L`incompreso - Boccolucci Hi Fi Car
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L`incompreso - Boccolucci Hi Fi Car
di Vincenzo Maragoni L’incompreso Installazioni Un’auto particolare, un impianto altrettanto fuori dagli schemi, in mezzo il proprietario e il suo installatore di fiducia che di realizzazione banale proprio non ne vogliono sentir parlare. Una Smart Roadster, Simone Ferri e Mauro Boccolucci: provo a raccontare questa storia. Simone Ferri e la sua Smart Roadster sulla quale è intervenuto pesantemente sia per la nuova configurazione delle porte che per l’estetica e la struttura dell’abitacolo. In spazi così ridotti un impianto così complesso è un mezzo miracolo. L o penso spesso, lo scrivo anche su queste pagine, provo ad applicarlo nella vita di tutti i giorni: il detto “mai fidarsi delle apparenze” è incredibilmente vero e saggio e quando non lo rispetti ti si ritorce contro in maniera secca e decisa. Come mi è successo per la Smart Roadster di Simone... L’ho vista da lontano, con le sue “vertical door” belle tirate in alto, così da non lasciare dubbi che Simone con la sua auto vuole stupire gli amici e magari anche qualche nuova... amica. Butto uno sguardo distratto all’interno e vedo una collezione di altoparlanti ed amplificatori in giro per il piccolo abitacolo, senza neanche stare troppo a valutare marca e modello. Un po’ troppi per i miei gusti, qui dentro c’è troppo caos, mi cerco qualcos’altro di più interessante. Finisco a mala pena il pensiero e il primo passo di allontanamento quando Mauro Boccolucci, che deve aver intuito il mio giudizio, mi blocca e mi invi- ACS AudioCarStereo n. 194 ta senza troppi giri di parole ad entrare e ad ascoltare: “vedrai, sarà una sorpresa...”. E sorpresa è stata! I miei dubbi riguardo questo impianto erano relativi alla struttura difficile di questo particolare abitacolo e alla apparentemente disomogeneità dei prodotti utilizzati. La Roadster, insieme al modello simile denominato Coupé, è stato un episodio abbastanza sfortunato per Smart, non tanto sul piano tecnico quanto decisamente su quello delle vendite. La prova è che dopo pochi anni di commercializzazione i due modelli sono stati bruscamente tolti dal mercato. Da un punto di vista tecnico la Roadster aveva e ha qualcosa da dire: leggera e piatta come un kart, sa regalare emozioni anche con pochi cavalli e un motore piccolo piccolo. Struttu- 35 1 1 Vertical door per lo spettacolo, una manciata di altoparlanti per ascoltare musica. Il bianco metallizzato di questi speaker che spicca sul rosso e il nero degli interni dell’auto: Phonocar HiTech e tuning per una Smart da spettacolo. 2 Esteticamente più controllata la situazione sul montante, dove troviamo le due sagome scure e poco appariscenti del midrange 2/312 e il tweeter 2/415, entrambi angolati verso il centro della scena. Per loro Angelo ha progettato e realizzato il filtro passivo. 3 Doppio monitor in plancia: in alto è quello integrato nell’IVAD300R, mentre più in basso abbiamo il monitor TME-M710. Come sempre invisibile il processore PXA-H701 mentre completa l’elenco il tuner digitale terrestre TUE-T200DVB e il lettore di mappe NVE-N099. 36 ralmente si presenta con un abitacolo angusto, con una posizione sdraiata che sembra di stare al mare e poco spazio per tutto quello che non sia il pilota e il passeggero. Insomma, poco spazio e fatto male, meno di così per un buon impianto audio non è possibile... Considerate anche che qui di bagagliaio neanche l’ombra, quindi per il subwoofer bisogna studiare una soluzione alternativa a quella classica. Ed infatti Mauro è partito proprio dalla gamma più bassa per il progetto di questo impianto. Ha cercato innanzitutto un altoparlante che potesse lavorare in un volume contenuto e con un diametro altrettanto piccolo, pur con la garan- 3 2 zia di una emissione ancora godibile. La scelta è andata sul JL Audio 8W4 che è stato collocato in un volume chiuso in corrispondenza dei piedi del passeggero, protetto da una lastra di plexiglas con tanto di illuminazione dedicata. L’altro “trucchetto del mestiere” per ottimizzare le basse frequenze in un abitacolo così difficile è stato quello di utilizzare tanto midwoofer da 165 mm così da legare meglio la loro emissione con quella del subwoofer per ottenere un punch adeguato nella zona degli 80/100 Hz, quella più significativa e determinante. Gli altoparlanti scelti sono i Phonocar 2/705, della serie Pro-Tech, caratterizzati dalla membrana in fibra di vetro ed ogiva metallica. Dalla stessa serie, e con la stessa tecnologia, arriva anche il midrange basso 2/703 da 130 mm installato appena più in alto, il più vicino alle orecchie e al midrange vero e proprio, il 2/312 a cupola, che trova posto a montante insieme al tweeter 2/415. I quattro altoparlanti in porta sono stati lasciati volutamente a vista, senza una griglia di protezione, così da far spiccare in modo netto il loro cono lucido metallizzato sulla pelle rossa e gli inserti neri dell’interno dell’auto. Sicuramente un bel vedere! Sfruttando la stessa metodologia del box del subwoofer, anche i due amplificatori del sistema sono stati collocati in una sorta di doppiofondo subito davanti ai due sedili, in questo caso rubando pochissimo spazio agli occupanti dell’auto. Si tratta di due unità non recentissime, ma che Simone ha voluto portare con sé da precedenti impianti e che, nonostante gli acciacchi dell’età, ancora fanno il loro dovere. Abbiamo un Axiom 75.4 e un Proel 120.2: il primo con i suoi quattro canali alimenta il subwoofer e la sezione medioalta; il secondo, più dotato di potenza e più propenso a scendere con l’impedenza, si occupa del carico difficile offerto dai sei woofer. Agli amplificatori è stato asportato il pannello superiore e messi sotto plexiglas e illuminazione anche loro. Qualche lavoro di modifica ed adattamento anche per la zona della plancia che deve accogliere due unità in doppio DIN. Nella parte alta abbiamo l’IVA-D300R, mentre più in basso il monitor TME-M710, entrambi di Alpine. A questi fanno capo, installati nascosti, il processore PXA-H701, il tuner diACS AudioCarStereo n. 194 Installazioni 4 gitale terrestre TUE-T200DVB e il lettore di mappe NVE-N099P ancora di Alpine. In questo modo Simone può guardare i DVD con l’IVA-D300R e tenere sotto controllo segnali televisivi e indicazioni per il viaggio sul monitor TME-M710. Da segnalare ancora l’hard disk VM005 e il condensatore da 5 farad, entrambi di Phonocar, e la batteria Optima gialla. In realtà oltre a quelli elencati c’è un altro elemento, magari poco visibile, che fa la differenza in questo impianto: un elemento che invece di un marchio ha un nome e cognome, quello di Angelo Lucci. Angelo da qualche tempo è una sorta di consulente per Mauro e per il suo centro: non è un professionista del settore, ma un appassionato talmente evoluto che sono in molti a chiedere un suo parere e in molti casi un suo intervento attivo. Come ha fatto Simone che ad Angelo ha chiesto il supporto per la realizzazione del crossover passivo, quello che separa gli altoparlanti della gamma medioalta, e per una taratura generale dell’impianto. 6 5 L’ascolto Il risultato di questo lavoro di affinamento di Angelo è ben tangibile nella Smart. A fronte di un sistema, come detto all’inizio, abbastanza disomogeneo per livello, qualità e tipologia di prodotti il risultato finale è invece ben compatto, maturo. Quello che abbiamo qui dentro sono sostanzialmente altoparlanti abbastanza economici, amplificatori vecchiotti e con potenza non esuberante e, invece, il risultato è un “muro” di suono elevato, emozionante, corretto e dinamico al punto giusto quasi che quanto installato sia di un paio di livelli superiori, di prezzo ben più elevato. Certo la scena non è mozzafiato, però il palco ideale è ancora soddisfacente e credibile. Le gamma del woofer è veloce e netta, magari a discapito del punch non travolgente, ma qui si sentono tutti i limiti di watt che... mancano. Buone, anzi ottime, le voci: pulite, ben delineate come timbrica e come collocazione nello spazio, quasi mai in affanno anche quando si porta molto a destra la manopola del volume. Bilanciamento ben riuscito: da una parte un abitacolo per nulla collaborativo e un insieme di prodotti poco omogenei, dall’altra però due come Mauro e Angelo che sanno bene dove mettere le mani. SCHEDA DELL’IMPIANTO SintoCD: Alpine IVA-D300R • Processore: Alpine TME-M710 • Tuner digitale terrestre: Alpine TUE-T200DVB • Navigatore satellitare: Alpine NVE-N099P • Hard disk: Phonocar VM005 • Tweeter: Phonocar 2/415 • Midrange: Phonocar 2/312 • Midbasso: Phonocar 2/703 • Woofer: (3x) Phonocar 2/705 • Subwoofer: Phase Linear Aliante 10 • Amplificatore medioalti e subwoofer: Axiom 75.4 • Amplificatore woofer: Proel 120.2 Installato da Mauro Boccolucci HI-FI CAR BOCCOLUCCI Via Fosso dell’Osa 391, 00010 Lunghezza (RM) Tel. 06 2261056 www.boccolucci.it ACS AudioCarStereo n. 194 4 Di bagagliaio neanche l’ombra nella Roadster, quindi per il subwoofer tocca inventarsi qualcosa di alternativo. Anche lo spazio sotto i sedili è praticamente inesistente: l’unica è un box in abitacolo. Mauro è riuscito a collocare un JL Audio 8W4 in corrispondenza dei piedi del passeggero. 5 Anche per i due amplificatori c’è stato un problema di spazio. In questo caso lo spazio che hanno rubato in abitacolo è stato minore: entrambi sotto plexiglas e senza il pannello superiore, piazzati subito davanti ai due sedili. 6 Dove generalmente c’è il motore, che nella Roadster è nella zona posteriore, Mauro ha portato il grosso condensatore di alimentazione da 5 farad e una parte dell’alimentazione, con la Optima gialla e la fusibiliera. 37
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