Alento Gas Srl Bilancio 2013

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Alento Gas Srl Bilancio 2013
Alento Gas S.r.l.
BILANCIO D’ESERCIZIO
AL 31 DICEMBRE 2013
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 1
INDICE
RELAZIONE SULLA GESTIONE
1 Organi Sociali.
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» 4
2
Assetto dei Poteri. .
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» 5
3
Principali dati economico-finanziari
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» 7
4
Metodologia di aggregazione – indicatori. .
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» 7
5
Contesto di riferimento.
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» 8
6
La Società. .
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» 22
7
Risultati economico-finanziari.
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» 23
8
Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese
.
» 26
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sottoposte al controllo di queste ultime
9
Risorse Umane e Organizzazione. .
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» 27
10
Attività di Ricerca e Sviluppo.
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» 27
11
Altre Informazioni. .
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» 27
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» 27
11.2 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
..
» 28
11.3 Prevedibile evoluzione della gestione. .
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» 28
11.4 Politiche gestione del rischio. .
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» 28
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» 32
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11.1 Fatti di rilievo intervenuti durante l’esercizio
12
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Deliberazioni in merito al risultato di esercizio.
PROSPETTI CONTABILI.
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» 33
NOTA INTEGRATIVA.
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» 38
Allegati..
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» 57
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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 2
Alento Gas S.r.l.
Bilancio d’esercizio
al 31 dicembre 2013
Relazione sulla Gestione
Sede in Francavilla al Mare (CH) – Corso Roma, 2
Capitale sociale Euro 1.169.350 € i.v.
Numero iscrizione al Registro Imprese
e Codice Fiscale 02093440697
Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di GDF SUEZ Energie S.p.A.
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1. Organi Sociali
Consiglio di Amministrazione
(in carica per 3 esercizi, fino alla data di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2015)
Di Pietro Claudio
Presidente
Grossini Fabrizio
Amministratore Delegato
Rodante Bruno
Consigliere
Paolucci Luca
Consigliere
Valentina Pepe
Consigliere
Collegio Sindacale
(in carica per 3 esercizi, fino alla data di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2015)
Tumini Edoardo
Presidente
Pattara Stefano
Sindaco Effettivo
Orioli Francesco
Sindaco Effettivo
Poretti Stefano
Sindaco Supplente
De Francesco Luigi
Sindaco Supplente
Società di Revisione
(nominata in data 22 aprile 2013, in carica per 3 esercizi, fino alla data di approvazione del Bilancio
al 31 dicembre 2015)
Reconta Ernst & Young S.p.A.
Organismo di Vigilanza
(in carica per 3 anni, fino all’ approvazione del Bilancio del 31 dicembre 2015)
Alessandra Ungaro
:
membro esterno
Soci
Comune di Francavilla a Mare
51%
GDF SUEZ Energie S.p.A.
49%
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2. Assetto dei Poteri
La struttura organizzativa di Alento Gas S.r.l. è articolata secondo il tradizionale modello di
governance che vede la gestione aziendale affidata in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione.
Le funzioni di vigilanza sono attribuite al Collegio Sindacale e quella di controllo contabile alla
Società di Revisione nominata dall’Assemblea. Il Presidente , il Vice Presidente, ove nominato e
l’Amministratore Delegato hanno la rappresentanza legale della Società.
Assemblea Soci.
L'Assemblea è investita dei poteri ad essa espressamente riservati dalla legge. L'Assemblea
rappresenta l’universalità dei Soci e le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge ed al
presente statuto, obbligano tutti i Soci, compresi gli assenti e i dissenzienti.
Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione è investito in via esclusiva della gestione dell'impresa, con facoltà di
compiere tutti gli atti ritenuti opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali,
escluso soltanto quanto rimesso dalla legge, o dallo Statuto, alle competenze dell'Assemblea.
Presidente del Consiglio di Amministrazione.
L’Assemblea dei Soci nella seduta del 22 aprile 2013 ha nominato Presidente del Consiglio di
Amministrazione l’Ing. Claudio Di Pietro.
La rappresentanza legale e la firma sociale della Società nei confronti dei terzi ed in giudizio
spettano al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente presiede l’Assemblea,
convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione.
Amministratore Delegato.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 aprile 2013 ha nominato il dott. Fabrizio Grossini
Amministratore Delegato della Società, al quale ha conferito tutti i poteri di ordinaria e
straordinaria amministrazione con la sola esclusione di quelli che a norma di legge o di statuto
spettano al Consiglio di Amministrazione o al Presidente del Consiglio di Amministrazione.
All’Amministratore Delegato spetta la rappresentanza della società.
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Collegio Sindacale.
L'Assemblea ordinaria elegge il Collegio Sindacale composto da tre Sindaci effettivi ed elegge due
Sindaci supplenti. L’Assemblea Soci, nella seduta del 22 aprile 2013, ha nominato Edoardo Tumini
Presidente, Stefano Pattara e Francesco Orioli Sindaci Effettivi. Ha altresì nominato Stefano Poretti
e Luigi De Francesco Sindaci Supplenti.
Organismo di Vigilanza.
In data 22 aprile 2013 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione del Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del D. Lgs. 231/2001 (Disciplina della
responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive
di personalità giuridica) ha nominato “l’Organismo di Vigilanza sul modello 231”, come previsti agli
artt. 6 e 7 del citato D. Lgs. 231. L’Organismo di Vigilanza ha una struttura monocratica, formato
da 1 solo professionista esterno, il quale rimane in carica per tre anni, e dispone di un budget
dedicato. All’Organismo di Vigilanza è affidato il compito di svolgere e promuovere l'attuazione,
l’osservanza, l’adeguatezza e l’aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo.
Società di Revisione.
Il 22 aprile 2013 l’Assemblea dei Soci ha conferito il mandato per la revisione contabile del bilancio
di esercizio e la verifica delle scritture contabili alla Reconta Ernst & Young S.p.A. per 3 esercizi,
fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2015.
Il controllo contabile della Società è esercitato dalla Società di Revisione in possesso dei requisiti di
legge.
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3. Principali dati economico-finanziari
AREA VENDITA
Vendite GAS (MSmc)
B2C
Clienti GAS (no)
B2C
2013
9
9,3
13.034
13.034
2012
10
10,1
13.442
13.442
Variazione
Variazione %
(1)
(8%)
(0,8)
(8%)
(408)
(3%)
(408)
(3%)
L’esercizio 2013 ha continuato ad essere condizionato dalla fragilità del contesto economico oltre
che da un inasprimento della dinamica competitiva e da una contrazione dei consumi.
Considerando tale contesto Alento Gas S.r.l., per non pregiudicare i rischi correlati al profilo della
Società, nel corso del 2013 non ha intrapreso politiche di sviluppo commerciale fuori territorio di
riferimento. I clienti di Alento Gas S.r.l. sono passati da 13.442 dell’esercizio 2012 a 13.034,
facendo registrare una riduzione del 3%; il volume totale di gas venduto nel corso dell’esercizio
2013 è stato pari a 9.3 Msmc, risentendo della contrazione dei consumi medi e della diminuzione
del numero di clienti.
DATI FINANZIARI (€/000)
AREA VENDITA
Margine Operativo Lordo
Risultato Operativo
Investimenti
Capitale Investito
Posizione finanziaria netta
2013
990
41
(3)
1.811
(303)
2012
Variazione Variazione %
920
70
8%
505
(464)
(92%)
0
(3)
1.870
(59)
(3%)
(238)
(65)
27%
Il margine operativo lordo risulta positivo per 990 migliaia di euro (920 migliaia di euro
nell’esercizio 2012), registrando un incremento di circa 70 migliaia di euro (+8%), dovuto ad un
efficientamento dei costi operativi e ad una migliore politica degli approvvigionamenti.
Il risultato operativo è in peggioramento a seguito dell’accantonamento a fondo svalutazione crediti
che è stato particolarmente significativo a casa del deterioramento del mercato e delle abitudini o
capacità di pagamento della clientela
4. Metodologia di aggregazione – indicatori
Al fine di illustrare i risultati economici della Società e di analizzarne la struttura patrimoniale e
finanziaria, sono stati predisposti schemi riclassificati distinti da quelli contenuti nel Bilancio. Tali
schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti
direttamente dagli schemi di Bilancio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio
dell’andamento della Società e rappresentativi dei risultati economici e finanziari.
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Nel seguito sono forniti i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
Il Primo Margine rappresenta il differenziale tra i ricavi ed i costi correlati direttamente
alla distribuzione e alla vendita di gas. Rappresenta la differenza di proventi ed oneri
relativi ai ricavi delle vendite e delle prestazioni, alle variazioni delle rimanenze, e al costo
per materie prime. L’indicatore include i valori corrispondenti ai proventi ed oneri di
vettoriamento, ai proventi per contributi di allacciamento.
Il Margine Operativo Lordo è determinato dalla differenza fra valore e costi della
produzione, nel prospetto di Conto Economico, prima del calcolo degli ammortamenti e
degli accantonamenti dell’esercizio.
Il Capitale Circolante Netto è determinato come differenza tra attività e passività
correnti con esclusione delle partite di natura finanziaria.
Il Capitale Investito Lordo è determinato dalla somma algebrica del capitale
circolante netto e delle immobilizzazioni nette.
Il Capitale Investito Netto è determinato dalla somma algebrica del capitale circolante
netto, delle immobilizzazioni nette e del valore dei fondi non precedentemente considerati.
L’Indebitamento Finanziario/Posizione Finanziaria Netta è determinato dalla
somma dei finanziamenti a lungo termine e delle corrispondenti quote correnti, dei
finanziamenti a breve termine al netto dei crediti finanziari e delle disponibilità liquide.
5. Contesto di riferimento
5.1.
Il mercato dei combustibili
Nell’anno 2013 il mercato internazionale dei combustibili è stato caratterizzato da livelli di
prezzo in diminuzione rispetto al 2012, in particolare la quotazione media del Brent sul periodo
è stata di 108,60 $/bbl, a fronte di un valore di 111,5 $/bbl registrato nel 2012.
Comunque il prezzo medio mensile del Brent si è mantenuto sopra la soglia dei 100 $/bbl,
raggiungendo il valore massimo medio mensile di 116 $/bbl nel mese di febbraio.
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Figura 1 – Prezzo del petrolio brent 2013.
Fonte: GDF SUEZ Energia Italia S.p.A.
Il tasso di cambio medio euro/dollaro nell’anno 2013 si è attestato a 1,328 $/€ risultando superiore
al valore di 1,28 $/€ del 2012. Il tasso di cambio ha oscillato nel periodo, in termini di media
mensile, tra 1,37 $/€, valore massimo di dicembre e 1,30 $/€ valore minimo registrato in tutti i
mesi del periodo marzo-maggio.
Figura 2 – Cambio euro/dollaro
Fonte: Yahoo Finanza
5.2.
Il mercato del gas in Italia
In base ai primi dati resi noti da Snam Rete Gas relativi al 2013, la domanda italiana di gas è stata
pari a 68,7 miliardi di metri cubi, in diminuzione rispetto al 2012 del 7,7% (-5,8 miliardi di metri
cubi).
La riduzione della domanda non dipende dai consumi del settore industriale, che è rimasta
costante, ma dal settore residenziale, dove la domanda è diminuita del 2,6%, e da quello
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termoelettrico, diminuzione del 17%. La diminuzione di quest’ultimo settore è imputabile al minore
contributo delle centrali a gas nella produzione elettrica, conseguenza prevalentemente della
crescita delle fonti rinnovabili e della riduzione della domanda.
74,5
68,
7
2013 vs. 2012
Termoelettrico
Industriale
Residenziale
-17%
0%
-2,6%
Figura 3 - Domanda del gas in Italia, bcm
Fonte: GDF SUEZ Energia Italia su dati SNAM Rete Gas
In relazione alla dinamica dei prezzi, la formula Eni GRP 2007 nel 2013 ha registrato un valore
medio di 38,9 €/MWh, con un valore minimo di 37,5 €/MWh nel mese di ottobre ed un valore
massimo di 40,4 €/MWh nel mese di aprile.
Le contrattazioni spot sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) sono avvenute a livelli di prezzo sempre
ben inferiori rispetto alla formula Eni GRP 2007. Il prezzo medio registrato al PSV nel 2013 è stato
di 28 €/MWh, in flessione del 2,63% rispetto all’anno precedente.
Figura 4 - Andamento indice GRP 2007 e prezzo al PSV
Fonte: GDF SUEZ Energia Italia
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5.3.
Contesto Regolatorio.
Gli interventi normativi e regolatori relativi al settore energetico nel corso del 2013 sono stati
molteplici, analogamente agli anni precedenti, con il coinvolgimento di varie istituzioni e con la
partecipazione dei diversi attori del mercato e delle relative associazioni.
Il contesto politico economico particolarmente difficile a livello globale ha contribuito a rendere
ancora più complesso il quadro normativo.
Per quanto concerne l’attività dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (di
seguito Autorità), si evidenzia nel 2013 l’emanazione di circa 650 atti, tra delibere e documenti di
consultazione, con un incremento della produzione normativa rispetto al 2012, soprattutto con
riferimento al settore elettrico. Limitatamente al settore dell’efficienza energetica e delle rinnovabili,
gli atti emanati sono 45.
In particolare, per quanto attiene il settore del gas naturale, al fine di dare attuazione alle
previsioni della normativa primaria, l’azione dell’Autorità è andata soprattutto nella direzione di un
profondo aggiornamento del servizio di tutela, da un lato restringendo il perimetro dei clienti aventi
diritto (in ossequio a quanto stabilito dal cosiddetto “decreto del Fare”), dall’altro modificando
profondamente la struttura della tariffa.
Su questo secondo fronte, l'Autorità ha approvato la seconda fase della riforma delle condizioni
economiche del servizio di tutela gas, una revisione complessiva, organica e strutturale della
storica formula di aggiornamento della tariffa applicata sino al 2012.
Nel corso del 2013, l’operato del Governo e del Parlamento si è incentrato, per quanto concerne il
settore
energetico,
nella
definizione
della
Strategia
Energetica
Nazionale
(SEN),
volta
all’individuazione di linee-guida essenziali, ancorché non vincolanti sul piano normativo, della
politica energetica nazionale di medio e lungo termine, attraverso l’analisi delle seguenti tematiche:

Gli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale;

Le priorità d’azione e i risultati attesi al 2020;

Approfondimenti delle priorità d’azione;

L’evoluzione del sistema al 2050.
Il decreto-legge n.69 del 2013 (cosiddetto “decreto del Fare”), convertito con legge 9 agosto 2013,
n.96 reca inoltre alcune nuove disposizioni sull’incentivazione CIP6.
Una parte delle disposizioni contenute all’interno del decreto del Fare concernenti principalmente
gli impianti rinnovabili sono confluite all’interno del c.d. “decreto Destinazione Italia”, che dovrebbe
essere emanato nel primo trimestre del 2014.
Per quanto concerne altre novità relative al settore energetico, con riferimento al gas naturale, il
MSE ha ridefinito le modalità di assegnazione delle risorse di stoccaggio (decreti 15 Febbraio 2013)
attuando le disposizioni del decreto legislativo 93/11 ed introducendo pertanto criteri di
conferimento basati su meccanismi di mercato, al fianco della tradizionale assegnazione pro-quota
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per le esigenze di modulazione dei clienti civili. I primi risultati hanno determinato un livello di
conferimento relativamente ridotto rispetto agli anni passati.
5.3.1. Regolazione del mercato del gas naturale
5.3.1.1.
Il nuovo mercato del bilanciamento gas: ulteriori evoluzioni
Nel 2013 il settore gas è stato interessato da un’ulteriore evoluzione del mercato bilanciamento,
concernente l’avvio della nuova sessione day-ahead per l’approvvigionamento di risorse di
flessibilità alternative allo stoccaggio (import, GNL, stoccaggio di bilanciamento operativo a
disposizione di Snam ed altro), che possano permettere una corretta allocazione dei costi di
sbilancio da parte di Snam nei confronti degli utenti. La più complessa articolazione delle variabili di
mercato ha comportato una progressiva evoluzione delle strategie correlate alla gestione dei rischi
di sbilanciamento e delle opportunità di gestione del portafoglio gas da parte degli operatori
coinvolti. Tali innovazioni non sono state tuttavia accompagnate da significativi progressi del
mercato spot, il quale permane ancora poco liquido (il PSV resta l’unico centro delle maggiori
transazioni ma non è qualificabile come un vero e proprio mercato).
5.3.1.2.
Mercato a termine fisico gas GME
Il 2013 è stato caratterizzato dall’avvio ufficiale del mercato a termine gas gestito dal GME (il
decreto MSE 9 agosto 2013 ha definito la partenza ufficiale del mercato a decorrere dal 2
settembre 2013), a valle di un complesso iter consultivo nel quale il Gestore, Snam Rete gas e
l’Autorità hanno svolto ognuno la propria parte di competenza nell’implementare il nuovo
comparto. Nonostante le elevate aspettative, il livello di liquidità mostrato dallo stesso è risultato
molto ridotto e gli stessi operatori non hanno manifestato particolare interesse nel parteciparvi,
nonostante l’ampia gamma di prodotti scambiabili che si allinea a quella dei principali mercati
europei.
In particolare, alcune criticità nascono dagli elevati costi di accesso da sostenere per la
presentazione delle garanzie richieste dal GME, difficilmente sostenibili da parte dei piccoli
operatori. Inoltre, le condizioni di mercato (forte disponibilità di gas) non hanno reso molto
appetibile le nuove soluzioni di trading offerte.
5.3.1.3.
Tariffe di trasporto gas
Nel corso del 2013 l’Autorità ha effettuato l’iter consultivo per la definizione dei criteri tariffari del
trasporto gas per il nuovo periodo regolatorio (2014-2017). La procedura si è regolarmente
conclusa con una sostanziale conferma del precedente modello tariffario, accompagnata da alcuni
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aumenti dei corrispettivi previsti per il 2014. Con riferimento invece alle componenti tariffarie
destinate alla copertura degli oneri generali, a decorre dall’ottobre 2012, l’Autorità ha modificato il
valore del corrispettivo di trasporto CVBL, destinato a garantire un’adeguata copertura degli oneri
generali del sistema di bilanciamento gas. In particolare, il corrispettivo era stato introdotto dalla
Delibera ARG/gas 155/11 e posto pari a zero in attesa di un’adeguata valorizzazione futura, ma al
verificarsi degli inadempimenti verso SNAM degli operatori durante la sospensione del sistema di
garanzie del mercato del bilanciamento, l’Autorità ha inizialmente optato per una valorizzazione
fortemente onerosa di tale componente del trasporto, poi parzialmente ridotta a seguito delle
lamentele degli operatori. L’Autorità ha poi reso tale componente ufficialmente ribaltabile nei
confronti dei clienti finali tutelati. La componente REt, invece, destinata alla copertura dei fondi
necessari al meccanismo di incentivazione dell’efficienza energetica negli usi finali e del c.d. Conto
Termico (meccanismi di incentivazione FER termiche previsti da normativa MSE), è stata oggetto,
nel corso del 2013, di un progressivo importante aumento finalizzato alla raccolta del necessario
gettito economico previsto.
Con riferimento infine alle modalità di assegnazione della capacità di trasporto gas, nel 2013
l’Autorità ha ipotizzato alcune innovazioni che consentano maggiore flessibilità ed economicità delle
stesse, ma ne ha rinviato l’implementazione a tempi successivi, anche in attesa delle eventuali
evoluzioni della normativa UE.
5.3.1.4.
Stoccaggio gas: riduzione quota strategico e nuovo sistema
assegnazione costi
Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 29 marzo 2012, in attuazione delle disposizioni
del D. lgs. 93/11, ha ridefinito la quota di stoccaggio da destinare alle riserve strategiche del
sistema, portandole a 4,6 miliardi mc. La relativa riduzione, pari a 500 milioni mc, è stata offerta
alle imprese industriali nel corso della procedura conferimento stoccaggi 2013-2014, attraverso la
disponibilità di servizi integrati di trasporto/rigassificazione/stoccaggio finalizzata a facilitare
l'approvvigionamento diretto dall'estero.
Nel frattempo , le modalità di attribuzione dei costi di stoccaggio strategico ai soggetti importatori,
precedentemente definite dalla Delibera 149/2012/r/gas dell’Autorità su indicazione del Ministero
dello Sviluppo Economico, sono state confermate anche nell’anno termico di stoccaggio 2013-2014.
Tale provvedimento prevede una modifica alla Regolazione tariffe stoccaggio del periodo 20112014 (RTSG) e una fatturazione mensile agli operatori, sulla base dei volumi importati.
Con riferimento ai criteri di allocazione della capacità di stoccaggio di modulazione per i clienti civili,
i decreti del Ministero dello Sviluppo Economico 15 febbraio 2013 hanno implementato l’articolo 14
del Decreto Legge n. 1/12 prevedendo l’assegnazione di 6,7 miliardi smc in parte con una
procedura di assegnazione pro-quota (4,2 miliardi smc), in parte con una modalità di assegnazione
a mercato, aperta a tutti i potenziali acquirenti (2,5 miliardi smc). E’ stato inoltre offerto un
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ulteriore prodotto con caratteristiche flat per un totale di 1,7 miliardi smc, tramite libera asta
competitiva. Tale rilevante modifica, sebbene abbia di fatto esteso le tipologie di soggetti aventi
potenziale diritto allo stoccaggio, non ha determinato particolari criticità operative e di costo nei
confronti delle imprese di vendita nell’adempiere agli obblighi di modulazione a favore dei clienti
civili.
5.3.1.5.
Nuova disciplina settlement e load profiling
La delibera 229/2012/r/gas aveva inaugurato una riforma complessiva delle disposizioni
concernenti la profilazione standard dei consumi a livello clienti finali, nonché delle modalità di
quantificazione attribuzione delle partite fisiche ed economiche agli shipper. Il nuovo sistema, che
ha richiesto un upgrade della gestione ed elaborazione flussi di trasmissione e dati di misura, è
culminato nella revisione delle modalità di mappatura dei rapporti commerciali lungo l’intera filiera
gas, con l’eliminazione dei trader quali soggetti coinvolti nel processo allocativo e riconoscimento
degli stessi come soggetti puramente commerciali.
La fase implementativa è pertanto
proseguita ad inizio 2013 attraverso gli interventi Snam
riguardanti l’attivazione di una sessione di bilanciamento mensile per la quantificazione delle partite
fisiche ed economiche, e di cinque sessioni di aggiustamento per ognuno dei cinque anni civili
precedenti, che terranno conto delle nuove misure eventualmente pervenute ai fini della
quantificazione delle partite economiche.
Le delibere 241/2013/r/gas e 292/2013/r/gas hanno
previsto importanti affinamenti normativi dedicati alla gestione operativa delle azioni finalizzate alla
nuova disciplina di settlement, mentre la delibera 534/2013/r/gas ha conseguentemente previsto
delle sessioni di revisione e ricalcolo dei bilanci mensili di trasporto 2013, al fine di correggere
precedenti errori ed imperfezioni nell’attribuzione delle partite di gas ai vari soggetti della filiera.
5.3.2. Attività di vendita ai clienti finali
5.3.2.1.
Revisione del perimetro dei clienti finali aventi diritto alle
condizioni economiche di tutela del gas naturale
A giugno, con il Decreto Legge n. 69 del 2013, (cosiddetto “decreto del Fare”), convertito con
Legge 9 Agosto 2013 n. 96, il Governo ha ridefinito il perimetro dei clienti aventi diritto alle
condizioni economiche di tutela del gas naturale, restringendolo di fatto ai soli clienti domestici e
condomini con uso domestico con consumi inferiori ai 200.000 Smc/anno. I clienti appartenenti alla
categoria “altri usi” con consumi superiori ai 50.000 Smc/anno e quelli appartenenti alla categoria
“Servizi Pubblici” hanno pertanto perso il diritto di essere forniti alle condizioni economiche definite
dall’Autorità.
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Con la Delibera 280/2013/r/gas, l’Autorità ha recepito la modifica introdotta dal dettato normativo,
regolandone le modalità attuative, in particolare prevedendo le procedure da seguire da parte delle
società di vendita per il trasferimento al mercato libero dei clienti “altri usi” > 50.000 Smc/anno e
“Servizi Pubblici” ancora serviti in tutela.
5.3.2.2.
Revisione delle condizioni economiche del servizio di tutela del
gas naturale
Nel corso del 2013, l’Autorità ha proseguito il processo di modifica delle condizioni economiche
della tutela del gas naturale, per dare completa attuazione al Decreto Legge 24 Gennaio 2012, n. 1
(c.d. Decreto Liberalizzazioni) che prevedeva una revisione della formula di determinazione della
componente prevista per la copertura del costo della materia prima (in precedenza CCI, oggi
CMEM), mediante l’introduzione di riferimenti gradualmente crescenti ai prezzi rilevati sui principali
mercati spot europei (più favorevoli per i consumatori finali), in attesa che il mercato spot italiano
raggiungesse un grado di maturità tale da poter essere considerato come riferimento.
Nel 2013, dunque, l’Autorità ha aumentato il peso delle quotazioni forward trimestrali registrate
presso l’hub virtuale TTF (Title Transfer Facility) all’interno della componente CMEM, portandolo
dapprima al 20% (da aprile) e poi al 100% a partire da ottobre, in concomitanza dunque con la
partenza dell’AT 2013/2014, mettendo definitivamente da parte il riferimento ai prezzi dei contratti
di importazione Take Or Pay (ToP).
Al fine di salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario degli operatori nel passaggio alle nuove
modalità di determinazione del prezzo della materia prima, l’Autorità ha previsto due strumenti
transitori di gradualità:

il primo consiste nel c.d. “Meccanismo per la rinegoziazione dei contratti Take or Pay”,
esclusivamente a favore degli operatori che detengono direttamente od indirettamente tale
tipo di contratti e che dovrebbe coprire questi ultimi nel processo di rinegoziazione dei
prezzi dei contratti Take or Pay sui livelli dei prezzi dei mercati spot.
Tale meccanismo, a partecipazione volontaria, prevede, dietro l’assunzione di determinati
obblighi, il riconoscimento di un importo (c.d. “importo Apr”) che copre il differenziale tra il
prezzo “medio” dei contratti ToP (rilevato da un paniere preso a riferimento dall’Autorità) e
la CMEM (attualmente inferiore al prezzo dei contratti ToP). Tale importo viene erogato in
tre anni (2014, 2015, 2016) e può diventare anche negativo (e restituito in questo caso
dagli operatori alla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico) qualora il prezzo del mercato
spot, si attesti a livelli molto superiori a quelli dei contratti ToP.

Il secondo strumento è la componente “Grad”, prevista per tre anni ad appannaggio di tutti
le società di vendita, a prescindere dalle loro modalità di approvvigionamento (avvengano
esse sui mercati spot o tramite ToP).
Ulteriori modifiche introdotte a partire da ottobre 2013 sono rappresentate dalla introduzione della
nuova componente CCR (a copertura di alcuni rischi inerenti l’attività di approvvigionamento) e
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 15
dalla cancellazione della componente QS (a copertura dei costi di stoccaggio). Inoltre, sempre a
partire da ottobre, è stata aggiornata al rialzo la componente QVD, a copertura dei costi operativi
delle società di vendita.
Le modifiche di cui sopra hanno comportato, nel periodo aprile 2013 – ottobre 2013, una riduzione
dei costi sostenuti dal cliente finale “tipo” pari al 7,8% (fonte: comunicato Autorità del 27/09/2013).
Il processo di revisione
delle condizioni economiche regolate non è tuttavia giunto ancora a
conclusione: infatti, il disegno dell’Autorità prevede che, in esito ad una analisi sulla liquidità del
mercato a termine italiano (MT-GAS), si possa, a partire dall’AT 2015/2016, fare riferimento a
quest’ultimo per la determinazione della CMEM, in luogo del TTF.
Una revisione così profonda del meccanismo di determinazione della componente materia prima
potrebbe incidere sui margini della società, a prescindere dalla politiche di approvvigionamento
adottate, siano esse basate sui mercati spot o sui contratti di importazione ToP. In questo secondo
caso, potrebbe incidere la presenza di rinegoziazioni delle fonti di approvvigionamento di gas non
in linea con i prezzi di vendita espressi nei mercati spot.
La riforma della tariffa regolata gas avrà inoltre impatti indiretti anche sul libero mercato,
principalmente per quel che riguarda le offerte a mercato libero in qualche modo agganciate alla
tariffa tutelata.
5.3.2.3.
Processo di standardizzazione dei flussi informativi tra società di
vendita e società di distribuzione nel gas naturale
La mancanza di standard di comunicazione, associata all’elevato numero di società di distribuzione
attive sul territorio nazionale, costituisce una delle principali criticità operative del mercato retail,
soprattutto del gas naturale. Pertanto la progressiva standardizzazione dei flussi rappresenta un
efficientamento molto importante per le società di vendita, con impatti positivi anche sulla gestione
dei clienti finali e sulla qualità del servizio da questi ultimi percepita.
Su tale fronte, nel corso del 2013 è proseguita l’attività di standardizzazione dei flussi informativi
tra società di vendita e società di distribuzione. In particolare con la Determina 7/2013, l’Autorità
ha standardizzato i flussi dello switching gas. L’entrata in vigore dei flussi, inizialmente fissata a
luglio, è stata posticipata ad aprile 2014 dalla Determina 1/2014.
Sempre nel settore del gas naturale, un più incisivo passo in avanti dovrebbe aver luogo a partire
dal 2014, quando è in programma la standardizzazione dei flussi inerenti i processi di sospensione
per morosità e probabilmente la partenza del Sistema Informativo Integrato (SII), con il processo
di popolamento del Registro Centrale Ufficiale, sulla falsariga di quanto già fatto nel settore
elettrico, dove proprio nel 2013 è partita sul SII la trasmissione dei dati di anagrafica di settlement
mensile ai sensi della Delibera ARG/elt 107/09 (TIS).
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 16
5.3.2.4.
Interventi regolatori a favore del contenimento del rischio
creditizio
Al fine di limitare il grave fenomeno della morosità nel settore del gas naturale, particolarmente
acuitosi a causa del perdurare della crisi economica, a partire da ottobre 2013 è attivo il c.d.
“Servizio di Default” (Delibera ARG/gas 241/2013), che consente alle società di vendita di uscire
dalla titolarità dei punti di riconsegna dei clienti morosi per i quali non sia stato possibile
provvedere alla sospensione/interruzione della fornitura per motivi tecnici, quali ad esempio
l’inaccessibilità del punto.
Il fornitore di Default, scelto ogni anno tramite gara pubblica indetta dall’Acquirente Unico,
acquisisce la titolarità dei punti di cui sopra, facendosi carico dell’onere della fornitura fino a
chiusura del punto.
La scelta del Regolatore di assegnare il servizio tramite gara e non direttamente alle società di
distribuzione, come originariamente previsto dalla delibera 99/11, è dovuta all’annullamento di
quest’ultima delibera disposto dal TAR in esito ai ricorsi presentati dalle stesse società di
distribuzione.
La Delibera 241/2013 ha dunque permesso in parte il superamento della impasse giudiziaria
creatasi in esito alla Delibera ARG/gas 99/11 che ha a lungo bloccato l’entrata in vigore dell’istituto
del Default, ma non il suo completo superamento, in quanto le società di distribuzione hanno
impugnato anche alcuni aspetti della stessa Delibera 241/2013 e ulteriori successive delibere, che
hanno
introdotto
alcuni
meccanismi
di
responsabilizzazione
in
capo
ai
distributori
(penalità/indennizzi) in caso di mancata o ritardata disalimentazione fisica di un PDR.
La produzione normativa dell’Autorità in materia non si è conclusa: a fine 2013, infatti, è stata
pubblicata un’ ulteriore delibera (533/2013/r/gas), con la quale sono stati introdotti ulteriori
aggiornamenti e modifiche alla disciplina della morosità nel gas naturale, in particolare prevedendo
un graduale aumento del numero di clienti per i quali le società di vendita settimanalmente
possono inviare richieste di sospensione della fornitura (Capacità Settimanale di Sospensione,
CSS).
Il processo di revisione della normativa riguardante la gestione dei clienti morosi gas, non può
tuttavia ritenersi conclusa: ulteriori modifiche ed aggiornamenti, anche sollecitati a più riprese dagli
stessi operatori, sono infatti sul tavolo dell’Autorità e dunque altri interventi regolatori sono attesi
nel 2014.
Per quanto concerne il settore elettrico, il 2013 è stato soprattutto caratterizzato dalle vicende
giudiziarie riguardanti il Sistema Indennitario. Infatti, in esito alla sentenza di annullamento emessa
dal TAR, l’operatività del Sistema Indennitario è stata sospesa a partire da marzo, per poi
riprendere a luglio, grazie alla sospensiva della sentenza di annullamento decretata dal Consiglio di
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 17
Stato, cui l’Autorità aveva presentato appello. La sentenza di merito da parte del Consiglio di Stato
è attesa nel corso del 2014.
Per quanto concerne le misure preventive di contenimento del rischio creditizio, l’istituzione della
Banca Dati comune dei Clienti Inadempienti (BICSE), inizialmente prevista per la seconda metà del
2013 nel settore elettrico, è ancora ferma alla fase consultoria.
In generale, sia per il mercato gas che per il mercato elettrico, a tutt’oggi la normativa in tema di
contenimento del rischio creditizio è ancora in corso di definizione, con molte incertezze derivanti
dai numerosi ricorsi pendenti su molte Delibere dell’Autorità.
5.3.2.5.
Strumenti di tutela del consumatore
Nel corso del 2013 è divenuta pienamente operativa la Delibera 153/2012/r/com, con la quale
l’Autorità ha introdotto misure specifiche per la prevenzione del fenomeno dei contratti non richiesti
da parte dei clienti finali e per la gestione dei reclami di disconoscimento. Il contrasto del
fenomeno dei contratti non richiesti, e più in generale di quello delle pratiche commerciali
scorrette, è uno dei principali obiettivi che si è posto il nuovo Collegio dell’Autorità al momento del
suo insediamento, in quanto ritenuto in grado di minare la fiducia dei consumatori nel mercato e di
ostacolarne dunque lo sviluppo.
In particolare, la Delibera prevede l’adozione di alcune misure minime obbligatorie per tutti i
venditori quali strumenti preventivi volti al contenimento del fenomeno, come ad esempio l’invio
della c.d. lettera di conferma o l’effettuazione della c.d. chiamata di conferma.
Inoltre, è prevista una procedura ad hoc di gestione dei reclami per disconoscimento, che vede
anche la partecipazione attiva dello Sportello per il Consumatore e una procedura che permette al
cliente di ritornare al suo precedente fornitore, ristabilendo dunque la situazione antecedente il
contestato cambio fornitore.
La Delibera rappresenta il primo tentativo organico dell’Autorità di regolare la casistica dei
disconoscimenti ed ha impegnato notevolmente le società di vendita, sia nella modifica delle
procedure interne precedentemente in essere, che nei necessari aggiornamenti dei sistemi
informatici.
Sempre sul fronte della tutela del consumatore, il 2013 ha visto la partenza del Servizio di
Conciliazione Clienti Energia, operativo da aprile 2013 con lo scopo di dare l’opportunità ai clienti
finali di risolvere eventuali controversie con i propri fornitori in via extragiudiziale. Tale strumento,
gestito direttamente dall’Autorità, si affiancherà alle procedure di risoluzione extragiudiziale delle
controversie di cui alcuni operatori già si avvalgono. È inoltre proseguita la ordinaria attività di
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 18
monitoraggio della qualità del servizio di vendita (risposte a reclami scritti e livelli di prestazione dei
servizi di call center) e l’attività dello Sportello per il Consumatore di Energia.
Sempre nel 2013 è stato avviato il progetto “bolletta 2.0”, che ha come obiettivo una
semplificazione e razionalizzazione dei contenuti informativi della bolletta, al fine di aumentarne
dunque la comprensione e la fruibilità per il cliente finale. Il progetto dovrebbe concretizzarsi nel
corso del 2014, con l’emanazione di una nuova regolazione in sostituzione di quella attuale
(Delibera ARG/com 202/09).
6. La Società
Alento Gas S.r.l. è detenuta al 51% dal Comune di Francavilla al Mare e al 49% da GDF SUEZ
Energie S.p.A. (già Italcogim Energie S.p.A.).
La società opera nel settore della commercializzazione del gas prevalentemente nel Comune di
Francavilla al Mare, con più di 13.000 clienti in portafoglio.
Nel corso dell’esercizio la Società ha gestito il portafoglio clienti in continuità con gli esercizi
precedenti con presidio continuo del territorio di Francavilla al Mare. La Società ha scelto di
rimanere vicina al cliente con uno sportello sul territorio che si occupa degli incassi ed è un punto
di riferimento per eventuali richieste di chiarimento del cliente.
Tutte le tematiche relative dal settore gas (bollettazione, recupero crediti, gestione reclami e servizi
generali) sono gestite da GDF SUEZ Energie e regolate da un contratto di outsourcing che
permette di ottenere un elevato livello qualitativo e garantisce la compliance con le normative di
settore ad un cost to serve in linea con il mercato.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 19
7. Risultati Economico – Finanziari
Le informazioni fornite nella presente relazione sono state redatte in ottica di continuità di principi
rispetto a quanto già comunicato in occasione della redazione del Bilancio d’esercizio al 31
Dicembre 2012, della Nota Integrativa e della Relazione sulla Gestione a tale data.
Conto Economico Riclassificato
PRIMO MARGINE
Ricavi
Costi
ALTRI RICAVI
COSTI DI ESERCIZIO
MARGINE OPERATIVO LORDO
Ammortamenti e Accantonamenti
RISULTATO OPERATIVO
Proventi e Oneri finanziari
RISULTATO GESTIONE ORDINARIA
Proventi e Oneri Straordinari
RISULTATO ANTE IMPOSTE
Imposte dell'esercizio
RISULTATO CIVILISTICO
€/000 31.12.2013
1.536
6.375
(4.961)
122
(546)
990
(950)
41
24
65
2
66
(64)
2
31.12.2012
1.489
6.911
(5.518)
96
(570)
920
(415)
505
57
562
11
573
(219)
354
Variazione
3%
(8%)
(10%)
27%
(4%)
8%
129%
(92%)
(58%)
(89%)
(80%)
(88%)
(71%)
(99%)
La Società ha evidenziato nell’esercizio 2013 un decremento dei ricavi del 8%, passando da 6.911
migliaia di euro del 2012 a 6.375 migliaia di euro. Tale variazione è riconducibile principalmente a
tre fattori:
-
riduzione dei volumi di consumo registrata nel segmento dei residenziali
-
dinamica dei combustibili di riferimento
-
modifiche contesto regolatorio, a tal proposito si ricorda che nel corso del 2013 l’Autorità
per l’Energia Elettrica e Gas con Delibera 196/2013 ha revisionato la formula di
determinazione della componente prevista per la copertura del costo della materia prima,
sostituendo la CCI con la CMEM, tale modifica che ha portato un vantaggio per il cliente
finale, ha avuto un impatto negativo sui risultati dell’ultimo trimestre del 2013
I costi per l’acquisto del gas effettuati nel corso dell’esercizio 2013 sono stati pari a 4.961 migliaia
di euro rispetto ai 5.518 del 2012, con un decremento del 10%, dovuto da un lato alla riduzione
dei volumi acquistati e dall’altro al riallineamento periodico del contratto di fornitura gas in essere
con il fornitore alle mutate condizioni commerciali di mercato.
I costi di esercizio, legati ai costi del personale ed ai costi operativi sono diminuiti di un ulteriore
4% (22 migliaia di euro) rispetto all’esercizio precedente, passando da 570 migliaia di euro del
2012 a 546 migliaia di euro del 2013. Tale riduzione è attribuibile al continuo efficientamento dei
processi aziendali e della revisione dei contratti di fornitura.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 20
Grazie a queste riduzioni dei costi operativi e di approvvigionamento il margine operativo lordo
risulta positivo per 990 migliaia di euro (920 migliaia di euro nell’esercizio 2012), registrando un
incremento di circa 70 migliaia di euro (+8%).
Il risultato operativo pari a 41 migliaia di euro (505 migliaia di euro nell’esercizio precedente)
risulta inferiore di 464 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2012. La variazione è determinata da
maggiori accantonamenti per 601 migliaia di euro relativi al fondo svalutazione crediti. Tale
valutazione è legata, in ottica prudenziale, al contesto economico di riferimento ed in particolare al
crescente grado di difficoltà finanziaria di famiglie ed imprese.
La gestione finanziaria presenta un saldo positivo per 24 migliaia di euro (57 migliaia di euro
nell’esercizio precedente). La gestione straordinaria presenta un saldo positivo di 2 migliaia di euro
(11 migliaia di euro nell’esercizio precedente) dovute a sopravvenienze attive riferibili agli esercizi
precedenti.
Il risultato prima delle imposte è positivo per 66 migliaia di euro (573 migliaia di euro nell’esercizio
precedente), mentre l’effetto fiscale ha pesato economicamente per 64 migliaia di euro (219
migliaia di euro nell’esercizio precedente).
Alento Gas S.r.l. ha chiuso l’esercizio 2013 con un risultato di 5 migliaia di euro (354 migliaia di
euro nell’esercizio precedente) attribuibile agli effetti precedentemente illustrati.
Alla fine dell’esercizio 2013 Alento Gas S.r.l. ha evidenziato un incremento delle disponibilità
liquide, rispetto all’esercizio precedente, pari a 65 migliaia di euro, legato prevalentemente alle
dinamiche di working capital .
Di seguito è riportato il rendiconto finanziario dell’esercizio 2013:
Rendiconto Finanziario (€/000)
Utile/Perdita
Ammortamenti
Variazione netta fondi
Autofinanziamento
Variazioni del capitale circolante netto
Flusso di cassa generato dalla gestione
corrente
Investimenti
Incremento Indebitamento
Indebitamento (€/000)
Disponibilità liquide
Totale posizione finanziaria netta
31.12.2013
2
79
865
946
(879)
31.12.2012
354
78
336
768
(759)
67
6
(3)
65
6
31.12.2013
303
303
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
31.12.2012
238
238
Variazione
65
65
Pagina 21
Situazione patrimoniale
Immobilizzazioni
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni finanziarie
Capitale circolante netto
Crediti v/terzi
Crediti v/Controllanti
Altre attività
Debiti v/terzi
Debiti v/Controllanti
Altri debiti
Capitale investito lordo
Fondi
Capitale investito netto
Patrimonio netto
Indebitamento Finanziario
Breve
Medio lungo
€/000
31.12.2013
542
399
143
1.431
2.446
1.599
992
(1.753)
(423)
(1.430)
1.973
(165)
1.808
2.111
(303)
(303)
-
31.12.2012
618
475
143
1.422
2.967
1.654
551
(1.962)
(413)
(1.373)
2.040
(171)
1.870
2.108
(238)
(238)
-
Variazione
(76)
(76)
0
9
(521)
(55)
441
209
(9)
(56)
(67)
6
(62)
2
(65)
(65)
-
Alla fine dell’esercizio 2013 il Capitale investito netto è pari a 1.808 migliaia di euro contro i 1.870
migliaia di euro del 31 dicembre 2012 con una diminuzione di 62 migliaia di euro dovuti al
decremento delle immobilizzazioni immateriali (ammortamento avviamento) per 76 migliaia di euro
e all’incremento del capitale circolante netto per 9 migliaia di euro.
Le fonti di finanziamento hanno registrato la seguente dinamica:
-
il patrimonio netto è aumentato di 2 migliaia di euro
-
l’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo positivo di 303 migliaia di euro in
aumento di 65 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.
8. Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese
sottoposte al controllo di queste ultime.
Per quanto riguarda i rapporti intrattenuti con le società controllate, collegate, controllanti e le
imprese sottoposte al controllo di queste ultime si precisa che sono tutti rientranti nella normale e
ordinaria attività di gestione e sono conclusi con riferimento alle normali condizioni di mercato. La
composizione dei debiti e dei crediti commerciali/finanziari nonché la composizione dei relativi oneri
e proventi verso le parti correlate, come indicati nel conto economico e nello stato patrimoniale, è
dettagliata nelle tabelle seguenti.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 22
Rapporti patrimoniali
Società
Comune di Francavilla
GDF SUEZ Energie S.p.A.
Totale
€/000
Rapporti economici
Società
Comune di Francavilla
GDF SUEZ Energie S.p.A.
Totale
€/000
Crediti
Debiti
31.12.2013
1.599
423
124
931
1.723
1.354
Crediti
Debiti
31.12.2012
1.654
413
124
682
1.778
1.095
Costi
Ricavi
31.12.2013
8
152
177
185
152
Costi
Ricavi
31.12.2012
8
149
190
198
149
a - i rapporti con la controllante, il Comune di Francavilla, riguardano:
-
ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale;
-
costi legati all’affitto per l’utilizzo degli uffici siti in Francavilla al Mare;
-
debiti di natura commerciale relativi all’ allacciamento alla rete del gas;
-
debiti di natura finanziaria relativa ai dividendi non corrisposti;
-
crediti di natura commerciale relativi alla vendita di gas naturale.
b – rapporti con GDF SUEZ Energie S.p.A. riguardano:
-
crediti di natura commerciale;
-
debiti di natura finanziaria relativa ai dividendi non ancora liquidati;
-
costi relativi a servizi amministrativi, di postalizzazione e bollettazione forniti in relazione al
contratto di outsourcing.
9
Risorse umane.
Personale
Salari e stipendi
Oneri contributivi
TFR
Totale
€/000
31.12.2013
79
27
6
112
31.12.2012
82
27
6
115
Variazione
(3)
0
0
(3)
Non ci sono stati nell'anno cambiamenti nei costi e negli organici significativi. Il costo del personale
di Alento Gas al 31 dicembre 2013 risulta in linea con lo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Consistenza
(unità)
Consistenza
31.12.2012
Impiegati / Operai
Totale
3
3
Ingressi
Uscite
Passaggi di categoria
-
-
-
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Consistenza
31.12.2013
3
3
Pagina 23
Il totale dei dipendenti di Alento Gas al 31 dicembre 2013 è stato pari a 3 unità. Non si registrano
variazioni rispetto al 2012.
10.
Attività di Ricerca e Sviluppo
Ai sensi dell’art. 2428 c.c., comma 3, n. 1), la Società nel corso dell’esercizio 2013 non ha svolto
attività di ricerca e sviluppo.
11.
Altre informazioni
1.1. Fatti di rilievo intervenuti durante l’esercizio
A seguito del cambiamento della Giunta Comunale, avvenuto nel Giugno 2011, nel corso del 2012
sono stati riavviati i contatti ed effettuati incontri con la nuova amministrazione comunale per la
definizione di alcune poste di credito/debito da e verso il Comune stesso ed è stata fornita dalla
Società all’amministrazione comunale tutta la documentazione in suo possesso a supporto delle
posizioni di credito/debito iscritte a bilancio.
Nel corso della seduta della Giunta Comunale del 11 novembre 2013 la Giunta stessa ha approvato
la proposta di transazione presentata dalla società, riconoscendo le rispettive posizioni di credito e
debito, con alcune modifiche che sono in corso di definizione. La Giunta stessa ha subordinato la
chiusura della transazione all’accordo di cessione sulla vendita congiunta della partecipazione nella
società ad asta pubblica con un prezzo di base d’asta prefissato sulla base di una perizia di un
professionista incaricato dal Comune stesso. Gli Amministratori sono peraltro confidenti sul fatto
che si dovrebbe arrivare nei prossimi mesi alla definitiva fissazione dei valori, anche alla luce della
volontà del Comune di procede alla vendita in breve tempo delle quote societarie.
11.2
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Non vi sono fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
11.3
Prevedibile evoluzione della gestione
Alento Gas S.r.l. per reagire alla pressione concorrenziale ha puntato alla fidelizzazione della
propria clientela, non potendo mettere in atto una strategia di espansione in considerazione del
limitato numero di clienti raggiungibili e di risorse a disposizione.
Nel corso del 2013 l’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas con Delibera 196/2013 ha revisionato la
formula di determinazione della componente prevista per la copertura del costo della materia
prima, sostituendo la CCI con la CMEM, tale modifica che ha portato un vantaggio per il cliente
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 24
finale, ha avuto un impatto negativo sui risultati dell’ultimo trimestre del 2013 e i suoi effetti si
continueranno anche nel 2014.
11.4

Politiche gestione del rischio
Rischio mercato
La Società, tramite un contratto di fornitura full flex esternalizza il rischio prezzo tale da risultare
passante al rischio di oscillazione dei prezzi gas. La formula in acquisto rappresenta la migliore
stima della formula in vendita (Prezzo regolato).
Rimane nella società il rischio volume legato al consumo di gas dei clienti finale driver della
marginalità finale della società ed un eventuale rischio regolatorio nella composizione della tariffa
verso i clienti finali. Tale rischio viene monitorato ed analizzato tramite le società controllanti in
coerenza con le linee guida per la gestione dei rischi approvate e vigenti nell’ambito del Gruppo.

Rischio credito
Il Rischio Credito rappresenta l’esposizione a possibili inadempimenti e/o perdite causate da
clienti/controparti con cui l’azienda intrattiene rapporti di business. In tal senso l’’attività di Risk
Control è svolta secondo le regole del Counterparty Risk Policy Manual, tramite un processo interno
di valutazione di affidabilità creditizia, di attribuzione di un rating/scoring interno e di
riconoscimento di limiti massimi di esposizione finanziaria verso la controparte (relativamente al
segmento business). Il monitoraggio continuo dell’esposizione attraverso l’analisi di flussi di cassa
realizzati ed attesi, l’andamento del mercato di riferimento e l’attività di credit management sono
svolti al fine di prevenire criticità e di proteggere il credito.

Recupero Crediti
L’attività di recupero credito segue un processo differenziato in considerazione del livello di rischio
calcolato internamente. Tale livello di rischio è basato su diversi parametri qualitativi e quantitativi,
con la finalità di aggredire i clienti più rischiosi in modo più rapido ed efficace.

Rischi regolatori
La Società, attraverso l’Unità Affari Regolamentari e Istituzionali, assicura il monitoraggio della
evoluzione normativa, sia nella fase di supporto nella predisposizione sia nella coerente
applicazione delle disposizioni normative all’interno dei processi aziendali, dei business dell’energia
elettrica e del gas al fine di controllare il rischio di incongruenza tra quanto normativamente
disposto e gli interessi del Gruppo.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 25
La gestione del Rischio Regolatorio è posta in essere attraverso i seguenti passaggi:
1. gestione dei rapporti di tipo tecnico-operativo ed istituzionale;
2. supporto tecnico/normativo nell’ambito dello svolgimento delle attività soggette alla
regolamentazione ed al controllo;
3. attività di reporting e monitoraggio sull’evoluzione normativa.
I Rapporti tecnico-operativo ed istituzionali sono finalizzati a garantire completezza/chiarezza e
coerenza delle informazioni. In particolare essi si articolano in:
 gestione dei rapporti con le Autorità Regolatorie in riferimento ai temi connessi alla
regolamentazione di settore e loro applicazione nel Gruppo, sulla base delle linee guida dettate
dai vertici aziendali e sulla base delle esigenze rappresentate dai vertici di ciascuna Società,
avvalendosi del supporto delle Unità e Funzioni competenti presso le Società interessate;
 gestione delle relazioni con le Associazioni di Categoria e con le aziende del settore
relativamente alle tematiche regolatorie;
 coordinamento e rappresentazione unitaria delle posizioni del Gruppo nella gestione dei rapporti
con le Autorità Regolatorie.
L’attività di supporto di tipo tecnico-normativo è rivolta al presidio dei seguenti processi:
 monitoraggio e presidio dell’attività delle Autorità Regolatorie e contestuale analisi tecnica dei
documenti emanati da questi soggetti, anche attraverso la redazione di pareri, risposte o
proposte di modifica a supporto delle scelte concordate con le Società;
 esame e programmazione iniziative in rapporto a delibere e provvedimenti legislativi ad impatto
operativo sull’energia elettrica e sul gas;
 partecipazione a tavoli di lavoro istituiti presso il Regolatore o le Associazioni di Categoria, al
fine di elaborare e divulgare posizioni concordate in merito a singoli provvedimenti o azioni di
natura tecnico-giuridica aventi impatti diretti sulle aree di interesse del Gruppo.
L’attività di monitoraggio e reporting si articola nel processo di costante aggiornamento interno
sull’evoluzione normativa, attraverso la predisposizione di comunicazioni e report specifici da
indirizzare ai soggetti coinvolti .
Sedi Secondarie
Ai sensi dell’articolo 2428, 4° comma del Codice Civile, si precisa che la società non ha sedi
secondarie.
Consolidato Fiscale
Si segnala che la società non è in regime di consolidato fiscale ai fini dell’ IRES.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 26
Addizionale IRES (C.D. Robin Tax)
Si segnala che la Società non è soggetta all’ Addizionale IRES cosiddetta Robin Tax, non superando
i limiti previsti dalla norma.
12.
Deliberazioni in merito al risultato di esercizio.
Signori Azionisti,
nell’invitarVi ad approvare il Bilancio che Vi sottoponiamo, Vi proponiamo la ripartizione del
risultato d’esercizio 2013, pari ad Euro 2.488, come segue:
-
A riserva legale
A Utili portati a nuovo
Euro
Euro
124
2.364
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Claudio Di Pietro
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 27
Alento Gas S.r.l.
Bilancio d’esercizio
al 31 dicembre 2013
Prospetti Contabili
Sede in Francavilla al Mare (CH) – Corso Roma, 2
Capitale sociale Euro 1.169.350 € i.v.
Numero iscrizione al Registro Imprese
Partita IVA e Codice Fiscale 02093440697
Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di GDF SUEZ Energie S.p.A.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 28
Alento Gas S.r.l. Bilancio al 31.12.2013
Stato Patrimoniale Attivo
31 dicembre 2013
31 dicembre 2012
Variazione
Note
(Valori in Euro)
B) Immobilizzazioni
I immobilizzazioni immateriali
5) avviamento
7) altre
totale immobilizzazioni immateriali
2) crediti:
d) verso altri
totale immob.ni finanz. crediti
totale immobilizzazioni finanziarie
totale immobilizzazioni
C) Attivo circolante
II crediti
1) verso clienti
4) verso controllanti
4-bis) crediti tributari
4-ter) imposte anticipate
5) verso altri
a) verso altre consociate
b ) verso altri deb itori
totale crediti
IV disponibilità liquide
1) depositi bancari e postali
3) danaro e valori in cassa
totale disponibilità liquide
totale attivo circolante
totale stato patrimoniale attivo
Stato Patrimoniale Passivo
391.773
7.132
398.905
466.396
8.848
475.244
142.776
142.776
142.776
142.768
142.768
142.768
(74.623)
(1.716)
(76.339)
8
8
8
541.680
618.012
(76.332)
2.446.163
1.598.682
473.137
394.731
124.217
2.966.955
1.653.630
156.805
268.597
125.679
(520.792)
(54.948)
316.332
126.134
(1.462)
124.026
191
124.476
1.203
(450)
(1.012)
5.036.931
5.171.666
(134.736)
301.939
651
302.590
5.339.520
238.298
73
238.371
5.410.038
63.640
578
64.218
(70.517)
5.881.201
6.028.050
(146.849)
31 dicembre 2013
31 dicembre 2012
Variazione
1
2
3
5
6
7
8
9
4
10
Note
(Valori in Euro)
A) Patrimonio netto
I capitale
IV riserva legale
VIII utili (perdite) portati a nuovo
IX utile (perdita) dell'esercizio
totale patrimonio netto
B) Fondi per rischi ed oneri
3) altri
totale fondi per rischi ed oneri
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
D) Debiti
4) debiti verso banche
7) debiti verso fornitori
11) debiti verso controllanti
12) debiti tributari
13) debiti vs. istit.previd. sociale
14) altri debiti
a) verso altre consociate
b ) verso altri creditori
totale debiti
totale stato patrimoniale passivo
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
1.169.350
55.886
883.090
2.488
2.110.814
1.169.350
38.206
547.164
353.606
2.108.326
17.680
335.926
(351.118)
2.488
11
12
13
14
136.879
136.879
136.879
136.879
-
15
28.050
33.632
(5.582)
16
24
1.752.977
422.826
11.490
8.801
1.409.341
1.962.320
413.459
162.967
11.898
1.198.569
24
(209.343)
9.367
(151.477)
(3.097)
210.772
18
19
20
21
22
23
931.184
478.158
682.343
516.226
248.841
(38.068)
3.605.458
3.749.213
(143.755)
5.881.201
6.028.050
(146.850)
17
Pagina 29
Conto Economico
31 dicembre 2013
31 dicembre 2012
Variazione
Note
(Valori in Euro)
A) Valore della produzione
1. ricavi delle vendite e delle prestazioni
a) altri ricavi e proventi vari
totale altri ricavi e proventi
totale valore della produzione
B) Costi della produzione
6. per materie prime, suss, di consumo e di merci
7. per servizi
8. per godimento di beni di terzi
9. per il personale
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento fine rapporto
totale costi per il personale
10. ammortamenti e svalutazioni
a) amm.to immob.ni immateriali
d) svalut.crediti dell'att.circ. e disp.liq
totale ammortamenti e svalutazioni
12. accantonamento per rischi
14. oneri diversi di gestione
totale costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
C) Proventi ed oneri finanziari
16. altri proventi finanziari
a) da crediti iscritti nelle immobilizz.
altri
totale prov.fin. da cred. imm.
totale proventi finanziari
17. interessi ed altri oneri finanziari
altri
totale interessi ed altri oneri finanz.
totale proventi ed oneri finanziari
E) Proventi ed oneri straordinari
20. proventi
vari
totale proventi straordinari
totale proventi ed oneri straordinari
Risultato ante imposte (A-B)+C+D+E
22. imposte sul reddito dell'esercizio
imposte correnti
imposte differite e anticipate
totale imposte
23. utile (perdita) dell'esercizio
6.489.168
7.613
7.613
6.496.781
7.023.335
5.988
5.988
7.029.323
(534.167)
1.625
1.625
(532.542)
24
3.396.069
1.983.015
8.000
3.908.517
2.059.556
8.000
78.734
27.278
6.006
112.018
81.174
26.364
6.153
113.691
(512.448)
(76.541)
(2.440)
914
(147)
(1.673)
78.840
870.786
949.625
7.520
78.340
269.445
347.785
66.879
19.982
500
601.341
601.840
(66.879)
(12.462)
6.456.247
40.534
6.524.409
504.914
(68.162)
(464.380)
35.475
35.475
35.475
69.132
69.132
69.132
(33.657)
(33.657)
(33.657)
11.786
11.786
23.689
12.281
12.281
56.851
(495)
(495)
(33.162)
2.270
2.270
2.270
66.493
11.236
11.236
11.236
573.000
(8.966)
(8.966)
(8.966)
(506.507)
190.139
(126.134)
64.005
289.732
(70.338)
219.394
(99.593)
(55.796)
(155.389)
37
2.488
353.606
(351.118)
38
25
26
27
28
29
31
32
30
34
35
36
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Claudio Di Pietro
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 30
ALENTO GAS S.r.l.
Bilancio d’esercizio
al 31 dicembre 2013
Nota Integrativa
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 31
CRITERI DI FORMAZIONE E DI RAPPRESENTAZIONE
STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 è stato redatto in conformità alla normativa
prevista dal Codice Civile agli articoli 2423 e seguenti.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo stato patrimoniale (preparato in conformità allo schema
previsto dagli articoli 2424 e 2424-bis codice civile, integrato dall’articolo 2423-ter codice civile), dal
conto economico (preparato in conformità allo schema di cui agli articoli 2425 e 2425-bis codice
civile, integrato dall’articolo 2423-ter codice civile) e dalla presente nota integrativa, che fornisce le
informazioni richieste dall'articolo 2427 e 2427 – bis del codice civile, nonché dalle altre norme che
richiamano informazioni e notizie che devono essere inserite nella nota integrativa stessa.
Vengono inoltre fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una
rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni di legge.
Tutte le voci dell’attivo, del passivo, del conto economico e dei conti d’ordine al 31 dicembre 2013
sono poste a confronto con le corrispondenti consistenze risultanti dal Bilancio al 31 dicembre 2012
I valori esposti negli schemi di Bilancio sono in euro mentre quelli della nota integrativa sono
espressi in migliaia di euro.
Il Bilancio è accompagnato dalla Relazione sulla Gestione predisposta a norma dell’articolo 2428
codice civile. Si rimanda a tale documento per quanto concerne la natura dell’attività dell’impresa, i
fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed i rapporti con imprese controllate,
collegate, controllanti e sottoposte al controllo di queste ultime.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio sono conformi alle norme di legge
previste dagli articoli 2426 e seguenti del codice civile come modificato dal D.Lgs. 6/2003,
interpretate ed integrate dai principi contabili enunciati dai Consigli Nazionali dei Dottori
Commercialisti e dei Ragionieri e dall’Organismo Italiano di Contabilità. I criteri utilizzati nella
formazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2013 non si discostano da quelli utilizzati per la
formazione del Bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità
dei medesimi principi. La valutazione delle voci di Bilancio è stata fatta comunque ispirandosi a
criteri generali di prudenza e competenza temporale nella prospettiva della continuazione
dell’attività. I postulati generali seguiti nella redazione di bilancio sono quelli di comprensibilità,
comparabilità, omogeneità, significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro
presentazione in bilancio.
Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso
alla deroga di cui al quarto comma dell’articolo 2423 codice civile. Di seguito vengono illustrati i
principali criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31
dicembre 2013.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 32
L’OIC Organismo Italiano di Contabilità ha dato l’avvio al progetto di sviluppo e adeguamento dei
principi contabili nazionali con l’obiettivo di tener conto degli sviluppi verificatesi nella materia
contabile nel periodo trascorso dalla loro ultima revisione, oltre all’intento di migliorare la struttura
dei principi stessi per facilitarne la lettura e l’eventuale integrazione di miglioramenti che
potrebbero rendersi necessari in futuro.
Tale attività si avvale anche delle considerazioni che i redattori dei Bilanci sono invitati ad inoltrare
alla Fondazione sulle bozze di tali principi pubblicati in consultazione sul loro sito ufficiale.
Tale progetto di aggiornamento dei principi è accompagnato dall’emissione, con il medesimo iter di
pubblicazione in consultazione, di nuovi documenti tra i quali quello riferito ai certificati ambientali.
In attesa della finalizzazione dei documenti, nuovi ed in aggiornamento, la Società continua ad
osservare i criteri contabili e le indicazioni riportate nei documenti in vigore.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori
o al costo di produzione. Tale valore viene sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in
relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione futura.
I costi di impianto e di ampliamento sono stati iscritti all’attivo previo consenso del collegio
sindacale e sono ammortizzati in misura costante per cinque anni.
I costi per i diritti di brevetto industriale e per i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono
ammortizzati sulla base di un periodo di presunta utilità futura di tre anni.
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono ammortizzati sulla base di un periodo di presunta
utilità futura di tre esercizi.
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti di carattere durevole e sono
valutate con il metodo del costo. Sono iscritte in bilancio al costo di acquisizione o di sottoscrizione,
che per quelle afferenti i conferimenti corrisponde al valore determinato dagli esperti in sede di
stima ex articolo 2343 codice civile.
Il costo delle partecipazioni viene rettificato per perdite durevoli di valore nel caso in cui le
partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nel futuro utili od incrementi di valore
di entità tale da assorbire le perdite sostenute. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi
successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Le perdite su partecipazioni riguardanti la quota eccedente l’ammontare di patrimonio netto
vengono classificate nel fondo rischi e oneri.
CREDITI
I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzazione.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 33
Vengono classificati tra le Immobilizzazioni i crediti di natura finanziaria a medio - lungo termine,
incrementati della quota interessi ove previsti. I crediti a breve termine confluiscono tra le voci
dell’Attivo Circolante.
CREDITI TRIBUTARI
L’articolo 2424 del codice civile, come modificato dal D.Lgs. 6/2003, prevede la separata
indicazione in bilancio dei crediti tributari.
In tale voce sono indicati tutti i crediti che la società vanta nei confronti dell’erario.
ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE E FONDO PER IMPOSTE, ANCHE DIFFERITE
In ossequio a quanto disposto dall’articolo 2424 del codice civile, così come modificato dal D.Lgs.
6/2003, viene data separata indicazione in bilancio nella voce C II 4 - ter) dell’attivo delle attività
per imposte anticipate e nella voce B 2) del passivo delle imposte differite (rispettivamente al netto
delle imposte differite o delle attività per imposte anticipate legalmente compensabili).
Le imposte sul reddito anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori
delle attività e delle passività determinati secondo criteri civilistici ed i corrispondenti valori
riconosciuti ai fini fiscali. L’iscrizione delle imposte anticipate è subordinata alla ragionevole
certezza della loro recuperabilità. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte
differite sono compensate se riferite ad imposte legalmente compensabili. Il saldo della
compensazione, se attivo, è iscritto alla voce “Imposte anticipate”; se passivo, alla voce “Fondo per
imposte differite”.
FONDI PER RISCHI ED ONERI
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite o passività di natura determinata, di
esistenza certa o probabile, delle quali, tuttavia, alla data di chiusura dell’esercizio, non sono
determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza.
Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione.
I principali rischi, per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, non hanno
generato alcun stanziamento al fondo rischi ed oneri e sono indicati nelle note di commento dei
fondi. Il fondo imposte comprende l’eventuale saldo passivo tra imposte sul reddito anticipate e
differite come meglio specificato nel criterio di valutazione relativo alla voce “Imposte anticipate”.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
Il trattamento di fine rapporto viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti
dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi
aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo di indici previsti dalle apposite
normative in materia di lavoro.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 34
Il trattamento di fine rapporto iscritto in bilancio è dato dal totale delle singole indennità maturate
dai dipendenti comprensive di rivalutazioni, al netto degli acconti erogati, e tenuto conto degli
effetti della riforma introdotta L. 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) in materia di
destinazione del TFR al fondo INPS o altri enti prescelti.
DEBITI
I debiti sono iscritti al loro valore nominale.
RICAVI
I ricavi sono iscritti in bilancio secondo i principi della competenza con rilevazione, se necessario,
dei relativi ratei e risconti. In particolare, i ricavi per le prestazioni di servizio e per le cessioni sono
rilevati al momento della fornitura della prestazione o al momento del passaggio di proprietà dei
beni, indipendentemente dalla data dell’incasso.
COSTI
I costi sono iscritti in bilancio secondo i principi della competenza e della prudenza, con rilevazione
dei relativi ratei e risconti.
I costi e gli oneri sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e simili.
Ai fini della determinazione dei costi dell’esercizio non si è fatto ricorso a stime di natura
eccezionale rispetto a quelle normalmente adottate.
IMPOSTE E TASSE
Le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio (IRES e IRAP) sono determinate in base alle
norme di legge vigenti applicando le aliquote in vigore.
L’IRES di esercizio è calcolata nel rispetto delle disposizioni del T.U.I.R.
La base imponibile IRAP è costituita dal valore della produzione netto determinato ai sensi degli
articoli 4 e seguenti del D. Lgs. 446/97.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 35
ATTIVO
B. IMMOBILIZZAZIONI
1 - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Immobilizzazioni Immateriali
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Avviamento
Altre
392
7
466
9
(75)
(2)
Totale Immobilizzazioni Immateriali
399
475
(76)
Le immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2013 ammontano a 399 migliaia di euro (475
migliaia di euro al 31 dicembre 2012).
Il valore di avviamento, iscritto in bilancio supportato da specifica valutazione peritale, è relativo a
contratti per la somministrazione di gas.
La durata del relativo ammortamento, definita in 15 anni, risulta coerente con la prevedibile durata
economica degli stessi.
Le ”Altre immobilizzazioni immateriali‟ comprendono manutenzioni straordinarie su beni di terzi,
effettuate su immobili in locazione.
Aliquote economico tecniche Im. Immateriali
Descrizione
Diritti di brevetto ind.le ed utilizzo opere ingegno
Altre
Categoria
(in € migliaia)
Avviamento
Altre Immobilizzazioni immateriali
Aliquota economico - tecnica
Minima
Massima
6,67%
20%
Anni
15
5
Aliquota
6,67%
20%
La tabella riportata nell’ALLEGATO N° 1 evidenzia nel dettaglio le movimentazioni intervenute nel
corso dell’esercizio.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 36
2 - IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Il valore delle Immobilizzazioni Finanziarie al 31 dicembre 2013 ammonta a 143 migliaia di euro;
la voce è composta da crediti immobilizzati la cui natura è specificata nella nota successiva.
Immobilizzazioni Finanziarie
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
143
143
0
143
143
0
Crediti
Totale Immobilizzazioni finanziarie
3 - CREDITI IMMOBILIZZATI
I crediti immobilizzati al 31 dicembre 2013 ammontano a 143 migliaia di euro (143 migliaia di euro
al 31 dicembre 2012). La voce è costituita prevalentemente da depositi cauzionali diversi verso
Enti e fornitori a garanzia del pagamento dei relativi debiti.
C. ATTIVO CIRCOLANTE
4. - CREDITI
Crediti Circolante
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Crediti verso clienti
2.446
2.967
Crediti verso controllanti
1.599
1.654
(521)
(55)
Crediti tributari
473
157
317
Imposte anticipate
395
269
126
Crediti verso altri
124
126
(1)
124
0
124
1
0
(1)
5.037
5.172
(134)
- verso altre consociate
- verso altri debitori
Totale Crediti dell'Attivo Circolante
Non vi sono crediti la cui durata residua supera i cinque anni.
I crediti al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 5.037 migliaia di euro (5.172
migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e la loro composizione è di seguito descritta.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 37
5 - CREDITI VERSO CLIENTI
I crediti verso clienti al 31 dicembre 2013 ammontano a 2.446 migliaia di euro e si riferiscono
principalmente a partite commerciali relative al core business della Società.
Essi sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione, successivamente dettagliato.
Crediti vs clienti
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Crediti verso clienti
Fondo svalutazione crediti
4.189
(1.743)
3.839
(872)
350
(871)
Totale Crediti vs clienti
2.446
2.967
(521)
Non si espone il dettaglio dei crediti suddivisi per Paese, in quanto l’attività della società si sviluppa
esclusivamente in Italia.

Movimentazione del fondo svalutazione crediti:
Per maggior chiarezza si riportano di seguito le movimentazioni del Fondo Svalutazione Crediti:
Fondo Svalutazione crediti
(in € migliaia)
Saldo iniziale
utilizzi
accantonamenti
Totale Fondo svalutazione crediti
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
872
871
603
269
(269)
(601)
1.743
872
871
La variazione dell’anno è costituita dalla quota di accantonamento dell’anno pari a 871 migliaia di
euro.
Tale accantonamento è stato fatto in un’ottica estremamente prudenziale: la difficile congiuntura
economica e la crisi, in modo specifico, del settore hanno, infatti, indotto la Società a rivedere le
proprie valutazioni in merito al rischio di recuperabilità dei crediti commerciali.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 38
6 - CREDITI VERSO CONTROLLANTI
I crediti verso controllanti al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 1.599 migliaia di
euro (1.654 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono principalmente ai crediti vantati
nei confronti del Comune di Francavilla, per partite commerciali.
7 - CREDITI TRIBUTARI
I crediti tributari al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 473 migliaia di euro (157
migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono a:

191 migliaia di euro da crediti verso l’Erario per l’Imposta di consumo gas metano;

166 miglia di euro da crediti verso l’Erario per IVA;

108 migliaia di euro da crediti verso l’Erario per IRES;

7 migliaia di euro da crediti verso l’Erario per IRES relativa all’istanza di rimborso per gli
anni dal 2007 al 2011;

1 migliaia di euro da crediti verso l’Erario per ritenute sugli interessi attivi bancari.
8 - ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE
Le attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2013 ammontano a 395 migliaia di euro (269
migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e sono relative prevalentemente all’eccedenza degli
accantonamenti effettuati nei diversi esercizi al fondo svalutazione crediti rispetto alle aliquote di
deducibilità fiscale; il dettaglio, relativo ad IRES, è indicato nella tabella che segue:
Differenze temporanee
Imposte
Saldo al 31
dicembre
2012
Incr.ti
Decr.ti
Saldo al
31
dicembre
2013
TAX
RATE
Fondo Svalutazione Crediti
Altri Fondi
Altro
820
137
19
458
21
(19)
1.278
137
21
27,50%
27,50%
27,50%
Totale
976
479
(19)
1.436
Imposte anticipate
Ires
Saldo a 31
dicembre Accan.ti
2012
P&L
Rientri
Totale a
Saldo al 31
conto
dicembre
economico
2013
225
39
5
126
6
(6)
126
-
351
39
5
269
132
(6)
126
395
9 - CREDITI VERSO ALTRI
I crediti verso altri al 31 dicembre 2013 ammontano a 124 migliaia di euro (126 migliaia di euro
al 31 dicembre 2012) e si riferiscono principalmente ad un credito di natura commerciale vantato
nei confronti della società GDF SUEZ Energie S.p.A..
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 39
10 - DISPONIBILITA’ LIQUIDE
Disponibilità liquide
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Depositi bancari e postali
Danaro e valori in cassa
302
1
238
0
64
1
Totale Disponibilità liquide
303
238
64
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2013 ammontano a 303 migliaia di euro (238 migliaia di euro
al 31 dicembre 2012) e rappresentano i saldi dei conti correnti bancari e postali in essere alla
chiusura dell’esercizio.
PASSIVO
A) -PATRIMONIO NETTO
Patrimonio Netto
(in € migliaia)
Capitale
Riserva Legale
Utili (perdite) portati a nuovo
Utili (perdite) di esercizio
Totale Patrimonio Netto
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
1.169
56
883
2
1.169
38
547
354
18
336
(351)
2.111
2.108
2
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2013 ammonta a 2.111 migliaia di euro (2.108 migliaia di euro
del 31 dicembre 20123.
11 -
CAPITALE SOCIALE
Il capitale sociale sottoscritto e versato al 31 dicembre 2013 ammonta a 1.169 migliaia di euro e
non subisce variazioni rispetto all’esercizio precedente. Esso è composto da 1.169.350 quote del
valore di 1 euro ciascuna e possedute al 51% dal Comune di Francavilla e al 49% da GDF SUEZ
Energie S.p.A..
12 - RISERVA LEGALE
La riserva legale al 31 dicembre 2013 ammonta a 56 migliaia di euro (38 migliaia di euro al 31
dicembre 2012) a seguito della destinazione dell’utile dell’esercizio precedente.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 40
Disponibilità delle riserve
Natura/descrizione
Riepilogo degli utilizzi
Possibilità
Quota
effettuati nei tre precedenti
(in migliaia di euro) di utilizzo disponibile
esercizi
Importo
Copertura
perdite
Capitale
Riserve di utili:
Riserva legale
Utili/Perdite portate a nuovo
Utili (perdite) dell'esercizio
Altre ragioni
1.169
56
883
2
Totale
*
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
B
A, B, C
A, B, C
56
883
2
941
56
886
TOTALE
[1] A = aumento di capitale; B = copertura perdite; C = distribuzione ai soci.
*
è considerata non distribuibile anche la quota sufficiente a coprire le perdite pregresse
13 - UTILI PORTATI A NUOVO
Gli utili portati a nuovo al 31 dicembre 2013 ammontano a 883 migliaia di euro (547 migliaia di
euro al 31 dicembre 2012). La variazione è connessa alla destinazione dell’utile dell’esercizio
precedente.
14 - UTILE ( PERDITE) DELL’ESERCIZIO
L’utile dell’esercizio al 31 dicembre 2013 ammonta a 2 migliaia di euro (354 migliaia di euro di utile
al 31 dicembre 2012).
La tabella riportata nell’ ALLEGATO N° 3 evidenzia nel dettaglio le movimentazioni del Patrimonio
netto intervenute nel corso dell’anno.
B. FONDI PER RISCHI E ONERI
15 - FONDI PER RISCHI ED ONERI
Fondi Rischi ed Oneri
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Altri fondi
137
137
-
Totale Fondi Rischi ed Oneri
137
137
-
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 41
I fondi rischi e oneri al 31 dicembre 2013 ammontano a 137 migliaia di euro (137 migliaia di euro
al 31 dicembre 2012). Non vi sono stati accantonamenti per l’esercizio 2013. Il fondo è stato
accantonato a fronte di probabili perdite derivanti dalla transazione in corso con il Comune di
Francavilla relativamente alla definizione di pendenze pregresse non ancora liquidate.
C. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
16 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
Il fondo per il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato al 31 dicembre 2013 è pari a 28
migliaia di euro (34 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e rappresenta il debito nei confronti dei
dipendenti. Tale fondo è stanziato in conformità alla legislazione vigente, ai contratti collettivi di
lavoro ed integrativi aziendali. La voce decrementi include un anticipazione di TFR concessa ad un
dipendente. Di seguito è elencata la movimentazione del fondo:
Movimentazione TFR
(in € migliaia)
Saldo al 31 dicembre 2012
Incrementi
Decrementi / altri movimenti
Saldo al 31 dicembre 2013
34
6
(12)
28
D. DEBITI
17 - DEBITI
I debiti al 31 dicembre 2013 ammontano a 3.605 migliaia di euro (3.749 migliaia di euro al 31
dicembre 2012) e la loro composizione è di seguito descritta.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 42
Debiti
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
0
1.753
423
11
9
1.409
1.962
413
163
12
1.198
0
(209)
9
(151)
(3)
211
931
478
682
516
249
(38)
3.605
3.749
(143)
Debiti verso Banche
Debiti verso fornitori
Debiti verso controllanti
Debiti tributari
Debiti verso ist.ti previd.li e sicurezza sociale
Altri debiti
- verso altre consociate
- verso altri creditori
Totale Debiti
Non vi sono debiti la cui durata residua supera i cinque anni. Ad eccezione di quanto indicato
esplicitamente.
18 - DEBITI VERSO BANCHE
I debiti verso banche al 31 dicembre 2013 ammontano ad un valore inferiore a 1 migliaia di euro
( zero migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e rappresentano i saldi dei conti correnti bancari e
postali passivi in essere alla chiusura dell’esercizio.
19 - DEBITI VERSO FORNITORI
I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2013 ammontano a 1.753 migliaia di euro (1.962 migliaia di
euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono, principalmente a forniture di gas e di vettoriamento.
20 - DEBITI VERSO CONTROLLANTI
I debiti verso controllanti al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 423 migliaia di
euro (413 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono prevalentemente ai debiti verso il
Comune di Francavilla a Mare riferiti a costi di allacciamento alla rete del gas non ancora fatturati,
e da dividendi maturati e non ancora liquidati
21 - DEBITI TRIBUTARI
I debiti tributari al 31 dicembre 2013 ammontano a 11 migliaia di euro (163 migliaia di euro al 31
dicembre 2012) e si riferiscono principalmente a:

4 migliaia di euro per debito verso l’Erario per ritenute fiscali sui redditi di lavoro
autonomo;

4 migliaia di euro per debiti verso l’Erario per IRAP;

3 migliaia di euro per debiti verso l’Erario per ritenute fiscali su redditi di lavoro dipendente.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 43
22 - DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE
I debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale al 31 dicembre 2013 ammontano a 9 migliaia
di euro (12 migliaia di euro al 31 dicembre 2012).
23 - ALTRI DEBITI
Gli altri debiti al 31 dicembre 2013 ammontano a 1.409 migliaia di euro (1.199 migliaia di euro al
31 dicembre 2012) e si riferiscono, principalmente a:

I debiti entro i 12 mesi, che ammontano a 1.001 migliaia di euro (764 migliaia di euro al 31
dicembre 2012), sono principalmente composti :
-
per 931 migliaia di euro (682 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) da debiti verso
la società correlata GDF SUEZ Energie S.p.A. aventi natura commerciale a fronte
dei servizi amministrativi e gestionali
da quest’ultima prestati a favore della
Società e da dividendi deliberati e non ancora liquidati;
-
per 44 migliaia di euro (36 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) da debiti per
interessi su depositi cauzionali;
-
per 16 migliaia di euro (14 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) da debiti verso il
personale;

per 10 migliaia di euro da debiti vari.
I debiti oltre i 12 mesi sono a fronte di depositi cauzionali dei clienti per 408 migliaia di
euro (435 migliaia di euro al 31 dicembre 2012). Diminuiscono principalmente a seguito dei
rimborsi che la Società effettua a favore degli utenti che scelgono l’addebito diretto in c/c
come modalità di pagamento. I depositi cauzionali possono avere durata superiore a 5 anni
essendo legati al contratto con la clientela.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 44
CONTO ECONOMICO
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
Valore della produzione
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
6.489
8
7.023
6
(534)
2
6.497
7.029
(533)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi
Totale Valore della Produzione
Il valore della produzione al 31 dicembre 2013 ammonta a 6.497 migliaia di euro (7.029 migliaia di
euro al 31 dicembre 2012), la cui composizione è di seguito descritta:
24 - RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a
6.489 migliaia di euro (7.023 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono
prevalentemente a ricavi della vendita di gas a clientela sita nel Comune di Francavilla a Mare.
Come già descritto in relazione sulla gestione, il decremento risente della contrazione dei consumi
medi e della diminuzione del numero di clienti.
Non si espone il dettaglio dei ricavi suddivisi per Paese, in quanto l’attività della società si sviluppa
esclusivamente in Italia.
25 - ALTRI RICAVI E PROVENTI
Gli altri ricavi e proventi al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 8 migliaia di euro (6
migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono prevalentemente a recuperi di spese dalla
clientela.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 45
B. COSTI DELLA PRODUZIONE
Costi della produzione
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Mat.prime, suss, di consumo e merci
Costi per servizi
Godimento beni di terzi
Costo per il Personale
Ammortamenti e Svalutazioni
Accantonamento per rischi
Oneri diversi di gestione
3.396
1.983
8
112
950
8
3.909
2.060
8
114
348
67
20
(512)
(77)
(2)
602
(67)
(12)
Totale Costi della produzione
6.456
6.524
(68)
Il costo della produzione al 31 dicembre 2013 ammonta a 6.456 migliaia di euro (6.524 migliaia di
euro al 31 dicembre 2012), la cui composizione è di seguito descritta:
26 - COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci al 31 dicembre 2013 ammontano
complessivamente 3.396 migliaia di euro (3.909 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si
riferiscono prevalentemente agli acquisti di gas per erogazioni alla clientela. La variazione in
diminuzione, come nel caso dei ricavi, è dovuto da un lato alla riduzione dei volumi acquistati e
dall’altro al riallineamento periodico del contratto di fornitura gas in essere con il fornitore alle
mutate condizioni commerciali di mercato.
27 - COSTI PER SERVIZI
I costi per servizi al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 1.983 migliaia di euro
(2.060 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono prevalentemente a:
Costi per servizi
(in € migliaia)
Costi vettoriamento
Costi di allacciamento
Costi servizi amministrativi
Spese bancarie e postali
Costi bollettazione
Compenso agli Amministratori
Compenso Collegio Sindacale
Costi per revisione e certificazione Bilanci
Costi relativi a servizi generali e consulenze
Totale Costi per servizi
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
1.638
47
158
19
33
23
21
16
28
1.637
91
187
29
30
23
25
17
21
1
(44)
(29)
(10)
3
(4)
(1)
7
1.983
2.060
(77)
Pagina 46
I costi per servizi non subiscono variazioni significative rispetto all’esercizio 2012. Si segnalano, in
particolare, i minori costi per servizi di allacciamento alla rete gas che, essendo in funzione delle
richieste di allacciamento di nuove utenze, hanno subito l’andamento negativo della domanda.
Non vi sono incarichi conferiti alla società di revisione contabile diversi dalla revisione del bilancio di
esercizio e dei conti annuali separati ai sensi della delibera AEEG n. 11/07.
Audit Engagements
Revisione contabile
Revisione dei conti annuali separati (delibera AEEG n 11/07)
Totale
K€
13
3
16
Auditor
Reconta E&Y S.p.A.
Reconta E&Y S.p.A.
Il compenso ordinario annuale sarà di 13 migliaia di euro oltre a 3 migliaia di euro per i conti
annuali separati ai sensi della delibera AEEG n. 11/07,
28 - COSTI PER IL GODIMENTO DI BENI DI TERZI
I costi per il godimento di beni di terzi al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 8
migliaia di euro (8 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e si riferiscono alla locazione degli uffici di
Francavilla a Mare.
29 - COSTI PER IL PERSONALE
Costi per il personale
(In migliaia di €)
Salari e stipendi
Oneri sociali
TFR
Totale Costo per il Personale
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
79
27
6
81
26
6
(2)
1
0
112
113
(1)
I costi per il personale al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente 112 migliaia di euro
(113 migliaia di euro al 31 dicembre 2012).
La consistenza numerica del personale al 31 dicembre 2013 e quella media dell’esercizio,
confrontata con lo stesso periodo dell’esercizio 2012, sono esposte nelle tabelle che seguono.
Consistenza numerica del personale
DESCRIZIONE
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Impiegati
3
3
-
Totale Consistenza del Personale
3
3
-
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 47
Media del personale
MEDIA
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
Impiegati
3
3
-
Totale Media del personale
3
3
-
30 - AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ACCANTONAMENTI
Ammortamenti e Svalutazioni
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
79
78
1
871
269
602
950
347
603
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Svalutazione crediti dell'attivo circolante e
disponibilità liquide
Totale Ammortamenti e Svalutazioni
31 - AMMORTAMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Gli ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali al 31 dicembre
2013 ammontano
complessivamente a 79 migliaia di euro (78 migliaia di euro al 31 dicembre 2012) e si riferiscono
all’ammortamento di competenza.
32
-
SVALUTAZIONE
DEI
CREDITI
DELL'ATTIVO
CIRCOLANTE
E
DELLEDISPONIBILITÀLIQUIDE
La svalutazione dei crediti dell'attivo circolante e delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2013
ammontano complessivamente a 871 migliaia di euro (269 migliaia di euro al 31 dicembre 2012).
L’accantonamento
dell’anno
è
stato
fatto
considerando
una
situazione
congiunturale
particolarmente complessa. Per i dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione al capitolo
“Politiche di gestione del rischio – rischio di credito”.
33 - ONERI DIVERSI DI GESTIONE
Gli oneri diversi di gestione al 31 dicembre 2013 ammontano a 8 migliaia di euro (20 migliaia di
euro al 31 dicembre 2012) e riguardano principalmente oneri relativi al precedente esercizio non
accantonati per 2 migliaia di euro oltre a diritti CCIAA e contributi Authority per 6 migliaia di euro.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 48
34 - PROVENTI E ONERI FINANZIARI
Proventi ed Oneri Finanziari
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
36
(12)
69
(12)
(33)
0
24
57
(33)
Altri proventi finanziari
Interessi ed altri oneri finanziari
Totale Proventi ed Oneri Finanziari
La gestione finanziaria al 31 dicembre 2013 presenta un saldo positivo di 24 migliaia di euro (57
migliaia di euro al 31 dicembre 2012).
I proventi finanziari si riferiscono agli interessi attivi di mora per 32 migliaia di euro e da interessi
attivi maturati sui depositi bancari per 4 migliaia di euro.
Gli oneri finanziari si riferiscono prevalentemente a interessi maturati sui depositi cauzionali ricevuti
dagli utenti.
E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
35 - PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
Proventi ed Oneri straordinari
(in € migliaia)
31.12.2013
31.12.2012
Variazione
2
11
(9)
2
11
(9)
Proventi straordinari
Totale Proventi ed Oneri straordinari
L’area straordinaria al 31 dicembre 2013 presenta un saldo positivo pari a 2 migliaia di euro (11
migliaia di euro al 31 dicembre 2012) ed è composta prevalentemente da proventi straordinari
relativi a rettifiche per imposte calcolate nell’esercizio precedente.
36 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
Le imposte sul reddito dell’esercizio 2013 presentano un saldo pari a 64 migliaia di euro (219
migliaia di euro al 31 dicembre 2012). L’importo è costituito da:
-
IRES d’esercizio per 138 migliaia di euro
-
IRAP per 52 migliaia di euro
-
Imposte anticipate IRES per 126 migliaia di euro, date da 131 migliaia di euro di
nuovi accantonamenti e utilizzi per 5 migliaia di euro.
La tabella seguente illustra la riconciliazione tra l’aliquota teorica e quella effettiva.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 49
Riconciliazione tra aliquota ordinaria ed effettiva
IRES
Risultato Ante Imposte
Tasso IRES
Ires Teorica
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Variazioni in aumento permanenti
Varizioni in diminuzione permanenti
Reddito Imponibile
IRES *
Aliquota effettiva
31/12/2013 31/12/2012
66
27,50%
18
573
27,50%
158
13
38
27
32
42
12
567
156
17,30%
27,20%
*: dato da 138 migliaia di euro di IRES d’esercizio meno 131 migliaia di euro di accantonamenti di imposte anticipate IRES
più 5 migliaia di euro di utilizzi di imposte anticipate IRES
ALTRE INFORMAZIONI
Informativa ai sensi dell’art. 2428, numeri 3 e 4, codice civile
Alla data del 31 dicembre 2013 la Società non possiede, né direttamente, né per il tramite di
società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie e/o azioni di società controllanti.
Informativa ai sensi dell’art. 2497 bis del codice civile
Considerato che la Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di GDF
SUEZ Energie S.p.A. CF 13422890155, nella sezione ‘Allegati alla Nota Integrativa’ sono riportati i
prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell’ultimo bilancio della suddetta Società.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Claudio Di Pietro
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 50
ALLEGATI ALLA NOTA INTEGRATIVA
1. Prospetto delle variazioni nei conti delle immobilizzazioni immateriali
2. Prospetto delle variazioni nei conti delle immobilizzazioni finanziarie
3. Prospetto delle variazioni nei conti di patrimonio netto
4. Posizione finanziaria netta
5. Rendiconto finanziario
6. Dati essenziali della società che esercita la direzione e il coordinamento
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 51
Allegato 1: Prospetto Immobilizzazioni Immateriali
Importi in Euro
2012
Costo
Immobilizzazioni Immateriali
Costi di impianto ed ampliamento
Avviamento
Altre immobilizzazioni immateriali
Totale Immobilizzazioni immateriali
Variazioni del periodo
Valore Netto
Incrementi
Ammortamenti
2013
Costo
Valore Netto
8.000
1.119.350
18.582
466.396
8.848
2.500
(74.624)
(4.216)
8.000
1.119.350
21.082
391.773
7.132
1.145.932
475.244
2.500
(78.840)
1.148.432
398.905
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 52
Allegato 2: Prospetto Immobilizzazioni finanziarie
Importi in Euro
Immobilizzazioni finanziarie
MOVIMENTAZIONE
31.12.2012 Incrementi Decrementi Riclassifiche
Crediti verso altri
Totale immobilizzazione finanziarie
Perdite di
valore
31.12.2013
142.768
8
-
-
-
142.776
142.768
8
-
-
-
142.776
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 53
Saldi al 31 dicembre 2011
11.249
Destinazione risultato esercizio
-
224.977
213.728
(224.977)
1.754.720
-
-
-
-
353.606
353.606
1.169.350
38.206
-
547.164
353.606
2.108.326
335.926
(353.606)
17.680
Destinazione risultato esercizio
Utili di periodo
Saldi al 31 dicembre 2013
PN
333.436
-
Utili di periodo
Saldi al 31 dicembre 2012
-
Utile (perdita)
del periodo
26.957
Utile (perdita)
a nuovo
1.169.350
Altre riserve
Riserva legale
Prospetto delle variazioni nei
conti del Patrimonio netto
(Valori in Euro)
Capitale
sociale
Allegato 3: Prospetto delle variazioni nei conti di patrimonio netto
1.169.350
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
55.886
-
883.090
Pagina 54
-
2.488
2.488
2.488
2.110.814
Allegato 4: Posizione finanziaria netta
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
(Valori in migliaia di euro)
Posizione finanziaria a medio - lungo termine
31.12.2013
31.12.2012 Variazione
-
-
-
303
303
238
238
65
65
(0)
(0)
-
(0)
(0)
Posizione finanziaria a breve termine
di cui Disponibilità monetaria netta (*)
303
303
238
238
65
65
Totale posizione finanziaria netta
303
238
65
Attività finanziarie a breve:
- Totale Disponibilità liquide (*)
Debiti finanziari a breve
- Debiti vs banche (*)
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013
Pagina 55
Allegato 5: Rendiconto finanziario
RENDICONTO FINANZIARIO
2013
2012
Var.
(in migliaia du Euro)
Disponibilità monetaria netta iniziale
238
232
6
2
79
871
(6)
946
354
78
336
(3)
765
(352)
1
535
(3)
181
(736)
(143)
(879)
(920)
156
5
(759)
184
(299)
(5)
(120)
67
6
61
Flusso monetario per attività di esercizio
Risultato dell'esercizio
Ammortamenti
Variazione netta del fondo rischi
Variazione netta del TFR
Risultato dell'attività di esercizio ante variazioni CCN
Variazione dei crediti inclusi nell'attivo circolante
Variazione dei debiti inclusi nel passivo circolante
Variazione di altre voci del capitale circolante
Variazione del capitale circolante
TOTALE FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' ESERCIZIO
Flusso monetario per attività di investimento
Immobilizzazioni materiali
TOTALE
Flusso monetario del periodo
Disponibilità monetaria netta finale
Bilancio al 31.12.2013 Nota Integrativa
(3)
(3)
-
(3)
(3)
65
6
59
303
238
65
Pagina 56
Allegato 6: Dati essenziali della Società che esercita la Direzione ed il Coordinamento
GDF SUEZ Energie S.p.A.
STATO PATRIMONIALE (in migliaia di Euro)
2012
ATTIVO
A) CREDITI V/SOCI VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONI
C) ATTIVO CIRCOLANTE
D) RATEI E RISCONTI
Totale Attivo
61.009
655.109
4.776
720.894
PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale
Riserva Legale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Utili (Perdite) portate a nuovo
Utili (perdite) dell'esercizio
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBBORDINATO
D) DEBITI
E) RATEI E RISCONTI
Totale Passivo
CONTO ECONOMICO
5.985
771
2.983
48.064
(14.153)
(23.161)
17.032
1.865
679.980
1.528
720.894
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
Imposte sul reddito dell'esercizio
1.518.713
1.548.853
382
10
(7.371)
Utile (Perdita) dell'esercizio
(23.161)
Bilancio al 31.12.2013 Nota Integrativa
Pagina 57