex Condotti
Medicina
Penitenz. (già
compresi negli
I.P.)
10
4
Medico
51 (di cui
n. 1 in asp.)
9
49
5
375 (di cui
n. 17 a
T.D.)
Veterinario
2
1
5
1
56
Farmacista
2
Biologo
1
1
Chimico
8 (di cui n.
1 a T.D.)
8 (di cui n.
1 a T.D. ed
1 in
comando)
1
Psicologo
1
14
N. 835 Personale del comparto ( di cui 1 a T.D.)
QUALIFICA
Inc. Strutt.
Compl.
RUOLO
AMM.VO
Inc. Strutt.
Sempl.
Dipart.
10( di cui
n. 1 in aps.)
Dirigenti
N. 311 Personale del comparto
QUALIFICA
Inc. Strutt.
Compl.
RUOLO
TECNICO
Inc. Strutt.
Sempl.
Dipart.
7 (di cui n.
1 in asp.)
N. 282 Personale del comparto
Inc. Strutt.
Sempl
Inc. Prof.le
Alta Special.
1
Inc. Strutt.
Sempl
2
Inc. Prof.le
Alta Special.
Dirigenti
QUALIFICA
Inc. Strutt.
Compl.
RUOLO
PROF.LE
Dirigenti
3
Inc. Strutt.
Sempl.
Dipart.
Inc. Prof.le
12 (di cui
n. 1 in asp.)
3
Inc. Strutt.
Sempl
Inc. Prof.le
Inc. Prof.le
Alta Special.
Inc. Prof.le
1 (T.D.)
N. 2 Personale del comparto
10
Analisi del contesto interno
La ASL Avellino nasce il 24.03.2009, data in cui sono decaduti dai rispettivi incarichi i Direttori Generali
delle due AA. SS. LL. provinciali (AV1 con sede legale in Ariano Irpino e AV2 con sede legale in Avellino),
che, dichiarate estinte, sono state accorpate nella nuova unica nuova ASL Avellino (punto 5 della D.G.R.C.
505/2009). A dirigere la stessa è stato, inizialmente, nominato un Commissario Straordinario , dotato,
transitoriamente, di tutti i poteri necessari alla definizione degli adempimenti relativi all’accorpamento,
riorganizzazione e razionalizzazione della neo ASL Avellino (D.G.R.C. n. 554 del 20.03.09).
Tale processo, peraltro, trova la sua origine più lontana nel Piano di Rientro dal disavanzo e riqualificazione
e razionalizzazione del Servizio Sanitario della Campania di cui alla delibera della Giunta Regionale della
Campania n. 460 del 20.03.2007, adottata a seguito dell’accordo sottoscritto tra il Presidente della Regione
Campania ed i Ministri della Salute ed Economia e Finanze, stipulato ai sensi dell’art. 1 – comma 180 della
legge n. 311/2004. Al fine di garantire il rispetto degli obblighi di contenimento della spesa e di
razionalizzazione, la Regione Campania ha emanato, dapprima, la Legge Regionale n. 16 del 28.11.2008 con
la quale, tra l’altro, innovando la legge regionale n. 32/1994, sono stati razionalizzati gli ambiti territoriali e
distrettuali delle Aziende Sanitarie Locali prevedendo un’azienda per provincia.
Quindi con deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 505 del 20.03.09, in esecuzione di
quanto disposto dalla citata Legge Regionale n. 16/2008, è stata costituita la nuova Azienda Sanitaria Locale
Avellino e definito il relativo ambito territoriale, coincidente con il territorio dell’intera provincia, a seguito
dell’accorpamento degli ambiti territoriali delle preesistenti Aziende Sanitarie Locali Avellino 1 e Avellino
2. Immediatamente sono stati posti in essere tutti gli adempimenti connessi alla nascita del nuovo soggetto
giuridico (Es. nuova Partita iva, nuove posizioni presso gli enti previdenziali, etc).
Va, peraltro, precisato che il processo di accorpamento di che trattasi integra la fattispecie di “fusione per
accorpamento” che, quale vicenda estintiva – costitutiva, ha comportato il trasferimento in capo alla nuova
ASL Avellino di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi di cui erano titolari le precedenti ASL.
Tale operazione, nella sua realizzazione pratica, ha avuto un iter abbastanza complesso, tant’è che, con
successivi provvedimenti, il termine di durata delle funzioni commissariali è stato, di volta in volta, differito
sino al 03.10.2011, data in cui è stato nominato il Direttore Generale dell’ASL (D.G.R.C. n. 471 del
26.09.2011 e D.P.G.R.C. n. 202 del 29.09.2011). Ritornando alle varie tappe del processo di accorpamento i
vari problemi nascenti hanno avuto una risoluzione in tempi diversi. Riassumendo e generalizzando, tutti i
rapporti attivi e passivi, già di titolarità delle Aziende preesistenti sono passati alla nuova Azienda, dal punto
di vista contabile. la nascita della nuova ASL è stata resa retroattiva al 1° gennaio 2009 ( punto 3 della citata
D.G.R.C. 1037/2009), i contratti di fornitura di beni e servizi delle due disciolte ASL sono andati avanti fino
alla loro naturale scadenza, senza ulteriore rinegoziazione o anche formale cambiamento dei soggetti
contraenti, per poi essere ricondotti ad unità attraverso una nuova gara, bandita, di volta in volta, a scadenza
dei singoli contratti analoghi delle due preesistenti ASL. Anche per il personale in servizio, confluito nella
nuova ASL Avellino, pur essendo stata effettuata una ricognizione (delibere n.194/2009 e 130/2010 ) ai fini
dell’inquadramento nei ruoli della neo costituita ASL, nel rispetto dei vigenti CC. CC. NN. L. in relazione ad
esempio ai contratti di conferimento degli incarichi dirigenziali non c’è stato alcun riconferimento,
ritenendosi che gli incarichi dirigenziali già conferiti non avessero perduto la loro efficacia e validità a
seguito del disposto accorpamento. Tali interpretazioni sono state suffragate anche da pareri dell’Avvocatura
regionale. La gestione commissariale, andata avanti fino alla nomina del Direttore Generale, è stata
finalizzata a realizzare l’accorpamento e la razionalizzazione della nuova Azienda, per cui solo con la
nomina dei Direttori Generali si è, per così dire, ritornati alla normalità, potendo iniziare a ragionare con
obiettivi a breve, medio e lungo periodo, e potendo incidere effettivamente con i propri atti (es. Atto
Aziendale) sull’effettiva riorganizzazione dell’Azienda, sia pure nei binari e limiti tracciati dal Piano di
Rientro in cui, tutt’oggi, si trova la Regione Campania.
Clima
Già la gestione commissariale precedente, aveva evidenziato le difficoltà e le criticità legate a questa
particolare fase della ASL Avellino, ma in genere di tutte le AA. SS. LL. della Campania, ovvero la
necessità di realizzare l’effettivo accorpamento fra le aziende ed intervenire su fattori costitutivi capaci di
garantire un efficiente ed efficace servizio alla popolazione, basata sulla presa in carico dei problemi e delle
persone e insieme del controllo, della verifica e della valutazione di quanto messo in campo. Avendo, già in
fase commissariale, iniziato un’azione di “pulizia” nel settore del contenzioso e dei bilanci si è proseguito in
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quest’azione. Le maggiori difficoltà si sono riscontrate nel clima generale di “resistenza al cambiamento”,
legato ed aggravato dalla necessità, a seguito dell’accorpamento delle funzioni, di un accorpamento logistico
delle risorse umane, cosa che ha creato non poche resistenze in capo ai dipendenti che, a seguito della
localizzazione dei servizi (in special modo quelli amministrativi centrali) in un’unica sede logistica, sono
stati costretti a spostarsi dalla loro sede iniziale. Ciò significa, peraltro, che, inizialmente, e fino a poco
tempo fa i servizi, sia pure unificati, hanno continuato a lavorare su più sedi, creando evidentemente
difficoltà operative. Ciò ha comportato anche un’unificazione delle procedure più lenta giacché, in molti
casi, si è dovuto attendere anche l’unificazione delle diverse procedure informatiche esistenti presso le
diverse ASL, con la correlata creazione di una nuova banca dati, nata dalla fusione delle precedenti, che,
nell’operatività, ha reso necessaria anche una serie di controlli e revisioni successive, con relative correzioni,
prima di poter definire affidabile la banca dati così creata. Intanto, l’analisi della situazione esistente presso
entrambe le disciolte aziende, situazione poi confluita nella nuova ASL segnalava una cultura di fondo
gestionale esistente, sostanzialmente tradizionale e burocratica, anche se, a volte, adornata da belletti di
modernità non sostanziale e non in grado, in ogni caso, di intervenire sui fattori costitutivi, capaci di
garantire un efficiente ed efficace servizio alla popolazione, basata sulla presa in carico dei problemi e delle
persone e insieme al controllo della verifica e della valutazione di quanto avviato. Tali questioni non erano di
per sé risolvibili in tempi brevi, ma è stato giocoforza costringere la realtà aziendale a piegarsi alle nuove
esigenze gestionali, culturali e sociali e, comunque, confrontarsi con il mutare dei tempi.
La sensazione, non del tutto superata, è stata quella di trovarsi, nonostante un anno e mezzo di
Commissariamento, ancora di fronte ad un assemblaggio di vecchie AA. SS. LL., con una logica di
autoreferenzialità assoluta di tutti gli operatori a tutti i livelli, amministrativi e medici, al di fuori di ogni
programmazione e sviluppo delle attività , in particolare nei singoli ambiti territoriali.
Approccio alla situazione economico finanziaria – i Bilanci
Il Bilancio d’Esercizio ASL Avellino anno 2011 ha registrato un utile pari ad € 20.344.692,00.
Questo risultato positivo è l’inevitabile conseguenza, peraltro, di una precisa e trasparente impostazione data
all’attività aziendale, che ha caratterizzato, non solo tutte le specifiche attività poste in essere per il
raggiungimento dei precisi obiettivi assegnati dalla Regione con la DGRC n. 601/2010 e successivamente
integrati attraverso i vari decreti commissariali, ma che ha, altresì, consentito di delineare un percorso chiaro
e realizzabile, finalizzato alla riorganizzazione assistenziale nel rispetto del riequilibrio economico imposto
dalla Regione, a seguito del Piano di Rientro, in linea con la mission aziendale di funzione pubblica di tutela
alla salute mediante l’adozione di criteri di ottimizzazione dei risultati allo scopo di fornire prestazioni ed
attività efficaci, essenziali, in modo efficiente ed economico. In concreto tale attività è stata finalizzata a
realizzare, in primis, una rimessa in bonis della chiarezza amministrativo-contabile proprio sul Bilancio sia
sulla voce “fondo rischi” sia sulla voce “socio sanitario”: infatti, da un lato, l’aggiornamento della
valutazione del contenzioso ha comportato la rivisitazione del fondo rischi in modo da adeguarlo alla
effettiva realtà delle procedure esecutive, dall’altro, l’azione più significativa per gli effetti prodotti sul
bilancio è stata sulla partita del socio-sanitario. Alla luce di sopraggiunti straordinari elementi valutativi,
espressamente assegnati alla gestione commissariale, si è ritenuto, infatti, relativamente ai crediti esistenti
nei confronti dei Comuni, ad effettuare una svalutazione dei crediti afferenti al socio sanitario per gli anni
2005 e precedenti. Tanto alla luce della considerazione che, allo stato, non si sono verificati incassi a tale
titolo, non sono in essere azioni esecutive per recuperare detti crediti né i Comuni hanno iscritto nei Bilanci
somme a tale titolo. Atteso, peraltro, che la verifica della sussistenza delle suddette condizioni presso tutti i
Comuni afferenti alla ASL non è completa, allo stato, si è ritenuto opportuno, in maniera prudenziale,
mettere “sotto osservazione” i crediti insorti negli anni 2005 e precedenti determinando, innanzi tutto, la
mancata contabilizzazione tra i ricavi, della quota di compartecipazione alla spesa socio-sanitaria a carico dei
Comuni, per l’esercizio 2011. La cautela, peraltro, è stata determinata dalla valutazione che detti crediti, non
presentando, allo stato, i requisiti della certezza, liquidità ed esigibilità, andranno appostati solo nella
eventualità che maturino i suddetti requisiti. Nel contempo si è accantonato in specifico fondo di
svalutazione la somma corrispondente agli anni di cui innanzi anche al fine di far prevalere la sostanza sulla
forma. La gestione commissariale ha contestualmente definito un percorso aziendale univoco teso a definire
gli importi effettivamente recuperabili pervenendo ad una veridicità del dato. Anche i crediti per progetti
verso la Regione (Art.20) sono stati rivisitati alla luce di intervenute nuove valutazioni regionali alla luce del
nuove riassetto della rete ospedaliera e territoriale, determinando una diminuzione del credito nei confronti
della regione per investimento e, quindi, del patrimonio netto.
La prosecuzione su questa linea di chiarezza ha reso bancabile l’attività dell’ASL sia verso il Tesoriere sia
verso i creditori/fornitori sia verso la stessa Regione Campania. L’ottemperanza alle prescrizioni imposte dal
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Decreto commissariale 12/2011 ha comportato, altresì, per l’azienda di addivenire, nel corso del
tempo(biennio), laddove ne ricorressero i presupposti, a transazioni.
Il Bilancio di Esercizio al 31.12.2012 ha chiuso con una perdita di € 2.466.858,00.
La perdita registrata è, peraltro, il risultato di azioni di forze diverse, non controllabili direttamente
dall’Azienda, ci si riferisce, in tal senso, in particolare alla decisione regionale, intervenuta a conclusione
della gestione. Determinante per i riflessi significativi sul Bilancio è stato, infatti, il Decreto Commissario
ad Acta n. 19 del 18.02.2013, intervenuto a gestione conclusa, ad attività già espletate, ad impegni già
assunti, a prestazioni già eseguite. Detto decreto ha ridotto, ex post, di 32 milioni di euro le risorse assegnate
all’ASL. Lo scrivente, unitamente ad altri Direttori Generali, ha rappresentato ai competenti organi regionali
il “disagio” che tale provvedimento comportava. Il Sub Commissario ad Acta con nota prot. n. 2012 del
09.05.2012 ha motivato la scelta a base del provvedimento nella “.. copertura dei costi di gestione
disponendo una sorta di ripiano, per la prima volta solo parziale, già disponendo una riduzione di detto
ripiano nel 2013 con conseguenti maggiori assegnazioni alle aziende più efficienti…”. Nel contempo, nella
medesima nota, riconoscendo la correttezza gestionale tenuta dall’azienda, veniva riconosciuto:
• un positivo risultato di gestione;
• un particolare miglioramento rispetto all’anno 2011, dell’ASL Avellino, rispetto alle altre aziende
regionali, del costo medio per ricetta farmaceutica convenzionata, in misura maggiore rispetto al
miglioramento regionale;
• un buon livello di rinegoziazione dei contratti ex DL 95/2012 per la sola ASL Avellino.
Il suddetto decreto è stato, poi, integrato, ai fini della redazione del Bilancio e, quindi, della
definizione del risultato, dal Decreto Commissario ad Acta n. 45 del 14.05.2013. Detto decreto, sulla base
della ricognizione dei crediti e debiti risultanti alla Regione Campania nei confronti della ASL, esponeva per
questa Azienda una perdita per l’esercizio 2012 pari ad € 6.112.110,96. Questa ASL, a seguito di una
minuziosa azione di verifica e controllo ha ridefinito, in parte, di concerto con la Regione (vedi nota prot. n.
12903 del 10.06.2013), gli importi esposti nel citato decreto n. 45/2013 ed ha definito in € 2.466.858,00 la
perdita d’esercizio 2012.
Risultato
tecnico di
gestione
(in assenza dei DCA 19 E
45/2013)
+ 34.736.142,00
Risultato dopo il DCA
19/2013
Risultato presunto da
DCA 19/2013
+ 2.267.142,00
- 6.112.110,00
il
Risultato finale
- 2.466.858,00
L’anno 2012 è stato caratterizzato dal rispetto delle direttive commissariali regionali nei vari settori di
attività, dei tetti di spesa assegnati dalla stessa Regione sui vari settori (beni e servizi, personale, accreditati,
etc) oggetto di verifica trimestrale attraverso i CE, e dei diversi obiettivi, di volta in volta, assegnati.
Tali obiettivi hanno necessariamente condizionato le scelte direzionali comportando, di conseguenza, effetti
sul bilancio. Preliminarmente va osservato che i CE trimestrali hanno permesso di registrare, nel corso
dell’anno, sempre il complessivo rispetto dei tetti imposti, atteso che qualche piccolo sforamento realizzato
in qualche settore è stato compensato dal risparmio in altri settori, comportando, nel complesso, il rispetto
del tetto complessivo di spesa assegnato alla ASL, tant’è che nessuna osservazione è stata mossa dagli organi
regionali. Una delle azioni significative, ai fini degli effetti prodotti sul bilancio, è stata quella relativa alla
spesa farmaceutica che, per effetto delle varie e sinergiche azioni poste in essere dall’Azienda, in
ottemperanza, peraltro, alle direttive commissariali regionali, ha registrato un decremento di circa 7 milioni
di euro rispetto all’anno precedente, portando la spesa stessa, ampiamente, nell’ambito degli obiettivi fissati
dalla regione. Le iniziative aziendali a tal fine risultate più efficaci sono state, in primis, un costante controllo
e verifica, per tutto il corso dell’anno, sia del rispetto che dell’uso del budget assegnato ai medici prescrittori;
ciò ha, altresì, consentito alla ASL di apportare azioni correttive e/o migliorative in corso d’opera. Non meno
significativa è stata l’attività finalizzata all’utilizzo del farmaco generico/equivalente, come da prescrizioni
regionali, realizzata attraverso una penetrante sensibilizzazione dei MMG e PLS sulla materia. E’ chiaro,
però, che tale decremento non va assunto in termini assoluti, ma analizzato ed interpretato anche tenendo
presente i provvedimenti regionali emanati in materia di ticket sanitari, che hanno avuto ripercussioni anche
sulla spesa farmaceutica, così come, in particolare sulla riabilitazione, che ha registrato anch’essa, rispetto
all’anno precedente, un decremento di circa sette milioni di euro. Si rappresenta che questa ASL, nell’anno
2012, come ribadito in occasione di ogni certificazione di accompagnamento ai CE trimestrali, relativamente
alle poste relative alla quota di compartecipazione, ha rispettato quanto disposto dai Decreti Commissariali n.
77 e 81/2012, fatturando i primi quattro mesi dell’anno ai Comuni/Piani di Zona e, successivamente,
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fatturando la quota sociale ai Comuni o ai cittadini stessi per l’assistenza prestata in strutture gestite
direttamente dalla ASL . Relativamente al pregresso, verificato che non vi sono stati incassi relativamente ai
crediti esistenti nei confronti dei Comuni per la spesa socio sanitaria, che non sono state poste in essere
azioni esecutive per recuperare detti crediti pregressi, e che i Comuni non hanno iscritto, a suo tempo, nei
loro Bilanci somme a tale titolo, si è ritenuto opportuno, in maniera prudenziale, mettere “sotto
osservazione” i crediti insorti nell’anno 2007. Si è proseguita, pertanto, l’azione già intrapresa per i decorsi
esercizi di svalutazione dei crediti afferenti al socio sanitario contabilizzati nell’anno 2007. Tanto alla luce
della considerazione che, allo stato, non si sono verificati incassi a tale titolo, non sono in essere azioni
esecutive per recuperare detti crediti né i Comuni hanno iscritto nei Bilanci somme a tale titolo.
Nel contempo si è accantonato in specifico fondo di svalutazione la somma corrispondente all’anno di cui
innanzi. Si è, contestualmente, definito un percorso aziendale univoco teso a definire gli importi
effettivamente recuperabili per gli anni pregressi, al fine di pervenire ad una veridicità del dato.
L’aggiornamento effettuato della valutazione del contenzioso ha comportato, inoltre, la rivisitazione del
fondo rischi in modo da adeguarlo alla effettiva realtà delle procedure esecutive sulla base delle valutazioni
del competente Direttore U.O.C. Affari Legali. La perdita registrata è, peraltro, il risultato di azioni di forze
diverse, non controllabili direttamente dall’Azienda, ci si riferisce, in tal senso, in particolare alla decisione
regionale, intervenuta a conclusione della gestione (Decreto Commissario ad Acta n. 19 del 18.02.2013).
Ciononostante, il paradosso concreto è che tutta una serie di necessità aziendali non risultano coperte dalle
assegnazioni regionali, più precisamente dai limiti e tetti imposti da codesta regione nei vari settori. Ciò
perche, come più volte rappresentato non viene tenuta in debito conto la sistematica diversità della provincia
di Avellino rispetto alle altre Aziende Sanitarie della Regione sia per caratteristiche epidemiologiche
(patologie trattate ad alto costo es. valvole percutanee, patologie domiciliari ADI, ADO, autismo) sia per
classi d’anzianità della popolazione che vede una incidenza più alta di anziani. Da un attento studio del
contesto regionale del SSR nonché dalla recente normativa statale e regionale emerge in maniera evidente la
necessità di riorganizzare il SSR della Campania in coerenza con i principi di efficienza ed efficacia
nell’impiego delle finanze pubbliche. A tal proposito questa ASL ha individuato alcune opportunità che
potrebbero svilupparsi in forma coerente, coniugando, in modo armonico il riordino degli strumenti
gestionali, ottimizzando l’offerta territoriale, da una parte, e quella ospedaliera dall’altro. Queste
considerazioni sono nate, peraltro, dall’analisi delle migliori esperienze avviate in numerose regioni italiane,
tenendo conto delle precipue caratteristiche della nostra regione. Una prima opportunità è di tipo
“strutturale”: riordino dell’offerta ospedaliera e dei servizi territoriali, attraverso una revisione della
redistribuzione del “territorio” e dell’”ospedale”. Ciò presuppone, peraltro, un riordino degli strumenti
gestionali delle AA. OO. e AA. SS. LL., condiviso che renda possibile, per alcune funzioni cruciali, modalità
di funzionamento identiche. Lo strumento cui si allude è quello dell’ESTAV (Enti per i servizi Tecnico
Amministrativi di Area Vasta) , ossia raggruppamenti di AA. SS. LL. e AA. OO. per aree geografiche.
Più volte si è sostenuta questa idea, anche in pubblici convegni e manifestazioni, avendo simulato
questa opportunità ipotizzando l’Area Vasta Avellino - Benevento, accomunate da realtà
economiche, problematiche e dimensionali analoghe e contiguità di territorio. In tale quadro è
veramente necessario mettere in campo una “sfida” per una corretta allocazione delle risorse per
raggiungere il traguardo: rapporto spesa – rimborso - efficacia come “spesa efficiente”, spese
produttive ed elevati livelli di qualità e soddisfazione. Nell’ottica di un processo di razionalizzazione di
risorse, finalizzato ad un loro corretto uso, varie sono le considerazioni che possono essere fatte.
Preliminarmente, sembra opportuno, peraltro, partire da un discorso di metodologia da adottare: l’
unificazione di percorsi operativi e di procedure e l’innalzamento del livello qualitativo dei servizi erogati.
Stiamo parlando del brillante modello costituito in Regione Toscana, rappresentato dai cosiddetti ESTAV
(Enti per i Servizi Tecnico-Amministrativi di Area Vasta), “raggruppamenti” di Aziende Sanitarie Locali e/o
anche Aziende Ospedaliere per aree geografiche. Senza addentrarci nell’analisi giuridica dello strumento
vale la pena di utilizzare intanto il concetto di Area Vasta, intendendolo, nel caso di specie, relativo alle
province di Benevento ed Avellino, geograficamente vicine, di analoghe caratteristiche, che rispondono, in
dimensione anche ad Estav presenti in regione Toscana (Estav Sud Est) e che costituirebbe il luogo delle
intese e degli accordi su singoli settori d’attività, programmazione delle attività e regolazione di scambi
economici fra Aziende con la prospettiva (futuristica) di poter addirittura arrivare ad un bilancio consolidato
d’area vasta, ai fini della valutazione economica integrata dei risultati ottenuti e dell’impiego delle risorse.
Del resto, la validità del modello è dimostrata dall’adozione del modello di che trattasi dalla stessa Regione,
per il tramite della So.Re.Sa, in materia di funzioni di acquisto di beni e servizi, considerando Area Vasta
addirittura l’intero territorio regionale.
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Oltre le funzioni relative agli acquisti di beni e servizi, attribuite in prima battuta agli Estav, altre sono le
funzioni di competenza degli Estav, alcune delle quali appaiono di interesse per l’Area Vasta Avellino –
Benevento. Ma qualsiasi proposta che voglia definirsi concreta e non sia solo frutto di una teorica adesione
ad un modello o ad una idea deve partire dall’analisi della situazione esistente sul territorio considerato e dai
bisogni che lo stesso esprime.
Il Bilancio 2013 chiude con un previsionale di 9 milioni di utile.
Tabella riassuntiva anni 2011, 2012 e 2013
Anno 2011
Contributo da Regione
513.131.300
Valore della produzione 597.622.937
Costo della produzione
577.278.245
Risultato d’esercizio
+ 20.344.692
Anno 2012
485.662.000
570.297.262
572.763.920
- 2.466.858
Anno 2013
484.281.000
564.120.000
555.071.000
+ 9.049.000
Altre criticità
Essendosi ritenuto indispensabile, porre in essere anche tutta una serie di attività, necessarie per la crescita
dell’Azienda, in modo da riqualificare e riorganizzare l’offerta aziendale, sia pure nell’ottica della riduzione
del disavanzo regionale di cui al Piano di Rientro, ma anche finalizzata al raggiungimento di ulteriori
obiettivi specifici e operativi aziendali, si è utilizzato, quale utile strumento di supporto, l’analisi S.W.O.T.,
che analizza il contesto (interno ed esterno) nel quale collocare le azioni da intraprendere. Tale strumento ha
consentito di visualizzare in maniera chiara e sintetica, in un’ottica sistemica, le variabili che possono
agevolare o ostacolare il raggiungimento delle obiettivi, distinguendo fra fattori legati all’ambiente esterno e
fattori legati all’organizzazione interna, consentendo, così, di orientare in modo più efficace le scelte
strategiche ed operative a venire.
ANALISI S.W.O.T.
Punti di forza (Strenght)
Punti di debolezza (Weakness)
• Continuità dello scrivente nella gestione fino
• Insufficiente integrazione fra le ex AA. SS.
al 2014;
LL. AV1 e AV2;
• Risultato positivo del Bilancio;
• Insufficiente integrazione ospedale territorio;
• Condivisione della missione e dei valori
etici di governo dell’Azienda;
• Logistica carente nella sede legale;
• Stabilità ed omogeneità del gruppo di
• Carenza di personale;
governo centrale dell’Azienda;
• Incompleta riconversione dei direttori di
• Credibilità nei confronti delle parti sociali e
distretto alla programmazione territoriale;
dei sindacati;
• Skills assenti nelle direzioni centrali
• Posizionamento strategico dei PP. OO. per
• Presenza di popolazione anziana superiore
azioni di confine;
rispetto alla media regionale e trascuratezza
• Numero operatori corretto per la
delle problematiche area anziani per le
riorganizzazione della forza lavoro;
patologie neurodegenerative;
• Vacanze nelle posizioni di vertice delle UU.
• Condizioni di disagio territoriale;
OO. CC. ospedaliere;
• Leggi regionali di governo vigenti e da
raccordare con il Piano di Rientro;
Opportunità (Opportunities)
Minacce (Threats)
• Consapevolezza delle parti sociali delle
• Reazioni al cambiamento delle categorie
difficoltà nazionali e regionali;
interessate
agli
interventi
di
razionalizzazione (OO. SS., dirigenza,
• Affidamento di delega operativa solo in
comparto, Medici convenzionati);
forza della credibilità della gestione;
•
Difesa corporativa del territorio;
• Riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera
e laboratoristica;
• Rifiuto alla verifica ed all’integrazione;
• Creazione Area Vasta provinciale (BN –
• Cambiamenti e funzioni riorganizzative
AV);
dell’Ospedalità privata;
• Sviluppo della tecnologia informatica, a
• Incapacità dei privati alla ridefinizione di un
supporto dei processi di regolazione e di
nuovo modello di offerta nell’area sociogovernance e dei sistemi operativi
sanitaria;
organizzativo - gestionali;
• Mancata risposta della popolazione alla
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•
•
•
Distanza dalla pubblica commistione in
politica;
Impronta al raggiungimento di risultati a
breve;
Attesa della opportunità di ridisegno del
nuovo atto di organizzazione;
•
riorganizzazione;
Difficoltà dei comuni a sostenere la spesa
compartecipata;
La situazione dell’ASL Avellino riassunta nell’analisi SWOT, in parte, ha evidenziato criticità proprie del
sistema sanitario regionale, in parte, peculiari di questa realtà aziendale, ma ha evidenziato, altresì, punti di
forza interni esistenti e opportunità esterne che associate alla dimensione “laboratorio” della ASL,
consentono di avviare sperimentazioni, verificabili e misurabili.
Ciò consentirebbe, inoltre, da parte della popolazione stessa, una valutazione diretta della politica sanitaria
aziendale, quale risposta appropriata ai bisogni dei cittadini nelle prestazioni e nei servizi erogati, attraverso
modelli organizzativi anche innovativi attivati anche grazie ad una corretta gestione delle risorse disponibili.
Infine occorrerebbe sostanziare detta autonomia anche in una maggiore flessibilità nell’utilizzo di ore di
specialistica ambulatoriale e nella contrattazione con il privato accreditato, attese le peculiarità e le esigenze
proprie di ogni singola realtà incompatibili con una rigida gestione centrale che, necessariamente, non
potrebbe considerare tutte queste diverse variabili.
Nodi costitutivi
Si sono, così evidenziati i punti critici di fondo su cui maggiormente si è concentrata l’azione di
reingegnerizzazione della ASL:
• attuazione, secondo crono programma operativo, il Piano Attuativo Aziendale di riorganizzazione della
rete ospedaliera e territoriale, in attuazione del DCA 49/2010 e s.m.i. del quale si parlerà
approfonditamente nei paragrafi successivi;
• operare secondo una nuova concezione organizzativa ispirata a reali principi di territorialità e di
responsabilità. Lo sforzo è stato ed è tuttora, quello di determinare gli elementi di base per creare una
Azienda, ancorché sanitaria
• riorganizzazione delle risorse umane al fine di eliminare sacche di inefficienza e proiettare gli stessi
verso una nuova visione del lavoro, non più verticale, ma per funzioni;
• semplificazione dell’azione amministrativa anche attraverso l’implementazione informatica dei processi
e delle comunicazioni
LA MISSION DELL’AZIENDA
La missione dell’Azienda Sanitaria Locale Avellino, la cui nascita è stata sopradescritta, è contribuire alla
promozione, al mantenimento e allo sviluppo dello stato di salute della popolazione di riferimento e dei
cittadini presenti nel territorio di competenza che si trovino nelle condizioni di bisogno assistenziale,
assicurando la disponibilità e l’accesso all’intera gamma di tipologie di assistenza, di servizi e di prestazioni
contemplati dai livelli essenziali ed uniformi di assistenza.
Pertanto la stessa si impegna a garantire il rispetto dei diritti e attenzione alle esigenze degli utenti dei
servizi, con riconoscimento della centralità del paziente, valorizzazione delle risorse umane e professionali
disponibili, articolazione delle strutture organizzative in base a criteri che individuano livelli adeguati di
attività da svolgere, individuazione delle responsabilità e della correlata autonomia dei diversi livelli
organizzativi in relazione al perseguimento degli obiettivi nel rispetto delle risorse, rispetto del principio
dell’economicità nell’impiego delle risorse, trasparenza nelle decisioni organizzative ed ampia
partecipazione dei professionisti e degli operatori, attraverso il miglioramento ed il potenziamento degli
strumenti comunicativi/informativi e lo sviluppo di nuove conoscenze e competenze (formazione continua);
si impegna, inoltre, ad assicurare un uso appropriato delle risorse tecnologiche e strumentali a disposizione e
a garantire i principi del miglioramento continuo della qualità delle prestazioni sanitarie e le condizioni di
sicurezza per gli utilizzatori stessi e per gli utenti, nel rispetto, nel periodo particolare di riferimento, delle
limitazioni imposte dal Piano di Rientro.
L’assetto organizzativo dell’Azienda Avellino si concretizza ricorrendo al modello Dipartimentale e
Distrettuale.
L’Azienda intende implementare un modello organizzativo a rete con la massima integrazione delle
strutture presenti sul territorio, così per la rete dell’emergenza cardiologica basata su collegamenti veloci tra
16
territorio, centri periferici (spoke) e centri di riferimento (hub); per la rete dell’ictus cerebrale acuto: Stroke
Unit; per la rete Materno - Infantile e per la rete delle Cure Riabilitative e di Lungodegenza.
Le Macrostrutture Aziendali sono:
• i presidi ospedalieri;
• i distretti sanitari;
• i dipartimenti strutturali
LA VISIONE
La visione strategica dell’Azienda è rivolta a consolidare un sistema organizzativo capace di garantire
caratteristiche di appropriatezza , di efficacia, di adeguatezza e di qualità dei servizi offerti ai cittadini
rispetto ai loro bisogni ed attese, orientato al miglioramento continuo della qualità della propria offerta e
rivolto alla ricerca della soddisfazione del cittadino e degli operatori in un contesto di ottimizzazione della
gestione delle risorse disponibili.
L’Azienda, per orientare le proprie azioni, si configura come:
• un’organizzazione di tipo reticolare, differenziata ed integrata internamente e nel più vasto territorio
regionale al fine di rendere disponibili alla popolazione servizi di eccellenza sostenibili nel tempo;
• un’organizzazione che cura il proprio capitale professionale e che sia capace di fornire
• opportunità di crescita e di carriera alle competenze presenti che, in possesso dei requisiti previsti,
sappiano distinguersi per capacità, autorevolezza e impegno;
• un’organizzazione che, a parità di opportunità qualitativo - economiche, privilegi i rapporti con il
contesto socio-economico del territorio di riferimento nell’ambito di una più generale politica di alleanza
per la salute ed il benessere della popolazione.
Per perseguire la sua strategia l’Azienda ricerca sinergie con le altre Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della
Regione Campania, in primis con l’A. O. “Moscati” di Avellino, con le strutture private accreditate, con le
organizzazioni a scopo non lucrativo e con il volontariato.
L’Azienda fa affidamento su personale professionalmente qualificato che dia pratica attuazione ai valori e ai
principi organizzativi assunti a riferimento, seppure nel pieno rispetto dei vincoli di bilancio imposti alla
Regione Campania dal Piano di Rientro.
I VALORI FONDANTI
Rappresentano i criteri che orientano gli scopi, le intenzioni e le azioni di tutte le persone che lavorano
nell’Azienda e che contribuiscono alla copertura della sua missione; costituiscono il comune punto di
riferimento per la definizione dell’interesse generale dell’organizzazione aziendale.
Affidabilità
L’Azienda nell’insieme delle sue componenti agisce adeguando con continuità e costanza le azioni, i
comportamenti e il servizio prodotto alla necessità della popolazione di riferimento, alle priorità e agli
obiettivi a tal fine fissati. Gli impegni vengono assunti limitatamente alle aree nelle quali si è in grado di
assicurare, mantenere e sviluppare i livelli di competenza. Più nello specifico significa:
dichiarare a priori ciò che si può e si vuole fare
mantenere la parola data nei confronti dell’esterno e dell’interno
rispettare i tempi stabiliti
risolvere problemi e situazioni estemporanee di emergenza
assicurare la coerenza delle azioni e dei risultati agli impegni assunti
assicurare efficienza e tempestività nell’assolvimento degli impegni assunti senza necessità di solleciti
ricercare con tenacia le soluzioni dei problemi complessi, soprattutto quando attengono alla parte di
popolazione più debole
Centralità del cittadino
Il sistema dei servizi concentra l’attenzione, l’impegno e la pratica professionale sulla ricerca della
soddisfazione del cittadino sviluppando rapporti di fiducia e comprensione. Deve anche rendere facilmente
disponibili e accessibili le informazioni necessarie all’utente / cliente per il proprio orientamento, la scelta e
l’accesso alle prestazioni di cui necessita. Deve impegnarsi nel miglioramento continuo della qualità dei
servizi. A tal fine è necessario che le persone che prestano la propria attività in nome e per conto
dell’Azienda operino per:
• ricercare le ragioni e gli obiettivi che sottendono alle posizioni degli interlocutori
17
• rendere sistematicamente disponibili informazioni e notizie utili alla scelta consapevole delle
prestazioni e dei servizi, delle sedi e delle modalità di erogazione degli stessi, stimolando suggerimenti sui
servizi ricevuti per migliorarne la qualità
• adeguare l’organizzazione dei servizi alle necessità dei target assistenziali ed evitare prestazioni
non appropriate
• privilegiare prestazioni che, a parità di efficacia ed efficienza, siano meno invasive, rispettando
l’integrità della persona ed il suo mantenimento nel contesto sociale
• accompagnare, quando necessario, l’utente/cliente attraverso la complessità dell’articolazione
dei servizi aziendali sino a completa soddisfazione del bisogno (presa in carico, percorsi diagnostico terapeutici e profili di assistenza).
Efficacia e risultati
Il processo decisionale seleziona le azioni basate su prove di evidenza nella capacità di raggiungere gli
obiettivi assistenziali ed organizzativi perseguibili. Più specificamente:
Rispettando ed applicando le regole di funzionamento dell’Azienda e del suo sistema di riferimento
Motivando e supportando il processo di allocazione delle risorse privilegiando la soluzione di
problemi prioritari
Esplicitando e motivando i comportamenti e le decisioni rendendoli comprensibili agli interlocutori
Esplicitando i criteri di scelta
Fissando a priori gli strumenti e i criteri di verifica dei risultati e delle competenze
Equità
L’Azienda garantisce, a parità di bisogno e di competenza, pari e tempestiva opportunità di accesso alle
prestazioni, ai servizi, alle facility e agli strumenti messi a disposizione dell’Azienda dal SSN per assicurare
alla popolazione di riferimento livelli di assistenza uniformi nell’intero ambito territoriale aziendale ed
adeguati nella loro appropriatezza e qualità nonché economicamente sostenibili.
Flessibilità
L’Azienda incentiva la volontà e stimola la capacità di adeguare il comportamento e l’uso delle risorse ai
cambiamenti interni ed esterni all’Azienda, rendendo sensibile e specifica l’azione e l’intervento al bisogno
assistenziale o organizzativo a cui deve essere data risposta, sviluppando la capacità di rispondere in
condizioni non standard e non condizionando la realizzazione di un compito alla sua esclusiva coerenza con
il ruolo ricoperto.
Trasparenza
Garantisce la libera circolazione delle idee e delle informazioni sulle procedure, sulle risorse e sui risultati, la
visibilità e la comprensibilità del processo decisionale internamente ed esternamente all’Azienda. In
particolare significa:
Definire regole esplicite nell’acquisizione e nella cessione dei servizi o prestazioni e diffonderne
la conoscenza
Informare costantemente sullo stato di avanzamento verso gli obiettivi e sul grado del loro
raggiungimento
Stimolare con tutti i possibili strumenti la distribuzione ed il ricevimento di informazioni utili al
miglioramento organizzativo
Esplicitare i diversi livelli di autonomia e di responsabilità decisionale
Dichiarare esplicitamente obiettivi, attese e impegni
Valorizzare il capitale umano e professionale
Valorizzare l’apporto individuale di gruppo ai risultati positivi per la persona che usa i servizi,
per l’efficacia, l’efficienza e il clima dell’organizzazione aziendale
Rendere disponibili le informazioni possedute sul contesto, sui processi, sugli obiettivi e sulle
prospettive di carriera
Rendere prioritariamente disponibili ai professionisti interni, in possesso di titoli accademici e
professionali coerenti, le prospettive di carriera nell’ambito dell’ordinamento e dell’organizzazione
aziendale, ricorrendo al reclutamento esterno in caso di evidente valore aggiunto di autorevolezza e
competenza professionale
Supportare il miglioramento professionale e organizzativo con adeguati percorsi formativi
Adeguare i sistemi premianti all’importanza del ruolo assolto e al risultato prodotto
Favorire la partecipazione dei cittadini nella definizione delle prestazioni sanitarie e nella fruizione dei
servizi.
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PRINCIPI E CRITERI DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO
L’Azienda Sanitaria Locale Avellino dà attuazione al principio di cui al D.L.vo 29/93 e s.m.i., di esplicita ed
adeguata distinzione fra le funzioni di programmazione, indirizzo, controllo da un lato, e le funzioni di
organizzazione e gestione dall’altro, in un quadro di chiara determinazione di competenze e di responsabilità
della Direzione Generale e quelle della Dirigenza e dei vari livelli operativi dell’Azienda, nella logica della
responsabilizzazione a cascata e della massima valorizzazione della dirigenza e di tutte le risorse
professionali.
L'organizzazione ed il funzionamento dell'Azienda Sanitaria Locale saranno disciplinati più in dettaglio con
l’atto aziendale, da adottarsi, nonché con i regolamenti aziendali attuativi, in conformità alla legislazione
statale e regionale ed ai correlati livelli di pianificazione, nel rispetto degli ambiti di autonomia e
responsabilità nella gestione tecnico-professionale, amministrativa e finanziaria del settore operativo di
competenza, implicanti anche il potere di adottare atti aventi rilevanza esterna.
Il Direttore Generale, fatto salvo il principio di separazione sopra richiamato, può delegare le proprie
funzioni con riferimento ad ambiti settoriali di attività o all’adozione di singoli atti, secondo principi e
modalità che faranno riferimento sia al principio dell’attribuzione sia a quello della delega, secondo modalità
che saranno esplicitate successivamente.
In coerenza al principio summenzionato, la gestione dell’Azienda è informata a criteri di programmazione
sulla base delle linee del Piano Sanitario Regionale, dei documenti programmatici regionali e della
pianificazione strategica.
L'organizzazione e le attività aziendali sono improntate a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, e
sono rivolte ad assicurare, nel rispetto degli obiettivi posti dagli atti di pianificazione nazionale e regionale,
nonché dal Piano di rientro, l'erogazione delle prestazioni essenziali ed appropriate, lo sviluppo del sistema
qualità dell'Azienda, la massima accessibilità ai servizi per i cittadini, l'equità delle prestazioni erogate, il
raccordo istituzionale con gli enti locali per il tramite della Conferenza dei Sindaci e della Conferenza dei
Sindaci di Distretto, il collegamento con le altre organizzazioni sanitarie e del volontariato, nonché la
ottimizzazione ed integrazione delle risorse e delle risposte assistenziali tenendo conto anche degli esiti della
concertazione con particolare riferimento alla programmazione posta in essere dalle strutture sanitarie di cura
e riabilitazione nonché dai laboratori, ecc..
L'Azienda informa, sulla base della pianificazione strategica, la propria gestione ai principi della
programmazione e del controllo, individuando nel sistema budgetario lo strumento fondamentale anche in
riferimento al complesso delle responsabilità direzionali, dirigenziali ed operative ai vari livelli.
L'Azienda persegue le finalità di cui sopra utilizzando la propria capacità generale di diritto privato, salvo
che nei casi in cui la legge espressamente le attribuisce poteri pubblicistici come tali da esercitare nelle
forme tipiche del procedimento amministrativo ai sensi della legge n.241/1990 e s. m. i..
19
PARTE SECONDA
La pianificazione strategica triennale
Il piano attuativo della ASL in estrema sintesi
Il piano di riassetto e riqualificazione della rete ospedaliera e territoriale, così come deliberato dalla Regione
Campania con il Decreto n.49 del 27/09/2010 in coerenza con il piano di rientro, ha rappresentato una reale
opportunità per il territorio della ASL Avellino di determinare, in funzione del mutato quadro
epidemiologico e della indispensabile garanzia di qualità delle cure, una riqualificazione dell’offerta dei
servizi sanitari e socio sanitari.
Alla luce di quanto definito dal Decreto del Commissario ad Acta n. 32 del 16.05.2011 “Approvazione del
Piano Attuativo dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino con prescrizioni”, come modificato dal Decreto
Commissariale n. 29 del 14.03.2012, l’Azienda ha avviato la riorganizzazione dei processi assistenziali,
fondamentalmente centrata sulla necessità di affrontare in modo nuovo e qualificato le esigenze derivanti
dalle condizioni di cronicità e disabilità della popolazione di riferimento, destinate ad aumentare
progressivamente nel tempo. Il Piano Attuativo è stato progettato al fine di garantire:
• continuità e qualità dell’assistenza nel lungo periodo;
• appropriatezza dei regimi assistenziali offerti (residenziali, semiresidenziali, domiciliari, ecc.);
• decentramento della risposta che favorisca il permanere del soggetto nel proprio contesto sociale;
• efficienza e l’ottimizzazione della rete dell’emergenza territoriale.
In linea con le disposizioni regionali, dunque, l’offerta di salute del territorio di competenza dell’ASL
Avellino si è modificata, prevalentemente, in funzione del rispetto della congruità dimensionale delle
strutture di ricovero per acuti e di ricovero pubblico di tipo riabilitativo, ma anche per adeguare in modo
ottimale la risposta a specifici mutati bisogni assistenziali dei cittadini.
L’attuale situazione di particolare criticità nella gestione dei posti letto e la successiva dismissione delle
unità operative medico – chirurgiche del Presidio Ospedaliero di Bisaccia e la caratterizzazione del P.O. di
S. Angelo dei Lombardi quale struttura riabilitativa, in uno con la implementazione del P.O. di Ariano I., ha
richiesto una riorganizzazione complessiva del sistema, finalizzata alla continuità assistenziale, integrando,
contemporaneamente, sia l’attività di ricovero in urgenza sia quella programmata ed armonizzandola con i
diversificati livelli assistenziali presenti sul territorio. Nello specifico è obiettivo dell’Azienda,
implementare e portare a conclusione nel triennio considerato i seguenti processi:
20
Efficientamento della rete ospedaliera
1) Riconversione della struttura di Bisaccia
Relativamente alla riconversione del P.O. di Bisaccia in Struttura territoriale Polifunzionale per la
Salute, la ASL ha inteso, con il Piano Attuativo approvato con DCA 32/2011, disegnare un modello
assistenziale integrato ove trovano opportuna collocazione le strutture residenziali destinate all’assistenza
nell’ambito della disabilità, dello stato vegetativo persistente, della terminalità, della psichiatria oltre che
l’attività di day service medico e chirurgico in raccordo funzionale con i PP. OO. di Ariano I. e S. Angelo
dei L. presenti sul territorio. Tale configurazione è finalizzata a rendere di fatto operativo il rispetto dei
requisiti di appropriatezza dei ricoveri ospedalieri, destinando a livelli assistenziali differenti per intensità
di cura i casi precedentemente trattati in regime ospedaliero oppure in strutture non completamente
idonee alle patologie presenti.
Il processo di riconversione del P.O. di Bisaccia in SPS, avviato nel periodo finale della gestione
commissariale della ASL Avellino ha richiesto una complessa fase di pianificazione e attuazione di azioni
ed interventi, resi più difficili dai contenziosi istauratisi a seguito dei vari ricorsi al TAR e dalle
intervenute disposizioni regionali (DCA 29/2012) di modifica al DCA di Riassetto della rete ospedaliera
n. 49/2010 e al citato DCA 32/2011.
Ciò premesso lo stato dell’arte rispetto al processo di riconversione dell’ex P.O. di Bisaccia è il
seguente:
1.1 Attivazione della SIREstensiva Psichiatrica avvenuta, con il trasferimento dei pazienti da
Morra de Sanctis, il giorno 01.05.2012, che dispone di n. 18 posti letto per ricovero a ciclo continuativo.
La struttura è stata istituita con Delibera aziendale n. 245 del 12/03/2012, e fa riferimento per quanto
attiene agli indirizzi tecnico organizzativi alla U. O. S. M. di S. Angelo dei L.;
1.2 Riorganizzazione dell’emergenza psichiatrica: i posti letto attivi del SPDC di Solofra, che il
decreto n. 32/2011 dichiarava elevabili a n. 20 in attesa della istituzione del secondo SPDC presso il P.O.
di Ariano I., sono n. 16, non avendo mai proceduto, di fatto questa Azienda, alla trasformazione
strutturale della unità operativa, in quanto la dotazione, rimasta tale fin dal primo giorno di attuazione del
piano, è in grado di soddisfare adeguatamente la domanda di ricovero, offrendo una degenza media di
8,25 al di sotto della degenza media nazionale superiore ai 12 giorni ed un tasso di utilizzo pari al
68,34%, garantendo, pertanto, la disponibilità costante di accoglienza ai cittadini residenti e non; di
fatto i dati di attività, rilevati periodicamente, dimostrano che la scelta di istituire il secondo SPDC presso
il PO di Ariano I. risulta, allo stato, non congrua;
1.3 Dismissione U.O. di Chirurgia Generale del P.O. di Bisaccia
Con Deliberazione n. 341 del 23.12.2011 - Piano Attuativo Aziendale. Determinazioni – è stato
approvato il cronoprogramma analitico relativo alla dismissione della U.O.C. di Chirurgia Generale
presso il P.O. di Bisaccia e all’attivazione dell’Ambulatorio di Chirurgia. All’atto della dismissione
avvenuta il giorno 23 gennaio 2012, data in cui è stato disposto il blocco dei ricoveri presso detta unità
operativa i pazienti ricoverati sono stati valutati e dimessi ed è stata data opportuna informativa ai
cittadini della possibilità di effettuare visita ed eventuale intervento presso le UU.OO. di Chirurgia
Generale dei Presidi di Ariano I., S. Angelo dei L. e Solofra, che assicurano di fatto l’assistenza sia in
urgenza che in elezione. Dalla stessa data è attivo presso la nascente SPS l’ambulatorio di chirurgia
rivolto anche all’utenza esterna.
1.4 Ristrutturazione per Hospice presso la SPS di Bisaccia: con Deliberazione n. 342 del 23.12.2011
– Realizzazione lavori di ristrutturazione, Hospice Bisaccia – si è avviato il percorso per l’approvazione e
la successiva realizzazione dei lavori di ristrutturazione/adeguamento presso la struttura di Bisaccia degli
spazi dedicati ad accogliere le funzioni del nuovo Hospice aziendale, di n. 10 posti letto.
Successivamente, con Deliberazione n. 103 del 26.01.2012 – Realizzazione lavori di ristrutturazione,
Hospice di Bisaccia: integrazioni – si provvedeva, altresì ed opportunamente, nell’ottica del
contenimento dei costi imposto dalle disposizioni regionali relative al piano di rientro dal disavanzo e
dalle nuove indicazioni contenute nel Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012, a ridefinire l’importo per
la progettazione e direzione dei lavori e a scegliere una procedura più veloce e funzionale al fine di
recuperare i tempi di realizzazione in virtù dello slittamento, di almeno un semestre, del cronoprogramma
originariamente definito, per effetto dei continui rallentamenti indotti dal contenzioso.
21
Sulla scorta degli indirizzi tecnico scientifici emersi nel corso dei più recenti congressi nazionali della
Società Italiana di Cure Palliative e della Fondazione Italiana di Leniterapia, la direzione ha inteso
apportare, al progetto iniziale, delle modifiche relative alla realizzazione di una Audio Video - Sala
entertainment ed uno spazio verde interno dedicato alle esperienze sensoriali degli ospiti. Allo stato i
lavori sono in corso di ultimazione come le procedure per l’acquisizione di arredi e strumentazioni.
L’avvio delle attività è previsto per i prossimi mesi;
1.5 Trasferimento del presidio di Continuità Assistenziale presso la SPS di Bisaccia: nell’ottica di
poter fornire l’assistenza primaria notturna e festiva anche alle istituende strutture residenziali della SPS è
stato disposto, dal 1 agosto 2012, il trasferimento del presidio di CA dai locali comunali allo stabile della
struttura polifunzionale, garantendo spazi adeguati ed accoglienti per l’utenza dell’area;
1.6 Ridefinizione attività ambulatorio radiologico in teleconsulto: Le attività di radiologia di base
sono assicurate presso la SPS di Bisaccia da un ambulatorio radiologico in rapporto funzionale con la
U.O. di Diagnostica per Immagini del P.O. di S. Angelo dei L. in teleconsulto.
1.7 Attivazione del Centro Prelievi presso la SPS di Bisaccia e riallocazione/ampliamento attività
ambulatoriali: E’ stato elaborato il piano di conversione in centro prelievi del laboratorio di analisi
cliniche del presidio ospedaliero, come indicato dal Decreto Commissariale n. 55/2010 e si è proceduto
all’adeguamento ristrutturazione dei locali destinati ad attività ambulatoriale. Il Centro Prelievi è stato
attivato il 1 agosto 2013 e l’attività ambulatoriale, avviata nel mese di marzo 2013 riguarda le branche
di endocrinologia e diabetologia, neurologia, cardiologia, chirurgia; si sta procedendo all’analisi delle
necessità emergenti al fine di implementare l’assistenza specialistica ambulatoriale in accordo con la
direzione di distretto di S. Angelo dei L. e dei presidi ospedalieri, in attesa della pubblicazione delle
disposizioni regionali in materia di day service chirurgico.
•
Dismissione Unità Operative di Medicina Generale e Lungodegenza: con delibera aziendale
n. 362 del 12.03.2013 è stato definito il cronoprogramma dettagliato delle azioni da intraprendere
al fine di procedere alla definitiva dismissione dei due reparti di degenza dell’ex P.O. di Bisaccia
che si è realizzata in data 19/04/2013, dopo una specifica fase di valutazione dei pazienti e
dimissione verso il domicilio/ strutture residenziali RSA o verso i reparti di Medicina dei PP. OO.
di Ariano I., S. Angelo dei L. e Solofra.
•
Dismissione U.O. Farmacia dell’ex P.O. di Bisaccia: in data 31.05.2013 è stata avviata la fase
di dismissione della Farmacia del Presidio ospedaliero di Bisaccia che si è conclusa il 08/08/2013
con il trasferimento presso la U.O. Farmacia Ospedaliera del P.O. di S. Angelo dei L. delle
attività di distribuzione e controllo di farmaci e presidi necessari alle attività in essere e nascenti
presso la SPS; tale attività è stata regolamentata da apposita procedura.
•
Realizzazione RSA per disabili. e’ in corso la pubblicazione del progetto definitivo di
ristrutturazione/ adeguamento dei locali per la RSA a carattere riabilitativo di n. 20 p.l.
•
Realizzazione Speciali Unità per l’Accoglienza Permanente presso la SPS. Alla luce del
Decreto Commissariale n. 70 del 25.06.2012 – Approvazione dei documenti di definizione dei
requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici per l’autorizzazione alla realizzazione e
all’esercizio delle attività sanitarie a carattere residenziale per persone in stato vegetativo in
Speciali Unità di Accoglienza Permanente (S.U.A.P.), definizione dei requisiti ulteriori per
l’accreditamento istituzionale – Integrazione DGRC 7301 del 31 dicembre 2001 e Regolamento
Regione Campania 1 del 22.06.2007 e adozione della Scheda di valutazione sanitaria – clinico funzionale, è stata inoltrata, alla Struttura Commissariale regionale, richiesta di integrazione al
Piano Attuativo ASL per elevare a n. 10 i p. l. previsti (n. 5, anche in considerazione dello studi
di fattibilità, progettuali e logistici affrontati). Si è in attesa di riscontro. In ogni caso la Direzione
aziendale ha ritenuto utile ed opportuno stabilire un contatto con la struttura riabilitativa di
Montecatone - Imola, centro di riferimento per il trattamento riabilitativo delle cerebro e medullo
22
lesioni, al fine di poter procedere ad una progettazione quanto più aderente ai bisogni assistenziali
dei pazienti in SV e garantire processi clinici ed organizzativi i più innovativi possibile.
•
Attivazione PSAUT presso la SPS di Bisaccia. In data 10.04.2013 è stata attivata la sede
destinata, così come indicato nella normativa regionale in materia (DGRC n. 1268 del 16 luglio
2009, DCA n, 49/2010), alle attività di primo intervento in cui è prevista l’assistenza medica per
casi di minore complessità, l’osservazione medica breve e la piccola chirurgia, interventi
finalizzati alla stabilizzazione del paziente in fase critica e la eventuale attivazione del trasporto
presso l’ospedale più vicino. Queste attività sono regolarmente svolte presso il presidio che è
dotato di spazi, arredi ed attrezzature idonee agli interventi di primo soccorso e di personale
specificamente formato.
2) Riconversione del Presidio Ospedaliero di S. Angelo dei L. in “struttura di primo livello”
La fase di implementazione e riqualificazione del P.O. di S. Angelo dei L. come Struttura Riabilitativa è
stata condizionata, relativamente al rispetto del cronoprogramma previsto dal citato Decreto
Commissariale 32/2011, dalla pubblicazione del Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012 – Riassetto
rete ospedaliera della Provincia di Avellino. Determinazioni.
In virtù di detto DC di modifica dei precedenti e già citati Decreti del Commissario ad Acta n. 49/2010 e
n. 32/2011, la ASL Avellino, con Deliberazione n. 731 del 30.05.2012 - Modifiche ed integrazioni alla
Pianificazione attuativa della ASL Avellino in funzione del Decreto Commissariale n. 29 del 14.03.2012 –
approvava il documento “Integrazioni e modifiche del Piano Attuativo ASL Avellino”.
Tale documento, incentrato sulla rimodulazione dei ruoli delle strutture ospedaliere, sul potenziamento
dell’assistenza e dei servizi forniti sul territorio relativamente alle esigenze derivanti dalle condizioni di
cronicità e disabilità, sulla maggiore integrazione tra i servizi esistenti e quelli previsti nella
programmazione e sulla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del sistema locale, prevedeva, in particolare
per il P.O. “G. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi, il mantenimento di un Servizio di Pronto Soccorso,
le cui attività non sono mai state sospese, il ripristino dell’Area Chirurgica con 14 posti letto di ricovero
ordinario + 2 p.l. di Day Surgery, attività tuttora in funzione e mai sospese, + 2 p.l. di Day Hospital
ortopedico (per i quali necessitano unità di personale medico specialistico non in organico e per la cui
assunzione è stata inoltrata richiesta in deroga al blocco del turnover imposto dal piano di Rientro) + 2 p.l.
di Terapia Intensiva post-chirurgica (per i quali necessitano unità di personale medico non in organico.
E’ stato predisposto (Deliberazione ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013), dopo numerose
necessarie rettifiche della ridistribuzione dei profili professionali e delle sedi temporanee e definitive di
destinazione del personale, il piano di riallocazione di tutto il personale precedentemente in servizio
presso le Unità Operative dismesse presso l’ex P.O. di Bisaccia, condiviso con le OO. SS. nel corso di
varie sedute di confronto; sulla base di detto piano si è proceduto alla dislocazione dei dipendenti presso
le UU.OO. di Chirurgia e Medicina Generale del P.O. di S. Angelo dei L. e le sedi distrettuali di S.
Angelo di L. e Calitri, le postazioni SAUT territoriali, alcuni dei quali in via temporanea in attesa
dell’attivazione delle nuove strutture residenziali presso la SPS di Bisaccia.
3) Riconversione del Presidio Ospedaliero di Ariano I. in “struttura di secondo Livello”.
A seguito delle citate dismissioni delle Unità Operative dell’ex presidio Ospedaliero di Bisaccia,
si è provveduto al trasferimento dei dirigenti medici chirurghi e di medicina interna anche presso il
presidio di Ariano I al fine di potenziarne le Unità Operative di Chirurgia e Medicina Generale,
incrementando, dunque, il personale in parte carente per effetto del blocco del turnover (Deliberazione
ASL Avellino n. 362 del 12.03.2013).
In riferimento alla realizzazione delle reti, così come previsto dal decreto 49/2010 e S.m.i.
l’Azienda ha definito i nuovi percorsi concordandoli con l’A.O. Moscati, struttura inserita al 3° livello
dell’emergenza, Centro Hub di 2° livello per l’emergenza cardiologica e neurologica. E’ stato siglato ed
approvato dalla Struttura Commissariale regionale il protocollo d’intesa con l’A.O. Moscati ed il relativo
documento tecnico per la pianificazione delle azioni e degli interventi per la costituzione della rete
Provinciale dell’ictus ( Delibera A.O. Moscati n. 838 del 21 novembre 2013), secondo quanto indicato nel
Decreto Commissariale n. 44 del 14.05.2013 – Atto di indirizzo per l’organizzazione dell’assistenza per
l’ictus cerebrale (stroke unit). Determinazioni.
23
Anche in questo caso l’attuazione di quanto previsto da detto protocollo è subordinato al
potenziamento delle risorse professionali specifiche, come approvato dagli stessi organi regionali.
Si fa notare che questa Azienda, al fine di adeguare le strutture di competenza ai requisiti previsti
dalla vigente normativa in tema di sicurezza antincendio, si è fatta carico di realizzare una serie di
consistenti lavori, con fondi propri di bilancio, riservando la priorità di tali interventi, proprio alle
strutture ospedaliere. Si può facilmente comprendere che la complessa operazione di trasformazione,
riconversione, potenziamento delle strutture richiamate nella nota di cui all’oggetto, non può prescindere
da tali necessità di intervento strutturale preliminare ed irrinunciabile, rilevate in corso d’opera, e che
hanno determinato e potrebbero ancora condizionare il rispetto dei tempi di realizzazione di quanto
previsto dai decreti commissariali e dagli atti dell’azienda.
Quanto poi al versante territoriale, l’approccio è stato quello di migliorare l’offerta andando a ridefinire
la mission distrettuale sia come luogo di produzione che di committenza, riprogettare l’organizzazione
della prevenzione rafforzando il livello produttivo territoriale, condividere con i medici di medicina
generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali nuovi percorsi anche sperimentali di
istituzione delle unità complesse delle cure primarie. Naturalmente ogni cambiamento organizzativo
realizzato dalla Asl Avellino ha trovato supporto in una costante azione formativa, con il risultato di aver
consolidato un patrimonio culturale di conoscenze e competenze fra i dipendenti aziendali dai risvolti
senza dubbio positivi per la salute dei cittadini.
OBIETTIVI STRATEGICI DELLA DIREZIONE AZIENDALE
Il programma di attività individuato prioritariamente per il 2014, ma poi estensibile al successivo biennio
2015 – 2016, attiene innanzitutto al contributo che l’Azienda Sanitaria Locale Avellino è tenuta a fornire
per concorrere alla riduzione del disavanzo regionale.
In linea con le indicazioni della DGRC n. 460/2007, della Deliberazione del Consiglio dei Ministri del
23/04/2010 s. m. i. e con i decreti del Commissario ad Acta, gli obiettivi generali prioritari del presente
Piano attengono alla attuazione della unificazione, riqualificazione e riorganizzazione della ASL di
Avellino con il fine di conseguire nel periodo temporale indicato l’allineamento alle indicazioni
regionali, alle indicazioni della Deliberazione del Consiglio dei Ministri, ed ai decreti del commissario ad
acta, senza però trascurare la gestione corrente e le norme e disposizioni nazionali e regionali
finalizzate al miglioramento della qualità dell’assistenza – Piano Sanitario Nazionale 2011/2013 – Piano
Sanitario Regionale 2011/2013 – Programmi Operativi 2013/2015 in prosieguo del Piano di Rientro
Decreto Commissario ad acta n. 82 del 05/07/2013.
Gli obiettivi operativi riportano le singole azioni ed interventi suggeriti per assicurare la realizzazione
delle finalità generali e specifiche previste.
Di seguito si riportano gli obiettivi che la Regione Campania ha affidato al Direttore Generale
della ASL Avellino.
24
DALLA DGRC N. 471 DEL 26/09/2011 – nomina del Direttore Generale della Azienda
Sanitaria Locale di Avellino
DELIBERAZIONE N. 01 DEL 04/10/2011 – Presa d’atto DGRC N. 471/2011 –
Insediamento del Direttore Generale ed adempimenti consequenziali.
Si assegnano gli obiettivi, generali e specifici, di salute, organizzazione e funzionamento dei servizi, e le
disposizioni per la riduzione dei costi recate dal Piano di Rientro dal Disavanzo Sanitario di cui
all’accordo Stato – Regione del 13 marzo 2007, approvato con DGRC n. 460/2007, e di tutte le
conseguenti disposizioni attuative, tra le quali si citano espressamente: le DGRC n. 514/07, 517/07,
887/07, 1853/2007, 1900/2007, 1268/2008, 541/2009, 1269/2009,
I Decreti del Commissario ad Acta in materia di tetti di spesa per gli operatori privati
accreditati per gli esercizi 2010 e 2011 e successivi,
Il Piano Ospedaliero Regionale (L. R. n. 16/2008, come modificato ed integrato dai successivi
Decreti del Commissario ad Acta n. 29 del 8/5/2010, n. 42 del 14/7/2010 e n. 49 del 27/9/2010) e
successivi,
Gli obiettivi e le azioni specifiche di riduzione e contenimento dei costi stabiliti
dalla DGRC n. 256/08 e s. m. i.,
Gli obiettivi di equilibrio economico stabiliti dal Decreto del Commissario
ad Acta n. 42 del 9/6/2011 e s. m. i.,
I programmi di edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico – ex art. 20, l. n. 67/88 e s. m. i.,
Gli obiettivi assegnati in materia di efficienza contabile e finanziaria dalle DGRC n. 541/09,
1627/09 e s. m. i.,
Gli obiettivi assegnati dalla nota dell’AGC n. 20 prot. n. 0255500 del 25/03/2008 relativa alla
tutela della salute e sicurezza nelle strutture sanitarie pubbliche e negli ambienti di lavoro della
regione Campania e s. m. i.,
Tutti gli ulteriori, eventuali, interventi previsti con analoghe finalità;
gli obiettivi derivanti dall’osservanza delle disposizioni contenute in
tutti i Decreti del Commissario ad Acta per l’attuazione e la prosecuzione
del Piano di Rientro, nei provvedimenti di legge in materia di sanità, con
particolare riferimento al blocco del turn over ed alla riduzione dei fondi
della retribuzione accessoria, nelle direttive emanate dal Commissario
ad Acta per la prosecuzione del Piano di Rientro in base agli specifici
programmi operativi di cui al Decreto Commissariale n. 45 del 20/06/2011 e s. m. i.
25
ULTERIORI OBIETTIVI DI SPECIFICO INTERESSE:
SANITA’ ANIMALE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI: obiettivi strategici e obiettivi
specifici del Piano Regionale Integrato dei controlli in materia di sicurezza alimentare e di sanità
pubblica veterinaria, nonché le relative azioni; attuazione del Piano Nazionale Residui, del Piano
Nazionale Alimentazione Animale, del Piano Nazionale sulla ricerca di OGM negli alimenti, del
Piano Nazionale sulla ricerca dei residui di Fitosanitari nei prodotti alimentari. Successivi
provvedimenti nazionali e regionali.
FASCE DEBOLI: attuazione del decreto commissariale n. 6 del 4 febbraio 2010 e s. m. i. in merito
alle tariffe per le strutture sociosanitarie RSA per anziani, disabili e cittadini affetti da demenze,
regolamento di compartecipazione alla spesa dei cittadini.
Attuazione del decreto commissariale n. 32 del 22 giugno 2010 e s. m. i.
recante: “Procedure prescrittive attività di assistenza ambulatoriale e
domiciliare di medicina fisica e riabilitativa e disposizioni relative all’elenco
dei medici specialisti di assistenza riabilitativa (ex art. 44 e art. 26 legge 833/78)
e protesica D.M. 332/99” per l’appropriatezza prescrittiva a cura dei medici prescrittori.
Conseguimento dei target assegnati con DGRC n. 210/2009 e s. m. i. di “ incremento della
popolazione anziana in ADI” e DGRC n. 427/2010 e s. m. i. “Meccanismo formale di premialità
nell’ambito degli obiettivi di servizio del QSN 2007/2013.
ASSISTENZA SANITARIA: Integrazione di tutti i punti di erogazione territoriali
ed ospedalieri con il CUP aziendale, garantendo il rispetto dei tempi massimi di
attesa, in conformità a quanto già previsto sia dal PNCTA (Piano Nazionale
Contenimento Tempi di Attesa) di cui alla DGRC n. 170 del 10/02/2007 e s. m. i..
Conferimento dei flussi dati (compresi quelli del NSIS e del sistema TS) in maniera
tempestiva e ad elevata qualità del dato.
Corretta utilizzazione e/o alimentazione dei sistemi CUP/CUREP e Fascicolo Sanitario Elettronico.
PREVENZIONE: attuazione del Piano regionale di Prevenzione 2010 – 2012 e s. m. i., pieno
conseguimento degli obiettivi relativi ai sistemi di sorveglianza epidemiologica su malattie
infettive e vaccinazioni, stili di vita (Passi, Passi d’Argento, Okkio alla salute, HBSC) survey
screening oncologici e registri tumori aziendali.
FARMACEUTICA: piena attuazione dei decreti commissariali inerenti alla razionalizzazione
e contenimento della spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera: n. 15 del 3071172009,
n. 14 del 19/3/2010; n. 44 del 14/7/2010, n. 47 del 10/9/2010; da n. 50 a n. 53 del 27/9/2010 e
successivi.
Gli stessi obiettivi dovranno, comunque, essere integrati da quelli individuati con successivi atti,
provvedimenti aziendali e/o del commissario ad acta
Di seguito si riportano gli obiettivi operativi/azioni da porre in essere o da implementare, se già avviate
negli anni precedenti, ed obiettivi ulteriori, in linea con gli obiettivi strategici della Direzione Aziendale,
di cui dovranno tener conto i dirigenti aziendali nella proposta di definizione degli obiettivi annuali.
26
OBIETTIVI OPERATIVI
INTERVENTI 2014 - 2016
2014 - 2016
Implementazione di corretti - Adozione del “Manuale dei principi contabili” per la rilevazione in contabilità dei principali fenomeni gestionali in modo da
procedimenti contabili e predisporre bilanci di esercizio omogenei per contenuto e forma.
- Adozione del “Regolamento di Amministrazione e Contabilità delle ASL” ispirato alle “Linee guida regionali alle quali far riferimento
gestionali
per la redazione dei propri documenti di programmazione, di gestione, dì rendicontazione e controllo.
- Adozione del “Piano dei Conti di Contabilità Generale Unico Regionale”.
- Regimentazione della tenuta della Contabilità Analitica in funzione delle “Linee guida” uniche regionali e redazione del Piano dei
Centri di Costo e di Responsabilità, del Piano dei Fattori Produttivi e delle Schede di Budget che definiscono i principi per la tenuta
della Contabilità Analitica.
- Utilizzazione del “Modello di Nota Integrativa” unico regionale.
- Adozione del “Manuale dei principi di consolidamento e delle relative procedure” unico regionale che definisce le regole per la
predisposizione del Bilancio Consolidato Regionale.
OBIETTIVI OPERATIVI
2014 - 2016
Riassetto
della
rete
ospedaliera
Aziendale,
Verifica dell’appropriatezza
delle prestazioni
INTERVENTI 2014 - 2016
Di seguito sono individuate alcune azioni congruenti alla razionalizzazione e miglioramento della qualità ed efficienza dei PP. OO.:
-Adozione di provvedimenti finalizzati alla definizione dei nuovi standards qualitativi e quantitativi caratterizzanti la rete ospedaliera.
- Attuazione del Decreto del Commissario ad acta n. 5 del 30.09.2009 e s.m.i.: riduzione dei DRG ad alto rischio di inappropriatezza nei
limiti numerici previsti dal medesimo decreto.
– Attivazione day service.
- Attivazione OBI.
- Potenziamento della preospedalizzazione, della dimissione protetta e di forme alternative al ricovero ordinario.
- Verifica appropriatezza tagli cesarei.
-Promozione del nuovo modello assistenziale PACC.
-Verifica del rispetto del valore soglia di durata della degenza per i ricoveri ordinari nei reparti di lungodegenza.
- Attivazione di un Protocollo di Revisione dell’Uso dell’Ospedale o di strumenti analoghi.
L’appropriatezza costituisce una delle più rilevanti dimensioni della qualità delle prestazioni e dei servizi, con ricadute dirette sulla
spesa. L’appropriatezza si riferisce alla fase decisionale e comporta la scelta dell’opportuna tipologia di prestazione in base alle
evidenze scientifiche. La DGRC n.546/2007, individua, tra l’altro, le soglie di ammissibilità (percentuale di frequenza di ricoveri in day
hospital/day surgery rispetto al totale dei ricoveri) per la valutazione della potenziale appropriatezza o inappropriatezza erogativa. Il
Decreto del Commissario ad Acta n.5/09, ha semplificato l’attuazione di tali norme individuando valori assoluti entro i quali debbono
essere ricondotti il numero dei DRG dei ricoveri ordinari ad alto rischio di inappropriatezza, il numero dei DRG dei ricoveri in DH
diagnostici disponendo il trasferimento di tali prestazioni verso l’ambulatorio ed il Day service.
Gli obiettivi da perseguire consistono nel:
- differenziare la priorità di accesso e quindi modulare il diritto alle prestazioni;
27
- sorvegliare il rispetto delle linee guida nella prescrizione ed esecuzione di interventi e procedure (appropriatezza tecnica);
- rispettare la tipologia assistenziale più congrua per le diverse prestazioni di ricovero ordinario, ricovero in day hospital / day surgery,
prestazioni in Day service – prestazioni ambulatoriali (appropriatezza organizzativa).
Al fine di ricondurre il tasso di ospedalizzazione ai valori medi nazionali vanno ridotti i ricoveri acuti ordinari brevissimi istituendo
presso i P.S. ospedalieri posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI) per l’esecuzione di prestazioni non seguite da ricovero.
Il miglioramento dell’appropriatezza dovrà essere perseguito sia attraverso modifiche della pratica clinica, sia implementando adeguati
cambiamenti dell’ambiente organizzativo, sia potenziando i controlli a mezzo delle apposite Commissioni Aziendali. L’obiettivo è di
realizzare nei presidi ospedalieri aziendali valori soglia in linea con le indicazioni di cui al decreto del C.A. n.5/09 e s.m.i.
Anche la preospedalizzazione ha un ruolo fondamentale per evitare ricoveri inappropriati e per ridurre la durata della degenza.
L’obiettivo è di raggiungere la percentuale del 40% di ricoveri programmati preceduti dalla preospedalizzazione.
Al fine di agevolare la diffusione di siffatte pratiche e per evitare di intasare i servizi diagnostici ospedalieri è fondamentale il
coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, nonché delle strutture sanitarie territoriali pubbliche e
private accreditate.
Verifiche dell’appropriatezza andranno eseguite su tutte le prescrizioni e richieste provenienti da tutti i soggetti prescrittori
PROMOZIONE DEL PARTO FISIOLOGICO
La Regione ha adottato negli ultimi anni diversi provvedimenti per ridurre l’elevata incidenza di parti per taglio cesareo, che la pone al
primo posto in ambito nazionale. In particolare, la legge n. 2/2006 ha approvato le “Norme per promuovere il parto fisiologico”, che
prevedono tra l’altro disincentivi sul piano tariffario. Le azioni indispensabili per il rispetto delle disposizioni regionali sono state
rafforzate dalla DGRC n. 966/2006 e n. 2161/07.
Il rispetto dei limiti e delle indicazioni previsti dai citati provvedimenti regionali ha particolare rilievo, al fine di evitare i previsti
abbattimenti tariffari. In linea con le indicazioni della DGRC n. 2161 del 14.12.2007 e della nota regionale prot. n.2013/SP
dell’1.07.08, ad oggetto “tagli cesarei”, vanno effettuati gli opportuni controlli con report trimestrali da trasmettere all’Assessorato
Regionale. Il rispetto dei limiti e delle indicazioni regionali costituisce uno degli obiettivi delle UU. OO. Ospedaliere di Ostetricia e
Ginecologia;
Piena operatività dei nuclei di controllo di appropriatezza per le strutture private p.a. e per le strutture pubbliche.
OBIETTIVI OPERATIVI
2014- 2016
Completa
ed
integrale
attuazione dei decreti del
Commissario ad Acta già
emanati
e che saranno
eventualmente emanati nel
INTERVENTI 2014 - 2016
- Stipula dei contratti con gli erogatori privati accreditati entro i termini temporali indicati dai decreti del Commissario ad Acta con
pedissequo rispetto delle procedure e tempistica prevista.
• Monitoraggio continuo delle prestazioni assicurate dagli erogatori privati accreditati.
• Verifiche di appropriatezza delle prestazioni erogate.
• Implementazione dei controlli a campione sulla documentazione cartacea prodotta dai centri privati.
28
corso del 2014 - 2016
OBIETTIVI OPERATIVI
2014 - 2016
- Rispetto del blocco del turn
over
- Rideterminazione dei fondi
per
la
contrattazione
integrativa
-Revisione
organizzazione
del lavoro
-Analisi dei costi diretti per
singola struttura
- Adozione budget lavoro
straordinario per struttura;
Uno strumento fondamentale per il controllo della spesa è costituito dalla definizione di budget prescrittivi a livello distrettuale e
attribuzione per loro tramite di un budget a ciascun prescrittore.
• Monitoraggio periodico del budget al fine di porre in essere interventi correttivi che risultassero necessari.
• Implementazione quali - quantitativa dell’offerta di prestazioni da parte delle strutture pubbliche
INTERVENTI 2014 - 2016
La realizzazione dell’obiettivo di riduzione dei costi, in generale, e più in particolare dei costi del personale dipendente in uno al blocco
del turn over rende necessario, onde evitare il contingentamento delle attività, l’incremento dei livelli di efficienza produttiva e
l’incremento delle prestazioni che deve costituire costante indirizzo operativo, senza incidere sui fattori di spesa. La contrattazione di
budget comprenderà anche un dettagliato piano delle prestazioni che concorrerà alla definizione dell’obiettivo di ciascuna U.O. La
contrattazione e sottoscrizione del budget per dipartimento e per unità operativa deve formalizzare l’impegno ad assicurare la
necessaria coerenza tra la definizione dei singoli programmi di attività e le specifiche finalità della pianificazione aziendale che
comprende ovviamente l’obbligo di assicurare su tutto il territorio pari livelli di assistenza (LEA) .
Gli interventi di maggior peso che consentiranno di coniugare adeguatamente gli obiettivi economici con la mission dell’Azienda sono
principalmente due:
1 – revisione degli assetti organizzativi e strutturali dell’Azienda che consegua la riduzione delle spese connesse alla duplicazione di
servizi e il ricorso al lavoro straordinario;
2 - consolidamento dei sistemi operativi per la verifica della realizzazione degli obiettivi di equilibrio economico, principalmente
attraverso la puntuale e tempestiva verifica trimestrale delle performances delle diverse unità operative aziendali. Tali verifiche
periodiche consentiranno l’adozione in tempo reale di eventuali provvedimenti utili a ricondurre la gestione entro gli obiettivi aziendali.
OBIETTIVI OPERATIVI
INTERVENTI 2014 - 2016
2014 - 2016
Riduzione percentuale dei - Centralizzazione degli acquisti per beni e servizi per il tramite di So.Re.Sa. s.p.a. e/o gare CONSIP ove più convenienti.
costi per acquisto di beni e - Definizione di categorie standard di beni e servizi.
- Pianificazione aziendale annuale o pluriennale.
servizi
- Informatizzazione dell’organizzazione distributiva interna assicurando la tracciabilità dei beni sino all’utilizzatore finale.
- Adozione regolamento di Gestione del patrimonio aziendale, con individuazione dei consegnatari e degli utilizzatori. .
- Ottimizzazione della gestione delle scorte di magazzino.
- Budgettizzazione dei costi per acquisto di beni e servizi.
- Monitoraggio trimestrale andamento spesa.
- Adozione Regolamento Acquisti in Economia
- Adozione Unico Albo Fornitori
29
OBIETTIVI OPERATIVI
2014
Completa
ed
integrale
attuazione del Decreto del
Commissario ad acta n. 15/09
e D. D. n.15 del 27.02.2007 e
successivi DCA
Centralizzazione
degli
acquisti per il tramite di So.
Re. Sa. s.p.a.
e/o gare
CONSIP ove più convenienti,
- Implementazione
della
politica di distribuzione
diretta
dei
farmaci
e
distribuzione per conto,
- Incentivazione all’uso dei
farmaci generici,
- Definizione di protocolli
diagnostico-terapeutici per le
patologie
a
più
alta
incidenza,
-Analisi in termini di
appropriatezza
della
correlazione tra patologie
degli assistiti e relative
prescrizioni;
Utilizzo
farmaci
bioequivalenti e con brevetti
scaduti,
Budgettizzazione
distrettuale per
MMG e
PLS.
INTERVENTI 2014 - 2016
L’obiettivo specifico della Riduzione della spesa farmaceutica si configura come un’ampia finalità alla cui realizzazione contribuiranno
da una parte la riduzione dei costi di acquisto scaturente dalla prevista centralizzazione, e dall’altra una serie di azioni da porre in essere
come la intensificazione della distribuzione diretta dei farmaci (1° ciclo terapeutico, distribuzione diretta di farmaci ad alto costo,
distribuzione per conto), l’incentivazione all’uso dei farmaci generici, l’utilizzo dei protocolli diagnostico-terapeutici per le patologie a
più alta incidenza, l’analisi e controllo dell’appropriatezza prescrittiva. La Regione con successivi provvedimenti DGRC n. 1880/08,
n.1882/2008, 1883/08 (inibitori di pompa protonica , antidepressivi, alfa litici, ACE inibitori prescrizioni indotte dai medici specialisti)
e 1912/2008 (percorso diagnostico terapeutico per il trattamento del diabete mellito 2 con farmaci specifici e/o innovativi, D. D. n.15
del 27.02.2007) ED UNA SERIE DI DCA ha individuato “Ulteriori interventi per la razionalizzazione ed il contenimento della spesa
farmaceutica”. .L’attuazione delle innanzi citate direttive regionali e delle indicazioni dei decreti del Commissario ad Acta costituisce
un obiettivo prioritario aziendale anche per le sicure ripercussioni positive sul bilancio aziendale. Va, quindi, perseguita:
- la implementazione della politica di distribuzione diretta dei farmaci e distribuzione per conto,
- la incentivazione all’uso dei farmaci generici,
- la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici per le patologie a più alta incidenza,
- l’analisi in termini di appropriatezza della correlazione tra patologie degli assistiti e relative prescrizioni,
- l’utilizzo farmaci bioequivalenti e con brevetti scaduti,
- la budgettizzazione distrettuale per MMG e PLS,
- l’introduzione dell’obbligo per tutti i medici di prescrivere sulle ricette del SSN solo il principio attivo,
- la potestà di prescrizione sul ricettario del SSN limitata di norma ai soli MMG e PLS,
- la distribuzione diretta di farmaci alto costo,
- la implementazione distribuzione “per conto” dei farmaci,
- il monitoraggio e controllo del rispetto dei budget distrettuali assegnati.
La razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera deve coinvolgere la Direzione Strategica e le unità operative aziendali.
Le azioni previste riguardano:
1.aggiornamneto del Prontuario Terapeutico Ospedaliero (PTO) alla luce delle direttive di cui al Decreto del Commissario ad Acta n.
15/09 e s.m.i.
2. obbligo di prescrizione conforme al Prontuario Terapeutico Ospedaliero REGIONALE (PTOR);
3. obbligo di carico e scarico informatizzato dei farmaci in reparto con minimizzazione delle scorte;
4. adozione della cartella clinica Infermieristica ;
5. sperimentazione della cartella clinica informatizzata;
6. centralizzazione della gestione dei farmaci, garantendo le condizioni organizzative, ambientali e strutturali indispensabili per la tutela
del paziente e l’economia gestionale con la predisposizione di terapie aggregate e calendarizzate per patologia;
7. sperimentazione degli armadi farmaceutici informatizzati;
8. - l’implementazione del primo e secondo ciclo terapeutico;
9. l’ottimizzazione della gestione giacenze magazzino ospedaliero e scaduti.
L’obiettivo è di poter disporre di uno strumento sia per documentare il decorso clinico - assistenziale del paziente (procedure
30
diagnostiche, terapie, consulenze, esiti), sia per razionalizzare i percorsi, sia per monitorare l’uso dei farmaci e dei presidi medicochirurgici e per garantire maggiore sicurezza.
Verifiche dell’appropriatezza andranno eseguite su tutte le prescrizioni e richieste provenienti da tutti i soggetti prescrittori.
OBIETTIVI OPERATIVI
2014- 2016
- Realizzazione a livello
aziendale di un sistema di
monitoraggio continuo e di
controllo delle prestazioni
sanitarie
- Soddisfacimento debito
informativo verso la Regione
Campania
INTERVENTI 2014 - 2016
Il monitoraggio continuo delle prestazioni erogate costituisce uno strumento fondamentale per le verifica dei LEA e, nel contempo, per
la gestione economico-finanziaria. Esso contribuisce a far emergere anche eventuali anomalie che inducono a controlli mirati onde
accertarne la natura e le caratteristiche. La valutazione della domanda proveniente dal territorio rispetto all’offerta di servizi costituisce
un supporto sostanziale ad una programmazione coerente con il reale stato di salute della popolazione assistita. I dati vanno comunicati
a tutti i soggetti interessati per la disamina e valutazione, e prioritariamente verso la Regione. All’informatica compete il ruolo di
sviluppare programmi atti ad accelerare e snellire la formazione e l’acquisizione dei dati mentre al Sistema Informativo Aziendale
compete l’analisi, la valutazione e la comunicazione degli stessi.
OBIETTIVI OPERATIVI
INTERVENTI 2014 - 2016
2014- 2016
Definizione
di
un Vanno realizzati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili nonché gli eventuali interventi di adeguamento
programma di interventi strutturale non rinviabili.
edilizi e/o tecnologici coerenti
con
il
nuovo
assetto Adeguamento investimenti ex art. 20 in funzione del nuovo assetto
organizzativo
OBIETTIVI OPERATIVI
2014 - 2016
Ricognizione della entità e
natura
del
contenzioso
passivo in atto
conseguente
determinazione del relativo
fondo rischi
INTERVENTI 2014 - 2016
Se la ricognizione della entità e natura del contenzioso passivo in essere può ridursi alla elencazione dei procedimenti in corso, non
altrettanto agevole appare determinare le possibili effettive ricadute economiche degli stessi la cui sommatoria va a costituire il “fondo
rischi”. Per tale consapevolezza appare opportuno perseguire, ove praticabile, la possibilità di pervenire a transazioni convenienti per
l’azienda.
31
Obiettivi derivanti dai Programmi Operativi 2013 – 2015 in prosieguo del Piano di Rientro
DCA n. 82 del 05/07/2013
In particolare si segnala:
Area governo del sistema:
Programma 4: Flussi informativi
Programma 5: Accreditamento
Programma 6: Contabilità analitica
Programma 7: Rapporti con gli erogatori
Programma 8: Formazione e comunicazione ai cittadini
Area: Razionalizzazione dei fattori produttivi
• Programma 9: Razionalizzazione spesa
• Programma 10: Gestione del personale
Area “Livelli Essenziali di assistenza”
Programma 11: Sanità pubblica
Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare
Programma 13: Reti assistenziali per intensità di cure
Programma 14: Riequilibrio Ospedale-Territorio
Programma 15: Rete Emergenza-Urgenza
Programma 16: Sanità penitenziaria
Programma 17: Assistenza farmaceutica
Programma 18: Sicurezza e rischio clinico
Anche se i responsabili dei procedimenti attuativi sono individuati nei vari Settori Regionali, i dirigenti ASL
sono impegnati ognuno per l’area di specifica competenza, per il raggiungimento del risultato programmato.
Di seguito si riportano obiettivi ulteriori per il triennio 2014 - 2016
OBIETTIVI ULTERIORI
AZIONI ED INIZIATIVE PREVISTE
Con il Decreto del Commissario ad Acta n. 5/09 e s. m.
i. si adottano alcune misure necessarie al
RAZI0NALIZZAZI0NE
raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione e
E RIPROGRAMMAZIONE
miglioramento
dell’appropriatezza
dei
ricoveri
DELLE ATTIVITA’ ASSISTENZIALI
promuovendo il passaggio dal ricovero ordinario al
ricovero diurno ed il potenziamento di forme alternative
al ricovero ospedaliero. Rispetto dei valori soglia di
durata della degenza per i ricoveri ordinari nei reparti di
lungo degenza, oltre i quali si applica una riduzione
della tariffa giornaliera. Un ulteriore intervento
riorganizzativo di ampio raggio, che coinvolge sia
l’ospedale che il territorio, riguarda il trasferimento di
una quota di prestazioni di day hospital medico
diagnostico dal livello ospedaliero a quello
ambulatoriale territoriale. L’obiettivo finale è
rappresentato daII’ implementazione di un nuovo
modello assistenziale caratterizzato dal fatto che
permane la presa in carico del paziente tipica del
modello di day hospital ma il livello assistenziale è
quello territoriale.
ASSISTENZA
SANITARIA
ALLA La L. 24 dicembre 2007, n. 244, (legge finanziaria
2008)» all’art. 2, comma 283, al fine di dare completa
POPOLAZIONE CARCERARIA
attuazione al riordino della medicina penitenziaria di
cui al decreto legislativo n. 230 del 1999, rinvia
all’emanazione di un DPCM per la definizione delle
modalità e dei criteri per il trasferimento di tutte le
funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro delle risorse
finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali,
afferenti alla sanità penitenziaria al Servizio sanitario
nazionale.
Il DPCM 1 aprile 2008, definisce le modalità, i criteri e
la tempistica per il trasferimento di tutte le funzioni
sanitarie, dei rapporti di lavoro delle risorse finanziarie
e delle attrezzature e beni strumentali, afferenti alla
sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale, in
attuazione del D. L. sl n.230 del 1999:
- Trasferimento delle funzioni sanitarie
- Trasferimento dei rapporti di lavoro del personale
sanitario
a tempo indeterminato ed a tempo
determinato
- Trasferimento delle attrezzature e beni strumentali
- Trasferimento risorse finanziarie
- Rapporti di collaborazione.
L’Attuazione delle disposizioni innanzi riportate e di
quelle successivamente intervenute
e la
normalizzazione di tale forma di assistenza costituisce
un obbligo per l’Azienda che deve essere evaso con
tempestività, efficienza ed efficacia. La competenza
rimane in capo al Direttore di Distretto nel cui ambito
33
territoriale insiste l’Istituto Carcerario ed alla specifica
struttura di riferimento
I principali processi organizzativi su cui si intende
investire
attengono
al
decollo
della
IMPLEMENTAZIONE
dipartimentalizzazione
ed
alla
contestuale
DELL’ORGANIZZAZIONE
implementazione della metodologia di budget, che,
DIPARTIMENTALE
comportando l’ampliamento dei soggetti coinvolti sia
in fase di definizione degli obiettivi che di
responsabilizzazione sulle azioni necessarie per
conseguire le finalità, consentiranno il costante e
continuo monitoraggio dei dati di gestione. All’uopo
dovranno essere resi disponibili informazioni e dati
necessari al tempestivo controllo dei fattori che
concorrono a determinare la formazione della spesa
evidenziando gli eventuali fattori critici intervenuti e
non prevedibili al momento della sottoscrizione del
budget che potranno portare alla rivisitazione degli
obiettivi ritenuti non completamente raggiungibili.
Ciò, tra l’altro, contribuirà a dare ampia trasparenza
sull’operato dell’Azienda. L’Implementazione della
organizzazione dipartimentale a tutti i livelli, ferma
restando comunque l’autonomia e la responsabilità
funzionale delle strutture afferenti, costituirà un
efficace sistema per la gestione integrata di ambiti
operativi affini che, con la conseguente riduzione dei
costi, eleveranno l’efficienza gestionale. Ciò
consentirà il passaggio alla contrattazione del budget
di dipartimento, che comporta - in sede di definizione
degli obiettivi 2014 - il coinvolgimento di tutte le unità
operative afferenti. Tali processi dovranno comportare
il perfezionamento del reporting e, in generale, la
predisposizione di indicatori più sofisticati per la
misurazione delle performance delle diverse unità
organizzative.
Le buone pratiche professionali e la promozione dei
LA
QUALITA’ professionisti, il sistema qualità e l’accreditamento,
ORGANIZZATIVA/MANAGERIALE
E la trasparenza nei confronti dei cittadini e dei
pazienti, la comunicazione, una sanità sicura. Gli
TECNICO/PROFESSIONALE
obiettivi specifici relativi all’area della qualità potranno
fare
riferimento
alle
norme
regionali
sull’accreditamento istituzionale (Regolamento n. 3 del
31 luglio 2006 – BURC n. 41 del 5 settembre 2006 e
Regolamento n. 1 del 22 giugno 2007 – BURC n. 38 del
4 luglio 2007) ed alla adozione degli strumenti del
governo clinico, in primis la gestione del rischio
clinico; pertanto ogni direttore di struttura e/o dirigente
responsabile potrà individuare almeno un obiettivo di
miglioramento continuo della qualità organizzativa
/manageriale e/o tecnico professionale che faccia
riferimento ai regolamenti succitati ( es.: adozione
procedure corretta gestione della cartella clinica e/o
della documentazione sanitaria; consenso informato;
34
guide ai servizi contenenti modalità di accesso,
accoglienza, etc; implementazione procedure rilevanti
per la prevenzione delle infezioni ospedaliere;
procedure di gestione del Rischio Clinico riferite alle
Raccomandazioni del M.S.; audit clinico e
organizzativo, percorsi diagnostico-terapeutici e profili
di assistenza etc.);
- migliorare l’appropriatezza clinica e/o organizzativa;
- avviare un sistema di Health Technology Assessment
(HTA) con interventi formativi/informativi;
- migliorare la progettazione, la valutazione e
l’autovalutazione;
- implementare un piano della qualità aziendale.
Qualità della formazione e formazione di qualità.
- Programmare e realizzare almeno un percorso
formativo per gli operatori della propria struttura
e/o per altri operatori aziendali con Accreditamento
E. C. M.
Comunicazione.
- Aggiornare periodicamente il Sito Internet Aziendale,
anche con la Carta dei Servizi e con la partecipazione
delle associazioni di volontariato e delle rappresentanze
dei cittadini;
- migliorare i processi di comunicazione interna ed
esterna;
- migliorare il sistema di gestione dei reclami;
- Indagini sulla qualità percepita dall’utente;
- migliorare tempi e liste di attesa.
Migliorare i flussi informativi interni ed esterni,
rispettando i tempi di trasmissione ed in particolare
implementare un sistema informativo per la salute e per
la gestione dei servizi,
- contenere la spesa farmaceutica ospedaliera e
territoriale
anche
attraverso
interventi
di
informazione/formazione;
- sistema di Emergenza Urgenza 118: adeguamento alle
direttive regionali ed implementazione di un sistema di
indicatori;
- migliorare il raccordo tra Azienda e MMG e PLS,
anche attraverso specifici percorsi formativi;
- potenziare l’assistenza domiciliare integrata ed
implementare uno specifico sistema di indicatori;
- sviluppo della rete assistenziale delle cure palliative,
anche attraverso percorsi informativi/formativi.
Ogni direttore di struttura e/o dirigente responsabile
potrà fare una analisi interna dei rischi esistenti
nell’ambito della propria struttura ( Rischio Clinico,
rischio strutturale, rischio per gli operatori, rispetto
privacy, etc) . (Riferimento a direttiva 24 marzo 2004 –
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento
della Funzione Pubblica: “ Misure finalizzate al
35
QUALITA’
PERCEPITA
SODDISFAZIONE DELL’UTENTE
miglioramento del benessere organizzativo nelle
Pubbliche Amministrazioni ”, s.m.i. dove in premessa si
raccomandano le amministrazioni pubbliche di attivarsi,
oltre che per raggiungere obiettivi di efficacia e di
produttività, anche per realizzare e mantenere il
benessere fisico e psicologico delle persone, attraverso
la costruzione di ambienti e relazioni di lavoro che
contribuiscano al miglioramento della qualità della vita
dei lavoratori e delle prestazioni).
CUG: adempimenti normativi.
Sicurezza: adempimenti di cui al D. Lgs 81/2008
Privacy: adempimenti legislativi
Realizzare interventi di prevenzione/educazione alla
salute in ambiente scolastico e/o extrascolastico.
Buon uso del sangue.
La Direzione Generale, in presenza di un’utenza
sempre più esigente sul rispetto dei diritti fondamentali,
E ha necessità di valutare la qualità percepita dagli
assistiti per essere corroborata nella continuazione delle
azioni intraprese. Appare opportuno che i parametri atti
a valutare l’efficacia, l’efficienza e la qualità degli
interventi e delle prestazioni debbano considerare anche
il grado di soddisfazione dell’utente tenendo conto delle
caratteristiche socio-culturali e del vissuto dell’utente
medesimo. Le valutazioni dovranno riguardare almeno
i seguenti aspetti:
- giudizio in ordine alla qualità, comprensibilità ed
esaustività delle informazioni fornite dagli operatori;
- cortesia del personale e umanizzazione delle cure;
- comfort alberghiero e funzionamento dei servizi
logistici (portineria, telefoni, ecc.);
- percezione degli aspetti tecnici della prestazione e
della sua efficacia e di possibili danni connessi a
prestazioni esorbitanti l’effettivo bisogno diagnostico
e/o terapeutico.
Le delibere aziendali con le quali viene adottato il Piano
attuativo aziendale per il contenimento dei tempi di
OTTIMIZZAZIONE DEI TEMPI E DELLE attesa, rappresentano premessa indispensabile per la
riprogettazione dell’assetto organizzativo dell’offerta di
LISTE DI ATTESA
prestazioni, sulla base di una puntuale valutazione della
capacità produttiva rispetto ai reali bisogni dell’utenza.
Poiché allo stato non appare semplice aumentare la
capacità produttiva dell’Azienda, l’indirizzo che si
intende seguire consiste nel razionalizzare e ottimizzare
l’utilizzo delle risorse disponibili. Sotto questo aspetto,
le principali azioni programmate riguardano:
- l’utilizzo degli strumenti organizzativi previsti dai
contratti della dirigenza (principalmente l’attività
intramoenia aziendale e la retribuzione di risultato)
- il potenziamento delle modalità integrate
nell’erogazione delle prestazioni a valenza
36
multidisciplinare, facilitando I relativi percorsi
assistenziali
- un utilizzo più razionale delle apparecchiature, da
perseguire anche attraverso l’aumento del numero di
operatori in possesso di conoscenze necessarie per il
loro funzionamento
- il coinvolgimento delle strutture private
provvisoriamente accreditate
- il CUP regionale ed il CCAP AZIENDALE
Costituisce
aspetto
qualificante
delle
linee
programmatiche 2014 l’impegno di qualificare meglio
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
l’offerta assistenziale, di implementare le motivazioni
professionali, di disporre di risorse umane informate
delle recenti evoluzioni organizzative e gestionali. Le
priorità individuate confluiranno nel piano annuale per
la formazione che dovrà comprendere anche attività di
formazione connesse alla realizzazione delle presenti
direttive. Esso verrà sviluppato attraverso corsi
formativi svolti preferibilmente in Azienda. Sarà
garantito il coinvolgimento di operatori appartenenti a
tutti i ruoli professionali.
Ulteriore aspetto qualificante è rappresentato dalle
nuove direttive che regolamentano i tirocini e dalle
convenzioni che l’Azienda ha stipulato con le
Università per le lauree triennali delle professioni
sanitarie.
Il costante incremento della richiesta di informazioni e
POTENZIAMENTO
DEL
SISTEMA dati da parte soprattutto del governo regionale e la
contestuale necessità, in primis da parte della direzione
INFORMATICO
strategica, di disporre di elementi sempre più raffinati
per governare i processi gestionali e di formazione della
spesa, impongono una continua implementazione del
sistema informatico aziendale. Prioritariamente
dovranno essere potenziati i settori che attualmente
producono i dati che affluiscono al sistema informativo,
la contabilità analitica, il controllo di gestione, la
valutazione del fatturato, ecc. In particolare, le direzioni
ed uffici afferenti alle direzioni amministrativa e
sanitaria, dovranno essere messi in condizione di
disporre tempestivamente delle informazioni di volta in
volta richieste.
Il CCAP Aziendale dovrà adeguarsi ai contenuti
informativi (dati da registrare), alla procedura di
lavorazione della prenotazione e, soprattutto,
all’obbligo di tener conto delle classi di priorità,
secondo le direttive della delibera regionale n.
170/2007, s.m.i. al fine di realizzare nella nostra
Azienda il progetto del CUP regionale, che consentirà
agli utenti la possibilità di prenotare le prestazioni di
specialistica ambulatoriale e, quindi, anche le
prestazioni di ricovero ordinario e diurno presso la
massima parte delle Aziende sanitarie regionali.
37
RILEVAZIONE
DEL
GRADO
DI
COLLABORAZIONE TRA LE STRUTTURE
CHE EROGANO PRESTAZIONI ED I
SERVIZI GENERALI
IL SISTEMA
PREMIANTE
L’effettuazione di una indagine per rilevare il livello di
apprezzamento da parte delle strutture periferiche nei
confronti della risposta fornita dai servizi centrali e
generali, è determinata dall’opportunità di verificare il
livello della comunicazione e collaborazione tra i
diversi settori aziendali. Le attività genericamente
definite di natura amministrativa devono tendere a
caratterizzarsi per un alto profilo qualitativo. Le finalità
che si intendono perseguire sono:
- generare in tutti i membri dell’organizzazione la
consapevolezza di partecipare ad attività comuni ed
integrate, ciascuno per le proprie competenze
- sviluppare capacità adeguate per migliorare gli aspetti
relazionali e professionali
- stabilizzare l’integrazione e l’interazione
A tal fine si dovrà preventivamente rilevare:
- le caratteristiche dei servizi generali che presentano
aspetti valutati in modo critico
- il livello di disponibilità e collaborazione
- tempismo, precisione,affidabilità della risposta.
Alla realizzazione degli obiettivi deve essere associato un sistema premiante non
necessariamente di natura finanziaria (D Lvo 150/2009). Gli incentivi riguardano, tra
l’altro, l’assegnazione di nuove responsabilità (le strutture semplici e gli incarichi di
alta professionalità per i dirigenti; le posizioni organizzative e gli incarichi di
coordinamento per il comparto), le opportunità di formazione, i differenti premi
economici.
PROGRAMMAZIONE UTILIZZO RISORSE AVANZO GESTIONALE ASL AVELLINO
Premesso che la programmazione sarà concordata con la Conferenza ristretta dei Sindaci della ASL
AV, e che le iniziative si aggiungono a quanto già programmato con il Piano Attuativo, si ritiene che
nel triennio considerato debbano essere portate a termine le linee di attività come di seguito elencate:
A Area Avellino Est
A.1 Realizzazione Centro per l’Autismo – organizzazione di un’offerta di assistenza in regime
ambulatoriale a soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico presenti sul territorio.
A.2 Ristrutturazione RSA di Bisaccia – realizzazione della RSA riabilitativa per un totale di n. 20 p.l.
A.3 Realizzazione SUAP di Bisaccia – riorganizzazione degli spazi all’ultimo piano della SPS di
Bisaccia per un totale di n. 10 p.l. destinati a pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza
A.4 Fornitura arredi Hospice e SUAP di Bisaccia – sistematizzazione di n. 20 p.l. complessivi (n. 10
hospice e n. 10 SUAP)
38
A.5 Attività straordinaria in Pneumologia – implementazione delle attività nella branca di Pneumologia
al fine di ridurre l’emigrazione per visite specialistiche e verificare l’appropriatezza dell’impiego di
cPAP sulla base dell’incidenza di BPCO nella popolazione Alta Irpinia
A.6 Collegamento centro stella di tele radiologia – collegamento in tele radiologia dei Servizi di
Diagnostica per Immagini dei PP. OO. di Solofra e S. Angelo dei Lombardi, nonché il collegamento
per trasmissione dati con l’A.O. Moscati, anche al fine di rendere operative le reti dell’emergenza
(ictus)
B Area Avellino Ovest
B.1 Attivazione Terapia Intensiva P.O. di Solofra – realizzare n. 2 p.l. di T.I. nel P.O. di Solofra
B.2 Intervento di ristrutturazione piano quota -4,00 dello stabile ASL Via degli Imbimbo –
miglioramento infrastrutturale al fine di garantire l’ampliamento e la riqualificazione delle attività
ambulatoriali e di diagnostica distrettuale (distretto di Avellino) – realizzazione nuova unità
specialistica di Odontostomatologia
B.3 Potenziamento Progetto Salute 2014
B.4 Istituzione Registro delle Demenze
B.5 Miglioramento strutturale Presidi e Distretti – coniugare l’efficienza diagnostica con una migliore
immagine ed accoglienza dell’utenza, con interventi interni ed esterni di natura impiantistica e
tinteggiatura per n. 12 immobili aziendali
B.6 Acquisto materiali chirurgici e protesici fuori gara So.Re.Sa. con caratteristiche peculiari ad
esigenze specifiche non rinvenibili nella gara ordinaria
B.7 Potenziamento rete per la riabilitazione.
39
PARTE TERZA
Definizione e assegnazione degli obiettivi OPERATIVI che si intendono raggiungere, dei valori
attesi di risultato e dei rispettivi indicatori – DELLE UNITA’ OPERATIVE.
L’ ASL Avellino definisce, dal punto di vista temporale, due tipologie di obiettivi strategici:
obiettivi a medio termine, che coprono l’arco di riferimento dei tre anni, AMPIAMENTE DESCRITTI
IN PRECEDENZA ED obiettivi di breve termine, che coprono l’arco di riferimento di un anno e che
costituiscono l’articolazione a breve termine di quelli a medio termine, in modo da creare un
collegamento tra la gestione a breve periodo e gli obiettivi strategici di medio periodo definiti
dall’Azienda.
La ratio che ha guidato la Direzione Strategica nella individuazione degli obiettivi programmatici è
stata l’esigenza di avviare un miglioramento ed una razionalizzazione dei processi aziendali sviluppati,
in modo da ridurre gli sprechi e promuovere una maggiore attenzione al paziente.
Tali obiettivi, coprono l’intera articolazione organizzativa dell’Azienda, in modo da responsabilizzare
tutti i soggetti cui è attribuita la gestione di risorse. Al termine del triennio considerato, la risultante
degli obiettivi individuati deve consentire all’Azienda di valutare se è stato raggiunto il cambiamento
ipotizzato, ossia se il processo di pianificazione strategica implementato ha consentito effettivamente di
condurre l’Azienda al raggiungimento delle condizioni di scenario futuro che rispecchiano gli ideali, i
valori e le aspirazioni indicate dal management nella vision.
La tipologia di obiettivi individuati dall’Azienda è stata articolata in base agli obiettivi assegnati dalla
Regione al Direttore Generale, in base ai Decreti del Commissario ad Acta e ad una categoria che
potremmo definire con l’unico termine di “ Qualità ”.
La scheda che viene utilizzata per l’anno 2014, specifica l’area/struttura di appartenenza, l’obiettivo
generale e specifico, l’indicatore di misurazione, il peso ed una scala di valori da 1 a 5. A ciascun
intervallo numerico corrisponde un giudizio di valore differenziale rispetto ad uno medio definito
sufficiente e al quale si attribuisce il punteggio convenzionale da 3 a 3.9 punti. Punteggi superiori a
questi sono indicativi di prestazioni spiccate e rilevanti, punteggi inferiori per prestazioni mediocri,
modeste o inadeguate.
Aree/strutture sono raggruppate nel seguente modo:
Area Amministrativa Centrale;
Area Sanitaria Centrale;
Area Presidi Ospedalieri;
Area Distrettuale;
Area Sanitaria Territoriale.
40
SCHEDA VA1
Struttura: U. O. C. SEGRETERIA GENERALE
Direttore: Dr.ssa Alessandra Antocicco
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIONE/
RISULTATO
Accreditamento
Istituzionale
Definitivo
strutture p.a.
Adempimenti di
Valutazione
Alto
competenza per rinnovo
organo di 1°
Medio
certificato
istanza
Basso
accreditamento delle
strutture di emodialisi;
gestione delle richieste
regionali
per
la
definizione
degli
accreditamenti definitivi
delle altre tipologie di
strutture
in
accreditamento
nei
termini fissati dalla
normativa in materia,
gestione dell’eventuale
contenzioso
e
dei
rapporti con le strutture
interessate
ottimizzare
Soddisfacimento delle
100% - 90%= 5
l’organizzazion richieste di chiarimenti N°
chiarimenti 89 %- 50% = 3
e aziendale
del Collegio Sindacale forniti
Meno del 50% = 1
Comunicazione
N°
richieste
interna
Collegio
ottimizzare
l’organizzazion
e aziendale
Comunicazione
esterna
ottimizzare
l’organizzazion
e aziendale
Comunicazione
esterna
Miglioramento del
soddisfacimento del
debito informativo nei
confronti della Regione
in particolare in
occasione delle verifiche
trimestrali (CE)
Gestione organizzazione
riunioni sindacali e
miglioramento
comunicazione
fase precedente e
successiva alle stesse
Valutazione
organo di 1°
istanza
Alto
Medio
Basso
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
PESO
TOTALE
ALTO = 5
MEDIO = 3
50%
BASSO = 1
100% - 90%= 5
89 %- 50% = 3
Meno del 50% = 1
15%
ALTO = 5
20%
MEDIO = 3
BASSO = 1
Valutazione
organo di 1°
istanza
Alto
Medio
Basso
ALTO = 5
15%
MEDIO = 3
BASSO = 1
TOTALE
100%
TOTALE : 100
SCHEDA VA1
Struttura: UOCGESTIONE E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE
Direttore: Dr.ssa Lucia Giannattasio
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI SPECIFICI
E PERSONALI
Razionalizzazione ed
omogeneizzazione
delle procedure
amministrative
sull'intero ambito
aziendale.
Applicazioneuniforme a tutto il
personale dell'Azienda della
normativa e degli istituti
contrattuali.
Flussi informativi
essenziali e degli
organi di controllo.
PredisposizioneConto Annuale
anno 2013 e Monitoraggio 2014 da
trasmettere al Ministero delle
Finanze.
INDICATORI
Predisposizione dei
relativi Regolamenti
e/o Circolari
applicative
MISURAZIONE CORRELAZI
/ RISULTATO
ONE ALLA
SCALADI
VALORI
DA 1 A 5
ALTO
ALTO = 5
MEDIO
MEDIO = 3
BASSO
BASSO = 1
Trasmissione delle
ALTO
Tabelle entro i termini
previsti dalla
MEDIO
Circolare Ministeriale
BASSO
ALTO = 5
Predisposizione e trasmissione
Rispetto dei termini di ALTO
delle procedure PERLAPA entro le trasmissione previsti
scadenze stabilite
per le singole
MEDIO
procedure
BASSO
ALTO = 5
Osservanza delle
disposizioni contenute
nei Decreti del
Commissario ad Acta
Regione Campania
per il Piano di Rientro
e contenimento del
costo del personale in
attuazione del Piano di
Rientro
Rispetto delblocco del turn over e
riduzione dei fondi della
retribuzione accessoria secondo le
disposizioni regionali.
Monitoraggio trimestrale del costo
del personale.
Monitoraggioe
ALTO
trasmissione dati sugli
MEDIO
appositi modelli
regionali entro i
BASSO
termini stabiliti e
approvazione fondi da
parte della Regione
Campania
ALTO = 5
Formazione del
personale
Informare e formare il personale
sulle innovazioni legislative in
materia di gestione del personale
Predisposizione
informazioni e
direttive in materia
ALTO
ALTO = 5
MEDIO
MEDIO = 3
BASSO
BASSO = 1
Adempimenti
PERLAPA
PESO
TOTALE
20
30
MEDIO = 3
BASSO = 1
10
MEDIO = 3
BASSO = 1
30
MEDIO = 3
BASSO = 1
10
Totale: 100 =
42
SCHEDA VA
Struttura:U.O.C. GUM-ECONOMATO
Direttore: Dott.ssaAngela Lauria
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
D.P.C.M. del
03/08/2011
“Censimento
Permanente delle
auto in uso nelle
Ottimizzazione
Organizzazione e
Gestione Parco Auto
D. Lgs. 192/2012
-Termini di
Pagamento-
OBIETTIVI SPECIFICI
E PERSONALI
Redazione nuovo
Regolamento Parco
Auto
Aziendale
Implementazione
sistema software per
la gestione del Parco
Auto
Liquidazione Fatture
acquisti in economia
INDICATORI
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALADI VALORI
DA1 A5
Delibera di
adozione
Regolamento
ALTO
MEDIO
BASSO
= 5> ALTO
Relazione al
Direttore Generale
ALTO
MEDIO
BASSO
= 1>BASSO
5> ALTO
Reports:
100%-90% = 5
n° fatt. ricevute/n°
fatt. liquidate nei 89%-50% =3
termini di legge
Meno del 50%= 1
D. Lgs. 192/2012
Pagamento fatture
Reports:
100%-90% = 5
Pagamento nelle
Fondo Economato a
n° fatt. ricevute/n°
transazioni
20/30gg.
fatture pagate nei 89%-50% =3
economali
30 gg.
Meno del 50%= 1
Qualificazione della Procedure espletate
Reports:
100%-90% = 5
spesa
per la realizzazione di richieste
progetti obiettivo
pervenute/acquisti 89%-50% =3
effettuati
Meno del 50%= 1
PESO
TOTALE
30%
= 3> MEDIO
20%
= 3> MEDIO
=
1> BASSO
100%-90%
=5
20%
89%-50% =3
Meno del 50%= 1
100%-90% = 5
20%
89%-50% =3
Meno del 50%= 1
100%-90% = 5
10%
89%-50% =3
Meno del 50%= 1
TOTALE100% TOTALE:100 %
43
SCHEDA VA1
Struttura:U.O.C.CONTABILITA’ GENERALE
Direttore: Dott.ssa Anna Cerciello
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Unificazione,
riqualificazio
ne e
riorganizzazi
one della
ASL
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Ricezione accentrata
fatture passive e
registrazione
tempestiva delle
stesse
Conformità della
contabilità al Piano
dei Conti di
Contabilità Generale
unico Regionale
-Tempistica nei
pagamenti – D Lgs
n.192/2012
- Accertamenti
adempienza fiscale
beneficiari dei
pagamenti >
€10.000,00
(Equitalia)
AttuazioneD.Lgs
118/2012 nella
redazione del
Bilancio di Esercizio
– Utilizzo Modello
di Nota Integrativa
Unico Regionale
Evidenza contabile
somme finalizzate
INDICATORI
n. fatture
passive
registrate
Verifiche
periodiche
Regionali
Delibere di
adozione
N. progetti
contabilizzati
in Bilancio
d’Esercizio
Conferimento
Verifiche
tempestivo dei flussi trimestrali
dati
Regionali
relativiall’elaborazio
ne modelli di
rilevazione
trimestrale (mod.CE)
e relative schede di
dettaglio
MISURAZIO
NE/RISULTA
TO
100% -90% = 5
89% -50%= 3
MENO DEL
50% = 1
SCALA DI
VALORI DA 1 A
5
100% -90% = 5
89% -50%= 3
MENO DEL 50%
=1
Alto
ALTO= 5
Medio
MEDIO = 3
Basso
BASSO =1
100% -90% = 5
89% -50%= 3
MENO DEL
50% = 1
100% -90% = 5
89% -50%= 3
MENO DEL 50%
=1
Alto
ALTO= 5
Medio
MEDIO = 3
Basso
BASSO =1
100% -90% = 5
89% - 50%= 3
MENO DEL
50% = 1
Alto
100% -90% = 5
89% -50%= 3
MENO DEL 50%
=1
ALTO= 5
Medio
MEDIO = 3
Basso
BASSO =1
PESO
TOTALE
15%
10%
15%
25%
10%
25%
TOTALE
100%
TOTALE : 100
44
SCHEDA VA1
Struttura: U.O.C.PROVVEDITORATO
Direttore: Dr.ssa Maria Morgante
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GNERALI
Decreto commissario
ad actan. 82 del
05/07/2013
Programma: 9
Razionalizzazione
spesa
OBIETTIVI
SPECIFICI
E PERSONALI
Centralizzazione
acquisti-adesione a
Consip
Decreto Commissario Adozione delibera
ad acta n. 58 del
18/07/2011
INDICATORI
Deliberazione
Consiglio dei ministri
28/07/2009 –
Punto 6
CORRELAZIONE
ALLA SCALADI
VALORI
DA 1 A 5
PESO
TOTALE
Adesione agli accordi
quadri/convenzioni:
•
SORESA;
•
Consip;
tenuto conto della
programmazione.
Tot. Adesioni=5
=5
=4
=3
=2
=1
30
Delibera programmazione annuale e
triennale da adottare entro il
30/09/2014.
Una Delibera=5
=5
=4
=3
=2
=1
30
=5
=4
=3
=2
=1
10
1)
Informatizzazione
dell’organizzazione
distributiva interna
assicurando la
tracciabilità dei beni
sino all’utilizzatore
finale.
MISURAZIONE/
RISULTATO
Tracciabilità
informatizzata interna Iter completo (da A a
del bene acquistato
D)=5
attraverso il nuovo
gestionale AREAS che
andrà in uso dal
14/03/2014:
A) Delibera di acquisto;
B) Caricamento in
procedura
informatica del
contratto;
C) Ordinativo di fornitura
con procedura
informatica;
Aggancio, da parte del
ricevente tramite procedura
informatica, del
DDTall’ordinativo di
fornitura.
Deliberazione
Consiglio dei ministri
28/07/2009 –
Punto 6
Monitoraggio
trimestrale andamento
spesa
Relazione a cadenza periodica.
Quattro relazioni=5
=5
=4
=3
=2
=1
10
Del ibera 977 del
26/06/2013 “Atto
Aziendale ASL
Avellino”
Evoluzione normativain
tema di procedure
per l’acquisizione di
beni e servizi,
compreso
l’adeguamento alle
previsioni di cui alla
Legge 190/2012
Aggiornamento regolamento
aziendale.
Predisposizione regolamento in
tema di composizione della
commissione di gara.
Adozione
delibera=5
=5
=4
=3
=2
=1
20
TOTALE TOTALE
100%
: 100 =
45
SCHEDA VA1
Struttura: U.O.C.ASSISTENZA GIURIDICO LEGALE
Direttore: Avv. Mariarosaria Di Trolio
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Obiettivi ed
azioni specifiche
in materia di
efficienza
contabile e
finanziaria
Obiettivi ed
azioni specifiche
in materia di
riduzione e
contenimento dei
costi e efficienza
contabile e
finanziaria
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Ricognizione entità e
natura del contenzioso
passivoin essereDeterminazione del
fondo rischi
Monitoraggio decreti
ingiuntivi notificati
nell'anno 2014 .
Liquidazione degli
stessi, per quanto di
competenza, nei tempi
utili ad evitare azioni
esecutive in danno
dell'azienda .
Svincolo somme presso
il tesoriere
Liquidazione e
pagamento prestazioni
professionali rese da
avvocati esterni
Ulteriori obiettivi
derivanti dai
decreti dei
Commissario ad
Acta
Unificazione ,
Attivitàpropedeutica ad
riorganizzazione e atti transattivi
qualificazione
vantaggiosi per l'azienda
dell'ASL di
Avellino
INDICATORI
MISURAZIONE/
RISULTATO
Predisposizionerep Redazione
ort informatico
prospetto
fondo rischi
trimestrale relativo
alla determinazione
del fondo rischida
allegare al mod. CE
Relazione ereports Relazione e
informatici
prospetti annuali
per i decreti
ingiuntivi e per i
pignoramenti
oggetto di svincolo
Reportinformatico
Relazioni
istruttorie e report
informatico
transazioni
SCALA DI VALORI
DA 1 A 5
PESO
=5
=4
=3
=2
=1
40,00%
=5
=4
=3
=2
=1
20,00%
=5
=4
=3
=2
=1
Relazioni istruttorie = 5
e prospetto annuale = 4
transazioni.
=3
=2
=1
30,00%
Prospetto annuale
liquidazioni
avvocati esterni
TOTALE
10,00%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
46
SCHEDA VA1
Struttura: AFFARI GENERALI
Direttore: Avv.to Massimo Nigro………..
OBIETTIVI
GENERALI
Organizzazio
ne ufficio e
procedure
Organizzazio
ne ufficio e
procedure
Organizzazio
ne ufficio e
procedure
Organizzazio
ne ufficio e
procedure
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Verifica della puntuale
esecuzione di tutti gli
adempimenti relativi
alla corretta gestione
dei contratti
assicurativi in essere
Riunioni periodiche
con il Broker
assicurativo per la
migliore funzionalità
dell'Ufficio
Verifica della stipula di
tutte le convenzioni
richieste
da:UU.OO.CC.,Distret
ti,
Presidi Ospedalieri e
da altri Uffici,
autorizzate dalla
Direzione Aziendale.
Verifica
dell'aggiornamento
sistematico della
procedura prevista
nella delibera n. 1781
del 5/11/2013.
Verifica
dell'attivazione del
repertorio delle
convenzioni sanitarie.
Verifica della puntuale
esecuzione di tutti gli
adempimenti relativi
alla corretta gestione
delle procedure di
assunzione di delibere
e determine e
proposizione di
provvedimenti atti a
disciplinare e
migliorare l'attività di
interesse comune.
Realizzazione archivio
informatico degli atti,
di concerto con la
UOC S.I.A, per
consentire la
consultazione degli
stessi a tutte le
strutture della ASL,
anche oltre il termine
di defissione
Verificadel puntuale
funzionamento del
Protocollo Generale, in
linea con la normativa
vigente,con l'obiettivo
di incrementare e
migliorare l'uso della
PEC di concerto con
le altre UUOOCC della
ASL.
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
INDICATORI
MISURAZION
SCALA DI
E/RISULTATO VALORI DA 1 A 5
Relazione
annuale al
Direttore
Generale
=5
=4
=3
=2
=1
Relazione
semestrale al
Direttore
Generale
=5
=4
=3
=2
=1
Relazione
annuale al
Direttore
Generale
Relazione
annuale al
Direttore
Generale
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTALE
20%
30%
30%
20%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
47
SCHEDA VA1
Struttura:U. O. C. I. CURE PRIMARIE
Direttore: Dott.Alessandro Alifano
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
OTTIMIZZAZ MONITORAGGIO
IONE DEI
CONTINUO
TEMPI E
ATTIVITA’
DELLE
SPECIALISTICA
LISTE DI
AMBULATORIALE
ATTESA
E RELATIVA SPESA
INDICATORI
REPORT
MENSILI +
PREDISPOSIZI
ONE PIANO
ATTUATIVO
AZIENDALE
CONTENIMEN
TO TEMPI DI
ATTESA
CONTROLLO
ATTIVITA’
DI
CONTINUIT
A’
ASSISTENZI
ALE E
RELATIVA
SPESA
MONITORAGGIO
CONTINUO
ATTIVITA’ C. A. E
RELATIVA SPESA
ELABORAZIO
NE REPORT
RIDUZIONE
SPESA
FARMACEU
TICAMMG e
PLS
DEFINIZIONEDI
PROTOCOLLI
DIAGNOSTICOTERAPEUTICO PER
LE PATOLOGIE A
PIU’ ALTA
INCIDENZA
ELABORAZIO
NE DI TRE
PROTOCOLLI
( DIABETE
MELLITO,
IPERTENSION
E
ARTERIOSA,C
ARDIOPATIE )
Monitoraggio e
recupero quote
indebitamente
riscosse per
assistiti deceduti
Anagrafica.
Verifica assistiti
Corretta tenuta deceduti MMG e
PLSanno 2003 - 2013
assistiti
deceduti
MISURAZION
E/RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
PESO
= 5 REPORT
MENSILI
= 4 REPORT
BIMESTRALI
= 3 REPORT
TRIMESTRALI
= 2 REPORT
SEMESTRALI
= 1 REPORT
ANNUALI
= 5 REPORT
MENSILI
= 4 REPORT
BIMESTRALI
= 3 REPORT
TRIMESTRALI
= 2 REPORT
SEMESTRALI
= 1 REPORT
ANNUALI
= 5 N.3 PROT.
= 4 N. 2 PROT.
= 3 N. 1 PROT.
=2
=1
40
= 5 Recupero Al
100%
= 4 Recupero AL
70%
= 3 Recupero AL
50%
15
TOTALE
30
15
= 2 Recupero AL
30%
= 1Recupero AL
10%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
48
SCHEDA VA1
Struttura: UOC COORDINAMENTO SOCIO SANITARIO
Direttore:Dott.ssa Maria Concetta Conte
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo 1-Monitoraggio spesa “Socio Sanitario e Salute Mentale”
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIO
NE
RISULTATO
-Monitoraggio
1) relazione trimestrale alla
spesamacroarea “socio Direzione Strategica sulla
sanitario
e
salute spesa
complessivasocio
mentale
sanitaria per macrostrutture
aziendali
interessate
(DSM,
SerT;
Assist
Anziani, distretti sanitari
per i disabili)
1+2=100%
Decreto86
e
92
Comm. ad Acta”limite
Solo 1=50%
2) relazione trimestrale alla Solo 2=50%
di spesa …..Salute
Direzione Strategica sul
mentale
e
Socio
Sanitario erogato da
tetto dispesa aziendale
residenziale
e semi
strutture private –
residenziale sociosanitario
disposizioni
per struttura p.a o con
contratto di beni e servizi e
per strutture aziendali.
Deliberazione
consiglio dei ministri
28/07/2009–Punto 3
Deliberazione
Consiglio dei Ministri
del 23/04/2010-Puntod
SCALA DI
VALORI DA
1A5
PESO
TOTAL
E
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
40%
Obiettivo 2-Sorveglianza sistema di monitoraggio e controllo delle prestazioni socio sanitarie
OBIETTIVI
GENERALI
-Deliberazione
Consiglio dei ministri
28/07/2009 –
Punto
12”Implementazione
di un adeguato
sistema di
monitoraggio e
controllo prestazioni
sanitarie sia a livello
aziendale che
regionale”
-Deliberazione
Consiglio dei
Ministri 23/04/2010
punto l
-Decreto 1/2010
comm. ad acta e smi
-DCA 82/2013 punto
9”governance”
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIONE
RISULTATO
-implementazione
1) relazione semestrale alla
flussoinformativo socio Direzione
Stategicae
sanitario,
trasmissione alla Regione
del
flusso informativo
sociosanitario
dell’ASL
con
sinossi
dati
prestazionali ed economici 1+2=100%
forniti dai 6 distretti Solo 1=80%
(relazione
semestrale Solo 2 = 20%
distrettuale
ex
DGRC
-Controllo flussoLEA
1813/2007),
SOCIOSAN
2) incrociato con i dati
semestrali ricavati dal
flussoLEA SOCIOSAN
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
95 – 100%
=5
80 – 94% =
4
50 – 79% =
3
40 – 49% =
2
< 40% = 1
PESO
TOTAL
E
20%
49
Obiettivo 3 – Definizione fabbisogno aziendale prestazioni residenziali e semiresidenziali socio sanitarie
OBIETTIVI
GENERALI
Deliberazione
Consiglio dei
Ministri28/07/2009 –
punto 16 “ definizione
del fabbisogno di
prestazioni
sanitarie…”
DeliberazioneConsigli
o dei Ministri
23/04/2010 – punto h
- punto p
- DCA 82/2013
“Programma
Operativo 2013/2015
.punto 1.2
“riorganizzazione e
attivazione della rete
di assistenza
territoriale “
Punti
1.2.1.3;1.2.1.4;1.2.1.5
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
-definizione fabbisogno
1) costituzione anagrafica
aziendale posti letto RSA dinamica aziendale, secondo
e CD anziani e disabili
all. 1Cdei LEA, di anziani,
disabili storici e nuova
disabilità mediante utilizzo
format
delibera
ASL
570/2010
trasmessi
trimestralmente dai distretti
e dal DSM
MISURAZIONE
RISULTATO
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
95 – 100% =
5
80 – 94% =
4
50 – 79% =
3
Trasmissione alla 40 – 49% =
Direzione
2
Strategicarelazione < 40% = 1
fabbisogno annuale
= 100%
PESO
TOTAL
E
10%
Obiettivo 4 –Qualità organizzative e manageriale : appropriatezza e formazione
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Qualità organizzative controllo di
- manageriali
appropriatezza clinica ed
organizzativa delle
prestazioni di cui
all’allegato 1C del dpcm
29/11/2001 per la parte
del livello assistenziale
domiciliare.
- formazione del
personale coinvolto
nell’integrazione Socio
Sanitaria a qualsiasi
titolo con la “ripresa” di
tutti i temi salienti
dell’integrazione
aggiornato alle ultime
normative.
INDICATORI
1) Relazione semestralealla
direzione stategica
dell’evidenza del controllo
del 10% di cartelle cliniche
informatizzate dei pazienti
arruolati in ADI.
MISURAZIONE
RISULTATO
Trasmissione alla
Direzione
Strategicadelle
relazioni semestrali
1+2= 100%
1=50%
Evidenza
dell’evento =100%
2) organizzazione evento
formativo aziendale ECM
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
PESO
95 –100% =
5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2 20%
< 40% = 1
10%
TOTAL
E
SCHEDA VA1
Struttura: N.O.C.OSPEDALITA’
Direttore: Dott. Pasquale Foglia
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Appropriatezza
delle
prestazioni erogate
Flusso informativo
SDO degli istituti
di cura pubblici e
privati
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIONE/RISULTATO
Controllo analitico
annuo del 12% dei
ricoveri erogati
dalle 6 Case di
Cura in p.a.
remunerate a
DRG, mediante
valutazione delle
SDO (
informatizzate) e/o
delle cartelle
cliniche
Rapporto: cartelle
cliniche
controllate/ n° di
dimessi
Trasmissione
mensile , tramite
controlsdo, delle
schede di
dimissione
ospedaliera
all'A.R.San
secondo DGRC
n°835/2001 e
ss.mm.
Entro il 20 del mese
Tempestività ed
elevata qualità del
dato
Entro i l 25 del mese
=5
Entro il 28 del mese
=3
Entro il 30 del mese
=2
Entro il mese successivo
=1
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
>=9% <=10%=95-100%
=5
>=7% <=8.9%=80-94%
=4
>=5% <=6.9%=50-79%
=3
>=3% <=4.9%=40-49%
=2
>=2.9% <40%
=1
PESO
TOTALE
80%
20%
=4
Totale
100 %
Totale : 100
=
SCHEDA VA1
Struttura: UOCSVILUPPO ATTIVITA’ SOCIALI
Direttore: Dr. Roberto Guidi
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
N
°
1
2
3
4
5
Obiettivo generale
Sviluppo
organizzativo
Azioni di sistema
Implementazione
processo di
distrettualizzazio
ne e di
attuazione e
sviluppo
dell’integrazione
socio sanitaria
(L.328/00)
Qualità organizzativa manageriale e tecnico/
professionale
Formazione
professionale
Obiettivo specifico
Indicatori
Misurazione
1. Esiti dell’attività di coordinamento del
1.
team aziendale dei Progetti “Salute e
alutazione del
Salute Plus”
rapporto finale sulle
Direzione, coordinamento
2. Partecipazione qualificata alle attività del
attività svolte
e supporto tecnico ad
Comitato Unico di Garanzia ed al
2.
attività e progetti di
coordinamento del gruppo di lavoro
resenze assicurate
rilievo aziendale
“Attività propositiva e di verifica del
al CUG e
comitato”
valutazione attività
gruppo di lavoro
Valutazione d’esito direzione Organismo
Implementazione di
Ispettivo ex deliberazione D.G. n°323/2011
1.
attraverso:
corretti procedimenti
ì/No
gestionali / Attivazione 1. Approvazione Regolamento aziendale
2.
funzioni ispettive ex
O.I.
ì/No
2. Redazione programma annuale e avvio
L.662/96
attività ispettiva
1.
Cura delle relazioni tecnicofunzionali con il Piano di Zona Sociale
afferente al distretto
Per tutte le aree di
risultato:
2.
Effettuazione della raccolta,
Supporto tecnico alla
elaborazione e notifica dei dati inerenti le valutazione del
direzione del distretto di
prestazioni sociosanitaria a
rapporto finale sulle
Avellino per le attività ad
attività validato dal
compartecipazione finanziaria.
integrazione
Direttore del Distretto
3.
Supervisione progetto di
sociosanitaria e di rilievo
monitoraggio regionale LEASS
di Avellino, quale
gestionale
O.V.P.I., con
4.
Cura degli aggiornamenti
punteggio attribuibile
demografici e dei e flussi informativi di
governo (NSIS)
da 1 a 5 a ciascuna
linea di attività
5.
Supporto tecnico atti
programmatori (PAT e altri)
Miglioramento della
qualità attraverso
1.
Numero di eventi organizzati con
Curva con
attività di forma- zione
finalità di aggiornamento professionale,
e confronto di prassi
proporzionalità diretta
formazione e confronto di metodologie
professionali per il
(eventi attesi: n° 3)
ed esperienze professionali.
personale assistente
sociale e sociologo.
1. Partecipazione ad attività di
1.
aggiornamento obbligatorio aziendale
ì/No
2. Partecipazione ad eventi di interesse
2.
Assolvimento obblighi
professionale interni o esterni all’azienda
° partecipazione
formativi
ad eventi di
rilievo
professionale
(attesi:4)
Risulta
to
1=
2=
1=
2=
Pe
so
Totale
20
%
20
%
1=
2=
3=
4=
40
%
5=
1=
15
%
1=
2=
5%
Totale____ / 100
SCHEDA VA1
Struttura:U.O.C.SIA
Direttore: Dott. G.Capone
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo n. 1:Processi Contabili – Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.1 della Delibera n.2196 del
23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
Processi contabili
OBIETTIVI SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIONE
progetto
per
la
implementazione della nuova
piattaforma informatica per
integrare
la
contabilità
economico - patrimoniale
della ASL Avellino (Areas) a
quella
di
Gestione
Economico - Patrimoniale
Sanitaria, accentrata di livello
regionale .
Verbali
di
corretta
funzionalità
delle procedure
implementate
100% realizzato,
il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
0% non realizzato
CORRELAZIO
NE ALLA
SCALA DI
VALORI DA 1
A5
X % che può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PESO
TOTALE
10
-Gestione del piano di
manutenzione
ed
aggiornamento del Piano dei
Conti Aziendale al piano dei
Conti
Unico
Regionale,
approvato con il Decreto
dirigenziale n.277 del 10
ottobre 2012.
Obiettivo n. 2: Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.3 della Delibera n.219
del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIONE
Flussi
informativi
consolidati e di recente
istituzione
-Unificazione
della piattaforma
applicativaper
l'acquisizione,
controllo
e
trasmissione del
debito informativo
verso
la
piattaforma
ARSAN dei flussi
B,C,D,E,F e H
- gestione dei flussi
informativi nel rispetto delle
scadenze
-supporto alle singole aree
aziendali per la raccolta dei
dati di produzione,
-pianificazione
e
realizzazione
degli
interventi di addestramento
all’uso degli applicativi sia
aziendali che regionali
rivolto agli operatori sanitari
ed amministrativi .
-verifica dei dati popolati ed
aggiornamento
delle
anagrafiche
ministeriali
inerenti i codici di strutture
ASL censite (interne e/o
convenzionate).
-Consolidamento
dei
processi
di
gestione
deiFlussi.
-Apliamento SI Territoriale
con ADI
100% realizzato,
il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
-Monitoraggio
delle prestazioni
erogate
dagli
erogatori privati
accreditati.
MonitoraggioFluss
oEMUR,
Hospice, SISM,
SID,
LEASS,
MRA,SID, ADI.
0% non realizzato
CORRELAZIO
NE ALLA
SCALA DI
VALORI DA 1 A
5
X % che può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PESO
TOTAL
E
20
53
Obiettivo n. 3-Riduzione spesa farmaceutica – Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013–
Punto n.6 della Delibera n.2196 del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Processi a supporto del SI Progettazione
e
Ospedaliero e della spesa Sperimentazione
farmaceutica ospedaliera. degli
armadi
farmaceutici
informatizzati
cartella clinica e
infiermeristica
informatizzata,
INDICATORI
MISURAZIONE
- Verbali di
collaudo
di
corretta
istallazione
e
funzionamento
-Piani
di
diffusione
ed
aggiornamento
del
personale
aziendale-
100% realizzato, il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
0% non realizzato
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X
%
che
può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PESO
TOTALE
10
Obiettivo n. 4: - Flusso informativo delle prestazioni specialistiche ed anagrafe assistiti in attuazione di quanto disposto dall’art.50 della legge n.326
del 24.11.2003 e s.m.i
Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.3 e n.7 della Delibera n.2196 del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
Assistenza sanitaria
Conferimento Flussi Dati
OBIETTIVI
SPECIFICI
E
PERSONALI
la
implementazione
degli
aggiornamenti
delle piattaforme.
-allineamento dati
alla piattaforma
del Sistema TS .
-gestione
anomalie
e
criticità,
-interventi tecnici
di correzione e
rimozione delle
anomalie
-integrazione
piattaforme LeassSism
INDICATORI
MISURAZIONE
- Verbali di
notifica
ai
distretti
-Verbali
di
qualita’
delle
trasmissioni
flussi.
-documentazione
di notifica di
corretta
trasmissione
100% realizzato, il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
0% non realizzato
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X
%
che
può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PES
O
PES
O
TOTALE
20
Obiettivo n. 5:(obiettivo ulteriore): Sviluppo ed intergazione dei sistemi Cup Aziendale
OBIETTIVI
GENERALI
Realizzazione
EXTRANET CUP
OBIETTIVI
SPECIFICI
PERSONALI
della
INDICATORI
MISURAZIONE
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
-Relazione
di
progetto
-Verbali
di
collaudo
-Schede
di
attivazione
-Monitoraggio
delle
prenotazioni
100% realizzato, il
sistema
è
funzionante
e
fruibile su web
X
%
che
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
INDICATORI
MISURAZIONE
Verificheperiodi
che
di
funzionalità e di
presenza
continua
nel
dominio federato
CUREP
100% realizzato, il
sistema
è
funzionante
e
fruibile su web
E
Supporto tecnico
Progettazioneper
la
realizzazione
della infrastruttura
del portale extranet
Aziendale CUPCAPP
0% non realizzato
può
10
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X
%
che
può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PES
O
TOTALE
Obiettivo n.6:CUREP (Cup Regionale)
OBIETTIVI
GENERALI
Completamento e messa
a regime delle linee
progettuali del CUP
Regionale.
OBIETTIVI
SPECIFICI
E
PERSONALI
Monitoraggio della
funzionalità
dei
nodi di dominio
aziendali.
Messa
a
regimedelle
postazioni CUREP
aziendali. alla rete
dei farmacisti .
0% non realizzato
TOTALE
10
54
Obiettivo n.7 -Fascicolo Sanitario Elettronico – Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013–
della Delibera n.2196 del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
Processi a supporto del
SI Ospedaliero e della
spesa
farmaceutica
ospedaliera.
OBIETTIVI
SPECIFICI
E
PERSONALI
-Popolamento
Banche
dati
ospedaliere
del
Fascicolo
Sanitario
elettronico.
-Piani
di
formazione
-Integrazioni
software
INDICATORI
MISURAZIONE
- Verbali di
collaudo
di
corretta
istallazione
e
funzionamento
-Piani
di
diffusione
ed
aggiornamento
del
personale
aziendale-
100% realizzato,
il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
0% non realizzato
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X % che può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PES
O
TOTALE
20
55
SCHEDA VA1
Struttura: UOC Tecnico Patrimoniale
Direttore: Ing. Daniele Filippone
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Riduzione percentuale
dei costi per l’acquisto
di beni e servizi
OBIETTIVI SPECIFICI
E PERSONALI
INDICATORI
Centralizzazione degli
acquisti per il tramite di
So.Re.Sa e/o CONSIP ove
più convenienti:
a) gara per la gestione e
manutenzione delle
tecnologie biomedicali
dell’ASL AV
(prevista una riduzione
della spesa del 20%
rispetto ai costi storici
delle ex AA.SS.LL.
AV1 e AV2)
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Contratto di
fornitura
MISURAZIONE /
RISULTATO
100% il servizio è stato
attivato;
80% gara aggiudicata;
50% predisposizione
gara;
0% non realizzato
SCALA DEI
PESO
VALORI DA 1
A5
La scala dei valori 10%
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
TOTAL
E
Anno 2014
- Predisposione gara
- Aggiudicazione
b) gara per la gestione del servizio integrato
energia e servizi di
manutenzione
accessori (impianti
elettrici, verifiche
periodiche di legge,
impianti antincendio,
monitoraggio
legionellosi, etc.)
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Contratto di
fornitura
100% il servizio è stato
attivato;
80% gara aggiudicata;
50% predisposizione
gara;
0% non realizzato
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
10%
Anno 2014
- Predisposione gara
- Aggiudicazione
Programma degli
interventi edilizi e/o
tecnologici coerenti con
il nuovo assetto
organizzativo
Interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria
indispensabili – Interventi
di adeguamento strutturale
non rinviabili:
a) P.O. “A. Landolfi” di
Solofra (AV) - Lavori
di conformità alle
norme di sicurezza ed
antincendio (DM
18.09.2002 e DPR n.
151/2011)
-
-
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
0% non realizzato
Anno 2014
- Collaudo lavori
lotto 1
- Aggiudicazione
lotto 2
b) SPS di Bisaccia –
Lavori di adeguamento
impianto antincendio
(DM 18.09.2002 e
DPR n. 151/2011)
Anno 2014
- Aggiudicazione
-
c)
P.O. “G. Criscuoli” di S. Angelo dei
Lombardi (AV) Lavori di conformità
alle norme di sicurezza
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
0% non realizzato
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
56
ed antincendio (DM
18.09.2002 e DPR n.
151/2011)
-
Anno 2014
- Aggiudicazione
lotto 1
d) P.O. “S. Ottone
Frangipane” di Ariano
Irpino (AV) (AV) Lavori di conformità
alle norme di sicurezza
ed antincendio (DM
18.09.2002 e DPR n.
151/2011)
-
-
Anno 2014
- Bando progetto
esecutivo
e)
Progetto di
adeguamento alle
norme di sicurezza
antincendio (DM
18.09.2002 e DPR n.
151/2011) di tutte le
strutture territoriali
dell’ASL AV
(DD.SS., PP.SS.,
consultori, etc.)
-
Anno 2014
- Classificazione
- Redazione progetti
antincendio ed
approvazione VV.F.
-
Realizzazione di un
HOSPICE nella
Struttura
Polispecialistica
Sanitaria di Bisaccia
“G. Di Guglielmo”
-
-
-
-
-
Anno 2014
- Collaudo lavori
-
g) Realizzazione di una
RSA con n. 20 posti
letto nella Struttura
Polispecialistica
Sanitaria di Bisaccia
“G. Di Guglielmo”
-
-
Anno 2014
- Aggiudicazione
lavori
- Collaudo lavori
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
5%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
0% non realizzato
f)
Verbale di inizio
60% verbale inizio
lavori;
lavori
SAL
Verbali di collaudo 50% indizione gara
e di fine lavori
0% non realizzato
-
Classificazione
delle strutture ex
DPR 151/2011
Redazione ed
approvazione da
parte dei VV.F. dei
progetti
antincendio
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
Richiesta CPI
100% verbale di fine
lavori;
Redazione /
approvazione
progetto esecutivo
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
100% verbale di fine
lavori;
Redazione /
approvazione
progetto esecutivo
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
40% classificazione delle
strutture ex DPR
151/2011
0% non realizzato
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
40% approvazione
progetto esecutivo
0% non realizzato
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
40% approvazione
progetto esecutivo
0% non realizzato
57
h) Adeguamento
strutturale e
tecnologico dell’UO
Nefrologia e Dialisi
del P.O. “G. criscuoli”
di di S. Angelo dei
Lombardi
-
Anno 2014
- Bando di gara
- Aggiudicazione
lavori
-
Adeguamento degli
investimenti ex art. 20 in
funzione del nuovo assetto
organizzativo:
a) Progetto di
riconvensione della
struttura sanitaria di S.
Nicola Baronia adibita
ad RSA a Casa di Cura
e Custodia ai sensi
dell'art. 3-ter della
Legge n. 9 del
17/02/2012 e s.m.i. ai
fini del superamento
degli Ospedali
Psichiatrici Giudiziari.
-
-
-
-
-
-
Redazione /
approvazione
progetto esecutivo
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
Redazione /
approvazione
progetto esecutivo
Predisposizione e
pubblicazione atti
di gara;
Delibera di
aggiudicazione;
Verbale di inizio
lavori
SAL
Verbali di collaudo
e di fine lavori
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
5%
La scala dei valori
corrisponde alle
seguenti
percentuali:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
10%
40% approvazione
progetto esecutivo
0% non realizzato
100% verbale di fine
lavori;
80% SAL;
60% verbale inizio
lavori;
50% indizione gara
40% approvazione
progetto esecutivo
0% non realizzato
Anno 2014
- Redazione progetto
esecutivo
- Bando ed
aggiudicazione
lavori
TOTA
LE:
100%
TOTAL
E:
= 100
58
SCHEDA VA1
Struttura:U.O.C. URP
Direttore: D.ssa Grazia Dell’ Angelo
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
Programma Operativi 2013/2015 Decreto N°82 del 5/7/2013 - intervento 8.2- D.Lgs 150/2009 Delibera 2196 del 23/12/2013
Obiettivo n. 1:
OBIETTIVI
GENERALI
Promozione
Carta dei Servizi
Sanitari
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
- Stesura e
aggiornamento
guida ai servizi
della Medicina
Legale
INDICATORI
Stesura guida.
MISURAZIONE
-100% realizzata
Verifica fruibile
da parte operatori
e associazione
volontariato
-Semplificazione
percorsi agli
operatori e ai
cittadini
PESO
TOTALE
20
X% che può
corrispondere a: 95100% = 5
80-94% = 4
-0% non realizzato
Formazione e
comunicazione ai
cittadini
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
Verifica grado di
soddisfazione
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
(in
collaborazione
con UOC
Medicina Legale
Obiettivo n. 2
OBIETTIVI
GENERALI
Promozione
Carta dei Servizi
Sanitari
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
- Miglioramento
sistema reclami
INDICATORI
Stesura e
deliberazione
Regolamento
MISURAZIONE
100% realizzato
Rafforzamento
degli strumenti
di ascolto delle
istanze dei
cittadini.
X% che può
PESO
TOTALE
20
corrispondere a:
0% non realizzato
-Revisione
regolamento di
tutela secondo
linee guida
Regione
Campania
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
59
Obiettivo n. 3
OBIETTIVI
GENERALI
INDICATORI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Promozione Carta
dei Servizi Sanitari
Questionario
valutazione qualità
percepita dei degenti
ospedalieri
Qualità percepita dai
cittadini/utenti
N °questionari/
10% dei ricoveri
avvenuti nel
trimestre di
sorveglianza nei
presidi
ospedalieri della
ASL
MISURAZIONE
95-100% = 5
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X% che può
PESO
TOTALE
20
corrispondere a:
50-79% = 3
95-100% = 5
80-94% = 4
0% non realizzato
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
Obiettivo n. 4
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
-Promozione
Carta dei
Servizi Sanitari
Sperimentazione d
esperienza di
Audit Civico con
metodologia
concordata con le
associazioni di
volontariato di
almeno due
strutuure di cui
una ospedaliera e
una territoriale
-Qualità
percepita dai
cittadini/utenti
INDICATORI
Realizzazione
dell'Audit entro il
31/12/2014
MISURAZIONE
100% =realizzato
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X% che può
PESO
TOTALE
20
corrispondere a:
50%= N°1 incontro
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
0% non realizzato
40-49% = 2
<40% = 1
Obiettivo n. 5
OBIETTIVI
GENERALI
-Qualità
organizzativa
Promozione
Carta dei Servizi
Sanitari
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Elaborazione
linee guida carata
della qualità dei
presidi
ospedalieri e
territoriali, in
collaborazioni
con le
associazioni di
volontariato
INDICATORI
- Stesura guida.
-Verifica fruibile
da parte operatori
e associazione
volontariato
MISURAZIONE
-100% =realizzata
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X% che può
PESO
TOTALE
20
corrispondere a:
-50% =N°1 incontro
95-100% = 5
80-94% = 4
Verifica grado di
soddisfazione
50-79% = 3
-0% non realizzato
40-49% = 2
<40% = 1
Rafforzamento
degli strumenti di
ascolto delle
istanze dei
cittadini.
60
SCHEDA VA1
StrutturaUOC INFORMATICA
Direttore: Dott. P. Matarazzo
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo n. 1:rete ospedaliera -Programmi Operativi 2013/2015 DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Punto n.2 della Delibera n.2196 del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
Riassetto
della
rete
ospedaliera, e della
infrastruttura di rete
tecnologica aziendale
OBIETTIVI
SPECIFICI
E
PERSONALI
Potenziamento
delle infrastrutture
di rete telematica
con
particolare
riferimento
alle
strutture centrali
(Avellino
via
degli Imbimbo –
Ariano Irpino via
Cardito)e presso i
PP.OO.
Della
ASL
Avellino
(Ariano Irpino –
Sant'Angelo dei
Lombardi
e
Solofra)
INDICATORI
MISURAZIONE
Predisposizione
del capitolato di
gara
per
l'implementazio
ne di nuovi
punti rete LAN
- Verbale di
collaudo
dei
servizi
implementati.
100% realizzato,
il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
0% non realizzato
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X
% che
può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PES
O
TOTALE
25
Obiettivo n. 2: Completamento del processo di razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi – – Punto n. 5 della Delibera n.2196 del
23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI
PERSONALI
Utilizzo
piattaforma
SORESA
per
la
centralizzazione
degli
acquisti di beni e servizi
- interfacciamento
della piattaforma
applicativa
di
gestione procedure
amministrative
(Areas) con la
piattaforma
di
gestione acquisti
della SORESA .
INDICATORI
MISURAZIONE
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
- Verbali SAL e
verbali
di
collaudo fine di
installazione e
corretto
funzionamento
dell'interfacciam
ento B2B
100% realizzato, il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
X
%
che
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
E
0% non realizzato
può
PES
O
TOTALE
25
61
Obiettivo n. 3 :Programmi Operativi 2013/2015- DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Delibera n.2196 del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
Miglioramento
delle
performance
delle
infrastrutture
tecnologiche
DATA
CENTER Aziendale
OBIETTIVI
SPECIFICI
E
PERSONALI
Attivazione nuovo
data
center
aziendale
Migrazione
piattaforme
applicative
Riassetto
della
sicurezza
tecnologicapassiv
a ed attiva .
INDICATORI
MISURAZIONE
-Schede
tuning
100% realizzato,
il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
di
-Relazioni
tecniche
operative
0% non realizzato
-Verbali
collaudo
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X
% che
può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PES
O
TOTALE
25
di
Attivazione
dei
percorsi formativi
inerenti i processi
di
corretta
implementazione
e
funzionalità
della piattaforma
Obiettivo n.4 : Programmi Operativi 2013/2015- DECRETO N. 82 DEL 05.07.2013– Delibera n.2196 del 23/12/2013
OBIETTIVI
GENERALI
Miglioramento
delle
performance
delle
infrastrutture
tecnologiche
DATA
CENTER Aziendale
OBIETTIVI
SPECIFICI
E
PERSONALI
Attivazione nuovo
data
center
aziendale
Migrazione
piattaforme
applicative
Riassetto
della
sicurezza
tecnologicapassiv
a ed attiva .
INDICATORI
MISURAZIONE
-Schede
tuning
100% realizzato,
il
sistema
è
funzionante
e
fruibile da parte
degli operatori.
di
-Relazioni
tecniche
operative
0% non realizzato
-Verbali
collaudo
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X % che può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
<40% = 1
PES
O
TOTALE
25
di
Attivazione
dei
percorsi formativi
inerenti i processi
di
corretta
implementazione
e
funzionalità
della piattaforma
62
SCHEDA VA1
Struttura :MEDICI COMPETENTI
Direttore: dott. Franco Mazza– dott. Rocco Moccia
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Adozione
definitiva di un
modello unico
di Cartella
sanitaria e di
rischio
Definitiva adozione
del modello unico di
cartella sanitaria
Sorveglianza
Sanitaria
Sorveglianza Sanitaria
per tutti i dipendenti
dell’ambito territoriale
di competenza come
da Protocollo
Sanitario adottato
Sviluppo del
Sistema
aziendale di
sicurezza
Collaborazione al
continuo
aggiornamento del
DVR dell’azienda
ASL Avellino
Formazione
sulla sicurezza
Formazione del
restante personaledell’
ambito ex Asl Av 1
Sorveglianza
Sanitaria ai
tirocinanti
Sorveglianza Sanitaria
a tutti i tirocinantiche
dovranno prestare
servizio presso la ASL
AV
INDICATORI
N° 1 report relativo alla
verifica dell’utilità dello
strumento utilizzato con data
31/12/14
MISURAZION CORRELAZIONE
E/RISULTATO ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
Verifica del
report
individuato nei
tempi stabiliti
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
N° 1 report relativo
Verifica del
X % che può
all’andamento dell’attività di report
corrispondere a:
sorveglianza sanitaria con
individuato nei
95 – 100% = 5
scadenza 31/12/14
tempi stabiliti
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
N° 1 report di verifica
Verifica del
X % che può
dell’attività effettuata
DVR
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Vari eventi formativi a partire Completamento X % che può
dal’Aprile 2014 su tutti i
del corso per il
corrispondere a:
rischi lavorativi individuati
personale ambito 95 – 100% = 5
ex ASL AV1
80 – 94% = 4
dal D.Lgs 81/08
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
N° 1 report relativo
Verifica del
X % che può
all’andamento dell’attività di report
corrispondere a:
individuato nei
95 – 100% = 5
sorveglianza sanitaria con
scadenza 31/12/2014
tempi stabiliti
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
PESO
TOTALE
10%
30%
20%
20%
20%
TOTALE
100%
TOTALE :
100 =
SCHEDA VA1
Struttura: UOPPA
Direttore: Dott. Paolino Trinchese
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
Aggiornamento
DVR
Sopralluoghi presso le
singole Unità
Produttive
N° 18 sopralluoghi nel
corso del 2014
Rete Aziendale
della Sicurezza
Anagrafe
Aziendale
addetti gestione
emergenza
Formazione
sulla sicurezza
per lavoratori,
AA.SS.PP.,
RR.LL.SS,
addetti alla
gestione delle
emergenze.
Albo formatori
per la sicurezza
Designazione
AA.SS.PP.
Designazione degli
Addetti alla Gestione
delle Emergenze
1
2
3
4
Formare:
Lavoratori,
AA.SS.PP.,
RR.LL.SS.,
Addetti
emergenze
MISURAZIO
NE/RISULTA
TO
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
PESO
Verifica degli
interventi al
30/06 ed al
31/12/2014
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
30%
Verifica dei
requisiti dei
designati al
dettato
normativo
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
10%
Verifica della
congruità del
numero degli
addetti per le
sedi lavorative
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
10%
1
Corso per lavoratori: Realizzazione
dei corsi
18 sessioni di 16 h
2
Corso
ASPP:
evento di 84 h
3
Corso RLS: 1 eventi
di 32 h
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Impegnare i Datori di
Lavoro Delegati nella
loro designazione
Impegnare i Datori di
Lavoro Delegati nella
loro designazione
1
TOTALE
30%
4
Individuazione dei
soggetti aziendali
aventi i requisiti di cui
al DM 6 marzo 2013
Corso
addetti
emergenza:
•
Sessioni di 16 h
Classificazione dei
Realizzazione
formatori per le discipline dell’albo
oggetto di formazione
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
10%
TOTALE
100%
TOTALE :
100 =
SCHEDA VA1
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
Struttura: U.O.S.D. Sorveglianza e Prevenzione
delle Malattie Croniche
Direttore: Dott.ssa Elvira Bianco
OBIETTIVI
GENERALI
DGRC n. 471 del
26/09/2011
Attuazione Piani
di Prevenzione
DGRC n. 471 del
26/09/2011
Attuazione Piani
di Prevenzione
DGRC n. 471 del
26/09/2011
Attuazione Piani
di Prevenzione
Qualità
organizzativa
manageriale e
tecnico
professionale
OBIETTIVI
INDICATORI
SPECIFICI E
PERSONALI
Valutazione
N.ro interviste
epidemiologica sugli stili effettuate e
di vita degli adulti
valutate
attraverso il sistema di
sorveglianza campionaria
PASSI
Valutazione
epidemiologica sugli stili
di vita nei bambini
attraverso il sistema di
sorveglianza campionaria
OKKIO alla salute
Valutazione
epidemiologica sugli stili
di vita negli adolescenti
attraverso il sistema di
sorveglianza campionaria
HBSC
Promozione delle
diffusione di buone
pratiche attraverso
l’utilizzo del risk
management
MISURAZION
E/RISULTATO
275 interviste=5
230 interviste=4
180 interviste=3
120 interviste=2
<120
interviste=1
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A5
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
PESO
TOTALE
40%
% di scuole che
aderiscono alla
sorveglianza
attiva
30 scuole=5
25 scuole=4
17 scuole=3
13 scuole=2
< 13 scuole=1
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
40%
% di scuole che
aderiscono alla
sorveglianza
attiva
8 scuole=5
5 scuole=3
< 5 scuole=1
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
10%
Realizzare una
descrittiva del
rischio in tutte le
UO dei Presidi
Ospedalieri
afferenti alla
ASL
Numero di UO
descritte sul
totale delle UO
dei Presidi
Ospedalieri
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
10%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
65
SCHEDA VA1
Struttura :ASTENSIONE DAL LAVORO PER MATERNITA’ A RISCHIO (ALMa)
Coordinatore: Dott.ssa Maria Pepe
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Riduzione dei
tempi liste di
attesa
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Monitoraggio continuo
del rispetto dei tempi di
attesa previsti da
normativa vigente in
materia
Grado di
collaborazione
conle strutture
territoriali
Miglioramento della
qualità della
collaborazione e
comunicazione e degli
aspetti relazionali e
professionali
Qualità
percepita e
soddisfazione
interno/
esterno del
servizio
Formazione e
aggiornament
oe
Trasmissione
informatizzata
del
provvediment
o
Monitoraggio delle
risultanze delle attività
svolte tra strutture intra
ed extra aziendali
TOTALE
Promozione attività del
Servizio
Trasmissione telematica
del provvedimento
INDICATORI
1-< 7gg emissione
provvedimento su
certificazione pubblica
2-Trasmissione sedi
provinciali INPS
1-livello di consapevolezza
di partecipazione all’azione
comune tra gli operatori
della rete(Distretti
Terr./INPS/DLP)
2-Tempi,precisione e
affidabilità
1- Livellodi soddisfazione
Utenza da giudizio schede
2- Cooperazione attiva con
la rete delle strutture/enti
coinvolti
1-Aggiornamento periodico
sito internet aziendale e
trasm. del provvedimento
link scheda di soddisfazione
2-Realizzazione eventi e
Formazione e agg.mento
personale interno
MISURAZIONE
/RISULTATO
100% n.
provv.<7gg=100
1+2= 100%
1=50%
1+2= 100%
1=50%
1+2= 100%
1=50%
Almeno 1 evento
/anno=100
1+2 = 100%
1=50%
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTALE
30%
=5
=4
=3
=2
=1
30%
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
20%
20%
100%
66
SCHEDA VA1
Struttura: UOC MEDICINA LEGALE
Direttore: Dott.ssa Maria Luisa Pascarella
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Area Gestionale
Equilibrio costante
domanda/'offerta
prestazioni
Area della
Comunicazione,
della Innovazione e
dello Sviluppo
Adeguamento
normativa della
Guida ai Servizi di
M.Legale.
(in collaborazione
con Direzione UOC
URP e UOC
Qualità)
Aggiornamento del
sito internet
aziendale
(in collaborazione
con Coordinatore
sito web)
Qualità
organizzativa/manag
eriale
/tecnicoprofessionale
(in collaborazione
con
UOC SIA)
Qualità della
Formazione
Promozione della
trasparenza nella
P.A. e dei profili di
responsabilità
dirigenziale
(in collaborazione
con UOC GiuridicoLegale)
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Monitoraggio
attività medicolegali UOC
(collegio medico
idoneità lavoro;
commissione
medica locale;
danni da
trasfusioni)
Adeguamento
alla evoluzione
normativa in
materia di
innovazione e
semplificazione.
Aggiornamento
della
Guida ai Servizi
di
Medicina Legale
(D.C. n. 822013)
Aggiornamento
M. Legale sito
WEB
INDICATORI
MISURAZION
E/RISULTATO
Rilevazione
tempi
procedimenti
prestazioni m.
legale
contenimento
tempi:
> 30 gg. per
attività collegiali
> 10 gg. per
attività
monocratiche
Stesura Guida
aggiornata
ai Servizi di
Medicina Legale
Semplificazione
ed uniformità
percorsi per
soddisfazione
utenti
Aggiornamento
in linea con la
evoluzione
normativa
nazionale/region
ale
SCALA DI
VALORI DA 1
A5
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTALE
25%
25%
=5
=4
=3
=2
=1
25%
25%
Chiarezza ed
efficacia della
comunicazione
con
appropriatezza
della qualità
percepita
Tracciabilità,
trasparenza
gestionale ed
uso appropriato
delle risorse:
Informatizzazion
e verbali medico
legali
monocratici e
collegiali
90
%verbalizzazion
e telematica
=5
=4
=3
=2
=1
25%
25%
Adeguatezza
normativae
professionale
tecnicospecialistica
Coinvolgimento
operatori e
dirigenti. Spinta
al cambiamento.
Maggiore
consapevolezza
della
responsabilizzazi
one nel contesto
professionale/isti
tuzionale
Organizzazione
di n.:
1 evento
formativo
=5
=4
=3
=2
=1
25%
25%
TOTALE
100%
TOTALE 100%
=5
=4
=3
=2
=1
SCHEDA VA1
67
Struttura:INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA E FASCE DEBOLI
Direttore: Dott.Luigi Maria Giannetti
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Fasce Deboli
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Presa in carico di
soggetti con disturbi
dell’immagine corporea
e dell’alimentazione
Appropriatezza
delle
prestazioni
Mantenimento LEA
minori a rischio (NPI)
Qualità
organizzativa
manageriale e
tecnico
professionale
Organizzazione di UMD
(Unità Multidisciplinare)
presso P.O. Ariano,
Distretti e Scuole.
INDICATORI
Attivazione
ambulatori
dedicati e
interventi
formativi presso
le scuole
Attività clinica su
minori a rischio
Programmazione
protocolli
diagnostico
riabilitativi
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
PESO
TOTALE
=5
=4
=3
=2
=1
50
250
=5
n. soggetti a
=4
rischio trattati oltre = 3
700=5
=2
=1
25
125
n.
soggetti presi in
carico oltre 40 e
n.5 interventi
formativi =5
n. pazienti inseriti
nella
programmazione
oltre 400=5
=5
=4
=3
=2
=1
25
125
TOTALE
100%
TOTALE : 100
=500:100=5
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
68
Scheda VA1
Struttura: UOCMATERNO INFANTILE
Direttore: Dott.ssaCasullo Carmela
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
69
OBIETTIVI
GENERALI
Miglioramento
prestazioni screening
Ca Mammario:
Definizione e
Proposta Percorso
Assistenziale integrato
interaziendale
(A.O. Moscati-ASL
Avellino)
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Predisposizione
della bozza di
Protocollo di
Intesa
Predisposizione
e diffusione
materiale
informativo per
MMG,Farmacie
ed utenti
Miglioramento
prestazioni screening
Ca Cervice
Ridurre i tempi
di attesa per
risposte pap-test:
elaborazione
proposta
piattaforma
digitale
condivisa con
Anatomia
Patologica A.O.
Moscati
Implementazion
e utilizzo
software
regionale ViVa
su tutti i distretti
Organizzare
Campagne di
Promozione e
Sensibilizzazion
e
(elaborazione e
diffusione
materiale
informativo per
MMG,Farmacie
ed utenti)
Collaborazione ai
Organizzazione
sistemi di
territoriale delle
sorveglianza
equipe
epidemiologica su stili
pediatriche e
di vita(okkio alla
partecipazione
salute,HBSC)
alle attività nelle
scuole
Corso di
Assicurare Percorsi di
Formazione
formazione per
Per gli operatori dei
PBLS:
Centri Vaccinali in
collaborazione e
realizzazione del
integrazione con il
corso
SEP
Corso di
aggiornamento
su Novità in
ambito vaccinale
(coinvolgimento
PLS)
Per Ginecologi e
ostetriche coinvolti
nelle attività di
Screening in
Giornata di
formazione
obbligatoria
INDICATORI
MISURAZIONE
/RISULTATO
Protocollo di
SI= 5
Intesa
NO=3
Elaborato/attuato
Incontri con i
responsabili delle
strutture
N° incontri=/> 5
aziendali
coinvolte
Brochure
SI=5
informative
NO=2
elaborate e
stampate
Incontri con
MMG/Distretto
in collaborazione
con i Direttori
dei Distretti
Proposta
elaborata e
consegnata al
Direttore Dip.e al
Direttore
Generale
Interventi di
affiancamento in
loco per gli
operatori dedicati
Brochure
informative
elaborate e
stampate
N°6
incontri(1/Distrett
o)=5
N°4
=4
N°3
=3
SI=5
NO=2
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
95 – 100% = 5
50 – 79% = 3
PESO
TOTALE
25,00%
95 – 100% = 5
10,00%
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
25,00%
95 – 100% = 5
N°
interventi/distretto 50 – 79% = 3
1-2su 6
Distretti=5
0-1 su 6
Distretti=3
10%
SI=5;
NO=2
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
10,00%
N°3-6 riunioni=5
N° 0-2 riunioni=3
SI=5
NO=2
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
SI=5
NO=2
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
100% operatori
UOMI=5
50-75% operatori
UOMI=3
95 – 100% = 5
50 – 79% = 3
SI=5
NO=2
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
100% operatori
UOMI=5
50-75% operatori
UOMI=3
95 – 100% = 5
50 – 79% = 3
SI=5
NO=2
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
Incontri con
MMG/Distretto
in collaborazione
con i Direttori
dei Distretti
Equipe
organizzate e
attivate sui
Distretti
Realizzato
Partecipazione
degli operatori
Realizzato
Partecipazione
degli operatori e
PLS
Realizzato
Partecipazione
5%
5%
70
SCHEDA VA1
StrutturaU.O.C. ASSISTENZA ANZIANI
Direttore: Dott.ssaAnna Marro
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Promozione
permanente
della qualità
nel SSNe
verifica della
appropriatezza
delle
prestazioni
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Implementazione della
sorveglianza presso le
UU. OO. Assistenza
Anziani e le UU. OO.
Fasce Deboli distrettuali
sull’applicazione del
regolamento e delle
procedure per le cure
domiciliari già redatte
da questa Unità
Operativa, con
eventuale modifica
delle stesse in
collaborazione con i
Direttori di Distretto.
Verifica applicazione
scheda profili decreto
n.1/2013
Verifica adozione degli
strumenti di VMD
regionali, scheda
S.Va.M.A. (DGRC
n.323/2012) e
S.Va.M.D.i. (DGRC n.
324/2012), per
l’appropriatezza della
presa in carico
INDICATORI
MISURAZIONE
/RISULTATO
1.Elaborazione
format scheda di
verifica
2. verifica di
quanto descritto
negli obiettivi in
due distretti
sanitari/totale
dei distretti
dell’ASL
3.verifica in tre
distretti
sanitari//totale
dei distretti
dell’ASL
4.verifica in
quattro distretti
sanitari//totale
dei distretti
dell’ASL
5.verifica in
cinque distretti
sanitari//totale
dei distretti
dell’ASL
6.verifica in sei
distretti
sanitari//totale
dei distretti
dell’ASL
7.relazione
finale
8.report
direzione
generale
1+2+3+4+5
+6+7+8=100%,
1+2+3+4+5+6+7=
95%
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
49% = 2
40% = 1
PESO
TOTALE
60%
1+2+3+4+5+6 =
94%
1+2+3+4+5 =
80%
1+2+3+4 = 79%
1+2+3 = 50%
1+2 = 49%
1 = 40%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
71
OBIETTIVI
GENERALI
Conferimento
flussi dati cure
domiciliari in
maniera
tempestiva ed
elevata qualità
del dato
Miglioramento
dell’efficienza
e della
appropriatezza
delle
prestazioni,
qualità della
formazione
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Promozione
dell’utilizzo della
cartella clinica
informatizzata per le
cure domiciliari e dei
flussi informativi per
una puntuale e precisa
trasmissione a livello
aziendale, regionale e
ministeriale e per il
monitoraggio dei
bisogni della
popolazione assistita
Realizzazione di
iniziative di formazione
per gli operatori interni
ed esterni impegnati
nelle attività di cure
domiciliari finalizzate a
migliorarne le
competenze e ad
uniformare le
prestazioni attraverso
l’utilizzo anche delle
nuove tecnologie
INDICATORI
1.Verifica n.
pazienti inseriti
in tempo reale
nel
distretto/totale
dei pazienti
presi in carico
nel distretto
2.Verifica
individuazione
profilo cure
domiciliari nei
pazienti inseriti
nella cartella
informatizzata
3.Trasmissione
report trimestrali
aziendali
Direzione
Generale
4.Verifica
completezza
report Regione
Campania entro
i tempi stabiliti
(flussi
trimestrali)
5.Relazione
finale
1.Realizzazione
due corsi di
formazione
2. Realizzazione
procedura
accreditamento
ECM
3. N. partecipanti
> 50% del
personale
afferente ai
servizi di
competenza delle
cure domiciliari
4.Report dati su
valutazione corso
discenti
5.Report dati su
valutazione
discenti
MISURAZIONE
/RISULTATO
1+2+3+4+5=100
%,
1+2+3+4= 90%
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
PESO
100% = 5
90% = 4
70%= 3
50%= 2
40%= 1
20%
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
20%
TOTALE
1+2+3= 70%
1+2 = 50%
1 = 40%
1+2+3+4 +5
compresa la
formalizzazione
con l’U.O.
FAP=100%, senza
formalizzazione =
95%
1+2+3+4
compresa la
formalizzazione
con l’U.O. FAP =
94%, senza
formalizzazione
80%
1+2 +3 compresa
la formalizzazione
con l’U.O. FAP =
79%, senza
formalizzazione =
50%
1+2= compresa la
formalizzazione
con l’U.O. FAP =
49%, senza
formalizzazione =
40%
1= <40%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
72
SCHEDA VA1
StrutturaU.O.C. QUALITA’ E ACCREDITAMENTO/FAP
Direttore: Dott. Lucio Visconti
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
73
74
SCHEDA VA1
StrutturaUOC EMERGENZA TERRITORIALE
Direttore: Dott. Gabriele Ferrante
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
Migliorare i flussi
informativi interni
ed esterni
rispettando i
tempi di
trasmissione ed in
particolare
implementare un
sistema
informativo per la
salute e per la
gestione dei
servizi
Migliorare i flussi
informativi interni
ed esterni
rispettando i
tempi di
trasmissione ed in
particolare
implementare un
sistema
informativo per la
salute e per la
gestione dei
servizi
Adeguamento
alle direttive
regionalied
implementazion
e di un sistema
di indicatori
RELAZIONE
Riscontro e
valutazione degli
interventieffettuati
nell'ambito delle
postazioni Saut
Aziendali
TOTALE
MISURAZIO
NE/RISULTA
TI
mensile
=
100 %
semestr.
=
50 %
annuale
SCALA
DI
VALORI
DA 1 A 5
X % che può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
< 40% = 1
PES
O
TOTAL
E
50%
=
25 %
Adeguamento
alle direttive
regionali ed
implementazion
e di un sistema
di indicatori
RELAZIONE
Analisi dati
risultantidagli
interventi effettuati
sul territorio non
seguiti da ricovero
ospedaliero
mensile
=
100 %
semestr.
=
X % che può
corrispondere a:
95-100% = 5
80-94% = 4
50-79% = 3
40-49% = 2
< 40% = 1
50%
50 %
annuale
=
25 %
100
%
100%
75
SCHEDA VA1
StrutturaU.O. S. D TUTELA DELLA SALUTE IN CARCERE
Direttore: Dott. ssa Anna G. Pugliese
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Programmazion Definizione della
e e controllo
struttura organizzativa
delle attività
Definizione
protocollo
organizzativo
ed operativo
per i percorsi
clinico
assistenziali da
erogare alle
persone in
privazione di
libertà
Valutazione
dell'efficacia
dei servizi
erogati
INDICATORI
MISURAZIONE
/RISULTATO
Rappresentazione
ed esplicitazione
dell'organigramm
a con definizione
dei ruoli e delle
responsabilità
Formalizzazione
del gruppo di
lavoro e
individuazione
dei referenti
distrettuali
Protocollo
operativo
condiviso con le
UU.OO. e i
Distretti Sanitari
2. Attivare un
sottogruppo di lavoro
per ogni istituto
penitenziario
promuovendo
consultazioni con il
volontariato e il
Garante dei Diritti del
Detenuto
3. Predisposizione della
carta dei servizi sanitari
adattata alle esigenze di
ogni singolo istituto
Definizione
delfabbisogno
assistenziale
specifico per
ogni istituto
Report di analisi
dei bisogni della
popolazione
carceraria
Adozione
formale da parte
della ASL/Av
Verifica
dell'appropriatezza
degli interventi
Rapporto tra
bisogno e servizi
erogati
Produzione di una
Carta dei servizi
sanitari almeno
per un istituto
penitenziario
Report delle
prestazioni
sanitarie erogate
nei 4 Istituti
Istituzione GRUPPO di
lavoro aziendale per la
tutela della salute in
carcereD. Lgs 230/99 e
P S R 2011-2013
DGRC 96 /2011
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
PESO
TOTALE
TOTALE
100%
TOTALE : 100
definizione del
piano dell'offerta
dei servizi
76
SCHEDA VA1
Struttura :UOC SERT
Direttore: Dott.ssaF.Romano
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Supervisione
programmi
nelle C. T.
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
Verifica
N. 2 ingressi
dell’appropriatezza
mensili
delle
prestazioni
erogate dai privati
accreditati
Diagnosi
Consolidamento
precoce
e rapporti con strutture
monitoraggio ospedaliere.
patologie
correlate alla
td.
Incontri
interistituzional
i
con
altri
referenti
Sperimentazi Potenziamento
one
della postazioni
cartella
informatizzate
clinica
informatizzat
a
N. di postazioni
ottenute
Prevenzione
Formazione
Costruzione
modello
regionale per
la presa in
carico utenti
gambling
Formazione/Informaz N.
percorsi
ione alla popolazione formativi/infor
target
mativi attivati
Formazione MMG e
PLS sulle nuove
sostanze e gioco
problematico per gli
adolescenti
Incontri
propedeutici
per
l’attivazione dei
corsi
Implementazione
N. soggetti in
carico
Centro/Ascolto
presso PO S. Angelo
dei Lombardi
MISURAZION
E/RISULTAT
O
CORRELAZION
E ALLA SCALA
DI VALORI DA 1
A5
Valutazione esiti X % che può
percorsi
corrispondere a:
riabilitativi
95 – 100% = 5
all’interno delle 80 – 94% = 4
strutture
50 – 79% = 3
territoriali:
40 – 49% = 2
La casa sulla < 40% = 1
roccia;
Punto Giovani.
Stesura
del X % che può
protocollo
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Avvio apertura X % che può
cartella
corrispondere a:
informatizzata
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Evento pubblico X % che può
(Giornata lotta corrispondere a:
alla droga)
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
1
Corso
di X % che può
aggiornamento
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Compliance al
trattamento
PESO
TOTALE
15%
10%
5%
10%
10%
10%
77
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
INDICATORI MISURAZIONE CORRELAZIONE
SPECIFICI E
/RISULTATO
ALLA SCALA DI
PERSONALI
VALORI DA 1 A 5
Centro
Apertura ambulatorio N. soggetti in Adesione
al X % che può
Antifumo
anti fumo c/o Distretto carico
trattamento
corrispondere a:
Sanitario di Avellino
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Assistenza
Attivazione
nuovi N. Incontri UEPE Stesura Protocolli X % che può
soggetti
del protocolli
per
le (Ufficio
corrispondere a:
circuito penale procedure di intervento Esecuzione
95 – 100% = 5
Penale Esterna)
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
Interventi
in Rimodulazione
di Incontri con i Stesura protocollo X % che può
ambito
di interventi in seno alla referenti
della tra iServizi
corrispondere a:
sicurezza
CML (artt. 186/187 del Medicina Legale
95 – 100% = 5
stradale
cs)
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
PESO
TOTALE
15%
10%
15%
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
78
SCHEDA VA1
StrutturaU.O.C. RIABILITAZIONE
Direttore: Dott. Claudio Rumiano
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
INDICATORI
SPECIFICI E
PERSONALI
ATTUAZIONE
RETE PER LA
PROGETTI DI
DEI DECRETI DISABILITA’ ASL AV
STRUTTURA
COMMISSARI
DEI CENTRI EX
ALI
ART 26 L833/78
IDEM
IDEM
MISURAZIONE
/RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
PESO
TOTALE
=5
=4
=3
=2
=1
RETE PER LA
RACCOMANDA REDAZIONE
=5
DISABILITA’ ASL AV
ZIONI PER I
DELLE
=4
DISTRETTI
RACCOMANDA = 3
SANITARI ED I ZIONI ENTRO IL = 2
PIANI DI ZONA SETTEMBRE
=1
SOCIALI
2014
IDEM
MODELLO UNICO
AZIENDALE DI
EVIDENZA DEL
PROGETTO
RIABILITATIVO
INDIVIDUALE, CON
QUALIFICATORI ICF
UTILI ALLA
IDENTIFICAZIONE
DEI SINGOLI
PROGRAMMI DI
INTERVENTO
SPASTICITA’
IDEM
AFA
NUMERO DI
PROGETTI DI
STRUTTURA
PUBBLICATI
REDAZIONE E
RACCOMANDA
ZIONE PER
L’UTILIZZO
REDAZIONE E
RACCOMANDA
ZIONI ENTRO IL
LUGLIO 2014
=5
=4
=3
=2
=1
ANALISI
DELLO STATO
DI SALUTE DI
TUTTI I
CITTADINI
CON
SPASTICITA’
SERVITI IN
RIABILITAZIO
NE IN AMBITO
ESTENSIVO
TERRITORIALE
, CON SCALA
DI MISURA
DELLA
SPASTICITA’
PROGETTO
ORGANIZZATI
VO
ATTIVAZIONE
DI UN
PROCESSO DI
PRESA IN
CARICO
INTEGRATA
OSPEDALE TERRITORIO
DEDICATA
ALLA
SPASTICITA’
ENTRO L’ANNO
2014
=5
=4
=3
=2
=1
REDAZIONE
DEL PROGETTO
ENTRO L’ANNO
2014
=5
=4
=3
=2
=1
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
79
SCHEDA VA1
Struttura:U.O.C.INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO
Direttore: Dott.ssa Carmela Sirignano
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
Decreto del
Commissario ad Acta
n° 6/2010e s.m.i.
Monitoraggio Cure
Report semestrali
Domiciliari di III
livello per il Distretto
Sanitario di
Monteforte Irpino
Elaborazione di
Linee Guida
condivise per le
“Dimissioni
Protette”
Condivisione e
sottoscrizione Linee
Guida“Dimissioni
Protette”
Stesura della
procedura
MISURAZIO
NE/RISULTA
TO
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
X % che può
corrispondere a:
95 – 100%= 5
80 – 94%= 4
50 – 79%= 3
40 – 49%= 2
< 40%= 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100%= 5
80 – 94%= 4
50 – 79%= 3
40 – 49%= 2
< 40%= 1
PESO
TOTALE
50
50
TOTALE
100%
TOTALE : 100
=
80
SCHEDA VA1
Struttura U.O.C DISTRETTO SANITARIO DI ARIANO IRPINO
Direttore: Dott. Armando Pirone
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
INDICATORI
MISURAZIONE/
RISULTATO
Verifica a campione
delle prestazioni erogate
dalle strutture
accreditate e p.a. – al
fine del rispetto delle
COM e dei tetti di spesa
(a seguito
comunicazione dei T.T.
di competenza) - tramite
la procedura informatica
ARSENIO
Monitoraggio
mensile delle
prestazioni
erogate dalle n.
15 strutture
accreditate e p.a.
tramite la
procedura
Arsenio e
richiesta di note
di credito
pereventuali
prestazioni
contestate
Deliberazioni
mensilidi
liquidazione di
acconti e saldi ( a
seguito indicazioni
T.T. competenti) a
favore delle n. 15
strutture
accreditate e p.a.
SCALA DI
VALORI DA 1 A
5
PESO
TOTALE
OBIETTIVON. 1
MONITORAGGIO
DELLE
PRESTAZIONI
EROGATE DALLE
N. 15STRUTTURE
ACCREDITATE E
P.A. INSISTENTI
SUL TERRITORIO
DISTRETTUALE:
- n. 1 Casa di Cura p.a.
- n. 1 RSA p.a.
- n. 5 Laboratori
Analisi p.a.
- n. 1 Centro
Antidiabetico p.a.
- n. 2
Struttureaccreditate
Dialisi
- n. 2 Strutture p.a.
Radiodiagnostica
- n. 3 Strutture p.a.
Assistenza Riabilitativa
Verifica a campione
dell’ appropriatezza
delle prestazioni erogate
dalle n. 14 strutture
accreditate e p.a.
insistenti sul territorio
(esclusa la C.d.C. perché
di competenza del NOC
aziendale) da parte del
NOC distrettuale
Accesso del
NOC distrettuale
presso le strutture
accreditate e p.a.
ogni tre mesi o
prima in caso di
necessità
1+2=5
1=3
30
Relazione / Report
Trimestrale da
parte del NOC
81
OBIETTIVO N. 2
Assicurare il
mantenimento degli
standard previsti dal
piano regionale di
prevenzione
2010 – 2012
Ottimizzareil
funzionamento
dei n. 4 Centri
Vaccinali
presenti
sul
territorio: Ariano
Irpino, Vallata ,
Mirabella Eclano
e Grottaminarda
Percentuale di
copertura per i
vaccini obbligatori
pari al 90% della
popolazione
interessata
Ottimizzare
l’attivitàdei
Consultori
distrettuali
Minimo
n.
2
giornate di apertura
presso le n. 4 sedi:
Ariano
Irpino,
Vallata , Mirabella
Eclano
e
Grottaminarda.
20
PIANO
REGIONALEPREVEN
ZIONE 2010 - 2012
Screeningoncologici
Misurazione
Antropometriche degli
alunni
(Progetto ASSO)
OBIETTIVO N. 3
Assicurare il
mantenimento dei livelli
essenziali di assistenza
sociosanitaria e
ASSISTENZAFASCE l’esecuzione degli
DEBOLI
adempimenti connessi
(Integrazione
socio all’espletamento delle
sanitariaADI / ADO / attività sociosanitarie e
SADI )
ai flussi informativi
Assicurare il
mantenimento
dell’assistenza alla
popolazione in
ADI/ADO
Assicurare il
mantenimento
dell’assistenza alla
popolazione inSADI
1+2+3=5
1+2=4
1=3
Presenza
di
personale
Misurazione su
competente
almenon. 1.500
presso le scuole alunni
della Provincia di
Avellino
Corretto
funzionamento
delle
UVI
distrettuali per i
casi con bisogno
socio-sanitario
complessopari
attualmente a n.
85 pz . in carico
Selezione dei casi
da arruolare in
ADI in base
allagravità al fine
di rispettare il
budget 2014
Assicurare
l’assistenza e le
prestazioni , con
personale
dipendente, pari
ad
almeno
all’80%
delle
prestazioni
erogate nel 2013
(prestazioni 718)
Verbali UVI
all’anno:
-n. 140 per i n. 70
pz. per i quali la
valutazione è
richiesta in base
alla normativa
vigente ogni 180
gg;
- almeno n. 15 per
i rimanenti pz.
30
1+2+3=5
2=4
Rispetto del budget
1=3
Prestazioni = o >
574
82
OBIETTIVO N. 4
APPLICAZIONEPRO
CEDURE
PRESCRITTIVE ED
EROGATIVE DELLE
PRESTAZIONI
SPECIALISTICHE DI
MEDICINA FISICA
E RIABILITATIVA
Corretta applicazione
delle procedure
prescrittive da parte dei
n. 78 MM.M.G e n. 8
PP.L.Sdel Distretto .
Riunioni
periodiche
operative con i
Medici di
Medicina di base
relativamente
all’appropriatezz
a prescrittiva
Verbali delle
riunioni con i
medici di medicina
di base
Verifica dal parte del
NOC della corretta
erogazione da parte dei
Centri Competenti
Controllo del
NOC Distrettuale
almeno 2 volte
all’anno
Verbali /Relazioni
del NOC
Verifica
igienico/sanitaria degli
studi dei Medici di
medicina di base e dei n.
9 Presidi di C.A.
Controllo
distrettuale
almeno 2 volte
all’anno
5
1 + 2+ 3 = 5
1+2=4
1=3
Verbali /Relazioni
dell’U.O./Servizio
Assistenza
Sanitario di Base
OBIETTIVO N. 5
ASSISTENZA
SANITARIAALLA
POPOLAZIONE
DELLA CASA
CIRCONDARIALE
SITA IN ARIANO
IRPINO
OBIETTIVO N. 6
RIMBORSIDA
PARTE DI
ISTITUZIONI
ESTERE PER SPESE
SANITARIE
SOSTENUTE PER
PAZIENTI CEE
Favorire la profilassi
delle malattie infettive
(epatite – influenza –
tubercolosi)
Predisposizione e
diffusione di un Un opuscolo per
opuscolo
ogni detenuto
informativo
a
tutti i detenuti
5
100 % detenuti = 5
80% detenuti = 4
< 80% = 3
Coordinamento delle
attività di rilevazione
delle spese sostenute per
assistiti iscritti al SSN
con oneri a carico di
Istituzioni Comunitarie
presso i n. 4 presidi
distrettuali e fatturazione
dei crediti vantati verso
le Istituzioni
Comunitarie interessate
al regime contabile
“unico del costo” ,
attraverso l’apposita
procedura informatica
(Regolamento UE
883/2004 e 987/2009)
Fatturato pario >
Raccolta
delle
ricette rosse SSN
presso i n. 4 Fatturare minimo il
presidi
70% delle ricette
distrettuali
e raccolte
presso i PP.OO
interessati al fine
di emettere le
fatture
per il
recupero crediti
verso istituzioni
comunitarie
interessate
70 % delle ricette =
5
10
Fatturatopari al
60 % delle ricette
=4
Fatturatopari al
50 % delle ricette
=3
delle ricette = 1
TOTALE
100%
TOTALE :
100 =
83
SCHEDA VA1
Struttura:DISTRETTO SANITARIO DI AVELLINO
Direttore: Dott. Piero De Masi
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI SPECIFICI E
PERSONALI
Completa ed integrale
attuazione dei decreti del
Commissario ad Acta
Monitoraggio continuo
delle prestazioni assicurate
dagli erogatori privati
accreditati
Verifiche di appropriatezza
delle prestazioni erogate
(prestazioni R – genetica)
Implementazione
deicontrolli a campione
sulla documentazione dei
centri privati
Incentivare interventi di
prevenzione/educazione alla
salute:
1. OKKIO alla Salute
2. PASSI e PASSI
argento
3. Screening oncologici
4. Altri
Attuazione del DPCM 1 aprile
2008
a) Attuazione delle
modalità di
approvvigionamento
di farmaci per il
presidio sanitario
penitenziario
b) Controllo delle
prestazioni erogate dal
personale sanitario
penitenziario e
liquidazione
emolumenti spettanti
Revisione degli assetti
organizzativi e strutturali
dell’Azienda che consegua la
riduzione delle spese connesse
alla duplicazione dei servizi e il
ricorso al lavoro straordinario
Mantenimento dello straordinario
nei limiti del budget assegnato
Attuazione del Decreto
Commissariale n. 6 del 4 febbraio
2010 e s. m. e i
Assiduo monitoraggio delle
Capacità Operative massime dei
Centri Privati Accreditati con
andamento trimestrale
PREVENZIONE
Assistenza Sanitaria alla
Popolazione Carceraria
Adozione budget lavoro
straordinario
Fasce deboli
INDICATORI
MISURAZIONE
/RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA
1 A5
4 mon/anno = 95
- 100 %
5
PESO
TOTALE
-
1 verif/trim
20
1
< 4 = < 40 %
Realizzare
almeno 2
interventi di
promozione
della salute
Realizzazionedi
una procedura
operativa
1+2= 95 - 100 %
5
20
1= < 40 %
1
a+b = 100 %
5
Solo a) o b)= <
40 %
1
= > 1= 95 - 100
%
5
20
monte ore
assegnato
totale
consumato
20
1
0,5= < 40 %
VMD:
totale VMD
totale utenti
arruolabili
Monitoraggio
trim/COM
= > 1= 95 - 100
%
5
20
1
0,5= < 40 %
TOTALE
100%
TOTALE
:100
SCHEDA VA1
Struttura:DISTRETTO SANITARIO DI BAIANO
Direttore: Dott. ssa Elisabetta Granata
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
PESO
20
OBIETTIVO
GENERALE
DECRETO
N. 6
COMMISSARIO
AD ACTA
es.m.i.
OBIETTIVISPECIFICI
E PERSONALI
Assicurare il
mantenimento dei livelli
essenziali di assistenza
sociosanitaria e la
corretta esecuzione di
tutti gli adempimenti
connessi all’espletamento
delle attività
sociosanitarie
INDICATORI
Monitoraggio funzionamento
UVIdistrettuali per i casi con
bisogno
sociosanitario
complesso ed invio dei Flussi
Regionali
secondo
la
tempistica
regionale,
di
concerto con la UOC Coord.
Socio - Sanitario
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALA
DI
VALORI
DA 1 A 5
=5
TOTALE
1+2+3 = 100%
=4
1+2= 60 %
=3
1 =40%
=2
=1
Rendicontazione trimestrale
delle spese sostenute per
prestazioni
sociosanitarie
secondo
le
disposizioni
regionali ed invio dei Flussi
Regionali
secondo
la
tempistica
regionale,
di
concerto con la UOC Coord.
Socio - Sanitario
Partecipazione agli incontri
con il Coord. Sociosanitario
e con i Piani di Zona per la
debita programmazione e
definizione dei Protocolli
d’intesa secondo gli indirizzi
regionali
PESO
30
OBIETTIVO
GENERALE
DECRETI
COMMISSARIO
AD ACTA IN
MATERIA DI
RAZIONALIZZAZI
ONE DELLA
SPESA
OBIETTIVI
SPECIFICI
E PERSONALI
Ottimizzare tutte
le procedure
connesse ai
controlli sulla
spesa ADI,
strutture sanitarie,
riabilitazione
INDICATORI
Monitoraggio continuo
delle prestazioni assicurate
dagli erogatori privati
accreditati e redazione
delle deliberazioni di
liquidazione entro i termini
stabiliti dai Decreti
Commissariali, di concerto
con i Tavoli Tecnici e con
la UOC Contabilità
Generale
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
=5
TOTALE
1+2+3 = 100%
=4
1+2= 60 %
=3
1 =40%
=2
=1
Adempimenti relativi all’adesione
agli
AA.QQ. So.Re.Sa
Implementazione
dei
controllitramite il
Datawarehouse aziendale ed il
software
Clinicworkbench
per
il
monitoraggio del Servizio
delle Cure Domiciliari
85
PESO
20
OBIETTIVO
GENERALE
PIANO
REGIONALE DI
PREVENZIONE
OBIETTIVISPECIFICI
E PERSONALI
Pieno conseguimento
degli obiettivi relativi ai
sistemi di sorveglianza
epidemiologica su
malattie infettive e
vaccinazioni, stili di vita,
survey screening
oncologici
INDICATORI
Realizzazione interventi di
educazione alla salute in
ambito
scolasticoeducazione
alimentare,
prevenzione al bullismo,
Salute e
Sanità)
con
adesione
personale e
di operatori distrettuali
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALA
DI
VALORI
DA 1 A 5
=5
TOTALE
1+2+3 = 100%
=4
1+2= 60 %
=3
1 =40%
=2
=1
Realizzazione interventi di
prevenzione
in
ambito
scolastico
ed extrascolastico
(
PASSI,
PASSI
D’ARGENTO,
OKKIO ALLA SALUTE,
PROGETTO SALUTE……)
con
adesione personale e di
operatori
distrettuali
PESO
OBIETTIVO
GENERALE
CURE PRIMARIE
20
OBIETTIVISPECIFICI
E PERSONALI
Graduale ma piena
applicazionedegli
obiettivi indicati
nell’Accordo per la
Medicina Generale ed in
particolare per gli
specifici aspetti che
l’Accordo intende
focalizzare
INDICATORI
Nuovi adempimenti
alla
luce
dell’applicazioneAIR
per
la
Medicina
Generale ( Disease
Management per il
Diabete
Mellito,
Schede di Fragilità…)
Verifica studi medici
dimedicinagenerale,
ivi compresi i
controlliigienico
sanitari alla luce del
disposto nell’apposita
Delibera del Direttore
Generale
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALA DI
VALORI
DA 1 A 5
=5
TOTALE
1+2+3 = 100%
=4
1+2= 60 %
=3
1 =40%
=2
=1
Verifica e controllo
dell’Assistenza
Domiciliare
Programmata (ADP)
e
Prestazioni
Particolarmente
Impegnative (PIPP)
86
SCHEDA VA1
Struttura: DISTRETTO SANITARIO DI MONTEFORTE IRPINO
Direttore: Dott.ssa Carmela Sirignano
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Decreto del Commissario Assicurare
il
ad Acta n° 6/2010e s.m.i.
mantenimento
deiL.E.A.S.S. e gli
adempimenti relativi
alle attività sociosanitarie
Revisione della
Rispettare ilbudget di
organizzazione del lavoro ore
di
lavoro
straordinario
assegnato
alla
Struttura
INDICATORI
MISURAZIO
NE/RISULTA
TO
SCALA
DI
VALORI
DA 1 A5
Trasmissione
Monitoraggio UVI e
flussi regionali
Monitoraggiosemestrale
LEASS
SI=5
NO=1
=5
=4
=3
=2
=1
N° ore straordinario
assegnato /
N° ore straordinario
effettuato
Da 81 a
100%=5
Da 61 a 80%=4
Da 41 a 60%=3
Da 21 a 40%=2
Fino a 20%=1
Da 81 a
100%=5
Da 61 a 80%=4
Da 41 a 60%=3
Da 21 a 40%=2
Fino a 20%=1
SI=5
NO=1
=5
=4
=3
=2
=1
Riduzione percentuale dei Aderire
agli N° adempimenti
costi per l’acquisto di beni adempimenti relativi effettuati/
e servizi
agli
AA.
QQ. N° adempimentirichiesti
So.Re.Sa.
Monitoraggio continuo e
di
controllo
delle
prestazioni sanitarie e
soddisfacimento
debito
informativo
verso
la
Regione Campania
Assicurare
il Trasmissione dei report
monitoraggio
previsti
continuo dei flussi
dati delle prestazioni
sanitarie
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTALE
30
20
20
30
TOTALE100%
TOTALE : 100
=
87
SCHEDA VA1
Struttura. DISTRETTO SANITARIO DI S. ANGELO DEI LOMBARDI
Direttore: Dott. Federico Troisi
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Completa ed
integrale
attuazione dei
Decreti già
emanati e che
saranno
emanati nel
2014: Decreto
6/2010 del
Commissario
ad Acta
Completa ed
integrale
attuazione dei
Decreti già
emanati e che
saranno
emanati nel
2014:Decreti
23/24/25 del
2011 del
Commissario
ad Acta
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Assicurare il
mantenimento dei livelli
essenziali di assistenza
sociosanitaria
;attuazione del Decreto
6/2010 e s.m.i. in merito
alle tariffe strutture
sociosanitarie ed RSA
Monitoraggio della
spesa sanitaria
Qualità
organizzativa e
Tecnico/profess
ionale: ADI
Monitoraggio continuo
delle prestazioni di
assistenza domiciliare
attraverso un sistema di
indicatori
Assistenza
sanitaria alla
popolazione
Carceraria
Garantire l’assistenza
sanitaria alla
popolazione della Casa
di Reclusione di
Sant’Angelo dei
Lombardi
Promozione
attiva della
salute
Realizzare interventi di
prevenzione/educazione
alla salute in ambiente
scolastico e/o
extrascolastico
INDICATORI
Monitoraggio
funzionamento
UVI casi con
bisogno
complesso;
Contabilizzazione
spese sociali
compartecipate;
Contabilizzazione
spese utenti RSA
Nusco;
Monitoraggio
continuo delle
prestazioni
assicurate dagli
erogatori privati
accreditati,
implementazione
dei controlli a
campione
documentazione
cartacea;
Liquidazione
spettanze,
secondo le
modalità previste
Delibera
1534/2013
% pazienti in
ADI over 65
anni; % pazienti
in ADI over 75
anni; una
misurazione a
campione qualità
percepita;
monitoraggio
costo ADI tramite
Datawherouse
Evasione
esigenze
assistenziali della
popolazione
carceraria;
liquidazione a
livello distrettuale
competenze
personale
convenzionato
Realizzare un
evento del
Progetto Salute;
realizzare
interventi in 3
scuole del
Distretto
MISURAZIONE/
RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
PESO
1+2 +3 =100 %
1+2 =60%
1= 40%
95-100%= 5
80-94%= 4
50-79%= 3
40-49 % = 2
< 40%= 1
20
1+2 +3 =100 %
1+2 =60%
1= 40%
95-100%= 5
80-94%= 4
50-79%= 3
40-49 % = 2
< 40%= 1
20
1+2+3+4 =100%
1+2+3= 80%
1+2= 60%
1 =40 %
95-100%= 5
80-94%= 4
50-79%= 3
40-49 % = 2
< 40%= 1
20
1+2 =100%
1= 60%
95-100%= 5
80-94%= 4
50-79%= 3
40-49 % = 2
< 40%= 1
20
1+2 +3 =100 %
1+2 =60%
1= 40%
95-100%= 5
80-94%= 4
50-79%= 3
40-49 % = 2
< 40%= 1
20
TOTALE
100
TOTALE
TOTALE : 100 =
88
SCHEDA VA1
StrutturaUOC DIREZIONE SANITARIA P. O. DI ARIANO IRPINO
Direttore: Dott. Oto Savino
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Appropriatezza
delle
prestazioni
Efficienza
organizzativa e
manageriale
Qualità
organizzativa
manageriale.
Prevenzione e
sicurezza
Sistema
informativo
Piano Osp.
Reg. n.49 e
n.29
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Verifica della
organizzazione delle
fasi di valutazione di
proposta di ricovero,
verifica percorribilità
forme alternative al
ricovero….
INDICATORI
MISURAZIONE
/RISULTATO
Attivazione
monitoraggi di
verifica
Monito
raggi attivati=5
Verifica , revisione ed
implementazione 1°
ciclo terapeutico,
rispetto
protocolli,rispetto target
regionali
Formazione del
personale dedicato al
contatto con il pz.
Controllo ed efficienza
degli apprestamenti di
sicurezza.
Attivazione di
monitoraggi di
verifica
monitoraggio
effettuato=5
Verificacorretta
implementazione del
flusso EMUR file P per
il P.O. di Ariano e
verifica corretta
utilizzazione
CCAP/CUREP
Dismissione attività
ospedaliera
Monitoraggio del
flusso EMUR e
del sistema
CCAP/CUREP
Formazione del
personale da
parte della
referente URP
.Monitoraggio
efficienza degli
apprestamenti di
sicurezza
Eventi formativi
attivati e
monitoraggi
effettuati=5
Monitoraggi
effettuati=5
Attivazione e/o
completamento di 100% di attivaz.
nuove attività
o
completamento=5
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
PESO
TOTALE
=5
=4
=3
=2
=1
20
=5
=4
=3
=2
=1
20
100
15
75
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
15
=5
=4
=3
=2
=1
30
100
75
150
TOTALE
100%
TOTALE : 100
=500:100=5
89
SCHEDA V A I
Struttura:U.O.C. : DIREZIONE SANITARIA P.O. “G.Criscuoli” S. ANGELO DEI LOMBARDI
Direttore Dott. Angelo Frieri
SCHEDAOBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GANERALI
Riassetto rete
Ospedaliera
Appropriatezza
Prescrittiva,diagnostica e clinica.
OBIETTIVI
SPECIFICI
E PERSONALI
Appropriatezza
clinica /diagnostica
INDICATORI
% di controlli e
verifiche sui
ricoveri
inappropriati.
Potenziamento
preospedalizzazione
nelle attività
chirurgiche
% Incremento
delle attività
rispetto al 2013
Promozione nuovo
modello PACC
Verifica applicazione attività
specifica
Rischio clinico ed
infezioni ospedaliere
Monitoraggio
continuo e
prevenzioni
infezioni
ospedaliere.
Legge 81/08 – DVR
ospedaliero
Aggiornamenti e
verifiche.
MISURAZIONE/
RISULTATO
CORRELAZIONE
ALLA SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
X % che può
corrispondere a
95 – 100% = 5
80 -94 % = 4
50 -79 % = 3
40 -49 % = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a
95 – 100% = 5
80 -94 % = 4
50 -79 % = 3
40 -49 % = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a
95 – 100% = 5
80 -94 % = 4
50 -79 % = 3
40 -49 % = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a
95 – 100% = 5
80 -94 % = 4
50 -79 % = 3
40 -49 % = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a
95 – 100% = 5
80 -94 % = 4
50 -79 % = 3
40 -49 % = 2
< 40% = 1
PESO
TOTALE
20
20
20
20
20
TOTALE
100
90
SCHEDA V A I
Struttura: DIREZIONE SANITARIA P. O. DI SOLOFRA
Direttore: Dott.F. Guerriero
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Qualità
Gestione liste d’attesa
organizzativ.
intervento chirurgico
Managerial.tec. c/o
professionale
INDICATORI
Redazione
procedura entro
il 1°semestre
MISURAZIONE
/RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
Si=100%
= 5x
No=0
=4
PESO
TOTALE
30%
=3
CUP presidio
=2
=1
Verifica
appropriatezza
delle
prestazioni
Verifica criteri di
ammissibilità al
ricovero c/o UOC
Medicina
Monitoraggio
trimestrale,4
verifiche annue
Si=4 verifiche
= 5x
No<4 verifiche
=4
20%
=3
=2
=1
Qualità della
formazione,
migliorare
raccordo
MMG/PLS
Foglio dimissione al
MMG/PLS anche in
formato elettronico
Riunioni
operative con i
direttori UOC o
loro delegati,
almeno ogni
semestre
Si= 2incontri
= 5x
No< 2 incontri
=4
20%
=3
=2
=1
Adempimenti
D.Lgs. 81/08:
miglioramento
sicurezza PS
Pianificazione degli
adeguamenti strutturali
ed impiantistici del PS
Relazione per la
definizione degli
interventi relativi
alla sicurezza e
igiene del lavoro
entro il
31/12/2014
= 5x
30%
=4
=3
=2
=1
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
91
SCHEDA V A I
Struttura: DIPARTIMENTO AREAMEDICA
Direttore: Dott. Biagio R. Di Iorio
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
ObiettivoN° 1
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
Qualità
organizzativa/
manageriale
Avviare
un
sistema
di
Health
Technology
Assessment con
interventi
formativi
in
Area Medica
INDICATORI
Intervento
formativo
MISURAZION
ERISULTATO
Si / No
SCALA DI
VALORI
Si = 25
No = zero
PESO
RISULTATO
25
Obiettivo N° 2
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
MISURAZIONE/
RISULTATO
Qualità
percepita
dall'utente
Grado
di
soddisfazione
dell'utente
Misura
della
qualità percepita
circa
Raccolta dati di
tutti i pazienti
ricoverati
ed
analisi dei risultati
SCALA DI
VALORI
PESO
RISULTATO
Risposte positive
60-100% = 5
25
50-60 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = zero
Obiettivo N° 3
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
Formazione
Aggiornamento
OBIETTIVO
SPECIFICO
e
Corsi
di
aggiornamento
obbligatori per i
Medici e gli IIPP
del Dipartimento
INDICATORI
MISURAZION
ERISULTATO
N° 3 corsi/anno
Si / No
SCALA DI
VALORI
Organizzazione di 3
corsi = 5
PESO
RISULTATO
25
Organizzazione di 2
corsi = 3
Organizzazione di 1
corso = 1
Obiettivo N° 4
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
Qualità
organizzativa/
manageriale
tecnico/
professionale
e
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
Miglioramento
organizzativo
delle attività di
reparto
Elaborazione di
n° 3 percorsi
diagnosticiterapeutici
del
paziente che è
presente in PS si
avvia al ricovero
per
patologia
acuta
MISURAZION
ERISULTATO
Si/No
SCALA DI
VALORI
Sì = punti 20
PESO
RISULTATO
25
Si per 2 percorsi =
punti 15
No = punti zero
92
SCHEDA VA1
StrutturaAREA DIPARTIMENTALE DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Direttore: Dott Lanfranco Aquilino Musto
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
Riassetto rete
ospedaliera
aziendaleappropriatezza
OBIETTIVI
SPECIFICI E
PERSONALI
Appropriatezza clinica
contenimento tempi di
attesa prestazioni
interne
INDICATORI
%tempi attesa vs
2013 verifica
semestrale
Appropriatezza
organizzativacontenime
nto tempi di attesa
prestazioni esterne
%tempi attesa vs
2013 verifica
semestrale
Partecipazione
programmi di screening
Verifica
semestrale
risposte a 7 gg
Partecipazione modello
assistenziale PACC
DAY SERVICE
Verifica
semestrale
Erogazione
settimanale
MISURAZIONE
/RISULTATO
SCALA DI
VALORI DA 1 A 5
= 590-100%
= 480-89%
= 350-79%
= 240-49%
= 139%
= 5 90-100%
= 4 80-89%
= 3 50-79%
= 2 40-49%
= 1 39%
= 5 90-100%
= 4 80-89%
= 3 50-79%
= 2 40-49%
= 1 39%
= 5 90-100%
= 4 80-89%
= 3 50-79%
= 2 40-49%
= 1 39%
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTALE
30
30
30
30
30
30
10
10
TOTALE
100%
TOTALE : 100 =
93
SCHEDA VA1
Struttura:DIPARTIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO
Direttore :Dott. Felice Nunziata
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVO N° 1
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
Implementazione
dell'Organizzazione
Dipartimentale
Monitoraggio
costante dei dati
di gestione
N° di consultori
monitorati sul n°
di
consultori
totali
MISURAZIO
NERisultato
100%: 5
50 a 99% :4
correlazione scala
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
peso
TOTALE
10%
OBIETTIVO N° 2
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
Collaborazione ai
sistemi
di
sorveglianza
epidemiologica su
stili di vita(okkio
alla salute,HBSC)
Organizzazione
territoriale
delle
equipe
pediatriche
e
partecipazione
alle
attività
nelle scuole
Equipe
organizzate
attivate
Distretti
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
MISURAZIONE
Risultato
Si=5
e
sui
No=2
correlazione
scala
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
peso
TOTALE
15 %
OBIETTIVO N° 3
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
Assicurarepercorsi
di formazione
Corso
formazione
PBLS
di
di
Corso di
aggiornamento su
Novità in ambito
vaccinale
(coinvolgimento
PLS)
Per Ginecologi e
ostetriche coinvolti
nelle attività di
Screening
in
integrazione
con
Anatomia
Patologica
A.O.
Moscati
Giornata di
formazione
obbligatoria
MISURAZIONE
Risultato
correlazione scala
Realizzato
Si=5
No=2
95-100% =5
40-49%=2
Partecipazione
degli operatori
100%operatori
UOMI=5
50-75%=3
95-100%=5
SI=5
NO=2
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
100% operatori
UOMI=5
50-75% operatori
UOMI=3
SI=5
NO=2
95 – 100% = 5
50 – 79% = 3
95 – 100% = 5
40 – 49% = 2
100% operatori =5
50-75%
operatori=3
95 – 100% = 5
50 – 79% = 3
Realizzato
Partecipazione
degli operatori e
PLS
Realizzato
Partecipazione
operatori
peso
TOTALE
15 %
50-79%=3
OBIETTIVO N° 4
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
MISURAZIONER
isultato
correlazione
scala
peso
TOTALE
94
Organizzazione
e
realizzazione
Interventi
di
Educazione
alla
salute in ambito
scolastico
(Progetto
Spazio
Adolescenti)
Realizzazione
dei Corsi di
educazione
sessuale
e
psicoaffettiva,pr
evenzione del
bullismo,educaz
ione alimentare
in integrazione
con il SERT
Corsi realizzati
Documentazione
verifica
delle
ricadute
Si=5
No=2
N°
Corsi
questionari
verifica
100%corsi=5
50-75%=3
con
di
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
15%
OBIETTIVO N° 5
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
Interventi
di
Umanizzazione
nell'assistenza
e
negli ambienti di
cura
OBIETTIVO
SPECIFICO
Sviluppare
sistemi
di
accoglienza dei
pazienti
in
Ospedale
INDICATORI
Convenzioni con
Associazioni di
volontariato
MISURAZIONERi
sultato
Si=5
correlazione
scala
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
peso
TOTALE
15%
OBIETTIVO N° 6
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
Attuazione delibera
GRC
Assistenza
Farmaceutica per la
Riduzione
della
Spesa
OBIETTIVO
SPECIFICO
Prescrizione I
Ciclo
terapeutico
(molecole e nota
AIFA) per i
pazienti dimessi
INDICATORI
% dei dimessi
MISURAZIONERi
sultato
correlazione
scala
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
80-94%Si=5
40-49%No=2
peso
TOTALE
10%
OBIETTIVO N° 7
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
Recupero
nell'appropriatezza
nell'erogazione dei
LEA
Migliorare
l'orientamento
dei
pazienti
lungo i percorsi
assistenziali
Elaborazione di
protocolli per il
ricovero
MISURAZIONERi
sultato
Definizione
attuazione
protocolli
ed
dei
Si=5
correlazione
scala
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
peso
TOTALE
15%
No=1
OBIETTIVO N° 8
OBIETTIVO
GENERALE
(DESCRIZIONE)
OBIETTIVO
SPECIFICO
INDICATORI
MISURAZIONERi
sultato
correlazione
scala
peso
TOTALE
95
Miglioramento
prestazioni screening
Ca Mammario:
Definizione e
Proposta Protocollo
assistenziale
integrato
interaziendale
(A.O. Moscati-ASL
Avellino)
Predisposizione
della bozza di
Protocollo di
Intesa
PdI Elaborato
Incontri con i
responsabili
delle strutture
aziendali
coinvolte
SI= 5
NO=3
95-100% = 5
80-94 % = 4
50-79 %= 3
40-49 % = 2
<40 % = 1
15%
N° incontri=/> 5
96
SCHEDAVA1
Struttura: DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE
Direttore: Dott. Emilio Fina…………………..
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI
INDICATORI
SPECIFICI E
PERSONALI
Appropriatezza Riduzioni ricoveri
PTR/UVI
delle
impropri/riqualificazion
prestazioni
e e fabbisogno
residenziale
MISURAZIONE
/RISULTATO
n. UTENTI CON
ptr/uvi
Implementazio
ne della rete
territoriale
Assistenza
domiciliare/percorsi
alternativi
n. pazienti
inseriti nei
percorsi
Riduzione n.
ricoveri in tso e
tsv di pazienti
gravi
Qualità e
tempestività
del dato
Flussi SISM-LEA
Congruità ed
Messa a regime
immediatezza del del Sistema
dato
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTALE
50
5
250
90
30
3
20
40
2
TOTALE
100%
TOTALE :100 =3,8
97
SCHEDAVA1
Struttura: DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Direttore: D……………………ott. Carmelo Padula
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI
GENERALI
OBIETTIVI SPECIFICI E
PERSONALI
SORVEGLIANZA
ISPEZIONI
INDICATORI
PREVISTI DAL
DPAT
PREVISTI DAL
DPAT
MISURAZIONE/RI
SULTATO
N° DA
QUANTIFICARE
N° DA
QUANTIFICARE
DPAT
PREVISTI DAL
DPAT
PREVISTI DAL
DPAT
ATTIVITA’
ORDINARIA
ALLERTE
-CONTROLLI UVAC
-TASSINFEZION
-ETC
-
OBIETTIVI
COMPORTA
MENTALI
-
-
-
RISPETTO DI CODICI DI
COMPORTAMENTO
APPLIC. PROCEDURE E
LINEE GUIDA
AZIENDALI
RELAZIONE CON
UTENZA INTERNA E
ESTERNA
CAPACITA’
ORGANIZZATIVA DELLA
PROPRIA ATTIVITA’ E
FUNZIONI ASSEGNATE
RELAZIONI FUNZIONALI
CON COLLEGHI E
COLLABORATORIANCH
E DI ALTRE STRUTTURE
N° DA
QUANTIFICARE
N° DA
QUANTIFICARE
NON
PROGRAMMABILE
VERIFICA
QUALITATIVA
E
QUANTITATIV
A
SCALA DI
VALORI DA 1 A5
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
X % che può
corrispondere a:
95 – 100% = 5
80 – 94% = 4
50 – 79% = 3
40 – 49% = 2
< 40% = 1
=5
=4
=3
=2
=1
PESO
TOTAL
E
15%
15%
15%
15%
10%
30%
TOTALE
100%
TOTAL
E:
100
=3,8
98
99