Dic 2011 - Gente di Falchera

Transcript

Dic 2011 - Gente di Falchera
GF
50
1
ente
di
DICEMBRE 2011
i
d
i
r
u
g
u
n
o
u
Felici A
B
e
e
l
a
t
a
N
n
Buo a tutti i Lettori
Anno
ALCHERA
ANNO 19° - N° 12
P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ALL’INTERNO
Strafalchera 2011
pag. 2
50° Anniv. osp. Don Bosco
pag. 3
SOMMARIO
Come eravamo
Festa dell’Albero
Notizie in breve
Ufficio Anagrafe
Una piccola cattedrale nel deserto
PGS Conquista
Il giornale della Scuola
Aggiungi un posto a tavola
Il borgo ha perso piaz. Volgograd
I lettori scrivono
Regala un pensiero al tuo vicino
L’angolo della poesia
La Costituzione Italiana per tutti
Ricordo dei caduti 1940 - 1941
La narrativa
Astronomia / Briciole di storia
Il panettone
Il piacere di leggere
Per chi ama il teatro
Silent Key
pag. 2
pag. 4
pag. 4
pag. 5
pag. 5
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. 12
pag. 13
pag. 14
pag. 15
pag. 18
pag. 19
pag. 20
pag. 21
pag. 22
pag. 23
EDITORIALE
A
di
AMILCARE
DE LEO
Ieri Oggi Domani
lla fine di ogni anno, come nostro solito,
tiriamo la somma e facciamo un consuntivo della situazione, che riguarda i vari problemi del quartiere nel suo insieme. Diciamo subito che non ci piace recriminare né guardare al passato con una
certa riverita malinconia. Non apparteniamo alla serie di coloro
che sono soliti ritenere, con litanie puerili e ossessive, che ieri
andava tutto bene e oggi tutto male. Tuttavia, senza spingere
troppo in polemica, possiamo affermare, senza essere smentiti,
che forse ieri le cose, tutto sommato, andassero un tantino meglio? O anche noi, senza scampo, corriamo il rischio di essere
additati, ingiustamente, come nostalgici e conservatori? Pensiamo di no, perché crediamo che i fatti che esporremo non ci
daranno proprio del tutto torto. Siamo innanzitutto dell’opinione che anche la crisi economica e politica (aggiungeremmo anche quella etica), in cui stiamo vivendo sia una delle cause scatenanti non solo di un tangibile malessere globale ma, nel nostro piccolo, di un certo scompiglio sociale e politico nella stessa nostra limitata realtà territoriale. In sostanza la Falchera in
questi ultimi anni, strutturalmente e socialmente, è migliorata?
Anche perché se, brutalmente come oggi, vengono a mancare i
soldi vengono a mancare automaticamente risorse, iniziative,
attività e forse anche idee, voglia di fare. Girando per la Falchera e soprattutto per la Falchera Nuova sentiamo intanto dal vivo
gli umori della gente sull’andamento del quartiere e avvertiamo
osservazioni in verità poco positive, se non addirittura reazioni
di stizza e di rabbia. La voce comune è: “sempre peggio!” Ma
perché? Esaminiamo alcuni aspetti di ieri e di oggi, sollecitando un gioco della memoria, opponendo analisi e raffronti.
Prendiamo, come esempio, il Servizio del Tavolo Sociale che
dal 1999 ha svolto sul campo una buona azione propulsiva nei
riguardi della riqualificazione della Falchera. Dal 2000 o poco
più in là, il Servizio in questione, insieme a “Gente di Falchera”, era convenientemente ospitato in uno degli ampi locali dismessi della scuola elementare “Ambrosini”, riuscendo a coorGente di Falchera 1
segue a pag. 18 in seconda colonna
Strafalchera 2011
Già all’indomani
della scomparsa di
papà Salvatore, 10
mesi fa, mi chiesero in tanti: “E la
Strafalchera?” io
d’istinto risposi:
“Si farà intitolata
alla sua memoria”. Così domenica 6 novembre 2011,
sotto una pioggia battente, alla buon’ora ci siamo avviati per preparare l’allestimento sotto il mercato
coperto, per svolgere la gara podistica “Strafalchera
2011-Memorial Salvatore Scavello”. Contrariamente a tutte le aspettative, si sono presentati 400 atleti,
da tutte le parti della Provincia di Torino, che hanno
sfidato la pioggia correndo e disputandosi i vari premi in palio.
Maglietta a
tutti i partecipanti, pacchi di generi
alimentari e
qualche
buono benzina ai classificati, quest’anno, in aggiunta, sono stati premiati il 1°
Classificato Assoluto maschile e la 1° Classificata
Assoluta femminile con il
Premio Speciale Memorial Salvatore Scavello,
alla presenza della Presidente della Circoscrizione
VI Nadia Conticelli e
ad alcuni Consiglieri.
E’ andato tutto benissimo, molte persone
hanno lavorato tanto
per fare in modo che
tutto fosse organizzato nel migliore dei
modi come già fece
papà per 17 anni, dimostrando che quando si lavora
in squadra anche se poi manca un componente i superstiti sono in grado di portare avanti le esperienze
e gli insegnamenti. Solo così le persone che ci lasciano continuano un
po’ a rivivere, nel ricordo delle cose che hanno
fatto….
Un ringraziamento particolare va alla Circoscrizione VI, al Comita-
to per lo Sviluppo della
Falchera, alla
Provincia di
Torino, alla
Centrale del
Latte, ma soprattutto a tutti i volontari
che si sono impegnati, sfidando anche il
clima avverso, per la
buona riuscita della
manifestazione.
Grazie a tutti!!!!
Adriana Scavello
COME ERA
VAMO
ERAV
a cura di Remo Andreasi
Per la stesura del libro sulla storia della Falchera
Nuova, (di cui purtroppo non possiamo eseguire la
stampa per mancanza di fondi), alcuni nostri lettori
ci avevano consegnato delle fotografie scattate nei
primi anni dell’insediamento del nuovo quartiere:
gruppi di calcio, pallavolo, scuola, ecc.
Ora abbiamo deciso di pubblicarle, sperando di fare
cosa gradita; chi si riconoscerà e vuole raccontarci i
ricordi di quel tempo, si vedrà pubblicato in una rubrica detta “Come Eravamo”.
Gente di Falchera 2
Classe 1a media 1978-79
data sconosciuta
50°anniversario al Don Bosco
Il 28 ottobre l’Ospedale San Giovanni Bosco
ha celebrato il 50° anniversario della propria
inaugurazione, avvenuta nell’anno di Italia ‘61.
L’evento, che si è inserito nelle celebrazioni
per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si è svolto
alla presenza del Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, dell’Assessore alla Tutela della
Salute e Sanità, Paolo Monferino e di autorità civili
e religiose.
L’ospedale San Giovanni Bosco ha saputo trasformarsi completamente, abbinando le scelte tecnologiche d’avanguardia all’attenta sensibilità per l’umanizzazione dei servizi: alle strutture di diagnosi e cura
ad alta tecnologia sono affiancati i percorsi assistenziali per tutti i pazienti più fragili, la domiciliarità e
la continuità assistenziale; nelle corsie ipertecnologiche entrano i volontari delle Biblioteche civiche a
proporre la lettura come svago e sollievo nei momenti più delicati e sofferti e gli stessi operatori sanitari abbandonano il camice per improvvisarsi attori e intrattenitori e strappare un sorriso.
L’Ospedale, costruito nella zona
nord di Torino e
oggi denominato
San Giovanni
Bosco, è stato
inaugurato il 28
ottobre 1961 dal
Presidente della
Repubblica, Giovanni Gronchi. La costruzione era
stata deliberata nel 1955 dalla Giunta Comunale della
città di Torino per garantire un’adeguata assistenza
sanitaria a quartieri in rapida crescita urbanistica ed
era stata affidata all’Amministrazione dell’Ospedale Maggiore cittadino di San Giovanni Battista.
La primitiva dizione di Astanteria Martini (poi ag-
GIANN
BBIGLIAMENTO
Per un inverno più
frizzante... da Gianna
Moda Parigi Collezione
autunno inverno 2012
Viale Falchera 66
Tel. 011-262.14.03
giunto l’aggettivo
“Nuova” da cui
NAM), proposta
al momento dell’inaugurazione,
manteneva la tradizione torinese
di citare con il termine di Astanteria (cioè, che assiste) gli edifici in
cui era offerto il
primo soccorso a
feriti e a malati in fase acuta. Nel contempo, si era
voluto conservare la memoria del medico filantropo
torinese Enrico Martini che aveva finanziato, con i
cospicui beni di famiglia, la costruzione delle primitive due “astanterie” situate in zona San Paolo (attuale corso Ferrucci) e zona via Cigna. Il Professor
Martini era un chirurgo rinomato e introdotto nella
facoltà di Medicina e Chirurgia.
Solo nel 1988, successivamente alla costituzione
delle prime Unità Sanitarie Locali, l’Ospedale diventa
autonomo e assume la denominazione di “Giovanni
Bosco”.
Nel 2001 la Direzione Generale avvia il progetto di
riorganizzazione dell’attività e del potenziamento del
sistema Emergenza-Urgenza per l’area di Torino
Nord. Per questo, e in coincidenza del centenario
dalla morte del torinese San Giovanni Bosco, essa
delibera di modificare il nome dell’Ospedale dedicandoglielo anche nel titolo di Santo.
Le iniziative per celebrare il 50° anniversario del San
Giovanni Bosco di Torino proseguiranno anche nel
mese di novembre con il convegno “La sanità ospedaliera: guardiamo al futuro”, cui è stato invitato il
Ministro Ferruccio Fazio.
Attraverso gli interventi di illustri ospiti si proporrà
un’occasione di riflessione scientifica sulla sanità dei
nostri giorni, affrontando i temi delle politiche sanitarie, dell’organizzazione sanitaria e della valutazione delle prestazioni e, attraverso la vita ospedaliera
svoltasi in cinquant’anni al San Giovanni Bosco,
delineando l’evoluzione dell’assistenza ospedaliera
italiana nel periodo 1961-201l, aprendosi ai possibili scenari futuri.
A Cesco e Lucia
Il nostro augurio di
felicità per il vostro
50° Anniversario di
Matrimonio.
Vi porti tanta serenità da: Franca, Teresa, Maria, parenti e
tutti gli amici.
Gente di Falchera 3
Festa dell’Albero
Notizie in breve
“GIORNATA NAZIONALE DELL’ALBERO”
Dicembre in Musica
Il 21 novembre si
è svolta la Giornata Nazionale dell’Albero e, in occasione di questa
seconda edizione,
Green City Italia
col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, ha organizzato l’iniziativa “Il Bosco del Respiro - 21 alberi
per 21 città”. Torino ha scelto piazza Astengo, a Falchera, per la manifestazione e il posizionamento di
13 piante (n.1 Prunus serrulata Kanzan - n.5 Fraxinus
excelsior - n.2 Prunus subhirtella “Autumnalis” -n.5
Lagerstroemia indica), fornite dal vivaio comunale.
Da anni le scuole della Circoscrizione sono coinvolte in
progetti di cura e allestimento dei giardini scolastici e nell’adozione degli alberi. Questa iniziativa di Green city
quindi si inserisce efficacemente in un quadro di opportunità che l’amministrazione e le scuole, in sinergia, offrono ai bambini per sviluppare anche
in città un corretto
rapporto con la natura,
l’ambiente e, in particolare gli alberi. Se già
da bambini impareranno a rispettare gli alberi e il verde, da grandi avranno
più rispetto per il proprio ambiente. L’obiettivo è di
promuovere una riflessione sull’importanza degli alberi nelle città e sul legame esistente tra uomo e natura, per rendere sempre più vivibili le nostre città. La
cerimonia, si è svolta lunedi 21 novembre alle ore
10,30 in piazza G.
Astengo, insieme ai
bambini della scuola
materna S. Pio X e
alcune classi delle
elementari Ambrosini, dell’I. C. S. Leonardo da Vinci e la 4a elementare della scuola Ilaria
Alpi. Con la presidente Nadia Conticolli della Circoscrizione 6, hanno presenziato il coordinatore della
VI Commissione, Carmelo Fruscione e Luigi Dell’Oste, delegato dell’Associazione Italiana Direttori e
Tecnici Pubblici Giardini per Regione Piemonte e Valle
d’Aosta. Inoltre era presente Virnia Bombelli rappresentante del Comitato scientifico Green City Italia.
Sabato 17 dicembre alle ore 20,30, presso la Parrocchia Gesù Salvatore nell’ambito della 14° edizione
“Dicembre in Musica”, si svolgerà la rassegna di concerti natalizi realizzata in collaborazione con la 6^
Circoscrizione.
u.g.
u.g.
Arrivano gli angeli di Natale
L’Associazione Carillon all’interno del festival del
Teatro di Strada On The Road, con il contributo della 6^ Circoscrizione e della Regione Piemonte presenta lo spettacoli “Angeli”.
Venerdì 9 dicembre alle ore 17,00 in Piazza G. Astengo, con la collaborazione del Tavolo Sociale Falchera, sarà offerto vin brulè per i grandi e cioccolata per
i piccini. Gli ANGELI vi aspettano”!!!
La pace dello spirito si può mantenere anche
in mezzo a tutte le tempeste della vita...
[San Pio da Pietrelcina]
Viale Falchera 70/D 10156 Torino
Tel. 011 2620362
www.farmaciadellastura.it [email protected]
ORARIO 8.45-12.45 / 15.00-19.30
Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina
Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue - Intolleranze alimentari - Preparazioni Veterinaria - Erboristeria - Prenotazioni esami
Nella nostra farmacia la misurazione
della pressione è gratuita
Ritaglia e consegna il coupon in farmacia:
BUONO SCONTO DI
e 5.00
Per i tuoi regali di Natale
su un acquisto minimo di E 25,00
valido fino al 24 dicembre 2011
non cumulabile con altre promozioni in corso
Si fanno buchi alle orecchie
Gente di Falchera 4
deserto
Una piccola cattedrale nel
di Vittorio Leode
Ufficio Anagrafe in Falchera
Stazione Torino Stura
Quando riaprirà?
A pochi metri da
Auchan quasi di
fronte, dopo aver
attraversato e fatto pochi passi in
una brevissima
via mi trovo davanti, a prima vista, ad una imponente costruzione,
che mi appare quasi come un miraggio. Lentamente
mi aggiro in un vuoto di cemento triste e solitario più
che mai. Non c’è anima viva, sovrasta unicamente un
bianco silenzio che contrasta con i mirabili colori dell’autunno illuminato da un sole ancora generoso di
questa seconda metà d’ottobre. Pilastri di cemento
sembrano appena
costruiti e già sporcati impudicamente
da vergognose scritte senza senso, sono
il sinistro messaggio
di lavori incompiuti,
apparentemente abbandonati. Porte di vetro, mute,
sbarrate. Un vecchio cartellone ripiegato su stesso, lasciato di traverso chissà da quanto tempo in un angolo
della costruzione, perenne cantiere fantasma cinto da
tutte le parti senza capo né coda, annuncia con caratteri sbiaditi, ritardo nei tempi prescritti. Si sente d’un
tratto non troppo lontano un ristretto e timido brusio
di voci, che segnala tuttavia qualche vita nel deserto.
Pochi e sparuti operai intenti a qualcosa mi scrutano
con sospetto e puntato lo sguardo verso di me, che
chiedo informazioni, rispondono un tantino seccati
che non sono autorizzati a dare informazioni. Uno poi
si allontana dagli altri e di nuovo interrogato, sorridendo questa volta, risponde che non sa molto e mi
invita a proseguire in avanti, forse alla volta degli
Uffici sistemati, presumo, in un irraggiungibile edificio in alto. Nelle vicinanze, non si capisce bene, ci
dovrebbe essere appeso un prospetto dei treni… ma
non mi raccapezzo e desolato mi allontano.
Secondo in seguito a quanto mi ha dichiarato un cittadino incontrato in Falchera vengo a sapere che
mancano l’ultimo palo di illuminazione e l’ultimo
tratto di fognatura in Via Toce. Mancano i servizi
igienici in stazione e l’attivazione del primo sottopasso con accesso alla linea 4. Manca ancora l’attivazione degli ascensori nel secondo sottopasso e
permane la muffa sui muri del secondo sottopasso
dove ci sono gli ascensori. E poi soprattutto pare che
lo stesso accesso alla Stazione Torino Stura da C.so
Romania avvenga nel fango quando piove.
Insomma la gente si domanda: quando finiranno questi lavori?
Il locale dell’Anagrafe non nasce evidentemente sotto
una buona stella.
Una volta, se la
memoria non ci inganna, subisce un
furto, un’altra volta è presa d’assalto
da screanzati che
lanciano bombe
molotov. Crolla infatti, e non a caso, una parte di soffitto. L’Anagrafe
ha una tradizione storica, sorge più o meno a metà
degli Anni Settanta in concomitanza con la nascita
di altri servizi importanti come la vecchia ASL da
una parte (ex P.zza Falchera 10) e la biblioteca civica dall’altra (ex P.zza Falchera 6). Bei tempi, in cui
la Falchera sembrava avviarsi davvero verso un futuro di felice rinnovamento.
Oggi, da tempo, l’Anagrafe è chiusa ed il cartello di
fuori che avvisa i lavori di consolidamento all’interno, tace ingiustificato sulla data d’apertura. Il pubblico, di Falchera e non, si ferma, osserva, s’interroga, quando può chiede informazioni, mastica saliva
amara e sconsolato si allontana in cerca di nuove frontiere… Quando aprirà nessuno lo sa. Gira tra l’altro,
con un certo sarcasmo, entro le mura della borgata,
la voce che lascia a tutti lo strascico di un’eco amara: forse non aprirà più! Possibile? Noi non ci crediamo e non vogliamo crederci. Staremo fuori, ad
aspettare.
CROCE ROSSA
ALLA FALCHERA
Siamo alla fine dell’anno e per cominciare voglio augurare a tutti un sereno Natale e un Buon
2012! Ci tengo ancora a ricordare che con l’anno nuovo inizieranno i corsi per Volontari e, con
gli auguri delle feste, auguriamoci per il 2012 di
poter anche gettare le fondamenta del nostro progetto di apertura di una sede della Croce Rossa
in Falchera: servono ancora una ventina di volontari! Intanto io continuo con la misurazione
della pressione: il martedì dalle 16 alle 17 al
Centro d’Incontro a Falchera Nuova e il venerdì
dalle 16 alle 17 presso i locali della Biblioteca.
Sempre disponibile a fornire informazioni al
numero 3358026904.
Ancora tantissimi auguri!
Gente di Falchera 5
Crocilio Ricci
Dal 1972 attenzione
verso i giovani atleti
P G S CONQUISTA
È Sabato, ormai quasi ora di cena, le pentole sul fuoco stanno finendo di cucinarmi la cena, ma la mia
mente mi porta indietro di qualche ora, quando la
prima partita dell’anno ci ha ripagato delle fatiche
estive della nostra società, che avevo cercato di condividere attraverso questa pagina.
Oggi, a distanza di
due mesi dall’inizio delle attività,
abbiamo raggiunto
un grande obbiettivo, forse il più
grande in ottica di
ristrutturazione: abbiamo riempito la palestra di
persone (ridando linfa vitale al mio spirito stanco,
pur se mai domo).
UN GRANDE EVENTO
Sarà stata la Provvidenza, forse l’aura sviluppata dall’allargamento del gruppo dirigente, forse il ciclo
naturale della vita, ma fatico a vedere vicino nel tempo un tal numero di persone in palestra. In realtà non
è neanche lontano nel tempo, ma direi che posso andare indietro di un anno.
Ed ora, capita che la prima partita sia in casa (evento
fortunato viziato anche da uno spostamento gara),
giocata dalla U12 all’esordio assoluto, con due allenatori all’esordio assoluto. Capita anche che venga
Oggi: lo sport in
Falchera per tutti
accolta con entusiasmo la scelta di
preparare una merenda alla fine della partita, con torte fatte dalle mamme, offrendola alla
squadra avversaria in segno di amicizia; e vi dico
che ne hanno mangiato tutti abbondantemente, genitori compresi.
E poi? Non ultima la vittoria. Trovata e non di meno
cercata. Penso, però, nel mio piccolo, che sarebbe
stata la stessa grande festa anche di fronte alla sconfitta, perché ci troviamo di fronte a un gruppo di genitori che ha afferrato fin dal primo giorno la struttura del progetto, condividendola con noi, dialogando
con noi; vi assicuro che con le squadre così piccole
non è per niente facile. Sarà necessario proseguire
tutti insieme un passo alla volta.
Ora abbandono le chiacchiere e vi lascio con i nomi
dei bimbi e due foto che rappresentano Sabato 12
Novembre. Sullo sfondo del gruppo si nota il pienone.
Paolo, Lorenzo, Filippo, Nicole, Gabriele, Andrea,
Sara, Alessandro, Alexander, Janis, Giorgiana, Marco,
Sara. SINCERI AUGURI PER UN FELICE NATALE
E UN NUOVO ANNO RICCO DI SODDISFAZIONE
Luigi Fabio Varesano
LE NOSTRE PARTITE
Presento ora l’elenco delle nostre partite in casa. Venite a trovarci.
Gente di Falchera 6
IL GIORNALE DELLA SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI”
Quest’anno la circoscrizione 6 ha
indetto le elezioni per il rinnovo
del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze.
L’esperienza da poco conclusasi per un gruppo di
allievi delle scuole della Circoscrizione è stata positiva perché hanno avuto il privilegio di trattare in
Consiglio temi di notevole valenza per il territorio.
Il Consiglio dei Ragazzi è una realtà presente in diversi paesi europei. Negli ultimi anni si sono attivati
molti Consigli; anche la nostra Circoscrizione ha istituito il Consiglio dei Ragazzi che ha come obiettivo:
* Avvicinare i ragazzi alle istituzioni e alle regole
degli adulti.
* Conoscere e salvaguardare il bene comune e il
patrimonio collettivo.
Gli argomenti principali sono:
* Politica ambientale
* Sport
* Tempo libero, cultura, spettacolo
* Solidarietà
Gli eletti provenienti da varie scuole della Circoscrizione rappresentano gli studenti dalla IV della scuola primaria fino alla III media.
Le sedute del Consiglio sono pubbliche e si svolgono presso la sede che è in Via San Benigno 22.
Quanto deciso in sede di Consiglio viene verbalizzato da un funzionario o un suo delegato che è sempre presente alle sedute.
Ai lavori del Consiglio verrà data la massima pubblicità, in intesa con i capi di Istituto.
Il Consiglio rimane in carica per 2 anni.
Attraverso dibattiti e confronti, che avverranno in
idonei locali nelle scuole, si materializzerà una reale
applicazione del concetto di democrazia tra gli eletti
e i loro elettori. Grazie a tutti…
Silvia Cavallero 1F
(I.C. Leonardo Da Vinci)
Tutta un’altra MUSICA...
Da qualche anno ampio spazio viene dedicato alla
musica presso l’Istituto Comprensivo Leonardo Da
Vinci, sia nell’ambito delle ore curricolari che al di
fuori di esse. Non sempre è possibile alla nostra utenza accedere ad esperienze di tipo artistico, nella fattispecie spettacoli musicali, teatrali, cinematografici. Creare delle occasioni in cui questo tipo di contatto sia possibile, in cui nuovi modi di aggregazione
e di espressione vengano esperiti, è uno dei nostri
obiettivi.
Nella sua dibattuta etimologia la parola musica evoca l’insieme di tutte le arti delle Muse, come se fosse
un risultato perfetto. Essa è una forma d’arte immediata, che coinvolge tutti i sensi, e che ad ognuno
arriva senza filtri, generando emozioni e sensazioni
differenti. La musica è “tutto ciò che soddisfa desideri e aspirazioni”.
La grande novità di quest’anno è che dal mese di
dicembre partono una serie di serate musicali presso
il teatro dell’I.C. Leonardo Da Vinci.
L’iniziativa è nata sotto la direzione artistica del professor Leonardo Cilli e il coordinamento musicale
del maestro Carmelo Spoto. L’evento concertistico,
oltre che come proposta divulgativa per il pubblico,
vuole consolidare la consapevolezza che la cultura e
l’arte sono un formidabile strumento di comunicazione, confronto, crescita etica.
In quest‘ambito, l’appuntamento mensile prevede una
lezione – concerto mattutina o pomeridiana per gli
alunni della scuola media e il concerto serale per gli
adulti (genitori, nonni, personale della scuola e
non…) con ingresso libero.
Di volta in volta protagonista sarà un diverso strumento musicale: il violino, il violoncello, la tromba,
il pianoforte…
Il primo incontro musicale avrà luogo nella serata di
martedì 13 dicembre presso il teatro della scuola di
via degli Abeti, e vedrà in scena il trombettista Marco
Napolitano accompagnato al pianoforte da Carmelo
Spoto. In programma musiche di Torelli e Hummel.
Intanto, nella mattinata il nostro istituto parteciperà
al Torino Film Festival con la proiezione de “Le eroiche gesta del generale…”, corto realizzato dai ragazzi della scuola media Bernardo Chiara, regia di
Leonardo e Ruggiero Cilli.
Daniela Carucci
Gustavo
Gustavo, gatto artista,
è un doppio pianista:
difatti suona il piano a quattro zampe,
mentre perfino Chopin
lo suonava soltanto con due mani.
Per un bel piano a coda
niente di più adatto
che un pianista con la coda
naturale - che sta
molto meglio di quella del frack.
Gustavo danza
con eleganza
sui tasti neri,
sui tasti bianchi,
sullo spartito e sui candelieri.
Che anima sensibile! La sera
Gustavo si suona
la ninna - nanna
e si addormenta
sulla tastiera.
Gianni Rodari
da Filastrocche in fa (prima e seconda serie, 1997-1999)
Gente di Falchera 7
Aggiungi un posto a tavola
POTATURA PLATANI
Carissimi abitanti della Falchera, mi rivolgo a Voi chiedendo un
aiuto per i miei piccoli amici africani.
Come molti di voi
sanno, da oltre 15 anni
lavoro nel campo della promozione allo
sviluppo nei paesi del sud del mondo attraverso l’associazione Legamondo-Oasis Enzo Missoni Onlus.
In Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del continente, promuoviamo progetti a favore dell’universo
femminile e dell’infanzia ed oggi ho un piccolo sogno che voglio condividere con tutti Voi. Circa 300
bambini hanno bisogno urgente di un aiuto che gli
permetta di sperare in un futuro migliore e sicuro nel
loro paese.
In Africa ho avuto la fortuna di incrociare centinaia
di occhi, di incontrare sorrisi e infinite manine che si
tendevano, ricercando un abbraccio, un’attenzione.
Ogni volta, nel dare loro una carezza, spero di poterli rivedere l’anno successivo… e non sempre questa
speranza si avvera! In Burkina Faso un bambino su
quattro non riesce a superare i primi tre anni di vita.
Questa speranza può diventare realtà grazie all’adozione a distanza. Con un contributo di soli 54 centesimi al giorno è possibile donare quel futuro ai nostri
piccoli amici.
Non si tratta di una vera e propria adozione, in senso
giuridico. Legamondo propone di sostenere nel paese d’origine i bambini seguiti dal centro Oasis.
Attraverso l’adozione di un bambino non ci si limita
a sostenere il minore, ma si partecipa attivamente al
sostegno dell’intera comunità nella quale è inserito.
Infatti la famiglia del bambino riceverà un aiuto concreto per la sua crescita ed istruzione (spese mediche, iscrizione scolastica, cibo…..), ma contemporaneamente i contributi ricevuti permetteranno al
Centro Oasis di avviare progetti di sviluppo locali.
Parte dei contributi versati vengono infatti utilizzati
per realizzare interventi sociali. In questi anni sono
stati realizzati aule scolastiche, pozzi, corsi di formazione rivolti alle donne, allargando così i benefici
ad un numero maggiore di persone.
Nel mondo ormai globalizzato non è possibile rimanere indifferenti di fronte alle disparità tra Nord e
Sud del mondo. Ognuno di noi deve sentirsi coinvolto in una più giusta ripartizione dei beni e delle
risorse del pianeta.
Ogni individuo è chiamato ad essere protagonista
dello sviluppo della più ampia comunità mondiale.
Non si può demandare ai “potenti” il compito di abbattere la piaga della povertà e della fame
L’Adozione a Distanza può essere una via maestra
ed accessibile a tutti per entrare a far parte della grande Famiglia Umana e diventare vero artefice di solidarietà e sviluppo.
Ogni bambino del mondo ha diritto al Futuro.
Per informazioni potete contattarmi al 3387586626
[email protected]
Guido Barilla
Sono un abitante della Falchera in via dei Gelsi e
sono molto “indignato” della risposta data dai tecnici del settore “Verde Pubblico e viali Alberate” in
merito alla potatura delle piante. La lettera del sig.
Grasso, pubblicata su Gente di Falchera alla pagina
6, elenca con molta dovizia le varie anomalie che
esistono nelle vie dei Gelsi, Faggi, Pioppi e Robinie,
in merito alla non regolare manutenzione da parte
dell’Ente Pubblico (soprattutto la potatura dei Platani), mentre negli spazi verdi condominiali privati, i
lavori di potatura e falcio erba vengono eseguiti regolarmente.
I dirigenti del settore dott.ssa Claudia BERTOLOTTO e dott. Fulvio MORETTI non ritengono urgenti
gli interventi richiesti e dichiarano che le radici degli alberi risultano a distanza regolamentare (superiore ai 3 metri), ma forse gli esperti non hanno tenuto conto che i rami non crescono diritti come il tronco principale, ma crescono secondo natura, di conseguenza questi grossi rami con il loro relativo fogliame vanno a lambire i caseggiati e in alcuni casi
superarli. Tutto ciò comporta l’intasamento delle
grondaie e relativi pluviali, provocando infiltrazioni
di acqua negli alloggi con danneggiamento delle pareti dei caseggiati. Infatti, in alcune zone delle pareti, comincia a crescere il muschio, dovuto all’alta
concentrazione di umidità. Inoltre due volte l’anno
l’amministratore deve fare intervenire gli addetti alla
pulizia delle grondaie con un costo di 3000 E per
intervento. Mi riferisco ai tecnici: secondo voi non
sono sufficienti queste anomalie per intervenire con
carattere d’urgenza? Cosi si fa anche della prevenzione, scongiurando eventuali danni… in merito alle
altezze degli alberi, che ci saranno sicuramente in
altre parti della città, anche più alti, ma non si trovano a lambire i caseggiati come qui.
L’ultimo intervento di potatura, blanda, è stata fatta
circa otto anni fa. Non sarebbe opportuno di eseguirne un’altra? Dite che non ci sono i soldi, questa è
una vecchia solfa che conosciamo da tanti anni ed è
solo per le periferie. Forse le periferie non pagano le
tasse come quelli del centro? Vi vorrei proporre una
soluzione: “poiché il Comune non ha soldi, dateci
l’autorizzazione che li facciamo potare noi, cosi risparmia il Comune e noi”. Gradirei una risposta a
quest’ultima soluzione. Pertanto vi chiedo gentilmente di fare un altro sopralluogo, in questo periodo, più
scrupoloso e con qualche persona del posto, cosi si
possono valutare meglio le criticità del problema. Io
mi rendo disponibile. Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti
Gente di Falchera 8
M. Alba
“Il borgo ha perso
piazzale Volgograd”
La denuncia: qui il concentrato
di marginalità e disperazione
Da alcuni mesi le paure e i timori di Falchera si sono
dati appuntamento tra un palazzo giallo e un parco
giochi nel centro del quartiere. Piazza Volgograd, un
ampio rettangolo verde circondato dalle torri bianche anni 70 della Gescal. È qui che tra i camper e i
furgoni dei nomadi e l’arrivo di quasi novanta profughi africani, quest’angolo - regno dei bambini e delle loro corse - si è trasformato in un epicentro di
marginalità. «Non ci fidiamo più a lasciare i nostri
figli giocare», dicono alcune mamme della Falchera. Le stesse che hanno deciso di inviare una petizione a Prefetto, Questore e Sindaco Fassino per chiedere se anche qui è ancora valido il diritto di «vivere
e girare nel proprio quartiere senza paura».
Insicurezza e degrado
Le mamme di Falchera hanno
da tempo rinunciato a portare i figli
ai giochi di piazza Volvograd
Nei progetti piazzale Volgograd doveva diventare il
cuore pulsante del quartiere. Un grande parco giochi
per i più piccoli, le scuole pubbliche e un piccolo mercato che oggi è diventato un «parcheggio di persone».
Gli ultimi arrivati sono 88 ragazzi africani. Giovani
fuggiti dalle guerre ospitati nella struttura «Speranza
Azzurra». «All’inizio erano 43, poi la Prefettura e Protezione civile ne hanno inviato altri: oggi sono quasi
una novantina -dice uno dei coordinatori Stefano
Mosso-. Solo il 10% di loro avrà il riconoscimento di
rifugiato. Per gli altri il futuro è incerto». I giovani
africani li vedi passeggiare al capolinea del 4 o fumare in piazzale Volgograd. «Speranza Azzurra» offre
una palestra, corsi di italiano e postazioni Internet.
«Siamo in attesa che siano sbloccati i finanziamenti
che ci spettano per il progetto -dicono-. Adesso stiamo andando avanti con le nostre forze».
Nelle settimane scorse dopo uno screzio scoppiato
tra un ragazzo africano e un residente, la struttura è
stata assediata da una banda di giovani. Sono stati
esplosi anche alcuni colpi di pistola: l’epilogo poteva essere tragico. «Sulla gestione dei profughi il
Comune è stato bypassato. Oggi, la situazione è più
tranquilla grazie anche alle nostre segnalazioni», dice
l’Assessore al Welfare Elide Tisi.
Ma in piazzale Volgograd ci sono anche altre difficoltà. In estate è nato un piccolo campo nomadi abusivo. «Sono i parenti delle famiglie alle quali il Comune ha assegnato gli appartamenti. Vivono nei furgoni parcheggiati nei cortili. Non hanno rispetto di
nessuno». Per festeggiare un matrimonio, quest’estate
erano quasi una trentina i camper parcheggiati in piazzale Volgograd. Tra grigliate abusive e toilette tra i
cespugli, la convivenza con i residenti non è facile.
«Falchera è una polveriera - dice il presidente della
Circoscrizione 6 Nadia Conticelli -. E una zona vitale che sarà interessata da molti progetti di riqualificazione, ma dove persistono diverse criticità. È doveroso evitare che i residenti della Falchera siano
lasciati soli. Regole e un controllo severo per evitare
che il quartiere si trasformi in un ripostiglio di problemi insoluti della città».
La Stampa del 29/10/2011
Paolo Coccorese
Accoglienza o degrado
di Amilcare De Leo
A pochi giorni dalla pubblicazione di un articolo su
“La Stampa” a proposito di “Speranza Azzurra”, ecco
che nuovamente si parla di questa Associazione, a
causa di un violento scontro tra i suoi ospiti. All’interno di questa grande Casa, perché di una grande
Casa si tratta, quasi di un “castello” scolastico dismesso ambito da molti ed eccezionalmente assegnato, a suo tempo, a chi era approdato, in verità da non
molto lontano, alla Falchera e proprio qui serbava o
sognava grandi progetti per il futuro. Ricordo io stesso i febbrili lavori al momento del restauro e non
dimentico le prime attività scientifiche, culturali e
teatrali svolte in collaborazione con la biblioteca civica Falchera prima e con il Tavolo Sociale più in
seguito. Ho avuto la possibilità di visitare più volte
la Sede rinnovata di Speranza Azzurra e di apprezzare molti angoli destinati a vari operativi laboratori
dedicati a bambini e adulti. Non si può, infatti, non
citare lo spazio dedicato alla lettura, rivolto ad un
gruppo di donne attente e interessate. Inoltre fui non
poco sorpreso in positivo nel constatare la presenza
di una accogliente e ricca palestra, capace di ospitare sofisticate attrezzature sportive per dilettanti e
campioni. Nel 2000 vide la luce, credo un solo numero, un notiziario a colori con la collaborazione di
alcuni cittadini del quartiere, poi inghiottito dal tempo… E ancora in seguito, ricordi sempre più evanescenti e un risveglio brusco nella realtà d’oggi in cui
Speranza Azzurra si è trasformata, come per un inevitabile e fatale incantesimo unicamente in un ricovero, grazie a sovvenzioni del Comune, di giovani
extracomunitari albanesi e rumeni prima e poi essenzialmente di africani. Tra loro non di rado scoppiano delle accesissime risse, che a volte vengono
irresponsabilmente sottaciute da chi o da coloro i
quali credono e sperano di tenere sotto controllo una
situazione, che invece sta scappando di mano. Così
come, si diceva all’inizio, è accaduto non molto tempo fa: pare, siano spuntati anche dei coltelli, tra lo
sconcerto della popolazione. Nessuno, credo, osa
contestare di petto una mano tesa a chi cerca lavoro
da noi (ma c’è proprio lavoro oggi come oggi? E per
tutti?) ma nello stesso tempo nessuno, è certo, può
liberamente accettare una situazione di fatto che,
Gente di Falchera 9
segue a pag. 11 in seconda colonna
I lettori scrivono
AVVISO PER CHI SCRIVE.
“Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non
dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese
in considerazione: saranno cestinate!!
IL MIO GIORNALE
Leggendo “Gente di Falchera” di novembre, ho trovato la lettera di Giovanna Guerrieri, quando scrive
a proposito del giornalino, mi conferma voci già sentite. Siamo abituati a dare per scontato un po tutto.
E’ normale che ogni mese arrivi puntuale “Gente di
Falchera”, magari se ritarda reclamiamo.
Non so se tutti ci rendiamo conto che fare un giornale comporta tanto impegno, disponibilità di tempo,
capacità di scoprire argomenti vari e interessanti,
informazioni per i servizi di zona, in questo numero
anche l’orario dei passaggi del 50!.
E poi quella pagina che dedica ai nostri defunti un
ricordo e un saluto che sa di amicizia.
C’è lo spazio Giovani, sport, scuole, e tanto altro.
Ma c’è un problema, c’è un costo da sostenere.
Corrono voci che senza contributi “Gente di Falchera” non potrà continuare a portare nelle nostre case
tutto questo. A me dispiacerebbe molto, sarebbe come
aspettare un amico che non potrà arrivare. Se tutti
quelli che lo apprezzano facessero un piccolo costante
gesto di solidarietà, forse il nostro giornale si potrebbe salvare. Vogliamo provare?
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato finora per
il giornale e mi auguro che questo amico continui a
bussare alla mia porta.
Girodo Adele Badini
Festa dei vicini 24 settembre 2011
Questo è uno sfogo personale
Invece di parlare dei vicini, parlerei soprattutto del
quartiere, anzi degli abitanti (per fortuna non tutti).
Tutte le volte che si organizzano delle iniziative rabbrividisco!! Ogni volta spero che ci sia partecipazione, invece ci sono sempre le solite persone e sembra
che il resto della Falchera sia nascosta. Però tutti gli
anni che si fa la festa dei vicini, ecco che arrivano
amici quelli che si nascondevano… sarà una mia
impressione? Oppure perché è tutto gratis?. Spero
tanto per loro che non sia così. Io ho un brutto difetto, dire sempre quello che penso, i miei famigliari
mi dicono che non va bene dire sempre la verità, però
io sono fatta così! Chi mi conosce mi ama per quello
che sono e il resto per me non conta.
Io amo molto questo quartiere, anche se ogni volta
che partecipo ad iniziative in piazza, prendo spesso
e volentieri degli insulti gratuiti pur lavorando tanto.
Non mi sembra di togliere il lavoro a nessuno, non
crediate che sia così facile, ma io lo faccio soprattutto per la gente di Falchera che mi ringrazia tutte le
volte che si organizzano delle feste.
Scusate il mio sfogo, ma sono proprio arrabbiata, ho
ricevuto degli insulti e hanno messo in dubbio la mia
onestà. Questo mi ferisce personalmente, e mi chiedo perché esistano dei vicini che credevo amici poco
umili… se si soffermassero a riflettere, capirebbero
che certe persone fanno delle cose solo per amore.
Svegliamoci tutti e collaboriamo insieme, vi voglio
bene falcheresi!!
Angela Mastroianni
Egregio sig. Sindaco,
Vicesindaco, Assessori e Consiglieri comunali di Torino, dalla periferia dimenticata di Villaretto (non per
il Fisco) capiamo che le privatizzazioni tolgono problemi agli Amministratori ma i risultati del Referendum non contano proprio nulla?
Anche il Privato fallisce! (Olivetti ecc. ecc.)
Non si gioca sui beni fondamentali dei cittadini!
La Politica prenda esempio dalla Famiglia; dimostri
che non è un’orgia di mal governo, costi quel che
costi.
Scusateci per la franchezza e buon lavoro.
Cordialmente
Dileo Maria e Mèmore Mario
“Nelle Feste Natalizie e di fine Anno?”
Cerchiamo d’essere più buoni e comprensivi verso il
prossimo e le Istituzioni locali, che ci assistono nelle
nostre regole di vita Civile per essere più tolleranti e
disponibili ad indicare a chi è “meno a conoscenza
del rispetto reciproco” che il valore della libertà è
una cosa “Sacra”, violata da altrui con comportamenti
scorretti, che offendono il quieto vivere della gente
abituata in questo modo di vita.
Non farò la lista delle anomalie, che si riscontrano
nelle ventiquattro ore della giornata, però!
1) Non ho voglia di citare i soliti problemi ( strade/
bucate, Laghetti/dimenticati, Acqua/alta in Falchera/no! Solo a Venezia, Discariche/Abusive, Sicurezza/Assente, ecc!), ma mettere in atto altri comportamenti scorretti.
2) Auto o furgoni da rottame abbandonati sui sedimi
stradali comunali da mesi in centro abitato (v. degli
ulivi 112/pz. Volgograd), senza nessun riscontro da
parte delle forze dell’ordine per questi mezzi/discaricati.
3) Nelle ore serali in piazzale VOLGOGRAD si ac-
Gente di Falchera 10
cendono i “Falò” con qualsiasi materiale infiammabile (plastica, gomme, arbusti, foglie ecc.) con relativo fumo, che entra nelle vicine case, dove ci sono
persone asmatiche pronte a trasferirsi “nell’aldilà”
pur di non sentire quel cattivo odore, procurato da
“Quelli della Notte”! Interventi delle F.O.! una su
dieci chiamate.
4) Nelle ore pomeridiane (15,30!’) mentre uno sta
facendo la “Siesta” o altro! Suona la porta di casa e
vedi impalati due rappresentanti di chissà “quale religione”, per convertirti al loro volere. A proposito,
visto che la paga della tredicesima è stata istituita
come gratifica natalizia il 5 agosto 1937 agli impiegati e poi estesa agli operai dall’art. 17 il 27 ottobre
1946, reso obbligatorio dal Decreto del Presidente
della Repubblica n. 1070/1960 per tutti i lavoratori
subordinati a tempo indeterminato e determinato per
assicurare al lavoratore stesso una maggiore disponibilità economica nel periodo della Cristianità alle
Feste Natalizie, perché “Voi!” non rinunciate a questo vantaggio/venale in difesa del vostro credere?
In ogni modo! Buon NATALE a tutti e Felice Anno
Nuovo 2012.
segue da pag. 9 accoglienzo o degrado
come è stato scritto sul quotidiano torinese, rappresenta in maniera disordinata e massiccia “un concentrato di marginalità e disperazione”. Ci vorrebbe
una politica dell’accoglienza, più ferma, razionale
ed oculata in una borgata già fragile come la Falchera, fiaccata da mille altri problemi per lo più legati
ad un’altra difficile integrazione, quella rappresentata dai nomadi. Una triste realtà che perdura ormai
da tempo e che non si può davvero smentire. Ecco
dunque opportuno e necessario, in questo caso, l’appello coraggioso di tutte quelle giovani mamme che
hanno pubblicamente messo in luce un aspetto umano e degradante insieme, cui va il nostro ringraziamento. Appello che deve essere però ulteriormente
incoraggiato e supportato, nell’immediato futuro, da
una corale indignazione cittadina e non soltanto dal
singolo abitante in preda a legittimi sfoghi personali, ma attraverso la voce immediata e mirata di associazioni e comitati, per sollecitare un doveroso e responsabile intervento da parte del Consiglio di Circoscrizione.
Enrico Dondè
Francesco Traisci
chirurgo plastico ricostruttivo
RICORDI
Alle care amiche Albina e Mariuccia
Ancora oggi a distanza di mesi non riesco a capire
perché ogni pomeriggio sento che mi manca qualcosa, ho capito: ero così abituata che tutti i mercoledì o
quasi, le mie amiche Albina Gortan e Mariuccia Civitico venivano a casa mia, ora non più perché tutte
e due sono passate ad altra vita, lasciandomi un grande vuoto. Le nostre chiacchierate, i ricordi del nostro paese, essendo tutte e tre di Dignano ora Croazia avevamo molte cose in comune.
Con Albina alle casermette di Borgo S. Paolo lavoravamo da sarte e si cantava tutto il giorno, lei era
più grande di me di poco, ha avuto la fortuna di andare nella nostra Pola dove all’Arena eseguivano le
opere liriche, così lei sapeva tutte le romanze e i pezzi d’opera più belli. Albina amava la musica e il bel
canto, è stata lei a trasmettermi questa passione, io le
dicevo che era la mia maestra di canto e lei con un
pizzico di orgoglio mi sorrideva contenta, era sempre pronta a darmi dei consigli.
Quando si andava a feste o raduni con i paesani, Albina e suo marito Ercole facevano dei bellissimi duetti. Abbiamo cantato nella corale Istriana diretta dal
maestro Gianni Ferro, che in quegli anni era composta da 90 elementi tra uomini e donne, anche nel coro
Albina ed Ercole si sono sempre distinti per la loro
bella voce. Il coro diretto dal maestro Ferro eseguiva
musica operistica, sacra e romanze, quelli sì, sono
stati anni bellissimi!!! I ricordi sono tanti, ma ora
rimane solo il vuoto che mi ha lasciato questa mia
carissima amica Albina Gortan Simonelli.
Farronato Mariuccia
Con affetto ti ricordo.
Epilazione definitiva servizi laser
Quello che spendi mensilmente
in ceretta, con il laser otterrai lo
stesso effetto definitivamente.
via Freidour n° 1
cell. 392-5402990
IN BREVE dalla Provincia
A cura di Ricciardetto
∗ Mappano Caselle. E’ stato inaugurato il 31 ottobre scorso
il nuovo Cimitero. Il Comitato Mappano Comune
recentemente si è recato in Regione per far ripartire l’iter
amministrativo finalizzato a raggiungere l’autonomia della
frazione. A quando una rotatoria all’altezza dell’ex Caseificio
Pugliese sulla Str. Torino che da Mappano è diretta verso
Leinì? La richiedono molti automobilisti spesso fermi a
lungo per la coda che procura il semaforo, a causa del grosso
incrocio esistente (Caselle - Leinì - Settimo).
* 2 milioni di danni in provincia per il maltempo, tuttavia
l’emergenza ha funzionato bene grazie alla Regione, alla
Provincia, alla Città di Torino e grazie alla Protezione Civile,
a volontari e cittadini.
∗ Leinì. Grande partecipazione alla fiaccolata contro la
mafia. Nel comitato hanno aderito anche associazioni di
Borgaro.
* Settimo Torinese. P.zza Campidoglio: “Settimo in pista”
(pattini a rotelle) dal 25 novembre al 5 febbraio 2012.
* Venaria Reale. Mostra “Leonardo il genio il mito”. E’
stata inaugurata il 16 novembre u.s. Si protrarrà sino al 29
gennaio 2012. Si accettano prenotazioni.
* Nel Canavese è grave il problema dei rifiuti. Immondizie
sulle strade.
Gente di Falchera 11
“Regala un pensiero al tuo Vicino’”
FESTA DEI VICINI 2011
* Con la mia vicina parliamo poco perché è fatta a
modo suo.
* Alla mia vicina brava, ma “rompina” perché mi
sporca i davanzali di tutto un po’.
* I vicini sono bravi, sono i nostri migliori parenti!
* Il vicino dovrebbe essere come un salvagente prezioso al bisogno.
* Per me i vicini e lontani li amo tutti perché amo il
prossimo tutto.
* I miei vicini ci sono, ma sono come fantasmi, l’importante che ci sono io.
* Anche la Regina Margherita ebbe bisogno della
sua vicina.
* Un buon vicino è come il pane caldo al mattino.
* Cari vicini datemi pazienza se ogni tanto faccio
rumore, grazie.
* I miei vicini sono molto bravi, ma poco disponibili, peccato!!
* Cara vicina, quando arrivi la domenica mattina
all’alba da ballare non sbattere il portone, è l’unico giorno della settimana che posso riposare un
po’ di più, grazie.
* Quando stendete la biancheria che gocciola o scuotete la tovaglia piena di briciole dal balcone pensate a quei “poverini” che abitano sotto di voi.
“Ricordi di un lontano passato”
Tanti anni fa dalle mie parti, dove sono nato, era periodo di guerra e la ricorrenza di passare del tempo
con i vicini di casa non si chiamava “Festa dei Vicini” ma tale ricorrenza era festeggiata nella giornata
di Pasquetta.
Si usava andare a fare una scampagnata fuori porta,
ricordo che mia madre faceva i dolci di Pasqua per
noi bambini ed era in uso preparare i dolcetti nelle
forme più svariate: una colomba con un uovo al centro oppure la forma di un aereoplano sempre con un
uovo al centro.
Oggi viene da sorridere perché i nostri figli e nipoti
non devono aspettare le grandi feste religiose per
mangiare i dolcetti, purtroppo in tempo di guerra
quelle cose erano un lusso che non tutti potevano
permettersi.
Ricordo che in tale occasione si preparava una grande tovaglia stesa sul prato, posata magari davanti casa
o nel prato più vicino al caseggiato, sulla quale erano posate le varie cibarie e non mancava il salame,
la pagnotta di pane fatto in casa, il vino dei castelli
romani, le ciambelle ubriacone da bagnare nel vino
prima di mangiarle ed il ciambellone.
In queste occasioni le famiglie si riunivano e quindi
la famiglia non era singola, ma si era più nuclei e
tutti si scambiavano il cibo e condividevano tempi e
spazi. Si era fortunati se vi era anche chi suonava la
fisarmonica.
Erano brutti tempi infestati dalla guerra però, visto
che era ancora lontana da noi e le informazioni erano scarse, i nostri genitori non ne parlavano.
Perciò è vero che non si chiamava Festa dei Vicini
ma il buon vicinato si riuniva facendo in modo che si
passasse qualche ora in buona armonia.
Stornelli Ivan
Sportello per la
CONSULENZA LEGALE
È a disposizione dei cittadini un servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello.
Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in
via degli ABETI 16. È obbligatoria la
prenotazione al n° 011-44.32.621
CONTRO LA CRISI: RISPARMIA SENZA RINUNCE!
Spegni completamente gli elettrodomestici quando non li usi
L’orologio digitale sul forno, la spia
della TV, la lucina del caricabatterie del computer: ciascun led assorbe da 1 a 4 wat di corrente all’ora.
4w per 24 ore al giorno =
100w/h come se si fosse tenuta accesa una lampada da
100 wat per un’ora.
Gente di Falchera 12
Spegnere tutti gli lettrodomestici interrompendo la
corrente fa risparmiare in
bolletta, diminuisce gli
sprechi e aiuta l’ambiente.
L’angolo della poesia
a cura di Rocco De Pace
SPETTACOLO GRANDIOSO
Nel terso cielo
puntellato
di miriadi di stelle
con tenue luce,
Sovrana,
l’argentea Luna.
All’apparir dell’aurora
si alza un sipario,
ecco annunciar
con luci e colori
il più grande spettacolo
offerto all’uomo.
Sempre
torna in scena
il Re dell’Universo,
a portar la vita
a questa umanità
sovente irriverente.
RISORSE
Le mani, l’udito, l’olfatto.
Ambite risorse lente,
Ai videolesi
Costruiscono spazi e tempi
Finalizzando il percorso
Di ricerca,
Orientando la ragione
Ad individuare culture
Abilitate a farsi carico
D’esperienze future,
A comprendere i significati,
Progettare e sviluppare
Un dialogo, una partecipazione
Di apporto alla vita sociale.
Francesco Antonio Ascrizzi
STUDENTI
Francesco Proietti Ricci
IL MONDO
Perché il mondo non si vuole bene
e ci infliggiamo tutti tante pene?
Torti, ricatti, scortesie e malignità
oramai, non è di moda la bontà;
la gentilezza è cosa sorpassata;
il rispetto, che parola strana,
non è in uso più è cosa vana.
Si predica che siamo tutti fratelli
ma non si fraternizza coi poverelli.
Il tempo è diventato prezioso
e non si gode più il “meritato riposo”
corriamo come tanti disperati
sembriamo dei robot programmati.
Poi la sera stanchi e spossati
davanti alla TV.. addormentati.
Ragazzi, ascoltate!
un amico che grida,
è giusta, ma un po’ audace
la vostra disfida.
Sono con voi,
innovazioni,
ma in calma van fatte
e non confusioni.
Mi inchino e apprezzo
il vostro coraggio,
ma ottien più, credete,
la forza del saggio.
Ragazzi pensate,
con tanta pazienza,
si son formati gli astri,
la vita, la scienza!
Rodolfo Gobbo
Angela Saccone
LA PERFETTA CONOSCENZA
“LE AMICHE”
Con le amiche del cuore,
trascorri molte ore.
Loro sono un bene prezioso,
quando fa freddo e quando
c’è caldo afoso!
Ci aiutiamo a vicenda,
ci scriviamo sull’agenda
Marika, Paola e Chiara
affrontiamo anche, la giornata amara!
La perfetta conoscenza
Non ci sarà
Fino quando il fondamento
Della salvezza
Ci rischiarerà l’anima.
Ognuno faccia il disegno
Della propria vita
Uscirà una figura geometrica
Piena di angoli
Costruiti per un castigo imposto
Paola Longo
Massimiliano Irenze
Gente di Falchera 13
LA COSTITUZIONE
I TA L I A N A P E R T U T T I
IL PARLAMENTO
Art. 55.
Il Parlamento si compone della Camera dei deputati
e del Senato della Repubblica. Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione.
Art. 56.
La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto. Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel
giorno della elezione hanno compiuto i venticinque
anni di età. La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla
circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per
seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base
dei quozienti interi e dei più alti resti.
Art. 57.
Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale,
salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.
Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici,
sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore
a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno.
La ripartizione dei seggi fra le Regioni, fatto salvo il
numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall’ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei
più alti resti.
Art. 58.
I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto
dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo
anno di età. Sono eleggibili a senatori gli elettori che
hanno compiuto il quarantesimo anno.
Art. 59.
È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è
stato Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato
la Patria per altissimi meriti nel campo sociale,
scientifico, artistico e letterario.
Art. 60.
La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica
sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna
Camera non può essere prorogata se non per legge e
soltanto in caso di guerra.
Art. 61.
Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro
settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima
riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle
elezioni.
Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti.
Art. 62.
Le Camere si riuniscono di diritto il primo giorno
non festivo di febbraio e di ottobre. Ciascuna Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo Presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti.
Quando si riunisce in via straordinaria una Camera,
è convocata di diritto anche l’altra.
Art. 63.
Ciascuna Camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di presidenza. Quando il Parlamento
si riunisce in seduta comune, il Presidente e l’Ufficio
di presidenza sono quelli della Camera dei deputati.
Art. 64.
Ciascuna Camera adotta il proprio regolamento a
maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Le sedute sono pubbliche: tuttavia ciascuna delle due
Camere e il Parlamento a Camere riunite possono
deliberare di adunarsi in seduta segreta.
Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento
non sono valide se non è presente la maggioranza dei
loro componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una
maggioranza speciale. I membri del Governo, anche
se non fanno parte delle Camere, hanno diritto, e se
richiesti obbligo, di assistere alle sedute. Devono essere sentiti ogni volta che lo richiedono.
Art. 65.
La legge determina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con l’ufficio di deputato o di senatore.
Nessuno può appartenere contemporaneamente alle
due Camere.
Art. 66.
Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei
suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità.
Art. 67.
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione
ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
Art. 68.
I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti
dati nell’esercizio delle loro funzioni.
Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né
può essere arrestato o altrimenti privato della libertà
personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in
esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un
delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio
in flagranza. Analoga autorizzazione è richiesta per
sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.
Art. 69.
I membri del Parlamento ricevono un’indennità stabilita dalla legge.
Gente di Falchera 14
Ricordo dei caduti nella campagna italiana di Grecia 1940-41
Alcune brevi lettere inviate dal fronte Greco-Albanese da mio zio Francesco Donato alla famiglia.
Desidero ricordarlo in occasione della ricorrenza del
2 Novembre, giorno dedicato ai cari defunti delle
nostre famiglie.
27-9-1940
Mia Adorata Mamma,
Il giorno 24 ci siamo imbarcati a
Bari. La mattina
alle ore 3.30 abbiamo levato le
ancore, diretti
lontano. Nei nostri cuori non
c’era la minima
preoccupazione.
Eravamo su due piroscafi, quello che portava noi era
il Galileo, il mare era calmo il cielo sereno e limpido
come i nostri cuori. Ufficiali e soldati erano sereni,
ogni tristezza era dimenticata, due caccia e un idrovolante ci facevano la strada, i delfini ci accompagnavano, e dopo 12 ore di traversata abbiamo avvistato la
terra, dove il destino della nostra Amata Patria ci
mandava, l’allegria cresceva, e cantavamo canzoni.
Un’ora dopo abbiamo toccato la spiaggia, e così ci
siamo accampati e sino ad oggi non ci siamo spostati. Ti informerò dei nostri prossimi spostamenti.
Qui regna un grande spirito di fratellanza e di rispetto. Tutti speriamo che le cose si svolgano al più presto e tutto torni come prima.
Dopodomani ci sposteremo verso la capitale, l’indirizzo è sempre quello che tu sai, ti prego di scrivere
sempre. Non avendo altro d’aggiungere chiudo la
presente baciando tutta la famiglia. Baci alla cara
Nonna e dille ancora che suo nipote Francesco si farà
onore. Mi saluti tutti i parenti e amici, non le scrivo
perché una cartolina costa £ 1, una lettera lo stesso.
Tanti baci alle care sorelle.
Saluti particolari alla signora Longo e signorina.
2-10-1940
Cara Mamma
Oggi è il giorno di tutti i morti. Io sono lontano e non
posso fare una visita alla tomba di mio padre, ma voi
farete le mie veci. Cara Mamma ieri e oggi qualche
apparecchio nemico ci fa qualche visita, ma nessun
danno, solo piccole scaramucce. Non impensierirti
per queste cose che ti scrivo se no un’altra volta
faccio a meno di parlarne. E’ da tre giorni che non
ricevo tua posta, come mai questo ritardo? Non stare
in pensiero dal momento che sto bene, e pregate Iddio che mi guardi in ogni istante. Ti mando tanti baci.
Tuo figlio Francesco che vuole la tua santa benedizione. Saluti alla signora Longo e signorina.
16-10-1940
Cara Nonna
Oggi ho scritto una
cartolina alla mia
Mamma e pure a
Voi voglio scrivere
un rigo tanto desiderato. V’informo
che sino ad oggi siamo sempre allo
stesso posto, ma fra pochi giorni ci sarà da fare una
lunghissima marcia con il mio cavallo Varano che è
il mio fedele amico nel cammino verso un nuovo orizzonte, verso una nuova meta, verso un destino che
sarà la gloria di tutta questa gioventù lontana. Nella
vita mi resterà un eterno ricordo di questo cavallo, e
un giorno Vi racconterò tutte le sue fatiche.
Voi tutti non dovete essere tristi, io non lo sono affatto...
Cara Nonna state sempre tranquilla che io mi saprò
sempre guardare dai pericoli, pure dalle piogge che
vengono torrenziali e anche dalla neve che calpestiamo. Perciò vi raccomando di essere forti come me
qui. Baci a voi tutti.
Vostro nipote che vuole la Vostra santa benedizione.
Artigliere Francesco Donato –
Quartiere Generale Comando Divisione Piemonte –
Posta Militare n° 82
(Durante un’incursione aerea, l’artigliere Francesco Donato, uscendo dal riparo per recuperare il
cavallo del Colonnello che era uscito allo scoperto,
fu colpito ad un fianco da un colpo di mitraglia da
un aereo nemico. Trasportato all’ospedale da campo, ad Elbassan, con una temperatura di 15° sotto
zero, morì il 12 dicembre 1940)
Gente di Falchera 15
Gaetano Donato
Il vernacolo
DZEMBER
Piume dÀngej ant l’aria…
“A fiòca, cit, a fiòca!”
Ant la neuit solitaria
Pian a son-a la ciòca.
Nòstra ca l’è pi càuda:
e la Stòria a l’è bela
e a l’è bel ësté an fàuda
a mamina a scotela…
E andurmisse parèj
Quand ch’a-i nasse ël Bambin,
con toa mama davzin
ch’at carëssa ij cavèj.
Camillo Brero
a cura di
Livio
Scremin
Macelleria Steri
Sta arrivando il Natale e
la macelleria STERI
nel proporvi i suoi prodotti
Spesa Famiglia
VI AUGURA BUONE FESTE
Maialini sardi
Capretti sardi
Agnellini sardi
“Sa Cordula”
(interiora di agnellini)
Tacchini ripieni
Polli ripieni
Faraone ripiene
Galline ripiene
Anatre ripiene
Rolate di agnello
Rolate di maialino
Tasche ripiene
e tante altre prelibatezze
2 kg fettine di vitello
2 kg bollito di vitello
1 kg salsiccia
2 kg spezzatino
2 kg braciole di maiale
1 kg petti di pollo
1 kg fesa di tacchino
1 kg hamburgher
2 kg tritata di vitello
2 kg costine di maiale
2 kg cosce di pollo
1 coniglio
E 6,50 al Kg
In omaggio i sacchetti per la conservazione
Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio
Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94
Laboratorio di
Quartiere Falchera
Mini Spesa Famiglia
1 kg rolatine di vitello
1 kg rustichelle
1 kg tritata
1 kg fettine di vitello
1 kg braciole di maiale
1 kg di salsiccia
1 kg di cosce di pollo
1 kg coniglio o un pollo
1 kg bollito c/osso
1 rolata o tasca ripiena
1 kg costine di maiale
S p o r t e l l o A . T. C .
in via degli Abeti 16
Tutti i Martedì
dalle ore 10,30 - 12,30
Sportello Ambiente:
la distribuzione dei sacchetti
per la raccolta della plastica
a v v i e n e t u t t i i m e rc o l e d ì
dalle ore 15 alle 16 in via degli Abeti 16
“Comitato Sviluppo Falchera”
Piazza Giovanni Astengo 10
presso Biblioteca Civica Falchera
Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22
E mail: [email protected]
E 7,50 al Kg
A richiesta si confezionano cestini natalizi
Vi aspettiamo numerosi
Per la settimana di Natale, a tutti i nostri
clienti doneremo un grazioso omaggio
Macelleria Steri str. Cuorgnè 119
Mappano To.-Tel. 011-996.81.94
Gente di Falchera 16
Una ricetta al mese
di
Carla
Rita Elia
Faraona alla panna
Per 4 persone: una faraona
da 1 kg e 200 g ca., ½ hg di
panna, 50 g di pancetta affettata, 80 g di burro, 2 foglie di salvia, uno spicchio
di aglio, sale e pepe.
Pulire la faraona, condirla con sale e pepe. Fasciarla
con la pancetta e legarla con lo spago. Mettere il burro
nella casseruola, aggiungendo salvia e aglio, e appena sarà sciolto il burro unire la faraona e farla rosolare bene da tutti i lati; quindi eliminare salvia e aglio.
Cuocere per 30 minuti rigirando spesso il volatile.
Aggiungere la panna e continuare la cottura per 10
min. ca. rigirando spesso il volatile. Aggiungere la
panna e continuare la cottura per 10 min. ca. bagnando la faraona ogni tanto con il fondo di cottura. (Servire con spinaci alla crema o con patate duchesse).
Ecco gli spinaci alla crema per 4 persone:
1 kg di spinaci, 40 g di burro, 2 dl di panna, 2 cucchiaini di zucchero, 1 pizzico di noce moscata, sale e
pepe. Lavare bene gli spinaci, bollirli e scolarli su un
piatto, lasciarli raffreddare, strizzarli bene e tagliarli
a pezzetti. Metterli in un tegame, aggiungere il burro, il sale, il pepe, lo zucchero e la noce moscata grat-
tugiata. Aggiungere la panna, portare a ebollizione e
sobbollire per 5 min. Servire caldi.
Ecco ora le patate duchesse per 4 persone:
800 g di patate, 70 g di burro, 3 uova, noce moscata,
sale e pepe. Far lessare le patate con la buccia sbucciarle e passarle nello schiacciapatate, mettere il passato così ottenuto nella casseruola, condire con sale,
pepe, noce moscata e 50 g di burro e far asciugare la
purea a fuoco moderato, mescolando di tanto in tanto. Togliere dal fuoco e aggiungere un tuorlo e un
uovo intero, mescolando. Far cadere il composto a
ciuffi nella teglia imburrata e spennellare con l’altro
tuorlo d’uovo sbattuto. Far cuocere nel forno caldo
per 15 min. ca.
Testi scolastici -Tutto
per la scuola -Articoli
regalo -Servizio fax e
fotocopie -Informatica.
Venite a scoprire il Fantastico mondo
di Natale con giochi e giocattoli e tante
sfiziose idee regalo...!!! Regali di Natale
su prenotazione e ordinazione...
MICHI
CARTOLERIA
VIALE FALCHERA 68 TEL. FAX 011-22.43.853
Studio Falchera S.a.s.
Corso Vercelli, 425
Telefono 011/2243773
Propone in vendita nella zona di Falchera e Pietra alta
VIA CAVAGNOLO: in stabile con ascensore ampio bilocale ristrutturato. Euro 117.000,00
PRESSI AUCHAN: in palazzina con posto auto, ingresso, soggiorno, cucinotta, due camere e bagno.
Euro 120.000,00
VIA STRAMBINO: in stabile anni ’60, ingresso, tinello, cucinino, due camere, bagno e ripostiglio.
Consegna in tempi brevi. Euro. 135.000,00
VIA S. TEMPIA: panoramico e luminoso, ingresso, cucina abitabile, sala, tre camere e bagno. Box
auto. Euro 145.000,00
FALCHERA NUOVA: Via degli Abeti, ultimo piano, quattro camere, cucina, bagno e ripostiglio.
Box auto. Euro 125.000,00
FALCHERA VECCHIA: Viale Falchera, appartamento con sottotetto e negozio collegato da scala
interna di 50mq. Euro 235.000,00
FALCHERA VECCHIA: Via S. Elia, in stabile recente, bilocale con doppia esposizione. Euro
115.00,00. Possibilità box auto.
FALCHERA VECCHIA: Via dei Frassini, ingresso su sala, tinello con cucinotta, tre camere, doppi
servizi. Euro 115.000,00
FALCHERA VECCHIA: Via delle Betulle, ingresso su sala, cucina, due camere, bagno e ripostiglio.
Ristrutturato. Euro 147.000,00
FALCHERA VECCHIA: Via dei Pioppi, ingresso, sala, cucina, tre camere e bagno. Euro 160.000,00
Disponibili le foto interne e le planimetrie catastali
ALTRE PROPOSTE VI ASPETTANO,
CONTATTATECI.
Gente di Falchera 17
segue editoriale di Amilcare De Leo
La narrativa
a cura di
Rivo
SORDO E’ BELLO
Sono per la strada, nei pressi di Corso Vittorio.
Vi è silenzio intorno a me. Cosa succede?
Passano tram, macchine, motorini, motorette, tutto in
silenzio, nessun frastuono, nessun rumore, nessuna
voce. Sembrerebbe che parli la gente che mi sta intorno: vedo muovere le labbra... cenni sorrisi, movimenti
del viso, scuotimenti del capo... sì, no... ma senza voce.
Che strano!
Mi distraggo, guardo il cielo. Mai visto tanto bello!
Nuvole colorate da quel sole che loro nascondono. Colombi in volo che paiono raggiungere il cielo. E nessuno disturba il paesaggio, non un frullo d’ali; nemmeno
il fruscio lieve delle ultime foglie che cadono dall’albero, ormai spoglio, o quasi.
In questa infinita silente bellezza sono persa… Rischio
persino di farmi investire da una macchina (sempre silenziosa). L’uomo al volante frena brusco e per un pelo
mi evita. Con la mano accenna una minaccia di schiaffi. Il suo volto è rosso d’ira e la bocca spalancata in un
grido rabbioso (lui, forse, ha ragione, ma io grazie al
cielo non lo sento). Non sento nulla, gli sorrido grata, e
per non avermi investita e per non aver sentito i suoi
più che probabili improperi.
Ora ho capito! Ho finito la pila, il mio apparecchio per
udire è scarico! Ecco perché non sento i suoni!
Per un momento ho creduto che la vita offrisse gratis
un lungo momento di sosta al fracasso (beh, in effetti,
è così). Non ho le pile di ricambio con me. Meglio!
Questa pace, viva solo di moti e di colori, è un incanto!
Appaiono più belli, più vivi, più “loro” i giardini, le
piante, le nuvole. Tutto è incantato anche nel moto. Il
creato mi gratifica di messaggi personali che il solito
frastuono m’impediva di percepire.
Oh, la meraviglia del cielo e della terra non distratta
dal solito frastuono! Persino i veicoli, solitamente solo
assordanti offrono una visione particolare. Ne osservo
la forma, il girar delle ruote, le sfumature dei colori!
Sono fascinata, ripeto “fascinata” di questo moto silenzioso.
E in questo silenzio ecco un canto dolce, particolare,
senza precise note; è in me (nelle orecchie, nella mente, nel cuore? chissà!) So che sento solo questa armonia, sottile, che mi dà gioia, che mi... scioglie ogni angoscia, ogni peso... In questa armonia intima, solo mia,
una nota mi riporta ad un lontano, scordato passato.
Una nota già sentita. Non distinguo, ma sogno… la nonna che canta? Zio Camillo che suona il “suo” violino
(suo perché costruito da lui)? Non so, tutto è più intimo, più particolarmente mio, niente ha a che fare con
le solite voci, i soliti suoni.
Niente è preciso, tutto è vago, intimo, “mio”.
E tutta la creazione è più ampia, indefinita... come...
l’infinito. Ecco, in quest’istante l’infinito mi appartiene, voglio dire: ne sono partecipe. Che bello!
Ma ora sono giunta a casa, qualcuno mi chiamerà, mi
parlerà, dovrò rispondere. Coraggio Anna, cambia le
pile. Addio Silenzio d’oro!
Anna Rosa Realini
dinare abilmente numerose altre Associazioni attive
nel territorio, tutte rivolte ad operare per il bene comune nel campo culturale, sociale e sportivo. Oggi
il Tavolo Sociale, come ancora la stessa redazione
del nostro giornale, è situato in locali poco idonei
perché letteralmente tremolanti localizzati in P.zza
Astengo 10 in attesa, invano per ora e forse per sempre, di essere restaurati. La stessa Anagrafe, ambito
Servizio essenziale nato negli Anni Settanta, è oggi
in fase di rinnovamento a causa di una parte del soffitto che ha ceduto per gli assalti bombaroli da parte
di volgari teppisti, così come è successo tristemente
anche al Tavolo Sociale, per poco non compromettendo la facciata dell’attigua Biblioteca Civica. Pertanto l’Anagrafe attualmente è ancora chiusa al pubblico, e nessuno sa quando riaprirà e se riaprirà, con
lo sconcerto della gente che passa e va, borbottando
e… imprecando. Proseguendo nelle considerazioni,
sino a qualche anno fa si parlava di bonificare la situazione degradante dei laghetti e si facevano, un po’
da tutte le parti, grandi progetti, ora naufragati nell’indifferenza dei ricordi. E ancora, che giudizio dobbiamo dare al servizio dell’ordine pubblico? Dove
sono andati a finire i cosiddetti Vigili di Prossimità?
Qualcuno li ha visti? A tal proposito, forse non tutti
sanno che negli Anni Settanta e per una certa parte
degli Anni Ottanta, al posto della biblioteca per Ragazzi, allora in ex P.zza Falchera 6, “vigilava”, ma
veramente sia pure con pochi uomini, una Sezione
staccata di Vigili Urbani. E ora? Citiamo poi, unicamente per dovere di cronaca, altri episodi significativi poco più lontani nel tempo e cioè al distaccamento di un presidio di Polizia, prima alla Falchera
Vecchia e poi alla Falchera Nuova, poi improvvisamente scomparsi, perché non si ritennero più utili…
la Falchera, si pensava, era ormai in grado di fare da
sé. C’era chi inoltre, responsabilmente e ci metteva
la faccia, prendeva in custodia ragazzi emarginati e
dava loro la possibilità di credere in se stessi attraverso il variegato mondo dello sport, particolarmente il calcio e, nei casi più estremi, attraverso oculate
e controllate attività ispirate alle cosiddette arti marziali. Per citare altri esempi, vivi e proficui erano alcuni Servizi Sociali Comunali per il ricupero di ragazzi a rischio, per cui vanno anche ricordati, non
senza riconoscenza, quegli operatori della Caritas,
che lavoravano allo scoperto con le frange più ribelli
della microdelinquenza di allora e, credetemi, particolarmente “vivaci”, e si potrebbe continuare…
Oggi, data la situazione esistente, avremmo ancora
bisogno della stessa potenzialità delle risorse di quel
tempo, non credete? Guarderemmo al domani, forse, con meno affanno. D’altra parte mai, come in
questi ultimi tempi, avvertiamo, assoluto, il potere
del denaro. Ma, nonostante tutto, vogliamo ancora
credere che è “l’amore che muove le montagne”.
Buon Natale a tutti!
Gente di Falchera 18
Astronomia e...
a cura del Gruppo “G. Plana”
IL MISTERO DELLA SCIENZA
Quale sarà la sorte dell’universo? Già 13 anni fa questa domanda ha trovato una possibile risposta, grazie
proprio a quei tre astrofisici che nell’ottobre scorso
hanno ottenuto il Premio Nobel per la fisica: Saul Perlmutter, Brian Schmidt e Adam Riess. Essi hanno osservato che l’universo non solo è in continua espansione, ma che questa espansione è sempre più rapida.
Se l’osservazione premiata oggi è corretta (altri astrofisici non sono d’accordo), l’universo è destinato a
diventare uno spazio freddo e vuoto, con stelle talmente lontane da diventare invisibili l’una all’altra a
ritmi sempre più rapidi. I tre astrofisici hanno scandagliato il cielo a caccia di stelle lontanissime e hanno
rilevato che il loro allontanarsi era molto più rapido
del previsto. Le stelle usate come metro di misura sono
Supernove distanti 6 miliardi di anni luce, pesanti come
il Sole ma piccole come la Terra, che esplodendo liberano in poche settimane la luce di un’intera galassia.
La spiegazione della scoperta ci porta al centro del
più grande mistero della fisica di oggi: l’energia oscura. Il vuoto può avere un’energia. E man mano che
l’universo si espande, la materia diventa più rarefatta
e questa energia prevale, ma sulla sua natura non c’è
ancora niente di fatto. L’energia oscura tuttavia rappresenta il 73% dell’intero cosmo ed è in continuo
aumento. Un altro 23% sarebbe composto da materia
oscura, mentre atomi e particelle a noi noti sarebbero
relegati a un misero 4% del cosmo. Alla soluzione del
mistero dell’energia oscura, secondo il fisico teorico
della Sapienza Luciano Maiani, arriveremo quando si
troverà il punto d’incontro fra meccanica quantistica
e relatività generale: il sacro Graal della fisica moderna. Ecco il mistero!
E ora per gli appassionati di astrofilia:
Mercurio è visibile al mattino nella seconda parte
del mese. Venere è visibile al tramonto per tutto il
mese. Marte è visibile nella seconda parte della notte. Giove si vede dal tramonto fino a circa le due.
Saturno è visibile all’alba. Il 10 dicembre Eclissi totale di Luna della durata di 52 minuti visibile da nord
America, Europa, Africa orientale, Asia, Oceania,
Oceano Pacifico.
a.d.l.
CEDO MINIMARKET
di 120 mq in zona Falchera
per raggiungimento età pensionabile
avviamento trentennale
Per informazioni Tel. 011-26.20.364
Briciole di storia...
a cura di Franco Foppiani
GIUSEPPE BALSAMO
Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come Conte di Cagliostro,
è nato nel 1743 a Palermo e
morto nel 1795 nella Rocca di
San Leo. I suoi genitori erano Felicia Bracconieri e Pietro Balsamo commerciante di
stoffe. Poco dopo la sua nascita, a seguito della morte del
padre, fu accolto in un orfanotrofio, però a seguito del suo carattere ribelle fu affidato al Convento dei Fatebenefratelli dove cominciò il suo percorso
di conoscenza delle proprietà delle erbe medicinali,
ma ben presto scappò anche dal Convento. Il titolo di
Conte di Cagliostro, che era della sua madrina, gli fu
assegnato nella Cappella di San Giovanni. La sua vita
fu costellata da imprese criminose. Perciò era ricercato da tutte le polizie, italiane ed estere. Grazie al suo
fortissimo interesse per l’alchimia e per le scienze occulte, in poco tempo riuscì ad acquistare grande fama;
conosciuto per le sue arti di negromante, fondò la
“Massoneria di Rito Egizio”. Secondo Cagliostro lo
scopo del Rito Egizio consisteva nella rigenerazione
fisica e spirituale dell’uomo. Attraversò L’Egitto, la
Persia e parecchi paesi Europei, dove grazie alle sue
conoscenze e dichiarando di possedere misteriose e
fantastiche capacità, riuscì a conquistare l’amicizia di
personaggi importanti quali re e principi. Tra le sue
malefatte Cagliostro riuscì anche a fare delle opere
buone, intanto predisse alla regina di Francia Maria
Antonietta la Rivoluzione Francese con tutte le sue
conseguenze, inclusa la Casa Reale, ma fece anche
del bene guarendo degli infermi e aiutò anche dei bisognosi. Fu proprio a seguito di una guarigione a Roma
che fu condannato a morte perché fu accusato di stregoneria dall’Inquisizione per aver guarito inspiegabilmente il Papa Paolo Pio VI, e fu proprio il Papa poi
che decise di annullare l’esecuzione imprigionandolo
nella Rocca di San Leo in Romagna. Lì nel 1795, a
soli 52 anni, morì e fu sepolto senza cassa e senza
alcun rispetto. Nel 1797 le truppe polacche alleate con
la Francia trovarono il cadavere e gli diedero una onorata sepoltura. A Brescia c’è una medium, secondo il
suo racconto fu proprio lo spirito del Conte di Cagliostro a mettersi in contatto con lei dicendole queste
parole “Fanciulla io sono il Conte di Cagliostro,
medium del ‘700, se tu vorrai avere fortuna e forza, dovrai portare a San Leo tre rose rosse e tre
rose bianche”, e da quel momento iniziò la sua missione. Durante le sedute Cagliostro s’impossessa della sua mano per mezzo della scrittura automatica ed
invia i suoi messaggi.
Gente di Falchera 19
Il panettone
di
Toni
Barilla
Due righe di storia sul dolce più tipico
del periodo di Natale:
Il panettone nasce a
Milano ai tempi di
Ludovico il Moro e
ancora oggi è prodotto secondo la ricetta di
500 anni fa. A Milano
fino al 900 erano in
moltissimi tra fornai e pasticceri a produrre il panettone, oggi però le grandi ditte industriali di panettoni sono dislocate in tutta Italia, mentre a Milano rimangono ancora tanti artigiani che producono un
panettone secondo la ricetta tradizionale.
Oggi il Panettone è un dolce tipico Italiano tutelato
dal D.M. 22-07-2005 che ne specifica gli ingredienti
e le percentuali minime per poter essere definito tale.
Chi scoprì il panettone secondo la tradizione? Due
sono le storie di maggior credito.
1) Messer Ughetto degli Atellani, falconiere, abitava
nella contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di
Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere da lui come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, zucchero e uva
sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante,
tutti vollero assaggiare il nuovo pane, e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.
2) Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale, a cui
erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il
dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò.
Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo
sguattero, propose una soluzione: “Con quanto è rimasto in dispensa – un po’ di farina, burro, uova,
della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho
cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola”. Il cuoco acconsentì e, tremante, si
mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò
il segreto: “L’è ’l pan de Toni”. Da allora è il “pan di
Toni”, ossia il panettone.
I n v i a To c e 2 3 a n g o l o v i a A d i g e
CAF-ITALIA
Risolve i tuoi problemi di:
Mod. 730, Red, Isee, Murc, detrazioni,
assegni famigliari, sostegno al reddito
e bonus (gas, energia) senza tesseramento.
Servizio Patronato con tesseramento
Per info. Tel. 011-19702369
E mail: [email protected]
In realtà sembra che derivi da un’antica consuetudine che nel IX secolo animava le feste cristiane legate
al territorio milanese: a Natale la famiglia intera si
riuniva intorno al focolare attendendo che il pater
familias spezzasse “un pane grande” e ne porgesse
un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione.
Nel XV secolo, come ordinato dagli antichi statuti
delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di
Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto pan de mej) era vietato produrre il pane
dei ricchi e dei nobili (pane bianco, detto micca). Con
un’unica eccezione: il giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane,
regalato dai fornai ai loro clienti. Era il pan de’ sciori o pan de ton, ovvero il pane di lusso, di puro frumento, farcito con burro, zucchero e zibibbo. Alla
fine del Settecento si verificò una novità inattesa: la
Repubblica Cisalpina s’impegnò a sostenere l’attività degli artigiani e dei commercianti milanesi favorendo l’apertura dei forni.
Nel corso dell’Ottocento, durante l’occupazione austriaca, il panettone diventò l’insostituibile protagonista di una annuale abitudine: il governatore di Milano, Ficquelmont, era solito offrirlo al principe
Metternich come dono personale. La ricetta del panettone viene ripresa da Angelo Vergani nel 1944
fondatore della omonima azienda. E da lì ai giorni
nostri, a ricordarci di essere di nuovo a Natale.
OFFRESI
Signora italiana 48 anni cerca lavoro come
badante giorno e notte, domestica pulizie a ore.
Diplomata ottima cultura per info 380-3444239
e-mail: [email protected].
CERCO LAVORO
Signora di 50 anni italiana, residente in Falchera, referenziata, cerca lavoro come colf,
badante per anziani, baby sitter.
Si garantisce serietà e professionalità.
Patrizia tel. 347-7429214
ATTENZIONE!!
Ci viene segnalato che in
quartiere stanno girando
persone che tentano di
stipulare nuovi contratti
di luce, gas e altro; sono
presi di mira in modo
particolare gli anziani.
Si raccomanda prima di firmare qualunque documento assicurarsi del contenuto.
Ma soprattutto evitare
di aprire a sconosciuti.
Gente di Falchera 20
Il piacere di leggere
a cura di
Adriana
Scavello
L’altra Torino, una guida
sulla città senza
passare dal centro.
L’altra Torino. 24 centri fuori dal
centro”. Mi sono affrettata ad acquistarlo il 30 settembre scorso allegato a La Stampa, ma ora si trova anche in libreria.
In questi due mesi sono stati tanti gli eventi di presentazione di questo interessante ed insolito volume, patrocinato dalla Città di Torino, ed allora sento
il dovere di parlarne anch’io in questa piccola rubrica letteraria.
I quattro autori, Edoardo Bergamin, Daniela Garavini, Marco
Magnone e Fabrizio
Vespa ci accompagnano a visitare una
Torino insolita, anche
nella sua periferia,
perché Torino, come
dice Gabriele Ferraris nell’introduzione, non è una
città, non è solo il suo centro storico; è anche la somma di identità differenti, tante quanto le borgate che
la compongono.
E Ilda Curti, Assessore comunale alle Nuove Cittadinanze, alla Rigenerazione Urbana e all’Urbanistica, durante una presentazione del libro ha descritto Torino come una “matrioska di cui spesso si
vede solo la bambola intorno ma che, in realtà, quando si entra all’interno, rivela le bamboline una dopo
l’altra. Sono microcosmi, piccoli laboratori di cittadinanza...”
Allora, in questo viaggio nella periferia, gli autori ci
portano a scoprire mondi e storie, quartieri operai,
Gentile
Giuseppe e
Bartolone
S i n a
hanno festeggiato
il loro 50°
anno di
matrimonio con i
figli Laura e Michele, il genero Luciano e la nuora Manuela assieme ai
nipoti: Andrea, Samuele, Alberto e
Stefano. Con i parenti e amici si unisce anche la redazione per gli auguri
da tutti noi
antichi e recenti, testimoni di rivoluzione industriale
iniziata a cavallo tra Ottocento e Novecento: ci sono
i borghi antichi, i quartieri borghesi, ma anche quelli
più periferici e popolari degli anni 70, fino alla Torino Olimpica, che l’esperienza dei Giochi del 2006
ha segnato per sempre, dando inizio ad una trasformazione, ad una rigenerazione della città, epocale e
tuttora in corso.
Il libro, una guida vera e propria, strutturata come
tutte le guide turistiche di grandi città, divide la città
in 24 itinerari, 24 punti tra loro collegati, come a costruire una mappa insolita di luoghi che noi abitiamo
ma che vengono ingranditi ed illuminati come sotto
ad una lente.
C’è anche il nostro Quartiere, raccontato al capitolo
17 da Fabrizio Vespa, dichiaratosi “ossessionato da
Torino” che, nel descrivere Falchera come “sorprendente” parla anche di una “identità Falcherese”:
racconta della Falchera nuova e vecchia, del giornale Gente di Falchera, dei laghetti, insomma di molte
cose a noi conosciute ma che fa effetto vedere inserite in una guida di percorsi turistici; fa piacere vedere i nostri luoghi come meta di turismo, da visitare, con le sue peculiarità.
Concludendo, non ci sarà da stupirsi se in futuro ci
capiterà di incontrare persone che scendono al capolinea del 4 con la guida in mano per visitare Falchera!
Vettura di Cortesia
Recupero Danni
Vernice ad Acqua
Avvocati in Sede
Gente di Falchera 21
LA FOTOGRAFIA DEL MESE
Per tutti gli appassionati
I lettori interessati possono inviare alla redazione
non più di tre fotografie
(bianco e nero/colori)
particolarmente curiose
e originali su tema libero, preferibilmente circoscritto alla realtà territoriale della Falchera, contrassegnate da un titolo e
naturalmente da cognome e nome dell’autore.
Quella, a nostro avviso, ritenuta più idonea sarà
pubblicata con piacere sul nostro mensile.
“Solitudine di un mercato”’ di Oreste Pizzilli
Rispondo all’invito della Vostra manifestazione
fotografica con l’immagine che trasmetto, intitolata “Solitudine di un mercato”.
Ringrazio per la cortese attenzione e invio cordiali saluti.
O. P.
Peruviana 35enne con auto e patente offresi
per assistenza anziani, anche servizio serale.
Tel. 011-7651324 - 3278155753
E STETICA S TEFY
Per tutto il mese di
novembre e dicembre ‘BENESSERE
DEI PIEDI’ trattamento completo
“SCRUBB AI PETALI DI ROSA” pedicure curativo con maschera calda per
i piedi contro l’artrosi E 25
ORARIO CONTINUATO 9,30 / 19,00
VIA ADIGE 8/B TEL. 011-262.38.22
Per chi ama il teatro
a cura di Vittorio Leode
Questo mese segnaliamo
Teatro Stabile di Torino
Carignano - P.zza Carignano 6,
tel. 011-547048
6-18 dicembre 2011
“Misura per misura” di William Shakespeare, con
Eros Pagni regia Marco Sciaccaluga
Eros Pagni, attore di classe, è il protagonista di un’opera che definirei magnetica, una “dark comedy” che
vive di travestimenti, sostituzioni di persona, abusi di
potere, ruffianerie ma anche di un salvifico lieto fine.
Sullo sfondo come sempre nelle parole del grande
commediografo inglese, i grandi temi contemporanei
del potere, della giustizia e della corruzione, del rapporto tra passioni umane e valori etici, quest’ultimi
sempre più evanescenti nella società di oggi.
Carignano 27 dicembre- 8 gennaio 2012
“Il mare” due tempi di Paolo Poli tratti dai testi della poetessa e scrittrice Anna Maria Ortese, diretto e
interpretato da Paolo Poli. E chi non lo conosce?
Nel più puro stile Poli, il bravo attore affronta i testi
di Anna Maria Ortese (1914-1998),” una scrittrice
considerata triste, lagnosa. Invece nei suoi lavori c’è
una grande ironia che mi affascina. Tutta la narrazione avviene attraverso il ricordo struggente facendo affiorare figure e figurine di una “ italietta” arrancante nella storia dove le canzonette fanno la parte
del leone”. Parole di Paolo Poli.
Laurea Specialistica in Giurisprudenza
L’Abbate Teresa
“La tua costanza e il tuo
impegno sono
stati premiati
Auguri Dottoressa!”
Con affetto:
mamma, papà,
i nonni, gli zii,
le gemelle e
Luca.
Ti vogliamo
tutti Bene.
19/10/2011
Gente di Falchera 22
ANNIVERSARIO
Nel sesto anniversario
della scomparsa di Santa
Sturiale in Bonocore, il
marito Antonino e i figli
Lucia e Giuseppe, la ricordano con grande affetto e amore, sarà sempre
nei nostri cuori.
ANNIVERSARIO
Nel 3° anniversario della
scomparsa di Mastrogianni
Irene in Di Paola, tua figlia
Giovanna ti ricorda con
grande amore perchè eri, sei
e sarai sempre la mia mamma. Ciao Mamma.
ANNIVERSARIO
Nel 1° anniversario dalla
scomparsa di Crispo Andrea,
noi nipoti, sorelle e amici lo
ricordiamo e pur nell’immenso dolore che la sua assenza ci procura, ringraziamo Dio di averci donato una
persona così speciale sempre vicina a noi sulla
terra così come siamo sicuri lo è dal cielo.
ANNIVERSARIO
Nel 1° anniversario dalla
scomparsa di Salvatore Planeta lo ricordano con grande
affetto la moglie Anna con
tutti i figli e nipoti.
Sarà sempre nei nostri cuori.
RICORDO
SILENT KEY
CI HANNO LASCIATO:
28/10/2011 Furnari Maria
via delle Querce 37
09/11/2011 Minore Francesca
via delle Robinie 10
11/11/2011 Mazzucco Paola
via dei Pioppi 38
13/11/2011 Mancuso Andrea
via degli Ulivi 15
15/11/2011 Mameli Anton’Angelo
via delle Querce 71
di anni 48
di anni 94
di anni 77
di anni 82
di anni 88
UN PENSIERO
Domenica 13/11/2011 ci ha lasciato Mancuso
Andrea. Volevo esprimere un piccolo pensiero
alla sua persona. Andrea era un uomo mite buono e socievole, un caro amico.
Alla sua famiglia, la moglie Angela, i figli Enzo
e Laura con rispettive famiglie, ai suoi fratelli e
sorelle vada da parte della mia famiglia conforto, solidarietà e pace.
Giacomo Chissotti
Il tuo
ascensorista…
DIETRO
CASA
Miglietta Raffaele
Via degli Abeti, 45
Tel. 011-2623105
Cell. 347-6843317
Per la scomparsa di Minore
Francesca ved. Capria, la ricordano con grande amore i
figli: Francesco, Caterina,
Pasquale, Giuseppina e tutti
i nipoti, sarai sempre nei nostri ricordi. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno
partecipato al nostro dolore.
Gente di Falchera 23
STUDIO DENTISTICO FALCHERA
APERTO DAL LUNEDÌ AL SABATO
SU APPUNTAMENTO
Finanziamenti
in sede
IMPLANTOLOGIA
ORTODONZIA PROTESI,
FLUORO PROFILASSI
PER BAMBINI E ADULTI
VISITE E PREVENTIVI
GRATUITI
Portando questa pubblicità
avrete uno sconto del 10%
Via dei Tigli, 9
Vodafone: 348.1793466 / Tim: 339.8220987
Sostenitori “GENTE di FALCHERA”
ASTRA
SOCIETA’ COOPERATIVA
TORINO
C.so Giulio Cesare, 99-tel. 011-280901
Via Monginevro, 161-tel. 011-3828558
Sul sito: ww.gentedifalchera.it
presentiamo in anteprima
il libro sulla storia della
Falchera Nuova
Sig. Nordi Gaetano
Sig. L'Abbate Giovanni
Sig. Bonocore Antonio
Sig.ra Di Paola Giovanna
Sig.ra Dalena Flavia
Sig.ra Crispo Teresa
Lettore Anonimo
Sig. Farronato Luciano
Sig.ra Riaudo Maria
Sigg. Gentile Giuseppe, Bartolone Sina
Sig.ra Barchi Carla
Sig.na Giannotti Tiziana
Sig. Verrua Paolo
Tabaccheria Vassallo
Sig.ra Cerlenizza
Sigg. A. A.
Sig.ra Panno Deon Gaetana
Sig.ra Ovale Lucia
Lettrice Anonima
Sig. Capria Francesco
Sig.ra Cottari Giuliana
Sig. Chissotti Giacomo
Sig.ra Scolaro Piera ved. Gabetto
Lettrice Anonima
Sig. Genco Francesco
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
30,00
20,00
20,00
20,00
20,00
20,00
20,00
20,00
15,00
15,00
10,00
10,00
10,00
10,00
10,00
10,00
10,00
10,00
10,00
10,00
5,00
5,00
5,00
5,00
5,00
Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di
pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti.
NON SEMPRE IL CONTENUTO DEGLI SCRITTI DI CHI COLLABORA RISPECCHIA LE OPINIONI DELLA REDAZIONE
GESTIONE IN PROPRIO E DISTRIBUZIONE GRATUITA - STAMPATO IN 3000 COPIE
Biblioteca Civica FALCHERA
Periodico fondato nel 1993
Direttore Responsabile
Rita Miglia
Vicedirettore
Massimo Giusio
Redazione:
A. De Leo, C. Elia,
R. Voyat, F. Foppiani,
U. Grassi, R. De Pace
Caporedattore e grafica
Umberto Grassi
Segretaria di Redazione
Rita Voyat
Partecipazione
Redazione P.zza G. Astengo, 10
Tel. Fax e Segr. 011-22.47.387
E-mail: [email protected]
Sito Internet: www.gentedifalchera.it
Gente di Falchera 24