Piano Formativo Regionale - Elettronica

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Piano Formativo Regionale - Elettronica
ALLEGATO B
PIANO FORMATIVO cod____ 1
SVILUPPO TERRITORIALE
MEZZOGIORNO
TITOLO:
SETTORE ELETTRONICA
REGIONE PUGLIA
Di seguito si fornisce uno schema con le indicazioni di massima dei principali contenuti e caratteristiche cui le Parti Sociali possono attenersi nella predisposizione del
Piano Formativo.
Il Piano Formativo sarà allegato al/i Progetto/i di Formazione presentati nell’ambito dello stesso Piano
CARATTERISTICHE DEL PIANO FORMATIVO
Ambito di
riferimento e
tipologia
dell’intervento
1
⌧ Aziendale
⌧ Individuale
⌧
Interaziendale
⌧
Territoriale ⌧
Distrettuale ⌧ Filiera
⌧ Settoriale
⌧ Intersettoriale
Da compilarsi a cura di FONDARTIGIANATO
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 1 ALLEGATO B
Settore Elettronica.
Settore/i
produttivo/i
In sintesi rientrano in tale comparto: la produzione di componenti elettronici, apparecchi di diagnostica, apparecchi di
elettromedicina, apparecchiature, sistemi e reti di telecomunicazioni, apparecchi elettronici.
L’Area “Elettricità ed Elettronica” è regolamentata dal Ccnl per i lavoratori addetti all’industria metalmeccanica privata e
addetti all’installazione di impianti. In tale ambito, il contratto suddivide il settore in undici comparti tra cui quello
dell’elettromeccanica e dell’elettronica. L’Area “Elettricità ed Elettronica” può pertanto essere ulteriormente suddivisa in
due sub-aree:
– elettromeccanica - denominata anche elettrotecnica – che comprende i processi applicati a macchine per la trasmissione
elettrica (quali motori, trasformatori, generatori, ecc.);
– elettronica, che comprende i processi di elaborazione dei segnali elettrici e dei circuiti elettronici.
La delimitazione adottata trova conferma nella classificazione delle attività economiche predisposta dall’Istat2; l’ambito di
nostro interesse è individuato dalla sezione DL “Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed
ottiche”.
Seguendo questa classificazione, le sub-aree elettromeccanica ed elettronica vengono suddivise nei seguenti comparti
Elettromeccanica
– fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici (DL 31);
Elettronica
– fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici (DL 30);
– fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni (DL 32);
– fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi (DL 33).
DL Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche
30 Fabbricazione di macchine per ufficio, di eleboratori e sistemi informatici
30.0 Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici
30.01 Fabbricazione di macchine per ufficio (esclusa riparazione)
30.02 Fabbricazione di elaboratori, sistemi e di altre apparecchiature per l’informatica
(esclusa riparazione)
31 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici in N.C.A.
31.1 Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici
31.2 Fabbricazione di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità
31.3 Fabbricazione di fili e cavi isolati
2
per comodità vene usata la Classificazione Ateco 2002 che, sebbene superata dalla succesiva del 2007, presenta un livello di coerenza con le indagini settoriali ed i dati censuari attualmente
disponibili.
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31.4 Fabbricazione di pile e accumulatori elettrici
31.5 Fabbricazione di apparecchiature per illuminazione e di lampade elettriche
31.6 Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche
DL Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche
32 Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni
32.1 Fabbricazione di tubi e valvole elettronici e di altri componenti elettronici
32.2 Fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e di apparecchi per la telefonia
32.3 Fabbricazione di apparecchi riceventi per la radiodiffusione e la televisione, di apparecchi per la registrazione e la
riproduzione del suono o dell’immagine e di prodotti connessi
33 Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi
33.1 Fabbricazione di apparecchi medicali e chirurgici e di apparecchi ortopedici
33.2 Fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione e simili, escluse le
apparecchiature di controllo dei processi industriali
33.3 Fabbricazione di apparecchiature per il controllo dei processi industriali.
33.4 Fabbricazione di strumenti ottici e di attrezzature fotografiche
33.5 Fabbricazione di orologi citofonia
Le due sub-aree sono strettamente legate in quanto i fondamenti scientifici e tecnici dell’elettromeccanica e dell’elettronica
sono i medesimi. Le differenze consistono nel tipo di applicazione cui sono finalizzate, anche se spesso presentano zone di
sovrapposizione.
L’elettromeccanica si occupa soprattutto della trasmissione e dell’utilizzo della potenza elettrica ed è finalizzata alla
realizzazione di macchine elettriche e linee di trasmissione dell’energia elettrica quali:
– i generatori (macchine in grado di convertire un’energia meccanica in energia elettrica); – i motori (macchine che
trasformano l’energia elettrica in energia meccanica);
– i trasformatori (macchine in grado di cambiare il valore di tensione elettrica in un circuito);
– gli utilizzatori (dispositivi con la funzione di trasformare energia elettrica in altre forme di energia, come ad esempio
luce, calore, ecc.).
Le applicazioni dell’elettromeccanica sono in genere quelle legate alla componentistica ed ai sistemi per gli impianti che
utilizzano elettricità (apparecchi di protezione, canalizzazioni, ventilazione forzata, rilevatori di gas, batterie avviamento,
pile), nonché gli impianti di illuminazione.
L’elettronica, invece, riguarda in particolare l’elaborazione dei segnali elettrici. I prodotti dell’elettronica sono circuiti
elettronici costituiti da componenti collegati per mezzo di fili o tracciati conduttivi, in genere metallici, attraverso cui circola
corrente elettrica.
Le applicazioni più comuni dell’elettronica e dei circuiti elettronici sono:
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– nelle telecomunicazioni;
– nell’informatica;
– nelle applicazioni aerospaziali;
– nella diagnostica e nella clinica medica;
– negli strumenti di misura;
– nel controllo di robot, macchine industriali, impianti automatizzati, motori a velocità variabile;
– nei veicoli (terrestri, aerei e navali).
Un esempio di sovrapposizione fra le applicazioni delle subaree elettromeccanica ed elettronica è rappresentato dai
componenti o apparati elettronici finalizzati al funzionamento di reti e motori elettrici (quindi di prodotti finiti
dell’elettromeccanica) o al governo di macchine (attraverso centraline o sistemi elettronici).
Le due sub-aree si integrano ulteriormente attraverso l’industria metalmeccanica e quella chimica che producono
entrambe componenti in metallo e plastica utilizzati per la realizzazione dei prodotti.
(Le informazioni riportate nella sezione sono state reperite sul sito www.Isfol.it)
Territorio/i
Priorità
Orientamenti
Obiettivi specifici
Intero Territorio Regione Puglia
La crisi economica che ha pervaso tutti i settori produttivi e occupazionali d’Italia, si è abbattuta in particolar modo su una
regione come la Puglia che da diversi anni registrava tassi di crescita occupazionale e produttiva tra i più alti del
Mezzogiorno. Un ritorno al passato che rischia di compromettere gli sforzi programmatici compiuti dagli attori locali per
attrarre nuovi investimenti imprenditoriali, per la realizzazione di infrastrutture, per il sostegno alla ricerca e
all´innovazione, per il contrasto al lavoro nero. I settori trainanti nel recente passato – meccanica, siderurgia,
manifatturiero –, risultano tra quelli maggiormente colpiti ricorrendo in larga misura agli ammortizzatori sociali, purtroppo
non riconosciuti per la gran parte del tessuto produttivo artigiano.
In tale scenario diviene strategico accrescere i livelli di competitività del sistema agendo sulla leva della qualità delle
produzioni e dei processi lavorativi, elementi strettamente connaturati alle caratteristiche delle produzioni artigianali. .
Nell’attuale contesto, il livello di competenze e conoscenze possedute, nonché il modo in cui le stesse vengono agite,
condivise ed aggiornate, é uno dei fattori “prioritari” di successo per l’impresa e una garanzia di occupabilità per i
lavoratori.
In questo quadro il Piano Formativo Settoriale rappresenta uno strumento determinante per dare risposte efficaci nella
direzione di:
− Realizzare azioni ed interventi condivisi di formazione capaci di offrire risposte al comparto artigiano, caratterizzato
dalla presenza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni, che spesso hanno difficoltà ad accedere alle
opportunità formative in genere e a quelle di qualità in particolare.
− Accrescere il grado di conoscenze e competenze professionali dei lavoratori occupati nella logica dell’apprendimento
lungo tutto l’arco della vita lavorativa.
− Favorire processi di raccordo efficaci ed efficienti tra domanda e offerta di formazione continua.
− Contribuire a strutturare un’offerta formativa innovativa e aderente alle reali necessità delle imprese e dei
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−
lavoratori, mettendo a disposizione percorsi ed esperienze che consentano alle aziende di migliorare le proprie
chance di sviluppo nell’economia globalizzata e della conoscenza.
Stimolare tra i destinatari degli interventi di formazione, una visione proattiva, strategica e collaborativa
dell’organizzazione e gestione del processo produttivo.
Al fine di attuare le priorità sopra delineate, si adotterà un orientamento che integri due differenti tipologie di intervento:
azioni di carattere curativo a sostegno del superamento delle crisi in atto, volte al mantenimento dei livelli
occupazionali, settoriali e aziendali, alla diversificazione delle competenze professionali dei lavoratori, con
particolare attenzione ai lavoratori a rischio di obsolescenza professionale (ad esempio basse qualifiche, over
quarantacinque etc.).
azioni di carattere preventivo finalizzate a migliorare la tenuta e la competitività dell’impresa sul mercato, affrontare
le sfide dei nuovi mercati, prevenire crisi settoriali, territoriali o aziendali ed accrescere le competenze professionali
e l’occupabilità dei lavoratori.
Le azioni di carattere curativo si riferiscono ai seguenti obiettivi specifici:
rispondere ai bisogni formativi direttamente rilevati;
riqualificare i lavoratori creando le condizioni per impieghi diversi nell’ambito del medesimo settore o di settori diversi;
aggiornare le competenze professionali dei lavoratori rispetto alle opportunità di mercato, alle innovazioni tecnologiche
di prodotto e di processo, alle modificazioni che intervengono nei processi produttivi, all’evoluzione delle professionalità e
degli assetti normativi di riferimento;
acquisire nuove qualificazioni professionali.
Le azioni di carattere preventivo si riferiscono, invece, ai seguenti obiettivi specifici:
anticipare i bisogni di formazione;
identificare e consentire lo sviluppo di nuove competenze professionali dei lavoratori adeguate alle attuali e
prospettiche esigenze del mercato, alle innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, all’evoluzione delle
professionalità e degli assetti normativi di riferimento;
adeguare la qualificazione professionali dei lavoratori.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 5 ALLEGATO B
Finalità
Validità e
durata Piano
Eventuale
Interazione/Integ
razione con altri
interventi di
formazione ed
altre fonti di
finanziamento
Risorse
necessarie
per gli
interventi
previsti
⌧ Competitività di Sistema ⌧ Sviluppo Locale ⌧ Competitività di impresa ⌧ Qualità prodotto/processo ⌧ Innovazioni
a valere su una specifica scadenza dell’Invito:………/……….. ⌧ a valere sull’insieme delle scadenze dell’Invito: 1/2009
ACCORDI DI PROGRAMMA E/O PROGRAMMAZIONE INTEGRATA TRA PARTI SOCIALI E ISTITUZIONI OVVERO SOGGETTI PUBBLICI E/O PRIVATI
REGIONALI E/O PROVINCIALI: (Descrivere brevemente le caratteristiche della integrazione degli interventi) /
(specificando eventuali fonti di finanziamento diverse dal Fondo) Euro …………/……………………
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Descrizione contesto e sua evoluzione
Sociale
Economico
Produttivo
L' elettronica, insieme alla meccanica di base e ai mezzi di trasporto, appartiene al macrocomparto della meccanica, un
settore che ricopre un ruolo fondamentale all’interno del sistema produttivo pugliese (rappresentando il 40% circa della
composizione del valore aggiunto dell’industria in senso stretto), anche per il principale ruolo di collegamento con gli altri
settori dell’industria manifatturiera, non solo dal punto di vista dei macchinari usati per la produzione, ma anche per l’alto
contenuto tecnologico che viene fornito all’intero sistema produttivo.
Il settore dell’elettronica è formato dai comparti assai diversificati che fanno riferimento alle macchine per telecomunicazioni
e alla microelettronica, l’ automazione, le macchine per l’industria, le macchine ed apparecchi elettrici ed elettronici. Nelle
produzione meccanica l’intervento dell’elettronica sia nei beni strumentali che nei prodotti di largo consumo non solo hanno
una stretta connessione, ma è considerato armai un processo di integrazione sia nella costruzione sia prodotti che nella
organizzazione dei sistemi di produzione e di pianificazione dei materiali e logistici. Le tecnologie elettroniche innovative sono
quelle tecnologie, applicate al comparto della meccanica, in grado di mutare un prodotto/ servizio e/o un processo produttivo
in qualcosa di nuovo o più efficiente. La produzione così variegata determina un particolare assetto del settore sul piano della
tipologia di impresa. Infatti, a fronte di una cospicua presenza di industrie capaci di lavorare per cicli produttivi integrati e
prodotti “ finiti”, intere nicchie produttive, caratterizzate da una elevata specializzazione divengono di competenza esclusiva
della produzione artigianale con principale committente, l’ industria elettronica ed elettrotecnica.
In Puglia, oltre 2000 imprese, pari ad un quarto del totale delle imprese operanti nella “fabbricazione di prodotti elettrici ed
elettronici”, (attorno alle 9000 unità censimento ISTAT 2001) sono artigiane. Di queste, la stragrande maggioranza ( quasi i
tre quarti) opera nel comparto della fabbricazione “di apparecchi medicali, di precisione, di strumenti ottici e di orologi” ( ex
cod 33 della Classificazione Ateco-2002 trasmigrato pressoché completamente nei cod. 26.5, 26.6, 26.7, 26.8 della
Classificazione Ateco-2007.
All’interno del settore
Tre sono i grandi trend di indirizzo e priorità del settore;
−
lo sviluppo di nuovi prodotti orientati all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, biogas,
biomasse,etc.)
−
il tema della sicurezza con l’espansione delle telecamere a rete , la diagnostica remota, l’intervento
sull’automazione e strumentazione nei modi sempre più sofisticati;
−
Il settore più classico dell'elettronica italiana, produzione di apparecchi radiotelevisivi e per telecomunicazioni,
ma con un impatto tecnologico molto avanzato nei prodotti.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 7 ALLEGATO B
Mercato
La diffusione dei personal computer a livello globale, il loro massiccio utilizzo nell’automazione dei sistemi produttivi aziendali,
il rapido sviluppo della telefonia cellulare, la diffusione in generale nei beni di consumo durevoli (elettrodomestici, cancelli,
timer etc) ed ancora l’avvento del fenomeno Internet e la liberalizzazione delle telecomunicazioni in Europa, hanno
rivoluzionato negli ultimi anni il modo di vivere e di lavorare, costituendo le basi per l’affermazione della Net Economy e della
Società dell’informazione.
Le tecnologie e l’innovazione dei prodotti configurano una crescente diversificazione dei prodotti offerti e l’allargamento di
nuovi mercati. In termini di spesa delle famiglie si registra una forte crescita dei consumi di prodotti elettronici (+53,7%) in
particolare di quelli per telefoni ed equipaggiamento telefonico, aumentati dell’87,3% (dal 2000 al 2005).
L’Italia non è comunque riuscita ad approfittare pienamente del forte sviluppo del settoriale trainato dalla forte diffusione
degli strumenti informatici e telematici, investendo poco in nuove soluzioni tecnologiche e soprattutto non riuscendo a
sviluppare un sistema competitivo, tale da permettere alle imprese italiane di crescere in modo autonomo rispetto alle
Multinazionali presenti sul mercato. Il settore dell’elettronica è formato dai comparti che fanno riferimento alle macchine per
telecomunicazioni e alla microelettronica.
Esaminando le dinamiche economiche del Settore Elettronico, i principali fenomeni caratterizzanti il medio lungo periodo sono
rappresentati da:
– una dinamica della domanda più sostenuta della media dei prodotti industriali;
– una rilevante quota della produzione destinata all’esportazione, nonostante la contrazione dovuta ai fenomeni di crisi.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 8 ALLEGATO B
Descrizione processi e loro evoluzione
Lavorativi
Organizzativi
Il sistema dell’elettronica è costituito da un insieme variegato di specializzazioni produttive, alcune di antica presenza, altre di
più recente affermazione.
Sul piano dei processi produttivi, non facile è rendere comparabili tante realtà diverse e frammentate che presentano know
how diversi, tecnologie diverse, diversi fornitori e clienti.
Sul piano dei processi lavorativi è possibile comunque trovare “ poli di aggregazione” sia nell’ambito dei processi verticali che
di quelli orizzontali (trasversali ai processi verticali).
Nelle imprese artigiane del comparto elettronica esiste una diversificazione importante rispetto allo schema ordinario
dell'organizzazione “classica” dell'attività artigiana. I processi lavorativi si organizzano attraverso una divisione tra l'ufficio
tecnico che si occupa della progettazione del prodotto ed il settore produzione che nella maggior parte dei casi elabora il
progetto creando i componenti e, attraverso l'assemblaggio, il prodotto finale.
Nel caso di aziende operanti in sub fornitura, capaci di realizzare prodotti elettronici “finiti”, nel momento in cui arriva la
richiesta di un prodotto da parte del cliente il progettista si relaziona con l'ufficio tecnico dell'industria committente per
valutarne la fattibilità e realizzare il progetto.
Accanto a questo processo si procede con la verifica e la ricerca materiali utili per realizzare il prodotto e, considerato che
buona parte delle aziende lavora con metolodologia just in time, ordina il materiale per la produzione.
Al termine della realizzazione del progetto la produzione si organizza secondo modalità standardizzate per la realizzazione del
prodotto, prima con la realizzazione dei singoli componenti, poi con l'assemblaggio.
Al termine dell'assemblaggio una squadra di tecnici si reca presso il cliente per effettuare l'installazione del prodotto bordo
macchine ed il collaudo obbligatorio. Eventuali interventi di manutenzione tecnica, sia rilevati attraverso il collaudo che
successivamente richiesti dal clienti, restano a carico dell'azienda artigiana produttrice.
Sebbene sia possibile rilevare alcune presenze di aziende consistenti e significative, con posizioni rilevanti sul mercato
nazionale ed estero, la presenza di fitte reti di collaborazione e subfornitura, è resa evidente dalla ‘orizzontalità’ del settore
nei confronti di tutti i comparti produttivi. La polverizzazione delle unità produttive rappresenta il principale elemento
distintivo del sistema.
Sul piano organizzativo interno, elemento connotativo della imprese artigiane che si occupano di elettronica è la presenza di
un ufficio tecnico di progettazione, al cui internano lavorano i progettisti di schemi elettrici in PLC progettati con l’ausilio dei
sistemi CAD. Vi è poi, l'area produzione e assemblaggio, l'area amministrativa, l'area commerciale che coordina il rapporto
con i clienti e i fornitori spesso inglobata a cavallo tra l'area amministrativa e l'area produzione ed impersonificata dal titolare
dell'impresa.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 9 ALLEGATO B
Innovazione
Mercato
Nel corso degli ultimi anni l’apertura dell’economia mondiale ha registrato una forte accelerazione legata allo sviluppo di
alcune economie asiatiche a basso costo del lavoro e alla frammentazione dei processi produttivi a livello internazionale. A
fronte di questi cambiamenti nello scenario internazionale, i sistemi economici dei paesi industrializzati sono stati fortemente
sollecitati a perseguire una strategia di riposizionamento verso produzioni a maggiore valore aggiunto. In questo contesto di
accresciuta concorrenza internazionale, le piccole e medie imprese, i sistemi produttivi locali e i distretti produttivi, hanno
iniziato a seguire percorsi di cambiamento e di innovazione, che coinvolgono sia i prodotti che i processi produttivi, sia gli
assetti organizzativi che le relazioni fra imprese.
I fenomeni più evidenti sono legati all’ allungamento delle catene del valore al di fuori della dimensione locale, attraverso
l’attivazione di rapporti di fornitura con imprese distanti geograficamente e spesso situate all’estero. Inoltre, la più ampia
dimensione del mercato internazionale ha reso necessario l’adeguamento delle reti commerciali e delle forme di presenza
delle imprese sui nuovi mercati esteri di sbocco. Nell’attuale contesto competitivo, la scala dimensionale delle imprese
artigiane, riferita ad alcune funzioni aziendali quali ad esempio la funzione commerciale, assume notevole importanza, in
quanto la presenza sui nuovi mercati esteri di sbocco, lontani geograficamente, richiede investimenti in reti commerciali
difficilmente accessibili da parte di aziende di piccole dimensioni. Il tema della dimensione delle imprese è quindi un tema
importante, che necessita tuttavia di un approfondimento e maggiore articolazione, in quanto le piccole imprese italiane non
sono imprese isolate. L’organizzazione dei sistemi produttivi di piccola impresa e dei distretti industriali italiani è basata sulla
divisione del lavoro fra imprese, e delle relazioni fra imprese si deve tenere conto sia per analizzare il tema della dimensione
d’impresa sia le risposte dei sistemi produttivi di piccola impresa al nuovo contesto competitivo.
L'area di riferimento delle imprese artigiane del comparto elettronica è nazionale, ma la positiva evoluzione degli ultimi anni
della capacità di posizionamento sul mercato delle imprese pugliesi del settore meccanico a cui il comparto elettronico
afferisce, è caratterizzata dal dato sul volume delle esportazioni che segnala infatti la vitalità del comparto Macchine e
Apparecchi meccanici ed dell’elettrotecnica che sostengono da un lato il calo segnato da altri settori strategici, quali
l’automotive, aprendo nuovi mercati verso il centro e l'Est Europa, in particolari i paesi neocomunitari.
La ricerca di nuovi mercati di sbocco come naturale conseguenza dei processi di globalizzazione e come strategia obbligata a
causa delle difficoltà legate al progressivo rafforzamento della valuta comune europea rispetto al dollaro cerca di arginare la
presenza di una concorrenza molto aggressiva legata principalmente al rapporto tra qualità e prezzo del prodotto. Essendo il
mercato molto ampio le imprese riescono comunque a ritagliarsi spazi significativi ma il rilancio delle produzioni deve quindi
puntare sull’insostituibile valore aggiunto che deriva dalla qualità dei prodotti e dal loro contenuto in termini di innovazione.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 10 ALLEGATO B
Descrizione tecnologie e prodotto/i e loro innovazione
Tecnologie
Prodotto/i
In relazione a quanto sopra delineato, in ragione della variegata compagine delle imprese del comparto elettronico in Puglia
ed inoltre, in ragione della compresenza di imprese capaci di produzioni “finali” ed imprese che lavorano in subfornitura è
complesso delineare gli specifici patrimoni ed assetti tecnologici.
Lo sviluppo di tecnologie produttive richiede un notevole impegno in termini di politiche di investimento nelle attività di
ricerca applicativa, nello sviluppo di componenti e software applicativi adeguati, nella formazione di competenze di carattere
più sistemico, nell’integrazione di indirizzi tecnici diversi che debbono dialogare per produrre soluzioni più efficienti. I
cambiamenti organizzativi e l’organizzazione della produzione richiedono di essere pensati anche alla luce di congegni
(software) sofisticati in grado di controllare il posizionamento dei prodotti nella loro sequenza di produzione anche in
rapporto con la rete di fornitori legati alle stesse imprese. Per superare la debolezza del sistema le imprese avrebbero
bisogno, oltre che di una maggiore spinta agli investimenti, in particolar modo in questo settore, di un maggior contatto con
il sistema-ricerca in quanto soltanto con una forte collaborazione tra le università, i centri di ricerca e le imprese si può
auspicare una maggiore crescita tecnologica dell’intera industria nazionale
É comunque evidente che, più che in altri comparti della produzione manifatturiera l’utilizzo delle tecnologie Informatiche
permea diffusamente i sistemi di progettazione (sistemi CAD bi/tridimensionale) e della produzione (sistemi CAM).
Le tecnologie informatiche divengono inoltre strumento indispensabile per supportare i processi trasversali e organizzativi
delle imprese meccaniche nell’ottica della qualità e della efficienza organizzativa dei processi.
In questi ultimi anni le nuove tecnologie e l’innovazione dei prodotti finali stanno determinando un allargamento verso nuovi
mercati. l’intervento dell’elettronica nelle produzione meccanica, , sia nei beni strumentali che nei prodotti di largo consumo,
è considerato ormai un processo di integrazione nella costruzione sia dei prodotti che nella organizzazione dei sistemi di
produzione, sia della pianificazione dei materiali che degli aspetti logistici.
Le tecnologie meccaniche innovative applicate al comparto della meccanica, sono in grado di mutare un prodotto/servizio e/o
un processo produttivo in qualcosa di nuovo e più efficiente.
Alcuni grandi ambiti di innovazione e sviluppo del prodotto sono:
− lo sviluppo di nuovi prodotti orientati all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ( fotovoltaico, biogas, biomasse, etc);
− la capacità di individuare un livello ottimale di smaltimento dei prodotti elettronici ed elettrici
− il tema della sicurezza con l’espansione delle telecamere a rete etc., la diagnostica remota, l’intervento
sull’automazione e strumentazione nei modi sempre più sofisticati;
− Il settore più classico dell'elettronica, produzione di apparecchi radiotelevisivi e per le telecomunicazioni, ma con un
impatto tecnologico molto avanzato nei prodotti.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 11 ALLEGATO B
Descrizione fabbisogni formativi
Relazionali
Uno dei punti di forza delle attività artigianali è sicuramente legato alla notevole conoscenza tecnica, all’elevato grado di
specializzazione, all’alta qualità produttiva raggiunta, alla possibilità di adattarsi prontamente alle richieste dei singoli clienti.
Nell’attuale contesto economico, tuttavia, questo modello è minato dalla condizione di isolamento che caratterizza i momenti di
crisi e quindi dalla consuetudine al lavoro isolato, con scarsa propensione alla comunicazione, alla collaborazione e condivisione
tra le maestranze e gli addetti al settore, con scarse relazioni con i propri clienti e conoscenze poco strutturate delle loro
richieste e soddisfazioni.
Cresce nei processi lavorativi l'importanza degli aspetti relazionali con clienti e fornitori. Tutto questo è determinato dall'alta
specializzazione dell'impresa artigiana che lavora principalmente con un obiettivo di qualità. In quest'ottica le competenze
relazionali assumo una rilevanza strategica e rappresentano quell'elemento indispensabile per competere nel mercato creando
rapporti solidi e a lungo termine con clienti e fornitori. Questo consente inoltre di contrattare la domanda di flessibilità con una
lavorazione personalizzata difficilmente replicabile in un rapporto non consolidato. In questo modo si crea una fidelizzazione
funzionale sia per l'impresa che per il cliente.
Risulta quindi di estremo interesse lo sviluppo competenze trasversali e manageriali. I nuovi scenari organizzativi valorizzano
infatti sempre più l’aspetto intangibile dato dalle qualità personali dei lavoratori, manifestando la consapevolezza che il successo
di un’impresa si determina dalle qualità, dalle conoscenze e dal comportamento di chi vi lavora. Infatti la razionalizzazione dei
costi avviene anche grazie alla buona riuscita delle modalità comunicative e relazionali del personale, risultato di un’efficace
sinergia nei rapporti di fiducia, di cooperazione e di valori condivisi tra collaboratori e di uno sviluppo di accordi negoziali. In
questo quadro, le competenze trasversali sono quelle che è necessario mettere in campo per migliorare e moltiplicare i flussi di
comunicazione a fini produttivi sia internamente all’organizzazione ( tra pari, tra dirigenza e dipendenti) sia con l’esterno (
relazione con clienti , fornitori e istituzioni).
Diagnosticare: Il panorama delle imprese artigiane risulta essere variegato, complesso e frammentato. Il mondo dell’impresa,
come struttura organizzata e in continua evoluzione, propone un’ analisi soggettiva delle problematicità attuali del mercato e del
territorio in cui opera attraverso un sistema di comunicazione informativa con aziende dello stesso settore.
Affrontare: L’ impresa artigiana, quindi, si apre al contatto con il territorio in cui nasce attraverso un progetto unico, cioè un
modo di operare proprio e specifico diverso da struttura a struttura e proprio dell’imprenditore che la dirige.
Una importante considerazione, di carattere generale, riguarda la necessità emergente dello sviluppo del tessuto produttivo
artigiano, spesso localizzato in settori territoriali delimitati. Difatti, negli ultimi anni l’azienda artigiana mutando l’organizzazione,
vede la figura dell’artigiano assimilata a quella di imprenditore-artigiano; ed i rapporti con i propri clienti, da conoscenza
personale e da accordi di fiducia, sono sempre più strutturati.
Relazionarsi: Questo cambiamento incide anche sull’immagine che l’azienda vuole trasmettere all’esterno e soprattutto
nell’ambito territoriale regionale; ecco che si promuovono politiche di marketing ed si pone una necessaria attenzione all’uso
delle tecnologie nei rapporti con clienti e fornitori. Il reticolo di relazioni che imprenditore-artigiano sviluppa esternamente
all’impresa non sono solo di tipo utilitaristico-economico, ma hanno un’indubbia rilevanza in ordine al funzionamento e alla
riproduzione dei sistemi produttivi artigianali, mettendo in luce quanto l’integrazione sociale costituisca un ingrediente
fondamentale per la stabilizzazione delle relazioni mercantili stesse, per le politiche di marketing e per lo sviluppo locale.
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Descrizione fabbisogni formativi
Tenuto conto della specificità del settore, in relazione ai principali processi individuati dall’analisi dei fabbisogni condotta
dall’EBNA che connotano il settore della meccanica a cui i comparto elettronico afferisce è possibile individuare diversi ambiti di
attività distintivi del settore.
Questi definiscono in maniera teorica i processi operativi chiave del settore nonché le macro aree di competenza.
Tali processi operativi, possono a loro volta possono essere raggruppati in due macroaree., sulla base dei quali leggere e
interpretare i fabbisogni e la domanda formativa del settore di riferimento. Di conseguenza, i due ambiti generali in base ai quali
si declina il fabbisogno formativo sono:
Macroprocesso tecnico-produttivo
Macroprocesso gestionale-organizzativo
AMBITI DI ATTIVITA’
Macroprocesso tecnico-produttivo
Di processo
il processo produttivo,
La specializzazione produttiva,
progettazione e disegno industriale di componenti e
prodotti, elettrico/elettronico
produzione e automazione,
innovazione dei prodotto,
innovazione delle procedure di intervento,
uso delle nuove tecnologie dell’ITC nella gestione e
nella produzione,
la sicurezza sul lavoro.
controllo produzione
tipologie di materiali da utilizzare per la realizzazione
del prodotto
metodologie di smaltimento dei rifiuti derivanti dalla
lavorazione dei prodotti elettronici, nel rispetto delle
disposizioni comunitarie (R.a.e.)
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Macroprocesso gestionale-organizzativo
imprenditoriale – commerciale – marketing,
amministrativo - gestionale,
relazioni industriali,
comunicazione e marketing,
politiche di terziarizzazione e outsourcing,
politiche di internazionalizzazione,
magazzino e logistica,
qualità e sicurezza,
controllo di gestione
servizio informativo e programmazione dei lavori,
rapporto con il fornitore,
rapporto con il cliente,
territorio e mercato diversificazione dei clienti
uso delle nuove tecnologie dell’ITC nella gestione e
nella amministrazione,
Pagina 13 ALLEGATO B
Descrizione fabbisogni formativi
(altro)
Si ritiene, accordo con i fabbisogni formativi espressi dal settore e dal territorio, che una sana crescita economica e sociale
debba necessariamente andare al passo con l’informazione e l’aggiornamento degli individui che lo abitano e che lavorano in
stretto contatto con esso. Approfondire le tematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e
della nuova certificazione sulla Responsabilità sociale appaiono argomenti chiave della crescita aziendale e di coloro ce vi
operano.
La definizione di interventi formativi adeguati o meglio anticipatori rispetto alle tendenze dei mercati e contemporaneamente
in grado di rafforzare le competenze dei lavoratori costituisce la sfida fondamentale di fondartigianato.
I fabbisogni rilevati rappresentano il riferimento minimo comune per l’esercizio di un’attività, e contribuiscono ad
implementare il sistema di sapere professionale su cui si fonda la capacità operativa e di competizione di un dispositivo socioproduttivo. La crescente complessità delle moderne società, la flessibilità del mercato del lavoro ed i rapidi cambiamenti nei
contenuti delle professionalità presuppongono, infatti, livelli qualificati di cultura e di competenze, da aggiornare ed arricchire
in continuum per consentire al soggetto la necessaria autonomia culturale, il diritto alla qualità dell’occupazione e l’evoluzione
dei percorsi professionali.
Il ruolo del fattore umano assume, pertanto, sempre più importanza ma al tempo stesso il lavoratore è più vulnerabile
rispetto ai cambiamenti dell’organizzazione del lavoro perché è diventato semplice individuo confrontato ad una rete
complessa.
In una società in cui l’individuo dovrà essere in grado di comprendere situazioni complesse che evolvono in modo
imprevedibile, esiste un rischio di separazione fra coloro che possono interpretare, coloro che sanno solo utilizzare e coloro
che non possono fare né l’una né l’altra cosa. In altri termini coloro che sanno e coloro che non sanno.
Lo sviluppo delle competenze di base, nella nuova accezione evidenziata nel Consiglio Europeo di Lisbona, è il primo fattore di
adattamento all’economia e all’occupazione (Libro Bianco : Insegnare e apprendere – verso la società conoscitiva di Edith
Cresson)
Pertanto l’acquisizione e il miglioramento delle competenze “indispensabili alla partecipazione attiva nella società e
nell’economia della conoscenza”.quali le competenze di base si rendono indispensabili nella nostra regione dove l’evoluzione
dei mercati ed il massiccio utilizzo di nuove tecnologie, rendono indispensabili l’acquisizione di conoscenze linguistiche ed
informatiche diffuse.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 14 ALLEGATO B
Descrizione processi di apprendimento
Metodologie
In relazione alla peculiarità delle azioni a valere sul presente piano è strategico che, alla luce delle indicazioni di livello
nazionale e del ruolo di “ cerniera” rappresentato dalle parti sociali nella formazione del proprio personale, nonché nel
supportare il miglioramento dell’offerta formativa rivolta agli operatori delle imprese artigiane dovrà essere prevista
l’integrazione di differenti metodologie di intervento.
Le metodologie didattiche da utilizzare dovranno essere coerenti con i contenuti, gli obiettivi formativi e con gli "stili" di
apprendimento tipici dei destinatari: adulti inseriti nel mondo del lavoro. A tal proposito è incentivato un ampio utilizzo di
metodi didattici attivi con l'obiettivo di aumentare il coinvolgimento dei partecipanti e l'interazione tra loro e con i docenti. Si
intende privilegiare un approccio metodologico con una chiara centratura sui problemi, fortemente contestualizzato, nella
quale le motivazioni e le cosidette “soft skills” degli allievi giochino un ruolo determinante. Questa impostazione rende
possibile superare forzate distinzioni tra teoria e pratica ed evitare così che si verifichino i tipici problemi che a questa
distinzione sono connessi come difficoltà di “trasferimento”, astrattezza, demotivazione, resistenze. Le metodologie utilizzate
dovranno rendere possibile negli utenti lo sviluppo dell’attitudine all’analisi e risoluzione di problemi, anche in modalità di
ricerca in piccoli gruppi. Il valore aggiunto di questa impostazione è da vedere nel fatto che l’apprendimento è centrato sul
partecipante con la finalità di promuovere un atteggiamento proattivo e non passivo, richiesto fortemente nel mondo del
lavoro. Verranno adottate, pertanto, una pluralità di metodologie formative, anche di carattere fortemente interattivo,
prevedendo anche il ricorso a moduli specifici fruibile a distanza (F.A.D)
La metodologia si baserà quindi sulla valorizzazione delle esperienze e sulla loro sistematizzazione, con i momenti d’aula
utilizzati essenzialmente per la fasatura ed il check up di quanto realizzato on job.
Attraverso le esercitazioni e le dimostrazioni si porrà l’attenzione sui casi aziendali in modo da applicare le competenze
acquisite in aula ai comportamenti lavorativi in azienda
Nello specifico si prevede la possibilità di utilizzare, anche in modo integrato, le seguenti metodologie:
- lezioni frontali in aula tenute dai docenti con eventuali supporti audiovisivi. L'utilizzo della lezione permette di trasmettere e
consolidare informazioni in forma già strutturata e diffondere, tra i partecipanti, quei contenuti che difficilmente possono
essere ricavati da un manuale. Seguendo un approccio "per problemi" anche nella sequenza espositiva degli argomenti, il
docente sarà in grado di rendere la lezione più orientata al coinvolgimento attivo dei partecipanti;
- esercitazioni: sono utilizzate sia per obiettivi di acquisizione di conoscenze teoriche, sia per facilitare l’apprendimento di
capacità operative e lo sviluppo della capacità di problem-solving. Potranno essere utilizzate sia le prime con lo scopo di
stabilizzare l'apprendimento e nel contempo colmare le lacune che dovessero esservi su determinati temi, sia le seconde
centrate sulle abilità (saper fare);
- studio di casi: sono situazioni problematiche sottoposte alla valutazione dei partecipanti, al fine di stimolare le loro capacità
di implementare i contenuti didattici via via appresi, in modo da dimostrare loro l’effettiva applicabilità di quanto il docente
abbia insegnato. Verranno assegnati ai partecipanti dei problemi, possibilmente vicini alla realtà del lavoro quotidiano, la cui
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 15 ALLEGATO B
risolvibilità è legata ad un corretto impiego di nozioni già possedute e che si desidera migliorare, o che verranno
successivamente approfondite in aula o che, infine, sono state trattate in lezioni precedenti;
- project work: i partecipanti si impegnano in un lavoro di progettazione, concreto e valutabile, a piccoli gruppi . Di
conseguenza la scelta di una attività formativa d’aula integrata ad approcci maggiormente innovativi appare quella più utile
ed efficace per garantire un percorso di apprendimento duttile e flessibile e garantire un’alta interattività tra i presenti per
garantire uno scambio costante di informazioni identificando le azioni concrete necessarie per risolvere un problema
aziendale. Il lavoro da realizzare sarà significativo per gli allievi, cioè sarà chiaramente collegato al lavoro reale: questo
metodo è infatti tipicamente centrato sugli allievi e non sulle discipline e conferisce all’impianto metodologico un valore
professionalizzante.
- autocasi: consistono nella ricostruzione soggettiva di un caso da parte di un partecipante al percorso formativo, al fine di
favorirne un’analisi, la diagnosi e la ricostruzione del significato dei problemi e delle situazioni complesse.
Dopo la scelta del caso da trattare, il secondo momento è costituito dal racconto verbale o scritto, ad opera di uno dei
partecipanti, su una situazione problematica; in seguito il docente e gli altri discenti richiedono ulteriori informazioni, per
passare poi ad una fase di discussione/razionalizzazione della situazione sottoposta ad analisi, per poi eventualmente
formulare alcune ipotesi di intervento sulla situazione.
- role playing: consiste in una rappresentazione scenica di un episodio o di una situazione nella quale i soggetti diventano
attori che interpretano un certo ruolo, mentre gli altri fungono da osservatori. La sperimentazione e osservazione è
preceduta dall’introduzione consistono in momenti di discussione, durante i quali i partecipanti possono esprimere le loro
perplessità ed esporre le loro problematiche, in modo tale da sviluppare un dialogo costruttivo con gli altri, coordinato e
presieduto dal docente stesso, chiamato ad intervenire per fornire delucidazioni e supporti.
- coaching: consiste nell'accompagnamento di un lavoratore o di un gruppo da parte di uno specialista del cambiamento: il
coach. Il coaching è una metodologia formativa che si basa su una relazione di collaborazione, partnership finalizzata al
raggiungimento di obiettivi professionali. Il coach permette, grazie ad un processo di scoperta, la definizione di obiettivi
misurabili e di azioni strategiche per il loro raggiungimento. Agendo sull'autoconsapevolezza personale del coacher sul
proprio senso di autoefficacia, facilita l'espressione e lo sviluppo delle potenzialità del singolo o del gruppo.
Strumenti
Grande importanza rivestono all’interno delle azioni per la realizzazione degli interventi formativi gli strumenti utilizzati, che
dovranno svolgere un’azione mediatrice tra il momento di erogazione dei contenuti e il momento della verifica e del ripasso.
I supporti didattici devono essere individuati coerentemente agli obiettivi dei singoli moduli formativi e dovranno
ottemperano alle seguenti condizioni generali:
Integrazione: la strumentazione didattica di ogni singolo modulo deve essere un insieme non disarticolato ma sistemico e
organico di elementi di rinforzo dell’apprendimento;
Multimedialità: si considera strategico, sul piano metodologico, l’utilizzo di differenti tipologie di strumenti didattici (supporti
cartacei, audio, video, P.C.) in funzione dell’efficacia potenziale di ogni singolo strumento rispetto agli obiettivi e all’economia
delle unità didattiche; i prototipi didattici multimediali sono finalizzati all’acquisizione di linguaggi e conoscenze tecnicoscientifiche e caratterizzati da un approccio fortemente interattivo in grado di favorire una formazione flessibile.
Coerenza/Coincidenza con gli obiettivi formativi: con i due termini s’intende da un lato la necessità che la scelta e l’utilizzo
dei determinati sussidi conduca al conseguimento di quegli obiettivi che sono stati stabiliti dal progetto; dall’altro lato si
intende l’opportunità di conseguire solamente quanto previsto dagli stessi obiettivi.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 16 ALLEGATO B
Modalità
organizzative
Documentazione
(utilizzo materiali e
prodotti di esperienze
precedenti)
Le risorse tecnologiche devono rispondere al requisito di funzionalità rispetto ai contenuti didattici ed alle metodologie di
apprendimento sottese.
I percorsi formativi saranno organizzati in modo che il legame tra la materia oggetto di insegnamento e il contesto
produttivo di riferimento sia sempre effettivo, evitando, quanto possibile, di realizzare percorsi di formazione totalmente
riferiti a contenuti formativi trasversali. che devono far riferimento alle reali necessità e al concreto contesto di impresa a cui
si rivolge il progetto. Dovranno inoltre essere utilizzate modalità organizzative flessibili che permettano l'adattamento del
percorso alle esigenze dei partecipanti.
Strategica per la buona riuscita degli interventi formativi rivolti agli artigiani è inoltre l‘organizzazione delle attività sia di
predisposizione degli interventi formativi che di realizzazione e diffusione dei risultati. Infatti le imprese artigiane pugliesi
risultano occupare uno degli ultimi posti nella graduatoria delle imprese che usufruiscono dei servizi per la formazione
continua ( dati ISFOL). Ciò può derivare sia dalla mancanza di “cultura”della formazione e sia da esperienze pregresse
negative . Fondamentali infatti sono le modalità di erogazione delle attività formative agli artigiani che devono essere basate
sui fabbisogni formativi specifici e su una calendarizzazione delle attività che non vada a creare interruzioni al ciclo di
produzione/erogazione in azienda. A tal fine è necessario creare uno staff di progetto composto da figure professionali con
comprovata esperienza curriculare che possa coordinare le fasi in cui è articolato il progetto formativo.
Particolare cura deve essere posta dallo staff di progetto nella fase di selezione dei partecipanti tenendo conto delle finalità
progettuali e dei fabbisogni formativi delle aziende. L’erogazione della formazione vede coinvolte tutte le figure che
compongono lo staff di progetto al fine di armonizzare tutte le fasi progettuali e garantire un servizio agli utenti che risponda
alle loro esigenze di carattere professionale, organizzativo e pratico.
La valutazione delle attività formative rappresenta una fase fondamentale delle attività progettuali in quanto è lo strumento
attraverso il quale poter misurare l’efficacia della formazione, l’efficienza delle strutture erogatrici del servizio, l’impatto
rispetto ai risultati attesi e procedere eventualmente ad aggiustamenti .
E’ opportuno utilizzare a supporto degli strumenti didattici creati ex novo per le attività formative altro materiale didattico
elaborato in occasione di eventi formativi rivolti agli artigiani e agli operatori intermedi nell’ambito delle attività del POR al
fine di valorizzare le esperienze pregresse che hanno dato ottimi risultati e che rappresentano quindi un valore aggiunto alle
attività da svolgere.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 17 ALLEGATO B
Contenuti formativi da sviluppare
Le aree e i contenuti formativi di seguito elencati scaturiscono dalla necessità di articolare una adeguata risposta formativa al fabbisogno rilevato
e trovano riscontro con il contesto, le funzioni e i processi aziendali di riferimento.
L’elenco che segue non esaustivo, intende fornire gli spunti e le indicazioni che possano orientare i progetti di formazione.
MACROPROCESSO TECNICO-PRODUTTIVO.
In questa area sono trattati alcuni dei principali temi riguardanti la formazione e l’aggiornamento professionale. In particolare modo l’attenzione
è stata focalizzata sulle attività di progettazione e produzione. L’obiettivo di questi percorsi formativi è quello di accrescere la competenze
professionali che riguardano la realizzazione, la messa a punto e la gestione di programmi e progetti per la produzione su macchine automatiche
e a controllo numerico. L’acquisizione di competenze consolidate su questi processi lavorativi è in dispensabile per le aziende del settore
meccanico al fine di migliorare e mantenere alta la qualità delle produzioni e, contemporaneamente, contenere i tempi di produzione. Gli
interventi e i percorsi riguardano le seguenti aree di contenuto:
I processi produttivi in generale
− Il ciclo di lavorazione
− Caratteristiche chimiche e fisiche dei prodotti
− Tipologie e meccanismi di funzionamento delle principali attrezzature e macchinari di lavorazione
− Disposizioni e gestione qualitativa della tutela della sicurezza nell'ambiente di lavoro (cultura e interventi microrganizzativi) per
− le lavorazioni.
− Gestione del rifiuto elettronico (RAE)
Progettazione e industrializzazione dei processi
− Struttura organizzativa e modalità operative per l'attività di progettazione e produzione
− Pianificazione delle attività, definizione delle attrezzature e delle modalità operative per l'esecuzione dei controlli
− Definizione delle specifiche di prodotto in riferimento ai requisiti connessi con la sicurezza, l'igiene, l'ambiente ei regolamenti e direttive
europee.
− Qualificazione e certificazione di prodotti e processi produttivi
− Gestione della documentazione della progettazione e della certificazione di qualità
− Identificazione e segregazione del prodotto non conforme
− Analisi delle difettosità ed interventi correttivi
− Il costo del prodotto: rapporto qualità/prezzo
− Utilizzo di supporti informatici dedicati e specifici
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 18 ALLEGATO B
MACROPROCESSO GESTIONALE-ORGANIZZATIVO.
Area - Impresa e Qualità produttiva
Inquadrare correttamente gli aspetti generali della qualità nella realtà aziendale. Presentare e definire il concetto di Qualità ed i suoi riflessi sul
processo produttivo e sul servizio erogato. Particolare enfasi è data agli aspetti che riguardano il sistema aziendale, la sua gestione e la sua
organizzazione, nonché la soddisfazione del cliente, i costi della qualità e la convenienza di progettare ed attuare un Sistema Qualità Aziendale.
Contenuti:
•
Concetto di qualità e sua evoluzione;
•
Normativa su sicurezza e ambiente;
•
Gestione dei rifiuti
•
Quadro normativo nazionale ed internazionale di riferimento;
•
L'Azienda: evoluzione e strutture organizzative;
•
Customer satisfaction;
•
Qualità e il principale strumento per la produttività aziendale;
•
Il miglioramento continuo;
•
Relazione tra qualità e costi;
Area - Gestione economico -finanziaria.
Fornire le conoscenze economiche di base che regolano la vita stessa dell'impresa; sapere leggere gli elementi di base di un bilancio e sapere
collocare gli eventi aziendali nella giusta ottica economica e finanziaria. Descrivere il collegamento fra le vicende aziendali e le cifre che vengono
iscritte nel bilancio dell'azienda; come le decisioni dell’impresa e la gestione giornaliera influiscono sul bilancio; capire la struttura essenziale di
un bilancio aziendale; capire come strutturare un vero sistema di Budget e Reporting. Contenuti:
•
Obiettivi della funzione amministrativa (principali mansioni);
•
Elementi fondamentali della contabilità (piano dei conti, conto economico, situazione patrimoniale, analisi del bilancio, i principali indicatori,
ecc.);
•
Struttura e strumenti della contabilità analitica (il budget e il reporting: struttura, utilizzo e vantaggi);
•
Tecniche di controllo e riduzione dei costi;
•
Adempimenti societari;
•
Metodologie di calcolo del danno.
Area - Analisi di mercato e Marketing
In questa parte si intende fornire i concetti e gli strumenti operativi per capire una ricerca di mercato e per monitorare e valutare la concorrenza
(Benchmarking). Vengono anche affrontati i temi che riguadano la comunicazione e la relazione con il cliente. Sono date indicazioni sull'uso di
strumenti per elaborare le informazioni di ritorno dai clienti. Sono trattati i temi del concetto di marketing e della soddisfazione del cliente. Gli
argomenti trattati consentiranno ai partecipanti di comprendere l'importanza del mercato e di impadronirsi degli strumenti per il rilievo delle
esigenze dei clienti, da tradurre in specifiche indicazioni per la progettazione e la produzione. Inoltre, saranno messi in grado di progettare e/o
gestire sistemi per il monitoraggio della concorrenza e per la gestione delle informazioni di ritorno dai clienti. Contenuti:
•
Innovazione e rapporti marketing/R&S
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 19 ALLEGATO B
•
•
•
•
•
•
•
•
Definizione delle esigenze di mercato per prodotti/servizi;
Identificazione delle esigenze esplicite ed implicite dei clienti;
Soddisfazione del cliente;
Partecipazione a eventi, fiere, sfilate;
Trasmissione all'interno dell'organizzazione delle esigenze dei clienti;
Esame della concorrenza (benchmarking);
Sistemi di "fidelizzazione" dei clienti;
Utilizzo di supporti informatici;
Area – Gestione delle relazioni con gli interlocutori esterni. (Produzioni conto proprio e produzioni conto terzi).
La selezione dei fornitori e il rapporto di lavoro che con essi si instaura, comporta ricadute di notevole importanza sui costi di fornitura, sui tempi
di approvvigionamento e di consegna, sulla qualità e l’affidabilità dei prodotti, sulla disponibilità per far fronte a richieste urgenti. Per questo
motivo è fondamentale saper affrontare gestire e portare a termine efficacemente la valutazione preventiva dei fornitori e la relazione che si
instaura con essi. Inoltre, frequentissimi, in questo settore, sono i rapporti di subfornitura con imprese più grandi, con conseguenze notevoli
sulla possibilità di sviluppare un prodotto o di mettere a punto un nuovo processo produttivo in maniera collaborativa e congiunta, sulla
possibilità di consultare materiale tecnico nuovo, di acquistare o ricercare aggiornamenti su Internet o reti telematiche dedicate. Contenuti:
•
Modalità operative per valutare il mercato di riferimento e i fornitori di materiali e servizi;
•
Tipologia ed estensione dei controlli da eseguire sui fornitori in genere;
•
Verifica del mantenimento nel tempo delle capacità e delle prestazioni dei fornitori;
•
Lavorazione conto proprio e lavorazione conto terzi;
•
Definizione dei requisiti di fornitura dei beni;
•
Vantaggi e svantaggi delle reti e dei consorzi di imprese;
•
Preparazione e verifica della documentazione contrattuali;
•
Immagazzinamento, conservazione e manutenzione dei prodotti acquistati;
•
Definizione di linee e metodi di comunicazione con i fornitori;
•
Predisposizione, conservazione, utilizzo delle registrazioni relative all'approvvigionamento;
•
Tecniche di supporto per l'attività di approvvigionamento;
•
Conoscenza delle nuove tecnologie dell’ICT per comunicare e acquisire informazioni da case produttrici e fornitori.
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 20 ALLEGATO B
Priorità dell’intervento
“PREVENTIVO”:
anticipare i bisogni di formazione
aggiornare e migliorare le competenze professionali rispetto a opportunità di mercato/innovazioni tecnologiche/modificazioni dei processi
produttivi/evoluzione delle professionalità
adeguare la qualificazione professionale dei lavoratori
“CURATIVO”:
rispondere ai bisogni formativi specifici
riqualificare i lavoratori
aggiornare e migliorare le competenze professionali rispetto a opportunità di mercato/innovazioni tecnologiche/modificazioni dei processi
produttivi/evoluzione delle professionalità
acquisire nuove qualificazioni professionali
Descrizione ruoli e profili professionali destinatari dell’azione
Ruoli
In generale i ruoli coinvolti sono quelli dei dipendenti delle imprese del settore, relativamente a tutte le funzioni e le mansioni
professionali ricoperte all’interno dell’impresa.
Tali professionalità operano nelle aree amministrative, commerciali, tecniche ed operative in ambito progettazione,
produzione, gestione qualità, magazzino, acquisti, rispetto alle quali si intende o sviluppare competenze strategiche o
aggiornare competenze già esistenti.
Occorre pur tuttavia riportare che negli ultimi anni si è potuta registrare una rilevante trasformazione rispetto ai ruoli ricoperti
dalle risorse umane occupate in aziende del settore elettronico sia da un punto di vista quantitativo che da un punto di vista
qualitativo.
In termini quantititativi si è avuta una contrazione del numero degli addetti occupati, in quanto, in seguito a processi di
internazionalizzazione, sono state spostate all’estero le fasi di produzione a maggiore intensità di lavoro.
Riguardo agli aspetti qualitativi, in seguito alla diffusione dei processi di automazione e alla crescente innovazione che ha
caratterizzato il settore, si è osservata una progressiva sostituzione delle figure caratterizzate da responsabilità di tipo
esecutivo (operaio generico) con figure ad elevata specializzazione, dal profilo tecnico e caratterizzate da responsabilità di
tipo gestionale-operativo e, in alcuni casi, manageriale.
Si tratta di ruoli ad elevato valore aggiunto che le aziende del settore fanno fatica a reperire sul mercato. Rientrano in questa
tipologia alcuni profili professionali riconducibili all’area della progettazione tecnica (con software grafici complessi) e
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 21 ALLEGATO B
dell’area commerciale (con focus sulla gestione del rapporto clienti/fornitori). Anche in area produzione si possono
individuare ruoli ad elevata complessità in figure che hanno responsabilità di coordinamento e supervisione (ad esempio capiofficina) e ai tecnici bordo macchine che effettuano interventi di installazione e manutenzione del prodotto presso il cliente.
L’organizzazione di un’azienda elettronica mediamente strutturata si caratterizza per le seguenti aree aziendale all’interno di le i
profili professionali considerati strategici:
Profili
professionali
- AREA PROGETTAZIONE (ufficio tecnico)
tecnico progettista cad (area progettazione);
addetti ufficio progettazione (disegnatori, etc..)
– AREA AMMINISTRAZIONE
- impiegato amministrativo e tecnico-commerciale (direzione/acquisti: gestione fornitori)
responsabili e addetti amministrazione e gestione ordini, gestione informativa
– AREA COMMERCIALE (vendite-acquisti)
responsabili e addetti uffici pianificazione e logistica (tecnici della programmazione e produzione, tecnici della
logistica ed addetti alla gestione magazzino)
responsabili e addetti uffici commerciale e acquisti (tecnici commerciali e marketing, tecnici delle vendite, tecnici
approvvigionamento e acquisti)
-direzione/commerciale: gestione clienti; area amministrazione);
- AREA PRODUZIONE (assemblaggio – collaudo-manutenzione-qualità-magazzino)
- assemblatore (area produzione);
- collaudatore bordo macchine (area produzione);
responsabili e addetti produzione (responsabili di produzione, capi reparto, addetti al controllo qualità, addetti alle
macchineutensili, addetti alla programmazione, manutentori, saldatori, operatori di produzione, ecc)
- DIREZIONE (coordinamento)
responsabili e addetti ufficio Gestione Qualità e responsabili sicurezza
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 22 ALLEGATO B
Il progetto interessa il complesso delle imprese artigiane pugliesi del settore relativo all’ Elettronica e alla
elettromeccanica
AZIENDE/TERRITORI
(descrizione dei bacini di riferimento e
della tipologia, numero delle aziende e dei
territori interessati)
PROGETTO/I
(indicazione del Progetto/i finalizzato/i alla
realizzazione del Piano Formativo)
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 23 ALLEGATO B
PARTI SOCIALI
Timbro e firma in originale
Confartigianato Puglia
CNA Puglia
CASARTIGIANI Puglia
CLAAI Puglia
CGIL Puglia
CISL Puglia
UIL Puglia
Data___________
FONDARTIGIANATO – Invito per la realizzazione di attività di Formazione Continua – 1° ‐ 2009 Pagina 24