Metrologia e Qualità
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Metrologia e Qualità
cultura e stili di vita Metrologia e Qualità di Nicola Dell’Arena, Renato Mannucci, Alfredo Rossi La gestione delle apparecchiature secondo le norme ISO 9001, 17025 e 10012 “Metrologia e Qualità” è un seminario che ha avuto luogo lo scorso maggio all’interno dell’iniziativa “Pomeriggi al CNIM”. L’incontro è stato organizzato e coordinato nei suoi contenuti da Alfredo Rossi, auditor, esperto di sistemi di gestione della qualità aziendale, servizi e centri di taratura. Hanno affiancato il coordinatore altri due relatori: Nicola Dell’Arena, già responsabile qualità del SIT (Servizio Italiano di Taratura, oggi confluito in Accredia) e dell’ENEA-INMRI e Renato Mannucci, consulente esperto metrologo. Giampiero Mercuri, responsabile tecnico di certificazione CNIM, ha aperto l’incontro con una panoramica dei temi trattati, la presentazione dei relatori e ha ricordato che l’obiettivo principale dell’incontro fosse quello di aiutare a superare alcuni ostacoli che solitamente impediscono un facile approccio alla metrologia. L’Europa, a partire dal 1 gennaio 1993, ha scelto di puntare sulla certificazione per la libera circolazione dei prodotti e servizi. In seguito alla bontà del processo, la stessa scelta é stata fatta a livello mondiale. Per rendere uniforme ed omogeneo il processo di certificazione nasce la necessità della preparazione di norme, valide in tutto il mondo, che contengono aspetti gestionali e tecnici. È da qui che la metrologia incontra la qualità, incontro che ha dato buoni frutti ad entrambe. All’interno della metrologia esiste il problema della gestione delle apparecchiature e delle misurazioni. Il processo di misurazione diventa parte integrante di un sistema di gestione, improntato al principio del miglioramento continuo (analisi dei dati dei processi, azioni di miglioramento). La gestione delle apparecchiature garantisce risultati sicuri e affidabili alle misurazioni effettuate. L’incontro, suddiviso in tre parti, ha sviluppato il processo di misurazione attraverso la presentazione delle norme ISO 9001, ISO 17025, ISO 10012 e del VIM (Vocabolario Internazionale di Metrologia). Nella prima parte del seminario, affrontata da Alfredo Rossi, sono stati presentati nei minimi dettagli i termini fondamentali per la qualità e per la metrologia, in modo da stabilire una base comune di linguaggio. Rossi ha posto all’uditorio una partico- m m Maintenance and Facility Management Nicola Dell’Arena lare riflessione sull’uso dei termini taratura e calibrazione. I due termini derivano dall’anglosassone “calibration”, l’unico termine riportato sia nel vecchio che nel nuovo VIM e che in Italia, a cavallo degli anni settanta è stato tradotto con “taratura” nel settore nucleare (costretto ad adottare le norme ANSI 45.2) e con “calibrazione” nel settore aerospaziale (costretto ad adottare le norme AQAP della NATO). L’errore deriva dal fatto che il termine “calibration” si può tradurre in italiano con entrambi i termini, ma i processi che lo sottendono sono diversi. Dal 1964 esiste la norma UNI 4546 dal titolo “Misure e misurazione. Termini e definizioni fondamentali” che traduceva il termine “calibration” con il solo termine “taratura”, anche perché nel linguaggio dei tecnici si utilizzava unicamente questo termine. La nuova versione del VIM riporta solo il termine “taratura” e non cita mai il termine “calibrazione”; ne consegue che tale termine non debba più essere utilizzato. 21 cultura e stili di vita La seconda parte, più ricca di contenuti inerenti al tema, è stata trattata da Alfredo Rossi e Nicola Dell’Arena. Figura 1. Disseminazione del metro. Cattedrale di Santa Maria di Atri (Teramo) 22 Quest’ultimo ha affrontato l’argomento “Certificazione e accreditamento dei laboratori” attraverso la presentazione della norma ISO 17025 e del documento IAF ILAC JWG del dicembre 2002. Con questo documento, lo IAF (International Accreditation Forum) ammette e riconosce, a livello mondiale, che un laboratorio può essere certificato in accordo alla ISO 9001 o può essere accreditato in accordo alla ISO 17025. Il relatore ha parlato diffusamente, anche con riferimento al contenuto della ISO 17025, di come i due processi siano sostanzialmente diversi e che non sia possibile che un laboratorio operante in conformità alla 9001 sia conforme alla 17025, mentre è certo il contrario, ovvero che un laboratorio conforme alla 17025 è anche conforme alla 9001. La differenza consiste nel fatto che la 17025 prescrive anche i requisiti tecnici che non sono compresi nella 9001. Le conseguenze più importanti tra essere certificati o accreditati riguardano i seguenti punti: -- il certificato di taratura o il rapporto di prova non è riconosciuto a livello internazionale, cioè il documento emesso dal laboratorio certificato può circolare solamente nel singolo paese; -- la certificazione riconosce che il laboratorio agisce con un sistema di gestione conforme alla norma 9001, mentre l’accreditamento riconosce che il laboratorio agisce con un sistema di gestione e che possiede la competenza tecnica; Anno 5 Numero 4 Luglio/Agosto 2011 cultura e stili di vita -- la certificazione ISO 9001 non garantisce la riferibilità della prova taratura effettuata. Alfredo Rossi ha chiarito il contenuto delle norme 9001, 17025 e 10012 e del loro utilizzo nei riguardi della gestione delle apparecchiature. Si è soffermato sui paragrafi 7.6 della 9001 e 5.5 della 17025. La 17025 è più dettagliata, mentre la 9001 è più sintetica, ma nonostante ciò, la differenza tra le due norme sulla richiesta dei requisiti è marginale. La 10012 dal titolo “Sistemi di gestione della misurazione” è una norma che deve essere utilizzata da coloro che effettuano misurazioni e, quindi, sia da aziende che da laboratori. Essa comprende sia i requisiti da rispettare e da attuare, sia la guida per l’attuazione dei sistemi di gestione delle misurazioni. La guida è scritta in carattere corsivo e riporta un box esplicativo in corrispondenza di punti che possono dare adito a più interpretazioni, allo scopo di fornire informazioni oggettive ed univoche. La norma è molto simile alle altre due, ma soprattutto alla 17025 e si sofferma in modo particolare sulla conferma metrologica. Rossi ha trattato gli audit seguendo due strade: quella documentale e quella relativa agli aspetti psicologici. Per i documenti ha posto l’attenzione a cosa la ISO 9001 e il rapporto tecnico RT-05 del SINCERT (oggi ACCREDIA) suggeriscono sui dispositivi di misurazione. Per quanto riguarda gli aspetti psicologici ha messo in evidenza i comportamenti che devono avere sia l’auditor che l’auditato. In particolare, l’auditor deve cercare sempre il punto di equilibrio per smorzare la tensione che si genera durante la verifica. Ha poi presentato il “triangolo drammatico”, ovvero i tre possibili atteggiamenti che possono essere ricondotti all’auditor: la vittima, il persecutore o il salvatore. Figura 2. Gli aspetti psicologici in gioco durante un audit Renato Mannucci, prendendo come riferimento la norma 10012, si è soffermato sull’aspetto che riguarda la conferma metrologica. Nella sua relazione, si sono affrontate le metodologie necessarie per garantire che il responsabile della conferma metrologica possa valutare correttamente se un’apparecchiatura di misura sia in grado di effettuare quanto richiesto per garantire che il bene da misurare rientri nei limiti di accettazione. Gli argomenti correlati sono stati, a titolo di esempio: taratura, messa a punto, riparazione, utilizzo dell’apparecchiatura, sigillatura e differenza tra certificato di taratura e rapporto di taratura. nn Figura 3. Il processo di taratura illustrato dall’Ing. Mannucci La terza parte ha riguardato diversi aspetti del sistema di gestione della misurazione tra i quali è stato in particolare considerato l’audit relativo al tenere sotto controllo i dispositivi di misurazione e monitoraggio. m m Maintenance and Facility Management Gli interessati possono richiedere al CNIM il materiale illustrato dai relatori nel corso del seminario. 23