Lanciato SICRAL 2

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Lanciato SICRAL 2
Lanciato SICRAL 2
Il grande satellite per telecomunicazioni militari sviluppato
e costruito dall’industria spaziale del nostro Paese
stato lanciato in orbita intorno
alla Terra, lo scorso 26 aprile,
il satellite per comunicazioni
militari italo-francese SICRAL 2. Il
lancio è avvenuto alle 22.00, ora italiana, dalla base spaziale europea
di Kourou, nella Guyana francese,
utilizzando un vettore Ariane 5 nella
versione ECA, che ha portato in orbita anche il satellite norvegese per
telecomunicazioni civili Thor 7.
SICRAL 2 (acronimo di Sistema
Italiano per Comunicazioni Riservate e ALlarmi) è un programma di
cooperazione iniziato nel 2007 tra il
ministero della Difesa italiano e la
Direction générale de l’armement
francese che hanno partecipato
con una quota di finanziamento ri-
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spettivamente del 62% e del 38%.
Il satellite, pesante al decollo
4.400 kg, è dotato di trasponder in
banda UHF e SHF e opererà su una
orbita geostazionaria a 37° est. Stabilizzato su tre assi, possiede due
grandi pannelli solari e misura 5,5
metri di altezza con una base di 2,2
per 3,1 metri. È stato realizzato utilizzando una piattaforma Spacebus
4000 B3 e ha una potenza elettrica
a bordo di 7 kW.
SICRAL 2 sarà in grado di potenziare le capacità di comunicazioni
satellitari militari già offerte dai satelliti SICRAL 1 (lanciato nel 2001) e SICRAL 1B (nel 2009) per l’Italia e dal
sistema Syracuse per la Francia, assicurandone la continuità fino al
2030. In particolare, SICRAL 2 garantirà le comunicazioni satellitari
delle forze armate di Italia e Francia,
strategiche e tattiche, sia sul territorio nazionale che nelle operazioni
fuori area, con tutte e fra tutte le piattaforme militari terrestri, navali e
aree, come un’unica rete integrata
contribuendo allo sviluppo della
Network Enabled Capability (NEC).
Inoltre, il satellite avrà funzione di
back-up addizionale della capacità
in banda SHF di Syracuse 3 e di SICRAL 1B destinata alle comunicazioni della NATO. Il sistema è stato
quindi progettato e sviluppato per
garantire una perfetta integrazione
con le attuali infrastrutture nazionali
e quelle dei Paesi alleati.
Il lancio del vettore, collocato sulla rampa ELA-3 (Ensemble de lancement Ariane) di Kourou per la
missione VA 222, era stato rinviato
due volte per problemi tecnici: il
primo rinvio, il 14 aprile, era stato
causato da un guasto ad un connettore di fluido tra lo stadio criogenico superiore del vettore e la sua
piattaforma mobile di lancio, mentre il secondo slittamento, durato
solo due giorni, era avvenuto il 24
aprile ed era stato determinato da
un’anomalia nelle attrezzature di
condizionamento del lanciatore che
è stato riportato, con il suo carico di
satelliti, nell’edificio di montaggio finale (Bâtiment d’assemblage final)
per la riparazione.
SICRAL 2 è stato costruito da Thales Alenia Space con la partecipazione di Telespazio quale responsabile dei servizi di lancio e della gestione operativa del satellite. Entrambe le aziende fanno parte di Space
Alliance, una collaborazione tra Finmeccnica e la francese Thales.
Thales Alenia Space, partner industriale del ministero della Difesa
nello sviluppo del programma, ha
curato la progettazione dell’intero
sistema SICRAL 2 e lo sviluppo,
l’integrazione e le prove nei propri
Centri integrazione satelliti di Roma, Torino e Cannes.
Telespazio ha curato, invece, le
fasi di progettazione, realizzazione,
integrazione e collaudo del segmento terrestre presso il Centro Interforze di Gestione e Controllo di
SICRAL a Vigna di Valle (Roma),
per quanto concerne il sistema
principale, e presso il suo Centro
Spaziale del Fucino (L’Aquila) per il
sistema di back-up.
Per SICRAL 2, Telespazio ha inoltre gestito, sempre dal Centro Spaziale del Fucino, il servizio di lancio
da Kourou e le fasi LEOP (Launch
and Early Orbit Phase) e IOT (In Orbit Test), ovvero le prime prove di
funzionamento del satellite in orbita.
La fase di salita del lanciatore
Ariane è durata 2.280 secondi (38
minuti) al termine della quale il satellite è stato rilasciato in un’orbita
Giugno 2015
A sinistra: una raffigurazione grafica del satellite SICRAL 2 in orbita intorno alla Terra. Una volta
operativo, SICRAL 2 avrà il compito di gestire le comunicazioni riservate italiane e francesi, oltre
che, in caso di necessità, dei Paesi alleati della NATO. Nella pagina accanto, in basso: il satellite
nella camera anecoica per le prove di trasmissione dei segnali radio. Qui sotto: il centro spaziale
di Telespazio al Fucino (L’Aquila), da dove è stato controllato e gestito SICRAL 2 nelle fasi iniziali
della missione; il centro servirà anche come sistema di riserva per l’acquisizione del segnale. In
basso: un’antenna mobile militare che potrà “dialogare” con il satellite e, sotto, il centro operativo
di Vigna di Valle, che si trova sul lago di Bracciano a nord di Roma, da dove verrà gestito SICRAL 2.
fortemente ellittica con un perigeo
di 251 km e un apogeo di 35.808
km, con inclinazione di 5,991 gradi
e un periodo di 37.949 secondi
(10,5 ore circa per compiere un intero giro intorno alla Terra).
Le attività LEOP svolte dal team
di Telespazio al Fucino hanno avuto inizio sei minuti dopo la separazione del satellite dal lanciatore,
quando a terra si è ricevuta la prima telemetria dalla stazione di
Yatharagga, in Australia. A quel
punto Telespazio ha avviato la prima fase di verifica dello stato “di
salute” del satellite, che è durata
circa 30 minuti. La fase successiva
ha visto l’inizializzazione della propulsione, l’abilitazione del controllo
d’assetto per acquisire il puntamento del Sole, l’apertura parziale
dei pannelli solari e la ricarica delle
batterie. Sono seguite, nei giorni
successivi, le tre manovre di trasferimento orbitale previste per rendere circolare l’orbita di SICRAL 2
che, nella seconda metà di maggio, raggiungerà l’orbita geostazionaria a 36mila km di altezza.
La fase LEOP è stata quella più
critica della missione: dalla separazione del satellite dal vettore al conseguimento della posizione orbitale
finale prevista (37° longitudine est).
Anche qui il satellite è seguito e gestito da un team dedicato di esperti delle operazioni di volo di Telespazio per circa dieci giorni, durante i quali vengono anche verificati
tutti gli equipaggiamenti di bordo
necessari ad assicurare l’autonomia del satellite in caso di guasti.
Conclusa la fase LEOP, è iniziata
la fase IOT del carico utile, ovvero la
verifica dei sistemi dedicati alle telecomunicazioni, che dura venti-trenta giorni. La consegna del satellite
pienamente operativo ai militari è
prevista entro la fine di maggio.
Telespazio, che è anche responsabile del sistema di interconnessione tra i centri di missione italiani
e francesi, ha partecipato attivamente alla realizzazione di SICRAL 2
e l’amministratore delegato, Luigi
Pasquali, in occasione del lancio
ha dichiarato: «Come per le precedenti missioni del programma SICRAL, l’azienda ha curato la realizzazione del segmento di Terra e ha
gestito le delicate fasi del lancio e
messa in orbita del satellite, confermando così una lunga tradizione di
eccellenza nel settore delle operazioni spaziali. Anche per SICRAL 2
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Telespazio ha investito direttamente nel programma e disporrà quindi
di una parte della capacità del satellite per offrire servizi di comunicazioni alle forze armate dei Paesi
della NATO».
Fondata oltre 50 anni fa, Telespazio oggi è tra i principali operatori
mondiali nel campo dei servizi spaziali: le sue competenze vanno dalla progettazione e sviluppo di sistemi spaziali alla gestione dei servizi
di lancio e controllo in orbita dei satelliti, dai servizi di osservazione
della Terra, comunicazioni integrate, navigazione e localizzazione satellitare fino ai programmi scientifici. Negli ultimi anni ha partecipato a
grandi programmi come Galileo,
EGNOS, Copernicus e COSMOSkyMed. Nel 2013 ha generato un
fatturato di 606 milioni di euro e nel
mondo ha oltre 2.500 dipendenti.
Paolo D’Angelo
AERONAUTICA & DIFESA
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