L`allevamento: Educazione ed addestramento
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L`allevamento: Educazione ed addestramento
ALLEVAMENTO AMATORIALE DEL CANE DA CACCIA “DEL BUGALLO” Razze: Bracco Francese tipo Pirenei Di “Franco Barsottini” Iscritto al registro degli addestratori ENCI sez. 1 cani da utilità, compagnia agility e sport Via Bugallo 1b – Crespina (PI) Telefono 050/659019 - 3381621719 www.allevamentodelbugallo.it [email protected] Educazione ed addestramento; I cuccioli di cane nascono immaturi e la fase dello sviluppo mentale e fisico avviene in gran parte durante i periodi della crescita che terminano con la fine della pubertà e l’ingresso nell’età adulta. La fine della pubertà, quasi sempre, non coincide con la maturazione sessuale e può variare da razza a razza e da cane a cane. Il termine della pubertà e l’inizio dell’età adulta oscilla in una forbice che può andare dai 12 ai 24 mesi. Nel periodo della crescita il cane deve essere lasciato libero di sviluppare i propri comportamenti istintuali e che corrisponderanno alle proprie attitudini e motivazioni, questo atteggiamento lo porterà ad avere una crescente autostima e farà si che le sue predisposizioni naturali possano svilupparsi in sintonia con il suo “specie – specifico” modo di essere. Lasciare “libero il cane” non vuole dire che deve essere abbandonato a se stesso nel proporre i comportamenti ma il nostro intervento dovrà essere finalizzato alla estinzione dei comportamenti non appropriati ed al rinforzo dei comportamenti ritenuti corretti, il tutto con un fine educativo. Educare, è quel processo che orienta ed indirizza le tendenze naturali del cane sfruttando le sue predisposizioni ed attitudini. Un cane educato è un cane che non presenta comportamenti socialmente non adeguati, è ad esempio educato il cane che non chiede a tavola, non salta addosso, cammina al guinzaglio senza tirare, viene quando chiamato, ecc.. Le tecniche che devono essere utilizzate per modificare il comportamento non dovranno mai creare nel cucciolo comportamenti di evitamento, paura, fuga, e dovranno mirare ad ottenere dal cucciolo delle risposte “non imposte” ma derivate da un ragionamento affinché il superamento di una situazione stressante o di un comportamento non appropriato siano la conseguenza di un processo mentale che può essere ripreso ed applicato per superare altre e diverse situazioni. L’educazione è quindi apprendimento di istruzioni utili a risolvere il quotidiano vivere e che possono essere riutilizzate. Le tecniche che dobbiamo adottare in questa fase si basano: - “rinforzi positivi”, ovvero premiare il cane quando si comporta in modo corretto (premi in cibo o rinforzi vocali), un comportamento rinforzato ha molte - Riproduzione riservata - 1 ALLEVAMENTO AMATORIALE DEL CANE DA CACCIA “DEL BUGALLO” Razze: Bracco Francese tipo Pirenei Di “Franco Barsottini” Iscritto al registro degli addestratori ENCI sez. 1 cani da utilità, compagnia agility e sport Via Bugallo 1b – Crespina (PI) Telefono 050/659019 - 3381621719 www.allevamentodelbugallo.it [email protected] probabilità di essere nuovamente proposto dal cane. - “Ignorare i comportamento non corretti”, un comportamento che non suscita alcuna reazione con il tempo si estingue. - “Assuefare”, ovvero rendere neutri o positivi stimoli che potrebbero generare stati di evitamento, diffidenza, fuga attraverso la marcatura positiva o il gioco. Sono assolutamente da evitare per non creare problemi mentali come paure, comportamenti di evitamento, ecc. o fisici le “punizioni positive” come, collari elettrici, collari a strangolo, percosse, ecc., ed i “rinforzi negativi” come, sollevarlo attraverso il collare per farlo sedere. Possono essere invece utilizzate, ma sotto il controllo di un educatore professionista le “punizioni negative” come ad esempio smettere di giocare se il cucciolo inizia ad avere comportamenti di aggressività, o chiudere l’interazione se il cucciolo salta addosso. Le tecniche di addestramento si pongono come scopo l’insegnamento di comportamenti utili allo svolgimento di uno specifico lavoro. Nell’addestramento i comportamenti istintuali del cane possono essere inibiti, maggiormente stimolati o modificati con un fine utilitaristico per l’uomo. Ad esempio, nei cani da ferma l’istinto al frullo della preda li porterebbe ad inseguirla, il rimanere “fermo al frullo” è frutto di un adeguato addestramento perché interrompe una sequenza comportamentale che si basa sulla “motivazione predatoria” che terminerebbe con l’inseguimento e la cattura. Nelle gare “ENCI” con i cani da ferma il “corretto al frullo” è considerato un indicatore di addestrabilità del cane. Addestrare significa rendere abile il cane a svolgere un determinato tipo di lavoro inibendo, stimolando o modificando i comportamenti che derivano dalle motivazioni se questi sono rispettivamente contrari o utili al lavoro da svolgere. Il cane può essere anche addestrato a svolgere compiti che nulla hanno a che fare con i suoi comportamenti istintuali (ad esempio i cani utilizzati nella ricerca di sostanze stupefacenti, cani utilizzati in gare di agility, cani addestrati per ciechi ecc..), in questi casi sono usate le sue abilità per l’esecuzione di un determinato lavoro. L’addestramento per il fatto che inibisce, esaspera o modifica i “comportamenti voluti” e che derivano dalle “motivazioni”, è necessario che sia intrapreso solo quando il cane - Riproduzione riservata - 2 ALLEVAMENTO AMATORIALE DEL CANE DA CACCIA “DEL BUGALLO” Razze: Bracco Francese tipo Pirenei Di “Franco Barsottini” Iscritto al registro degli addestratori ENCI sez. 1 cani da utilità, compagnia agility e sport Via Bugallo 1b – Crespina (PI) Telefono 050/659019 - 3381621719 www.allevamentodelbugallo.it [email protected] ha raggiunto la maturità mentale e fisica per non creare eccessivi stress che potrebbero portarlo a comportamenti di paura, fuga, aggressione, timidezza o mancanza di autostima. Anche nell’addestramento non dobbiamo mai utilizzare tecniche che si basano sulle “punizioni positive” (collari elettrici, collari a strangolo, comportamenti punitivi in genere, ecc..) o “rinforzi negativi” (mettere il cane in una condizione di disagio per ottenere un determinato comportamento). L’addestrabilità di un cane non può essere la misura di comportamenti acquisiti tramite punizioni e quindi eseguiti solo per paura, ma deve derivare da una comprensione ragionata del fine e del comportamento migliore da adottare. - Riproduzione riservata - 3