salva la fiaba - Risparmiolandia

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Le stre streghe
cattive e la buona
Bettalisa
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I RACCONTI DEL BOSCO DELLE VENTI QUERCE - FIABA DI MAURO NERI - ILLUSTRAZIONI DI FULBER
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Le tre streghe cattive e la buona Bettalisa
Dovete sapere, bambini, che i cuccioli del
Bosco delle Venti Querce, prima di andare
a dormire, ascoltano ogni sera tutti la
stessa fiaba! Eccone una...
Adesso ditemi voi se una strega che si
chiama “Bettalisa” può essere di animo
cattivo! E infatti quella di questa nostra
storia è una strega solo di nome, perché di
fatto proprio non riesce a mettere assieme un sortilegio o un incantesimo malvagio.
Naturalmente Bettalisa era lo scandalo
delle streghe del Bosco delle Venti Querce, tanto che le tre perfide sorelle
Vantropia, Cabernetta e Acidella decisero
di dare una bella lezione alla loro amica.
Vantropia attese che giungesse la notte di
San Lorenzo, ai primi del mese di agosto:
quando fu la mezzanotte in punto, corse
in cima alla collina delle Lepri Urlanti, alzò
le braccia al cielo e…
ABRATÌM, ABRATÒM SARCENTI…
VADANO TUTTE LÌ, LE STELLE CADENTI!
…e fu così che quella notte le stelle cadenti attraversarono veloci il cielo e caddero
tutte nei paraggi di Bettalisa... che tirò
fuori un ombrello magico e si riparò da
quello strano bombardamento.
Cabernetta, allora, s’avvicinò alla casa in
cui abitava la buona streghina, sbirciò
dalla finestra in cucina e mormorò sottovoce la formula magica che aveva in
mente…
ABRATÌM, ABRATÒM SARCETO…
CHE L’ACQUA DI QUESTA CASA DIVENTI… ACETO!
Non appena Bettalisa aprì il rubinetto e
s’accorse di quello strano incantesimo,
non s’intimorì: assaggiò quell’aceto, sentì
che era squisito e ne imbottigliò cento
bottigliette, da regalare a Natale ai suoi
amici!
Tentò allora Acidella. Attese che Bettalisa
passasse dalle sue parti e…
– Ehilà, amica – esclamò Acidella facendosi vicina, – dove stai andando?
– Ho deciso di cucinare una bella torta
con la panna e sto andando a raccogliere
delle fragole. Lo vedi questo cestino?
Voglio riempirlo fino all’orlo!
– E allora stammi a sentire, sciocca! – urlò
Acidella, che gridò ai quattro venti la sua
formula magica:
ABRATÌM, ABRATÒM SARCITA…
CHE BETTALISA DIVENTI… MUTA!
Ve ne siete accorti anche voi, vero? Per la
fretta, quella disgraziata di Acidella aveva
sbagliato formula! “SARCITA,” infatti, non fa
rima con “MUTA”, vero!? E infatti la
streghina generosa se ne andò felice,
canticchiando un’allegra canzoncina.
A quel punto Vantropia, Cabernetta e
Acidella unirono le forze: consultarono
tutti i libri magici che possedevano e alla
fine trovarono la formula giusta per
trasformarsi in un mostro…
ABRATÌM, ABRATÒM SARCOSTRO…
ADESSO CI TRASFORMIAMO IN UN TERRIBILE…
MOSTRO!
E divennero un autentico mostro, terrificante e orrendo, che si mise subito sulle
tracce della povera Bettalisa.
La streghina gentile stava giocando sulla
riva del ruscello del Bosco delle Venti
Querce, lanciando molliche di pane a
Tinca Pertinca, un bel pescione goloso e
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Le tre streghe cattive e la buona Bettalisa
allegro. E fu Tinca Pertinca ad avvisare
Bettalisa del mostro spaventoso che stava
arrivando alle sue spalle: la streghetta
rimase tranquilla e sorrise, prese da tasca
uno specchio, si girò e...
Vantropia, Acidella e Cabernetta, vedendo
nello specchio quel mostro agghiacciante,
si spaventarono fino alla radice dei capelli e
fuggirono urlando: per un bel po’ di tempo
non si fecero vedere da quelle parti!!
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