Educazione all`affettività
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Educazione all`affettività
Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 150 EDUCAZIONE 6 all’affettività Presentazione In classe quinta gli alunni diventano più capaci di collaborazione con gli adulti, i compagni, la realtà; sono in grado di affrontare le prime tematiche esistenziali connesse alla convivenza civile, aumentano le relazioni amicali tra coetanei. Non è sempre facile mantenere le amicizie. Per questo vengono proposte alcune schede stimolo che potrebbero far riflettere su questa forte e generalizzata esperienza sociale. Essere amici significa molto spesso saper affrontare le difficoltà, superare le differenze e i conflitti che possono sorgere nell’adattamento reciproco. È su queste basi che si può orientare la costruzione del concetto di solidarietà e dignità umana che costituiscono alcuni dei capisaldi della convivenza civile. Sviluppo del progetto Il progetto si compone di 3 Unità di Apprendimento: Ruoli, comportamenti, emozioni – Sperimentare l’amicizia – Convivenza e sentimenti. La prima U.A. è centrata sulla questione dei ruoli e delle posizioni sociali riassumibili nei concetti di adulto-bambino, maschio-femmina, individuo-gruppo. Questi concetti fungono da base per sperimentare corrette relazioni sociali. Nella seconda U.A. si propongono alcuni spunti per approfondire il concetto di amicizia. La terza U.A. si occupa del concetto di convivenza civile e dei sentiIl percorso: 3 Unità di Apprendimento menti connessi. Si sono scelti tre Schede: 9 operative, 2 verifiche, 1 portfolio concetti chiave: la solidarietà, i conVerifica: Riconoscere il rispetto umano flitti, la dignità. In particolare la concome concetto centrale della convivenza vivenza assume valore in misura civile. Essere consapevoli dei concetti di altruismo e tolleranza. della capacità di tollerare le diverPortfolio: Riflettere sulle emozioni suscitasità, superare gli attriti tra persone, te dalle relazioni con gli altri. riconoscere a qualsiasi soggetto indipendenza di giudizio e dignità nel sito personale. INGREDIENTI • Laboratori: 1 di Informatica • Bibliografia ragionata 150 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 151 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a UNITÀ DI APPRENDIMENTO U. A. 1 - Ruoli, comportamenti, emozioni U. A. 2 - Sperimentare l’amicizia • Mondo adulto, mondo bambino • Stare in gruppo • Ruoli maschili e ruoli femminili • I significati dell’amicizia • Le caratteristiche dell’amico • Il perdono U. A. 3 - Convivenza e sentimenti • La solidarietà • Superare i conflitti • La dignità ➠ ➠ ➠ COMPETENZE ATTESE PER IL PECUP Saper interagire con gli adulti, i coetanei per distinguere modelli positivi e negativi, assumere consapevolezza sui ruoli Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri per contribuire con il proprio apporto personale a una società migliore Avere consapevolezza di come affrontare le difficoltà nei rapporti e orientarsi ai valori della solidarietà e della dignità umana ➠ ➠ ➠ OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO • Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali • Comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe • Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri • Esercitare modalità socialmente efficaci e legittime per esprimere la propria affettività • Nelle diverse situazioni esprimere la propria emotività con adeguate attenzioni agli altri e alla domanda sul bene e sul male • Attivare relazioni positive nel gruppo, con gli adulti e nel sociale orientandosi a mitigare tensioni ➠ ➠ ➠ OBIETTIVI FORMATIVI • Riflettere sulle diverse modalità relazionali presenti tra coetanei e adulti • Attivare atteggiamenti di ascolto e di relazione collaborativa nei confronti degli altri • Riconoscere nel gruppo di coetanei le caratteristiche dei ruoli maschili e femminili • Esprimere emozioni e valori con modalità efficaci dal punto di vista relazionale • Essere sensibili verso gli altri e distinguere ciò che è bene • Riconoscere le diverse manifestazioni dell’essere solidali verso gli altri • Riflettere sui sentimenti e sulle emozioni presenti in situazioni di accoglienza e rispetto degli altri ➠ ➠ ➠ SCHEDE COLLEGATE • Operative nn. 1, 2, 3 • Operative nn. 4, 5, 6 • Portfolio n. 1 • Operative nn. 7, 8, 9 • Verifiche nn. 1, 2 151 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 152 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a ◆ Esporre argomenti ed esprimere opinioni in forme adeguate rispetto allo scopo ◆ Comprendere il contenuto di testi, riflettere ed esprimere opinioni in modo pertinente ◆ Elaborare in modo creativo testi di vario genere ◆ Utilizzare la metafora per approfondire concetti ◆ Riconoscere le relazioni di significato tra le parole ◆ Riconoscere le radici culturali e sociali nel rapporto tra persone di origine diversa ◆ Riflettere sull’influenza culturale nella caratterizzazione nei ruoli di genere ITALIANO STORIA ◆ In contesti diversi individuare, descrivere e costruire relazioni significative ◆ Raccogliere dati e saperli distinguere a livello qualitativo ◆ Ricercare informazioni desunte da statistiche ufficiali MATEMATICA EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ◆ Cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente anche in una competizione con i compagni ◆ Rispettare le regole dei giochi praticati 152 GEOGRAFIA ◆ Effettuare confronti tra contesti ambientali e culturali vicini e lontani TECNOLOGIA E INFORMATICA ◆ Approfondire ed estendere l’impiego della videoscrittura ARTE E IMMAGINE Individuare le funzioni informative ed emotive svolte dall’immagine ◆ Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 153 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a Unità di Apprendimento 1 – Ruoli, comportamenti, emozioni Il bambino1 che cresce ha ancora molto da imparare, è oggetto di attenzioni e cure da parte dell’adulto il quale, avendo già molte esperienze, assume il ruolo di educatore. Mondo adulto e mondo bambino non sono disgiunti: non si deve pensare a un adulto esperto e responsabile accanto a un bambino sprovveduto e non pienamente autonomo. Indipendentemente dall’età e dalle differenze è possibile capirsi e insegnarsi reciprocamente “cose” importanti. Mondo adulto, mondo bambino Mi collego con Ed. Cittadinanza U.A. 2 pag. 90 Ed. Stradale U.A. 1 pag. 101 Le confidenze di Matteo Caro nonno, vorrei il tuo parere sul fatto che negli ultimi tempi sento pronunciare, sempre più spesso, da parte degli adulti frasi del tipo: Siete più poveri di fantasia e meno La vostra mente Siete troppo attenti rispetto a noi da è ipnotizzata dalla piccoli per piccoli! televisione e dai videosapere! giochi!! Mamma, papà, insegnanti, l’istruttore di nuoto, sembra che ce l’abbiano con noi. Nonno, sei d’accordo con le loro idee? Pensi anche tu che la nostra mente sia “piccola”? Io mi sento grande, non d’altezza, ma per quei pensieri che mi permettono di viaggiare con l’immaginazione, di sognare, di sperare e vincere la solitudine. Tuo Matteo PER COMPRENDERE • Matteo si sente incompreso, perché? • Spesso gli adulti nel valutare il comportamento dei ragazzi si esprimono dicendo: “Quando noi eravamo bambini... ”. Ti sembra giusto il confronto? • I bambini hanno bisogno della fantasia? Perché? • Quali sono i motivi per cui ti trovi a volte in disaccordo con gli adulti? La scheda operativa n. 1 pone l’attenzione sull’interdipendenza tra bambini e adulti. Per diventare grandi è necessario sperimentare momenti di solitudine e di compagnia. Stare in Stare in gruppo a scuola, nel gioco, nello sport, negli impegni, è indispensabile per lo gruppo 1 Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia - Art. 1: È bambino ogni essere umano con meno di 18 anni. 153 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 154 OLOGRAMMA OBIETTIVI PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a sviluppo dell’identità personale. Ogni aggregazione sociale è composta da gerarchie e ruoli; chi vi appartiene, pur dovendo adattarsi alle regole, può esprimere comportamenti personali e critici. La conquista dell’autonomia e della consapevolezza del proprio essere avvengono nell’equilibrio tra conformismo e indipendenza all’interno delle dinamiche del gruppo. Si cercherà di coinvolgere gli alunni in un gioco a squadre. All’interno di ogni gruppo i partecipanti avranno ruoli individuali necessari al raggiungimento dello scopo comune dell’attività. PER GIOCARE La classe verrà divisa in gruppi di 5/6 alunni. Ogni gruppo al suo interno deciderà la distribuzione dei ruoli in base all’interesse e alle abilità di ciascun componente, che dovrà affrontare un compito specifico. La riuscita permetterà di ottenere un punteggio da sommare ai risultati delle altre prove. Vincerà la squadra che totalizzerà il punteggio più alto. Si descrivono alcuni esempi di prove: Giocatore A Prova di Sport Esegui 20 palleggi consecutivi sul posto con una sola mano. Giocatore B Prova di Geografia Trova le risposte: • Che cos’è la tramontana? • Come si chiama lo strumento che serve per orientarsi? • Quale oceano separa l’Europa dalle Americhe? Giocatore C Prova di Logica Scrivi il numero 100 con cinque 11. Giocatore D Prova di Arte Hai a disposizione 2 fogli di carta e colla: costruisci in 5 minuti una catena di 8 anelli. Giocatore E Prova di Italiano Trova le parole mancanti nei 3 proverbi: • Chi troppo vuole .............................. stringe. • Il silenzio è d’............................... • Tutti i .............................. vengono al pettine. La scheda operativa n. 2 guida alla scoperta dell’importanza della collaborazione per l’intesa del gruppo. 1 154 Soluzione: 111 – 11= 100 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 155 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a Per ampliare le proposte potrebbe essere stimolante proporre una ricerca storico-ambientale sui giochi collettivi di strada più diffusi nel proprio territorio e nel passato, quando i ragazzi di 10-11 anni trascorrevano il loro tempo libero all’aperto con giochi di gruppo: bastavano pochi semplici oggetti per organizzare lo svago, assumere dei ruoli, imparare le regole dello stare insieme. La conquista dell’identità personale passa attraverso la consapevolezza del ruolo di genere Ruoli maschili maschile e femminile nel gruppo sociale di appartenenza. Le differenze comportamentali e ruoli femminili tra i due sessi vanno riconosciute come manifestazioni di personali capacità e valorizzate come risorse. Esse non devono portare a una separazione, ma a una comprensione reciproca, non devono sfociare in forme di pregiudizio, ma nella fiducia verso l’altro. La scheda operativa n. 3 introduce, attraverso un racconto, le problematiche dell’identità e dei ruoli maschili e femminili. L’attività di riflessione sollecitata dalla scheda potrà essere integrata dalla seguente lettura: … I maschi sono spesso un po’ sporchi e spettinati. Che disordinati! I maschi hanno sempre le orecchie rosse! Spesso sono strane, buffe e proprio grosse. I maschi hanno poi sempre gli stessi giocattoli: robot, mostri, alieni, stupidi vampiri e diavolacci! I maschi si macchiano spesso con il cibo: con la cioccolata si fanno dei lunghi baffi da pirata! Con gli spaghetti macchie di sugo si fanno a etti. E sempre per quella stupida passione da mattina a sera rincorrono il pallone, per questo hanno le ginocchia tutte sbucciate: oh, che impressione! Ai maschi piace poi darsi le arie da principi azzurri soprattutto con le bambine nuove che hanno gli occhi… belli! I maschi fanno tante cosacce ma sono proprio più bravi a far le buffe facce… per questo in loro compagnia è assicurata l’allegria! … Le femmine sono spesso piene di fiocchi, di anelli e di trucchi! Le femmine poi fanno cose terribili: si parlano all’orecchio, fanno sempre la spia e altre cose simili! E dei loro giocattoli poi… hanno solo delle stupide bambole da collezionare! Le femmine poi non le puoi capire: prima sono dolci fate, passa solo un minuto, e poi sono streghe indiavolate! Le femmine poi piangono in continuazione dalla sera alla mattina, a pranzo e a colazione… E le femmine hanno sempre paura, sì, veramente! Impallidiscono e urlano solo per un topolino, un vermetto o un piccolissimo serpente. Le femmine sono strane, ti fanno gli occhi belli, ti offrono i dolcetti, ti chiamano campione se vinci contro tutti. Per questo le premio di vero cuore! Rid. e adatt. da V. Facchin La discussione porterà a valutare che la distinzione tra comportamenti maschili e femminili rispecchia modelli culturali del contesto in cui si vive. A sostegno della considerazione che gli stereotipi sessuali hanno un’origine sociale si potranno svolgere indagini sugli sport e sui lavori considerati più appropriati per i maschi o per le femmine. 155 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 156 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a Nel passato le donne agivano in ristretti ambiti lavorativi, quelli funzionali ai soli contesti familiari e contadini. Testimonianza di tale storicità e cultura sono i nomi delle professioni, che nella maggioranza risultano essere di genere maschile e il loro mutamento al femminile non è sempre facile. orologiaio muratore spazzacamino marinaio soldato vigile ingegnere ministro deputato Contrariamente indicano lavori esclusivamente al femminile: avvocato sindaco magistrato casalinga domestica bambinaia nutrice Si potranno individuare con la classe, anche con interviste ai nonni o anziani, quali mestieri un tempo tipicamente maschili sono oggi svolti anche dalle donne. Un’indagine nazionale dell’ISTAT condotta negli anni Novanta mostra come all’interno delle famiglie, i figli, compresi tra i 6 e i 13 anni, partecipino ai lavori domestici con una differenziazione tra i sessi, che risulta maggiore in relazione agli incarichi considerati tradizionalmente femminili. ITALIA ATTIVITÀ DOMESTICA MASCHI FEMMINE Svolge almeno un’attività 76,8 85,6 Rifà il letto 13,3 35,8 8,0 17,2 12,9 36,4 6,0 20,6 18,7 21,3 Aiuta a cucinare Aiuta nelle pulizie Lava i piatti Bada ai fratelli Sarà possibile realizzare al computer con i dati sopra riportati alcune rappresentazioni grafiche: istogrammi e areogrammi. Unità di Apprendimento 2 – Sperimentare l’amicizia I significati dell’amicizia Nella vita di ogni ragazzo è importante la presenza degli amici e, nell’età scolare, i compagni sono spesso gli amici più cari. Le esperienze di vita quotidiana portano a condividere con gli altri emozioni e sentimenti opposti: gioia e preoccupazione, accordo e disaccordo, perdono e rifiuto. Sperimentare l’amicizia vuol dire scoprire i valori di questa particolare relazione e manifestare la propria personalità. Nella scheda operativa n. 4 vengono illustrati i molteplici significati affettivi dell’amicizia. Con gli alunni si potrà discutere sulle emozioni provate e sull’opportunità di manifestare con naturalezza e spontaneità gli stati affettivi. 156 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 157 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a Un contributo alla riflessione è fornito dalla seguente poesia scritta da una coetanea. In un giardino alberato c’è un bambino innamorato di una bambina molto carina. Con lei vorrebbe giocare ma il coraggio per dirglielo non può mancare. La bambina si avvicinò e lui timido scappò; la bambina chiese al suo amico perché è scappato e lui rispose perché è innamorato. Priscilla C. Politi L’insegnante quindi solleciterà con alcune domande gli alunni a confrontarsi sull’argo- Le caratteristiche mento dell’amicizia. dell’amico PER RIFLETTERE • Preferisci avere tanti o pochi amici? Perché? • Come dovrebbe essere un vero amico? • Se un amico si trasferisce lontano, l’amicizia può continuare? Come? • Perché finisce un’amicizia? • È possibile essere amici anche se c’è diversità di età, interessi, sesso, lingua e cultura? Come stimolo alla riflessione sull’amicizia può essere letto il seguente brano tratto dal libro di R. Piumini, Diario di La, in cui si racconta di un’amicizia speciale tra la protagonista Laura (La) e un suo compagno di classe, Ahmed (Am), proveniente dal Marocco. Insieme costruiscono, giorno dopo giorno, un legame profondo, sostenuti da uno scopo comune: portare conforto al nonno triste di Ahmed. ... Ma (maestra) ci ha portati in cortile e ci ha fatto misurare il muro esterno con i passi. Poi abbiamo misurato il muro corto, con le mani aperte. Dopo le misurazioni dei muri abbiamo misurato le nostre mani appoggiandole una all’altra. Che strana, stranissima sensazione! C’erano mani calde, mani fredde, asciutte, bagnate, lisce, ruvide. La mano più calda di tutte era quella di Ahmed, il bambino marocchino. Quasi scottava. Io e Ahmed siamo diventati molto amici. Parliamo un sacco, in cortile e anche fuori scuola. Ma se un giorno non c’è Ahmed, mi viene come una specie di capogiro, come se la sua assenza fosse più grande, più, come dire... pericolosa. Ahmed in questi tempi mi dà le sensazioni più strane. Quando parlo con lui tutto fila liscio, scherziamo e ridiamo e ci divertiamo, si sta bene, però poi mi vengono sempre molti pensieri, qualcuno anche triste o preoccupato, insomma qualche complicazione nel pensiero. Lo chiamo Am, da due o tre giorni. Lui mi chiama La. I nostri nomi mescolati fanno “lama” o “mala” che vuol dire i criminali, e questi sono nomi un po’ violenti, però viene anche “alma” che è un nome di donna, e vuol dire “anima” in spagnolo e in latino. (segue) 157 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 158 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a Oggi pioveva “accanitamente”, io e Am siamo tornati in due sotto l’ombrello. O come è bello tornare in due sotto l’ombrello! Siccome Am è più alto di me, anche se non tanto, gli ho detto di tenere l’ombrello, e per stare più al riparo l’ho preso sottobraccio. Ricordi la faccenda della mano calda? Be’, invece Am è tutto caldo: la mia mano sotto il suo braccio sembrava in un forno. Secondo me il sole che i suoi nonni, bisnonni e trisnonni hanno preso, giù in Marocco, gli è rimasto dentro. R. Piumini La scheda operativa n. 5 chiede all’alunno di scrivere un breve testo sull’amicizia P Il perdono O O RTF LIO Nel rapporto d’amicizia può capitare di non capirsi e di ricevere alcune delusioni; è importante riuscire a perdonare: in fondo tutti sbagliano e bastano piccoli gesti per perdonare. La scheda operativa n. 6 contribuisce alla comprensione del termine perdono e all’utilità di praticarlo per mitigare tensioni nelle relazioni amichevoli. La scheda portfolio n. 1 stimola la riflessione sulle emozioni suscitate dalle relazioni con gli altri. Unità di Apprendimento 3 – Convivenza e sentimenti La solidarietà Mi collego con Ed. Cittadinanza U.A. 2 pag. 92 La classe nella sua composizione di soggetti tra loro diversi è il contesto ideale per promuovere la consapevolezza sulle risorse e sui valori che ciascuno possiede, per attivare forme di comprensione e di aiuto verso i compagni. Si leggerà insieme il seguente racconto e si guideranno gli alunni a estrapolarne la morale: in ciascuno di noi c’è una forza positiva che permette di riconoscere e apprezzare le qualità delle “cose” e i sentimenti delle persone. La disponibilità a capire gli altri si esprime attraverso la solidarietà. Un ragazzino regalò il suo orsacchiotto preferito a un bambino che chiedeva la carità a un angolo di strada con la sua mamma. Convinto di non aver fatto abbastanza domandò: – Ha bisogno d’altro, signora? – Ti darò io qualcosa in cambio della tua generosità – rispose. – In tanti passano e buttano una moneta, ma mai nessuno mi ha domandato se ho bisogno anche di altro. Esprimi un desiderio e io lo esaudirò. Dopo un attimo di indecisione il ragazzo pensò a un gioco e a un gelato, ma tra sé considerò che i giochi si rompono e i gelati finiscono, così chiese un regalo straordinario: – Voglio entrare nelle cose per vedere come sono dentro – disse. – Voglio scoprire cosa c’è dentro che le fa belle e buone. Voglio svelare il segreto delle cose, degli alberi, delle pietre, del cielo e delle stelle. – Non posso darti questo – rispose malinconica la donna. – Non posso perché possiedi già questo bene prezioso, la sensibilità con cui puoi raggiungere il “cuore” delle cose. Tratto e adattato da Cuore di topo, Ed. Paoline 158 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 159 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a La scheda operativa n. 7 approfondisce i sentimenti della solidarietà tra coetanei. Superare i conflitti Ciascuno avrà avuto modo di vivere durante il giorno situazioni di disaccordo con qualcuno. Ad esempio, a scuola quante volte sarà successo di avere un compagno che parla sempre per primo e non lascia spazio agli altri, di lamentarsi per chi prende gli oggetti personali senza chiedere, oppure che dà uno spintone per arrivare primo nella corsa in palestra. E per non dire di quelle volte che abbiamo l’impressione che l’insegnante ci tratti ingiustamente. Anche in famiglia e in società, confrontandoci con gli altri, può capitare di scontrarsi con loro e di reagire impulsivamente con atteggiamenti “violenti”. Non è facile controllare queste emozioni: spesso ci troviamo, senza volerlo, in un circolo vizioso di aggressività e vendetta. Per soffocare i conflitti che stanno per nascere ed evitare la sofferenza che ne può derivare, ci vogliono volontà, coraggio e tenacia. Ricercare la pace vuol dire attivare i sentimenti buoni che sentiamo dentro, come viene illustrato nella scheda operativa n. 8. A questo punto si cercherà con gli alunni di verbalizzare le azioni che hanno determinato un conflitto e sostituirle con i comportamenti che l’avrebbero evitato. Proponiamo un’esemplificazione: Luisa e Matteo sono impegnati in una ricerca ed elaborano la sintesi delle informazioni su di un cartellone. Luisa: “Hai preparato la cartina geografica degli stati?” Matteo: “No, non trovo più il libro di geografia!” Luisa: “Che cosa!? Non l’hai preparata? Devi imparare a organizzarti, potevi prendere un altro libro!” Matteo: “Di che cosa ti impicci?” Luisa: “E come m’impiccio! Così non possiamo finire il cartellone.” Matteo: “Sei antipatica!” E le parole sono finite con un litigio. Per evitarlo come avrebbero potuto comportarsi Matteo e Luisa? Uno dei due avrebbe dovuto, con umiltà, capire le ragioni dell’altro. Si ripropone la situazione senza la manifestazione del conflitto. Luisa: “Hai preparato la cartina geografica degli stati?” Matteo: “No, non trovo più il libro di geografia!” Luisa: “Che cosa!? Non l’hai preparata? Devi imparare a organizzarti, potevi prendere un altro libro!” Matteo avverte il nervosismo di Luisa e per non lasciarsi trascinare nel litigio sceglie di esprimersi così: “Mi dispiace, cerco subito un altro libro e, tra un po’, sarà pronta la cartina geografica.” Il percorso prosegue avviando gli alunni a riconoscere il valore della dignità. Ciascuno di noi ha pari dignità pur nella diversità, che va accolta come una ricchezza. Si tratterà di analizzare le diversità presenti in classe tra compagni e comporre un La dignità Mi collego con Ed. Cittadinanza U.A. 3 pag. 96 159 Convivenza_Teoria_4-5.qxd 23-06-2005 14:58 Pagina 160 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA 5 classe a “ritratto” d’insieme: Siamo in tanti, tutti diversi, ognuno con le proprie qualità. Alessandro è silenzioso, scrive lentamente e interviene con considerazioni personali molto originali. Sabry parla tanto da far venire il mal di testa, non si tira mai indietro quando c’è del lavoro in più da svolgere. Hafef parla con dolcezza e garbo, non conosce bene la lingua perché è marocchina, va d’accordo con tutti. Maria... Riconoscendo le proprie diversità gli alunni impareranno ad avere reciproca fiducia e a rispettarsi. La scheda operativa n. 9 approfondisce i sentimenti e le emozioni presenti nell’incontro con persone provenienti da altri paesi. La scheda di verifica n. 1 stimola la ricerca di parole collegate al significato di rispetto e contribuisce a consolidare i concetti trattati nelle Unità di Apprendimento. La scheda di verifica n. 2 chiede di descrivere comportamenti di altruismo e tolleranza. LABORATORI Dal sito www.fabbriscuola.it è possibile scaricare i seguenti materiali: • Laboratorio di Informatica: Il laboratorio prevede un’attività di “Presentazione multimediale” in PowerPoint, dal titolo i “Colori delle emozioni”. Verrà proposto di associare i colori ai diversi stati d’animo. Successivamente un colore abbinato a un’emozione particolare diventerà la dominante di un’immagine figurativa o astratta, realizzata con l’uso di un programma di grafica. Gli alunni verranno guidati a riconoscere le potenzialità dello strumento multimediale da un punto di vista sia informativo che emotivo. Bibliografia A. Parravicini, So scrivere 3-4-5, Signorelli, 1991 G. Bellorio, Cuore di topo, Ed. Paoline, 1999 AA.VV., I quindici - n. 14 - Io e gli altri, Field Educational Italia, 1996 S. Loiero, Invito alla lettura: Supp. Vita Scolastica n. 7 – 2003, Giunti Scuola, 2003 AA.VV., La saggezza dei bambini, GT Edizioni, 1990 C. Politi, Le nostre emozioni, Cybele & Co, 2002 R. Piumini, Il diario di La, Edizioni EL, 2004 A. De Simone, Slogans d’amicizia, Edizioni S. Paolo, 2003 AA.VV., La primavera viene d’improvviso, Fatatrac Edizioni, 2000 A. Labbé, M. Puech, Violenza e non violenza, Ape Junior, 2004 160