Dove nascono i Giganti Il rugby è aggregazione
Transcript
Dove nascono i Giganti Il rugby è aggregazione
Sport e Integrazione R In Abruzzo SABATO 14 NOVEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 italia: 51565055545555 Dove nascono i Giganti Il rugby è aggregazione BRUNELLI (DG SERIE A) 1Il progetto della Gran Sasso fa giocare bambini di tutte le culture: «Questo è lo sport. E alla fine tutti mangiano arrosticini» 1 LA SECONDA PUNTATA «Sport e integrazione», progetto del Ministero del Lavoro e del Coni, ha premiato le migliori «Buone Pratiche 2015». Oggi ve ne raccontiamo altre due (Prima puntata 6 novembre) gelo, sistemato grazie alla Fon dazione Vodaphone e alla Fe derugby oltre al Comune. Pensate che oggi abbiamo una NAVELLI (L’AQUILA) squadra in serie A e il nostro ca n fondo alla piana le rocce pitano Daniele Giampietri ha grigie si stagliano contro il cominciato a giocare proprio a cielo, dentro l’aula una Navelli da bambino». Che origi coppia di rugbisti in erba dan ne ha «Dove nascono i giganti»? zano una haka improvvisata. «Il coordinamento dei sindaci Non siamo in Nuova Zelanda, del cratere sismico ha avvertito ma dentro l’aula nella piazza la necessità di ridare ai giovani centrale di Navelli, le pareti quei punti di riferimento per dello sfondo sono quelle del duti o dispersi con il terremoto. Gran Sasso, la nostra coppia è Noi ci siamo messi a disposizio solo apparentemente improba ne e abbiamo portato il rugby bile perché composta da due nelle scuole, per essere un mo alunni di V elementare, il moro mento aggregante e favorire ul possente Fabrizio di San Pio teriormente l’integrazione che delle Camere e l’esile biondino qui è già di fatto presente nelle Mihail, polacco di Castel del scuole e non crea problemati Monte. Fabrizio che particolari. guida, il compa Su 200 ragazzi gno cerca di te LA CHIAVE che hanno parte nere il passo. Si Il terremoto: la cipato un buon chiude con tanto 40 per cento era di classica lin scossa principale, si no ragazzine, guaccia fra ap è verificata il 6 che non si sono plausi e risate aprile 2009 alle 3.32 tirate indietro e degli altri ragaz sono state molto zini delle scuole L’epicentro nella combattive. Da di Navelli, Pog un certo punto di gio Picenze, Ba zona compresa tra vista possiamo risciano e San Roio Colle, Genzano chiamare inte Pio che hanno e Collefracido grazione anche partecipato al questa». Sergio, progetto «Dove nascono i gi di San benedetto in perillis, ha ganti». 12 anni e ora sta alle medie ma ci ha raggiunto per raccontare LA PRESIDENTE Loredana Mi la sua esperienza nel campus: cheli è la presidente del Gran «A differenza degli altri ragaz Sasso Rugby, la società che ha zi, io ho cominciato a giocare a dato vita all’iniziativa premia rugby da piccolo, sono il capita ta. «Noi siamo nati proprio qui» no della mia squadra alla Gran racconta, davanti alle impalca Sasso. Penso che il rugby sia ture che circondano la scuola uno sport fondamentale, più elementare di Navelli, final del calcio, insegna i valori dello mente in avvio di recupero do stare insieme. E’ bellissimo ter po i danni del terremoto del minare la partita e andare a 2009. «L’Aquila è relativamente mangiare gli arrosticini con lontana, ma praticamente ir compagni e avversari». raggiungibile, così, visto che era impossibile portare i bam ENTUSIASMO I genitori vengo bini a giocare a rugby nel capo no dalla Macedonia, Albania, luogo, abbiamo portato noi la Romania, Polonia, perfino dal pallaovale nella Piana di Navel Libano. Lavorano nell’edilizia, li. Abbiano scatenato un gran nell’agricoltura e nella pastori de entusiasmo e così, quando i zia. Molti sono diventati piccoli ragazzi sono cresciuti, la socie imprenditori. I loro figli parla tà è passata a L’Aquila e giochia no con cadenza abruzzese e in mo nel campo di Villa Sant’An classe giocano con i ragazzi del Daniele Redaelli Gian Luca Pasini «No al razzismo Giovani e calcio una bella strada» 1CalciaStorie, «1000 studenti coinvolti con storie di calcio e integrazione» I Alessandra Gaetani M 2 arco Brunelli di rettore generale Lega Serie A di cal cio. Al progetto Il Calcia storie è andato uno dei premi previsti dalle buone pratiche di Ministero e Co ni. Come è nata l’idea de Il Calciastorie? «Da un incontro con Uisp alla fine della stagione 2014/15. Abbiamo realiz zato il comune progetto di portare nelle scuole la lot ta alla discriminazione, al razzismo e favorire l’inte grazione». 3 1 e 2 I bambini delle scuole del cratere che hanno partecipato al progetto «Dove nascono i giganti». 3 I bambini nella scuola di Navelli posto (Navelli e altre scuole della Piana fanno parte anche del progetto Scuola Amica co ordinato dalla presidente Uni cef aquilana Carla Crescenzi Ir ti), il rugby è diventato il col lante anche per il doposcuola. Tutti entusiasti. «Esperienza bellissima, mi diverto a placca re» dice Lorenzo di Barisciano, «Me la cavo bene anche a gioca re coi maschi, nonostante siano più forti» è convinta Sara. Nella classe campeggiano i cartelli realizzati dai ragazzi. Su uno la scritta multicolore «1 x TUTTI, TUTTI x 1». Sintetizza perfetta mente lo spirito di «Dove na scono i giganti». © RIPRODUZIONE RISERVATA In cosa consiste? «Raccontare storie se guendo la geografia della Serie A. Uisp ha individua to le scuole secondarie su periori che potevano atti vare i laboratori e ha pre parato i percorsi didattici. I soldi delle multe irrogate dal Giudice Sportivo alle squadre e tifoserie della Serie A finanziano il pro getto. I ragazzi del biennio devono trovare una storia nella loro città legata al calcio e alla lotta al razzi smo, all’integrazione. Ab biamo detto: “Raccontate le come volete purché siate originali”». I risultati? «1071 studenti divisi in 31 classi. 658 ore dedicate al progetto, in media 18 ore per classe. Stiamo raccoglien do i lavori per organizzare una presentazione finale». Chi ne fa parte? «Abbiamo aggregato Matteo Marani, autore del libro Dallo scudetto ad Auschwitz. Ha ri costruito la storia di Arpad Weisz e della sua famiglia. Ungherese di origini ebrai che, allenatore dell’Inter e del Bologna, ha vinto 2 campio nati tra 1935 e 1937. Moriro no tutti. Poi Sky che ha messo a disposizione il filmato di Fe derico Buffa su Weisz. E la Pa nini che ha realizzato Topoli no Express: un calcio alle di scriminazioni. Protagonisti 20 calciatori “paperizzati”. Inoltre un magazine in cin que volumi, TopolinoGol». Il progetto ha raggiunto la sua efficacia? «Gli insegnanti ci hanno det to che continueranno utiliz zando il materiale messo a di sposizione ha detto ancora Brunelli perché spiegare ar gomenti seri, ma con il calcio come tema conduttore, facili ta molto il lavoro». Quali storie ne sono uscite da questa iniziativa? «A Genova i ragazzi del Liceo Scientifico Lanfranconi han no raccontato in un video la storia di Eddie Firmani. Tor nò dal Sudafrica, dove vigeva l’apartheid, a Genova da cui erano emigrati i nonni. Negli anni 5060 giocò in entrambe le squadre della città. Questi giovani hanno cercato chi ti fava Firmani. Inoltre iniziati ve spontanee come a Caglia ri. I ragazzi delle scuole si so no gemellati con l’opposta ti foseria del Napoli presentando un progetto per condividere e andare a vede re insieme la partita. Direi qualcosa che vale la pena di essere raccontato». © RIPRODUZIONE RISERVAT Codice cliente: 2716566