Ufficio Stampa - Comune di Cologno Monzese
Transcript
Ufficio Stampa - Comune di Cologno Monzese
Città di COLOGNO MONZESE Ufficio Stampa Comunicato stampa – 15/2/2007 TIBET, UNA BANDIERA PER UNO STATUS DI PIENA AUTONOMIA Da qualche giorno sul balconcino della palazzina di via Milano 3, sede dell’Ufficio Pace del Comune di Cologno Monzese, sventola una bandiera che pochi conoscono. E’ la bandiera del Tibet. Sventola per la conferenza che Lama Palden Gyatso, monaco buddista simbolo della resistenza tibetana, terrà a Cologno Monzese il 17 febbraio alle 16.30 in Villa Casati. “L’Amministrazione Comunale – ha detto il Sindaco Mario Soldano – vuole così testimoniare la vicinanza al popolo tibetano e alla comunità tibetana che vive a Cologno Monzese (la più grande d’Italia), per la grave sofferenza in cui versa il popolo del Tibet da più di 50 anni, dall’invasione della Repubblica Popolare Cinese”. “Un’occupazione – ricorda l’Assessore alla Pace Giovanni Cocciro –illegale e repressiva, come testimonia la data del 10 marzo 1959, quando l’esercito cinese ha schiacciato la resistenza tibetana uccidendo in quel giorno più di 87mila persone nel solo Tibet centrale”. In questi 59 anni l’occupazione cinese ha comportato: la morte di oltre un milione di tibetani (un sesto della popolazione attuale); la distruzione di oltre 6mila monasteri; migliaia di sterilizzazioni e aborti forzati; decine di tibetani incarcerati, torturati, assassinati; una tanto efficace quanto silenziosa “pulizia etnica per diluizione”, mediante il trasferimento forzato di milioni di coloni cinesi in Tibet. Il Dalai Lama, guida spirituale e politica del popolo tibetano, i membri del suo governo e circa 80mila tibetani sono fuggiti e hanno cercato asilo politico in India, in Nepal e in Buthan. Oggi vi sono più di 120mila tibetani in esilio, inclusi gli oltre 5.000 che vivono al di fuori del subcontinente indiano. Per sfuggire alle persecuzioni cinesi, dal Tibet continuano ad arrivare moltissimi rifugiati. In esilio, il governo è stato riorganizzato secondo moderni principi democratici. Malgrado le violenze e le persecuzioni subite, il Dalai Lama si è sempre richiamato alla non violenza e ha costantemente richiesto alle autorità cinesi di avviare negoziati per una reale autonomia del Tibet, seppur all’interno dei confini della Repubblica Popolare Cinese. “Dopo la conferenza in Villa Casati di Lama Palden Gyatso – conclude il Sindaco Mario Soldano –ci faremo promotori di un ordine del giorno da discutere in Consiglio Comunale in cui invitiamo il Governo italiano a far rispettare la risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio 2000, nella quale si invitano i governi degli stati membri dell’Unione Europea a riconoscere il governo tibetano in esilio come legittimo rappresentante del popolo tibetano qualora, entro un tempo stabilito, le autorità di Pechino avessero continuato a rifiutare negoziati sotto l’egida del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per un nuovo statuto di autonomia del Tibet”. Città di COLOGNO MONZESE Per informazioni: 02-25308229 02.25308615 320.4275147 [email protected] Ufficio Stampa
Documenti analoghi
Torino, 28 febbraio 2007 - Consiglio regionale del Piemonte
La sua vita, il suo pensiero di Sabine Löhr (edizioni Lindau).
All’iniziativa - promossa dall’Associazione di Comuni, Province, Regioni per il Tibet
per ricordare la rivolta di Lhasa contro l’occup...
Sua Santità il XIV Dalai Lama
Lama siano manifestazioni di Avalokiteshvara, il Buddha della
Compassione e patrono del Tibet.
Dall’età di sei fino ai ventitré anni ha ricevuto un’educazione
monastica, studiando con i principali ...