Sonde multiparametriche per il monitoraggio ambientale
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Sonde multiparametriche per il monitoraggio ambientale
Tecniche analitiche Acqua Sonde multiparametriche per il monitoraggio ambientale Le sonde multiparametriche YSI, commercializzate in Italia dalla Systea, sono state sviluppate per poter disporre delle più innovative tecnologie di monitoraggio in continuo dei corpi idrici. L'ultima serie, la Serie 6, utilizza sensori tutti sostituibili ed integrabili sul corpo sonda; sono disponibili sonde con un'ampia memoria flash e batterie di lunga durata (sino a 90 giorni). Le ultime novità riguardano il sistema di pulizia “Clean Sweep” ed il sensore ROX per l'ossigeno disciolto di tipo ottico basato sulla luminescenza. Licia Guzzella 1 - Utilizzo in campo di una sonda YSI- serie 6 con sistema di display dei dati YSI 650MDS 80 I l monitoraggio ambientale di corpi idrici superficiali (fiumi e laghi) e sotterranei viene usualmente condotto impiegando sonde multiparametriche, che determinano in continuo le principali caratteristiche chimico-fisiche delle acque. La misu- Acqua&Aria|nr.5|2006 ra in continuo permette sia di eseguire profili verticali od orizzontali delle variazioni spaziali di un determinato parametro ambientale, sia registrazioni temporali delle variazioni di tali parametri nel tempo, variazioni tra il giorno e la notte, tra un giorno e l'altro e così via. Una delle aziende che ha maggiormente contribuito a determinare la storia del monitoraggio ambientale in continuo è senz'altro la società YSI Environmental, fondata negli Stati Uniti nel primo dopoguerra, che dispone di un'ampia e tecnologicamente innovativa gamma di sensori e sonde sia per analisi in campo che in da laboratorio. La YSI Environmental, rappresentata in Italia nel settore dell'idrologia dalla Systea di Anagni (FR), ha investito le sue risorse economiche sulla qualità dei propri prodotti e su un'intensa attività di ricerca e sviluppo, con l'intento di rendere disponibili le più innovative tecnologie di monitoraggio. L'ultima serie della strumentazione da campo, la Serie 6, utilizza sensori tutti sostituibili ed integrabili sul corpo sonda; sono disponibili sonde dotate di un'ampia memoria flash interna e corredate di batterie di lunga durata (sino a 90 giorni). Le uscite RS-232 e SDI-12 garantiscono un facile interfacciamento ai PC e una facile archiviazione dei dati sia in campo che in modo remoto via radio, telefono cellulare o satellitare. L'ultimo nato dei display portatili da campo è il YSI 650 MS (figura 1), che viene utilizzato per leggere i dati, calibrare le sonde e possiede una interfaccia opzionale GPS. Per quanto concerne le sonde multiparametriche le ultime versioni disponibili sono le seguenti: - la serie 600, espressamente progettate per essere introdotte in pozzi idrometrici per la misura delle acque sotterranee; - la serie 6820/6920, sonde estremamente configurabili per la massima efficacia di misura in campo; - la serie 6600, che può essere equipaggiata con vari sensori e due porte ottiche per torbidità, clorofilla a e rodamina (range rispettivi di misura da 0 a 400 µg/L e da 0 a 200 µg/L), tutti sensori dotati di sistema di autopulizia; 2 - Il sensore ROX per misure in continuo dell'ossigeno disciolto - la sonda ADV6600, dedicata alla misura combinata sia della qualità dell'acqua che della velocità della corrente, che utilizza un sensore integrato nel corpo sonda prodotto dalla società Sontek, appartenente allo stesso gruppo YSI; - la sonda 6600 EDS, per il monitoraggio in-situ di lunga durata (sino a 90 giorni di lavoro con la stessa batteria), con la possibilità di misurare sino a 15 para- metri differenti e che può funzionare nelle condizioni peggiori di biofouling. Le ultime due novità di prodotto nel campo delle sonde multiparametriche sono: il sistema di pulizia denominato Clean Sweep e la sonda ROX per l'ossigeno basata sulla luminescenza (figura 2). Il sistema di autopulizia Clean Sweep delle sonde, che è stato anche testato in Francia dall'Ifremer, può essere installato, anche in 3 - Schema di funzionamento del sensore ROX 4 - Misura del contenuto di ossigeno che si è legato al colorante tempi successivi, sulle sonde della serie 6600, 6820 e 6920 e permette attraverso l'uso di una spazzola la facile pulizia dei sensori in sito. Il risultato è la riduzione del numero di visite per manutenzione alle sonde, che può ridursi da una volta al mese ad alcuni mesi. Ne beneficiamo soprattutto i sensori per la misura di ossigeno e torbidità, che spesso sono interessati da fenomeni di falsi posi- tivi dovuti alla crescita di alghe ed altri organismi sulle sonde stesse. Il nuovo sensore ROX (Reliable Oxygen Sensor) è particolarmente indicato per misure di ossigeno disciolto in ambienti difficili con crescita di biofouling, in quanto è di tipo ottico con un range da 0 al 500% di saturazione (equivalente a 0-50 mg/L) e dispone anch'esso di un tergicristallo per la sua autopulizia. La misura (figure 3 e 4) si basa sulla determinazione del tempo di luminescenza indotta su specifiche molecole coloranti disperse in una membrana polimetrica sottile, che costituisce l'elemento sensibile del sensore. Se questo elemento viene eccitato da un LED blu pulsato in presenza di ossigeno emette un impulso di luce rossa che è rilevato da un fotodiodo; la concentrazione di ossigeno è inversamente pro- porzionale al tempo intercorso tra il flash di luce blu e l'impulso di luce rossa. Il secondo LED rosso viene pulsato tra due misure successive, al fine di disporre di una misura interna di riferimento per il fotodiodo. La membrana ha una vita media di circa un anno e può essere sostituita direttamente dall'utilizzatore. La misura dell'ossigeno risulta così molto più stabile ed affidabile rispetto alle classiche misure basate su soluzioni elettrolitiche. Si ricorda infine che la caratteristica principale delle sonde YSI è la loro componibilità e modularità; è quindi possibile aggiungere nuovi sensori ed effettuare operazioni di upgrade sulle vecchie sonde, al fine di integrare il nuovo modulo di autopulizia o il nuovo sensore di ossigeno disciolto di tipo ottico.