n. 4 - novembre 2015 - Confesercenti Ravenna
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n. 4 - novembre 2015 - Confesercenti Ravenna
4 Novembre 2015 - Numero 4- Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna Cesena Forlì Ravenna n. “Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla” Luigi Pirandello Tradita ancora una volta la Romagna C’è chi ostacola la fusione delle Camere di Commercio Romagnole Allorché l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha deliberato la Legge di riordino istituzionale, dando il via libera alla creazione delle Aree Vaste, in molti hanno visto schiudersi, finalmente, la possibilità di dare corpo ad un forte polo socio-economico romagnolo, impostato su una nuova visione unitaria tra i territori ravennate, forlivese, cesenate e riminese. Usando ancora una volta le già citate parole del Sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, da subito propugnatore di un progetto di sviluppo unitario, “si potrebbe aprire, a breve, un orizzonte in cui costruire assieme, attraverso un patto federativo, il futuro della Romagna”. Il Primo cittadino cesenate ha sollecitato direttamente il mondo dell’economia ad avere un ruolo attivo in questa fase di costruzione istituzionale, che dovrebbe chiudersi entro fine anno, indicando i cinque settori prioritari su cui impegnarsi: 1) Le politiche delle infrastrutture, dall’alta velocità alla E45; 2) Le strategie urbanistiche, imperniate su un modello di sviluppo a consumo zero del territorio; 3) Una gestione unitaria della promozione e della crescita del settore turistico; 4) L’esercizio congiunto, da parte delle pubbliche amministrazioni, di pratiche radicali di semplificazione amministrativa, avvalendosi al meglio delle più moderne tecnologie. 5) Le scelte fondamentali legate alla tassazione locale. Dal momento che sono obiettivi nostri da tempo, nessuna difficoltà, da parte del sistema romagnolo della Confesercenti, a sottoscrivere fin dal primo momento, le premesse di questo percorso e le finalità. Poiché, nello stesso periodo di tempo, si è concretizzata la magica congiunzione astrale dell’urgente ricomposizione del sistema delle Camere di Commercio, in parte autodeterminata, ma soprattutto stimolata con durezza dal Governo Renzi, è parsa aprirsi una strada larga e logicamente praticabile, lungo la quale poter finalmente ridisegnare un quadro territoriale unitario. Una dimensione, l’Area Vasta, che si sostituisce alle Provincie e incardinandosi con il sistema delle Camere di Commercio di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, da vita, finalmente, ad una Romagna governabile e compattata. Le tre Camere di Commercio, così come previsto dalla normativa vigente, si possono fondere in una unica Camera di Commercio della Romagna, il tutto a beneficio di una comunità che, dell’essere romagnoli, ha fatto un potente fattore distintivo, positivo e mai discriminante. Tutto talmente logico e sensato da sembrare scontato, se non che, ancora una volta, per l’ennesima volta, in modo stucchevole è emersa la scarsa lungimiranza di certi gruppi dirigenti di questo territorio, il loro ancoraggio a schemi superati e del passato. Spesso, purtroppo, anche in questa parte del Paese, si scopre l’esistenza di un muro difficile da scalare, in grado di bloccare il cammino del buon senso, di piegare l’interesse comune all’interesse particolare. Il muro, che attraversa per intero il nostro costume sociale, è composto da una classe dirigente scelta, in buona parte, non con criteri meritocratici, ma per la capacità di fare rete e di essere particolarmente dotata nel farsi beffe dei propri interlocutori. In questo contesto, la cronica incapacità del sistema camerale di comunicare le molte utilità messe in campo a sostegno dell’economia reale delle nostre comunità, fa sì che la sorte delle Camere di Commercio, venga valutata con indifferenza dalla maggior parte dei nostri imprenditori e lasciata agli ultimi posti delle questioni a cui dar importanza ed a cui prestare attenzione, concedendo così ampi spazi d’azione a quanti invece sono assai attenti nel capirne l’incidenza ed il valore. Si tratta di un errore non grave, ma gravissimo, poiché le Camere di Commercio sono oggi l’unica istituzione in cui i rappresentanti delle Associazioni di categoria possono esprimere con forza la loro volontà ed incidere nella realtà economica delle nostre comunità, non solo nei servizi resi ma, ad esempio, decidendo le politiche di sostegno ai Confidi, per il credito alle piccole e medie imprese, oppure attraverso la presenza nelle società partecipate, che determinano fasi importanti dello sviluppo territoriale. Ciò detto, ci si deve chiedere come sarà possibile recuperare l’evidente gap esistente tra il ruolo delle Camere di Commercio e la loro inutilità percepita tra gli imprenditori, quando, come in questo caso, capita una circostanza di valore eccezionale per esaltarne il valore e le funzioni positive e succede che, anziché muoversi con lineare logicità, i rappresentati delle Associazioni di categoria producono una decisione a dir poco bizantina, se non addirittura incomprensibile. segue a pag. 3 In ultima pagina pubblichiamo integralmente il testo del documento prodotto dalle Associazioni provinciali Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti e Confindustria di Ravenna in merito ai nuovi assetti della Camera di Commercio della Romagna Legge di stabilità: bene il cambio di passo sul fisco, ma bisogna fare di più per le piccole imprese “Ci piace l’Italia con segno più, ma per tutti. Se è vero che non ci sono fregature, come dice il Presidente del Consiglio, non possiamo che essere soddisfatti dei numeri della Legge di Stabilità per il 2016 con l’auspicio che vada oltre. Bisognerà aspettare di esaminare il testo finale che uscirà dal Parlamento prima di dare un giudizio definitivo viste le spinte che provengono da più parti. Intanto, però, l’impressione è che sia una manovra espansiva, che fa un passo avanti nella direzione da noi auspicata. Per Confesercenti c’è un punto discriminante. Rimane infatti da colmare il gap tra grandi e piccole imprese: si fa molto a favore delle prime e decisamente meno per le seconde come i “superammortamenti” (cioè la possibilità di scontare il 140% di quanto investito in macchinari). Il taglio dell’IRES, infatti, andrà solo alle imprese più strutturate, circa il 12% del totale. I restanti quattro milioni di piccole e medie attività dovranno attendere il 2017 per avere il primo ‘sconto’ fiscale attraverso la riduzione dell’Irpef. Bene (e non era scontata ed era la prima istanza sollevata dalle categorie) la sterilizzazione delle clausole segue a pag. 8 1 Festeggiati i 50 di attività di Iride Mambelli con un riconoscimento anche dal sindaco di Forlì La Ricetta RISTORANTE BUGIARDINO DI MASSA LOMBARDA TORTELLI DI PATATA CON GUANCIALE E FORMAGGIO DI FOSSA Per avviare un’impresa di successo occorrono professionalità, creatività, coraggio e fiducia in se stessi; questo oggi come cinquant’anni fa. Proprio queste caratteristiche sono state le basi per l’avvio ed il successo del negozio di Iride Mambelli. Come tante donne della sua generazione, da bambina, imparò a cucire e ricamare partendo dal semplice sottopunto, sotto la supervisione di una sarta esperta e poi piano piano realizzando lavori sempre più complessi. Intanto imparava anche a conoscere la qualità dei tessuti e dei filati, le loro proprietà e caratteristiche. A vent’anni ottenne il primo impegnativo lavoro di ricamo: un intero corredo nuziale tutto ricamato a mano. Per l’occasione doveva procurarsi tessuti e filati di particolare pregio che, in quegli anni, si potevano reperire solo nell’unico negozio specializzato di Forlì: il famosissimo “Francia”. Fu amore a prima vista: quel negozio, per Iride, era un sogno. Decise che era quello che lei avrebbe voluto realizzare. Fu proprio il “Francia” che la sostenne e la consigliò. Finalmente il 5 maggio del 1965, a ventun anni, inaugurò il “suo” negozio. Da quel giorno il negozio ha sempre continuato la sua attività, superando come tutte le imprese commerciali, le grandi difficoltà che negli anni hanno attraversato il mondo del commercio. I cambiamenti degli stili di vita e la concorrenza di altre forme di distribuzione sono stati superati con la capacità, che Iride ha sempre avuto, di cogliere i bisogni e le necessità della clientela. I suoi clienti hanno sempre ricambiato l’affetto e la disponibilità che Iride sapeva esprimere loro. Partita da sola ha, poi, avuto il sostegno di tutta la famiglia, prima il marito Cimatti Igino (abituale frequentatore dei nostri Uffici Confesercenti perché delegato a seguire la contabilità aziendale) e poi dei figli, Patrizia, Maurizio ed Elisa. Tutti hanno dato il loro contributo perché l’avventura di Iride diventasse una bellissima storia di successo. Quest’anno Iride ha celebrato il cinquantesimo anniversario dell’apertura del suo negozio e nell’occasione ha avuto il riconoscimento del Sindaco di Forlì che ha espresso un encomio per la sua dedizione al lavoro. Credo che potranno esserci ulteriori riconoscimenti ufficiali, ma fra gli altri, vuole esserci, prima di tutto quello della nostra Associazione perché la storia di Iride Mambelli sia di esempio e di sostegno a tutti coloro che vogliono avviare una nuova attività e a coloro che, nelle difficoltà attuali, sono tentati di mollare. Ingredienti per 4 persone Per il ripieno: 800 gr. di patate, 100 gr. di parmigiano reggiano, 200 gr. di crescenza, sale q.b., noce moscata q.b. Per la pasta e il condimento: 400 gr. di farina bianca, 3 uova, 100 gr. di guanciale, 100 gr. di formaggio di fossa. Preparazione: lessare le patate con la buccia per 40 minuti, pelarle e schiacciarle con uno schiacciapatate. Aggiungere il parmigiano grattugiato, la crescenza, il sale e la noce moscata, amalgamando il tutto. Preparare la sfoglia con uova e farina per ottenere un impasto liscio e sodo. Stendere una sfoglia sottile, ritagliare tanti rettangoli e porre al centro un mucchietto di ripieno. Ripiegate poi i rettangoli e sigillateli con una forchetta. Per il condimento far soffriggere in una padella antiaderente il guanciale tagliato a striscioline. Cuocere i tortelli in acqua salata, scolarli e unirli al guanciale, saltarli aggiungendo un po’ d’acqua di cottura. Servite i tortelli aggiungendo un po’ di scaglie di formaggio di fossa. Imprese innovative Lune Buone: da Faenza la verdura e la frutta online Lune Buone è un progetto nato a Faenza nel 2013 dallo spirito imprenditoriale e dalla passione di Marco Cattani per la campagna e la genuinità dei prodotti della terra, con lo scopo di dar vita nel territorio romagnolo a una filiera agricola corta, indipendente ed autonoma, attraverso cui frutta e verdura coltivati in modo biologico ed artigianale, vengono raccolti ogni giorno e portati freschissimi direttamente ai clienti. L’idea di Marco ha subito trovato la condivisione di Matteo Fantinelli, imprenditore del settore della comunicazione e della promozione. Un negozio quindi di prodotti stagionali, biologici e a chilometro zero, ma un negozio di frutta e verdura on line. L’innovatività del progetto sta infatti nel canale di 2 acquisto, che avviene esclusivamente on line attraverso il portale www.lunebuone.it e nelle modalità di consegna della merce, che avviene a domicilio. Il cliente ordina on line la sua cesta di frutta e verdura, selezionando i prodotti da richiedere e il quantitativo (ceste da 3, 5, 7,5 e 10 kg). La cesta viene poi confezionata con frutta e verdura raccolte in giornata da produttori locali e consegnata a domicilio il giorno concordato, con consegne settimanali, ogni 15 giorni, una volta al mese o anche una tantum. L’idea imprenditoriale ha fin da subito raccolto interesse e il favore della clientela attenta alla genuinità e bontà del cibo, approfittando inoltre di un servizio puntuale a domicilio. In breve tempo l’azienda si è sviluppata anche territorialmente poiché oggi Lune Buone consegna fino a Bologna e Rimini, oltre che nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Tradizione e innovazione si coniugano perfettamente in questo progetto che oggi si rivolge anche a mense, asili, scuole materne e si arricchisce anche nella gamma proposta di prodotti. Il sito web dell’azienda è continuamente aggiornato, così come il blog e la pagina Facebook, che contengono ricette e consigli per una buona alimentazione e il migliore utilizzo della materia prima alimentare. Se amate i gusti sani e genuini della cucina romagnola, o la tipica pasta fatta in casa, e la tranquillità dell’aperta campagna, vi aspettiamo al Bugiardino, via Manzone 3, Massa Lombarda (RA), tel. 0545.970290 – 333.4991431. Chiuso il martedì e aperto solo a cena e la domenica a pranzo. Il locale sorge all’interno di un’antica cascina ristrutturata che conserva gli antichi soffitti ad arco in pietra e i pavimenti in cotto. In questa atmosfera calda e accogliente si possono organizzare feste in occasione di battesimi, matrimoni, comunioni e ogni altro tipo di evento. In estate è inoltre possibile cenare all’aperto sui tavoli in pietra dell’ampio giardino. I punti di forza di questo locale sono il rapporto qualità/prezzo (il coperto è offerto dalla casa) e il ricco menù che spazia dalla pasta tirata al mattarello alle carni cotte alla griglia. Ma non è finita qui. Il menù propone anche ottime pizze. Oltre all’impasto tradizionale, chi lo desidera potrà richiedere una pizza doppio impasto o con la farina di kamut. Il menù si abbina ai vini tipici del territorio. La direzione del locale è affidata all’entusiasmo e alla passione della famiglia Savini. In sala sarete accolti con simpatia e gentilezza da Denis e Francesca. Dalla cucina non perdetevi i gustosi piatti della chef Elisa. Lasciatevi poi tentare dalle specialità del pizzaiolo Davide. Tradita ancora una volta la Romagna segue dalla prima pagina Fare la cosa giusta al momento giusto, in questa fase, significava favorire un percorso di fusione delle Camere di Commercio a dimensione romagnola, finalmente in armonia con un indirizzo istituzionale, quello delle aree vaste. Significava e per noi significa ancora, fare una scelta capace di rafforzare una cabina di regia con evidenti benefici e specifiche ragioni economiche, amministrative, culturali. La responsabilità della mancata attuazione, sinora, di questo percorso, ricade pressoché per intero sul vertice della Camera di Commercio di Ravenna, che da oltre un anno ha sostanzialmente impedito questa logica e motivata soluzione, non tenendo minimamente in conto delle volontà più volte espresse e delle delibere prese dai Consigli Camerali di Forlì Cesena e di Rimini, orientati ad una unica Camera di Commercio della Romagna, continuando a dichiararsi disponibile solo nel voler portare avanti un’ipotesi di fusione a quattro, che oltre alle tre Camere di Commercio romagnole, prevedesse anche l’allargamento alla Camera di Commercio di Ferrara. Ipotesi, peraltro, che non ha avuto alcuna adesione. Tutto questo, senza che, fino ad ora, la Camera di Commercio di Ferrara abbia mai preso una delibera a favore di questa opzione a quattro, mentre, ha esaminato, quali ipotesi, tre possibili opportunità, vale a dire fondersi con Bologna, fondersi con Modena, oppure fondersi con Ravenna…. Il dipanarsi di questa irritante situazione, a meno di evoluzioni straordinarie oramai del tutto improbabili o di interventi governativi, invece assai probabili, ha ora una fase certa: la fusione a dimensione romagnola, si è avviata e interesserà due Camere di Commercio, quella di Forlì Cesena e quella di Rimini, che nel frattempo hanno iniziato il percorso, deliberandola nei rispettivi Consigli Camerali. In stretta relazione, le Confesercenti romagnole, che da tempo, anche attraverso questo periodico, si muovono un modo coeso, hanno, in questi mesi, rappresentato la voce del buon senso e del tangibile sentire comune, cioè un impegno determinato affinché si giungesse alla fusione in una unica Camera di Commercio della Romagna. Lo abbiamo fatto perché ci pareva il modo giusto per creare i presupposti per rappresentare al meglio gli interessi dei nostri imprenditori ed abbiamo inutilmente insistito, perché ci sembrava del tutto logico muoversi assieme, in relazione alla nascente Area Vasta. Ci pareva e ci pare, più stimolante e produttivo darsi degli strumenti a dimensione romagnola, utili a dimostrare la nostra vitalità e la nostra voglia di essere protagonisti della ripartenza, auspicata, dell’economia del nostro Paese. Siamo sicuri che era così che doveva andare, siamo certi che così sarebbe andata se a decidere fossero stati i piccoli e medi imprenditori romagnoli. Non crediamo ai miracoli, ma al fatto che spesso, non sempre, nella mente della maggior parte degli uomini, si riaccende la luce della ragione, per cui confidiamo nella riapertura di un tavolo comune che recuperi questa opportunità in corsa, ciò anche a seguito dell’iniziativa congiunta assunta da alcune Associazioni, tra cui la nostra, di cui diamo conto a parte nel giornale. Successo per il festival del Cibo di Strada-Saporìe Grande afflusso di buongustai nonostante la pioggia del venerdì e del tempo incerto della prima parte della giornata di domenica L’edizione 2015 del Festival del Cibo di Strada-Saporìe è stata segnata dal successo di partecipazione di tantissimi buongustai che non si sono voluti perdere la kermesse gastronomica, nonostante la pioggia del venerdì e del tempo incerto della domenica. Difficile fare una stima esatta ma si può calcolare che siano state oltre 60mila le persone che non si sono perse l’occasione di gustare i cibi di strada accuratamente selezionati e provenienti da molte regioni d’Italia: un ghiotto appuntamento, nella città del Festival Internazionale del Cibo di Strada, che qui si tiene dall’anno 2000, nella sua forma originale ed unica, che conta ormai numerosissimi tentativi di imitazione. Il Festival si è tenuto nel centro storico di Cesena, in Piazza della Libertà, e di fianco e di fronte al Duomo c’era l’area dedicata agli Street Food Truck. Quest’anno protagonisti sono stati i cibi di strada dell’Italia del Centro-Sud che sono stati presi letteralmente d’assalto (alcuni cibi, come i pasticciotti di Galatina e il lampredotto fiorentino, non si trovavano più già nel pomeriggio di domenica. Anche i cannoli siciliani di Palermo sono finiti nella prima serata domenicale). Si sono difesi molto bene gli arrosticini e la porchetta con le mandorle abruzzesi, il panino con salsiccia molisana e i cavatelli con ventricina di Montenero di Bisaccia, dal Molise, le olive, il fritto misto all’ascolana e i maccheroncini di Campofilone, dalle Marche. Molto apprezzati anche la torta al testo con porchetta e con salumi perugina, il classico pani ca’ meusa, le arancine, il cous cous, il pitone messinese, dalla Sicilia. Gustatissimi anche la vera pizza napoletana, il mangiamaccheroni e il fritto misto di strada napoletani assieme agli gnumereddi, le bombette, i panzerotti pugliesi. I cibi messi a confronto della nostra regione sono stati richiestissimi, a cominciare da piadina e tortelli alla lastra romagnoli, tigelle, borlenghi e torta fritta emiliani senza nulla togliere alla focaccia e alla farinata liguri molto apprezzate. Molto successo anche per la Street Food Truck Area, di fianco e di fronte al Duomo, con cibi di strada proposti da caratteristici furgoni (Marco Cavallucci per Casa Spadoni-Cinema Divino, Il Fuorgoncino, Beestrò e Cantinaza-Amarissimo Street Food Truck). Al centro dell’attenzione anche la Cucina di Strada dei cuochi di “Tipico a Tavola” (ristorante Al Deserto e La Bottega del Felix). E anche alcuni ristoranti della città hanno preparato cibi di strada nei propri locali. Degno di nota anche Il Magazzino dei Caffè del Mondo, e lo spazio Averna Gustopieno Tour, con l’autentico amaro siciliano con degustazioni e simpatici giochi di abilità. Durante il Festival il Club Amici del Toscano ha organizzato apprezzati laboratori gratuiti di degustazione sui sigari italiani. Il Festival del Cibo di Strada-Saporìe è organizzato da Confesercenti Cesenate, Slow Food Cesena e Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes in collaborazione con Comune di Cesena, Zona A. Confesercenti Emilia-Romagna, Tipico a Tavola, Fiesa, Fiepet, Averna, Banca di Cesena, Centrale del Latte di Cesena, Bia Cous Cous, Atr, Touring Club Italiano, Associazione Noi con Loro, Radio Bruno, Matilde Studio, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, della Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Il Festival aiuta la sostenibilità ambientale grazie a PieriGroup, Eco Zema e Mater B. Tassa di soggiorno: dal 2016 sarà da pagare anche a Cervia Che dire, il Sindaco di Cervia, dopo averla negata durante la campagna elettorale che lo ha eletto, ha aspettato qualche mese e poi, con una giravolta degna di un saltimbanco e, con faccia di bronzo, ha deciso di introdurla dal 2016. Assohotel, come e insieme a Confesercenti, si sono sgolate nell’affermare la contrarietà rispetto all’introduzione della Tassa Antiturismo per eccellenza, ma non c’è stato nulla da fare. Il Sindaco ha i numeri e l’arroganza per decidere quello che vuole, evitando concertazioni degne di questo nome e anche per valutare alternative, come avevamo proposto, insieme ai colleghi di Federalberghi. Di fronte quindi ad una decisione calata dall’alto, abbiamo cercato di portare a casa il miglior risultato possibile, non tanto per la categoria, ma per la città e ciò che deve saltare fuori, come risultato, da questa importante mole di denaro che, per 4 anni dovrebbe dare circa 10 milioni di euro. Abbiamo chiesto ed ottenuto che nel regolamento che gestirà la tassa, venisse espressamente introdotto un articolo (articolo 8 – interventi da finanziare) che prevedesse come gli introiti debbano essere utilizzati per investimenti e interventi a favore dell’economia turistica. Non era certo scontato, questo importante risultato poiché la tentazione dei Sindaci, come avviene nella quasi totalità dei casi, è di utilizzare le risorse incassate dalla tassa di soggiorno, per ripianare i bilanci, dimostrando di essere incapaci nel gestire le casse comunali. Sempre nell’articolo del regolamento, viene espressamente citato come la spesa delle risorse incassate venga concertata con le associazioni di categoria, stabilendo anche l’elenco delle opere ed azioni turistiche da finanziare. A maggiore garanzia, del come e dove verranno spesi, viene anche previsto che sia un capitolo di bilancio vincolato agli impieghi stabiliti da un’apposita delibera di giunta. Quindi, per una cosa che non ci piace per nulla abbiamo almeno definito nel dettaglio sia la fase del dove li spendo sia il controllo. Con questa politica un po’ spregiudicata e arrogante era il massimo che si poteva fare. Ovviamente, dal momento della sua istituzione nazionale non è mai stato emanato il regolamento attuativo dal ministero, che avrebbe sicuramente evitato certe differenze fra i territori che poi la applicavano. Regolamento sollecitato dalla Confesercenti in una recente iniziativa a Rimini al TTG. Avremo modo ora, di fare un lavoro di comunicazione, nei confronti dei turisti per renderli “partecipi” della sua introduzione, informandoli dove verranno investiti i loro soldi, ringraziarli per aver contribuito al miglioramento delle condizioni della città e anche chiedendogli consigli su quali nuovi servizi si aspettano. 3 Ravenna Lugo: utile e partecipato incontro su sicurezza e legalità da vivere tutti i giorni Presentati i risultati del questionario ai Soci Martedì 20 ottobre si è svolto presso la sala Convegni del Carmine l’incontro con le aziende promosso dalla Confesercenti sull’importante tema della sicurezza, legalità e usura. Hanno partecipato tutte le rappresentanze delle forze dell’ordine locali e provinciali, i Sindaci di Lugo e Sant’Agata sul Santerno, oltre ai rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Luca Piovaccari e Daniele Bassi (intervenuti) e le Associazioni di categoria del territorio. Sono intervenuti il Presidente di zona dell’Associazione Giacomo Melandri e il Presidente regionale della Confesercenti Roberto Manzoni che ha aperto l’incontro con una dettagliata relazione sul fenomeno e sulle iniziative dell’Associazione presentando al termine i risultati dell’indagine campione svolta su 150 operatori su questi temi. Il procuratore Capo Alessandro Mancini ha svolto un approfondito intervento sui temi dell’usura e del riciclaggio, richiamando sia gli aspetti legislativi che concreti sulle manifestazioni dei due fenomeni anche attraverso esempi sulle forme presenti nel territorio, come sulle correlazioni esistenti. Forte la sottolineatura “la legalità non si proclama, bisogna viverla tutti i giorni e deve far prevalere l’etica della responsabilità”. Da parte sua, il Prefetto Francesco Russo sottolineando l’importanza delle iniziative promosse dalla Confesercenti e il valore della collaborazione con i sistemi associativi ha evidenziato le attività svolte dal coordinamento delle forze dell’ordine sia sul tema sicurezza sia sui furti e sull’abusivismo. Molto forte l’invito rivolto agli operatori e cittadini a segnalare qualsiasi situazione sospetta, anche dai semplici episodi anomali, assicurando la massima attenzione da parte delle Autorità locali. Il Sindaco Daniele Bassi (Referente delle politiche per la sicurezza dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna) ha ripreso le tematiche invitando le istituzioni ad ogni livello, le forze dell’ordine, la magistratura e le parti sociali a qualificare la diffusione della conoscenza del fenomeno. Rispetto delle regole da parte di imprese e cittadini, uniti alla trasparenza amministrativa devono riportare e aumentare il senso di fiducia, combattendo la sensazione di insicurezza con gradualità e costanza. Dopo alcune testimonianze da parte degli operatori commerciali presenti in sala che rimarcavano l’esigenza di avere leggi maggiormente severe che garantiscano la certezza della pena, l’incontro si è chiuso con l’invito al massimo contrasto a tutte le forme dell’illegalità. Risultanza del questionario Sul campione di questionari raccolto a livello provinciale il 65% proviene dalla zona di Lugo, il 73% da operatori del commercio, il 15% da pubblici esercizi e turistici, il 12% da operatori dei servizi. In tema di percezione di sicurezza, la metà esatta ritiene che le attività criminali e illecite siano aumentate, il 28% molto aumentate, il 17% rimaste uguali, il 5% diminuite. Con riferimento alla minaccia per la sicurezza delle attività e della zona in cui si opera, in ordine di importanza al primo posto tra le risposte i delinquenti comuni, a seguire nomadi e zingari. Quote significative anche per spacciatori di droga e per fasce di immigrazione. Tra chi ha risposto circa l’essere stato vittima di reati, il 43% è stato vittima di furto, il 10% di truffe, il 7% di frodi informatiche, il 3% di minacce. Per tanta parte episodi e fatti denunciati (75%). Il 40% ha adottato sistemi di allarme e videosorveglianza, il 29% polizze assicurative, il 14% blindature, il 4% collegamenti con le forze di polizia. Il 38% ritiene che la criminalità organizzata si sia ormai radicata anche in provincia e l’11% no, mentre il 42% ritiene ciò solo marginalmente, il 9% non si esprime. E lo sia per il 50% radicata in edilizia, appalti, autotrasporto e traffico di droga, come l’altro 50% lo ritiene anche in altre attività economiche e turistiche. Tra le iniziative ritenute più utili a migliorare la sicurezza e a contrastare la criminalità nel territorio, la più gettonata è certezza della pena e che i delinquenti siano puniti anche per reati di microcriminalità, a seguire l’aumento degli organici e della presenza delle forze di vigilanza, combattere la corruzione e azioni di convincimento per la denuncia di tutti i reati, leggi più chiare per il lavoro di magistratura e forze di polizia, coinvolgere i cittadini nella cultura della legalità. Relativamente al capitolo usura intanto il 60% dei questionari raccolti dice che vi è stata in questi 5 anni una restrizione significativa del credito bancario per A Imola consegnato il premio poetico “La Caravella 2015” al lughese Mario Capucci Domenica 11 ottobre nell’ambito della Festa regionale della FIPAC (il Sindacato dei pensionati aderente a Confesercenti) è stato consegnato al lughese Mario Capucci poeta autodidatta il 1° premio del concorso nazionale di Poesia La Caravella 2015 indetto dal Sindacato, con la poesia “Quando sarò grande” letta dall’autore durante la cerimonia. Hanno consegnato il premio il Direttore Nazionale della FIPAC Lino Busà insieme al Presidente Regionale e Provinciale della Confesercenti Roberto Manzoni Nella foto Capucci con il Direttore Nazionale della FIPAC Lino Busà e il Direttore Regionale della Confesercenti. 4 le p.m.i. Il 7% dice di essere a conoscenza di casi di usura nel territorio, il 70% no. Così come il 32% è venuto a conoscenza di colleghi indebitati che alla fine sono stati costretti a cedere l’attività (qui i motivi possono essere diversi). Circa il perché si fa ricorso all’usura, la gran parte ritiene che sia per crisi dell’azienda, a seguire per pagare le tasse e per problemi familiari. E il 31% ritiene che il fenomeno dell’usura nel territorio in cui opera l’attività sia in aumento, il 54% non lo sa, il 9% dice che è stazionario. Alla domanda sulle poche denunce contro gli usurai (anche da noi) prevalgono: per paura e vergogna e a seguire per inadeguatezza degli aiuti dello Stato, sfiducia nelle istituzioni, sudditanza. Altro dato indicativo in tutti i sensi, e su cui lavorare sodo, alla domanda: nel caso fosse vittima di usura se la sentirebbe di sporgere denuncia alle autorità di polizia? Il 76% risponde sì, il 14% no e il 10% non ha risposto. Ne parlerebbe con l’Associazione l’85%, il 5% no e il 10% non ha risposto. La Legge Antiusura 108 del 1996 non è conosciuta dal 40% dei rispondenti, mentre il 56% ne ha sentito parlare. Come misure da adottare per combattere o limitare l’usura le risposte in grande prevalenza (70%) dice maggiore accesso al credito bancario, a seguire aiuto e assistenza alle vittime, azioni di prevenzione e maggior impegno contro questo reato. Come si evince da queste risposte, che costituiscono comunque uno spaccato di percezione e opinioni, la guardia va tenuta alta e continuamente, per limitare l’insediamento economico, sociale e culturale della criminalità organizzata e non. Le iniziative dell’Associazione, come la forte disponibilità e attenzione di tutte le forze deputate, sono un valido deterrente e antidoto, così come il presidio del territorio, ma su questo serve anche l’impegno di ogni cittadino, anche per le caratteristiche dei fenomeni, a partire dalle segnalazioni e dalle denunce. L’Associazione è a disposizione degli associati anche per gestire le segnalazioni. La Confesercenti poi ha affinato anche strumenti e iniziative: ha consolidato la collaborazione con le forze dell’ordine; ha costituito anche ufficialmente l’associazione SOS Impresa operativa nel territorio per essere sempre più vicina alle imprese vittime di fenomeni di illegalità; ha deciso anche di fronte al fenomeno dei furti e dell’illegalità di svolgere un questionario inchiesta su questi temi tra gli associati per raccogliere percezioni e richieste dalle categorie; l’Associazione poi attraverso l’attivazione di competenze dedicate è attiva per l’applicazione delle procedure sul sovraindebitamento stante la nuova Legge 3/2012 nonché attraverso una rete di sostegno e contrasto alla crisi. Ravenna: presentate le osservazioni alla variante al Rue Nei termini stabiliti la Confesercenti ha presentato anche le proprie osservazioni alla variante al Rue approvata in prima adozione dal Consiglio Comunale. Osservazioni su 5 temi di rilievo per le categorie associate tra cui la moratoria per 10 anni a nuove grandi strutture commerciali e la possibilità di ampliare la superficie di vendita per negozi e bar nel forese e negli esercizi polifunzionali. #InCucinaMiDiletto è il photocontest ideato dalla community Ristoranti Ravenna e Confesercenti Ravenna per testare le capacità culinarie e fotografiche dei romagnoli…che a quanto pare se la cavano egregiamente! Il luogo della disfida in questa prima fase è stato Instagram: di sicuro il social network più popolare per condividere i propri scatti e raggrupparli in album fotografici online co-prodotti da più utenti che semplicemente inseriscono la stessa descrizione preceduta da #. Su Instagram si sono contate oltre 400 fotografie taggate #InCucinaMiDiletto. Dai piatti tipici romagnoli ai classici rivisitati, passando per la cucina fusion: scopriamo che i cuochi amatoriali della nostra città hanno una passione smodata per i primi e Alcuni dei piatti in concorso, scelti casualmente su instagram fra tutti quelli che si mettono alla prova soprattutto partecipanti. con i piatti di pesce, ma le vere chicche sono gli impiattamenti meticolosi dei dessert in questo caso è dimostrata la potenza del food (categoria nella quale è il buon gusto femminile sul web da blog e la innata mania di italiani e non a vincere). solo di fotografare piatti e condividerli sui propri “Per noi questo non è solo un gioco, infatti coinsocial prima di gustarli, pensiamo che anche il volgendo direttamente i nostri concittadini in menù dei ristoranti possa essere il risultato di una questo confronto coi fornelli domestici, possiaco-creazione. D’altra parte questo si è sempre mo ricevere informazioni utili su come cambiano fatto: il miglior cuoco o ristoratore è sempre stato i loro gusti e consumi” dichiara Danilo Marchiani quello che si siede col proprio cliente e mette in presidente provinciale Fiepet Confesercenti. discussione i propri piatti”. “Siamo un territorio che a tavola è molto legato C’era tempo fino al 31 di ottobre per testare le alle tradizioni, ma allo stesso tempo la Romagna è proprie capacità culinarie e fotografiche. Le foto luogo dove i ristoratori con dinamismo e passione selezionate comporranno i menù di serate spehanno sempre influenzato la dieta e lanciato nuovi ciali nei ristoranti di Ravenna dove si deciderà, trend” aggiunge Giacomo Costantini coordinatoquesta volta col gusto dei commensali che sare Fiepet Confesercenti “in questo momento più ranno chiamati a votare, chi si merita il titolo di che mai, grazie anche alla cucina mainstream ed Imperatore di ristorantiravenna.org Sulle vetrine infopoint Nei giorni scorsi Città Digitale srl ha presentato all’Associazione il proprio progetto di circuiti informativi in città (già attivo a Ravenna in 5 punti, uno a Milano Marittima e in altre 12 città) unitamente ad una convenzione per i soci interessati e che volessero utilizzare il progetto. Città Digitale progetta e realizza soluzioni di comunicazione interattiva attraverso sistemi dotati di tecnologia touch screen di ultima generazione: Tecnologia posizionata internamente a qualsiasi tipo di superficie vetrata, la trasformano in un vero e proprio grande tablet in grado di fornire tutti i giorni a tutte le ore informazioni istituzionali e commerciali, news, immagini, filmati, percorsi geolocalizzati, orari, QR e qualsiasi altro tipo di contenuto. Tutte le informazioni sono consultabili dall’esterno semplicemente con il tocco di un dito. Bene l’operazione della Guardia di Finanza sull’illegalità La Confesercenti Provinciale di Ravenna esprime pubblicamente il proprio ringraziamento per la brillante e importante operazione condotta a Cervia dalla Guardia di Finanza del nostro territorio, contro un’attività illecita che oltre a sottrarre risorse al welfare e al fisco agiva in concorrenza nei confronti delle attività regolari. Un messaggio forte anche per chi opera nell’illegalità. E’ questa la strada giusta e su cui continuare per limitare il fenomeno crescente delle attività illegali nella nostra realtà economica e produttiva. La Confesercenti promuove per Giovedì 17 dicembre alle ore 15.00 a Faenza presso la Sala Bigari - Residenza Comunale - in Piazza de Popolo 31 un Focus Provinciale su Non-imprenditorialità – Temporaneità - Regimi agevolati - Home Restaurant Tutto regolare ????? NO alla concorrenza sleale SI’ alle regole e alla qualità Presiede e introduce: Valter Dal Borgo Presidente Confesercenti Faenza Sarà presentata un’indagine sul fenomeno Intervengono: Dott.ssa Paola Castellini Responsabile Servizio Programmazione Distribuzione Commerciale della Regione Emilia Romagna La normativa di riferimento in ordine alle somministrazioni temporanee di alimenti e bevande Disposizioni regolamentari a carico dei Comuni (modifiche alla L.R14/2003) Col. Marco Lainati Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Ravenna Home Restaurant: normative e controlli Convenzione Confesercenti – Città Digitale srl Dal momento che questa tecnologia fornisce opportunità di comunicazioni aziendali l’Associazione nel complimentarsi con i soci di Città digitale (di cui due di Ravenna) ha convenuto una convenzione per i soci da divulgare attraverso i propri strumenti informativi. I sistemi di Città Digitale consentono di ricercare e trovare informazioni turistiche, istituzionali e commerciali 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in 6 lingue. Basta un semplice tocco per avere le news locali e nazionali, o per consultare gli orari di apertura degli uffici comunali e tracciare il percorso per arrivarci o ancora per prenotare un ristorante o un hotel, per conoscere un negozio. Si tratta quindi di un sistema capace di “rivitalizzare” la città, dandogli sempre più un ruolo da protagonista attenta alle esigenze di cittadini e turisti. Interagendo con gli Info-Point, si ricevono istantaneamente informazioni rilevanti rispetto a tutto ciò che si trova nei dintorni. Ad esempio, si possono avere notizie di attualità, esplorare eventi e iniziative, trovare locali e ristoranti, ricevere offerte e promozioni da attività commerciali che si trovano a pochi passi di distanza ma anche la posizione e la storia di una chiesa o di un monumento o le mostre che possiamo visitare. Di fatto, tutti hanno a disposizione una piattaforma che dà voce alla città in cui si trovano. Le aziende associate che sono interessate a partecipare e ad entrare avranno uno sconto del 10% sul listino dei diversi pacchetti. Per informazioni rivolgersi presso la Segreteria Confesercenti di Ravenna - tel. 0544.292721, mail: [email protected]. 5 Ravenna #InCucinaMiDiletto: oltre 400 foto per il contest di Confesercenti Aree Pubbliche & Ambulanti Sull’abusivismo presentate a Lugo le richieste delle categorie Il 6 ottobre scorso si è svolto a Lugo un incontro dei Direttivi di ANVA e FIVA (i Sindacati del commercio su aree pubbliche) con Paola Neri, la nuova Comandante del Corpo Unico di Polizia Municipale della Bassa Romagna che, dopo molti anni di esperienza in veste di vicecomandante, oggi guida la PM. All’incontro hanno partecipato, insieme ai rappresentanti dei due Sindacati Barbara Montanari e Capelli Gabriella, anche gli operatori dirigenti di ANVA e FIVA per segnalare numerose problematiche che si manifestano nel mercato di Lugo e in altre manifestazioni del territorio. Più precisamente è stato segnalato che si avverte l’esigenza di un potenziamento della presenza degli agenti di PM in sede di mercato per garantire il rispetto delle regole. Spesso si riscontrano situazioni problematiche che potrebbero essere risolte nell’immediatezza, quando invece le segnalazioni successive non producono l’effetto atteso. Per questo i Sindacati ANVA e FIVA hanno chiesto che si torni ad istituire la figura del “Vigile di Mercato” che possa essere un punto di riferimento certo, riconosciuto, pronto ad intervenire con autorità e conoscenza tecnica della materia per garantire la civile convivenza e il rispetto delle regole da parte di tutti. È stato chiesto inoltre che sia intensificata l’attività di controllo dei venditori itineranti e dei produttori agricoli. Nel territorio dell’Unione si verifica infatti, con preoccupante regolarità, la presenza di venditori itineranti che spesso sostando oltre il tempo dovuto con modalità di vendita non idonee. Si sono anche moltiplicati i cosiddetti “mercati del contadino” e “mercatini del biologico”. Si tratta ormai di una presenza importante e organizzata che deve essere oggetto di puntuali controlli, al pari del commercio su aree pubbliche. Infine ANVA e FIVA, anche in questa occasione, hanno evidenziato come negli ultimi anni siano proliferati in tutto il territorio dell’Unione i cosiddetti mercatini dell’hobbismo, del riuso e degli artigiani creativi. Queste manifestazioni hanno, di fatto, dato la possibilità a numerosi soggetti di esercitare il commercio su aree pubbliche in assenza di qualunque tipo di adempimento amministrativo e fiscale creando una dannosa concorrenza sleale. Talune di queste manifestazioni sono altamente specializzate tanto da far pensare ad attività abusive se non addirittura di riciclaggio di cose rubate. I Sindacati ANVA e FIVA chiedono che sia incrementata l’efficacia dell’attività di controllo e di contrasto per mettere in condizioni gli operatori regolari di operare su un piano di equa concorrenza, a salvaguardia anche dei consumatori e più in generale delle nostre città. La Comandante, nel prendere atto delle richieste e pur evidenziando le difficoltà dovute alla carenza di organico, ha già distribuito ai frequentatori del mercato di Lugo i recapiti diretti del personale che svolge attività di vigilanza commerciale ed ha invitato le associazioni e gli operatori a collaborare per rendere produttiva l’attività di controllo a vantaggio di tutti. Abusivismo Commerciale e su aree pubbliche in provincia: la Confesercenti ha presentato un LIBRO VERDE sul fenomeno In concomitanza con la presentazione del report nazionale sull’abusivismo in area pubblica, svoltasi nella Capitale presso la sala stampa di Montecitorio, anche Confesercenti Ravenna insieme ad ANVA, il sindacato degli operatori di commercio su aree pubbliche, ha incontrato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Camera di Commercio, Istituzioni ed Enti Locali per illustrare e consegnare il “Libro Verde” sulle situazioni di abusivismo in area pubblica presenti in Provincia di Ravenna. dei produttori agricoli e le manifestazioni di somministrazione temporanea. Alla presenza del Prefetto e dei massimi vertici delle Forze dell’Ordine, sono state affrontate le problematiche relative non solo alla presenza di operatori non regolari ma anche legate alla diffusione dei cosiddetti regimi agevolati, come hobbisti, riusisti, operatori dell’ingegno, mercati Il “Libro Verde” evidenzia le situazioni abusive riscontrate dall’Associazione, quelle nuove da monitorare, come le normative da modificare e le proposte relative alle azioni di contrasto. Il testo integrale del Libro Verde è sul sito www. confesercentiravenna.it. 6 Lo stesso quadro normativo risulta essere molto problematico, con legislazioni vaghe che hanno lasciato campo libero a forme di commercio sotto mentite spoglie, creando vere e proprie “caste” fra chi è sottoposto ad adempimenti normativi e fiscali pesanti e chi di fatto svolge le medesime attività senza rendicontazioni e controlli, esentasse. Social Card: adesione dei negozi alimentari da confermare Nei prossimi giorni sarà quasi certamente rinnovata, stante il suo probabile prolungamento, la convenzione tra la Confesercenti e i Ministeri dell’Economia, del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per l’utilizzo, da parte dei consumatori in possesso, della Carta acquisti nei negozi (del settore alimentare) che hanno aderito. Pertanto si invitano i negozi che lo avevano già fatto in questi anni, o altri che volessero farlo, a valutare l’adesione al circuito (fino ad ora erano oltre 16.000 i negozi convenzionati in Italia). Adesione che comporta anche alcuni adempimenti (lettera di adesione, pubblicizzazione e materiale informativo, vetrofania specifica, impegno a fare condizioni agevolate sull’acquisto con riconoscimento di benefici pari al 5% degli acquisti effettuati con la Carta). Per informazioni e adesioni rivolgersi presso le sedi dell’Associazione dove è a disposizione il relativo materiale. Le adesioni devono passare attraverso la comunicazione al Ministero da parte dell’Associazione. Verifiche periodiche di apparecchi e/o impianti negli ambienti di lavoro Importanti obblighi per i datori di lavoro Con l’emanazione del DM 11 Aprile del 2011 e Legge 9 Agosto 2013 n°98 sono state definite le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81,. L’OBBLIGO di tali verifiche sulle attrezzature e impianti SPETTA AL DATORE DI LAVORO, mentre rimane libera la scelta del soggetto verificatore (AUSL o Organismi / Soggetti abilitati). Tale obbligo consiste nel sottoporre le attrezzature di lavoro riportate in Allegato VII (D.Lgs. 81/08) a verifiche periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato. La prima di tali verifiche è effettuata dall’INAIL che vi provvede nel termine di 45 giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi dei soggetti privati abilitati. Le successive verifiche sono richieste dal datore di lavoro, a sua libera scelta, ai soggetti privati abilitati o all’Asl. Il Dlgs. 81/08 distingue quindi due tipi di interventi: quelli previsti nel comma 8 dell’art 71 sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente, quelli previsti nel comma 11 servono come controllo al fine di verificare che il datore di lavoro abbia eseguito tutti i controlli periodici indicati dal costruttore dell’attrezzatura di lavoro e che l’attrezzatura sia in buono stato di conservazione e sicura per all’utilizzo. Per la mancata richiesta di verifica periodica è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a 1.972,80 euro. A titolo esemplificativo elenchiamo alcune ATTREZZATURE/IMPIANTI soggetti a verifiche presenti nell’ ALLEGATO VII del D.LGS 81/08: Attrezzatura Ascensori e montacarichi da cantieri con cabina/piattaforma guidata verticalmente Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo mobile o trasferibile, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo Intervento/periodicità Verifica annuale Verifica annuale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo mobile o trasferibile, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione non antecedente 10 anni Verifica biennale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo mobile o trasferibile, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione antecedente 10 anni Verifica annuale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione antecedente 10 anni Verifica annuale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg , non azionati a mano, di tipo dell’aria, fisso, con modalitàlimitazioni di utilizzo riscontrabili inal settori di impiego e accessibilità: Qualità traffico Verifica biennale quali costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione non antecedente 10 anni la Confesercenti chiede modifiche al Piano Regionale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione antecedente 10 anni Verifica biennale Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione non antecedente 10 anni Verifica triennale Al riguardo, relativamente a questo importante obbligo, siamo stati informati dal Dipartimento di Sanità Pubblica che, a breve, inizieranno nel territorio forlivese una serie di controlli ispettivi a campione nelle aziende di differenti comparti, ad opera di una Unità Operativa dedicata, nell’ambito di uno specifico pro- getto di “prevenzione degli infortuni derivanti dall’utilizzo di attrezzature di lavoro”. Per conoscere tutte le attrezzature e impianti presenti nell’ALL. VII del D. Lgs. 81/08 e per ogni eventuale ulteriore delucidazione, è possibile rivolgersi alla nostra Organizzazione (Fabio Lucchi 0543 375701). Convenzione 2016 per l’acquisto di quotidiani locali Anche quest’anno la Confesercenti aggiungerà alle tante convenzioni agevolate rivolte ai soci, la possibilità di acquistare i giornali locali a prezzi vantaggiosi. Nonostante l’aumento diffuso del prezzo dei quotidiani, i consolidati rapporti fra la Confesercenti e le testate giornalistiche del territorio hanno consentito di ottenere prezzi e condizioni particolari attraverso la formula del coupon-tagliando da consegnare direttamente alle edicole per il ritiro del quotidiano. Ricordiamo che un ulteriore e ancora probabile aumento di prezzo dei quotidiani non verrà applicato ai possessori dei coupon, come è già successo per gli anni scorsi a vantaggio di chi aveva aderito alla convenzione. La nuova convenzione è in via di definizione e chi fosse interessato all’acquisto dei coupon, per una o più testate giornalistiche, può rivolgersi alle sedi Confesercenti del territorio. E-commerce e couponing: nuove opportunità per le imprese grazie all’accordo Confesercenti – iZOOM.it È oramai assodato quanto le vendite realizzate attraverso canali di e-commerce e couponing siano in costante e forte aumento. Due modalità di acquisto da parte della clientela, che la nostra Organizzazione vuole trasformare in importanti opportunità per le proprie imprese associate. È da questa volontà che nasce la partnership tra Confesercenti nazionale e iZOOM.it, portale di couponing reggiano in continua crescita, che attualmente vanta già 26.000 utenti attivi con oltre 220.000 coupon scaricati. Una collaborazione che intende dare la possibilità alle nostre imprese di affiancare ai tradizionali canali di vendita, un nuovo sistema che permetta di commercializzare il proprio prodotto tramite Coupon, senza pagare alcuna commissione sul venduto e a condizioni economiche molto vantaggiose, grazie all’accordo esclusivo, sull’intero territorio nazionale, siglato dalla Confesercenti con iZOOM.it. La nostra Organizzazione ha scelto iZOOM. it, un portale innovativo differente dai grandi gruppi di acquisto, che nasce da Input srl, start-up con sede a Reggio Emilia, dopo che lo stesso è diventato una case history di successo in Emilia in soli due anni di attività: oltre 220.000 coupon scaricati, più di 700 le attività che lo hanno utilizzato e un database di consumatori attivi, tra portale e social network, di 26.000 unità. Nelle province emiliane il modello iZOOM.it rappresenta oggi lo standard di riferimento. Si differenzia, infatti, da tutti gli altri portali simili, per la grande convenienza offerta agli esercenti. iZOOM.it non prevede provvigioni, l’imprenditore incassa tutto e direttamente dall’utente finale all’interno della sua attività, a fronte di un abbonamento annuale dai costi contenuti, frutto dell’accordo suddetto. Con iZOOM.it il cliente finale non acquista online ma direttamente dal negoziante che percepisce subito il pagamento, senza provvigioni da destinare alla piattaforma. Un meccanismo semplice ed efficace che ha portato il portale ad essere un modello di riferimento e in costante crescita, grazie anche alla spinta delle stesse attività che lo utilizzano. Spinta che vorremmo diventasse occasione di sviluppo per le imprese del territorio anche grazie all’accordo voluto dalla nostra Organizzazione. A tal proposito, invitiamo tutti coloro che desiderassero cogliere questa importante opportunità imprenditoriale a contattare la propria sede Confesercenti dove un consulente dedicato sarà a vostra disposizione per tutte le delucidazioni del caso e la relativa adesione al portale. 7 Pubblichiamo di seguito, integralmente, il documento prodotto dalle associazioni provinciali Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti e Confindustria di Ravenna in merito ai nuovi assetti della Camera di Commercio della Romagna segue dalla prima pagina Legge di stabilità… di salvaguardia per il 2016 (che avrebbero comportato aumenti di accise e IVA) così come l’intervento di conferma sul bonus di 80 euro e l’innalzamento del tetto sul cash da 1.000 a 3.000 euro su cui si è aperta una discussione stucchevole come se la lotta all’evasione e alle mafie dipendesse da questo. Bene la revisione del regime forfettario e dell’Ires come l’aumento della franchigia Irap. Manca però un sostegno a favore delle attività cosiddette di vicinato: la desertificazione di locali commerciali e pubblici esercizi continua ad avanzare nelle nostre città, e ci attendiamo interventi mirati anche sulle locazioni commerciali. Va favorito anche il processo di digitalizzazione delle PMI in genere. Così come sulla flessibilità previdenziale si potrebbe e dovrebbe fare qualcosa di più: il part time non basta e potrebbe trasformarsi in un aggravio per le imprese. La nostra idea è di introdurre a livello di contratto di settore meccanismi per la staffetta generazionale, a costo irrisorio per lo Stato, che diano anche un impulso all’occupazione giovanile. Il governo punta tutto sulla riduzione delle tasse con la manovra sull’abolizione dell’IMU per la prima casa e della Tasi per ridurre dal 44,2 al 42,4 la pressione fiscale. Circa due punti in meno poggiando nel contempo su una crescita del PIL maggiore (da vedere nei fatti). Ma in fatto di immobili la Legge di stabilità, ora al vaglio del Parlamento, prolunga i bonus fiscali del 50% sulle ristrutturazioni che salgono al 65% quando l’intervento attiva un risparmio energetico. Importanti sono gli sconti sull’acquisto di mobili se si hanno lavori in casa. È comunque una legge di stabilità che potrebbe sostenere la ripresa: l’auspicio è che possa essere ulteriormente migliorata. La politica ci deve ascoltare di più! Abbiamo presentato le nostre proposte al Governo e al Parlamento noi e come sistemi associativi di Rete Imprese, ma anche ai Parlamentari locali affinché ce le sostengano nelle sedi parlamentari. Se non si riduce la pressione fiscale che, va ricordato, in Italia è tra le più alte al mondo, è quasi impossibile parlare di crescita. La strada intrapresa va nella giusta direzione (anche in funzione della rianimazione del mercato interno che è sempre stato il volano principale di ripartenza di ogni economia in difficoltà) ma bisogna fare di più anche per le piccole imprese così come bisogna avere più coraggio nel taglio e nella riduzione della spesa pubblica improduttiva, condizione per individuare nuove risorse per procedere ad una generalizzata riduzione dell’IRPEF. Cesena Forlì Ravenna Assofioristi Confesercenti si aggiudica il primo premio del concorso di arte floreale Flora Trade Show alla Fiera di Rimini Si è svolto alla Fiera di Rimini il concorso nazionale dedicato all’arte floreale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Piante e Fiori d’Italia e con le principali scuole nazionali per fioristi (Assofioristi, Laboratorio Idee, Scultura Fiori, Pianeta Fiore, Le mani parlano) coordinate dalla Guida “I Fioristi Italiani”. Tanti i professionisti del settore che si sono cimentati con il tema della gara, il “Barocco per cinque sensi”: ad aggiudicarsi il premio sono state le partecipanti di Assofioristi-Confesercenti Marta Romito, di Lecce, Maria Letizia Zambelli, di Cesena e Silvia Marchi, di Castel S. Pietro Terme, coadiuvate dagli insegnanti della scuola Gavino Casu e Marco Tosi. Il tutto con la supervisione della direttrice organizzativa di Assofioristi Confesercenti, Luisa Pieri. La squadra ha realizzato 3 grandi cornici alle quali sono state appli- VIII 8 cate oltre 1.000 fialette in vetro che sono servite per immergere i fiori. Si è ricreato uno spazio espositivo con grandi quadri utili a sottolineare l’opulenza, ricchezza e teatralità del periodo barocco, attualizzandolo con l’inserimento di dettagli contemporanei, tavolini e sedie in plexiglass dove si sono seduti i giurati per assaggiare il dessert. I giurati sono diventati così i soggetti viventi dei grandi quadri. La squadra di lavoro è stata la prima classificata per il miglior allestimento floreale a tema e prima assoluta nella classifica che prevedeva l’abbinamento tra fiori e cibo, la novità introdotta quest’anno. La giovane pasticcera Lucia Tabarrini (Pasticceria Patrizia) ha proposto il suo dessert “nero” per accompagnare la decorazione floreale ideata dalla scuola Assofioristi-Confesercenti e il binomio si è dimostrato vincente per l’originalità e la creatività. 4 n. Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004 Autorizzazione del tribunale di Ravenna n. 1226/2004 Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701 Direttore Responsabile Giancarlo Corzani Recapito Confesercenti Ravenna Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711 Recapito Confesercenti Cesena Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601 Stampa Full Print Ravenna Hanno collaborato a questo numero: da Ravenna Roberto Lucchi, Barbara Montanari, Riccardo Ricci Petitoni, Giacomo Costantini, Chiara Venturi e Andrea Casadei Dalla Chiesa; da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi; da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi, Lores Frignani, Stefania Bartoletti. Chiuso in tipografia venerdì 26 novembre 2015