Relazione semestrale al 30 giugno 2006
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Relazione semestrale al 30 giugno 2006
Relazione semestrale al 30 giugno 2006 MISSIONE Siamo un’impresa integrata nell’energia, impegnata a crescere nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di Eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l’eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all’ambiente e all’integrità CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1) COLLEGIO SINDACALE (7) Presidente Roberto Poli (2) Presidente Paolo Andrea Colombo Amministratore Delegato e Direttore Generale Paolo Scaroni (3) Sindaci effettivi Filippo Duodo, Edoardo Grisolia, Riccardo Perotta, Giorgio Silva Amministratori Alberto Clô, Renzo Costi, Dario Fruscio, Marco Pinto, Marco Reboa, Mario Resca, Pierluigi Scibetta Sindaci supplenti Francesco Bilotti, Massimo Gentile MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI DELEGATO AL CONTROLLO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DI ENI SpA Lucio Todaro Marescotti (8) DIRETTORI GENERALI Divisione Exploration & Production Stefano Cao (4) Sostituto Angelo Antonio Parente (9) Divisione Gas & Power Domenico Dispenza (5) Divisione Refining & Marketing Angelo Taraborelli (6) Società di revisione (10) PricewaterhouseCoopers SpA La composizione e le funzioni del Comitato per il controllo interno, del Compensation Committee e dell’Osservatorio Petrolifero Internazionale, sono illustrate nel capitolo “Altre informazioni” delle Informazioni sulla gestione. (5) Nominato dal Consiglio di Amministrazione il 14 dicembre 2005, con decorrenza 1° gennaio 2006 (6) Nominato dal Consiglio di Amministrazione il 14 aprile 2004 (7) Nominato dall’Assemblea il 27 maggio 2005 per un triennio che scade con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2007 (8) Funzioni conferite dal Consiglio di Presidenza della Corte dei conti con deliberazione del 19-20 luglio 2006 (9) Funzioni conferite dal Consiglio di Presidenza della Corte dei conti con deliberazione del 27-28 maggio 2003 (10) Incarico conferito dall’Assemblea il 28 maggio 2004 per un triennio (1) Nominato dall’Assemblea il 27 maggio 2005 per un triennio che scade con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2007 (2) Nominato dall’Assemblea il 27 maggio 2005 (3) Deleghe conferitegli dal Consiglio di Amministrazione il 1° giugno 2005 (4) Nominato dal Consiglio di Amministrazione il 14 novembre 2000 21 settembre 2006 Relazione semestrale al 30 giugno 2006 Sommario Informazioni sulla gestione e situazione contabile consolidata di Eni Informazioni sulla gestione 4 11 17 20 22 24 27 49 54 Relazione semestrale consolidata di Eni SpA 58 59 60 62 65 65 66 72 72 76 Informazioni relative alla capogruppo Eni SpA Eni SpA - Acconto dividendo 2006: Relazione degli Amministratori ai sensi dell’art. 2433-bis, comma 5, del codice civile 122 Andamento operativo Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni Innovazione tecnologica Commento ai risultati economico-finanziari Altre informazioni Glossario Stato patrimoniale Conto economico Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto Rendiconto finanziario Criteri di redazione Principi di consolidamento Criteri di valutazione Modifica dei criteri contabili Utilizzo di stime contabili Note alla relazione semestrale consolidata 132 Effetti derivanti dall’applicazione dei principi contabili internazionali Situazione contabile di Eni SpA al 30 giugno 2006 139 155 156 Commento ai risultati economico-finanziari Altre informazioni Acconto sul dividendo dell’esercizio 2006 Relazioni della Società di revisione 157 Allegati alla relazione semestrale consolidata di Eni 164 200 Imprese e partecipazioni rilevanti di Eni SpA al 30 giugno 2006 Variazioni dell’area di consolidamento verificatesi nel semestre Per Eni si intende Eni SpA e le imprese incluse nell’area di consolidamento ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 Highlights › Nel primo semestre 2006 Eni ha conseguito l’utile netto di 5,28 miliardi di euro con un aumento di 0,9 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2005 (+21,5%) che riflette l’ottima performance operativa (+2,38 miliardi di euro). L’utile netto adjusted che esclude gli effetti dell’utile di magazzino e degli special item1 è aumentato del 23,3% a 5,44 miliardi di euro › In relazione ai risultati conseguiti il Consiglio di Amministrazione di Eni ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo dell’esercizio 2006 di 0,60 euro per azione (0,45 euro nel 2005, +33,3%). Nel semestre sono state acquistate 42 milioni di azioni proprie al costo di 978 milioni di euro › La produzione di idrocarburi ha raggiunto 1,79 milioni di boe/giorno con un incremento del 4,3% rispetto al primo semestre 2005 per effetto della crescita per linee interne registrata in particolare in Libia, Angola ed Egitto. L’aumento si eleva al 6,1% se si esclude l’effetto prezzo nei Production Sharing Agreements (PSA) e nei contratti di buy-back (-32 mila boe/giorno). Nonostante l’impatto negativo degli eventi non prevedibili in Venezuela e Nigeria, per il 2006 l’incremento della produzione si collocherà a circa il 3% assumendo uno scenario di riferimento del prezzo medio del Brent di circa 55 dollari/barile › L’attività esplorativa è stata intensificata: l’investimento del semestre di 378 milioni di euro è raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2005. Sono state effettuate numerose scoperte di idrocarburi; le principali sono avvenute in Italia, Nigeria, Congo, Algeria, Egitto, Libia e Norvegia. Inoltre il portafoglio esplorativo è stato rafforzato sia attraverso l’acquisizione di ulteriori asset in aree di presenza consolidata come Pakistan, Australia, Congo e Angola, sia con l’ingresso in nuovi Paesi a elevato potenziale quali Mozambico e Timor Est. La superficie complessiva lorda acquisita si estende per circa 51.000 chilometri quadrati (di cui il 99% in qualità di operatore) › Le vendite di gas naturale in Europa (51,82 miliardi di metri cubi) sono aumentate di 3,11 miliardi di metri cubi pari al 6,4% rispetto al primo semestre 2005, per effetto dell’incremento del numero dei clienti serviti › Nell’ambito della strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas è stato firmato l’accordo per il raddoppio dell’impianto di liquefazione di Damietta, in Egitto, attraverso la realizzazione di un secondo treno della capacità di trattamento di 7,6 miliardi di metri cubi di gas/anno equivalenti a 5 milioni di tonnellate di GNL. Il progetto consentirà a Eni di mettere in produzione nuovi giacimenti ubicati nell’offshore del delta del Nilo e porterà l’impianto di Damietta a svolgere sempre più il ruolo di hub del gas nel bacino del Mediterraneo › È stato definito con la turca Çalik Enerji il progetto paritetico di realizzazione dell’oleodotto che collegherà la costa turca del Mar Nero presso Samsun con l’hub commerciale di Ceyhan sul Mediterraneo. La nuova infrastruttura della lunghezza di 550 chilometri e della capacità massima di trasporto di 1,5 milioni di barili di greggio al giorno, equivalenti a circa 75 milioni di tonnellate all’anno, consentirà di esportare il petrolio russo e kazako verso i mercati occidentali evitando l’attraversamento degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, contribuendo in tal modo alla tutela dell’ambiente (1) Per la definizione e la riconduzione degli utili nella configurazione “a valori correnti”, che esclude l’utile/perdita di magazzino, e adjusted, che esclude inoltre gli special item, v. il paragrafo “Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a quelli a valori correnti e adjusted” a pag. 37. Eni e S&P MIB - 2 gennaio 2001 - 8 settembre 2006 Prezzo in euro azioni Eni 78 Valore S&P MIB 54.000 24,00 71 50.000 22,00 64 46.000 20,00 57 42.000 18,00 50 38.000 16,00 43 34.000 14,00 36 30.000 12,00 29 26.000 10,00 22 22.000 8,00 15 18.000 26,00 2001 Prezzo medio mensile del Brent in USD per barile 2002 2003 2004 2005 2006 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Eni 2 S&P MIB Brent ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 Principali dati economico-finanziari Esercizio 2005 73.728 16.827 17.558 8.788 9.251 14.936 7.414 39.217 10.475 49.692 204 2,34 3,97 47,06 1.034 (milioni di euro) Ricavi della gestione caratteristica Utile operativo Utile operativo adjusted Utile netto di competenza Eni (1) Utile netto adjusted di competenza Eni (1) Flusso di cassa netto da attività di esercizio Investimenti tecnici Patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti Indebitamento finanziario netto a fine periodo Capitale investito netto Costi di ricerca e sviluppo Utile per azione Cash flow per azione Numero azioni proprie acquistate Costo azioni proprie acquistate (euro) (euro) (milioni) 2005 34.101 8.161 8.181 4.343 4.409 8.613 3.206 37.711 9.411 47.122 108 1,15 2,29 11,55 228 Primo semestre 2006 Var. ass. 44.323 10.222 10.542 2.381 10.587 2.406 5.275 932 5.437 1.028 10.668 2.055 3.054 (152) 39.863 2.152 6.394 (3.017) 46.257 (865) 102 (6) 1,42 0,27 2,87 0,58 41,97 30,42 978 750 Var. % 30,0 29,2 29,4 21,5 23,3 23,9 (4,7) 5,7 (32,1) (1,8) (5,6) 23,5 25,3 263,4 328,9 (1) Per la definizione e la riconduzione degli utili nella configurazione “a valori correnti”, che esclude l’utile/perdita di magazzino, e adjusted, che esclude inoltre gli special item, v. il paragrafo “Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a quelli a valori correnti e adjusted” a pag. 37. In relazione alla stagionalità nella domanda di gas naturale e di alcuni prodotti petroliferi e all’andamento delle variabili esogene che influenzano la gestione operativa di Eni, quali i prezzi e i margini degli idrocarburi e dei prodotti derivati, l’utile operativo e la variazione dell’indebitamento finanziario netto del primo semestre non possono essere estrapolati per l’intero esercizio. Principali dati operativi Esercizio 2005 1.111 626 1.737 93,81 5,82 30,22 22,77 51,63 6.282 7.282 5.376 8.188 10.122 72.258 2005 Produzione giornaliera di: petrolio (migliaia di barili) gas naturale (1) (migliaia di boe) idrocarburi (1) (migliaia di boe) Vendite di gas naturale in Europa (miliardi di metri cubi) - di cui vendite upstream (miliardi di metri cubi) Trasporto di gas naturale per conto terzi in Italia (miliardi di metri cubi) Produzione venduta di energia elettrica (terawattora) Vendite di prodotti petroliferi (milioni di tonnellate) Stazioni di servizio a fine periodo (Italia + estero) (numero) Produzione di prodotti petrolchimici (migliaia di tonnellate) Vendite di prodotti petrolchimici (migliaia di tonnellate) Ordini acquisiti nel settore Ingegneria e Costruzioni (milioni di euro) Portafoglio ordini nel settore Ingegneria e Costruzioni (milioni di euro) Dipendenti a fine periodo (numero) 1.104 610 1.714 48,71 2,97 16,33 10,55 24,81 9.139 3.579 2.673 5.065 10.417 71.853 Primo semestre 2006 Var. ass. 1.099 688 1.787 51,82 3,08 16,49 12,42 24,87 6.282 3.554 2.680 5.970 12.455 72.329 (5) 78 73 3,11 0,11 0,16 1,87 0,06 (2.857) (25) 7 905 2.038 476 Var. % (0,5) 12,8 4,3 6,4 3,7 1,0 17,7 0,2 (31,3) (0,7) 0,3 17,9 19,6 0,7 (1) Comprende la produzione di gas naturale utilizzata come autoconsumo (44, 42 e 50 mila boe/giorno, rispettivamente nel 2005, nel primo semestre 2005 e nel primo semestre 2006). Principali indicatori di mercato Esercizio 2005 54,38 1,244 43,71 5,78 4,65 2,2 3,5 Prezzo medio del greggio Brent dated (1) Cambio medio EUR/USD (2) Prezzo medio in euro del greggio Brent dated Margini europei medi di raffinazione (3) Margini europei medi di raffinazione in euro Euribor - euro a tre mesi Libor - dollaro a tre mesi (%) (%) 2005 49,55 1,285 38,56 5,52 4,30 2,1 3,0 Primo semestre 2006 Var. ass. 65,69 16,14 1,229 (0,056) 53,45 14,89 4,36 (1,16) 3,55 (0,75) 2,8 0,7 4,9 1,9 Var. % 32,6 (4,4) 38,6 (21,0) (17,4) 33,3 63,3 (1) In USD per barile. Fonte: Platt’s Oilgram. (2) Fonte: BCE. (3) In USD per barile FOB Mediterraneo greggio Brent. Elaborazione Eni su dati Platt’s Oilgram. 3 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Exploration & Production Portafoglio minerario e attività di esplorazione Al 30 giugno 2006 il portafoglio minerario di Eni consiste in 1.054 titoli1 (in esclusiva o in compartecipazione) per l’esplorazione e lo sviluppo localizzati in 36 Paesi dei cinque continenti per una superficie complessiva in quota Eni di 303.507 chilometri quadrati (266.002 al 31 dicembre 2005), di cui 52.940 relativi a permessi di coltivazione e sviluppo (55.098 al 31 dicembre 2005). All’estero la superficie complessiva (280.357 chilometri quadrati) è aumentata di 34.408 chilometri quadrati per effetto dell’ottenimento di licenze esplorative in Angola, Congo, Egitto, Pakistan, Australia, Venezuela, Brasile, Norvegia, Stati Uniti e, come nuovi Paesi, Mozambico e Timor Est. In Italia la superficie complessiva (23.150 chilometri quadrati) è diminuita di 903 chilometri quadrati a seguito di rilasci. Nel semestre è stata eseguita un’intensa campagna esplorativa nelle aree di presenza consolidata, come testimoniano gli importanti investimenti sostenuti (378 milioni di euro; +103% rispetto al primo semestre 2005). Sono stati ultimati 34 nuovi pozzi esplorativi (20 in quota Eni), rispetto ai 28 pozzi del primo semestre 2005 (9 in quota Eni). Il coefficiente di successo è stato del 25,9% (31,2% in quota Eni), a fronte del 25,8% (40,2% in quota Eni) del primo semestre 2005. (1) Di cui un titolo di esplorazione e sviluppo posseduto tramite joint venture valutata con il metodo del patrimonio netto e 5 titoli di esplorazione posseduti tramite società collegate per le iniziative in Arabia Saudita, Russia e Spagna. Produzione Esercizio Primo semestre 2005 1.737 Produzione giornaliera di idrocarburi (1) (migliaia di boe) 2006 Var. ass. Var. % 1.714 1.787 73 4,3 261 Italia 267 242 (25) (9,4) 480 Africa Settentrionale 449 548 99 22,0 343 Africa Occidentale 326 375 49 15,0 283 Mare del Nord 288 291 3 1,0 (53) (13,8) 370 614,9 Resto del mondo Produzione venduta (1) (milioni di boe) (1) Include la quota Eni della produzione di joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto. 4 2005 384 331 301,4 313,6 12,2 4,0 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Nel primo semestre 2006 la produzione giornaliera di idrocarburi di 1.787 mila barili di petrolio equivalente (boe) aumenta di 73 mila boe rispetto al primo semestre 2005 (+4,3%) per effetto della crescita per linee interne registrata in particolare in Libia, Angola ed Egitto. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti: (i) dalla minore attribuzione di produzione (-32 mila boe/giorno) nei PSA e nei contratti di buy-back dovuta all’aumento del prezzo del barile; (ii) dalla risoluzione unilaterale da parte della compagnia petrolifera di Stato Petróleos de Venezuela SA (PDVSA) del contratto relativo alle attività minerarie di Dación con effetto dal 1° aprile 2006 (l’incidenza media sul primo semestre 2006 è stata di -29 mila barili/giorno); (iii) dal declino produttivo di giacimenti maturi, essenzialmente in Italia (gas naturale); (iv) dagli impatti delle fermate di impianti in Nigeria per effetto delle tensioni locali, degli uragani nel Golfo del Messico e di problemi tecnici agli impianti di produzione verificatisi in Norvegia, Italia e Kazakhstan. L’aumento si eleva al 6,1% se si esclude l’effetto prezzo nei PSA e nei contratti di buy-back. La quota di produzione estera sul totale raggiunge l’86% (84% nel primo semestre 2005). La produzione giornaliera di petrolio e condensati (1.099 mila barili) è in linea rispetto al primo semestre 2005 (-0,5%). Le diminuzioni hanno riguardato: (i) il Venezuela, a seguito della risoluzione unilaterale da parte della compagnia petrolifera di Stato Petróleos de Venezuela SA (PDVSA) del contratto relativo alle attività minerarie di Dación con effetto dal 1° aprile 2006; (ii) la Nigeria, a seguito delle fermate di impianti per effetto delle tensioni locali, il cui impatto è stato parzialmente compensato dall’entrata a regime del giacimento Bonga nel permesso OML 118 (Eni 12,5%); (iii) l’Italia, a seguito dei problemi tecnici verificatisi all’FPSO del giacimento Aquila; (iv) il Kazakhstan, per effetto degli interventi di manutenzione sulle facility del giacimento Karachaganak nella prima parte dell’anno; (v) gli Stati Uniti, a seguito dell’impatto residuo degli uragani verificatisi nel quarto trimestre 2005. Gli aumenti hanno riguardato: (i) l’Angola, per effetto dell’entrata a regime dei giacimenti Kissanje e Dikanza, nell’ambito della fase B del progetto di sviluppo Kizomba nel Blocco 15 (Eni 20%), e North Sanha/Bomboco nel Blocco 0 (Eni 9,8%), nonché dell’avvio dei giacimenti del progetto integrato Benguela/Belize/Lobito/Tomboco nel Blocco 14 (Eni 20%); (ii) la Libia, per effetto dell’entrata a regime del giacimento offshore Bahr Essalam nell’ambito del Western Libyan Gas Project (Eni 50%); (iii) l’Algeria, per la crescita produttiva del giacimento Rod e satelliti (Eni operatore con il 63,96%). La produzione giornaliera di gas naturale (688 mila boe) è aumentata di 78 mila boe rispetto al primo semestre 2005, pari al 12,8%, a seguito essenzialmente degli incrementi registrati in: (i) Libia, per effetto dell’entrata a regime del giacimento Bahr Essalam (Eni 50%); (ii) Egitto, per effetto dell’entrata a regime della piattaforma el Temsah 4 e del giacimento Barboni nell’offshore del delta del Nilo e della crescita delle forniture all’impianto di liquefazione di Damietta (Eni 40%); (iii) Nigeria, per effetto della Esercizio Primo semestre 2005 1.111 86 Produzione giornaliera di petrolio e condensati (1) (migliaia di barili) Italia 2005 2006 1.104 1.099 Var. ass. (5) Var. % (0,5) 89 79 (10) (11,2) 308 Africa Settentrionale 300 326 26 8,7 310 Africa Occidentale 294 330 36 12,2 179 Mare del Nord 184 183 (1) (0,5) 228 Resto del mondo 237 181 (56) (23,6) 198,9 197,4 (1,5) (0,8) 2005 2006 Var. ass. Var. % 610 688 78 12,8 Italia 178 163 (15) Africa Settentrionale 149 222 73 49,0 32 45 13 40,6 402,6 Produzione venduta (1) (milioni di barili) (1) Include la quota Eni della produzione di joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto. Esercizio Primo semestre 2005 626 175 172 33 Produzione giornaliera di gas naturale (1) (migliaia di boe) Africa Occidentale (8,4) 104 Mare del Nord 104 108 4 3,8 142 Resto del mondo 147 150 3 2,0 102,5 116,2 13,7 13,4 212,3 Produzione venduta (1) (milioni di boe) (1) Include la quota Eni della produzione di joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto. 5 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO crescita delle forniture all’impianto di liquefazione di Bonny (Eni 10,4%) in relazione all’avvio dei treni di trattamento 4 e 5; (iv) Australia, a seguito dell’avvio delle forniture all’impianto di liquefazione di Darwin collegato al giacimento a liquidi e gas Bayu Undan (Eni 12,04%). Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione registrata in Italia, a seguito del declino produttivo di giacimenti maturi, e dagli impatti degli uragani nel Golfo del Messico. La produzione venduta di idrocarburi è stata di 313,6 milioni di boe. La differenza rispetto alla produzione di 9,8 milioni di boe è dovuta essenzialmente ai volumi di gas naturale destinati all’autoconsumo (9,1 milioni di boe). Principali iniziative di esplorazione e di sviluppo ALGERIA Attività esplorativa: a) nel Blocco onshore 403a (Eni 50%) i pozzi di appraisal Rom N2 e N3 hanno rinvenuto una mineralizzazione di petrolio alla profondità di circa 3.300 metri; b) nel Blocco onshore 404a (Eni 25%) il pozzo di scoperta BBKS-1 ha rinvenuto la presenza di petrolio alla profondità di 3.350 metri. I principali progetti di sviluppo in corso riguardano: (i) ROM Integrated, che prevede la messa in produzione delle riserve scoperte con la recente attività di appraisal condotta nell’area. Il recupero delle riserve avverrà anche attraverso l’iniezione in giacimento del gas attualmente bruciato al centro satellite di ROM con il progressivo abbattimento fino al 90% circa dei volumi bruciati. Il picco produttivo del progetto di 34 mila barili/giorno (13 mila in quota Eni) è atteso nel 2009; (ii) il Blocco 208 (Eni 12,25%), IAN e EOR nel Blocco 212 con avvio atteso nel 2010, attraverso la perforazione di 145 pozzi e la realizzazione di una Central Production Facility per la produzione di petrolio stabilizzato, condensati ed NGL. Nel semestre è proseguita l’attività di ingegneria di base che è attualmente completata al 71%. Il picco produttivo di 181 mila barili/giorno (19 mila in quota Eni) è atteso nel 2010. Lo Stato algerino ha in corso una riforma della fiscalità delle imprese petrolifere che, per la parte già in vigore, non modifica direttamente il regime fiscale dei contratti esistenti (Production Sharing Agreement - “PSA”) di cui sono parti le compagnie straniere presenti nel Paese. Tuttavia la compagnia di Stato Sonatrach ha chiesto a Eni e/o agli operatori delle joint venture di cui Eni fa parte la rinegoziazione dei termini dei PSA tra essi esistenti, motivandola con la necessità di ricondurre tali contratti all’equilibrio economico originario che Sonatrach ritiene sia stato modificato a suo danno a seguito dell’introduzione a suo carico di nuovi oneri fiscali. L’esito di tali negoziazioni non è al momento prevedibile. Inoltre il Governo algerino ha di recente approvato una proposta di modifica dell’attuale legge petrolifera che prevede, tra l’altro, l’introduzione a carico delle compagnie straniere firmatarie degli esistenti PSA di un’imposta aggiuntiva applicabile nel caso in cui le quotazioni del petrolio superino i 30 USD per barile. La proposta di legge dovrà essere approvata dal Parlamento ed essere poi dettagliata tramite successivi decreti di attuazione. Non è quindi al momento possibile una stima degli eventuali maggiori oneri tributari. ANGOLA Attività esplorativa: nel Blocco 15 (Eni 20%) il pozzo di appraisal Tchihumba 2 ha rinvenuto la presenza di petrolio alla profondità di circa 3 mila metri. Nel maggio 2006, in esito a una gara internazionale, Eni si è aggiudicata con il ruolo di operatore (Eni 35%) la licenza esplorativa del Blocco offshore 15/06 della superficie lorda di circa 2.200 chilometri quadrati. Il programma esplorativo prevede la perforazione di otto pozzi nell’arco di cinque anni e un’opzione per un’estensione della durata della licenza di tre anni con la perforazione di tre pozzi. Nel marzo 2006 è stato firmato un joint operating agreement (Eni 12%) relativo al Blocco 3/05-A. Il programma esplorativo prevede la perforazione di un pozzo esplorativo nell’arco di tre anni e un’opzione per un’estensione della durata dell’agreement di due anni con la perforazione di un pozzo addizionale. Nel gennaio 2006 sono stati avviati i giacimenti di petrolio Benguela, Belize, Lobito e Tomboco nel Blocco 14 (Eni 20%) a una profondità d’acqua di circa 500 metri. Lo sfruttamento dei quattro giacimenti avviene attraverso una Compliant Piled Tower2 dotata di facility di trattamento per Benguela/Belize e un sistema sottomarino di collegamento per Lobito/Tomboco. Il picco produttivo di 200 mila barili/giorno (32 mila in quota Eni) è atteso nel 2008. Nell’ambito del piano di sviluppo del giacimento di petrolio Banzala nel Blocco 0 in Cabinda (Eni 9,8%) è in corso la costruzione delle due piattaforme di sviluppo Banzala B/C, che affiancheranno l’esistente Banzala A, e la perforazione dei pozzi produttori e di water injection. L’avvio della produzione è previsto nel dicembre 2006 per Banzala C e nel primo trimestre 2007 per Banzala B; (2) Piattaforma offshore flessibile al vento, alle onde, alle correnti marine e sostenuta da pali d’acciaio ancorati al fondale marino. 6 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO il picco produttivo di 25 mila barili/giorno (2 mila in quota Eni) è atteso nel 2007. Nel marzo 2006 è stato avviato lo sviluppo dei giacimenti di petrolio Mondo e Saxi/Batuque nell’ambito della fase C di messa in produzione delle riserve dell’area Kizomba nel Blocco 15 (Eni 15%) nell’offshore profondo. L’avvio della produzione è previsto nel primo semestre 2008; il picco produttivo di 100 mila barili/giorno per entrambi i progetti (18 mila in quota Eni) è atteso rispettivamente nel 2008 e nel 2009. AUSTRALIA Attività esplorativa: nel Blocco offshore WA-25-L (Eni 65% operatore) il pozzo di appraisal Woollybutt-5 ha rinvenuto una mineralizzazione di petrolio alla profondità di 2.865 metri. Nel giugno 2006 Eni ha avviato lo sviluppo del giacimento a gas e liquidi Blacktip (Eni 100%) situato nel Blocco WA-279-P nel Bonaparte Basin, a una profondità d’acqua di 50 metri. Il progetto con avvio atteso nel gennaio 2009 prevede la perforazione di 2 pozzi di sviluppo, l’installazione di una piattaforma di produzione, la posa di una pipeline offshore della lunghezza di 108 chilometri e la realizzazione sulla terraferma di un impianto di trattamento del gas della capacità di 1,3 miliardi di metri cubi/anno. In forza del contratto della durata di venticinque anni firmato con la Darwin Power & Water Utility Co, saranno forniti complessivamente 20 miliardi di metri cubi di gas con l’opzione di futuri incrementi dei volumi forniti. Nel febbraio 2006 è avvenuta la spedizione del primo carico di GNL dall’impianto di liquefazione di Darwin destinato al mercato giapponese a due compagnie operanti nel campo energetico e nella distribuzione del gas. L’impianto della capacità di 3,5 milioni di tonnellate/anno di GNL (equivalenti alla carica di 4,9 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale) è collegato attraverso un gasdotto della lunghezza di circa 500 chilometri al giacimento a gas e liquidi di Bayu Undan. Il giacimento è situato a una profondità d’acqua di 80 metri nei permessi JPDA 03-12 e JPDA 03-13 nelle acque di cooperazione internazionale tra Australia e Timor Est (Eni 12,04%). Il progetto di sviluppo ha visto la sua realizzazione in due fasi: la prima, conclusasi nel 2004, con produzione e separazione offshore dei liquidi e re-iniezione del gas; e la seconda con la realizzazione delle infrastrutture per liquefare ed esportare il gas a Darwin. Il picco produttivo del giacimento, superiore a 200 mila boe/giorno è atteso nel 2006 e la produzione in quota Eni nel primo semestre 2006 è stata superiore a 19.000 boe/giorno. BRASILE Nel gennaio 2006, in esito a una gara internazio- nale svolta nell’ottobre 2005, Eni si è aggiudicata con il ruolo di operatore la licenza esplorativa della durata di sei anni del Blocco BM-Cal-14. Il Blocco copre una superficie lorda di circa 750 chilometri quadrati in acque profonde nel bacino di Camamu-Almada a circa 1.300 chilometri a Nord di Rio de Janeiro. CONGO Attività esplorativa: nel permesso Mer Très Profonde Sud (Eni 30%) il pozzo di scoperta Aurige Nord Marine-1 ha rinvenuto la presenza di idrocarburi, erogando in fase di test circa 5 mila barili/giorno di petrolio. Nell’aprile 2006, in esito a una gara internazionale, Eni si è aggiudicata la licenza esplorativa dell’area Haute MerA situata nell’offshore profondo. Il Blocco copre una superficie lorda di 2.175 chilometri quadrati. È in corso l’assegnazione della licenza da parte dell’Autorità. CROAZIA Attività esplorativa: nel permesso offshore Ivana (Eni 50%) il pozzo di scoperta Ana 1 ha individuato la presenza di gas a una profondità compresa tra 891 e 1.197 metri, erogando in fase di test 131.000 metri cubi/giorno di gas; il pozzo di scoperta Vesna 1 ha individuato la presenza di gas a una profondità compresa tra 650 e 953 metri, erogando in fase di test 73.000 metri cubi/giorno di gas. Nell’ambito del piano di sviluppo delle riserve di gas del permesso Ivana (Eni 50%), a 40 chilometri a Ovest di Pola nell’offshore adriatico, è stata avviata la produzione delle piattaforme Ivana C/K, nonché dei giacimenti Ika e Ida. La produzione di questi giacimenti è convogliata alla piattaforma Ivana K e da qui, attraverso una condotta lunga 57 chilometri, alla piattaforma Garibaldi K per la commercializzazione sul mercato italiano. È in corso anche la realizzazione di una condotta della lunghezza di 44 chilometri per il trasporto del gas sulla costa croata presso Pola dove sarà realizzato un terminale di ricezione. Attualmente la produzione di gas dei quattro giacimenti è di 3,7 milioni di metri cubi/giorno. È in corso lo sviluppo del campo Katarina attraverso l’utilizzo di tre piattaforme collegate tramite sealine a Marica e Barbara T2. Lo start-up è previsto per fine 2006. EGITTO Attività esplorativa: a) nel permesso offshore Rudeis (Eni 50%) il pozzo di scoperta Abu Rudeis Marine-4 ha evidenziato la presenza di petrolio a oltre 3 mila metri di profondità; b) nel permesso West Razzak (Eni 40%) il pozzo di scoperta Aghar SW-1X ha evidenziato la presenza di petrolio di buona qualità su più livelli compresi tra 1.800 e 2.300 metri. Nell’ambito dell’espansione dell’impianto GNL di Damietta, nel giugno 2006 è stato firmato l’accordo 7 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO quadro per la costruzione di un secondo treno di trattamento con un investimento di 1,5 miliardi di dollari. Il nuovo treno avrà capacità di liquefazione per 5 milioni di tonnellate annue di GNL, pari alla carica di 7,6 miliardi di metri cubi di gas all’anno per 20 anni con avvio nel 2010, e raddoppierà la capacità di produzione dell’impianto esistente. Eni assicurerà 2,5 miliardi di metri cubi/anno di gas al secondo treno da nuove scoperte ubicate nell’offshore del delta del Nilo, alcune delle quali in acque profonde. Per la realizzazione dell’impianto sarà costituita una società i cui partner saranno Eni, Unión Fenosa, SEGAS (Spanish Egyptian Gas Co), BP e gli enti di Stato EGAS ed EGPC. Eni già fornisce al primo treno circa 1,5 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale per venti anni. KAZAKHSTAN Nell’ambito del PSA North Caspian Sea, di cui Eni è operatore unico con il 18,52%, proseguono le attività di sviluppo del giacimento Kashagan, considerato la più importante scoperta petrolifera al mondo degli ultimi trent’anni. Il 25 febbraio 2004 le Autorità kazake hanno approvato il piano di sviluppo del giacimento che prevede la messa in produzione in tre fasi successive, di cui la prima è in corso, di riserve totali recuperabili di 7-9 miliardi di barili incrementabili fino a 13 miliardi mediante la re-iniezione parziale del gas. Rispetto al piano di sviluppo della fase 1, è in corso una verifica della configurazione di alcuni impianti offshore che, senza modificare il concetto di sviluppo del campo, ha l’obiettivo di individuare opzioni per migliorare la sicurezza e l’operabilità. Si può anticipare che alcuni cambiamenti saranno necessari e che, vista la complessità del progetto e lo stato avanzato di esecuzione della prima fase, questi comporteranno un ritardo nell’avvio della produzione rispetto a quanto previsto (2008). I costi e i tempi per la realizzazione della prima fase del progetto sono in corso di revisione e recepiranno anche gli effetti negativi dell’evoluzione dei tassi di cambio e del generale aumento dei costi per materie prime e servizi che ha interessato l’industria petrolifera. Al 30 giugno 2006 sono stati assegnati contratti del valore complessivo di oltre 9,6 miliardi di dollari per l’esecuzione della prima fase di sviluppo del giacimento. Nella realizzazione del progetto sono impiegate le più avanzate tecnologie per far fronte alle elevate pressioni in giacimento e alla presenza di acido solfidrico. Nell’ambito del programma di valutazione delle numerose scoperte effettuate nell’area coperta dal PSA, nel maggio 2006 è iniziata la perforazione del primo pozzo di appraisal della struttura di Kairan (Kairan 2) con l’obiettivo di meglio caratterizzarne il reservoir. 8 LIBIA Attività esplorativa: nel Blocco offshore NC 41 (Eni 50%) il pozzo di scoperta T1 ha rinvenuto una mineralizzazione a gas alla profondità di 2.700 metri. MOZAMBICO Nel marzo 2006, in esito a una gara internazionale, Eni si è aggiudicata la licenza esplorativa dell’Area 4, situata nell’offshore profondo del Rovum Basin circa 2.000 chilometri a Nord della capitale Maputo. Il Blocco copre una superficie lorda di 17.646 chilometri quadrati all’interno di un bacino geologico finora inesplorato che secondo gli studi effettuati presenta elevata potenzialità mineraria. NIGERIA Attività esplorativa: a) nel Blocco offshore OML 118 (Eni 12,5%) il pozzo di appraisal Bonga North 2 ha rinvenuto la presenza di petrolio alla profondità di 3.560 metri; b) nel Blocco offshore OML 120 (Eni 100%) il pozzo appraisal Oyo 2 Dir ha rinvenuto la presenza di petrolio alla profondità di 2.730 metri. Eni partecipa con il 10,4% nell’impianto di liquefazione di gas naturale di Bonny, nella zona orientale del delta del Niger. Attualmente l’impianto è in produzione con 5 treni della capacità produttiva di 17 milioni di tonnellate/anno di GNL, corrispondenti a circa 23 miliardi di metri cubi/anno di carica di gas naturale. Il quarto e il quinto treno sono entrati in esercizio tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006. È in corso la realizzazione del sesto treno della capacità produttiva di 4,1 milioni di tonnellate/anno di GNL, e l’ingegneria del settimo treno; questi ulteriori ampliamenti porteranno la capacità produttiva al 2011 a circa 30 milioni di tonnellate/anno di GNL, corrispondenti alla carica di circa 41 miliardi di metri cubi/anno di gas. Le principali iniziative di sviluppo per assicurare le forniture di gas all’impianto di Bonny riguardano i Blocchi OML 60, 61, 62 e 63. A regime le forniture Eni dei sei treni dell’impianto saranno di 7,6 milioni di metri cubi/giorno (46 mila boe/giorno), incluso Nase Gas (Eni 5%). NORVEGIA Attività esplorativa: nel Blocco offshore Pl 229 (Eni 65% operatore) il pozzo 7122/7-3, appraisal della scoperta Goliath, ha rinvenuto formazioni mineralizzate di idrocarburi dello spessore complessivo di 180 metri alla profondità di 2.701 metri. Nel febbraio 2006, in esito a una gara internazionale, Eni si è aggiudicata con il ruolo di operatore (Eni 20%) il Blocco offshore 6607/11-122D nel bacino Halten Terrace della superficie lorda di 7 chilometri quadrati. Nel marzo 2006, in esito a una gara internazionale, Eni si è aggiudicata (Eni 30%) i Blocchi offshore 7124/6 e 7125/4 della superficie lorda di 525 chilometri quadrati. Il programma esplorativo prevede la perforazione di E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO un pozzo nell’arco dei primi tre anni di durata della licenza. PAKISTAN Nel febbraio 2006, in esito a una gara internazionale, Eni si è aggiudicata con il ruolo di operatore due licenze esplorative relative ai Blocchi Rjar/Mithi – zona I e Thar/Umarkot – zona III. I due blocchi situati nell’Est Sindh al confine con l’India si estendono su di una superficie lorda di circa 9.900 chilometri quadrati. REGNO UNITO Attività esplorativa: a) nel Permesso P/011 Blocco 30/06a (Eni 33%), nel Mare del Nord Centrale, il pozzo di scoperta 30/06°-F perforato alla profondità di circa 4.570 metri ha rinvenuto la presenza di gas e condensati; b) nel Permesso P/672 Blocco 30/02c (Eni 7%), nel Mare del Nord Centrale, il pozzo di scoperta 30/02c-09 ha rinvenuto la presenza di livelli mineralizzati a gas e condensati alla profondità di 5.319 metri. Il pozzo è stato allacciato alle facility di produzione esistenti. Nel marzo 2006 è stata avviata la produzione del giacimento offshore a gas e condensati Glenelg (Eni 8%) situato a 240 chilometri a Nord-Est di Aberdeen. Lo sfruttamento del giacimento avviene utilizzando le facility della vicina piattaforma di produzione Elgin Franklin (Eni 21,87%). La produzione a regime è attesa in circa 30 mila boe/giorno (2.400 mila in quota Eni). STATI UNITI Attività esplorativa: a) nel Blocco Green Canyon 473 (Eni 50% operatore) è stata confermata la presenza di petrolio di precedente scoperta; b) nel Blocco Mississippi Canyon 546 (Eni 50%) il pozzo di appraisal Longhorn ha rinvenuto la presenza di gas alla profondità di circa 3.900 metri. TIMOR EST Nel maggio 2006, in esito a una gara interna- zionale, Eni si è aggiudicata con il ruolo di operatore (Eni 100%) cinque licenze esplorative relative alle contract area A, B, C, E ed H, della superficie lorda di 12.183 chilometri quadrati, situate nell’offshore profondo compreso tra l’isola di Timor e la zona di cooperazione internazionale tra Timor East e Australia. TURCHIA Il 14 giugno 2006 è stato pubblicato sulla gaz- zetta ufficiale turca il decreto governativo, con ratifica del Presidente della Repubblica, che assegna la licenza di costruzione dell’oleodotto Samsun-Ceyhan alla società turca Çalik Enerji, partner al 50% di Eni. Il by-pass degli stretti turchi (Bosforo e Dardanelli) consentirà di trasportare il petrolio dall’area Caspio all’hub commerciale di Ceyhan sul Mediterraneo. La nuova infrastruttura avrà una lunghezza di 550 chilometri e una capacità massima di trasporto di 1,5 milioni di barili/giorno, equivalenti a circa 75 milioni di tonnellate all’anno. Il trasporto con oleodotto rappresenta un’alternativa più efficiente ed eco-compatibile rispetto al trasporto via mare attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. VENEZUELA Nel gennaio 2006, in esito a una gara interna- zionale, Eni si è aggiudicata la licenza esplorativa della durata di trenta anni del Blocco Cardon IV, in joint venture con un’altra compagnia petrolifera internazionale. Il Blocco è parte del progetto Rafael Urdaneta per lo sviluppo delle riserve di gas naturale in un’area della superficie di circa 30 mila chilometri quadrati nel golfo del Venezuela. Con effetto dal 1° aprile 2006 la compagnia petrolifera di Stato venezuelano Petróleos de Venezuela SA (PDVSA) ha comunicato a Eni Dación BV che il contratto di servizio relativo alle attività minerarie dell’area di Dación si deve intendere risolto. Conseguentemente da tale data la conduzione delle attività è stata assunta da PDVSA. Eni ha offerto la disponibilità a un accordo circa l’indennizzo dovuto a seguito della risoluzione unilaterale del contratto. In caso di insuccesso delle trattative Eni valuterà ogni azione da intraprendere a difesa dei propri interessi in Venezuela. In particolare sulla base dei pareri dei propri consulenti legali Eni ritiene di aver diritto a un indennizzo corrispondente al valore di mercato del contratto di servizio terminato da PDVSA. Tale valore secondo le valutazioni interne della società e di esperti indipendenti risulta non inferiore al valore di libro dell’asset (pari a 654 milioni di euro) che conseguentemente non è stato oggetto di svalutazione. Nell’esercizio 2005 e nel primo trimestre 2006, la produzione giornaliera del campo di Dación è stata di circa 60 mila barili. Al 31 dicembre 2005, le riserve certe di Dación iscritte a libro erano 175 milioni di barili. ITALIA Sono state effettuate scoperte a gas: a) in Emilia Romagna nella concessione onshore Longanesi 1, a una profondità di 2.540 metri; b) nell’offshore siciliano (permesso Argo 1 - Eni 60%) a una profondità compresa tra 1.350 e 1.520 metri; c) nell’offshore adriatico (permesso Benedetta) a una profondità di 2.090 metri, erogando in fase di test 145.000 metri cubi/giorno di gas. L’attività di sviluppo ha riguardato in particolare: (i) l’ottimizzazione di giacimenti in produzione attraverso interventi di sidetrack e di infilling (Barbara A/D, Daria, Anemone per il gas e Rospo per il petrolio); (ii) l’avanzamento del programma di perforazione e di potenziamento delle facility di produzione in Val d’Agri (Eni 66%); 9 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO (iii) il completamento dello sviluppo della piattaforma Barbara H con lo start-up dei pozzi Bar 97, 98 e 99; (iv) il completamento degli interventi sulle piattaforme Annabella e Basil. Sono in fase di avanzata realizzazione i progetti sui temi a gas dell’onshore siciliano: (i) Pizzo Tamburino, è stato assegnato il contratto EPC per l’allaccio e la messa in produzione del pozzo PT1 di cui si prevede l’avvio nel secon- do semestre del 2007 con una produzione attesa di 1.000 boe/giorno; (ii) Samperi 1, è previsto l’avvio nella seconda metà del 2006 con picco produttivo di circa 1.000 boe/giorno; (iii) Fiumetto 1 e Fiumetto 3, è stata ultimata la realizzazione del metanodotto di collegamento dei due giacimenti e il successivo allaccio alle facility di produzione definitive. Investimenti tecnici Esercizio 2005 2006 4 143 Acquisto di riserve unproved 57 158 Acquisto di riserve proved 68 301 656 3.952 55 4.964 Esplorazione Sviluppo Dotazioni patrimoniali Totale investimenti tecnici Gli investimenti tecnici del settore Exploration & Production (2.114 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente gli investimenti di sviluppo (1.711 milioni di euro), realizzati prevalentemente all’estero (1.537 milioni di euro), in particolare in Kazakhstan, Angola ed Egitto. In Italia gli investimenti di sviluppo (174 milioni di euro) hanno riguardato in particolare il proseguimento del programma di perforazione di pozzi di sviluppo e completamento in Val d’Agri, nonché interventi di sidetrack e di infilling nelle aree mature. Gli investimenti di ricerca esplorativa (378 milioni di euro) hanno riguardato per l’87% le attività all’estero, in particolare Egitto, Nigeria, Stati Uniti e Norvegia. Le attività di ricerca in Italia hanno riguardato essenzialmente le aree della 10 Primo semestre (milioni di euro) 2005 Var. ass. Var. % (53) (93,0) (68) (100,0) 125 4 186 378 (121) (96,8) 192 103,2 1.885 1.711 (174) (9,2) 24 21 (3) (12,5) 2.220 2.114 (106) (4,8) Sicilia offshore, della Pianura Padana e dell’Adriatico. Nel primo semestre 2006 gli investimenti tecnici diminuiscono di 106 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (-4,8%) per effetto della riduzione degli investimenti di sviluppo essenzialmente per il completamento di importanti progetti in Libia (Bahr Essalam) e Angola (Blocco 15 e Benguela/Belize/Lobito/Tomboco) e per l’acquisto dell’ulteriore quota dell’1,85% del giacimento Kashagan avvenuto nel primo semestre 2005 (169 milioni di euro), i cui effetti sono stati parzialmente compensati dalla crescita della ricerca esplorativa (più che raddoppiata) essenzialmente in Egitto e Nigeria. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Gas & Power GAS NATURALE Approvvigionamenti di gas naturale Esercizio Primo semestre (miliardi di metri cubi) 2005 2005 2006 5,34 4,84 Var. ass. (0,50) Var. % 10,73 Italia 21,03 Russia per l’Italia 11,12 11,57 0,45 4,0 2,47 Russia per Turchia 1,05 1,72 0,67 63,8 19,58 10,73 10,11 (0,62) (5,8) 8,29 Paesi Bassi 4,37 5,43 1,06 24,3 5,78 Norvegia 3,07 2,92 (0,15) (4,9) 3,63 Ungheria 2,11 2,09 (0,02) (0,9) 3,84 Libia 1,87 3,34 1,47 78,6 0,43 Croazia 0,21 0,35 0,14 66,7 2,28 Regno Unito 1,12 1,15 0,03 2,7 1,45 Algeria (GNL) 0,76 0,77 0,01 1,3 0,69 Altri (GNL) 0,32 0,70 0,38 .. 1,18 Altri acquisti Europa 0,33 0,92 0,59 .. 1,18 Algeria (9,4) 0,58 0,39 (0,19) (32,8) 71,83 Estero 37,64 41,46 3,82 10,1 82,56 Totale approvvigionamenti 42,98 46,30 3,32 7,7 (0,64) (0,80) 0,84 Extra Europa Prelievi da stoccaggio 0,16 .. (0,78) Perdite di rete e differenze di misura (0,35) (0,27) 0,08 (22,9) 82,62 Disponibilità per la vendita delle società consolidate 42,79 45,39 2,60 6,1 Nel primo semestre 2006 i volumi di gas naturale approvvigionati sono stati di 46,3 miliardi di metri cubi con un aumento di 3,32 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari al 7,7%, in linea con la crescita delle vendite. I volumi di gas approvvigionati all’estero (41,46 miliardi di metri cubi) hanno rappresentato oltre l’89% del totale (88% nel primo semestre 2005). Gli approvvigionamenti dall’estero (41,46 miliardi di metri cubi) sono aumentati di 3,82 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari al 10,1%, per effetto dell’entrata a regime delle forniture di gas libico (+1,47 miliardi di metri cubi), dei maggiori acquisti dai Paesi Bassi (+1,06 miliardi di metri cubi), dei maggiori approvvigionamenti di gas russo venduto in Turchia (+0,67 miliardi di metri cubi) e dei maggiori acquisti dalla 11 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO lato con i Paesi produttori contratti di acquisto pluriennali la cui durata residua media è di circa 16 anni. I contratti in essere, che prevedono clausole take-or-pay, assicureranno dal 2008 circa 67,6 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale (Russia 28,5, Algeria 21,5, Paesi Bassi 9,8, Norvegia 6 e Nigeria - GNL 1,8). I prelievi minimi contrattuali (take-or-pay) rappresentano mediamente l’85% dei volumi indicati. Nonostante una parte crescente dei volumi disponibili di gas sia commercializzata all’estero, nel lungo termine trend sfavorevoli nell’andamento della domanda di gas in Italia, l’eventuale realizzazione di tutti gli investimenti annunciati in nuove infrastrutture di approvvigionamento, nonché l’evoluzione della regolamentazione del settore costituiscono elementi di rischio per l’adempimento delle obbligazioni previste dai contratti di take-or-pay. Croazia per l’inizio delle forniture dai nuovi giacimenti nell’offshore adriatico. Le principali riduzioni hanno riguardato le forniture dall’Algeria (-0,62 miliardi di metri cubi) e dalla Norvegia (-0,15 miliardi di metri cubi). Gli approvvigionamenti in Italia (4,84 miliardi di metri cubi) sono diminuiti di 0,50 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari al 9,4%, per effetto della flessione della produzione del settore Exploration & Production. Nel primo semestre le immissioni nel deposito presso Stoccaggi Gas Italia SpA sono state di 0,64 miliardi di metri cubi (a fronte di prelievi netti di 0,16 miliardi di metri cubi nel primo semestre 2005). TAKE-OR-PAY Per coprire la domanda di gas naturale nel medio e lungo termine, in particolare del mercato italiano, Eni ha stipu- Vendite di gas naturale Esercizio 52,47 Italia a terzi (1) 12,05 Grossisti (aziende di vendita) 2005 2006 Var. ass. 27,28 27,46 0,18 Var. % 0,7 6,91 6,73 (0,18) (2,6) 1,95 Gas release 1,07 1,13 0,06 5,6 38,47 Clienti finali 19,30 19,60 0,30 1,6 13,07 Industriali 6,23 7,09 0,86 13,8 17,60 Termoelettrici 8,40 7,90 (0,50) (6,0) 7,80 4,67 4,61 (0,06) 5,54 Autoconsumi (1) 2,59 3,08 0,49 23,44 Resto d’Europa (1) 12,36 14,48 2,12 17,2 0,56 0,37 (0,19) (33,9) 1,17 82,62 Residenziali Extra Europa 42,79 45,39 2,60 6,1 Vendite di gas naturale delle società collegate (quota Eni) 3,80 4,06 0,26 6,8 0,07 Italia (1) 0,04 0,01 (0,03) (75,0) 6,47 Resto d’Europa (1) 3,47 3,71 0,24 6,9 0,54 Vendite a terzi e autoconsumi delle società consolidate (1,3) 18,9 7,08 89,70 Extra Europa Totale vendite e autoconsumi gas naturale 0,29 0,34 0,05 17,2 46,59 49,45 2,86 6,1 93,81 Vendite di gas naturale in Europa 48,71 51,82 3,11 6,4 87,99 G&P in Europa (1) 45,74 48,74 3,00 6,6 2,97 3,08 0,11 3,7 5,82 Upstream in Europa Nel primo semestre 2006 le vendite di gas naturale (49,45 miliardi di metri cubi inclusi gli autoconsumi e le vendite delle società collegate) sono aumentate di 2,86 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari al 6,1%, per effetto essenzialmente della crescita registrata nei mercati del resto d’Europa (+2,36 miliardi di metri cubi, pari al 14,9%) e negli autoconsumi di gas per la produzione di energia elettrica nelle centrali EniPower (0,49 miliardi di metri cubi, pari al 18,9%). 12 Primo semestre (miliardi di metri cubi) 2005 In un contesto di mercato sempre più competitivo, le vendite di gas naturale in Italia delle società consolidate (27,46 miliardi di metri cubi) sono aumentate di 0,18 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari allo 0,7%, per effetto essenzialmente dell’incremento registrato nelle vendite al settore industriale (0,86 miliardi di metri cubi), dovuto al maggior numero di clienti serviti, solo in parte assorbito dalla flessione delle forniture ai settori termoelettrico (-0,50 miliardi di E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO metri cubi), dovuta prevalentemente all’uso autorizzato dell’olio combustibile a seguito dell’emergenza invernale, e grossisti (-0,18 miliardi di metri cubi). Le vendite Gas release1 (1,13 miliardi di metri cubi) sono aumentate di 0,06 miliardi di metri cubi. Gli autoconsumi2 (3,08 miliardi di metri cubi) sono aumentati di 0,49 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari al 18,9%, per effetto essenzialmente dei maggiori consumi di EniPower in relazione all’entrata in esercizio di nuova capacità produttiva. Le vendite nel resto d’Europa delle società consolidate (14,48 miliardi di metri cubi) sono aumentate di 2,12 miliardi di metri cubi, pari al 17,2%, per effetto degli incrementi registrati: (i) nelle vendite con contratti di fornitura di lungo termine a importatori in Italia (+1,19 miliardi di metri cubi), principalmente per l’entrata a regime dei contratti associati alle forniture di gas prodotto dai giacimenti libici; (ii) nelle forniture al mercato turco (+0,68 miliardi di metri cubi); (iii) in Francia, nelle forniture a clienti industriali (+0,33 miliardi di metri cubi); (iv) in Germania e Austria (+0,26 miliardi di metri cubi), nelle vendite a Gaz de France e nelle forniture alla collegata GVS (Eni 50%). Le vendite di gas naturale delle società collegate nel resto d’Europa (in quota Eni e al netto delle forniture Eni) sono state di 3,71 miliardi di metri cubi con un aumento di 0,24 miliardi di metri cubi, riferito principalmente a Unión Fenosa Gas, e hanno riguardato in particolare: (i) la GVS (Eni 50%) con 1,80 miliardi di metri cubi; (ii) la Unión Fenosa Gas (Eni 50%) con 1,03 miliardi di metri cubi; (iii) la Galp Energia (Eni 33,34%) con 0,81 miliardi di metri cubi. Trasporto di gas naturale Nel primo semestre 2006 i volumi di gas immessi nella rete nazionale gasdotti (46,52 miliardi di metri cubi) sono aumentati di 1,73 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari al 3,9%, per effetto essenzialmente dell’incremento dei consumi registrato nel settore termoelettrico. I volumi di gas naturale trasportati per conto terzi (16,49 miliardi di metri cubi) sono aumentati di 0,16 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2005, pari all’1%. Volumi di gas naturale trasportati (1) Esercizio Primo semestre (miliardi di metri cubi) 2005 2005 2006 Var. ass. Var. % 1,57 5,5 54,88 Per conto Eni 28,46 30,03 30,22 Per conto terzi 16,33 16,49 0,16 1,0 5,43 5,06 (0,37) (6,8) 9,9 7,78 12,54 Enel Edison Gas 4,18 4,69 0,51 12,2 Altri 6,72 6,74 0,02 0,3 44,79 46,52 1,73 3,9 85,10 (1) Comprendono le quantità immesse negli stoccaggi nazionali. Iniziative di sviluppo Egitto Eni attraverso Unión Fenosa Gas partecipa con il 40% nell’impianto di liquefazione di Damietta che produce circa 5 milioni di tonnellate/anno di GNL equivalenti alla carica di 7,6 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale. Nel giugno 2006 i partner del progetto (Unión Fenosa Gas, la società mista ispano egiziana SEGAS, gli enti di Stato EGAS ed EGPC con i produttori Eni e BP) hanno definito il piano di espansione dell’impianto attraverso la realizzazione di un secondo treno di liquefazione, della stessa capacità del primo, con un investimento previsto di circa 1,5 milioni di dollari e avvio nel 2010. Per la sezione upstream del progetto v. “Exploration & Production Principali iniziative di esplorazione e sviluppo”. Spagna Nell’aprile 2006 è stato avviato l’impianto di rigassificazione di Sagunto (Valencia) della capacità di circa 7,2 (1) Nel giugno 2004 è stata concordata con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato la cessione da parte di Eni, al punto di entrata di Tarvisio della rete nazionale di gasdotti, di un volume complessivo di 9,2 miliardi di metri cubi di gas naturale (2,3 miliardi di metri cubi l’anno) nei quattro anni termici del periodo 1° ottobre 2004-30 settembre 2008. (2) Ai sensi dell’art. 19 comma 4 del D.Lgs. 164/2000, le quantità di gas autoconsumato direttamente dall’impresa o da società controllate sono escluse dal calcolo dei tetti sulle vendite ai clienti finali e sulle immissioni nella rete nazionale di gasdotti ai fini della vendita in Italia. 13 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO miliardi di metri cubi/anno, partecipato da Eni con il 21,25% (corrispondente a 1,5 miliardi di metri cubi/anno) attraverso Unión Fenosa Gas. La capacità dell’impianto sarà incrementata di 3,6 miliardi di metri cubi/anno entro il 2009 a completamento del piano di espansione approvato. Sempre attraverso Unión Fenosa Gas Eni partecipa con il 9,5% nell’impianto di rigassificazione di El Ferrol (Galizia) in fase di realizzazione. L’impianto con completamento previsto entro il primo semestre 2007 avrà una capacità di rigassificazione di circa 4 miliardi di metri cubi/anno (0,4 miliardi in quota Eni). Acquisto di Siciliana Gas SpA Nel mese di maggio 2006 è stato perfezionato il contratto di acquisto, per il corrispettivo di 98 milioni di euro, del 50% di Siciliana Gas SpA e di 1 azione di Siciliana Gas Vendite SpA posseduti dall’Ente Siciliano per la Promozione Industriale in liquidazione (ESPI). L’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva autorizzato l’operazione il 1° febbraio 2006. Con l’acquisto Eni è diventato azionista unico di Siciliana Gas SpA e possiede direttamente e indirettamente il 100% di Siciliana Gas Vendite SpA. Siciliana Gas SpA è attiva nel settore della distribuzione del gas naturale in Sicilia dal 1979 ed è titolare delle concessioni per la distribuzione del gas in 77 comuni, tra i quali Agrigento, Enna, Trapani e Gela, di cui 71 in esercizio, con una rete di circa 2.600 chilometri e con 181 dipendenti. Siciliana Gas Vendite SpA è attiva nella vendita del gas naturale al mercato finale con circa 220 mila clienti, vendite per circa 190 milioni di metri cubi/anno e con 49 dipendenti. Toscana Energia SpA Nell’ambito della strategia di sviluppo delle attività di distribuzione e vendita al dettaglio di gas naturale in Italia, in particolare attraverso progetti di aggregazione regionale, il 24 gennaio 2006, Eni, Italgas (Eni 100%) e i soci pubblici di Fiorentina Gas SpA (Eni 51,03%) e di Toscana Gas SpA (Eni 46,1%) hanno firmato un accordo quadro per lo sviluppo dell’alleanza nei settori della distribuzione e della vendita gas. Contestualmente è stata costituita Toscana Energia SpA (Eni 48,7%), cui sono state conferite le partecipazioni possedute dai soci nelle società di distribuzione Fiorentina Gas e Toscana Gas. Le due società, che saranno oggetto di incorporazione entro due anni, sono attive in 97 comuni con una rete di distribuzione di 7.900 chilometri e con 1,6 milioni di clienti. I soci pubblici di Toscana Energia SpA svolgono il ruolo di indirizzo strategico e controllo; Eni svolge il ruolo di partner industriale con le relative responsabilità operative e gestionali. 14 Inoltre l’accordo prevede la costituzione di un’unica società regionale di vendita (600 mila clienti, 1,1 miliardi di metri cubi di gas venduti in 147 comuni toscani), a maggioranza azionaria Eni, attraverso la fusione della Toscana Gas Clienti SpA (Eni 46,1%, comuni toscani 53,9%) e della Fiorentina Gas Clienti SpA (100% Eni). L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha autorizzato l’operazione il 20 luglio 2006. Regolamentazione Determinazione del prezzo di riferimento per i clienti non idonei alla data del 31 dicembre 2002 - delibere n. 248/2004 e n. 134/2006 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Con delibera n. 248 del 29 dicembre 2004, integrata e modificata dalla delibera n. 134 del 28 giugno 2006, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha modificato la disciplina di aggiornamento della componente materia prima prevista dalla delibera n. 195/2002 nella determinazione delle tariffe da applicare ai clienti finali che alla data del 31 dicembre 2002 erano qualificati “non idonei” in base al D.Lgs. n. 164/2000 (essenzialmente i clienti del settore civile/residenziale). Le principali modifiche introdotte sono le seguenti: (i) variazioni della componente materia prima ridotte a valori (cosiddetta clausola di salvaguardia) pari: a) al 75%, qualora le quotazioni del Brent siano inferiori a 20 dollari/barile o comprese nell’intervallo 35-60 dollari/barile, e b) al 95% qualora le quotazioni del Brent siano superiori ai 60 dollari/barile; nella versione originale della delibera n. 248/2004 la riduzione al 75% delle variazioni della materia prima si applicava per quotazioni del Brent inferiori a 20 dollari/barile o superiori a 35 dollari/barile; (ii) la rettifica del peso relativo dei tre prodotti che compongono l’indice di riferimento dei prezzi dell’energia le cui variazioni determinano l’adeguamento del costo della materia prima qualora superiori o inferiori alla soglia di invarianza del 2,5% rispetto allo stesso indice del periodo precedente; (iii) l’introduzione nell’indice di riferimento del greggio Brent dated in sostituzione di uno dei tre prodotti che compongono l’indice (un pool di greggi); (iv) il riconoscimento introdotto dalla delibera n. 134/2006 agli esercenti attività di vendita di un corrispettivo aggiuntivo in forma fissa, quantificato in 1,5 centesimi di euro/metro cubo; (v) la riduzione del valore del corrispettivo variabile relativo alla commercializzazione all’ingrosso nella misura di 0,26 centesimi di euro/metro cubo. Inoltre gli esercenti attività di vendita che forniscono gas ai grossisti in virtù di contratti in essere alla data di entrata in vigore della delibera n. 248/2004 che non prevedono clausole di aggiornamento o di revisione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO dei prezzi in caso di modifiche delle condizioni economiche di fornitura, hanno l’obbligo di offrire a tali soggetti nuove condizioni contrattuali coerenti con la nuova disciplina di aggiornamento del costo della materia prima. Le modifiche al meccanismo di indicizzazione introdotte dalla delibera n. 134/2006 si applicano a partire dal 1° luglio 2006 per un periodo di due anni con la possibilità di proroga per un altro anno su decisione dell’Autorità. La delibera n. 134/2006 a partire dal 1° ottobre 2006 limita l’obbligo a carico degli esercenti l’attività di vendita di offrire condizioni economiche calcolate sulla base di criteri definiti dall’Autorità, a beneficio dei soli clienti domestici con consumi annui inferiori a 200.000 metri cubi di gas. La delibera n. 134/2006 oltre a modificare/integrare la delibera n. 248/2004 dispone: (i) misure transitorie per il riconoscimento di eventuali maggiori costi d’importazione relativi ad approvvigionamenti spot nel prossimo periodo invernale gennaio-marzo 2007; (ii) il riconoscimento di un parziale conguaglio del rimborso dovuto ai clienti finali per i maggiori importi fatturati nel 2005 dalle imprese di vendita; (iii) l’obbligo a carico delle imprese di vendita, limitatamente ai contratti di compravendita all’ingrosso stipulati successivamente alla data di entrata in vigore della delibera n. 248/2004, di offrire ai propri clienti condizioni economiche coerenti con la nuova disciplina di aggiornamento del costo della materia prima entro il 30 novembre 2006 dandone comunicazione all’Autorità entro il 31 dicembre 2006. Con successivo provvedimento l’Autorità definirà le modalità di riconoscimento alle imprese che adempiono a tale obbligo di un importo pari al 50% della differenza per l’anno 2005 tra l’aggiornamento del costo della materia prima calcolato in base alla disciplina della delibera n. 248/2004 e quello calcolato in base alla disciplina previgente (ex delibera n. 195/2002). Qualora l’Autorità ritenesse adempiuto l’obbligo di rinegoziazione, l’ammontare accantonato nel bilancio 2005 a fronte della stima del probabile impatto negativo della nuova disciplina di indicizzazione (225 milioni di euro) risulterebbe parzialmente eccedente. È pendente innanzi al Consiglio di Stato il ricorso in appello dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas contro la sentenza con la quale il TAR per la Lombardia ha annullato la delibera 248/2004 nei confronti di Eni, ritenendola illegittima. Tuttavia alla luce delle motivazioni in base alle quali il Consiglio di Stato ha accolto l’appello dell’Autorità nei confronti di un’altra impresa di vendita del gas, Eni ritiene che l’esito del giudizio innanzi al Consiglio di Stato possa risultare sfavorevole. Tenuto conto dell’elevato livello delle quotazioni del petrolio Brent rispetto al 2005 e del fatto che le correzioni migliorative per il venditore introdotte dalla delibera 134/2006 decorrono dal luglio 2006 e non comprendono quindi il primo semestre dell’anno, l’impatto negativo del nuovo regime di indicizzazione sui margini di vendita del gas nell’esercizio 2006 sarà prevedibilmente più elevato rispetto a quello dell’esercizio precedente, non considerando eventuali proventi derivanti da eccedenze di quanto accantonato nell’esercizio 2005, come precedentemente richiamato. Richieste di informazioni sui prezzi - Avvio istruttoria dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Con delibera n. 107/2005 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha avviato un’istruttoria per l’irrogazione di una sanzione amministrativa nei confronti di Eni SpA e di altri operatori del settore importatori di gas naturale, ai sensi della legge n. 481/1995 (legge istitutiva dell’Autorità), per inottemperanza alla delibera n. 188/2004 che imponeva la trasmissione all’Autorità per l’energia elettrica e il gas di informazioni, tra le quali in particolare: (i) date e controparte di ciascun contratto di importazione; (ii) prezzi base di acquisto FOB; (iii) le formule di aggiornamento dei prezzi di acquisto; (iv) relativamente al periodo ottobre 2002-settembre 2004, per ogni contratto di importazione i prezzi medi di acquisto FOB e i volumi acquistati su base mensile. La legge n. 481/1995 prevede che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas possa irrogare sanzioni pecuniarie comprese tra un minimo di 25 mila e un massimo di 150 milioni di euro in caso di inosservanza dei propri provvedimenti. Sulla base di una sentenza favorevole del TAR per la regione Lombardia, Eni aveva comunicato solo parte delle informazioni richieste in base la delibera n. 188/2004, omettendo in particolare le informazioni relative ai prezzi medi di acquisto FOB e ai volumi di acquisto su base mensile nel periodo ottobre 2002-settembre 2004, al fine di non consentire il calcolo per induzione dei prezzi base di acquisto FOB. Il 6 aprile 2006 si è tenuta l’audizione finale davanti all’Autorità per l’energia elettrica e il gas. In quella sede, e nella successiva memoria del 21 aprile 2006, Eni ha ribadito la propria convinzione circa l’adeguatezza delle informazioni fornite; tuttavia, in una logica di massima collaborazione, Eni ha fornito spontaneamente i dati relativi ai prezzi medi mensili di acquisto FOB nel periodo ottobre 2002-settembre 2004, la cui omessa comunicazione aveva determinato l’avvio dell’istruttoria, senza pregiudizio della posizione sostenuta circa la mancanza di un obbligo giuridico in tal senso. Eni ha quindi richiesto l’archiviazione dell’istruttoria. Si è in attesa della decisione da parte dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. 15 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Accertamenti della Commissione Europea sugli operatori europei nel settore del gas naturale Nell’ambito delle iniziative di accertamento avviate dalla Commissione Europea volte a verificare il grado di concorrenza nel settore del gas naturale all’interno dell’Unione Europea, la Commissione con decisione n. C(2006)1920/1 del 5 maggio 2006 notificata il 16 maggio ha ingiunto a Eni e a tutte le società da essa esclusivamente o congiuntamente controllate di sottoporsi a un accertamento ai sensi dell’articolo 20, paragrafo 4, del Regolamento n. 1/2003 del Consiglio, al fine di verificare l’eventuale presenza di comportamenti o pratiche commerciali in violazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza, volti a ostacolare l’accesso al mercato italiano della fornitura di gas all’ingrosso o a ripartire il mercato con altre imprese coinvolte in attività di fornitura e/o trasporto di gas naturale. In particolare la Commissione asserisce che: (i) Eni potrebbe avere adottato pratiche commerciali con l’intento di precludere l’accesso al mercato italiano per la fornitura di gas all’ingrosso, con particolare riferimento ai contratti di acquisto di gas naturale di lungo termine; (ii) Eni potrebbe aver impedito l’accesso di terzi a certe infrastrutture internazionali di trasporto del gas attraverso la stipula di contratti di lungo periodo che riservano a Eni la maggior parte delle capacità disponibile su tali gasdotti omettendo, tra l’altro, di mettere a disposizione dei terzi le capacità residue o inutilizzate; (iii) Eni potrebbe avere ritardato o trascurato gli investimenti per il potenziamento delle infrastrutture di trasporto del gas e degli impianti di GNL; (iv) Eni potrebbe avere ripartito il mercato con altre imprese attive nella fornitura/trasporto del gas, limitando in particolare l’uso dei rispettivi diritti riguardanti i punti di ingresso e di uscita lungo i gasdotti TENP e TAG di importazione del gas rispettivamente dai Paesi Bassi e dalla Russia. Qualora fosse confermata l’esistenza di tali comportamenti e pratiche, si configurerebbe una violazione degli articoli 81/82 del Trattato CE, conseguentemente la Commissione potrebbe infliggere una sanzione, richiedere la cessazione dei comportamenti lesivi della concorrenza e imporre misure pro-concorrenziali. Nell’ambito dell’accertamento disposto dalla decisione citata, funzionari della Commissione Europea hanno proceduto a ispezioni e all’acquisizione di documenti presso le sedi di Eni e di altre società del Gruppo. Analoghe iniziative sono state contestualmente assunte dalla Commissione nei confronti dei principali operatori europei del mercato del gas in Germania, Francia, Austria e Belgio. GENERAZIONE ELETTRICA Nel primo semestre 2006 la produzione venduta di energia elettrica è stata di 12,42 terawattora, con un aumento di 1,87 terawattora rispetto al primo semestre 2005, pari al 17,7%, per effetto delle maggiori produzioni delle centrali di Brindisi (+2,05 terawattora) e Mantova (+1,12 terawattora) solo in parte assorbite dagli effetti delle fermate per manutenzioni programmate nelle centrali di Ferrera Erbognone e Ravenna. Sono state commercializzate ai clienti idonei 2,97 terawattora di energia elettrica di acquisto con un aumento di 0,75 terawattora, pari al 33,8%. Le vendite di vapore sono state di 5.245 mila tonnellate con una riduzione di 131 mila tonnellate, pari al 2,4%, per effetto essenzialmente della minore produzione della centrale di Ravenna a seguito della fermata per manutenzione programmata. Esercizio Primo semestre 2005 22,77 4,79 10.660 2006 Var. ass. Var. % Produzione venduta di energia elettrica (terawattora) 10,55 12,42 1,87 17,7 Trading di energia elettrica (terawattora) 2,22 2,97 0,75 33,8 (migliaia di tonnellate) 5.376 5.245 (131) (2,4) Vapore Investimenti tecnici Nel primo semestre 2006 gli investimenti tecnici del settore Gas & Power (410 milioni di euro; 521 milioni nel primo semestre 2005) hanno riguardato essenzialmente: (i) lo sviluppo e il mantenimento della rete di trasporto del gas naturale in Italia (203 milioni di euro); (ii) l’estensione e il mantenimento della rete di distribuzione del gas naturale in Italia (67 milioni di euro); (iii) il 16 2005 proseguimento del programma di costruzione delle centrali a ciclo combinato per la generazione di energia elettrica (78 milioni di euro), in particolare presso i siti di Ferrara e Brindisi. Nel primo semestre 2006, gli investimenti tecnici diminuiscono di 111 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005, pari al 21,3%, a seguito essenzialmente della finalizzazione del programma di espansione della capacità di generazione elettrica e della riduzione nel trasporto Italia. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Refining & Marketing Approvvigionamento e commercializzazione Nel primo semestre 2006 sono state acquistate 33,08 milioni di tonnellate di petrolio (31,89 milioni nel primo semestre 2005), di cui 18,90 milioni dal settore Exploration & Production1, 9,33 milioni dai Paesi produttori con contratti a termine e 4,85 milioni sul mercato spot. La ripartizione degli acquisti per area geografica è la seguente: 25,4% dall’Africa Occidentale, 17,9% dall’Africa Settentrionale, 17,4% dai Paesi della CSI, 15,4% dal Medio Oriente, 13,9% dal Mare del Nord, 7,4% dall’Italia e 2,6% da altre aree. Sono state commercializzate 16,49 milioni di tonnellate di petrolio con un aumento di 1,12 milioni di tonnellate rispetto al primo semestre 2005, pari al 7,3%. Sono state acquistate 1,49 milioni di tonnellate di semilavorati (1,54 milioni nel primo semestre 2005) per l’impiego come materia prima negli impianti di conversione e 8,19 milioni di tonnellate di prodotti (8,25 milioni nel primo semestre 2005) destinati alla vendita sul (1) Il settore Refining & Marketing acquista i due terzi circa dell’intera produzione venduta di greggi e condensati del settore Exploration & Production e vende sul mercato i greggi e i condensati che per caratteristiche e area geografica di produzione non sono ottimali alla lavorazione nelle proprie raffinerie. Disponibilità di prodotti petroliferi Esercizio Primo semestre (milioni di tonnellate) 2005 2005 2006 Var. ass. Var. % Italia 27,34 Lavorazioni sulle raffinerie di proprietà 12,71 12,63 (1,70) Lavorazioni in conto terzi (0,78) 4,12 8,58 Lavorazioni sulle raffinerie di terzi (0,08) (0,6) (0,66) 0,12 (15,4) 3,77 (0,35) (8,5) (1,87) Consumi e perdite (0,83) (0,71) 0,12 (14,5) 32,35 Prodotti disponibili da lavorazioni 15,22 15,03 (0,19) (1,2) 2,58 2,60 0,02 0,8 (2,55) (2,31) 0,24 (9,4) 4,85 (5,82) Acquisti prodotti finiti e variazione scorte Prodotti finiti trasferiti al ciclo estero (1,09) Consumi per produzione di energia elettrica (0,54) (0,48) 0,06 (11,1) 30,29 Prodotti venduti 14,71 14,84 0,13 0,9 Prodotti disponibili da lavorazioni 2,00 2,12 0,12 6,0 Acquisti prodotti finiti e variazione scorte 5,55 5,60 0,05 0,9 Prodotti finiti trasferiti dal ciclo Italia 2,55 2,31 (0,24) (9,4) Estero 4,33 11,19 5,82 21,34 Prodotti venduti 10,10 10,03 (0,07) (0,7) 51,63 Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all’estero 24,81 24,87 0,06 0,2 17 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO mercato italiano (2,49 milioni di tonnellate), a completamento delle disponibilità di produzione, e sui mercati esteri (5,70 milioni di tonnellate). (-0,6%); la capacità bilanciata è stata pienamente utilizzata. Il 37,4% del petrolio lavorato è di produzione Eni (31,1% nel primo semestre 2005). Raffinazione Distribuzione di prodotti petroliferi Nel primo semestre 2006 le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio in Italia e all’estero (18,01 milioni di tonnellate) hanno subito una lieve flessione rispetto al primo semestre 2005 (-1,1%) per effetto essenzialmente delle minori quantità lavorate sulle raffinerie di Sannazzaro, Livorno e Taranto, in particolare a causa di fermate per manutenzioni programmate, e dell’incidente occorso alla raffineria di terzi di Priolo. Queste riduzioni sono state in parte compensate dalle maggiori lavorazioni su Gela e Venezia. Le lavorazioni complessive sulle raffinerie di proprietà sono state di 12,63 milioni di tonnellate, in flessione rispetto al primo semestre 2005 di 80 mila tonnellate Nel primo semestre 2006 le vendite di prodotti petroliferi (24,87 milioni di tonnellate) sono aumentate di 60 mila tonnellate rispetto al primo semestre 2005, pari allo 0,2%, per effetto essenzialmente della crescita sui mercati rete ed extrarete del resto d’Europa (150 mila tonnellate), parzialmente assorbita dalla flessione registrata sul mercato extrarete in Italia (-50 mila tonnellate). L’impatto sulle vendite rete della dismissione della Italiana Petroli effettuata nel settembre 2005 (-960 mila tonnellate) è stato compensato da forniture alla stessa società in forza del contratto quinquennale di somministrazione stipulato all’atto della cessione. Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all’estero Esercizio 10,05 Primo semestre (milioni di tonnellate) 2005 2005 2006 Rete 5,22 4,26 8,75 - a marchio Agip 4,26 4,26 1,30 - a marchio IP 0,96 Extrarete 5,07 10,48 Var. ass. (0,96) .. (0,96) Var. % (18,4) .. .. 5,02 (0,05) (1,0) 3,07 Petrolchimica 1,50 1,31 (0,19) (12,7) 6,69 Altre vendite (1) 2,92 4,25 1,33 45,5 14,71 14,84 0,13 0,9 30,29 Vendite in Italia 3,67 Rete resto d’Europa 1,77 1,82 0,05 2,8 4,50 Extrarete estero 2,16 2,28 0,12 5,6 4,10 di cui extrarete resto d’Europa 1,96 2,06 0,10 5,1 13,17 Altre vendite (1) 6,17 5,93 (0,24) (3,9) 21,34 Vendite all’estero 10,10 10,03 (0,07) (0,7) 51,63 Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all’estero 24,81 24,87 0,06 0,2 (1) Comprende i carburanti per bunkeraggio, le vendite a società petrolifere e le vendite di MTBE. Vendite rete Italia Le vendite sulla rete a marchio Agip in Italia (4,26 milioni di tonnellate) sono rimaste invariate. Nel primo semestre 2006 la quota di mercato a marchio Agip (29,2%) è sostanzialmente in linea con il primo semestre 2005 (29,4%). Al 30 giugno 2006 la rete di distribuzione in Italia era costituita da 4.356 stazioni di servizio (di cui il 77% di proprietà) con un incremento di 7 unità rispetto al 31 dicembre 2005 (4.349 unità) per effetto del saldo positivo tra stipula/risoluzione di contratti di convenziona- 18 mento (14 unità) e della realizzazione di 8 nuovi impianti, parzialmente assorbito dalla riduzione di 15 unità connessa a chiusure/perdite di concessioni autostradali. Le vendite di BluDiesel – il gasolio a elevate prestazioni e contenuto impatto ambientale – sono state di circa 0,36 miliardi di litri con una flessione di 60 miliardi di litri rispetto al primo semestre 2005, pari al 14,3%, per effetto essenzialmente della crescente attenzione da parte dei clienti al prezzo del carburante in un contesto generale di prezzi ai massimi storici. Nel primo semestre 2006 le vendite di BluDiesel hanno rappresentato il E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO 14,5% delle vendite di gasolio rete (15% nel 2005). Al 30 giugno 2006 la quasi totalità delle stazioni di servizio a marchio Agip commercializza il BluDiesel (92% in linea con dicembre 2005). Le vendite di BluSuper – la benzina a elevate prestazioni e contenuto impatto ambientale – sono state di circa 46 milioni di litri in linea con il primo semestre 2005. Nel primo semestre 2006 le vendite di BluSuper hanno rappresentato il 3% delle vendite di benzina rete. Al 30 giugno 2006 le stazioni di servizio a marchio Agip che commercializzano la BluSuper sono 2.023 (1.719 al 31 dicembre 2005) pari al 44% del totale. Vendite rete resto d’Europa Le vendite sul mercato rete nel resto d’Europa sono aumentate di 50 mila tonnellate, pari al 2,8%, per effetto essenzialmente delle maggiori vendite in Spagna ed Europa Centro Orientale in relazione in particolare all’acquisizione/convenzionamento di stazioni di servizio. Al 30 giugno 2006 la rete di distribuzione nel resto d’Europa era costituita da 1.926 stazioni di servizio con una riduzione di 7 unità rispetto al 31 dicembre 2005 (1.933 unità) connessa a diminuzioni in Spagna, Portogallo e Germania e aumenti in Francia. Nel semestre sono state cedute 26 stazioni di servizio, principalmente in Spagna, e acquistate 16, principalmente in Francia ed Europa Orientale; il saldo tra stipule/risoluzioni di contratti di convenzionamento in diminuzione di un’unità è articolato tra diminuzioni in Portogallo ed Europa Centro Orientale e aumenti in Francia. Investimenti tecnici Nel primo semestre 2006 gli investimenti del settore Refining & Marketing (232 milioni di euro; 216 milioni nel primo semestre 2005) hanno riguardato: (i) l’attività di raffinazione e logistica (162 milioni di euro), essenzialmente per il miglioramento della flessibilità del sistema e delle rese degli impianti, tra cui la realizzazione di una nuova unità di hydrocracking e una di deasphalting presso la Raffineria di Sannazzaro; (ii) il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi e l’acquisto di stazioni di servizio nel resto d’Europa (35 milioni di euro); (iii) il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi in Italia (32 milioni di euro). Gli investimenti finalizzati al rispetto degli obblighi di legge in materia di salute, sicurezza e ambiente sono stati di 35 milioni di euro (15% del totale). Vendite sul mercato extrarete Le vendite sul mercato extrarete in Italia (5,02 milioni di tonnellate) sono diminuite di 55 mila tonnellate rispetto al primo semestre 2005; la riduzione ha riguardato in particolare l’olio combustibile e il gasolio. Le vendite sul mercato extrarete nel resto d’Europa sono aumentate di 100 mila tonnellate, pari al 5,1% per effetto dei maggiori volumi venduti in Spagna e Germania. 19 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Petrolchimica Vendite - produzioni - prezzi Nel primo semestre 2006 le vendite di prodotti petrolchimici (2.680 mila tonnellate) sono in linea rispetto al primo semestre del 2005 (+0,3%). Gli aumenti sono stati registrati nei business polietileni (+17,1%), elastomeri (+1,5%) e xileni (+19,5%) per effetto del buon andamento della domanda. Le diminuzioni hanno riguardato: (i) il business della petrolchimica di base (-6,5%), in particolare le olefine (-8%) e il benzolo (-40%) a causa della minore disponibilità di prodotto dovuta alla fermata del cracker di Priolo in relazione all’incidente occorso a fine aprile all’adiacente raffineria; (ii) il business stirenici (-2%), per effetto della debolezza della domanda e della chiusura dell’impianto di produzione di ABS di Ravenna all’inizio del secondo trimestre 2005. Le produzioni (3.554 mila tonnellate) sono in linea rispetto al primo semestre del 2005 (-0,7%). La minor produzione del cracker di Priolo dovuta alla fermata della raffineria è stata parzialmente compensata dalle maggiori produzioni dei cracker di Dunkerque e Porto Marghera e dello stabilimento di Sarroch (aromatici). La capacità produttiva nominale è diminuita del 2,1% rispetto al primo semestre 2005 a seguito essenzialmente della fermata del cracker di Priolo e degli impianti collegati. Il tasso di utilizzo medio degli impianti calcolato sulla capacità nominale è aumentato di 1,1 punti percentuali, passando dal 76,3% al 77,4% per effetto essenzialmente del maggiore tasso di utilizzo degli impianti nei business intermedi ed elastomeri; nella petrolchimica di base il minore tasso di utilizzo del cracker di Priolo e degli impianti collegati è stato compensato dal maggiore tasso di utilizzo di altri impianti. Il 37% della produzione è stata destinata al ciclo interno (36% nel primo semestre 2005). Le materie prime petrolifere approvvigionate dal settore Refining & Marketing hanno coperto il 12% del fabbisogno del semestre (21% nel primo semestre 2005) a seguito essenzialmente dei minori acquisti di feedstock dalla raffineria di Priolo. I prezzi dei principali prodotti petrolchimici di Eni sono aumentati in media del 7,9%. Gli aumenti sono stati registrati: (i) nelle olefine (+13,8%), in particolare il propilene e il butadiene; (ii) negli aromatici (+13,3%) riferito essenzialmente agli xileni, a fronte della flessione del benzolo; (iii) nei polietileni (+10%) riferito a tutti i prodotti, con Disponibilità di prodotti Esercizio 2005 2006 2.164 2.132 Var. ass. Petrolchimica di base 1.523 Stirenici ed elastomeri 779 787 8 1,0 1.309 Polietileni 636 635 (1) (0,2) 7.282 Produzioni 3.579 3.554 (25) (0,7) (1.287) (1.313) (26) 2,0 700 5.376 Consumi di monomeri Acquisti e variazione rimanenze (32) Var. % 4.450 (2.606) 20 Primo semestre (migliaia di tonnellate) 2005 (1,5) 381 439 58 15,2 2.673 2.680 7 0,3 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Vendite Esercizio Primo semestre (migliaia di tonnellate) 2005 2005 2006 Var. ass. Var. % 3.022 Petrolchimica di base 1.519 1.420 (99) 1.003 Stirenici ed elastomeri 518 515 (3) 1.351 Polietileni 636 745 109 17,1 2.673 2.680 7 0,3 5.376 (6,5) (0,6) l’eccezione dell’EVA; (iv) negli elastomeri (+3,2%) in particolare le gomme EPR, polibutadieniche e termoplastiche. Le flessioni hanno riguardato gli intermedi (-5%) in tutte le linee di prodotto e gli stirenici (-2,5%), in particolare il polistirolo compatto e l’espandibile. Le produzioni di stirenici (540 mila tonnellate) sono aumentate del 2,9% per effetto essenzialmente delle minori fermate per manutenzione. Le produzioni di elastomeri (247 mila tonnellate) sono aumentate dell’1,3% escludendo l’impatto della chiusura di Champagnier, in linea con la crescita delle vendite. Andamento per business Polietileni Le vendite di polietileni (745 mila tonnellate) sono aumentate di 109 mila tonnellate rispetto al primo semestre 2005, pari al 17,1%, per effetto di una buona dinamica del mercato e con un incremento generalizzato su tutti i prodotti, variabile tra il 9% dell’EVA e il 28% dell’LLDPE. Le produzioni (635 mila tonnellate) sono rimaste invariate. Le principali riduzioni hanno riguardato l’LDPE (-3%) per effetto della fermata di Priolo e le produzioni di EVA (-7%). I principali aumenti hanno riguardato l’LLDPE (+1,3%), a seguito della circostanza che a inizio 2005 l’impianto di Priolo è stato fermo circa due mesi, e l’HDPE (+8,3%) a seguito del buon andamento del mercato. Petrolchimica di base Le vendite della petrolchimica di base (1.420 mila tonnellate) sono diminuite di 99 mila tonnellate rispetto al primo semestre 2005, pari al 6,5%, per effetto essenzialmente della fermata del cracker di Priolo. Le riduzioni sono state dell’8,1% nelle olefine, del 2% negli intermedi e del 41% nel benzolo. Per contro sono aumentate del 19% le vendite di xiloli per effetto della maggiore disponibilità di prodotto. Le produzioni (2.132 mila tonnellate) sono diminuite di 32 mila tonnellate, pari all’1,5%. La minor produzione del cracker di Priolo è stata parzialmente compensata dalle maggiori produzioni dei cracker di Dunkerque e Porto Marghera e dello stabilimento di Sarroch. Stirenici ed elastomeri Le vendite di stirenici (294 mila tonnellate) sono diminuite del 2% rispetto al primo semestre 2005. I polistiroli compatto ed espandibile hanno registrato flessioni nell’ordine del 2-3% per effetto della mancanza di materia prima conseguente alla fermata del cracker di Priolo; le vendite di ABS/SAN sono diminuite del 29% a causa degli inconvenienti tecnici verificatisi allo stabilimento di Mantova tra fine 2005 e inizio 2006. Queste riduzioni sono state parzialmente compensate dalle maggiori vendite di stirolo. Le vendite di elastomeri (221 mila tonnellate) sono aumentate del 7% escludendo l’impatto della fermata dell’impianto di Champagnier nel primo semestre 2006. L’incremento ha riguardato tutte le linee di prodotto, con la sola eccezione dei lattici, con punte del 29% per le gomme termoplastiche e del 10% per le EPR. Investimenti tecnici Nel primo semestre 2006 gli investimenti tecnici (34 milioni di euro; 52 milioni nel primo semestre 2005) hanno riguardato in particolare interventi di mantenimento sul sito di Mantova (7 milioni di euro), interventi di riassetto degli impianti aromatici di Priolo (5 milioni di euro), l’installazione di un compressore fuel gas nel cracker di Brindisi (2 milioni di euro), nonché interventi di manutenzione straordinaria e ciclica (2 milioni di euro). 21 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO Ingegneria e Costruzioni Attività dell’anno Ordini acquisiti e portafoglio ordini Primo semestre (milioni di euro) Ordini acquisiti (1) 2005 2006 Var. ass. Var. % 5.065 5.970 905 17,9 Costruzioni mare 1.608 1.814 206 12,8 Costruzioni terra 3.239 3.157 (82) Perforazioni mare 139 923 Perforazioni terra 79 76 784 (3) (2,5) 564,0 (3,8) di cui: - Eni - terzi 443 1.343 900 203,2 4.622 4.627 5 0,1 di cui: - Italia - estero (milioni di euro) Portafoglio ordini (1) 325 763 438 134,8 4.740 5.207 467 9,9 31.12.2005 30.06.2006 Var. ass. Var. % 10.122 12.455 2.333 23,0 Costruzioni mare 3.721 4.097 376 10,1 Costruzioni terra 5.721 6.970 1.249 21,8 Perforazioni mare 382 1.132 750 196,3 Perforazioni terra 298 256 (42) (14,1) di cui: - Eni - terzi 695 1.693 998 143,6 9.427 10.762 1.335 14,2 di cui: - Italia 1.209 1.513 304 25,1 - estero 8.913 10.942 2.029 22,8 (1) Include il progetto Bonny per ammontare pari a 5 milioni di euro di acquisito e 122 milioni di euro sul portafoglio ordini. Tra le principali acquisizioni del primo semestre 2006 si segnalano: - il contratto di tipo EPC per conto di Saudi Aramco per la realizzazione di due treni di separazione di gas e greggio della capacità complessiva di 500.000 barili/giorno e facility di produzione, nell’ambito dello svi22 luppo del giacimento onshore Khursaniyah in Arabia Saudita; - il contratto della durata di 39 mesi per l’impiego nel Mare del Nord della piattaforma semisommergibile di perforazione Scarabeo 5 per conto di Statoil; E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A N DA M E N TO O P E R AT I VO - il contratto di tipo EPIC, in joint venture con la società pakistana Descon Engineering Ltd, per la posa di condotte, di cavi elettrici e in fibra ottica che collegheranno l’impianto di trattamento con i giacimenti di Gbaran in Nigeria per conto della Shell; - il contratto di tipo EPC per conto di Saudi Aramco per la realizzazione delle facility di pompaggio di acqua marina per l’iniezione nel giacimento Khurais in Arabia Saudita; - il contratto di tipo EPC, in joint venture con la società canadese SNAC-Lavalin, per la realizzazione di un impianto di GNL a linea singola della capacità giornaliera di 28 milioni di metri cubi presso Saint-John in Canada per conto di Canaport LNG Ltd Partnership. I lavori comprenderanno anche la realizzazione delle strutture di stoccaggio dei liquidi, le nuove infrastrutture portuali e la fornitura di servizi complementari. Gli ordini acquisiti (5.970 milioni di euro) hanno riguardato per l’87% lavori da realizzare all’estero e per il 22% lavori assegnati da imprese di Eni. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2006 è di 12.455 milioni di euro (10.122 milioni di euro al 31 dicembre 2005); l’88% riguarda lavori da realizzare all’estero e il 14% riguarda lavori assegnati da imprese di Eni. CEPAV Uno Eni partecipa ai consorzi Cepav Uno (Eni 50,36%) e Cepav Due (Eni 52%) che nel 1991 hanno stipulato con TAV SpA due convenzioni per la realizzazione, rispettivamente, delle tratte ferroviarie ad alta capacità/velocità MilanoBologna (in fase di realizzazione) e Milano-Verona (in fase di progettazione). Nell’ambito del progetto di realizzazione della tratta ferroviaria ad alta capacità/velocità Milano-Bologna, il 27 giugno 2003 è stato stipulato un Addendum al contratto tra il Consorzio Cepav Uno e il committente TAV, in cui sono state ridefinite alcune condizioni contrattuali. Successivamente il Consorzio ha chiesto al committente il prolungamento dei tempi di ultimazione dei lavori e un’integrazione del corrispettivo di circa 800 milioni di euro. Il Consorzio e TAV hanno tentato di comporre amichevolmente la divergenza, interrompendo le trattative il 14 marzo 2006 a seguito delle proposte di TAV giudicate insoddisfacenti dal Consorzio. Il 27 aprile 2006 è stata notificata a TAV domanda di arbitrato, come previsto dalle clausole contrattuali. Investimenti tecnici Esercizio Primo semestre (milioni di euro) 2005 Var. ass. Var. % 262 Costruzioni mare 94 183 89 94,7 20 Costruzioni terra 7 10 3 42,9 46 Perforazioni mare 27 19 (8) (29,6) 13 Perforazioni terra 7 9 2 28,6 8 Altri investimenti 2 3 1 50,0 137 224 87 63,5 349 Investimenti tecnici Gli investimenti del settore Ingegneria e Costruzioni (224 milioni di euro) hanno riguardato: (i) l’attività di conversione della nave cisterna Margaux in unità FPSO1 che opererà in Brasile sul campo di Golfinho 2; (ii) gli 2005 2006 interventi di mantenimento e upgrading del parco mezzi; (iii) l’avvio delle attività di fabbricazione e di installazione delle facility per la fase offshore del progetto Kashagan in Kazakhstan. (1) Floating Production Storage Offloading: sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo degli idrocarburi. 23 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / I N N OVA Z I O N E T E C N O LO G I C A Innovazione tecnologica La spesa in Ricerca e Sviluppo sostenuta da Eni nel primo semestre 2006 è stata di 102 milioni di euro (108 milioni di euro nel primo semestre 2005). Il primo semestre 2006 ha visto la prima applicazione industriale di alcune tecnologie proprietarie e il continuo progredire dello sviluppo di molte altre. Sono state inoltre depositate 17 nuove domande di brevetto. Exploration & Production Nel settore “drilling” l’impegno principale di innovazione tecnologica è stato concentrato sul progetto “Geosteering Avanzato”, svolto in joint venture con Shell, che vedrà quest’anno la prima applicazione in campo. Nel primo semestre 2006 sono stati completati diversi prototipi in vista delle prove in pozzo da effettuare nella seconda metà dell’anno. L’obiettivo è raccogliere informazioni geologiche sugli strati non ancora perforati durante la perforazione stessa (“while drilling”). Sempre nel campo del “drilling” sono state finalizzate e portate in campo diverse nuove tecnologie che estremizzano il concetto di drilling avanzato sviluppato da alcuni anni in Divisione Exploration & Production. Si tratta delle tecnologie “Extreme Lean Profile” (ottimizzazione delle tecniche “lean” estese alle diametrie più piccole), “Eni Circulation Device” (che permette di evitare pericoli di “presa delle aste” durante la perforazione) e “Light Drill Pipe” (aste di alluminio per pozzi estremamente deviati), queste ultime provate su pozzi in Ecuador. Nel campo del “well testing” a impatto ambientale nullo è in corso di finalizzazione la tecnologia “Zero Emission Well Testing”, che consente di valutare le caratteristiche della formazione con prove “in iniezione” (quindi a zero emissioni) anziché con prove convenzionali di produzione “in erogazione”. La tecnologia si basa sullo sviluppo e 24 sull’implementazione di know-how e software proprietari Eni. Nel campo del “modelling” del Sistema Petrolifero (PSM) è stato messo a punto il nuovo modellizzatore numerico “Steam2D”, realizzato in collaborazione col Centro di Ricerca MOX del Politecnico di Milano. Questo nuovo applicativo proprietario permette di descrivere l’evoluzione nel tempo (geologico) di modelli 2D (sezioni) caratterizzati da notevoli complessità geologico-strutturali. Le prime applicazioni operative hanno confermato il miglioramento significativo della qualità dei risultati del modelling con conseguente diminuzione potenziale del rischio esplorativo. Nel campo dell’“imaging sismico” è continuato lo sviluppo della tecnologia proprietaria CRS (3D Common Reflection Surface Stack), che consente di effettuare prospezioni in aree caratterizzate da scarso responso sismico. Le applicazioni di maggior successo sono state Meleiha (Egitto) e Kashagan (Kazakhstan). Nelle aree a elevata complessità strutturale, al portafoglio di tecnologie proprietarie di “imaging” in profondità, PSPI e KTA, si è aggiunta la tecnologia NAM (Narrow Azimuth Migration) adatta a rilievi sismici marini. PSPI e KTA si sono arricchite di nuove potenzialità quali la gestione dell’anisotropia e la generazione degli “angle gathers”. Queste tecnologie hanno consentito di ridurre i tempi e aumentare la definizione e la risoluzione delle strutture, con risultati significativi a Karachaganak (Kazakhstan) e al campo HZ-19 (Cina). Nella “sismica di pozzo” si sono intensificate le applicazioni operative della tecnologia ICS (Integrated Crosswell Seismic), estesa a situazioni operative complesse. Questa tecnologia è in grado di aumentare la risoluzione dell’immagine del reservoir di almeno uno-due ordini di E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / I N N OVA Z I O N E T E C N O LO G I C A grandezza rispetto a quella ottenuta mediante la sismica di superficie, con evidenti benefici per l’ottimizzazione dello sviluppo dei campi. Tra le applicazioni più significative si segnala l’acquisizione di un doppio profilo ad alta risoluzione nel campo di Karachaganak (Kazakhstan). Nel campo delle “acque profonde”, la nuova tecnologia CSEM (Controlled Source ElectroMagnetic) ha registrato le prime applicazioni di successo a Goliath (Norvegia) e Port Said (Egitto). La misura della resistività elettrica nelle strutture del sottosuolo marino fornisce indicazioni dirette sulla presenza di idrocarburi, riducendo il rischio esplorativo e migliorando l’affidabilità nella definizione dell’estensione del reservoir. Nell’ambito della gestione di problematiche di “flow assurance” di tipo teorico, continua lo sviluppo e l’utilizzo, anche in partnership con altre oil company, di strumenti avanzati per la simulazione del comportamento dei fluidi di produzione, con ricadute importanti anche per l’ottimizzazione della produzione e la soluzione di emergenze operative. Nell’ambito dei “sistemi di produzione sottomarina”, continua lo sviluppo di tecniche avanzate per il monitoraggio delle sealine utilizzando pig intelligenti, nonché la messa a punto della versione sottomarina di una tecnica che consente la produzione di pozzi a bassa pressione già applicata con successo a terra. Inoltre, sono state approfondite le tematiche relative al “trasporto multifase” e al trattamento delle acque di produzione (“water management”), contribuendo a un significativo miglioramento del know-how interno. Relativamente alla “tutela dell’ambiente”, sono stati realizzati manuali e protocolli applicativi per il monitoraggio ambientale con l’utilizzo di biomarker e sviluppati strumenti innovativi per quantificare e ridurre l’impatto ambientale delle attività E&P offshore (“zero effect discharge”). Nell’ambito del programma integrato “H2S Management in E&P Operations”, volto all’individuazione di soluzioni innovative per la mitigazione dell’impatto dei “sour gases” sugli asset operati da Eni, è continuata la sperimentazione su scala pilota della tecnologia proprietaria di “bulk separation” dell’acido solfidrico con l’impiego di condensati. Prosegue inoltre l’attività di sviluppo di un sistema innovativo per lo stoccaggio e la ripresa dello zolfo, caratterizzato da elevata protezione ambientale, alta flessibilità operativa e costi contenuti. Gas & Power Nell’ambito del progetto TAP (Trasporto gas ad Alta Pressione) è in esercizio all’interno del Poligono Sperimentale di Perdasdefogu (Sardegna) il tratto pilota costituito da due condotte da 48” in acciaio ad altissima resistenza (X100), una delle quali caratterizzata da difetti deliberatamente prodotti sul materiale. Le condotte sono sottoposte a sollecitazioni programmate che simulano gli effetti di trenta anni di esercizio commerciale a pressioni non tradizionali. Il tratto pilota costituisce una sorta di laboratorio in piena scala, dotato di adeguata strumentazione per il monitoraggio della pressione di esercizio e per una valutazione, in funzione dello stato di sollecitazione, del comportamento dell’acciaio ad alto grado e dello stato di avanzamento dei difetti. Il programma di progetto prevede il completamento delle prove sperimentali entro il primo semestre del 2007. In ambito EPRG (European Pipeline Research Group), proseguono le attività di ricerca congiunta con vari partner (società di trasporto gas e produttori di tubi europei) riguardanti lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per i sistemi di trasporto. In ambito GERG (Gruppo Europeo di Ricerca sul Gas) proseguono le attività sperimentali finalizzate a individuare l’insorgere di difetti in tubazioni mediante metodiche di emissione acustica; le sperimentazioni vengono condotte sul tratto pilota del progetto TAP. Continua l’attività di valutazione di nuove tecnologie per la rilevazione e il controllo di aree instabili e il monitoraggio di nuova strumentazione per la misura di polveri e aerosol in fase gas. Refining & Marketing Nel settore Refining & Marketing, l’impegno di Ricerca e Sviluppo continua a essere rivolto all’ottenimento di carburanti e lubrificanti caratterizzati da elevate prestazioni e basso impatto ambientale. In tale ambito, sono in fase di studio e sviluppo ulteriori miglioramenti qualitativi per i carburanti della famiglia “Blu” (BluSuper e BluDiesel). Continua l’attività di monitoraggio relativa alla distribuzione dimostrativa del prodotto “ADBlue” presso il punto vendita Agip di Assago Ovest (MI). L’ADBlue (soluzione acquosa di urea al 32,5%) può essere impiegato nelle motorizzazioni Diesel commerciali munite di un particolare dispositivo catalitico (SCR) per l’eliminazione dei NOx dai “gas esausti”. Prosegue l’attività di ricerca relativa a un “processo di idrotrattamento” di gasoli ad alto contenuto di aromatici volto a migliorarne le proprietà prestazionali e ambientali mediante idro-dearomatizzazione catalitica. Per questa applicazione è stato sviluppato un catalizzatore bifunzionale proprietario. È in corso lo sviluppo del processo su scala pilota. 25 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / I N N OVA Z I O N E T E C N O LO G I C A È in corso, presso il Centro Ricerche di Milazzo, la dimostrazione su scala pilota di una nuova tecnologia di “reforming policombustibile” basata sull’ossidazione catalitica a basso tempo di contatto di idrocarburi liquidi e gassosi per la produzione di idrogeno a costi competitivi, anche in impianti di taglia medio-piccola, e con elevata flessibilità rispetto alle cariche disponibili in raffineria. Progetti trasversali al settore Oil & Gas Relativamente alle tematiche di interesse trasversale di più business si segnalano di seguito le attività più rilevanti. Nell’area della “valorizzazione greggi pesanti” è in esercizio presso la Raffineria di Taranto l’impianto dimostrativo da 1.200 barili/giorno basato sulla tecnologia proprietaria EST (Eni Slurry Technology), in grado di convertire completamente gli asfalteni (la parte “hard” degli oli pesanti) e di azzerare, quindi, la produzione di residui sia liquidi che solidi derivanti, specialmente, dalla raffinazione dei cosiddetti “greggi non convenzionali”. La sperimentazione è condotta sia su cariche convenzionali che non-convenzionali (bitume da tar sands). Nel campo della “conversione del gas naturale a prodotti liquidi” (GTL), prosegue il programma di validazione su scala pilota della tecnologia di produzione cere via sintesi di Fischer-Tropsch e la messa a punto della tecnologia collegata di upgrading delle cere via hydrocracking. In campo ambientale è in pieno svolgimento il programma integrato di ricerca GreenHouse Gases (GHG) volto alla verifica in campo della fattibilità industriale della segregazione geologica di CO2. Prosegue, inoltre, l’applicazione in campo dei ritrovati del progetto di telemonitoraggio avanzato EWMS (Early Warning Monitoring System) che ha l’obiettivo di realizzare un’unica piattaforma informatica per la rilevazione in tempo reale di grandezze fisiche e chimiche utili al monitoraggio e al controllo delle attività produttive di Eni, anche nell’ottica della protezione ambientale. 26 Petrolchimica Sono stati prodotti su scala pilota co-polimeri dell’etilene a bassissima densità utilizzando tecnologia in fase gas e un sistema catalitico Ziegler/Natta modificato; sono state inoltre determinate le condizioni operative di processo per una prova industriale. È stata realizzata una modifica dell’impianto che consentirà la produzione di nuovi polimeri ABS per il settore stampaggio a iniezione e l’aumento della capacità produttiva di ABS per il settore estrusione. È stato industrializzato un nuovo tipo di polistirolo espandibile a ridotto contenuto di pentano. Sono state preparate campionature sperimentali di nuovi tipi di polibutadiene ad alto cis e di s-SBR, innovative per il settore “pneumatici”, di cui si prevede l’industrializzazione. Sono state messe a punto le condizioni operative per l’ottimizzazione delle rese e della selettività dell’idrogenazione alfa-metil-stirene nel processo fenolo ed è stato individuato un catalizzatore alternativo con prestazioni superiori rispetto a quello attualmente usato. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Commento ai risultati economico-finanziari I prospetti di Conto economico, Stato patrimoniale e Rendiconto finanziario riclassificati non sono oggetto di verifica da parte della Società di revisione. CONTO ECONOMICO Esercizio 73.728 798 (51.918) Primo semestre (milioni di euro) 2005 Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi Costi operativi 2005 2006 Var. ass. Var. % 34.101 44.323 10.222 30,0 317 372 55 17,4 (23.627) (31.119) (7.492) (31,7) (2.630) (3.034) (404) (15,4) 8.161 di cui oneri non ricorrenti: (290) - Sanzione Antitrust (5.781) Ammortamenti e svalutazioni 16.827 Utile operativo 10.542 2.381 (366) Proventi (oneri) finanziari netti (208) 151 359 .. 914 Proventi netti su partecipazioni 413 467 54 13,1 8.366 11.160 2.794 33,4 (3.790) (5.547) (1.757) (46,4) 4.576 5.613 1.037 22,7 4.343 5.275 932 21,5 233 338 105 45,1 4.343 5.275 932 21,5 17.375 Utile prima delle imposte (8.128) Imposte sul reddito 9.247 Utile netto 29,2 di cui: 8.788 459 8.788 (759) 8.029 - utile netto di competenza Eni - utile netto di terzi azionisti Utile netto di competenza Eni Esclusione dell’utile di magazzino Utile netto a valori correnti di competenza Eni (1) (311) 4.032 (210) 5.065 101 1.033 25,6 Esclusione special item: oneri non ricorrenti: 290 - Sanzione Antitrust 932 altri special item 9.251 Utile netto adjusted di competenza Eni (1) 377 372 4.409 5.437 (5) 1.028 23,3 (1) Per la definizione e la riconduzione degli utili nella configurazione “a valori correnti”, che esclude l’utile/perdita di magazzino, e adjusted, che esclude inoltre gli special item, v. il paragrafo “Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a quelli a valori correnti e adjusted” a pag. 37. 27 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I L’utile netto del primo semestre 2006 di 5.275 milioni di euro aumenta di 932 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+21,5%) essenzialmente per effetto del maggiore utile operativo di 2.381 milioni di euro (+29,2%), parzialmente assorbito dalla crescita del tax rate di Gruppo (dal 45,3% al 49,7%) determinata in particolare dalla maggiore incidenza dell’utile prodotto dal settore Exploration & Production in Paesi a elevata fiscalità. I risultati di Eni sono stati realizzati in un contesto di mercato caratterizzato dall’aumento del prezzo del Brent del 32,6% e dal deprezzamento del 4,4% dell’euro rispetto al dollaro, i cui effetti positivi sono stati parzialmente assorbiti dalla flessione del margine di raffinazione sul Brent del 21% e dei margini dei prodotti petrolchimici. I margini di vendita del gas naturale sono diminuiti per effetto essenzialmente del regime regolatorio della delibera n. 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, i cui effetti sono stati parzialmente attenuati dall’andamento favorevole dei parametri energetici presi a riferimento per la determinazione dei prezzi di vendita e di acquisto del gas naturale, in particolare nel secondo trimestre, connesso anche al differente periodo temporale di riferimento dei contratti. Nel secondo semestre dell’esercizio l’impatto sui margini del regime regolatorio istituito con la delibera n. 248/2004 sarà attenuato dagli effetti della delibera n. 134 approvata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas il 28 giugno 2006. L’utile netto del primo semestre è influenzato dall’utile di magazzino di 210 milioni di euro (al netto dell’effetto fiscale) e da special item rappresentati da oneri netti di 372 milioni di euro (al netto dell’effetto fiscale) riguardanti essenzialmente svalutazioni di attività in particolare nei settori Exploration & Production e Gas & Power, accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale e oneri per incentivazione esodi, parzialmente compensati dalle plusvalenze conseguite dalla vendita di asset minerari. Escludendo l’utile di magazzino e gli special item, l’utile netto adjusted di 5.437 milioni di euro aumenta del 23,3% rispetto allo stesso periodo del 2005. Utile operativo Esercizio Primo semestre (milioni di euro) 2005 16.827 Utile operativo (1.210) Eliminazione utile di magazzino 15.617 Utile operativo a valori correnti 2005 2006 Var. ass. Var. % 8.161 10.542 2.381 29,2 (496) (335) 161 7.665 10.207 2.542 33,2 Exploration & Production 5.349 8.398 3.049 Gas & Power 2.125 1.887 (238) (11,2) Dettaglio per settore: 12.593 3.194 57,0 793 Refining & Marketing 406 201 (205) (50,5) 183 Petrolchimica 209 8 (201) (96,2) 307 Ingegneria e Costruzioni 112 211 99 88,4 Altre attività (259) (216) 43 16,6 Corporate e società finanziarie (211) (142) 69 32,7 (66) (140) (74) (934) (378) (141) Eliminazione utili interni (1) 15.617 7.665 10.207 2.542 33,2 (1) Gli utili interni riguardano gli utili sulle cessioni intragruppo di prodotti, servizi e beni materiali e immateriali esistenti al 30 giugno nel patrimonio dell’impresa acquirente. A partire dal 1° gennaio 2006 le società consolidate Eni attive nei settori diversificati (in particolare i servizi immobiliari, i servizi assicurativi e di intermediazione finanziaria, la ricerca scientifica e la formazione) sono rappresentate nell’aggregato Corporate e società finanziarie, a eccezione della società Tecnomare rappresentata nel settore Exploration & Production (in precedenza tutte le attività diversificate erano rappresentate nell’aggregato Altre attività). L’aggregato Altre attività è costituito a oggi dalla sola Syndial SpA che gestisce attività marginali del settore petrolchimico e attività liquidatorie relative a business dai quali Eni è uscita in esercizi passati. I dati dei periodi di confronto sono stati riclassificati coerentemente. L’utile operativo a valori correnti di 10.207 milioni di euro – che esclude l’utile di magazzino di 335 milioni di euro – aumenta di 2.542 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+33,2%) a seguito essenzialmente dell’incremento registrato nei settori: - Exploration & Production (+3.049 milioni di euro, pari al 57%) dovuto in particolare: (i) all’aumento del prez- 28 zo in dollari del barile di produzione (petrolio +36,3%; gas naturale +21,5%); (ii) alla crescita della produzione venduta di idrocarburi delle società consolidate (+12,4 milioni di boe, pari al 4,2%); (iii) all’impatto del deprezzamento dell’euro sul dollaro, con un effetto di circa 370 milioni di euro, in parte riferito alla conver- E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I sione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro. Questi effetti positivi sono stati parzialmente assorbiti dall’aumento dei costi di produzione e degli ammortamenti; - Ingegneria e Costruzioni (+99 milioni di euro pari all’88,4%). L’incremento realizzato dal settore Exploration & Production è stato parzialmente assorbito dalla riduzione dell’utile operativo a valori correnti nei settori: - Gas & Power per 238 milioni di euro (-11,2%) a causa essenzialmente dei minori margini di vendita del gas per effetto del regime regolatorio della delibera n. 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, il cui impatto è stato parzialmente attenuato dall’andamento favorevole dei parametri energetici presi a riferimento per la determinazione dei prezzi di vendita e di acquisto del gas naturale, in particolare nel secondo trimestre, connesso anche al differente periodo temporale di riferimento dei contratti. L’utile operativo del settore ha risentito anche dei maggiori costi di approvvigionamento del gas connessi all’emergenza climatica della stagione invernale 2006, nonché della riduzione del risultato operativo dell’attività di trasporto Italia connesso essenzialmente all’impatto del nuovo sistema tariffario introdotto dalla delibera n. 166/2005. Tali effetti sono stati parzialmente com- pensati dalla crescita dei volumi venduti dalle società consolidate (vendite di gas +2,60 miliardi di metri cubi, pari al 6,1%; produzione venduta di energia elettrica +1,87 terawattora, pari al 17,7%) e di quelli trasportati in particolare sul gasdotto libico GreenStream; - Refining & Marketing per 205 milioni di euro (-50,5%) a causa essenzialmente della flessione del margine di raffinazione (-1,16 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 21%), in parte compensati dall’impatto del deprezzamento dell’euro sul dollaro, e dell’impatto delle maggiori fermate per manutenzioni programmate delle raffinerie in Italia. L’utile operativo del settore è stato penalizzato anche dalla riduzione del risultato dell’attività commerciale Italia per effetto dell’aumento dei prezzi internazionali dei prodotti non interamente trasferito sui prezzi finali e della pressione competitiva. Tali fattori negativi sono stati in parte compensati dall’incremento del risultato delle attività in Europa; - Petrolchimica per 201 milioni di euro (-96,2%) a causa essenzialmente della flessione dei margini di vendita dei prodotti in relazione all’aumento del costo della carica petrolifera non interamente trasferito sui prezzi di vendita, nonché dell’impatto sulle produzioni derivante dall’incidente occorso alla Raffineria di Priolo a fine aprile. Analisi delle voci del conto economico Ricavi della gestione caratteristica Esercizio Primo semestre (milioni di euro) 2005 2006 Var. ass. Var. % 22.534 2005 Exploration & Production 10.054 14.459 4.405 43,8 22.969 Gas & Power 11.162 14.933 3.771 33,8 33.732 Refining & Marketing 14.747 19.446 4.699 31,9 6.255 Petrolchimica 2.999 3.340 341 11,4 5.730 Ingegneria e Costruzioni 2.633 3.080 447 17,0 Altre attività 439 465 26 5,9 Corporate e società finanziarie 562 605 43 7,7 864 1.239 (19.595) Elisioni di consolidamento 73.728 I ricavi della gestione caratteristica nel primo semestre 2006 (44.323 milioni di euro) sono aumentati di 10.222 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+30%) per effetto essenzialmente dell’aumento dei prezzi dei prodotti e della crescita dei volumi venduti nei principali settori di attività, nonché del deprezzamento dell’euro sul dollaro. (8.495) 34.101 (12.005) 44.323 (3.510) 10.222 (41,3) 30,0 I ricavi del settore Exploration & Production (14.459 milioni di euro) sono aumentati di 4.405 milioni di euro (+43,8%) per effetto essenzialmente dell’incremento del prezzo del barile di produzione in dollari (petrolio +36,3%; gas naturale +21,5%), della crescita della produzione venduta di idrocarburi (+12,4 milioni di boe, pari al 4,2%), nonché dell’impatto del deprezzamento dell’euro sul dollaro. 29 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I I ricavi del settore Gas & Power (14.933 milioni di euro) sono aumentati di 3.771 milioni di euro (+33,8%) per effetto essenzialmente: (i) dell’aumento del prezzo del gas naturale, in relazione in particolare all’andamento favorevole dei parametri energetici presi a riferimento per la determinazione dei prezzi connesso anche al differente periodo temporale di riferimento dei contratti; (ii) della crescita dei volumi venduti di gas naturale delle società consolidate (+2,6 miliardi di metri cubi, pari al 6,1%) e della produzione venduta di energia elettrica (+1,87 terawattora, pari al 17,7%). I ricavi del settore Refining & Marketing (19.446 milioni di euro) sono aumentati di 4.699 milioni di euro (+31,9%) per effetto essenzialmente dell’aumento delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, nonché della maggiore attività di commercializzazione di greggi (+1,1 milioni di tonnellate) e dell’impatto del deprezzamento dell’euro sul dollaro. I ricavi del settore Petrolchimica (3.340 milioni di euro) sono aumentati di 341 milioni di euro (+11,4%) per effetto essenzialmente dell’incremento di circa l’8% dei prezzi medi di vendita dei prodotti. I ricavi del settore Ingegneria e Costruzioni (3.080 milioni di euro) sono aumentati di 447 milioni di euro (+17%) per effetto della crescita dei livelli di attività nei business Costruzioni Mare e Costruzioni Terra, nonché del maggior tasso di utilizzo dei mezzi e delle maggiori tariffe nel business Perforazioni Mare. I ricavi dell’aggregato Altre attività (465 milioni di euro) sono aumentati di 26 milioni di euro (+5,9%) per effetto dell’aumento dei prezzi dei prodotti venduti dalla Syndial. I ricavi dell’aggregato Corporate e società finanziarie (605 milioni di euro) sono aumentati di 43 milioni di euro (+7,7%) essenzialmente nell’attività assicurativa e di intermediazione finanziaria. Altri ricavi e proventi Gli “Altri ricavi e proventi” conseguiti nel primo semestre 2006 (372 milioni di euro) sono aumentati di 55 milioni di euro, pari al 17,4%, per effetto essenzialmente delle maggiori plusvalenze sulla vendita di asset (72 milioni di euro nel primo semestre 2006; 11 milioni di euro nel primo semestre 2005), in particolare minerari. Costi operativi Esercizio 48.567 Primo semestre (milioni di euro) 2005 Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 2005 2006 Var. ass. Var. % 21.993 29.383 7.390 33,6 di cui oneri non ricorrenti: 290 3.351 - Sanzione Antitrust Costo lavoro 51.918 I costi operativi sostenuti nel primo semestre 2006 (31.119 milioni di euro) aumentano di 7.492 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005, pari al 31,7%, per effetto essenzialmente: (i) dell’incremento del costo di approvvigionamento delle cariche petrolifere e petrolchimiche, nonché del gas naturale; sui costi di approvvigionamento del gas hanno inciso i maggiori oneri connessi all’emergenza climatica della stagione invernale 2006; (ii) dell’impatto della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro; (iii) dei maggiori costi operativi e royalty nel settore Exploration & Production; in particolare l’aumento dei costi operativi è dovuto alla crescente incidenza dei progetti di svi- 30 1.634 1.736 102 6,2 23.627 31.119 7.492 31,7 luppo in ambienti estremi e a fenomeni inflattivi; (iv) dei maggiori costi di manutenzione delle raffinerie. Questi fattori negativi sono stati in parte compensati dalla diminuzione degli accantonamenti ai fondi rischi e spese future (197 milioni di euro nel primo semestre 2006, 289 milioni di euro nel primo semestre 2005), in particolare di natura ambientale nel settore Refining & Marketing. Il costo lavoro (1.736 milioni di euro) è aumentato di 102 milioni di euro (+6,2%) per effetto essenzialmente della crescita del costo lavoro unitario in Italia, il cui impatto è stato parzialmente assorbito dalla riduzione dell’occupazione media in Italia. Hanno contribuito all’incremento del costo lavoro la crescita occupazionale all’estero e l’impatto della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Occupazione Exploration & Production Gas & Power 31.12.2005 30.06.2006 8.030 7.940 Var. ass. (90) Var. % (1,1) (0,9) 12.324 12.209 (115) Refining & Marketing 8.894 9.009 115 1,3 Petrolchimica 6.462 6.343 (119) (1,8) 28.684 28.971 287 1,0 Altre attività 2.636 2.543 (93) (3,5) Corporate e società finanziarie 5.228 5.314 86 1,6 72.258 72.329 71 0,1 Ingegneria e Costruzioni L’occupazione al 30 giugno 2006 è di 72.329 unità con un aumento di 71 unità rispetto al 31 dicembre 2005 (+0,1%). In Italia l’occupazione (40.300 unità) è aumentata di 108 unità per effetto essenzialmente del saldo positivo di 214 unità tra le assunzioni e le risoluzioni i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalle riduzioni connesse alle variazioni dell’area di consolidamento (complessivamente 106 uscite) relative: (i) al conferimento della Fiorentina Gas alla collegata Toscana Energia (Eni 48,7%); (ii) alla cessione del ramo d’azienda per il trattamento acque di Ferrara; (iii) all’acquisizione delle società Siciliana Gas SpA e Siciliana Gas Vendite SpA. Nel primo semestre 2006 sono state effettuate 1.120 assunzioni, di cui 763 a tempo indeterminato e 906 risoluzioni (di cui 610 a tempo indeterminato). All’estero l’occupazione (32.029 unità) è diminuita di 37 unità. Ammortamenti e svalutazioni Esercizio 2005 3.945 Primo semestre (milioni di euro) Exploration & Production 2005 2006 Var. ass. Var. % 1.697 2.120 423 24,9 684 Gas & Power 344 320 (24) (7,5) 462 Refining & Marketing 232 219 (13) (5,6) 118 Petrolchimica 59 61 2 3,4 175 Ingegneria e Costruzioni 81 87 6 7,4 16 113 (4) 5.509 272 Altre attività Corporate e società finanziarie 8 4 (4) (50,0) 50 37 (13) (26,0) 2.471 2.846 375 15,2 159 188 29 18,2 2.630 3.034 404 15,4 Eliminazione utili interni Totale ammortamenti Svalutazioni 5.781 Gli ammortamenti (2.846 milioni di euro) sono aumentati di 375 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+15,2%) essenzialmente nel settore Exploration & Production (423 milioni di euro), in relazione al costo più elevato degli investimenti di sviluppo dei nuovi giacimenti e di mantenimento del livello produttivo dei giacimenti maturi, all’aumento delle produzioni, nonché ai maggiori costi di ricerca esplorativa (183 milioni di euro). Inoltre ha contribuito all’incremento l’impatto (2) (2) della conversione dei bilanci di imprese operanti in aree diverse dall’euro. Le svalutazioni rilevate nel semestre (188 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente asset minerari e attività immateriali nel settore Gas & Power. 31 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Utile operativo per settore Esercizio 12.593 Primo semestre (milioni di euro) 2005 2005 2006 Var. ass. 3.049 Exploration & Production 5.349 8.398 3.321 Gas & Power 2.155 1.907 1.857 (248) Var. % 57,0 (11,5) Refining & Marketing 865 455 (410) (47,4) 202 Petrolchimica 216 69 (147) (68,1) 307 Ingegneria e Costruzioni 112 211 99 88,4 (934) Altre attività (259) (216) 43 16,6 (378) Corporate e società finanziarie (211) (142) 69 32,7 (141) Eliminazione utili interni (66) (140) (74) 16.827 Utile operativo (1.210) Eliminazione utile di magazzino 15.617 Utile operativo a valori correnti 8.161 (496) 7.665 10.542 (335) 10.207 2.381 29,2 161 2.542 33,2 Esclusione special item: 290 1.651 17.558 Oneri non ricorrenti Altri special item Utile operativo adjusted 516 380 8.181 10.587 (136) 2.406 29,4 Di seguito il commento dell’utile operativo per settore di attività. Exploration & Production Esercizio 2005 12.593 Primo semestre (milioni di euro) Utile operativo 2005 2006 Var. ass. Var. % 5.349 8.398 3.049 57,0 5.349 8.398 3.049 57,0 Esclusione utile di magazzino 12.593 311 12.904 Utile operativo a valori correnti Esclusione special item Utile operativo adjusted L’utile operativo del primo semestre di 8.398 milioni di euro aumenta di 3.049 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+57%) per effetto essenzialmente: (i) dell’incremento del prezzo del barile di produzione in dollari (petrolio +36,3%; gas naturale +21,5%); (ii) della crescita della produzione venduta di idrocarburi (+12,4 milioni di boe, pari al 4,2%); (iii) dell’impatto del deprezzamento dell’euro sul dollaro (circa 370 milioni di euro), in parte riferito alla conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro. Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti: (i) dall’incremento dei costi di produzione e degli ammortamenti connessi in particolare al costo più elevato degli investimenti di sviluppo dei nuovi giacimenti e di mantenimento del livello produttivo dei giacimenti maturi, nonché a fenomeni inflattivi; (ii) dai maggiori costi di ricerca esplorativa. 32 159 75 5.508 8.473 (84) 2.965 53,8 Gli special item del semestre, rappresentati da oneri netti di 75 milioni di euro, si riferiscono a svalutazioni di attività minerarie (132 milioni di euro) in parte assorbite da plusvalenze conseguite nella vendita di asset minerari (57 milioni di euro). Nel primo semestre 2005 gli special item riguardano essenzialmente svalutazioni di asset. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Gas & Power Esercizio 3.321 (127) 3.194 Primo semestre (milioni di euro) 2005 Utile operativo Esclusione utile di magazzino Utile operativo a valori correnti 2005 2006 2.155 1.907 (30) 2.125 (20) 1.887 Var. ass. (248) Var. % (11,5) 10 (238) (11,2) Esclusione special item: 290 47 3.531 Oneri non ricorrenti Altri special item Utile operativo adjusted L’utile operativo a valori correnti del primo semestre di 1.887 milioni di euro diminuisce di 238 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (-11,2%) a causa essenzialmente: (i) della flessione dei margini di vendita del gas naturale per effetto del regime regolatorio della delibera n. 248/20041 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, i cui effetti sono stati parzialmente attenuati dall’andamento favorevole dei parametri energetici presi a riferimento per la determinazione dei prezzi di vendita e di acquisto del gas naturale, in particolare nel secondo trimestre, connesso anche al differente periodo temporale di riferimento dei contratti principalmente nel settore termoelettrico; (ii) dei maggiori costi di approvvigionamento del gas in relazione all’emergenza climatica della stagione invernale 2006; (iii) della riduzione del risultato operativo dell’attività di trasporto Italia connesso essenzialmente all’impatto del nuovo sistema tariffario introdotto dalla delibera n. 166/2005. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati: (i) dalla crescita dei volumi venduti di gas naturale delle società consolidate (+2,60 miliardi di metri cubi, pari al 6,1%) inclusi gli autoconsumi; (ii) dall’aumento del risultato operativo dell’attività di trasporto estero connesso essenzialmente ai maggiori volumi trasportati in particolare per l’entrata a regime del gasdotto libico GreenStream. L’attività di generazione elettrica ha conseguito l’utile operativo di 84 milioni di euro con un aumento di 29 milioni di euro, pari al 52,7% dovuto essenzialmente alla crescita della produzione venduta di energia elettrica (+1,87 terawattora, pari al 17,7%). 48 107 2.173 1.994 59 (179) (8,2) Gli special item del semestre (107 milioni di euro) riguardano essenzialmente svalutazioni di attività immateriali, accantonamenti di natura ambientale e oneri per incentivazione esodi. Nel primo semestre 2005 gli special item (48 milioni di euro) riguardano essenzialmente oneri diversi e accantonamenti di natura ambientale (22 milioni di euro). (1) V. “Andamento operativo - Gas & Power - Regolamentazione”. 33 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Refining & Marketing Esercizio 1.857 (1.064) 2005 Utile operativo Esclusione utile di magazzino 793 Utile operativo a valori correnti 421 Esclusione special item 1.214 Primo semestre (milioni di euro) 2005 Utile operativo adjusted L’utile operativo a valori correnti del primo semestre di 201 milioni di euro diminuisce di 205 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (-50,5%) a causa essenzialmente: (i) della flessione del margine di raffinazione (-1,16 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 21%) i cui effetti negativi sono stati parzialmente compensati dall’impatto del deprezzamento dell’euro sul dollaro; (ii) dell’impatto delle maggiori fermate delle raffinerie in Italia a causa di manutenzioni programmate e degli inconvenienti tecnici (in particolare alla raffineria di terzi di Priolo); (iii) della riduzione del risultato operativo delle attività commerciali in Italia connessa essenzialmente alla flessione dei margini per effetto dell’aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti non interamente trasferito sui prezzi di vendita, nonché della pressione competitiva e della dismissione della Italiana 2006 Var. ass. 865 455 (410) (459) (254) 205 406 201 (205) 81 78 (3) 487 279 (208) Var. % (47,4) (50,5) (42,7) Petroli ceduta nel settembre 2005. Tali fattori negativi sono stati in parte compensati dall’incremento del risultato delle attività in Europa. Gli special item del semestre (78 milioni di euro) riguardano essenzialmente accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale e oneri per incentivazione all’esodo. Nel primo semestre 2005 gli special item (81 milioni di euro) riguardavano essenzialmente accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale. Petrolchimica Esercizio 202 Utile operativo (19) Esclusione utile di magazzino 183 Utile operativo a valori correnti 78 261 Esclusione special item Utile operativo adjusted L’utile operativo a valori correnti di 8 milioni di euro diminuisce di 201 milioni di euro (-96,2%) rispetto al primo semestre del 2005 per effetto essenzialmente della riduzione dei margini unitari, in particolare il margine del cracker e i business intermedi e stirenici, dovuta all’incremento del costo della carica petrolifera e delle utility più accentuato di quello registrato dai prezzi di vendita, nonché dall’impatto sulle produzioni derivante dall’incidente occorso alla Raffineria di Priolo a fine aprile. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati dall’effetto positivo del mix di vendita, nonché dal miglioramento della performance industriale e commerciale. 34 Primo semestre (milioni di euro) 2005 2005 2006 216 69 (147) (61) (54) 209 8 (201) 21 20 (1) 230 28 (202) (7) Var. ass. Var. % (68,0) (96,2) (87,8) Gli special item del semestre (20 milioni di euro) riguardano essenzialmente accantonamenti al fondo rischi. Nel primo semestre 2005 gli special item (21 milioni di euro) riguardavano sostanzialmente svalutazioni di asset. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Ingegneria e Costruzioni Esercizio 307 Primo semestre (milioni di euro) 2005 Utile operativo 2005 2006 Var. ass. Var. % 112 211 99 88,4 112 211 99 88,4 112 211 99 88,4 Esclusione utile di magazzino 307 7 314 Utile operativo a valori correnti Esclusione special item Utile operativo adjusted L’utile operativo del primo semestre di 211 milioni di euro aumenta di 99 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+88,4%). In particolare l’aumento del risultato è stato ottenuto nei business: (i) Costruzioni terra, a seguito dell’incremento del volume d’affari connesso essenzialmente all’avvio di alcuni grandi progetti acquisiti nel 2005; (ii) Costruzioni mare, a seguito della maggiore attività nell’area del Caspio; (iii) Perforazioni mare, a seguito dell’aumento delle tariffe che ha interessato le piattaforme semisommergibili Scarabeo 3 e Scarabeo 5 e della maggiore operatività del jack-up Perro Negro 5 e della piattaforma semisommergibile Scarabeo 4. I proventi finanziari netti (151 milioni di euro) sono aumentati di 359 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 per effetto essenzialmente della variazione positiva della valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati e della riduzione dell’indebitamento finanziario netto medio, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dai maggiori tassi d’interesse, in particolare sui finanziamenti in dollari (Libor +1,9 punti percentuali). Altre Attività Nel primo semestre la Syndial ha registrato la perdita operativa di 216 milioni di euro con una diminuzione di 43 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005, pari al 16,6%, per effetto essenzialmente della riduzione degli accantonamenti al fondo rischi a fronte di oneri ambientali e su contenziosi (85 milioni di euro), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla flessione del margine di vendita dei prodotti dovuto all’aumento del costo della carica petrolifera e delle utility più accentuato di quello registrato dai prezzi di vendita, nonché dell’impatto della fermata del cracker di Porto Torres per manutenzione. Corporate e società finanziarie Nel primo semestre l’aggregato Corporate e società finanziarie ha registrato la perdita operativa di 142 milioni di euro con una diminuzione di 69 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005, pari al 32,7%, per effetto essenzialmente della circostanza che nel primo semestre 2005 vennero rilevati accantonamenti di natura ambientale di 46 milioni di euro, nonché del miglioramento gestionale delle attività finanziarie. 35 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Proventi netti su partecipazioni Esercizio 737 Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto 177 Altri proventi (oneri su partecipazioni) 914 I proventi netti su partecipazioni ammontano a 467 milioni di euro e riguardano essenzialmente: (i) le quote di competenza degli utili di periodo delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto (438 milioni di euro), in particolare nei settori Gas & Power e Refining & Marketing, in parte compensate dalla svalutazione di una collegata del settore Ingegneria e Costruzioni in relazione alla perdita attesa su una commessa per la realizzazione di un impianto “Gas to Liquids” in Nigeria (58 milioni di euro); (ii) i dividendi derivanti da partecipazioni valutate al costo (57 milioni di euro); (iii) le plusvalenze realizzate nella cessione di partecipazioni (25 milioni di euro). L’aumento dei proventi netti su partecipazioni di 54 milioni di euro è dovuto essenzialmente al miglioramento del risultato delle partecipate del settore Gas & Power. Imposte sul reddito Le imposte sul reddito (5.547 milioni di euro) aumentano di 1.757 milioni di euro, pari al 46,4%, a seguito 36 Primo semestre (milioni di euro) 2005 2005 2006 Var. ass. 364 380 16 49 87 38 413 467 54 essenzialmente dell’aumento dell’utile prima delle imposte di 2.794 milioni di euro. L’incremento di 4,4 punti percentuali del tax rate di Gruppo (dal 45,3% al 49,7%) è connesso essenzialmente alla maggiore incidenza dell’utile prodotto dal settore Exploration & Production in Paesi a elevata fiscalità, nonché alla rilevazione di oneri per la definizione di un contenzioso fiscale in Venezuela che ha comportato anche l’adeguamento delle imposte differite passive (91 milioni di euro). Utile di competenza di terzi azionisti L’utile di competenza di terzi azionisti (338 milioni di euro) riguarda essenzialmente Snam Rete Gas SpA (169 milioni di euro) e Saipem (155 milioni di euro, di cui 19 milioni di euro riferiti all’acquisto del 100% di Snamprogetti). E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a quelli a valori correnti e adjusted L’utile netto e l’utile operativo adjusted, rappresentati dall’utile a valori correnti prima degli special item, sono indicati con l’intento di consentire la valutazione dell’andamento industriale di business e, agli analisti finanziari, la valutazione dei risultati di Eni sulla base dei loro modelli previsionali. Queste configurazioni di risultato, utilizzate anche dal management per valutare le performance di settore e di Gruppo, non sono previste né dagli IFRS, né dagli U.S. GAAP. L’utile operativo e l’utile netto a valori correnti derivano dal raffronto tra i ricavi e i costi correnti dei prodotti venduti, con l’esclusione perciò dell’utile o della perdita di magazzino che deriva dalla differenza tra il costo corrente dei prodotti venduti e quello risultante dall’applicazione del costo medio ponderato, costituendo sostanzialmente la rivalutazione o la svalutazione, rispettivamente in caso di aumento o di diminuzione dei prezzi, delle giacenze esistenti a inizio periodo ancora presenti in magazzino a fine periodo. I componenti reddituali sono classificati tra gli special item, se significativi, quando: (i) derivano da eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività; oppure (ii) derivano da eventi od operazioni non rappresentativi della normale attività del business, come nel caso degli oneri di ristrutturazione e ambientali, nonché di oneri/proventi connessi alla valutazione o alla dismissione di asset, anche se si sono verificati negli esercizi precedenti o è probabile si verifichino in quelli successivi. In applicazione della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 i componenti reddituali derivanti da eventi od operazioni non ricorrenti sono evidenziati distintamente nel prospetto di conto economico e nelle tabelle di riconduzione che seguono. (milioni di euro) Primo semestre 2006 Utile operativo reported E&P G&P 8.398 1.907 Esclusione utile di magazzino I&C 211 Altre attività (216) Corporate Eliminazione e società utili finanziarie interni (142) (140) Gruppo 455 69 (254) (61) 1.887 201 8 107 78 20 39 61 52 152 51 1 4 188 (20) Utile operativo a valori correnti 8.398 R&M Petrolchimica 10.542 (335) 211 (216) (142) 88 12 (140) 10.207 Esclusione special item: di cui: Oneri (proventi) non ricorrenti Altri special item: 75 oneri ambientali svalutazioni 132 plusvalenze su razionalizzazione portafoglio (57) (57) accantonamenti a fondo rischi oneri per esodi agevolati 17 altro Special item dell’utile operativo Utile operativo adjusted Utile netto di competenza Eni reported Esclusione utile di magazzino Utile netto di competenza Eni a valori correnti Esclusione special item Utile netto di competenza Eni adjusted 380 3 20 22 11 1 1 2 (1) 9 75 107 78 20 8.473 1.994 279 28 211 45 12 42 10 88 12 (128) (130) 380 (140) 10.587 5.275 (210) 5.065 372 5.437 37 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I (milioni di euro) Primo semestre 2005 E&P G&P 5.349 2.155 Utile operativo a valori correnti 5.349 2.125 406 209 48 81 21 22 62 Utile operativo reported Esclusione utile di magazzino (30) R&M Petrolchimica 865 (459) 216 I&C Altre attività Corporate Eliminazione e società utili finanziarie interni Gruppo 112 (259) (211) (66) 8.161 112 (259) (211) (66) 7.665 150 57 516 94 46 224 (7) (496) Esclusione special item di cui: Oneri (proventi) non ricorrenti Altri special item: 159 oneri ambientali svalutazioni 158 accantonamenti a fondo rischi oneri per esodi agevolati 17 1 Utile operativo adjusted Utile netto di competenza Eni reported Esclusione utile di magazzino Utile netto di competenza Eni a valori correnti Esclusione special item Utile netto di competenza Eni adjusted 38 4 5 43 3 7 23 (5) (2) 159 48 81 21 5.508 2.173 487 230 altro Special item dell’utile operativo 18 180 65 11 22 150 57 516 (109) (154) 9 112 25 (66) 8.181 4.343 (311) 4.032 377 4.409 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I (milioni di euro) Esercizio 2005 E&P G&P 12.593 3.321 Utile operativo a valori correnti 12.593 3.194 Utile operativo reported Esclusione utile di magazzino (127) R&M Petrolchimica 1.857 (1.064) 793 202 I&C Altre attività Corporate Eliminazione e società utili finanziarie interni 307 (934) (378) (141) 16.827 307 (934) (378) (141) 15.617 (19) 183 Gruppo (1.210) Esclusione special item: di cui: Oneri (proventi) non ricorrenti: 290 sanzione Antitrust 290 290 Altri special item: 311 oneri ambientali svalutazioni 247 290 47 421 31 337 1 accantonamenti a fondo rischi 78 7 4 54 835 75 2 363 36 126 4 64 178 3 6 29 79 638 149 1.941 (296) (229) 17 oneri per esodi agevolati 7 8 22 4 (12) (8) 311 337 421 78 7 12.904 3.531 1.214 261 314 Utile operativo adjusted 413 29 30 1 1.651 5 6 altro 149 39 maggiorazione premi assicurativi 57 Special item dell’utile operativo 638 201 14 (5) (141) Utile netto di competenza Eni reported 17.558 8.788 Esclusione utile di magazzino (759) Utile netto di competenza Eni a valori correnti 8.029 Esclusione oneri (proventi) non ricorrenti 290 Esclusione altri special item 932 Utile netto di competenza Eni adjusted 9.251 Utile operativo adjusted per settore Esercizio Primo semestre (milioni di euro) 2005 2005 2006 Var. ass. Var. % Exploration & Production 5.508 8.473 2.965 53,8 3.531 Gas & Power 2.173 1.994 (179) (8,2) 1.214 12.904 Refining & Marketing 487 279 (208) (42,7) 261 Petrolchimica 230 28 (202) (87,8) 314 Ingegneria e Costruzioni 112 211 99 88,4 (128) (19) (17,4) 15,6 (296) Altre attività (109) (229) Corporate e società finanziarie (154) (130) 24 (141) Eliminazione utile interno (66) (140) (74) 17.558 Utile operativo adjusted 8.181 10.587 2.406 29,4 39 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Stato patrimoniale riclassificato Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell’impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l’investimento, l’esercizio, il finanziamento. Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un’utile informativa per l’investitore perché con- sente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio. Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage). Stato patrimoniale riclassificato (1) 31.12.2005 30.06.2006 45.013 43.051 Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo 2.194 1.866 (328) Attività immateriali 3.194 3.172 (22) Partecipazioni 4.311 4.267 (44) 626 (149) (milioni di euro) Var. ass. Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Altre immobilizzazioni Crediti finanziari e titoli strumentali all’attività operativa Debiti netti relativi all’attività di investimento Capitale di esercizio netto 654 775 (1.196) (916) (1.962) 654 280 54.291 52.720 (1.571) (3.568) (5.423) (1.855) Fondi per benefici ai dipendenti (1.031) (1.040) Capitale investito netto 49.692 46.257 (9) Patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti 39.217 39.863 Indebitamento finanziario netto 10.475 6.394 (4.081) Coperture 49.692 46.257 (3.435) (3.435) 646 (1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo “Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori” a pag. 45. L’apprezzamento dell’euro, in particolare sul dollaro, rispetto al 31 dicembre 2005 (cambio EUR/USD 1,271 al 30 giugno contro 1,180 al 31 dicembre, +7,7%) ha determinato, nella conversione dei bilanci espressi in moneta diversa dall’euro ai cambi del 30 giugno 2006, una diminuzione del valore contabile del capitale investito netto di circa 1.300 milioni di euro, del patrimonio netto di circa 900 milioni di euro e dell’indebitamento finanziario netto di circa 400 milioni di euro. Il capitale investito netto al 30 giugno 2006 ammonta a 46.257 milioni di euro con un decremento di 3.435 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 dovuto essenzialmente al decremento del capitale immobilizzato (52.720 milioni di euro) diminuito di 1.571 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 a seguito essenzialmente degli ammortamenti e delle svalutazioni di periodo (3.034 milioni di euro), solo in parte compensati dagli investimenti tecnici effettuati (3.054 milioni di 40 euro), nonché dell’impatto dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro nella conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro. L’incidenza dei settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing sul capitale investito netto è dell’89,7% (90,9% al 31 dicembre 2005). Gli immobili, gli impianti e i macchinari (43.051 milioni di euro) riguardano principalmente i settori Exploration & Production (52,3%), Gas & Power (31,8%) e Refining & Marketing (8,3%). Il fondo ammortamento e svalutazione (46.478 milioni di euro) rappresenta il 51,9% del valore lordo degli immobili, degli impianti e dei macchinari (50,4% al 31 dicembre 2005). La voce “Altre immobilizzazioni” accoglie il valore netto contabile di 654 milioni di euro riferito alle immobilizzazioni dedicate al contratto di servizio relativo alle attività minerarie dell’area di Dación, della branch Venezuelana della controllata Eni Dación BV. Come descritto nella sezione “Andamento operativo - Exploration & Production - E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Principali iniziative di esplorazione e sviluppo - Venezuela” la compagnia petrolifera di Stato venezuelana Petróleos de Venezuela SA (PDVSA) ha comunicato a Eni Dación BV la risoluzione unilaterale del predetto contratto di servizio con effetto dal 1° aprile 2006. Conseguentemente da tale data la conduzione delle attività è stata assunta da PDVSA. Eni ha offerto la disponibilità a un accordo circa l’indennizzo dovuto a seguito della risoluzione unilaterale del contratto. In caso di insuccesso delle trattative Eni valuterà ogni azione da intraprendere a difesa dei propri interessi in Venezuela. In particolare sulla base dei pareri dei propri consulenti legali Eni ritiene di avere diritto a un indennizzo corrispondente al valore di mercato del contratto di servizio terminato da PDVSA. Tale valore secondo le valutazioni interne della società e di esperti indipendenti risulta non inferiore al valore di libro delle immobilizzazioni dedicate al contratto di Dación che conseguentemente non sono state oggetto di svalutazione. Nell’esercizio 2005 e nel primo trimestre 2006, la produzione giornaliera del campo di Dación è stata di circa 60 mila barili. Al 31 dicembre 2005 le riserve certe di Dación iscritte a libro erano di 175 milioni di barili. Gli impieghi in partecipazioni non consolidate (4.267 milioni di euro) riguardano essenzialmente il 33,34% della Galp Energia SGPS SA (940 milioni di euro), il 50% della Unión Fenosa Gas SA (517 milioni di euro), il 50% della Blue Stream Pipeline Co BV (281 milioni di euro), il 50% della EnBW - Eni Verwaltungsgesellschaft mbH (205 milioni di euro), il 49% delle società di distribuzione secondaria di gas naturale EPA di Salonicco e della Tessaglia in Grecia (193 milioni di euro), il 50% della Raffineria di Milazzo ScpA (171 milioni di euro), il 49% dell’Azienda Energia e Servizi Torino SpA (161 milioni di euro), il 33,33% della United Gas Derivatives Co (127 milioni di euro), il 12,04% della Darwin LNG Pty Ltd (116 milioni di euro), il 48,72% della Toscana Energia SpA (108 milioni di euro), il 49% della Super Octanos CA (103 milioni di euro), il 20% della Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC (90 milioni di euro), il 10,4% della Nigeria LNG Ltd (90 milioni di euro), il 35,2% della Supermetanol CA (79 milioni di euro), l’89% della Trans Austria Gasleitung GmbH (66 milioni di euro), il 50% della Transmediterranean Pipeline Co Ltd (64 milioni di euro), il 50% della Haldor Topsøe AS (64 milioni di euro), il 50% della Unimar Llc (63 milioni di euro), e il 49% dell’Acam Gas SpA (45 milioni di euro). I crediti finanziari e i titoli strumentali all’attività operativa (626 milioni di euro) riguardano essenzialmente i finanziamenti concessi a imprese non consolidate dalle società finanziarie del Gruppo a fronte di investimenti effettuati nell’interesse di imprese di Eni operanti in particolare nei settori Exploration & Production (429 milioni di euro) e Gas & Power (112 milioni di euro). Capitale di esercizio netto 31.12.2005 30.06.2006 3.563 4.387 824 Crediti commerciali 14.101 13.359 (742) Debiti commerciali (8.170) (8.747) (577) Debiti tributari e fondo imposte netto (4.857) (6.320) (1.463) Fondi per rischi e oneri (7.679) (7.640) (526) (462) (3.568) (5.423) (milioni di euro) Rimanenze Altre attività (passività) d’esercizio (1) Var. ass. 39 64 (1.855) (1) Includono crediti finanziari e titoli strumentali all’attività operativa di 215 milioni di euro (492 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e titoli a copertura delle riserve tecniche della Padana Assicurazioni di 550 milioni di euro (453 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Le rimanenze aumentano di 824 milioni di euro a seguito essenzialmente dell’effetto dell’aumento delle quotazioni dei greggi e dei prodotti finiti sulla valutazione delle rimanenze al costo medio ponderato. I crediti commerciali diminuiscono di 742 milioni di euro in relazione alla stagionalità delle vendite, in particolare nei settori Gas & Power e Refining & Marketing. L’incremento dei debiti commerciali di 577 milioni di euro è connesso essenzialmente all’aumento del prezzo in dollari dei greggi e dei prodotti petroliferi. I debiti tributari e il fondo imposte netto aumentano complessivamente di 1.463 milioni di euro in relazione allo stanziamento delle imposte sul reddito del periodo e alla circostanza che le accise sui prodotti petroliferi relative alla prima quindicina del mese di dicembre sono versate nello stesso mese rispetto al regime ordinario di versamento nel mese successivo. Questi fattori sono stati parzialmente compensati dal pagamento del saldo delle imposte dovute per il 2005 dalle società residenti in Italia. 41 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I I fondi per rischi e oneri (7.640 milioni di euro) riguardano essenzialmente: il fondo abbandono e ripristino siti di 2.709 milioni di euro (2.648 milioni al 31 dicembre 2005), il fondo rischi ambientali di 1.975 milioni di euro (2.103 milioni al 31 dicembre 2005), la riserva sinistri e premi della Padana Assicurazioni SpA di 645 milioni di euro (707 milioni al 31 dicembre 2005), il fondo rischi per contenziosi di 549 milioni di euro (534 milioni al 31 dicembre 2005), il fondo oneri per revisione prezzi di vendita di 444 milioni di euro (321 milioni al 31 dicembre 2005); il fondo per contenziosi fiscali di 223 milioni di euro (309 milioni al 31 dicembre 2005), il fondo dismissioni e ristrutturazioni di 199 milioni di euro (195 milioni al 31 dicembre 2005), il fondo mutua assicurazione OIL di 127 milioni di euro (stesso ammontare al 31 dicembre 2005), il fondo utilizzo gas strategico di 114 milioni di euro e il fondo copertura perdite di imprese partecipate di 80 milioni di euro (85 milioni al 31 dicembre 2005). Patrimonio netto Il patrimonio netto al 30 giugno 2006 (39.863 milioni di euro) è aumentato di 646 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 per effetto essenzialmente dell’utile netto del periodo prima degli interessi di terzi azionisti (5.613 milioni di euro) i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dal pagamento del dividendo 2005, dall’acquisto di azioni proprie, e dell’impatto della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (circa 900 milioni di euro). Indebitamento finanziario netto 31.12.2005 30.06.2006 Debiti finanziari e obbligazioni 12.998 11.560 (1.438) Disponibilità liquide ed equivalenti (1.333) (4.478) (3.145) Titoli non strumentali all’attività operativa (931) (419) 512 Crediti finanziari non strumentali all’attività operativa (259) (269) (10) (milioni di euro) 10.475 L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2006 di 6.394 milioni di euro diminuisce di 4.081 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 . I debiti finanziari e obbligazionari ammontano a 11.560 milioni di euro, di cui 4.147 milioni a breve termine (comprensivi delle quote in scadenza entro 12 mesi dei debiti finanziari a lungo termine di 424 milioni di euro) e 7.413 milioni di euro a lungo termine. I prestiti obbligazionari in essere al 30 giugno 2006 ammontano a 5.092 milioni di euro (compreso il rateo di interesse e il disaggio di emissione). I prestiti obbligazionari che scadono nei prossimi diciotto mesi ammontano a 743 milioni di euro (compreso il rateo di interesse e il disaggio di emissione). I prestiti obbligazionari emessi nel semestre ammontano a 215 milioni di euro (compreso il rateo di interesse e il disaggio di emissione). 42 6.394 Var. ass. (4.081) Al 30 giugno 2006 il leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti) è 0,16 rispetto a 0,27 al 31 dicembre 2005. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Rendiconto finanziario riclassificato e variazione indebitamento finanziario netto vi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell’area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell’indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull’indebitamento finanziario netto delle variazioni dell’area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione. Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell’indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il “free cash flow” cioè l’avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attiRendiconto finanziario riclassificato (1) Primo semestre (milioni di euro) Utile prima degli interessi di terzi azionisti 2005 2006 Var. ass. 4.576 5.613 1.037 2.488 2.575 a rettifica: - ammortamenti e altri componenti non monetari - plusvalenze nette su cessioni di attività (19) - dividendi, interessi, imposte e altre variazioni Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati Flusso di cassa netto da attività di esercizio Investimenti tecnici 87 (41) (60) 3.893 5.583 1.690 10.938 13.711 2.773 360 1.004 644 (2.685) (4.047) (1.362) 8.613 10.668 2.055 (3.206) (3.054) Investimenti in partecipazioni e imprese consolidate (48) (57) Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate 273 104 (169) Altre variazioni relative all’attività di investimento (24) 80 104 5.608 7.741 2.133 85 466 381 Free cash flow Investimenti e disinvestimenti relativi all’attività di finanziamento 152 (9) Variazione debiti finanziari a breve e lungo (1.578) (1.143) 435 Flusso di cassa del capitale proprio (3.829) (3.778) 51 Variazioni area di consolidamento e differenze cambio sulle disponibilità FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO 40 326 (181) (141) 3.145 2.819 Primo semestre (milioni di euro) 2005 2006 Var. ass. 5.608 7.741 2.133 21 1 Variazione indebitamento finanziario netto Free cash flow Debiti e crediti finanziari società acquisite Debiti e crediti finanziari società disinvestite Differenze cambio su debiti e crediti finanziari e altre variazioni Flusso di cassa del capitale proprio VARIAZIONE DELL’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (768) 117 (3.829) (3.778) 1.032 4.081 (20) 885 51 3.049 (1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo “Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori” a pag. 45. 43 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Il flusso di cassa netto da attività di esercizio (10.668 milioni di euro), su cui hanno inciso fattori di stagionalità, nonché gli incassi da dismissione (105 milioni di euro, incluso l’indebitamento finanziario trasferito) sono stati parzialmente assorbiti dai fabbisogni connessi: (i) agli investimenti tecnici e in partecipazioni (3.111 milioni di euro); (ii) al pagamento del dividendo 2005 (2.620 milioni di euro, di cui 2.400 milioni di euro da parte di Eni SpA riferiti al saldo del dividendo 2005); (iii) all’acquisto di azioni proprie da parte di Eni SpA (978 milioni di euro), della Snam Rete Gas SpA e della Saipem SpA (191 milioni di euro). Alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto di 4.081 milioni di euro ha contribuito l’impatto della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (circa 400 milioni di euro) in relazione all’apprezzamento dell’euro in particolare sul dollaro. Investimenti tecnici Esercizio Primo semestre (milioni di euro) 2005 4.964 Exploration & Production 1.152 2005 2006 2.220 2.114 Var. ass. (106) Var. % (4,8) (21,3) Gas & Power 521 410 (111) 656 Refining & Marketing 216 232 16 7,4 112 Petrolchimica 52 34 (18) (34,6) 349 Ingegneria e Costruzioni 137 224 87 63,5 69 112 7.414 Altre attività Corporate e società finanziarie Investimenti tecnici (1) 8 14 6 75,0 52 26 (26) (50,0) 3.206 3.054 (152) (4,7) (1) Sono escluse le spese di ricerca scientifica e tecnologica non considerate a utilità pluriennale di 94 e 99 milioni di euro, rispettivamente nel primo semestre 2005 e nel primo semestre 2006. Gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre 2006 (3.054 milioni di euro, di cui il 90% nei settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing) hanno riguardato essenzialmente: (i) lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi (1.711 milioni di euro), in particolare in Kazakhstan, Angola, Italia ed Egitto e le attività di ricerca esplorativa (378 milioni di euro), in particolare in Egitto, Nigeria, Italia e Stati Uniti; (ii) lo sviluppo e il mantenimento della rete di trasporto e della rete di distribuzione di gas naturale in Italia (270 milioni di euro); (iii) il proseguimento del programma di costruzione delle centrali di generazione di energia elettrica (78 milioni di euro); (iv) l’attività di raffinazione e di logistica in Italia per il miglioramento della flessibilità del sistema e delle rese degli impianti, tra cui la realizzazione di una nuova unità di hydrocracking e una di deasphalting nella Raffineria di Sannazzaro, e il potenziamento della rete di distribuzione di carburanti in Italia e nel resto d’Europa (complessivamente 232 milioni di euro); (v) il settore Ingegneria e Costruzioni (224 milioni di euro) per effetto della realizzazione di una nuova unità FPSO e del potenziamento dei mezzi e delle strutture logistiche. 44 Gli incassi da dismissione (105 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente la vendita di asset minerari nonché la vendita di partecipazioni e altre immobilizzazioni materiali. Il flusso di cassa del capitale proprio (3.778 milioni di euro) ha riguardato essenzialmente il pagamento del dividendo 2005 di complessivi 2.620 milioni di euro, di cui 2.400 milioni di euro da parte di Eni SpA riferiti al saldo del dividendo 2005, 161 milioni di euro da parte della Snam Rete Gas SpA, 46 milioni di euro da parte della Saipem SpA e 13 milioni di euro da parte di altre società consolidate, nonché l’acquisto di azioni proprie (1.169 milioni di euro, di cui 978 milioni riferiti a Eni SpA). Nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2006 Eni SpA ha acquistato 41,97 milioni di azioni proprie per il corrispettivo di 978 milioni di euro (in media 23,294 euro per azione). Dalla data di inizio del programma (1° settembre 2000) sono state acquistate 324 milioni di azioni proprie, pari all’8,09% del capitale sociale, per il corrispettivo di 5.249 milioni di euro (in media 16,210 euro per azione). E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori Stato patrimoniale riclassificato 31.12.2005 (milioni di euro) Voci dello Stato patrimoniale riclassificato (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta direttamente dallo schema legale) Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Altre immobilizzazioni Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo Attività immateriali Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e Altre partecipazioni Crediti finanziari e Titoli strumentali all’attività operativa riferimento alle note alla relazione semestrale consolidata 30.06.2006 Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio 45.013 2.194 3.194 43.051 654 1.866 3.172 4.311 4.267 (vedi nota 12 “Altre attività finanziarie”) 775 (1.196) Debiti netti relativi all’attività di investimento, composti da: - crediti relativi all’attività di disinvestimento (vedi nota 3 “Crediti 626 (916) commerciali e altri crediti”) 60 76 - crediti relativi all’attività di disinvestimento (vedi nota 14 “Altre attività” non correnti) 39 35 - debiti per attività di investimento (vedi nota 16 “Debiti commerciali e altri debiti”) (698) - debiti per attività di investimento (vedi nota 23 “Altre passività” non correnti) (597) Totale Capitale immobilizzato Capitale di esercizio netto Rimanenze Crediti commerciali Debiti commerciali Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: - passività per imposte correnti - passività per imposte differite - attività per imposte correnti - attività per imposte anticipate - altre attività per imposte Fondi per rischi e oneri Altre attività (passività) di esercizio, composte da: - titoli strumentali all’attività operativa (vedi nota 3 “Crediti commerciali e altri crediti”) (vedi nota 16 “Debiti commerciali e altri debiti”) (1.007) (20) 54.291 52.720 3.563 4.387 14.101 13.359 (8.170) (4.857) (8.747) (6.320) (3.430) (4.890) 697 1.861 (vedi nota 14 “Altre attività” non correnti) (3.996) (5.464) 473 1.801 905 866 (7.679) (526) (7.640) (462) (vedi nota 2 “Altre attività finanziarie” negoziabili o disponibili per la vendita) 465 553 - crediti finanziari strumentali all’attività operativa (vedi nota 3 “Crediti commerciali e altri crediti”) 480 212 - altri crediti (vedi nota 3 “Crediti commerciali e altri crediti”) 3.249 369 3.486 564 51 29 - altre attività (correnti) - altri crediti e altre attività - acconti e anticipi, altri debiti - altre passività (correnti) - altri debiti, altre passività Totale capitale di esercizio netto Fondi per benefici ai dipendenti CAPITALE INVESTITO NETTO (vedi nota 14 “Altre attività” non correnti) (vedi nota 16 “Debiti commerciali e altri debiti”) (vedi nota 23 “Altre passività” non correnti) (4.227) (613) (4.554) (395) (300) (357) (3.568) (1.031) 49.692 (5.423) (1.040) 46.257 45 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I segue Stato patrimoniale riclassificato 31.12.2005 (milioni di euro) Voci dello Stato patrimoniale riclassificato riferimento alle note alla relazione semestrale consolidata (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta direttamente dallo schema legale) CAPITALE INVESTITO NETTO Patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti Indebitamento finanziario netto - passività finanziarie a lungo termine - quote a breve di passività finanziarie a lungo termine - passività finanziarie a breve termine a dedurre: - disponibilità liquide ed equivalenti - altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita non strumentali all’attività operativa 30.06.2006 Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio 49.692 39.217 46.257 39.863 (vedi nota 2 “Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita”) - crediti finanziari non strumentali all’attività operativa (vedi nota 3 “Crediti commerciali e diversi”) Titoli e crediti finanziari non strumentali all’attività operativa Totale Indebitamento finanziario netto (1) COPERTURE (vedi nota 12 “Altre attività finanziarie” non correnti) 7.653 733 4.612 7.413 424 3.723 (1.333) (4.478) (903) (392) (12) (25) (275) (271) 10.475 49.692 6.394 46.257 (1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell’Indebitamento finanziario netto si veda anche la nota n. 19 alla relazione semestrale consolidata. Rendiconto finanziario riclassificato (milioni di euro) Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema legale Utile netto a rettifica: - ammortamenti e altri componenti non monetari . ammortamenti . svalutazioni (rivalutazioni) nette . variazione fondi per rischi e oneri . variazione fondi per benefici ai dipendenti - plusvalenze nette su cessioni di attività - dividendi, interessi, imposte e altre variazioni . dividendi . interessi attivi . interessi passivi . differenze cambio . imposte su reddito del periodo, correnti, differite e anticipate Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione: - rimanenze - crediti commerciali e diversi - altre attività - debiti commerciali e diversi - altre passività Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: - dividendi incassati - interessi incassati - interessi pagati - imposte sul reddito pagate al netto dei rimborsi e crediti di imposta acquistati Flusso di cassa netto da attività di esercizio 46 I semestre 2005 I semestre 2006 Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio 4.576 5.613 2.488 2.471 (233) 249 1 2.575 2.846 (305) 38 (4) (19) 3.893 (17) (101) 279 (58) 3.790 (60) 5.583 (57) (164) 298 (41) 5.547 10.938 360 (631) (433) 166 909 349 13.711 1.004 (493) 1.109 (206) 748 (154) (2.685) 227 90 (309) (2.693) (4.047) 283 157 (86) (4.401) 8.613 10.668 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I segue Rendiconto finanziario riclassificato (milioni di euro) Voci del rendiconto finanziario riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema legale Flusso di cassa netto da attività di esercizio Investimenti tecnici: - immobilizzazioni immateriali - immobilizzazioni materiali Investimenti in partecipazioni e imprese consolidate: - imprese entrate nell’area di consolidamento e rami d’azienda - partecipazioni Dismissioni: - immobilizzazioni immateriali - immobilizzazioni materiali - imprese uscite dall’area di consolidamento e rami d’azienda - partecipazioni - riclassifica: quote di imprese consolidate da “Acquisizioni nette di quote di imprese consolidate” Altre variazioni relative all’attività di investimento/disinvestimento: - investimenti finanziari: titoli - investimenti finanziari: crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di investimento e imputazione di ammortamenti all’attivo patrimoniale - riclassifica: investimenti finanziari in titoli e crediti finanziari non strumentali all’attività operativa - disinvestimenti finanziari: titoli - disinvestimenti finanziari: crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di disinvestimento - riclassifica: disinvestimenti finanziari di titoli e crediti finanziari non strumentali all’attività operativa Free cash flow Investimenti e disinvestimenti relativi all’attività di finanziamento: - riclassifica: investimenti finanziari in titoli e crediti finanziari non strumentali all’attività operativa - riclassifica: disinvestimenti finanziari di titoli e crediti finanziari non strumentali all’attività operativa Variazione debiti finanziari a breve e lungo: - assunzione debiti finanziari a lungo termine - rimborsi di debiti finanziari a lungo termine - decremento di debiti finanziari a breve termine Flusso di cassa del capitale proprio: - apporti (rimborsi) netti di capitale proprio da/a terzi - acquisizioni di quote di imprese consolidate (incluse azioni proprie da parte di società consolidate) - dividendi distribuiti a terzi - acquisto netto di azioni proprie Variazione area di consolidamento e differenze cambio sulle disponibilità: - effetto della variazione dell’area di consolidamento - effetto delle differenze di cambio Flusso di cassa netto del periodo I semestre 2005 I semestre 2006 Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio Valori Valori da parziali schema da schema riclassificato obbligatorio 8.613 (3.206) (267) (2.939) 10.668 (3.054) (466) (2.588) (48) (57) (45) (12) (48) 273 4 18 101 150 104 5 70 5 7 17 (24) 80 (196) (595) (281) (305) (72) (179) 16 202 741 (19) 16 606 728 (23) (101) (482) 5.608 85 (16) 7.741 466 (16) 101 482 (1.578) 659 (873) (1.364) (1.143) 2.603 (2.825) (921) (3.829) (3.778) 29 (18) (3.622) (218) (198) (2.620) (960) 40 (19) 59 (141) (1) (140) 326 3.145 47 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C O M M E N TO A I R I S U LTAT I E C O N O M I C O - F I N A N Z I A R I Prospetto di raccordo del risultato di periodo e del patrimonio netto di Eni SpA con quelli consolidati (milioni di euro) Risultato di periodo Patrimonio netto I semestre 2005 I semestre 2006 Come da bilancio di esercizio di Eni SpA Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci di esercizio, comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate 31.12.2005 30.06.2006 4.117 5.455 26.872 28.973 145 115 13.701 13.287 1.902 1.038 287 (1.528) (2.021) (2.677) (2.774) Rettifiche effettuate in sede di consolidamento per: - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile (22) - rettifiche per uniformità dei principi contabili ed eliminazione di rettifiche e accantonamenti di natura fiscale 661 - eliminazione di utili infragruppo - imposte sul reddito differite e anticipate - altre rettifiche (14) (98) (270) (201) 849 (41) 56 98 182 5.613 39.217 39.863 4.576 Interessi di terzi Come da bilancio consolidato 48 (1) (233) 4.343 (338) 5.275 1.178 (2.349) (2.031) 36.868 37.832 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A LT R E I N F O R M A Z I O N I Altre informazioni Legge sulla tutela del pubblico risparmio Al fine di adeguare lo Statuto di Eni SpA a quanto richiesto dal D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, a seguito delle modifiche a esso apportate dalla legge 28 febbraio 2005, n. 262 (c.d. Legge sulla tutela del pubblico risparmio), l’Assemblea degli azionisti tenutasi il 25 maggio 2006 ha deliberato di modificare: l’art. 13.1 affinché: - i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possano chiedere, entro cinque giorni dalla pubblicazione dell’avviso di convocazione, l’integrazione dell’elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli argomenti proposti; l’art. 17.3 affinché: - ciascun candidato alla carica di amministratore dichiari il possesso dei requisiti di indipendenza e di onorabilità stabiliti ai sensi di legge e della normativa applicabile agli emittenti quotati; - almeno tre amministratori posseggano il requisito di indipendenza e gli amministratori indipendenti partecipino, nei termini stabiliti dal Consiglio, anche in conformità dei codici di comportamento promossi dalle società di gestione dei mercati regolamentati a cui la società aderisce, agli eventuali comitati istituiti dal Consiglio stesso al proprio interno per lo svolgimento di funzioni consultive e propositive su specifiche materie; l’art. 24.1 affinché: - la nomina dei Direttori Generali sia subordinata al previo accertamento da parte del Consiglio del possesso del requisito di onorabilità; - sia nominato il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari da parte del Consiglio su proposta dell’Amministratore Delegato e d’intesa con il Presidente previo parere favorevole del Collegio Sindacale; l’art. 28.2 affinché: - il Presidente del Collegio Sindacale sia nominato tra i sindaci effettivi tratti dalle liste di minoranza; l’art. 28.4 affinché: - il potere di convocazione del Consiglio di amministrazione possa essere esercitato individualmente da ciascun sindaco e quello di convocazione dell’assemblea da almeno due sindaci. L’Assemblea in pari data ha modificato l’art. 13.1 dello Statuto al fine di consentire la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’Assemblea, oltreché sulla Gazzetta Ufficiale, anche su “Il Sole 24Ore” e altri quotidiani a diffusione nazionale. 49 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A LT R E I N F O R M A Z I O N I Attività dei Comitati del Consiglio di Amministrazione Comitato per il controllo interno Il Comitato svolge nei confronti del Consiglio di Amministrazione funzioni propositive e consultive in materia di vigilanza sul generale andamento della gestione della Società. Il Comitato è composto da Marco Reboa (Presidente), Alberto Clô, Renzo Costi, Marco Pinto e Pierluigi Scibetta. Il Comitato nel corso del primo semestre 2006 si è riunito 8 volte e ha: (i) esaminato il programma di revisione predisposto dalla funzione di internal auditing di Eni; (ii) esaminato e valutato le risultanze degli interventi di internal auditing di Eni; (iii) monitorato le iniziative assunte e le risultanze delle azioni poste in essere per rimuovere le carenze evidenziate nei rapporti di revisione predisposti dalla funzione di internal auditing di Eni; (iv) esaminato, nelle sue linee generali, la normativa in materia di segnalazioni ricevute da Eni, anche in forma confidenziale o anonima, emanata anche ai sensi della normativa Sarbanes-Oxley Act; (v) esaminato l’informativa sull’attività svolta dall’Organismo di Vigilanza costituito ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001; (vi) incontrato i massimi livelli delle funzioni amministrative delle principali società controllate, i presidenti dei collegi sindacali e i partner responsabili delle società di revisione per l’esame delle connotazioni essenziali dei bilanci dell’esercizio 2005, formulando suggerimenti per migliorare l’informativa fornita; (vii) esaminato il tema delle riserve di idrocarburi e dei criteri utilizzati per la loro classificazione, anche ai fini delle rilevazioni contabili; (viii) esaminato le comunicazioni in ottemperanza al documento n. 260 dei principi di revisione “Comunicazione di fatti e circostanze attinenti la revisione ai responsabili delle attività di governance”; (ix) esaminato le “Raccomandazioni sul sistema di controllo contabile interno” rilasciate dalla società di revisione per il bilancio 2004. Attività del Compensation Committee Il Compensation Committee ha funzioni propositive nei confronti del Consiglio in materia di remunerazione degli amministratori con deleghe e dei componenti dei comitati di amministratori costituiti dal Consiglio nonché, su indicazioni dell’Amministratore Delegato, in materia di: (i) piani di incentivazione azionaria; (ii) definizione dei criteri per la remunerazione del top management del Gruppo; (iii) fissazione degli obiettivi e valutazione dei risultati dei piani di performance e incentivazione. Il Comitato è composto da Mario Resca 50 (Presidente), Renzo Costi, Marco Pinto e Pierluigi Scibetta. Il Compensation Committee nel corso del primo semestre 2006 si è riunito 5 volte e ha: (i) verificato le funzioni e i compiti del Comitato, così come definiti dal Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione nel giugno 2005, alla luce dei più recenti riferimenti nazionali e internazionali in materia di corporate governance, confermandone il sostanziale allineamento; (ii) esaminato gli obiettivi del piano di performance e incentivazione per l’anno 2006 e i risultati dell’anno 2005; (iii) esaminato la revisione dei sistemi di incentivazione di lungo termine e formulato la proposta in base alla quale il Consiglio di Amministrazione ha sottoposto all’approvazione dell’Assemblea il Piano di stock option 2006-2008 e ha chiesto l’autorizzazione a disporre di azioni proprie al servizio del Piano (v. il paragrafo “Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Eni”); (iv) esaminato il tema delle coperture assicurative degli amministratori e dei sindaci in analogia con quanto previsto per i dirigenti del Gruppo Eni, ai fini della proposta di estensione della polizza assicurativa a copertura dei rischi manageriali che il Consiglio di Amministrazione ha sottoposto all’approvazione dell’Assemblea; (v) formulato la proposta al Consiglio di Amministrazione di remunerazione variabile del Presidente e dell’Amministratore Delegato, sulla base dei risultati dell’anno 2005; (vi) esaminato il posizionamento retributivo del top management aziendale e i criteri della politica retributiva annuale per la formulazione della relativa proposta al Consiglio di Amministrazione. Osservatorio Petrolifero Internazionale (Oil & Gas Committee) L’Osservatorio Petrolifero Internazionale (Oil & Gas Committee) ha il compito di monitorare l’andamento dei mercati petroliferi e di approfondirne i diversi aspetti. Il Comitato è composto da Alberto Clô (Presidente), Dario Fruscio, Marco Reboa e Paolo Scaroni. Nel corso del primo semestre 2006, l’Osservatorio Petrolifero Internazionale si è riunito per esaminare le condizioni e le dinamiche dei mercati del petrolio e del gas naturale, nonché le variabili fondamentali considerate per la redazione degli scenari energetici, alla base del prossimo Piano Strategico quadriennale di Eni. Nel contempo, l’OPI ha affrontato alcuni dei temi rilevanti per l’industria dell’energia nel medio e lungo termine, che caratterizzeranno l’elaborazione del Master Plan – docu- E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A LT R E I N F O R M A Z I O N I mento chiave del processo di formazione delle strategie industriali di Eni – e che saranno oggetto di esame dei prossimi incontri dell’Osservatorio. descrizione della tipologia delle operazioni più rilevanti sono evidenziate nella nota n. 33 alla relazione semestrale consolidata. Rapporti con parti correlate Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Eni Le operazioni compiute da Eni con le parti correlate, individuate dallo IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari con le imprese controllate e collegate escluse dall’area di consolidamento, nonché con altre società possedute o controllate dallo Stato. Tutte le operazioni fanno parte dell’ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell’interesse delle imprese del Gruppo. Gli amministratori, i direttori generali e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l’eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Eni SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili secondo le disposizioni dello IAS 24. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate e la L’Assemblea degli Azionisti del 25 maggio 2006 ha approvato il Piano di stock option 2006-2008 e ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a disporre fino a un massimo di 30.000.000 di azioni proprie per l’attuazione del Piano conferendo allo stesso Consiglio il potere di redigere i programmi annuali di assegnazione e i relativi regolamenti. Nell’anno 2006 non è prevista l’attuazione di Piani di incentivazione con azioni Eni da assegnare a titolo gratuito (stock grant). Stock grant Nel bilancio 2005 sono descritte le caratteristiche dei Piani di stock grant. Di seguito sono fornite le informazioni aggiornate al 5 settembre 2006 relative agli impegni di assegnazione ancora in essere, alle azioni assegnate e agli impegni decaduti. Anno N. dirigenti N. azioni 2003 816 1.206.000 2004 779 1.035.600 2005 872 1.303.400 3.545.000 Al 5 settembre 2006 Azioni assegnate Impegni decaduti Impegni in essere (1.592.000) (32.100) 1.920.900 di cui: - con scadenza 2006 2.500 - con scadenza 2007 821.100 - con scadenza 2008 1.097.300 Stock option Nel bilancio 2005 sono descritte le caratteristiche dei Piani di stock option 2002-2004 e 2005 che prevedono l’assegnazione annuale di diritti di opzione, da esercitarsi dopo tre anni, per l’acquisto di azioni proprie nel rapporto di 1 a 1. Il Consiglio di Amministrazione di Eni con delibera del 27 luglio 2006, avvalendosi delle facoltà attribuitegli dall’Assemblea degli Azionisti, ha approvato il programma 2006 del Piano di stock option 2006-2008 che prevede l’assegnazione fino a un massimo di 9.000.000 di diritti per l’acquisto di un corrispondente numero di azioni proprie. I diritti assegnati sono esercitabili dopo tre anni in percentuale compresa tra zero e 100 in funzione del posizionamento del rendimento totale per l’azionista (Total Shareholder Return) del titolo Eni rispetto a quello delle altre sei maggiori compagnie petrolifere internazionali per capitalizzazione, rilevato negli anni 2006, 2007 e 2008. Di seguito sono fornite le informazioni aggiornate al 5 settembre 2006 relative ai diritti di opzione assegnati, ai relativi prezzi di esercizio, alle opzioni esercitate e a quelle decadute nel periodo 2002-2006. 51 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A LT R E I N F O R M A Z I O N I Anno N. dirigenti Prezzo di esercizio N. opzioni (euro) 2002 314 15,216 (1) 3.518.500 2003 376 13,743 (2) 4.703.000 2004 381 16,576 (1) 3.993.500 2005 388 22,512 (3) 4.818.500 2006 332 23,107 (3) 6.911.000 23.944.500 Al 5 settembre 2006 Opzioni esercitate 2002 (3.031.400) 2003 (1.399.150) 2004 (707.000) 2005 (430.000) 2006 (5.567.550) Opzioni decadute 2002 (79.500) 2003 (109.500) 2004 (72.000) 2005 (58.500) 2006 (319.500) Opzioni in essere 2002 407.600 2003 3.194.350 2004 3.214.500 2005 4.330.000 2006 6.911.000 18.057.450 (1) Media aritmetica dei prezzi ufficiali sul Mercato Telematico Azionario nel mese precedente l’assegnazione. (2) Costo medio delle azioni proprie in portafoglio il giorno precedente la data di assegnazione (superiore alla media di cui alla nota 1). (3) Media ponderata delle medie aritmetiche dei prezzi ufficiali sul Mercato Telematico Azionario nel mese precedente le date di assegnazione. Indagini della Magistratura Relativamente alle indagini della Magistratura milanese sugli appalti commessi dalla controllata EniPower e sulle forniture di altre imprese alla stessa EniPower, nonché della Procura della Repubblica di Roma sui rapporti tra Eni e due società operanti nel trading internazionale di prodotti petroliferi non sono stati registrati sviluppi rispetto a quanto rappresentato nel bilancio consolidato di Eni per l’esercizio 2005. 52 Consorzio TSKJ - Indagini della SEC e di altre Autorità Relativamente alle indagini della Securities and Exchange Commission degli USA (SEC) e di altre Autorità sul consorzio TSKJ (Eni 25%), in merito alla costruzione in Nigeria (Bonny Island) di impianti di liquefazione di gas naturale, non sono stati registrati sviluppi rispetto a quanto rappresentato nel bilancio consolidato di Eni per l’esercizio 2005. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A LT R E I N F O R M A Z I O N I Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre sono indicati nel commento all’andamento operativo dei settori di attività. Evoluzione prevedibile della gestione Le previsioni sull’andamento nel 2006 delle produzioni e delle vendite dei principali settori di attività di Eni sono le seguenti: - produzione giornaliera di idrocarburi: in crescita rispetto al 2005 (1,74 milioni di boe/giorno). L’aumento della produzione sarà realizzato all’estero, essenzialmente in Libia, Angola, Egitto, Nigeria e Norvegia per effetto dell’entrata a regime della produzione dei giacimenti avviati nel 2005 e degli avvii effettuati nel 2006. Questi incrementi saranno parzialmente assorbiti, oltre che dal declino naturale dei giacimenti maturi: (i) dalla minor produzione in Venezuela, dopo la risoluzione unilaterale da parte della compagnia petrolifera di stato PDVSA del contratto di servizio relativo alle attività minerarie nell’area di Dación, avvenuta con effetto dal 1° aprile 2006; (ii) dalle fermate di impianti in Nigeria per effetto delle tensioni locali; (iii) dall’ancora parziale recupero della produzione nel Golfo del Messico dopo la stagione degli uragani; nonché (iv) dai problemi tecnici agli impianti di produzione verificatisi in Italia, Norvegia e Kazakhstan. A fronte degli eventi non prevedibili in Nigeria e Venezuela, il tasso di incremento annuo della produzione si collocherà a circa il 3% assumendo uno scenario di riferimento del prezzo medio del Brent per il 2006 di circa 55 dollari/barile; - volumi venduti di gas naturale in Europa: in aumento di oltre il 5% (circa 94 miliardi di metri cubi nel 2005) per effetto dell’incremento atteso nei mercati del resto d’Europa, in particolare Germania, Austria, Penisola Iberica, Turchia e Francia; - produzione venduta di energia elettrica: in aumento di oltre il 9% (22,77 terawattora nel 2005) per effetto dell’avvio/entrata a regime di nuovi gruppi di potenza presso i siti di Brindisi e di Mantova, le cui maggiori produzioni saranno parzialmente assorbite dagli effetti delle manutenzioni programmate nelle centrali di Ravenna e Ferrera Erbognone; - lavorazioni in conto proprio: in lieve flessione per effetto essenzialmente delle manutenzioni nelle raffinerie di Sannazzaro e Livorno, a fronte degli aumenti attesi su Gela e Venezia. È previsto il pieno impiego della capacità bilanciata; - vendite di prodotti petroliferi: in Italia le vendite sulla rete a marchio Agip sono previste sostanzialmente stabili. Nel resto d’Europa prosegue il trend di crescita dei volumi: in particolare sono previste maggiori vendite in Spagna, Francia ed Europa Centro Orientale, anche per effetto della realizzazione/acquisto di stazioni di servizio. Nel 2006 sono previsti investimenti tecnici di 9,1 miliardi di euro in crescita del 23% rispetto al 2005, di cui circa il 90% riguarderà i settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing. I principali aumenti sono attesi nella ricerca esplorativa e nello sviluppo delle riserve di idrocarburi, nella raffinazione e nel potenziamento delle infrastrutture di importazione e di trasporto del gas naturale. È previsto in aumento anche il settore Ingegneria e Costruzioni (+82%) per effetto della realizzazione di una nuova unità FPSO e del potenziamento dei mezzi e delle strutture logistiche. La riduzione rispetto alla previsione indicata nella prima trimestrale 2006 (9,7 miliardi di euro) è dovuta essenzialmente alla differente assunzione del rapporto di cambio euro/dollaro. 53 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / G LO S S A R I O Glossario Il glossario dei termini delle attività operative è consultabile sul sito internet di Eni all’indirizzo www.eni.it. Di seguito sono elencati quelli di uso più ricorrente. TERMINI FINANZIARI Cash flow per azione Rapporto tra il flusso di cassa netto da attività d’esercizio o frazione d’esercizio e il numero medio ponderato delle azioni ordinarie Eni in circolazione nell’esercizio o frazione d’esercizio, con esclusione delle azioni proprie. Leverage Misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l’indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto comprensivo degli interessi di terzi azionisti. ROACE Indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra l’utile netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all’indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. TSR (Total Shareholder Return) Misura il rendimento complessivo di un’azione, calcolato su base annua, tenuto conto sia della variazione della quotazione (rapporto tra la quotazione di inizio anno e quotazione di fine anno) sia dei dividendi distribuiti e reinvestiti nell’azione alla data di stacco cedola. Utile per azione Rapporto tra l’utile consolidato di competenza Eni dell’esercizio o frazione d’esercizio e il numero medio ponderato delle azioni ordinarie Eni in circolazione nell’esercizio o frazione d’esercizio, con esclusione delle azioni proprie. 54 ATTIVITÀ OPERATIVE Acque profonde Profondità d’acqua superiori ai 200 metri. Barile Unità di volume corrispondente a 159 litri. Un barile di greggio corrisponde a circa 0,137 tonnellate. Boe Barrel of Oil Equivalent viene usato come unità di misura unificata di petrolio e gas naturale, quest’ultimo viene convertito da metro cubo in barile di olio equivalente utilizzando il coefficiente moltiplicatore di 0,00615. Codice di rete Codice contenente regole e modalità per l’accesso, la gestione e il funzionamento della rete gasdotti. Condensati Idrocarburi leggeri prodotti con il gas che condensano allo stato liquido a temperatura e pressione normali per gli impianti produttivi di superficie. Contratti di concessione Tipologia contrattuale vigente prevalentemente nei Paesi occidentali che regola i rapporti tra Stato e compagnia petrolifera nell’attività di ricerca e produzione idrocarburi. La compagnia assegnataria di un titolo minerario assume l’esclusiva delle attività acquisendo il diritto sulle risorse rinvenute nel sottosuolo a fronte del pagamento allo Stato di royalty sulla produzione e di imposte sul reddito petrolifero. Elastomeri (o Gomme) Polimeri, naturali o sintetici, che, a differenza delle materie plastiche, se sottoposti a deformazione, una volta cessata la sollecitazione, riacquistano, entro certi limiti, la forma iniziale. Tra gli elastomeri sintetici i più importanti sono il polibutadiene (BR), le gomme stirene - butadiene (SBR), E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / G LO S S A R I O le gomme etilene - propilene (EPR), le gomme termoplastiche (TPR), le gomme nitriliche (NBR). EPC (Engineering, Procurement, Construction): contratto tipico del settore delle costruzioni terra avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, di approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di “contratto chiavi in mano” quando l’impianto è consegnato pronto per l’avviamento o avviato. EPIC (Engineering, Procurement, Installation, Commissioning): contratto tipico del settore delle costruzioni offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso (quale l’installazione di una piattaforma di produzione o di una FPSO) nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, di approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l’avvio degli impianti (commissioning). Extrarete Insieme delle attività di commercializzazione di prodotti petroliferi sul mercato nazionale finalizzate alla vendita a grossisti/rivenditori (soprattutto gasolio), a pubbliche amministrazioni e a consumatori, quali industrie, centrali termoelettriche (olio combustibile), compagnie aeree (jet fuel), trasportatori, condomini e privati. Sono escluse le vendite effettuate tramite la rete di distribuzione dei carburanti, i bunkeraggi marittimi, le vendite a società petrolifere e petrolchimiche, agli importatori e agli organismi internazionali. FPSO vessel Sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production, Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevoli dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo. GNL Gas naturale liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con il raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a 1.400 metri cubi di gas. GPL Gas di petrolio liquefatto, miscela di frazioni leggere di petrolio, gassosa a pressione atmosferica e facilmente liquefatta a temperatura ambiente attraverso una limitata compressione. NGL Idrocarburi liquidi o liquefatti recuperati dal gas naturale in apparecchiature di separazione o impianti di trattamento del gas. Fanno parte dei gas liquidi naturali, propano, normal butano e isobutano, isopentano e pentani plus, talvolta definiti come “gasolina naturale” (natural gasoline) o condensati di impianto. Offshore/Onshore Il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono. Olefine (o Alcheni) Serie di idrocarburi con particolare reattività chimica utilizzati per questo come materie prime nella sintesi di intermedi e polimeri. Over/Under lifting Gli accordi stipulati tra i partner regolano i diritti di ciascuno a ritirare pro-quota la produzione disponibile nel periodo. Il ritiro di una quantità superiore o inferiore rispetto alla quota di diritto determina una situazione momentanea di Over/Under lifting. Potenziale minerario (volumi di idrocarburi potenzialmente recuperabili) Stima di volumi di idrocarburi recuperabili ma non definibili come riserve per assenza di requisiti di commerciabilità, o perché economicamente subordinati a sviluppo di nuove tecnologie, o perché riferiti ad accumuli non ancora perforati, o dove la valutazione degli accumuli scoperti è ancora a uno stadio iniziale. Pozzi di infilling (Infittimento) Pozzi realizzati su di un’area in produzione per migliorare il recupero degli idrocarburi del giacimento e per mantenere/aumentare i livelli di produzione. Production Sharing Agreement Tipologia contrattuale vigente nei Paesi produttori dell’area non OCSE caratterizzata dall’intestazione del titolo minerario in capo alla società nazionale dello Stato concedente, alla quale viene di norma conferita l’esclusiva dell’attività di ricerca e produzione idrocarburi, con facoltà di istituire rapporti contrattuali con altre società (estere o locali). Con il contratto il Committente (la società nazionale) affida al Contrattista (la società terza) il compito di eseguire i lavori di esplorazione e produzione con l’apporto di tecnologie e mezzi finanziari. Sotto il profilo economico il contratto prevede che il rischio esplorativo sia a carico del Contrattista e che la produzione venga suddivisa in due parti: una (Cost Oil) destinata 55 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / G LO S S A R I O al recupero dei costi del Contrattista; l’altra (Profit Oil) suddivisa a titolo di profitto tra il Committente e il Contrattista secondo schemi di ripartizione variabili. Sulla base di questa configurazione di principio, la contrattualistica specifica può assumere caratteristiche diverse a seconda dei Paesi. Recupero assistito Tecniche utilizzate per aumentare o prolungare la produttività dei giacimenti. Ricerca esplorativa Ricerca di petrolio e di gas naturale che comprende analisi topografiche, studi geologici e geofisici, rilievi e analisi sismiche e perforazione di pozzi. Riserve certe Rappresentano le quantità stimate di idrocarburi che, sulla base dei dati geologici e di ingegneria di giacimento disponibili, potranno con ragionevole certezza essere commercialmente prodotte nelle condizioni tecniche, contrattuali, economiche e operative esistenti al momento considerato. Le riserve certe si distinguono in: (i) riserve certe sviluppate: quantità di idrocarburi che si stima di poter recuperare tramite pozzi, facility e metodi operativi esistenti; (ii) riserve certe non sviluppate: quantità di idrocarburi che si prevede di recuperare a seguito di nuove perforazioni, facility e metodi operativi sulla cui futura realizzazione l’impresa ha già definito un preciso programma di investimenti di sviluppo ovvero esprime una chiara volontà manageriale. Riserve possibili Sono le quantità di idrocarburi che si stima di poter recuperare con un grado di probabilità decisamente più contenuto rispetto a quello delle riserve probabili, ovvero che presentano un grado di economicità inferiore rispetto al limite stabilito. Riserve probabili Rappresentano le quantità stimate di idrocarburi che, sulla base dei dati geologici e di ingegneria di giacimento disponibili, potranno essere recuperate con ragionevole probabilità, in base alle condizioni tecniche economiche e operative esistenti nel momento considerato. Gli elementi di residua incertezza possono riguardare: (i) l’estensione o altre caratteristiche del giacimento; (ii) l’economicità valutata alle condizioni del progetto di sviluppo; (iii) l’esistenza o adeguatezza del sistema di trasporto degli idrocarburi e/o del mercato di vendita; (iv) il contesto normativo. Riserve recuperabili Rappresentano le quantità di idrocarburi riferibili alle diverse categorie di riserve (certe, probabili e possibili) senza tener conto del diverso grado di incertezza insito in ogni categoria. Ship-or-pay Clausola dei contratti di trasporto del gas naturale, in base alla quale il committente è obbligato a pagare il corrispettivo per i propri impegni di trasporto anche quando il gas non viene trasportato. 56 Stoccaggio di modulazione Finalizzato a soddisfare la modulazione dell’andamento orario, giornaliero e stagionale della domanda. Stoccaggio minerario Necessario per motivi tecnici ed economici a consentire lo svolgimento ottimale della coltivazione di giacimenti di gas naturale nel territorio italiano. Stoccaggio strategico Finalizzato a sopperire la mancanza o riduzione degli approvvigionamenti da importazioni extra UE o di crisi del sistema del gas. Sviluppo Attività di perforazione e di altro tipo a valle della ricerca esplorativa finalizzata alla produzione di petrolio e gas. Swap Nel settore del gas il termine swap si riferisce a uno scambio di forniture tra i diversi operatori, generalmente mirato a ottimizzare i costi di trasporto e i rispettivi impegni di acquisto e di fornitura. Take-or-pay Clausola dei contratti di acquisto del gas naturale, in base alla quale l’acquirente è obbligato a pagare al prezzo contrattuale, o a una frazione di questo, la quantità minima di gas prevista dal contratto, anche se non ritirata, avendo la facoltà di prelevare negli anni contrattuali successivi il gas pagato ma non ritirato per un prezzo che tiene conto della frazione di prezzo contrattuale già corrisposto. Tasso di rimpiazzo delle riserve Misura la quota di riserve prodotte sostituite da nuove riserve provate e indica la capacità dell’impresa di aggiungere nuove riserve sia attraverso un’esplorazione efficace sia attraverso linee esterne (acquisizioni). Un valore superiore al 100% indica che nell’anno sono state aggiunte più riserve di quante ne siano state prodotte. È opportuno mediare l’indice su periodi di almeno tre anni per ridurre gli effetti distorsivi dovuti all’acquisizione di asset o società (con asset upstream), alla revisione di precedenti stime, al miglioramento del fattore di recupero a alla variazione delle riserve equity – nei contratti PSA (Production Sharing Agreement) – a causa dell’andamento del prezzo dei greggi di riferimento. Upstream/Downstream Il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione di idrocarburi. Il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle della esplorazione e produzione. Vita media residua delle riserve Rapporto tra le riserve di fine anno e la produzione dell’anno. Workover Operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo che convogliano i fluidi di giacimento in superficie. Relazione semestrale consolidata di Eni SpA ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI Stato patrimoniale (milioni di euro) ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita Crediti commerciali e altri crediti Rimanenze Attività per imposte correnti Altre attività Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari Altre immobilizzazioni Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo Attività immateriali Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Altre partecipazioni Altre attività finanziarie Attività per imposte anticipate Altre attività TOTALE ATTIVITÀ PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine Debiti commerciali e altri debiti Passività per imposte correnti Altre passività Passività non correnti Passività finanziarie a lungo termine Fondi per rischi e oneri Fondi per benefici ai dipendenti Passività per imposte differite Altre passività TOTALE PASSIVITÀ PATRIMONIO NETTO Capitale e riserve di terzi azionisti Patrimonio netto di Eni: Capitale sociale, interamente versato e costituito da 4.005.358.876 azioni del valore nominale di 1 euro (stesso numero al 31 dicembre 2005) Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Utili relativi a esercizi precedenti Utile del periodo Azioni proprie Totale patrimonio netto di Eni TOTALE PATRIMONIO NETTO TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 58 (NOTA N. 1) (NOTA N. 2) (NOTA N. 3) (NOTA N. 4) (NOTA N. 5) (NOTA N. 6) (NOTA N. 7) 31.12.2005 30.06.2006 1.333 1.368 17.902 3.563 697 369 25.232 4.478 945 17.158 4.387 473 564 28.005 45.013 2.194 3.194 3.890 421 1.050 1.861 995 58.618 83.850 43.051 654 1.866 3.172 3.886 381 897 1.801 930 56.638 84.643 4.612 733 13.095 3.430 613 22.483 3.723 424 14.308 3.996 395 22.846 7.653 7.679 1.031 4.890 897 22.150 44.633 7.413 7.640 1.040 5.464 377 21.934 44.780 2.349 2.031 4.005 4.005 10.910 17.381 8.788 (4.216) 36.868 39.217 83.850 8.343 25.387 5.275 (5.178) 37.832 39.863 84.643 (NOTA N. 8) (NOTA N. 9) (NOTA N. 10) (NOTA N. 11) (NOTA N. 11) (NOTA N. 12) (NOTA N. 13) (NOTA N. 14) (NOTA N. 15) (NOTA N. 19) (NOTA N. 16) (NOTA N. 17) (NOTA N. 18) (NOTA N. 19) (NOTA N. 20) (NOTA N. 21) (NOTA N. 22) (NOTA N. 23) (NOTA N. 24) ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI Conto economico (milioni di euro) RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi TOTALE RICAVI Costi operativi Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Costo lavoro Ammortamenti e svalutazioni Utile operativo Proventi (oneri) finanziari Proventi finanziari Oneri finanziari (NOTA N. 26) Proventi (oneri) su partecipazioni Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto Altri proventi (oneri) su partecipazioni (NOTA N. 29) Utile ante imposte Imposte sul reddito Utile netto Di competenza: - Eni - terzi azionisti I semestre 2005 I semestre 2006 34.101 317 34.418 44.323 372 44.695 21.993 1.634 2.630 8.161 29.383 1.736 3.034 10.542 1.625 (1.833) (208) 2.246 (2.095) 151 364 49 413 8.366 (3.790) 4.576 380 87 467 11.160 (5.547) 5.613 4.343 233 4.576 5.275 338 5.613 1,15 1,15 1,42 1,42 (NOTA N. 27) (NOTA N. 28) (NOTA N. 30) (NOTA N. 24) Utile per azione sull’utile netto di competenza Eni (ammontari in euro per azione) Semplice Diluito (NOTA N. 31) Il conto economico del primo semestre 2005 è stato modificato a seguito dell’inserimento nell’area di consolidamento della Saipem SpA e sue controllate; le motivazioni dell’inserimento nell’area di consolidamento sono indicate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 al capitolo “Effetti derivanti dall’applicazione degli IFRS - Inclusione della Saipem nell’area di consolidamento”. 59 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto Altre riserve Utile del periodo Totale Capitale e riserve di terzi azionisti Totale patrimonio netto Acconto sul dividendo Riserva per acquisto azioni proprie Utili relativi a esercizi precedenti Riserva legale Saldi al 31 dicembre 2004 4.004 959 5.392 3.965 (687) (3.229) 14.911 7.059 32.374 3.166 35.540 Modifica dei criteri contabili (IAS 32 e 39) Saldi al 1° gennaio 2005 rettificati 4.004 959 5.392 13 3.978 (40) (687) (3.229) 14.871 7.059 (27) 32.347 12 3.178 (15) 35.525 4.343 4.343 (milioni di euro) Utile del primo semestre 2005 Proventi (oneri) imputati direttamente a patrimonio netto Variazione fair value titoli disponibili per la vendita Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall’euro Azioni proprie acquistate Capitale sociale Riserva per differenze cambio da conversione Patrimonio netto di Eni 3 3 3 Proventi (oneri) complessivi del periodo Operazioni con gli azionisti Attribuzione del dividendo di Eni SpA (0,90 euro per azione) Attribuzione del dividendo delle altre società Destinazione utile residuo 2004 Acquisto azioni proprie Azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione di dirigenti 233 3 1.234 1.234 1.234 4.343 1.234 1.237 5.580 3 14 14 247 1.248 1.251 5.827 (238) (3.384) (238) (3.384) (3.384) 1.300 2.375 (3.675) (228) (10) (10) 10 1.310 Altri movimenti di patrimonio netto Vendita a terzi di società consolidate Differenze cambio da conversione su distribuzione dividendi e altre variazioni 10 (218) 2.375 (228) (228) 10 (7.059) (3.602) 10 (238) (3.840) (40) Saldi al 30 giugno 2005 4.004 Utile del secondo semestre 2005 Proventi (oneri) imputati direttamente a patrimonio netto Variazione fair value titoli disponibili per la vendita Variazione fair value derivati cash flow hedge Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall’euro 959 5.382 5.291 143 143 (3.447) 17.389 4.343 4.445 3 16 19 19 Proventi (oneri) complessivi del periodo Operazioni con gli azionisti Acconto sul dividendo (0,45 euro per azione) Attribuzione del dividendo delle altre società Rimborso di capitale agli azionisti Acquisto azioni proprie Emissione azioni sottoscritte a fronte dei piani di stock grant Azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione di dirigenti 131 131 678 263 263 263 4.445 (1.686) (40) 274 274 34.599 4.445 (35) 239 (75) 199 3.112 37.711 226 4.671 3 16 3 16 263 282 4.727 1 1 227 264 283 4.954 (980) (1.686) (980) (1.686) (806) 1 4.576 (806) (806) 37 (2.455) 37 (980) (3.435) (1) (37) (37) 1 37 36 37 (769) (1.686) Altri movimenti di patrimonio netto Costo relativo ai piani di incentivazione dei dirigenti Differenza cambio da conversione su distribuzione dividendi e altre variazioni Saldi al 31 dicembre 2005 (NOTA N. 24) 60 4.005 5 959 5.345 5 5.351 5 941 (8) (8) (4.216) 17.381 (1.686) 8.788 (8) (3) 36.868 5 (10) (18) (10) (13) 2.349 39.217 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI segue Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto 8.788 36.868 2.349 39.217 5.275 5.275 338 5.613 (5) (5) (5) Proventi (oneri) complessivi del periodo Operazioni con gli azionisti Attribuzione del dividendo di Eni SpA (0,65 euro per azione a saldo dell’acconto 2005 di 0,45 euro per azione) (NOTA N. 24) Attribuzione del dividendo delle altre società Destinazione utile residuo 2005 Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie Acquisto azioni proprie (NOTA N. 24) Azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione di dirigenti (5) (902) (902) (902) 5.275 1.686 4.702 (2.000) 2.000 (18) 1.982 11 11 18 (960) 7 2.709 (902) (907) 4.368 (5) (26) (26) 312 (928) (933) 4.680 (220) (2.400) (220) (4.086) (2.400) (4.702) (978) Altri movimenti di patrimonio netto Vendita a terzi di società consolidate Vendita alla Saipem Projects SpA della Snamprogetti SpA Riclassifica delle riserve disponibili di Eni SpA Altre riclassifiche Costo relativo ai piani di incentivazione dei dirigenti Differenza cambio da conversione su distribuzione dividendi e altre variazioni Saldi al 30 giugno 2006 (NOTA N. 24) (1.686) Totale patrimonio netto Utile del primo semestre 2006 Proventi (oneri) imputati direttamente a patrimonio netto Variazione fair value titoli disponibili per la vendita (NOTA N. 2) Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall’euro (4.216) 17.381 Capitale e riserve di terzi azionisti 941 Totale 5.351 Utile del periodo 5.345 Acconto sul dividendo Riserva per differenze cambio da conversione 959 Utili relativi a esercizi precedenti Altre riserve 4.005 Azioni proprie acquistate Riserva per acquisto azioni proprie Saldi al 31 dicembre 2005 (NOTA N. 24) Riserva legale (milioni di euro) Capitale sociale Patrimonio netto di Eni 1.686 (978) (978) 18 (8.788) (3.360) 18 (220) (3.580) (36) 2 4.005 959 2 7.329 (5.219) (5) (5.224) 133 (2) 247 5.219 5 247 6 6 (117) (180) (117) (2) 5.297 (78) (5.178) 25.387 5.275 (297) (44) 37.832 (36) (247) 6 (127) (424) (410) (454) 2.031 39.863 61 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI Rendiconto finanziario I semestre 2005 (milioni di euro) Utile dell’esercizio Ammortamenti Svalutazioni (rivalutazioni) nette Variazioni fondi per rischi e oneri Variazione fondo benefici per i dipendenti Plusvalenze nette su cessioni di attività Dividendi Interessi attivi Interessi passivi Differenze cambio Imposte sul reddito Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio Variazioni: - rimanenze - crediti commerciali e diversi - altre attività - debiti commerciali e diversi - altre passività Flusso di cassa del risultato operativo Dividendi incassati Interessi incassati Interessi pagati Imposte sul reddito pagate Flusso di cassa netto da attività di esercizio Investimenti: - immobilizzazioni materiali - immobilizzazioni immateriali - imprese entrate nell’area di consolidamento e rami d’azienda - partecipazioni - titoli - crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di investimento e imputazione di ammortamenti all’attivo patrimoniale Flusso di cassa degli investimenti Disinvestimenti: - immobilizzazioni materiali - immobilizzazioni immateriali - imprese uscite dall’area di consolidamento e rami d’azienda - partecipazioni - titoli - crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di disinvestimento Flusso di cassa dei disinvestimenti Flusso di cassa netto da attività di investimento (*) 62 (NOTA N. 27) (NOTA N. 29) (NOTA N. 30) (NOTA N. 7) (NOTA N. 10) (NOTA N. 11) I semestre 2006 4.576 2.471 (233) 249 1 (19) (17) (101) 279 (58) 3.790 10.938 5.613 2.846 (305) 38 (4) (60) (57) (164) 298 (41) 5.547 13.711 (631) (433) 166 909 349 11.298 227 90 (309) (2.693) 8.613 (493) 1.109 (206) 748 (154) 14.715 283 157 (86) (4.401) 10.668 (2.939) (267) (48) (196) (595) (2.588) (466) (45) (12) (281) (305) (72) (4.117) (179) (3.876) 18 4 101 150 202 741 (19) 1.197 (2.920) 70 5 5 7 606 728 (23) 1.398 (2.478) ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI I semestre 2005 (milioni di euro) Assunzione di debiti finanziari a lungo Rimborsi di debiti finanziari a lungo Incremento (decremento) di debiti finanziari a breve Apporti netti di capitale proprio da/a terzi Acquisizioni nette di quote di imprese consolidate Dividendi distribuiti a terzi Acquisto netto di azioni proprie Flusso di cassa netto da attività di finanziamento Effetto della variazione dell’area di consolidamento Effetto delle differenze di cambio Flusso di cassa netto del periodo Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio del periodo Disponibilità liquide ed equivalenti a fine del periodo (NOTA N. 1) (NOTA N. 1) I semestre 2006 659 (873) (1.364) (1.578) 29 (18) (3.622) (218) (5.407) (19) 59 326 1.003 1.329 2.603 (2.825) (921) (1.143) (181) (2.620) (960) (4.904) (1) (140) 3.145 1.333 4.478 (*) Il “flusso di cassa netto da attività di investimento” comprende alcuni investimenti che, avuto riguardo alla loro natura (investimenti temporanei di disponibilità o finalizzati all’ottimizzazione della gestione finanziaria) sono considerati in detrazione dei debiti finanziari ai fini della determinazione dell’indebitamento finanziario netto, così come indicato nelle “Informazioni sulla gestione - Commento ai risultati economico-finanziari”. Il flusso di cassa di questi investimenti è il seguente: (milioni di euro) I semestre 2005 I semestre 2006 Investimenti finanziari: - titoli - crediti finanziari (4) (12) (16) (16) (16) - titoli 66 428 - crediti finanziari 35 54 101 482 85 466 Disinvestimenti finanziari: Flusso di cassa netto degli investimenti/disinvestimenti relativi all’attività finanziaria 63 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / SCHEMI INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI (milioni di euro) Analisi degli investimenti in imprese entrate nell’area di consolidamento e in rami d’azienda Attività a lungo Attività a breve Disponibilità finanziarie nette Passività a lungo e a breve Effetto netto degli investimenti Trasferimento di partecipazioni non consolidate Totale prezzo di acquisto a dedurre: Disponibilità liquide ed equivalenti Flusso di cassa degli investimenti Analisi dei disinvestimenti di imprese uscite dall’area di consolidamento e rami d’azienda Attività a lungo Attività a breve Indebitamento finanziario netto Passività a lungo e a breve Effetto netto dei disinvestimenti Plusvalenza per disinvestimenti Interessenza di terzi Totale prezzo di vendita a dedurre: Disponibilità liquide ed equivalenti Flusso di cassa dei disinvestimenti I semestre 2005 I semestre 2006 129 68 53 (92) 158 (60) 98 (53) 45 158 89 (11) (89) 9 (1) (4) 147 7 (43) 111 4 1 5 (10) 101 5 Operazioni che non hanno comportato flussi di cassa Acquisizione di partecipazioni con conferimento di rami d’azienda: (milioni di euro) Analisi dei conferimenti dei rami d'azienda Attività a lungo Attività a breve Indebitamento finanziario netto Passività a lungo e a breve Effetto netto dei conferimenti Interessenza di terzi Plusvalenza da conferimento Acquisizione di partecipazioni 64 I semestre 2005 17 17 17 I semestre 2006 213 23 (44) (53) 139 (36) 18 121 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I R E DA Z I O N E - P R I N C I P I D I C O N S O L I DA M E N TO Criteri di redazione La relazione semestrale consolidata è redatta secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito “IFRS” o “principi contabili internazionali”) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 20021. Con riferimento alle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi sono adottati i criteri applicati a livello internazionale con particolare riferimento alla determinazione degli ammortamenti con il metodo dell’unità di prodotto e alla rilevazione dei Production Sharing Agreement e dei contratti di buy-back. La relazione semestrale consolidata è redatta applicando il metodo del costo storico con l’eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. La relazione semestrale consolidata comprende il bilancio di Eni SpA e delle imprese italiane ed estere sulle quali Eni ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e di ottenerne i benefici relativi. Sono escluse dall’area di consolidamento le imprese non significative e le imprese il cui consolidamento non produce effetti significativi. Si presumono non significative le imprese che non superano due dei seguenti parametri: (i) totale attivo o indebitamento finanziario lordo: 3.125 mila euro; (ii) totale ricavi: 6.250 mila euro; (iii) numero medio dei dipendenti: 50 unità. Le imprese il cui consolidamento non produce effetti significativi riguardano, generalmente, le imprese che svolgono il ruolo di operatore unico nella gestione di contratti petroliferi per conto delle società partecipanti all’iniziativa mineraria; la loro attività è finanziata pro-quota, sulla base di budget approvati, dalle società partecipanti al contratto petrolifero cui sono periodicamente presentati i rendiconti degli esborsi e degli incassi derivanti dalla gestione del contratto. I costi e i ricavi, nonché i dati operativi (produzioni, riserve, etc.) dell’iniziativa mineraria sono perciò rilevati pro-quota nel bilancio delle società partecipanti a cui fanno carico inoltre le obbligazioni derivanti dall’iniziativa mineraria. Gli effetti delle esclusioni non assumono rilevanza2. Le imprese controllate escluse dall’area di consolidamento, le imprese controllate congiuntamente con altri soci, le imprese collegate e le altre partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati al punto “Attività finanziarie”. Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le imprese collegate nonché le partecipazioni rilevanti a norma dell’articolo 126 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni sono distintamente indicate nell’allegato “Imprese e partecipazioni rilevanti di Eni SpA al 30 giugno 2006” che fa parte integrante delle presenti note. Nello stesso allegato è riportata anche la variazione dell’area di consolidamento verificatasi nel periodo. La relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2006 è sottoposta a revisione contabile limitata da parte della PricewaterhouseCoopers SpA. La revisione contabile limitata comporta un’estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione. I valori delle voci di bilancio, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro. Principi di consolidamento Partecipazioni in imprese incluse nell’area di consolidamento Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell’integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate. Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L’eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell’attivo “Avviamento”; se negativa, è imputata a conto economico. Gli utili o le perdite derivanti dalla cessione a terzi di quote di partecipazioni in imprese consolidate sono imputati a conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto ceduta. Le quote del patrimonio netto e dell’utile di competenza dei soci di minoranza sono iscritte in apposite voci del bilancio; la quota di patrimonio netto dei soci di minoranza è determinata sulla base dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l’eventuale avviamento a essi attribuibile. (1) La relazione semestrale è redatta secondo le disposizioni dello IAS 34 “Bilanci intermedi”; gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nel bilancio annuale. (2) Secondo le disposizioni del Framework dei principi contabili internazionali “l’informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio”. 65 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / P R I N C I P I D I C O N S O L I DA M E N TO - C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E Operazioni infragruppo Gli utili derivanti da operazioni tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati così come i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché si considerano rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Conversione dei bilanci in moneta diversa dall’euro I bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro sono convertiti in euro applicando alle voci dell’attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura del periodo, alle voci del patrimonio netto i cambi storici e alle voci del conto economico i cambi medi del periodo (fonte: Ufficio Italiano Cambi). Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro, derivanti dall’applicazione di cambi diversi per le attività e passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono imputate alla voce del patrimonio netto “Altre riserve” per la parte di competenza del Gruppo e alla voce “Capitale e riserve di terzi azionisti” per la parte di competenza di terzi. La riserva per differenza di cambio è imputata a conto economico all’atto della cessione della partecipazione o del rimborso del capitale investito. I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella moneta funzionale. Criteri di valutazione I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione della relazione semestrale consolidata sono indicati nei punti seguenti. Attività correnti Le attività finanziarie destinate alla negoziazione e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico “Proventi (oneri) finanziari” e alla voce di patrimonio netto “Altre riserve”; in quest’ultima fattispecie, le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all’atto della svalutazione o del realizzo. Il fair value degli strumenti finanziari è stimato sulla base delle quotazioni di mercato ovvero, in loro assenza, sulla base di adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato nonché, ove possibile, tenendo conto dei prezzi rilevati in transazioni recenti su strumenti finanziari similari. Quando l’acquisto o la vendita di attività finanziarie prevede il regolamento dell’operazione e la consegna dell’attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati), l’operazione è rilevata alla data del regolamento. I crediti sono iscritti al costo ammortizzato (v. punto successivo “Attività finanziarie”). Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall’attivo patrimoniale quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà. Le rimanenze, esclusi i lavori in corso su ordinazione e incluse le scorte d’obbligo, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze di idrocarburi (greggio, condensati e gas naturale) e di prodotti petroliferi è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato su base trimestrale; quello dei prodotti chimici è determinato applicando il costo medio ponderato su base annuale. I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte restante è iscritta nelle passività. Le perdite derivanti dalla chiusura delle commesse sono rilevate interamente nel periodo in cui sono previste. I lavori in corso su ordinazione non fatturati i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta diversa dall’euro sono convertiti in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo con effetti sul conto economico. Gli strumenti di copertura sono indicati al punto “Strumenti derivati”. 66 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E Attività non correnti Attività materiali3 Le attività materiali, ivi inclusi gli investimenti immobiliari, sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all’uso. Quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all’uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati, nel periodo necessario a rendere il bene pronto all’uso, qualora l’investimento non fosse stato fatto. In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione sono indicati al punto “Fondi per rischi e oneri”4. Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche. I beni assunti in leasing finanziario sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del locatore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l’ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l’attività sarà utilizzata dall’impresa. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla cessione che sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il loro fair value al netto degli oneri di dismissione. I beni gratuitamente devolvibili sono ammortizzati nel periodo di durata della concessione o della vita utile del bene se minore. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono imputati all’attivo patrimoniale. I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie sono imputate a conto economico nel periodo in cui sono sostenute. Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l’ammontare che l’impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene. Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall’esterno. L’attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nei settori di attività in cui opera l’impresa. La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. (3) I criteri relativi alla rilevazione e valutazione delle attività minerarie sono indicati al punto “Attività minerarie”. (4) Queste passività riguardano essenzialmente il settore Exploration & Production; tenuto conto dell’indeterminatezza del momento temporale di abbandono degli asset, che impedisce di stimare i relativi costi attualizzati di abbandono, i costi di smantellamento e ripristino siti relativi alle attività materiali dei settori Refining & Marketing, Gas & Power e Petrolchimica sono rilevati quando è determinabile la data dell’effettivo sostenimento dell’onere e l’ammontare dell’obbligazione può essere attendibilmente stimato. Al riguardo Eni valuta periodicamente le condizioni di svolgimento dell’attività al fine di verificare il sopraggiungere di cambiamenti, circostanze o eventi che possano comportare la necessità di rilevare costi di smantellamento e ripristino siti relativi alle attività materiali dei settori Refining & Marketing, Gas & Power e Petrolchimica. 67 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E Attività immateriali Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l’avviamento quando acquisito a titolo oneroso. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l’attività immateriale acquisita dall’avviamento; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l’attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo dell’impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall’attività e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Non è ammesso effettuare rivalutazioni, neanche in applicazione di leggi specifiche. Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall’impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata adottando i criteri indicati al punto “Attività materiali”. L’avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento all’avviamento, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell’investimento che include l’avviamento stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo dell’avviamento a essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all’avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all’avviamento è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni dell’avviamento non sono oggetto di ripristino di valore. L’avviamento negativo è imputato a conto economico. I costi relativi all’attività di sviluppo tecnologico sono imputati all’attivo patrimoniale quando: (i) il costo attribuibile all’attività immateriale è attendibilmente determinabile; (ii) vi è l’intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l’attività disponibile all’uso o alla vendita; (iii) è dimostrabile che l’attività è in grado di produrre benefici economici futuri. Attività mineraria5 ACQUISIZIONE DI TITOLI MINERARI I costi sostenuti per l’acquisizione di titoli minerari sono rilevati in relazione alle attività acquisite (potenziale esplorativo, riserve probabili, riserve possibili, riserve certe). Quando l’acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse attività acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi. I costi del potenziale esplorativo, rappresentati dai costi di acquisizione dei permessi di ricerca o di estensione dei permessi esistenti (bonus di firma), sono imputati alla voce “Attività immateriali” e ammortizzati a quote costanti nel periodo di esplorazione previsto in contratto. Se l’esplorazione è abbandonata, il costo residuo è imputato a conto economico. I costi di acquisizione delle riserve certe, delle riserve probabili e delle riserve possibili sono rilevati all’attivo patrimoniale. I costi delle riserve certe sono ammortizzati secondo il metodo dell’unità di prodotto (UOP), come indicato al successivo punto “Sviluppo”, considerando sia le riserve sviluppate, sia quelle non sviluppate. I costi delle riserve probabili e delle riserve possibili sono sospesi in attesa dell’esito delle attività di esplorazione; in caso di esito negativo, sono imputati a conto economico. ESPLORAZIONE I costi sostenuti per accertare l’esistenza di un nuovo giacimento, sia prima dell’acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezioni delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, etc.), sono imputati all’attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento, e ammortizzati interamente nel periodo in cui sono sostenuti. SVILUPPO I costi di sviluppo sostenuti per l’accertamento di riserve certe e la costruzione e l’installazione degli impianti necessari all’estrazione, trattamento, raccolta e stoccaggio di idrocarburi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati, prevalentemente, con il metodo UOP perché la loro vita utile è strettamente correlata alle disponibilità di riserve di idrocarburi economicamente sfrutta- (5) I principi contabili internazionali non stabiliscono criteri specifici di rilevazione e valutazione delle attività minerarie. Eni ha mantenuto i criteri di rilevazione e valutazione delle attività di esplorazione e valutazione delle risorse minerarie adottati precedentemente all’introduzione degli IFRS, come consentito dall’IFRS 6 “Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie”. 68 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E bili. Con tale metodo, i costi residui sono ammortizzati applicando l’aliquota ottenuta dal rapporto tra i volumi estratti nel periodo e le riserve certe sviluppate esistenti alla fine del periodo, incrementate dei volumi estratti nel periodo stesso. Il metodo è applicato con riferimento al più piccolo insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve certe sviluppate. I costi relativi ai pozzi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico come minusvalenze da radiazione. Le svalutazioni e le rivalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali. PRODUZIONE I costi relativi all’attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. PRODUCTION SHARING AGREEMENT E CONTRATTI DI BUY-BACK I ricavi e le riserve relative ai Production Sharing Agreement e ai contratti di buy-back sono determinati sulla base delle clausole contrattuali relative al rimborso dei costi sostenuti per le attività di esplorazione, sviluppo e operative (cost oil) e alla quota di spettanza delle produzioni realizzate (profit oil). CHIUSURA E ABBANDONO DEI POZZI I costi che si presume di sostenere al termine dell’attività di produzione per l’abbandono dell’area, lo smantellamento, la rimozione delle strutture e il ripristino del sito sono rilevati all’attivo patrimoniale secondo i criteri indicati al punto “Attività materiali” e ammortizzati con il metodo UOP. Contributi I contributi in conto capitale sono rilevati quando si sono realizzate le condizioni per la loro concessione e sono imputati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono. I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico. Attività finanziarie PARTECIPAZIONI Le partecipazioni in imprese controllate escluse dall’area di consolidamento, in imprese controllate congiuntamente e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall’area di consolidamento e quelle a controllo congiunto e collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell’effetto a conto economico alla voce “Altri proventi/oneri su partecipazioni”. Le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla voce di patrimonio netto “Altre riserve”; la riserva è imputata a conto economico all’atto della svalutazione o del realizzo. Quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi della quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato); le eventuali svalutazioni sono determinate applicando i criteri indicati al punto “Attività materiali”. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. 69 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E Passività finanziarie I debiti sono rilevati con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente “Attività finanziarie”). Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione al tasso medio del debito dell’impresa; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. Quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce; l’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento. I costi che l’impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nel periodo in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti), in contropartita all’attività a cui si riferisce. Nelle note alla relazione semestrale consolidata sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso. Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in “programmi a contributi definiti” e “programmi a benefici definiti”. Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un’entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. La passività relativa ai programmi a benefici definiti6, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza di periodo coerentemente al periodo lavorativo necessario all’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono rilevati pro quota a conto economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al programma, se e nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggiore valore tra il 10% del valore attuale della passività relativa al programma e il 10% del fair value delle attività al suo servizio (cd. metodo del corridoio). Azioni proprie Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il corrispettivo derivante dalle eventuali vendite successive è rilevato a incremento del patrimonio netto. Ricavi e costi I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione. Relativamente ai prodotti venduti più rilevanti di Eni, il momento del riconoscimento dei ricavi coincide: - per i greggi, generalmente con la spedizione; - per il gas naturale, con la consegna al cliente; (6) Considerate le incertezze relative al momento in cui verrà erogato, il trattamento di fine rapporto è assimilato a un programma a benefici definiti. 70 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E - per i prodotti petroliferi venduti sul mercato rete, con la consegna alle stazioni di servizio; per le altre vendite, generalmente con la spedizione; - per i prodotti chimici e per gli altri prodotti venduti, generalmente con la spedizione. I ricavi sono riconosciuti al momento della spedizione quando a quella data i rischi di perdita sono trasferiti all’acquirente. I ricavi derivanti dalla vendita del greggio e del gas naturale prodotti in campi dove Eni detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method); i ricavi e i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi correnti alla chiusura del periodo. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull’ammontare e sull’esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. I corrispettivi maturati nel periodo relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell’ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims), derivanti ad esempio da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell’ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Le permute di beni o servizi di natura e valore simile, in quanto non rappresentative di operazioni di vendita, non determinano la rilevazione di ricavi e costi. I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nel periodo o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi. I costi relativi alle quote di emissione, determinati sulla base della media dei prezzi esistenti sulle principali borse europee alla chiusura del periodo, sono rilevati limitatamente alla quota di emissioni di anidride carbonica eccedente le quote assegnate; i proventi relativi alle quote di emissione sono rilevati all’atto del realizzo attraverso la cessione. I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto. I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock grant e stock option assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dipendente alla data di assunzione dell’impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza del periodo è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l’incentivazione (cd. vesting period)7. Il fair value delle stock grant è rappresentato dal valore corrente dell’azione alla data di assunzione dell’impegno, ridotto del valore attuale dei dividendi attesi nel vesting period. Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell’opzione determinato applicando il modello Black-Scholes che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell’azione, della volatilità attesa e del tasso d’interesse privo di rischio. Il fair value delle stock grant e delle stock option è rilevato con contropartita alla voce “Altre riserve”. I costi volti all’acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico che non soddisfano le condizioni per la loro rilevazione all’attivo patrimoniale sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nel periodo di sostenimento. Differenze cambio I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l’operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con imputazione dell’effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al valore recuperabile o di realizzo è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore. Dividendi I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell’assemblea, salvo quando non sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola. (7) Per le stock grant, periodo intercorrente tra la data di assunzione dell’impegno e la data in cui le azioni sono assegnate; per le stock option, periodo intercorrente tra la data di assunzione dell’impegno e la data in cui l’opzione può essere esercitata. 71 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / C R I T E R I D I VA LU TA Z I O N E - M O D I F I C A D E I C R I T E R I C O N TA B I L I - U T I L I Z Z O D I S T I M E C O N TA B I L I Imposte sul reddito Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce “Passività per imposte correnti”. I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo e le aliquote stimate su base annua. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce “Attività per imposte anticipate”; se passivo, alla voce “Passività per imposte differite”. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch’esse imputate al patrimonio netto. Strumenti derivati Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value stimato secondo i criteri indicati al punto “Attività correnti”. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall’operazione coperta. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. Modifica dei criteri contabili A partire dall’esercizio 2006 sono state applicate: (i) le disposizioni dell’IFRIC 4 “Determinare se un accordo contiene un leasing” relative ai criteri da adottare al fine di individuare se un accordo, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing, prevede il trasferimento di un diritto a utilizzare un’attività in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti; (ii) le modifiche allo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” relative: (a) alla possibilità di qualificare quale oggetto di copertura di operazioni cash flow hedge sul rischio di cambio, transazioni infragruppo previste e altamente probabili a condizione che dette transazioni siano denominate in una valuta funzionale differente rispetto a quella dell’entità che ha posto in essere l’operazione e che l’esposizione al rischio di cambio determini effetti sul conto economico consolidato; (b) ai criteri di rilevazione e valutazione delle garanzie finanziarie che sono rilevate al momento della loro emissione come passività al valore di mercato e successivamente valutate, in funzione del rischio di escussione, al maggiore tra la migliore stima dell’onere da sostenere per adempiere all’obbligazione e l’ammontare inizialmente rilevato ridotto dei premi incassati; (iii) le disposizioni dell’IFRIC 5 “Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali” relative ai criteri di rilevazione e valutazione delle partecipazioni a fondi costituiti al fine di finanziare le operazioni di smantellamento che presentano le seguenti caratteristiche: (a) le attività del fondo sono possedute e gestite da un’entità legale separata dall’impresa; (b) l’impresa partecipante al fondo ha un diritto limitato di accesso alle attività del fondo. Il partecipante rileva separatamente la propria obbligazione a pagare i costi di smantellamento e la propria interessenza al fondo. Nel caso in cui l’interessenza nel fondo sia tale da consentire di esercitare il controllo, un’influenza notevole o il controllo congiunto del fondo, l’interessenza nel fondo è rilevata, rispettivamente, come una partecipazione controllata, collegata o una joint venture. L’applicazione dei principi indicati non ha prodotto effetti significativi. 72 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / U T I L I Z Z O D I S T I M E C O N TA B I L I Utilizzo di stime contabili L’applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relativi a tematiche per loro natura incerta. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi. Attività mineraria La valutazione delle riserve di petrolio e di gas naturale si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà. Le riserve certe rappresentano le quantità stimate di idrocarburi che, sulla base dei dati geologici e di ingegneria, potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe, l’accuratezza della stima delle riserve dipende dalla qualità delle informazioni disponibili e dall’interpretazione e dal giudizio che di queste dà la Direzione aziendale. Le riserve di un giacimento sono classificate come certe solo quando siano stati verificati tutti i criteri per l’attribuzione della qualifica di riserve certe, compresa la sanction del progetto che si ha quando viene presa la final investment decision. Inizialmente tutte le riserve classificate come certe sono categorizzate come riserve certe non sviluppate. Il successivo passaggio da riserve certe non sviluppate a sviluppate avviene in conseguenza dell’attività di sviluppo, normalmente in corrispondenza del first oil. Nei principali progetti di sviluppo trascorrono tipicamente da uno a quattro anni tra il booking iniziale delle riserve e l’avvio della produzione. La produzione di petrolio e di gas naturale effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o in diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi del petrolio e del gas naturale possono avere un effetto sui volumi delle riserve certe rispetto alla stima iniziale e, nel caso di Production Sharing Agreement e contratti di buy-back sulle produzioni e sulle riserve di spettanza. Conseguentemente, la stima delle riserve potrebbe differire in misura significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle svalutazioni. I tassi di ammortamento delle attività petrolifere in base al metodo UOP sono calcolati come rapporto tra la quantità di idrocarburi estratti nel periodo e le riserve certe sviluppate a fine periodo aumentate dei volumi estratti nel periodo stesso. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività petrolifere che rappresentano un elemento fondamentale per determinare l’ammontare dell’eventuale svalutazione. Quanto maggiore è la consistenza delle riserve, tanto minore è la probabilità che le attività siano oggetto di svalutazione. Svalutazioni Le attività materiali e immateriali sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. In particolare gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato e, per gli asset minerari, significative revisioni in negativo delle stime delle riserve certe. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l’andamento futuro dei prezzi, l’impatto dell’inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell’offerta su scala globale o regionale. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo dell’attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata. 73 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / U T I L I Z Z O D I S T I M E C O N TA B I L I Nel caso delle attività minerarie, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate, nonché, tra l’altro, dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative a una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l’offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo. L’avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento all’avviamento, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) al quale l’avviamento può essere attribuito su base ragionevole e coerente; tale aggregato rappresenta la base sulla quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell’investimento. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo dell’avviamento ad essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all’avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all’avviamento è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit. Smantellamento e ripristino siti Gli obblighi relativi allo smantellamento delle attività materiali e di ripristino ambientale dei terreni o del fondo marino al termine dell’attività di produzione comportano la rilevazione di passività significative. La stima dei costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso e richiede l’apprezzamento e il giudizio della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenersi a distanza di molti anni per l’adempimento di obblighi di smantellamento e di ripristino, spesso non compiutamente definiti da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali. Inoltre, questi obblighi risentono del costante aggiornamento delle tecniche e dei costi di smantellamento e di ripristino, nonché della continua evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e di tutela ambientale. La criticità delle stime contabili degli oneri di smantellamento e di ripristino dipende anche dalla tecnica di contabilizzazione di queste passività il cui valore attuale è inizialmente imputato all’attivo patrimoniale insieme al costo dell’attività a cui ineriscono in contropartita al fondo rischi. Successivamente il valore del fondo rischi è incrementato per riflettere il trascorrere del tempo e le eventuali variazioni di stima a seguito di modifiche dei flussi di cassa attesi, della tempistica della loro realizzazione nonché dei tassi di attualizzazione adottati. La determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare sia nella valutazione iniziale dell’onere sia nelle valutazioni successive è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale. Business combination La rilevazione delle operazioni di business combination implica l’attribuzione alle attività e passività dell’impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l’attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta ad avviamento, se negativa è imputata a conto economico. Nel processo di attribuzione la Direzione aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne. Passività ambientali Come le altre società del settore, Eni è soggetta a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell’ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, ivi incluse le leggi che attuano convenzioni e protocolli internazionali relativi alle attività nel campo degli idrocarburi, ai prodotti e alle altre attività svolte. I relativi costi sono accantonati quando è probabile l’esistenza di una passività onerosa e l’ammontare può essere stimato attendibilmente. Sebbene Eni attualmente non ritenga che vi saranno effetti negativi particolarmente rilevanti sul bilancio consolidato dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale – anche tenuto conto degli interventi già effettuati, delle polizze assicurative stipulate e dei fondi rischi accantonati – tuttavia non può essere escluso con certezza che Eni possa incorrere in ulteriori costi o responsabilità anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenuto conto tra l’altro dei seguenti aspetti: (i) la possibilità che emergano nuove contaminazioni; (ii) i risultati delle caratterizzazioni in corso e da eseguire e gli altri possibili effetti derivanti dall’applicazione del decreto del Ministro dell’ambiente n. 471/1999; (iii) gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell’ambiente; (iv) gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale; (v) la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi. 74 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / U T I L I Z Z O D I S T I M E C O N TA B I L I Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro I benefici successivi al rapporto di lavoro derivanti dai programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, i ritorni attesi sulle attività a servizio dei piani, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l’età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte. Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione dei benefici successivi al rapporto di lavoro sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l’obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari di elevata qualità (titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l’andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflattiva di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell’andamento di variabili quali la mortalità, il turnover, le invalidità e altro relative alla popolazione degli aventi diritto; (v) il ritorno delle attività a servizio dei piani è determinato sulla base della media ponderata dei rendimenti futuri attesi differenziati per classi di investimento (reddito fisso, equity, monetario). Differenze tra i costi sostenuti e quelli attesi e tra i ritorni effettivi e quelli attesi sulle attività a servizio del piano si verificano normalmente e sono definite utili o perdite attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono rilevate pro quota a conto economico per la rimanente vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al programma, se e nei limiti in cui il loro valore netto non rilevato al termine dell’esercizio precedente eccede il maggiore valore tra il 10% del valore attuale della passività relativa al programma e il 10% del fair value delle attività al suo servizio (cd. metodo del corridoio). Fondi Oltre a rilevare le passività ambientali e gli obblighi di rimozione delle attività materiali e di ripristino dei siti, Eni effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai benefici per i dipendenti e ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale. Riconoscimento dei ricavi nel settore Ingegneria e Costruzioni I ricavi del business Ingegneria e Costruzioni sono riconosciuti sulla base dei corrispettivi pattuiti in proporzione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). La stima del margine di commessa atteso (future gross profit) identificato come differenza tra i ricavi previsti dal contratto e i costi direttamente imputabili alla commessa è un processo complesso di valutazione che include l’identificazione dei diversi rischi inerenti le attività previste nelle diverse aree geografiche di operatività, le condizioni di mercato e ogni altro elemento utile per quantificare con sufficiente precisione i futuri costi e i tempi attesi per il completamento del progetto. Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell’ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims), derivanti ad esempio da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell’ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. 75 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Note alla relazione semestrale consolidata Attività correnti 1 Disponibilità liquide ed equivalenti Le disponibilità liquide ed equivalenti di 4.478 milioni di euro (1.333 milioni di euro al 31 dicembre 2005) comprendono attività finanziarie esigibili entro 90 giorni per 226 milioni di euro (122 milioni di euro al 31 dicembre 2005) costituiti da depositi presso istituti finanziari con vincolo di preavviso superiore alle 48 ore e titoli disponibili per la vendita con scadenza entro 90 giorni. L’incremento di 3.145 milioni di euro è riferito principalmente all’impresa finanziaria Eni Coordination Center SA (2.915 milioni di euro). 2 Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita Le altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita di 945 milioni di euro (1.368 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Titoli strumentali all’attività operativa: - titoli quotati emessi dallo Stato italiano - titoli quotati emessi da Istituti finanziari italiani ed esteri - altri titoli non quotati Titoli non strumentali all’attività operativa: - titoli quotati emessi dallo Stato italiano - titoli quotati emessi da Istituti finanziari italiani ed esteri - altri titoli non quotati 31.12.2005 30.06.2006 361 92 12 465 338 212 3 553 727 151 25 903 1.368 359 22 11 392 945 I titoli di 945 milioni di euro (1.368 milioni di euro al 31 dicembre 2005) sono disponibili per la vendita. Il decremento di 423 milioni di euro è riferito principalmente alle alienazioni effettuate dall’impresa finanziaria Enifin SpA (303 milioni di euro) e alla vendita della Sofidsim SpA (90 milioni di euro). Al 31 dicembre 2005 e al 30 giugno 2006 Eni non deteneva attività finanziarie negoziabili. La valutazione al fair value ha comportato il decremento dei titoli di 7 milioni di euro (un incremento di 8 milioni di euro al 31 dicembre 2005) in contropartita al patrimonio netto per 5 milioni di euro e alle passività per imposte differite per 2 milioni di euro (rispettivamente 6 e 2 milioni di euro al 31 dicembre 2005). I titoli strumentali all’attività operativa di 553 milioni di euro (465 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano titoli a copertura delle riserve tecniche della Padana Assicurazioni SpA per 550 milioni di euro (453 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 76 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 3 Crediti commerciali e altri crediti I crediti commerciali e gli altri crediti di 17.158 milioni di euro (17.902 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) 31.12.2005 30.06.2006 14.101 13.359 480 12 492 212 25 237 60 3.249 3.309 17.902 76 3.486 3.562 17.158 Crediti commerciali Crediti finanziari: - strumentali all’attività operativa - non strumentali all’attività operativa Altri crediti: - attività di disinvestimento - altri 46 46 Utilizzi (8) (7) (15) Valore al 30.06.2006 643 248 891 Altre variazioni Crediti commerciali Altri crediti Accantonamenti (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 839 milioni di euro (891 milioni di euro al 31 dicembre 2005): (49) (34) (83) 632 207 839 I crediti commerciali di 13.359 milioni di euro diminuiscono di 742 milioni di euro. Hanno contribuito al decremento le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro per 180 milioni di euro. I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per lavori in corso su ordinazione per 86 milioni di euro (101 milioni di euro al 31 dicembre 2005). I crediti finanziari strumentali all’attività operativa di 212 milioni di euro (480 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano crediti concessi, principalmente, a società controllate non consolidate, controllate congiunte e collegate. Il decremento di 268 milioni di euro è riferito principalmente al rimborso del finanziamento concesso alla Trans Austria Gasleitung GmbH (333 milioni di euro). Gli altri crediti di 3.562 milioni di euro (3.309 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Crediti verso: - partner in joint venture per attività di esplorazione e produzione - compagnie di assicurazione - amministrazioni pubbliche non finanziarie Crediti per operazioni di factoring Acconti per servizi Altri crediti 31.12.2005 30.06.2006 1.123 539 228 1.890 324 259 836 3.309 1.241 398 244 1.883 241 267 1.171 3.562 77 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I crediti per operazioni di factoring di 241 milioni di euro (324 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano la Serfactoring SpA e sono riferiti essenzialmente ad anticipazioni date a fronte di operazioni pro-solvendo e a crediti per operazioni pro-soluto. I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 33. 4 Rimanenze (milioni di euro) Greggio, gas naturale e prodotti petroliferi Prodotti chimici 210 217 59 18 Materie prime, sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Lavori in corso su ordinazione Prodotti finiti e merci Acconti Lavori in corso su ordinazione 30.06.2006 31.12.2005 Le rimanenze di 4.387 milioni di euro (3.563 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: Altre Totale Greggio, gas naturale e prodotti petroliferi Prodotti chimici 645 1.072 647 217 1 78 418 1.814 181 3.563 51 20 418 1.222 1.491 572 807 20 181 599 666 Lavori in corso su ordinazione Altre Totale 668 1.532 1 72 484 2.063 236 4.387 484 1.481 2.179 556 26 2 697 234 718 793 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Valore al 30.06.2006 (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione di 87 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2005): 93 3 (64) 55 87 I lavori in corso su ordinazione di 484 milioni di euro (418 milioni di euro al 31 dicembre 2005) sono al netto degli acconti ricevuti dai committenti di 5.713 milioni di euro (5.180 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 5 Attività per imposte correnti Le attività per imposte correnti di 473 milioni di euro (697 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Amministrazione finanziaria italiana Amministrazioni finanziarie estere 31.12.2005 30.06.2006 422 275 697 265 208 473 Le attività per imposte correnti di 473 milioni di euro (697 milioni di euro al 31 dicembre 2005) comprendono crediti Iva per 256 milioni di euro (406 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e crediti per accise, imposte di consumo sul gas metano e oneri doganali per 41 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 78 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 6 Altre attività Le altre attività di 564 milioni di euro (369 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Fair value su contratti derivati non di copertura Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge Altre attività 31.12.2005 30.06.2006 117 32 220 369 309 30 225 564 (milioni di euro) Contratti su valute Interest currency swap Currency swap Altri Contratti su tassi d’interesse Interest rate swap Contratti su merci Over the counter Altri 30.06.2006 31.12.2005 Il fair value su contratti derivati non di copertura di 309 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizza come segue: Fair value Impegni Fair value Impegni 58 15 73 1.277 2.378 26 3.681 105 90 2 197 1.077 3.894 70 5.041 14 14 1.281 1.281 65 65 2.833 2.833 21 9 30 117 394 11 405 5.367 30 17 47 309 173 254 427 8.301 Gli impegni per contratti derivati di copertura cash flow hedge ammontano a 94 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e riguardano contratti di copertura relativi ad acquisti di energia elettrica per 86 milioni di euro (171 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Le altre attività di 225 milioni di euro (220 milioni di euro al 31 dicembre 2005) comprendono ratei e risconti attivi per premi assicurativi di 30 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2005), per prestazioni di servizio anticipate di 29 milioni di euro (49 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e per affitti e canoni di 20 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 79 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Attività non correnti 7 Immobili, impianti e macchinari Terreni Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti 421 48 373 3.152 1.699 1.453 77.806 41.238 36.568 1.623 1.251 372 1.182 864 318 6.526 597 5.929 90.710 45.697 45.013 13 17 (37) 1.076 (2.184) 48 (79) 18 (46) 1.416 2.588 (2.346) (5) (10) (132) (1.080) (4) (3) (6) (243) (141) (1.342) Valore lordo al 30.06.2006 Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2006 Valore netto al 30.06.2006 Altre variazioni Differenze cambio da conversione Svalutazioni Ammortamenti Investimenti Valore netto al 31.12.2005 (milioni di euro) Valore lordo al 31.12.2005 Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2005 Gli immobili, impianti e macchinari di 43.051 milioni di euro (45.013 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: 27 413 456 43 (11) 1.407 3.113 1.706 186 34.434 76.361 41.927 (3) 331 1.637 1.306 (32) 252 1.292 1.040 (888) 6.214 6.670 456 (721) 43.051 89.529 46.478 Gli investimenti di 2.588 milioni di euro (2.939 milioni di euro nel primo semestre 2005) sono riferiti essenzialmente ai settori Exploration & Production per 1.721 milioni di euro (2.015 milioni di euro nel primo semestre 2005), Gas & Power per 354 milioni di euro (495 milioni di euro nel primo semestre 2005), Refining & Marketing per 227 milioni di euro (212 milioni di euro nel primo semestre 2005) e Ingegneria e Costruzioni per 223 milioni di euro (131 milioni di euro nel primo semestre 2005) e comprendono oneri finanziari per 47 milioni di euro (89 milioni di euro nel primo semestre 2005) riferiti essenzialmente ai settori Exploration & Production per 31 milioni di euro (60 milioni di euro nel primo semestre 2005), Gas & Power per 12 milioni di euro (14 milioni di euro nel primo semestre 2005) e Refining & Marketing per 2 milioni di euro (14 milioni di euro nel primo semestre 2005). Il tasso d’interesse utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari è compreso tra il 2,5% e il 6,5% (rispettivamente 2,3% e 6,4% per il primo semestre 2005). Informazioni sugli investimenti effettuati sono indicate nelle “Informazioni sulla gestione - Andamento operativo” dei principali settori di attività. I principali coefficienti di ammortamento adottati sono in linea con quelli utilizzati nell’esercizio 2005. Le svalutazioni di 141 milioni di euro riguardano principalmente asset minerari del settore Exploration & Production (132 milioni di euro). Il valore recuperabile considerato ai fini della determinazione della svalutazione è stato determinato attualizzando i flussi di cassa futuri attesi utilizzando un tasso, prima delle imposte, dell’11,8%. Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro di 1.342 milioni di euro riguardano principalmente imprese che redigono il bilancio in dollari USA (1.301 milioni di euro). Le altre variazioni di 721 milioni di euro comprendono il trasferimento ad “Altre immobilizzazioni” delle immobilizzazioni dedicate al contratto di servizio relativo alle attività minerarie dell’area di Dación, della branch Venezuelana della controllata Eni Dación BV per 654 milioni di euro e la variazione dell’area di consolidamento per 66 milioni di euro relativa alla vendita della Fiorentina Gas SpA (157 milioni di euro) e all’acquisizione della Siciliana Gas SpA (91 milioni di euro). Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso ammontano a 12.417 milioni di euro e si riferiscono principalmente ai metanodotti per il trasporto e il dispaccio del gas naturale di proprietà della Snam Rete Gas SpA (4.285 milioni di euro), alle raffinerie e ai depositi di prodotti petroliferi del settore Refining & Marketing (3.146 milioni di euro) e agli impianti petrolchimici della Polimeri Europa SpA (1.660 milioni di euro). I contributi pubblici portati a decremento degli immobili, impianti e macchinari ammontano a 956 milioni di euro (965 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Sugli immobili, impianti e macchinari sono costituite garanzie reali per un valore nominale di 164 milioni di euro (475 milioni di euro al 31 dicembre 2005) rilasciate principalmente a fronte di finanziamenti ricevuti. Il decremento di 311 milioni di euro è riferito essenzialmente all’estinzione delle garanzie rilasciate. Gli immobili, impianti e macchinari assunti in leasing finanziario ammontano a 117 milioni di euro e riguardano per 43 milioni di euro navi FPSO utilizzate dal settore Exploration & Production a supporto dell’attività di produzione e trattamento di idrocarburi. 80 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 8 Altre immobilizzazioni Le altre immobilizzazioni di 654 milioni di euro riguardano le immobilizzazioni dedicate al contratto di servizio relativo alle attività minerarie dell’area di Dación, della branch Venezuelana della controllata Eni Dación BV. Maggiori informazioni sono indicate alla nota n. 25 “Garanzie, impegni e rischi - Altri impegni e rischi”. 9 Rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo Le rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo di 1.866 milioni di euro (2.194 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Greggio e prodotti petroliferi Gas naturale 31.12.2005 30.06.2006 2.037 157 2.194 1.709 157 1.866 Le scorte d’obbligo, detenute principalmente da società italiane (2.057 e 1.700 milioni di euro, rispettivamente al 31 dicembre 2005 e al 30 giugno 2006) riguardano le quantità minime di greggio, prodotti petroliferi e gas naturale che le società sono obbligate a detenere sulla base di norme di legge. 10 Attività immateriali Investimenti Ammortamenti Altre variazioni Valore netto al 30.06.2006 Valore lordo al 30.06.2006 Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2006 Attività immateriali a vita utile indefinita Avviamento Valore netto al 31.12.2005 Attività immateriali a vita utile definita Costi di ricerca mineraria Costi di ricerca e di sviluppo Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Immobilizzazioni in corso e acconti Altre attività immateriali 901 158 744 151 157 7 378 5 (401) (3) (11) (3) 123 6 853 42 730 36 1.056 2.205 81 470 4.871 919 1.459 5 313 3.591 137 746 76 157 1.280 6 9 64 4 466 (43) (42) (13) (502) 8 52 (13) (10) 23 108 765 127 138 1.267 1.067 2.265 132 411 4.770 959 1.500 5 273 3.503 1.914 3.194 466 (502) (9) 14 1.905 3.172 Valore lordo al 31.12.2005 (milioni di euro) Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2005 Le attività immateriali di 3.172 milioni di euro (3.194 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: I costi di ricerca mineraria di 123 milioni di euro riguardano i bonus di firma corrisposti per l’acquisizione di titoli minerari. La voce accoglie anche i costi di ricerca mineraria ammortizzati interamente nel periodo di sostenimento che ammontano a 375 milioni di euro (197 milioni di euro nel primo semestre 2005). Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili di 765 milioni di euro riguardano principalmente i diritti di trasporto del gas naturale di importazione dall’Algeria (607 milioni di euro) e le concessioni di sfruttamento minerario (112 milioni di euro). Le altre attività immateriali a vita utile definita di 138 milioni di euro riguardano principalmente i diritti relativi all’utilizzo di licenze da parte della Polimeri Europa SpA (83 milioni di euro) e la stima degli oneri per social project da sostenere a fronte degli impegni assunti da Eni SpA con la Regione Basilicata a seguito del programma di sviluppo petrolifero nell’area della Val d’Agri (27 milioni di euro). 81 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I principali coefficienti di ammortamento adottati sono in linea con quelli utilizzati nell’esercizio 2005. Le attività immateriali completamente ammortizzate ancora in uso ammontano a 595 milioni di euro. Le altre variazioni delle attività immateriali a vita utile definita di 23 milioni di euro comprendono differenze passive di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro per 10 milioni di euro. L’avviamento di 1.905 milioni di euro riguarda essenzialmente il settore Ingegneria e Costruzioni (826 milioni di euro, di cui 805 milioni di euro relativi all’acquisto della Bouygues Offshore SA, ora Saipem SA), il settore Gas & Power (809 milioni di euro, di cui 753 milioni di euro relativi all’acquisto di azioni Italgas SpA a seguito dell’Offerta Pubblica d’Acquisto effettuata nel 2003), il settore Exploration & Production (218 milioni di euro, di cui 213 milioni di euro relativi all’acquisizione della Lasmo Plc, ora Eni Lasmo Plc) e il settore Refining & Marketing (50 milioni di euro). Le altre variazioni relative all’avviamento di 9 milioni di euro comprendono la svalutazione dell’avviamento attribuito alla Tigáz Zrt in sede di acquisizione dell’Italgas SpA (47 milioni di euro), le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (9 milioni di euro) e, in aumento, la variazione dell’area di consolidamento (41 milioni di euro) relativa principalmente all’acquisizione del 50% della Siciliana Gas SpA (37 milioni di euro). La svalutazione dell’avviamento attribuito alla Tigáz Zrt è stata effettuata a seguito all’applicazione del nuovo assetto tariffario ungherese, entrato in vigore nel 2006, ed è stata determinata sulla base della nuova stima dei flussi di cassa attesi, attualizzati con un tasso del 6,3%. 11 Partecipazioni Minusvalenze da valutazione al patrimonio netto Decremento per dividendi Differenze cambio da conversione Altre variazioni 146 2.322 1.422 3.890 1 6 1 8 6 272 179 457 (3) (72) (2) (77) (2) (175) (127) (304) (5) (58) (20) (83) 10 50 (65) (5) Valore al 30.06.2006 Plusvalenze da valutazione al patrimonio netto Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in imprese a controllo congiunto Partecipazioni in imprese collegate Acquisizioni e sottoscrizioni (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 3.886 milioni di euro (3.890 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: 153 2.345 1.388 3.886 Le plusvalenze da valutazione al patrimonio netto di 457 milioni di euro riguardano principalmente la Galp Energia SGPS SA (118 milioni di euro), la Unión Fenosa Gas SA (92 milioni di euro), la EnBW - Eni Verwaltungsgesellschaft mbH (37 milioni di euro), la Trans Austria Gasleitung GmbH (22 milioni di euro) e la Blue Stream Pipeline Co BV (22 milioni di euro). Le minusvalenze da valutazione al patrimonio netto di 77 milioni di euro riguardano principalmente la Charville - Consultores e Serviços Lda e la Mangrove Gas Netherlands BV (60 milioni di euro). Il decremento per dividendi di 304 milioni di euro riguarda principalmente la Galp Energia SGPS SA (74 milioni di euro), la Trans Austria Gasleitung GmbH (44 milioni di euro), la Unión Fenosa Gas SA (28 milioni di euro), la Unimar Llc (24 milioni di euro) e la Supermetanol CA (20 milioni di euro). Le altre variazioni di 5 milioni di euro comprendono, in diminuzione, l’inclusione nell’area di consolidamento della Siciliana Gas SpA a seguito dell’acquisizione dell’ulteriore 50% dalla ESPI - Ente Siciliano per la Promozione Industriale (in liquidazione) (61 milioni di euro) e, in aumento, il conferimento della Fiorentina Gas SpA nella Toscana Energia SpA (58 milioni di euro) e la riclassifica da altre partecipazioni della Iniziative e Sviluppo di Attività Industriali - ISAI SpA (in liquidazione) (15 milioni di euro). Le partecipazioni in imprese controllate e collegate al 30 giugno 2006 sono indicate nell’allegato “Imprese e partecipazioni rilevanti di Eni SpA al 30 giugno 2006” che costituisce parte integrante delle presenti note. 82 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA (22) (22) (5) (22) Fondo svalutazione al 30.06.2006 4 4 Valore lordo al 30.06.2006 4 31 (17) Valore netto al 30.06.2006 41 9 371 421 Altre variazioni 27 Differenze cambio da conversione 68 9 375 452 Acquisizioni e sottoscrizioni Valore netto al 31.12.2005 Imprese controllate Imprese collegate Altre imprese Fondo svalutazione al 31.12.2005 (milioni di euro) Valore lordo al 31.12.2005 Altre partecipazioni Le altre partecipazioni di 381 milioni di euro (421 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: 24 9 348 381 51 9 352 412 27 4 31 Le altre partecipazioni relative a imprese controllate e collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore. Le altre imprese sono valutate, essenzialmente, al costo rettificato per perdite di valore perché non è attendibilmente determinabile il loro fair value. Le altre variazioni di 22 milioni di euro riguardano principalmente la riclassifica a partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto della Iniziative e Sviluppo di Attività Industriali - ISAI SpA (in liquidazione) (15 milioni di euro). 12 Altre attività finanziarie Le altre attività finanziarie di 897 milioni di euro (1.050 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Crediti finanziari: - strumentali all’attività operativa - non strumentali all’attività operativa Titoli: - strumentali all’attività operativa - non strumentali all’attività operativa 31.12.2005 30.06.2006 754 247 1.001 605 244 849 21 28 49 1.050 21 27 48 897 I crediti finanziari sono esposti al netto del fondo svalutazione di 25 milioni di euro (stesso importo al 31 dicembre 2005). I crediti strumentali all’attività operativa di 605 milioni di euro riguardano principalmente i settori Exploration & Production (429 milioni di euro) e Gas & Power (112 milioni di euro). Il decremento di 149 milioni di euro comprende differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro per 45 milioni di euro. I crediti finanziari non strumentali all’attività operativa di 244 milioni di euro (247 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si riferiscono per 239 milioni di euro a un deposito vincolato di Eni Lasmo Plc a garanzia di un prestito obbligazionario (241 milioni di euro al 31 dicembre 2005). I crediti in moneta diversa dall’euro ammontano a 774 milioni di euro (845 milioni di euro al 31 dicembre 2005). I crediti con scadenza oltre i 5 anni ammontano a 578 milioni di euro (625 milioni di euro al 31 dicembre 2005). I titoli di 48 milioni di euro, che si intendono mantenere fino alla scadenza, sono emessi dallo Stato italiano per 22 milioni di euro e da stati esteri o istituti finanziari esteri per 26 milioni di euro. I titoli con scadenza oltre i 5 anni ammontano a 22 milioni di euro. La valutazione al fair value delle altre attività finanziarie non produce effetti significativi. 83 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 13 Attività per imposte anticipate Incrementi Utilizzi Altre variazioni Valore al 30.06.2006 (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 Le attività per imposte anticipate di 1.801 milioni di euro (1.861 milioni di euro al 31 dicembre 2005) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili di 3.347 milioni di euro (stesso importo al 31 dicembre 2005). 1.861 279 (348) 9 1.801 Le altre variazioni di 9 milioni di euro comprendono differenze passive di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro per 108 milioni di euro. L’analisi delle Attività per imposte anticipate è indicata alla nota n. 22 “Passività per imposte differite”. 14 Altre attività Le altre attività di 930 milioni di euro (995 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Attività per imposte correnti: - Amministrazione finanziaria italiana . per crediti d’imposta sul reddito . per interessi su crediti d’imposta . per crediti Iva . per altri rapporti - Amministrazioni finanziarie estere Crediti relativi all’attività di disinvestimento Altri crediti Altre attività 31.12.2005 30.06.2006 508 309 37 7 861 44 905 39 40 11 995 509 295 33 5 842 24 866 35 14 15 930 Passività correnti 15 Passività finanziarie a breve termine Le passività finanziarie a breve termine di 3.723 milioni di euro (4.612 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Banche Debiti finanziari rappresentati da titoli di credito Altri finanziatori 31.12.2005 30.06.2006 3.894 60 658 4.612 3.148 575 3.723 Il decremento delle passività finanziarie a breve termine di 889 milioni di euro è dovuto principalmente al saldo netto tra i rimborsi e le nuove assunzioni (654 milioni di euro) e alle differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (270 milioni di euro). 84 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 16 Debiti commerciali e altri debiti I debiti commerciali e gli altri debiti di 14.308 milioni di euro (13.095 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Debiti commerciali Acconti e anticipi Altri debiti: - relativi all’attività di investimento - altri 31.12.2005 30.06.2006 8.170 1.184 8.747 1.275 698 3.043 3.741 13.095 1.007 3.279 4.286 14.308 I debiti commerciali di 8.747 milioni di euro aumentano di 577 milioni di euro. L’incremento è riferito principalmente al settore Refining & Marketing (569 milioni di euro). Gli acconti e anticipi di 1.275 milioni di euro (1.184 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano acconti eccedenti il valore dei lavori in corso su ordinazione eseguiti per 720 milioni di euro (550 milioni di euro al 31 dicembre 2005), anticipi per lavori in corso su ordinazione per 286 milioni di euro (309 milioni di euro al 31 dicembre 2005) nonché altri acconti e anticipi per 269 milioni di euro (325 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Gli acconti e gli anticipi per lavori in corso su ordinazione di 1.006 milioni di euro (859 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano il settore Ingegneria e Costruzioni. Gli altri debiti di 4.286 milioni di euro (3.741 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Debiti verso: - partner in joint venture per attività di esplorazione e produzione - fornitori per attività di investimento - personale - amministrazioni pubbliche non finanziarie - istituti di previdenza e di sicurezza sociale Depositi cauzionali Altri debiti 31.12.2005 30.06.2006 1.264 951 314 313 229 3.071 6 664 3.741 1.434 753 282 247 343 3.059 12 1.215 4.286 I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 33. 17 Passività per imposte correnti Le passività per imposte correnti di 3.996 milioni di euro (3.430 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Imposte sul reddito Accise e imposte di consumo Altre imposte e tasse 31.12.2005 30.06.2006 1.742 896 792 3.430 1.971 1.231 794 3.996 Le imposte sul reddito di 1.971 milioni di euro aumentano di 229 milioni di euro. L’aumento è riferito alle imprese italiane per 160 milioni di euro e alle imprese estere per 69 milioni di euro. 85 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Le accise e imposte di consumo di 1.231 milioni di euro aumentano di 335 milioni di euro per effetto principalmente della circostanza che le accise e le imposte di consumo relative al mese di giugno 2006, dovute dai settori Refining & Marketing e Gas & Power, sono state pagate nel mese di luglio 2006 (le accise e le imposte di consumo relative alla prima quindicina del mese di dicembre sono versate nello stesso mese di dicembre). 18 Altre passività Le altre passività di 395 milioni di euro (613 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Fair value su contratti derivati non di copertura Fair value su contratti derivati di copertura cash flow hedge Altre passività 31.12.2005 30.06.2006 378 5 230 613 222 3 170 395 (milioni di euro) Contratti su valute Currency swap Interest currency swap Altri Contratti su tassi d’interesse Interest rate swap Contratti su merci Over the counter Altri 30.06.2006 31.12.2005 Il fair value su contratti derivati non di copertura di 222 milioni di euro (378 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizza come segue: Fair value Impegni Fair value Impegni 139 73 2 214 6.370 2.316 57 8.743 46 25 4 75 3.804 643 364 4.811 101 101 5.145 5.145 52 52 2.418 2.418 21 42 63 378 323 94 417 14.305 48 47 95 222 365 79 444 7.673 Gli impegni per contratti derivati di copertura cash flow hedge ammontano a 52 milioni di euro (42 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e riguardano coperture su valute. 86 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Passività non correnti 19 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine (milioni di euro) Obbligazioni Banche Altri finanziatori 30.06.2006 31.12.2005 Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine, di 7.837 milioni di euro (8.386 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: Quote a lungo termine Quote a breve termine Totale Quote a lungo termine Quote a breve termine Totale 4.948 1.926 779 7.653 391 296 46 733 5.339 2.222 825 8.386 5.001 1.832 580 7.413 91 283 50 424 5.092 2.115 630 7.837 (milioni di euro) Società emittente Euro Medium Term Notes: - Eni SpA - Eni Coordination Center SA - Eni Coordination Center SA - Eni SpA - Eni Coordination Center SA - Eni Coordination Center SA - Eni Coordination Center SA - Eni Coordination Center SA - Eni Coordination Center SA - Eni Coordination Center SA Altri prestiti obbligazionari: - Eni USA Inc - Eni Lasmo Plc (*) - Eni USA Inc da 1.500 991 517 500 276 201 180 108 83 14 4.370 315 217 157 689 5.059 7 25 5 Euro Lira sterlina Euro Euro Euro Dollaro USA Yen giapponese Dollaro USA Franco svizzero Franco svizzero 39 1.507 1.016 522 500 277 202 180 108 83 14 4.409 3 (10) 1 (6) 33 318 207 158 683 5.092 Dollaro USA Lira sterlina Dollaro USA 1 1 2007 2007 2008 2013 2008 2007 2006 Tasso % Scadenza Valuta Totale Disaggio di emissione e rateo di interesse Importo Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine, di 7.837 milioni di euro diminuiscono di 549 milioni di euro. Hanno contribuito al decremento il saldo tra i rimborsi e le nuove assunzioni per 459 milioni di euro e le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro e da allineamento al cambio di fine periodo dei debiti in moneta diversa da quella funzionale per complessivi 86 milioni di euro. Eni ha stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti accordi di finanziamento a lungo termine che prevedono il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Eni o il mantenimento di un rating non inferiore ad A (S&P) e A3 (Moodys). Al 31 dicembre 2005 e al 30 giugno 2006 i debiti finanziari soggetti a queste clausole restrittive ammontano rispettivamente a 1.258 milioni di euro e a 1.250 milioni di euro. Inoltre, Saipem SpA ha stipulato un accordo di finanziamento con banche per 255 milioni di euro (275 milioni di euro al 31 dicembre 2005) che prevede il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato della Saipem. Eni e Saipem hanno rispettato le condizioni concordate. Le obbligazioni di 5.092 milioni di euro riguardano titoli relativi al programma di Euro Medium Term Notes per complessivi 4.409 milioni di euro e altri prestiti obbligazionari per complessivi 683 milioni di euro. L’analisi dei prestiti obbligazionari per emittente e per valuta con l’indicazione della scadenza e del tasso di interesse è la seguente: a 2013 2019 2015 2010 2024 2015 2021 2013 2010 2007 da a 4,625 5,250 variabile 6,125 5,050 4,800 2,320 variabile 2,043 variabile 4,875 2,876 4,450 0,810 1,750 2027 2009 2007 7,300 10,375 6,750 (*) Il prestito obbligazionario è garantito da un deposito bancario vincolato iscritto nelle attività finanziarie non correnti per 239 milioni di euro. 87 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Correnti (milioni di euro) A. Disponibilità liquide B. Disponibilità liquide equivalenti C. Titoli disponibili per la vendita e da mantenere fino alla scadenza D. Liquidità (A+B+C) E. Crediti finanziari F. Passività finanziarie a breve termine verso banche G. Passività finanziarie a lungo termine verso banche H. Prestiti obbligazionari I. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate L. Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate M. Altre passività finanziarie a breve termine N. Altre passività finanziarie a lungo termine O. Indebitamento finanziario lordo (F+G+H+I+L+M+N) M. Indebitamento finanziario netto (O-D-E) 30.06.2006 31.12.2005 Le obbligazioni che scadono nei prossimi diciotto mesi ammontano a 743 milioni di euro e riguardano l’Eni Coordination Center SA (585 milioni di euro) e l’Eni USA Inc (158 milioni di euro). Nel corso del primo semestre 2006 l’Eni Coordination Center SA ha emesso obbligazioni per 215 milioni di euro. Il tasso di interesse medio ponderato sui debiti finanziari a lungo termine, comprensivi delle quote a breve termine, è del 4,5% e del 4,8% rispettivamente per il 2005 e per il primo semestre 2006. Passività finanziarie per 228 milioni di euro sono garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da depositi vincolati (251 milioni di euro al 31dicembre 2005). L’analisi dell’indebitamento finanziario netto indicato nel “Commento ai risultati economico-finanziari” delle “Informazioni sulla gestione” è la seguente: Non correnti 1.211 122 903 2.236 12 3.894 296 391 222 28 28 247 1.926 4.948 18 496 46 5.345 3.097 761 7.653 7.378 Totale Correnti 1.211 122 4.252 226 931 2.264 259 3.894 2.222 5.339 222 18 496 807 12.998 10.475 392 4.870 25 3.148 283 91 127 448 50 4.147 (748) Non correnti Totale 4.252 226 27 27 244 1.832 5.001 580 7.413 7.142 419 4.897 269 3.148 2.115 5.092 127 448 630 11.560 6.394 I titoli disponibili per la vendita e da mantenere fino alla scadenza di 419 milioni di euro (931 milioni di euro al 31 dicembre 2005) sono non strumentali all’attività operativa. La voce non comprende i titoli disponibili per la vendita e da mantenere fino alla scadenza strumentali all’attività operativa di 574 milioni di euro (486 milioni di euro al 31 dicembre 2005) relativi per 550 milioni di euro (453 milioni di euro al 31 dicembre 2005) ai titoli a copertura delle riserve tecniche della Padana Assicurazioni SpA. I crediti finanziari di 269 milioni di euro (259 milioni di euro al 31 dicembre 2005) sono non strumentali all’attività operativa. La voce non comprende i crediti finanziari correnti strumentali all’attività operativa per 212 milioni di euro (480 milioni di euro al 31 dicembre 2005), di cui 202 milioni di euro (475 milioni di euro al 31 dicembre 2005) concessi a imprese controllate non consolidate, a imprese a controllo congiunto e a imprese collegate principalmente per la realizzazione di specifici progetti industriali. I crediti finanziari non correnti di 244 milioni di euro (247 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si riferiscono per 239 milioni di euro a un deposito vincolato di Eni Lasmo Plc a garanzia di un prestito obbligazionario (241 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 88 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 20 Fondi per rischi e oneri Fondo abbandono e ripristino siti Fondo rischi ambientali Riserva sinistri e premi compagnie di assicurazione Fondo rischi per contenziosi Fondo oneri relativi a revisione prezzi di vendita Fondo per imposte Fondo dismissioni e ristrutturazioni Fondo mutua assicurazione OIL Fondo utilizzo gas strategico Fondo copertura perdite di imprese partecipate Fondo contratti onerosi Fondo operazioni e concorsi a premio Altri fondi (*) Valore al 30.06.2006 (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 I fondi per rischi e oneri di 7.640 milioni di euro (7.679 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: 2.648 2.103 707 534 321 309 195 127 2.709 1.975 645 549 444 223 199 127 114 80 64 20 491 7.640 85 80 52 518 7.679 (*) Di importo unitario inferiore a 50 milioni di euro. Il fondo abbandono e ripristino siti di 2.709 milioni di euro accoglie principalmente i costi che si presume di sostenere al termine dell’attività di produzione di idrocarburi per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti (2.661 milioni di euro). L’incremento di 61 milioni di euro comprende la rilevazione iniziale e la revisione della stima dell’onere imputati in contropartita alle attività materiali a cui si riferiscono per 117 milioni di euro, gli oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo imputati a conto economico per 53 milioni di euro nonché, in diminuzione, le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro per 62 milioni di euro e gli utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 43 milioni di euro. Il fondo rischi ambientali di 1.975 milioni di euro accoglie, prevalentemente, la stima degli oneri relativi a interventi ambientali previsti da norme di legge e regolamenti nella Syndial SpA (1.331 milioni di euro), nel settore Refining & Marketing (377 milioni di euro), nell’aggregato Corporate e società finanziarie in relazione alle garanzie rilasciate all’atto della cessione di partecipazioni (119 milioni di euro) e nel settore Gas & Power (78 milioni di euro). Il decremento di 128 milioni di euro comprende utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 240 milioni di euro, relativi principalmente alla Syndial SpA (144 milioni di euro) e al settore Refining & Marketing (69 milioni di euro), nuovi accantonamenti per 134 milioni di euro, relativi principalmente alla Syndial SpA (49 milioni di euro) e al settore Refining & Marketing (43 milioni di euro) e utilizzi eccedenti per 1 milione di euro. Il fondo riserva sinistri e premi compagnie di assicurazione di 645 milioni di euro accoglie gli oneri previsti a fronte dei sinistri assicurati dalla Padana Assicurazione SpA. Il decremento di 62 milioni di euro riguarda per 75 milioni di euro l’utilizzo della riserva eccedente gli oneri da liquidare a fronte dei sinistri comunicati. Il fondo rischi per contenziosi di 549 milioni di euro accoglie gli oneri previsti a fronte di penalità contrattuali e contenziosi in genere. Il fondo è stato stanziato sulla base della miglior stima della passività. L’incremento di 15 milioni di euro comprende nuovi accantonamenti per 38 milioni di euro, utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 16 milioni di euro e utilizzi eccedenti per 14 milioni di euro. Il fondo oneri relativi a revisione prezzi di vendita di 444 milioni di euro riguarda principalmente lo stanziamento effettuato a seguito dell’applicazione della delibera n. 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas con la quale sono stati modificati i parametri di riferimento per la determinazione della componente materia prima compresa nelle formule di vendita ai consumatori finali (367 milioni di euro). L’incremento di 123 milioni di euro comprende nuovi accantonamenti per 190 milioni di euro e utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 67 milioni di euro. Il fondo per imposte di 223 milioni di euro riguarda principalmente gli oneri che si prevede di sostenere per contenziosi fiscali connessi a incertezze applicative delle norme applicabili a società estere del settore Exploration & Production (187 milioni di euro). Il decremento di 86 milioni di euro comprende utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 51 milioni di euro e utilizzi eccedenti per 13 milioni di euro. 89 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Il fondo dismissioni e ristrutturazioni di 199 milioni di euro accoglie principalmente gli oneri previsti dal settore Refining & Marketing (162 milioni di euro) a fronte di siti e attività materiali dismessi. Il fondo mutua assicurazione OIL di 127 milioni di euro accoglie gli oneri relativi alla maggiorazione dei premi assicurativi che saranno liquidati nei prossimi cinque esercizi alla Mutua Assicurazione Oil Insurance Ltd a cui Eni partecipa insieme ad altre compagnie petrolifere. Il fondo è stato stanziato a seguito dell’elevata sinistrosità verificatasi nel 2004 e nel 2005. Il fondo utilizzo gas strategico di 114 milioni di euro riguarda il margine realizzato dalla Stoccaggi Gas Italia SpA dalla vendita e dal riacquisto del gas strategico che dovrà essere restituito agli utenti. Il fondo copertura perdite di imprese partecipate di 80 milioni di euro accoglie gli stanziamenti effettuati in sede di valutazione delle partecipazioni a fronte di perdite eccedenti il patrimonio netto delle imprese partecipate. Il fondo riguarda essenzialmente l’Industria Siciliana Acido Fosforico - ISAF - SpA (32 milioni di euro), la Caspian Pipeline Consortium R - Closed Joint Stock Co (21 milioni di euro) e la Geopromtrans Llc (18 milioni di euro). Il fondo per contratti onerosi di 64 milioni di euro si riferisce essenzialmente alla Syndial SpA (62 milioni di euro) e riguarda gli oneri che si prevede di sostenere per contratti i cui costi di esecuzione sono divenuti superiori ai benefici derivanti dal contratto stesso. Il decremento di 16 milioni di euro comprende nuovi accantonamenti per 8 milioni di euro e utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 24 milioni di euro. Il fondo operazioni e concorsi a premio di 20 milioni di euro accoglie gli oneri che il settore Refining & Marketing prevede di sostenere in relazione alle iniziative di promozione e incentivazione finalizzate allo sviluppo delle vendite rete destinate ai gestori, agli autotrasportatori e agli automobilisti che si riforniscono presso le “Isole Fai da Te”. Il decremento di 32 milioni di euro comprende nuovi accantonamenti per 9 milioni di euro e utilizzi a fronte degli oneri sostenuti nel periodo per 41 milioni di euro. 21 Fondi per benefici ai dipendenti TFR Piani pensione esteri Altri benefici Valore al 30.06.2006 (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 I fondi per benefici riconosciuti ai dipendenti del Gruppo Eni riguardano indennità di fine rapporto di lavoro, piani pensione con benefici commisurati prevalentemente alla retribuzione erogata nell’anno che precede il pensionamento e altri benefici. I fondi per indennità di fine rapporto di lavoro riguardano essenzialmente il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (“TFR”) disciplinato dalla legislazione italiana all’art. 2120 del codice civile. L’indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso. L’ammontare dell’accantonamento al TFR, considerata ai fini della determinazione della passività e del costo, è ridotta della parte eventualmente versata a fondi pensione. I fondi per piani pensione riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano presenti principalmente nel Regno Unito, in Nigeria e in Germania. La prestazione è una rendita determinata in base all’anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l’ultimo anno di servizio oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro. Gli altri benefici riguardano essenzialmente il Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (“FISDE”) e i premi di anzianità. L’ammontare della passività e del costo assistenziale relativi al FISDE vengono determinati con riferimento al contributo che l’azienda versa a favore dei dirigenti pensionati. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l’Italia, sono erogati in natura. I fondi per benefici ai dipendenti di 1.040 milioni di euro (1.031 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: 577 318 136 1.031 589 313 138 1.040 Il fondo per benefici ai dipendenti relativo ai piani pensione esteri di 313 milioni di euro (318 milioni di euro al 31 dicembre 2005) comprende la passività di competenza dei partner in joint venture per attività di esplorazione e produzione per un ammontare di 130 e 124 milioni di euro rispettivamente al 31 dicembre 2005 e al 30 giugno 2006; a fronte di tale passività è stato iscritto un credito di pari ammontare. 90 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Il fondo relativo agli altri benefici di 138 milioni di euro (136 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguarda il FISDE per 100 milioni di euro e i premi di anzianità per 38 milioni di euro (rispettivamente 99 e 29 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 22 Passività per imposte differite Utilizzi Altre variazioni Valore al 30.06.2006 Passività per imposte differite Accantonamenti (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 Le passività per imposte differite di 5.464 milioni di euro (4.890 milioni di euro al 31 dicembre 2005) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili. 4.890 836 (140) (122) 5.464 Le altre variazioni di 122 milioni di euro comprendono differenze passive di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (222 milioni di euro) e gli utilizzi del fondo, in contropartita alle riserve di patrimonio netto, a seguito della valutazione al fair value degli strumenti finanziari (2 milioni di euro). Le passività per imposte differite si analizzano come segue: 31.12.2005 (milioni di euro) Imposte sul reddito differite Imposte sul reddito anticipate compensabili 30.06.2006 8.237 (3.347) 4.890 (1.861) 3.029 Imposte sul reddito anticipate non compensabili 8.811 (3.347) 5.464 (1.801) 3.663 Passività nette per imposte differite 594 (114) (191) 649 349 245 1.139 8.237 49 76 4 113 836 (1) (16) (9) (9) (140) (22) (222) (1.096) (1.038) (868) (64) (4) 40 19 96 27 51 (839) (160) (1.207) (5.208) 3.029 (180) (5) (26) (279) 557 80 44 69 348 208 9 21 108 (114) Valore al 30.06.2006 5.855 Altre variazioni Differenze cambio da conversione Imposte sul reddito anticipate: - rivalutazione dei beni a norma delle leggi nn. 342/2000 e 448/2001 - abbandono e ripristino siti (fondi per rischi e oneri) - ammortamenti non deducibili - accantonamenti per svalutazione crediti, rischi e oneri non deducibili - perdite fiscali portate a nuovo - altre Utilizzi Imposte sul reddito differite: - ammortamenti eccedenti - applicazione del costo medio ponderato per le rimanenze - abbandono e ripristino siti (attività materiali) - interessi passivi imputati all’attivo patrimoniale - altre Accantonamenti (milioni di euro) Valore al 31.12.2005 La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le passività nette per imposte differite è la seguente: 38 6.182 78 (35) 1 18 100 775 365 241 1.248 8.811 (1.056) (1.048) (725) 8 (71) (49) (5) (117) (17) (1.010) (161) (1.148) (5.148) 3.663 91 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Le imposte sul reddito anticipate sono esposte al netto della svalutazione di quelle originate da differenze temporanee attive che si ritiene di non poter recuperare. Non sono state stanziate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta delle imprese controllate perché non se ne prevede la distribuzione (235 milioni di euro). 23 Altre passività Le altre passività di 377 milioni di euro (897 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Debiti per attività di investimento Altri debiti Altre passività 24 31.12.2005 30.06.2006 597 170 130 897 20 169 188 377 Patrimonio netto (milioni di euro) Snam Rete Gas SpA Saipem SpA Tigáz Tiszántúli Gázszolgáltató Részvénytársaság Altre Patrimonio netto Utile dell’esercizio Capitale e riserve di terzi azionisti Il risultato del periodo e il patrimonio netto di competenza di azionisti terzi sono riferiti alle seguenti imprese: I semestre 2005 I semestre 2006 31.12.2005 30.06.2006 164 61 5 3 233 169 155 2 12 338 1.158 915 82 194 2.349 1.065 733 72 161 2.031 Patrimonio netto di Eni Il patrimonio netto di Eni di 37.832 milioni di euro (36.868 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizza come segue: (milioni di euro) Capitale sociale Riserva legale Riserva per differenze cambio da conversione Riserva per acquisto di azioni proprie Azioni proprie acquistate Altre riserve Utili relativi a esercizi precedenti Utile dell’esercizio Acconto sui dividendi 31.12.2005 4.005 959 941 5.345 (4.216) 5.351 17.381 8.788 (1.686) 36.868 30.06.2006 4.005 959 (78) 7.329 (5.178) 133 25.387 5.275 37.832 Capitale sociale Al 30 giugno 2006, il capitale sociale di Eni SpA, interamente versato, è rappresentato da n. 4.005.358.876 azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro (stesso numero di azioni al 31 dicembre 2005). Il 25 maggio 2006 l’Assemblea ordinaria degli azionisti di Eni SpA ha deliberato la distribuzione del dividendo di 0,65 euro per azione, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco cedola, a saldo dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2005 di 0,45 euro per azione; il saldo del dividendo è stato messo in pagamento a partire dal 22 giugno 2006, con stacco cedola fissato al 19 giugno 2006. 92 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Riserva legale La riserva legale di Eni SpA rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall’art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Riserva per differenze cambio La riserva per differenze cambio riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro. Riserve per acquisto di azioni proprie La riserva per acquisto di azioni proprie riguarda la riserva costituita per l’acquisto di azioni proprie in esecuzione di deliberazioni dell’Assemblea degli azionisti. L’ammontare di 7.329 milioni di euro (5.345 milioni di euro al 31 dicembre 2005) comprende le azioni proprie acquistate. Numero azioni al 31 dicembre 2005 - diritti esercitati - diritti decaduti Numero azioni al 30 giugno 2006 14.004.500 (1.129.000) (94.500) (1.223.500) 12.781.000 3.423.800 (210.500) (12.900) (223.400) 3.200.400 Totale Stock grant (milioni di euro) Stock option Azioni proprie acquistate Le azioni proprie acquistate ammontano a 5.178 milioni di euro (4.216 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e sono rappresentate da n. 318.643.829 azioni ordinarie Eni del valore nominale di 1 euro detenute dalla stessa Eni SpA (n. 278.013.975 azioni al 31 dicembre 2005). Le azioni proprie per 221 milioni di euro (237 milioni di euro al 31 dicembre 2005), rappresentate da n. 15.981.400 azioni ordinarie (n. 17.428.300 azioni ordinarie al 31 dicembre 2005), sono al servizio dei piani di stock option 20022004 e 2005 (n. 12.781.000 azioni) e di stock grant 2003-2005 (n. 3.200.400 azioni). La diminuzione di n. 1.446.900 azioni si analizza come segue: 17.428.300 (1.339.500) (107.400) (1.446.900) 15.981.400 Al 30 giugno 2006 sono in essere impegni per l’assegnazione di n. 12.156.100 azioni a fronte dei piani di stock option e di n. 2.903.800 azioni a fronte dei piani di stock grant. Il prezzo di esercizio delle stock option è di 15,216 euro per le assegnazioni 2002 (n. 616.600 azioni), di 13,743 euro per le assegnazioni 2003 (n. 3.753.500 azioni), di 16,576 euro per le assegnazioni 2004 (n. 3.364.500 azioni) e di 22,512 euro per le assegnazioni 2005 (n. 4.421.500 azioni). Informazioni sugli impegni assunti a fronte dei piani di stock option e stock grant sono fornite alla nota n. 27. Altre riserve Le altre riserve di 133 milioni di euro (5.351 milioni di euro al 31 dicembre 2005) comprendono la riserva per valutazione al fair value dei titoli disponibili per la vendita e dei derivati cash flow hedge di 30 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Il decremento delle altre riserve di 5.218 milioni di euro è riferito essenzialmente alla riclassifica negli utili relativi a eser- 93 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA (milioni di euro) Riserva al 1° gennaio 2005 Variazione dell’esercizio 2005 Riserva al 31 dicembre 2005 Variazione del I semestre 2006 Riserva al 30 giugno 2006 Riserva Passività lorda per imposte differite 19 8 27 (7) 20 (6) (2) (8) 2 (6) Riserva netta 13 6 19 (5) 14 Riserva Passività lorda per imposte differite Totale Titoli disponibili per la vendita Derivati di copertura cash flow hedge cizi precedenti della riserva disponibile di Eni SpA (5.219 milioni di euro). La valutazione al fair value dei titoli disponibili per la vendita e dei derivati cash flow hedge si analizza come segue: Riserva netta 27 27 (11) (11) 16 16 27 (11) 16 Riserva Passività lorda per imposte differite 19 35 54 (7) 47 (6) (13) (19) 2 (17) Riserva netta 13 22 35 (5) 30 Riserve distribuibili Il patrimonio netto di Eni al 30 giugno 2006 comprende riserve distribuibili per circa 29.700 milioni di euro. Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d’imposta è stanziato limitatamente alle riserve di cui è prevista la distribuzione (40 milioni di euro). Risultato di periodo Patrimonio netto Prospetto di raccordo del risultato d’esercizio e del patrimonio netto di Eni SpA con quelli consolidati (milioni di euro) Come da relazione semestrale di Eni SpA Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci di esercizio, comprensivi dei risultati di periodo, rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate Rettifiche effettuate in sede di consolidamento per: - differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile - rettifiche per uniformità dei principi contabili ed eliminazione di rettifiche e accantonamenti di natura fiscale - eliminazione di utili infragruppo - imposte sul reddito differite e anticipate - altre rettifiche Interessi di terzi Come da bilancio consolidato 94 I semestre 2005 I semestre 2006 31.12.2005 30.06.2006 4.117 5.455 26.872 28.973 145 115 13.701 13.287 1.902 1.038 (1.528) (2.677) 849 98 39.217 (2.349) 36.868 (2.021) (2.774) 1.178 182 39.863 (2.031) 37.832 (22) (1) 661 (14) (270) (41) 4.576 (233) 4.343 287 (98) (201) 56 5.613 (338) 5.275 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 25 Garanzie, impegni e rischi Fidejussioni (milioni di euro) Imprese controllate consolidate Imprese controllate non consolidate Imprese a controllo congiunto e collegate Altri 4 4.900 64 4.968 Altre garanzie personali 5.839 203 1.772 40 7.854 30.06.2006 31.12.2005 Garanzie Le garanzie di 13.574 milioni di euro (12.862 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: Garanzie reali 40 40 Totale Fidejussioni 5.839 207 6.712 104 12.862 4 5.567 65 5.636 Altre garanzie personali Garanzie reali Totale 5.917 203 1.766 52 7.938 5.917 207 7.333 117 13.574 Le fidejussioni e le altre garanzie personali prestate nell’interesse di imprese consolidate di 5.917 milioni di euro (5.839 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano principalmente: (i) contratti autonomi rilasciati a terzi a fronte di partecipazioni a gare d’appalto e rispetto degli accordi contrattuali per 3.227 milioni di euro (3.057 milioni di euro al 31 dicembre 2005), di cui 2.429 milioni di euro relativi al settore Ingegneria e Costruzioni (2.397 milioni di euro al 31 dicembre 2005); (ii) rimborso di crediti Iva da parte dell’Amministrazione finanziaria per 1.386 milioni di euro (stesso importo al 31 dicembre 2005); (iii) rischi assicurativi per 250 milioni di euro che Eni ha riassicurato (298 milioni di euro al 31 dicembre 2005). L’impegno effettivo a fronte delle suddette garanzie è di 5.615 milioni di euro (5.491 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Le fidejussioni e le altre garanzie personali prestate nell’interesse di imprese controllate non consolidate di 207 milioni di euro (stesso importo al 31 dicembre 2005) riguardano contratti autonomi, lettere di patronage e altre garanzie personali rilasciati a committenti per partecipazioni a gare d’appalto e per buona esecuzione dei lavori per 192 milioni di euro (165 milioni di euro al 31 dicembre 2005). L’impegno effettivo a fronte delle suddette garanzie è di 111 milioni di euro (145 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Le fidejussioni e le altre garanzie personali prestate nell’interesse di imprese a controllo congiunto e collegate di 7.333 milioni di euro (6.712 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano principalmente: (i) la fidejussione di 5.561 milioni di euro (4.894 milioni di euro al 31 dicembre 2005) rilasciata da Eni SpA alla Treno Alta Velocità - TAV - SpA per il puntuale e corretto adempimento del progetto e dell’esecuzione lavori della tratta ferroviaria Milano-Bologna da parte del CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Uno (50,4% Eni); a fronte della garanzia i partecipanti del Consorzio, escluse le società controllate da Eni, hanno rilasciato a Eni lettere di manleva nonché garanzie bancarie a prima richiesta in misura pari al 10% delle quote lavori rispettivamente assegnate; (ii) fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a banche in relazione alla concessione di prestiti e linee di credito per 1.239 milioni di euro (1.360 milioni di euro al 31 dicembre 2005), di cui 784 milioni di euro relativi al contratto autonomo rilasciato da Snam SpA (ora incorporata in Eni SpA) per conto di Blue Stream Pipeline Co BV (50% Eni) a favore del consorzio internazionale di banche che ha finanziato la società (844 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Il decremento di 60 milioni di euro del contratto autonomo rilasciato nell’interesse della Blue Stream Pipeline Co BV è dovuto a differenze di cambio da conversione; (iii) fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a committenti per partecipazioni a gare d’appalto e per buona esecuzione dei lavori per 263 milioni di euro (274 milioni di euro al 31 dicembre 2005); (iv) garanzie di performance per 62 milioni di euro (stesso importo al 31 dicembre 2005) rilasciate a favore di Unión Fenosa SA e nell’interesse di Unión Fenosa Gas SA (50% Eni) a fronte degli impegni contrattuali connessi all’attività di gestione operativa di quest’ultima. L’impegno effettivo a fronte delle suddette garanzie è di 2.835 milioni di euro (2.938 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Le fidejussioni e le altre garanzie personali prestate nell’interesse di altri di 117 milioni di euro (104 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano essenzialmente garanzie rilasciate da Eni SpA a favore di banche e di altri finanziatori per la concessione di prestiti e linee di credito nell’interesse di partecipazioni minori o imprese cedute per 91 milioni di euro (92 milioni di euro al 31 dicembre 2005). L’impegno effettivo a fronte delle suddette garanzie è di 103 milioni di euro (75 milioni di euro al 31 dicembre 2005). 95 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Impegni e rischi Gli impegni e rischi di 1.318 milioni di euro (1.655 milioni di euro al 31 dicembre 2005) si analizzano come segue: (milioni di euro) Impegni Acquisto di beni Altri Rischi 31.12.2005 30.06.2006 219 220 439 1.216 1.655 5 220 225 1.093 1.318 Gli impegni di acquisto di beni di 5 milioni di euro diminuiscono di 214 milioni di euro. Il decremento è dovuto: (i) alla conclusione dell’operazione di collocamento di prodotti mobiliari della Sofid Sim SpA, costituiti da titoli di Stato accompagnati da un contratto di scambio del tasso della cedola con un tasso variabile parametrato all’Euribor e della facoltà per l’investitore di rivendere in qualsiasi momento il prodotto alla società al valore nominale più gli interessi maturati (116 milioni di euro). L’operazione si è conclusa il 1° gennaio 2006 con la scadenza dei titoli di Stato; (ii) all’acquisto dalla ESPI - Ente Siciliano per la Promozione Industriale (in liquidazione) del 50% del capitale sociale della Siciliana Gas SpA e di n. 1 azione della Siciliana Gas Vendite SpA (98 milioni di euro). Gli altri impegni di 220 milioni di euro (stesso importo al 31 dicembre 2005) riguardano essenzialmente gli impegni, anche per conto del partner Shell Italia E&P SpA, derivanti dalla firma del protocollo di intenti stipulato con la Regione Basilicata, connesso al programma di sviluppo petrolifero proposto da Eni SpA nell’area della Val d’Agri per 189 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2005). I rischi di 1.093 milioni di euro (1.216 milioni di euro al 31 dicembre 2005) riguardano principalmente rischi di custodia di beni di terzi per 696 milioni di euro (794 milioni di euro al 31 dicembre 2005) e indennizzi relativi a impegni assunti per la cessione di partecipazioni e rami aziendali per 377 milioni di euro (402 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Gestione dei rischi d’impresa PREMESSA I principali rischi, identificati e attivamente gestiti da Eni, sono i seguenti: (i) il rischio mercato derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio tra l’euro e le altre valute nelle quali opera l’impresa, nonché alla volatilità dei prezzi delle commodity; (ii) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte; (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve; (iv) il rischio operation derivante dalla possibilità che si verifichino incidenti, malfunzionamenti, guasti, con danni alle persone e all’ambiente e con riflessi sui risultati economico-finanziari; (v) il rischio Paese nell’attività oil & gas. RISCHIO MERCATO Il rischio mercato comprende il rischio di cambio, il rischio di tasso d’interesse e il rischio commodity; la loro gestione è disciplinata da “Linee guida” e procedure che prevedono l’accentramento sostanziale delle funzioni di tesoreria in due distinte società finanziarie operanti rispettivamente nel mercato nazionale e nei mercati esteri. In particolare, sulla finanziaria operante nel mercato nazionale (Enifin) sono accentrate tutte le operazioni in cambi e in derivati del Gruppo. Il rischio di prezzo delle commodity è gestito dalle singole unità di business ed Enifin assicura la negoziazione dei derivati di copertura. Al fine di ridurre il rischio di mercato connesso a variazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e dei prezzi delle commodity, Eni stipula contratti derivati finanziari e contratti derivati su merci con l’obiettivo di minimizzare l’esposizione al rischio di mercato. Eni non stipula contratti derivati con finalità speculative. Il Consiglio di Amministrazione ha definito le “Linee guida sull’attività finanziaria” che prevedono la quantificazione da parte della Direzione Finanza dei limiti massimi di rischio cambio e tasso di interesse assumibili dalle società finanziarie di Eni e la definizione delle caratteristiche dei soggetti idonei ad essere controparte. 96 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA La Direzione Finanza di Eni controlla il rispetto delle direttive impartite, nonché la coerenza tra gli indicatori utilizzati per la misurazione dei limiti massimi di rischio accettabile e le caratteristiche dei portafogli e delle condizioni di mercato. Alle società operative è indicato di adottare politiche valutarie finalizzate alla minimizzazione del rischio cambio. Con riferimento ai rischi di tasso di interesse e di cambio, le metodologie di calcolo e le tecniche di misurazione utilizzate dalle società finanziarie di Eni sono conformi alle raccomandazioni del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, ma i limiti massimi di rischio accettabile, definiti in termini di Valore a Rischio (VaR), sono sensibilmente più bassi rispetto a quelli raccomandati. Relativamente al rischio commodity, con le “Linee guida sulla gestione del rischio commodity”, Eni ha posto dei limiti massimi al rischio di prezzo derivante dall’attività commerciale. Le funzioni di indirizzo in tale ambito sono affidate a un “Commodity Risk Assessment Team”, mentre alla Direzione Finanza è affidato il controllo del rispetto dei limiti, nonché lo sviluppo e l’adeguamento della metodologia. RISCHIO DI CAMBIO L’esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall’operatività dell’impresa in monete diverse dall’euro (in particolare il dollaro USA) e dallo sfasamento temporale tra la rilevazione per competenza dei ricavi e dei costi denominati in moneta diversa da quella funzionale e la loro realizzazione finanziaria (rischio cambio di transazione). In generale, un apprezzamento del dollaro USA rispetto all’euro ha un effetto positivo sull’utile operativo del Gruppo e viceversa. RISCHIO DI TASSO D’INTERESSE Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. RISCHIO COMMODITY I risultati di Eni sono influenzati dalle variazioni dei prezzi dei prodotti e servizi venduti. La riduzione dei prezzi degli idrocarburi comporta generalmente la diminuzione dei risultati operativi e viceversa. RISCHIO CREDITO Il rischio credito rappresenta l’esposizione di Eni a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Il rischio credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato dalle unità di business sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Le società finanziarie di Eni adottano le linee guida definite dalla Direzione Finanza di Eni sulle caratteristiche dei soggetti idonei a essere controparte nei contratti di impiego di disponibilità e di utilizzo di strumenti finanziari, inclusi gli strumenti derivati. Eni non ha avuto casi significativi di mancato adempimento della controparte. Al 30 giugno 2006 non vi sono concentrazioni significative di rischio credito. RISCHIO LIQUIDITÀ Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni in scadenza. Allo stato attuale, Eni ritiene, attraverso la generazione di flussi di cassa, l’ampia diversificazione delle fonti di finanziamento e la disponibilità di linee di credito committed e uncommitted, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare i fabbisogni finanziari programmati. RISCHIO OPERATION Le attività di Eni comportano per loro natura rischi industriali e ambientali e sono soggette nella maggior parte dei Paesi in cui Eni opera a leggi e regolamenti per la tutela dell’ambiente e la sicurezza industriale. Ad esempio, in Europa Eni possiede e gestisce impianti industriali, quali raffinerie e complessi petrolchimici, che presentano rischi elevati di incidenti e per i quali Eni ha adottato norme e standard di comportamento che soddisfano i criteri della “Direttiva Seveso II” dell’Unione Europea. L’ampio spettro di attività di Eni comporta una vasta gamma di rischi operativi come esplosioni, incendi, emissioni di gas nocivi, fuoriuscite di prodotti tossici, produzione di rifiuti non biodegradabili. Tali eventi possono danneggiare o distruggere i pozzi e le loro attrezzature, recare danni alle persone o all’ambiente circostante. Inoltre, poiché le attività di ricerca e produzione possono avvenire in zone ecologicamente sensibili, ciascun sito richiede un approccio specifico per ridurre al minimo l’impatto sull’ecosistema interessato, sulla biodiversità e sulla salute umana. Eni ha adottato i migliori standard per la valutazione e la gestione dei rischi industriali e ambientali, conformando il proprio comportamento alle best practice dell’industria. Le unità di business nello sviluppo e nella gestione dell’attività, oltre ad applicare le leggi e i regolamenti dei Paesi in cui operano, valutano i rischi industriali e ambientali mediante procedure specifiche. 97 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Nel 2003 è stato introdotto il Modello di Sistema di Gestione (MSG), procedura quadro applicata in tutte le unità operative, basato su un ciclo annuale di pianificazione, attuazione, controllo, riesame dei risultati e definizione dei nuovi obiettivi. Il modello è orientato alla prevenzione dei rischi, al monitoraggio sistematico e al controllo delle performance HSE, in un ciclo di miglioramento continuo che prevede anche l’audit di tali processi da parte di personale interno ed esterno. Al 31 dicembre 2005 sono stati svolti sei audit di sistema e quattro sono in programma nel corso del 2006. Le eventuali emergenze ambientali sono gestite dalle unità di business a livello di sito, con una propria organizzazione che dispone, per ciascun possibile scenario, del piano di risposta con le azioni che occorre attivare per limitare i danni, nonché le posizioni che devono assicurarle. Eni è dotata di due sale emergenze (a Milano e a Roma) con sistemi informatici che raccolgono, su cartografia georeferenziata, tutti i dati relativi ai siti e alla logistica. Eni, oltre a disporre di una propria capacità di risposta con attrezzature sia proprie sia di terzi, ha attivato una serie di collaborazioni internazionali con l’obiettivo di migliorare la capacità di intervento in tutte le aree ove opera. Nel 2005 ha impiegato oltre 2.000 unità equivalenti a tempo pieno, nell’ambito della attività HSE, nella prevenzione dei rischi ambientali, nella sicurezza e nella salute. RISCHIO PAESE Una parte notevole delle riserve di idrocarburi di Eni è localizzata in Paesi al di fuori dell’Unione Europea e dell’America Settentrionale, alcuni dei quali possono essere meno stabili dal punto di vista politico ed economico rispetto ai Paesi dell’Unione Europea o dell’America Settentrionale. Al 31 dicembre 2005 circa il 73% delle riserve certe di idrocarburi di Eni era localizzato in tali Paesi. Inoltre, una parte notevole degli approvvigionamenti di gas di Eni proviene da Paesi al di fuori dell’Unione Europea o dell’America Settentrionale; nel 2005 circa il 60% delle forniture di gas naturale di Eni proveniva da questi Paesi. Evoluzioni negative del quadro politico ed economico di questi Paesi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di Eni di operare o di operare in condizioni economiche, nonché di assicurarsi l’accesso alle riserve di idrocarburi. Eni monitora costantemente i rischi di natura politica, sociale ed economica dei circa 100 Paesi dove ha investito o intende investire, con particolare riguardo alla valutazione degli investimenti dell’upstream. Il rischio paese è mitigato attraverso l’utilizzo di appropriate linee guida di gestione del rischio che Eni ha definito nella procedura “Project risk assessment and management”. Contenziosi Eni è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, Eni ritiene che tali procedimenti e azioni non determineranno effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio consolidato. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti più significativi per i quali si sono verificati sviluppi di rilievo rispetto a quanto indicato nel bilancio 2005, compresi i nuovi procedimenti, nonché dei procedimenti definitivamente chiusi. Salvo diversa indicazione non è stato effettuato alcuno stanziamento a fronte dei contenziosi di seguito descritti perché Eni ritiene improbabile un esito sfavorevole dei procedimenti ovvero perché l’ammontare dello stanziamento non è stimabile in modo attendibile. Ambiente ENI SPA Nel 2000 la Procura della Repubblica di Gela ha promosso un’indagine in relazione ad asserite emissioni provocate da diversi impianti della Raffineria di Gela che avrebbero causato effetti nocivi alla salute di cittadini di Gela, nonché per non avere dichiarato tali emissioni in violazione del DPR n. 203/1988. L’indagine è sfociata in un decreto di citazione a giudizio per fatti avvenuti dal 1997. Si sono costituiti parte civile il Comune di Gela, la Provincia di Caltanissetta e altri, con richiesta di risarcimento danni di complessivi 878 milioni di euro. Con sentenza n. 392 in data 3 luglio 2006 il Tribunale di Gela ha dichiarato di non doversi procedere poiché i reati si sono estinti per intervenuta prescrizione. In relazione a indagini giudiziarie sul fenomeno della subsidenza eventualmente imputabile alle attività minerarie, il 21 maggio 2004 il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Venezia, in esecuzione del provvedimento del Giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Rovigo, ha posto sotto sequestro preventivo i giacimenti Dosso degli Angeli, Angela/Angelina - Ravenna Mare Sud e le piattaforme e i pozzi ivi esistenti. Il 10 giugno 2004, su ricorso della difesa, il Tribunale del riesame di Rovigo ha ordi- 98 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA nato il dissequestro dei giacimenti Angela/Angelina - Ravenna Mare Sud e delle piattaforme e pozzi ivi esistenti, decisione confermata il 10 marzo 2005 dalla Corte di Cassazione. Eni ritiene di avere sempre agito nel rispetto delle leggi munita delle necessarie autorizzazioni. Tenuto conto dei rilievi dei consulenti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo, da cui traggono origine le richieste di sequestro, Eni ha costituito una commissione scientifica, indipendente e interdisciplinare, presieduta dal prof. Enzo Boschi, professore ordinario di sismologia presso l’Università degli Studi di Bologna e presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e composta dai maggiori esperti internazionali di subsidenza derivante dall’estrazione di idrocarburi, con il compito di verificare la misura, gli effetti e gli eventuali strumenti più opportuni per neutralizzare o ridurre quei fenomeni che fossero imputabili all’estrazione di idrocarburi da parte di Eni nel ravennate e nel Nord Adriatico sia a terra sia a mare. La Commissione ha prodotto uno studio dal quale risulta che non sono ipotizzabili pericoli per la pubblica incolumità o danni all’ambiente né constano a livello mondiale incidenti concernenti la pubblica incolumità originati dalla subsidenza indotta dalla produzione di idrocarburi. Lo studio inoltre evidenzia che Eni utilizza le più avanzate tecniche esistenti per la previsione, la misurazione e il controllo del suolo. Il procedimento è in fase di dibattimento di primo grado e, in data 11 maggio 2006, il Tribunale ha autorizzato la costituzione di parte civile di Regione Veneto, Ente Parco delta del Po, Provincia di Ferrara, di Venezia, Comune di Venezia, Comune di Comacchio, Provincia di Rovigo, più due soggetti privati. A sua volta, Eni si è costituita per potersi difendere come preteso responsabile civile. Inoltre, su istanza di competenza funzionale, il Tribunale ha deciso di trasferire il processo al Tribunale monocratico di Adria derubricando il principale capo di imputazione da disastro ambientale, che non si sarebbe quindi verificato, a pericolo di disastro. L’udienza davanti al Tribunale monocratico di Adria è fissata per il 31 ottobre 2006. ENIPOWER SPA Nell’autunno 2004 la Procura della Repubblica di Rovigo ha aperto un’indagine per reati asseritamente consumati in Loreo relativi ad attività di gestione di rifiuti non autorizzata in riferimento a terreni di scavo per la nuova centrale di Mantova di EniPower. Il Pubblico Ministero ha richiesto il rinvio a giudizio dell’Amministratore Delegato di EniPower e del Responsabile di Stabilimento Enipower dell’epoca. L’udienza preliminare è fissata per novembre 2006. POLIMERI EUROPA SPA Avanti il Tribunale di Gela si è svolto un procedimento penale concernente la presunta violazione della normativa ambientale sulla gestione di rifiuti per quanto riguarda l’impianto ACN e l’utilizzo del FOK prodotto dall’impianto di steam cracking concluso con sentenza di condanna e riconoscimento in via equitativa di un danno di importo immateriale a un’associazione ambientalista costituitasi in giudizio e con rinvio al giudice civile per le determinazioni delle ulteriori richieste di danno. La sentenza è stata impugnata. Altri procedimenti giudiziari o arbitrali ENI SPA PROVVEDIMENTO DELL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO SUI RIFORNIMENTI DI JET FUEL Con provvedimento del 9 dicembre 2004, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria avente a oggetto i rifornimenti di carburante per aviazione (jet fuel). Il procedimento è stato aperto nei confronti di sei società petrolifere nazionali, tra cui Eni, e di alcune società, controllate congiuntamente dalle società petrolifere, che svolgono attività di stoccaggio e messa a bordo dei carburanti negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Linate e Milano Malpensa. L’istruttoria è volta ad accertare la sussistenza di una presunta infrazione del divieto di intese restrittive della libertà di concorrenza, che consisterebbe nella ripartizione tra le società petrolifere delle quote relative alle forniture di prodotto alle compagnie aeree. Il 22 dicembre 2005 l’Autorità ha trasmesso le risultanze preliminari dell’istruttoria riguardanti: (i) la presenza di un flusso di informazioni a favore delle società petrolifere, legato al funzionamento delle società comuni di stoccaggio e messa a bordo; (ii) la barriera all’ingresso di nuovi operatori nelle società comuni; (iii) il prezzo del jet fuel che si colloca su livelli più alti rispetto a quelli dei mercati esteri. Il 9 maggio 2006 si è tenuta l’audizione finale. In data 20 giugno 2006, è stato notificato il provvedimento di chiusura del procedimento che tra l’altro infligge una sanzione alle compagnie petrolifere interessate per complessivi 315 milioni di euro, 117 dei quali a carico di Eni. È in fase di predisposizione il ricorso avverso il provvedimento avanti il TAR per il Lazio. TRANS TUNISIAN PIPELINE CO LTD (TTPC) Nell’aprile 2006 Eni ha presentato ricorso avanti il Tribunale Amministrativo per il Lazio avverso il provvedimento del 15 febbraio 2006 con il quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva deliberato che la condotta posta in essere da Eni nel 2003 con riguardo all’esecuzione del piano di potenziamento del gasdotto TTPC di importazione del gas naturale dall’Algeria costituiva abuso di posizione dominante ai sensi dell’articolo 82 del Trattato UE. In quella sede l’Autorità inflisse a Eni una sanzio- 99 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA ne amministrativa di 390 milioni di euro ridotti a 290 milioni in considerazione dell’impegno di Eni di attuare certe misure proconcorrenziali, tra le quali in particolare il potenziamento del gasdotto in questione (v. Informazioni sulla gestione - Gas & Power - Potenziamento dei gasdotti di importazione; per ulteriori informazioni sul contenzioso si rinvia al Bilancio consolidato 2005 Relazione sulla gestione - Andamento operativo - Gas & Power - Regolamentazione - Interventi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas - TTPC). A fronte di questo contenzioso Eni ha stanziato un fondo pari all’importo della sanzione. L’udienza per la discussione del ricorso è fissata per la data del 22 novembre 2006. ISTRUTTORIA DELL’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN RELAZIONE ALL’UTILIZZO DELLE CAPACITÀ DI STOCCAGGIO CONFERITE PER GLI ANNI DI STOCCAGGIO 2004-2005 E 2005-2006 Con delibera 23 febbraio 2006, n. 37/2006, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha avviato nei confronti di alcuni esercenti l’attività di vendita del gas, tra cui Eni SpA, un’istruttoria per l’eventuale erogazione di sanzioni amministrative pecuniarie in relazione all’utilizzo eccessivo della capacità di stoccaggio conferite per gli anni di stoccaggio 2004-2005 e 2005-2006. Il provvedimento conclusivo della fase istruttoria con l’eventuale irrogazione di sanzioni è atteso entro il corrente anno. Contenziosi chiusi Ambiente SYNDIAL SPA (EX ENICHEM SPA) Con procedimento penale aperto nel 1997 avanti il Tribunale di Venezia sono state contestate imputazioni connesse alla gestione di impianti di Porto Marghera dai primi anni ‘70 al 1995 e ai presunti danni alla salute e all’ambiente che ne sarebbero derivati. Con sentenza del 2 novembre 2001 il Tribunale di Venezia ha assolto con formula piena tutti gli imputati. Avverso la sentenza assolutoria hanno presentato appello il Pubblico Ministero, l’Avvocatura dello Stato per il Ministero dell’ambiente e per la Presidenza del Consiglio, 5 enti pubblici territoriali, 12 associazioni ed enti e 48 persone fisiche. Con sentenza del 15 dicembre 2004 la Corte di Appello di Venezia ha sostanzialmente confermato la sentenza di primo grado riformandone solo alcuni punti marginali. Per quanto riguarda alcuni imputati di Eni e di Syndial la Corte di Appello ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione in ordine ad alcune contravvenzioni al DPR 962/1973 (legge su Venezia) e in ordine al reato di cui all’art. 437, 1° comma codice penale, confermando per tutto il resto la sentenza di assoluzione del Tribunale di Venezia. Tutte le parti hanno proposto ricorso per Cassazione che con sentenza pronunciata il 19 maggio 2006 ha sostanzialmente confermato le sentenza della Corte di Appello di Venezia. Nel gennaio 2006 Eni e Syndial hanno sottoscritto con la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’ambiente un accordo transattivo con il quale, fra l’altro, a fronte del pagamento di 40 milioni di euro, la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’ambiente rinunciano al ricorso per Cassazione proposto, si impegnano a revocare la costituzione di parte civile nel processo de quo, rinunciando a qualsiasi pretesa di risarcimento del danno ambientale per i fatti relativi alla gestione del Petrolchimico di Porto Marghera fino alla data di sottoscrizione dell’accordo. L’ammontare versato trova copertura nell’apposito fondo rischi. Fiscale ENI DACIÓN BV Nell’agosto 2005 l’Amministrazione finanziaria della Repubblica del Venezuela ha notificato alla filiale locale di Eni Dación BV quattro avvisi di accertamento preliminari relativi all’imposta sul reddito degli esercizi 2001, 2002, 2003 e 2004 che negando la deducibilità di alcuni costi: (i) azzeravano le perdite dichiarate per tali esercizi di complessivi 910 miliardi di bolivares (425 milioni di dollari USA); (ii) determinavano per gli stessi esercizi un reddito imponibile di complessivi 115 miliardi di bolivares (54 milioni di dollari USA); (iii) contestavano un’imposta dovuta di 52 miliardi di bolivares (24 milioni di dollari USA) determinata con l’aliquota del 50% invece che con quella del 34% applicata da tutte le società che svolgono la stessa attività di Eni Dación BV. Avendo natura preliminare, gli accertamenti non contenevano la determinazione delle sanzioni e degli interessi di mora. In particolare veniva negata integralmente la deducibilità: (i) degli interessi corrisposti ad altre società del Gruppo che hanno erogato finanziamenti denominati in dollari USA; (ii) delle perdite su cambio iscritte in bilancio relativamente a tali finanziamenti originate dalla progressiva svalutazione della moneta venezuelana. La società ha presentato un ricorso amministrativo per chiedere l’annullamento degli accertamenti preliminari e Eni ha effettuato uno stanziamento a fondo rischi. Il ricorso è stato respinto nell’aprile 2006 dall’Amministrazione finanziaria attraverso l’emissione degli avvisi di accertamento definitivi i quali: (i) confermano in sostanza le voci contestate, sebbene con una riduzione delle imposte a un importo pari a 39 miliardi di bolivares (18 milioni di 100 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA dollari USA); (ii) applicano sanzioni amministrative per 84 miliardi di bolivares (39 milioni di dollari USA); (iii) determinando interessi di mora per 25 miliardi di bolivares (12 milioni di dollari USA). Eni Dación BV ha presentato istanza di autotutela ancor prima della scadenza dei termini per adire l’autorità giudiziaria, ottenendo un’ulteriore riduzione degli importi accertati dai complessivi 148 miliardi di bolivares (69 milioni di dollari USA) notificati a 52 miliardi di bolivares (24 milioni di dollari USA) comprensivi di imposte per 12,5 miliardi di bolivares (6 milioni di dollari USA) e di sanzioni e interessi di mora per complessivi 39,5 miliardi di bolivares (18 milioni di dollari USA). Ai fini di evitare ulteriori oneri derivanti dall’incrementarsi delle sanzioni e degli interessi contestati, Eni Dación BV ha pagato la totalità degli importi accertati nel maggio 2006, chiudendo così il contenzioso fiscale. Successivamente Eni Dación BV ha presentato una dichiarazione dei redditi integrativa per l’esercizio 2005, considerando le nuove basi imponibili per gli esercizi 2001-2004 come da accertamenti e pagando imposte sui redditi per 128 miliardi di bolivares (60 milioni di dollari USA) nonché sanzioni e interessi per complessivi 4,4 miliardi di bolivares (2 milioni di dollari USA). Altri impegni e rischi Gli impegni derivanti dai contratti di approvvigionamento di gas naturale di lungo termine stipulati da Eni sono indicati nelle “Informazioni sulla gestione - Andamento operativo - Settore Gas & Power - Approvvigionamenti di gas naturale” e si considerano parte integrante delle presenti note. Le parent company guarantees rilasciate a fronte degli impegni contrattuali assunti dal settore Exploration & Production per l’attività di esplorazione e produzione di idrocarburi quantificabili, sulla base degli investimenti ancora da eseguire, in 4.462 milioni di euro (5.052 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Con effetto dal 1° aprile 2006 la compagnia petrolifera di Stato venezuelano Petróleos de Venezuela SA (PDVSA) ha comunicato a Eni Dación BV che il contratto di servizio relativo alle attività minerarie dell’area di Dación si deve intendere risolto. Conseguentemente da tale data la conduzione delle attività è stata assunta da PDVSA. Eni ha offerto la disponibilità a un accordo circa l’indennizzo dovuto a seguito della risoluzione unilaterale del contratto. In caso di insuccesso delle trattative Eni valuterà ogni azione da intraprendere a difesa dei propri interessi in Venezuela. In particolare sulla base dei pareri dei propri consulenti legali Eni ritiene di aver diritto a un indennizzo corrispondente al valore di mercato del contratto di servizio terminato da PDVSA. Tale valore secondo le valutazioni interne della società e di esperti indipendenti risulta non inferiore al valore di libro dell’asset (pari a 654 milioni di euro) che conseguentemente non è stato oggetto di svalutazione. Nell’esercizio 2005 e nel primo trimestre 2006, la produzione giornaliera del campo di Dación è stata di circa 60 mila barili. Al 31 dicembre 2005, le riserve certe di Dación iscritte a libro erano 175 milioni di barili. Lo Stato algerino ha in corso una riforma della fiscalità delle imprese petrolifere che, per la parte già in vigore, non modifica direttamente il regime fiscale dei contratti esistenti (Production Sharing Agreement - “PSA”) di cui sono parti le compagnie straniere presenti nel Paese. Tuttavia la compagnia di Stato Sonatrach ha chiesto a Eni e agli operatori delle joint venture di cui Eni fa parte la rinegoziazione dei termini dei PSA tra essi esistenti, motivandola con la necessità di ricondurre tali contratti all’equilibrio economico originario che Sonatrach ritiene sia stato modificato a suo danno a seguito dell’introduzione a suo carico di nuovi oneri fiscali. L’esito di tali negoziazioni non è al momento prevedibile. Inoltre il Governo algerino ha di recente approvato una proposta di modifica dell’attuale legge petrolifera che prevede, tra l’altro, l’introduzione a carico delle compagnie straniere firmatarie degli esistenti PSA di un’imposta aggiuntiva applicabile nel caso in cui le quotazioni del petrolio superino i 30 dollari USA per barile. La proposta di legge dovrà essere approvata dal Parlamento ed essere poi dettagliata tramite successivi decreti di attuazione. Non è quindi al momento possibile una stima degli eventuali maggiori oneri tributari. L’impegno assunto da Eni nella convenzione firmata il 15 ottobre 1991 tra la Treno Alta Velocità - TAV SpA e il CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Due di dare la propria disponibilità a garantire la buona esecuzione della progettazione e della realizzazione delle opere affidate al Consorzio, garantendo perciò a TAV il puntuale e corretto adempimento da parte del Consorzio di tutte le obbligazioni previste nella Convenzione e nell’Atto Integrativo e in ogni atto aggiuntivo addendum e/o modifica o integrazione. Il Regolamento del Consorzio obbliga i consorziati a rilasciare la manleva e le garanzie negli stessi termini del CEPAV Uno. La garanzia di 262 milioni di euro (282 milioni di euro al 31 dicembre 2005) rilasciata a favore di Cameron LNG nell’interesse di Eni USA Gas Marketing Llc (100% Eni Petroleum Co Inc) a fronte del contratto di rigassificazione sottoscritto in data 1° agosto 2005. La garanzia, sottoposta a clausola sospensiva avrà efficacia dal momento dell’avvio del servizio di rigassificazione previsto in una data compresa tra il 1° ottobre 2008 e il 30 giugno 2009. A seguito della cessione di partecipazioni e di rami aziendali Eni ha assunto rischi non quantificabili per eventuali indennizzi dovuti agli acquirenti a fronte di sopravvenienze passive di carattere generale, fiscale, contributivo e ambientale. Eni ritiene che tali rischi non comporteranno effetti negativi rilevanti sul bilancio consolidato. 101 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Regolamentazione in materia ambientale Per l’impatto che le normative in materia ambientale possono avere nelle attività di Eni nulla di significativo si è modificato rispetto a quanto indicato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. Emission trading La legge n. 316 del 30 dicembre 2004, di conversione del decreto legge n. 273/2004, ha recepito la direttiva 2003/87/CE istitutiva di un sistema per lo scambio di permessi di emissione dei gas a effetto serra nella Comunità (Emission trading). Dal 1° gennaio 2005 è operativo lo Schema Europeo di Emission Trading (ETS), in relazione al quale il 24 febbraio 2006 è stato emanato il decreto del Ministro dell’ambiente recante l’assegnazione agli impianti esistenti, classificati secondo quanto previsto dal decreto, dei permessi di emissione per il periodo 2005-2007. A Eni sono stati assegnati permessi di emissione equivalenti a 65,2 milioni di tonnellate di CO2 (di cui 22,4 per il 2005, 21,4 per il 2006 e 21,4 per il 2007). Nell’esercizio 2005 le emissioni di anidride carbonica delle installazioni di Eni incluse nel decreto sono risultate inferiori rispetto ai permessi di emissione assegnati. 26 Ricavi Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i “Ricavi”. I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel “Commento ai risultati economico-finanziari” delle “Informazioni sulla gestione”. I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue: (milioni di euro) Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazione dei lavori in corso su ordinazione I semestre 2005 I semestre 2006 33.703 398 34.101 43.668 655 44.323 I semestre 2005 I semestre 2006 6.872 1.027 52 665 632 9.248 6.814 1.442 57 641 735 9.689 I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono indicati al netto delle seguenti voci: (milioni di euro) Accise Vendite in conto permuta di prodotti petroliferi, escluse le accise Vendite in conto permuta di altri beni Prestazioni fatturate a partner per attività in joint venture Vendite a gestori di impianti stradali per consegne fatturate a titolari di carte di credito I ricavi netti della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e per area geografica di destinazione alla nota n. 32 “Informazioni per settore di attività e per area geografica”. 102 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Altri ricavi e proventi Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue: (milioni di euro) Plusvalenze da vendite di attività materiali e immateriali Locazioni e affitti di azienda Penalità contrattuali e altri proventi relativi a rapporti commerciali Risarcimento danni Altri proventi (*) I semestre 2005 I semestre 2006 11 48 25 41 192 317 72 46 25 4 225 372 (*) Di ammontare unitario inferiore a 25 milioni di euro. 27 Costi operativi Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i “Costi operativi”. I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel “Commento ai risultati economico-finanziari” delle “Informazioni sulla gestione”. Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue: (milioni di euro) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Altri oneri a dedurre: - incrementi di immobilizzazioni per lavori interni I semestre 2005 I semestre 2006 16.210 4.204 948 503 465 22.330 22.808 4.906 932 479 586 29.711 (337) 21.993 (328) 29.383 I costi per servizi comprendono compensi d’intermediazione per 10 milioni di euro (6 milioni di euro nel primo semestre 2005). I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all’attivo patrimoniale ammontano a 99 milioni di euro (94 milioni di euro nel primo semestre 2005). I costi per godimento di beni di terzi comprendono royalties su prodotti petroliferi estratti per 456 milioni di euro (433 milioni di euro nel primo semestre 2005). Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri al netto degli utilizzi per eccedenza riguardano in particolare il fondo oneri relativi a revisione prezzi di vendita per 190 milioni di euro, il fondo rischi ambientali per 133 milioni di euro (65 milioni di euro nel primo semestre 2005), il fondo utilizzo gas strategico per 114 milioni di euro, il fondo rischi per contenziosi per 24 milioni di euro (58 milioni di euro nel primo semestre 2005) e utilizzi per eccedenza del fondo riserva sinistri e premi delle compagnie di assicurazione per 75 milioni di euro (170 milioni di euro di accantonamento nel primo semestre 2006). 103 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Costo lavoro Il costo lavoro si analizza come segue: (milioni di euro) Salari e stipendi Oneri sociali Oneri per programmi a benefici definiti Altri costi a dedurre: - incrementi di immobilizzazioni per lavori interni I semestre 2005 I semestre 2006 1.205 331 95 78 1.709 1.294 328 124 84 1.830 (75) 1.634 (94) 1.736 Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Eni Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti, Eni ha definito dei piani di assegnazione di azioni gratuite e di assegnazione di diritti di opzione. Le condizioni generali dei piani e le altre informazioni indicate nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 non hanno subìto variazioni significative. Al 30 giugno 2006 non sono stati emessi nuovi piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Eni. Numero medio dei dipendenti Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell’area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente: (numero) Dirigenti Quadri Impiegati Operai I semestre 2005 I semestre 2006 1.746 10.651 34.866 24.185 71.448 1.736 10.817 34.574 25.167 72.294 Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all’inizio e alla fine del periodo. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all’estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente. Ammortamenti e svalutazioni Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue: (milioni di euro) Ammortamenti: - attività materiali - attività immateriali Svalutazioni: - attività materiali - attività immateriali a dedurre: - incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 104 I semestre 2005 I semestre 2006 2.107 365 2.472 2.346 502 2.848 156 3 159 141 47 188 (1) 2.630 (2) 3.034 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 28 Proventi (oneri) finanziari I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue: (milioni di euro) I semestre 2005 Proventi (oneri) netti su contratti derivati Proventi da crediti finanziari Interessi attivi (passivi) netti verso banche Oneri finanziari imputati all’attivo patrimoniale Proventi netti su titoli Interessi su crediti di imposta Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (1) Interessi e altri oneri su prestiti obbligazionari Differenze attive (passive) nette di cambio Altri proventi (oneri) netti I semestre 2006 (375) 59 (29) 89 16 7 (53) (131) 229 (20) (208) 334 45 22 48 11 7 (45) (138) (143) 10 151 (1) La voce riguarda l’incremento dei fondi per rischi e oneri che sono indicati, a un valore attualizzato, nelle passività non correnti del bilancio. I proventi (oneri) netti su contratti derivati si analizzano come segue: (milioni di euro) Contratti su valute Contratti su tassi d’interesse Contratti su merci I semestre 2005 I semestre 2006 (260) (65) (50) (375) 248 89 (3) 334 L’incremento dei proventi (oneri) su contratti derivati di 709 milioni di euro deriva principalmente dall’applicazione dello IAS 39 che comporta per Eni la valutazione al fair value dei contratti derivati con iscrizione degli effetti a conto economico anziché correlarli alle attività, passività e impegni perché questi contratti non soddisfano le condizioni formali per essere qualificati come di copertura ai fini IFRS. Anche il decremento delle differenze attive (passive) nette di cambio di 372 milioni di euro deriva principalmente dall’applicazione dello IAS 39 perché gli effetti dell’adeguamento al cambio di fine periodo delle attività e passività in moneta diversa da quella funzionale non vengono contabilmente compensati dall’adeguamento al cambio di fine periodo degli impegni per contratti derivati. 29 Proventi (oneri) su partecipazioni Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto L’effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue: (milioni di euro) Plusvalenza da valutazione con il metodo del patrimonio netto Minusvalenza da valutazione con il metodo del patrimonio netto I semestre 2005 I semestre 2006 379 (15) 364 457 (77) 380 L’analisi delle plusvalenze e minusvalenze delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è indicata alla nota n. 11 “Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto”. 105 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Altri proventi/oneri su partecipazioni Gli altri proventi/oneri su partecipazioni si analizzano come segue: (milioni di euro) Dividendi Plusvalenze da vendite Minusvalenze da vendite Altri proventi (oneri) netti I semestre 2005 17 17 (7) 22 49 I semestre 2006 57 25 5 87 Le plusvalenze da vendite di 25 milioni di euro riguardano principalmente la vendita della Fiorentina Gas SpA e della Toscana Gas SpA (17 milioni di euro). 30 Imposte sul reddito Le imposte sul reddito si analizzano come segue: (milioni di euro) I semestre 2005 I semestre 2006 807 2.309 3.116 1.079 3.703 4.782 446 228 674 3.790 217 548 765 5.547 Imposte correnti: - imprese italiane - imprese estere Imposte differite e anticipate nette: - imprese italiane - imprese estere L’incidenza delle imposte sull’utile del periodo prima delle imposte è del 49,7% (45,3% nel primo semestre 2005) a fronte dell’incidenza fiscale teorica del 37,7% (37,8% nel primo semestre 2005) che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 33% (Ires) all’utile prima delle imposte e del 4,25% (Irap) al valore netto della produzione. 106 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA L’analisi della differenza tra l’aliquota fiscale teorica e quella effettiva per i due periodi messi a confronto è la seguente: (%) Aliquota teorica Variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all’aliquota teorica: - maggiore incidenza fiscale sulle imprese estere - differenze permanenti - altre motivazioni 31 I semestre 2005 I semestre 2006 37,8 37,7 7,8 (0,4) 0,1 7,5 45,3 11,5 (0,2) 0,7 12,0 49,7 Utile per azione L’utile per azione semplice è determinato dividendo l’utile del periodo di competenza Eni per il numero medio ponderato delle azioni Eni SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione è di 3.765.702.489 e di 3.713.337.496 rispettivamente nel primo semestre 2005 e 2006. L’utile per azione diluito è determinato dividendo l’utile del periodo di competenza Eni per il numero medio ponderato delle azioni Eni SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. Al 30 giugno 2005 e 2006 le azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse riguardano esclusivamente le azioni assegnate a fronte dei piani di stock grant e di stock option. Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell’utile per azione diluito è di 3.769.218.779 e di 3.717.167.774 rispettivamente nel primo semestre 2005 e 2006. La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzato per la determinazione dell’utile per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell’utile per azione diluito è di seguito indicata: Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l’utile semplice Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock grant Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock option Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l’utile diluito Utile netto di competenza Eni Utile per azione semplice Utile per azione diluito (milioni di euro) (ammontari in euro per azione) (ammontari in euro per azione) I semestre 2005 I semestre 2006 3.765.702.489 1.452.613 2.063.677 3.769.218.779 4.343 1,15 1,15 3.713.337.496 1.762.609 2.067.669 3.717.167.774 5.275 1,42 1,42 107 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 32 Informazioni per settore di attività e per area geografica 2.999 (326) 2.673 216 2.633 (382) 2.251 112 Corporate e società finanziarie Altre attività Ingegneria e Costruzioni Petrolchimica Refining & Marketing 14.747 (479) 14.268 865 439 (288) 151 (259) 562 (440) 122 (211) (66) 34.101 8.161 16 1.824 83 344 110 232 7 77 11 85 54 17 222 51 503 2.630 27.418 208 19.192 88 10.165 1 2.808 67 4.936 526 1.377 364 66.422 287 5.718 1.931 3.412 841 4.613 17 610 379 2.973 30 1.810 1.966 3.485 21.102 2.220 521 216 52 137 8 52 3.206 14.459 (9.623) 4.836 8.398 14.933 (377) 14.556 1.907 19.446 (628) 18.818 455 3.340 (321) 3.019 69 3.080 (311) 2.769 211 (1) 87 465 (290) 175 (216) 605 (455) 150 (142) (140) 44.323 10.542 58 8 (71) 37 (2) 479 3.034 (65) 1.251 (673) 380 70.805 143 2.252 255 371 76 220 19 61 26 28.294 268 20.339 94 12.329 1 2.933 57 5.939 267 6.874 2.257 5.024 937 5.518 18 646 360 3.419 47 1.900 2.170 3.886 25.551 2.114 410 232 34 224 14 26 3.054 (a) Prima dell’eliminazione dei ricavi infrasettori. (b) Comprendono le attività connesse al risultato operativo. (c) Comprendono le passività connesse al risultato operativo. 108 11.162 (245) 10.917 2.155 Totale 10.054 (6.335) 3.719 5.349 Elisioni I semestre 2005 Ricavi netti della gestione caratteristica (a) a dedurre: ricavi infrasettori Ricavi da terzi Risultato operativo Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Ammortamenti e svalutazioni Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto Attività direttamente attribuibili (b) Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Passività direttamente attribuibili (c) Investimenti in attività materiali e immateriali I semestre 2006 Ricavi netti della gestione caratteristica (a) a dedurre: ricavi infrasettori Ricavi da terzi Risultato operativo Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Ammortamenti e svalutazioni Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto Attività direttamente attribuibili (b) Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Passività direttamente attribuibili (c) Investimenti in attività materiali e immateriali Gas & Power (milioni di euro) Exploration & Production Informazioni per settore di attività (1) 393 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I ricavi infrasettore sono conseguiti applicando condizioni di mercato. Informazioni per area geografica Resto dell’Europa Americhe Asia Africa Altre aree Totale I semestre 2005 Attività direttamente attribuibili (a) Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali I semestre 2006 Attività direttamente attribuibili (a) Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali Resto dell’Unione Europea (milioni di euro) Italia ATTIVITÀ DIRETTAMENTE ATTRIBUIBILI E INVESTIMENTI PER AREA GEOGRAFICA DI LOCALIZZAZIONE 34.474 8.107 2.773 2.338 5.356 12.805 569 66.422 996 212 189 147 618 1.008 36 3.206 35.039 9.755 3.113 2.958 6.079 13.274 587 70.805 876 336 162 276 481 900 23 3.054 (a) Comprendono le attività connesse al risultato operativo. RICAVI NETTI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA PER AREA GEOGRAFICA DI DESTINAZIONE (milioni di euro) Italia Resto dell’Unione Europea Resto dell’Europa Americhe Asia Africa Altre aree 33 I semestre 2005 I semestre 2006 15.550 9.324 2.026 2.487 2.062 2.566 86 34.101 19.915 11.492 3.662 2.470 2.877 3.495 412 44.323 Rapporti con parti correlate Le operazioni compiute da Eni con le parti correlate riguardano principalmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari con le imprese a controllo congiunto, con le imprese collegate e con le imprese controllate escluse dall’area di consolidamento nonché con altre imprese possedute o controllate dallo Stato. Tutte le operazioni fanno parte dell’ordinaria gestione, sono generalmente regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti e sono state compiute nell’interesse delle imprese di Eni. Le imprese a controllo congiunto, le imprese collegate e le imprese controllate escluse dall’area di consolidamento sono indicate nell’allegato “Imprese e partecipazioni rilevanti di Eni SpA al 30 giugno 2006” che costituisce parte integrante delle presenti note. Di seguito sono indicati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti. 109 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Rapporti commerciali e diversi I rapporti commerciali e diversi del primo semestre 2005 sono di seguito analizzati: Denominazione Imprese a controllo congiunto e collegate ASG Scarl Azienda Energia e Servizi Torino SpA Bayernoil Raffineriegesellschaft mbH Bernhard Rosa Inh. Ingeborg Ploechinger GmbH Blue Stream Pipeline Co BV Bronberger & Kessler Handelsgesellschaft U. Gilg Cam Petroli Srl CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Uno Eni Gas BV Eni Oil Co Ltd Gasversorgung Süddeutschland GmbH Gruppo Distribuzione Petroli Srl Karachaganak Petroleum Operating BV Modena Scarl Petrobel Belayim Petroleum Co Promgas SpA Raffineria di Milazzo ScpA Rodano Consortile Scarl RPCO Enterprise Ltd Spf - Tkp Omifpro Snc Supermetanol CA Super Octanos CA Toscana Gas Clienti SpA Trans Austria Gasleitung GmbH Transmediterranean Pipeline Co Ltd Unión Fenosa Gas SA Altre (*) Imprese controllate escluse dall’area di consolidamento Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV Eni BTC Ltd Altre (*) Imprese possedute o controllate dallo Stato Gruppo Alitalia Gruppo Enel Altre imprese a partecipazione statale (*) Per rapporti di importo unitario non superiore a 50 milioni di euro. 110 I semestre 2005 30.06.2005 (milioni di euro) Crediti Debiti Garanzie 14 1 77 6 161 64 12 46 11 44 140 35 Costi Beni 75 2 5 2 Beni Servizi 92 37 405 1 1 1 57 93 2 66 281 133 120 4.894 6 10 76 5 9 34 2 Ricavi Servizi 26 225 1 22 56 36 38 15 88 10 11 19 62 33 111 40 134 93 42 1 147 42 1 4 5 53 42 17 34 107 4 62 12 4 1 63 505 41 870 1 24 68 69 574 6 30 900 21 124 45 190 764 1 12 13 913 71 45 62 76 5.196 161 10 171 5.367 5.367 2 12 32 319 97 1.213 3 9 1 4 323 6 15 1.228 1 1 864 3 11 272 3 3 22 25 1.253 125 413 44 582 1.446 168 5 173 445 3 326 16 73 863 19 261 8 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I rapporti commerciali e diversi del primo semestre 2006 sono di seguito analizzati: Denominazione Imprese a controllo congiunto e collegate ASG Scarl Azienda Energia e Servizi Torino SpA Bayernoil Raffineriegesellschaft mbH Bernhard Rosa Inh. Ingeborg Ploechinger GmbH Blue Stream Pipeline Co BV Bronberger & Kessler Handelsgesellschaft U. Gilg Cam Petroli Srl CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Uno Eni Gas BV Eni Oil Co Ltd Fox Energy Srl Gasversorgung Süddeutschland GmbH Gruppo Distribuzione Petroli Srl Karachaganak Petroleum Operating BV Mangrove Gas Netherlands BV Modena Scarl Petrobel Belayim Petroleum Co Promgas SpA Raffineria di Milazzo ScpA Rodano Consortile Scarl RPCO Enterprise Ltd Spf - Tkp Omifpro Snc Supermetanol CA Super Octanos CA Toscana Gas Clienti SpA Trans Austria Gasleitung GmbH Transmediterranean Pipeline Co Ltd Unión Fenosa Gas SA Altre (*) Imprese controllate escluse dall’area di consolidamento Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV Eni BTC Ltd Altre (*) Imprese possedute o controllate dallo Stato Gruppo Alitalia Gruppo Enel Altre imprese a partecipazione statale I semestre 2006 30.06.2006 (milioni di euro) Crediti Debiti Garanzie 9 1 60 20 139 80 12 38 12 21 39 109 11 4 85 106 26 1 Costi Ricavi Beni Servizi 2 46 31 369 23 1 2 6 Servizi 1 1 87 99 108 298 5.561 6 30 29 155 118 89 52 6 25 Beni 60 9 71 20 7 23 2 53 53 59 4 14 147 195 114 35 220 49 120 16 6 35 6 39 120 7 88 42 54 7 71 379 66 815 62 143 14 76 455 10 153 968 21 138 26 185 640 2 13 15 983 69 46 62 108 6.093 191 10 201 6.294 6.294 2 76 6 440 102 1.196 2 17 1 3 443 7 24 1.220 1 1 1.148 443 1 26 27 1.247 177 425 58 660 1.808 37 1.147 15 183 72 (*) Per rapporti di importo unitario non superiore a 50 milioni di euro. 111 1 73 256 194 194 450 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Si segnala inoltre l’acquisizione di servizi di ingegneria, di costruzione e di manutenzione da società del gruppo Cosmi Holding correlato a Eni per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione. I rapporti commerciali, regolati alle condizioni di mercato, sono ammontati a circa 7 e 3 milioni di euro rispettivamente nel primo semestre 2005 e nel primo semestre 2006. I rapporti più significativi riguardano: - la fornitura di servizi specialistici nel campo dell’upstream petrolifero dalle società Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV, Eni Gas BV, Eni Oil Co Ltd, Karachaganak Petroleum Operating BV e Petrobel Belayim Petroleum Co; nonché, debiti per attività di investimento dalle società Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV, Eni Gas BV, Eni Oil Co Ltd e Karachaganak Petroleum Operating BV; i servizi sono fatturati sulla base dei costi sostenuti; limitatamente alla Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV la fornitura di servizi da parte del settore Ingegneria e Costruzioni di Eni; - le prestazioni relative al progetto e all’esecuzione lavori della tratta ferroviaria Milano-Bologna da parte dei consorzi ASG Scarl, CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Uno, Modena Scarl e Rodano Consortile Scarl, nonché il rilascio di garanzie per la buona esecuzione dei lavori; - il vettoriamento dalla Società Azienda Energia e Servizi Torino SpA; - la vendita di prodotti petroliferi, le prestazioni per la raffinazione del petrolio e l’acquisto degli additivi per le benzine dalle società Bayernoil Raffineriegesellschaft mbH, Bernhard Rosa Inh. Ingeborg Ploechinger GmbH, Bronberger & Kessler und Gilg & Schweiger GmbH, Cam Petroli Srl, Fox Energy Srl, Gruppo Distribuzione Petroli Srl, Supermetanol CA e Super Octanos CA; - l’acquisizione di servizi di trasporto gas all’estero dalle società Blue Stream Pipeline Co BV e dalla Trans Austria Gasleitung GmbH; - la garanzia rilasciata a favore della società Eni BTC Ltd a fronte della costruzione di un oleodotto; - la vendita di gas naturale alla Gasversorgung Süddeutschland GmbH e alla Toscana Gas Clienti SpA; - le garanzie rilasciate nell’interesse della Mangrove Gas Netherlands BV, della RPCO Enterprise Ltd e della Spf - Tkp Omifpro Snc per la partecipazione a gare d’appalto e per il rispetto degli accordi contrattuali; - la compravendita di gas naturale all’estero con la società Promgas SpA; - l’acquisizione del servizio di lavorazione greggi dalla Raffineria di Milazzo ScpA in misura corrispondente ai costi sostenuti; - l’acquisizione di servizi di trasporto gas all’estero dalla Transmediterranean Pipeline Co Ltd; i rapporti sono regolati sulla base di tariffe che consentono alla società di recuperare i costi operativi e remunerare il capitale investito; - la compravendita di gas naturale e la garanzia di performance rilasciata nell’interesse della società Unión Fenosa Gas SA a fronte degli impegni contrattuali connessi all’attività di gestione operativa; - la vendita di prodotti petroliferi con il gruppo Alitalia; - la vendita e il trasporto di gas naturale, la vendita di olio combustibile nonché la compravendita di energia elettrica con il gruppo Enel. 112 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Rapporti finanziari I rapporti finanziari del primo semestre 2005 sono di seguito analizzati: Denominazione Imprese a controllo congiunto e collegate Blue Stream Pipeline Co BV Raffineria di Milazzo ScpA Spanish Egyptian Gas Co SAE Trans Austria Gasleitung GmbH Transmediterranean Pipeline Co Ltd Altre (*) Imprese controllate escluse dall’area di consolidamento Altre (*) Crediti I semestre 2005 30.06.2005 (milioni di euro) Debiti Garanzie 24 865 72 351 Oneri Proventi 14 384 180 45 609 167 191 69 1.357 19 19 49 49 1 1 628 240 1.358 2 Debiti Garanzie Oneri 11 784 82 334 6 5 5 30 2 2 1 1 31 (*) Per rapporti di importo unitario non superiore a 50 milioni di euro. I rapporti finanziari del primo semestre 2006 sono di seguito analizzati: Denominazione Imprese a controllo congiunto e collegate Blue Stream Pipeline Co BV Raffineria di Milazzo ScpA Spanish Egyptian Gas Co SAE Trans Austria Gasleitung GmbH Transmediterranean Pipeline Co Ltd Altre (*) Imprese controllate escluse dall’area di consolidamento Altre (*) Crediti I semestre 2006 30.06.2006 (milioni di euro) Proventi 13 2 151 117 268 85 98 40 1.240 95 95 363 29 29 127 6 6 1.246 6 6 6 6 4 29 6 2 2 31 (*) Per rapporti di importo unitario non superiore a 50 milioni di euro. 113 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I rapporti più significativi riguardano: - la garanzia per affidamenti bancari rilasciata nell’interesse della società Blue Stream Pipeline Co BV e il deposito di disponibilità monetarie presso le società finanziarie di Gruppo; - le garanzie per affidamenti bancari rilasciate nell’interesse delle società Raffineria di Milazzo ScpA e Spanish Egyptian Gas Co SAE; - il finanziamento del tratto austriaco del gasdotto Federazione Russa-Italia e della realizzazione della rete di trasporto del gas naturale rispettivamente alla Trans Austria Gasleitung GmbH e alla Transmediterranean Pipeline Co Ltd; il finanziamento concesso alla Trans Austria Gasleitung GmbH è stato rimborsato nel corso del 2006. Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari L’incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa: Crediti commerciali e altri crediti Altre attività finanziarie Passività finanziarie a breve termine Debiti commerciali e altri debiti Passività finanziarie a lungo termine comprensive delle quote a breve termine 30.06.2006 30.06.2005 (milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza % 14.043 1.051 3.138 11.062 1.069 323 222 913 7,61 30,73 7,07 8,25 17.158 897 3.723 14.308 842 161 127 983 4,91 17,95 3,41 6,87 8.580 18 0,21 7.837 L’incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi: Ricavi della gestione caratteristica Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Proventi finanziari Oneri finanziari I semestre 2006 I semestre 2005 (milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza % 34.101 21.993 1.625 1.833 1.891 1.579 31 2 5,55 7,18 1,91 0,11 44.323 29.383 2.246 2.095 2.258 1.690 31 6 5,09 5,75 1,38 0,29 Le operazioni con parti correlate fanno parte della ordinaria gestione, sono generalmente regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. 114 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella: I semestre 2005 (milioni di euro) Ricavi e proventi Costi e oneri Variazione crediti e debiti commerciali e diversi Dividendi e interessi Flusso di cassa netto da attività di esercizio Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali Investimenti in partecipazioni Variazione debiti relativi all’attività di investimento Variazione crediti finanziari Flusso di cassa netto da attività di investimento Variazione debiti finanziari Flusso di cassa netto da attività di finanziamento Totale flussi finanziari verso entità correlate I semestre 2006 1.891 (1.356) (131) 239 643 (223) (31) 134 170 50 72 72 765 2.258 (1.319) 337 251 1.527 (371) (10) (248) 340 (289) (34) (34) 1.204 L’incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi: Totale Flusso di cassa da attività di esercizio Flusso di cassa da attività di investimento Flusso di cassa da attività di finanziamento 8.613 (2.920) (5.407) Entità correlate 643 50 72 I semestre 2006 I semestre 2005 (milioni di euro) Incidenza % 7,47 (1,71) (1,33) Totale 10.668 (2.478) (4.904) Entità correlate Incidenza % 1.527 (289) (34) 14,31 11,66 0,69 115 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 34 Eventi e operazioni significative non ricorrenti Nel primo semestre 2005 e nel primo semestre 2006 non si segnalano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti. 35 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Nel primo semestre 2005 e nel primo semestre 2006 non si segnalano posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali. 36 Adeguamento della relazione semestrale consolidata di Eni ai principi contabili generalmente accettati negli USA (U.S. GAAP) Eni, in quanto società le cui azioni sono quotate al New York Stock Exchange, presenta alla Securities and Exchange Commission (SEC) un documento (Form 20-F) comprendente, tra l’altro, l’adeguamento del bilancio consolidato italiano ai principi contabili generalmente accettati negli USA (Generally Accepted Accounting Principles o U.S. GAAP). Di seguito sono indicate le informazioni necessarie per adeguare la relazione semestrale consolidata italiana ai principi contabili americani. Riepilogo delle differenze significative tra gli IFRS e gli U.S. GAAP La relazione semestrale consolidata di Eni al 30 giugno 2006 è redatta applicando i principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea (IFRS) che differiscono per alcuni aspetti dagli U.S. GAAP. Le differenze tra i due principi considerate per adeguare la relazione semestrale consolidata di Eni ai principi U.S. GAAP sono le stesse indicate nel bilancio consolidato dell’esercizio 2005 a cui si fa rinvio. 116 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA 37 Riconciliazione dell’utile e del patrimonio netto determinati applicando gli IFRS con quelli determinati secondo gli U.S. GAAP Di seguito sono indicate le rettifiche dell’utile del primo semestre 2005 e 2006 e del patrimonio netto al 31 dicembre 2005 e al 30 giugno 2006 che sarebbero necessarie qualora venissero applicati gli U.S. GAAP invece degli IFRS. (milioni di euro) Utile di periodo risultante dalla relazione semestrale consolidata secondo gli IFRS Variazione in aumento (diminuzione) dell’utile netto: A. effetto delle differenze di principio IFRS/U.S. GAAP sulle imprese consolidate secondo gli IFRS e valutate secondo il metodo del patrimonio netto secondo gli U.S. GAAP B. rilevazione dei costi di ricerca e sviluppo di idrocarburi con il metodo dello “sforzo coronato da successo” C. effetto delle svalutazioni e rivalutazioni delle immobilizzazioni D. imposte sul reddito differite e anticipate E. effetto relativo alle attività associate all’acquisizione di un’impresa (portafoglio clienti) F. rimanenze Effetto delle differenze di principio IFRS/U.S. GAAP sulle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto Altre rettifiche Effetto delle rettifiche U.S. GAAP sull’utile di terzi azionisti (a) Rettifiche nette Utile netto del periodo secondo gli U.S. GAAP Utile semplice per azione (b) Utile diluito per azione (b) Utile semplice per ADS (calcolato su 2 azioni per ADS) (b) Utile diluito per ADS (calcolato su 2 azioni per ADS) (b) I semestre 2005 I semestre 2006 4.343 5.275 (10) 4 47 (3) (410) (11) (150) (18) (551) 3.792 1,01 1,01 2,01 2,01 108 (3) 15 (3) (133) 207 1 192 5.467 1,47 1,47 2,94 2,94 (a) La rettifica riguarda la quota di competenza dei terzi azionisti sulle rettifiche da A a F che sono indicate per il 100% anche se riferite a imprese possedute in percentuale inferiore. (b) Unità di euro. (milioni di euro) Patrimonio netto risultante dal bilancio consolidato secondo gli IFRS Variazione in aumento (diminuzione) del patrimonio netto (a): A. effetto delle differenze di principio IFRS/U.S. GAAP sulle imprese consolidate secondo gli IFRS e valutate secondo il metodo del patrimonio netto secondo gli U.S. GAAP B. rilevazione dei costi di ricerca e sviluppo idrocarburi con il metodo dello “sforzo coronato da successo” C. eliminazione delle svalutazioni e rivalutazioni delle immobilizzazioni D. imposte sul reddito differite e anticipate E. avviamento F. attività associate all’acquisizione di un’impresa (portafoglio clienti) G. rimanenze Effetto delle differenze di principio IFRS/U.S. GAAP sulle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto Altre rettifiche Effetto delle rettifiche U.S. GAAP sul capitale e sulle riserve di terzi (b) Rettifiche nette Patrimonio netto secondo gli U.S. GAAP 31.12.2005 30.06.2006 36.868 37.832 37 2.504 230 (3.415) 811 (16) (2.036) 173 42 2.472 226 (3.337) 845 (19) (2.170) 170 (31) (29) (1.831) 36.001 (31) (1.743) 35.125 (a) Le variazioni in aumento (diminuzione) del patrimonio netto relative alle imprese con bilanci in moneta diversa dall’euro sono convertite in euro al tasso di cambio in essere alla fine di ciascun periodo. (b) La rettifica riguarda la quota di competenza dei terzi azionisti sulle rettifiche da A a G che sono indicate per il 100% anche se riferite a imprese possedute in percentuale inferiore. 117 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA I valori dello stato patrimoniale che risulterebbero qualora fossero applicati gli U.S. GAAP sono i seguenti: (milioni di euro) ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita Crediti commerciali e altri crediti Rimanenze Attività per imposte correnti Altre attività Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari Altre immobilizzazioni Rimanenze immobilizzate-scorte d’obbligo Attività immateriali Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Altre partecipazioni Altre attività finanziarie Attività per imposte anticipate Altre attività TOTALE ATTIVITÀ PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine Debiti commerciali e altri debiti Passività per imposte correnti Altre passività Passività non correnti Passività finanziarie a lungo termine Fondi per rischi e oneri Fondi per benefici ai dipendenti Passività per imposte differite Altre passività TOTALE PASSIVITÀ PATRIMONIO NETTO Capitale e riserve di terzi azionisti Patrimonio netto di Eni: Capitale sociale, interamente versato e costituito da 4.005.358.876 azioni del valore nominale di 1 euro (stesso numero al 31 dicembre 2005) Riserve Utile dell’esercizio Azioni proprie Totale patrimonio netto di Eni TOTALE PATRIMONIO NETTO TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 118 31.12.2005 30.06.2006 1.121 1.484 17.971 1.929 575 387 23.467 4.196 945 17.445 2.394 338 642 25.960 43.868 1.462 5.244 4.589 416 1.105 41.955 654 824 5.235 4.269 374 934 1.847 979 59.510 82.977 1.259 922 56.426 82.386 4.916 809 11.552 3.296 648 21.221 4.348 381 11.702 3.887 529 20.847 7.229 7.615 939 8.370 1.015 25.168 46.389 6.883 7.674 878 8.310 461 24.206 45.053 1.463 1.332 4.005 27.753 7.583 (4.216) 35.125 36.588 82.977 4.005 31.707 5.467 (5.178) 36.001 37.333 82.386 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / N O T E A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Con riguardo al conto economico, si espongono di seguito l’ammontare dell’utile (perdita) operativo per settore e dell’utile prima delle imposte sul reddito che risulterebbero qualora fossero applicati gli U.S. GAAP: (milioni di euro) Utile (perdita) operativo per settore Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Altre attività Corporate e società finanziarie Utile prima delle imposte I semestre 2005 I semestre 2006 5.288 2.051 467 243 (294) (257) 7.498 7.698 8.411 1.862 227 66 (216) (142) 10.208 11.090 119 Informazioni relative alla capogruppo Eni SpA E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Effetti derivanti dall’applicazione 1 dei principi contabili internazionali Secondo le disposizioni del primo comma dell’art. 4 del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, a partire dall’esercizio 2006, il bilancio di esercizio (bilancio separato) di Eni SpA è redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) omologati dalla Commissione Europea. Alla data di transizione ai nuovi principi (1° gennaio 2005), che corrisponde all’inizio del primo periodo posto a confronto, va redatta una situazione patrimoniale che: - rileva tutte e solo le attività e passività considerate tali in base ai nuovi principi; - valuta le attività e le passività nei valori che si sarebbero determinati qualora i nuovi principi fossero stati applicati fin dall’origine (applicazione retrospective); - riclassifica le voci indicate in bilancio secondo modalità diverse da quelle degli IFRS. L’effetto dell’adeguamento dei saldi iniziali delle attività e delle passività ai nuovi principi è rilevato a patrimonio netto secondo le modalità previste dal D.Lgs. n. 38/2005, tenuto conto del relativo effetto fiscale iscritto nelle passività per imposte differite o nelle attività per imposte anticipate. In applicazione dell’IFRS 1 sono indicate di seguito: (i) la riconduzione agli IFRS dello stato patrimoniale e del conto economico del bilancio 2005; (ii) la riconciliazione dei patrimoni netti al 1° gennaio e al 31 dicembre 2005 con quelli risultanti dall’applicazione degli IFRS; (iii) la riconciliazione dell’utile netto del bilancio 2005 con quello risultante dall’applicazione degli IFRS; (iv) la riconduzione agli IFRS dello stato patrimoniale al 30 giugno 2005 e del conto economico del primo semestre 2005; (v) la riconciliazione del patrimonio netto al 30 giugno 2005 e dell’utile netto del primo semestre 2005 con quelli risultanti dall’applicazione degli IFRS. I prospetti di riconduzione/riconciliazione sono stati redatti solo ai fini della transizione agli IFRS adottati dalla Commissione Europea. Stante questa finalità specifica, le informazioni fornite in questa sezione non devono intendersi sostitutive delle maggiori informazioni, anche comparative, che saranno fornite in occasione della redazione del primo bilancio completo redatto secondo gli IFRS. Le riconciliazioni agli IFRS relative al bilancio 2005 e quelle relative al primo semestre 2005 sono state oggetto, rispettivamente, di full audit e revisione contabile limitata da parte della PricewaterhouseCoopers. I principi contabili internazionali di riferimento sono indicati nella sezione “Criteri di valutazione”. In particolare, si evidenzia che i dati presentati nei prospetti di riconciliazione e riconduzione potrebbero subire cambiamenti per riflettere gli orientamenti futuri della Commissione Europea in merito all’omologazione degli IFRS o di nuove pronunce dello IASB o dell’IFRIC. Le principali opzioni previste dall’IFRS 1 adottate in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali riguardano la facoltà, prevista per le imprese che li adottano nel bilancio di esercizio successivamente al consolidato, di iscrivere le attività e le passività agli stessi importi in entrambi i bilanci, salvo che per le rettifiche di consolidamento. (1) Secondo le disposizioni del paragrafo 5 del “Preface to International Financial Reporting Standards”, gli IFRS (International Financial Reporting Standard) rappresentano i principi e le interpretazioni adottate dall’International Accounting Standards Board (IASB), ex International Accounting Standards Committee (IASC) e comprendono: (i) gli International Financial Reporting Standards (IFRS); (ii) gli International Accounting Standards (IAS); (iii) le interpretazioni emesse dall’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. 122 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Stato patrimoniale al 31 dicembre 2005 IFRS Rettifiche (milioni di euro) Bilancio 2005 La riconduzione agli IFRS delle diverse voci dello stato patrimoniale del bilancio 2005 è la seguente: ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti 749 Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita 234 1 749 235 Crediti commerciali e altri crediti 9.390 11 9.401 Rimanenze 1.191 121 1.312 Attività per imposte correnti 58 Altre attività 81 6 58 87 11.703 139 11.842 207 4.954 1.766 1.766 Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari 4.747 Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo (1) Attività immateriali 627 Altre partecipazioni 21.048 Altre attività finanziarie Attività per imposte anticipate Altre attività TOTALE ATTIVITÀ 231 858 (243) 20.805 44 724 44 (724) 816 816 28.006 1.237 29.243 39.709 1.376 41.085 PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 355 141 Debiti commerciali e altri debiti 6.695 Passività per imposte correnti 1.157 Altre passività 355 141 (6) 6.689 1.157 49 (12) 37 8.397 (18) 8.379 (196) 2.548 Passività non correnti Passività finanziarie a lungo termine 2.448 Fondi per rischi e oneri 2.744 Fondi per benefici ai dipendenti Passività per imposte differite Altre passività TOTALE PASSIVITÀ 2.448 222 33 255 8 124 132 450 1 451 5.872 (38) 5.834 14.269 (56) 14.213 PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto di Eni (2) 25.440 1.432 26.872 TOTALE PATRIMONIO NETTO 25.440 1.432 26.872 TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 39.709 1.376 41.085 (1) La voce include: (i) la riclassifica di quella parte delle rimanenze che costituisce le scorte d’obbligo; (ii) la rettifica di quanto riclassificato per ricondurre la valutazione al costo medio ponderato. (2) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (4.218 milioni di euro per 278.013.975 azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2005). 123 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Conto economico 2005 44.812 (18) 44.794 285 (54) 231 45.097 (72) 45.025 (40.280) (502) 1.245 (39.537) (753) (34) 7 (780) IFRS Rettifiche Riclassifiche (1) (milioni di euro) Bilancio 2005 La riconduzione agli IFRS delle diverse voci del conto economico del bilancio 2005 è la seguente: RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi TOTALE RICAVI Costi operativi Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Costo lavoro Ammortamenti e svalutazioni Utile operativo (809) 3.255 Oneri finanziari netti (24) (2) (610) (1) Proventi netti su partecipazioni 3.462 144 Utile prima delle componenti straordinarie e delle imposte 6.693 (467) Oneri straordinari netti Utile prima delle imposte Imposte sul reddito Utile netto (467) 6.226 (938) 5.288 (61) (872) 1.191 3.836 (4) (29) 3.606 1.187 7.413 467 1.187 7.413 (433) (1.371) 754 6.042 (1) Riguardano essenzialmente le riclassifiche: (i) delle componenti straordinarie; (ii) dei recuperi da partner in joint venture; (iii) degli utilizzi per esuberanza dei fondi rischi e oneri che con i nuovi principi contabili internazionali devono essere rilevati nella stessa voce di costo che ha precedentemente accolto l’accantonamento. Riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2005 La riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2005 con quello risultante dall’applicazione degli IFRS è la seguente: (milioni di euro) Riferimento (*) Patrimonio netto al 1° gennaio 2005 (1) 26.204 1. Applicazione del metodo del costo medio ponderato anziché del LIFO 592 2. Effetto dell’imputazione all’attivo patrimoniale dei costi di smantellamento e ripristino siti 147 3. Diverso criterio di imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari 142 4. Diversi criteri di iscrizione dei fondi per rischi e oneri 5. Rettifiche disavanzi di fusione e avviamento 6. Eliminazione rivalutazioni monetarie (41) 7. Benefici a favore dei dipendenti (27) 18 (129) Altre rettifiche nette (32) Variazione netta 670 Patrimonio netto a principi IFRS 26.874 (*) Il numero richiama il riferimento all’illustrazione indicata nella sezione “Natura delle principali rettifiche”. (1) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (3.231 milioni di euro per 234.394.888 azioni proprie in portafoglio al 1° gennaio 2005). Gli IFRS non consentono la valutazione delle azioni proprie, pertanto il costo è stato rettificato stornando le svalutazioni di 2 milioni di euro effettuate secondo gli Italian GAAP. 124 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Riconciliazione del patrimonio netto del bilancio 2005 La riconciliazione del patrimonio netto del bilancio 2005 con quello risultante dall’applicazione degli IFRS è la seguente: (milioni di euro) Riferimento (*) Patrimonio netto del bilancio 2005 (1) 25.440 1. Applicazione del metodo del costo medio ponderato anziché del LIFO 2. Effetto dell’imputazione all’attivo patrimoniale dei costi di smantellamento e ripristino siti 228 3. Diverso criterio di imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari 137 4. Diversi criteri di iscrizione dei fondi per rischi e oneri 5. Rettifiche disavanzi di fusione e avviamento 6. Eliminazione rivalutazioni monetarie (37) 7. Benefici a favore dei dipendenti (22) 8. Ammortamento avviamento 1.184 12 (118) 27 Altre rettifiche nette 21 Variazione netta 1.432 Patrimonio netto a principi IFRS 26.872 (*) Il numero richiama il riferimento all’illustrazione indicata nella sezione “Natura delle principali rettifiche”. (1) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (4.218 milioni di euro per 278.013.975 azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2005). Gli IFRS non consentono la valutazione delle azioni proprie, pertanto il costo è stato rettificato stornando le svalutazioni di 2 milioni di euro effettuate secondo gli Italian GAAP. Riconciliazione dell’utile netto del bilancio 2005 La riconciliazione dell’utile netto del bilancio 2005 con quello risultante dall’applicazione degli IFRS è la seguente: (milioni di euro) Riferimento (*) Utile netto 2005 a principi contabili italiani 5.288 1. Applicazione del metodo del costo medio ponderato anziché del LIFO 598 2. Effetto dell’imputazione all’attivo patrimoniale dei costi di smantellamento e ripristino siti 104 3. Diverso criterio di imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari 4. Diversi criteri di iscrizione dei fondi per rischi e oneri 5. Rettifiche disavanzi di fusione e avviamento 9 6. Eliminazione rivalutazioni monetarie 4 7. Benefici a favore dei dipendenti 8. Ammortamento avviamento 5 (5) 5 27 Altre rettifiche nette 7 Variazione netta 754 Utile netto a principi IFRS 6.042 (*) Il numero richiama il riferimento all’illustrazione indicata nella sezione “Natura delle principali rettifiche”. 125 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Natura delle principali rettifiche Di seguito è indicata la natura delle principali rettifiche effettuate sul patrimonio netto al 1° gennaio 2005 e sul conto economico dell’esercizio 2005, i cui effetti si riflettono sullo stato patrimoniale del bilancio 2005. 1. Applicazione del metodo del costo medio ponderato anziché del LIFO Secondo i principi contabili italiani, il costo delle rimanenze può essere determinato con il metodo del costo medio ponderato oppure con il metodo FIFO o LIFO. Eni nella valutazione delle rimanenze di greggi, di gas naturale e di prodotti petroliferi sino al bilancio 2005 ha adottato il metodo LIFO a scatti annuali. Gli IFRS non consentono l’applicazione del metodo LIFO; sono ammessi il FIFO e il costo medio ponderato. A parità di volumi, con l’applicazione del metodo LIFO la variazione del prezzo del greggio e dei prodotti petroliferi non aveva effetto nella valutazione delle rimanenze. Con l’adozione del costo medio ponderato la variazione del prezzo del greggio e dei prodotti petroliferi ha una diretta influenza nella valutazione delle rimanenze con la rilevazione di un utile o perdita di magazzino rappresentato sostanzialmente dalla rivalutazione o dalla svalutazione rispettivamente, in caso di aumento o diminuzione dei prezzi, delle giacenze esistenti a inizio periodo ancora presenti in magazzino a fine periodo. L’applicazione del costo medio ponderato su base trimestrale ai greggi, al gas naturale e ai prodotti petroliferi ha determinato: (i) al 1° gennaio 2005, la rettifica in aumento del valore delle rimanenze di 944 milioni di euro in contropartita al patrimonio netto (592 milioni di euro) e alle passività per imposte differite (352 milioni di euro); (ii) l’aumento dell’utile netto 2005 di 598 milioni di euro connesso alla crescita dei prezzi. 2. Effetto dell’imputazione all’attivo patrimoniale dei costi di smantellamento e ripristino siti Secondo i principi contabili italiani, gli oneri connessi allo smantellamento e al ripristino siti sono accantonati annualmente a uno specifico fondo in modo da far coincidere il rapporto tra gli accantonamenti effettuati e il costo complessivamente previsto alla percentuale di ammortamento dell’investimento cui si riferiscono. In particolare nella Divisione Exploration & Production, i costi che si prevede di sostenere al termine dell’attività di produzione per l’abbandono dell’area, lo smantellamento, la rimozione delle strutture e il ripristino del sito sono accantonati in modo che il rapporto tra il fondo e l’ammontare dei costi previsti corrisponda al rapporto tra la produzione cumulata a fine periodo e le riserve certe sviluppate a fine periodo incrementate delle produzioni cumulate. Secondo gli IFRS, i costi stimati per lo smantellamento, la rimozione dell’attività e la bonifica del sito da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture sono iscritti in uno specifico fondo in contropartita alle immobilizzazioni cui si riferiscono; quando l’effetto finanziario del tempo assume rilevanza, il costo stimato è iscritto sulla base del valore attuale dei costi da sostenere applicando il tasso rappresentativo del costo del denaro per l’impresa. Il costo attribuito alle diverse componenti significative dell’immobilizzazione è imputato a conto economico mediante il processo di ammortamento. Il fondo, e conseguentemente il valore di iscrizione delle immobilizzazioni, è periodicamente aggiornato per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione. L’applicazione del principio ha determinato: (i) al 1° gennaio 2005, l’aumento delle immobilizzazioni materiali di 74 milioni di euro, del patrimonio netto di 147 milioni di euro, delle passività per imposte differite di 27 milioni di euro, nonché la riduzione del fondo smantellamento e ripristino siti di 160 milioni di euro e delle attività per imposte anticipate di 60 milioni di euro; (ii) l’aumento dell’utile netto 2005 di 104 milioni di euro. 3. Diverso criterio di imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari Secondo i principi contabili italiani, gli oneri finanziari sono iscritti all’attivo patrimoniale limitatamente alla parte non coperta dall’autofinanziamento, dall’apporto di mezzi propri ovvero da contributi di terzi. Quando il periodo di tempo necessario affinché il cespite sia pronto all’uso è rilevante, gli IFRS consentono l’imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari che non sarebbero stati sostenuti se l’investimento non fosse avvenuto. L’applicazione del principio ha determinato: (i) al 1° gennaio 2005, la rettifica in aumento delle immobilizzazioni materiali di 227 milioni di euro in contropartita al patrimonio netto (142 milioni di euro) e alle passività per imposte differite (85 milioni di euro); (ii) l’aumento dell’utile netto 2005 di 5 milioni di euro, in quanto l’aumento degli oneri finanziari imputati all’attivo patrimoniale è stato parzialmente compensato dai maggiori ammortamenti. 4. Diversi criteri di iscrizione dei fondi per rischi e oneri Secondo i principi contabili italiani, nei fondi per rischi e oneri si comprendono costi e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. I fondi per rischi e oneri non sono oggetto di attualizzazione. 126 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Secondo gli IFRS, i fondi per rischi e oneri sono accantonati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale considerata “probabile” conseguente a eventi verificatisi entro la data di chiusura del bilancio derivanti da obbligazioni legali, contrattuali, oppure da dichiarazioni o comportamenti dell’impresa che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite) e sempreché l’ammontare della passività possa essere determinato in modo attendibile. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e la data degli esborsi connessi all’obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione al tasso rappresentativo del costo del denaro per l’impresa. L’applicazione del principio ha determinato: (i) al 1° gennaio 2005, la rettifica in diminuzione dei fondi per rischi e oneri di 27 milioni di euro in contropartita al patrimonio netto (18 milioni di euro) e alla riduzione delle attività per imposte anticipate (9 milioni di euro); (ii) la riduzione dell’utile netto 2005 di 5 milioni di euro. 5. Rettifiche disavanzi di fusione e avviamento Nel 1997 e nel 2004, Eni ha operato, rispettivamente, la fusione per incorporazione dell’Agip SpA e dell’Italgas Più allocando i disavanzi di fusione sulle attività delle incorporate nei limiti dei valori di mercato esistenti alla data delle operazioni. Per effetto dell’allocazione di tali disavanzi i valori del bilancio di esercizio risultano essere differenti rispetto a quelli del consolidato in cui: (i) le attività dell’ex Agip SpA sono mantenute al costo storico; (ii) le attività dell’ex-Italgas Più sono espresse ai valori determinati in sede di acquisizione del 56% dell’Italgas SpA a seguito dell’OPA del 2003. La rettifica allinea i valori al 1° gennaio 2005 a quelli del bilancio consolidato e determina: (i) la diminuzione del patrimonio netto di 129 milioni di euro in contropartita alla diminuzione delle partecipazioni (245 milioni di euro), delle attività materiali (141 milioni di euro), nonché all’aumento dell’avviamento (205 milioni di euro) e delle attività per imposte anticipate (52 milioni di euro); (ii) l’aumento dell’utile netto 2005 di 9 milioni di euro connesso all’eliminazione dell’ammortamento del disavanzo di fusione allocato sulle attività materiali dell’ex Agip SpA. L’aumento dell’utile netto connesso all’eliminazione dell’ammortamento dell’avviamento derivante dalla fusione dell’Italgas Più è indicato al successivo punto 8. 6. Eliminazione rivalutazioni monetarie Secondo i principi contabili italiani, la rivalutazione delle immobilizzazioni materiali e delle partecipazioni è consentita in conformità a specifiche disposizioni di legge nel limite del loro valore recuperabile. Secondo gli IFRS non sono ammesse rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali e delle partecipazioni anche se operate in applicazione di disposizioni di legge. L’applicazione del principio ha determinato: (i) al 1° gennaio 2005, la rettifica in diminuzione delle attività materiali di 43 milioni di euro, pari ai maggiori valori iscritti ancora non ammortizzati o realizzati, e delle partecipazioni di 16 milioni di euro in contropartita alla riduzione del patrimonio netto (41 milioni di euro) e all’iscrizione di attività per imposte anticipate (18 milioni di euro); (ii) l’aumento dell’utile netto 2005 di 4 milioni di euro. 7. Benefici a favore dei dipendenti Secondo i principi contabili italiani, i benefici successivi al rapporto di lavoro sono rilevati per competenza durante il periodo di attività dei dipendenti, in conformità alla legislazione e ai contratti di lavoro applicabili. Secondo gli IFRS, i benefici successivi al rapporto di lavoro (es. pensioni, assicurazioni sulla vita e assistenza medica successivi al rapporto di lavoro, etc.) sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti. Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un’entità giuridicamente distinta (cd. fondo). I programmi a benefici definiti sono piani previdenziali, assicurativi e assistenziali che prevedono l’obbligazione dell’impresa, anche implicita, di riconoscere i benefici a favore degli ex dipendenti2. Gli oneri connessi (attualizzati), determinati sulla base di ipotesi attuariali, sono accantonati per competenza di esercizio coerentemente al periodo lavorativo necessario per l’ottenimento dei benefici. L’applicazione del principio ha determinato: (i) al 1° gennaio 2005, la rettifica in diminuzione del patrimonio netto di 27 milioni di euro, l’iscrizione di attività per imposte anticipate (14 milioni di euro) e la rettifica in diminuzione del TFR (10 milioni di euro) in contropartita all’aumento delle passività per benefici verso i dipendenti (51 milioni di euro); (ii) l’aumento dell’utile netto 2005 di 5 milioni di euro. (2) Considerate le incertezze relative al momento in cui verrà erogato, il TFR è assimilato a un programma a benefici definiti. 127 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I 8. Ammortamento avviamento Secondo i principi contabili italiani, l’avviamento è oggetto di ammortamento a quote costanti lungo il periodo di utilizzazione previsto, non superiore a cinque anni; se motivato da ragioni specifiche connesse alla realtà o alla tipologia dell’impresa è consentito ammortizzare l’avviamento in un periodo superiore non eccedente i venti anni. Secondo gli IFRS, l’avviamento non è oggetto di ammortamento, bensì di valutazione almeno annuale volta a verificarne la sua recuperabilità (impairment test). L’applicazione degli IFRS ha determinato l’aumento dell’utile netto 2005 di 27 milioni di euro. 128 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Prospetti di riconduzione e di riconciliazione agli IFRS dei dati semestrali Di seguito è indicata la riconduzione agli IFRS dello stato patrimoniale al 30 giugno 2005 e del conto economico del primo semestre 2005. IFRS Rettifiche (milioni di euro) Relazione semestrale 2005 Stato patrimoniale al 30 giugno 2005 ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita 1.501 1.501 231 1 232 Crediti commerciali e altri crediti 8.644 10 8.654 Rimanenze 1.208 1.133 75 Attività per imposte correnti 23 2 Altre attività 75 11.607 25 75 88 11.695 Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari 4.602 Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo (1) Attività immateriali 668 Altre partecipazioni 20.493 Altre attività finanziarie 122 4.724 1.271 1.271 222 890 (233) 49 Attività per imposte anticipate 611 (611) Altre attività 878 14 TOTALE ATTIVITÀ 20.260 49 892 27.301 785 28.086 38.908 873 39.781 497 1 498 PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 58 Debiti commerciali e altri debiti 5.039 Passività per imposte correnti 1.806 Altre passività 58 (5) 5.034 1.806 57 (4) 53 7.457 (8) 7.449 Passività finanziarie a lungo termine 2.505 (1) 2.504 Fondi per rischi e oneri 1.834 (161) 1.673 Passività non correnti Fondi per benefici ai dipendenti Passività per imposte differite Altre passività TOTALE PASSIVITÀ 211 34 245 50 50 471 471 5.071 (128) 4.943 12.528 (136) 12.392 PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto di Eni (2) 26.380 1.009 27.389 TOTALE PATRIMONIO NETTO 26.380 1.009 27.389 TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 38.908 873 39.781 (1) La voce include: (i) la riclassifica di quella parte delle rimanenze che costituisce le scorte d’obbligo; (ii) la rettifica di quanto riclassificato per ricondurre la valutazione al costo medio ponderato. (2) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (3.449 milioni di euro per 245.197.876 azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2005). 129 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I IFRS Rettifiche (milioni di euro) Riclassifiche (1) Semestre 2005 Conto economico primo semestre 2005 RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi TOTALE RICAVI 20.258 (9) 110 (38) 20.249 72 20.368 (47) 20.321 Costi operativi Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (17.815) (40) 541 (17.314) Costo lavoro (367) (14) 7 (374) Ammortamenti e svalutazioni (395) (2) (15) (412) Utile operativo 1.791 Oneri finanziari netti (37) Proventi netti su partecipazioni 2.744 Utile prima delle componenti straordinarie e delle imposte 4.498 Oneri straordinari netti Utile prima delle imposte Imposte sul reddito Utile netto dell’esercizio (104) 4.394 (616) 3.778 (103) (1) 533 (1) 2.221 (39) 2.744 (104) 532 4.926 532 4.926 104 (193) 339 (809) 4.117 (1) Riguardano essenzialmente le riclassifiche: (i) delle componenti straordinarie; (ii) dei recuperi da partner in joint venture; (iii) degli utilizzi per esuberanza dei fondi rischi e oneri che con i nuovi principi contabili internazionali devono essere rilevati nella stessa voce di costo che ha precedentemente accolto l’accantonamento. Riconciliazione del patrimonio netto della relazione semestrale 2005 La riconciliazione del patrimonio netto della relazione semestrale 2005 con quello risultante dall’applicazione degli IFRS è la seguente: (milioni di euro) Riferimento (*) Patrimonio netto al 30 giugno 2005 (1) 26.380 1. Applicazione del metodo del costo medio ponderato anziché del LIFO 845 2. Effetto dell’imputazione all’attivo patrimoniale dei costi di smantellamento e ripristino siti 176 3. Diverso criterio di imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari 134 4. Diversi criteri di iscrizione dei fondi per rischi e oneri 5. Rettifiche disavanzi di fusione e avviamento 6. Eliminazione rivalutazioni monetarie (40) 7. Benefici a favore dei dipendenti (22) Altre rettifiche nette Variazione netta Patrimonio netto a principi IFRS 18 (108) 6 1.009 27.389 (*) Il numero richiama il riferimento all’illustrazione indicata nella sezione “Natura delle principali rettifiche”. (1) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (3.449 milioni di euro per 245.197.876 azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2005). Gli IFRS non consentono la valutazione delle azioni proprie, pertanto il costo è stato rettificato stornando le svalutazioni di 2 milioni di euro effettuate secondo gli Italian GAAP. 130 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E F F E T T I D E R I VA N T I DA L L ’ A P P L I C A Z I O N E D E I P R I N C I P I C O N TA B I L I I N T E R N A Z I O N A L I Riconciliazione dell’utile netto della relazione semestrale 2005 La riconciliazione dell’utile netto della relazione semestrale 2005 con quello risultante dall’applicazione degli IFRS è la seguente: (milioni di euro) Riferimento (*) Utile netto del primo semestre 2005 a principi contabili italiani 3.778 1. Applicazione del metodo del costo medio ponderato anziché del LIFO 2. Effetto dell’imputazione all’attivo patrimoniale dei costi di smantellamento e ripristino siti 3. Diverso criterio di imputazione all’attivo patrimoniale degli oneri finanziari 2 4. Diversi criteri di iscrizione dei fondi per rischi e oneri 1 5. Rettifiche disavanzi di fusione e avviamento 5 6. Eliminazione rivalutazioni monetarie 1 7. Benefici a favore dei dipendenti 8. Ammortamento avviamento 258 51 4 14 Altre rettifiche nette 3 Variazione netta 339 Utile netto a principi IFRS 4.117 (*) Il numero richiama il riferimento all’illustrazione indicata nella sezione “Natura delle principali rettifiche”. 131 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / S I T U A Z I O N E C O N TA B I L E D I E N I S p A - S C H E M I Situazione contabile di Eni SpA al 30 giugno 2006 STATO PATRIMONIALE (milioni di euro) 31.12.2005 30.06.2006 749 688 ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita 235 235 Crediti commerciali e altri crediti 9.401 11.676 Rimanenze 1.312 1.663 58 46 Attività per imposte correnti Altre attività 87 79 11.842 14.387 Immobili, impianti e macchinari 4.954 4.921 Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo 1.766 1.746 Attività non correnti Attività immateriali 858 837 Altre partecipazioni 20.805 20.749 44 42 Altre attività finanziarie Altre attività 816 847 29.243 29.142 41.085 43.529 Passività finanziarie a breve termine 355 441 Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 141 121 Debiti commerciali e altri debiti 6.689 6.024 Passività per imposte correnti 1.157 1.839 TOTALE ATTIVITÀ PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Altre passività 37 45 8.379 8.470 Passività finanziarie a lungo termine 2.448 2.396 Fondi per rischi e oneri 2.548 2.667 Fondi per benefici ai dipendenti 255 257 Passività per imposte differite 132 312 Passività non correnti Altre passività TOTALE PASSIVITÀ 451 454 5.834 6.086 14.213 14.556 PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto di Eni (1) 26.872 28.973 TOTALE PATRIMONIO NETTO 26.872 28.973 TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 41.085 43.529 (1) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (5.178 milioni di euro per 318.643.829 azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2006). 132 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / S I T U A Z I O N E C O N TA B I L E D I E N I S p A - S C H E M I CONTO ECONOMICO (milioni di euro) I semestre 2005 I semestre 2006 20.249 27.486 72 85 20.321 27.571 (17.314) (24.911) (374) (401) RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi TOTALE RICAVI Costi operativi Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Costo lavoro Ammortamenti e svalutazioni Utile operativo (412) (376) 2.221 1.883 438 614 (477) (588) Proventi (oneri) finanziari Proventi finanziari Oneri finanziari (39) 26 Proventi (oneri) su partecipazioni 2.744 4.318 Utile prima delle imposte 4.926 6.227 Imposte sul reddito Utile netto (809) (772) 4.117 5.455 Utile per azione semplice 1,09 1,47 Utile per azione diluito 1,09 1,47 133 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / S I T U A Z I O N E C O N TA B I L E D I E N I S p A - S C H E M I 180 585 4.491 (2) 2 4.004 959 (3.231) 5.394 Totale Altre riserve di utili disponibili 490 9.988 (3.229) Utile dell’esercizio Altre riserve di utili non disponibili 4.311 959 Acconto sul dividendo Altre riserve di capitale 95 Azioni proprie acquistate 9.988 4.004 Modifica dei criteri contabili Saldi al 31 dicembre 2004 rettificati 5.392 Riserva legale Saldi al 31 dicembre 2004 Capitale sociale (milioni di euro) Riserva per acquisto azioni proprie Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto 4.684 26.204 4.684 26.874 4.117 4.117 670 Utile del primo semestre Operazioni con gli azionisti Attribuzione del dividendo 2004 (0,90 euro per azione) (3.384) (3.384) Destinazione dell’utile residuo 2004 1.300 Acquisto azioni proprie (1.300) (228) Azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione dei dirigenti (228) 10 (10) 10 (218) (10) 1.310 10 (4.684) (3.602) Altri movimenti di patrimonio netto Realizzo rettifiche IFRS di prima applicazione Saldi al 30 giugno 2005 (23) 4.004 959 (3.449) 5.384 9.988 562 23 5.824 Utile del secondo semestre 4.117 27.389 1.925 1.925 Operazioni con gli azionisti Acconto sul dividendo (0,45 euro per azione) (1.686) Acquisto azioni proprie Emissione azioni sottoscritte a fronte piano stock grant e option (1.686) (806) (806) 1 (2) Azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione dei dirigenti 1 37 (37) 30 (769) (37) 30 1 7 (2) 8 37 (1.686) (2.455) Altri movimenti di patrimonio netto Liberazione riserve non disponibili Realizzo rettifiche IFRS di prima applicazione (1) 1 (15) 15 13 13 (16) 29 13 Costo di competenza stock grant e stock option Saldi al 31 dicembre 2005 4.005 959 (4.218) 5.347 10.018 544 5.861 (1.686) Utile del primo semestre 6.042 26.872 5.455 5.455 Operazioni con gli azionisti Attribuzione del dividendo 2005 (1,10 euro per azione) 1.686 Destinazione dell’utile residuo 2005 1.956 Autorizzazione all’acquisto azioni proprie 2.000 Acquisto azioni proprie (4.086) (2.400) (1.956) (2.000) (978) Azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione dei dirigenti 18 (960) (978) (18) 1.982 11 7 11 (37) 18 1.686 (6.042) (3.360) Altri movimenti di patrimonio netto Liberazione riserve non disponibili Realizzo rettifiche IFRS di prima applicazione (2) 2 (11) 11 Costo di competenza stock grant e stock option 6 (13) Saldi al 30 giugno 2006 134 4.005 959 (5.178) 7.329 10.029 531 6 19 5.843 6 5.455 28.973 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / S I T U A Z I O N E C O N TA B I L E D I E N I S p A - S C H E M I RENDICONTO FINANZIARIO (milioni di euro) Utile dell’esercizio I semestre 2005 I semestre 2006 4.117 5.455 Ammortamenti 412 376 Svalutazioni (rivalutazioni) nette 248 207 Variazioni fondi per rischi e oneri (30) 181 Variazione fondo benefici ai dipendenti 3 Plusvalenze nette su cessioni di attività 5 Dividendi Interessi attivi Interessi passivi Differenze cambio non realizzate Imposte sul reddito del periodo, correnti, differite e anticipate 2 (605) (2.983) (3.962) (54) (68) 45 54 4 1 809 772 2.576 2.419 Altre variazioni Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio 6 Variazioni: - rimanenze - crediti commerciali e diversi - altre attività - debiti commerciali e diversi - altre passività (390) (331) 408 1.209 (7) 7 833 221 (22) 8 Flusso di cassa del risultato operativo 3.398 3.533 Dividendi incassati 1.742 1.994 52 73 Interessi incassati Interessi pagati Imposte sul reddito pagate al netto dei rimborsi e crediti di imposta acquistati Flusso di cassa netto da attività d’esercizio (99) (63) (557) (530) 4.536 5.007 Investimenti: - immobilizzazioni materiali - immobilizzazioni immateriali - partecipazioni (298) (325) (51) (66) (4) (217) - titoli - crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di investimento e imputazione di ammortamenti all’attivo patrimoniale Flusso di cassa degli investimenti (1.496) (78) (326) (431) (2.430) Disinvestimenti: - immobilizzazioni materiali 6 11 116 694 28 1 - immobilizzazioni immateriali - partecipazioni - titoli - crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di disinvestimento Flusso di cassa dei disinvestimenti Flusso di cassa netto da attività di investimento 1 1 151 707 (280) (1.723) 135 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / S I T U A Z I O N E C O N TA B I L E D I E N I S p A - S C H E M I segue RENDICONTO FINANZIARIO (milioni di euro) Flusso di cassa netto da attività di investimento Assunzione di debiti finanziari a lungo termine I semestre 2005 (280) (24) Incremento (decremento) di debiti finanziari a breve termine 289 Acquisto e vendita di azioni proprie Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (1.723) 1 Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine Dividendi pagati I semestre 2006 (3.384) (71) 86 (2.400) (218) (960) (3.336) (3.345) Flusso di cassa netto del periodo 920 (61) Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio del periodo 581 749 Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo 1.501 688 Criteri di valutazione I criteri di valutazione sono gli stessi adottati per la redazione della Relazione Semestrale Consolidata, cui si rinvia, fatta eccezione per la rilevazione e valutazione delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente. In particolare, le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono valutate al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione. In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l’ammontare che l’impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell’asset. Il valore d’uso è determinato, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell’impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi dell’asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche prevedibili, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall’esterno. L’attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nei settori di attività in cui opera l’impresa. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell’effetto a conto economico alla voce “Altri proventi/oneri su partecipazioni”. Le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico, se possedute per attività di trading, ovvero alla voce di patrimonio netto “Altre riserve”; in quest’ultima fattispecie la riserva è imputata a conto economico all’atto della svalutazione o del realizzo. Quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino. 136 Eni SpA - Acconto dividendo 2006: Relazione degli Amministratori ai sensi dell’art. 2433-bis, comma 5, del codice civile E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Commento ai risultati economico-finanziari I criteri di valutazione adottati per la redazione della presente relazione sono indicati nella “Situazione contabile di Eni SpA al 30 giugno 2006” cui si rinvia. Al fine di consentire un confronto omogeneo, il conto economico dell’esercizio e del primo semestre 2005, lo stato patrimoniale al 31 dicembre e al 30 giugno 2005 sono stati oggetto di adeguamento ai nuovi principi contabili internazionali (v. la sezione “Effetti derivanti dall’applicazione dei principi contabili internazionali”). Conto economico (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2005 2006 Variazione 20.249 27.486 7.237 Ricavi 44.794 231 45.025 Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi Totale ricavi 72 85 13 20.321 27.571 7.250 (17.314) (24.911) (7.597) (27) Costi operativi (39.537) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (780) Costo lavoro (374) (401) (872) Ammortamenti e svalutazioni (412) (376) 3.836 (29) Utile operativo Proventi (oneri) finanziari netti 2.221 (39) 36 1.883 (338) 26 65 3.606 Proventi netti su partecipazioni 2.744 4.318 1.574 7.413 Utile prima delle imposte 4.926 6.227 1.301 (1.371) 6.042 (672) 5.370 Imposte sul reddito Utile netto Esclusione (utile) perdita di magazzino (1) Utile netto a valori correnti (1) (809) 4.117 (254) 3.863 (772) 37 5.455 1.338 (137) 117 5.318 1.455 (1) La definizione di tali voci è fornita nel paragrafo “Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a quelli a valori correnti e adjusted” della relazione consolidata. L’utile netto del primo semestre 2006 di 5.455 milioni di euro aumenta di 1.338 milioni di euro rispetto al primo semestre 2005 (+32,5%), per effetto essenzialmente: (i) dei maggiori proventi netti su partecipazioni (1.574 milioni di euro) rappresentati essenzialmente dai maggiori dividendi percepiti (979 milioni di euro), in particolare di Eni International BV e dalle maggiori plusvalenze realizzate con la cessione a Saipem Projects SpA delle azioni rappresentative del 100% del capitale sociale di Snamprogetti SpA (589 milioni di euro); (ii) dei maggiori proventi finanziari netti (65 milioni di euro); (iii) delle minori imposte sul reddito (37 milioni di euro). Questi fattori positivi sono in parte assorbiti dalla riduzione dell’utile operativo di 338 milioni di euro. L’utile netto a valori correnti – che esclude l’effetto positivo dell’utile di magazzino di 137 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale – ammonta a 5.318 milioni di euro con un aumento di 1.455 milioni di euro, pari al 37,7%. 139 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Ricavi della gestione caratteristica (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2006 3.098 2005 Divisione E&P 1.380 1.728 348 16.608 Divisione G&P 7.999 10.656 2.657 27.777 Divisione R&M 12.064 16.668 4.604 542 Corporate (3.231) Elisioni 44.794 230 224 (1.424) (1.790) 20.249 27.486 Variazione (6) (366) 7.237 I ricavi della Divisione Exploration & Production (1.728 milioni di euro) aumentano di 348 milioni di euro, pari al 25,2%, a seguito essenzialmente dell’incremento del prezzo di vendita in euro del gas naturale (42,5%) e del greggio (41,1%), i cui effetti sono in parte assorbiti dalla riduzione dei volumi venduti di idrocarburi di 4,2 milioni di boe (da 43,4 a 39,2 milioni di boe), connessa principalmente al declino dei campi maturi. I ricavi della Divisione Gas & Power (10.656 milioni di euro) aumentano di 2.657 milioni di euro, pari al 33,2%, a seguito essenzialmente: (i) dell’aumento dei prezzi medi di vendita del gas connesso all’incremento dei parametri energetici di riferimento; (ii) dell’incremento dei volumi venduti (+443 milioni di metri cubi). Questi fattori positivi sono parzialmente assorbiti: (i) dai minori ricavi derivanti dall’applicazione del nuovo regime regolatorio per il mercato finale, introdotto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) con la delibera 248/2004 e seguenti (114 milioni di euro); (ii) dalla revisione contrattuale dei prezzi di vendita sul mercato estero. I ricavi della Divisione Refining & Marketing (16.668 milioni di euro) aumentano di 4.604 milioni di euro, pari al 38,2%, a seguito essenzialmente: (i) dell’incremento delle quotazioni internazionali dei greggi e dei prodotti petroliferi (Brent +32,5%; benzina +41,0%); (ii) dei maggiori volumi venduti di greggio di 1,6 milioni di tonnellate (da 15,9 a 17,5 milioni di tonnellate); (iii) dell’apprezzamento del dollaro sull’euro sulle vendite in dollari della Divisione. I ricavi della Corporate (224 milioni di euro), realizzati essenzialmente nell’ambito del Gruppo, diminuiscono di 6 milioni di euro, pari al 2,6%, di cui 3 milioni di euro per servizi centralizzati e 2 milioni di euro per servizi di informatica. Altri ricavi e proventi Gli altri ricavi e proventi di 85 milioni di euro sono analizzati nella tabella seguente: (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2006 Variazione 73 Locazioni, affitti e noleggi 31 35 4 27 Proventi per attività in joint venture 15 20 5 24 Plusvalenze da vendite di attività materiali 11 7 7 Valutazione al valore corrente/realizzo di crediti in natura 110 Altri proventi 231 2005 7 (4) (7) 8 23 15 72 85 13 Le locazioni, gli affitti e i noleggi di 35 milioni di euro riguardano essenzialmente i proventi derivanti dai contratti di locazione ai gestori delle stazioni di servizio delle attrezzature e dei locali nei quali viene svolta l’attività non-oil (officine, lavaggi, bar, ristoranti e convenience-store) e i proventi da affitto del ramo d’azienda “Attività logistiche” alla Petrolig Srl (70% Eni) e alla Petroven Srl (68% Eni). 140 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I I proventi per attività in joint venture di 20 milioni di euro riguardano l’addebito ai partner delle prestazioni interne. Le plusvalenze da vendite di attività materiali di 7 milioni di euro riguardano beni immobili. Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi, al netto dei costi riferiti agli investimenti, sono analizzati nella tabella seguente: (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2005 2006 Variazione 735 Divisione E&P 338 337 15.321 Divisione G&P 6.883 9.940 3.057 25.887 Divisione R&M 11.119 16.092 4.973 346 312 740 (3.231) 85 39.537 Corporate Elisioni Eliminazione utili interni (1) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (1.424) (1) (34) (1.790) 52 20 17.314 24.911 (366) (32) 7.597 (1) Gli utili interni riguardano gli utili conseguiti sulle cessioni interdivisionali di gas e greggio in rimanenza a fine esercizio. Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi della Divisione Exploration & Production (337 milioni di euro) risultano sostanzialmente invariati. I maggiori costi per royalty sulla produzione sono compensati dai minori costi di trasporto e manutenzioni. Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi della Divisione Gas & Power (9.940 milioni di euro) aumentano di 3.057 milioni di euro, pari al 44,4%, a seguito essenzialmente: (i) dell’aumento dei prezzi medi di acquisto del gas per effetto dell’incremento dei parametri energetici di riferimento e dei maggiori oneri di approvvigionamento; (ii) dei maggiori volumi acquistati di gas (circa 1,3 miliardi di metri cubi); (iii) dei maggiori accantonamenti ai fondi rischi per 184 milioni di euro, di cui 148 milioni di euro relativi alla stima degli effetti del nuovo regime regolatorio introdotto dalla delibera n. 248/2004 e seguenti dell’AEEG; (iv) degli oneri connessi all’utilizzo di gas strategico nei primi mesi dell’anno (90,4 milioni di euro). Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi della Divisione Refining & Marketing (16.092 milioni di euro) aumentano di 4.973 milioni di euro, pari al 44,7%, a seguito essenzialmente: (i) dell’incremento del costo medio annuo di approvvigionamento delle materie prime (Brent 32,5%) e dei prodotti petroliferi; (ii) dell’incremento dei volumi di greggio acquistati di 1,4 milioni di tonnellate (da 30,3 milioni di tonnellate a 31,7 milioni di tonnellate); (iii) dell’effetto dell’apprezzamento del dollaro sull’euro. Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi della Corporate (312 milioni di euro) diminuiscono di 34 milioni di euro, pari al 9,8%, a seguito essenzialmente della circostanza che nell’esercizio 2005 vennero rilevati maggiori accantonamenti ai fondi rischi di natura ambientale relativi agli oneri connessi alle garanzie prestate all’atto della dismissione di aziende, di partecipazioni e di beni immobili a favore della Syndial (46 milioni di euro)1. Questi effetti positivi sono parzialmente assorbiti da maggiori costi relativi ai servizi generali (10 milioni di euro). (1) In sede di adeguamento agli IFRS, le componenti straordinarie sono state oggetto di riclassifica. 141 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Costo lavoro (milioni di euro) Esercizio 2005 Primo semestre 2005 2006 Variazione 183 E&P Divisioni 89 93 4 100 G&P 46 52 6 294 R&M 142 154 12 203 Corporate 780 97 102 5 374 401 27 Il costo lavoro (401 milioni di euro) aumenta di 27 milioni di euro, pari al 7,2%, a seguito essenzialmente della normale dinamica retributiva e dell’incremento della forza lavoro. Il numero dei dipendenti in servizio al 30 giugno è indicato nelle tabelle seguenti: Esercizio 2005 551 Primo semestre Categorie contrattuali Dirigenti 2005 2006 545 545 3.167 Quadri 3.119 3.241 6.098 Impiegati 6.100 6.099 1.512 Operai 1.553 1.547 11.317 11.432 11.328 Esercizio 2005 Variazione 122 (1) (6) 115 Primo semestre Divisioni 2006 Variazione 2.988 E&P 2.936 3.029 93 1.713 G&P 1.710 1.719 9 4.414 R&M 4.488 4.537 49 2.213 Corporate 2.183 2.147 (36) 11.317 11.432 11.328 142 2005 115 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2005 2006 494 Divisione E&P 223 222 (1) 24 Divisione G&P 14 4 (10) 297 Divisione R&M 153 142 (11) 52 867 5 Corporate Totale ammortamenti Variazione 22 8 (14) 412 376 (36) 412 376 (36) Svalutazioni 872 Gli ammortamenti e le svalutazioni di 376 milioni di euro diminuiscono di 36 milioni di euro totalmente da riferire a minori ammortamenti, in particolare: - la riduzione registrata dalla Divisione Gas & Power di 10 milioni di euro è connessa essenzialmente al progressivo completamento dell’ammortamento di beni immateriali; - la riduzione registrata dalla Divisione Refining & Marketing di 11 milioni di euro è dovuta essenzialmente al completamento dell’ammortamento di impianti autostradali in concessione e di impianti di logistica; - la riduzione registrata dalla Corporate di 14 milioni di euro è connessa essenzialmente al completamento nell’ultimo trimestre del 2005 dell’impianto pilota Eni Slurry Technology (11 milioni di euro). Utile operativo (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2006 1.696 2005 Divisione E&P 732 1.098 1.218 Divisione G&P 1.072 668 (404) 1.440 Divisione R&M 699 321 (378) (230) (184) 46 (52) (20) (433) (85) 3.836 (1.071) 2.765 Corporate Eliminazione utili interni (1) Utile operativo Esclusione utile (perdita) di magazzino Utile operativo a valori correnti 2.221 (405) 1.816 Variazione 366 32 1.883 (338) (219) 186 1.664 (152) (1) Gli utili interni riguardano gli utili conseguiti sulle cessioni interdivisionali di gas e greggio in rimanenza a fine periodo. 143 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Divisione Exploration & Production (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 1.696 Utile operativo 2005 2006 Variazione 732 1.098 366 732 1.098 366 Esclusione (utile) perdita di magazzino 1.696 Utile operativo a valori correnti L’utile operativo della Divisione Exploration & Production di 1.098 milioni di euro aumenta di 366 milioni di euro, pari al 50,0%, a seguito essenzialmente dell’aumento del prezzo di vendita in euro del gas naturale (42,5%) e del greggio (41,1%). Questi fattori positivi sono parzialmente assorbiti dai minori volumi venduti di idrocarburi connessi al declino produttivo dei campi maturi. Divisione Gas & Power (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 1.218 (126) 1.092 Utile operativo Esclusione (utile) perdita di magazzino Utile operativo a valori correnti 2005 2006 1.072 668 (404) 668 (373) (31) 1.041 Variazione 31 L’utile operativo a valori correnti della Divisione Gas & Power di 668 milioni di euro diminuisce di 373 milioni di euro, pari al 35,8%, a seguito essenzialmente: (i) dei minori margini di vendita del gas per effetto del regime regolatorio introdotto dalla delibera n. 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, solo in parte compensata dal favorevole andamento dei parametri energetici di riferimento per la determinazione dei prezzi del gas naturale in acquisto e in vendita; (ii) dei maggior oneri di approvvigionamento anche connessi all’utilizzo di gas strategico nei primi mesi dell’anno. Divisione Refining & Marketing (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 1.440 (945) 495 Utile operativo Esclusione (utile) perdita di magazzino Utile operativo a valori correnti 2005 2006 699 321 Variazione (378) (374) (219) 155 325 102 (223) L’utile operativo a valori correnti della Divisione Refining & Marketing (102 milioni di euro) diminuisce di 223 milioni di euro, pari al 68,7%, per effetto essenzialmente: (i) della flessione del margine di raffinazione (-1,19 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 21,5%), solo parzialmente compensato dall’effetto dell’apprezzamento del dollaro sull’euro; (ii) dell’impatto delle maggiori fermate per manutenzione delle raffinerie, nonché della minore operatività della raffineria di Priolo a seguito di un incendio; (iii) della riduzione del risultato dell’attività commerciale per effetto dell’aumento dei prezzi internazionali dei prodotti non interamente trasferito sui prezzi finali. 144 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Corporate (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 (433) Utile (perdita) operativa 2005 2006 (230) (184) Variazione 46 (230) (184) 46 Esclusione (utile) perdita di magazzino (433) Utile (perdita) operativa a valori correnti La perdita operativa della Corporate di 184 milioni di euro diminuisce di 46 milioni di euro per effetto essenzialmente: (i) della circostanza che nell’esercizio 2005 vennero rilevati maggiori accantonamenti ai fondi rischi di natura ambientale (46 milioni di euro); (ii) dei minori ammortamenti (14 milioni di euro). Questi effetti positivi sono parzialmente assorbiti: (i) dall’incremento dei costi operativi, in particolare dei servizi generali (10 milioni di euro); (ii) dalla diminuzione dei servizi forniti nell’ambito del Gruppo (6 milioni di euro). Proventi (oneri) finanziari netti (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 45 (61) 14 Commissioni per servizi finanziari Utili (perdite) su cambi 2005 2006 18 20 Variazione 2 (51) 10 61 Interessi sui crediti verso l’Amministrazione finanziaria 7 6 (1) 8 Altri proventi finanziari netti 2 6 4 6 Interessi su CCT 4 4 5 Proventi (oneri) netti su derivati (2) (8) (17) (12) 5 (39) 26 65 (46) Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (29) (1) (6) (1) La voce riguarda l’incremento connesso al trascorrere del tempo dei fondi per rischi e oneri determinati sulla base del valore attualizzato dei costi che l’impresa prevede di sostenere. Proventi netti su partecipazioni (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 3.531 970 4.501 (895) 3.606 Dividendi Altri proventi Totale proventi Svalutazioni e perdite 2005 2006 Variazione 2.983 3.962 979 9 598 589 2.992 4.560 1.568 (248) 2.744 (242) 6 4.318 1.574 145 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I I proventi e gli oneri su partecipazioni sono analizzati nella tabella seguente: (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2005 2006 Variazione 2.052 2.912 860 Dividendi 2.052 Eni International BV 273 Italgas SpA 273 238 (35) 722 Snam Rete Gas SpA 196 166 (30) 192 Stoccaggi Gas Italia SpA 192 120 (72) 112 112 Eni Portugal Investment SpA 46 Ecofuel SpA 46 Enifin SpA EniMed SpA 69 23 61 61 46 46 23 EniPower SpA 23 38 15 28 Saipem SpA 28 36 8 35 Trans Tunisian Pipeline Co Ltd 35 34 (1) 28 28 29 Unión Fenosa Gas SA Sofid SpA 29 21 (8) 18 Società Petrolifera Italiana SpA 18 18 33 AgipFuel SpA 33 17 80 Altre 58 46 2.983 3.962 979 589 589 3.531 (16) (12) Altri proventi Riprese di valore: 358 Eni Investments Plc 305 Polimeri Europa SpA 3 Altre Conferimenti: 124 Eni Congo Holding BV (a Eni International BV) Vendita azioni: Snamprogetti SpA a Saipem Projects SpA 144 Italiana Petroli SpA ad api 28 Nuovo Pignone Holding SpA 8 Altre 970 4.501 Totale proventi 146 9 9 9 598 589 2.992 4.560 1.568 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2005 2006 Variazione 108 108 (180) Svalutazioni Tigáz Zrt 888 Syndial SpA 245 65 7 Altre minori 3 4 1 65 65 242 (6) Altre perdite Oneri per cessione Snamprogetti SpA 895 Totale oneri 248 Gli oneri per la cessione di Snamprogetti SpA di 65 milioni di euro riguardano l’accantonamento al fondo rischi in relazione alle garanzie prestate all’atto della cessione della partecipazione a favore della Saipem Projects SpA. Imposte sul reddito (milioni di euro) Esercizio Primo semestre 2005 2005 2006 Variazione Imposte correnti (842) - Ires (462) (484) (199) - Irap (100) (108) (8) Totale (562) (592) (30) Imposte differite (215) (165) 50 (32) (15) 17 (247) (180) 67 (809) (772) 37 (1.041) (540) 210 (330) (1.371) Imposte anticipate Totale (22) Le imposte sul reddito di 772 milioni di euro diminuiscono di 37 milioni di euro a seguito essenzialmente del minor utile operativo, con un effetto di 122 milioni di euro di imposta. Tale effetto positivo è parzialmente assorbito: (i) dalla differenza tra la stima delle imposte relative agli esercizi 2004 e 2005 e quelle determinate in base alle relative dichiarazioni dei redditi (21 milioni di euro); (ii) dai maggiori proventi finanziari netti (21 milioni di euro); (iii) dalle maggiori plusvalenze imponibili derivanti dalla cessione di partecipazioni (18 milioni di euro); (iv) dai maggiori dividendi imponibili (16 milioni di euro). Le imposte differite di 165 milioni di euro sono relative essenzialmente: (i) al maggior costo del magazzino determinato ai fini civilistici sulla base del costo medio ponderato rispetto a quello che lo stesso assume ai fini fiscali determinato con il metodo LIFO (82 milioni di euro); (ii) agli ammortamenti deducibili ai soli fini fiscali in sede di dichiarazione dei redditi, al netto dei rigiri dell’esercizio (55 milioni di euro); (iii) alla quota imponibile del 5% relativa a dividendi stanziati e non ancora incassati (31 milioni di euro). Tali effetti sono parzialmente compensati dal rigiro netto di imposte differite stanziate in relazione a plusvalenze e contributi a tassazione differita (8 milioni di euro). Il rigiro di imposte anticipate di 15 milioni di euro è essenzialmente connesso alla circostanza che per effetto del decreto legge 209/2002, nel 2002 e nel 2003 la deducibilità delle svalutazioni di partecipazioni era differita per quote costanti in cinque esercizi. La quota di competenza dell’esercizio ammonta a 259 milioni di euro con un effetto di imposta di 85 milioni di euro. Tale effetto è compensato essenzialmente dalle imposte anticipate stanziate in relazione a: (i) accantonamenti netti ai fondi rischi (47 milioni di euro); (ii) imposte anticipate riferite alle differenze tra valori civilisti e fiscali relative alla Syndial SpA inclusa nel consolidato fiscale nazionale (13 milioni di euro). 147 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I La differenza tra il tax rate effettivo (12,43%) e teorico (34,56%), pari al 22,13%, è dovuta essenzialmente: (i) alla quota non imponibile dei dividendi incassati nell’esercizio (con un effetto del 20,19%); (ii) alla cessione di partecipazioni in regime di participation exemption (con un effetto sul tax rate del 2,88%); (iii) alla svalutazione non deducibile di partecipazioni (con un effetto sul tax rate del -0,96%). Stato patrimoniale riclassificato2 31.12.2005 30.06.2006 Immobili, impianti e macchinari 4.954 4.921 (33) Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo 1.766 1.746 (20) 858 837 (21) 20.805 20.749 (56) 29 29 (milioni di euro) Variazione Capitale immobilizzato Attività immateriali Partecipazioni Crediti finanziari e titoli strumentali all’attività operativa Debiti netti relativi all’attività di investimento (445) 27.967 Capitale di esercizio netto Fondo per benefici ai dipendenti (120) 325 28.162 195 95 584 489 (255) (257) (2) Capitale investito netto 27.807 28.489 682 Patrimonio netto 26.872 28.973 2.101 Indebitamento (disponibilità) finanziario netto Coperture 935 27.807 (484) (1.419) 28.489 682 Investimenti Ammortamenti e svalutazioni Cessioni, radiazioni e conferimenti di rami d’azienda Altre variazioni Saldo al 30 giugno 2006 Totale Saldo al 31 dicembre 2005 Attività immateriali (milioni di euro) Immobili, impianti e macchinari Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali L’analisi della variazione degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali (54 milioni di euro) è la seguente: 4.954 858 5.812 325 66 391 (291) (85) (376) (2) (63) (6) (61) 4.921 (6) 837 5.758 Le altre variazioni degli immobili, impianti e macchinari (61 milioni di euro) riguardano essenzialmente la revisione delle stime dei costi per abbandono e ripristino siti. (2) Al fine di consentire un confronto omogeneo, anche lo stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2005 è stato oggetto di adeguamento ai nuovi principi contabili internazionali. A pagina 152 è riportato il prospetto di riconduzione agli IFRS dello stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2005. 148 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Partecipazioni Le partecipazioni (20.749 milioni di euro) diminuiscono di 56 milioni di euro per effetto delle variazioni indicate nella tabella seguente: (milioni di euro) Partecipazioni al 31 dicembre 2005 20.805 Incrementi per: Interventi sul capitale Eni Insurance Ltd Agenzia Giornalistica Italiana SpA 100 4 104 Acquisizioni Siciliana Gas SpA 98 Tecnomare SpA 8 EniTecnologie SpA 7 113 Decrementi per: Cessioni Snamprogetti SpA Energy Maintenance Services SpA (91) (5) (96) Svalutazioni e perdite Tigáz Zrt Syndial SpA Agenzia Giornalistica Italiana SpA (108) (65) (4) (177) Partecipazioni al 30 giugno 2006 20.749 149 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Le partecipazioni al 30 giugno 2006 sono analizzate nella tabella seguente: (milioni di euro) Valore netto Eni International BV 4.874 Eni Investments Plc 3.926 Italgas SpA 2.015 Snam Rete Gas SpA 1.991 Polimeri Europa SpA 1.379 Stoccaggi Gas Italia SpA 1.136 EniPower SpA 955 Eni Portugal Investment SpA 716 Eni Petroleum Co Inc 649 Unión Fenosa Gas SA 442 LNG Shipping SpA 285 Enifin SpA 253 Sofid SpA 241 Italgas Hellas SpA 198 Saipem SpA 182 Raffineria di Milazzo ScpA 170 Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 133 Raffineria di Gela SpA 123 Siciliana Gas SpA 123 Tigáz Zrt 116 Eni Insurance Ltd 100 Inversora de Gas Cuyana SA 75 Praoil Oleodotti Italiani SpA 74 Distribuidora de Gas del Centro SA 60 Syndial SpA 58 Trans Tunisian Pipeline Co Ltd 51 Ecofuel SpA 48 Eni International Bank Ltd 43 EniTecnologie SpA 38 Società Petrolifera Italiana SpA 36 Servizi Aerei SpA 28 Ieoc SpA 25 Transmediterranean Pipeline Co Ltd 25 Fiorentina Gas Clienti SpA 24 Immobiliare Est SpA 19 Inversora de Gas del Centro SA 18 AgipRete SpA 15 Tecnomare SpA 15 Adriaplin doo 14 Distribuidora de Cuyana SA 14 Eni Servizi SpA 14 Hotel Assets Ltd 11 Altre 37 20.749 150 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Capitale di esercizio netto Il capitale di esercizio netto è analizzato nella tabella seguente: 31.12.2005 30.06.2006 Crediti commerciali 8.145 6.773 Rimanenze 1.312 1.663 822 818 (milioni di euro) Crediti tributari Variazione (1.372) 351 (4) Debiti commerciali (5.792) (5.465) 327 Debiti tributari (1.157) (1.839) (682) Fondi per rischi e oneri (2.548) (2.667) (119) Passività per imposte differite (132) (312) Altre attività (passività) nette di esercizio (555) 95 (180) 1.613 2.168 584 489 I crediti commerciali (6.773 milioni di euro) diminuiscono di 1.372 milioni di euro per effetto del profilo di formazione del capitale di esercizio connesso alla stagionalità delle vendite, in particolare nella Divisione Gas & Power. Le rimanenze (1.663 milioni di euro) sono costituite essenzialmente da greggio, da prodotti petroliferi e da gas naturale. L’incremento del valore delle rimanenze è essenzialmente determinato dai maggiori prezzi d’acquisto conseguenti alle maggiori quotazioni di mercato. I debiti tributari (1.839 milioni di euro) aumentano di 682 milioni di euro per effetto essenzialmente dell’incremento dei debiti per accise e imposta di consumo (396 milioni di euro) e per l’incremento dei debiti per Iva (168 milioni di euro). I fondi per rischi e oneri (2.667 milioni di euro) riguardano essenzialmente: (i) il fondo smantellamento e ripristino siti (787 milioni di euro); (ii) il fondo rischi e oneri ambientali (475 milioni di euro); (iii) il fondo relativo alla stima degli oneri derivanti dall’applicazione delle delibere 248/2004 e 134/2006 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (367 milioni di euro); (iv) il fondo per gli oneri derivanti dalla sanzione amministrativa comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (290 milioni di euro); (v) il fondo dismissioni e ristrutturazioni (165 milioni di euro); (vi) il fondo costituito a fronte della valutazione degli sconti su tariffe di trasporto che sulla base delle disposizioni della delibera 120/2001 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas sono da riconoscere a clienti che hanno versato contributi di allacciamento (118 milioni di euro); (vii) il fondo per oneri di natura commerciale (77 milioni di euro); (viii) il fondo per gli oneri derivanti dalle garanzie prestate all’atto della cessione della Snamprogetti SpA a favore della Saipem Projects SpA (65 milioni di euro). Le altre attività nette di esercizio (1.613 milioni di euro) aumentano di 2.168 milioni di euro per effetto essenzialmente dei crediti a fronte del dividendo deliberato da Eni International BV (Eni 100%) ancora da distribuire per 1.942 milioni di euro. Fondo per benefici ai dipendenti 31.12.2005 30.06.2006 Variazione 201 205 4 Fondo integrativo sanitario dirigenti Eni SpA 38 42 4 Altri fondi per benefici ai dipendenti 16 10 (6) 255 257 2 (milioni di euro) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall’art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell’obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all’ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. 151 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Il fondo integrativo sanitario dirigenti Eni SpA accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione. Patrimonio netto (milioni di euro) Patrimonio netto al 31 dicembre 2005 26.872 Incremento per: - utile primo semestre 2006 5.455 - azioni proprie cedute a fronte di piani di incentivazione dei dirigenti 18 - costo di competenza delle stock option-stock grant assegnate 6 5.479 Decremento per: - distribuzione saldo dividendo 2005 (2.400) - acquisto azioni proprie (978) (3.378) Patrimonio netto al 30 giugno 2006 28.973 Indebitamento (disponibilità) finanziarie nette Le disponibilità finanziarie nette al 30 giugno 2006 (484 milioni di euro) sono analizzate nella tabella seguente: (milioni di euro) Debiti finanziari e obbligazioni 31.12.2005 30.06.2006 Variazione 2.943 2.958 15 Disponibilità liquide (749) (688) Titoli non strumentali all’attività operativa (235) (235) (1.024) (2.519) (1.495) (484) (1.419) Crediti finanziari non strumentali all’attività operativa 935 61 Il miglioramento della posizione finanziaria netta di 1.419 milioni di euro è dovuto essenzialmente al flusso di cassa generato dal risultato operativo (3.533 milioni di euro), dagli incassi dei dividendi (1.994 milioni di euro) e dalle dismissioni (705 milioni di euro), in parte assorbiti: (i) dal pagamento del dividendo 2005 (2.400 milioni di euro); (ii) dall’acquisto di azioni proprie (978 milioni di euro); (iii) dal pagamento delle imposte sul reddito (530 milioni di euro); (iv) dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (391 milioni di euro); (v) dalla riduzione dei debiti per investimento (325 milioni di euro); (vi) dagli investimenti in partecipazioni (217 milioni di euro). I titoli (235 milioni di euro) sono relativi a Certificati di Credito del Tesoro ottenuti a rimborso di crediti d’imposta. Le disponibilità di 688 milioni di euro sono depositate essenzialmente presso Enifin SpA (624 milioni di euro). I crediti finanziari non strumentali all’attività operativa di 2.519 milioni di euro riguardano essenzialmente un credito finanziario a breve termine verso Enifin SpA. 152 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Rendiconto finanziario (milioni di euro) Utile dell’esercizio I semestre 2005 I semestre 2006 4.117 5.455 a rettifica: - ammortamenti e altri componenti non monetarie - plusvalenze nette su cessioni di attività - dividendi, interessi, imposte e altre variazioni 633 772 5 (605) (2.179) (3.203) 2.576 2.419 822 1.114 Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati 1.138 1.474 Flusso di cassa netto da attività di esercizio 4.536 5.007 Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione Investimenti tecnici Investimenti in partecipazioni e titoli Dismissioni Altre variazioni relative all’attività di investimento Free cash flow Investimenti e disinvestimenti relativi all’attività di finanziamento Variazione debiti finanziari a breve e lungo Flusso di cassa del capitale proprio FLUSSO DI CASSA NETTO DELL’ESERCIZIO Free cash flow Indebitamento finanziario netto rami d’azienda acquisiti e disinvestiti Flusso di cassa del capitale proprio VARIAZIONE INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (349) (391) (4) (217) 122 705 (78) (325) 4.227 4.779 28 (1.495) 267 15 (3.602) (3.360) 920 (61) 4.227 4.779 54 (3.602) (3.360) 679 1.419 153 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I 14 IFRS 4.733 Rettifiche Riclassifiche (1) (milioni di euro) 31.12.2005 Riconduzione agli IFRS dello stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2005 Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Rimanenze immobilizzate - scorte d’obbligo (2) Attività immateriali Partecipazioni Crediti finanziari e titoli strumentali all’attività operativa Debiti netti relativi all’attività di investimento 631 (4) 21.049 207 4.954 1.766 1.766 231 858 (244) 29 29 (447) 25.995 20.805 2 10 (445) 1.962 27.967 121 1.312 Capitale di esercizio netto Rimanenze Attività per imposte anticipate Fondo per rischi e oneri Passività per imposte differite Altre attività e passività Fondo per benefici ai dipendenti 1.191 724 (2.740) (8) 196 (124) (2.548) (132) 47 34 549 43 (497) 95 (33) (255) (222) 26.322 Patrimonio netto (3) 25.440 Coperture (4) 1.382 Capitale investito netto Indebitamento finanziario netto (724) 53 882 53 26.322 53 1.463 1.432 27.807 1.432 26.872 1.432 27.807 935 (1) Riguardano le riclassifiche essenzialmente: (i) dei crediti verso partner in joint venture; (ii) dei contributi a fondo perduto; (iii) dei ratei di interesse e dei risconti sui disaggi su prestiti e costi di emissione dei prestiti obbligazionari. (2) Vedi nota a pagina 129. (3) Gli IFRS prevedono l’imputazione in detrazione del patrimonio netto del costo di acquisto delle azioni proprie (4.218 milioni di euro per 278.013.975 azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2005). 154 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Altre informazioni Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio. Evoluzione prevedibile della gestione Divisione Exploration & Production Nel 2006 sono previsti investimenti tecnici di circa 490 milioni di euro. L’attività esplorativa sarà concentrata prevalentemente sui temi a gas nelle aree padano-appenniniche, nell’offshore siciliano e adriatico e sui temi a olio nella Pianura Padana. L’attività di sviluppo sarà volta all’ottimizzazione del recupero delle riserve dei giacimenti già in produzione, alla valorizzazione di nuove riserve e alla prosecuzione del progetto di sviluppo della Val d’Agri. La produzione di idrocarburi nel 2006 è attesa in flessione di circa il 6% a seguito del declino produttivo di giacimenti maturi e a problemi di carattere operativo sul campo di Aquila. Questi fattori negativi saranno in parte compensati dagli interventi di ottimizzazione per il recupero delle riserve residue. Divisione Gas & Power Nel 2006 proseguirà l’attuazione della strategia di crescita delle vendite di gas all’estero, in particolare in Europa, e di mantenimento dei margini e dei volumi di vendita sul mercato italiano. L’impegno per la crescita sul mercato europeo è articolato in più linee di azione: (i) crescita della posizione sui mercati attrattivi e in rapido sviluppo come la Francia, la Penisola Iberica e la Germania mediante l’incremento delle vendite a clienti finali con l’avvio di programmi strutturati di marketing; (ii) accelerazione dello sviluppo delle vendite di GNL anche al fine di valorizzare le riserve di gas equity; (iii) sviluppo dei servizi di logistica a supporto delle vendite. Per cogliere i risultati attesi nel mercato italiano, prosegue l’impegno nell’attuazione di una strategia commerciale focalizzata sul cliente. A tale scopo, le politiche commerciali sono finalizzate a migliorare la qualità dell’offerta in termini di incremento delle opzioni a disposizione del cliente. Inoltre, il pieno ed efficace utilizzo delle piattaforme informatiche di supporto alla forza vendita e dei diversi strumenti di colloquio interattivo con i clienti consentirà di rafforzare il rapporto con il mercato, di migliorare il grado di conoscenza e di far meglio apprezzare servizi innovativi di tipo energetico e informatico. Al fine di ottenere un vantaggio competitivo nel mercato finale, la Divisione perseguirà l’ottimizzazione delle attività commerciali e il continuo incremento dell’efficienza. Per il 2006 i volumi di gas naturale venduti complessivamente in Italia e nel resto d’Europa (compresi i volumi venduti a società controllate per autoconsumo) sono previsti, in condizioni climatiche normali, in lieve aumento (circa +1%) rispetto al 2005. Divisione Refining & Marketing Nel 2006 sono previsti investimenti tecnici di circa 669 milioni di euro riguardanti essenzialmente: (i) l’attività di raffinazione e logistica, in particolare i progetti di realizzazione di nuove unità di conversione presso le raffinerie di Sannazzaro e di Taranto, nonché il progetto di realizzazione di due nuovi oleodotti per collegare la Raffineria di Taranto con un nuovo deposito in Campania e con l’impianto petrolchimico della Polimeri Europa di Brindisi; (ii) il potenziamento e la ristrutturazione della rete di distribuzione di carburanti, in particolare interventi su stazioni di servizio autostradali e sui serbatoi; (iii) il rispetto degli obblighi di legge in materia di salute, sicurezza e ambiente. Le lavorazioni in conto proprio (34,22 milioni di tonnellate nel 2005) sono previste in lieve flessione rispetto al 2005 per effetto essenzialmente della manutenzione delle raffinerie. Le vendite sulla rete (8,76 milioni di tonnellate nel 2005) e l’erogato medio per stazione di servizio (2.509 mila litri nel 2005) sono attesi sostanzialmente in linea con il 2005. 155 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / E N I S p A R E L A Z I O N E D E G L I A M M I N I S T R ATO R I Acconto sul dividendo dell’esercizio 2006 Il Consiglio di Amministrazione ha confermato anche per l’esercizio 2006 la distribuzione di un dividendo su base semestrale. L’art. 2433-bis del codice civile, in presenza di determinate condizioni, consente la distribuzione di acconti sui dividendi. Eni SpA soddisfa le condizioni previste dalla normativa; infatti: - il bilancio è assoggettato per legge al controllo da parte di società di revisione iscritta all’albo speciale; - la distribuzione agli azionisti di acconti sui dividendi è prevista dall’art. 29, comma 3, dello statuto; - nel bilancio di esercizio 2005 non risultano perdite relative all’esercizio o a esercizi precedenti; - la società di revisione ha rilasciato in data 28 aprile 2006 un giudizio positivo sul bilancio 2005 approvato dall’Assemblea in data 25 maggio 2006. Il citato articolo del codice civile dispone che “l’ammontare degli acconti sui dividendi non può superare la minor somma tra l’importo degli utili conseguiti dalla chiusura dell’esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili”. Dalla situazione contabile di Eni SpA al 30 giugno 2006, che corrisponde al “prospetto contabile” previsto dall’art. 2433-bis, comma 5, del codice civile, presa a base per la distribuzione dell’acconto sui dividendi, i suindicati parametri sono i seguenti: - utile netto conseguito nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2006: 5.4553 milioni di euro; - ammontare delle riserve disponibili: 15.872 milioni di euro, come segue: (milioni di euro) Riserve di utili disponibili Riserva disponibile Riserva da contributi in conto capitale art. 88 D.P.R. n. 917/1986 Riserva art. 14 legge n. 342/2000 Riserva plusvalenze da realizzo titoli azionari legge n. 169/1983 Riserva da avanzo di fusione Riserva art. 13 D.Lgs. n. 124/1993 Riserve di capitale Riserva di rivalutazione legge n. 342/2000 Riserva di rivalutazione legge n. 448/2001 Riserva di rivalutazione legge n. 413/1991 Riserva di rivalutazione legge n. 72/1983 Riserva di rivalutazione legge n. 408/1990 Riserva conferimenti leggi nn. 730/1983, 749/1985, 41/1986 Riserva adeguamento patrimonio netto legge n. 292/1993 5.340 405 74 19 4 1 5.843 9.839 43 39 3 2 62 41 10.029 15.872 Essendo le riserve disponibili superiori all’utile distribuibile, l’utile del periodo 1° gennaio-30 giugno 2006 di 5.455.148 mila euro può essere distribuito agli azionisti a titolo di acconto sul dividendo 2006. Il Consiglio di Amministrazione delibera di distribuire un acconto sui dividendi relativo all’esercizio 2006 di 0,60 euro per azione alle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola (23 ottobre 2006), escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data, con messa in pagamento a partire dal 26 ottobre 2006. La società di revisione ha rilasciato il parere previsto dall’art. 2433-bis, comma 5, del codice civile. (3) Nessun accantonamento è dovuto alla riserva legale che ha già raggiunto il limite legale. 156 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Relazioni della Società di revisione 157 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 158 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 159 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 160 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 161 ENI RELAZIONE SEMESTRALE 2006 / RELAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 162 Allegati E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA Allegati alla relazione semestrale consolidata di Eni al 30 giugno 2006 Imprese e partecipazioni rilevanti di Eni SpA al 30 giugno 2006 Imprese consolidate Partecipazioni di imprese consolidate (b) Valutate con il metodo del patrimonio netto Valutate con il metodo del costo Italia Estero Totale 56 202 258 18 6 24 51 12 63 69 18 87 5 5 Partecipazioni di imprese non consolidate Possedute da imprese controllate Possedute da imprese a controllo congiunto Totale imprese 80 5 270 Altre partecipazioni rilevanti (a) Collegate Controllate In conformità a quanto disposto dagli artt. 38 e 39 del D.Lgs. 127/1991 e dall’art. 126 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni, sono forniti di seguito gli elenchi delle imprese controllate e collegate di Eni SpA al 30 giugno 2006, nonché delle partecipazioni rilevanti. Le imprese sono suddivise per settore di attività e, nell’ambito, tra Italia ed estero e in ordine alfabetico. Per ogni impresa sono indicati: la denominazione, la sede legale, il capitale, i soci e le rispettive percentuali di possesso; per le imprese consolidate è indicata la percentuale consolidata di pertinenza di Eni; per le imprese non consolidate partecipate da imprese consolidate è indicato il criterio di valutazione. In nota è riportata l’indicazione delle partecipazioni con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell’Unione Europea, la percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria se diversa da quella di possesso. I codici delle valute indicati negli elenchi sono conformi all’International Standard ISO 4217. Al 30 giugno 2006 le imprese di Eni SpA sono così ripartite: 5 350 Italia Estero Totale Italia Estero Totale 51 15 66 85 22 107 136 37 173 10 10 21 21 31 31 3 3 69 3 18 21 128 3 21 24 197 10 21 31 (a) Riguardano le partecipazioni in società diverse dalle controllate e collegate non quotate superiori al 10% del capitale. (b) Le partecipazioni in imprese controllate valutate con il metodo del patrimonio netto e con il metodo del costo riguardano essenzialmente imprese che non superano due dei seguenti parametri: - totale attivo o indebitamento finanziario lordo: 3,125 milioni di euro; - totale ricavi: 6,250 milioni di euro; - numero medio dei dipendenti: 50 unità. Società controllate residenti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato Gli Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato sono individuati dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 21 novembre 2001, (Decreto) che elenca quelli il cui regime fiscale è considerato privilegiato: (i) in via generale e senza alcuna distinzione, all’art. 1; (ii) con l’esclusione di individuate fattispecie, all’art. 2; (iii) limitatamente ad alcuni regimi particolari, all’art. 3. Al 30 giugno 2006 Eni controlla 15 società residenti o con filiali (3) in Stati o territori a regime fiscale privilegiato elencati negli artt. 1 e 2 del Decreto, di cui 6 rivengono dalle acquisizioni della Lasmo Plc e della Bouygues Offshore SA. Di queste 15 società, 7 sono soggette a imposizione in Italia o perché incluse nella dichiarazione dei redditi di Eni SpA (6) o perché divenute fiscalmente residenti a seguito del trasferimento in Italia della sede dell’amministrazione (1). Le restanti 8 società non sono soggette a imposizione in Italia, ma a livello locale, per l’esonero ottenuto dall’Agenzia delle Entrate in considerazione dell’effettiva attività esercitata. Eni controlla inoltre 20 società residenti in Stati o territori elencati nell’art. 3 del Decreto, nessuna delle quali si avvale dei regimi ivi previsti. Nessuna società ha emesso strumenti finanziari e tutti i bilanci 2005 sono stati oggetto di revisione contabile da parte della PricewaterhouseCoopers, tranne i bilanci della Petromar Lda con sede in Angola, oggetto di revisione da parte della Auren, e della Saibos Fze con sede negli Emirati Arabi Uniti, oggetto di revisione da parte della Ernst & Young. Ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio consolidato, la PricewaterhouseCoopers si è assunta la responsabilità dei lavori svolti da parte delle due società di revisione. Nel successivo elenco delle imprese controllate, le società residenti in Stati o territori di cui al Decreto sono contrassegnate da un richiamo alla nota a pié pagina dove viene indicato il riferimento agli articoli del Decreto e il trattamento fiscale in Italia del reddito della società. 164 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Possesso % Consolidata di pertinenza Eni 4.005.358.876 % Consolidata di pertinenza Eni EUR Soci Roma Capitale Sede Eni SpA (#) Valuta Denominazione IMPRESA CONSOLIDANTE Ministero dell’economia 20,31 e delle finanze Cassa Depositi e Prestiti SpA 9,99 Eni SpA 7,51 Altri Soci 62,19 IMPRESE CONTROLLATE Exploration & Production Consorzio SET Sviluppo Elettrico Trecate (in liquidazione) Eni East Africa SpA Eni Medio Oriente SpA Eni Mediterranea Idrocarburi SpA Eni Timor Leste SpA Ieoc SpA Società Petrolifera Italiana SpA Stoccaggi Gas Italia SpA (Stogit SpA) Sviluppo Tecnologie Industriali SpA San Martino Trecate EUR 5.680.950 San Donato Milanese San Donato Milanese Gela San Donato Milanese San Donato Milanese San Donato Milanese EUR EUR EUR EUR EUR EUR 120.000 824.000 5.200.000 120.000 25.000.000 37.980.800 San Donato Milanese Pisa EUR EUR 152.205.500 250.000 EUR 2.064.000 EUR Tecnomare - Società per lo Sviluppo Venezia delle Tecnologie Marine SpA Eni SpA Soci terzi % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA 50,00 50,00 Co. Eni SpA Eni SpA Eni SpA Eni SpA Eni SpA Eni SpA Soci terzi Eni SpA Tecnomare SpA Soci Terzi Eni SpA Snamprogetti SpA Saipem SpA Soci Terzi 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,96 0,04 100,00 66,83 33,17 65,00 10,00 5,00 20,00 P.N. P.N. C.I. P.N. C.I. C.I. 20.000 Eni International BV 100,00 EUR 20.005 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. NGN 50.000 C.I. 20.005 95,00 5,00 100,00 100,00 EUR Eni International BV Eni Oil Holdings BV Eni International BV 100,00 C.I. EUR 52.500 Agip Caspian Sea BV 100,00 EUR 20.000 Eni International BV 100,00 EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 100,00 99,96 100,00 C.I. P.N. 71,55 C.I. ALL’ESTERO Agip Azerbaijan BV Agip Caspian Sea BV Agip Energy and Natural Resources (Nigeria) Ltd Agip Karachaganak BV Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV Agip Oil Ecuador BV (1) Agip Oleoducto de Crudos Pesados BV Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Lagos (Nigeria) Amsterdam (Paesi Bassi) L’Aia (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) P.N. Co. 100,00 C.I. P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (#) Società con azioni quotate nei mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell’U.E. (1) La società ha una filiale in Ecuador che non si avvale dei regimi fiscali privilegiati di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001. 165 Agip USA Inc (in liquidazione) AKD Petroleum Operating BV Eni A E P Ltd Eni Algeria Exploration BV Eni Algeria Ltd Sàrl (10) Eni Algeria Production BV Eni Ambalat Ltd Eni America Ltd Eni Angola Exploration BV (2) Eni Angola Production BV (2) Eni AOG Ltd (in liquidazione) Eni Argentina Exploración y Explotación SA Eni Australia BV Eni Australia Ltd Eni BBH Ltd (in liquidazione) Eni BBI Ltd Eni BB Ltd Eni BB Petroleum Inc Eni Birch Ltd Eni BTC Ltd Eni Bukat Ltd Eni Bulungan BV Eni China BV Eni Congo Holding BV Eni Congo SA Eni Croatia BV (*) (a) (2) (10) Wilmington (USA) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Lussemburgo (Lussemburgo) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Wilmington (USA) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Buenos Aires (Argentina) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Wilmington (USA) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Brazzaville (Congo) Amsterdam (Paesi Bassi) USD 3.000.000 EUR 18.148 GBP 73.471.000 EUR Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni Eni International BV 100,00 Agip Azerbaijan BV 100,00 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I. 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. USD 12.000 Eni Oil Holdings BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. USD 100.072.000 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 187.916.668 ARS 2.000.000 EUR 20.000 Eni Ventures Plc Eni India Ltd Eni UK Ltd Eni International BV Eni Oil Holdings BV Eni International BV 99,99 (..) (..) 95,00 5,00 100,00 100,00 C.I. GBP 20.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 84.329.100 Eni BB Ltd 100,00 GBP 1.200.000 Eni UK Ltd 100,00 P.N. GBP 82.733.977,500 Eni UK Ltd 100,00 P.N. USD 1.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I. GBP 5.001.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 34.000.000 Eni International BV 100,00 GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 29.832.777,12 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. USD 7.000.000 C.I. 20.000 99,99 (..) (..) 100,00 100,00 EUR Eni Congo Holding BV Eni Int. NA NV Sàrl Eni International BV Eni International BV 100,00 C.I. Eni UHL Ltd Soci terzi C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Eni UHL Ltd 100,00 La società ha una filiale in Angola che non si avvale dei regimi fiscali privilegiati di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001. Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 166 % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e 0,07 99,93 Co. (a) Co. P.N. P.N. Eni Ganal Ltd Eni Gas & Power LNG Australia BV Eni Grand Maghreb BV Eni Guibsen Exploration BV Eni India Ltd Eni Indonesia Ltd Eni International Exploration Ltd (in liquidazione) Eni International Ltd (in liquidazione) Eni International NA NV Sàrl (10) Eni Investments Plc Eni Iran BV Eni Ireland BV Eni JPDA 03-13 Ltd Eni JPDA 03-21 BV Eni Krueng Mane Ltd Eni Lasmo Plc Eni Liverpool Bay Ltd Eni LNS Ltd Eni Management International Services BV Eni Marketing Inc Eni MEP Ltd Eni MHH Ltd (in liquidazione) EUR 90 Eni Oil Holdings BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 100 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 GBP 21.250.000 Eni MHH Ltd (L) 100,00 GBP 11.000 Eni UKCS Ltd 100,00 GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. EUR 10.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 90,450 Eni North Africa BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 GBP 2.000.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 100 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 2 Eni ULX Ltd 100,00 Co. GBP 100.000 Eni Lasmo Plc 100,00 Co. USD 25.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 2.750.050.000 C.I. 20.000 99,99 (..) 100,00 100,00 EUR Eni SpA Eni UK Ltd Eni International BV 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 250.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 337.638.724,250 C.I. 2 99,99 (..) 100,00 100,00 GBP Eni Investments Plc Eni UK Ltd Eni Lasmo Plc GBP 80.400.000 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 EUR 20.000 Eni Russia BV 100,00 USD 1.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I. GBP 570.000 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I. GBP 33.403.604,150 Eni MOG Ltd (L) 100,00 100,00 C.I. % Possesso Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Eni Energy Ltd (in liquidazione) Eni Forties Ltd % Consolidata di pertinenza Eni Eni Energy BV Soci Eni Elgin/Franklin Ltd Capitale Eni Denmark BV Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Lussemburgo (Lussemburgo) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Wilmington (USA) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Valuta Eni Dación BV Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e P.N. 100,00 C.I. P.N. P.N. P.N. P.N. C.I. P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 167 Eni MOG Ltd (in liquidazione) Eni Morocco BV Eni Muara Bakau BV Eni Neptune Ltd (in liquidazione) Eni Norge AS Eni North Africa BV Eni Oil Algeria Ltd Eni Oil do Brasil SA Eni Oil & Gas Inc Eni Oil Holdings BV Eni Overseas Holdings Ltd (in liquidazione) Eni Pakistan Ltd Eni Pakistan (M) Ltd Sàrl (10) Eni Papalang Ltd Eni Petroleum Co Inc Eni Petroleum US Llc (ex Eni Deepwater Llc) Eni Popodi Ltd Eni Rapak Ltd Eni Resources Ltd (in liquidazione) Eni Russia BV Eni Securities Ltd Eni South China Sea Ltd Sàrl (10) Eni TNS Ltd Eni Trading BV Eni Trinidad and Tobago Exploration BV Eni Trinidad and Tobago Ltd 100,00 C.I. Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I. 99,99 (..) 100,00 100,00 C.I. 90 Eni Lasmo Plc Eni LNS Ltd Eni Oil Holdings BV EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 GBP 566.903 NOK 278.000.000 Eni Lasmo Plc Eni Pakistan Ltd Eni International BV 99,99 (..) 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 1.000 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I. BRL 738.155.000 C.I. 198.800 99,99 (..) 100,00 100,00 USD Eni International BV Soci terzi Eni America Ltd 100,00 C.I. EUR 90,900 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 2 Eni Lasmo Plc 100,00 GBP 90.087 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I. USD 12.000 Eni Oil Holdings BV 100,00 100,00 C.I. GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. USD 156.600.000 C.I. 1.000 63,86 36,14 100,00 100,00 USD Eni SpA Eni International BV Eni BB Petroleum Inc 100,00 C.I. GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I. GBP 37.106.616 Eni Energy Ltd (L) 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. GBP 187.002 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I. USD 12.000 Eni International BV 100,00 GBP 196.976.684,010 Eni TTO Ltd 100,00 100,00 C.I. EUR 3.720.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. TTD 100.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 20.000 GBP 5.000.002 GBP 220.711.147,500 EUR (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 168 % Possesso 100,00 EUR Soci Eni International BV Capitale Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Eni Middle East Ltd Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Forus, Stavanger (Norvegia) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Rio de Janeiro (Brasile) Wilmington (USA) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Lussemburgo (Lussemburgo) Londra (Regno Unito) Wilmington (USA) Wilmington (USA) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Lussemburgo (Lussemburgo) Aberdeen (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Amsterdam (Paesi Bassi) Port of Spain (Trinidad e Tobago) % Consolidata di pertinenza Eni Eni Middle East BV Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e P.N. C.I. Co. Co. P.N. Eni Tunisia BV Eni UFL Ltd (in liquidazione) Eni UHL Ltd Eni UKCS Ltd Eni UK Ltd Eni ULT Ltd Eni ULX Ltd Eni USA Gas Marketing Llc Eni USA Inc Eni US Operating Co Inc Eni Venezuela BV Eni Ventures Plc Ieoc Exploration BV Ieoc Production BV Lasmo Grand Maghreb Ltd Lasmo Oil Development (Canada) Ltd Lasmo Sanga Sanga Ltd (9) Nigerian Agip Exploration Ltd Nigerian Agip Oil Co Ltd Nigerian Agip Trustees Ltd Pennant Insurance Co Ltd (8) Secab Niugini Ltd 100,00 C.I. 90 Eni Oil Holdings BV 100,00 100,00 C.I. 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 2 Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I. 40.100.000 Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I. 17.000.100 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I. Eni International BV 100,00 100,00 C.I. Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I. Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I. 10.000 Eni Marketing Inc 100,00 100,00 C.I. 1.000 Eni Oil & Gas Inc 100,00 100,00 C.I. 1.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I. 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 278.050.000 99,99 (..) 100,00 100,00 C.I. 20.000 Eni International BV Eni Oil Holdings BV Eni International BV 100,00 C.I. 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 250.000.000 93.215.492,250 200.010.000 2 0,100 12.000 % Possesso 100,00 57.085.385 Soci Eni Lasmo Plc Capitale Valuta Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Eni Tunisia BEK BV Londra GBP (Regno Unito) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Londra GBP (Regno Unito) Londra GBP (Regno Unito) Londra GBP (Regno Unito) Londra GBP (Regno Unito) Londra GBP (Regno Unito) Londra GBP (Regno Unito) Wilmington USD (USA) Wilmington USD (USA) Wilmington USD (USA) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Londra GBP (Regno Unito) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Londra GBP (Regno Unito) Toronto CAD (Canada) Hamilton USD (Bermuda) Lagos NGN (Nigeria) Lagos NGN (Nigeria) Lagos NGN (Nigeria) Hamilton USD (Bermuda) Port Moresby PGK (Papua Nuova Guinea) % Consolidata di pertinenza Eni Eni TTO Ltd Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Eni Grand Maghreb BV 50,00 Eni Neptune Ltd (L) 50,00 Eni Lasmo Plc 100,00 Co. P.N. Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I. 99,99 0,01 99,89 0,11 99,00 1,00 100,00 100,00 C.I. 100,00 C.I. 1.000.000 Eni International BV Eni Oil Holdings BV Eni International BV Eni Oil Holdings BV NAOC Ltd Nigerian Agip E. Ltd Eni UHL Ltd 3.015.682 Eni International BV 100,00 5.000.000 1.800.000 1.250.000 P.N. P.N. P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (8) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. (9) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. 169 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Gas & Power Compagnia Napoletana di Illuminazione e Scaldamento col Gas SpA Eni Gas & Power Deutschland SpA Napoli EUR 15.400.000 San Donato Milanese EUR 5.543.728 Eni SpA Eni Hellas SpA (ex Italgas Hellas SpA) EniPower Mantova SpA (ex EniPower Iniziative Industriali SpA) EniPower SpA EniPower Trasmissione SpA Fiorentina Gas Clienti SpA GNL Italia SpA LNG Shipping SpA Napoletana Gas Clienti SpA Partecipazioni Industriali SpA San Donato Milanese EUR 149.000.000 Eni SpA San Donato Milanese EUR 124.150.000 EniPower SpA Soci terzi San Donato Milanese San Donato Milanese Firenze San Donato Milanese San Donato Milanese Napoli Torino EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR 944.947.849 16.362.447,720 6.000.000 17.300.000 240.900.000 5.000.000 65.850.000 Servizi Territori Aree Penisole SpA Napoli EUR 120.000 Siciliana Gas SpA Siciliana Gas Vendite SpA Palermo Palermo EUR EUR 34.927.589,400 5.100.000 Snam Rete Gas SpA (#) San Donato Milanese EUR 1.955.799.200 Società EniPower Ferrara rl San Donato Milanese EUR 70.000.000 Società Italiana per il Gas pA Umbria Distribuzione Gas SpA Torino Terni EUR EUR 239.844.822 120.000 Valuta (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (#) Società con azioni quotate nei mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell’U.E. (a) Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Eni SpA 51,22 Soci terzi 48,78 170 Italgas SpA Eni SpA Saipem SpA Snamprogetti SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi Eni SpA EniPower SpA Eni SpA Snam Rete Gas SpA Eni SpA Napoletana Gas SpA Italgas SpA Soci terzi Napoletana Gas SpA Soci terzi Eni SpA Siciliana Gas SpA Eni SpA Eni SpA Snam Rete Gas SpA Soci terzi EniPower SpA Soci terzi Eni SpA Italgas SpA Soci terzi 35,20 10,20 2,55 2,55 49,50 99,69 0,31 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) 4.950.000 % Consolidata di pertinenza Eni EUR % Possesso Napoli Soci Sede Acqua Campania SpA Capitale Denominazione IN ITALIA 47,63 C.I. 99,69 C.I. 100,00 100,00 C.I. 100,00 100,00 C.I. 86,50 13,50 86,50 C.I. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,99 (..) 70,00 30,00 100,00 99,99 (..) 50,05 2,28 47,67 51,00 49,00 100,00 60,00 40,00 100,00 100,00 100,00 51,22 100,00 99,69 100,00 C.I. C.I. C.I. C.I. C.I. C.I. C.I. P.N. (a) 100,00 100,00 C.I. C.I. 51,22 C.I. 51,00 C.I. 100,00 C.I. P.N. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Adriaplin Podjetje za distribucijo zemeljskega plina doo Ljubljana Distribuidora de Gas Cuyana SA Lubiana (Slovenia) Buenos Aires (Argentina) Eni España Comercializadora de Gas SA Eni Gas & Power CH SA (10) Eni Gas & Power GmbH Eni G&P Trading BV Eni Gas Trading Europe BV (in liquidazione) Gas Brasiliano Distribuidora SA Gerecse Gázvezeték Építõ és Vagyonkezelõ Részvénytársaság GreenStream BV Inversora de Gas Cuyana SA Société de Service du Gazoduc Transtunisien SA - Sergaz SA Société pour la Construction du Gazoduc Transtunisien SA - Scogat SA Tigáz Gepa Kft Tigáz Tiszántúli Gázszolgáltató Zártkörûen Mûködõ Részvénytársaság Trans Tunisian Pipeline Co Ltd (3) Turul Gázvezeték Építõ es Vagyonkezelõ Részvénytársaság SIT 3.105.000.000 ARS 202.351.288 Madrid EUR (Spagna) Lugano CHF (Svizzera) Francoforte sul Meno EUR (Germania) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) San Paolo BRL (Brasile) Tatabánya HUF (Ungheria) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Buenos Aires ARS (Argentina) Tunisi TND (Tunisia) Tunisi TND (Tunisia) Hajdúszoboszló (Ungheria) Hajdúszoboszló (Ungheria) St. Helier (Channel Islands) Tatabánya (Ungheria) Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione ALL’ESTERO 51,00 49,00 51,00 6,84 42,16 100,00 51,00 C.I. 45,60 C.I. 2.000.000 Eni SpA Soci terzi Inv. Gas Cuyana SA Eni SpA Soci terzi Eni International BV 54.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 75.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 70.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 91.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. 396.363.600 Eni International BV Italgas SpA Turul Gáz. Rt Soci terzi Eni North Africa BV Soci terzi Eni SpA Soci terzi Eni International BV Soci terzi Eni International BV 80,00 20,00 50,15 49,85 75,00 25,00 76,00 24,00 66,67 33,33 100,00 100,00 C.I. 75,00 C.I. 76,00 C.I. 66,67 C.I. 100,00 C.I. Tigáz Zrt 100,00 Eni SpA Tigáz Zrt Sofid SpA Soci terzi Eni SpA 50,00 0,16 (..) 49,84 100,00 Tigáz Zrt Soci terzi 58,42 41,58 609.600.000 200.000.000 60.012.000 99.000 200.000 HUF 52.780.000 HUF 17.000.000.000 EUR 1.098.000 HUF 404.000.000 P.N. P.N. (a) 50,08 C.I. 100,00 C.I. P.N. (*) (a) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Eni SpA 50,08 Sofid SpA (..) Soci terzi 49,92 (3) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: la società a seguito del trasferimento della sede dell’amministrazione è soggetta a imposizione in Italia. (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 171 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Refining & Marketing Pomezia EUR 117.757 Costiero Gas Livorno SpA Livorno EUR 26.000.000 Ecofuel SpA Eni Portugal Investment SpA Intermode Trasporti Logistica Integrata SpA Petrolig Srl Milano Roma Genova EUR EUR EUR 52.000.000 321.240.000 1.290.000 Genova EUR 104.000 Petroven Srl Genova EUR 156.000 Praoil Oleodotti Italiani SpA Raffineria di Gela SpA SeaPad SpA Genova Gela Genova EUR EUR EUR 74.189.479 92.304.660 12.400.000 Londra (Regno Unito) Vienna (Austria) Vienna (Austria) Rotterdam (Paesi Bassi) Praga (Repubblica Ceca) Monaco di Baviera (Germania) Quito (Ecuador) Madrid (Spagna) Lione (Francia) Budapest (Ungheria) Buenos Aires (Argentina) Budapest (Ungheria) EUR 1.032.920 EUR 20.000.000 EUR 35.000 EUR 100,00 100,00 100,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Consorzio Condeco Santapalomba % Consolidata di pertinenza Eni 3.637.000 15.480.000 516.460 5.160 % Possesso EUR EUR EUR EUR Soci Roma Roma Milano Cittàducale Capitale Sede AgipFuel SpA AgipRete SpA Big Bon Distribuzione SpA Consorzio AgipGas Sabina Valuta Denominazione IN ITALIA Eni SpA Eni SpA AgipRete SpA AgipRete SpA Soci terzi Praoil SpA AgipFuel SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi Eni SpA Eni SpA Praoil SpA 100,00 100,00 100,00 70,00 30,00 51,00 41,66 7,34 65,00 35,00 100,00 100,00 100,00 C.I. C.I. C.I. Co. Praoil SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi Eni SpA Eni SpA Praoil SpA Soci terzi 70,00 30,00 68,00 32,00 100,00 100,00 80,00 20,00 Eni SpA 100,00 Eni International BV Agip Deutsch. GmbH Agip Austria GmbH 75,00 25,00 100,00 100,00 1.934.040 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. CZK 1.511.913.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 90.000.000 C.I. 103.142,080 100,00 C.I. EUR 61.600.000 94,90 5,10 99,93 0,07 100,00 100,00 USD Eni International BV Eni Oil Holdings BV Eni International BV Esain SA Eni International BV 100,00 C.I. EUR 56.800.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. HUF 9.491.500.000 C.I. 1.000.000 100,00 C.I. HUF 980.000.000 99,42 0,58 99,99 (..) 100,00 99,42 ARS Eni International BV Soci terzi Eni International BV Soci terzi Agip Hungaria Zrt 99,42 C.I. Co. 65,00 C.I. 100,00 100,00 100,00 C.I. C.I. C.I. 70,00 C.I. 68,00 C.I. 100,00 100,00 C.I. C.I. P.N. ALL’ESTERO Afi Hotels Ltd (in liquidazione) Agip Austria GmbH Agip Austria Tankstellenbetrieb GmbH Agip Benelux BV Agip Ceská Republika Sro Agip Deutschland GmbH Agip Ecuador SA (10) Agip España SA Agip France Sarl (ex Agip Française SA) Agip Hungaria Zrt Agip Lubricantes SA Agip Pannónia Kft (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 172 P.N. C.I. P.N. Agip Schmiertechnik GmbH Agip Slovenija doo Agip Slovensko Spol Sro Agip Suisse SA (10) Agip Trading Services BV (4) Agip Trading Services Ltd American Agip Co Inc Esacontrol SA (10) Esain SA (10) Hotel Assets Ltd OOO “Nefto - Agip” Tecnoesa SA (10) C.I. 23.876.310 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. EUR 2.000.000 Agip Deutsch. GmbH 100,00 100,00 C.I. SIT 909.560.400 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. SKK 470.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I. CHF 102.500.000 C.I. 18.160 99,99 (..) 100,00 100,00 EUR Eni International BV Soci terzi Eni International BV GBP 500 Eni International BV 100,00 USD 27.000.000 Eni International BV 100,00 USD 60.000 USD 30.000 Agip Ecuador SA Soci terzi Agip Ecuador SA 87,00 13,00 100,00 GBP 44.005.000 Eni SpA 100,00 P.N. RUB 246.760 Eni International BV 100,00 P.N. USD 36.000 Agip Ecuador SA 100,00 P.N. 2.754.480 RON % Possesso 100,00 EUR Soci 100,00 Capitale Agip España SA Valuta Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Agip Romania SA Alès (Portogallo) Bucarest (Romania) Würzburg (Germania) Lubiana (Slovenia) Bratislava (Repubblica Slovacca) Losanna (Svizzera) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Wilmington (USA) Quito (Ecuador) Quito (Ecuador) Londra (Regno Unito) Mosca (Federazione Russa) Quito (Ecuador) % Consolidata di pertinenza Eni Agip Portugal - Combustiveis SA Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e P.N. P.N. 100,00 C.I. P.N. 100,00 (*) (4) C.I. C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo La società ha una filiale a Singapore, Paese incluso negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 173 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Brindisi EUR 1.549.060 Ravenna Servizi Industriali ScpA Ravenna EUR 6.000.000 Budapest (Ungheria) HUF 2.113.902.000 Al Terneuzen (Paesi Bassi) Wilmington (USA) Nivelles (Belgio) Manno (Svizzera) Champagnier (Francia) Mardyck (Francia) Eschborn Taunus (Germania) Atene (Grecia) Barcellona (Spagna) Istanbul (Turchia) Copenaghen (Danimarca) Varsavia (Polonia) Viana do Castelo (Portogallo) Hythe (Regno Unito) EUR 36.000 Polimeri Europa SpA 77,91 Polimeri Benelux SA 11,05 Polimeri Europa GmbH 11,04 Polimeri Eur. UK Ltd 100,00 USD 78.370 Polimeri Europa SpA EUR 10.000.000 CHF 100.000 EUR 13.011.904 EUR 100,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Brindisi Servizi Generali Scarl Eni SpA % Consolidata di pertinenza Eni 1.465.000.000 % Possesso EUR Soci Brindisi Capitale Sede Polimeri Europa SpA Valuta Denominazione Petrolchimica 100,00 C.I. IN ITALIA Polimeri Europa SpA Syndial SpA EniPower SpA Soci terzi Polimeri Europa SpA EniPower SpA Ecofuel SpA Soci terzi 49,00 20,20 8,90 21,90 48,31 28,10 1,66 21,93 P.N. P.N. ALL’ESTERO Dunastyr Polisztirolgyártó Zártkoruen Mukodo Részvénytársaság Kelvin Terminals Koelveem BV Polimeri Europa Americas Inc Polimeri Europa Benelux SA Polimeri Europa Distribution SA (10) Polimeri Europa Elastomères France SA Polimeri Europa France SAS Polimeri Europa GmbH (12) Polimeri Europa Hellas SA Polimeri Europa Ibérica SA Polimeri Europa Kimya Ürünleri Ticaret Ltd Sirketi Polimeri Europa Norden AS Polimeri Europa Polska Sp. zo.o Polimeri Europa Portugal SA Polimeri Europa UK Ltd C.I. P.N. 100,00 P.N. Polimeri Europa SpA 99,99 Polimeri Distrib. SA (..) Polimeri Europa GmbH 100,00 100,00 99,99 (..) 100,00 100,00 C.I. 126.115.582,900 Polimeri Europa SpA Soci terzi Polimeri Europa SpA 100,00 C.I. EUR 100.000 Polimeri Europa SpA 100,00 100,00 C.I. EUR 342.000 Polimeri Europa SpA 100,00 EUR 2.524.200 Polimeri Europa SpA 100,00 TRL 20.000 C.I. DKK P.N. P.N. 100,00 C.I. 3.000.000 Polimeri Europa SpA 90,00 Polimeri Europa GmbH 10,00 Polimeri Europa SpA 100,00 P.N. PLN 1.000.000 Polimeri Europa SpA 100,00 P.N. EUR 50.000 4.004.040 99,56 0,44 100,00 P.N. GBP Polimeri Eur. UK Ltd Soci terzi Polimeri Europa SpA (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. (12) La società ha una filiale in Svizzera che non si avvale dei regimi fiscali privilegiati di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001. 174 100,00 P.N. 100,00 C.I. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Ingegneria e Costruzioni Eni SpA Saipem SpA Soci terzi 42,91 1,75 55,34 (a) Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci San Donato Milanese Capitale Sede Saipem SpA (#) Valuta Denominazione Costruzioni e Perforazioni EUR 441.410.900 43,69 C.I. BOS Italia Srl Consorzio Saipem Energy International - Tecnomare (in liquidazione) Consorzio Sapro Milano EUR San Giuliano Milanese EUR 10.000 10.000 43,69 57,62 C.I. C.I. San Giovanni Teatino EUR 10.329,140 Saipem SpA Soci terzi 51,00 49,00 Energy Maintenance Services SpA Intermare Sarda SpA Saipem Energy International SpA Saipem FPSO SpA Saipem Projects SpA San Donato Milanese Tortolì San Donato Milanese San Donato Milanese San Donato Milanese EUR EUR EUR EUR EUR 9.020.216 6.708.000 2.550.000 884.000 5.000.000 Saipem SpA Saipem SpA Saipem SpA Saipem SpA Saipem SpA 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 43,69 43,69 43,69 43,69 43,69 C.I. C.I. C.I. C.I. C.I. Pointe Noire (Congo) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Francoforte sul Meno (Germania) XAF 200.000.000 C.I. 5.000.000 43,69 C.I. GBP 3.300.000 99,99 0,01 99,99 (..) 100,00 43,69 GBP Saipem SA Soci terzi Saipem SA Entreprise N. M. SA BOS Investment Ltd 43,69 C.I. EUR 25.564,590 Saipem SA Camom SA 43,69 C.I. Spergau (Germania) EUR 25.564,590 Camom GmbH 100,00 Co. Spergau (Germania) EUR 25.564,590 Camom GmbH 100,00 Co. Montigny le Bretonneux (Francia) Montreal (Canada) S. Vigor d’Ymonville (Francia) Funchal (Portogallo) EUR 2.897.500 CAD 100 Saipem SA Soci terzi European M. C. BV 99,99 (..) 100,00 EUR 305.000 EUR 5.000 Camom SA Soci terzi Saipem SA 99,97 0,03 100,00 EUR 1.018.700 KZT 1.105.930.000 IN ITALIA Saipem SA Saipem Energy I. SpA Tecnomare SpA 100,00 50,00 50,00 Co. ALL’ESTERO BOSCONGO SA BOS Investment Ltd BOS - UIE Ltd Camom Gesellschaft für Instandhaltung und Montagen mbH Camom Industrie Instandhaltung GmbH & Co Kg (in liquidazione) Camom Industrie Instandhaltung Verwaltungs GmbH (in liquidazione) Camom SA CENMC Canada Inc Conception Maintenance Petrochimique de l’Ouest SA Delong Hersent - Estudos, Construções Maritimas e Participações, Unipessoal Lda Entreprise Nouvelle Marcellin SA ER SAI Caspian Contractor Llc Marsiglia (Francia) Almaty (Kazakhstan) Saipem SA Soci terzi Saipem Intern. BV Soci terzi 95,00 5,00 99,99 (..) 50,00 50,00 43,69 C.I. 43,69 C.I. P.N. 43,69 C.I. 43,69 C.I. 21,85 C.I. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (#) Società con azioni quotate nei mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell’U.E. (a) Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Eni SpA 43,69 Soci terzi 56,31 175 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale EUR 90.760 Saipem Intern. BV 100,00 43,69 C.I. GBP 1.000.000 C.I. 20.000.000 50,00 50,00 100,00 43,69 USD E.M.I. Ltd Saipem UK Ltd Saipem Intern. BV 43,69 C.I. EUR 18.000 ERS BV 100,00 43,69 C.I. CHF 5.000.000 Saipem Intern. BV 100,00 43,69 C.I. INR 100.000 Serv.Eq.Gaz.Petr.SA Soci terzi 55,00 45,00 23,97 C.I. INR 100.000 Saipem SA Sofresid SA 99,99 0,01 43,69 C.I. Krasnodar RUB (Federazione Russa) Moss Arctic Offshore AS Lysaker NOK (Norvegia) Moss Maritime AS Lysaker NOK (Norvegia) Moss Maritime Inc Houston USD (USA) Moss Offshore AS Lysaker NOK (Norvegia) Nigerian Services & Supply Co Ltd Lagos NGN (Nigeria) North Caspian Service Co Almaty KZT (Kazakhstan) Petrex SA Iquitos PEN (Perù) Petromar Lda (10) Luanda USD (Angola) PT Saipem Indonesia Jakarta USD (Indonesia) PT Sofresid Engineering Jakarta IDR (Indonesia) Saibos Construções Maritimas Lda Funchal EUR (Portogallo) Saibos Fze (9) Dubai AED (Emirati Arabi Uniti) Saibos SAS Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Saigut SA De Cv Ensenada MXN (Messico) Saimexicana SA De Cv Città del Messico MXN (Messico) Saipem America Inc Wilmington USD (USA) Saipem Argentina de Perforaciones, Buenos Aires ARS Montajes y Proyectos Sociedad (Argentina) Anónima, Minera, Industrial, Comercial y Financiera 1.603.800 Saipem Intern. BV 100,00 43,69 C.I. 100.000 Moss Maritime AS 100,00 43,69 C.I. 40.000.000 Saipem Intern. BV 100,00 43,69 C.I. 145.000 Moss Maritime AS 100,00 43,69 C.I. 20.000.000 Moss Maritime AS 100,00 43,69 C.I. 40.000.000 Saipem SA Soci terzi Saipem Intern. BV 99,99 (..) 100,00 43,69 C.I. 43,69 C.I. Saipem Intern. BV Soci terzi Delong H-ECMP Lda Soci terzi Saipem Intern. BV Saipem Asia Sdn Bhd Saipem Intern. BV 99,99 (..) 70,00 30,00 99,99 (..) 100,00 43,69 C.I. 30,58 C.I. 43,69 C.I. 100,00 C.I. Saipem SA 100,00 43,69 C.I. 1.000.000 Saibos Con. Mar. Lda 100,00 43,69 C.I. 5.038.173 Saipem SA 100,00 43,69 C.I. Saimexicana SA Soci terzi Saipem SA Entreprise N. M. SA Saipem Intern. BV 80,00 20,00 99,99 (..) 100,00 34,95 C.I. 43,69 C.I. 43,69 C.I. Saipem Intern. BV Soci terzi 98,77 1,23 ERS - Equipment Rental & Services BV European Marine Contractors Ltd European Marine Investments Ltd European Maritime Commerce BV Global Petroprojects Services AG (10) Hazira Cryogenic Engineering & Construction Management Private Ltd Hazira Marine Engineering & Construction Management Private Ltd Katran-K Llc (*) (9) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Zurigo (Svizzera) Malad, Mumbai (India) Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Malad, Mumbai (India) 103.000 37.319.045 357.142,850 30.000.000 3.016.000.000 27.551.052 50.000 50.000 50.000.000 150.000 P.N. C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 176 Saipem Asia Sdn Bhd (9) Saipem Australia Pty Ltd Saipem Contracting Algerie SpA Saipem Contracting (Nigeria) Ltd Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda Saipem Energy International Ltd (in liquidazione) Saipem Engineering Nigeria Ltd Saipem Holding France SAS Saipem India Project Services Ltd Saipem International BV Saipem Logistics Services Ltd Saipem Luxembourg SA (10) Saipem (Malaysia) Sdn Bhd (9) Saipem Mediteran Usluge doo Saipem Misr for Petroleum Services SAE Saipem (Nigeria) Ltd Saipem - Perfurações e Construções Petroliferas America do Sul Lda Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda Saipem (Portugal) Gestão de Participações SGPS Sociedade Unipessoal SA Saipem SA (5) Saipem Services México SA De Cv Saipem Services SA Saipem Singapore Pte Ltd (9) Kuala Lumpur (Malesia) Sydney (Australia) Hassi Messaoud (Algeria) MYR 8.116.500 Saipem Intern. BV 100,00 AUD 10.661.000 Saipem Intern. BV 100,00 DZD 10.000.000 Lagos NGN (Nigeria) Rio de Janeiro BRL (Brasile) New Malden GBP (Regno Unito) Lagos NGN (Nigeria) Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Chennai INR (India) Amsterdam EUR (Paesi Bassi) Lagos NGN (Nigeria) Lussemburgo EUR (Lussemburgo) Kuala Lumpur MYR (Malesia) Rijeka HRK (Croazia) Port Said EUR (Egitto) 827.000.000 Sofresid SA Saipem SA Soci terzi Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem FPSO SpA Soci terzi Saipem UK Ltd 99,94 0,01 0,05 97,94 2,06 99,99 (..) 100,00 Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem Intern. BV 99,99 (..) 100,00 Saipem SA Soci terzi Saipem SpA 99,99 (..) 100,00 Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem SGPS SA Saibos Con. Mar. Lda Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem Intern. BV 99,99 (..) 99,99 (..) 41,94 58,06 100,00 Saipem Intern. BV ERS BV European M. C. BV Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem SGPS SA 99,92 0,04 0,04 89,41 10,59 100,00 39,07 C.I. 43,69 C.I. Saipem SGPS SA 100,00 43,69 C.I. Saipem Intern. BV 100,00 43,69 C.I. Saipem SpA 100,00 43,69 C.I. Saimexicana SA Saipem America Inc Saipem Intern. BV ERS BV Saipem SA 99,99 (..) 99,98 0,02 100,00 43,69 C.I. 43,69 C.I. 43,69 C.I. 10.502.327 6.000.000 18.750.000 40.000 2.000.000 172.444.000 55.000.000 31.002 1.033.500 1.500.000 2.000.000 Lagos (Nigeria) Funchal (Portogallo) NGN 259.200.000 EUR 224.459 Funchal (Portogallo) EUR 299.278.738,240 Funchal (Portogallo) EUR 49.900.000 Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Città del Messico MXN (Messico) Bruxelles EUR (Belgio) Singapore SGD (Singapore) 26.488.694,960 50.000 61.500 25.000 43,69 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e C.I. P.N. 43,67 C.I. 42,79 C.I. 43,69 C.I. P.N. P.N. 43,69 C.I. 43,69 C.I. 43,69 C.I. P.N. (a) 43,69 C.I. 17,74 C.I. 43,69 C.I. P.N. (*) (a) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Saipem Intern. BV 40,59 Soci terzi 59,41 (5) La società ha una filiale negli Emirati Arabi Uniti, Paese incluso negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. (9) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 177 New Malden GBP (Regno Unito) Saipem Venezuela SA Caracas VEB (Venezuela) SAIR Construções Mecanicas Funchal EUR de Estruturas Maritimas Lda (Portogallo) Sasp Offshore Engineering UK Ltd New Malden GBP (in liquidazione) (Regno Unito) SAS Port de Tanger Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Saudi Arabian Saipem Ltd Al Khobar SAR (Arabia Saudita) Services et Equipements Donges EUR Gaziers et Petroliers SA (Francia) Shipping and Maritime Services Ltd Lagos NGN (Nigeria) Société de Construction Donges EUR d’Oleoducs Snc (Francia) Société Nouvelle Technigaz SA Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Sofresid Engineering SA Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Sofresid SA Montigny le Bretonneux EUR (Francia) Sonsub AS Randaberg NOK (Norvegia) Sonsub International Pty Ltd Sydney AUD (Australia) Sonsub Ltd Aberdeen GBP (Regno Unito) Star Gulf Free Zone Co (9) Dubai AED (Emirati Arabi Uniti) Sud Est Cie SA Aix-en-Provence EUR (Francia) TBE Ltd Damietta EGP (Egitto) Saipem UK Ltd 6.470.000 Saipem Intern. BV 100,00 Saipem SA Soci terzi Saipem SGPS SA Soci terzi Saipem En. Int Ltd (L) 99,95 0,05 86,00 14,00 100,00 37,58 C.I. Saipem SA 100,00 43,69 C.I. 60,00 40,00 99,76 0,24 99,99 (..) 99,90 0,10 99,96 0,04 99,99 0,01 99,99 (..) 100,00 26,22 C.I. 43,59 C.I. 1.882.000 Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem SA Soci terzi ERS BV Soci terzi Serv.Eq.Gaz.Petr.SA Camom SA Saipem SA Soci terzi Sofresid SA Soci terzi Saipem SA Soci terzi Saipem Intern. BV 13.157.570 Saipem Intern. BV 5.901.028 Saipem Intern. BV 20.000.000 5.000 500.000 37.000 5.000.000 38.125 13.000.000 39.000 228.750 1.267.142,800 8.253.840 500.000 152.704 50.000 Saipem SGPS SA Saipem Portugal Lda Sofresid SA Soci terzi S.N. Technigaz SA Soci terzi 43,69 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e C.I. Co. P.N. 43,59 C.I. 43,67 C.I. 43,69 C.I. 43,69 C.I. 43,69 C.I. 100,00 43,69 C.I. 100,00 43,69 C.I. 80,00 20,00 99,63 0,37 70,00 30,00 43,69 C.I. Co. 30,57 C.I. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (9) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. 178 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e EUR 20.658,280 Udine EUR 10.329 San Donato Milanese EUR Vibo Valentia Rio de Janeiro (Brasile) Lagos (Nigeria) Montreal (Canada) Amsterdam (Paesi Bassi) Parigi (Francia) Almaty (Kazakhstan) Basingstoke (Regno Unito) Msida (Malta) Ginevra (Svizzera) Amsterdam (Paesi Bassi) Bucarest (Romania) Al Khobar (Arabia Saudita) Dover (USA) 100,00 43,69 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Milano Saipem Projects SpA % Consolidata di pertinenza Eni 103.200.000 % Possesso EUR Soci San Donato Milanese Capitale Sede Snamprogetti SpA Valuta Denominazione Ingegneria C.I. IN ITALIA Consorzio Bonifica Aree e Siti Inquinati Consorzio Ras - Realizzazioni Attraversamenti Sotterranei (in liquidazione) Engineering & Management Services SpA Snamprogetti Sud SpA Snamprogetti SpA Syndial SpA Snamprogetti SpA Soci terzi 50,00 50,00 51,00 49,00 P.N. 309.600 Snamprogetti SpA 100,00 43,69 C.I. EUR 5.000.040 Snamprogetti SpA 100,00 43,69 C.I. BRL 231.150.000 43,69 C.I. NGN 5.000.000 CAD 1.000 Snamprogetti SpA 99,00 Snamprog. M.Serv. SA 1,00 Snamprog. Netherl. BV 99,00 Snamprog. M.Serv. SA 1,00 Snamprog. Netherl. BV 100,00 EUR 18.151,200 Snamprog. Netherl. BV 100,00 EUR 22.867,500 Snamprog. Netherl. BV 100,00 KZT 15.000.000 GBP 15.000.000 Snamprog. Netherl. BV 99,00 Snamprog. M.Serv. SA 1,00 Snamprog. M.Serv. SA 100,00 EUR 50.000 CHF 50.000.000 EUR 92.117.340 RON 4.075.150 SAR 10.000.000 USD 2.000 P.N. ALL’ESTERO Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda Snamprogetti Africa (Nigeria) Ltd Snamprogetti Canada Inc Snamprogetti Engineering BV Snamprogetti France Sàrl (7) Snamprogetti Kazakhstan Llp (in liquidazione) Snamprogetti Ltd Snamprogetti Lummus Gas Ltd (8) Snamprogetti Management Services SA (10) Snamprogetti Netherlands BV Snamprogetti Romania Srl Snamprogetti Saudi Arabia Ltd Snamprogetti USA Inc Snamprog. Netherl. BV 99,00 Soci terzi 1,00 Snamprog. Netherl. BV 99,99 Soci terzi 0,01 Snamprogetti SpA 100,00 Snamprog. Netherl. BV 99,00 Snamprog. M.Serv. SA 1,00 Snamprog. M.Serv. SA 75,00 Soci terzi 25,00 Snamprog. M.Serv. SA 100,00 P.N. 43,69 C.I. P.N. 43,69 C.I. P.N. 43,69 C.I. 43,26 C.I. 43,69 C.I. 43,69 C.I. P.N. 32,76 C.I. 43,69 C.I. (*) (7) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo La società ha una filiale nell’Oman, Paese incluso negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. (8) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 179 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Altre attività Anic Partecipazioni SpA (in liquidazione) Consorzio Infoter Informatica per il Territorio (in liquidazione) Consorzio Utenti Acquedotti Industriali e Altri Servizi di Interesse Collettivo SpA (in liquidazione) Industria Siciliana Acido Fosforico - ISAF - SpA (in liquidazione) Ing. Luigi Conti Vecchi SpA Iniziative e Sviluppo di Attività Industriali - ISAI SpA (in liquidazione) Insartel Srl (in liquidazione) RESCO ScpA (in liquidazione) (ex CEOM - Centro Oceanologico Mediterraneo ScpA) Syndial SpA - Attività Diversificate Gela EUR 23.519.847,160 San Donato Milanese EUR 10.320 San Donato Milanese EUR Gela Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Sofid SpA 99,96 0,04 95,00 5,00 P.N. 1.033.000 Syndial SpA Soci terzi 87,00 13,00 P.N. EUR 1.300.000 Syndial SpA Soci terzi 52,00 48,00 P.N. Assemini Roma EUR EUR 104.000 1.300.000 Syndial SpA Syndial SpA Soci terzi 100,00 58,70 41,30 Cagliari EUR 51.000 Syndial SpA 100,00 P.N. Palermo EUR 912.000 Syndial SpA Soci terzi 93,80 6,20 P.N. San Donato Milanese EUR 397.798.804 Eni SpA Soci terzi 99,99 (..) (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo 180 Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA P.N. 100,00 100,00 C.I. P.N. C.I. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Oleodotto del Reno SA (10) Rheinishe Oelleitungs GmbH Coira (Svizzera) Hoerbranz (Austria) CHF 1.550.000 EUR 4.215.024,380 Syndial SpA 100,00 Oleodotto d. Reno SA 100,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione ALL’ESTERO P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (10) Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 181 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o n t r o l l a t e Corporate e società finanziarie EUR EUR EUR 4.000.000 3.360.000 13.427.419,080 San Donato Milanese San Donato Milanese San Donato Milanese EUR EUR EUR 35.113.000 25.820.000 15.600.000 Serfactoring SpA San Donato Milanese EUR 5.160.000 Servizi Aerei SpA San Donato Milanese Servizi Fondo Bombole Metano SpA Roma EUR EUR 27.917.238 2.080.000 Roma EUR 85.537.498,800 San Donato Milanese EUR 130.000.000 Bruxelles (Belgio) Bruxelles (Belgio) Dublino (Irlanda) Nassau (Bahamas) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) EUR 50.000.000 USD 1.975.036.000 EUR 100.000.000 USD 50.000.000 EUR 641.683.425 GBP 50.000 Società Finanziamenti Idrocarburi - Sofid - SpA Società Finanziaria Eni SpA - Enifin Eni SpA Eni SpA Eni SpA 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 C.I. C.I. C.I. Eni SpA Eni SpA Sofid SpA Eni SpA Sofid SpA Soci terzi Eni SpA Eni SpA 100,00 100,00 73,25 26,75 49,00 51,00 100,00 100,00 100,00 99,72 C.I. Co. C.I. 48,81 C.I. 100,00 C.I. Co. Eni SpA Soci terzi Eni SpA 99,61 0,39 100,00 99,61 C.I. 100,00 C.I. Eni International BV Eni Trading BV Eni International BV Eni Trading BV Eni SpA 99,90 0,10 99,99 (..) 100,00 100,00 C.I. 100,00 C.I. 100,00 C.I. Eni SpA Eni International BV Eni SpA 99,99 (..) 100,00 100,00 C.I. 100,00 C.I. % Possesso Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) Roma San Donato Milanese San Donato Milanese % Consolidata di pertinenza Eni Agenzia Giornalistica Italia SpA Eni Corporate University SpA EniServizi SpA (ex Sieco SpA) EniTecnologie SpA Immobiliare Est SpA Padana Assicurazioni SpA Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA ALL’ESTERO Banque Eni SA Eni Coordination Center SA Eni Insurance Ltd Eni International Bank Ltd (8) Eni International BV Eni International Resources Ltd Eni SpA Eni UK Ltd 99,99 (..) (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (8) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. 182 P.N. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e IMPRESE COLLEGATE Exploration & Production Agiba Petroleum Co Ashrafi Island Petroleum Co (†) AstPetroEnergy BV Cardón IV, SA (†) Carson Development General Partnership (†) Closed Joint Stock Co “AstraN” (†) Compañia Agua Plana SA East Delta Gas Co El Temsah Petroleum Co Eni Gas BV (†) Eni Oil Co Ltd (†) Enirepsa Gas Ltd (†) Enstar Petroleum Ltd Geopromtrans Llc (†) InAgip doo (†) Karachaganak Marketing Services Ltd Karachaganak Petroleum Operating BV Karachaganak Project Development Ltd (KPD) Khaleej Petroleum Co Wll Liberty National Development Co Llc Mediterranean Gas Co Nile Delta Oil Co Nidoco Petrobel Belayim Petroleum Co (†) Il Cairo (Egitto) Il Cairo (Egitto) Amsterdam (Paesi Bassi) Caracas (Venezuela) Torrance (USA) Astrakhan (Federazione Russa) Caracas (Venezuela) Il Cairo (Egitto) Il Cairo (Egitto) Amsterdam (Paesi Bassi) Nassau (Bahamas) Al Khobar (Arabia Saudita) Calgary (Canada) Mosca (Federazione Russa) Zagabria (Croazia) Londra (Regno Unito) Amsterdam (Paesi Bassi) Londra (Regno Unito) Safat (Kuwait) Wilmington (USA) Il Cairo (Egitto) Il Cairo (Egitto) Il Cairo (Egitto) EGP 20.000 EGP 20.000 EUR 20.000 VEB 10.000.000 USD 1 RUB 100.000 VEB 100.000 EGP 20.000 EGP 20.000 EUR 20.000 USD 5.000 SAR 11.250.000 CAD 0,100 RUB 2.000.000 HRK 54.000 GBP 100 EUR 20.000 GBP 100 KWD 250.000 USD 1 EGP 20.000 EGP 20.000 EGP 20.000 Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Eni Energy BV Soci terzi Eni Venezuela BV Soci terzi Eni Oil & Gas Inc Soci terzi Eni Energy BV Soci terzi Eni Venezuela BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Eni North Africa BV Soci terzi Eni North Africa BV Soci terzi Eni Middle East BV Soci terzi Unimar Llc Eni Russia BV Soci terzi Eni Croatia BV Soci terzi Agip Karachaganak BV Soci terzi Agip Karachaganak BV Soci terzi Agip Karachaganak BV Soci terzi Eni Middle East Ltd Soci terzi Eni Oil & Gas Inc Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi 40,00 60,00 50,00 50,00 49,00 51,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 26,00 74,00 37,50 62,50 25,00 75,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 100,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione ALL’ESTERO Co. Co. P.N. P.N. Co. Co. Co. Co. Co. P.N. 50,00 50,00 50,00 50,00 38,00 62,00 32,50 67,50 38,00 62,00 49,00 51,00 32,50 67,50 25,00 75,00 37,50 62,50 50,00 50,00 P.N. Co. P.N. Co. P.N. P.N. P.N. Co. Co. Co. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. 183 Port Said Petroleum Co (†) Il Cairo (Egitto) Raml Petroleum Co Il Cairo (Egitto) Ras el Barr Petroleum Co Il Cairo (Egitto) Ras Qattara Petroleum Co Il Cairo (Egitto) Société Italo Tunisienne Tunisi d’Exploitation Pétrolière SA (†) (Tunisia) Sodeps - Société de Developpement Tunisi et d’Exploitation du Permis (Tunisia) du Sud SA Tecninco Engineering Aksai Contractors - Ltd (Kazakhstan) Liability Partnership Unimar Llc (†) Houston (USA) United Gas Derivatives Co Il Cairo (Egitto) Virginia Indonesia Co Llc Wilmington (USA) Virginia International Co Llc Wilmington (USA) West Ashrafi Petroleum Co (†) Il Cairo (Egitto) EGP 20.000 EGP 20.000 EGP 20.000 EGP 20.000 TND 5.000.000 TND 100.000 KZT 10.100.000 USD 1 USD 402.000.000 USD Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi Eni Tunisia BV Soci terzi Eni Tunisia BV Soci terzi 50,00 50,00 22,50 77,50 25,00 75,00 37,50 62,50 50,00 50,00 49,50 50,50 Tecnomare SpA Soci terzi 49,00 51,00 P.N. 50,00 50,00 33,33 66,67 100,00 P.N. 10 Eni Oil & Gas Inc Soci terzi Eni International BV Soci terzi Unimar Llc USD 10 Unimar Llc 100,00 EGP 20.000 (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. 184 Soci Capitale Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Ieoc Exploration BV Soci terzi 50,00 50,00 Co. Co. Co. Co. P.N. Co. P.N. Co. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Gas & Power ACAM Gas SpA La Spezia EUR 68.090.000 Azienda Energia e Servizi Torino SpA (†) Fiorentina Gas SpA Mariconsult SpA (†) Torino EUR 110.500.000 Firenze Milano EUR EUR 3.000.000 103.300 Metano Arcore SpA (†) Arcore EUR 175.000 Metano Borgomanero SpA (†) Borgomanero EUR 250.000 Metano Casalpusterlengo SpA (†) Casalpusterlengo EUR 100.000 Metano Sant’Angelo Lodigiano SpA (†) Promgas SpA (†) Sant’Angelo Lodigiano EUR 200.000 Milano EUR 516.500 Termica Milazzo Srl Milano EUR 23.241.000 Toscana Energia SpA (†) Firenze EUR 120.000.000 Toscana Gas Clienti SpA Toscana Gas SpA Toscana Gas Vendita SpA (†) Pistoia Pisa Pistoia EUR EUR EUR 2.635.000 105.989.790 3.391.673,280 Transmed SpA (†) Milano EUR 240.000 Eni SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi Toscana Energia SpA Eni SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi 49,00 51,00 49,00 51,00 49,00 51,00 100,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 Italgas SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi Eni SpA Soci terzi EniPower SpA Soci terzi Italgas SpA Partec. Ind. SpA Soci terzi Toscana Gas Vendita Toscana Energia SpA Partec. Ind. SpA Soci terzi Eni SpA Soci terzi 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 40,00 60,00 27,10 21,62 51,28 100,00 100,00 46,10 53,90 50,00 50,00 Valuta Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) 7.106.500 % Consolidata di pertinenza Eni EUR % Possesso La Spezia Soci Sede ACAM Clienti SpA Capitale Denominazione IN ITALIA P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. 185 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Blue Stream Pipeline Co BV (†) Distribuidora de Gas del Centro SA Egyptian International Gas Technology Co EnBW - Eni Verwaltungsgesellschaft mbH (†) Eteria Parohis Aeriou Thessalias AE (†) Eteria Parohis Aeriou Thessalonikis AE (†) Gas Directo SA Gasifica SA Gasversorgung Süddeutschland GmbH Godolloi Gazmerogyar Kft Infraestructuras de Gas SA Inversora de Gas del Centro SA Pacific Solar Pty Ltd SAMCO Sagl (10) SETGAS - Sociedade de Produção e Distribução de Gas SA Spanish Egyptian Gas Co SAE Trans Austria Gasleitung GmbH (†) Trans Europa Naturgas Pipeline Gesellschaft mbH & Co. KG (†) Trans Europa Naturgas Pipeline Verwaltungs-GmbH (†) Transitgas AG (†) Transmediterranean Pipeline Co Ltd (◊) (†) (8) Unión Fenosa Gas Comercializadora SA Unión Fenosa Gas Exploración y Produccion SA Unión Fenosa Gas SA (†) (*) (◊) (†) (8) (10) Amsterdam (Paesi Bassi) Buenos Aires (Argentina) EUR 20.000 ARS 160.457.190 Il Cairo (Egitto) Karlsruhe (Germania) Larissa (Grecia) Salonicco (Grecia) Madrid (Spagna) Madrid (Spagna) Stoccarda (Germania) Godollo (Ungheria) Madrid (Spagna) Buenos Aires (Argentina) Sidney (Australia) Lugano (Svizzera) EGP 100.000.000 EUR 25.000 EUR 78.459.200 EUR 307.850.000 EUR 1.716.000 EUR 2.000.200 EUR 76.694.000 HUF 57.600.000 EUR 340.000 ARS 68.012.000 AUD 90.043.948 CHF 20.000 EUR 9.000.000 USD 375.000.000 EUR 72.672,830 EUR 7.669.378,220 EUR 25.000 CHF 100.000.000 USD 10.310.000 EUR 2.340.240 EUR 60.110 EUR 32.772.000 Setubal (Portogallo) Damietta (Egitto) Vienna (Austria) Essen (Germania) Essen (Germania) Zurigo (Svizzera) St. Helier (Channel Islands) Madrid (Spagna) Madrid (Spagna) Madrid (Spagna) Eni International BV 50,00 Soci terzi 50,00 Inv. Gas Centro SA 51,00 Eni SpA 31,35 Soci terzi 17,65 Eni International BV 40,00 Soci terzi 60,00 Eni International BV 50,00 Soci terzi 50,00 Eni Hellas SpA 49,00 Soci terzi 51,00 Eni Hellas SpA 49,00 Soci terzi 51,00 Unión Fenosa Gas SA 60,00 Soci terzi 40,00 Unión Fenosa Gas SA 90,00 Soci terzi 10,00 EnBW - Eni Verw. mbH 100,00 Tigáz Zrt Soci terzi Unión Fenosa Gas SA Soci terzi Eni SpA Soci terzi EniPower SpA Soci terzi Transmed. Pip. Co Ltd Eni International BV Soci terzi Eni SpA Soci terzi Unión Fenosa Gas SA Soci terzi Eni International BV Soci terzi Eni G&P GmbH Soci terzi Eni G&P GmbH Soci terzi Eni International BV Soci terzi Eni SpA Soci terzi Unión Fenosa Gas SA Soci terzi Unión Fenosa Gas SA Eni SpA Soci terzi 25,00 75,00 85,00 15,00 25,00 75,00 22,77 77,23 90,00 5,00 5,00 21,87 78,13 80,00 20,00 89,00 11,00 49,00 51,00 50,00 50,00 46,00 54,00 50,00 50,00 99,99 (..) 100,00 50,00 50,00 C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo La società è a controllo congiunto ed è considerata controllata ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 3 del codice civile. La società è a controllo congiunto. Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. Inclusa nell’elenco di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: non si avvale di regimi fiscali privilegiati. 186 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione ALL’ESTERO P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Refining & Marketing BT Trasporti SpA Ariccia EUR 1.800.000 CAM Petroli Srl (†) Pero EUR 8.670.000 CePIM Centro Padano Interscambio Merci SpA Consorzio Operatori GPL di Napoli Fontevivo EUR 6.642.928,320 Napoli EUR 102.000 Depositi Costieri Trieste SpA Trieste EUR 1.560.000 Disma SpA Segrate EUR 2.600.000 Fox Energy SpA Pesaro EUR 20.000.000 Gruppo Distribuzione Petroli Srl Pieve di Soligo EUR 140.400 HUB Srl Fiumicino EUR 4.248.000 Italoil Srl (in liquidazione) Logipetrol SpA Livorno EUR 500.000 Parma EUR 2.260.000 Omnispedia Service Srl La Spezia EUR 221.560 PAR Srl Roma EUR 900.000 PETRA SpA (†) Ravenna EUR 723.100 Porto Petroli di Genova SpA Genova EUR 2.068.000 Raffineria di Milazzo ScpA (†) Milazzo EUR 171.143.000 SACCNE Rete Srl Messina EUR 2.200.000 Seastok SpA Trieste EUR 6.206.400 Seram SpA Fiumicino EUR 852.000 Sigea Sistema Integrato Genova Arquata SpA Unipetrol SpA Genova EUR 103.000 Tortona EUR 1.500.000 Viscolube SpA Pieve Fissiraga EUR 10.200.000 AgipRete SpA Soci terzi Intermode SpA Soci terzi AgipFuel SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi AgipFuel SpA Soci terzi AgipFuel SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi Intermode SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi Eni SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi Eni SpA Soci terzi Praoil SpA Soci terzi Intermode SpA Soci terzi AgipRete SpA Soci terzi 50,00 50,00 25,00 75,00 50,00 50,00 34,93 65,07 25,00 75,00 50,00 50,00 25,00 75,00 50,00 50,00 49,00 51,00 33,33 66,67 50,00 50,00 25,00 75,00 20,00 80,00 33,33 66,67 50,00 50,00 40,50 59,50 50,00 50,00 49,00 51,00 33,00 67,00 25,00 75,00 35,00 65,00 25,00 75,00 33,33 66,67 Valuta Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) 394.000 % Consolidata di pertinenza Eni EUR % Possesso Arezzo Soci Sede Arezzo Gas SpA Capitale Denominazione IN ITALIA P.N. P.N. P.N. P.N. Co. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. Co. P.N. P.N. P.N. Co. P.N. P.N. P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. 187 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e AET - Raffineriebeteiligungsgesellschaft mbH Area di Servizio City Moesa SA Bayernoil Raffineriegesellschaft mbH Bernhard Rosa Inh. Ingeborg Ploechinger GmbH Bronberger & Kessler und Gilg & Schweiger GmbH City Carburoil SA (†) Galp Energia SGPS SA Gilg & Schweiger Handelsgesellschaft mbH & Co KG Italsing Petroleum Co Pte Ltd (†) Mediterranée Bitumes SA Oléoduc du Rhône SA Schwedt (Germania) San Vittore (Svizzera) Vohburg (Germania) Zirndorf (Germania) Buchenhain Bayerbrunn (Germania) Rivera (Svizzera) Lisbona (Portogallo) Pullach (Germania) Singapore (Singapore) Tunisi (Tunisia) Valais (Svizzera) Rivera (Svizzera) Routex BV Amsterdam (Paesi Bassi) Saraco SA Meyrin (Svizzera) Supermetanol CA (†) Jose - Puerto La Cruz (Venezuela) Super Octanos CA (†) Jose - Puerto La Cruz (Venezuela) Weat Electronic Datenservice GmbH Düsseldorf (Germania) Omnia Gas Sagl EUR 27.000 CHF 1.800.000 EUR 10.226.000 EUR 308.300 EUR 80.000 CHF 6.000.000 EUR 829.250.635 EUR 26.000 SGD 12.000.000 TND 1.000.000 CHF 7.000.000 CHF 21.000 EUR 68.067 CHF 420.000 VEB 12.086.744.845 VEB 4.240.000.000 EUR 409.034 (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. (a) Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Eni International BV 48,96 Soci terzi 51,04 188 Agip Deutsch. GmbH Soci terzi City Carburoil SA Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Agip Suisse SA Soci terzi Eni Portugal Inv.SpA Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Eni International BV Soci terzi Eni International BV Soci terzi Eni International BV Oléoduc du Rhône SA Soci terzi City Carburoil SA 33,33 66,67 58,00 42,00 20,00 80,00 24,81 75,19 50,00 50,00 49,91 50,09 33,34 66,66 50,00 50,00 50,00 50,00 34,00 66,00 48,93 0,06 51,01 100,00 Eni International BV Soci terzi Agip Suisse SA Soci terzi Ecofuel SpA Soci terzi Ecofuel SpA Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi 20,00 80,00 20,00 80,00 35,19 64,81 49,00 51,00 20,00 80,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione ALL’ESTERO P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. (a) P.N. P.N. Co. P.N. P.N. Co. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Petrolchimica EUR 196.078 Polimeri Europa SpA Soci terzi 20,00 80,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Ferrara Capitale Sede ABB Estense Service SpA Valuta Denominazione IN ITALIA P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo 189 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Ingegneria e Costruzioni Costruzioni e Perforazioni Consorzio U.S.G. (in liquidazione) Rosbos Scrl (†) (in liquidazione) Rosfin Srl Parma EUR 25.823 Ravenna EUR 10.400 Ravenna EUR 9.649.200 Guyancourt EUR (Francia) Artix EUR (Francia) Lysaker NOK (Norvegia) Baku AZM (Azerbaijan) Parigi EUR (Francia) Parigi EUR (Francia) Funchal EUR (Portogallo) Lagos NGN (Nigeria) Funchal EUR (Portogallo) S. Remy Les Chevreuse EUR (Francia) 37.500 Saipem SpA Soci terzi Saipem SA Soci terzi Saipem SA Soci terzi 40,00 60,00 50,00 50,00 33,33 66,67 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA Co. P.N. Co. ALL’ESTERO Africa Oil Services SA Ateliers Ferroviaires d’Artix SAS Barber Moss Ship Management AS (†) BOS Shelf Ltd Society (†) Dalia Floater Angola Snc (†) Doris Engineering SA FPSO Firenze Produção de Petròleo Lda (†) FPSO Mystras (Nigeria) Ltd (†) FPSO Mystras - Produção de Petròleo Lda (†) Gaztransport et Technigaz SAS Guangdong Contractor Snc (†) Kwanda Suporto Logistico Lda Lipardiz - Construção de Estruturas Maritimas Lda (†) Moss Mosvold II Management Lda (†) Offshore Design Engineering Ltd (†) OOO Moss Krylov Maritime (†) PMS - Petrochemicals Maintenance Services GmbH Saibos Akogep Snc (†) Saipar Drilling Co BV (†) Montigny le Bretonneux (Francia) Luanda (Angola) Funchal (Portogallo) Funchal (Portogallo) Londra (Regno Unito) San Pietroburgo (Federazione Russa) Leuna (Germania) Montigny le Bretonneux (Francia) Amsterdam (Paesi Bassi) 80.000 1.000.000 10.000.000 0,1 3.571.440 50.000 15.000.000 50.000 370.288 EUR 1.000 AOA 25.510.204 EUR 5.000 EUR 5.000 GBP 100.000 RUB 98.000 EUR 200.000 EUR 39.000 EUR 20.000 (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. 190 Serv.Eq.Gaz.Petr.SA Soci terzi Camom SA Soci terzi Moss Maritime AS Soci terzi Star Gulf Free Z. Co Soci terzi Entreprise N. M. SA Soci terzi Sofresid SA Soci terzi Saipem SGPS SA Soci terzi FPSO Mystras Lda Saipem SGPS SA Soci terzi S.N. Technigaz SA Saipem SA Soci terzi Entreprise N. M. SA Soci terzi Delong H-ECMP Lda Soci terzi Saipem SGPS SA Soci terzi Saipem SGPS SA Soci terzi Saipem SA Doris Engineering SA Moss Maritime AS Soci terzi Camom GmbH Soci terzi Saibos SAS Soci terzi Saipem Intern. BV Soci terzi 44,88 55,12 49,48 50,52 50,00 50,00 50,00 50,00 27,50 72,50 40,00 60,00 50,00 50,00 100,00 50,00 50,00 22,22 7,78 70,00 60,00 40,00 49,00 51,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 25,00 75,00 70,00 30,00 50,00 50,00 P.N. Co. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. Saipem Aban Drilling Co Private Ltd (†) Servicios de Construcciónes Caucedo SA (†) Snc Saipem-Bouygues TP (†) (11) Société Algérienne de Construction Industrielle et Pétrolière Société Mixte Kazakhoil Bouygues Offshore Sarl (†) Société pour la Realisation du Port de Tanger Mediterranée (†) Starstroi Llc (†) Starstroi-Security Llc STTS Snc (†) Tchad Cameroon Maintenance BV T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto Internacional SA Technip-Zachry-Saipem Lng, Lp (†) Tecnoprojecto Internacional Projectos e Realizacoes Industriais SA TSS Dalia Snc (†) TZS, Llc (NV) (†) TZS, Llc (TX) (†) Upstream Constructors International Fzco SRO (†) Chennai INR (India) Santo Domingo DOP (Rep. Dominicana) Monaco EUR (Principato di Monaco) Algeri DZD (Algeria) Almaty (Kazakhstan) Anjra (Marocco) Krasnodar (Federazione Russa) Krasnodar (Federazione Russa) Montigny le Bretonneux (Francia) Schiedam (Paesi Bassi) Luanda (Angola) Houston (USA) Linda-A-Velha - Oeiras (Portogallo) Courbevoie (Francia) Reno (USA) San Antonio (USA) Dubai (Emirati Arabi Uniti) 50.000.000 100.000 10.000 5.000.000 KZT 1.000.000 EUR 33.000 RUB 7.699.490 RUB 300.000 EUR 1.000 EUR 18.000 AOA 9.000.000 USD 5.000 EUR 700.000 EUR 0,1 USD 10.000 USD 5.000 AED 600.000 Saipem Intern. BV Soci terzi Saipem SA Soci terzi Saipem SA Soci terzi Saipem SpA Soci terzi 50,00 50,00 49,70 50,30 70,00 30,00 49,00 51,00 Saipem SA Soci terzi SAS Port de Tanger Soci terzi Saipem SA Soci terzi Starstroi Llc 50,00 50,00 33,33 66,67 50,00 50,00 100,00 Saipem SA S.N. Technigaz SA Soci terzi Saipem SA Soci terzi Petromar Lda Soci terzi TZS Llc (NV) TZS Llc (TX) Saipem SA Soci terzi 57,00 3,00 40,00 40,00 60,00 35,00 65,00 99,00 1,00 42,50 57,50 Saipem SA Soci terzi Saipem America Inc Soci terzi Saipem America Inc Soci terzi Saibos Con. Mar. Lda Soci terzi 27,50 72,50 20,00 80,00 20,00 80,00 50,00 50,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e P.N. P.N. P.N. Co. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. (11) Inclusa negli elenchi di cui agli artt. 1 e 2 del Decreto Ministeriale 21 novembre 2001: il reddito di competenza di Gruppo sarà soggetto a tassazione in Italia salvo l’accoglimento dell’istanza di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. 191 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Ingegneria Bormida 2005 Scarl Cesena EUR 10.000 CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Due (∆) San Donato Milanese EUR 51.645,690 CEPAV (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) Uno (∆) San Donato Milanese EUR 51.645,690 Consorzio Controlli Integrati in Agricoltura (in liquidazione) Consorzio Snamprogetti Abb Lg Chemicals (∆) Consorzio UMA (in liquidazione) ITA - Consorzio Italiano per il Telerilevamento dell’Ambiente e dell’Agricoltura Modena Scarl (∆) Roma EUR 51.645,690 San Donato Milanese EUR 50.000 Napoli EUR 17.557 Roma EUR 12.394,950 San Donato Milanese EUR 400.000 Rodano Consortile Scarl (∆) San Donato Milanese EUR 250.000 SP - TKP Fertilizer Srl (†) San Donato Milanese EUR 50.000 TSKJ Italia Srl San Donato Milanese EUR 50.000 Valuta (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (∆) L’impresa è a controllo congiunto. (†) La società è a controllo congiunto. 192 Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Saipem SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Saipem SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi 55,41 44,59 45,00 55,00 40,00 12,00 48,00 50,10 0,26 49,64 22,50 77,50 Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi 50,00 50,00 23,53 76,47 49,00 51,00 Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi Snamprogetti SpA Soci terzi 59,33 40,67 53,57 46,43 50,00 50,00 25,00 75,00 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) 50.864 % Consolidata di pertinenza Eni EUR % Possesso San Donato Milanese Soci Sede ASG Scarl (∆) Capitale Denominazione IN ITALIA P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Charville - Consultores e Serviços, Lda (†) CMS&A Wll (†) Fertilizantes Nitrogenados de Oriente CEC Fertilizantes Nitrogenados de Oriente SA Haldor Topsøe AS (†) Haldor Topsøe Inc Haldor Topsøe International AS Kellogg Brown & Root Snamprogetti Ltd (†) LNG - Serviços e Gestao de Projectos Lda Mangrove Gas Netherlands BV (†) RPCO Enterprises Ltd (†) Southern Gas Constructors Ltd (†) SPF - TKP Omifpro Snc (†) Topsøe Fuel Cell AS TSKJ - Serviços de Engenharia Lda TSKJ - US Llc Funchal - Madeira (Portogallo) Doha (Qatar) Caracas (Venezuela) Caracas (Venezuela) Lyngby (Danimarca) Lyngby (Danimarca) Houston (USA) Leatherhead (Regno Unito) Funchal (Portogallo) Amsterdam (Paesi Bassi) Nicosia (Cipro) Lagos (Nigeria) Parigi (Francia) Lyngby (Danimarca) Funchal (Portogallo) Wilmington (USA) EUR 5.000 QAR 500.000 VEB 9.667.827.216 VEB 286.549 DKK 55.000.000 DKK 500.000 USD 5.000.000 GBP 32.000 EUR 5.000 EUR 18.000 CYP 10.000 NGN 10.000.000 EUR 50.000 DKK 15.000.000 EUR 5.000 USD 1.000 Snamprog. Netherl. BV 50,00 Soci terzi 50,00 Snamprog. Netherl. BV 20,00 Soci terzi 80,00 Snamprog. Netherl. BV 20,00 Fertiliz.N.Orien.SA (..) Soci terzi 79,99 Snamprog. Netherl. BV 20,00 Soci terzi 80,00 Snamprog. M.Serv. SA 50,00 Soci terzi 50,00 Haldor Topsøe AS 100,00 Haldor Topsøe AS Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) % Consolidata di pertinenza Eni % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione ALL’ESTERO P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. 100,00 Snamprog. Netherl. BV 25,00 Soci terzi 75,00 Snamprog. Netherl. BV 25,00 Soci terzi 75,00 Snamprog. Netherl. BV 50,00 Soci terzi 50,00 Snamprog. Netherl. BV 50,00 Soci terzi 50,00 Snamprog. Netherl. BV 50,00 Soci terzi 50,00 Snamprog. F. Sàrl 50,00 Soci terzi 50,00 Haldor Topsøe AS 100,00 P.N. Snamprog. Netherl. BV Soci terzi Snamprogetti Usa Inc Soci terzi P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. P.N. 25,00 75,00 25,00 75,00 P.N. (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (†) La società è a controllo congiunto. 193 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - I m p r e s e c o l l e g a t e Altre attività Consorzio Cosmes (in liquidazione) Consorzio Gas Scanno Cittadella della Ricerca EUR 51.645,690 Giulianova EUR 10.845,600 Roma EUR 51.645,700 Genova EUR 1.549.370,700 Roma EUR 154.500 Ferrandina EUR 4.644.000 Ferrara EUR 5.270.000 Consorzio Industriale Nazionale Superconduttori CINS (in liquidazione) Consorzio Palazzo Ducale (in liquidazione) Consorzio Prometeo (in liquidazione) Filatura Tessile Nazionale Italiana - FILTENI SpA (in liquidazione) IFM Ferrara Scarl Valuta Manfredonia Sviluppo ScpA (in liquidazione) Nuova Scaini SpA (in liquidazione) Ottana Sviluppo ScpA Foggia EUR 255.000 Torino EUR 9.546.000 Nuoro EUR 516.000 Servizi Porto Marghera Scarl Porto Marghera EUR 8.751.500 Vega Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Scarl Porto Marghera EUR 12.411.876 Venezia Tecnologie SpA Porto Marghera EUR 150.000 (*) C.I. = consolidamento integrale, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo (a) Percentuale di voto spettante nell’assemblea ordinaria: Syndial SpA 48,00 Soci terzi 52,00 194 Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*) 100.000 % Consolidata di pertinenza Eni EUR % Possesso Genova Soci Sede Cengio Sviluppo ScpA Capitale Denominazione IN ITALIA Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi 40,00 60,00 48,50 51,50 33,33 66,67 20,00 80,00 P.N. Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi 32,00 68,00 26,60 73,40 59,55 40,45 Co. Polimeri Europa SpA Syndial SpA EniPower Ferrara Srl Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Polimeri Europa SpA Soci terzi Syndial SpA Eni SpA Soci terzi EniTecnologie SpA Soci terzi 18,67 11,58 10,70 59,05 32,26 67,74 20,00 80,00 30,00 70,00 29,57 28,63 41,80 18,35 2,82 78,83 33,33 66,67 Co. Co. Co. Co. (a) Co. P.N. Co. Co. P.N. P.N. Co. Co. E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - A l t r e p a r t e c i p a z i o n i r i l e v a n t i ALTRE PARTECIPAZIONI RILEVANTI Exploration & Production Thetis - Polo delle Tecnologie del Mare (in liquidazione) Venezia EUR 74.886,048 Caracas (Venezuela) Lagos (Nigeria) West Perth (Australia) West Trenton (USA) Lagos (Nigeria) Woking Surrey (Regno Unito) Port of Spain (Trinidad e Tobago) Il Cairo (Egitto) VEB 100.000 USD 1.000.000 AUD 1.777.529.998 USD 1 USD 1.138.207.000 GBP 7.614.062 USD 10.000 EGP 20.000 % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA Tecnomare SpA Soci terzi 16,67 83,33 Eni Venezuela BV Soci terzi Eni Int. NA NV Sàrl Soci terzi LNG Australia BV Soci terzi Eni Oil & Gas Inc Soci terzi Eni Int. NA NV Sàrl Soci terzi Eni SpA Soci terzi Eni T&T Ltd Soci terzi Ieoc Production BV Soci terzi 19,50 80,50 17,00 83,00 12,04 87,96 17,50 82,50 10,40 89,60 10,32 89,68 17,31 82,69 12,50 87,50 ALL’ESTERO Administradora del Golfo de Paria Este SA Brass LNG Ltd Darwin LNG Pty Ltd New Liberty Residential Co Llc Nigeria LNG Ltd Norsea Pipeline Ltd Point Fortin LNG Exports Ltd Torsina Oil Co 195 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - A l t r e p a r t e c i p a z i o n i r i l e v a n t i Gas & Power Agenzia Napoletana per l’Energia e per l’Ambiente Api Energy Srl Napoli EUR 472.558,060 Milano EUR 50.000 Insula SpA Venezia EUR 2.064.000 Pubblitecnica SpA (in liquidazione) Roma EUR 836.500 Aveiro (Portogallo) Emden (Germania) EUR 20.500.000 EUR 1.533.875,640 % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA Napoletana Gas SpA Soci terzi EniPower SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi Italgas SpA Soci terzi 11,48 88,52 12,50 87,50 12,00 88,00 13,29 86,71 Eni SpA Soci terzi Eni G&P GmbH Soci terzi 10,59 89,41 13,04 86,96 ALL’ESTERO Lusitaniagas - Companhia di Gas do Centro SA Norsea Gas GmbH 196 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - A l t r e p a r t e c i p a z i o n i r i l e v a n t i Refining & Marketing EUR 360.000.000 Berlino EUR (Germania) Litvinov CZK (Repubblica Ceca) Cuenca USD (Ecuador) Fos sur Mer EUR (Francia) Puteaux EUR (Francia) Tremblay les Gonesse EUR (Francia) Francoforte sul Meno EUR (Germania) Addis Abeba ETB (Etiopia) Berlino EUR (Germania) Accra USD (Ghana) Amburgo EUR (Germania) 478.614 % Possesso Soci Roma Capitale Sede Società Italiana Oleodotti di Gaeta SpA (*) Valuta Denominazione IN ITALIA Eni SpA Soci terzi 72,48 27,52 Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Eni International BV Soci terzi Agip Ecuador SA Soci terzi Agip France Sarl Soci terzi Agip France Sarl Soci terzi Agip France Sarl Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Eni International BV Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi Eni International BV Soci terzi Agip Deutsch. GmbH Soci terzi 12,50 87,50 16,33 83,67 13,31 86,69 16,81 83,19 18,00 82,00 12,50 87,50 11,11 88,89 12,25 87,75 12,50 87,50 11,98 88,02 12,50 87,50 ALL’ESTERO BFS Berlin Fuelling Services GbR Ceska Rafinerska AS Compania de Economia Mixta “Austrogas” Dépot Pétrolier de Fos SA GIE Groupement Pétrolier de la Côte d’Azur Ltd G.I.P. Groupement Immobilier Petrolier Hydranten-Betriebs-Gesellschaft, Flughafen Frankfurt/Main GbR Lobee JV (in liquidazione) Tanklager - GesellschaftTegel (TGT) Gesellschaftbuergerlichen Rechts Tema Lube Oil Co Ltd Turbo Fuel Service Berlin GbR 9.348.240.000 1.021.532,520 3.954.489 7.500 12.800 29.338.156 13.672.000 959.332 4.298.000 843.080 (*) La società è sottoposta ad amministrazione straordinaria ai sensi della legge n. 95 del 3 aprile 1979. 197 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - A l t r e p a r t e c i p a z i o n i r i l e v a n t i Ingegneria e Costruzioni Ingegneria 198 EUR 619.743 Snamprogetti SpA Soci terzi % Possesso Soci Roma Capitale Sede Consorzio Acquedotto Albania-Italia Valuta Denominazione IN ITALIA 18,08 81,92 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - A l t r e p a r t e c i p a z i o n i r i l e v a n t i Altre attività Consorzio per l’Innovazione nella Gestione delle Imprese e della Pubblica Amministrazione Consorzio Venezia Ricerche Milano EUR 150.000 Venezia EUR 453.238 Società per la Promozione Industriale del Nord Sardegna cpA Sassari EUR 516.000 % Possesso Soci Capitale Valuta Sede Denominazione IN ITALIA Eni Corporate U.SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi Syndial SpA Soci terzi 199 10,67 89,33 14,88 85,12 15,00 85,00 E N I R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E 2 0 0 6 / A L L E G AT I A L L A R E L A Z I O N E S E M E S T R A L E C O N S O L I DATA - Variazioni dell’area di consolidamento VARIAZIONI DELL’AREA DI CONSOLIDAMENTO VERIFICATESI NEL SEMESTRE Imprese consolidate con il metodo integrale Sede Settore Causale Denominazione IMPRESE INCLUSE (N. 11) Bruxelles Montreal Londra Dublino Amsterdam Wilmington San Donato Milanese Almaty San Donato Milanese Palermo Palermo Corporate e società finanziarie Costruzioni e Perforazioni Exploration & Production Corporate e società finanziarie Exploration & Production Exploration & Production Gas & Power Costruzioni e Perforazioni Costruzioni e Perforazioni Gas & Power Gas & Power Costituzione Rilevanza Rilevanza Costituzione Rilevanza Rilevanza Rilevanza Rilevanza Costituzione Acquisizione del controllo Acquisizione del controllo Agip Lubricants (Pty) Ltd Woodmead Eni Energy BV Amsterdam Eni Guibsen Exploration BV Amsterdam Eni Petroleum Exploration Co Inc Wilmington EniPower Trading SpA San Donato Milanese Fiorentina Gas SpA Firenze Polimeri Europa Americas Inc Wilmington S.A.R.C.I.S. - Società Azionaria Ricerche Coltivazione Idrocarburi Sicilia SpA Gela SB Construction and Maritime Services BV (in liquidazione) Amsterdam Sofid Sim - Società di Intermediazione Mobiliare SpA Roma Refining & Marketing Exploration & Production Exploration & Production Exploration & Production Gas & Power Gas & Power Petrolchimica Cessione Irrilevanza Irrilevanza Fusione Fusione Cessione Irrilevanza Exploration & Production Costruzioni e Perforazioni Corporate e società finanziarie Fusione Cancellazione Cessione Banque Eni SA CENMC Canada Inc Eni India Ltd Eni Insurance Ltd Eni Trinidad and Tobago Exploration BV Eni USA Gas Marketing Llc EniPower Mantova SpA North Caspian Service Co Saipem Projects SpA Siciliana Gas SpA Siciliana Gas Vendite SpA IMPRESE ESCLUSE (N. 10) 200 Società per Azioni Sede legale in Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1 Capitale sociale: euro 4.005.358.876 interamente versato Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale 00484960588 Sedi secondarie: San Donato Milanese (MI) - Via Emilia, 1 San Donato Milanese (MI) - Piazza Ezio Vanoni, 1 Ufficio rapporti con gli investitori Piazza Ezio Vanoni, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI) Tel. +39-0252051651 - Fax +39-0252031929 e-mail: [email protected] Pubblicazioni Bilancio redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report Annual Report on Form 20-F redatto per il deposito presso la Securities and Exchange Commission Rapporto Salute, Sicurezza, Ambiente (in italiano e in inglese) Fact Book (in italiano e in inglese) Relazione trimestrale al 31 marzo, al 30 giugno e al 30 settembre (in italiano e in inglese) Relazione semestrale al 30 giugno redatta ai sensi dell’art. 2428 del codice civile Report on the First Half Sito internet: www.eni.it Centralino: +39-0659821 Numero verde: 800940924 Casella e-mail: [email protected] ADRs/Depositary Morgan Guaranty Trust Company of New York ADR Department 60 Wall Street (36th Floor) New York, New York 10260 Tel. 212-648-3164 ADRs/Transfer agent Morgan ADR Service Center 2 Heritage Drive North Quincy, MA 02171 Tel. 617-575-4328 Progetto grafico: Opera Copertina: Grafica Internazionale - Roma Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: Geca SpA - Cesano Boscone (MI) Stampato su carta ecologica: Fedrigoni Symbol Freelife Satin e Symbol Freelife Satin Società per Azioni Piazzale Enrico Mattei 1 - 00144 Roma Tel +39.0659821 • Fax +39.0659822141 www.eni.it