il segreto della produttività 24 ore su 24
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il segreto della produttività 24 ore su 24
SVILUPPO PERSONALE INTERVISTA A ENRICO BANCHI PER GENTILE CONCESSIONE DI SCUOLA DI PALO ALTO LA POSITIVITÀ AL FEMMINILE IL SEGRETO DELLA PRODUTTIVITÀ 24 ORE SU 24 P artner di Scuola di Palo Alto e COO di Profiles International Italy, Enrico Banchi è famoso per la sua ecletticità che, nel corso degli anni, lo ha portato a ricoprire ruoli professionali molto diversi. Trilingue, ha vissuto negli Stati Uniti e in Venezuela per metà della sua vita. Nel 2001 è tornato in Italia e quasi subito è entrato in contatto con Scuola di Palo Alto, apportando una ventata di multiculturalità all’azienda e diventando in breve tempo un punto di riferimento per progetti di ampio respiro anche fuori confine. È coach di manager di alto livello, key-note speaker di successo in meeting e convention aziendali e consulente strategico. Appassionato di Neuroscienza ed esperto del funzionamento del cervello femminile, spiega alle donne come costruire e sviluppare un modello manageriale positivo valorizzando le proprie caratteristiche innate. L’intervista che segue è tratta dall’intervento di Enrico Banchi al Positive Business Forum. Una donna, nella vita, cambia parrucchiere pochissime volte. È leale a chi le dà un’esperienza positiva. (Enrico Banchi) Perché ha cominciato a dedicarsi allo studio del cervello femminile? Quando facevo il negoziatore, avevo a che fare indistintamente con uomini e donne. Un giorno mi accorsi che, nonostante il mio approccio fosse sempre lo stesso, ottenevo risultati differenti a seconda del genere di chi mi trovavo davanti. Uomini e donne sono profondamente diversi. Non si tratta solo di dare credito a stereotipi più o meno veritieri. Sono un vero fanatico di Neuroscienza, anzi, di “Neuroscienza Urbana” – come amo definirla io – e le differenze tra i generi hanno radici profonde a livello cerebrale. Quanto è importante capire come funziona il cervello femminile? Qualche anno fa gli economisti statunitensi iniziarono a interessarsi molto al genere femminile, in quanto le donne rappresentano i mercati più importanti: le donne comprano un sacco di cose. Anzi, comprano tutto quello che c’è da comprare. Il 93% delle decisioni di acquisto è preso dalle 68 - Vendere di più donne, anche quando gli uomini sono convinti di essere stati loro a decidere. Per questo motivo, comprendere il funzionamento del cervello femminile è fondamentale per un’azienda che vuole prosperare in un’era caratterizzata dall’economia di consumo. Inoltre, nella mia attività di consulente, spesso mi viene chiesto: “Avere un capo donna è un bene o un male? Se le aziende fossero gestite da donne, andrebbero meglio o peggio?”. Non conosco le risposte; tuttavia, posso dire che le donne hanno moltissima energia intrinseca e ci metterebbero davvero poco a trasformarla in energia positiva. Anche gli uomini ce l’hanno, ma non è naturale, devono svilupparla artificialmente. In che modo le caratteristiche del cervello femminile influenzano gli acquisti? Quando tenevo corsi di Consumer Behavior, spiegavo che gli uomini fanno acquisti secondo un processo decisionale lineare. L’uomo cerca semplicemente una “buona soluzione”. Il processo decisionale femminile, invece, ha assunto la forma di una spirale ricorrente. Prima di prendere una decisione, una donna vede tutte le opzioni disponibili e valuta pro e contro, così come prova dieci paia di jeans simili prima di acquistarne uno. Questi meccanismi sono diventati interessantissimi per il mondo del business, perché se capiamo il cervello femminile, vendiamo di più; se vendiamo di più, la nostra azienda va meglio; se l’azienda va meglio, siamo più ottimisti; se siamo più ottimisti, vendiamo di più e inneschiamo un circolo virtuoso in cui tutto comincia a girare per il verso giusto. Lei ha spiegato che il cervello femminile è “leale e relazionale”; cosa vuol dire? È molto semplice. Quante volte nella vita una donna cambia parrucchiere? Pochissime. Ciò significa che, quando una donna vive un’esperienza positiva, tende a ripeterla, che si tratti di un’ottima cena in un ristorante, di un acquisto online o di una seduta di massaggi. È leale a chi le ha fornito quell’esperienza. Inoltre, il cervello femminile è relazionale in quanto crede nel passaparola. Una donna condivide le esperienze positive nel dettaglio; racconta al marito, alle amiche, ai genitori ciò che ha vissuto. Le donne fanno pubblicità gratuita. Nel bene e nel male, ovviamente. Le donne colgono particolari che agli uomini solitamente sfuggono. Com’è possibile? Le donne possiedono un radar nel loro cervello: vedono e sentono tutto. Quando una donna è turbata o è di cattivo umore, un’altra donna se ne accorge subito. L’uomo ha bisogno di un cartello a caratteri cubitali. Le donne hanno una visione periferica che si oppone a quella lineare degli uomini. Il cervello dell’uomo è come un ammasso di scatole. Se a un uomo vengono chieste più cose simultaneamente – e inoltre queste cose implicano dei sentimenti – fa confusione, perché non sa più quale scatola aprire. Il cervello femminile ha un aspetto completamente diverso: tutto è connesso insieme. In termini di positività, il radar delle donne è fondamentale per captare tutto quello che c’è nell’ambiente circostante. Se in un team di lavoro ci sono più donne, allora i radar in azione sono molteplici e potenziati. È proprio di questa energia che hanno bisogno le aziende. Lo stress è un problema serio in ambito aziendale. Come lo affrontano le donne? In generale, lo stress nasce dall’incapacità di gestire i cambiamenti. Sopraggiunge quando avete pianificato tutto – e, credetemi, le donne sono pianificatrici meravigliose – e improvvisamente qualcosa viene modificato da qualcun altro, solitamente da un uomo. Tutte le donne hanno una lista infinita di “cose da fare”. Tuttavia, appena l’elenco è stato completato, trovano immediatamente qualche altra cosa da aggiungere: sono così piene di energie da considerare “piacevole” questa lista interminabile. Le donne sono molto più forti e resistenti rispetto agli uomini: possono essere mogli, madri, figlie, amiche, manager e CEO contemporaneamente. Per risolvere i problemi che ci sono in azienda, la donna aumenta il proprio livello di testosterone, che a sua volta riduce quello di ossitocina; ne consegue però che lei, come donna, non si sente più amata né protetta. Questo tipo di stress non è positivo; il sistema ormonale femminile fa molta fatica a gestire le situazioni stressanti. Gli uomini non devono lasciare che le donne arrivino a questo punto: sarebbe un grave problema per i loro rapporti interpersonali e per l’azienda in generale. Maschi e femmine si nasce, ma uomini e donne si diventa. (Simone de Beauvoir) Il consiglio di Enrico Banchi Quando una donna dice: “Ho così tanti problemi!”, la cosa migliore da fare sarebbe ascoltarla per più di 26 secondi (il tempo massimo prima che il cervello maschile si spenga) e mai rispondere: “Quali problemi?! Hai una carriera stupenda, due figli meravigliosi e un marito che ti vuole bene. Rilassati!”. Solitamente un uomo dice a una donna di rilassarsi quando anche lui si sta rilassando nella sua scatola mentale. Per un uomo è facile: spegne il cervello e basta. Per una donna è un po’ più complicato. Il contatto fisico aiuta molto; i massaggi e gli abbracci sono un’ottima soluzione, per esempio. Ed ecco il motto che per me rappresenta la via più diretta per raggiungere la felicità: Happy Wife, Happy Life. Vendere di più - 69