EXJADE, INN-deferasirox - EMA

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EXJADE, INN-deferasirox - EMA
EMA/145978/2016
EMA/H/C/000670
Riassunto destinato al pubblico
Exjade
deferasirox
Questo è il riassunto della relazione pubblica europea di valutazione (EPAR) per Exjade. Illustra il modo
in cui il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha valutato il medicinale ed è giunto a
formulare un parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio nonché le
raccomandazioni sulle condizioni d’uso di Exjade.
Che cos’è Exjade?
Exjade è un medicinale contenente il principio attivo deferasirox. È disponibile sotto forma di
compresse rivestite con film (da 90, 180 e 360 mg) e di compresse dispersibili (da 125, 250 e
500 mg). Le compresse dispersibili vengono mescolate con un liquido per formare una sospensione che
il paziente può bere.
Per che cosa si usa Exjade?
Exjade è usato per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro (un eccesso di ferro nell’organismo)
nei seguenti gruppi di pazienti:
•
pazienti di età superiore a 6 anni con beta talassemia major (una malattia ematica ereditaria a
causa della quale la normale quantità di emoglobina nel sangue non è sufficiente) e sottoposti a
trasfusioni di sangue frequenti;
•
bambini di età compresa tra 2 e 5 anni con beta talassemia major che ricevono trasfusioni di
sangue frequenti, quando la deferoxamina (un altro medicinale usato per il trattamento del
sovraccarico di ferro) non può essere utilizzata o è inadeguata;
•
pazienti di età superiore a 2 anni con beta talassemia major che ricevono trasfusioni di sangue non
frequenti, quando la deferoxamina non può essere utilizzata o è inadeguata;
•
pazienti di età superiore a 2 anni con altri tipi di anemia (bassi livelli di emoglobina nel sangue) che
ricevono trasfusioni di sangue, quando la deferoxamina non può essere utilizzata o è inadeguata;
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•
pazienti di età superiore a 10 anni che presentano sindromi talassemiche non trasfusionedipendenti, quando la deferoxamina non può essere utilizzata o è inadeguata. Tali sindromi sono
disturbi ematici simili alla beta talassemia major che tuttavia non rendono necessarie trasfusioni di
sangue. In questi pazienti il sovraccarico di ferro è causato dall’assorbimento eccessivo di ferro
dall’intestino.
Poiché il numero di pazienti affetti da sovraccarico cronico di ferro è basso, la malattia è considerata
“rara” ed Exjade è stato qualificato come “medicinale orfano” (medicinale utilizzato nelle malattie rare)
il 13 marzo 2002.
Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.
Come si usa Exjade?
La terapia con Exjade deve essere iniziata e controllata da medici esperti nel trattamento del
sovraccarico cronico di ferro.
Per il sovraccarico cronico di ferro dovuto a trasfusioni di sangue, il trattamento con Exjade inizia dopo
che il paziente ha ricevuto circa 100 ml di globuli rossi concentrati per chilogrammo di peso corporeo o
quando sono presenti segni di sovraccarico di ferro (ossia quando i livelli nel sangue di ferritina, la
proteina dell’organismo che immagazzina il ferro, superano 1 mg per litro). Nei pazienti con sindromi
talassemiche non trasfusione-dipendenti, il trattamento comincia quando ci sono le prove di un
sovraccarico di ferro. La dose iniziale dipende dal peso corporeo del paziente, dall’eventuale assunzione
da parte del paziente di compresse rivestite con film o di compresse dispersibili nonché dalla quantità
complessiva di trasfusioni cui il paziente è stato sottoposto. La dose viene quindi adeguata come del
caso, ogni 3-6 mesi, a seconda della risposta.
Exjade deve essere assunto una volta al giorno. Le compresse dispersibili vanno assunte a digiuno
(almeno 30 minuti prima dei pasti), mentre le compresse rivestite con film possono essere
accompagnate da un pasto leggero. Per ulteriori informazioni, vedere il foglio illustrativo.
Come agisce Exjade?
Il principio attivo di Exjade, deferasirox, è un “chelante del ferro”. Si lega al ferro presente in eccesso
nell’organismo formando un “chelato”, che può essere escreto, principalmente attraverso le feci. Ciò
contribuisce a correggere il sovraccarico di ferro e impedire danni a organi come il cuore o il fegato a
causa dell’eccesso di ferro.
Quali studi sono stati effettuati su Exjade?
Per quanto riguarda il sovraccarico cronico di ferro dovuto a trasfusioni di sangue, Exjade è stato
esaminato in uno studio principale che l’ha confrontato a deferoxamina in 591 pazienti con beta
talassemia major. Circa la metà dei pazienti era di età inferiore a 16 anni, e 56 erano di età inferiore a
6 anni. L’efficacia è stata determinata osservando il livello del ferro contenuto nel fegato prima e dopo
un anno di trattamento con i medicinali. Uno studio supplementare ha esaminato l’efficacia di Exjade in
184 pazienti che non potevano essere trattati con deferoxamina, compresi pazienti affetti da beta
talassemia major e da altri tipi di anemia.
Exjade è stato inoltre esaminato in uno studio principale su 166 pazienti (fra cui 21 pazienti di età
compresa tra 10 e 18 anni) di età superiore a 10 anni con sindromi talassemiche non trasfusionedipendenti e sovraccarico di ferro. In questo studio Exjade è stato confrontato con placebo (un
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trattamento fittizio) e la misura principale dell’efficacia era costituita dalla variazione dei livelli di ferro
nel fegato dopo 12 mesi di trattamento.
Quali benefici ha mostrato Exjade nel corso degli studi?
Alla fine dello studio principale sul sovraccarico cronico di ferro dovuto a trasfusioni di sangue, il 53 %
dei pazienti che avevano ricevuto Exjade mostrava una risposta sufficiente al trattamento, rispetto al
66 % dei pazienti trattati con deferoxamina. Ciò indica che Exjade può non essere stato altrettanto
efficace del medicinale di confronto. Tuttavia, se si considerano i 381 pazienti che all’inizio dello studio
presentavano livelli particolarmente elevati di ferro nel fegato e che hanno ricevuto quantità
comparabili di Exjade e deferoxamina, i due medicinali sono risultati efficaci nella stessa misura. Il
numero di pazienti di età inferiore a 6 anni inclusi nello studio era troppo limitato per dimostrare la
sicurezza e l’efficacia di Exjade in questa fascia di età. Nello studio supplementare, oltre la metà dei
pazienti che non potevano essere trattati con deferoxamina avevano risposto al trattamento con
Exjade dopo un anno, compresi pazienti di età compresa tra 2 e 5 anni.
Nello studio su pazienti affetti da sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti, è stato dimostrato
che Exjade è più efficace del placebo nel ridurre i livelli di ferro nel fegato: nei pazienti trattati con
Exjade (a una dose iniziale di 10 mg/kg/giorno), i livelli di ferro nel sangue sono diminuiti in media di
3,8 mg per grammo di fegato rispetto a un aumento medio di 0,4 mg per grammo di fegato nei
pazienti trattati con placebo.
Qual è il rischio associato a Exjade?
L’effetto indesiderato più comune di Exjade (osservato in più di 1 paziente su 10) è l’aumento della
creatinina nel sangue (un indicatore di problemi ai reni).
Exjade non deve essere somministrato a soggetti con una clearance della creatinina (una misura della
capacità del rene di espellere la creatinina presente nel sangue) inferiore a 60 ml al minuto. Non deve
essere utilizzato in combinazione con altri chelanti del ferro.
È molto importante che i reni e il fegato del paziente siano controllati con esami del sangue prima
dell’inizio del trattamento con Exjade e periodicamente durante il trattamento. Se il paziente sviluppa
problemi ai reni o al fegato, occorre ridurre la dose o interrompere il trattamento. Exjade non è
indicato per pazienti con gravi problemi al fegato perché non è stato sperimentato in questi pazienti.
Per l’elenco completo delle limitazioni e degli effetti indesiderati rilevati con Exjade, vedere il foglio
illustrativo.
Perché è stato approvato Exjade?
Il CHMP ha deciso che i benefici di Exjade sono superiori ai suoi rischi e ha raccomandato il rilascio
dell’autorizzazione all’immissione in commercio per il medicinale.
Quali sono le misure prese per garantire l’uso sicuro di Exjade?
È stato elaborato un piano di gestione dei rischi per garantire che Exjade sia usato nel modo più sicuro
possibile. In base a tale piano, al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo di
Exjade sono state aggiunte le informazioni relative alla sicurezza, ivi comprese le opportune
precauzioni che gli operatori sanitari e i pazienti devono prendere.
Inoltre, la ditta produttrice di Exjade deve preparare un pacchetto informativo per gli operatori sanitari
riguardo ai rischi e alle raccomandazioni del trattamento con Exjade, fra cui la scelta del dosaggio
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corretto, la differenza dei dosaggi per le compresse rivestite con film e le compresse dispersibili nonché
la necessità di monitorare la salute del paziente, specie la funzione renale. La ditta preparerà altresì un
pacchetto simile per i pazienti.
Infine la ditta condurrà i seguenti studi: uno studio che pone a confronto i vantaggi delle compresse
rivestite con film e delle compresse dispersibili; uno studio su pazienti di età pari o superiore a 10 anni
affetti da sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti per ottenere maggiori informazioni sugli
effetti a lungo termine del trattamento su questi soggetti; e uno studio volto a valutare la sicurezza
delle compresse rivestite con film (in particolare se triturate) nei bambini.
Altre informazioni su Exjade
Il 28 agosto 2006 la Commissione europea ha rilasciato un’autorizzazione all’immissione in commercio
per Exjade, valida in tutta l’Unione europea.
Il riassunto del parere del comitato per i medicinali orfani relativo a Exjade è disponibile sul sito web
dell’Agenzia: ema.europa.eu/Find medicine/Human medicines/Rare disease designations.
Per la versione completa dell’EPAR di Exjade consultare il sito web dell’Agenzia: ema.europa.eu/Find
medicine/Human medicines/European public assessment reports. Per maggiori informazioni sulla
terapia con Exjade, leggere il foglio illustrativo (accluso all’EPAR) oppure consultare il medico o il
farmacista.
Ultimo aggiornamento di questo riassunto: 03-2016.
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