Dic 2011 - Gente di Falchera
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Dic 2011 - Gente di Falchera
GF 50 1 ente di DICEMBRE 2011 i d i r u g u n o u Felici A B e e l a t a N n Buo a tutti i Lettori Anno ALCHERA ANNO 19° - N° 12 P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO Strafalchera 2011 pag. 2 50° Anniv. osp. Don Bosco pag. 3 SOMMARIO Come eravamo Festa dell’Albero Notizie in breve Ufficio Anagrafe Una piccola cattedrale nel deserto PGS Conquista Il giornale della Scuola Aggiungi un posto a tavola Il borgo ha perso piaz. Volgograd I lettori scrivono Regala un pensiero al tuo vicino L’angolo della poesia La Costituzione Italiana per tutti Ricordo dei caduti 1940 - 1941 La narrativa Astronomia / Briciole di storia Il panettone Il piacere di leggere Per chi ama il teatro Silent Key pag. 2 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 23 EDITORIALE A di AMILCARE DE LEO Ieri Oggi Domani lla fine di ogni anno, come nostro solito, tiriamo la somma e facciamo un consuntivo della situazione, che riguarda i vari problemi del quartiere nel suo insieme. Diciamo subito che non ci piace recriminare né guardare al passato con una certa riverita malinconia. Non apparteniamo alla serie di coloro che sono soliti ritenere, con litanie puerili e ossessive, che ieri andava tutto bene e oggi tutto male. Tuttavia, senza spingere troppo in polemica, possiamo affermare, senza essere smentiti, che forse ieri le cose, tutto sommato, andassero un tantino meglio? O anche noi, senza scampo, corriamo il rischio di essere additati, ingiustamente, come nostalgici e conservatori? Pensiamo di no, perché crediamo che i fatti che esporremo non ci daranno proprio del tutto torto. Siamo innanzitutto dell’opinione che anche la crisi economica e politica (aggiungeremmo anche quella etica), in cui stiamo vivendo sia una delle cause scatenanti non solo di un tangibile malessere globale ma, nel nostro piccolo, di un certo scompiglio sociale e politico nella stessa nostra limitata realtà territoriale. In sostanza la Falchera in questi ultimi anni, strutturalmente e socialmente, è migliorata? Anche perché se, brutalmente come oggi, vengono a mancare i soldi vengono a mancare automaticamente risorse, iniziative, attività e forse anche idee, voglia di fare. Girando per la Falchera e soprattutto per la Falchera Nuova sentiamo intanto dal vivo gli umori della gente sull’andamento del quartiere e avvertiamo osservazioni in verità poco positive, se non addirittura reazioni di stizza e di rabbia. La voce comune è: “sempre peggio!” Ma perché? Esaminiamo alcuni aspetti di ieri e di oggi, sollecitando un gioco della memoria, opponendo analisi e raffronti. Prendiamo, come esempio, il Servizio del Tavolo Sociale che dal 1999 ha svolto sul campo una buona azione propulsiva nei riguardi della riqualificazione della Falchera. Dal 2000 o poco più in là, il Servizio in questione, insieme a “Gente di Falchera”, era convenientemente ospitato in uno degli ampi locali dismessi della scuola elementare “Ambrosini”, riuscendo a coorGente di Falchera 1 segue a pag. 18 in seconda colonna Strafalchera 2011 Già all’indomani della scomparsa di papà Salvatore, 10 mesi fa, mi chiesero in tanti: “E la Strafalchera?” io d’istinto risposi: “Si farà intitolata alla sua memoria”. Così domenica 6 novembre 2011, sotto una pioggia battente, alla buon’ora ci siamo avviati per preparare l’allestimento sotto il mercato coperto, per svolgere la gara podistica “Strafalchera 2011-Memorial Salvatore Scavello”. Contrariamente a tutte le aspettative, si sono presentati 400 atleti, da tutte le parti della Provincia di Torino, che hanno sfidato la pioggia correndo e disputandosi i vari premi in palio. Maglietta a tutti i partecipanti, pacchi di generi alimentari e qualche buono benzina ai classificati, quest’anno, in aggiunta, sono stati premiati il 1° Classificato Assoluto maschile e la 1° Classificata Assoluta femminile con il Premio Speciale Memorial Salvatore Scavello, alla presenza della Presidente della Circoscrizione VI Nadia Conticelli e ad alcuni Consiglieri. E’ andato tutto benissimo, molte persone hanno lavorato tanto per fare in modo che tutto fosse organizzato nel migliore dei modi come già fece papà per 17 anni, dimostrando che quando si lavora in squadra anche se poi manca un componente i superstiti sono in grado di portare avanti le esperienze e gli insegnamenti. Solo così le persone che ci lasciano continuano un po’ a rivivere, nel ricordo delle cose che hanno fatto…. Un ringraziamento particolare va alla Circoscrizione VI, al Comita- to per lo Sviluppo della Falchera, alla Provincia di Torino, alla Centrale del Latte, ma soprattutto a tutti i volontari che si sono impegnati, sfidando anche il clima avverso, per la buona riuscita della manifestazione. Grazie a tutti!!!! Adriana Scavello COME ERA VAMO ERAV a cura di Remo Andreasi Per la stesura del libro sulla storia della Falchera Nuova, (di cui purtroppo non possiamo eseguire la stampa per mancanza di fondi), alcuni nostri lettori ci avevano consegnato delle fotografie scattate nei primi anni dell’insediamento del nuovo quartiere: gruppi di calcio, pallavolo, scuola, ecc. Ora abbiamo deciso di pubblicarle, sperando di fare cosa gradita; chi si riconoscerà e vuole raccontarci i ricordi di quel tempo, si vedrà pubblicato in una rubrica detta “Come Eravamo”. Gente di Falchera 2 Classe 1a media 1978-79 data sconosciuta 50°anniversario al Don Bosco Il 28 ottobre l’Ospedale San Giovanni Bosco ha celebrato il 50° anniversario della propria inaugurazione, avvenuta nell’anno di Italia ‘61. L’evento, che si è inserito nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, dell’Assessore alla Tutela della Salute e Sanità, Paolo Monferino e di autorità civili e religiose. L’ospedale San Giovanni Bosco ha saputo trasformarsi completamente, abbinando le scelte tecnologiche d’avanguardia all’attenta sensibilità per l’umanizzazione dei servizi: alle strutture di diagnosi e cura ad alta tecnologia sono affiancati i percorsi assistenziali per tutti i pazienti più fragili, la domiciliarità e la continuità assistenziale; nelle corsie ipertecnologiche entrano i volontari delle Biblioteche civiche a proporre la lettura come svago e sollievo nei momenti più delicati e sofferti e gli stessi operatori sanitari abbandonano il camice per improvvisarsi attori e intrattenitori e strappare un sorriso. L’Ospedale, costruito nella zona nord di Torino e oggi denominato San Giovanni Bosco, è stato inaugurato il 28 ottobre 1961 dal Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. La costruzione era stata deliberata nel 1955 dalla Giunta Comunale della città di Torino per garantire un’adeguata assistenza sanitaria a quartieri in rapida crescita urbanistica ed era stata affidata all’Amministrazione dell’Ospedale Maggiore cittadino di San Giovanni Battista. La primitiva dizione di Astanteria Martini (poi ag- GIANN BBIGLIAMENTO Per un inverno più frizzante... da Gianna Moda Parigi Collezione autunno inverno 2012 Viale Falchera 66 Tel. 011-262.14.03 giunto l’aggettivo “Nuova” da cui NAM), proposta al momento dell’inaugurazione, manteneva la tradizione torinese di citare con il termine di Astanteria (cioè, che assiste) gli edifici in cui era offerto il primo soccorso a feriti e a malati in fase acuta. Nel contempo, si era voluto conservare la memoria del medico filantropo torinese Enrico Martini che aveva finanziato, con i cospicui beni di famiglia, la costruzione delle primitive due “astanterie” situate in zona San Paolo (attuale corso Ferrucci) e zona via Cigna. Il Professor Martini era un chirurgo rinomato e introdotto nella facoltà di Medicina e Chirurgia. Solo nel 1988, successivamente alla costituzione delle prime Unità Sanitarie Locali, l’Ospedale diventa autonomo e assume la denominazione di “Giovanni Bosco”. Nel 2001 la Direzione Generale avvia il progetto di riorganizzazione dell’attività e del potenziamento del sistema Emergenza-Urgenza per l’area di Torino Nord. Per questo, e in coincidenza del centenario dalla morte del torinese San Giovanni Bosco, essa delibera di modificare il nome dell’Ospedale dedicandoglielo anche nel titolo di Santo. Le iniziative per celebrare il 50° anniversario del San Giovanni Bosco di Torino proseguiranno anche nel mese di novembre con il convegno “La sanità ospedaliera: guardiamo al futuro”, cui è stato invitato il Ministro Ferruccio Fazio. Attraverso gli interventi di illustri ospiti si proporrà un’occasione di riflessione scientifica sulla sanità dei nostri giorni, affrontando i temi delle politiche sanitarie, dell’organizzazione sanitaria e della valutazione delle prestazioni e, attraverso la vita ospedaliera svoltasi in cinquant’anni al San Giovanni Bosco, delineando l’evoluzione dell’assistenza ospedaliera italiana nel periodo 1961-201l, aprendosi ai possibili scenari futuri. A Cesco e Lucia Il nostro augurio di felicità per il vostro 50° Anniversario di Matrimonio. Vi porti tanta serenità da: Franca, Teresa, Maria, parenti e tutti gli amici. Gente di Falchera 3 Festa dell’Albero Notizie in breve “GIORNATA NAZIONALE DELL’ALBERO” Dicembre in Musica Il 21 novembre si è svolta la Giornata Nazionale dell’Albero e, in occasione di questa seconda edizione, Green City Italia col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, ha organizzato l’iniziativa “Il Bosco del Respiro - 21 alberi per 21 città”. Torino ha scelto piazza Astengo, a Falchera, per la manifestazione e il posizionamento di 13 piante (n.1 Prunus serrulata Kanzan - n.5 Fraxinus excelsior - n.2 Prunus subhirtella “Autumnalis” -n.5 Lagerstroemia indica), fornite dal vivaio comunale. Da anni le scuole della Circoscrizione sono coinvolte in progetti di cura e allestimento dei giardini scolastici e nell’adozione degli alberi. Questa iniziativa di Green city quindi si inserisce efficacemente in un quadro di opportunità che l’amministrazione e le scuole, in sinergia, offrono ai bambini per sviluppare anche in città un corretto rapporto con la natura, l’ambiente e, in particolare gli alberi. Se già da bambini impareranno a rispettare gli alberi e il verde, da grandi avranno più rispetto per il proprio ambiente. L’obiettivo è di promuovere una riflessione sull’importanza degli alberi nelle città e sul legame esistente tra uomo e natura, per rendere sempre più vivibili le nostre città. La cerimonia, si è svolta lunedi 21 novembre alle ore 10,30 in piazza G. Astengo, insieme ai bambini della scuola materna S. Pio X e alcune classi delle elementari Ambrosini, dell’I. C. S. Leonardo da Vinci e la 4a elementare della scuola Ilaria Alpi. Con la presidente Nadia Conticolli della Circoscrizione 6, hanno presenziato il coordinatore della VI Commissione, Carmelo Fruscione e Luigi Dell’Oste, delegato dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini per Regione Piemonte e Valle d’Aosta. Inoltre era presente Virnia Bombelli rappresentante del Comitato scientifico Green City Italia. Sabato 17 dicembre alle ore 20,30, presso la Parrocchia Gesù Salvatore nell’ambito della 14° edizione “Dicembre in Musica”, si svolgerà la rassegna di concerti natalizi realizzata in collaborazione con la 6^ Circoscrizione. u.g. u.g. Arrivano gli angeli di Natale L’Associazione Carillon all’interno del festival del Teatro di Strada On The Road, con il contributo della 6^ Circoscrizione e della Regione Piemonte presenta lo spettacoli “Angeli”. Venerdì 9 dicembre alle ore 17,00 in Piazza G. Astengo, con la collaborazione del Tavolo Sociale Falchera, sarà offerto vin brulè per i grandi e cioccolata per i piccini. Gli ANGELI vi aspettano”!!! La pace dello spirito si può mantenere anche in mezzo a tutte le tempeste della vita... [San Pio da Pietrelcina] Viale Falchera 70/D 10156 Torino Tel. 011 2620362 www.farmaciadellastura.it [email protected] ORARIO 8.45-12.45 / 15.00-19.30 Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue - Intolleranze alimentari - Preparazioni Veterinaria - Erboristeria - Prenotazioni esami Nella nostra farmacia la misurazione della pressione è gratuita Ritaglia e consegna il coupon in farmacia: BUONO SCONTO DI e 5.00 Per i tuoi regali di Natale su un acquisto minimo di E 25,00 valido fino al 24 dicembre 2011 non cumulabile con altre promozioni in corso Si fanno buchi alle orecchie Gente di Falchera 4 deserto Una piccola cattedrale nel di Vittorio Leode Ufficio Anagrafe in Falchera Stazione Torino Stura Quando riaprirà? A pochi metri da Auchan quasi di fronte, dopo aver attraversato e fatto pochi passi in una brevissima via mi trovo davanti, a prima vista, ad una imponente costruzione, che mi appare quasi come un miraggio. Lentamente mi aggiro in un vuoto di cemento triste e solitario più che mai. Non c’è anima viva, sovrasta unicamente un bianco silenzio che contrasta con i mirabili colori dell’autunno illuminato da un sole ancora generoso di questa seconda metà d’ottobre. Pilastri di cemento sembrano appena costruiti e già sporcati impudicamente da vergognose scritte senza senso, sono il sinistro messaggio di lavori incompiuti, apparentemente abbandonati. Porte di vetro, mute, sbarrate. Un vecchio cartellone ripiegato su stesso, lasciato di traverso chissà da quanto tempo in un angolo della costruzione, perenne cantiere fantasma cinto da tutte le parti senza capo né coda, annuncia con caratteri sbiaditi, ritardo nei tempi prescritti. Si sente d’un tratto non troppo lontano un ristretto e timido brusio di voci, che segnala tuttavia qualche vita nel deserto. Pochi e sparuti operai intenti a qualcosa mi scrutano con sospetto e puntato lo sguardo verso di me, che chiedo informazioni, rispondono un tantino seccati che non sono autorizzati a dare informazioni. Uno poi si allontana dagli altri e di nuovo interrogato, sorridendo questa volta, risponde che non sa molto e mi invita a proseguire in avanti, forse alla volta degli Uffici sistemati, presumo, in un irraggiungibile edificio in alto. Nelle vicinanze, non si capisce bene, ci dovrebbe essere appeso un prospetto dei treni… ma non mi raccapezzo e desolato mi allontano. Secondo in seguito a quanto mi ha dichiarato un cittadino incontrato in Falchera vengo a sapere che mancano l’ultimo palo di illuminazione e l’ultimo tratto di fognatura in Via Toce. Mancano i servizi igienici in stazione e l’attivazione del primo sottopasso con accesso alla linea 4. Manca ancora l’attivazione degli ascensori nel secondo sottopasso e permane la muffa sui muri del secondo sottopasso dove ci sono gli ascensori. E poi soprattutto pare che lo stesso accesso alla Stazione Torino Stura da C.so Romania avvenga nel fango quando piove. Insomma la gente si domanda: quando finiranno questi lavori? Il locale dell’Anagrafe non nasce evidentemente sotto una buona stella. Una volta, se la memoria non ci inganna, subisce un furto, un’altra volta è presa d’assalto da screanzati che lanciano bombe molotov. Crolla infatti, e non a caso, una parte di soffitto. L’Anagrafe ha una tradizione storica, sorge più o meno a metà degli Anni Settanta in concomitanza con la nascita di altri servizi importanti come la vecchia ASL da una parte (ex P.zza Falchera 10) e la biblioteca civica dall’altra (ex P.zza Falchera 6). Bei tempi, in cui la Falchera sembrava avviarsi davvero verso un futuro di felice rinnovamento. Oggi, da tempo, l’Anagrafe è chiusa ed il cartello di fuori che avvisa i lavori di consolidamento all’interno, tace ingiustificato sulla data d’apertura. Il pubblico, di Falchera e non, si ferma, osserva, s’interroga, quando può chiede informazioni, mastica saliva amara e sconsolato si allontana in cerca di nuove frontiere… Quando aprirà nessuno lo sa. Gira tra l’altro, con un certo sarcasmo, entro le mura della borgata, la voce che lascia a tutti lo strascico di un’eco amara: forse non aprirà più! Possibile? Noi non ci crediamo e non vogliamo crederci. Staremo fuori, ad aspettare. CROCE ROSSA ALLA FALCHERA Siamo alla fine dell’anno e per cominciare voglio augurare a tutti un sereno Natale e un Buon 2012! Ci tengo ancora a ricordare che con l’anno nuovo inizieranno i corsi per Volontari e, con gli auguri delle feste, auguriamoci per il 2012 di poter anche gettare le fondamenta del nostro progetto di apertura di una sede della Croce Rossa in Falchera: servono ancora una ventina di volontari! Intanto io continuo con la misurazione della pressione: il martedì dalle 16 alle 17 al Centro d’Incontro a Falchera Nuova e il venerdì dalle 16 alle 17 presso i locali della Biblioteca. Sempre disponibile a fornire informazioni al numero 3358026904. Ancora tantissimi auguri! Gente di Falchera 5 Crocilio Ricci Dal 1972 attenzione verso i giovani atleti P G S CONQUISTA È Sabato, ormai quasi ora di cena, le pentole sul fuoco stanno finendo di cucinarmi la cena, ma la mia mente mi porta indietro di qualche ora, quando la prima partita dell’anno ci ha ripagato delle fatiche estive della nostra società, che avevo cercato di condividere attraverso questa pagina. Oggi, a distanza di due mesi dall’inizio delle attività, abbiamo raggiunto un grande obbiettivo, forse il più grande in ottica di ristrutturazione: abbiamo riempito la palestra di persone (ridando linfa vitale al mio spirito stanco, pur se mai domo). UN GRANDE EVENTO Sarà stata la Provvidenza, forse l’aura sviluppata dall’allargamento del gruppo dirigente, forse il ciclo naturale della vita, ma fatico a vedere vicino nel tempo un tal numero di persone in palestra. In realtà non è neanche lontano nel tempo, ma direi che posso andare indietro di un anno. Ed ora, capita che la prima partita sia in casa (evento fortunato viziato anche da uno spostamento gara), giocata dalla U12 all’esordio assoluto, con due allenatori all’esordio assoluto. Capita anche che venga Oggi: lo sport in Falchera per tutti accolta con entusiasmo la scelta di preparare una merenda alla fine della partita, con torte fatte dalle mamme, offrendola alla squadra avversaria in segno di amicizia; e vi dico che ne hanno mangiato tutti abbondantemente, genitori compresi. E poi? Non ultima la vittoria. Trovata e non di meno cercata. Penso, però, nel mio piccolo, che sarebbe stata la stessa grande festa anche di fronte alla sconfitta, perché ci troviamo di fronte a un gruppo di genitori che ha afferrato fin dal primo giorno la struttura del progetto, condividendola con noi, dialogando con noi; vi assicuro che con le squadre così piccole non è per niente facile. Sarà necessario proseguire tutti insieme un passo alla volta. Ora abbandono le chiacchiere e vi lascio con i nomi dei bimbi e due foto che rappresentano Sabato 12 Novembre. Sullo sfondo del gruppo si nota il pienone. Paolo, Lorenzo, Filippo, Nicole, Gabriele, Andrea, Sara, Alessandro, Alexander, Janis, Giorgiana, Marco, Sara. SINCERI AUGURI PER UN FELICE NATALE E UN NUOVO ANNO RICCO DI SODDISFAZIONE Luigi Fabio Varesano LE NOSTRE PARTITE Presento ora l’elenco delle nostre partite in casa. Venite a trovarci. Gente di Falchera 6 IL GIORNALE DELLA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” Quest’anno la circoscrizione 6 ha indetto le elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze. L’esperienza da poco conclusasi per un gruppo di allievi delle scuole della Circoscrizione è stata positiva perché hanno avuto il privilegio di trattare in Consiglio temi di notevole valenza per il territorio. Il Consiglio dei Ragazzi è una realtà presente in diversi paesi europei. Negli ultimi anni si sono attivati molti Consigli; anche la nostra Circoscrizione ha istituito il Consiglio dei Ragazzi che ha come obiettivo: * Avvicinare i ragazzi alle istituzioni e alle regole degli adulti. * Conoscere e salvaguardare il bene comune e il patrimonio collettivo. Gli argomenti principali sono: * Politica ambientale * Sport * Tempo libero, cultura, spettacolo * Solidarietà Gli eletti provenienti da varie scuole della Circoscrizione rappresentano gli studenti dalla IV della scuola primaria fino alla III media. Le sedute del Consiglio sono pubbliche e si svolgono presso la sede che è in Via San Benigno 22. Quanto deciso in sede di Consiglio viene verbalizzato da un funzionario o un suo delegato che è sempre presente alle sedute. Ai lavori del Consiglio verrà data la massima pubblicità, in intesa con i capi di Istituto. Il Consiglio rimane in carica per 2 anni. Attraverso dibattiti e confronti, che avverranno in idonei locali nelle scuole, si materializzerà una reale applicazione del concetto di democrazia tra gli eletti e i loro elettori. Grazie a tutti… Silvia Cavallero 1F (I.C. Leonardo Da Vinci) Tutta un’altra MUSICA... Da qualche anno ampio spazio viene dedicato alla musica presso l’Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci, sia nell’ambito delle ore curricolari che al di fuori di esse. Non sempre è possibile alla nostra utenza accedere ad esperienze di tipo artistico, nella fattispecie spettacoli musicali, teatrali, cinematografici. Creare delle occasioni in cui questo tipo di contatto sia possibile, in cui nuovi modi di aggregazione e di espressione vengano esperiti, è uno dei nostri obiettivi. Nella sua dibattuta etimologia la parola musica evoca l’insieme di tutte le arti delle Muse, come se fosse un risultato perfetto. Essa è una forma d’arte immediata, che coinvolge tutti i sensi, e che ad ognuno arriva senza filtri, generando emozioni e sensazioni differenti. La musica è “tutto ciò che soddisfa desideri e aspirazioni”. La grande novità di quest’anno è che dal mese di dicembre partono una serie di serate musicali presso il teatro dell’I.C. Leonardo Da Vinci. L’iniziativa è nata sotto la direzione artistica del professor Leonardo Cilli e il coordinamento musicale del maestro Carmelo Spoto. L’evento concertistico, oltre che come proposta divulgativa per il pubblico, vuole consolidare la consapevolezza che la cultura e l’arte sono un formidabile strumento di comunicazione, confronto, crescita etica. In quest‘ambito, l’appuntamento mensile prevede una lezione – concerto mattutina o pomeridiana per gli alunni della scuola media e il concerto serale per gli adulti (genitori, nonni, personale della scuola e non…) con ingresso libero. Di volta in volta protagonista sarà un diverso strumento musicale: il violino, il violoncello, la tromba, il pianoforte… Il primo incontro musicale avrà luogo nella serata di martedì 13 dicembre presso il teatro della scuola di via degli Abeti, e vedrà in scena il trombettista Marco Napolitano accompagnato al pianoforte da Carmelo Spoto. In programma musiche di Torelli e Hummel. Intanto, nella mattinata il nostro istituto parteciperà al Torino Film Festival con la proiezione de “Le eroiche gesta del generale…”, corto realizzato dai ragazzi della scuola media Bernardo Chiara, regia di Leonardo e Ruggiero Cilli. Daniela Carucci Gustavo Gustavo, gatto artista, è un doppio pianista: difatti suona il piano a quattro zampe, mentre perfino Chopin lo suonava soltanto con due mani. Per un bel piano a coda niente di più adatto che un pianista con la coda naturale - che sta molto meglio di quella del frack. Gustavo danza con eleganza sui tasti neri, sui tasti bianchi, sullo spartito e sui candelieri. Che anima sensibile! La sera Gustavo si suona la ninna - nanna e si addormenta sulla tastiera. Gianni Rodari da Filastrocche in fa (prima e seconda serie, 1997-1999) Gente di Falchera 7 Aggiungi un posto a tavola POTATURA PLATANI Carissimi abitanti della Falchera, mi rivolgo a Voi chiedendo un aiuto per i miei piccoli amici africani. Come molti di voi sanno, da oltre 15 anni lavoro nel campo della promozione allo sviluppo nei paesi del sud del mondo attraverso l’associazione Legamondo-Oasis Enzo Missoni Onlus. In Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del continente, promuoviamo progetti a favore dell’universo femminile e dell’infanzia ed oggi ho un piccolo sogno che voglio condividere con tutti Voi. Circa 300 bambini hanno bisogno urgente di un aiuto che gli permetta di sperare in un futuro migliore e sicuro nel loro paese. In Africa ho avuto la fortuna di incrociare centinaia di occhi, di incontrare sorrisi e infinite manine che si tendevano, ricercando un abbraccio, un’attenzione. Ogni volta, nel dare loro una carezza, spero di poterli rivedere l’anno successivo… e non sempre questa speranza si avvera! In Burkina Faso un bambino su quattro non riesce a superare i primi tre anni di vita. Questa speranza può diventare realtà grazie all’adozione a distanza. Con un contributo di soli 54 centesimi al giorno è possibile donare quel futuro ai nostri piccoli amici. Non si tratta di una vera e propria adozione, in senso giuridico. Legamondo propone di sostenere nel paese d’origine i bambini seguiti dal centro Oasis. Attraverso l’adozione di un bambino non ci si limita a sostenere il minore, ma si partecipa attivamente al sostegno dell’intera comunità nella quale è inserito. Infatti la famiglia del bambino riceverà un aiuto concreto per la sua crescita ed istruzione (spese mediche, iscrizione scolastica, cibo…..), ma contemporaneamente i contributi ricevuti permetteranno al Centro Oasis di avviare progetti di sviluppo locali. Parte dei contributi versati vengono infatti utilizzati per realizzare interventi sociali. In questi anni sono stati realizzati aule scolastiche, pozzi, corsi di formazione rivolti alle donne, allargando così i benefici ad un numero maggiore di persone. Nel mondo ormai globalizzato non è possibile rimanere indifferenti di fronte alle disparità tra Nord e Sud del mondo. Ognuno di noi deve sentirsi coinvolto in una più giusta ripartizione dei beni e delle risorse del pianeta. Ogni individuo è chiamato ad essere protagonista dello sviluppo della più ampia comunità mondiale. Non si può demandare ai “potenti” il compito di abbattere la piaga della povertà e della fame L’Adozione a Distanza può essere una via maestra ed accessibile a tutti per entrare a far parte della grande Famiglia Umana e diventare vero artefice di solidarietà e sviluppo. Ogni bambino del mondo ha diritto al Futuro. Per informazioni potete contattarmi al 3387586626 [email protected] Guido Barilla Sono un abitante della Falchera in via dei Gelsi e sono molto “indignato” della risposta data dai tecnici del settore “Verde Pubblico e viali Alberate” in merito alla potatura delle piante. La lettera del sig. Grasso, pubblicata su Gente di Falchera alla pagina 6, elenca con molta dovizia le varie anomalie che esistono nelle vie dei Gelsi, Faggi, Pioppi e Robinie, in merito alla non regolare manutenzione da parte dell’Ente Pubblico (soprattutto la potatura dei Platani), mentre negli spazi verdi condominiali privati, i lavori di potatura e falcio erba vengono eseguiti regolarmente. I dirigenti del settore dott.ssa Claudia BERTOLOTTO e dott. Fulvio MORETTI non ritengono urgenti gli interventi richiesti e dichiarano che le radici degli alberi risultano a distanza regolamentare (superiore ai 3 metri), ma forse gli esperti non hanno tenuto conto che i rami non crescono diritti come il tronco principale, ma crescono secondo natura, di conseguenza questi grossi rami con il loro relativo fogliame vanno a lambire i caseggiati e in alcuni casi superarli. Tutto ciò comporta l’intasamento delle grondaie e relativi pluviali, provocando infiltrazioni di acqua negli alloggi con danneggiamento delle pareti dei caseggiati. Infatti, in alcune zone delle pareti, comincia a crescere il muschio, dovuto all’alta concentrazione di umidità. Inoltre due volte l’anno l’amministratore deve fare intervenire gli addetti alla pulizia delle grondaie con un costo di 3000 E per intervento. Mi riferisco ai tecnici: secondo voi non sono sufficienti queste anomalie per intervenire con carattere d’urgenza? Cosi si fa anche della prevenzione, scongiurando eventuali danni… in merito alle altezze degli alberi, che ci saranno sicuramente in altre parti della città, anche più alti, ma non si trovano a lambire i caseggiati come qui. L’ultimo intervento di potatura, blanda, è stata fatta circa otto anni fa. Non sarebbe opportuno di eseguirne un’altra? Dite che non ci sono i soldi, questa è una vecchia solfa che conosciamo da tanti anni ed è solo per le periferie. Forse le periferie non pagano le tasse come quelli del centro? Vi vorrei proporre una soluzione: “poiché il Comune non ha soldi, dateci l’autorizzazione che li facciamo potare noi, cosi risparmia il Comune e noi”. Gradirei una risposta a quest’ultima soluzione. Pertanto vi chiedo gentilmente di fare un altro sopralluogo, in questo periodo, più scrupoloso e con qualche persona del posto, cosi si possono valutare meglio le criticità del problema. Io mi rendo disponibile. Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti Gente di Falchera 8 M. Alba “Il borgo ha perso piazzale Volgograd” La denuncia: qui il concentrato di marginalità e disperazione Da alcuni mesi le paure e i timori di Falchera si sono dati appuntamento tra un palazzo giallo e un parco giochi nel centro del quartiere. Piazza Volgograd, un ampio rettangolo verde circondato dalle torri bianche anni 70 della Gescal. È qui che tra i camper e i furgoni dei nomadi e l’arrivo di quasi novanta profughi africani, quest’angolo - regno dei bambini e delle loro corse - si è trasformato in un epicentro di marginalità. «Non ci fidiamo più a lasciare i nostri figli giocare», dicono alcune mamme della Falchera. Le stesse che hanno deciso di inviare una petizione a Prefetto, Questore e Sindaco Fassino per chiedere se anche qui è ancora valido il diritto di «vivere e girare nel proprio quartiere senza paura». Insicurezza e degrado Le mamme di Falchera hanno da tempo rinunciato a portare i figli ai giochi di piazza Volvograd Nei progetti piazzale Volgograd doveva diventare il cuore pulsante del quartiere. Un grande parco giochi per i più piccoli, le scuole pubbliche e un piccolo mercato che oggi è diventato un «parcheggio di persone». Gli ultimi arrivati sono 88 ragazzi africani. Giovani fuggiti dalle guerre ospitati nella struttura «Speranza Azzurra». «All’inizio erano 43, poi la Prefettura e Protezione civile ne hanno inviato altri: oggi sono quasi una novantina -dice uno dei coordinatori Stefano Mosso-. Solo il 10% di loro avrà il riconoscimento di rifugiato. Per gli altri il futuro è incerto». I giovani africani li vedi passeggiare al capolinea del 4 o fumare in piazzale Volgograd. «Speranza Azzurra» offre una palestra, corsi di italiano e postazioni Internet. «Siamo in attesa che siano sbloccati i finanziamenti che ci spettano per il progetto -dicono-. Adesso stiamo andando avanti con le nostre forze». Nelle settimane scorse dopo uno screzio scoppiato tra un ragazzo africano e un residente, la struttura è stata assediata da una banda di giovani. Sono stati esplosi anche alcuni colpi di pistola: l’epilogo poteva essere tragico. «Sulla gestione dei profughi il Comune è stato bypassato. Oggi, la situazione è più tranquilla grazie anche alle nostre segnalazioni», dice l’Assessore al Welfare Elide Tisi. Ma in piazzale Volgograd ci sono anche altre difficoltà. In estate è nato un piccolo campo nomadi abusivo. «Sono i parenti delle famiglie alle quali il Comune ha assegnato gli appartamenti. Vivono nei furgoni parcheggiati nei cortili. Non hanno rispetto di nessuno». Per festeggiare un matrimonio, quest’estate erano quasi una trentina i camper parcheggiati in piazzale Volgograd. Tra grigliate abusive e toilette tra i cespugli, la convivenza con i residenti non è facile. «Falchera è una polveriera - dice il presidente della Circoscrizione 6 Nadia Conticelli -. E una zona vitale che sarà interessata da molti progetti di riqualificazione, ma dove persistono diverse criticità. È doveroso evitare che i residenti della Falchera siano lasciati soli. Regole e un controllo severo per evitare che il quartiere si trasformi in un ripostiglio di problemi insoluti della città». La Stampa del 29/10/2011 Paolo Coccorese Accoglienza o degrado di Amilcare De Leo A pochi giorni dalla pubblicazione di un articolo su “La Stampa” a proposito di “Speranza Azzurra”, ecco che nuovamente si parla di questa Associazione, a causa di un violento scontro tra i suoi ospiti. All’interno di questa grande Casa, perché di una grande Casa si tratta, quasi di un “castello” scolastico dismesso ambito da molti ed eccezionalmente assegnato, a suo tempo, a chi era approdato, in verità da non molto lontano, alla Falchera e proprio qui serbava o sognava grandi progetti per il futuro. Ricordo io stesso i febbrili lavori al momento del restauro e non dimentico le prime attività scientifiche, culturali e teatrali svolte in collaborazione con la biblioteca civica Falchera prima e con il Tavolo Sociale più in seguito. Ho avuto la possibilità di visitare più volte la Sede rinnovata di Speranza Azzurra e di apprezzare molti angoli destinati a vari operativi laboratori dedicati a bambini e adulti. Non si può, infatti, non citare lo spazio dedicato alla lettura, rivolto ad un gruppo di donne attente e interessate. Inoltre fui non poco sorpreso in positivo nel constatare la presenza di una accogliente e ricca palestra, capace di ospitare sofisticate attrezzature sportive per dilettanti e campioni. Nel 2000 vide la luce, credo un solo numero, un notiziario a colori con la collaborazione di alcuni cittadini del quartiere, poi inghiottito dal tempo… E ancora in seguito, ricordi sempre più evanescenti e un risveglio brusco nella realtà d’oggi in cui Speranza Azzurra si è trasformata, come per un inevitabile e fatale incantesimo unicamente in un ricovero, grazie a sovvenzioni del Comune, di giovani extracomunitari albanesi e rumeni prima e poi essenzialmente di africani. Tra loro non di rado scoppiano delle accesissime risse, che a volte vengono irresponsabilmente sottaciute da chi o da coloro i quali credono e sperano di tenere sotto controllo una situazione, che invece sta scappando di mano. Così come, si diceva all’inizio, è accaduto non molto tempo fa: pare, siano spuntati anche dei coltelli, tra lo sconcerto della popolazione. Nessuno, credo, osa contestare di petto una mano tesa a chi cerca lavoro da noi (ma c’è proprio lavoro oggi come oggi? E per tutti?) ma nello stesso tempo nessuno, è certo, può liberamente accettare una situazione di fatto che, Gente di Falchera 9 segue a pag. 11 in seconda colonna I lettori scrivono AVVISO PER CHI SCRIVE. “Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese in considerazione: saranno cestinate!! IL MIO GIORNALE Leggendo “Gente di Falchera” di novembre, ho trovato la lettera di Giovanna Guerrieri, quando scrive a proposito del giornalino, mi conferma voci già sentite. Siamo abituati a dare per scontato un po tutto. E’ normale che ogni mese arrivi puntuale “Gente di Falchera”, magari se ritarda reclamiamo. Non so se tutti ci rendiamo conto che fare un giornale comporta tanto impegno, disponibilità di tempo, capacità di scoprire argomenti vari e interessanti, informazioni per i servizi di zona, in questo numero anche l’orario dei passaggi del 50!. E poi quella pagina che dedica ai nostri defunti un ricordo e un saluto che sa di amicizia. C’è lo spazio Giovani, sport, scuole, e tanto altro. Ma c’è un problema, c’è un costo da sostenere. Corrono voci che senza contributi “Gente di Falchera” non potrà continuare a portare nelle nostre case tutto questo. A me dispiacerebbe molto, sarebbe come aspettare un amico che non potrà arrivare. Se tutti quelli che lo apprezzano facessero un piccolo costante gesto di solidarietà, forse il nostro giornale si potrebbe salvare. Vogliamo provare? Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato finora per il giornale e mi auguro che questo amico continui a bussare alla mia porta. Girodo Adele Badini Festa dei vicini 24 settembre 2011 Questo è uno sfogo personale Invece di parlare dei vicini, parlerei soprattutto del quartiere, anzi degli abitanti (per fortuna non tutti). Tutte le volte che si organizzano delle iniziative rabbrividisco!! Ogni volta spero che ci sia partecipazione, invece ci sono sempre le solite persone e sembra che il resto della Falchera sia nascosta. Però tutti gli anni che si fa la festa dei vicini, ecco che arrivano amici quelli che si nascondevano… sarà una mia impressione? Oppure perché è tutto gratis?. Spero tanto per loro che non sia così. Io ho un brutto difetto, dire sempre quello che penso, i miei famigliari mi dicono che non va bene dire sempre la verità, però io sono fatta così! Chi mi conosce mi ama per quello che sono e il resto per me non conta. Io amo molto questo quartiere, anche se ogni volta che partecipo ad iniziative in piazza, prendo spesso e volentieri degli insulti gratuiti pur lavorando tanto. Non mi sembra di togliere il lavoro a nessuno, non crediate che sia così facile, ma io lo faccio soprattutto per la gente di Falchera che mi ringrazia tutte le volte che si organizzano delle feste. Scusate il mio sfogo, ma sono proprio arrabbiata, ho ricevuto degli insulti e hanno messo in dubbio la mia onestà. Questo mi ferisce personalmente, e mi chiedo perché esistano dei vicini che credevo amici poco umili… se si soffermassero a riflettere, capirebbero che certe persone fanno delle cose solo per amore. Svegliamoci tutti e collaboriamo insieme, vi voglio bene falcheresi!! Angela Mastroianni Egregio sig. Sindaco, Vicesindaco, Assessori e Consiglieri comunali di Torino, dalla periferia dimenticata di Villaretto (non per il Fisco) capiamo che le privatizzazioni tolgono problemi agli Amministratori ma i risultati del Referendum non contano proprio nulla? Anche il Privato fallisce! (Olivetti ecc. ecc.) Non si gioca sui beni fondamentali dei cittadini! La Politica prenda esempio dalla Famiglia; dimostri che non è un’orgia di mal governo, costi quel che costi. Scusateci per la franchezza e buon lavoro. Cordialmente Dileo Maria e Mèmore Mario “Nelle Feste Natalizie e di fine Anno?” Cerchiamo d’essere più buoni e comprensivi verso il prossimo e le Istituzioni locali, che ci assistono nelle nostre regole di vita Civile per essere più tolleranti e disponibili ad indicare a chi è “meno a conoscenza del rispetto reciproco” che il valore della libertà è una cosa “Sacra”, violata da altrui con comportamenti scorretti, che offendono il quieto vivere della gente abituata in questo modo di vita. Non farò la lista delle anomalie, che si riscontrano nelle ventiquattro ore della giornata, però! 1) Non ho voglia di citare i soliti problemi ( strade/ bucate, Laghetti/dimenticati, Acqua/alta in Falchera/no! Solo a Venezia, Discariche/Abusive, Sicurezza/Assente, ecc!), ma mettere in atto altri comportamenti scorretti. 2) Auto o furgoni da rottame abbandonati sui sedimi stradali comunali da mesi in centro abitato (v. degli ulivi 112/pz. Volgograd), senza nessun riscontro da parte delle forze dell’ordine per questi mezzi/discaricati. 3) Nelle ore serali in piazzale VOLGOGRAD si ac- Gente di Falchera 10 cendono i “Falò” con qualsiasi materiale infiammabile (plastica, gomme, arbusti, foglie ecc.) con relativo fumo, che entra nelle vicine case, dove ci sono persone asmatiche pronte a trasferirsi “nell’aldilà” pur di non sentire quel cattivo odore, procurato da “Quelli della Notte”! Interventi delle F.O.! una su dieci chiamate. 4) Nelle ore pomeridiane (15,30!’) mentre uno sta facendo la “Siesta” o altro! Suona la porta di casa e vedi impalati due rappresentanti di chissà “quale religione”, per convertirti al loro volere. A proposito, visto che la paga della tredicesima è stata istituita come gratifica natalizia il 5 agosto 1937 agli impiegati e poi estesa agli operai dall’art. 17 il 27 ottobre 1946, reso obbligatorio dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 1070/1960 per tutti i lavoratori subordinati a tempo indeterminato e determinato per assicurare al lavoratore stesso una maggiore disponibilità economica nel periodo della Cristianità alle Feste Natalizie, perché “Voi!” non rinunciate a questo vantaggio/venale in difesa del vostro credere? In ogni modo! Buon NATALE a tutti e Felice Anno Nuovo 2012. segue da pag. 9 accoglienzo o degrado come è stato scritto sul quotidiano torinese, rappresenta in maniera disordinata e massiccia “un concentrato di marginalità e disperazione”. Ci vorrebbe una politica dell’accoglienza, più ferma, razionale ed oculata in una borgata già fragile come la Falchera, fiaccata da mille altri problemi per lo più legati ad un’altra difficile integrazione, quella rappresentata dai nomadi. Una triste realtà che perdura ormai da tempo e che non si può davvero smentire. Ecco dunque opportuno e necessario, in questo caso, l’appello coraggioso di tutte quelle giovani mamme che hanno pubblicamente messo in luce un aspetto umano e degradante insieme, cui va il nostro ringraziamento. Appello che deve essere però ulteriormente incoraggiato e supportato, nell’immediato futuro, da una corale indignazione cittadina e non soltanto dal singolo abitante in preda a legittimi sfoghi personali, ma attraverso la voce immediata e mirata di associazioni e comitati, per sollecitare un doveroso e responsabile intervento da parte del Consiglio di Circoscrizione. Enrico Dondè Francesco Traisci chirurgo plastico ricostruttivo RICORDI Alle care amiche Albina e Mariuccia Ancora oggi a distanza di mesi non riesco a capire perché ogni pomeriggio sento che mi manca qualcosa, ho capito: ero così abituata che tutti i mercoledì o quasi, le mie amiche Albina Gortan e Mariuccia Civitico venivano a casa mia, ora non più perché tutte e due sono passate ad altra vita, lasciandomi un grande vuoto. Le nostre chiacchierate, i ricordi del nostro paese, essendo tutte e tre di Dignano ora Croazia avevamo molte cose in comune. Con Albina alle casermette di Borgo S. Paolo lavoravamo da sarte e si cantava tutto il giorno, lei era più grande di me di poco, ha avuto la fortuna di andare nella nostra Pola dove all’Arena eseguivano le opere liriche, così lei sapeva tutte le romanze e i pezzi d’opera più belli. Albina amava la musica e il bel canto, è stata lei a trasmettermi questa passione, io le dicevo che era la mia maestra di canto e lei con un pizzico di orgoglio mi sorrideva contenta, era sempre pronta a darmi dei consigli. Quando si andava a feste o raduni con i paesani, Albina e suo marito Ercole facevano dei bellissimi duetti. Abbiamo cantato nella corale Istriana diretta dal maestro Gianni Ferro, che in quegli anni era composta da 90 elementi tra uomini e donne, anche nel coro Albina ed Ercole si sono sempre distinti per la loro bella voce. Il coro diretto dal maestro Ferro eseguiva musica operistica, sacra e romanze, quelli sì, sono stati anni bellissimi!!! I ricordi sono tanti, ma ora rimane solo il vuoto che mi ha lasciato questa mia carissima amica Albina Gortan Simonelli. Farronato Mariuccia Con affetto ti ricordo. Epilazione definitiva servizi laser Quello che spendi mensilmente in ceretta, con il laser otterrai lo stesso effetto definitivamente. via Freidour n° 1 cell. 392-5402990 IN BREVE dalla Provincia A cura di Ricciardetto ∗ Mappano Caselle. E’ stato inaugurato il 31 ottobre scorso il nuovo Cimitero. Il Comitato Mappano Comune recentemente si è recato in Regione per far ripartire l’iter amministrativo finalizzato a raggiungere l’autonomia della frazione. A quando una rotatoria all’altezza dell’ex Caseificio Pugliese sulla Str. Torino che da Mappano è diretta verso Leinì? La richiedono molti automobilisti spesso fermi a lungo per la coda che procura il semaforo, a causa del grosso incrocio esistente (Caselle - Leinì - Settimo). * 2 milioni di danni in provincia per il maltempo, tuttavia l’emergenza ha funzionato bene grazie alla Regione, alla Provincia, alla Città di Torino e grazie alla Protezione Civile, a volontari e cittadini. ∗ Leinì. Grande partecipazione alla fiaccolata contro la mafia. Nel comitato hanno aderito anche associazioni di Borgaro. * Settimo Torinese. P.zza Campidoglio: “Settimo in pista” (pattini a rotelle) dal 25 novembre al 5 febbraio 2012. * Venaria Reale. Mostra “Leonardo il genio il mito”. E’ stata inaugurata il 16 novembre u.s. Si protrarrà sino al 29 gennaio 2012. Si accettano prenotazioni. * Nel Canavese è grave il problema dei rifiuti. Immondizie sulle strade. Gente di Falchera 11 “Regala un pensiero al tuo Vicino’” FESTA DEI VICINI 2011 * Con la mia vicina parliamo poco perché è fatta a modo suo. * Alla mia vicina brava, ma “rompina” perché mi sporca i davanzali di tutto un po’. * I vicini sono bravi, sono i nostri migliori parenti! * Il vicino dovrebbe essere come un salvagente prezioso al bisogno. * Per me i vicini e lontani li amo tutti perché amo il prossimo tutto. * I miei vicini ci sono, ma sono come fantasmi, l’importante che ci sono io. * Anche la Regina Margherita ebbe bisogno della sua vicina. * Un buon vicino è come il pane caldo al mattino. * Cari vicini datemi pazienza se ogni tanto faccio rumore, grazie. * I miei vicini sono molto bravi, ma poco disponibili, peccato!! * Cara vicina, quando arrivi la domenica mattina all’alba da ballare non sbattere il portone, è l’unico giorno della settimana che posso riposare un po’ di più, grazie. * Quando stendete la biancheria che gocciola o scuotete la tovaglia piena di briciole dal balcone pensate a quei “poverini” che abitano sotto di voi. “Ricordi di un lontano passato” Tanti anni fa dalle mie parti, dove sono nato, era periodo di guerra e la ricorrenza di passare del tempo con i vicini di casa non si chiamava “Festa dei Vicini” ma tale ricorrenza era festeggiata nella giornata di Pasquetta. Si usava andare a fare una scampagnata fuori porta, ricordo che mia madre faceva i dolci di Pasqua per noi bambini ed era in uso preparare i dolcetti nelle forme più svariate: una colomba con un uovo al centro oppure la forma di un aereoplano sempre con un uovo al centro. Oggi viene da sorridere perché i nostri figli e nipoti non devono aspettare le grandi feste religiose per mangiare i dolcetti, purtroppo in tempo di guerra quelle cose erano un lusso che non tutti potevano permettersi. Ricordo che in tale occasione si preparava una grande tovaglia stesa sul prato, posata magari davanti casa o nel prato più vicino al caseggiato, sulla quale erano posate le varie cibarie e non mancava il salame, la pagnotta di pane fatto in casa, il vino dei castelli romani, le ciambelle ubriacone da bagnare nel vino prima di mangiarle ed il ciambellone. In queste occasioni le famiglie si riunivano e quindi la famiglia non era singola, ma si era più nuclei e tutti si scambiavano il cibo e condividevano tempi e spazi. Si era fortunati se vi era anche chi suonava la fisarmonica. Erano brutti tempi infestati dalla guerra però, visto che era ancora lontana da noi e le informazioni erano scarse, i nostri genitori non ne parlavano. Perciò è vero che non si chiamava Festa dei Vicini ma il buon vicinato si riuniva facendo in modo che si passasse qualche ora in buona armonia. Stornelli Ivan Sportello per la CONSULENZA LEGALE È a disposizione dei cittadini un servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello. Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in via degli ABETI 16. È obbligatoria la prenotazione al n° 011-44.32.621 CONTRO LA CRISI: RISPARMIA SENZA RINUNCE! Spegni completamente gli elettrodomestici quando non li usi L’orologio digitale sul forno, la spia della TV, la lucina del caricabatterie del computer: ciascun led assorbe da 1 a 4 wat di corrente all’ora. 4w per 24 ore al giorno = 100w/h come se si fosse tenuta accesa una lampada da 100 wat per un’ora. Gente di Falchera 12 Spegnere tutti gli lettrodomestici interrompendo la corrente fa risparmiare in bolletta, diminuisce gli sprechi e aiuta l’ambiente. L’angolo della poesia a cura di Rocco De Pace SPETTACOLO GRANDIOSO Nel terso cielo puntellato di miriadi di stelle con tenue luce, Sovrana, l’argentea Luna. All’apparir dell’aurora si alza un sipario, ecco annunciar con luci e colori il più grande spettacolo offerto all’uomo. Sempre torna in scena il Re dell’Universo, a portar la vita a questa umanità sovente irriverente. RISORSE Le mani, l’udito, l’olfatto. Ambite risorse lente, Ai videolesi Costruiscono spazi e tempi Finalizzando il percorso Di ricerca, Orientando la ragione Ad individuare culture Abilitate a farsi carico D’esperienze future, A comprendere i significati, Progettare e sviluppare Un dialogo, una partecipazione Di apporto alla vita sociale. Francesco Antonio Ascrizzi STUDENTI Francesco Proietti Ricci IL MONDO Perché il mondo non si vuole bene e ci infliggiamo tutti tante pene? Torti, ricatti, scortesie e malignità oramai, non è di moda la bontà; la gentilezza è cosa sorpassata; il rispetto, che parola strana, non è in uso più è cosa vana. Si predica che siamo tutti fratelli ma non si fraternizza coi poverelli. Il tempo è diventato prezioso e non si gode più il “meritato riposo” corriamo come tanti disperati sembriamo dei robot programmati. Poi la sera stanchi e spossati davanti alla TV.. addormentati. Ragazzi, ascoltate! un amico che grida, è giusta, ma un po’ audace la vostra disfida. Sono con voi, innovazioni, ma in calma van fatte e non confusioni. Mi inchino e apprezzo il vostro coraggio, ma ottien più, credete, la forza del saggio. Ragazzi pensate, con tanta pazienza, si son formati gli astri, la vita, la scienza! Rodolfo Gobbo Angela Saccone LA PERFETTA CONOSCENZA “LE AMICHE” Con le amiche del cuore, trascorri molte ore. Loro sono un bene prezioso, quando fa freddo e quando c’è caldo afoso! Ci aiutiamo a vicenda, ci scriviamo sull’agenda Marika, Paola e Chiara affrontiamo anche, la giornata amara! La perfetta conoscenza Non ci sarà Fino quando il fondamento Della salvezza Ci rischiarerà l’anima. Ognuno faccia il disegno Della propria vita Uscirà una figura geometrica Piena di angoli Costruiti per un castigo imposto Paola Longo Massimiliano Irenze Gente di Falchera 13 LA COSTITUZIONE I TA L I A N A P E R T U T T I IL PARLAMENTO Art. 55. Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione. Art. 56. La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto. Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno della elezione hanno compiuto i venticinque anni di età. La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti. Art. 57. Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero. Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno. La ripartizione dei seggi fra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall’ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti. Art. 58. I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno. Art. 59. È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Art. 60. La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra. Art. 61. Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti. Art. 62. Le Camere si riuniscono di diritto il primo giorno non festivo di febbraio e di ottobre. Ciascuna Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo Presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti. Quando si riunisce in via straordinaria una Camera, è convocata di diritto anche l’altra. Art. 63. Ciascuna Camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di presidenza. Quando il Parlamento si riunisce in seduta comune, il Presidente e l’Ufficio di presidenza sono quelli della Camera dei deputati. Art. 64. Ciascuna Camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Le sedute sono pubbliche: tuttavia ciascuna delle due Camere e il Parlamento a Camere riunite possono deliberare di adunarsi in seduta segreta. Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale. I membri del Governo, anche se non fanno parte delle Camere, hanno diritto, e se richiesti obbligo, di assistere alle sedute. Devono essere sentiti ogni volta che lo richiedono. Art. 65. La legge determina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con l’ufficio di deputato o di senatore. Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due Camere. Art. 66. Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità. Art. 67. Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Art. 68. I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza. Art. 69. I membri del Parlamento ricevono un’indennità stabilita dalla legge. Gente di Falchera 14 Ricordo dei caduti nella campagna italiana di Grecia 1940-41 Alcune brevi lettere inviate dal fronte Greco-Albanese da mio zio Francesco Donato alla famiglia. Desidero ricordarlo in occasione della ricorrenza del 2 Novembre, giorno dedicato ai cari defunti delle nostre famiglie. 27-9-1940 Mia Adorata Mamma, Il giorno 24 ci siamo imbarcati a Bari. La mattina alle ore 3.30 abbiamo levato le ancore, diretti lontano. Nei nostri cuori non c’era la minima preoccupazione. Eravamo su due piroscafi, quello che portava noi era il Galileo, il mare era calmo il cielo sereno e limpido come i nostri cuori. Ufficiali e soldati erano sereni, ogni tristezza era dimenticata, due caccia e un idrovolante ci facevano la strada, i delfini ci accompagnavano, e dopo 12 ore di traversata abbiamo avvistato la terra, dove il destino della nostra Amata Patria ci mandava, l’allegria cresceva, e cantavamo canzoni. Un’ora dopo abbiamo toccato la spiaggia, e così ci siamo accampati e sino ad oggi non ci siamo spostati. Ti informerò dei nostri prossimi spostamenti. Qui regna un grande spirito di fratellanza e di rispetto. Tutti speriamo che le cose si svolgano al più presto e tutto torni come prima. Dopodomani ci sposteremo verso la capitale, l’indirizzo è sempre quello che tu sai, ti prego di scrivere sempre. Non avendo altro d’aggiungere chiudo la presente baciando tutta la famiglia. Baci alla cara Nonna e dille ancora che suo nipote Francesco si farà onore. Mi saluti tutti i parenti e amici, non le scrivo perché una cartolina costa £ 1, una lettera lo stesso. Tanti baci alle care sorelle. Saluti particolari alla signora Longo e signorina. 2-10-1940 Cara Mamma Oggi è il giorno di tutti i morti. Io sono lontano e non posso fare una visita alla tomba di mio padre, ma voi farete le mie veci. Cara Mamma ieri e oggi qualche apparecchio nemico ci fa qualche visita, ma nessun danno, solo piccole scaramucce. Non impensierirti per queste cose che ti scrivo se no un’altra volta faccio a meno di parlarne. E’ da tre giorni che non ricevo tua posta, come mai questo ritardo? Non stare in pensiero dal momento che sto bene, e pregate Iddio che mi guardi in ogni istante. Ti mando tanti baci. Tuo figlio Francesco che vuole la tua santa benedizione. Saluti alla signora Longo e signorina. 16-10-1940 Cara Nonna Oggi ho scritto una cartolina alla mia Mamma e pure a Voi voglio scrivere un rigo tanto desiderato. V’informo che sino ad oggi siamo sempre allo stesso posto, ma fra pochi giorni ci sarà da fare una lunghissima marcia con il mio cavallo Varano che è il mio fedele amico nel cammino verso un nuovo orizzonte, verso una nuova meta, verso un destino che sarà la gloria di tutta questa gioventù lontana. Nella vita mi resterà un eterno ricordo di questo cavallo, e un giorno Vi racconterò tutte le sue fatiche. Voi tutti non dovete essere tristi, io non lo sono affatto... Cara Nonna state sempre tranquilla che io mi saprò sempre guardare dai pericoli, pure dalle piogge che vengono torrenziali e anche dalla neve che calpestiamo. Perciò vi raccomando di essere forti come me qui. Baci a voi tutti. Vostro nipote che vuole la Vostra santa benedizione. Artigliere Francesco Donato – Quartiere Generale Comando Divisione Piemonte – Posta Militare n° 82 (Durante un’incursione aerea, l’artigliere Francesco Donato, uscendo dal riparo per recuperare il cavallo del Colonnello che era uscito allo scoperto, fu colpito ad un fianco da un colpo di mitraglia da un aereo nemico. Trasportato all’ospedale da campo, ad Elbassan, con una temperatura di 15° sotto zero, morì il 12 dicembre 1940) Gente di Falchera 15 Gaetano Donato Il vernacolo DZEMBER Piume dÀngej ant l’aria… “A fiòca, cit, a fiòca!” Ant la neuit solitaria Pian a son-a la ciòca. Nòstra ca l’è pi càuda: e la Stòria a l’è bela e a l’è bel ësté an fàuda a mamina a scotela… E andurmisse parèj Quand ch’a-i nasse ël Bambin, con toa mama davzin ch’at carëssa ij cavèj. Camillo Brero a cura di Livio Scremin Macelleria Steri Sta arrivando il Natale e la macelleria STERI nel proporvi i suoi prodotti Spesa Famiglia VI AUGURA BUONE FESTE Maialini sardi Capretti sardi Agnellini sardi “Sa Cordula” (interiora di agnellini) Tacchini ripieni Polli ripieni Faraone ripiene Galline ripiene Anatre ripiene Rolate di agnello Rolate di maialino Tasche ripiene e tante altre prelibatezze 2 kg fettine di vitello 2 kg bollito di vitello 1 kg salsiccia 2 kg spezzatino 2 kg braciole di maiale 1 kg petti di pollo 1 kg fesa di tacchino 1 kg hamburgher 2 kg tritata di vitello 2 kg costine di maiale 2 kg cosce di pollo 1 coniglio E 6,50 al Kg In omaggio i sacchetti per la conservazione Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94 Laboratorio di Quartiere Falchera Mini Spesa Famiglia 1 kg rolatine di vitello 1 kg rustichelle 1 kg tritata 1 kg fettine di vitello 1 kg braciole di maiale 1 kg di salsiccia 1 kg di cosce di pollo 1 kg coniglio o un pollo 1 kg bollito c/osso 1 rolata o tasca ripiena 1 kg costine di maiale S p o r t e l l o A . T. C . in via degli Abeti 16 Tutti i Martedì dalle ore 10,30 - 12,30 Sportello Ambiente: la distribuzione dei sacchetti per la raccolta della plastica a v v i e n e t u t t i i m e rc o l e d ì dalle ore 15 alle 16 in via degli Abeti 16 “Comitato Sviluppo Falchera” Piazza Giovanni Astengo 10 presso Biblioteca Civica Falchera Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22 E mail: [email protected] E 7,50 al Kg A richiesta si confezionano cestini natalizi Vi aspettiamo numerosi Per la settimana di Natale, a tutti i nostri clienti doneremo un grazioso omaggio Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94 Gente di Falchera 16 Una ricetta al mese di Carla Rita Elia Faraona alla panna Per 4 persone: una faraona da 1 kg e 200 g ca., ½ hg di panna, 50 g di pancetta affettata, 80 g di burro, 2 foglie di salvia, uno spicchio di aglio, sale e pepe. Pulire la faraona, condirla con sale e pepe. Fasciarla con la pancetta e legarla con lo spago. Mettere il burro nella casseruola, aggiungendo salvia e aglio, e appena sarà sciolto il burro unire la faraona e farla rosolare bene da tutti i lati; quindi eliminare salvia e aglio. Cuocere per 30 minuti rigirando spesso il volatile. Aggiungere la panna e continuare la cottura per 10 min. ca. rigirando spesso il volatile. Aggiungere la panna e continuare la cottura per 10 min. ca. bagnando la faraona ogni tanto con il fondo di cottura. (Servire con spinaci alla crema o con patate duchesse). Ecco gli spinaci alla crema per 4 persone: 1 kg di spinaci, 40 g di burro, 2 dl di panna, 2 cucchiaini di zucchero, 1 pizzico di noce moscata, sale e pepe. Lavare bene gli spinaci, bollirli e scolarli su un piatto, lasciarli raffreddare, strizzarli bene e tagliarli a pezzetti. Metterli in un tegame, aggiungere il burro, il sale, il pepe, lo zucchero e la noce moscata grat- tugiata. Aggiungere la panna, portare a ebollizione e sobbollire per 5 min. Servire caldi. Ecco ora le patate duchesse per 4 persone: 800 g di patate, 70 g di burro, 3 uova, noce moscata, sale e pepe. Far lessare le patate con la buccia sbucciarle e passarle nello schiacciapatate, mettere il passato così ottenuto nella casseruola, condire con sale, pepe, noce moscata e 50 g di burro e far asciugare la purea a fuoco moderato, mescolando di tanto in tanto. Togliere dal fuoco e aggiungere un tuorlo e un uovo intero, mescolando. Far cadere il composto a ciuffi nella teglia imburrata e spennellare con l’altro tuorlo d’uovo sbattuto. Far cuocere nel forno caldo per 15 min. ca. Testi scolastici -Tutto per la scuola -Articoli regalo -Servizio fax e fotocopie -Informatica. Venite a scoprire il Fantastico mondo di Natale con giochi e giocattoli e tante sfiziose idee regalo...!!! Regali di Natale su prenotazione e ordinazione... MICHI CARTOLERIA VIALE FALCHERA 68 TEL. FAX 011-22.43.853 Studio Falchera S.a.s. Corso Vercelli, 425 Telefono 011/2243773 Propone in vendita nella zona di Falchera e Pietra alta VIA CAVAGNOLO: in stabile con ascensore ampio bilocale ristrutturato. Euro 117.000,00 PRESSI AUCHAN: in palazzina con posto auto, ingresso, soggiorno, cucinotta, due camere e bagno. Euro 120.000,00 VIA STRAMBINO: in stabile anni ’60, ingresso, tinello, cucinino, due camere, bagno e ripostiglio. Consegna in tempi brevi. Euro. 135.000,00 VIA S. TEMPIA: panoramico e luminoso, ingresso, cucina abitabile, sala, tre camere e bagno. Box auto. Euro 145.000,00 FALCHERA NUOVA: Via degli Abeti, ultimo piano, quattro camere, cucina, bagno e ripostiglio. Box auto. Euro 125.000,00 FALCHERA VECCHIA: Viale Falchera, appartamento con sottotetto e negozio collegato da scala interna di 50mq. Euro 235.000,00 FALCHERA VECCHIA: Via S. Elia, in stabile recente, bilocale con doppia esposizione. Euro 115.00,00. Possibilità box auto. FALCHERA VECCHIA: Via dei Frassini, ingresso su sala, tinello con cucinotta, tre camere, doppi servizi. Euro 115.000,00 FALCHERA VECCHIA: Via delle Betulle, ingresso su sala, cucina, due camere, bagno e ripostiglio. Ristrutturato. Euro 147.000,00 FALCHERA VECCHIA: Via dei Pioppi, ingresso, sala, cucina, tre camere e bagno. Euro 160.000,00 Disponibili le foto interne e le planimetrie catastali ALTRE PROPOSTE VI ASPETTANO, CONTATTATECI. Gente di Falchera 17 segue editoriale di Amilcare De Leo La narrativa a cura di Rivo SORDO E’ BELLO Sono per la strada, nei pressi di Corso Vittorio. Vi è silenzio intorno a me. Cosa succede? Passano tram, macchine, motorini, motorette, tutto in silenzio, nessun frastuono, nessun rumore, nessuna voce. Sembrerebbe che parli la gente che mi sta intorno: vedo muovere le labbra... cenni sorrisi, movimenti del viso, scuotimenti del capo... sì, no... ma senza voce. Che strano! Mi distraggo, guardo il cielo. Mai visto tanto bello! Nuvole colorate da quel sole che loro nascondono. Colombi in volo che paiono raggiungere il cielo. E nessuno disturba il paesaggio, non un frullo d’ali; nemmeno il fruscio lieve delle ultime foglie che cadono dall’albero, ormai spoglio, o quasi. In questa infinita silente bellezza sono persa… Rischio persino di farmi investire da una macchina (sempre silenziosa). L’uomo al volante frena brusco e per un pelo mi evita. Con la mano accenna una minaccia di schiaffi. Il suo volto è rosso d’ira e la bocca spalancata in un grido rabbioso (lui, forse, ha ragione, ma io grazie al cielo non lo sento). Non sento nulla, gli sorrido grata, e per non avermi investita e per non aver sentito i suoi più che probabili improperi. Ora ho capito! Ho finito la pila, il mio apparecchio per udire è scarico! Ecco perché non sento i suoni! Per un momento ho creduto che la vita offrisse gratis un lungo momento di sosta al fracasso (beh, in effetti, è così). Non ho le pile di ricambio con me. Meglio! Questa pace, viva solo di moti e di colori, è un incanto! Appaiono più belli, più vivi, più “loro” i giardini, le piante, le nuvole. Tutto è incantato anche nel moto. Il creato mi gratifica di messaggi personali che il solito frastuono m’impediva di percepire. Oh, la meraviglia del cielo e della terra non distratta dal solito frastuono! Persino i veicoli, solitamente solo assordanti offrono una visione particolare. Ne osservo la forma, il girar delle ruote, le sfumature dei colori! Sono fascinata, ripeto “fascinata” di questo moto silenzioso. E in questo silenzio ecco un canto dolce, particolare, senza precise note; è in me (nelle orecchie, nella mente, nel cuore? chissà!) So che sento solo questa armonia, sottile, che mi dà gioia, che mi... scioglie ogni angoscia, ogni peso... In questa armonia intima, solo mia, una nota mi riporta ad un lontano, scordato passato. Una nota già sentita. Non distinguo, ma sogno… la nonna che canta? Zio Camillo che suona il “suo” violino (suo perché costruito da lui)? Non so, tutto è più intimo, più particolarmente mio, niente ha a che fare con le solite voci, i soliti suoni. Niente è preciso, tutto è vago, intimo, “mio”. E tutta la creazione è più ampia, indefinita... come... l’infinito. Ecco, in quest’istante l’infinito mi appartiene, voglio dire: ne sono partecipe. Che bello! Ma ora sono giunta a casa, qualcuno mi chiamerà, mi parlerà, dovrò rispondere. Coraggio Anna, cambia le pile. Addio Silenzio d’oro! Anna Rosa Realini dinare abilmente numerose altre Associazioni attive nel territorio, tutte rivolte ad operare per il bene comune nel campo culturale, sociale e sportivo. Oggi il Tavolo Sociale, come ancora la stessa redazione del nostro giornale, è situato in locali poco idonei perché letteralmente tremolanti localizzati in P.zza Astengo 10 in attesa, invano per ora e forse per sempre, di essere restaurati. La stessa Anagrafe, ambito Servizio essenziale nato negli Anni Settanta, è oggi in fase di rinnovamento a causa di una parte del soffitto che ha ceduto per gli assalti bombaroli da parte di volgari teppisti, così come è successo tristemente anche al Tavolo Sociale, per poco non compromettendo la facciata dell’attigua Biblioteca Civica. Pertanto l’Anagrafe attualmente è ancora chiusa al pubblico, e nessuno sa quando riaprirà e se riaprirà, con lo sconcerto della gente che passa e va, borbottando e… imprecando. Proseguendo nelle considerazioni, sino a qualche anno fa si parlava di bonificare la situazione degradante dei laghetti e si facevano, un po’ da tutte le parti, grandi progetti, ora naufragati nell’indifferenza dei ricordi. E ancora, che giudizio dobbiamo dare al servizio dell’ordine pubblico? Dove sono andati a finire i cosiddetti Vigili di Prossimità? Qualcuno li ha visti? A tal proposito, forse non tutti sanno che negli Anni Settanta e per una certa parte degli Anni Ottanta, al posto della biblioteca per Ragazzi, allora in ex P.zza Falchera 6, “vigilava”, ma veramente sia pure con pochi uomini, una Sezione staccata di Vigili Urbani. E ora? Citiamo poi, unicamente per dovere di cronaca, altri episodi significativi poco più lontani nel tempo e cioè al distaccamento di un presidio di Polizia, prima alla Falchera Vecchia e poi alla Falchera Nuova, poi improvvisamente scomparsi, perché non si ritennero più utili… la Falchera, si pensava, era ormai in grado di fare da sé. C’era chi inoltre, responsabilmente e ci metteva la faccia, prendeva in custodia ragazzi emarginati e dava loro la possibilità di credere in se stessi attraverso il variegato mondo dello sport, particolarmente il calcio e, nei casi più estremi, attraverso oculate e controllate attività ispirate alle cosiddette arti marziali. Per citare altri esempi, vivi e proficui erano alcuni Servizi Sociali Comunali per il ricupero di ragazzi a rischio, per cui vanno anche ricordati, non senza riconoscenza, quegli operatori della Caritas, che lavoravano allo scoperto con le frange più ribelli della microdelinquenza di allora e, credetemi, particolarmente “vivaci”, e si potrebbe continuare… Oggi, data la situazione esistente, avremmo ancora bisogno della stessa potenzialità delle risorse di quel tempo, non credete? Guarderemmo al domani, forse, con meno affanno. D’altra parte mai, come in questi ultimi tempi, avvertiamo, assoluto, il potere del denaro. Ma, nonostante tutto, vogliamo ancora credere che è “l’amore che muove le montagne”. Buon Natale a tutti! Gente di Falchera 18 Astronomia e... a cura del Gruppo “G. Plana” IL MISTERO DELLA SCIENZA Quale sarà la sorte dell’universo? Già 13 anni fa questa domanda ha trovato una possibile risposta, grazie proprio a quei tre astrofisici che nell’ottobre scorso hanno ottenuto il Premio Nobel per la fisica: Saul Perlmutter, Brian Schmidt e Adam Riess. Essi hanno osservato che l’universo non solo è in continua espansione, ma che questa espansione è sempre più rapida. Se l’osservazione premiata oggi è corretta (altri astrofisici non sono d’accordo), l’universo è destinato a diventare uno spazio freddo e vuoto, con stelle talmente lontane da diventare invisibili l’una all’altra a ritmi sempre più rapidi. I tre astrofisici hanno scandagliato il cielo a caccia di stelle lontanissime e hanno rilevato che il loro allontanarsi era molto più rapido del previsto. Le stelle usate come metro di misura sono Supernove distanti 6 miliardi di anni luce, pesanti come il Sole ma piccole come la Terra, che esplodendo liberano in poche settimane la luce di un’intera galassia. La spiegazione della scoperta ci porta al centro del più grande mistero della fisica di oggi: l’energia oscura. Il vuoto può avere un’energia. E man mano che l’universo si espande, la materia diventa più rarefatta e questa energia prevale, ma sulla sua natura non c’è ancora niente di fatto. L’energia oscura tuttavia rappresenta il 73% dell’intero cosmo ed è in continuo aumento. Un altro 23% sarebbe composto da materia oscura, mentre atomi e particelle a noi noti sarebbero relegati a un misero 4% del cosmo. Alla soluzione del mistero dell’energia oscura, secondo il fisico teorico della Sapienza Luciano Maiani, arriveremo quando si troverà il punto d’incontro fra meccanica quantistica e relatività generale: il sacro Graal della fisica moderna. Ecco il mistero! E ora per gli appassionati di astrofilia: Mercurio è visibile al mattino nella seconda parte del mese. Venere è visibile al tramonto per tutto il mese. Marte è visibile nella seconda parte della notte. Giove si vede dal tramonto fino a circa le due. Saturno è visibile all’alba. Il 10 dicembre Eclissi totale di Luna della durata di 52 minuti visibile da nord America, Europa, Africa orientale, Asia, Oceania, Oceano Pacifico. a.d.l. CEDO MINIMARKET di 120 mq in zona Falchera per raggiungimento età pensionabile avviamento trentennale Per informazioni Tel. 011-26.20.364 Briciole di storia... a cura di Franco Foppiani GIUSEPPE BALSAMO Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come Conte di Cagliostro, è nato nel 1743 a Palermo e morto nel 1795 nella Rocca di San Leo. I suoi genitori erano Felicia Bracconieri e Pietro Balsamo commerciante di stoffe. Poco dopo la sua nascita, a seguito della morte del padre, fu accolto in un orfanotrofio, però a seguito del suo carattere ribelle fu affidato al Convento dei Fatebenefratelli dove cominciò il suo percorso di conoscenza delle proprietà delle erbe medicinali, ma ben presto scappò anche dal Convento. Il titolo di Conte di Cagliostro, che era della sua madrina, gli fu assegnato nella Cappella di San Giovanni. La sua vita fu costellata da imprese criminose. Perciò era ricercato da tutte le polizie, italiane ed estere. Grazie al suo fortissimo interesse per l’alchimia e per le scienze occulte, in poco tempo riuscì ad acquistare grande fama; conosciuto per le sue arti di negromante, fondò la “Massoneria di Rito Egizio”. Secondo Cagliostro lo scopo del Rito Egizio consisteva nella rigenerazione fisica e spirituale dell’uomo. Attraversò L’Egitto, la Persia e parecchi paesi Europei, dove grazie alle sue conoscenze e dichiarando di possedere misteriose e fantastiche capacità, riuscì a conquistare l’amicizia di personaggi importanti quali re e principi. Tra le sue malefatte Cagliostro riuscì anche a fare delle opere buone, intanto predisse alla regina di Francia Maria Antonietta la Rivoluzione Francese con tutte le sue conseguenze, inclusa la Casa Reale, ma fece anche del bene guarendo degli infermi e aiutò anche dei bisognosi. Fu proprio a seguito di una guarigione a Roma che fu condannato a morte perché fu accusato di stregoneria dall’Inquisizione per aver guarito inspiegabilmente il Papa Paolo Pio VI, e fu proprio il Papa poi che decise di annullare l’esecuzione imprigionandolo nella Rocca di San Leo in Romagna. Lì nel 1795, a soli 52 anni, morì e fu sepolto senza cassa e senza alcun rispetto. Nel 1797 le truppe polacche alleate con la Francia trovarono il cadavere e gli diedero una onorata sepoltura. A Brescia c’è una medium, secondo il suo racconto fu proprio lo spirito del Conte di Cagliostro a mettersi in contatto con lei dicendole queste parole “Fanciulla io sono il Conte di Cagliostro, medium del ‘700, se tu vorrai avere fortuna e forza, dovrai portare a San Leo tre rose rosse e tre rose bianche”, e da quel momento iniziò la sua missione. Durante le sedute Cagliostro s’impossessa della sua mano per mezzo della scrittura automatica ed invia i suoi messaggi. Gente di Falchera 19 Il panettone di Toni Barilla Due righe di storia sul dolce più tipico del periodo di Natale: Il panettone nasce a Milano ai tempi di Ludovico il Moro e ancora oggi è prodotto secondo la ricetta di 500 anni fa. A Milano fino al 900 erano in moltissimi tra fornai e pasticceri a produrre il panettone, oggi però le grandi ditte industriali di panettoni sono dislocate in tutta Italia, mentre a Milano rimangono ancora tanti artigiani che producono un panettone secondo la ricetta tradizionale. Oggi il Panettone è un dolce tipico Italiano tutelato dal D.M. 22-07-2005 che ne specifica gli ingredienti e le percentuali minime per poter essere definito tale. Chi scoprì il panettone secondo la tradizione? Due sono le storie di maggior credito. 1) Messer Ughetto degli Atellani, falconiere, abitava nella contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere da lui come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, zucchero e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane, e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti. 2) Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale, a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: “Con quanto è rimasto in dispensa – un po’ di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola”. Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: “L’è ’l pan de Toni”. Da allora è il “pan di Toni”, ossia il panettone. I n v i a To c e 2 3 a n g o l o v i a A d i g e CAF-ITALIA Risolve i tuoi problemi di: Mod. 730, Red, Isee, Murc, detrazioni, assegni famigliari, sostegno al reddito e bonus (gas, energia) senza tesseramento. Servizio Patronato con tesseramento Per info. Tel. 011-19702369 E mail: [email protected] In realtà sembra che derivi da un’antica consuetudine che nel IX secolo animava le feste cristiane legate al territorio milanese: a Natale la famiglia intera si riuniva intorno al focolare attendendo che il pater familias spezzasse “un pane grande” e ne porgesse un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione. Nel XV secolo, come ordinato dagli antichi statuti delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto pan de mej) era vietato produrre il pane dei ricchi e dei nobili (pane bianco, detto micca). Con un’unica eccezione: il giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane, regalato dai fornai ai loro clienti. Era il pan de’ sciori o pan de ton, ovvero il pane di lusso, di puro frumento, farcito con burro, zucchero e zibibbo. Alla fine del Settecento si verificò una novità inattesa: la Repubblica Cisalpina s’impegnò a sostenere l’attività degli artigiani e dei commercianti milanesi favorendo l’apertura dei forni. Nel corso dell’Ottocento, durante l’occupazione austriaca, il panettone diventò l’insostituibile protagonista di una annuale abitudine: il governatore di Milano, Ficquelmont, era solito offrirlo al principe Metternich come dono personale. La ricetta del panettone viene ripresa da Angelo Vergani nel 1944 fondatore della omonima azienda. E da lì ai giorni nostri, a ricordarci di essere di nuovo a Natale. OFFRESI Signora italiana 48 anni cerca lavoro come badante giorno e notte, domestica pulizie a ore. Diplomata ottima cultura per info 380-3444239 e-mail: [email protected]. CERCO LAVORO Signora di 50 anni italiana, residente in Falchera, referenziata, cerca lavoro come colf, badante per anziani, baby sitter. Si garantisce serietà e professionalità. Patrizia tel. 347-7429214 ATTENZIONE!! Ci viene segnalato che in quartiere stanno girando persone che tentano di stipulare nuovi contratti di luce, gas e altro; sono presi di mira in modo particolare gli anziani. Si raccomanda prima di firmare qualunque documento assicurarsi del contenuto. Ma soprattutto evitare di aprire a sconosciuti. Gente di Falchera 20 Il piacere di leggere a cura di Adriana Scavello L’altra Torino, una guida sulla città senza passare dal centro. L’altra Torino. 24 centri fuori dal centro”. Mi sono affrettata ad acquistarlo il 30 settembre scorso allegato a La Stampa, ma ora si trova anche in libreria. In questi due mesi sono stati tanti gli eventi di presentazione di questo interessante ed insolito volume, patrocinato dalla Città di Torino, ed allora sento il dovere di parlarne anch’io in questa piccola rubrica letteraria. I quattro autori, Edoardo Bergamin, Daniela Garavini, Marco Magnone e Fabrizio Vespa ci accompagnano a visitare una Torino insolita, anche nella sua periferia, perché Torino, come dice Gabriele Ferraris nell’introduzione, non è una città, non è solo il suo centro storico; è anche la somma di identità differenti, tante quanto le borgate che la compongono. E Ilda Curti, Assessore comunale alle Nuove Cittadinanze, alla Rigenerazione Urbana e all’Urbanistica, durante una presentazione del libro ha descritto Torino come una “matrioska di cui spesso si vede solo la bambola intorno ma che, in realtà, quando si entra all’interno, rivela le bamboline una dopo l’altra. Sono microcosmi, piccoli laboratori di cittadinanza...” Allora, in questo viaggio nella periferia, gli autori ci portano a scoprire mondi e storie, quartieri operai, Gentile Giuseppe e Bartolone S i n a hanno festeggiato il loro 50° anno di matrimonio con i figli Laura e Michele, il genero Luciano e la nuora Manuela assieme ai nipoti: Andrea, Samuele, Alberto e Stefano. Con i parenti e amici si unisce anche la redazione per gli auguri da tutti noi antichi e recenti, testimoni di rivoluzione industriale iniziata a cavallo tra Ottocento e Novecento: ci sono i borghi antichi, i quartieri borghesi, ma anche quelli più periferici e popolari degli anni 70, fino alla Torino Olimpica, che l’esperienza dei Giochi del 2006 ha segnato per sempre, dando inizio ad una trasformazione, ad una rigenerazione della città, epocale e tuttora in corso. Il libro, una guida vera e propria, strutturata come tutte le guide turistiche di grandi città, divide la città in 24 itinerari, 24 punti tra loro collegati, come a costruire una mappa insolita di luoghi che noi abitiamo ma che vengono ingranditi ed illuminati come sotto ad una lente. C’è anche il nostro Quartiere, raccontato al capitolo 17 da Fabrizio Vespa, dichiaratosi “ossessionato da Torino” che, nel descrivere Falchera come “sorprendente” parla anche di una “identità Falcherese”: racconta della Falchera nuova e vecchia, del giornale Gente di Falchera, dei laghetti, insomma di molte cose a noi conosciute ma che fa effetto vedere inserite in una guida di percorsi turistici; fa piacere vedere i nostri luoghi come meta di turismo, da visitare, con le sue peculiarità. Concludendo, non ci sarà da stupirsi se in futuro ci capiterà di incontrare persone che scendono al capolinea del 4 con la guida in mano per visitare Falchera! Vettura di Cortesia Recupero Danni Vernice ad Acqua Avvocati in Sede Gente di Falchera 21 LA FOTOGRAFIA DEL MESE Per tutti gli appassionati I lettori interessati possono inviare alla redazione non più di tre fotografie (bianco e nero/colori) particolarmente curiose e originali su tema libero, preferibilmente circoscritto alla realtà territoriale della Falchera, contrassegnate da un titolo e naturalmente da cognome e nome dell’autore. Quella, a nostro avviso, ritenuta più idonea sarà pubblicata con piacere sul nostro mensile. “Solitudine di un mercato”’ di Oreste Pizzilli Rispondo all’invito della Vostra manifestazione fotografica con l’immagine che trasmetto, intitolata “Solitudine di un mercato”. Ringrazio per la cortese attenzione e invio cordiali saluti. O. P. Peruviana 35enne con auto e patente offresi per assistenza anziani, anche servizio serale. Tel. 011-7651324 - 3278155753 E STETICA S TEFY Per tutto il mese di novembre e dicembre ‘BENESSERE DEI PIEDI’ trattamento completo “SCRUBB AI PETALI DI ROSA” pedicure curativo con maschera calda per i piedi contro l’artrosi E 25 ORARIO CONTINUATO 9,30 / 19,00 VIA ADIGE 8/B TEL. 011-262.38.22 Per chi ama il teatro a cura di Vittorio Leode Questo mese segnaliamo Teatro Stabile di Torino Carignano - P.zza Carignano 6, tel. 011-547048 6-18 dicembre 2011 “Misura per misura” di William Shakespeare, con Eros Pagni regia Marco Sciaccaluga Eros Pagni, attore di classe, è il protagonista di un’opera che definirei magnetica, una “dark comedy” che vive di travestimenti, sostituzioni di persona, abusi di potere, ruffianerie ma anche di un salvifico lieto fine. Sullo sfondo come sempre nelle parole del grande commediografo inglese, i grandi temi contemporanei del potere, della giustizia e della corruzione, del rapporto tra passioni umane e valori etici, quest’ultimi sempre più evanescenti nella società di oggi. Carignano 27 dicembre- 8 gennaio 2012 “Il mare” due tempi di Paolo Poli tratti dai testi della poetessa e scrittrice Anna Maria Ortese, diretto e interpretato da Paolo Poli. E chi non lo conosce? Nel più puro stile Poli, il bravo attore affronta i testi di Anna Maria Ortese (1914-1998),” una scrittrice considerata triste, lagnosa. Invece nei suoi lavori c’è una grande ironia che mi affascina. Tutta la narrazione avviene attraverso il ricordo struggente facendo affiorare figure e figurine di una “ italietta” arrancante nella storia dove le canzonette fanno la parte del leone”. Parole di Paolo Poli. Laurea Specialistica in Giurisprudenza L’Abbate Teresa “La tua costanza e il tuo impegno sono stati premiati Auguri Dottoressa!” Con affetto: mamma, papà, i nonni, gli zii, le gemelle e Luca. Ti vogliamo tutti Bene. 19/10/2011 Gente di Falchera 22 ANNIVERSARIO Nel sesto anniversario della scomparsa di Santa Sturiale in Bonocore, il marito Antonino e i figli Lucia e Giuseppe, la ricordano con grande affetto e amore, sarà sempre nei nostri cuori. ANNIVERSARIO Nel 3° anniversario della scomparsa di Mastrogianni Irene in Di Paola, tua figlia Giovanna ti ricorda con grande amore perchè eri, sei e sarai sempre la mia mamma. Ciao Mamma. ANNIVERSARIO Nel 1° anniversario dalla scomparsa di Crispo Andrea, noi nipoti, sorelle e amici lo ricordiamo e pur nell’immenso dolore che la sua assenza ci procura, ringraziamo Dio di averci donato una persona così speciale sempre vicina a noi sulla terra così come siamo sicuri lo è dal cielo. ANNIVERSARIO Nel 1° anniversario dalla scomparsa di Salvatore Planeta lo ricordano con grande affetto la moglie Anna con tutti i figli e nipoti. Sarà sempre nei nostri cuori. RICORDO SILENT KEY CI HANNO LASCIATO: 28/10/2011 Furnari Maria via delle Querce 37 09/11/2011 Minore Francesca via delle Robinie 10 11/11/2011 Mazzucco Paola via dei Pioppi 38 13/11/2011 Mancuso Andrea via degli Ulivi 15 15/11/2011 Mameli Anton’Angelo via delle Querce 71 di anni 48 di anni 94 di anni 77 di anni 82 di anni 88 UN PENSIERO Domenica 13/11/2011 ci ha lasciato Mancuso Andrea. Volevo esprimere un piccolo pensiero alla sua persona. Andrea era un uomo mite buono e socievole, un caro amico. Alla sua famiglia, la moglie Angela, i figli Enzo e Laura con rispettive famiglie, ai suoi fratelli e sorelle vada da parte della mia famiglia conforto, solidarietà e pace. Giacomo Chissotti Il tuo ascensorista… DIETRO CASA Miglietta Raffaele Via degli Abeti, 45 Tel. 011-2623105 Cell. 347-6843317 Per la scomparsa di Minore Francesca ved. Capria, la ricordano con grande amore i figli: Francesco, Caterina, Pasquale, Giuseppina e tutti i nipoti, sarai sempre nei nostri ricordi. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato al nostro dolore. Gente di Falchera 23 STUDIO DENTISTICO FALCHERA APERTO DAL LUNEDÌ AL SABATO SU APPUNTAMENTO Finanziamenti in sede IMPLANTOLOGIA ORTODONZIA PROTESI, FLUORO PROFILASSI PER BAMBINI E ADULTI VISITE E PREVENTIVI GRATUITI Portando questa pubblicità avrete uno sconto del 10% Via dei Tigli, 9 Vodafone: 348.1793466 / Tim: 339.8220987 Sostenitori “GENTE di FALCHERA” ASTRA SOCIETA’ COOPERATIVA TORINO C.so Giulio Cesare, 99-tel. 011-280901 Via Monginevro, 161-tel. 011-3828558 Sul sito: ww.gentedifalchera.it presentiamo in anteprima il libro sulla storia della Falchera Nuova Sig. Nordi Gaetano Sig. L'Abbate Giovanni Sig. Bonocore Antonio Sig.ra Di Paola Giovanna Sig.ra Dalena Flavia Sig.ra Crispo Teresa Lettore Anonimo Sig. Farronato Luciano Sig.ra Riaudo Maria Sigg. Gentile Giuseppe, Bartolone Sina Sig.ra Barchi Carla Sig.na Giannotti Tiziana Sig. Verrua Paolo Tabaccheria Vassallo Sig.ra Cerlenizza Sigg. A. A. Sig.ra Panno Deon Gaetana Sig.ra Ovale Lucia Lettrice Anonima Sig. Capria Francesco Sig.ra Cottari Giuliana Sig. Chissotti Giacomo Sig.ra Scolaro Piera ved. Gabetto Lettrice Anonima Sig. Genco Francesco E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E 30,00 20,00 20,00 20,00 20,00 20,00 20,00 20,00 15,00 15,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 5,00 5,00 5,00 5,00 5,00 Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti. NON SEMPRE IL CONTENUTO DEGLI SCRITTI DI CHI COLLABORA RISPECCHIA LE OPINIONI DELLA REDAZIONE GESTIONE IN PROPRIO E DISTRIBUZIONE GRATUITA - STAMPATO IN 3000 COPIE Biblioteca Civica FALCHERA Periodico fondato nel 1993 Direttore Responsabile Rita Miglia Vicedirettore Massimo Giusio Redazione: A. De Leo, C. Elia, R. Voyat, F. Foppiani, U. Grassi, R. De Pace Caporedattore e grafica Umberto Grassi Segretaria di Redazione Rita Voyat Partecipazione Redazione P.zza G. Astengo, 10 Tel. Fax e Segr. 011-22.47.387 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.gentedifalchera.it Gente di Falchera 24