10 dicembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
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10 dicembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA LA VOCE DEL NORD Anno XV, N. 293, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano DIRETTORE Sabato 10 dicembre 2011 UMBERTO BOSSI LA LEGA AVEVA RAGIONE SI STA MEGLIO SENZA L’EURO L’Inghilterra, riconfermando il suo “no” all’Europa, è la dimostrazione che i Paesi rimasti fuori dalla moneta unica, non solo hanno tutelato la propria sovranità, ma sono risparmiati dalla crisi ROBERTO SCHENA iamo contenti di essere fuori dall’euro». Non ha dubbi il primo ministro britannico David Cameron, che ha scelto di stare fuori da un'unione di bilancio con regole più stringenti. L’Europa va quindi avanti a 26 e non 27. E con poche cose in mano: sfumate, nel lungo vertice notturno dell'Ue, le possibilità di un accordo per un rafforzamento dei sistemi di salvataggio economico e delle istituzioni comunitarie. Eurobond e finanza derivata, tanto per intenderci, non faranno parte dei sistemi di salvataggio. In queste ore, i media nostrani... «S BANKITALIA E LA CORTE DEI CONTI CONFERMANO SEGUE A PAGINA 3 La nostra strada, Europa dei popoli FIORELLO PROVERA ondra ha detto no! Non deve essere stato facile per David Cameron resistere alle grandi pressioni di Berlino, Parigi e Roma per un ulteriore strappo verso il Governo politico dell’Europa. Un passo inevitabile alla luce del dramma monetario dell’euro e delle sue tragiche conseguenze economiche, finanziarie e sociali su alcuni Paesi del continente. e misure del Governo sono per metà inapplicabili, per l’altra metà inefficaci e, se considerate nel loro complesso, producono effetti recessivi e inflazionistici. Anche Bankitalia e Corte dei Conti bocciano Monti. A PAGINA 3 A PAGINA 6 L Accordo solo su una disciplina di bilancio L L ALESSANDRO MONTANARI I l superministro banchiere Corrado Passera parla sempre di grandi imprese e mai di Pmi linfa vitale per il Paese. A PAGINA 8 MANOVRA, LA LEGA COME ROBIN HOOD 600 emendamenti correttivi per “rubare” ai ricchi e non ai poveri IVA GARIBALDI AGOSTINO D’ANTUONI a Germania esce vittoriosa da un vertice che porterà al fallimento l’Europa nei prossimi mesi. Sarkozy infuriato si rifiuta di stringere la mano a Cameron, non potendo farlo per ragioni di opportunità con la stessa Merkel. Ecco la sintesi fotografica del vertice di Bruxelles che doveva salvarci tutti. Questa la conclusione alle cinque di mattina dopo dieci ore di trattative. Se il ministro dimentica le Pmi ANDREA BALLARIN ono nel segno dell'equità i 600 emendamenti che la Lega Nord ha depositato per modificare la manovra economica da 30 miliardi di euro. Ma il Carroccio ha presentato anche tre pregiudiziali di costituzionalità nel tentativo di fermare un decreto che oltre che ingiusto «non rispetta nemmeno le norme dettate dalla Carta costituzionale. La manovra è incostituzionale e va cambiata». S e nostre sono proposte di buon senso che vanno nella direzione dell'equità e in difesa dei più deboli. Vedremo cosa ci rispondono il Governo e la maggioranza». Alessandro Montagnoli, alla vigilia delle votazioni sulla manovra fa il punto sul decreto da 30 miliardi annunciando che «la Lega Nord è pronta a fare l'opposizione più dura possibile se da parte dell'Esecutivo dovesse trovare solo porte chiuse». «L’aria - sottolinea - è senz'altro pesante». «L FABRIZIO CARCANO ttenzione al fuoco amico. La manovra economica varata dal Governo rischia di essere pesantemente modificata e non soltanto dai 600 emendamenti presentati dall’unica vera forza di opposizione presente in Parlamento, la Lega Nord. A far storcere la bocca ai vertici di Palazzo Chigi sono anche le centinaia di emendamenti presentati dai partiti o grupposcoli vari che avevano accordato la loro fiducia all’Esecutivo. A EDITORIA Lettera al presidente Monti Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Monti Signor Presidente Come Lei certamente sa la manovra che il Suo governo ha predisposto rischia di assestare un colpo mortale a un centinaio di giornali che attualmente usufruiscono dei contributi diretti all’editoria ex legge 7 agosto 1990, n. 250: un sostegno già erogato in misura modesta e incerta negli importi, oltre che pesantemente differito nel tempo. La cessazione dell’applicazione della legge n. 250, prevista all’articolo 29 del recente decreto, avrà riflessi gravissimi sul pluralismo dell’informazione e sulla stessa democrazia, considerato che causerà la fine delle pubblicazioni per l’intero settore della stampa di partito, cooperativa e di idee, notoriamente penalizzato da forti disparità nell’accesso al mercato pubblicitario. Le saranno altrettanto note le conseguenze occupazionali dell’entrata in vigore dell’articolo 29 del decreto e il contraccolpo economico per l’erario, in relazione agli oneri assistenziali che lo Stato dovrebbe accollarsi in seguito alla chiusura di molte decine di testate e la conseguenza perdita di molte centinaia di posti di lavoro, per un volume di spesa persino superiore a quello che sarebbe necessario per reintegrare il Fondo per l’editoria. Quanto alla necessità, altresì prevista dall’articolo 29 del decreto, di stabilire diversi, più severi e oggettivamente verificabili criteri di accesso ai contributi, Le ribadiamo che un rigoroso riordino del settore e il disboscamento della giungla delle sovvenzioni è una rivendicazione che noi per primi abbiamo più volte avanzato, sempre inascoltati. Se però i tempi di questo auspicabile intervento di riordino dovessero risultare lunghi, e si procedesse nel frattempo con i tagli di risorse previsti, la riforma... SEGUE A PAGINA 7 ALLE PAGINE 2 E 3 ALLE PAGINE 4 E 5 A PAGINA 5 ALLE PAGINE 4 E 5 2 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 10 dicembre 2011 FUGATTI: «BILANCIO A RISCHIO, MONTI VENGA A RIFERIRE «A fronte di quanto accaduto nel summit europeo, abbiamo chiesto che il ministro per l'Economia venga a riferire in commissione. C’è il rischio che il pareggio di bilancio alla fine non si ottenga e che l'Italia debba pagare pesanti sanzioni». Lo chiede Maurizio Fugatti (foto), capogruppo leghista in commissione Finanze alla Camera. PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ SEGUE DALLA PRIMA PAGINA SI STA MEGLIO SENZA L’EURO ROBERTO SCHENA ...sottolineano come Londra sia isolata dal resto dell’Europa, dando per scontato che l’isolarsi sia un dato necessariamente negativo. E invece la scelta di Cameron è la conferma di come l’Europa non funzioni. Non solo. Delle sue ragioni. Dubbi piuttosto forti sono stati avanzati dall’Ungheria, dalla repubblica Ceca e dalla Svezia, i cui capi di stato e di governo si consulteranno in ogni caso con i propri parlamenti prima di prendere una decisione definitiva. Più in generale, in queste ore si tocca con mano quanto fosse fondato l’euroscetticismo di paesi come la Svizzera, che non ha mai aderito all’Unione europea, non ha nemmeno iniziato le pratiche, la Norvegia, unico caso di uscita dell’Ue e dello stesso Regno unito, tutte nazioni risparmiate dalla crisi. Questi paesi hanno saputo tutelare meglio la loro sovranità, il fronte euroscettico sta diventando davvero vasto, con potenti frecce al Dure critiche dal mondo bancario italiano all’Autorità bancaria europea L’Eba spinge a un’ulteriore restrizione del credito L’Autorità bancaria europea (Eba), ha chiesto agli istituti bancari italiani di rafforzare il loro patrimonio di 15,4 miliardi di euro e ora arrivano le reazioni del mondo bancario italiano. In base alle nuove stime, le banche europee dovranno rafforzare il patrimonio con nuovi capitali per 114,7 miliardi di euro rispetto ai 106 mi- liardi comunicati in precedenza. Il fabbisogno complessivo di capitale per i cinque gruppi bancari italiani (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi, Banco Popolare e Ubi Banca) è quindi salito ora a 15,366 miliardi di euro dai precedente 14,7. In particolare, per Unicredit l’ammontare è di 7,974 miliardi di euro; Intesa San- paolo non ha esigenze di capitale aggiuntivo; Monte dei Paschi presenta un fabbisogno di 3,267 miliardi di euro; Banco Popolare di 2,731 miliardi; Ubi Banca di 1,393 miliardi di euro. Ma l’Associazione bancaria italiana (Abi) conferma la sua valutazione negativa sull'esercizio condotto dall’Eba, che sta “costringendo le banche a effet- tuare delle ricapitalizzazioni non necessarie con rilevanti conseguenze negative". Valutazioni negative dalla Uilca (Uil - Credito Esattorie e Assicurazioni) e dalla Fisac Cgil. Anche il ministro Corrado Passera, definisce «mal pensato, mal gestito, temporalmente sbagliato», l'esercizio dell’Eba. LONDRA SI TIRA FUORI: UNIONE FISCALE PER 26 FEDERICA GRAMEGNA Frau Angela Merkel lo aveva preannunciato pochi giorni prima dell'inizio dell'ennesimo vertice "decisivo" per le sorti dell'Europa, per poi ribadirlo al momento di varcare la soglia del Palazzo Justus Lipsius del Consiglio dell'Ue: «Anche senza un'intesa a Ventisette si andrà avanti sulla modifica dei Trattati». Lo aveva detto, riferendosi al progetto concordato con il suo "socio in affari", Nicholas Sarkozy, lunedì scorso, all'Eliseo. Ed è stata di parola. Nonostante la ferma opposizione della Gran Bretagna, che si è auto esclusa dall'accordo, in quanto il suo primo ministro, David Cameron - che ha definito tale scelta «dura ma giusta per il suo Paese» - non ha voluto accettare le regole europee sui mercati finanziari. Semaforo verde, dunque, per un'Europa a due velocità, con un futuro che per il Regno Unito è tutto da rivedere nell'ambito del processo decisionale europeo, come ha ribadito il premier italiano Mario M on t i, nella conferenza stampa di fine lavori. In realtà, durante la maratona notturna di giovedì, si era trovato un accordo differente, a "17 +", che includeva cioè i Paesi dell'eurozona più altri sei: Polonia, Danimarca, Lituania, Lettonia, Bulgaria e Romania. A rimanere fuori, Svezia, Repubblica Ceca ed Ungheria: le prime due, infatti, hanno dichiarato, sin da subito, di voler consultare i rispettivi Parlamenti nazionali, mentre il Governo di Budapest, inizialmente allineato a quello inglese, si è poi smarcato dalla linea di Cameron, dichiarando che la sua posizione «non aveva nulla in comune con quella di Londra». L'accordo intergovernativo, tanto voluto dall'asse Merkozy, si dovrà realizzare entro marzo e sancisce un'"unione fiscale" attraverso il rafforzamento del coordinamento delle politiche di bilancio dei Paesi membri, prevedendo un sforamento strutturale massimo pari allo 0,5% del Pil. A controllare che le norme nazionali vengano recepite sarà la Corte di Giustizia europea e in caso di deviazione, rispetto ai parametri fissati, scatterà un "meccanismo automatico di correzione". In presenza di tempeste economiche, come quella attuale, agli Stati muro di silenzio che si è abbattuto sulle obbligazioni comuni, definite a gran voce l'unico strumento per uscire dalla crisi, anche all'interno del Parlamento europeo la cui posizione è stata ancora una volta messa da parte dai leader dell'Ue - è significativo su chi governa davvero in Europa. L'eurodeputato leghista Claudio Morganti, membro delle commissioni Economica e Bilanci al Parlamenti europeo, interviene, critico, sulle conclusioni dell'Eurosummit: «Monti non è riuscito a portare a casa un accordo che fosse davvero comunitario, che coinvolgesse tutti e Ventisette gli Stati membri, dice di averci provato ma il risultato è un'Europa spaccata, a due velocità, da cui l'Italia esce apparentemente rafforzata grazie alle "sviolinate" che il pre.......................... mier riceve sulla manovra finanziaria italiana...D'altra parte, sarebbe strano Decisivo il no del il contrario, visto che le regole all'Italia premier britannico le ha imposte proprio l'Europa. E quelche ha scelto per noi, qualche Cameron al solito l'Ue tempo fa, è la stessa, guidata dal diasse franco-tedesco. rettorio franco-tedesco che oggi porta a In dubbio Svezia, casa una serie di vittorie, ma sulle della sovranità nazionale dei Repubblica Ceca spalle suoi Paesi membri, lasciando ai mare Ungheria gini l'unica istituzione democratica .......................... che è il Parlamento europeo. I miei complimenti vanno a Cameron - prodalla ristrutturazioni del debito dei Paesi in segue Morganti- in quanto davanti a un crisi. E dove sono andati a finire gli Eu- accordo che avrebbe danneggiato il suo robond? Monti cerca di tranquillizzare la Paese, egli ha deciso di far prevalere la platea in conferenza stampa dicendo che sovranità nazionale rispetto agli interessi «nonostante essi non siano stati nominati comunitari». «Tutto ciò -sottolinea l'euroed alcuni Stati (vedi Germania e Olanda, ma deputato del Carroccio - proprio nel giorno anche la Francia, stando gli ultimi accordi in cui cade il ventennale del Trattato di presi con la Germania) li vorrebbero morti Maastricht, all'origine dell'introduzione delgià nella culla», il dibattito sugli Statbility la moneta unica. A guardarla, oggi, questa bond continua in seno alla Commissione ricorrenza, sembra che dell'Europa, come europea da cui a marzo, come confermato concepita allora, sia rimasto ben poco, se il dal presidente del Consiglio europeo, Her- concetto di integrazione finisce con l'escluman Van Rompuy, ci si aspetta un report». dere alcuni Stati membri e tutto diventa La decisione sugli Eurobond, quindi, slit- legittimo purché ci si pieghi alla volontà di ta e nonostante chi tenta di fornire ras- chi comanda, ossia i soliti noti». «L'Italia avrebbe avuto bisogno di un altro sicurazioni, vi è l'impressione che alla fine di questa due giorni, la Germania abbia vinto capo di Governo che fosse andato in Europa a battere i pugni sul tavolo, per portare a su tutta la linea. In particolare, quella dell'austerity, per casa dei risultati e dei vantaggi per la nostra quanto riguarda le politiche di bilancio dei economia, perché come per l'Inghilterra è Paesi dell'Ue, ma sono scarsi i riferimenti importante il settore finanziario, che non alla crescita. Inoltre, la deadline di marzo, subirà contraccolpi, grazie alla caparbietà sia per la riforma dei Trattati, che per una del suo premier, così, anche per l'Italia, discussione futura sugli Eurobond, con- sarebbe stato giusto difendere i propri province poco. Ma non si doveva fare presto? Il dotti». non si dà alcuna possibilità di arginare l'obbligo di rimanere entro il 3% di deficit. Si è dunque optato per il modello di Mario Draghi, adottando quel "fiscal compact", o meglio "patto fiscale", annunciato dal presidente della Banca centrale europea, qualche giorno fa, in un'audizione all'Europarlamento. I leader dei Paesi dell'eurozona hanno poi deciso di anticipare, al primo luglio 2012, l'operatività del fondo salva-Stati permanente (Esm, European Stability Mechanism) che sostituirà quello temporaneo, lo EFSF (European Financial Stability Facility), coinvolgendo la Bce nella gestione operativa senza dotarla però dello status di banca. Il Fmi viene rifinanziato per 200 miliardi di euro e si lasceranno fuori i privati AGOSTINO D’ANTUONI La Germania esce vittoriosa da un vertice che porterà al fallimento l’Europa nei prossimi mesi. Sarkozy infuriato significato degli utili sulle transazioni finanziarie che la City ricava per tutto il Paese di Sua Maestà. Per questo l’Inghilterra ha preteso un protocollo per esonerarla dai è stata la dotazione del Fondo Monetario Internazionale di ulteriori 200 miliardi di euro. Il tutto dovrebbe realizzarsi nei prossimi dieci giorni, come ha ricordato una soddi- sanzioni agli Stati non virtuosi dovevano rappresentare la risposta a tutti l’Europa una volta domato l’incendio in atto. Il nuovo contratto di bilancio tra i paesi della zona L’accordo c’è solo su disciplina di bilancio... si rifiuta di stringere la mano a Cameron, non potendo farlo per ragioni di opportunità con la stessa Merkel. Ecco la sintesi fotografica del vertice di Bruxelles che doveva salvarci tutti. Questa la conclusione alle cinque di mattina dopo dieci ore di trattative. L’Inghilterra da una parte, quel che resta dell’Europa dall’altra. A marzo verrà firmato un nuovo trattato internazionale. Si spera che possano aderire tutti gli altri 26 Stati membri. Si è trattato su tutto in questo vertice. Le risposte, quelle importanti che dovevano arrivare prima dell’inizio del prossimo anno, non ci sono state. Tutti i temi che dovevano rassicurare i mercati sono stati rimandati a data da destinarsi. Vittoria di Angela Merkel su tutti i fronti. Tranne uno: quello dell’adesione di tutti i 27 alle nuove regole della finanza nel Vecchio Continente. David Cameron è andato a Bruxelles con la valigia piena di raccomandazioni. Quelle del suo partito che gli ricordava il 10% del Pil del Paese. A tanto ammonta il 3 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 nuovi regolamenti sui servizi finanziari. «Inaccettabile, anche perché parte dei problemi dell’Europa vengono da questo settore», dice un infuriato Nicolas Sarkozy che ha tolto il saluto al collega inglese dopo ore di estenuanti trattative. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha spiegato che «i 17 stati membri della zona euro, più altri sei paesi dell’Unione metteranno a punto un accordo intergovernativo per rafforzare la disciplina di bilancio». Poco, troppo poco. E troppo avanti nel tempo. I mercati puniranno nei prossimi giorni questa scelta attendista che non da alcuna garanzia di copertura del debito sovrano nei prossimi mesi. Si aspettavano decisioni che non sono arrivate sugli eurobond. Si attendevano trasformazioni del Fondo di stabilità (Esm) in istituzione di credito centrale. Per sostenere la pressione della crisi nei prossimi mesi. Non si è ottenuto nulla di tutto questo per la ferma opposizione della Germania. L’unica decisione positiva sfatta Christine Lagarde. Perché nei prossimi tre mesi scadono in tutta l’Eurozona oltre 230 miliardi di Euro. Solo il debito italiano in scadenza ammonta per i prossimi tre mesi a 170 miliardi. Non potendo dare tutti i soldi a noi dovremo fare ancora manovre economiche. Che non basteranno per coprire il debito. La prima forse già a gennaio. La Germania, non l’Inghilterra, ha spaccato l’Europa. La Merkel ha imposto un cammino di rigore nei conti pubblici. Negando ogni consenso a titoli di debito europei e istituto di garanzia. Si doveva coprire in prima istanza il debito in scadenza. Nel vertice si sono programmate nuove procedure antincendio da adottare. Con relative esercitazioni di simulazione. Ma tutta Europa è già in fiamme. Non c’è più tempo per esercitazioni e buoni propositi. Questo è il tempo delle procedure di emergenza. I mercati puniranno nei prossimi giorni queste mancate risposte. Le nuove regole di rigore di bilancio e gli automatismi di euro non coprirà il debito sovrano. Questa è la priorità. Questa era l’unica decisione attesa dai mercati dal vertice. Il mancato accordo ha una sola ragione. La Germania non stima sopportabile dagli altri paesi il debito sovrano in scadenza. Per questo non vuole legarsi troppo alle sorti di una nave che sta affondando. Aver opposto un rifiuto alla costruzione di strumenti finanziari che avrebbero sostenuto l’impatto delle scadenze ha questa sola ragione. La Germania si sente più dell’Inghilterra già fuori all’Euro. Pronta per affrontare nuovi scenari. La zavorra di eurobond e versamenti al Fondo-banca europeo la terrebbero legata alle sorti degli altri Stati. Il professor Mario Monti ha fatto le prove generali alla Scala. Ha provato l’abito da sera per assistere sul ponte di comando al naufragio. Dall’ottimismo sfoderato in queste ore viene da pensare che da qualche parte abbia nascosto per sé una scialuppa di salvataggio. Perché una cosa è certa: noi tutti andremo a fondo avanti di questo passo. Incontro questa sera a Chiavenna di tutta la circoscrizione della Valchiavenna. Sarà una serata speciale annunciata dalle numerose adesioni ricevute dai segretari di sezion e nei giorni scorsi. Non hanno voluto mancare nelle loro conferme di presenza il Senatore Roberto castelli, gli Onorevoli Fiorello Provera e Jonni Crosio, il Presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori, il Consigliere regionale Ugo Parolo. Verranno accolti dal Segretario provinciale Narciso Zini e dal suo Vice Oreste Pozzoli. Interverrà all’incontro l’avvocato Agostino D’Antuoni, esperto di diritto internazionale e politica monetaria che terrà una relazione sulla situazione economica attuale suo arco. Ad onor del vero, sotto sotto anche alla Germania di Angela Merkel non dispiace questa presa di posizione di Londra. L'intesa dei 26, infatti, pur in presenza di una grave crisi finanziaria, riguarda strumenti di intervento non immediati: si parla di unione fiscale, di riforma del fondo salva Stati e di prestiti al Fondo monetario internazionale. Non si salvare gli Stati in crisi, come Italia, Grecia, Spagna e, forse a breve, anche la Francia. Il presidente francese Nicolas Sarkozy è arrabbiato con Londra, che ha posto “condizioni inaccettabili”, ovverosia un protocollo che avrebbe esonerato il Regno Unito dall'applicazione delle regole sui servizi finanziari. Ma le parole di risposta del premier inglese sono molto chiare: «Noi non vogliamo aderire all'euro, siamo contenti di esserne fuori, come lo siamo di non fare parte della zona Schengen. Noi non vogliamo rinunciare alla nostra sovranità come stanno facendo questi Paesi. Noi vogliamo i nostri tassi di interesse, la nostra politica monetaria: quello che ci veniva offerto non era buono per la Gran Bretagna, quindi meglio che si facciano un trattato tra di loro». Londra "sola" e "isolata", sono sì gli aggettivi che appaiono sui titoli del principali quotidiani britannici, sia del conservatore Times, sia il Financial Times. A sinistra, il Guardian parla di "isolamento senza precedenti" per la Gran Bretagna, scrivendo che il patto europeo è stato "una battuta d’arresto per la Merkel, forse un disastro per la Gran Bretagna e una vittoria parziale per Sarkozy". Ma a sostegno del primo ministro, il conservatore Daily Telegraph che titola con la frase di Cameron: «Penso di aver fatto la cosa giusta per la Gran Bretagna». E nella colonna dei commenti riporta interventi dal titolo inquivocabile come: «Alla fine Cameron ha fatto la cosa giusta», e «Isolati è una cosa dannatamente buona». Federazione di macroregioni coordinate Ma la nostra strada resta l’Europa dei popoli FIORELLO PROVERA Londra ha detto no! Non deve essere stato facile per David Cameron resistere alle grandi pressioni di Berlino, Parigi e Roma per un ulteriore strappo verso il Governo politico dell’Europa. Un passo inevitabile alla luce del dramma monetario dell’euro e delle sue tragiche conseguenze economiche, finanziarie e sociali su alcuni Paesi del continente. L’euro è in mezzo al guado: o continua verso una nuova politica di rafforzamento dei vincoli comunitari, in tema di bilancio e di fisco, con conseguente perdita di sovranità degli Stati oppure naufraga e nel naufragio trascina l’intera costruzione europea. Per il leader britannico non deve essere stato semplice rifiutarsi a questo nuovo matri- monio, ma neanche tanto difficile. Alle sue spalle l’euroscetticismo montante degli inglesi alimentato dalle tristi sorti del “Club Méditerranée” dell’insolvenza e dei sacrifici (Italia, Grecia, Spagna) e dalla richiesta trasversale di referendum per abbandonare l’Europa che il Parlamento inglese ha sollevato con forza e che Cameron ha respinto, per ora, con perdite. La “City” londinese ha giocato la sua parte: numero uno nel mondo per le transazioni internazionali, ha protestato con ferocia all’idea, ventilata a Bruxelles, di tassare le operazioni finanziarie che la rendono ricca e che l’abbandonerebbero per altre piazze più ospitali e meno avide. Ultimo punto: nelle tasche dei britannici riposa la sterlina con la quale Dowing Street governa le sorti e il futuro del Paese, nel bene e nel male. A tutte queste ragioni, interne e internazionali, Cameron ha aggiunto la più semplice e fondamentale quando ha detto di non voler cedere neppure un pollice di sovranità nazionale. «Right or wrong, my country» come si legge spesso nei cuoricini ricamati a mano appesi nelle casette della campagna inglese. Con questa scelta, l’Inghilterra si allontana un po’ dall’Europa ma forse si avvicina di più a Washington, e a Obama non dispiacerà. Non si tratta solo di orgoglio o di coraggio ma di una profonda e lucida coscienza che prima di tutto viene il legittimo interesse nazionale che è interamente nel- le mani del popolo e di chi lo rappresenta. Tutto questo significa ripudiare interamente l’idea di Europa? No, e l’abbiamo detto molte volte a più voci. Anche recentemente al Parlamento della Padania, a Vicenza, il concetto di Europa dei popoli è emerso con forza: una federazione di macro regioni coordinate nei propri interessi e nelle differenti po- litiche, coagulate dalla storia, dalle identità e dal comune sentire. La stessa Commissione europea promuove queste aree vaste transfrontaliere e transnazionali e auspica le loro sinergie nei settori più diversi. È facile immaginare quale sarebbe il potenziale di sviluppo economico, finanziario, sociale e politico per la Padania in una cornice istituzionale di questo genere. Non solo a Roma quindi il nostro impegno ma anche a Bruxelles. Forse una nuova strada per un vecchio sogno: la libertà del Nord. 4 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Sabato 10 dicembre 2011 NAPOLITANO PENSA AL “SUO” MEZZOGIORNO «Cosa si puo' fare con la manovra economica per il Mezzogiorno? Per quel che ne so io, tra non molti giorni, ci saranno iniziative che metteranno a fuoco gli intendimenti del governo e delle regioni del Mezzogiorno sulle prospettive di impiego dei fondi europei di sviluppo per il Sud". Cosi' il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lasciando la Societa' nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Napoli, risponde ai cronisti che gli chiedono quanto il pacchetto di misure economiche licenziato dal Consiglio dei ministri possa incidere sul Meridione Di fronte a un Monti novello sceriffo di Nottingham, il Carroccio presenta oltre 600 emendamenti per tutelare le fasce più deboli IVA GARIBALDI Sono nel segno dell'equità i 600 emendamenti che la Lega Nord ha depositato per modificare la manovra economica da 30 miliardi di euro. Ma il Carroccio ha presentato anche tre pregiudiziali di costituzionalità nel tentativo di fermare un decreto che oltre che ingiusto «non rispetta nemmeno le norme dettate dalla Carta costituzionale. La manovra è incostituzionale e va cambiata». nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio i deputati Massimo Bitonci, Maurizio Fugatti, Massimo Polledri, Alessandro Montagnoli, Silvana Comaroli spiegano di aver presentato le pregiudiziali che riguardano «l'abolizione delle provincie, che sono organi eletti e dunque non cancellabili con un decreto del governo, le pensioni perché i tagli non possono essere una norma retroattiva, la reintroduzione dell'Ici». Accanto alle questioni pregiudiziali, i deputati della Lega Nord, tra cui anche Massimiliano Fedriga, Roberto Simonetti, Gianluca Forcolin, hanno dunque presentato una lunga lista di proposte di modiche che entrano nel cuore della manovra nel tentativo di cambiarla profondamente. Il ragionamento alla base è questo: visto che questo decreto è profondamente ingiusto perché, come una sorta di Robin Hood al contrario, toglie ai poveri per dare ai ricchi, allora c'è bisogno che qualcuno ristabilisca la giustizia. E dunque non è certo un caso se in cima alle priorità del carroccio le prime voci da modificare sono le pensioni e il capitolo Ici prima casa. Due questioni che il Carroccio si propone di raddrizzare introducendo una serie di tasse per che colpiscano davvero i ricchi. L'obiettivo principale è certamente ripristinare il requisito dell'anzianità nel sistema pensionistico che Mario Monti ha preso a picconate e la cancellazione dell'Imu sulla prima casa soprattutto pensando a tutte quelle persone che l'abitazione l'hanno ac- La Lega come quistata, e magari ancora non pagata, a costo di mille sacrifici. E così, tra gli emendamenti della Lega spunta anche una «patrimoniale anti evasione». Si tratta, spiega Fugatti «di individuare una serie di beni mobili e im- Roberto Simonetti ga spera di recuperare dai 3 ai 5 miliardi di euro. Proprio quelli che servono per coprire l'Ici sulla prima casa che il decreto ha nuovamente introdotto. La patrimoniale anti evasione, hanno ricordato i parlamentari del Carroccio, è una proposta già avanzata da Roberto Calderoli e va certamente nella giusta direzione. Un altro capitolo allo studio della lega riguarda il taglio ai trasferimenti in favore delle imprese pubbliche. Da questa voce potrebbe arrivare quel che manca per arrivare agli 11 miliardi complessivi che il Governo intende reperire dal capitolo casa. La Lega poi chiede misure più giuste anche nei confronti delle banche decisamente troppo favorite dalle misure inserite nella manovra. Basti pensare che ben due miliardi sono destinati alla copertura dei FABRIZIO CARCANO Silvana Comaroli mobili» sui quali « si imporrebbe un prelievo, scalando le imposte già pagate». In altre parole, «se su un bene immobile o un bene mobile, oltre una certo valore, sono state pagate regolarmente le imposte» su quel bene sarà esercitato un prelievo decurtato delle stesse imposte già pagate. Altrimenti «si pagherà la patrimoniale al massimo del suo limite». Una misura dalla quale la Le- Attenzione al fuoco amico. La manovra economica varata dal Governo rischia di essere pesantemente modificata e non soltanto dai 600 emendamenti presentati dall’u ni ca vera forza di opposizione presente in Parlamento, la Lega Nord. A far storcere la bocca ai vertici di Palazzo Chigi sono anche le centinaia di emendamenti presentati dai partiti o gruppuscoli vari che prima hanno accordato la loro fiducia debiti degli istituti di credito. Insomma per ristabilire le giuste proporzioni il Carroccio ripropone la legge sul massimo scoperto, sulla base della proposta avanzata dalla Banca d'Italia; il taglio all’Esecutivo dei banchieri e dei burocrati, spellandosi le mani a furia di applausi, e ora si ritrovano costretti a chiedere modifiche radicali dopo il malcontento palesemente esploso nel loro elettorato di riferimento. Due i filoni di protesta. Il caso più eloquente, ovviamente, rimane quello dell’Italia dei Valori, che sta tentando di giocare su due campi antitetici tra loro, quello di maggioranza, dopo aver garantito il proprio voto di fiducia a Mario Monti, e quello di delle commissioni sulle carte di credito fino a 2.500 euro; l'aumento fino a mille euro per il limite per il pagamento in contanti delle pensioni. Ma i settori d'intervento proposti dal Carroccio sono molteplici: si possono ritoccare le imposte sui videopoker, sui bolli auto (passando a una sorta di superbollo progressivo per le auto sopra i 150 kw) e sulla partecipazione dei Comuni alle tasse centrali. In questo modo si possono compensare molti rincari che al momento pesano sulle spalle dei cittadini. Per trovare i soldi che servono invece per ripristinare le pensioni di an- Esplode il malcontento: Idv ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ I nostri emendamenti principali zianità, la Lega suggerisce di andare a guardare tra quelli che percepiscono compensi da sogno. E così con un altro emendamento si chiede di introdurre I un contributo di solidarietà per REGIONI E ENTI LOCALI RINNOVANO L’SOS SERVIZI Certezze sull'entità dei tagli, sostenibilità di sanità e trasporto pubblico locale e futuro delle Province: questi in sintesi i temi che ieri Regioni e Enti locali sono tornati a porre all'attenzione del Parlamento in quella che si è prefigurata da subito come una ghiotta occasione per riaccendere i riflettori sulle autonomie PATRIMONIALE ANTIEVASIONE - Il Carroccio ripropone l'idea già presentata da Roberto Calderoli: individuata una serie di beni mobili ed immobili di riferimento, si applicherà l'imposizione oltre un certo livello. Chi ha già pagato le tasse non ne dovrà altre. Il gettito possibile va da uno a 3/5 miliardi. Copre la reintroduzione Ici prima casa. LE BANCHE - Riproporre la legge sul massimo scoperto, sulla base della proposta di Bankitalia; tagliare le commissioni sulle carte di credito fino a 2.500 euro; aumentare a 1.000 euro il limite per il pagamento in contanti delle pensioni. le pensioni che superano i 90 mila euro. Il contributo di solidarietà andrebbe introdotto anche per i lavoratori privati al 10% a partire da 120 mila euro annui di stipendio. Ma il Carroccio chie- de anche interventi in favore delle famiglie introducendo assegni per quelle con almeno quattro figli e una serie di misure in favore delle lavoratrici madri. Su questo fronte le risorse ne- e Grande Sud non ci stanno IL PREMIER CI PROVA: «MANOVRA BLINDATA» opposizione, tentando di rappresentare il dissenso della sinistra strema che non ha interlocutori in Parlamento attraverso una bocciatura sonora della manovra, presentando ben 130 emendamenti per correggerla radicalmente. Ma non sono soltanto i dipietristi a non accettare il diktat dell’asse Pd-Pdl-Udc ovvero manovra da votare così e basta. L’altra area di malcontento è quella dei deputati meridionali, delusi da una manovra che, pur tartassando il Nord, non elemosina niente al Sud. E così i deputati siciliani racchiusi nel Grande Sud, per esempio, hanno depositato 50 emendamenti, mentre altri tre sono arrivati dagli altri siciliani, quelli dell’Mpa, tutti per chiedere più soldi per il Mezzogiorno. Speranza vana. Sul punto Monti è stato tranciante nel chiudere la porta, sostanzialmente, ad ogni proposta emendativa. <Mentre in certe manovre squisitamente ed esclusivamente finanziarie l'unica cosa che non si può toccare è il saldo - ha sentenziato il premier - qui la cosa è più complessa e ambiziosa. Certamente non si può toccare il saldo, ma c’è la strutturalità di molti contenuti, le famose riforme strutturali tanto spesso rinviate>. Come dire, anche a saldi invariati non si tocca nulla. Lo stesso Monti ha poi aggiunto che degli emendamenti ne parlerà con i partiti, demandando il compito al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Anche se 5 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 l’impressione è che ormai il dialogo avvenga soltanto con gli interlocutori scelti dal Palazzo, Pd, Pdl e Terzo Polo, ovvero con le forze che voteranno la manovra comunque, a prescindere dai contenuti. Anche se il rischio di defezioni all’interno del Pdl sembra assolutamente concreto e qualche voce stonata si potrebbe registrare anche tra le fila del Pd. Di sicuro il micro-gruppo meridionalista di Noi Sud si prepara a passare all’opposizione, se non verranno accolte le proprie richieste, e la stessa cosa, risalendo lo Stivale dal Mezzogiorno fino a Bolzano, sono pronti a fare gli altoatesini della Svp. Chiaramente si tratta di pochi voti, perché il grosso del problema per Monti, ragionando nei confini della teorica territoriali, forse messe un po' nel dimenticatoio dagli aut aut di Bruxelles all'Italia. Col senso della realtà che le caratterizza, le Regioni hanno rilanciato in commissione Bilancio di Montecitorio il richiamo a capitoli decisamente forti per la vita di tutti i giorni dei cittadini. Composito anche il fronte delle richieste dei Comuni GLI ENTI LOCALI - censimento degli "immobili fantasma” interventi sul patto di stabilità dei comuni. LO SVILUPPO - Aumentare gli assegni per le famiglie con più di quattro figli finanziandoli con una tassa sulle slot machines che renda circa 800 milioni all'anno. LE PENSIONI D'ORO - Introdurre un contributo di solidarietà per quelle oltre i 90mila euro. Il contributo di solidarietà andrebbe introdotto anche per i lavoratori privati al 10% a partire da 120mila euro annui di stipendio. LE AUTO DI LUSSO - Abbassare la soglia del “lusso”, con un superbollo a partire dai 150 Kw: 2 euro a Kw fino a 170 che diventano cinque fino a 185; da questa cifra in poi vale la cifra già prevista per le 'supercar' dal Governo nel testo originario del decreto. ALTRO - Aumento tassa permesso di soggiorno e cittadinanza; - Togliere aumento accisa benzina coprendolo con tagli ai ministeri, contributo sui patrimoni superiori ai 10 milioni, aumento sigarette - Tassazione sui money transfer. cessarie si possono trovare aumentando le tasse sulle slot machines. Tra le altre misure che la Lega vuole introdurre c'è anche un aumento della tassa sul permesso di soggiorno e cittadinanza; maggioranza parlamentare che ha garantito il voto di fiducia al Governo, è ovviamente nell’Italia dei Valori. Negli ultimi giorni Antonio Di Pietro ha costantemente alzato il tiro contro il Professore, arrivando a paragonarlo più volte all’odiato Silvio Berlusconi, storicamente il bersaglio più inviso all’ex pm di mani pulite. L’impressione è che l’Idv abbia ormai varcato il Rubicone e non possa più tornare indietro. Se lo facesse perderebbe tutti i con- ulteriori tagli ai ministeri (per togliere gli aumenti delle accise sulla benzina). Infine il Carroccio dà il via libera all'asta delle frequenze tv, un pacchetto che vale circa 4 miliardi. sensi guadagnati nelle ultime settimane tra l’elettorato deluso del Pd e quello dell’arcipelago variegato della sinistra extraparlamentare, dei movimenti e dei grillini. E del resto è impensabile che l’Esecutivo accolga anche solo una parte della valanga degli emendamenti dell’Idv, come ha anticipato anche il ministro Giarda, chiudendo ogni trattativa con un sibillino: «Gli spazi di intervento sono assai limitati». insomma prendere o lasciare... ALESSANDRO MONTAGNOLI «Le nostre proposte sono nel segno dell'equità» «Le nostre sono proposte di buon senso che vanno nella direzione dell'equità e in difesa dei più deboli. Vedremo cosa ci risponde il Governo e la maggioranza». Alessandro Montagnoli, alla vigilia delle votazioni sulla manovra fa il punto sul decreto da 30 miliardi annunciando che «la Lega Nord è pronta a fare l'opposizione più dura possibile se da parte dell'Eseutivo dovesse trovare solo porte chiuse». Che aria tira in commissione con gli ex alleati del Pdl? L'aria è senz'altro pesante. Alla fine tutti ci concentriamo sulle tematiche Ici e pensioni e vedo molto imbarazzo da parte dei nostri ex alleati. Ci sono molti deputati che si sono espressi in maniera critica anche sui tagli delle province. Anche Bressa del Pd ha manifestato molte perplessità sulla manovra. Qual è invece il vostro atteggiamento? La nostra linea è di coerenza con quanto abbiamo sostenuto finora. Come già abbiamo detto fin dall'inizio se ci sono cose a favore dei cittadini noi le votiamo. Noi abbiamo lavorato su 600 emendamenti per modificare in particolare il tema dell'Imu e delle pensioni. Ora siamo in attesa dei pareri del governo e della maggioranza. Da parte nostra abbiamo proposto delle valide alternative di copertura, abbiamo dimostrato di essere seri entrando nel merito delle questioni senza intenzione di fare ostruzionismo a prio- Alessandro Montagnoli ri. Nel merito qual è la vostra controproposta sui capitoli Ici e pensioni? Dall'Ici su prima e seconda casa il Governo pensa di incassare 11 miliardi di euro di cui 3,8 sulla prima casa. Noi proponiamo l'introduzione della patrimoniale sui beni di lusso. Era già una proposta fatta da Roberto Calderoli e vale dai 3 ai 5 miliardi. Solo questa copre l'Imu sulla prima casa. Poi c'è il discorso del taglio ai contributi alle imprese pubbliche e questo potrebbe coprire tutto il capitolo casa. Sulle pensioni abbiamo proposte forti. Per noi è un argomento importantissimo. Secondo noi non vanno toccate e i soldi devono essere reperiti altrove. Abbiamo pensato a un aumento delle accise sui giochi il cui volume è previsto intorno ai 700 miliardi l'anno. Poi chiediamo una tassazione sulle rimesse all'estero, l'equiparazione delle tassazione alle rendite, dunque al 20per cento, una tassa sui money transfer. Infine abbiamo presentato emendamenti per reintrodurre il contributo di solidarietà estendendolo anche ai lavoratori privati. Si tratta di introiti importanti. Avete colto segnali di apertura sulle vostre proposte? Noi cercheremo il dialogo con tutte le altre forze politiche, avremo un comportamento improntato alla massima serietà. Oggi inizia il voto. E noi attenderemo l'atteggiamento politico di governo e maggioranza. Vedremo. Partiamo da una base di partenza che è una manovra recessiva. Noi cerchiamo il consenso e il dialogo sulle nostre proposte. Diversamente siamo pronti a fare un'opposizione durissima utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Cosa vi aspettate dal Governo? Innanzitutto che Mario Monti come ministro dell'economia venga in commissione. Sarebbe bene, un segnale per noi ma anche per tutti i cittadini. Se le vostre richieste dovessero essere accolte voterete a favore del decreto? Noi discutiamo nel merito, ma da quello che vedo mi sembra ben difficile trovare grandi aperture da parte del Governo. Ci auguriamo comunque che la discussione entri nel merito delle proposte. Per il resto noi l'abbiamo detto fin dal giorno della fiducia a questo Governo: da parte nostra non ci sono chiusure a priori e se arrivano proposte a favore dei cittadini, noi le votiamo. I.Gar. 6 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 10 dicembre 2011 PROPOSTA CONFAPI PER MAGGIORE EQUITA’ Confapi ha inviato a Monti un documento sul decreto “salvaItalia”, con proposte per “fare cassa” senza pesare troppo su famiglie e imprese. Confapi propone la riattivazione della legge sulla “definizione dei carichi di ruolo pregressi” (rottamazione). «L’iniziativa - afferma il presidente Paolo Galassi (foto) - PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ porterebbe tutte le Pmi a chiudere le posizioni esecutive versando una cifra pari ad almeno il 30-35% dell’importo scritto a ruolo in cartella con un versamento esaustivo del debito senza il pagamento degli interessi di mora. Ciò avrebbe il duplice pregio di decongestionare la grande massa di atti esecutivi in essere e di garantire all’erario un’entrata certa e immediata» ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ TOGNI (LN): IMPIEGARE I DETENUTI IN SERVIZI UTILI «Per fronteggiare l’eccessivo affollamento degli istituti penitenziari presenti sul territorio nazionale, ho presentato un emendamento affinché le Regioni, d’intesa con l’amministrazione penitenziaria, attuino insieme con i competenti organi del ministero della Giustizia interventi per PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ RECESSIONE E INFLAZIONE Le misure del Governo sono per metà inapplicabili, per l’altra metà inefficaci e, se considerate nel loro complesso, producono effetti recessivi e inflazionistici. Che figata, la manovra salvaItalia ideata dal pool di professoroni che fanno capo al senatore a vita, presidente del Consiglio, Mario Monti, fa acqua da tutte le parti. Non può dirlo a chiare lettere il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, ma le misure correttive dell’Esecutivo sono una gran porcheria. Così, di fronte alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato si limita - per così dire - ad osservare che la manovra avrà «un forte impatto sociale», ad esprimere dubbi sull’effettivo gettito proveniente dall’introduzione del bollo sui capitali scudati e a garantire - se a qualcuno dei gran cattedratici fosse per caso sfuggito - che l’aumento delle aliquote Iva e delle accise sui carburanti «si trasmetterà in tempi rapidi sulla dinamica dei prezzi al con- sumo, sospingendo una temporanea, ma non trascurabile, accelerazione inflazionistica». È sin troppo precisino il presidente della Corte dei Conti, mette il dito nella piaga e informa che tale inflazione «prudenzialmente, può essere stimata di almeno un punto percentuale». Quando si dice cinismo. Ma Giampaolino è un “tecnico” e non può certo mentire, esprime valutazioni oggettive dettate dall’analisi delle cifre, il suo compito non è dare un’interpretazione politica degli eventi. È un tecnico, di quelli che in questo periodo vanno tanto di moda, ma che ha deciso di rimanere fuori da Palazzo Chigi, contrariamente a qualcun altro. Stessa scelta anche per Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, anch’egli presente all’audizione delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato. Fosse stato a casa, avrà pensato il premier Monti, sarebbe stato meglio. Perché le parole di Visco pesano come macigni: «Le misure di bilancio contenute nel decreto - spiega di fronte a LA RISCOSSIONE COATTIVA NEL 2010 Regioni Totale ruoli Milioni di euro € per residente Lazio Toscana Lombardia Basilicata Liguria Sardegna Campania Emilia Romagna Molise Umbria Calabria Abruzzo Piemonte Friuli Venezia Giulia Puglia Valle d'Aosta Marche Veneto Trentino Alto Adige 1.246,70 722,30 1.881,60 93,40 256,40 250,20 868,90 655,30 46,90 132,90 289,30 190,10 628,90 173,40 544,00 16,40 194,30 582,40 102,70 217,6 192,6 189,7 159,0 158,6 149,3 148,9 147,8 146,7 146,6 143,8 141,6 141,1 140,3 133,0 127,9 124,1 117,9 99,0 TOTALE 8.876,10 159,7 Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Bilancio 2010 Equitalia deputati e senatori - hanno effetti restrittivi sul Pil stimabili in mezzo punto percentuale nel prossimo biennio». Effetto restrittivo, per la cronaca, corrisponde a recessione. Soprattutto se consideriamo un altro aspetto sottolineato da Visco: «Le misure, volte a raggiun- ....................... Le stime indipendenti dei due organismi castigano i professoroni. La Lega: misure inique, inefficaci e inapplicabili ....................... gere il pareggio di bilancio nel 2013 - dice Visco determinano una correzione del saldo portando la pressione fiscale intorno al 45 per cento». Facendo un banalissimo calcolo, il 45 per cento di pressione fiscale si traduce mediamente per il contribuente italiano (lavoratore dipendente, imprenditore o azienda) in un socio nemmeno tanto occulto che, senza far nulla, spartisce lavoro, fatica e rischi vari fino allo scoccare del mezzogiorno del 25 giugno di ogni anno. Senza contare che, da questa data in poi, al tavolo si siederanno gli enti locali (Regioni, Province e Comuni) che banchetteranno, tra una gabella e l’altra, fino a ridosso di ferragosto. Riassunto: le misure dell’Esecutivo sono inapplicabili perché la prevista cancellazione tout court delle giunge provinciali parrebbe anticostituzionale; la tassazione straordinaria dell’1,5% sui capitali scudati non è soluzione percorribile perché produrrebbe: 1) una valanga di ricorsi, 2) l’impossibilità di recuperare l’imposta perché la maggior parte delle operazioni di rimpatrio e regolarizzazione dei capitali sono avvenute avvalendosi di società di comodo, già svanite nel nulla. Inefficaci perché: 1) le tasse sul lusso allontanano dal Paese chi del lusso dispone; 2) le accise sulle benzine spingono a diminuire il consumo del carburante; 3) l’aumento dell’Iva fa contrarre i consumi. Il risultato, comprensibilmente, è l’esatto opposto di quanto si vorrebbe ottenere, ossia incamerare più risorse fiscali. Sintetizzando il giudizio, dunque, gran porcheria ci sta proprio. Più elegante è il deputato della Lega Nord Roberto Simonetti che definisce la manovra Monti semplicemente «iniqua e impresentabile, perché colpisce solo ed L’agricoltura messa in ginocchio dalla manovra È di quasi 9 miliardi di euro (precisamente 8,8 mld ) il “bottino” recuperato nel 2010 da Equitalia, “grazie” all’azione di riscossione coattiva esercitata sui cittadini-contribuenti italiani. Questo almeno secondo un’analisi dell’associazione Cgia di Mestre. A detta degli artigiani, i più “pressati” da Equitalia sono stati i laziali. Se si rapporta il valore dei ruoli emessi dalla società di riscossione in ciascuna regione per il numero dei residenti, nel 2010 ciascun laziale ha “versato”, mediamente, 217,6 euro. Al secondo posto di questa speciale graduatoria troviamo i toscani, con 192,6 euro, mentre in terza posizione si piazzano i lombardi, con 189,7 CARLO GARZIA esclusivamente i ceti più deboli». Nel corso dell’audizione - svela invece un retroscena Massimo Bitonci - è stato rilevato che senza il completamento della verifica e la classificazione di quasi due milioni di fabbricati fantasma, la maggior parte al Sud, il contributo alla manovra sarà caricato sui Comuni con più alta base imponibile Imu del Nord, mentre i Comuni maggiormente dipendenti dai trasferimenti statali saranno meno colpiti dalla decurtazione del fondo perequativo spettante previsto con il Federalismo Fiscale». Morale: ancora una volta a pagare saranno i soliti cittadini del Nord. A rafforzare la posizione del sindaco di Cittadella anche il deputato leghista Maurizio Fugatti che, dopo l’audizione, assieme allo stesso Bitonci dichiara: «Questa è una manovra recessiva, che non garantisce il raggiungimento del pareggio di bilancio e che rischia di essere negativa per i consumi del Paese pregiudicando anche l’obiettivo di arrivare a una diminuzione del debito pubblico. Manovre simili le abbiamo già viste in altri Paesi come la Grecia e hanno portato solo a un peggioramento del problema». Fermi amministrativi e pignoramenti, il “bottino” 2010 ammonta a 9 miliardi euro. A livello nazionale, ciascun italiano ha mediamente versato 159,7 euro. In coda alla classifica, invece, si piazzano due Regioni del Nordest che risulta essere la ripartizione geografica meno interessata da questo fenomeno. Se nel Veneto l’importo medio per ciascun residente è stato di 117,9 euro, in Trentino Alto Adige la somma scende a 99 euro. Sempre dall’analisi della Cgia si sono messe in evidenza anche le procedure di riscossione coattive maggiormente adottate da Equitalia. Ebbene, gli strumenti più usati a livello nazionale sono stati il preavviso di fermo amministrativo e, successivamente, l’iscrizione di fermo amministrativo. l’impiego dei detenuti in opere e servizi socialmente utili come la salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Una soluzione che permetterebbe anche di fronteggiare l’alto rischio idrogeologico attraverso la pulizia e il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua». A proporre un’idea interessante con effetti concreti sulla società civile, il deputato del Carroccio Walter Togni (foto) VANTAGGI SOLO PER LA CONCORRENZA Corte dei Conti e Bankitalia bocciano la manovra Monti ANDREA BALLARIN 7 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 LA STANGATA PER GLI AGRICOLTORI ROMA - «Il Governo Monti ha varato una vera e propria stangata che risulta irricevibile per il mondo agricolo. In un momento di profonda crisi economica in cui il settore primario già sta subendo perIntroduzione IMU dite gravissime sia per l’incremensui fabbricati rurali to inarrestabile dei prezzi delle ma(oggi esenti) terie prime e dell’energia e sia per i cali dei consumi, la manovra grava Incremento i nostri imprenditori agricoli di delle rivalutazioni e nuove e pesantissime tasse metdei moltiplicatori per tendo in discussione la valenza determinare il valore della nostra agricoltura». Sebadegli immobili agricoli stiano Fogliato, vicepresidente dei deputati della Lega Nord e comIncremento delle accise ponente della commissione Agrisul gasolio coltura di Montecitorio boccia senProgressivo za appello il provvedimento varato innalzamento delle dal Governo. aliquote contributive Il parlamentare del Carroccio si riferisce in particolare all’introduzione dell’Ici sui fabbricati rurali, fino ad oggi esenti, e al raddoppio mercati. «Inoltre - aggiunge Fodel carico fiscale agrario a causa gliato - il Governo Monti destina della rivalutazione dei redditi do- ben 40 milioni di euro all’Agea, menicali: inasprimenti che Foglia- stanziamento che appare alquanto to giudica intollerabili, affermando contraddittorio rispetto ai sacrifici che solo un Governo di tecnici imposti invece agli agricoltori». Per estraneo dal mondo che “fatica” il vicepresidente leghista non poteva esserci di peggio per l’agripoteva introdurli. coltura nostrana che Ma non è tutto. la nascita di questo «Non bastava, infatti, Governo di tecnici, as- aggiunge l’esponensolutamente ignaro te leghista - l’introdudelle già gravi soffezione dell’Ici sui fabrenze del settore rubricati rurali e il radrale e colpevolmente doppio di quella sui cinico nell’ac canirsi terreni agricoli a falcontro i nostri agricolcidiare i nostri agritori ormai chiaramencoltori, il Governo ha te emarginati. Ma tutanche aumentato le ti, tranne la Lega, reaccise sui carburanti stano fermi e in sie, con gli incrementi lenzio. Durante il Goappena entrati in vi- Sebastiano Fogliato verno precedente si è gore, gestire i necesassistito a numerosi sari mezzi agricoli e dibattiti sulle manoancor più riscaldare le vre economiche, duserre diventa un onerante i quali si lamenre praticamente insotavano i tagli per il setstenibile». L’aumento tore agricolo. Desta del gasolio, in partiinvece meraviglia e colare, sottolinea Fostupore, di fronte a gliato, si configura coquesta manovra ben me il colpo finale per più pesante e iniqua, tutte le aziende che la compiacenza delle dovranno sostenere ex forze politiche di costi di oltre 2 miliardi opposizione che acdi euro dovuti appunto all’impennata dei prezzi dei pro- consentono, senza batter ciglio e dotti petroliferi nel corso del mostrando scarso coraggio, a un ulteriore giro di morsa sui nostri 2011. Secondo stime di associazioni di agricoltori, ma in special modo categoria, benzina, trasporti e lo- quelli della Padania che rappregistica incidono complessivamen- sentano la quota determinante del te per circa un terzo sui costi della Pil agricolo del nostro Paese. Il frutta e verdura ed assorbono in Governo si è mostrato sordo ai loro media un quarto del fatturato delle problemi e questo disinteressaimprese agroalimentari e quindi mento avvantaggia i loro concorl’effetto più tangibile del rialzo nel- renti esteri e comunitari, sfavole quotazioni dei carburanti è un rendo invece i nostri consumatori aumento dei prezzi dei prodotti che pagheranno più caro il cibo alimentari in vendita nei super- che mangiano. ð ð IL PIL IN PICCHIATA Bankitalia stima nel 2012 una contrazione del prodotto interno lordo di mezzo punto percentuale INFLAZIONE ALLE STELLE L’incremento dell’Iva e delle benzine produrrà un aumento generalizzato dei prezzi almeno dell’1 per cento L’IMPOSTA FANTASMA La tassa dell’1,5% è inesigibile perché i capitali scudati appartengono a società già svanite nel nulla LUNEDÌ A GENOVA MEETING LEGHISTA ALL’HOTEL BRISTOL Il decreto “salva-Italia” sotto la lente del Carroccio Il decreto “Salva Italia” che il governo Monti ha presentato per fronteggiare la crisi del Paese, verrà approfondito lunedì 12 dicembre alle ore 17,30, presso l’Hotel Bristol di Genova sito in via XX Settembre, dai parlamentari della Lega Nord, con interventi della senatrice Rosi Mauro, del senatore Roberto Castelli, e dei dirigenti del movimento ligure, Francesco Bruzzone segretario nazionale Le- FERITO AD UNA MANO IL DIRETTORE GENERALE ga Nord Liguria, Edoardo Rixi, capogruppo consiliare regionale, Alessio Piana, segretario provinciale e capogruppo in Comune a Genova, l’onorevole Guido Bonino, l’onorevole Giacomo Chiappori, l’onorevole Giancarlo Di Vizia, Bruno Ravera, Sonia Viale e Francesco Belsito. Del bel regalo preparato da Mario Monti & Co., fatto di tagli su pensioni e aumenti fiscali sulla casa, benzina e Iva, gli italiani ne avrebbero fatto volentieri a meno e in particolare i cittadini liguri, dopo che si sono già visti aumentare il costo della vita a causa dei danni alluvionali e ora si troveranno sotto l’albero di Natale un’altra emergenza, con l’inevitabile ricaduta negativa sui consumi di generi di prima necessità delle fasce più deboli. La Lega Nord invita tutti i cittadini a parte- DELL’AGENZIA SITA IN VIA MILLEVOI Equitalia nel mirino degli anarchici: esplode un pacco bomba a Roma ROMA - Un pacco bomba è esploso ieri verso l’una del pomeriggio all’agenzia Equitalia di via Andrea Millevoi, a Roma. L’ordigno era contenuto in pacco postale indirizzato all’ufficio della zona Cecchignola. È stato aperto da Marco Cuccagna, direttore generale della stessa agenzia, rimasto ferito alla mano e al volto. In particolare la deflagrazione ha leso la falange di un dito. In serata è stato sottoposto a un doppio intervento chirurgico e le sue condizioni non sono apparse gravi. All’interno del pacco bomba è stato trovato un volantino con la sigla della Federazione Anarchica Informale (Fai), un’or- ganizzazione eversiva anarco-insurrezionalista, composta da varie entità di matrice anarchica, unite dai comuni propositi di lotta armata rivoluzionaria in nome di uno spontaneismo eversivo, basato sull’azione diretta, anche di piccoli gruppi. Secondo gli investigatori «con ogni probabilità non si tratta di un episodio isolato e potrebbe essere in atto un’altra campagna natalizia dei gruppi di ispirazione anarco-insurrezionalista». Non è escluso, quindi, che possano essere stati inviati altri plichi esplosivi. L’attentato di oggi, secondo gli inquirenti, potrebbe far seguito al pacco bomba destinato all’am- cipare all’incontro per ascoltare le ragioni per le quali il movimento ha preso posizione di forte critica nei confronti del nuovo Governo ponendo in risalto che nessun provvedimento di spesa era stato attuato dal Governo precedente, ma che l’unico modo per fronteggiare la crisi del Paese era ed è rappresentato dalla riforma federale fiscale e della spesa regionale sanitaria standard. DALLA PRIMA Lettera al presidente Monti ...arriverebbe a situazione ormai compromessa, quando i giornali in questione avranno gioco forza cessato di esistere. Nel rivolgerLe la richiesta di un incontro urgentissimo, Le anticipiamo l’invito a un intervento che scongiuri l’apertura di una grave crisi occupazionale ed eviti in extremis un vulnus irreversibile alla libertà di stampa.. Con i migliori saluti Gli artificieri e la polizia scientifica sul luogo ministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann e rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale. Forti condanne per quanto accaduto sono giunte dal mondo politico e civile. ................... Subito certa la pista dell’attentato ................... Claudio Sardo - l’Unità Stefano Menichini - Europa Marco Tarquinio - Avvenire Leonardo Boriani - la Padania Dino Greco - Liberazione Norma Rangeri - Il Manifesto Marcello De Angelis - Secolo d’Italia Emanuele Macaluso - Il Riformista Francesco Zanotti - Presidente Fisc ð ð Fogliato (Lega): «I costi del settore nel 2011 cresceranno di due miliardi» 8 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ FREQUENZE TV, L’IDV ATTACCA: «PASSERA FA MELINA» «È un vero peccato che questo governo su temi fondamentali come l’accordo antievasori con la Svizzera e l’asta delle frequenze televisive dai quali si potrebbero ricavare importanti risorse ed evitare alcune delle misure più impopolari inserite in manovra continui a fare melina». Così la deputata dell’Italia dei POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Sabato 10 dicembre 2011 Valori Silvana Mura (foto) che attacca direttamente il neoministro allo Sviluppo Economico. «Il ministro Passera oggi ha proposto una ricetta sui tanti settori affidati al suo controllo: trasporti, infrastrutture, digital divide. Ma sull’asta delle frequenze Tv - sottolinea la deputata dipietrista - il superministro non è andato oltre uno “stiamo approfondendo”» ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ LA LOCOMOTIVA TEDESCA FRENA: GIU’ EXPORT E PIL La locomotiva tedesca rallenta. L’export tedesco a ottobre ha subito una frenata del 3,6%, in termini reali, rispetto al mese precedente. Cifra ben più elevata delle previsioni degli esperti, che stimavano una contrazione su base sequenziale intorno all’1,3%. Calate anche le importazioni, in discesa dell’1% PASSERA SI DIMENTICA DELLE PMI PADANE ALESSANDRO MONTANARI MILÀN - Corrado Passera, il super-banchiere diventato super-ministro nel Governo di Mario Monti che nelle sue mani ha messo le deleghe allo Sviluppo Economico, alle Infrastrutture e ai Trasporti, ha messo le carte in tavola. Il suo ministero infatti, se mai vi fossero stati dubbi a riguardo, si dedicherà soprattutto alla «grande impresa» sulla base della convinzione, più volte esplicitata nella audizione tenuta ieri alla Commissione Trasporti di Montecitorio, che «il lavoro viene dalle grandi imprese». Nel mondo, forse. Perché in Italia, come è noto, le pmi, ovvero le imprese di taglia media e piccola, costituiscono ben più del 95 per cento del tessuto produttivo nazionale e sono la linfa vitale della nostra economia e della nostra società. Il neo-ministro, però, di questa imprenditoria virtuosa, tipicamente padana ma non solo, spesso a conduzione familiare e grande produttrice di ricchezza e lavoro, non parla proprio mentre dedica diversi passaggi a quell’imprenditoria dei colossi che in Italia, sfortunatamente, si è sempre contraddistinta per il vizietto di socializzare le perdite e privatizzare i guadagni. «Credo che se non saprà mantenere e attirare grandi aziende sul nostro suolo - dice Passera - il nostro Paese avrà grandi problemi». E ancora: «Quando ci sono dei problemi per le gran- rivo di grandi imprese che pe- valore dando un euro alle pmi rò, lo vediamo spesso, oggi piuttosto che dando un euro purtroppo scelgono la via del- alla Fiat». E allora, visto che «la Pala delocalizzazione». Il Governo, tuttavia, non dovrebbe dania è una sorta di enorme avere nessun dubbio su chi e città Toyota dove qualunque su cosa investire per stimo- grande impresa avrebbe vitutti i lare la crescita. «Al .................... cinissimi suoi fornitori», è ministro Passera Il leghista chiaro che il piaprosegue il ragiono per attrarre la namento l’onoreTorazzi: grande industria vole Torazzi - sarei «Danno più amata da Passera curioso di fare una domanda. Gli lavoro e pagano si può fare e che può riuscire, ma chiederei se l’obpiù tasse. gli obbiettivi che biettivo del Governo sono l’occupa- Quindi crea più si hanno in menzione e lo sviluppo valore un euro te restano cofondaoppure gli utili dato alle pmi munque mentali. «Perché - perché, per quanto al mo- rappresenta il pre-requisito delle multinaziopiuttosto che non bisogna penmento possa sembrare in gi- essenziale per l’insediamento nali. Glielo chiesare solo a grandi nocchio, il nostro sistema di imprese di taglia più gran- derei perché, se alla Fiat» economico produttivo è an- de. «La presenza tanto diffusa l’obiettivo fossero .................... imprese che potrebbero arrivare cora una potenza ed è ancora di pmi così reattive e così com- davvero sviluppo proprio grazie alle nostre pic- petitive - ricorda Torazzi - offre e occupazione, allora non ci da fuori. Se si facesse una cole imprese che non hanno un grande servizio alle grandi potrebbero essere dubbi di politica di crescita mirata, inmai avuto niente dallo Stato. imprese. Negli altri paesi i sorta visto che chi dà più la- fatti, le nostre piccole imprese Al contrario della grande im- grandi gruppi sono costretti a voro e paga più tasse in Italia potrebbero diventare grandi». A Passera, quindi, l’espopresa e al contrario delle pmi spendere un sacco di soldi per sono le piccole imprese. I soldegli altri Paesi nostri con- creare questo tessuto che da di, soprattutto quando sono nente leghista raccomanda noi invece c’è già e costituisce pochi, vanno messi dove ren- alcune linee direttive. «Deve correnti...». Proprio questa rete di pic- il nostro patrimonio. È questo dono e i dati dicono in modo fare la guerra alla contrafcola impresa diffusa, peraltro, il fattore che può attirare l’ar- inequivocabile che si crea più fazione, combattere la delocalizzazione e aiutare la discesa del costo del lavoro. Qualcosa, su quest’ultimo punto, il Governo Monti devo dire che lo sta pure facendo, penso all’Irap, ma a fronte di troppe nuove tasse». Per il neo-ministro che viene dal mondo delle grandi banche e rogazione alla Commissione Europea e al Con- sua su brevetti e progetti di natura industriale che oggi si rivolge alla grande siglio, chiedendo ai due organi se proprio e intellettuale. I dati parlano da soli: la sezione impresa, però, Torazzi ha Milano non sia la sede più adeguata per il lombarda è quella più operativa non solo in un’ultima richiesta: «Vorrei tribunale. Anche Cecchetti ha protocollato una Italia ma anche in Europa: tra le 12 sezioni sapere se intende fare qualmozione in Consiglio regionale. «La Lega Nord – italiane, quella di Milano deve pronunciarsi cosa per lo scandalo delle redicono gli esponenti leghisti – porterà avanti infatti su 422 procedimenti contro i 792 casi gole di Basilea 2 e 3 che caquesta battaglia che rischia di escludere le complessivi che devono essere presi in contalagono il prestito all’impresa imprese italiane e lombarde da strumenti di siderazione in tutta Italia. La sezione di Milano che crea lavoro come un ritutela e diminuisce il potenziale di compe- inoltre ha in carico più procedimenti di Francia schio mentre se la banca titività sul mercato unico. Non lo diciamo solo e Regno Unito messi assieme, che a malapena spende per comprare titoli noi. Anche i giudici delle sezioni specializzate arrivano a 384». «Ospitare la sede della Corte speculativi, che magari poi per la proprietà industriale e intellettuale han- del Brevetto - concludono Salvini e Cecchetti – sono carta straccia, allora calno sottoscritto un documento con la nostra significa poi avere importanti ricadute ecocolano la spesa come un vamedesima richiesta». «Onestamente – sotto- nomiche su tutto il territorio stimate in circa 3 lore. Su questo il ministro lineano ancora Salvini e Cecchetti – non ve- miliardi di euro. Ecco perché non c’è tempo da Passera, che il settore lo codiamo chi oltre a Milano possa farsi avanti per perdere: Milano e la Lombardia devono vincere nosce bene, deve assolutaospitare la sede di un’autorità che dovrà dire la questa battaglia». mente intervenire». ALESSANDRO MORELLI MILÀN - Mentre Monti pensa a come deprimere l’economia colpendo le famiglie con tasse sempre più pesanti, la Lega, con l’eurodeputato Matteo Salvini e il presidente della commissione Bilancio del Pirellone, Fabrizio Cecchetti, propone che Milano divenga sede della Corte unificata del Brevetto europeo di primo grado. «Il Governo deve muoversi per evitare ......................... che l’Italia resti esclusa come sede di un’importante «Si muova Monti». istituzione europea e deve Iniziativa leghista candidare la città di Milano, dell’innovazione dell’ina tutti i livelli: città gegno». Salvini e Cecchetti da Bruxelles annunciano iniziative al a Palazzo Marino Parlamento europeo, alle al Comune di Mipassando Camere, lano, in Provincia e in Conper il Pirellone siglio regionale. Infatti Sal......................... vini ha presentato un’inter- PROPOSTA LEGHISTA: A MILANO LA SEDE DELLA CORTE EUROPEA DEI BREVETTI rispetto a settembre. Su base annuale, invece, sia export che import sono in aumento, rispettivamente del 3,8% e dell'8,6%. La Bundesbank ha poi emesso le sue nuove stime di crescita, rivedendole parzialmente al ribasso: per quest'anno, la previsione resta al 3%, ma per il 2012 scende dallo 0,75% allo 0,6% Ici, Bagnasco apre: «Nessuna pregiudiziale» ROMA - «Se ci sono punti della legge da rivedere o discutere, non ci sono pregiudiziali da parte nostra». Fermo restando che «in linea di principio, la normativa vigente è giusta, perché riconosce il valore sociale delle attività svolte da una pluralità di enti no profit e, fra questi, gli enti ecclesiastici». Ma «se vi sono casi concreti in cui un tributo dovuto non è stato pagato, è giusto che l’abuso sia accertato e abbia fine». Nel bel mezzo delle polemiche è il presidente della Cei, card. Bagnasco, a entrare direttamente sulla questione delle esenzioni Ici concesse alla Chiesa, chiedendo di «fare chiarezza» se ci sono punti controversi, ma difendendo l'impianto della norma. Un tema sfiorato anche dal presidente del Consiglio Monti da Bruxelles: «In 17 giorni non abbiamo preso alcuna decisione». Con una postilla: «Sono a conoscenza di una procedura di aiuti di Stato». Un riferimento all'indagine Ue aperta nei mesi scorsi. Il dibattito intanto continua, con appelli a versare l'imposta che arrivano, trasversali, dal mondo politico e gli organi di informazione della Cei in posizione difensiva. «La Chiesa cattolica paga quello che c’è da pagare e non gode di nessun privilegio», recita una nota diffusa dal Sir, l’agenzia dei vescovi. Il super-ministro vuole puntare tutto sulla «grande impresa perché il lavoro - dice viene da lì». Peccato che la nostra economia sia fatta per oltre il 95% dalle aziende piccole di aziende la tendenza è la dismissione. E noi dobbiamo invece trovare una soluzione diversa. Alcune aziende sono state malgestite ma possono essere aggiustate con un piano di lavoro in cui anche il pubblico può agire da committente nel rispetto dei vincoli Ue». Morale della favola, per chi si fosse perso i messaggi precedenti: «Se non riusciremo ad attrarre grandi imprese sul nostro territorio avremo dei problemi perché il lavoro viene dalle grandi imprese». Parole che fanno drizzare le antenne alla Lega, paladina storica delle pmi e peraltro schieratasi per tempo contro un Governo privo di mandato popolare e apparso da subito come un’espressione dei poteri forti. Alberto Torazzi, membro della Commissione Attività Produttive di Montecitorio e profondo conoscitore dell’organizzazione industriale, non riesce infatti a stupirsi del piano esposto da Passera. «Ma il ministro sbaglia - argomenta l’esponente leghista 9 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 GIOVANNI POLLI MILÀN - La cosiddetta luna di miele con il nuovo Esecutivo, se mai c’è stata davvero, è terminata in grande anticipo rispetto al consueto. Il Governo Monti, una volta che finalmente si è capito dove sarebbe andato a parare con la sua manovra, sta infatti crollando a picco nei sondaggi. L’ultimo è di ieri ed è stato curato dall’istituto Demòpolis tra i lettori del sito online Affaritaliani.it e nota come gli interventi del Governo siano piaciuti a meno di un italiano su dieci. Ma anche la rilevazione precedente, curata da Ipsos e diffusa durante la puntata di Ballarò di martedì scorso, già annunciava tempesta. E, sempre martedì, alla luce della manovra Renato Mannheimer annunciava dal Corriere della Sera che la fiducia nel premier calava già bruscamente dal 73 al 64 per cento. E che molti dei provvedimenti, in particolare quelli relativi alle pensioni, riscuotevano il ................................. Già martedì, Mannheimer sul Corriere e l’Ipsos a Ballarò avevano iniziato a mostrare una curva di gradimento in discesa ................................. gradimento soltanto di una netta minoranza del campione. L’ultima doccia fredda di ieri, quella di Demòpolis, è esemplare: solo il 9 per cento del campione considera “necessarie ed eque” le misure annunciate dal Governo. Il 61 per cento, pur ritenendole “necessarie”, le valuta come “poco eque” mentre un corposo 31 per cento le boccia come “del tutto inique”. «Sta crescendo nelle ultime ore afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento sul sito Affaritaliani.it - la preoccupazione degli italiani per l'impatto sociale che la manovra economica del Governo Monti potrà avere sul tenore di vita delle famiglie». «Si tratta - prosegue - di prov- Luna di miele finita: la manovra piace solo al 9 per cento Se il Governo “tiene” nei sondaggi, i suoi provvedimenti vanno sottozero IN POCHE RIGHE Si vuol far pagare all’Europa il debito Usa «La massoneria conta molto nei più importanti snodi politici e finanziari». E’ quanto ha dichiarato Cesare Geronzi in una lunga intervista al Corriere della Sera. Quanto avviene a Bruxelles conferma che c’è l’intervento pesante di David Cameron; in parallelo c’è l’intervento diretto e altrettanto pesante di Hillary Clinton nelle vicende interne della Federazione Russa. I due fatti confermano che la cupola del mercatismo mondialista è negli Usa. Umberto Bossi ha affermato con decisione che Mario Monti agisce sulla falsariga del presidente americano Hoover, che provocò la triste crisi del 1929 con le conseguenze a tutti note. Oggi, la cupola che governa la finanza dell’area dollaro, per tamponare i propri guai cerca di indirizzare l’Europa verso un baratro politico, economico e d’identità. Umberto Bossi in questo frangente con la forza che i popoli padani gli hanno conferito, solitariamente difende l’economia del Paese. Possono aver voce nei consessi internazionali i popoli che sono coesi e sono quelli che avvertono di essere guidati da mani sicure. La raffica di emendamenti che la Lega ha preparato avrà il duplice effetto di stanare i nemici della Padania e di evitare una spaventosa recessione. La politica parte dagli individui per poi salire verso i comuni, le regioni, il paese e poi il mondo. Senza il consenso popolare non si può essere rappresentativi nei consessi internazionali. Monti non ha il consenso popolare, è stato imposto e i partiti l’hanno accettato, perché sono stati “convinti“. La Germania riesce a far sentire la propria voce perché non manda a casa la Merkel prima che il suo mandato abbia avuto termine, anche se in tutte le tornate elettorali perde consensi. La differenza è tra chi osserva le regole secondo le quali un governo dura per la legislatura, poi decidono gli elettori. In Padania si ragiona in questo modo, mentre in una parte del Paese, la mentalità levantina porta a manovre di Palazzo come l’attuale. Si ritengono furbi, ma la mentalità degli “scugnizzi”, li porta poi a vivere da “scugnizzi”. Non è questa l’aspirazione dei cittadini padani. La partita che si sta giocando è la monetizzazione del debito sovrano americano a danno di tutti i cittadini dei paesi europei. Marcello Ricci vedimenti ritenuti molto pesanti dagli italiani, che appaiono comunque consapevoli della necessità della manovra per la riduzione del debito pubblico e per evitare il default del Paese. I cittadini intervistati esprimono un giudizio decisamente critico su tre punti centrali della manovra: casa, pensioni, Iva». Sono infatti questi, secondo la rilevazione, i provvedimenti più odiosi contenuti nella manovra. Rispettivamente, l’aumento dell’Iva vede la contrarietà dell’83 per cento del campione, il blocco della rivalutazione automatica delle pensioni è malvisto dal 73 per cento, la reintroduzione della tassa sulla prima casa è malgiudicata dal 72 per cento mentre l’in nal za men to dell’età pensionabile viene bocciata dal 61 per cento degli interpellati. Curioso che, soltanto martedì, secondo Mannheimer, l’aumento dell’età pensionabile faceva invece registrare la stessa percentuale, il 61 per cento, ma di favorevoli. Mi- sura, quest’ultima, decisamente bocciata invece nel sondaggio Ipsos per Ballarò: soltanto il 29 per cento la riteneva accettabile. Sostanzialmente simile al dato di Mannheimer, per Ipsos, il gradimento complessivo al Governo Monti, pari al 65 per cento del campione. Ma la manovra era già criticata ferocemente dal 69 per cento degli interpellati, come «la solita manovra che colpisce lavoratori e pensionati». Soltanto il 25 per cento la riteneva «equa» ed in grado di affrontare «i problemi dell’Italia». Per un errore tipografico il pezzo firmato ieri da Andrea Ballarin a pagina 2 e 3 è stato stampato a colonne invertite. Ce ne scusiamo con l’autore e i lettori 10 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 Nel corso della conferenza stampa per presentare alla stampa la “mano vr a”, l’esimio prof Monti, con riferimento alla nuova tassa sui fabbricati, Imu, ha detto cose che, avrebbero dovuto scatenare l’ira di tutti i sindaci del Nord. Mi sarei anche aspettato un editoriale con titoli a caratteri di scatola, sul suo e nostro giornale. Dice infatti, il professore: «Con gli incassi derivanti da questa nuova imposta, i Comuni del Nord saranno finanziariamente autosufficienti; di conseguenza cesseranno per loro tutti i trasferimenti da parte dello Stato centrale, mentre, i trasferimenti stessi, continueranno per i Comuni del Sud, perché dotati, i Comuni del Sud (testuale) “di minor capacità impositiva”». Tradotto in soldoni: il Nord continuerà imperterrito a finanziare le incapacità e gli sprechi megagalattici delle amministrazioni sudiste. Finalmente anche il bocconiano professor Monti prende atto che l’Italia è spaccata in due. Sig. Boriani, sono io che ho capito male e sto scatenando un’inutile tempesta in un bicchiere d’acqua, o il particolare vi è sfuggito? Sebastiano Oreglia, Caluso (To) Per colpa di questa disgraziata Unione europea, a cui purtroppo abbiamo aderito con l’euro ci siamo impoveriti: la povertà è venuta anche da noi, siamo uguali al terzo e quarto mondo. Tasse aumentate in maniera vertiginosa e prezzi pure, esempio 1 litro di benzina costa 1,750 euro, incredibile. Malgrado questo, alla sera di S. Ambrogio ecco che apre la Scala con i nomi più noti del mondo politico, bancario soprattutto e in testa a tutti il Napolitano. Certo è una tradizione milanese, ma l’evento si poteva fare in 11 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 maniera un po’ più sobria senza i soliti volti noti della televisione e del mondo dello spettacolo, c’era persino il giocatore del Milan Prato assieme a Barbara Berlusconi chissà cosa ne capiscono di Mozart. Una ventina di imprenditori veneti si sono suicidati, perché non riuscivano a mandare avanti l’azienda e i loro carnefici cosa fanno? Si divertono con il Don Giovanni di Mozart, speriamo almeno di riuscire a salvare la Padania, l’Italia ormai non c’è più! Lisetta Alberti, Agrate B.za (Mb) Politicamente, hanno fatto fuori la Lega, apposta, per avere un Governo italiota di stampo balcanico a maggioranza bulgare. Per i piaceri del Pcus europeo, il politburo. Guarda caso chi c’è al Quirinale? E il risultato finale? A voi il quesito. Marco Zironi Mia madre (79 anni a ottobre 2011) ha una pensione di reversibilità di 556,48 euro mensili. Ha un pace-maker, fibrillazione atriale, cammina con il bastone, leggero alzhaimer. Economicamente, con 556 euro e i figli, sopravvive. Riscuote la pensione all’Ufficio Postale in contanti: non ha conto corrente. È criminale o no imporre, obbligare a questa condizione di pensionata, l’apertura di un conto corrente per poter riscuotere la pensione, considerando le condizioni precarie del pensionato e soprattutto il furto legalizzato di circa 60 (sessanta) euro annui (che è il costo minimo di un conto corrente)? 60 (sessanta) euro circa annui sono 5 (cinque) euro che ogni mese lo Stato (o le banche) ruba ad un pensionato con 556 euro mensili. 5 euro, elemosina che lo Stato impone LA VOCE DEL NORD Direttore politico UMBERTO BOSSI Direttore responsabile LEONARDO BORIANI e-mail: [email protected] Redattori capo centrali ROBERTO BRUSADELLI, CRISTINA MALAGUTI, STEFANIA PIAZZO Responsabili di settore: CARLO PASSERA (Politica), PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto), e ROBERTO SCHENA (Attualità) ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ I NOSTRI INDIRIZZI LA PAROLA AI LETTORI Lettere: quotidiano la Padania, via Bellerio 41 - 20161 Milano. ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Fax: 02/66246326. E-mail: [email protected] «NON NE POSSO PIU’» a se stesso ad una pensionata di 556 euro. Non aggiungo aggettivi a questa decisione del Governo Monti. Lettera firmata Lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Monti «La casa è un bene privato che consuma risorse pubbliche» (dichiarazione del Presidente del Consiglio, Mario Monti, alla trasmissione RAI “Porta a Porta” del 6 dicembre 2011). Gentile Presidente Mario Monti, di fronte all’obiezione della tassazione della prima casa in quanto bene privato, ha affermato che è vero che la casa è una proprietà privata, ma che, anche nella sua forma privata, consuma risorse pubbliche. Naturalmente la sua osservazione è molto corretta, perché intorno alla casa ruotano infrastrutture che per essere costruite e mantenute in efficienza richiedono continui flussi di soldi pubblici (fogne, elettricità, strade …). Tuttavia esisteranno strutture private esentate dalla partecipazione al mantenimento delle infrastrutture pubbliche. Mi riferisco in particolare al fatto che al pagamento dell’Ici (ora Imu) non saranno chiamate le piccole e grandi aziende che cadono sono l’etichetta del culto della Chiesa Cattolica. Ed allora, fatta questa premessa, mi chiedo, e le chiedo, e lo chiedo ai Ministri del suo Governo: “Perché mai mia mamma, con la pensione minima, deve partecipare al mantenimento delle spese di gestione delle infrastrutture che ruotano intorno alla sua casa mentre la chiesa cattolica, attraverso le proprie aziende ed i propri beni che producono ricchezza privata, no? Come è possibile, vista la gravità della situazione delle casse dello Stato, che nel momento della chiamata al risanamento tutti (sottolineo TUTTI) siamo chiamati a fare la nostra parte e la Chiesa Cattolica no? Presidente Monti, non appare anche a lei almeno un po’ iniquo che questo accada? E se lo dovesse credere, quali interventi intende adottare per porre rimedio a questa iniquità? In attesa di una sua risposta, cordialmente, Gianni Dessanti, Firenze L’establishment sedicente progressista ha riservato all’ex premier Berlusconi attacchi, insulti, fango e accanimento mediatico giudiziario. Mentre s’inchina al nuovo premier Monti, gran tassatore, considerato “salvatore della patria”. Monti è cattolico osservante dichiarato. Non ha origini popolane, proletarie. È figlio – non di contadino, operaio, artigiano – ma di un direttore di banca, nonché pronipote di Raffaele Mattioli (già Presidente della Banca commerciale italiana). Monti è un grande italiano e ottimo economista all’eccellente Bocconi, che non è però Harvard. Forse non raggiunge le vette dei premi Nobel F. A. von Hayek e Milton Friedman, né la verve polemica di S. Ricossa, né l’inventiva di A. Laffer, noto per la sua “curva”. Monti non è un privato imprenditore, soggetto a dure alee: insolvenza, decozione, fallimento, bancarotta. Ha avuto rapido successo, a partire dalla fortezza universitaria, dove si entra per cooptazione (senza escludere l’interferenza di famiglia, nepotismo, politica, religione, “scuole”). Gianfranco Nìbale EDITORIALE NORD Soc. Coop. Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE Sede Operativa: Via Bellerio, 41 - 20161 MILANO Direzione e Redazione: Tel. 02/662461 - Fax 02/66246326 e-mail: [email protected] CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Federico Bricolo Vicepresidente: Roberto Cota Consiglieri: Rosa Angela Mauro ● Giancarlo Giorgetti Stefano Stefani ● Marco Reguzzoni COLLEGIO SINDACALE Presidente: Alberto Gusmeroli Sindaci effettivi: Marco Valente DIRETTORE GENERALE Pier Luigi Arnera Gli euroincompetenti che si sono riuniti a Parigi per salvare una moneta nel quale nessuno crede più hanno escogitato una soluzione che dà il colpo di grazia al sistema. Introducono sanzioni per i Paesi che non rispettano i pareggi di bilancio e sforano. Siamo alla follia: se uno non ce la fa a far quadrare i conti si vede che non ha abbastanza soldi, invece di risolvere il problema gli euroidioti fanno le multe, tolgono ancora più soldi a chi è nei guai. Pensano per caso di risolvere il problema in questo modo? Iris Diparma Questo Monti non è neanche in grado di amministrare neanche se stesso, figuriamoci un Italia allo sbando per colpa dello Stato che è imploso per colpa di burocrati super pagati che non possono decidere nulla (quindi inutili). Questa gente però non è stata toccata da Monti né negli stipendi né nelle loro pensioni. Questa è l'equità che va sbandierando Monti. Per ultimo volevo riservare un pensierino a Silvio a cui voglio bene è per questo che ho tolto dal televisore i canali Mediaset: i volta gabbana non mi sono mai piaciuti. Spero che altri seguano il mio esempio. Padania libera,anche se tira una brutta aria. Imer Copelli, Carpi (Mo) Caro Babbo Natale Monti, Ti scrivo questa letterina perché voglio ringraziarti per i regali che ci hai dato con tanto anticipo. Ti ringrazio perché il mio papà è tanto contento da quando ha aperto il suo regalo e si è accorto che per andare in pensione dovrà lavorare fino a 66 anni. Ti ringrazio perché la mia LA PADANIA LA VOCE DEL NORD reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983 QUOTIDIANO ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA” Stampa: Nuova SEBE S.p.A.. Via Brescia, 22 Cernusco sul Naviglio (Milano) Distribuzione: M-DIS S.p.A. - Via Cazzaniga, 1 Milano UFFICIO ABBONAMENTI: Tel. (02) 662461 COPIE ARRETRATE: € 2,50 compr. di spese postali Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 Comma 20 lettera B legge 662/96 Milano Associato mamma è la donna più felice del modo da quando hai aumentato tutte le tasse e adesso si potrà divertire a far quadrare i conti in casa con quasi due stipendi in meno all’anno. Ti ringrazio perché il mio fratellone sprizzava di gioia questa mattina perché ha fatto il suo primo investimento economico... è andato a fare benzina e ha impegnato i suoi risparmi. Ti ringrazio perché con i tuoi regali ci hai fatto capire che i soldi non sono tutto e per fare in modo che noi stessimo tutti uniti ci hai regalato il dono più bello più generoso più sincero il dono della POVERTA’ Grazie Babbo Natale Monti. Alessandro Vanelli, Coordinatore volontari verdi del cremasco Lo stallo del Governo Berlusconi messo in crisi da una opposizione parlamentare per lo più priva di contenuto strettamente “politico” per un'ossessivo accanimento antiberlusconiano e dalle continue baruffe interne dei partiti costringe Napolitano una azione presidenzialista per un nuovo Governo di tecnici, ritenendolo il più idoneo data la grave situazione di “recessione” mondiale. Il suo attivismo itinerante è caratterizzato da un presidenzialismo improprio in una Repubblica parlamentare, ma che le vie della attuale Costituzione possono permettere. Parlare di “sacrifici” agli italiani è impopolare ai fini elettorali. Anche in questo frangente critico il Capo dello Stato non ha mai smesso di “evidenziare” l’unità risorgimentale dell'Italia. Ricordo un ex Presidente della Repubblica, il liberale Luigi Einaudi, era solito dire che il “Risorgimento” sarà compiuto solo dalle autonomie locali. Classico esempio di un vero liberalismo dei popoli. Parafrasando un aneddoto di Enrico IV Re di Francia secondo cui «Parigi val bene una Messa» non è che “la manovra” possa identificarsi in quel “Parigi”. Gaetano Banfi, Gemonio (Va) MILANO cediamo CENTRO ELABORAZIONE DATI con avviamento ventennale e consolidato portafoglio clienti - richiesta minima - garantita assistenza RIF. 10022 1) MILANO zona Abruzzi Loreto cediamo PUNTO VENDITA 1 vetrina - location esclusiva mq. 30 - richiesta minima buonauscita 2) MILANO zona Loreto cediamo in posizione strategica AGENZIA IMMOBILIARE - proposta unica per giovani mediatori richiesta minima 3) MILANO ZONA LORETO cediamo AGENZIA IMMOBILIARE avviamento ultra decennale - consolidato portafoglio clienti - garantita assistenza proposta imprenditoriale di notevole interesse RIF. 10013 TORINO OVEST AFFERMATA CARPENTERIA METALLICA - COSTRUZIONE SERRAMENTI in ferro e alluminio - avviamento ultracinquantennale - clientela selezionata e fidelizzata valuta cessione anche parziale 51% per raggiunti limiti di età RIF. 9997 PROVINCIA DI MILANO cediamo o ricerchiamo partner per società artigianale settore MANUTENZIONE CALDAIE - esclusivista primarie marche con ampio e consolidato portafoglio clienti in continua crescita - disponibilità del titolare a proseguire per sviluppo e crescita aziendale RIF. 10006 MARKETING COMUNICAZIONE & SVILUPPO: MARI ZATTRA Tel. 02.66246313 - Fax 02.66246326 e-mail: [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: PUBLIKOMPASS S.P.A. 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In un comizio convocato in un locale annesso POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ alla Moschea Orientale a Giza, il capolista dei salafiti nel distretto di Giza Nord, Adel Azzazi, ha affermato che «lasciare il governo nelle mani del popolo, o come si dice la “democrazia”, è una bestemmia». Il candidato ritiene sia necessario «adottare il sistema dell'investitura per scegliere il califfo dei musulmani», come avviene in Arabia Saudita e Sudan. In risposta a un libro dal titolo provocatorio del sociologo Khaled Fouad Allam Islam? I leghisti hanno già capito ROBERTO BRUSADELLI Premesso che in democrazia quindi essenzialmente in Occidente e non nel mondo islamico - ognuno scrive, pubblica e legge tutti i libri che vuole, riteniamo che la fatica intrapresa dal sociologo Khaled Fouad Allam, L’Islam spiegato ai leghisti (edizioni Piemme, pagine 182, euro 15,50) sia, dal punto di vista dei suoi presunti destinatari leghisti, inutile. Perché da spiegare non c’è nulla: nel senso che - al netto di tutte le teorie sull’esistenza di un islam moderato, tollerante, disposto al dialogo e non alla guerra di civiltà -, è vero invece che nei fatti, nei comportamenti collettivi, nella mentalità diffusa, nelle concrete dinamiche dello sviluppo storico, l’islam appare un mondo a parte, non orientato affatto al confronto pacifico e reciprocamente vantaggioso, ma piuttosto arroccato nella orgogliosa - vogliamo dire sprezzante? - rivendicazione di un presunto primato appunto di civiltà. A lato, un’immagine datata allo scorso 20 novembre: scontri in piazza Tahrir, al Cairo. È il centro nevralgico di tutte le manifestazioni Un mondo in cui l’autoritarismo politico, l’integralismo religioso, l’insofferenza per i diritti - alla libertà d’espressione, di pensiero, di culto, all’uguaglianza uomini-donne, alla tutela delle minoranze - è la regola e non l’eccezione. In cui, quando scoppiano le “primavere dei popoli” che abbattono i tiranni di turno, e la gente è chiamata a esprimersi attraverso il voto, si scopre che sono i movimenti e le correnti più o meno fondamentaliste a prevalere: non i laici, non i liberali, non la sinistra, che magari hanno dato il “la” alle rivolte di piazza, sfruttando in primo luogo le tecnologie di comunicazione importate dall’odiato Occidente. Andate a chiedere ai cristiani copti in Egitto quanto si sentano sicuri nell’eventualità dell’affermazione di un regime fondato sulla sharia... Un mondo, l’islam, che, quando viene a contatto con il sistema di relazioni, valori, modelli, regole dei Paesi in cui gli islamici emigrano in cerca di fortuna, non li accetta: perché l’idea di fondo è quella di un senso di superiorità che rifugge da ogni ipotesi di contaminazione con la libertà. E, al tempo stesso, rivendica il diritto a far corpo a sé, sollecitando magari che, per non urtare la suscettibilità di nessuno, si rinunci nella nostre aule scolastiche al Crocifisso o all’allestimento del presepe. Salvo, ovviamente, nei loro Paesi proibire o contrastare anche con la violenza tutto ciò che vagamente può inclinare alla tolleranza verso i cristiani: alla faccia della reciprocità di trattamento. Poi c’è il capitolo terrorismo, che non è esattamente una manovra inventata dal para-fascista e complottista George W. Bush e dai circoli della destra più reazionaria e oltranzista co- me alibi in vista dell’organizzazione di un po’ di guerre con l’obiettivo di diffondere l’egemonia imperiale americana: le vittime degli attentati a New York, a Londra, a Madrid e nel resto del mondo sono morte perché si voleva colpire il nemico nella carne e nel sangue dei suoi cittadini, oltre che nel valore dei suoi simboli. No, caro Allam, ai leghisti sull’islam non bisogna davvero spiegare nulla: ha già provveduto da anni Oriana Fallaci con i suoi libri che, nel tempo, ottengono continue, puntuali - e dolorose - conferme. Biografia su una delle figure centrali nella Verona del Dopoguerra Giorgio Zanotto, il banchiere innamorato Giorgio Zanotto alla sua scrivania di sindaco di Verona (foto tratta dal volume edito da Marsilio) Un uomo, una storia che intreccia economia, finanza, politica e cultura nel quadro di un saldo radicamento alle vicende del territorio. È il senso della biografia di Giancarlo Galli, Il banchiere innamorato. La straordinaria vita di Giorgio Zanotto, la “sua” Verona, la “sua” banca, uscito per i tipi della Marsilio (pagine 264, euro 18). Come si lege nel risvolto di copertina: «Giorgio Zanotto (1920-1999), sempre rimasto legato con amore sconfinato alla terra natale, Verona, è stato nel Dopoguerra fra i protagonisti della rinascita italiana. Il Banco Popolare, da lui tenacemente voluto, è divenuto il terzo polo creditizio nazionale: animatore di quello che gli economisti e i sociologi hanno ribattezzato il “Miracolo del NordEst”. Aree depresse, trasformatesi nella locomotiva dell’Italia che lavora, produce, esporta. La figura di Giorgio Zanotto, per molti versi assimilabile a quella di Raf- faele Mattioli alla Banca Commerciale e di Enrico Cuccia a Mediobanca, va fatta uscire dall’ombra. Chissà se lui così timidamente rigoroso, allergico alle luci della ribalta, sarebbe consenziente. Eppure è storicamente necessario, in una stagione in cui troppi, ad ogni livello della vita pubblica, antepongono le ambizioni personali a quel “bene comune” che fu invece il costante riferimento di Zanotto. Con puntiglio da cronista di razza Giancarlo Galli, che coi banchieri ha avuto opportunità di “consuetudini ravvicinate”, ha ricostruito le tappe del complesso itinerario umano di Zanotto, cogliendone la poliedrica personalità: il cattolico rigoroso ma mai genuflesso; l’affetto per la famiglia; il sofferto impegno civile (da assessore, sindaco, presidente della Provincia con tutte le “grane” giudiziarie che ebbe a patire, ingiustamente), sino al vertice del Banco Popolare. Una “banchetta” che Zanotto trasformò in Grande Banca, senza abdicare ai principi: servire, mai egemonizzare!». 13 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ ECONOMIA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ In Borsa un rimbalzo La migliore è Intesa Piazza Affari ha messo a segno un rimbalzo chiudendo in testa alle consorelle europee. Si è mosso molto bene il comparto bancario: Intesa Sanpaolo è salita del 7,85%, B.Mps del 7,25%, Unicredit del 7,1%, Ubi B. del 5,68%. Tra gli industriali in luce Fiat Industrial (+5,55%), Fiat (+4,67%), B.Unicem (+4,09%). Tra gli energetici bene A2A (+4,16%). FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIALZI INDICI BORSA FTSE ITALIA ALL SHARE FTSE MIB FTSE ITALIA MID CAP FTSE ITALIA SMALL CAP FTSE ITALIA MICRO CAP FTSE ITALIA STAR 16.229,46 15.483,91 18.522,85 14.556,32 17.626,22 9.389,39 +2,96% +3,37% +1,41% +0,63% +0,28% +0,71% Ý Ý Ý Ý Ý Ý PRINCIPALI CAMBI EURO vendita 1,3366 EUR/USD acquisto 1,3365 EUR/GBP 0,8545 0,85479 EUR/JPY 103,673 103,707 EUR/FSV 1,235 1,2354 Cape Live 0,0894 +22,47% Prelios 0,11 +9,78% Retelit 0,362 +8,68% Bco Sardegna Risp 4,45 +8,54% Cobra 0,3264 +7,90% Ý Ý Ý Ý Ý FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIBASSI Cogeme Set Sintesi Bialetti Industrie Rdb Diasorin 0,066 1,06 0,258 0,2818 19,15 -11,88% -7,83% -6,72% -6,07% -5,76% Þ Þ Þ Þ Þ FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIALZI Intesa Sanpaolo Bca Mps Unicredit Ubi Banca Fiat Industrial 1,277 0,2842 0,80 3,31 6,565 +7,86% +7,25% +7,10% +5,68% +5,55% Ý Ý Ý Ý Ý FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIBASSI Diasorin Fondiaria-Sai Lottomatica Campari Stmicroelectronics 19,15 0,9375 11,53 5,175 4,432 -5,76% -2,85% -1,70% -0,29% -0,09% Þ Þ Þ Þ Þ Gianni Fava, Presidente Commissione Bicamerale Anticontraffazione “Falso” agroalimentare, business da 55 miliardi In diversi Paesi esteri si spacciano per italiani prodotti con nomi simili ai nostri GIACOMO AMBROSETTI ROMA - «Con la seduta della Commissione Bicamerale Anticontraffazione di martedì scorso è venuto alla luce il primo vero lavoro concreto realizzato da questo organismo parlamentare, da quando è stato costituito». Gianni Fava, che della Commissione Anticontraffazione è presidente, è orgoglioso di quanto realizzato fino ad oggi e traccia un bilancio sulla lotta al “falso” nella filiera dell’agro- alimentare. «Abbiamo portato alla ribalta – afferma Fava numeri agghiaccianti riguardo la contraffazione. Tali numeri disegnano un mercato profondamente turbato da queste attività illecite». Di che cifre stiamo parlando, onorevole Fava? «Cifre pazzesche. Soltanto in Italia la contraffazione vale sette miliardi di euro. Se poi parliamo di agroalimentare i numeri decuplicano». Addirittura? «Nel settore agro-alimentare l’export gioca un ruolo fondamentale, tuttavia dobbiamo considerare il fenomeno dell’Italian Sounding: in diversi paesi esteri si spaccia cioè un prodotto come italiano, ma in realtà non è affatto made in Italy». Un consumatore pensa di acquistare un prodotto italiano, ma in realtà non è così? «Esattamente. Si tratta di un metodo subdolo. Non è la classica copiatura, spacciata poi per originale, bensì la realizzazione di un prodotto diverso ma “simile”, che però a prima vista pare una tipicità italiana, perché vengono utilizzati escamotage ingannevoli, come il cambio dell’etichetta, oppure un no- A destra, Gianni Fava me accattivante che ricordi l’Italia o un prodotto tipico italiano». E questo italian sounding quanto fattura nel mondo? «Una cifra pazzesca: 55 miliardi di euro. Se si considera che il valore dell’expo del vero made in Italy nel settore agro-alimentare è di 23 miliardi di euro siamo di fronte a due considerazioni. La prima che il mercato potenziale delle esportazioni di prodotti italiani è enorme: nel mondo ci sono già oggi il triplo di persone che vogliono acquistare e consumare prodotti italiani. Quindi esistono grandissimi margini di crescita . E questa è la considerazione positiva». Quella negativa? «I prodotti italian sounding creano un danno enorme alla nostra economia che vede comprimersi il valore dei beni che devono competere con prodotti qualitativamente inferiori, che provocano una distorsione del gusto e che vengono venduti a prezzi più bassi. Acquistando un prodotto italian sounding si crede di mangiare un prodotto made in Italy, ma non è così». Quali sono i mercati dove l’italian sounding va per la maggiore? «Purtroppo il nord America: Canada, Stati Uniti e Messico la fanno da padrone. E sono mercati fondamentali per il nostro export». Come si riesce a risolvere il problema? «Il problema è principalmente di natura politica. L’interlocuzione va portata a livello internazionale». Ovvero? «Debbono essere ridiscussi i trattati internazionali in materia; vanno rivisti gli accordi bilaterali e i trattati col Wto. Eppoi abbiamo un problema con l’Unione europea». Che si limita a dare indicazioni sulla lun- ghezza dei fagioli… «Non solo. Scontiamo la scarsa sensibilità dell’Ue alla tutela di prodotti IGP. Noi abbiamo delle specificità e delle eccellenze prodotte a livello territoriale che non riusciamo a tutelare. E l’Europa non è esente da colpe, anzi». Quindi? «Dobbiamo svilup- pare attività lobbistiche, detto nel senso migliore del termine. Bisogna accentuare le pressioni perché la qualità sia l’elemento principale nel settore agro-alimentare. Perché noi vinciamo solo con la qualità». In cosa l’Eur opa non aiuta l’Italia? «Per esempio nell’etichettatura e nella tracciabilità dei prodotti, che sono tra l’altro due battaglie storiche della Lega Nord. Dobbiamo continuare a batterci affinchè il “made in” sia veramente un prodotto realizzato completamente nel paese, e non soltanto confezionato o etichettato». Qual è il rapporto tra la Commissione Anticontraffazione e le associazioni di categoria interessate? «Molto buono, direi. C’è grande sensibilità e collaborazione. In particolare con Coldiretti si è creata un’alleanza fattiva sulla lotta per la trasparenza. Mi riferisco soprattutto all’etichettatura e alla tracciabilità dei prodotti agro-alimentari. Sono sicuro che insieme riusciremo a portare a casa risultati positivi per la nostra economia». L’Europa discrimina il cioccolato italiano L’Unione Europea mette in mora il cioccolato italiano per pubblicità ingannevole a causa dell’etichetta “cioccolato puro”. Il fatto ha provocato la reazione di Adoc, che denuncia «un ennesimo atto discriminatorio dell’Europa nei confronti del made in Italy». Afferma il presidente dell’associazione Carlo Pileri, in un comunicato: «L'Europa vuole il formaggio senza latte, il vino senza uva, l’aranciata senza arance, ma non vuole il vero cioccolato italiano». Per Pileri, questo è solo l’ultimo di una serie di interventi «che dimostrano come l’Unione Europea sia capace solo di far prevalere la logica delle grandi multinazionali, a discapito dei diritti dei consumatori e dei prodotti italiani». Natale, Confartigianato 7,5 mln famiglie scelgono dolci made in Italy Sono 7.468.607 le famiglie italiane che a Natale porteranno in tavola dolci artigiani. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio Ispo-Confartigianato. Tradizione, freschezza, qualità delle materie prime, cura della lavorazione sono le caratteristiche che, secondo la rilevazione di Confartigianato, fanno preferire al 30% della popolazione italiana i dolci natalizi realizzati da 42.633 pasticcerie e panifici artigiani attivi nel Paese. La passione degli italiani per i prodotti alimentari artigiani dura tutto l’anno e, tra settembre 2010 e settembre 2011, ha contribuito a far aumentare dell’1,4% il numero delle imprese. IL VICE DIRETTORE GENERALE DI BANKITALIA, ANNA MARIA TARANTOLA Credito Cooperativo, fattore di stabilità Buona gestione, governo dei processi aziendali, rapporto col territorio, qualità diffuse nella categoria Il Credito Cooperativo, anche nel corso della crisi, ha rappresentato «un fattore di stabilità». In particolare, evidenzia il vice direttore generale di Bankitalia Anna Maria Tarantola, il «patrimonio e la stabilità delle fonti di provvista e le risorse liquide hanno consentito alle Bcc di continuare a erogare credito anche durante la recessione, sostituendosi ad altri intermediari maggiormente colpiti dalle difficoltà della crisi». Ora, evidenzia ancora Tarantola, «è necessario intervenire con scelte coraggiose sul livello e sulla struttura dei costi». Le indagini condotte sul campo dalla Banca d’Italia negli ultimi due anni «hanno consentito di delineare il ritratto di un nutrito gruppo di Bcc che possono affrontare le difficoltà contingenti e le sfide future in posizione di forza». Tarantola certifica, in particolare, che «buone prassi gestionali, capacità di governare i processi aziendali, rapporto corretto con il territorio sono qualità diffuse all’interno della categoria». Nel complesso, poi, «l'impatto di Basilea 3 in termini di capitale e liquidità sembra sostenibile per la maggior parte degli intermediari; marginalmente colpiti sarebbero quelli che già oggi presentano profili di criticità». Comunque, aggiunge, «sarà necessaria una crescente capacità di gestio- ne dei rischi e di valutazione in termini di assorbimento di capitale e di liquidità di tutte le decisioni aziendali». Sintetizzando, secondo Tarantola, «le sfide che la categoria è chiamata a fronteggiare richiedono un grande impegno per coniugare la democrazia cooperativa con l’efficienza delle strutture di governo delle banche, l’eliminazione di rendite di posizione, la selezione di amministratori capaci». 14 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ MLANO, MAXISEQUESTRO DI GIOCHI PERICOLOSI Oltre 500mila pezzi, tra giocattoli pericolosi, profumi contraffatti e apparecchi per l’illuminazione non conformi, molti dei quali nascosti in un soppalco, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Milano. I finanzieri hanno controllato un punto vendita gestito da cinesi e situato nel centro di Monza. Qui TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ La Rai non svenda Palazzo Labia nel tentativo di risolvere i suoi problemi di bilancio. Lo chiedono in un’interrogazione parlamentare al Governo i deputati Davide Caparini (Lega) e Giuseppe Giulietti (gruppo Misto). «La prestigiosa struttura in campo San Geremia è il simbolo della cultura veneta alla pari del Gran Teatro La Fenice e dunque deve essere protetta e valorizzata e non svenduta come invece sembra voler fare la Rai. Il consiglio di amministrazione della Rai – scrivono i depu- Sabato 10 dicembre 2011 hanno rinvenuto ingente materiale non conforme alla normativa europea sulla sicurezza dei prodotti. Le indagini effettuate hanno permesso di individuare in seguito due fornitori, ubicati nel cuore della Chinatown milanese, presso i quali è stato trovata altra merce illegale. Tre cittadini cinesi sono stati così stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria Caparini contro la svendita della prestigiosa struttura Rai Giù le mani da Palazzo Labia tati - nel 2007 aveva già deliberato l’alienazione di Palazzo Labia preferendogli una nuova sede in terraferma. Nulla di fatto sino ad ora ma la Rai conferma che la ricerca di un acquirente andrà avanti. E’ un progetto che va fermato». «È una cosa assurda – sottolineano Caparini e Giulietti -. E’ come se Roma, per ottenere soldi, cercasse di vendere il Colosseo o Mi- lano desse via Brera. Serve un’azione corale per valorizzare un patrimonio inestimabile che rischia di essere svenduto per problemi di bilancio. Palazzo Labia è un centro culturale a livello mondiale». «La Rai non possiede uno strumento adeguato di promozione culturale. Venezia, fra la Biennale, la Mostra del cinema, il Festival del teatro, alcune pre- stigiose fondazioni e musei, è tuttora uno dei maggiori centri culturali d’Europa, conosciuto in tutto il pianeta, che però non viene adeguatamente sostenuto e promosso. Di fronte a queste prospettive di ampio respiro la Rai può ridare forza al Centro culturale Labia trasformandolo in un formidabile ed efficiente strumento di diffusione della cultura – concludono i deputati - compiendo scelte culturali di grande significato e di grande utilità per il turismo, il lavoro e più in generale per la crescita sociale dell’intero territorio». Lunedì un convegno in Provincia con Foroni e Gibelli Lodi attende l’Expo puntando sul territorio Sarà illustrato il Progetto Integrato d’Area che prevede anche percorsi cicloturistici LÒD - «La più grossa opportunità per il Lodigiano all'interno di questo quinquennio amministrativo»: il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, non ha dubbi sull'importanza del P.I.A. - Progetto Integrato d'Area – intitolato “Lodigiano per Expo – Terra Buona e Percorsi di Fiume”, per il quale nell'estate scorsa la Regione Lombardia ha assegnato al territorio un contributo comunitario superiore ai 4 milioni di euro, che servirà a realizzare interventi cui concorrono, insieme a Palazzo San Cristoforo, anche 10 Comuni, 2 Enti ecclesiastici, il Parco Adda Sud e il Consorzio di Bonifica Muzza Lo- Andrea Gibelli digiana. «Sì – ribadisce il Presidente Foroni -, è senz'altro la più importante iniziativa con cui il Lodigiano si appresta ad accogliere Expo 2015. Ecco quindi che il convegno che come Provincia organizziamo per lunedì 12 dicembre, sotto l'egida della Regione PISAPIA ANTISMOG «Blocco inutile e dannoso» La condanna dei commercianti ALESSANDRO MORELLI Lombardia e della Comunità Europea, vuole essere un primo appuntamento di presentazione del P.I.A. nel suo complesso e di alcune delle operazioni più rappresentative in esso contenute, ma sarà anche un'occasione di un confronto pubblico dedicato a tutti i soggetti, cittadini compresi, coinvolti nella filiera turistica, dagli Enti pubblici agli operatori professionali». «Lodigiano per Expo – Terra Buona e Percorsi di Fiume: strategie e proposte del Progetto Integrato d'Area» è il titolo del convegno che lunedì prossimo verrà ospitato dalla Sala dei Comuni di via Fanfulla 14, sede della Provincia, cui parteciperà accanto al Presidente Foroni anche il Vice Presidente della Regione Lombardia, An- “Terra Buona e Percorsi di Fiume” coinvolge 10 Comuni, 2 Enti ecclesiastici, il Parco Adda Sud e il Consorzio di Bonifica Muzza Lodigiana drea Gibelli. Tra i relatori, Giuliana Cornelio, dirigente della Sede Territoriale di Lodi della Regione, M ar ia ca rl a Ambrosini, responsabile Asse 4 POR FESR, Alberto Tenconi, dirigente della Provincia di Lodi e coordinatore del P.I.A., Maria Paola Esposito, dirigente dell'area Promozione economia locale della Camera di Commercio di Lodi, Palmiro Donelli, coordinatore del Sistema Turistico Po di Lom- bardia e Luigi Terrizzi, direttore generale della Provincia di Lodi. Il convegno si aprirà alle 9 per concludersi intorno alle 13. «Gli Enti coinvolti nel Progetto – spiega ancora il Presidente Foroni – si propongono di portare a termine una serie di operazioni costituite da una grande varietà di interventi strutturali e infrastrutturali, per dotare il territorio di un percorso cicloturistico che serva a valorizzare e a mettere in rete le tante attrattive che il Lodigiano offre in campo ambientale, culturale e Pietro Foroni paesaggistico in vista dell'appuntamento con Expo. Il progetto è innovativo ma anche impegnativo. Di qui la necessità di un gioco di squadra che presuppone la condivisione degli obiettivi e degli sforzi in atto. Il Convegno servirà a fare il punto della situazione». MILÀN - Il primo giorno di inutile blocco del traffico comincia con una timida pioggerella giusto per confermare l’assurdità della scelta di Pisapia e della sua Giunta di inchiodare in città tutti quelli che non hanno le possibilità per farsi il ponte radical chic a Cortina. Pieno di gente il centro, esulteranno il primo cittadino ed il suo assessore burattino alla Mobilità, Piefrancesco Maran, ma le tanto evocate periferie diventano invece un deserto. A lamentarsi non solo i residenti ma in particolar modo imprese e commercianti che hanno avuto sensibili cali nelle vendite come denunciano i rappresentanti di Assobaires: «L’assessore Maran ce l’ha con noi, ci fa le ripicche». Dietro alle vetrine dei negozi di corso Buenos Aires gli esercenti lamentano un «50% in meno di clienti». A stimare il danno e lanciare le accuse è stato il vicepresidente di Assobaires Franco Catalano: «Ci vogliono distruggere. Perchè non inizia a cambiare le vecchie caldaie e gli autobus ancora inquinanti, invece di prendersela con noi? L’apertura fino alle 24 è una presa in giro, soprattutto per noi piccoli commercianti: le catene e i grandi possono tenere aperto sfruttando il personale, ma noi?». Anche Renato Borghi, nel duplice ruolo di presidente di Federmoda e vicepresidente dell’Unione del Commercio, non usa mezzi termini: «Una scelta è irresponsabile quando viene fatta senza conoscere le conseguenze, questa del sindaco Pisapia invece è meditata e quindi ancora più grave». E attacca: «É una scelta ideologica per accontentare le associazioni ambientaliste e le mamme antismog. Ma gli studi dimostrano che i blocchi sono inefficaci e danneggiano le imprese che portano sviluppo alla città. Per ora da questa giunta abbiamo subito solo aumenti di tasse, domeniche a piedi, multe. Forse è ora di organizzare qualche azione dimostrativa». Ad esempio? «Spegnere simbolicamente le luci dei negozi in molte vie: il Comune non ha capito che le vetrine sono anche sicurezza, vivibilità dei quartieri. Facciamo capire cosa significa far morire il commercio». Intanto la Provincia convoca un nuovo tavolo con i sindaci dell’Hinterland per mercoledì. 15 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ LEGA PROPONE RIDISEGNO ULS VENEZIA E CAVALLINO Gli abitanti di Venezia e delle isole lagunari assistiti dall’Usl 14 di Chioggia, e quelli di Cavallino Treporti dall’Usl 10 di San Donà. A proporre il ridisegno della geografia sanitaria del Veneziano sono i consiglieri della Lega Nord Giovanni Furlanetto e Daniele Stival (foto) che hanno depositato un TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ progetto di modifica della legge regionale 56/94. Obiettivo della proposta di legge, spiegano i due proponenti, è di «riequilibrare una grave situazione di disagio per gli utenti di due zone ad altissima specificità quali la laguna e Cavallino, oggi incorporate nell’Usl 12 ma territorialmente più agevolate nel fruire dei servizi delle aziende sanitarie 14 e 10» Il Governatore Zaia scrive al Premier Monti e al ministro della Giustizia Severino «Non chiudete il Tribunale di Bassano» «L’eventuale soppressione avrebbe effetti devastanti con enormi disagi e aumento dei costi» VENÈXIA - Per scongiurare l’eventuale soppressione del Tribunale di Bassano del Grappa (Vi), il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti, nella sua veste di Ministro dell’economia e delle finanze, ed al Ministro della Giustizia Paola Severino. Nell’ambito della delega ricevuta dalle misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo previste dalla legge n. 148 del 14 settembre scorso, nei prossimi mesi il Governo sarà infatti chiamato ad intervenire in materia di riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari: una n o r m a p o t e nzialmente idonea a determinare la cancellazione del Tribunale bassanese. «La missiva era pronta da tempo - precisa Zaia ma ho volutamente atteso l’insediamento del nuovo Governo per rivolgermi ad interlocutori che possano essere immediatamente operativi». «La soppressione del Tribunale di Bassano scrive tra l’altro Zaia a Monti e Severino - avrebbe effetti devastanti per il territorio, dovuti agli enormi disagi ed al notevole aumento di costi che verrebbero imposti ai cittadini ed alle realtà economiche di tutto il territorio, ma non solo. L’attuale efficiente risposta di giustizia garan- VENÈXIA - Con una delibera approvata su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, la Giunta regionale ha deciso di rafforzare il suo impegno a sostegno dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (la terribile Sla) residenti in Veneto. Una nuova organizzazione del percorso assistenziale condiviso tra i numerosi servizi e livelli medici coinvolti, la completa informatizzazione del tutto e l’autorizzazione all’erogazione di particolari ausilii chiamati “comunicatori” sono le principali novità previste dalla delibera. «Ad oggi - riferisce Coletto sono residenti e viventi in Veneto 295 persone con la Sla ed ogni anno si presen- Contro la legge di stabilità dello Stato Scuole paritarie per l’infanzia, Veneto prepara eventuale ricorso A sinistra, Luca Zaia. Sopra, il Tribunale di Bassano tita a Bas- quarto rappresentate da pire un maggior gettito per s a n o v e r- attività manifatturiera. A contributi e tasse relativi a rebbe sosti- questo si aggiunga che controversie e che Bassano tuita dalla parte del territorio insiste ha permesso nel 2010 di ben minore in zona montana ad alta r i m e t t e r e a l l o S t a t o e f f i c i e n z a propensione turistica, co- 3.374.000 euro per contridel Tribunale provinciale me l’altopiano di Asiago, buto di accesso alla giual quale verrebbe accor- dove nei periodi invernali stizia, per multe e pene pato: a fronte di un tempo ed estivi la popolazione convertite e per tasse di remedio di risoluzione di passa da 20.000 ad oltre gistro dei provvedimenti». una controversia di 3 anni 100.000 residenti». Zaia ricorda a Monti e a Bassano, il TriSeverino che «oggi bunale di Vicenza ............................................ sono anche in via garantisce lo stes- Il presidente della Regione auspica di ultimazione i laso servizio in non del nuovo pache «vengano tenute in debita vori meno di 6 anni». lazzo di giustizia, «Va poi consideconsiderazione anche le esigenze per i quali la colrato - aggiunge lettività ha già spedi difesa e mantenimento Zaia - che tale inso 12 milioni di eudi una giustizia di prossimità» ro» e conclude la tervento stravolgerebbe una colletti- ............................................ sua lettera esprività ed un comparmendo «l’auspicio to economico di vastissime Zaia affronta anche che, nell’ambito dell’aziodimensioni, composti da l’aspetto “economico” della ne delegata al Governo, 31 Comuni, quasi 190.000 questione: «È da ricordare - vengano tenute in debita abitanti e oltre 20.000 atscrive ancora il presidente considerazione anche le tività economiche, molte del Veneto - che l’efficienza esigenze di difesa e mandelle quali con interessi di un tribunale permette tenimento di una giustiultranazionali, per un anche allo Stato di perce- zia di prossimità». VENÈXIA - Il Veneto mette in dati e il fatto che in molte zone mora lo Stato sulla questione della regione non c’è alterdelle scuole paritarie per l’in- nativa alla scuola paritaria, fanzia, che costituiscono il 68 pone la questione del rispetto per cento del totale presente del principio di parità di tratnel territorio regionale rispet- tamento delle famiglie venete to al 32 per cento di scuole in riferimento al principio sulpubbliche. la parità di accesso al diritto La Giunta regionale, su ini- allo studio garantito dalla Coziativa dello stesso presidente stituzione». Luca Zaia che l’aveva prean«Le nostre scuole dell’infannunciata all’incontro organiz- zia paritarie, inoltre, hanno zato in novembre dalla Con- registrato negli ultimi anni un ferenza Episcopale del Trive- grave stato di sofferenza fineto, ha infatti dato incarico nanziaria - ha aggiunto Zaia alle competenti strutture e denunciano evidenti spedell’analisi giurirequazioni rispetdica della nor- ..................... to alle scuole Rispettare i mativa in matedell’infanzia staria, con lo scopo principi di parità tali: a fronte di di individuare 3200 euro pro caeventuali profili di trattamento e pite di media nadi illegittimità zionale, il Veneto di accesso al costituzionale e diritto allo studio riceve solo 1900 poter ricorrere ..................... euro, come se il avanti la Corte servizio garantito Costituzionale nei confronti dalla Regione Veneto fosse dello Stato contro la Legge di erogato con un costo pari a stabilità 2012. L’eventuale ri- circa la metà di quello fornito corso alla Corte Costituzio- dallo Stato. Per contro, il dato nale sarà patrocinato dal pro- contabile della quota pro cafessor Mario Bertolissi pite risulta nettamente antidell’Università di Padova. tetico rispetto alla qualità ed «La scuola dell’infanzia - ha efficienza del servizio erogato sottolineato Zaia - costituisce ai piccoli, nonché all’efficienza una tappa fondamentale nel del sistema veneto. A fronte di percorso formativo dei bam- questa situazione - ha conbini e svolge un importante cluso Zaia - la Legge statale di ruolo di supporto alle famiglie. stabilità autorizza “la spesa di In Veneto, a differenza di altre 242 milioni di euro per l’anno Regioni, questo ruolo essen- 2012” ma, anzichè definire ziale è svolto da 1.183 scuole compiutamente le finalità paritarie con ben 94.500 dell’impegno finanziario, fa rialunni, mentre gli istituti sta- ferimento ad una norma ditali accolgono 45 mila fre- chiarata incostituzionale dalquentanti. La consistenza dei la Consulta nel 2006»». La Regione potenzia e informatizza le cure e acquista nuovi “comunicatori” Rafforzato il sostegno ai malati di Sla tano circa 80 nuovi casi. Purtroppo si tratta di una malattia ancora incurabile - precisa l’assessore - ma proprio per questo è nostro dovere fornire tutta l’assistenza più moderna e possibile a queste persone ed alle loro famiglie per alleviare il percorso verso l’epilogo. Vanno in questo senso la rete multidisciplinare che abbiamo creato ed informatizzato in modo da consentire un lavoro condiviso su ogni singolo paziente da parte degli specialisti, dei medici di medicina generale, dei centri specializzati ope- Luca Coletto ranti nel sistema sanitario pubblico, degli ospedali e dei distretti sociosanitari. A questa organizzazione abbiamo aggiunto l’acquisto dei comu- ..................... Coletto: «È nostro dovere fornire tutta l’assistenza più moderna e possibile a queste persone ed alle loro famiglie» ..................... nicatori, macchine preziose perché allungano la possibilità del malato di dialogare con il mondo esterno». Nel corso della malattia, generalmente dopo il secondo anno, si instaura una gravissima patologia della comunicazione, che comporta l’incapacità di articolare la parola e di emettere la voce, isolando così la persona dal resto del mondo. In aiuto arriveranno quindi i “comunicatori”, prescritti dai centri specializzati che ogni Ullss di residenza potrà indicare. Essi possono essere di due tipi: simbolici, o a tastiera, reale o virtuale, con i simboli delle lettere che permettono di ricostruire parole e frasi. I comunicatori selezionano i simboli attraverso comandi che possono essere dati dall’amplificazione dei movimenti - anche di singole parti della mano - oppure sono a puntatore ottico, con comandi dati dai movimenti dei bulbi oculari sulla tastiera. Purtroppo non tutti i 295 malati presenti in Veneto potranno usufruire di questi strumenti, perché per molti di loro la malattia è ad uno stadio già troppo avanzato, ma i tecnici regionali hanno calcolato che almeno un centinaio di pazienti potranno trovare aiuto dai comunicatori, senza contare che si stima che ogni anno in Veneto da 60 a 80 nuovi malati si trovino nella condizione di averne bisogno. 16 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 10 dicembre 2011 BOLOGNA: ASSESSORI ASSENTI, BORGONZONI FURIOSA «Oggi in Consiglio Comunale è andata in scena una pantomima a dir poco pietosa che evidenzia la totale mancanza di rispetto da parte di quest’amministrazione sia nei confronti di tutti i cittadini bolognesi che di noi consiglieri», dice Lucia Borgonzoni (foto), denunciando che a Bologna delle domande d’attualità TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ presentate è stata data risposta solo a due e neanche da parte dell’assessore di competenza, assenti al Question Time. «Se sono assenti - sostiene la consigliera - si evita di fare il consiglio: non è certo il momento di buttare via dei soldi pubblici, si chiedono sforzi immani ai cittadini in un momento di crisi e poi non si impediscono tali sprechi» Interrogazione di Corradi in Regione: Enza-Termina e Masdone in pericolo I torrenti parmensi strozzati dalle discariche La preoccupata segnalazione da parte di un gruppo di cittadini di Montechiarugolo PÄRMA - Il Consigliere Regionale Lega Nord, Roberto Corradi, ha presentato un’interrogazione alla Giunta guidata da Vasco Erran i, per chiedere quali misure sono state prese dai Sindaci dei Comuni parmensi di Montechiarugolo e Traversesetolo, in provincia di Parma, destinatari di una segnalazione del Servizio Tecnico di Bacino del 24 giugno 2011 con la quale venivano richiesti provvedimenti urgenti per rimuovere consistenti depositi abusivi di materiale nel corso dei torrenti Termina (ala confluenza dell’Enza) e Masdone, tali da costituire pericolo di occlusione del l’alveo in caso di piena. Per il Consigliere leghista: «Grazie alla segnalazione di un gruppo di cittadini di Mon- Due immagini delle aree dei torrenti parmensi invasi dalla sporcizia e dal degrado: il pericolo in caso di piogge sostenute è fortissimo techiarugolo, il Corpo Forestale dello Stato ha evidenziato al presenza di una grande discarica abusiva; ed il Servizio Tecnico di Bacino, per quanto di sua competenza, ha riscontrato l’ammassamento di una notevole mole di materiale nell’alveo e sulle spon- hanno arrecato ingenti danni nei Comuni di Sala Baganza e Collecchio, senza dimenticare i gravi fatti di Genova, dimostrano come sia necessario avere massima cura dei torrenti; tuttavia, malgrado siano trascorsi molti mesi dalla segnalazione del Servizio ................................................. «Le recenti esondazioni dei corsi d’acqua hanno arrecato ingenti danni ai Comuni di Sala Baganza e Collecchio. E malgrado le segnalazioni del Servizio Tecnico di Bacino non è stato realizzato alcun intervento ................................................. de dei torrenti Masdone e Termina, tale da costituire grave pericolo in caso di piena; al punto da chiedere la rimozione urgente dei predetto materiali». «Le recenti esondazioni dei torrenti chiosa Corradi - che Tecnico di Bacino non è stato realizzato alcun intervento per rimuovere lo stato di pericolo riscontrato; né è dato sapere quali misure abbiano adottato i Sindaci dei Comuni di Montechiarugolo e Traversetolo nei con- fronti del soggetto privato responsabile, tenuto a realizzare gli interventi di “bonifica”». «Con l’interrogazione - continua Corradi , accompagnata da fotografie dello stato di luoghi - che pubblichiamo anche noi, ndr - e da copia della nota inviata dal Servizio Tecnico di Bacino ai Sindaci dei Comuni di Montechiarugolo e Traversetolo, il Consigliere leghista ha chiesto alla Giunta quali provvedimenti siano stati assunti, dai predetti Sindaci, nei confronti dei proprietari dei terreni utilizzati come “discarica abusiva”; ed ancora, visto che ad oggi non risulta effettuato alcun intervento di ripristino, i tempi previsti per i lavori di messa in sicurezza idraulica dei torrenti Masdone e Termina». Baggio: così come sono, le rate affossano le PMI VENÈXIA - «E’ assolutamente prioritario dare una risposta a tutte le aziende, soprattutto alle PMI che costituiscono il tessuto produttivo del Veneto e del Paese, per arginare non solo le conseguenze di una crisi che le sta strangolando, ma anche le modalità di azione di Equitalia dopo l’i n asprimento delle norme dallo scorso ottobre. Per questo, un primo passo sarebbe la modifica della rateizzazione delle somme in riscossione, passando dalle attuali 72 rate a 120». Il presidente della Commissione consiliare Attività Produttive L uca Baggio annuncia di aver depositato un Progetto di legge statale che punta a modificare il decreto del Presidente della Rep u b b l i c a 29/09/1973, n. 602 (“Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito”). «Data la disastrosa situazione di crisi del Paese, e considerati gli enormi sacrifici richiesti dalla manovra del Governo Equitalia, a rischio il sistema-Veneto – spiega Baggio - è quanto mai necessario che Equitalia modifichi la procedura di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo, concedendo ai con- tribuenti e alle imprese la possibilità di ripartire il pagamento dei debiti in numero di rate superiore a quello attualmente previsto. Purtroppo al momen- to attuale le 72 rate stabilite da Equitalia per rateizzare i debiti non sono sufficienti e costituiscono spesso un cappio al collo per aziende cui, contem- poraneamente, i grandi gruppi bancari stanno riducendo l’accesso al credito mettendo a rischio le tre- dicesime dei dipendenti, come denunciato dal presidente degli industriali trevigiani Alessandro Vardane- PROGETTO DI LEGGE REGIONALE SUL DIRITTO AGLI STUDI Cenci: unificare gli ESU per migliorare i servizi, ridurre sprechi e contenere i costi VENÈXIA - Una nuova disciplina del Diritto allo studio, unificando in una singola struttura i tre ESU oggi esistenti, con un unico Consiglio di Amministrazione. Va nella direzione del contenimento degli sprechi e della razionalizzazione dei costi il progetto di legge sottoscritto dall’intero Gruppo leghista (primo firmatario il consigliere veronese Vittorino Cenci, presidente della Commissione Cultura e Turismo), e depositato oggi in Consiglio Regionale. «Un provvedimento – spiega Cenci – che finalmente darà unitarietà alla gestione del Diritto allo Studio universitario e dell’alta formazione, incrementando la qualità e soprattutto abbattendo la burocrazia, e garantendo a tutti gli studenti del Veneto parità di trattamento tra i vari Atenei. In questo modo la Regione potrà elaborare una programmazione per il Diritto allo Studio con una visione allargata, perseguendo una migliore uniformità degli interventi e delle modalità operative, all’interno di un sistema integrato di servizi ed interventi». «Ritenitamo – prosegue Cenci – che oggi sia prioritario ampliare ed innovare il tradizionale concetto di Diritto allo studio, includendo modalità ed opportunità nuove ed allargando la sfera dei destinatari, inquadrandolo quale servizio alla pluralità seppur con strumenti diversificati. Questa modalità di intervento viene accompagnata dall’istituzione nei presidi territoriali dello Sportello Unico per lo studente, che raccoglie ed integra le informazioni e i servizi offerti dalla pluralità di soggetti pubblici e privati. Inoltre, il Studenti all’Università progetto di legge prevede di istituire un Osservatorio permanente, capace di una analisi delle reali condizioni, dei punti forza e delle debolezze della realtà studentesca, in attesa che anche a livello nazionale si sia capaci di istituire un organismo con la stessa competenza. Mi auguro quindi che questa proposta di unificazione degli ESU possa giungere presto a compimento ed in maniera condivisa, così da poter gestire uniformemente il Diritto allo Studio in Veneto». ga. La crisi economica sta infatti determinando delle grosse difficoltà nel pagamento dei contributi previdenziali/erariali, ricorrendo in alcuni casi alle forme più disparate di finanziamento anche attraverso canali non ufficiali». «Si tratta di una misura di buon senso da attuare quanto prima per dare un aiuto immediato alle nostre piccole e medie imprese – conclude Baggio . Con l’estensione a 120 rate dei ruoli già attivati, lo Stato seguiterà ad incassare una parte del credito incagliato, mentre Equitalia diminuirà le azioni esecutive a carico dei contribuenti, potendo comunque contare su una rateazione regolarmente pagata. Altrimenti si rischia, sommando accertamenti effettuati da Inps e Agenzia delle Entrate e riscossione di Equitalia, di far collassare l’economia Veneta e di tutte quelle aree del Paese la cui economia locale si basa sulla piccola e media impresa». ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ ATTUALITÀ MILÀN - Nicolò e Michele Bongiorno, hanno riconosciuto all'obitorio milanese di via Ponzio, la bara del padre, Mike, rubata lo scorso 25 gennaio. Hanno riferito di aver «riconosciuto» la bara del padre e di essere «soddisfatti» per il ritrovamento. Trafugata nel cimitero di Dagnente di Arona (Novara) e ritrovata l'8 dicembre a Vittuone (Milano), non sarebbe mai stata aperta, secondo i primi accertamenti effettuati all'Istituto di medicina legale di Milano. I bulloni, infatti, sarebbero ancora saldati alla struttura del feretro. In questo caso non sarebbe necessario procedere all'apertura della bara e a un'analisi del Dna della salma, che potrebbe essere dissequestrata a breve. Sono stati al lavoro sul feretro le squadre rilievi di Milano e Novara e i Ris di Parma. La salma poi tornerà al cimitero di Dagnente. Al vaglio degli inquirenti anche la presenza di eventuali impronte sulla bara, che è rimasta nell'acqua ed esposta alle intemperie per diverse ore, nel tentativo di risalire alle tracce dei re- l'uscita prima di dedicarsi alle preghiere. Gli autisti però sostengono che non fosse mai stato chiesto loro in precedenza e che le regole siano state cambiate ad hoc perché fosse più facile lasciarli a casa senza lavoro. Ora chiedono di essere reintegrati e di ricevere gli stipendi mancati, oltre al rimborso di benefici persi e al pagamento delle spese legali 25 MUSULMANI LICENZIATI FANNO CAUSA ALLA HERZT Una causa contro la Hertz. L'hanno intentata venticinque ex autisti che lavoravano all'aeroporto Seattle-Tacoma International: sostengono di essere stati licenziati per le loro origine, religione e nazionalità. I dipendenti sono musulmani nati in Somalia e hanno perso il lavoro per non aver timbrato ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ TRÈNT - Sedicenne, incinta, ma non vuole abortire. Così i genitori, dopo avere provato a convincerla, si sono rivolti al tribunale dei minori, chiedendo di fatto che la minorenne sia costretta all'aborto. La vicenda, accaduta nella provincia trentina, è stata raccontata dai 17 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 La ragazza, sedicenne, è incinta e i genitori la portano in tribunale «Costringete nostra figlia ad abortire» quotidiani locali ed è rimbalzata anche su i quotidiani nazionali. I genitori della ragazza, «separati, per una volta profondamente d'accordo, non ne vogliono sapere. Troppo giovane lei; soprattutto troppo incerta la vita di lui». Per loro il fidanzato 18enne, arrivato dall'Albania è «un violento» e non è proprio il caso di continuare con la gravidanza. «Devi abortire, le hanno detto. Ma lei ha risposto di no», scrive la Repubblica. E allora «hanno pensato che potesse essere un giudice a decidere che quel bambino non deve nascere». E così la vicenda è arrivata al Tribunale dei minorenni di Trento «Fabio Biasi, il pubblico ministero che ha seguito il caso, ha dovuto alzare le mani: non c'è spazio per la legge, non Mike è tornato! I figli riconoscono la bara del papà Michele e Niccolò Bongiorno e, a lato, il noto presentatore televisivo Mike sponsabili. Gli atti verranno trasmessi dal pm di Milano Tiziana Siciliano, di turno giovedì, ai colleghi della procura di Verbania che indagano sul furto. Il pm sarebbe pronto a trasmettere il fascicolo alla procura di Verbania, che si è occupata delle indagini fin dai primi momenti. Il feretro è stato ritrovato in un piccolo canale, vicino ad un ponticello, nei pressi della chiesetta di Santa Maria del Lazzaretto, nelle campagne attorno a Vittuone. Secondo quanto ipotizzano gli investigatori, la salma di Mike Bongiorno potrebbe essere stata trasportata in quel punto con una station wagon, e poi scaricata e fatta scivolare nel- si può ordinare un aborto per sentenza», prosegue il quotidiano. Sul tavolo del magistrato ci sono anche le altre due richieste avanzate dai genitori: «Se questo aborto non si dovesse la roggia lungo un pendio a lato del ponticello. La bara appariva in buone condizioni ma era intrisa d'acqua per essere rimasta alcune ore nel canale. Gli inquirenti intendono tornare sul luogo del ritrovamento alla ricerca di elementi che possano aiutare a rintracciare i responsabili del trafugamento della salma del presentatore. Allo studio anche eventuali ragioni dell'abbandono della bara a Vittuone: le indagini dovrebbero portare a capire se sia stato casuale o se il paese nel Milanese sia in qualche modo leg a t o a i r esponsabili. La salma venne trafugata dal cimitero di Dagnente, piccola frazione di Arona, in provincia di Novara, la notte tra il 24 e il 25 gennaio scorso. Il presentatore era morto l'8 settembre 2009 a Monte Carlo in una suite dell'hotel Metropole, dove si trovava in vacanza con sua moglie Daniela, a causa di un infarto. La notizia del ritrovamento della bara di Mike Bongiorno ha rallegrato gli amici L’“Allegria” di colleghi e conoscenti Le reazioni positive al ritrovamento della bara di Mike sia nel mondo dello spettacolo che tra gli amici e conoscenti sono tantissime. "Sono contento. A darmi la notizia è stato il figlio di Mike, Nicolò" ha detto don Mauro Pozzi, parroco della Chiesa di San Giovanni Battista a Dagnente. "Ho sempre sperato che si arrivasse al ritrovamento. Chi ha trafugato la salma sapeva ormai di non poterla fare franca". "Una bellissima notizia per tutta la città e per la famiglia di Mike Bongiorno" ha detto il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli . "Eravamo tutti in ansia per loro e credo lo sia stata tutta Fiorello con Daniela e Leonino Bongiorno ai funerali del presentatore Italia perché Mike Bongiorno era una figura molto amata dalla gente". Dopo tutti gli accertamenti degli investigatori e della magistratu- ra, Arona spera di poter accogliere di nuovo la bara di Mike nel cimitero di Dagnente: "Ora mi auguro - conclude Gusmeroli - che finalmente possa riposare in pace". "Evviva! Mike è stato trovato" gioisce Fiorello, in un tweet . L'ho appena saputo. Bellissimo regalo di Natale alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene! Felice!". "Allegria!", aggiunge poi, a stretto giro, in un altro tweet, richiamando la celebre ouverture del re del quiz. Una "grande notizia" il ritrovamento anche per Albano Carrisi che dice: "Giuro che stamattina stavo vedendo una foto su un giornale, che ritrae Fiorello e Mike. Mi sono detto che forse era il caso di lanciare un annuncio e ora apprendo da voi questa grande notizia. E' un giorno ve- ramente speciale, di ritorno alla normalità”. “Peccato - sottolinea l'artista - che in un paese tanto bello succedano cose così squallide. È come se avessero rubato un monumento nazionale. Mi auguro che sia davvero tutto finito. Certo è una macchia indelebile. Lasciamo riposare in pace il mio amico...”. "Mi auguro che sia lui, che si tratti davvero della sua salma" ha detto la conduttrice Mara Venier. "Quel che è accaduto un anno fa - dice la Venier - è una cosa ignobile che non può essere giustificata in ogni modo. Un atto così vile che Mike non meritava assolutamente". fare, allora, almeno, ci sia un provvedimento che ordina l'allontanamento dei due innamorati: non debbono più vedersi, sostiene la famiglia di lei. E ancora: se questo bambino, nonostante tutto, nascerà, sia almeno impedito al padre di dargli il suo nome». L’odissea delle spoglie trafugate del presentatore Per rubare le spoglie del Mike nazionale i ladri avevano rotto la lapide della tomba. A dare l'allarme la mattina del 25 gennaio fu un anziano, Giuseppe Buscaglia, andato a fare visita ai suoi defunti. Il pensionato raccontò agli investigatori di aver visto la lapide divelta, il loculo vuoto e di aver immediatamente avvertito il custode del cimitero. I carabinieri del Ris, arrivati in elicottero da Parma, effettuarono alcuni rilievi e poi partirono le indagini, svolte dai militari di Arona e Novara, coordinati dal procuratore Giulia Perrotti e dal sostituto Fabrizio Argentieri, della procura della Repubblica di Verbania. La famiglia mantenne da subito uno stretto riserbo per consentire alle forze dell'ordine di fare il proprio lavoro. A febbraio però la moglie di Mike, Daniela, lanciò un appello agli italiani, dichiarandosi pronta a ricompensare chiunque avesse informazioni utili al ritrovamento della salma. Alla famiglia arrivarono diverse lettere, ma nessuna venne considerata attendibile dagli inquirenti. Oltre ai messaggi di solidarietà i familiari di Mike ricevettero anche lettere di veggenti. Il 3 marzo due persone vennero sottoposte a fermo dalla polizia giudiziaria della procura di Verbania per tentata estorsione. I due vennero considerati i telefonisti della banda che trafugò la salma di Mike Bongiorno dal piccolo cimitero. Durante l'interrogatorio di garanzia uno dei due si avvalse della facoltà di non rispondere, mentre l'altro negò le accuse. I due avrebbero telefonato prima a don Mario Pozzi, il sacerdote amico della famiglia Bongiorno, chiedendo con insistenza i recapiti telefonici di Fiorello e di Marco Baldini poi si sarebbero rivolti direttamente al figlio maggiore di Mike, Nicolò. La vicenda si concluse per uno dei due in tribunale a Verbania il 25 ottobre scorso. Luigi Spera, artigiano edile di 54 anni, residente a Settimo Milanese, accusato di tentata estorsione insieme a Pasquale Cianci nella vicenda della sparizione della bara di Mike Bongiorno, ha patteggiato un anno e sette mesi di reclusione. I due hanno sempre sostenuto di aver fatto il tentativo di estorcere denaro alla famiglia e di non essere coinvolti nel furto della salma. Spera aveva chiesto di essere processato con rito abbreviato. Per Pasquale Cianci il processo è invece stato trasferito a Milano per competenza territoriale. 18 laPADANIA QUI LEGA Sabato 10 dicembre 2011 QUI LEGA TERRITORIO Antonio GAMBETTA VIANNA Roberto PEDRETTI (Segretario Nazionale Lega Nord Liguria) (Commissario Provinciale Lucca e Capogruppo Reg Toscana) (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 12 dicembre (lunedì): ore 17,00 Incontro Pubblico a GENOVA presso Hotel Bristol ■ 10 dicembre (sabato): ore 10,00 Incontro con la cittadinanza "Apertura Campagna Elettorale" a PORCARI (LU) presso gazebo in piazza Alpini ■ 10 dicembre (sabato): ore 22,00 Trasmissione TV su BERGAMO TV "Consiglio Regionale News" ■ ore 21,00 Convegno "Quale futuro per il Federalismo" a IMPERIA presso Centro Culturale Polivalente in piazza Duomo 11 Alessio PIANA Francesco BRUZZONE Monica RIZZI (Assessore Regionale Lombardia) (Segretario Provinciale Genova) On. Luca Rodolfo PAOLINI (Segretario Nazionale Lega Nord Marche) ■ 12 dicembre (lunedì): ore 17,00 Incontro Pubblico a GENOVA presso Hotel Bristol ■ 10 dicembre (sabato): ore 17,30 Incontro Pubblico "Proposta di legge sull'omicidio stradale" a SENIGALLIA (AN) presso Sala del Trono in piazza del Duca On. Walter TOGNI QUI LEGA ISTITUZIONI Edoardo RIXI (Capogruppo Regionale Liguria) (Segretario Provinciale Canavese) ■ 11 dicembre (domenica): ore 09,00/12,00 Incontro con la cittadinanza a ROCCA CANAVESE (TO) presso gazebo in piazza Osella ■ 12 dicembre (lunedì): ore 09,00/12,00 Incontro con la cittadinanza a CALUSO (TO) presso gazebo in zona mercatale ■ 12 dicembre (lunedì): ore 09,30 Convegno "Lodigiano per Expo" a LODI presso sede della Provincia in via Fanfulla ■ 13 dicembre (martedì): ore 11,30 Conferenza stampa di presentazione dello Small business act a MILANO presso Unioncamere in via Oldofredi ■ 12 dicembre (lunedì): ore 10,30 Convegno "Sostenibilità e innovazione nella sanità del domani" a MILANO presso Sala 2, Palazzo Lombardia (ingresso 4) in piazza Città di Lombardia 1 Maurizio CONTE (Presidente Consiglio Regionale Lombardia) ■ 13 dicembre (martedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA ■ ore 19,40 Trasmissione TV su CLASS TV QUI LEGA IN FESTA Giulio Achille DE CAPITANI ■ 10 dicembre (sabato): ore 21,00 Trasmissione Tv su TELENUOVO “Tuttocalcio” On. Maria Piera PASTORE ■ 10 dicembre (sabato): ore 11,00 Incontro con la cittadinanza a VARALLO POMBIA (NO) presso gazebo area mercato ■ 12 dicembre (lunedì): ore 11,00 Conferenza Stampa "Firma IGT Terre Lariane" a MILANO presso 26° piano di Palazzo Pirelli in via Filzi 22 ■ ore 17,00 Incontro con la cittadinanza a ARONA (NO) presso gazebo in Corso Cavour ■ 13 dicembre (martedì): ore 23,15 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA "Tantasalute" Sen. Mario PITTONI ■ 10 dicembre (sabato): ore 10,00 Incontro Pubblico a UDINE presso Sede LN in via del Pozzo 36 ■ ore 19,30 Trasmissione TV su TELEPORDENONE ■ 10 dicembre (sabato): ore 19,45 Trasmissione TV su TELEUNICA "News dalla Regione" On. Matteo SALVINI (Eurodeputato) ■ 11 dicembre (domenica): ore 14,00 Trasmissione Tv su CANALE 5 Massimiliano ORSATTI Festa Lega Nord "Berghem Frecc" ad ALBINO (BG) in via Rio Re 1 (Eurodeputato) ■ ore 14,00 Incontro con la cittadinanza a CARPIGNANO SESIA (NO) presso gazebo in piazza Libertà (Capogruppo Regionale Lombardia) DAL 27/12/2011 AL 29/12/2011 On. Lorenzo FONTANA (Assessore Regionale Lombardia) Stefano GALLI Lombardia (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 11 dicembre (domenica): ore 16,30 Dibattito a SASSUOLO “Passato, presente e futuro della Casta” presso Auditorium P. Bertoli, in via Pia 108 (Assessore Regionale Veneto) ■ 12 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro Pubblico a SAN MARTINO DI LUPARI (PD) presso Centro Civico in via Stocchi - Loc. Campagnalta Davide BONI Massimiliano ROMEO ■ ore 13,00 Trasmissione TV su TELENOVA (Assessore Regionale Lombardia) (Vice Presidente Regione Lombardia) ■ 12 dicembre (lunedì): ore 17,00 Incontro Pubblico a GENOVA presso Hotel Bristol ■ 12 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su ITALIA 7 GOLD Luciano BRESCIANI Andrea GIBELLI ■ 13 dicembre (martedì): ore 11,30 Conferenza stampa presentazione Codice di Autoregolamentazione dello Sport per i Giovani con i Giovani a MILANO presso Palazzo Pirelli, Sala Gonfalone, via F. Filzi 22 (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 12 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA "Buongiorno Lombardia" ■ 12 dicembre (lunedì): ore 09,00 Trasmissione TV su TELENOVANEWS ■ ore 12,00 Trasmissione TV su 7 GOLD "Aria Pulita" OGGI IN TV RAIUNO 11,10 Concerto della Banda musicale della Guardia di Finanza 12,00 Rubrica: La prova del cuoco 13,30 Att.: Telegiornale 14,00 Rubrica: Lineablu 15,10 Talk show: Le amiche del sabato. Condotto da Lorella Landi 17,00 Attualità: Tg1 - Che tempo fa 17,15 Rubrica: A sua immagine 17,45 Doc: Passaggio a Nord-Ovest 18,50 Gioco: L’eredità 20,00 Att.: Telegiornale 20,30 Rubrica sportiva: Rai Tg Sport 20,35 Game show: Soliti ignoti - Identità nascoste. Con Fabrizio Frizzi 21,10 Show: Ti lascio una canzone... un sorriso, un’emozione. Condotto da Antonella Clerici 0,35 Rubrica: Di che talento sei? 1,15 Att.: Tg1 Notte - Che tempo fa 1,30 Rubrica: Cinematografo RAIDUE 10,55 Rubrica: Quello che 11,35 Rubrica: Mezzogiorno in famiglia 13,00 Att: Tg2 Giorno 13,25 Rb. sportiva: Dribbling 14,00 Film tv: Eloise al Plaza.Com. (Usa, 2003). Con Julie Andrews, Jeffrey Tambor 15,35 Film: Innamorarsi a Manhattan. Commedia (Usa, 2005). Con Josh Hutcherson 17,05 Rubrica: Sereno variabile. Conduce Osvaldo Bevilacqua 18,00 Tg2 L.i.s. - Meteo 2 18,05 Rub.: Crazy parade 18,35 Tf: Sea patrol 19,30 Telefilm: Squadra speciale Cobra 11 Sezione 2 20,25 Estrazioni del lotto 20,30 Attualità: Tg2 - 20,30 21,05 Telefilm: Castle 21,50 Tf: The good wife 22,40 Rubrica sportiva: Stadio Sprint 23,35 Att.: Tg2 - Tg2 Dossier - Tg2 Storie. I racconti della settimana - Tg2 Mizar Tg2 Si, Viaggiare Tg2 Eat parade RAITRE 9,15 10,15 11,00 11,30 12,00 12,25 12,55 14,00 14,50 16,40 16,45 17,45 18,10 19,00 20,00 20,10 21,30 23,35 23,55 0,55 Rubrica: Paesereale Mus.: Il granconcerto Rub.: Tgr Bellitalia Rubrica: Tgr Prodotto Italia Att: Tg3 - Rai sport notizie - Meteo 3 Rubrica: Tgr Il settimanale Rubrica: Tgr ambiente Italia Att.: Tg Regione - Meteo Regionale - Tg3 - Tg3 pixel Rubrica: Tv talk. Con Massimo Bernardini Attualità: Tg3 L.i.s. Tf: Un caso per due Magazine Champions league Rubrica: 90° minuto serie B At.: Tg3 - Tg Regione - Meteo Regionale Blob Talk show: Che tempo che fa Rb.: E se domani Quando l’uomo immagina il futuro. Conduce Alex Zanard Att.: Tg3 - Tg Regione Rb.: Amore criminale Att.: Tg3 - Tg3 agenda del mondo 20,30 AGENDA PADANA 21,05 QUASI GOL 21,25 ANGOLO DELLA MENTE CANALE 5 10,15 Film: Un amore senza tempo. Sent. (Usa, 2007). Con Claire Davis, Toni Collette 13,00 Att.: Tg5 - Meteo 5 13,40 Grande Fratello Riassunto 14,10 Show: Amici. Condotto da Maria De Filippi 15,30 Rubrica: Verissimo Tutti i colori della cronaca. Conduce Silvia Toffanin 18,50 Gioco: Avanti un altro! Condotto da Paolo Bonolis 20,00 Att.: Tg5 - Meteo 5 20,30 Show: Striscia la notizia. Condotto da Ezio Greggio e Enzo Iacchetti 21,10 Film: Ti amo in tutte le lingue del mondo. Comm. (Italia, 2005). Con Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini 23,30 Film: Ravanello pallido. Comm. (Italia, 2001). Con L. Littizzetto, M. Venturiello 1,30 Attualità: Tg5 - Notte Meteo 5 ITALIA 1 10,50 Film: Dragon Ball - la leggenda del drago ShenronAnimazione (Giappone, 1996) 12,20 Cartoni: Maledetti scarafaggi 12,25 Attualità: Studio Aperto 13,00 Rubrica: Studio Sport 13,40 Cartoni: I Simpson 14,35 Film: I Goonies. Avv. (Usa, 1985). Con Sean Astin, Josh Brolin 16,40 Film: I nuovi minininja. Avv. (Usa, 1994). Con Victor Wong 18,30 Attualità: Studio Aperto 19,00 Cartoni: I pinguini di Madagascar 19,30 Film tv: La gang del bosco. Animazione (Usa, 2006). 21,10 Film: Happy Feet. Animazione Australia, 2006). 23,15 Film: Nome in codice: brutto anatroccolo. Animazione (GB, 2006). 1,00 Rubrica sportiva: Studio Sport XXL RETE 4 10,50 Rub.: Ricette di famiglia 11,30 Attualità: Tg4 - Vie d’Italia 12,00 Telefilm: Detective in corsia 13,00 Telefilm: La signora in giallo 13,50 Forum: sessione pomeridiana del sabato. Con Rita Dalla Chiesa 15,05 Telefilm: Il primo caso di Poirot. Con David Suchet, P. Jackson 17,00 Telefilm: Psych. Con James Roday, Dulé Hill, Timothy Omoundson 18,00 Rubrica: I miti del cinema 18,55 Att.: Tg4 - Meteo 19,35 Soap: Tempesta d’amore 21,15 Serie tv: Il capo dei capi. Con Daniele Liotti, Claudio Gioè, Simona Cavallari, Gioia Spaziani 23,20 Film tv: Walking tall: Giustizia personale. Drammatico (Usa, 2007). Con Kevin Sorbo, Yvette Nipar CINEMA LA 7 13,30 Att.: Tg La 7 14,05 Film: Loch Ness. Con Ted Danson, J. Richardson 15,00 Rubrica: Chef per un giorno 16,05 Sport: Basket. Campionato di Serie A 18,15 Telefilm: The district 20,00 Attualità: Tg La 7 20,30 Rubrica: In Onda. Condotta da Luca Telese e Nicola Porro 22,30 Film: Malcom X. Con D.Washington SPORT I 14,15 14,45 15,45 15,55 18,00 19,00 19,30 20,40 22,45 0,30 Futbol Mundial Domani si gioca Euro Calcio (diretta) Man Utd - Wolverhampton (diretta) Serie B Remix Intervista De Rossi Marchisio SKY Calcio prepartita (diretta) Inter - Fiorentina (diretta) SKY Calcio postpartita (diretta) Euro Calcio Show 6,10 7,40 9,50 11,20 13,05 14,45 17,00 18,55 21,00 21,10 23,25 1,00 Hope Springs Tron Legacy Laureata... e adesso? Due cuori e una provetta Febbre da fieno La versione di Barney Forever Strong Tron Legacy Sky Cine News - Femmine contro Maschi Il mistero dei Templari Laureata... e adesso? A cena con un cretino SPORT II 9,00 Golf, Dubai World Championship (diretta) 14,00 SKY Rugby prepartita 14,25 Rugby, B. Treviso B. Olympique... 16,25 Rugby, Scarlets Munster R. (diretta) 18,30 SKY Rugby prepartita 18,55 Rugby, Saracens Ospreys (diretta) 21,00 Golf, Dubai World Championship 23,00 UFC ShowNotte 0,00 Poker WPT Series 5 0,50 Countdown UFC 8,00 Rassegna stampa; 9,35 Maramao - Orsetti PDN; 10,00 Roberto Brivio; 10,30 Pagina terza; 11,00 Filo diretto; 13,00 Titoli telegiornali - Meteo; 13,05 Musicisti padani; 14,00 PadanAssistenza; 14,15 MGP Crema; 15,30 Teatro (Caravà); 16,00 Movie time; 17,00 Classica in Padania; 18,30 Alpini Padani; 19,00 Titoli telegiornali - Alpini Padani; 19,30 Musica indipendente; 20,35 Repliche STASERA SU TELEPADANIA ORE 20,30 AGENDA PADANA Seguici sul digitale terrestre al CANALE 75 Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com 19 laPADANIA Sabato 10 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼ SPECIALE ▲▲▲▲▲▲▲▲▲ BRUCE WILLIS detective italiani. La serie racconta la storia del piccolo Carletto, principe del Paese dei Mostri, il lontano pianeta di Mostrilandia, dove si trovano tutti i mostri della fantasia. Il re di Mostrilandia ha aperto un’Ambasciata in Giappone, all'interno di un vecchio castello abbandonato, ed ha inviato sulla terra suo figlio Carletto, in compagnia di aiutanti che si rivelano caricature dei mostri del cinema horror: il Conte Dracula non succhia il sangue delle persone, ma è ghiotto di succo di pomodoro; Frankentein, detto Frankie è il classico tutto muscoli e niente cervello, dotato di una forza sovrumana, ma anche di un sentimento dolcissimo; l'Uomo Lupo, chiamato Wolf, è invece un abilissimo cuoco. Anche Carletto è un mostro: può allungarsi a dismisura, assumere qualsiasi aspetto e al- A cura di ANDREA PIERSANTI Moonlighting. Detective per amore e per caso Martedì 13 dicembre, ore 21,00, Fox Retrò – Canale 132 Serie tv. Un giallo tinto di rosa, ironico e romantico al tempo stesso, divenuto un classico della tv: Moonlighting, è una serie cult degli anni ’80, da diversi anni assente dai nostri teleschermi, che si distingue per originalità narrativa e brillantezza dei dialoghi, oltre che per un continuo giocare degli attori con la telecamera. Ad un giovane (e ancora capelluto) Bruce Willis e alla bella Cybill Shepard, si affiancano in ciascun episodio ospiti del calibro di Tim Robbins, Paul Sorvino, Whoopi Goldberg, Pierce Brosnan e Demi Mooore. Al centro della storia c’è una scalcinata agenzia investigativa, la Blue Moon Investigations, che deve il nome ad uno shampoo promosso, in gioventù, dall’ex modella Maddie Hayes, titolare suo malgrado della società: truffata dal suo commercialista, la bella Maddie dovrà reinventarsi detective, sotto la guida dell’esperto David Addison. Tra i due, l’iniziale rapporto d'odio si trasforma pian piano in una storia d'amore, tanto burrascosa, quanto divertente. Sottomarini: i cacciatori silenziosi. Il fascino della tecnologia sotto il mare Giovedì 15 dicembre, ore 18,05, Discovery Science – Canale 405 Documentario. Un viaggio alla scoperta del mondo dei sottomarini e della vita dell’equipaggio. Il progresso tecnologico nell'ingegneria navale ha avuto un ruolo fondamentale nel successo del sottomarino e, attraverso le straordinarie immagini del documentario, viene raccontata la loro evoluzione, sia nel loro impiego (oggi sono utilizzati per scopi militari, scientifici e di soccorso) che nelle tecnologie. Scopriremo le carat- I nostri consigli per una settimana da passare insieme con i nostri figli, davanti all’offerta della tv satellitare di Sky teristiche che distinguono sottomarini e sommergibili oltre a tante curiosità sulle rigide regole che ogni membro dell’equipaggio deve seguire e rispettare per vivere e lavorare continuamente in immersione. Carletto il principe dei mostri. amici, imparando così a superare le apparenze, andando oltre le diversità. Junior Master Chef Australia. Cuochi giovanissimi in gara fra mestoli e fornelli Dal 16 dicembre, ogni venerdì ore 21,10, Sky Uno – Canale 109 Intrattenimento. Il programma inedito “Junior MasterChef Australia” dedicato ai bambini, ricalca il modello del più noto Master Chef (che anche in Italia ha avuto grande successo). I piccoli aspiranti chef sono 50 cuochi in erba dagli 8 ai 12 anni, selezionati tra oltre 5 mila ragazzini giunti da ogni parte dell’Australia con il desiderio di aggiudicarsi il titolo di Junior Master Chef. La giuria, severissima, è composta dagli stessi chef e critici della versione per adulti e i concorrenti gareggiano dimostrando tutta la loro creatività ai fornelli, disciplina in cucina e passione per il cibo. Love my pet. Mostruosi ma buoni Appuntamento al buio con un cane Dal 16 dicembre, dal lunedì al venerdì, ore 18,35, Manga – Canale 149 Cartoni animati. Tratto dall'omonimo manga di Fujiko Fujio, Carletto è un “anime” (cartone animato) giapponese. Man-ga, il canale dedicato per amore al meglio dell'animazione giapponese, dai cult degli anni ‘80 e ‘90 alle nuove produzioni, lo ripropone a partire da questo mese per farlo scoprire (o riscoprire) ai bambini l'occorrenza sfoderare una forza impressionante. Un susseguirsi di avventure, nelle quali umani e mostri si affrontano, si capiscono, si combattono fino a diventare Da sabato 17 dicembre, tutti i sabato e domenica alle ore 11,05, Sky Uno – Canale 109 Cartoni animati. Uno show canino per intenditori e per ECCO COME FUNZIONA IL “PARENTAL CONTROL” Il “Parental control” di Sky è una tecnologia introdotta in Italia per la prima volta venti anni fa dal primo brodcaster a pagamento del nostro Paese, Telepiù, e che oggi è disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati di Sky. Ma ancora oggi sono in pochi a conoscerla. Ecco come funziona. I genitori impostano una pas- sword e inibiscono ai propri figli la visione indiscriminata dei diversi programmi ricevibili. Il blocco si può impostare in funzione del “rating”, ovvero della fascia d’età consigliata su ciascun programma (Per tutti, Bambini accompagnati, Vietato ai minori di 12, 14 o 18 anni). Ma è anche possibile bloccare un intero canale, o impostare il blocco su specifiche fasce orarie. Il rating, e cioè l’età al di sotto della quale certi programmi sono sconsigliati o vietati, viene decisa dai responsabili della programmazione del broadcaster. Un sistema semplice, a portata di telecomando e decisamente sicuro. seduttori che permette di riscoprire un legame unico: quello tra uomini e cani. In ogni puntata tre magnifici esemplari quadrupedi, compresi i meticci, avranno la possibilità di corteggiare e farsi scegliere da un potenziale padrone per formare un splendida coppia. Al termine del percorso esplorativo il concorrente sceglie “quale compagno di vita” il cane con il quale ha avvertito la maggiore affinità. Cool runnings – Quattro sotto zero. Dalla Giamaica sulla neve Domenica 18 dicembre ore 21,00, Sky Cinema Family – Canale 306 Film. La pellicola del 1993 prodotta dalla Walt Disney, è ispirata alla vera storia della Nazionale di bob della Giamaica che nel 1988 partecipò ai Giochi olimpici invernali di Calgary in Canada. I giovani bobbisti, seppure tra mille difficoltà, rincorrono il sogno di farsi accettare da tutti gli altri paesi in gara i cui atleti non mancano di dimostrare la loro contrarietà alla partecipazione di questi coloriti concorrenti. Ma l’improbabile squadra giamaicana, alla fine, riuscirà a dimostrare le proprie doti sia sportive che, non meno importanti, umane. EKOCOFFEE € Set regalo per la casa 29 .00 LucianoConsolini&ArtmachineAssociati UN GRANDE REGALO! LASPEZIA * € 35 .00 € 98 .90 Portaspezie * MORFEO € Vassoio con appoggi a scomparsa 84 .80 ROMPINO * Contenitore per frutta secca con schiaccianoci * nel colore naturale * BENCHEF Carrello da cucina con vano centrale porta microonde PERDOLCE Set regalo € 23 .90 SUSHI * Set contenitori soia € 30 .00 * *paletta gelato, pennello cucina, spatola dolce, paletta dolce DISALEINPEPE Set condimento € 62 .60 * *olio, aceto, sale, pepe UN ALBERO CON LE PALLE E UN REGALO CON I FIOCCHI. 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