n. 4 - novembre 2015 - Confesercenti Ravenna

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n. 4 - novembre 2015 - Confesercenti Ravenna
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Novembre 2015 - Numero 4- Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna
Cesena
Forlì
Ravenna
n.
“Nulla atterrisce
più di uno specchio
una coscienza
non tranquilla”
Luigi Pirandello
Tradita ancora una volta la Romagna
C’è chi ostacola la fusione delle Camere di Commercio
Romagnole
Allorché l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna
ha deliberato la Legge di riordino istituzionale, dando il
via libera alla creazione delle Aree Vaste, in molti hanno visto schiudersi, finalmente, la possibilità di dare
corpo ad un forte polo socio-economico romagnolo,
impostato su una nuova visione unitaria tra i territori
ravennate, forlivese, cesenate e riminese.
Usando ancora una volta le già citate parole del Sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, da subito propugnatore di
un progetto di sviluppo unitario, “si potrebbe aprire, a
breve, un orizzonte in cui costruire assieme, attraverso
un patto federativo, il futuro della Romagna”.
Il Primo cittadino cesenate ha sollecitato direttamente il mondo dell’economia ad avere un ruolo attivo in
questa fase di costruzione istituzionale, che dovrebbe
chiudersi entro fine anno, indicando i cinque settori
prioritari su cui impegnarsi:
1) Le politiche delle infrastrutture, dall’alta velocità
alla E45;
2) Le strategie urbanistiche, imperniate su un modello
di sviluppo a consumo zero del territorio;
3) Una gestione unitaria della promozione e della crescita del settore turistico;
4) L’esercizio congiunto, da parte delle pubbliche
amministrazioni, di pratiche radicali di semplificazione
amministrativa, avvalendosi al meglio delle più moderne tecnologie.
5) Le scelte fondamentali legate alla tassazione locale.
Dal momento che sono obiettivi nostri da tempo, nessuna difficoltà, da parte del sistema romagnolo della
Confesercenti, a sottoscrivere fin dal primo momento,
le premesse di questo percorso e le finalità.
Poiché, nello stesso periodo di tempo, si è concretizzata la magica congiunzione astrale dell’urgente ricomposizione del sistema delle Camere di Commercio, in
parte autodeterminata, ma soprattutto stimolata con
durezza dal Governo Renzi, è parsa aprirsi una strada
larga e logicamente praticabile, lungo la quale poter
finalmente ridisegnare un quadro territoriale unitario.
Una dimensione, l’Area Vasta, che si sostituisce alle
Provincie e incardinandosi con il sistema delle Camere di Commercio di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini,
da vita, finalmente, ad una Romagna governabile e
compattata.
Le tre Camere di Commercio, così come previsto
dalla normativa vigente, si possono fondere in una
unica Camera di Commercio della Romagna, il tutto a
beneficio di una comunità che, dell’essere romagnoli,
ha fatto un potente fattore distintivo, positivo e mai
discriminante.
Tutto talmente logico e sensato da sembrare scontato, se non che, ancora una volta, per l’ennesima volta,
in modo stucchevole è emersa la scarsa lungimiranza
di certi gruppi dirigenti di questo territorio, il loro ancoraggio a schemi superati e del passato.
Spesso, purtroppo, anche in questa parte del Paese,
si scopre l’esistenza di un muro difficile da scalare, in
grado di bloccare il cammino del buon senso, di piegare
l’interesse comune all’interesse particolare.
Il muro, che attraversa per intero il nostro costume
sociale, è composto da una classe dirigente scelta,
in buona parte, non con criteri meritocratici, ma per la
capacità di fare rete e di essere particolarmente dotata
nel farsi beffe dei propri interlocutori.
In questo contesto, la cronica incapacità del sistema
camerale di comunicare le molte utilità messe in campo
a sostegno dell’economia reale delle nostre comunità,
fa sì che la sorte delle Camere di Commercio, venga
valutata con indifferenza dalla maggior parte dei nostri
imprenditori e lasciata agli ultimi posti delle questioni a
cui dar importanza ed a cui prestare attenzione, concedendo così ampi spazi d’azione a quanti invece sono
assai attenti nel capirne l’incidenza ed il valore.
Si tratta di un errore non grave, ma gravissimo, poiché
le Camere di Commercio sono oggi l’unica istituzione
in cui i rappresentanti delle Associazioni di categoria
possono esprimere con forza la loro volontà ed incidere
nella realtà economica delle nostre comunità, non solo
nei servizi resi ma, ad esempio, decidendo le politiche
di sostegno ai Confidi, per il credito alle piccole e medie
imprese, oppure attraverso la presenza nelle società
partecipate, che determinano fasi importanti dello sviluppo territoriale.
Ciò detto, ci si deve chiedere come sarà possibile
recuperare l’evidente gap esistente tra il ruolo delle
Camere di Commercio e la loro inutilità percepita tra gli
imprenditori, quando, come in questo caso, capita una
circostanza di valore eccezionale per esaltarne il valore
e le funzioni positive e succede che, anziché muoversi
con lineare logicità, i rappresentati delle Associazioni
di categoria producono una decisione a dir poco bizantina, se non addirittura incomprensibile.
segue a pag. 3
In ultima pagina pubblichiamo
integralmente il testo
del documento prodotto
dalle Associazioni provinciali
Confartigianato, Confcooperative,
Confesercenti e Confindustria
di Ravenna in merito ai nuovi
assetti della Camera
di Commercio della Romagna
Legge di stabilità: bene il cambio di passo sul fisco,
ma bisogna fare di più per le piccole imprese
“Ci piace l’Italia con segno più, ma per tutti. Se è vero
che non ci sono fregature, come dice il Presidente del
Consiglio, non possiamo che essere soddisfatti dei
numeri della Legge di Stabilità per il 2016 con l’auspicio che vada oltre. Bisognerà aspettare di esaminare
il testo finale che uscirà dal Parlamento prima di dare
un giudizio definitivo viste le spinte che provengono
da più parti. Intanto, però, l’impressione è che sia
una manovra espansiva, che fa un passo avanti nella
direzione da noi auspicata. Per Confesercenti c’è un
punto discriminante. Rimane infatti da colmare il gap
tra grandi e piccole imprese: si fa molto a favore delle
prime e decisamente meno per le seconde come i
“superammortamenti” (cioè la possibilità di scontare
il 140% di quanto investito in macchinari).
Il taglio dell’IRES, infatti, andrà solo alle imprese più
strutturate, circa il 12% del totale. I restanti quattro
milioni di piccole e medie attività dovranno attendere
il 2017 per avere il primo ‘sconto’ fiscale attraverso la
riduzione dell’Irpef.
Bene (e non era scontata ed era la prima istanza sollevata dalle categorie) la sterilizzazione delle clausole
segue a pag. 8
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Festeggiati i 50 di attività di Iride Mambelli con
un riconoscimento anche dal sindaco di Forlì
La Ricetta
RISTORANTE BUGIARDINO
DI MASSA LOMBARDA
TORTELLI DI PATATA CON GUANCIALE
E FORMAGGIO DI FOSSA
Per avviare un’impresa di successo occorrono professionalità, creatività, coraggio e fiducia in se stessi;
questo oggi come cinquant’anni fa. Proprio queste
caratteristiche sono state le basi per l’avvio ed il
successo del negozio di Iride Mambelli. Come tante
donne della sua generazione, da bambina, imparò a
cucire e ricamare partendo dal semplice sottopunto,
sotto la supervisione di una sarta esperta e poi piano
piano realizzando lavori sempre più complessi. Intanto
imparava anche a conoscere la qualità dei tessuti e
dei filati, le loro proprietà e caratteristiche. A vent’anni
ottenne il primo impegnativo lavoro di ricamo: un intero corredo nuziale tutto ricamato a mano. Per l’occasione doveva procurarsi tessuti e filati di particolare
pregio che, in quegli anni, si potevano reperire solo
nell’unico negozio specializzato di Forlì: il famosissimo “Francia”. Fu amore a prima vista: quel negozio,
per Iride, era un sogno. Decise che era quello che lei
avrebbe voluto realizzare. Fu proprio il “Francia” che
la sostenne e la consigliò.
Finalmente il 5 maggio del 1965, a ventun anni, inaugurò il “suo” negozio. Da quel giorno il negozio ha
sempre continuato la sua attività, superando come
tutte le imprese commerciali, le grandi difficoltà che
negli anni hanno attraversato il mondo del commercio. I cambiamenti degli stili di vita e la concorrenza
di altre forme di distribuzione sono stati superati con
la capacità, che Iride ha sempre avuto, di cogliere
i bisogni e le necessità della clientela. I suoi clienti
hanno sempre ricambiato l’affetto e la disponibilità
che Iride sapeva esprimere loro. Partita da sola ha,
poi, avuto il sostegno di tutta la famiglia, prima il marito
Cimatti Igino (abituale frequentatore dei nostri Uffici
Confesercenti perché delegato a seguire la contabilità aziendale) e poi dei figli, Patrizia, Maurizio ed Elisa.
Tutti hanno dato il loro contributo perché l’avventura
di Iride diventasse una bellissima storia di successo.
Quest’anno Iride ha celebrato il cinquantesimo anniversario dell’apertura del suo negozio e nell’occasione ha avuto il riconoscimento del Sindaco di Forlì
che ha espresso un encomio per la sua dedizione al
lavoro. Credo che potranno esserci ulteriori riconoscimenti ufficiali, ma fra gli altri, vuole esserci, prima di
tutto quello della nostra Associazione perché la storia
di Iride Mambelli sia di esempio e di sostegno a tutti
coloro che vogliono avviare una nuova attività e a coloro che, nelle difficoltà attuali, sono tentati di mollare.
Ingredienti per 4 persone
Per il ripieno: 800 gr. di patate, 100 gr. di parmigiano reggiano, 200 gr. di crescenza, sale q.b., noce
moscata q.b.
Per la pasta e il condimento: 400 gr. di farina bianca,
3 uova, 100 gr. di guanciale, 100 gr. di formaggio
di fossa.
Preparazione: lessare le patate con la buccia per 40
minuti, pelarle e schiacciarle con uno schiacciapatate.
Aggiungere il parmigiano grattugiato, la crescenza, il
sale e la noce moscata, amalgamando il tutto. Preparare la sfoglia con uova e farina per ottenere un
impasto liscio e sodo. Stendere una sfoglia sottile,
ritagliare tanti rettangoli e porre al centro un mucchietto di ripieno. Ripiegate poi i rettangoli e sigillateli con
una forchetta. Per il condimento far soffriggere in una
padella antiaderente il guanciale tagliato a striscioline. Cuocere i tortelli in acqua salata, scolarli e unirli
al guanciale, saltarli aggiungendo un po’ d’acqua di
cottura. Servite i tortelli aggiungendo un po’ di scaglie
di formaggio di fossa.
Imprese innovative
Lune Buone: da Faenza la verdura e la frutta online
Lune Buone è un progetto nato a Faenza nel 2013
dallo spirito imprenditoriale e dalla passione di Marco
Cattani per la campagna e la genuinità dei prodotti
della terra, con lo scopo di dar vita nel territorio romagnolo a una filiera agricola corta, indipendente ed
autonoma, attraverso cui frutta e verdura coltivati in
modo biologico ed artigianale, vengono raccolti ogni
giorno e portati freschissimi direttamente ai clienti.
L’idea di Marco ha subito trovato la condivisione di
Matteo Fantinelli, imprenditore del settore della comunicazione e della promozione.
Un negozio quindi di prodotti stagionali, biologici e a
chilometro zero, ma un negozio di frutta e verdura on
line. L’innovatività del progetto sta infatti nel canale di
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acquisto, che avviene esclusivamente on line attraverso il portale www.lunebuone.it e nelle modalità di
consegna della merce, che avviene a domicilio.
Il cliente ordina on line la sua cesta di frutta e verdura,
selezionando i prodotti da richiedere e il quantitativo (ceste da 3, 5, 7,5 e 10 kg). La cesta viene poi
confezionata con frutta e verdura raccolte in giornata
da produttori locali e consegnata a domicilio il giorno
concordato, con consegne settimanali, ogni 15 giorni,
una volta al mese o anche una tantum.
L’idea imprenditoriale ha fin da subito raccolto interesse e il favore della clientela attenta alla genuinità
e bontà del cibo, approfittando inoltre di un servizio
puntuale a domicilio. In breve tempo l’azienda si è
sviluppata anche territorialmente poiché oggi Lune
Buone consegna fino a Bologna e Rimini, oltre che
nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena.
Tradizione e innovazione si coniugano perfettamente
in questo progetto che oggi si rivolge anche a mense, asili, scuole materne e si arricchisce anche nella
gamma proposta di prodotti. Il sito web dell’azienda
è continuamente aggiornato, così come il blog e la
pagina Facebook, che contengono ricette e consigli
per una buona alimentazione e il migliore utilizzo della
materia prima alimentare.
Se amate i gusti sani e genuini della cucina romagnola,
o la tipica pasta fatta in casa, e la tranquillità dell’aperta
campagna, vi aspettiamo al Bugiardino, via Manzone 3, Massa Lombarda (RA), tel. 0545.970290 –
333.4991431. Chiuso il martedì e aperto solo a cena
e la domenica a pranzo.
Il locale sorge all’interno di un’antica cascina ristrutturata che conserva gli antichi soffitti ad arco in pietra
e i pavimenti in cotto. In questa atmosfera calda e
accogliente si possono organizzare feste in occasione
di battesimi, matrimoni, comunioni e ogni altro tipo di
evento. In estate è inoltre possibile cenare all’aperto
sui tavoli in pietra dell’ampio giardino. I punti di forza di
questo locale sono il rapporto qualità/prezzo (il coperto è offerto dalla casa) e il ricco menù che spazia dalla
pasta tirata al mattarello alle carni cotte alla griglia. Ma
non è finita qui. Il menù propone anche ottime pizze.
Oltre all’impasto tradizionale, chi lo desidera potrà
richiedere una pizza doppio impasto o con la farina
di kamut. Il menù si abbina ai vini tipici del territorio.
La direzione del locale è affidata all’entusiasmo e alla
passione della famiglia Savini. In sala sarete accolti con simpatia e gentilezza da Denis e Francesca.
Dalla cucina non perdetevi i gustosi piatti della chef
Elisa. Lasciatevi poi tentare dalle specialità del pizzaiolo Davide.
Tradita ancora una volta la Romagna
segue dalla prima pagina
Fare la cosa giusta al momento giusto, in questa fase,
significava favorire un percorso di fusione delle Camere di Commercio a dimensione romagnola, finalmente
in armonia con un indirizzo istituzionale, quello delle
aree vaste.
Significava e per noi significa ancora, fare una scelta
capace di rafforzare una cabina di regia con evidenti
benefici e specifiche ragioni economiche, amministrative, culturali.
La responsabilità della mancata attuazione, sinora,
di questo percorso, ricade pressoché per intero sul
vertice della Camera di Commercio di Ravenna, che
da oltre un anno ha sostanzialmente impedito questa
logica e motivata soluzione, non tenendo minimamente in conto delle volontà più volte espresse e delle
delibere prese dai Consigli Camerali di Forlì Cesena e
di Rimini, orientati ad una unica Camera di Commercio
della Romagna, continuando a dichiararsi disponibile
solo nel voler portare avanti un’ipotesi di fusione a
quattro, che oltre alle tre Camere di Commercio romagnole, prevedesse anche l’allargamento alla Camera
di Commercio di Ferrara.
Ipotesi, peraltro, che non ha avuto alcuna adesione.
Tutto questo, senza che, fino ad ora, la Camera di
Commercio di Ferrara abbia mai preso una delibera a
favore di questa opzione a quattro, mentre, ha esaminato, quali ipotesi, tre possibili opportunità, vale a dire
fondersi con Bologna, fondersi con Modena, oppure
fondersi con Ravenna….
Il dipanarsi di questa irritante situazione, a meno di
evoluzioni straordinarie oramai del tutto improbabili o
di interventi governativi, invece assai probabili, ha ora
una fase certa: la fusione a dimensione romagnola,
si è avviata e interesserà due Camere di Commercio,
quella di Forlì Cesena e quella di Rimini, che nel frattempo hanno iniziato il percorso, deliberandola nei
rispettivi Consigli Camerali.
In stretta relazione, le Confesercenti romagnole,
che da tempo, anche attraverso questo periodico,
si muovono un modo coeso, hanno, in questi mesi,
rappresentato la voce del buon senso e del tangibile
sentire comune, cioè un impegno determinato affinché si giungesse alla fusione in una unica Camera di
Commercio della Romagna.
Lo abbiamo fatto perché ci pareva il modo giusto per
creare i presupposti per rappresentare al meglio gli interessi dei nostri imprenditori ed abbiamo inutilmente
insistito, perché ci sembrava del tutto logico muoversi
assieme, in relazione alla nascente Area Vasta.
Ci pareva e ci pare, più stimolante e produttivo darsi
degli strumenti a dimensione romagnola, utili a dimostrare la nostra vitalità e la nostra voglia di essere
protagonisti della ripartenza, auspicata, dell’economia del nostro Paese.
Siamo sicuri che era così che doveva andare, siamo
certi che così sarebbe andata se a decidere fossero
stati i piccoli e medi imprenditori romagnoli.
Non crediamo ai miracoli, ma al fatto che spesso,
non sempre, nella mente della maggior parte degli
uomini, si riaccende la luce della ragione, per cui
confidiamo nella riapertura di un tavolo comune che
recuperi questa opportunità in corsa, ciò anche a
seguito dell’iniziativa congiunta assunta da alcune
Associazioni, tra cui la nostra, di cui diamo conto a
parte nel giornale.
Successo per il festival del Cibo di Strada-Saporìe
Grande afflusso di buongustai nonostante la pioggia del venerdì
e del tempo incerto della prima parte della giornata di domenica
L’edizione 2015 del
Festival del Cibo di
Strada-Saporìe è stata
segnata dal successo di
partecipazione di tantissimi buongustai che non
si sono voluti perdere la
kermesse gastronomica,
nonostante la pioggia
del venerdì e del tempo
incerto della domenica.
Difficile fare una stima
esatta ma si può calcolare che siano state oltre 60mila le persone che non
si sono perse l’occasione di gustare i cibi di strada
accuratamente selezionati e provenienti da molte
regioni d’Italia: un ghiotto appuntamento, nella città
del Festival Internazionale del Cibo di Strada, che
qui si tiene dall’anno 2000, nella sua forma originale
ed unica, che conta ormai numerosissimi tentativi
di imitazione. Il Festival si è tenuto nel centro storico di Cesena, in Piazza della Libertà, e di fianco e
di fronte al Duomo c’era l’area dedicata agli Street Food Truck. Quest’anno protagonisti sono stati
i cibi di strada dell’Italia del Centro-Sud che sono
stati presi letteralmente d’assalto (alcuni cibi, come
i pasticciotti di Galatina e il lampredotto fiorentino,
non si trovavano più già nel pomeriggio di domenica.
Anche i cannoli siciliani di Palermo sono finiti nella
prima serata domenicale). Si sono difesi molto bene
gli arrosticini e la porchetta con le mandorle abruzzesi, il panino con salsiccia molisana e i cavatelli con
ventricina di Montenero di Bisaccia, dal Molise, le
olive, il fritto misto all’ascolana e i maccheroncini di
Campofilone, dalle Marche. Molto apprezzati anche
la torta al testo con porchetta e con salumi perugina,
il classico pani ca’ meusa, le arancine, il cous cous, il
pitone messinese, dalla Sicilia. Gustatissimi anche la
vera pizza napoletana, il mangiamaccheroni e il fritto
misto di strada napoletani assieme agli gnumereddi,
le bombette, i panzerotti pugliesi.
I cibi messi a confronto della nostra regione sono stati
richiestissimi, a cominciare da piadina e tortelli alla
lastra romagnoli, tigelle,
borlenghi e torta fritta emiliani senza nulla togliere
alla focaccia e alla farinata liguri molto apprezzate.
Molto successo anche per
la Street Food Truck Area,
di fianco e di fronte al Duomo, con cibi di strada proposti da caratteristici furgoni (Marco Cavallucci per
Casa Spadoni-Cinema Divino, Il Fuorgoncino, Beestrò e Cantinaza-Amarissimo Street Food Truck). Al
centro dell’attenzione anche la Cucina di Strada dei
cuochi di “Tipico a Tavola” (ristorante Al Deserto e La
Bottega del Felix).
E anche alcuni ristoranti della città hanno preparato
cibi di strada nei propri locali. Degno di nota anche Il
Magazzino dei Caffè del Mondo, e lo spazio Averna
Gustopieno Tour, con l’autentico amaro siciliano con
degustazioni e simpatici giochi di abilità.
Durante il Festival il Club Amici del Toscano ha organizzato apprezzati laboratori gratuiti di degustazione
sui sigari italiani.
Il Festival del Cibo di Strada-Saporìe è organizzato
da Confesercenti Cesenate, Slow Food Cesena e
Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes in collaborazione con Comune di Cesena, Zona A. Confesercenti Emilia-Romagna, Tipico a Tavola, Fiesa,
Fiepet, Averna, Banca di Cesena, Centrale del Latte
di Cesena, Bia Cous Cous, Atr, Touring Club Italiano,
Associazione Noi con Loro, Radio Bruno, Matilde
Studio, con il patrocinio del Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali, della Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e della Camera di Commercio di Forlì-Cesena.
Il Festival aiuta la sostenibilità ambientale grazie a
PieriGroup, Eco Zema e Mater B.
Tassa di soggiorno:
dal 2016 sarà da pagare
anche a Cervia
Che dire, il Sindaco di Cervia, dopo averla negata
durante la campagna elettorale che lo ha eletto,
ha aspettato qualche mese e poi, con una giravolta degna di un saltimbanco e, con faccia di
bronzo, ha deciso di introdurla dal 2016.
Assohotel, come e insieme a Confesercenti,
si sono sgolate nell’affermare la contrarietà rispetto all’introduzione della Tassa Antiturismo
per eccellenza, ma non c’è stato nulla da fare. Il
Sindaco ha i numeri e l’arroganza per decidere
quello che vuole, evitando concertazioni degne
di questo nome e anche per valutare alternative,
come avevamo proposto, insieme ai colleghi di
Federalberghi.
Di fronte quindi ad una decisione calata dall’alto,
abbiamo cercato di portare a casa il miglior risultato possibile, non tanto per la categoria, ma per
la città e ciò che deve saltare fuori, come risultato, da questa importante mole di denaro che,
per 4 anni dovrebbe dare circa 10 milioni di euro.
Abbiamo chiesto ed ottenuto che nel regolamento che gestirà la tassa, venisse espressamente
introdotto un articolo (articolo 8 – interventi da
finanziare) che prevedesse come gli introiti debbano essere utilizzati per investimenti e interventi
a favore dell’economia turistica.
Non era certo scontato, questo importante risultato poiché la tentazione dei Sindaci, come
avviene nella quasi totalità dei casi, è di utilizzare
le risorse incassate dalla tassa di soggiorno, per
ripianare i bilanci, dimostrando di essere incapaci
nel gestire le casse comunali.
Sempre nell’articolo del regolamento, viene
espressamente citato come la spesa delle risorse incassate venga concertata con le associazioni di categoria, stabilendo anche l’elenco delle
opere ed azioni turistiche da finanziare.
A maggiore garanzia, del come e dove verranno
spesi, viene anche previsto che sia un capitolo di
bilancio vincolato agli impieghi stabiliti da un’apposita delibera di giunta.
Quindi, per una cosa che non ci piace per nulla
abbiamo almeno definito nel dettaglio sia la fase
del dove li spendo sia il controllo.
Con questa politica un po’ spregiudicata e arrogante era il massimo che si poteva fare.
Ovviamente, dal momento della sua istituzione
nazionale non è mai stato emanato il regolamento attuativo dal ministero, che avrebbe sicuramente evitato certe differenze fra i territori che
poi la applicavano.
Regolamento sollecitato dalla Confesercenti in
una recente iniziativa a Rimini al TTG.
Avremo modo ora, di fare un lavoro di comunicazione, nei confronti dei turisti per renderli
“partecipi” della sua introduzione, informandoli
dove verranno investiti i loro soldi, ringraziarli per
aver contribuito al miglioramento delle condizioni
della città e anche chiedendogli consigli su quali
nuovi servizi si aspettano.
3
Ravenna
Lugo: utile e partecipato incontro su sicurezza e legalità
da vivere tutti i giorni
Presentati
i risultati del
questionario ai Soci
Martedì 20 ottobre si è svolto presso la
sala Convegni del Carmine l’incontro con
le aziende promosso dalla Confesercenti
sull’importante tema della sicurezza, legalità e usura.
Hanno partecipato tutte le rappresentanze delle forze dell’ordine locali e provinciali, i Sindaci di Lugo e Sant’Agata sul
Santerno, oltre ai rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Luca Piovaccari e Daniele Bassi (intervenuti) e le Associazioni di categoria del
territorio.
Sono intervenuti il Presidente di zona
dell’Associazione Giacomo Melandri e il
Presidente regionale della Confesercenti
Roberto Manzoni che ha aperto l’incontro con una
dettagliata relazione sul fenomeno e sulle iniziative
dell’Associazione presentando al termine i risultati
dell’indagine campione svolta su 150 operatori su
questi temi.
Il procuratore Capo Alessandro Mancini ha svolto
un approfondito intervento sui temi dell’usura e
del riciclaggio, richiamando sia gli aspetti legislativi
che concreti sulle manifestazioni dei due fenomeni
anche attraverso esempi sulle forme presenti nel
territorio, come sulle correlazioni esistenti. Forte la
sottolineatura “la legalità non si proclama, bisogna
viverla tutti i giorni e deve far prevalere l’etica della
responsabilità”.
Da parte sua, il Prefetto Francesco Russo sottolineando l’importanza delle iniziative promosse dalla
Confesercenti e il valore della collaborazione con i
sistemi associativi ha evidenziato le attività svolte dal
coordinamento delle forze dell’ordine sia sul tema
sicurezza sia sui furti e sull’abusivismo.
Molto forte l’invito rivolto agli operatori e cittadini a
segnalare qualsiasi situazione sospetta, anche dai
semplici episodi anomali, assicurando la massima
attenzione da parte delle Autorità locali.
Il Sindaco Daniele Bassi (Referente delle politiche
per la sicurezza dell’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna) ha ripreso le tematiche invitando le istituzioni ad ogni livello, le forze dell’ordine, la magistratura e le parti sociali a qualificare la diffusione della
conoscenza del fenomeno.
Rispetto delle regole da parte di imprese e cittadini,
uniti alla trasparenza amministrativa devono riportare e aumentare il senso di fiducia, combattendo la
sensazione di insicurezza con gradualità e costanza.
Dopo alcune testimonianze da parte degli operatori
commerciali presenti in sala che rimarcavano l’esigenza di avere leggi maggiormente severe che
garantiscano la certezza della pena, l’incontro si è
chiuso con l’invito al massimo contrasto a tutte le
forme dell’illegalità.
Risultanza del questionario
Sul campione di questionari raccolto a livello provinciale il 65% proviene dalla zona di Lugo, il 73% da
operatori del commercio, il 15% da pubblici esercizi e
turistici, il 12% da operatori dei servizi.
In tema di percezione di sicurezza, la metà esatta ritiene che le attività criminali e illecite siano aumentate, il
28% molto aumentate, il 17% rimaste uguali, il 5%
diminuite.
Con riferimento alla minaccia per la sicurezza delle attività e della zona in cui si opera, in ordine di importanza
al primo posto tra le risposte i delinquenti comuni, a
seguire nomadi e zingari. Quote significative anche
per spacciatori di droga e per fasce di immigrazione.
Tra chi ha risposto circa l’essere stato vittima di reati,
il 43% è stato vittima di furto, il 10% di truffe, il 7% di
frodi informatiche, il 3% di minacce. Per tanta parte
episodi e fatti denunciati (75%).
Il 40% ha adottato sistemi di allarme e videosorveglianza, il 29% polizze assicurative, il 14% blindature,
il 4% collegamenti con le forze di polizia.
Il 38% ritiene che la criminalità organizzata si sia ormai
radicata anche in provincia e l’11% no, mentre il 42%
ritiene ciò solo marginalmente, il 9% non si esprime.
E lo sia per il 50% radicata in edilizia, appalti, autotrasporto e traffico di droga, come l’altro 50% lo ritiene
anche in altre attività economiche e turistiche.
Tra le iniziative ritenute più utili a migliorare la sicurezza
e a contrastare la criminalità nel territorio, la più gettonata è certezza della pena e che i delinquenti siano
puniti anche per reati di microcriminalità, a seguire
l’aumento degli organici e della presenza delle forze di
vigilanza, combattere la corruzione e azioni di convincimento per la denuncia di tutti i reati, leggi più chiare per
il lavoro di magistratura e forze di polizia, coinvolgere
i cittadini nella cultura della legalità.
Relativamente al capitolo usura intanto il 60% dei
questionari raccolti dice che vi è stata in questi 5 anni
una restrizione significativa del credito bancario per
A Imola consegnato il premio poetico “La Caravella
2015” al lughese Mario Capucci
Domenica 11 ottobre nell’ambito della Festa regionale della FIPAC (il Sindacato dei pensionati
aderente a Confesercenti) è stato consegnato al
lughese Mario Capucci poeta autodidatta il 1° premio del concorso nazionale di Poesia La Caravella
2015 indetto dal Sindacato, con la poesia “Quando
sarò grande” letta dall’autore durante la cerimonia.
Hanno consegnato il premio il Direttore Nazionale
della FIPAC Lino Busà insieme al Presidente Regionale e Provinciale della Confesercenti Roberto
Manzoni
Nella foto Capucci con il Direttore Nazionale della FIPAC Lino Busà e il Direttore Regionale della Confesercenti.
4
le p.m.i.
Il 7% dice di essere a conoscenza di casi
di usura nel territorio, il 70% no. Così
come il 32% è venuto a conoscenza di
colleghi indebitati che alla fine sono stati
costretti a cedere l’attività (qui i motivi
possono essere diversi). Circa il perché
si fa ricorso all’usura, la gran parte ritiene
che sia per crisi dell’azienda, a seguire
per pagare le tasse e per problemi familiari.
E il 31% ritiene che il fenomeno dell’usura nel territorio in cui opera l’attività sia
in aumento, il 54% non lo sa, il 9% dice
che è stazionario.
Alla domanda sulle poche denunce contro gli usurai (anche da noi) prevalgono:
per paura e vergogna e a seguire per
inadeguatezza degli aiuti dello Stato, sfiducia nelle istituzioni, sudditanza.
Altro dato indicativo in tutti i sensi, e su
cui lavorare sodo, alla domanda: nel caso
fosse vittima di usura se la sentirebbe di sporgere
denuncia alle autorità di polizia? Il 76% risponde sì, il
14% no e il 10% non ha risposto.
Ne parlerebbe con l’Associazione l’85%, il 5% no e il
10% non ha risposto.
La Legge Antiusura 108 del 1996 non è conosciuta
dal 40% dei rispondenti, mentre il 56% ne ha sentito
parlare.
Come misure da adottare per combattere o limitare
l’usura le risposte in grande prevalenza (70%) dice
maggiore accesso al credito bancario, a seguire aiuto
e assistenza alle vittime, azioni di prevenzione e maggior impegno contro questo reato.
Come si evince da queste risposte, che costituiscono
comunque uno spaccato di percezione e opinioni, la
guardia va tenuta alta e continuamente, per limitare
l’insediamento economico, sociale e culturale della
criminalità organizzata e non. Le iniziative dell’Associazione, come la forte disponibilità e attenzione di
tutte le forze deputate, sono un valido deterrente e
antidoto, così come il presidio del territorio, ma su
questo serve anche l’impegno di ogni cittadino, anche per le caratteristiche dei fenomeni, a partire dalle
segnalazioni e dalle denunce.
L’Associazione è a disposizione degli associati anche
per gestire le segnalazioni.
La Confesercenti poi ha affinato anche strumenti e
iniziative: ha consolidato la collaborazione con le forze
dell’ordine; ha costituito anche ufficialmente l’associazione SOS Impresa operativa nel territorio per essere sempre più vicina alle imprese vittime di fenomeni
di illegalità; ha deciso anche di fronte al fenomeno
dei furti e dell’illegalità di svolgere un questionario inchiesta su questi temi tra gli associati per raccogliere
percezioni e richieste dalle categorie; l’Associazione
poi attraverso l’attivazione di competenze dedicate
è attiva per l’applicazione delle procedure sul sovraindebitamento stante la nuova Legge 3/2012 nonché
attraverso una rete di sostegno e contrasto alla crisi.
Ravenna: presentate
le osservazioni alla
variante al Rue
Nei termini stabiliti la Confesercenti ha
presentato anche le proprie osservazioni alla variante al Rue approvata in prima
adozione dal Consiglio Comunale. Osservazioni su 5 temi di rilievo per le categorie
associate tra cui la moratoria per 10 anni
a nuove grandi strutture commerciali e
la possibilità di ampliare la superficie di
vendita per negozi e bar nel forese e negli
esercizi polifunzionali.
#InCucinaMiDiletto è il photocontest
ideato dalla community Ristoranti
Ravenna e Confesercenti Ravenna
per testare le capacità culinarie e
fotografiche dei romagnoli…che a
quanto pare se la cavano egregiamente!
Il luogo della disfida in questa prima
fase è stato Instagram: di sicuro il
social network più popolare per condividere i propri scatti e raggrupparli
in album fotografici online co-prodotti
da più utenti che semplicemente inseriscono la stessa descrizione preceduta da #.
Su Instagram si sono contate oltre
400 fotografie taggate #InCucinaMiDiletto. Dai piatti tipici romagnoli
ai classici rivisitati, passando per la
cucina fusion: scopriamo che i cuochi amatoriali della nostra città hanno
una passione smodata per i primi e
Alcuni dei piatti in concorso, scelti casualmente su instagram fra tutti quelli
che si mettono alla prova soprattutto
partecipanti.
con i piatti di pesce, ma le vere chicche sono gli impiattamenti meticolosi dei dessert
in questo caso è dimostrata la potenza del food
(categoria nella quale è il buon gusto femminile
sul web da blog e la innata mania di italiani e non
a vincere).
solo di fotografare piatti e condividerli sui propri
“Per noi questo non è solo un gioco, infatti coinsocial prima di gustarli, pensiamo che anche il
volgendo direttamente i nostri concittadini in
menù dei ristoranti possa essere il risultato di una
questo confronto coi fornelli domestici, possiaco-creazione. D’altra parte questo si è sempre
mo ricevere informazioni utili su come cambiano
fatto: il miglior cuoco o ristoratore è sempre stato
i loro gusti e consumi” dichiara Danilo Marchiani
quello che si siede col proprio cliente e mette in
presidente provinciale Fiepet Confesercenti.
discussione i propri piatti”.
“Siamo un territorio che a tavola è molto legato
C’era tempo fino al 31 di ottobre per testare le
alle tradizioni, ma allo stesso tempo la Romagna è
proprie capacità culinarie e fotografiche. Le foto
luogo dove i ristoratori con dinamismo e passione
selezionate comporranno i menù di serate spehanno sempre influenzato la dieta e lanciato nuovi
ciali nei ristoranti di Ravenna dove si deciderà,
trend” aggiunge Giacomo Costantini coordinatoquesta volta col gusto dei commensali che sare Fiepet Confesercenti “in questo momento più
ranno chiamati a votare, chi si merita il titolo di
che mai, grazie anche alla cucina mainstream ed
Imperatore di ristorantiravenna.org
Sulle vetrine infopoint
Nei giorni scorsi Città Digitale srl ha presentato all’Associazione il proprio progetto di circuiti informativi in città
(già attivo a Ravenna in 5 punti, uno a Milano Marittima
e in altre 12 città) unitamente ad una convenzione per i
soci interessati e che volessero utilizzare il progetto. Città
Digitale progetta e realizza soluzioni di comunicazione
interattiva attraverso sistemi dotati di tecnologia touch
screen di ultima generazione: Tecnologia posizionata
internamente a qualsiasi tipo di superficie vetrata, la trasformano in un vero e proprio grande tablet in grado di
fornire tutti i giorni a tutte le ore informazioni istituzionali
e commerciali, news, immagini, filmati, percorsi geolocalizzati, orari, QR e qualsiasi altro tipo di contenuto.
Tutte le informazioni sono consultabili dall’esterno semplicemente con il tocco di un dito.
Bene l’operazione
della Guardia di
Finanza sull’illegalità
La Confesercenti Provinciale di Ravenna esprime
pubblicamente il proprio ringraziamento per la brillante e importante operazione condotta a Cervia
dalla Guardia di Finanza del nostro territorio, contro un’attività illecita che oltre a sottrarre risorse al
welfare e al fisco agiva in concorrenza nei confronti
delle attività regolari. Un messaggio forte anche per
chi opera nell’illegalità. E’ questa la strada giusta e
su cui continuare per limitare il fenomeno crescente
delle attività illegali nella nostra realtà economica
e produttiva.
La Confesercenti promuove per
Giovedì 17 dicembre
alle ore 15.00 a Faenza
presso la Sala Bigari - Residenza
Comunale - in Piazza de Popolo 31
un Focus Provinciale su
Non-imprenditorialità – Temporaneità
- Regimi agevolati - Home Restaurant
Tutto regolare ?????
NO alla concorrenza sleale
SI’ alle regole e alla qualità
Presiede e introduce: Valter Dal Borgo
Presidente Confesercenti Faenza
Sarà presentata un’indagine sul fenomeno
Intervengono: Dott.ssa Paola Castellini
Responsabile Servizio Programmazione
Distribuzione Commerciale della
Regione Emilia Romagna
La normativa di riferimento in ordine
alle somministrazioni temporanee
di alimenti e bevande
Disposizioni regolamentari a carico dei
Comuni (modifiche alla L.R14/2003)
Col. Marco Lainati Comandante Provinciale
Guardia di Finanza di Ravenna
Home Restaurant: normative e controlli
Convenzione Confesercenti – Città Digitale srl
Dal momento che questa tecnologia fornisce opportunità di comunicazioni aziendali l’Associazione nel complimentarsi con i soci di Città digitale (di cui due di Ravenna)
ha convenuto una convenzione per i soci da divulgare
attraverso i propri strumenti informativi.
I sistemi di Città Digitale consentono di ricercare e trovare
informazioni turistiche, istituzionali e commerciali 24 ore
su 24, 7 giorni su 7, in 6 lingue. Basta un semplice tocco
per avere le news locali e nazionali, o per consultare gli
orari di apertura degli uffici comunali e tracciare il percorso per arrivarci o ancora per prenotare un ristorante
o un hotel, per conoscere un negozio.
Si tratta quindi di un sistema capace di “rivitalizzare” la
città, dandogli sempre più un ruolo da protagonista attenta alle esigenze di cittadini e turisti.
Interagendo con gli Info-Point, si ricevono istantaneamente informazioni rilevanti rispetto a tutto ciò che si
trova nei dintorni. Ad esempio, si possono avere notizie
di attualità, esplorare eventi e iniziative, trovare locali e
ristoranti, ricevere offerte e promozioni da attività commerciali che si trovano a pochi passi di distanza ma anche
la posizione e la storia di una chiesa o di un monumento
o le mostre che possiamo visitare.
Di fatto, tutti hanno a disposizione una piattaforma che
dà voce alla città in cui si trovano.
Le aziende associate che sono interessate a partecipare e ad entrare avranno uno sconto del 10% sul
listino dei diversi pacchetti. Per informazioni rivolgersi
presso la Segreteria Confesercenti di Ravenna - tel.
0544.292721, mail: [email protected].
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Ravenna
#InCucinaMiDiletto: oltre 400 foto
per il contest di Confesercenti
Aree Pubbliche & Ambulanti
Sull’abusivismo presentate a Lugo le richieste delle categorie
Il 6 ottobre scorso si è svolto a Lugo un incontro dei Direttivi di ANVA e FIVA (i Sindacati
del commercio su aree pubbliche) con Paola
Neri, la nuova Comandante del Corpo Unico di
Polizia Municipale della Bassa Romagna che,
dopo molti anni di esperienza in veste di vicecomandante, oggi guida la PM.
All’incontro hanno partecipato, insieme ai rappresentanti dei due Sindacati Barbara Montanari e Capelli Gabriella, anche gli operatori dirigenti di ANVA e FIVA per segnalare numerose
problematiche che si manifestano nel mercato
di Lugo e in altre manifestazioni del territorio.
Più precisamente è stato segnalato che si
avverte l’esigenza di un potenziamento della
presenza degli agenti di PM in sede di mercato per garantire il rispetto delle regole. Spesso si riscontrano situazioni problematiche che
potrebbero essere risolte nell’immediatezza,
quando invece le segnalazioni successive non
producono l’effetto atteso. Per questo i Sindacati ANVA e FIVA hanno chiesto che si torni
ad istituire la figura del “Vigile di Mercato” che
possa essere un punto di riferimento certo, riconosciuto, pronto ad intervenire con autorità e
conoscenza tecnica della materia per garantire
la civile convivenza e il rispetto delle regole da
parte di tutti.
È stato chiesto inoltre che sia intensificata l’attività di controllo dei venditori itineranti e dei
produttori agricoli. Nel territorio dell’Unione si
verifica infatti, con preoccupante regolarità, la
presenza di venditori itineranti che spesso sostando oltre il tempo dovuto con modalità di
vendita non idonee. Si sono anche moltiplicati i
cosiddetti “mercati del contadino” e “mercatini
del biologico”. Si tratta ormai di una presenza
importante e organizzata che deve essere oggetto di puntuali controlli, al pari del commercio
su aree pubbliche.
Infine ANVA e FIVA, anche in questa occasione, hanno evidenziato come negli ultimi anni
siano proliferati in tutto il territorio dell’Unione i
cosiddetti mercatini dell’hobbismo, del riuso e
degli artigiani creativi.
Queste manifestazioni hanno, di fatto, dato la
possibilità a numerosi soggetti di esercitare
il commercio su aree pubbliche in assenza di
qualunque tipo di adempimento amministrativo e fiscale creando una dannosa concorrenza
sleale.
Talune di queste manifestazioni sono altamente specializzate tanto da far pensare ad attività
abusive se non addirittura di riciclaggio di cose
rubate.
I Sindacati ANVA e FIVA chiedono che sia incrementata l’efficacia dell’attività di controllo e
di contrasto per mettere in condizioni gli operatori regolari di operare su un piano di equa
concorrenza, a salvaguardia anche dei consumatori e più in generale delle nostre città.
La Comandante, nel prendere atto delle richieste e pur evidenziando le difficoltà dovute alla
carenza di organico, ha già distribuito ai frequentatori del mercato di Lugo i recapiti diretti
del personale che svolge attività di vigilanza
commerciale ed ha invitato le associazioni e gli
operatori a collaborare per rendere produttiva
l’attività di controllo a vantaggio di tutti.
Abusivismo Commerciale e su aree
pubbliche in provincia: la Confesercenti ha
presentato un LIBRO VERDE sul fenomeno
In concomitanza con la presentazione del report nazionale sull’abusivismo in area pubblica,
svoltasi nella Capitale presso la sala stampa di
Montecitorio, anche Confesercenti Ravenna
insieme ad ANVA, il sindacato degli operatori
di commercio su aree pubbliche, ha incontrato
i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della
Camera di Commercio, Istituzioni ed Enti Locali
per illustrare e consegnare il “Libro Verde” sulle
situazioni di abusivismo in area pubblica presenti
in Provincia di Ravenna.
dei produttori agricoli e le manifestazioni di somministrazione temporanea.
Alla presenza del Prefetto e dei massimi vertici
delle Forze dell’Ordine, sono state affrontate le
problematiche relative non solo alla presenza
di operatori non regolari ma anche legate alla
diffusione dei cosiddetti regimi agevolati, come
hobbisti, riusisti, operatori dell’ingegno, mercati
Il “Libro Verde” evidenzia le situazioni abusive
riscontrate dall’Associazione, quelle nuove da
monitorare, come le normative da modificare e
le proposte relative alle azioni di contrasto.
Il testo integrale del Libro Verde è sul sito www.
confesercentiravenna.it.
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Lo stesso quadro normativo risulta essere molto
problematico, con legislazioni vaghe che hanno
lasciato campo libero a forme di commercio sotto
mentite spoglie, creando vere e proprie “caste”
fra chi è sottoposto ad adempimenti normativi e
fiscali pesanti e chi di fatto svolge le medesime
attività senza rendicontazioni e controlli, esentasse.
Social Card: adesione
dei negozi alimentari
da confermare
Nei prossimi giorni sarà quasi certamente rinnovata, stante il suo probabile prolungamento,
la convenzione tra la Confesercenti e i Ministeri
dell’Economia, del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali per l’utilizzo, da parte dei consumatori in possesso, della Carta acquisti nei negozi (del settore alimentare) che hanno aderito.
Pertanto si invitano i negozi che lo avevano già
fatto in questi anni, o altri che volessero farlo, a
valutare l’adesione al circuito (fino ad ora erano
oltre 16.000 i negozi convenzionati in Italia).
Adesione che comporta anche alcuni adempimenti (lettera di adesione, pubblicizzazione e
materiale informativo, vetrofania specifica, impegno a fare condizioni agevolate sull’acquisto
con riconoscimento di benefici pari al 5% degli
acquisti effettuati con la Carta).
Per informazioni e adesioni rivolgersi presso le
sedi dell’Associazione dove è a disposizione il
relativo materiale. Le adesioni devono passare
attraverso la comunicazione al Ministero da parte
dell’Associazione.
Verifiche periodiche di apparecchi e/o
impianti negli ambienti di lavoro
Importanti obblighi per i datori di lavoro
Con l’emanazione del DM 11 Aprile del 2011 e Legge
9 Agosto 2013 n°98 sono state definite le modalità di
effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII
del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81,.
L’OBBLIGO di tali verifiche sulle attrezzature e impianti SPETTA AL DATORE DI LAVORO, mentre rimane
libera la scelta del soggetto verificatore (AUSL o Organismi / Soggetti abilitati).
Tale obbligo consiste nel sottoporre le attrezzature di
lavoro riportate in Allegato VII (D.Lgs. 81/08) a verifiche periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di
conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza, con la
frequenza indicata nel medesimo allegato. La prima
di tali verifiche è effettuata dall’INAIL che vi provvede nel termine di 45 giorni dalla richiesta, decorso
inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi
dei soggetti privati abilitati. Le successive verifiche
sono richieste dal datore di lavoro, a sua libera scelta, ai soggetti privati abilitati o all’Asl. Il Dlgs. 81/08
distingue quindi due tipi di interventi: quelli previsti nel
comma 8 dell’art 71 sono volti ad assicurare il buono
stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza
delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati
da persona competente, quelli previsti nel comma 11
servono come controllo al fine di verificare che il datore di lavoro abbia eseguito tutti i controlli periodici
indicati dal costruttore dell’attrezzatura di lavoro e che
l’attrezzatura sia in buono stato di conservazione e
sicura per all’utilizzo.
Per la mancata richiesta di verifica periodica è prevista
una sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a
1.972,80 euro.
A titolo esemplificativo elenchiamo alcune ATTREZZATURE/IMPIANTI soggetti a verifiche presenti nell’
ALLEGATO VII del D.LGS 81/08:
Attrezzatura
Ascensori e montacarichi da cantieri con cabina/piattaforma guidata verticalmente
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati
a mano, di tipo mobile o trasferibile, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di
impiego quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo
Intervento/periodicità
Verifica annuale
Verifica annuale
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati
a mano, di tipo mobile o trasferibile, con modalità di utilizzo regolare e anno di
fabbricazione non antecedente 10 anni
Verifica biennale
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati
a mano, di tipo mobile o trasferibile, con modalità di utilizzo regolare e anno di
fabbricazione antecedente 10 anni
Verifica annuale
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati
a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali
costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione antecedente
10 anni
Verifica annuale
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg , non azionati
a mano, di tipo dell’aria,
fisso, con modalitàlimitazioni
di utilizzo riscontrabili inal
settori
di impiego e accessibilità:
Qualità
traffico
Verifica biennale
quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione non
antecedente
10
anni
la Confesercenti chiede modifiche al Piano Regionale
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati
a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione
antecedente 10 anni
Verifica biennale
Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati
a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione non
antecedente 10 anni
Verifica triennale
Al riguardo, relativamente a questo importante obbligo, siamo stati informati dal Dipartimento di Sanità
Pubblica che, a breve, inizieranno nel territorio forlivese una serie di controlli ispettivi a campione nelle
aziende di differenti comparti, ad opera di una Unità
Operativa dedicata, nell’ambito di uno specifico pro-
getto di “prevenzione degli infortuni derivanti dall’utilizzo di attrezzature di lavoro”.
Per conoscere tutte le attrezzature e impianti presenti
nell’ALL. VII del D. Lgs. 81/08 e per ogni eventuale
ulteriore delucidazione, è possibile rivolgersi alla nostra Organizzazione (Fabio Lucchi 0543 375701).
Convenzione 2016 per l’acquisto di quotidiani locali
Anche quest’anno la Confesercenti aggiungerà alle tante convenzioni agevolate rivolte ai soci, la
possibilità di acquistare i giornali locali a prezzi vantaggiosi. Nonostante l’aumento diffuso del prezzo
dei quotidiani, i consolidati rapporti fra la Confesercenti e le testate giornalistiche del territorio hanno
consentito di ottenere prezzi e condizioni particolari attraverso la formula del coupon-tagliando da
consegnare direttamente alle edicole per il ritiro del quotidiano. Ricordiamo che un ulteriore e ancora
probabile aumento di prezzo dei quotidiani non verrà applicato ai possessori dei coupon, come è
già successo per gli anni scorsi a vantaggio di chi aveva aderito alla convenzione.
La nuova convenzione è in via di definizione e chi fosse interessato all’acquisto dei coupon, per una
o più testate giornalistiche, può rivolgersi alle sedi Confesercenti del territorio.
E-commerce e couponing:
nuove opportunità per le
imprese grazie all’accordo
Confesercenti – iZOOM.it
È oramai assodato quanto le vendite realizzate
attraverso canali di e-commerce e couponing
siano in costante e forte aumento.
Due modalità di acquisto da parte della clientela, che la nostra Organizzazione vuole trasformare in importanti opportunità per le proprie imprese associate.
È da questa volontà che nasce la partnership
tra Confesercenti nazionale e iZOOM.it, portale di couponing reggiano in continua crescita, che attualmente vanta già 26.000 utenti
attivi con oltre 220.000 coupon scaricati.
Una collaborazione che intende dare la possibilità alle nostre imprese di affiancare ai tradizionali canali di vendita, un nuovo sistema
che permetta di commercializzare il proprio
prodotto tramite Coupon, senza pagare alcuna commissione sul venduto e a condizioni
economiche molto vantaggiose, grazie all’accordo esclusivo, sull’intero territorio nazionale, siglato dalla Confesercenti con iZOOM.it.
La nostra Organizzazione ha scelto iZOOM.
it, un portale innovativo differente dai grandi gruppi di acquisto, che nasce da Input srl,
start-up con sede a Reggio Emilia, dopo che
lo stesso è diventato una case history di successo in Emilia in soli due anni di attività: oltre
220.000 coupon scaricati, più di 700 le attività
che lo hanno utilizzato e un database di consumatori attivi, tra portale e social network, di
26.000 unità. Nelle province emiliane il modello iZOOM.it rappresenta oggi lo standard
di riferimento. Si differenzia, infatti, da tutti gli
altri portali simili, per la grande convenienza
offerta agli esercenti. iZOOM.it non prevede
provvigioni, l’imprenditore incassa tutto e direttamente dall’utente finale all’interno della
sua attività, a fronte di un abbonamento annuale dai costi contenuti, frutto dell’accordo
suddetto.
Con iZOOM.it il cliente finale non acquista
online ma direttamente dal negoziante che
percepisce subito il pagamento, senza provvigioni da destinare alla piattaforma. Un meccanismo semplice ed efficace che ha portato
il portale ad essere un modello di riferimento
e in costante crescita, grazie anche alla spinta
delle stesse attività che lo utilizzano.
Spinta che vorremmo diventasse occasione
di sviluppo per le imprese del territorio anche
grazie all’accordo voluto dalla nostra Organizzazione.
A tal proposito, invitiamo tutti coloro che desiderassero cogliere questa importante opportunità imprenditoriale a contattare la propria
sede Confesercenti dove un consulente dedicato sarà a vostra disposizione per tutte le
delucidazioni del caso e la relativa adesione
al portale.
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Pubblichiamo di seguito, integralmente, il documento prodotto dalle associazioni
provinciali Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti e Confindustria di
Ravenna in merito ai nuovi assetti della Camera di Commercio della Romagna
segue dalla prima pagina
Legge di stabilità…
di salvaguardia per il 2016 (che avrebbero comportato
aumenti di accise e IVA) così come l’intervento di conferma sul bonus di 80 euro e l’innalzamento del tetto
sul cash da 1.000 a 3.000 euro su cui si è aperta una
discussione stucchevole come se la lotta all’evasione
e alle mafie dipendesse da questo. Bene la revisione
del regime forfettario e dell’Ires come l’aumento della
franchigia Irap. Manca però un sostegno a favore delle attività cosiddette di vicinato: la desertificazione di
locali commerciali e pubblici esercizi continua ad avanzare nelle nostre città, e ci attendiamo interventi mirati
anche sulle locazioni commerciali. Va favorito anche il
processo di digitalizzazione delle PMI in genere.
Così come sulla flessibilità previdenziale si potrebbe e
dovrebbe fare qualcosa di più: il part time non basta e
potrebbe trasformarsi in un aggravio per le imprese.
La nostra idea è di introdurre a livello di contratto di
settore meccanismi per la staffetta generazionale, a
costo irrisorio per lo Stato, che diano anche un impulso
all’occupazione giovanile.
Il governo punta tutto sulla riduzione delle tasse con
la manovra sull’abolizione dell’IMU per la prima casa
e della Tasi per ridurre dal 44,2 al 42,4 la pressione
fiscale. Circa due punti in meno poggiando nel contempo su una crescita del PIL maggiore (da vedere nei
fatti). Ma in fatto di immobili la Legge di stabilità, ora
al vaglio del Parlamento, prolunga i bonus fiscali del
50% sulle ristrutturazioni che salgono al 65% quando
l’intervento attiva un risparmio energetico. Importanti
sono gli sconti sull’acquisto di mobili se si hanno lavori
in casa.
È comunque una legge di stabilità che potrebbe sostenere la ripresa: l’auspicio è che possa essere ulteriormente migliorata. La politica ci deve ascoltare di più!
Abbiamo presentato le nostre proposte al Governo e
al Parlamento noi e come sistemi associativi di Rete
Imprese, ma anche ai Parlamentari locali affinché ce
le sostengano nelle sedi parlamentari.
Se non si riduce la pressione fiscale che, va ricordato,
in Italia è tra le più alte al mondo, è quasi impossibile parlare di crescita. La strada intrapresa va nella
giusta direzione (anche in funzione della rianimazione
del mercato interno che è sempre stato il volano principale di ripartenza di ogni economia in difficoltà) ma
bisogna fare di più anche per le piccole imprese così
come bisogna avere più coraggio nel taglio e nella riduzione della spesa pubblica improduttiva, condizione
per individuare nuove risorse per procedere ad una
generalizzata riduzione dell’IRPEF.
Cesena Forlì Ravenna
Assofioristi Confesercenti si aggiudica il primo premio del
concorso di arte floreale Flora Trade Show alla Fiera di Rimini
Si è svolto alla Fiera di Rimini il concorso nazionale
dedicato all’arte floreale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Piante e Fiori d’Italia e con le
principali scuole nazionali per fioristi (Assofioristi, Laboratorio Idee, Scultura Fiori, Pianeta Fiore, Le mani
parlano) coordinate dalla Guida “I
Fioristi Italiani”. Tanti i professionisti
del settore che si sono cimentati
con il tema della gara, il “Barocco
per cinque sensi”: ad aggiudicarsi
il premio sono state le partecipanti
di Assofioristi-Confesercenti Marta Romito, di Lecce, Maria Letizia
Zambelli, di Cesena e Silvia Marchi,
di Castel S. Pietro Terme, coadiuvate dagli insegnanti della scuola
Gavino Casu e Marco Tosi. Il tutto
con la supervisione della direttrice
organizzativa di Assofioristi Confesercenti, Luisa Pieri.
La squadra ha realizzato 3 grandi
cornici alle quali sono state appli-
VIII
8
cate oltre 1.000 fialette in vetro che sono servite per
immergere i fiori. Si è ricreato uno spazio espositivo
con grandi quadri utili a sottolineare l’opulenza, ricchezza e teatralità del periodo barocco, attualizzandolo
con l’inserimento di dettagli contemporanei, tavolini
e sedie in plexiglass dove si sono
seduti i giurati per assaggiare il dessert. I giurati sono diventati così i
soggetti viventi dei grandi quadri.
La squadra di lavoro è stata la prima
classificata per il miglior allestimento floreale a tema e prima assoluta
nella classifica che prevedeva l’abbinamento tra fiori e cibo, la novità
introdotta quest’anno. La giovane
pasticcera Lucia Tabarrini (Pasticceria Patrizia) ha proposto il suo
dessert “nero” per accompagnare
la decorazione floreale ideata dalla
scuola Assofioristi-Confesercenti
e il binomio si è dimostrato vincente
per l’originalità e la creatività.
4
n.
Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese
Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004
Autorizzazione del tribunale
di Ravenna n. 1226/2004­­­­­
Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701
Direttore Responsabile Giancarlo Corzani
Recapito Confesercenti Ravenna
Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711
Recapito Confesercenti Cesena
Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601
Stampa Full Print Ravenna
Hanno collaborato a questo numero:
da Ravenna Roberto Lucchi, Barbara Montanari,
Riccardo Ricci Petitoni, Giacomo Costantini,
Chiara Venturi e Andrea Casadei Dalla Chiesa;
da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi;
da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi,
Lores Frignani, Stefania Bartoletti.
Chiuso in tipografia venerdì 26 novembre 2015