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MICHELLE HUNZIKER HO SCELTO LA STRADA DELL’UMILTÀ SAMUEL LE MIE PASSIONI? ROBERTO VACCA I SUBSONICA, LA MUSICA E TORINO EVENTI BENVENUTI IN CASA JUVE EVENTI MUSEO DELL’AUTOMOBILE, NON SOLO STORIA E INNOVAZIONE Pubblicazione quadrimestrale Numero XVII - giugno 2011 PLUS MAGAZINE DEBORA CAPRIOGLIO RIDI CHE TI PASSA! SUPERARE IL DECENNIO DEL CIGNO NERO GRAZIE ALLA SCIENZA E ALLA TECNOLOGIA RECENSIONI LIBRI, FILM, FUMETTI, MOSTRE, MUSICA E TEATRO MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI: RAPA NUI Michelle Hunziker SHOES, BAGS AND ACCESSORIES Via Principi d’Acaja 31/a - Torino telefono 011 4333669 [email protected] – www.saisha.it 17 FORMAZIONE • HOBBY E PASSIONI • COMUNICAZIONE E IMMAGINE • MEDICINA E SALUTE • BENESSERE GUSTI E PIACERI • IDEE E SERVIZI • MODA: “WALKING ON SUNSHINE” • SPORT E TEMPO LIBERO • GLI ESPERTI RISPONDONO • LA PAROLA AI LETTORI • CONFERENZE • CONVENZIONI • GITE • BIGLIETTERIA Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero IN QUESTO NUMERO Periodico quadrimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero 02 06 Numero 17 - giugno 2011 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Protagonisti Samuel: Le mie passioni? I Subsonica, la musica e Torino 10 Eventi Benvenuti in casa Juve PLUS MAGAZINE Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/plusonline/ [email protected] Copertina 14 18 22 Eventi Museo dell’Automobile: Non solo storia e innovazione Protagonisti Debora Caprioglio: Ho scelto la strada dell’umiltà 52 6 0 Recensioni Tecnofuturo Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola Michelle Hunziker: Ridi che ti passa! Roberto Vacca: Superare il decennio del Cigno Nero grazie alla scienza e alla tecnologia Libri, film, fumetti, mostre, musica e teatro Mappamondo Storie di viaggi e viaggiatori: Rapa Nui Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Milena Lagnese Photo editor Alessandro Lercara Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Dario Migliardi, Felice Minoletti, Barbara Odetto, Giovanna Raballo, Mariangela Salvalaggio, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi, Lucio Valetti Fotografie Uff. stampa Cus Torino, Uff. stampa Comitato Italia 150, Giulia Caira, Sergio Pitamiz, Pietro Gentile, flickr.com. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 LUS IP FAB SU Grafica e impaginazione Fantinel Graphic Designers Torino Stampa Garabello Artegrafica San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. In copertina Michelle Hunziker LE RUBRICHE 29 30 31 32 39 42 44 46 58 78 80 Formazione Hobby e Passioni Comunicazione e Immagine Medicina e Salute Benessere Gusti e Piaceri Idee e Servizi Moda: “Walking on sunshine” Sport e Tempo libero Gli esperti rispondono La parola ai lettori LE PROPOSTE 68 70 76 77 Conferenze Convenzioni Gite Biglietteria ...parliamo di Paola Gomiero direttore Fabi Plus Elegante, semplice, snob, affettata, minimale, eccentrica, dispendiosa, leggera. La moda ha sempre un ruolo da protagonista. Sentiamo spesso parlare di moda: riviste, tv, internet. Dopo decenni di ribellione e voglia di essere alternativi, la moda ci rappresenta e comunica i nostri desideri. E non solo sulle passerelle, ma ovunque. Chi considera la moda solo un fenomeno frivolo sottovaluta l’importante ruolo economico dietro il quale opera un mondo di professionalità qualificate. Possiamo addirittura affermare che l’immagine dell’Italia contemporanea è profondamente segnata dall’industria della moda, divenuta un’icona culturale, un elemento di stile, un viver bene che coniuga sicurezza e distinzione e ancora un esempio del Made in Italy a livello planetario. Il settore moda coinvolge stilisti e produttori, distributori e intermediari culturali e noi contribuiamo, con il nostro modo di vivere, senza sosta, a renderne i confini sfumati e affascinanti. I consumatori non sono solo i destinatari passivi del prodotto finito ma concorrono, soprattutto nelle fasce più giovani, a creare lo stile, l’espressione, l’immagine: fanno tendenza, in particolare nelle grandi città. Oggi la moda è un universo sempre più complesso e articolato; oltre ai modelli irraggiungibili dell’alta moda ci sono le infinite varianti volte a soddisfare le esigenze di ognuno. I grandi stilisti sostengono che la moda va oltre la crisi: nonostante ci sia meno denaro da spendere, la gente non smette di sognare. E allora sogniamo, con una serie di pagine dedicate espressamente alla bella stagione ed alle nostre affezionate lettrici e sicuramente le immagini saranno apprezzate anche dai nostri cari lettori! Torino - Piazza Solferino fontana delle quattro stagioni: l’estate (foto [email protected]) Buona estate [email protected] giugno 2011 | Plus Magazine 17 | EDITORIALE 01 COPERTINA di BARBARA ODETTO Ridi che BIONDA, OCCHI GRANDI, FISICO DA MODELLA E NATURALMENTE UNA BOCCA CHE SA REGALARE SORRISI. QUESTA È MICHELLE HUNZIKER, UNA SHOW GIRL CHE NON HA ATTEGGIAMENTI DA DIVA, MA CHE INCARNA PIUTTOSTO LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO, L’AMICA CHE OGNI DONNA VORREBBE AVERE PERCHÉ LA GIUDICA RASSICURANTE E LA FIDANZATA CHE OGNI UOMO SOGNA VICINO PERCHÉ BELLISSIMA. MA QUESTA GIOVANE SVIZZERA CON CITTADINANZA ITALIANA NON È SOLTANTO AFFASCINANTE: MADRE NATURA LE HA REGALATO ANCHE L’INTELLIGENZA E IL SENSO DELLA MISURA. ECCO PERCHÉ IN TANTI ANNI NON È MAI STATA AL CENTRO DI SCANDALI O POLEMICHE. DOPO IL MATRIMONIO CON IL CANTANTE EROS RAMAZZOTTI, LA NASCITA DELLA FIGLIA AURORA E – TEMPO DOPO – LA SEPARAZIONE DAL MARITO, MICHELLE NON HA PIÙ VOLUTO PARLARE DELLA SUA VITA PRIVATA. IN COMPENSO, QUELLA PROFESSIONALE È NOTA A TUTTI ED È RICCA DI SUCCESSI. 02 COPERTINA D LA SUA NON È UNA RISATA FALSA O SGUAIATA, MA SOLARE E CONTAGIOSA. È IL SORRISO DI CHI DALLA VITA HA AVUTO TANTO E NE È CONSAPEVOLE, MA VIVE IL SUCCESSO CON INTELLIGENZA E SENZA SUPERBIA. opo gli esordi come modella – Riccardo Gay la seleziona per le sfilate di Giorgio Armani, Rocco Barocco e La Perla – negli anni novanta la giovanissima Hunziker diventa testimonial di una nota marca di biancheria intima e il suo lato B fa capolino sulle pagine dei giornali e sui manifesti pubblicitari di tutta Italia. Tempo dopo esordisce in televisione con Paperissima Sprint di Antonio Ricci e successivamente conduce il programma pomeridiano Colpo di fulmine. La fama raggiunta in Italia la fa conoscere anche in Germania e in Svizzera, dove diventa la protagonista di programmi televisivi di punta. Tornata nel Bel Paese, Michelle si divide tra TV, sit-com, cinema e teatro riscuotendo sempre grande favore da parte del pubblico. Tra i tanti programmi che la vedono nel ruolo di “padrona di casa” ricordiamo Nonsolomoda, Donna sotto le stelle al fianco di Gerry Scotti, Zelig con l’irresistibile Claudio Bisio, Scherzi a parte e ancora Festivalbar e Striscia la notizia nella quale affianca Ezio Greggio. Nel 2005 si cimenta come attrice nella sit-com Love Bugs insieme a Fabio De Luigi, ma sono gli show il suo vero cavallo di battaglia. Dopo Chi ha incastrato lo zio Gerry? accanto a Scotti, conduce le edizioni 2006 e 2008 del Gran premio dello spettacolo insieme con Pippo Baudo e il Festival di Sanremo targato 2007, sempre con Baudo. La sua professionalità la rende la collega ideale, per questo molti uomini dello spettacolo la scelgono ripetutamente come partner. Anche la Hunziker, come molte show girl, si fa tentare dal grande schermo e partecipa a diversi film, tra i quali i cine panettoni firmati da Neri Parenti: Natale in crociera del 2007, Natale a Rio nelle sale nel 2008 e Natale a Beverly Hills nel 2009, ogni volta al fianco di Christian De Sica. ti passa! Inoltre è sua la voce del simpatico ippopotamo in gonnella di nome Gloria nel film d’animazione Madagascar della DreamWorks Animation. Infaticabile e curiosa, Michelle si cimenta anche in campo musicale e nel 2006 pubblica per l’etichetta discografica Sony BMG il singolo From Noon Till Midnight, anticipo del suo primo album intitolato Lole in ricordo del soprannome che le aveva dato il papà quando era piccola. Il disco esce però solo in Germania, Svizzera e Austria. Dopo un’incursione nel mondo delle sette note, questa donna energica e vulcanica approda al teatro. Nel 2005 il regista Saverio Marconi la vuole come protagonista nel musical Tutti Insieme Appassionatamente della Compagnia della Rancia ed è subito un successo, tanto che la piéce registra oltre 60.000 presenze. Nel 2007 è la volta di Cabaret, nuovamente prodotto dalla Compagnia della Rancia e diretto da Saverio Marconi. Nel dicembre 2010, invece, si misura con lo spettacolo autobiografico Mi scappa da ridere, in calendario anche nel 2011 nei teatri italiani e che registra una buona accoglienza da parte del pubblico. Benché abbia solo trentaquattro anni, Michelle ha già ottenuto moltissimi riconoscimenti che vanno dalla piastrella del Muretto di Alassio autografata a premi di grande prestigio destinati non solo ai programmi che ha condotto, ma anche a lei. Nel 2001 ha ricevuto il Premio Regia Televisiva come personaggio rivelazione dell’anno mentre nel 2003, nel 2005 e dal 2007 al 2009 come personaggio femminile dell’anno. Il segreto del suo successo è sem- giugno 2011 | Plus Magazine 17 | COPERTINA 03 COPERTINA plice: alla bellezza unisce la simpatia e la professionalità. Non solo: la Hunziker è una donna che si impegna con serietà nel suo lavoro e che seleziona con attenzione le proposte che le vengono offerte. Non ha bisogno di apparire sempre e comunque, perché crede nella qualità più che nella quantità. Di recente l’abbiamo intervistata prima di una puntata di Striscia la notizia per conoscere qualcosa in più su di lei e sul suo mondo. Nella tua carriera ti sei cimentata in diversi campi: quale ti ha regalato più soddisfazione? Difficile dirlo. Amo il teatro perché mi permette di avere un riscontro diretto con il pubblico, ma la televisione mi ha dato tantissimo e non smetterei mai di farla. Il cinema, la TV, il palcoscenico sono dimensioni diverse con una bellezza ed un’intensità differente, ma ognuna di loro ha aspetti unici e intriganti. A proposito di teatro, qual è il tema di “Mi scappa da ridere”? Si tratta di un racconto autobiografico nel quale parlo di me, di quello che amo e dei sogni che avevo da bambina. La mia intenzione è di descrivermi con serietà e raffinatezza, ma Trupolo – il peluche al quale dà la voce il Mago Forest – mi ostacola in maniera buffa. Tramite lui vengono svelati aneddoti divertenti e, perché no, anche un po’ imbarazzanti. Ai monologhi alterno momenti di canto e ballo, ma il cuore dello spettacolo è la voglia di ridere e di far sorridere. La piéce è stata scritta insieme con il regista Giampiero Solari e con Riccardo Cassini, Francesco Freyrie e Piero Guerrera. La mia idea era creare una sorta di laboratorio sperimentale che unisse suoni, ballo, luci, parti recitate e cantate, ma soprattutto tanta ironia. Spero di esserci riuscita. I complimenti del pubblico mi fanno credere di sì. 04 Nello spettacolo canti, hai in programma un altro cd? Assolutamente no (ride). La musica è una vibrazione bella e intensa, ma non mi sento una cantautrice. Sto studiando per imparare a modulare la mia voce e per regalare ad ogni nota il giusto colore, perché per me le note sono come un arcobaleno. Quanto è importante ridere? Tantissimo. Per me è terapeutico e infatti sorrido anche quando sono triste o in difficoltà. A proposito di difficoltà, tu sei stata vittima di stalking. Da quell’esperienza ho imparato quanto possa essere sola una donna di fronte a certi abusi, anche solo psicologici. Ho capito che la giustizia ha dei tempi troppo lunghi e che dovevo fare qualcosa non solo per me, ma per tutte quelle vittime che si trovavano nella mia stessa condizione. Insieme all’avvocato Giulia Bongiorno ho fondato Doppia Difesa, una fondazione onlus della quale sono presidentessa. Lo scopo è aiutare su più fronti le vittime di discriminazioni e violenze. Qual è il tuo rapporto con gli uomini? Questa esperienza ha sicuramente lasciato un COPERTINA segno, ma non è per questo che sono single. Il mio successo mi fa apparire troppo forte e indipendente, per cui gli uomini scappano. L’amore della tua vita? Mia figlia Aurora, senza ombra di dubbio. Sono legata alla famiglia, ma anche a due donne che mi stanno accanto da anni con affetto sincero e con le quali divido la mia casa. Sei stata definita una show girl come Raffaella Carrà o Loretta Goggi. Tu come ti giudichi? Loro erano il simbolo della perfezione perché sapevano ballare, cantare, presentare. Erano artiste complete, donne forti che lavoravano con impegno e che sapevano dominare la scena. Io ho ancora molto lavoro da fare per raggiungere la loro professionalità. Tra i vari settori nei quali ti cimenti c’è anche la pubblicità. L’ultima fatica in tal senso è lo spot per una compagnia telefonica. Ricevo spesso proposte di commercial e seleziono quelle che più mi rappresentano. Ho accettato di girare questo spot non solo perché si tratta di una telefonia importante, ma anche perché attribuisce valore alla famiglia. Sia io sia il marketing volevamo puntare sulla simpatia e sul calore, desideravamo trasmettere il concetto di casa. Nella tua carriera hai sempre fatto scelte oculate. Sei soddisfatta o rimpiangi di aver detto qualche no? Non recrimino su nulla. Nella mia professione ho sempre puntato sulla qualità e sulla possibilità di rivolgermi alla famiglia. Lavorando soprattutto in televisione so che tutti devono poter guardare la TV: dai bambini agli anziani. Per questo credo sia importante il valore dei messaggi che trasmetto. Che rapporto hai con la moda? Mi piace, ma non ho buon gusto. Per questo mi faccio consigliare da chi se ne intende e sa scegliere al posto mio. Amo andare alle sfilate, ma non ho tempo per i troppi impegni. Tra i miei stilisti preferiti ci sono Giorgio Armani e Ralph Lauren. Un sogno nel cassetto? Sono piena di sogni. Ad esempio mi piace immaginarmi di nuovo mamma. Che cos’è per te l’amore? Il motore della vita, l’elemento che ci permette di vedere tutto bello e perfetto. Sarebbe un peccato non amare. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | COPERTINA 05 PROTAGONISTI SA IN TOUR PER LA PENISOLA SINO A FINE AGOSTO, I SUBSONICA STANNO REGISTRANDO UNA SERIE DI SOLD OUT A TUTTI I CONCERTI. LA LORO ULTIMA FATICA MUSICALE PIACE E RISCUOTE OVUNQUE SU BS GRANDI SUCCESSI DI PUBBLICO E CRITICA. MERITO DELLO STILE TIPICAMENTE SUBSONICA E MERITO DELLA PERSONALITÀ DI OGNUNO DI LORO. PERCHÉ, COME SOTTOLINEA SAMUEL, SONO CINQUE TESTE PENSANTI E NON CERTO UNA BOY BAND. 06 PROTAGONISTI ABBIAMO INCONTRATO IL CANTANTE DEI SUBSONICA PER FARE IL PUNTO SULLA MUSICA A TORINO E IN ITALIA. PER PARLARE DI EDEN, IL NUOVO DISCO DELLA BAND, MA ANCHE DI LUI.... le mie passioni? I Subsonica, la musica e Torino MUEL N di BARBARA ODETTO foto di Giulia Caira ati musicalmente nel 1996, i Subs ad oggi hanno all’attivo sei album registrati in studio per un totale di oltre 400.000 copie vendute e un certo numero di riconoscimenti quali il Premio Amnesty Italia, l’MTV Europe Music Award, il Premio Italiano della Musica, l’Italian Music Awards e il Premio Grinzane Cavour. Nei momenti di pausa tra un cd e l’altro ognuno di loro si dedica ad iniziative personali: Max Casacci cura la direzione artistica del Traffic Torino Free Festival, Ninja gira l’Italia con il progetto musicale Ellen Ripley, Boosta spazia dai dj set alla televisione passando per l’editoria e in questo caso è sia autore di romanzi sia fondatore della casa editrice Add insieme con Andrea Agnelli e Michele Dalai. Samuel, infine, è l’anima del Krakatoa dj set insieme a Pisti e con Pierfunk e lo stesso Pisti ha fondato i Motel Connection, un collettivo che in oltre dieci anni ha realizzato la colonna sonora del film Santa Maradona di Marco Ponti e di A/R Andata + Ritorno, sempre dello stesso regista. I Motel hanno pubblicato anche tre album dei quali l’ultimo, H.E.R.O.I.N., è uscito nel marzo del 2010 ed ha avuto un ottimo riscontro. Tornando a loro, ai Subs, in Eden hanno cambiato stile ed hanno virato al pop senza per questo banalizzare i concetti e le sonorità che li distinguono nel panorama musicale italiano, come ci racconta Samuel. Ci parli di Eden? Il disco può rappresentare la biografia di chi cerca di sfuggire alle nevrosi metropolitane di oggi. Rispetto agli album precedenti ci giugno 2011 | Plus Magazine 17 | PROTAGONISTI 07 PROTAGONISTI per scrivere Benzina Ogoshi abbiamo chiesto il loro intervento ed ecco perché sul nostro sito interagiamo spesso con loro. Com’è la musica oggi in Italia? C’è molta produzione commerciale. Non critico nessuno perché si tratta di scelte personali e ogni artista ha il suo stile e il suo pensiero. I Subsonica, ad esempio, sono spesso in radio, ma non in televisione. È una scelta che abbiamo fatto e che portiamo avanti con coerenza, ma non per questo giudichiamo chi invece non la pensa come noi. Subsonica e Torino: è amore? sono molte ballate perché ci sentiamo, per certi versi, più solari di un tempo. Per scrivere Eden non ci siamo messi fretta: rispetto agli altri album non avevamo una scadenza serrata che ci costringeva a vivere in sala di incisione giorno e notte e così abbiamo deciso di ritrovarci una settimana al mese nel corso del 2010 a casa di Ninja, lontano da Torino. Il progetto ha preso vita lentamente e ad ogni sessione ognuno di noi ha portato la sua esperienza e la sua creatività. Quali brani senti più tuoi? Difficile dirlo, perché mi piacciono un po’ tutti. Istrice racconta il nostro amore per Torino, una città che ci appartiene intimamente, mentre Il diluvio riprende certe sonorità già sperimentate in Amorematico. Mi diverte Benzina Ogoshi perché abbiamo interagito con i fan e abbiamo chiesto loro di dirci cosa non sono riusciti a fare nella vita: noi, da parte nostra, abbiamo inserito il ritornello: Non siete riusciti a bissare Microchip emozionale. Sul sole vuole essere un pezzo orecchiabile che parla di disimpegno perché a volte abbiamo bisogno di staccare la spina, mentre Il diluvio descrive un amore all’ombra delle rivolte studentesche all’epoca della Pantera, negli anni ottanta. In La funzione, infine, collaborano con noi i Righeira, mitica band torinese del passato. Eden è decisamente diverso dagli altri album. Quanto è difficile creare nuovi sound dopo tanti successi? Se consideri che collaboriamo da quindici anni, in effetti realizzare sonorità diverse non è così immediato. Per farlo abbiamo usato un meccanismo artistico che serve a rimettere in circolo le idee. Abbiamo eliminato idealmente tutti gli album già pubblicati, come se non li avessimo mai scritti, e abbiamo ricominciato tutto da capo. È un inganno creativo per evitare che certe abitudini legate alla scrittura dello strumento si ripetano e banalizzino il nostro lavoro. Per Eden all’inizio non è stato facile perché, dopo tanti anni, certi suoni ci appartengono profondamente, ma alla fine la musica ha avuto la meglio. Come sta andando il tour? Molto bene. Le date sono praticamente sold out e ne siamo fieri perché nei live diamo il meglio di noi. I fan lo sanno e infatti ci seguono e ci trasmettono grande energia. Ad aprile, nella data di Torino, erano in 12.000 al Palaolimpico e abbiamo sentito tutto il loro affetto. Rispetto ad altri artisti voi avete un rapporto stretto con i fan. Abbiamo creato un legame intelligente, cercando di rapportarci con loro in maniera diretta e non da artisti. Non ci sentiamo superiori, ecco perché 08 Un grande amore. La città è in tutti i nostri album perché ci offre tante storie da raccontare. Noi siamo nati musicalmente in un periodo di grande fermento nel quale Torino stava cambiando, voleva svecchiarsi, e persone che un tempo non si sarebbero mai incontrate venivano a contatto perché frequentavano i club dei Murazzi e seguivano i live set di elettronica. La nostra è una città chiusa, che nasconde la sua vera anima e che tende a proteggere i suoi abitanti. Nei testi descriviamo questi aspetti ed emerge chiaramente il forte legame che abbiamo con il capoluogo, perché siamo orgogliosi di essere torinesi. Quale parte della città senti più tua? I Murazzi con i suoi club e Piazza Vittorio con i locali e i dehors. Anche San Salvario sta diventando un quartiere interessante, ricco di fermento artistico e culturale. Oltre alla tua musica, quale ti piace? La dance, l’elettronica, il reggae, il jazz. Non saprei scegliere. Tutti questi generi hanno influenzato il mio stile e li ritrovi nelle sonorità dei Subsonica, dei Motel Connection e nelle tracce che propongo negli eventi Krakatoa. Tra i cantautori italiani ascolto Morricone, Battisti e De Andrè, ma ultimamente seguo anche la musica classica. Quali sono le passioni di Samuel? Cucinare, anche se non ho molto tempo perché non sono spesso a casa. Il cinema, soprattutto i film di Paolo Sorrentino, Wes Anderson e il Torino Film Festival, che seguo proprio perché è legato alla mia città. Colleziono poi strumenti musicali: ho dei sintetizzatori Roland degli anni ’70-’80 che ho scovato sul web e che ho fatto riparare in modo che funzionino. Li ho appesi ad una parete di casa e sembrano un’opera d’arte. Ho anche una serie di chitarre tra le quali una Gretsch degli anni ’50: ne sono molto fiero perché era l’icona del rock’n’roll. EVENTI Benvenuti DALLA PROSSIMA STAGIONE APRE IL NUOVO STADIO, CONCEPITO ATTORNO ALLO SPETTACOLO DEL CALCIO: PER TIFOSI, SQUADRA, FAMIGLIE. UN GRANDE INTERVENTO URBANISTICO PER LA CITTÀ EVENTI N onostante sia ancora tempo di mercato estivo, in casa bianconera nessuno ha dubbi: il primo e il più importante acquisto stagionale è il nuovo stadio. “Una struttura di livello internazionale” l’ha definita il presidente della Fiat, John Elkann, e mentre sul terreno di gioco la squadra non brillava, suo cugino e numero uno bianconero, Andrea Agnelli, commentava: “Vogliamo avere una nuova cultura del calcio per portare allo stadio i bambini, le famiglie, i tifosi più puri. E questo indipendentemente dai risultati del campo”. , di MARIANGELA SALVALAGGIO ★★ Il nuovo stadio dovrebbe consolare in parte i tifosi dopo un’altra stagione amara ma potrebbe anche essere un ottimo punto di partenza per ritornare vincenti. Se è presto per trarre conclusioni non lo è per immaginare, con il cantiere ancora aperto, una visita virtuale al nuovo “tempio” bianconero. in casa JUVE Nessun ingresso o corridoio ma solo quattro rampe di accesso conducono all’anello che ruota intorno all’impianto. Per accedere alle gradinate si attraversano invece dei ponti sospesi, ampi e con veduta sulle tribune, sulle curve e su tutta l’area circostante. La prima foto ricordo scatta, però, quando sul pavimento si vedono le stelle bianconere: cinquanta leggende della Juventus, votate dai tifosi, ciascuna con il nome di un campione inciso nel metallo. Ogni stella è circondata da altri astri appartenenti ai tifosi che hanno chiesto di far incidere, per dieci anni, il proprio nome accanto a quello del giocatore preferito. La prima “costellazione” a registrare il tutto esaurito per le richieste dei tifosi è stata quella di capitan Del Piero che ha dichiarato: “Il calcio d’inizio nel nuovo stadio sarà una gran bella emozione”. Probabilmente lo tireranno insieme lui e Giampiero Boniperti, presente e passato di un club che, con questo impianto all’avanguardia, dimostra di pensare al futuro. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | EVENTI 11 EVENTI Nessuno si stupisca poi quando, una volta varcata la soglia di “casa”, i cori sembreranno ancora più diretti ai propri beniamini: la copertura dell’impianto, trasparente e leggera, amplifica le sonorità del pubblico. “La soluzione ingegneristica della copertura è unica al mondo – sottolinea l’ingegnere Francesco Ossola – ed è sospesa ai quattro angoli da cavi in acciaio tesi sui due grandi pennoni alti 90 metri. Studiata nella galleria del vento, ha un profilo come quello delle ali degli aerei per evitare le turbolenze”. E che dire della visione del campo di gioco: senza pista d’atletica è eccellente, da ciascuno dei 41.000 posti presenti. Meno di otto metri separano, infatti, la prima fila dal terreno. Inoltre, entrando a stadio vuoto, è da non perdere il privilegio di vedere come l’insieme dei 12 seggiolini disegnino le sagome dei campioni della Juventus. Un coup de théatre, frutto della fantasia di Paolo Pininfarina, che ha concepito i posti a sedere come tanti pixel di immense fotografie. Il celebre designer ha firmato anche tutti gli interni: pavimenti, luci, arredi, palchi e lounge, mentre il linguaggio architettonico dell’impianto nel suo complesso è stato affidato ad un altro numero uno del design industriale, Fabrizio Giugiaro. Dodici i professionisti “scesi in campo” per realizzare l’impianto, tra cui i due firmatari del progetto: Gino Zavanella e Hernando Suarez. Oltre allo stile e all’eleganza, in linea con gli standard europei, di questo stadio colpisce anche l’assenza di muri, barriere architettoniche e elementi divisori. È proprio l’ampiezza degli spazi di accesso che crea sicurezza nello spettatore. Il modello senza barriere è tipico degli stadi inglesi dove, per garantire la sicurezza, sono previste pene più severe rispetto a quelle italiane. In Italia la Juventus è il primo club a testare la sicurezza di uno stadio che consente al pubblico così tanta libertà di movimento. EVENTI T Il futuro stadio bianconero sarà vivibile ogni giorno della settimana, da persone di tutte le età e con interessi differenti. L’area è predisposta per ospitare un ipermercato, una galleria di 60 negozi, un magazzino di bricolage, una decina di ristoranti, oltre 20 bar e, dal 2012, il Museo della Juventus. La nuova sede bianconera, invece, sarà pronta tra 4-6 anni. “Si auspica che vi sia una evoluzione del concetto che vi era una volta del circolo” affermò l’ex amministratore delegato, Antonio Giraudo, nel presentare il progetto iniziale al consiglio di amministrazione. “Fare circolo” ma anche business. Con questa nuova imponente struttura la società bianconera inaugura l’epoca degli stadi di proprietà in Italia. Su questo fronte, l’analisi 2008/2009 di Deloitte sulla ricchezza dei club rivela che la Juventus è la prima società italiana nella classifica europea dei fatturati con 200 milioni d’introiti, all’ottavo posto, davanti all’Inter. In questa ottica la proprietà dello stadio è un valore aggiunto. Il modello è ancora quello inglese. Basti pensare alla classifica Deloitte 2007/2008: i club più ricchi hanno tutti lo stadio di proprietà e fra questi ben sette sono inglesi. La Juventus è anche la prima società italiana ad utilizzare il “naming right”, l’intitolazione commerciale dello stadio. Questa strategia frutta, ad esempio, al Bayern Monaco ben sei milioni di euro l’anno. Il nome della “casa” bianconera è ancora da decidere ma il resto c’è. O ci sarà. Intorno all’impianto non è previsto il nulla, bensì una grande riqualificazione dell’area della Continassa. Ci sarà una soccer school con campi di calcio e spogliatoi, un parco pubblico, hotel e forse persino una spa. Anche la storica cascina Continassa, sottoposta a tutela, verrà trasformata. “Nel giro di dieci anni – sostiene Jean Claude Blanc, attuale amministratore delegato e supervisore dello stadio – contiamo di ultimare l’intero progetto”. Il Comune di Torino ha costituito il diritto di superficie a favore del club bianconero: ben 265.000 metri quadrati che la società di corso Galileo Ferraris si è impegnata a riqualificare acquisendo l’area per un milione di euro. Per il business c’è “Premium” Un’esclusiva sala riunioni con vista sul campo. Anche questo è possibile nel nuovo stadio della Juventus a chi diventa membro di Juventus Premium Club. Si tratta di uno strumento di pubbliche relazioni di indubbio appeal. Di fatto, un dirigente potrà trovarsi ad intrattenere partner e clienti in un contesto elegante e ricco di servizi e condividere con loro le emozioni di una partita di calcio mentre fa del business. E per chi desidera vivere la partita e lo stadio in tutta tranquillità ci sono gli “Sky box”, una soluzione comoda e funzionale che offre un salottino riservato e dotato di ogni comfort. Gli sky box sono disponibili non solo in occasione delle partite ma sette giorni su sette. Juventus Premium Club include anche le tribune e le aree hospitality ad accesso privilegiato. L’abbonamento in una di queste tribune garantisce: posti riservati per le gare casalinghe della Juventus in tutte le competizioni con un’eccezionale visuale del campo di gioco, buffet, ristoranti e lounge esclusive, ingresso privilegiato allo stadio, poltrone ad altissimo comfort, account manager dedicato, possibilità di assicurarsi posti auto. Informazioni: Galleria San Federico a Torino, tel. 011-6563701. www.juventuspremiumclub.com. Ben 105 milioni di euro sono stati spesi invece per lo stadio, sorto dalle ceneri del Delle Alpi: è stata recuperata, infatti, la parte interrata della struttura costruita per i Mondiali del ’90. Un’operazione “a km zero” che ha permesso di riutilizzare tutti i vecchi materiali nel nuovo cantiere. Avveniristico e dal “pollice verde”, il nuovo stadio potrebbe anche contribuire ad invertire il trend del calo degli abbonati, diminuiti la scorsa stagione del 20 per cento, perché è con tanti tifosi che la Vecchia Signora spera di poter brindare alla sua nuova “casa”. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | EVENTI 13 EVENTI C’ERA UNA VOLTA IL MUSEO DELL’AUTOMOBILE DI TORINO, ERA IN CORSO UNITÀ D’ITALIA, DI FRONTE AL FIUME PO E ALLA COLLINA TORINESE. IL VISITATORE PAGAVA IL BIGLIETTO E POTEVA AMMIRARE LE VETTURE CHE HANNO CONTRIBUITO A FARE LA STORIA DELL’AUTO. LE VETTURE ERANO ESPOSTE UNA A FIANCO DELL’ALTRA E C’ERANO LE DIDASCALIE CHE COMPLETAVANO LE INFORMAZIONI. SE QUALCUNO SI ANNOIAVA POTEVA GODERSI IL PANORAMA DEL FIUME DALLE AMPIE VETRATE CHE SI AFFACCIAVANO VERSO LA CITTÀ. QUESTO ACCADEVA UNA VOLTA. MUSEO dell’Automo 14 EVENTI , di DARIO MIGLIARDI ADESSO SI ENTRA AL MUSEO DELL’AUTOMOBILE, CHE È DIVENTATO NAZIONALE E CI SI IMMERGE IN UNO SPETTACOLO DI IMMAGINI, STORIA, MUSICA, CULTURA, EVENTI E AUTOMOBILI, CHE SONO LA VERA ESSENZA DELLA VISITA. bile C i sono voluti quattro anni di lavori e l’installazione del nuovo museo è stata affidata a un architetto che è una garanzia di successo, François Confino, che aveva precedentemente ristrutturato con successo di critica e di pubblico il Museo del Cinema dentro la Mole portandolo alla ribalta internazionale. Il cambiamento è stupefacente; le macchine non sono pezzi da museo inanimati, ma sono protagoniste di un percorso fatto di sensazioni, ricordi, di cultura e società contemporanea, del passato e del futuro. Le vetture si possono ammirare per la bellezza estetica, ma il valore aggiunto è il contesto. Non solo design e potenza dei cavalli HP, ma un racconto di com’eravamo, di cosa succedeva nel mondo in quel momento e quali erano i sogni e le aspettative che si avevano. Duecento sono le automobili esposte, 85 le marche provenienti da 8 paesi del mondo, un vero e proprio museo internazionale che vanta collezioni rare e prestigiose. Queste rappresentazioni sono raccontate attraverso le 30 sezioni che definiscono i periodi storici del ‘900 e forniscono al visitatore un percorso narrativo. Si parte dalla Genesi con gli studi dell’archeologia del movimento meccanico, con disegni e rappresentazioni di Leonardo da Vinci e la ricostruzione del carro a vapore realizzato da Nicolas Cugnot, identificato come il primo veicolo auto-mobile della storia, datato 1769. non solo storia e innovazione Si passa poi a I cavalli diventano fantasmi in cui le carrozze sono le protagoniste. Le sezioni, come detto, raccontano la storia ma evocano anche ricordi come per esempio I giovani alla conquista del mondo dove vengono raccontati gli anni della rivolta studentesca in tutto il mondo e la nascita dei figli dei fiori, che amavano guidare le 2CV della Citroen e giravano il mondo con il pulmino della Volkswagen. Tutto ciò contribuiva a diventare sinonimo di anticonformismo e avventura. Entrambe le auto sono esposte e abbellite con una divertente scenografia. Ne Gli anni della ripresa si assiste in Italia ai tiepidi segnali di benessere economico. La Fiat 600 diventa così la prima utilitaria che permette a tutti di possedere la libertà di movimento, il paragone americano è con la Ford modello T, solo che sono passati circa quarant’anni. La scena continua con la Fiat Multipla, (una seicento monovolume) ideale mezzo per i taxisti ma anche per le famiglie. Ci sono poi le spettacolari Alfa Romeo Giulietta Sprint che hanno segnato in modo indelebile lo stile della casa del Biscione. Arriva la felicità è la sezione dedicata agli oggetti di uso negli anni del boom economico e qui non ci sono solo le automobili ma anche i primi elettrodomestici, la lavatrice, i frigoriferi. Le auto sono rappresentate dalla fiammante giugno 2011 | Plus Magazine 17 | EVENTI 15 EVENTI Fiat 1900 GL (granluce), la 500 e la 600, simbolo della casa torinese, ma anche la inglese Mini Morris disegnata da Issigonis e la stupenda Jaguar Etype, quella di Diabolik tanto per intenderci. Alla Francia viene dedicato un capitolo evocativo La rivoluzione francese in cui è esposta più che un’auto, una scultura: la Citroen DS 19 (Déesse) del 1955. Autovettura talmente originale da non essere imitata da nessun altro, con straordinarie caratteristiche che la rendono diversa da tutte le altre auto in produzione e le cui linee anticipavano i tempi. È un’auto che possiamo considerare un po’ italiana poiché è stata disegnata dall’artista Bertoni e fu presentata alla Triennale di Milano. C’è poi una sezione molto divertente e simpatica, Good bye Lenin in cui è rappresentato il Check Point Charlie, il famoso posto di blocco in cui si transitava da Berlino Est a Berlino Ovest negli anni in cui il Muro divideva non solo la città tedesca ma il mondo occidentale da quello orientale sovietico. Da una parte del Muro ci sono la Trabant e la Syrena, le due piccole utilitarie dell’Est con il loro design antiquato e triste. Dall’altra parte i gioielli del capitalismo occidentale con la Ferrari 365 GT4. Geniale anche il percorso dedicato alla città: AutoTorino. Il visitatore cammina sopra la città, il pavimento infatti rappresenta la planimetria del capoluogo torinese, e può individuare le 70 aziende automobilistiche nate nel corso del ‘900, gli oltre 80 carrozzieri che vi operavano e le sedi che oggi sono poli di eccellenza nel campo della progettazione e del design. Chi ama la velocità e i prototipi da corsa si può emozionare nella sezione Formula, dove viene esaltato il mito della velocità e dove le auto da corsa sono tutte in fila come in una pole position in attesa del semaforo verde, attorniate da una scenografia che crea l’illusione del movimento. Tantissimi sono i modelli, dalle Maserati, alle Lancia, la Bugatti, le Alfa Romeo e naturalmente la Ferrari. Ai bordi della pista sono stati costruiti i box in stile Formula 1 e l’occhio cade sulla Ferrari 312 T5 di Gilles Villeneuve, indimenticabile “aviatore” che resta sempre nei cuori dei tifosi del Cavallino. Ma il Museo regala anche grandi emozioni nella sezione Design, cioè quella capacità che comprende non solo la definizione delle caratteristiche di un’auto ma sviluppa tutte le relazioni funzionali estetiche e strutturali che identificano un prodotto industriale. E si possono ammirare la Aurelia B20, l’auto usata nel film “Il Sorpasso” di Dino Risi, nella versione coupè anziché spider. La Cisitalia 202 SMM spider Nuvolari (dedicata al più grande pilota di tutti i tempi), l’Alfa Romeo Discovolante e tante altre. 16 Torino ha saputo interpretare la rivoluzione industriale che si è creata con la nascita dell’automobile. Grandi personalità con il loro coraggio, intuito, volontà e passione hanno vinto una scommessa difficile da intuire. Tra questi vanno ricordati Vincenzo Lancia, padre dell’omonima industria, Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, Giuseppe Bertone, designer raffinato e punto di riferimento per il figlio Nuccio. Dalla Bertone sono nati stilisti importanti come Giorgetto Giugiaro (la Golf, la Panda, la Matiz e ora le prossime Volkswagen saranno disegnate da lui e dal figlio). Marcello Gandini (le Lamborghini Miura e Countach sono uscite dalla sua magica matita). Infine Pininfarina è il prodotto dell’eccellenza italiana nata da Battista (detto Pinin) Farina e successivamente portata avanti dal figlio Sergio. Queste sono alcune delle tante emozioni che potrete trovare dentro al Museo, per ragioni di spazio siamo stati costretti a fare una selezione, ora tocca al pubblico confermare le nostre sensazioni. Il Museo ha cambiato il suo volto, la sua impostazione e la propria mission, non è stata solo una ristrutturazione architettonica, ma un intervento mirato a posizionare in maniera plastica e dinamica la nuova realtà museale all’interno di un cammino culturale italiano. I visitatori saranno affascinati dalla storia dell’automobile che è parte di una cultura e di una società, un percorso unico al mondo per linguaggio e per patrimonio. PROTAGONISTI HO SEMPRE PENSATO CHE OGNI TAPPA DI CIÒ CHE HO FATTO FOSSE UN PUNTO DI PARTENZA E MAI UN PUNTO DI ARRIVO. SONO STATA ANCHE MOLTO FORTUNATA MA ALTRETTANTO COSCIENZIOSA E TESTARDA SOPRATTUTTO CON ME STESSA. Debora Caprioglio G rande successo per lo spettacolo teatrale L’anatra all’arancia di W.D. Home e M.G. Sauvajon, con Debora Caprioglio, Corrado Tedeschi e Mino Manni. Per la regia di Ennio Coltorti è arrivato alla trecentesima replica, festeggiata con un ennesimo “tutto esaurito” alle Fonderie Limone su invito del Teatro di Moncalieri. Una commedia divertentissima e spassosa, con un frizzante meccanismo comico con cui gli attori sanno regalare allo spettatore due ore di risate a ritmo serrato con capovolgimenti di scena e battute esilaranti. Un vero capolavoro del teatro di commedia, grazie a una trama comica efficace che porta anche a riflettere su alcune dinamiche della coppia. di DARIO MIGLIARDI 18 Per capire Debora Caprioglio provo a parlare con i suoi compagni professionali di avventura. Corrado Tedeschi interpreta Gilberto Ferrari, un uomo medio italiano che quando scopre che la moglie lo sta lasciando per il suo amante, più giovane, si accorge allora, come tutti gli uomini, che la moglie è la donna della sua vita. E mette in scena un piano diabolico, in cui riesce ad invitare l’amante in un fine settimana a casa e cercherà di distruggerlo agli occhi della moglie. Corrado Tedeschi, come reagisce il pubblico? Molto bene, perché tratta temi quotidiani come il tradimento della moglie, ma con un finale a sorpresa. Trecento repliche e trecento volte in scena con Debora Caprioglio, com’è? Con Debora c’è un affiatamento dato da due anni di lavoro insieme, che nel frattempo ha prodotto un altro spettacolo Spirito allegro di Noel Coward. Con tournée così lunghe bisogna andare d’accordo anche fuori altrimenti sarebbe un inferno. E Debora è una compagnona, e da buona veneta è una che mangia e beve come me, ed è uno spasso avere una partner così. Mino Manni è l’amante, il Conte Augusto Serravalle di Scrivia, ci racconta il suo rapporto con Debora Caprioglio? Non ho mai incontrato una persona così carina, disponibile e gentile. Una prima attrice atipica, non fa mai storie, le va bene sempre tutto. Anche quando si va al ristorante ha sempre con sé un sorriso contagioso che la rende una persona straordinaria. PROTAGONISTI HO SEGUITO LA STRADA DELL’UMILTÀ C’è complicità tra voi? Come no? C’è molto rispetto sia dal punto di vista professionale che amichevole. Umanamente è l’ideale con cui fare una tournée. Ho lavorato con tante prime attrici ma lei è una sorpresa in positivo in tutti i sensi. Debora... i tuoi compagni professionali, Corrado e Mino sono innamoratissimi di te, cosa gli stai facendo? Ne L’anatra all’arancia sono Lisa, una donna che dopo aver subito anni di tradimenti da parte del marito incontra un nobile e decide di andare a vivere con lui. Da quel momento inizia la strategia di mio marito che farà di tutto per riconquistarmi, ma in una maniera diversa da quella che ci si potrebbe aspettare. Sono due ore di spettacolo in cui siamo quasi sempre tutti e tre in scena con un ritmo sostenuto per far si che anche la comicità sia sempre ai massimi livelli. Da come lo racconti si intuisce che hai amato molto il tuo personaggio. Si, mi dispiace che siamo arrivati alle ultime repliche, è un po’ una creatura che ci portiamo dietro da molto tempo, da circa due anni con possibilità di una ripresa il prossimo. È un personaggio a cui sono molto affezionata. Come fai a mantenere la concentrazione? Il fatto di ripetere tante volte lo stesso ruolo diventa una prassi quasi maniacale, soprattutto quando ci sono più repliche nella stessa giornata. È difficile mantenere la freschezza del ruolo? Bisogna sapersi concentrare al contrario. Nelle prime repliche la concentrazione è tutta rivolta per ricordare. Qui invece ti devi concentrare per ricordare la freschezza e la brillantezza del ruolo. Trecento repliche significa essere continuamente in giro per l’Italia ma tu riesci sempre ad essere giovane e in forma, come fai? In realtà la tournée non è molto salutare, in genere l’at- giugno 2011 | Plus Magazine 17 | PROTAGONISTI 19 PROTAGONISTI tore va a mangiare dopo lo spettacolo quindi in orari poco consoni all’etica del benessere, ma ormai sono anni che faccio questo lavoro e un po’ mi sono abituata, penso che se non facessi così il mio metabolismo ne risentirebbe. Poi in palcoscenico si bruciano molte energie e calorie anche se poi si va al ristorante, è come mettere benzina alla macchina per poi andare in garage. Poi ci sono i trasferimenti da una città all’altra. È un lavoro di movimento ma nello stesso tempo sedentario, sono moltissime le ore che si trascorrono in auto. Ma non mi hai risposto, vai in palestra, fai jogging? Credo che ci voglia un po’ di accortezza e un po’ di fortuna ad avere un fisico che risponda bene agli stress. Parliamo della tua carriera. Hai iniziato un bel po’ di anni fa. Qual è stata l’alchimia per mantenere nel tempo un ruolo di primo piano? Hai seguito l’intuito o c’è stata una determinazione? Ho seguito la strada dell’umiltà, ho sempre pensato che ogni tappa di ciò che ho fatto fosse un punto di partenza e mai un punto di arrivo. Sono stata anche molto fortunata ma altrettanto coscienziosa e testarda soprattutto con me stessa. Di che segno sei? Sono del toro e questo mi ha aiutato quando ero testarda su certe scelte, che prendevo in maniera lenta ma inesorabile. Ma tutto ciò non sarebbe stato se non avessi avuto un grande rispetto, un grande amore per questo lavoro. Non l’ho mai sottovalutato. 20 Nei tuoi viaggi c’è qualche feticcio che ti porti appresso, qualche scaramanzia che adotti? A parte il fatto che sono molto maschile come bagaglio, ho un trolley che è solo quello, sia in estate che in inverno, non amo andare in giro con molti bagagli. La cosa che non manca mai nella mia valigia è la moka elettrica, perché alla mattina non posso stare senza caffè e siccome alla mattina negli alberghi il caffè arriva freddo o comunque mai come lo faccio io, quella è per me insostituibile – sorride e il sorriso rivela quella maliziosità che l’ha fatta conoscere al pubblico. Che rapporto hai con Torino, come ti sembra la città? Ho dei parenti che vivono in città, sono i figli della sorella di mia mamma, per cui è una città che conosco fin da bambina. Trovo che sia radicalmente cambiata in meglio. Ho un ricordo da ragazzina di una città molto cupa, invece adesso posso dire di aver assistito ad una trasformazione a 360 gradi. È una città nella quale mi piacerebbe vivere, perché ha avuto un risveglio culturale che prima si percepiva ma era sotterraneo. Ora è come se fosse esplosa e si respira un’aria molto europea, e su questo posso dire che ha superato Milano, è una città meravigliosa. Ti vedremo qui? Perché no? Sono di Venezia, vivo a Roma da vent’anni, ma Torino mi piace molto. Quali ristoranti frequenti? Sono molti i ristoranti che conosco, ad esempio “Il Marechiaro” che per noi di teatro è aperto fino alle prime luci dell’alba. Ma anche “Le tre galline” nel quadrilatero fa parte dei miei percorsi preferiti. Hai visitato qualche museo? Ho rivisto il Museo Egizio rinnovato, il Museo del Cinema ormai è diventato un appuntamento fisso, ci sarò stata almeno cinque volte ed è sempre una sorpresa. Mi piacciono molto gli interventi urbanistici che si sono fatti, anche la struttura dove siamo noi “Le Fonderie Limone” a Moncalieri denota una raffinatezza, una genialità e uno studio che dimostrano di essere all’avanguardia rispetto alle altre città. TECNOFUTURO Superare il decennio grazie alla Scienza INTERVISTA DI PIETRO GENTILE AL PROFESSOR ROBERTO VACCA TECNOFUTURO del Cigno Nero e alla Tecnologia Roberto Vacca, è probabilmente il più noto futurologo Italiano. Si è guadagnato sul campo questo termine, fin dagli anni ’70. Il suo primo libro di successo “Medioevo prossimo venturo” nel 1971 ipotizzava che questo nostro mondo tecnologicamente avanzato avrebbe potuto implodere su se stesso a causa della eccessiva complessità dei sistemi. Già allora, in piena crisi della guerra fredda, Vacca capiva che non era necessario che scoppiasse qualche kilomegatone di bombe all’idrogeno per uccidere centinaia di milioni di uomini. Lo stesso risultato può infatti essere raggiunto con mezzi meno violenti e più contorti: per esempio affidando la vita di enormi e densi agglomerati umani a sistemi tanto complicati da diventare ingovernabili. Fortunatamente il nostro mondo non è imploso, ma molti eventi incredibili sono accaduti in questi anni, con una realtà che ha spesso superato la fantasia. La tecnologia in tutto ciò può essere amica o nemica, come sempre dipende da come l’uomo la utilizza. P rofessor Vacca, qualche anno fa lo studioso Nassim Taleb uscì con un libro intitolato “il Cigno Nero” che si è tramutato in un best seller planetario per aver previsto fenomeni quali il crollo dei mercati finanziari. Ma oggi la realtà sta di gran lunga superando la fantasia con un evento incredibile solo mesi fa. Il terribile terremoto, seguito dallo Tsunami e dal disastro nucleare di Fukushima. Cosa possono fare l’uomo e la scienza per poter perlomeno attenuare l’impatto di tali fenomeni? Come scrisse Machiavelli (Il Principe, Capitolo 25), occorre predisporre argini e ripari. A tale scopo bisogna conoscere la realtà e i suoi meccanismi. Scienziati e tecnologi hanno grande responsabilità, ma devono imparare giugno 2011 | Plus Magazine 17 | TECNOFUTURO 23 TECNOFUTURO Non hanno certo sviluppato filosofie interessanti. Le nuove tecnologie possono essere ottimi strumenti, ma si possono usare bene in pochi modi e male in molti. Nel suo recente libro “Salvare il prossimo decennio” (Garzanti, 2011) parla di macrofenomeni planetari, può sintetizzare per i nostri lettori il cuore del suo nuovo saggio? a gestire la qualità totale non di singoli settori: dell’intera società tecnologica. Anche il pubblico deve capire e sapere di più: fino a poter esercitare controlli diretti. La cultura dei mass media dice che dovremmo conoscere “notizie” su finanza e tecnologia. No: è vitale capire i meccanismi tecnologici, finanziari, sociali. Data l’ignoranza dilagante, speculatori estremi convincono il pubblico che sia possibile lucrare guadagni enormi senza avere capitali, né saper analizzare i processi di generazione della ricchezza. Il disastro di Fukushima sarebbe stato minimizzato, se la rete elettrica giapponese non fosse spaccata in due parti non compatibili (né interconnesse): una alla frequenza di 50 Hz (a Est) l’altra (Ovest) a 60 Hz e se i concetti di miglioramento diuturno e difetti zero fossero stati applicati alle centrali nucleari vecchie di 40 anni. In dieci anni abbiamo avuto il crollo delle Torri Gemelle, il crollo dei Mercati Finanziari ed il crollo di una nazione, il Giappone, che era considerata prima del sorpasso cinese, in modo indiscusso, la seconda potenza economica del mondo. Cina e India stanno invece crescendo a ritmi incessanti ed allo stesso tempo hanno filosofie e punti di vista estremamente differenti dal mondo occidentale ad esempio su inquinamento e sperimentazioni genetiche. Siamo di fronte ad un cambiamento sociale epocale guidato dalle nuove tecnologie? Non ci sono risposte semplici. Cina e India eccellono negli investimenti in ricerca e sviluppo e in scuole avanzate. Anche la loro crescita veloce potrà portare a squilibri e bolle speculative cui conseguano frenate brusche con ripercussioni sul resto del mondo. 24 Le comunicazioni facili e veloci diffondono paure sbagliate: rischi minimi sono percepiti come disastri e s’ignorano rischi estremi corsi dal mondo. Non si teme la guerra nucleare, ma gli arsenali contengono oltre 12.000 bombe equivalenti a 700 kg di alto esplosivo per ogni essere umano. La crisi economica sarà lunga. Statisti ed economisti non dicono più che il declino è finito. La disoccupazione è alta e molte imprese falliscono. In USA in due anni hanno prodotto perdite pari a 5 volte il PIL. I derivati riferiti a tassi di interesse (IRD) ammontano a 430 trilioni di dollari (30 volte il PIL americano) – i rischi sono arduamente immaginabili. Per rimediare alla crisi occorrono: investimenti, imposte basse ai redditi medio bassi – alte ai più alti. Invece in USA, Cina, Germania si propone austerità (per evitare l’inflazione che non c’è) che porta deflazione e declino. Crescono rischi nuovi connessi con la produzione di grandi quantità di energia. Nell’ultimo secolo la popolazione mondiale è cresciuta di 4 volte – l’energia prodotta è cresciuta di 10 volte. Riemergono le culture cinese e indiana: avanzate, scientifiche e tecnologiche. Un predominio orientale è probabile entro decenni. Converrà allearsi. Continuano a crescere complessità e dimensioni dei sistemi tecnologici: la loro congestione potrà colpire sistemi adiacenti, annullare servizi vitali e bloccare la società nei paesi avanzati. Solo un innalzamento dei livelli culturali permetterebbe l’insorgere di vette di competenza fra i decisori di domani. Solo attraverso la conoscenza, la partecipazione non sarà solo una formalità illusoria e diverrà un diritto inevitabile. Rischi complessi dipendono dalle decisioni prese da computer programmati in modo non trasparente, né aggiornato. Grosse decisioni di compra/vendita in borsa si affidano a sistemi automatici. Se le regole sono mal congegnate, conducono a vendite frenetiche e crolli. Oggi c’è da temere che economia e finanza non si riprendano e continuino a essere dominate da incompetenti. Per evitarlo, oltre a studiare, van- TECNOFUTURO no difesi: controllo sociale di tecnologia, libertà, uguaglianza civile. Vanno combattuti i grossi profittatori avidi oltre ogni limite E per quanto riguarda l’Italia? Gli italiani temono: violenza, disastri ambientali, crisi economica? Ma il numero di assassini in Italia è al minimo mondiale (5 volte meno che in USA, 8 volte meno che in Russia). I disastri ambientali, sono in parte immaginari: gli inquinanti nell’aria diminuiscono. Il riscaldamento globale causato dall’uomo è ipotesi infondata. Mille, duemila, tremila anni fa era più caldo di adesso. In Italia vi è un circolo vizioso: bassa qualità d’insegnamento – bassa cultura media – decisori pubblici e privati inadeguati. I prerequisiti culturali (scuole avanzate, ricerca e sviluppo, opinione pubblica su problemi complessi) sono degradati. L’industria italiana non crea politecnici. Da 30 anni investe in innovazione metà della media degli altri paesi industriali. Immaginiamo un avvenire positivo e costruiamolo. La rivoluzione culturale deve investire scuole, industrie, politica, aziende private e strutture pubbliche, radio, televisione e giornali. Vanno creati gruppi d’azione integrati fra vari settori che mirino a combattere l’ignoranza, addestrare lavoratori, insegnanti, deputati, amministratori, svergognare profittatori e ladri, favorire idee nuove. Nel suo libro precedente “Patatrac” (Garzanti, 2010) ha dedicato la sua analisi al crollo dei sistemi finanziari: pensa che l’Italia sia vicina all’uscita dalla crisi? Di chi è la colpa, dei banchieri che continuano a premiarsi con superstipendi o dei regolatori che non hanno previsto il crollo del sistema? La crisi è un processo mondiale: l’Italia non ne esce certo da sola – ne uscirà invece con ritardo perché innova meno degli altri Paesi avanzati. La colpa non è dei superstipendi dei finanzieri, ma del fatto che in certi casi (che documento nel mio libro) il mismanagement causa perdite mille volte maggiori dei superstipendi. Il lassismo di regole e leggi ha causato disastri e ingiustizie in USA e in Italia. Il fenomeno dei Social Network da cinque anni a questa parte sta stravolgendo il nostro modo di vivere, quali sono a suo parere i vantaggi che tali tecnologie potranno apportare. E quali invece i pericoli a suo parere? Non credo che i social network stiano travolgendo il nostro modo di vivere. Alcuni di essi hanno già avuto durata breve. Mi pare che fra questi ci sia Second Life, che già agli inizi avevo minimizzato. Altri hanno messo in moto quantità di denaro notevoli, il che, però, non ha grande significato. È già successo brevemente, secoli fa, con i tulipani in Olanda e con altre bolle e speculazioni selvagge. Succede con certe pubblicità di successo ed è un fenomeno transitorio e significativo per quelli che inventano una rete e ci guadagnano. Lo stravolgimento, in media, non è profondo. I social network che permettono comunicazioni fra certi gruppi di persone, come anche i blog, inizialmente promettono grandi risultati, piaceri o guadagni, che, poi, durano poco. Il valore intrinseco di una rete di comunicazione è dato dai contenuti. È bene che le reti siano aperte: a seconda delle caratteristiche degli utenti, sono più o meno rilevanti. Le reti telefoniche hanno avuto grande importanza sociale, culturale ed economica. Alcuni utenti le hanno usate per costruire, insegnare, comunicare, creare. Altri per trasmettere sentimenti e idee. Molti altri per fare chiacchiere inani. È ragionevole pensare che il valore intrinseco delle comunicazioni sia più alto, se i contenuti sono meditati e modificati in modo da migliorarne la qualità. I canali in cui si chatta raramente danno contenuti di valore. Non ho spazio qui per trattare il problema più vasto di cosa costituisca valore. La domanda classica è: “Sono sullo stesso piano il produttore di supercomputer e quello di paperelle di plastica?” L’industria automobilistica ha creato valore e prosperità in vari luoghi e per varie persone. Il suo successo ha condotto a produrre auto che sono tenute ferme per il 95% del tempo – e intanto occupano sede stradale in modo che il 5% delle auto in moto – in città – procede disagevolmente a 15 kilometri all’ora. Le auto, però, potrebbero viaggiare a 170 e anche a 240 km/h – il che è illegale. Il pericolo è di continuare a fornire e usare prodotti e servizi inerentemente irrazionali. Dovremmo pensare sul serio a stravolgere il nostro modo di vivere per migliorarlo: non con chiacchiere buoniste, ma ridefinendo strumenti, obiettivi e valori. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | TECNOFUTURO 25 TECNOFUTURO OGGI INTERVISTIAMO IL DOTT. GIAN PIERO CASPON PRESIDENTE DELLA SISTEMI TORINO, AZIENDA LEADER DEL SETTORE INFORMATICO. SISTEMI TORINO un gruppo, tante soluzioni personal computer della IBM. In questo momento la Sistemi S.p.A. decide di occuparsi anche della vendita di hardware e successivamente, nel 1986, si dividono le due attività aziendali: da una parte il ramo dedicato alla realizzazione di software informatico per aziende e studi commercialisti e consulenti del lavoro, dall’altra l’offerta di hardware e sistemi integrati in qualità di concessionari IBM. Da questa suddivisione di compiti nasce la Sistemi Uno. Nella Sistemi Uno confluiscono tutte le attività commerciali e di servizi rivolte agli utenti finali dell’area torinese, integrando l’offerta di software gestionale con l’hardware diventando anche partner di primari marchi come HP. La casa madre Sistemi S.p.A. si concentra nella produzione di software creando un canale distributivo a livello nazionale. Oggi la Sistemi S.p.A. attraverso la rete di concessionari distribuiti in ogni provincia fornisce software a circa 11.000 commercialisti e studi del lavoro e a oltre 20.000 aziende ed è diventata una delle imprese italiane leader nella produzione di software. Per seguire la rapida evoluzione del mercato informatico la Sistemi Uno si è trasformata in un gruppo di aziende specializzate, autonome ma correlate, che formano la Sistemi Torino. di EMANUELA TRUZZI Dott. Caspon, ci racconti com’è nata questa struttura, che tra l’altro è dislocata in diverse sedi. Nasciamo tutti dallo stesso ceppo, che è la Sistemi S.p.A.. Questa azienda viene fondata intorno al 1978 in Cuneo ad opera di quattro commercialisti con l’intento di dedicare una struttura alla meccanizzazione degli studi professionali, cosa che per l’epoca era assolutamente all’avanguardia. La Sistemi S.p.A. si afferma prima sulla piazza cuneese e in seguito apre una sede a Torino e nel 1983 lo staff era composto da 12 persone. Poi la svolta avviene nel 1984 quando nasce il primo 26 Lei è presidente della Sistemi Torino. Come si pone all’interno del gruppo, dott. Caspon? Noi siamo una concessionaria della Sistemi S.p.A. e proponiamo le soluzioni software e hardware sul mercato locale, principalmente Torino, provincia e la Valle d’Aosta. Nelle province di Cuneo esistono altre strutture del gruppo. Con il tempo abbiamo iniziato anche a occuparci di cablaggi strutturati, reti wireless e non, e tutto il supporto necessario a informatizzare uffici e aziende. Naturalmente oltre all’allestimento della struttura ci occupiamo anche della manutenzione e del supporto tecnico-sistemistico offrendo dei servizi canonizzati per dare continuità all’efficienza dei sistemi informatici. La nostra realtà conta oltre 100 dipendenti e collaboratori. C’è una certa differenza, Presidente Caspon, tra la struttura informatica di uno studio professionale e quello di un’azienda vera e propria? Entrambe queste realtà hanno la necessità di informatizzare i loro processi produttivi. In tutti e due i casi sono necessari software gestionali per il funzionamento di questi processi. Il software gestionale dedicato ai commercialisti rappresenta il massimo della standardizzazione, poiché deve TECNOFUTURO rispettare la normativa pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale che detta le regole da seguire. Il software del commercialista di Bolzano è identico a quello del commercialista di Trapani. Questi software subiscono tre o quattro aggiornamenti annuali per seguire l’evoluzione delle normative introdotte dallo Stato. Al contrario le aziende hanno delle dinamiche diversissime, incontriamo l’azienda di servizi, quella che produce manufatti e quella prettamente commerciale. Tra i nostri clienti un esempio di azienda di servizi è la Sery System, che si occupa di strategie di marketing, sviluppo di meccaniche promozionali e controllo produzione di merchandising, gestione della comunicazione e pianificazione media. Un’azienda di tipo produttivo è la Saor, azienda di produzione di sughi, antipasti e zuppe che vengono distribuiti a livello mondiale. Un esempio di azienda di manutenzioni è la Codebò, che si occupa della realizzazione e della sicurezza degli impianti di ascensori e montacarichi. Quindi le esigenze sono estremamente diversificate e i nostri servizi devono essere personalizzati, sia per quanto riguarda la fiscalità e la gestione amministrativa, sia per tutti gli altri aspetti quali la logistica, la gestione del database dei clienti e dei fornitori, le consegne, ecc. I software che noi offriamo sono molto flessibili e, con gli opportuni parametri, possono adattarsi a qualsiasi profilo aziendale. In senso più ampio, siamo in grado di customizzare qualsiasi aspetto inerente le strutture informatiche di un’azienda. Parlando di aziende di una certa entità, all’interno troviamo professionalità dedicate all’ambito informatico. Qualora l’azienda desideri che il proprio personale sia preparato per poter utilizzare al meglio i vostri software e fare fronte a qualsiasi evenienza, voi siete in grado di formare queste persone? Prevedete anche dei corsi di aggiornamento? Il software che noi forniamo è sempre accompagnato da una fase di formazione con dei capi progetto e degli addestratori, in modo che il personale dell’azienda cliente sia perfettamente in grado di utilizzare i nostri software al meglio. Abbiamo un gruppo di quattordici specialisti che si occupano esclusivamente di questa funzione. In seguito non abbandoniamo il nostro cliente, dobbiamo dare un supporto dinamico che preveda sia l’aggiornamento dei software gestionali sia quello delle competenze necessarie al loro utilizzo. Oggi le evoluzioni in questo campo sono rapidissime e il nostro compito è quello di sostenere l’azienda continuamente sotto ogni aspetto riguardante l’informatica, dall’hardware, al software, alla formazione, agli aggiornamenti suggerendo tutte quelle soluzioni che consentano di operare nel modo più produttivo, economico e flessibile. Anche l’azienda a sua volta si evolve e muta la propria struttura nel tempo quindi si crea un legame durevole, una vera e propria partnership. Quindi quando un cliente entra in contatto con voi si fidelizza. E’ il vero obiettivo strategico dell’attività della Sistemi Torino. La costante che ci caratterizza è inventarci valore aggiunto, sul mercato si può resistere solo riuscendo a creare continuamente del valore aggiunto. Le attività cardine della nostra società non sono più le stesse del passato, oggi con la commercializzazione dei sistemi informativi i margini sono molto ridot- ti, il mercato è maturo e tende alla saturazione, quindi stiamo sviluppando altri servizi innovativi. Stiamo anche facendo progressi di miglioramento all’interno della nostra società, come i progetti di certificazione qualità ISO 9000 nell’ottica di migliorare i nostri processi e ISO 27001 a garanzia dei processi che eroghiamo ai clienti. Vogliamo monitorare in maniera scientifica la qualità del servizio che forniamo. La fidelizzazione per noi è strategica, poiché i nostri maggiori ricavi li otteniamo sotto forma di canone. Che cosa desidera in primo luogo il vostro cliente? La qualità finale che il cliente percepisce, soprattutto il commercialista, è composta da due elementi: la qualità del software e la tempestività degli aggiornamenti, e di questo se ne occupa la casa madre; la seconda è la qualità del servizio sul territorio, la capacità di rispondere in tempi rapidi alle sue richieste e di risolvere ogni suo problema, e questa è la nostra attività. Vi avvalete anche di un canale per l’e-commerce? La Sistemi Torino ha anche una veicolazione di vendita online attraverso il sito www.sistemishop.it con una suddivisione tra B2B e B2C, in modo da offrire a qualsiasi tipologia di cliente i nostri prodotti e servizi. Collegno (To) - Via Torino 176 Tel. 011 4049111 [email protected] www.sistemitorino.it giugno 2011 | Plus Magazine 17 | TECNOFUTURO 27 FORMAZIONE Una scuola di musica antica a Torino Dal prossimo mese di settembre aprirà a Torino, precisamente a Palazzo Barolo, una Scuola di Musica prevalentemente Barocca, a partire dagli 8 anni di età. L’iniziativa rientra fra i progetti che sta portando avanti l’Accademia Musicale Torinese che ha fra i suoi scopi quello di valorizzare la musica antica attraverso varie iniziative. Il direttore artistico della Scuola sarà Maurizio Fornero, diplomato in Organo e Composizione Organistica, Pianoforte e Clavicembalo presso il Conservatorio di Torino. Maestro Fornero, come nasce questa sua passione per la musica barocca? Dall’ambiente familiare in cui ho vissuto, dall’aver trovato insegnanti che mi hanno trasmesso la ricchezza della musica di quel tempo, dal fascino della ricerca della musica del passato. Senza quasi accorgermene mi sono trovato immerso in un mondo antico senza mai rinunciare però a vivere e pensare la musica in modo innovativo, anche e soprattutto quella antica. Perché ha deciso di aprire una Scuola di Musica Antica a partire dagli otto anni? Il sistema dell’educazione musicale in Italia è arretrato rispetto ai paesi occidentali. La musica nel nostro paese è rimasta al margine della formazione dei giovani con una programmazione all’interno dei percorsi scolastici delle scuole primarie e secondarie quasi inesistente. Tralasciando i Conservatori nazionali che si occupano di formazione volta alla professione, solamente i Comuni o gli enti privati sopperiscono a questa carenza educativa, attraverso la costituzione di scuole musicali. Nel caso della nostra scuola si vuole dare questa nuova apertura culturale in un mondo, quello della musica antica e barocca, a cui si accede casualmente o, come spesso accade, in età avanzata. È fondamentale che la conoscenza della musica strumentale o vocale, inizi dalle origini per poter essere compresa fino ai giorni nostri. Sul vostro sito fra gli obiettivi del progetto, è stato indicato uno scopo sociale. Ce lo spiega? Vogliamo assegnare alcune borse di studio a bambini con talento ma appartenenti a famiglie con difficoltà economiche. Ricordiamo che i Conservatori, nel seicento, nacquero con l’obiettivo di togliere orfani dalla strada per educarli a quest’arte che aiuta a crescere e ad aprirsi culturalmente. Non sempre il musicista riesce a coniugare il talento dell’attività concertistica con l’attitudine all’insegnamento. Lei ci è riuscito. Come ha fatto? Non è facile proseguire su entrambe le strade. Diciamo che il fatto di poter trasferire ai nostri giovani le emozioni che la musica trasmette sul palco è una spinta non da poco. Inoltre quando si assistono ai progressi quotidiani dei bambini in particolare, ma di tutti coloro che studiano e si applicano, beh! diciamo che la gratificazione è immensa. Che ruolo può giocare nel successo dell’iniziativa una sede che abbiamo visto essere nel complesso di Palazzo Barolo? È un valore aggiunto. Contestualizziamo ciò che vogliamo fare in un ambiente unico e storicamente importante per la nostra città. Inoltre dal prossimo autunno sarà sede di quasi tutti i concerti della nostra stagione Regie Sinfonie. Maestro Fornero, non ci resta che farle i nostri auguri! I riferimenti per le iscrizioni e le preiscrizioni verranno dettagliati sul sito: www.accademiamusicaletorinese.it ACCADEMIA MUSICALE TORINESE Via Corte d’Appello, 22 – Torino www.accademiamusicaletorinese.it [email protected] [email protected] Convenzione associati FABI Plus sconto 10% giugno 2011 | Plus Magazine 17 | COMUNICAZIONE 29 HOBBY E PASSIONI di Felice Minoletti IL RUGBY non si protesta continuamente con l’arbitro, ci si scambiano colpi tremendi ma a fine gara comunque sia tutti assieme si va a fare il terzo tempo (cioè una colossale festa dove si mangia, si ride e si bevono fiumi di birra con avversari con cui fino a qualche ora prima lottavi alla morte per vincere la partita). Le nuove regole poi che hanno velocizzato il gioco imponendo di rendere l’ovale immediatamente disponibile quando si è buttati a terra lo hanno reso molto più dinamico e ricco di capovolgimenti Un gioco da selvaggi giocato da gentiluomini Così gli inglesi definiscono il Rugby (a differenza del calcio che viene etichettato come “un gioco da gentiluomini giocato da selvaggi”). di fronte e quindi anche più godibile e coinvolgente. S abato 12/03/2011 Roma, stadio Flaminio ore 16,35 circa: Mirko Bergamasco trasforma una punizione da 3 punti e porta l’Italia in vantaggio 22 a 21 contro la Francia nel match interno del Torneo delle 6 Nazioni. Mancano tre minuti alla fine più recupero. Un’eternità nel rugby specie perché per i “maestri” francesi la prima sconfitta della storia contro “les italiens” sarebbe un’onta incancellabile. I galletti premono, spingono, continuano a cambiare fronte di gioco ma il nostro pacchetto di mischia resiste, resiste, resiste. Il tempo passa con una lentezza esasperante ma finalmente riconquistiamo la palla ed è il trionfo!!! Una vittoria, merito anche dello straordinario pubblico che gremisce il Flaminio e che senza retorica è il sedicesimo giocatore in campo. Molti di quegli spettatori come me, non hanno mai giocato né giocheranno mai a rugby ma sono affascinati da questo sport. Come mai? Come la maggior parte dei maschi italiani fin da bambino mi sono appassionato, giocandoci e tifando, al football e per me non esisteva nessun altro sport paragonabile per bellezza e divertimento. Qualche anno fa però grazie a La7 ho co- 30 minciato a seguire le epiche partite del Torneo delle 5 Nazioni - Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia cioè il meglio a livello rugbystico del nostro continente. Inizialmente non capivo granchè delle regole ma a poco a poco mi si schiarivano le idee e cominciai ad appassionarmi a quelle epiche battaglie. Tutto rimaneva però a livello di curiosità senza coinvolgimenti particolari fino a quando grazie ad una crescita del “movimento” le squadre diventarono 6 e la sesta era: l’Italia. Tutto cambiò. Cominciarono ad essermi familiari i nomi dei nostri giocatori e cominciai così a penetrare nell’essenza vera del gioco. Questo è un vero sport di squadra dove non ci si può nascondere, non si simula, Quello che lo fa apprezzare però è tutto l’insieme: il pubblico: che vede fianco a fianco tifosi di opposte fazioni senza nessun incidente; i giocatori: che sono molto diversi fisicamente a seconda del ruolo – non ci sono solo i “piloni” che, come dice la parola stessa, sono dei marcantoni – ma anche ali, tre/quarti, mediani, atleti velocissimi incaricati di portare la palla in meta sfuggendo alla muta di inseguitori pronti a ribaltarli in scontri terribili; l’arbitro: che spiega grazie ad un microfono con auricolare le sue decisioni e può anche consultare i suoi collaboratori che hanno a disposizione delle telecamere per dirimere le eventuali controversie; il momento degli inni: forse una delle emozioni più forti provate in uno stadio. Quando, specialmente se si gioca in casa, ci si sente tutt’uno con la squadra e si canta finalmente tutti insieme quello che dovrebbe essere il collante di una Nazione. Ed invece, a differenza di quello che avviene negli altri paesi, abbiamo avuto per anni quasi vergogna a cantarlo: ultimamente, anche per merito di questo sport, abbiamo cominciato a farlo. Uno sport sano, un ambiente sereno, un modo per sentirci parte di una Patria quindi: viva il Rugby!!!!!! COMUNICAZIONE E IMMAGINE di Emanuela Truzzi N egoziare vuol dire condurre una trattativa per arrivare a un accordo tra le parti. C’è chi negozia nell’ambito professionale e chi ne fa una professione per le capacità acquisite con l’esperienza. E gli altri? In realtà siamo tutti negoziatori senza sapere di esserlo. Infatti negoziamo quotidianamente con il partner, i figli, il collega con cui condividiamo l’ufficio, i condomini e l’amministratore, il direttore dell’hotel scelto per le vacanze, il responsabile del club sportivo e gli esempi diventano veramente innumerevoli. Ci sono persone che durante una qualsiasi trattativa riescono a ottenere di più rispetto ad altri e l’esito è determinato dal loro atteggiamento. Sicuramente la chiave dell’eccellenza nella negoziazione è la preparazione. Se non sai perché stai negoziando e quali sono i tuoi reali obiettivi difficilmente riuscirai a mantenere un controllo emotivo e la negoziazione finirà con un’analisi non oggettiva della situazione. Il buon negoziatore è professionale, assertivo e creativo. L’essere professionale, per chi sta affrontando una negoziazione al di fuori dell’ambito lavorativo, vuol dire affrontare l’argomento con serietà e ascoltare le richieste del nostro interlocutore. Il comportamento assertivo è un comportamento sociale che consente di raggiungere gli obiettivi prefissati senza creare situazioni di conflittualità e senza cedere totalmente alle richieste dell’altro. La comunicazione assertiva stabilisce una relazione paritaria e permette di comprendersi valorizzando i reciproci punti di vista. Peccato che non tutti siano in grado di assumere un comportamento assertivo… c’è chi diventa aggressivo nel sostenere la propria tesi e, se l’altro interlocutore assume un atteggiamento remissivo, la negoziazione non sarà soddisfacente per entrambe le parti mentre se anche la controparte assume un atteggiamento aggressivo la ragione esce dalla finestra e ha il sopravento la situazione soggettiva ed emozionale, per cui spesso non si arriva a nessun tipo di accordo! L’ARTE della negoziazione so: sta a noi ascoltarlo per carpire il significato e il significante del suo messaggio. D’altronde più ascolto il mio interlocutore, più comprendo la sua posizione e capire non significa condividere! Nella fase di contrattazione entra in gioco l’emotività delle parti e la comunicazione non verbale può contraddire quella verbale. Bisogna mantenere l’autocontrollo: gli strumenti base della negoziazione sono l’autodisciplina e il controllo della situazione. La creatività del buon negoziatore sta nel non concentrarsi su un unico risultato. Chi negozia ipotizzando più di una soluzione ha maggiori probabilità di raggiungere l’obiettivo rispetto ad altri che puntano unicamente al risultato migliore possibile. La sua flessibilità e la capacità di rispecchiamento lo portano alla ricerca di soluzioni creative. La negoziazione deve entrare nella vostra quotidianità; sviluppando queste tecniche potrete migliorare la qualità della vostra vita perché ridurrete le tensioni che normalmente si creano quando qualcuno vi chiede di negoziare. Un piccolo consiglio: non costringete ma convincete. Se otterrete questo risultato significa che siete stati autenticamente persuasivi senza manipolare la negoziazione! MODERNACOMUNICAZIONE Consulenza, formazione, coaching Torino – Via Magenta 49 cell. 3331630834 [email protected] La persona assertiva descrive i fatti e si attiene a dati oggettivi: argomenta e motiva le sue richieste. L’interlocutore ci fornisce gli elementi necessari per essere compre- Convenzione associati FABI Plus sconto 10% giugno 2011 | Plus Magazine 17 | COMUNICAZIONE 31 MEDICINA E SALUTE GIORGIO TESSORE Medico Chirurgo specialista in Odontostomatologia Professore a contratto dal 1996 al 2007 presso la cattedra di Odontoiatria Conservativa dell’Università di Torino per l’insegnamento dei restauri estetici adesivi. Dal 1999 al 2004 Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (NDI) Provincia di Torino e Regione Piemonte. Relatore in numerosissime conferenze e corsi di aggiornamento per odontoiatri in Italia e all’estero riguardanti le tecniche adesive, l’estetica dentale e il miglioramento del sorriso. Titolare del centro corsi di aggiornamento post universitario Evolution in Dentistry annesso allo studio. Esercita la libera professione a Torino dal 1981 con attività orientata prevalentemente alla restaurativa estetica e cosmetica. CERAMICHE COSMETICHE per il lifting del SORRISO Minima invasività e tecnologie avanzate per sorrisi da star. Non c’è dubbio che nel successo sociale un ruolo determinante è svolto da un bel sorriso armonico con denti bianchi, ben allineati e perfettamente puliti; il sorriso è un grandissimo strumento di comunicazione e di seduzione. Ne parliamo con il dr. Giorgio Tessore, esperto di odontoiatria estetica. 32 Cosa sono le ceramiche cosmetiche? Una tecnica sofisticata e pochissimo invasiva che permette di restaurare o sostituire lo smalto della superficie esterna dei denti con sottili gusci di ceramica (faccette adesive) o frammenti (additional), che vengono applicati mediante un incollaggio estremamente affidabile allo smalto dentale, permettendo di cambiare forma e colore dei denti anteriori che hanno subito restauri, fratture, decolorazioni, anomalie di forma e soprattutto un’usura dovuta al trascorrere del tempo. La ceramica è l’unico materiale idoneo a sostituire lo smalto sotto ogni punto di vista: dell’estetica, della biomeccanica, della biocompatibilità e della durata. Queste sottili ceramiche hanno uno spessore compreso fra 0.2 e 0.6 mm e sono costruite in laboratorio in modo assolutamente personalizzato, sia come colore che come forma, in modo da permettere, MEDICINA E SALUTE una volta applicate da mani esperte, di mimetizzarsi perfettamente con i denti naturali. Il timore dei pazienti è che tali manufatti possano scollarsi o rompersi: esiste questa possibilità? Le procedure di incollaggio, attraverso le tecniche adesive attuali, sono estremamente affidabili, se eseguite con precisione in modo corretto. La letteratura scientifica ci dice che un dente con lo smalto esterno, sostituito da ceramica incollata ha, dal punto di vista biomeccanico, la stessa resistenza del dente naturale. Ogni anno, in qualità di docente, durante i corsi e le conferenze di aggiornamento, insegno queste tecniche a centinaia di colleghi che, dopo aver appreso le procedure, ne diventano veramente entusiasti come pure i loro pazienti. In particolare, in questo periodo sto raccogliendo queste esperienze didattiche in un libro il cui titolo sarà: “Il lifting del sorriso, mediante le faccette in ceramica”. Più nello specifico, nella ricerca del risultato estetico qual è, secondo la sua esperienza Dr. Tessore, il ruolo dei materiali, dell’odontoiatria e dell’odontotecnico? Scopo di una riabilitazione del sorriso è quello di ricercare un’armonia di forme che si integri con il resto della dentatura, con la rima labiale e con il viso. Per ottenere questo risultato ci vuole, prima di tutto, una strettissima collaborazione fra odontoiatra e odontotecnico nella programmazione e nell’esecuzione dei restauri che, a mio avviso, se abbiamo ottenuto il successo desiderato, devono risultare naturali e non apparire come un corpo estraneo. L’odontotecnico deve, per questo, possedere anche un grande senso artistico, perché risulta estremamente difficile, partendo semplicemente da una polvere di ceramica ricostruire uno o più denti in modo assolutamente mimetico. Invece, ci vogliono, esperienza, pazienza, costanza nell’aggiornamento, passione e affiatamento con l’odontoiatra. Le nuove tecnologie, ovviamente, ci offrono materiali che sono sempre più performanti, penso ad esempio ai sistemi di fresatura Cad/Cam che permettono di ottenere delle cappette di zirconio – materiale interamente ceramico – che risultano essere molto sottili e resistenti, quasi come il metallo; penso agli spettrofometri, strumenti che leggono in modo molto sofisticato il colore dei denti nelle sue varie componenti, tinta, traslucenza, luminosità. Per i nostri associati che tipo di convenzione riserva Dr. Tessore? Per gli associati FABI Plus riserviamo la prima visita gratuita e applichiamo lo sconto del 10% sul tariffario. Per saperne di più visitate il sito www.drtessore.com Dott. GIORGIO TESSORE Corso Lepanto, 12 – Torino tel. 011 3040052 Piazza Marconi, 6 – Perosa Argentina Tel. 0121 81645 www.drtessore.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MEDICINA E SALUTE 33 MEDICINA E SALUTE Camminare significa aprirsi alla vita. Godimento del tempo e dei luoghi, è uno scarto rispetto alla modernità. Viaggiare a piedi è un gesto trasgressivo, una potente affermazione di libertà rispetto ai ritmi imposti dalla modernità. (David Le Breton) Camminare sull’erba, anche in città. S Il dr. Mattia Castellani nasce a Torino nel 1981. Dopo il Liceo classico, decide di dedicare il proseguimento dei suoi studi ai temi dell’ortopedia, laureandosi “Dottore in Scienze Tecniche Ortopediche” nell’ Aprile 2006 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pavia. Desidera continuare ad arricchire le conoscenze scientifiche conquistate con gli studi ed il tirocinio interno, attraverso perfezionamento, specializzazione e ricerca continua. Il dr. Castellani si è perfezionato eseguendo un tirocinio presso lo Studio Pittarel - Castellani. Responsabile dei sistemi di baropodometria e progettazione plantari mediante software Cadcam. Specializzato negli sportivi. 34 ono perfettamente in accordo con l’affermazione dello scrittore David Le Breton nel suo originale libro “Il mondo a piedi: elogio alla marcia” ma, come ogni cosa bella, anche questa ha il suo lato negativo se non si prendono i giusti accorgimenti. Piedi, ginocchia, schiena, muscoli e tendini vengono messi a dura prova specialmente sui terreni duri, quelli che calpestiamo ogni giorno nelle nostre città. Da un semplice e ripetuto gesto possono scaturire disagi che, inizialmente scambiati per semplici fastidi, sono invece delle vere e proprie patologie. Scelta fondamentale è quella della calzatura. Spesso le persone acquistano calzature “di tendenza”, venendo meno a una valutazione oggettiva delle loro proprietà. In primo luogo devono essere comode e far mantenere una postura corretta. Una suola rigida distribuisce meglio su tutto il piede i carichi a cui lo sottoponiamo nella fase di spinta del passo. MEDICINA E SALUTE Camminando si accresce il peso che le ginocchia e i piedi devono reggere, così una postura adeguata supporta meglio le estremità: i piedi non devono poggiare troppo verso l’esterno o verso l’interno, la colonna vertebrale non deve essere inarcata, la testa deve essere alta e le spalle rilassate. Nella mia professione di tecnico ortopedico, occupandomi specialmente di arto inferiore ho raggruppato, chiaramente venendo meno a molti particolari, le principali nosologie riguardanti gli “esploratori della città”: metatarsalgie, talloniti e lombalgie. Ci sono diversi modi d’intervenire per portare giovamento a chi è vittima di una di queste condizioni dolorose, ma sicuramente un’unica situazione da evitare: l’impatto di un’articolazione sofferente su terreni asfaltati e il conseguente ritorno di Energia Negativa su di essa. Il Noene® è stato un materiale innovati- vo nella mia vita di tutti i giorni e nella mia professione, la risposta vincente. I risultati dell’esame baropodometrico di molti miei pazienti erano assolutamente nella norma, i loro piedi “perfetti”, con un quadro clinico privo di ulteriori disturbi. Il problema era soltanto dovuto al ripetersi d’impatti delle loro gambe durante una normalissima camminata attraversando le strade della propria città. La sottilissima soletta di Noene® ha fatto in modo che l’energia negativa, che precedentemente si propagava sotto forma di vibrazione o scossa e risaliva a ogni punto nevralgico dell’apparato locomotore creando così dei microtraumi duraturi, veniva totalmente assorbita dal materiale e abolita senza nessuna ripercussione sulle loro articolazioni. Portando con costanza la soletta, tra l’altro senza limiti di calzature creando un ingombro di soli 2mm e introducibile in ogni tipologia di scarpa, l’articolazione Le principali patologie di chi cammina Il termine tallonite o tallodinia definisce una condizione dolorosa al tallone. Essa può presentarsi uni o bilaterale e talora è responsabile di una notevole invalidità. La metatarsalgia è uno stato doloroso che colpisce le teste dei metatarsi (le cinque ossa che compongono l’avanpiede) ed è provocata dalla compressione del nervo plantare digitale o da problemi di sovraccarico in presenza di un piede cavo. I sintomi sono un dolore da carico ai metatarsi esterni, a volte anche fuori carico, sensazione di bruciore e formicolio intenso. La lombalgia è una patologia che provoca un dolore localizzato alla regione lombare, indipendentemente dalla causa e può essere sintomo di affezioni quanto mai diverse. In molti casi il dolore ha un’origine muscolare, dovuto a sforzi improvvisi, come camminare su terreni asfaltati e piani, senza mai spostare il baricentro corporeo. La sintomatologia può mantenersi localizzata alla regione lombare, o complicarsi con un dolore che si irradia lungo il nervo sciatico (lombosciatalgia). sofferente iniziava pian piano a disinfiammarsi fino alla completa guarigione. Eseguo plantari con tecnologia cadcam con svariati materiali per ogni richiesta. Reputo questa tecnologia una delle più precise a disposizione: mediante scansione tridimensionale bipodalica, offre un’immagine reale del piede, mettendo in evidenza le parti che maggiormente appoggiano al terreno differenziandole tra destro e sinistro. Questo dettagliato rapporto è fondamentale per inserire al di sotto del plantare correttivo il tessuto Noene®, scaricando così le zone più sollecitate. A mio giudizio chiunque dovrebbe indossare una protezione come quella che offre il Noene®, un buon ausilio di prevenzione per la struttura ossea, muscolare e tendinea del corpo. Studio Tecnico Ortopedico del Piede Dott. MATTIA LUCA CASTELLANI Dottore in Scienze Tecniche Ortopediche Torino [email protected] [email protected] Tel. per appuntamenti: 3279334124 Convenzione associati FABI Plus: sconti diversificati giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MEDICINA E SALUTE 35 MEDICINA E SALUTE di Barbara Odetto Studio ESPERIA Massofisioterapia e osteopatia per il benessere dell’organismo T rattamenti fisioterapici, tecarterapia, idroforesi, laserterapia, massaggio riflessogeno, linfodrenaggio manuale, termoterapia esogena ed endogena, antalgica e ancora magnetoterapia, massaggio terapeutico e sportivo, elettroterapia, trattamento osteopatico cranio-sacrale e viscerale, ultrasuonoterapia, presso terapia, kinesiterapia posturale e riequilibrio del muscolo tensivo: sono questi alcuni dei trattamenti che vengono effettuati presso lo Studio Esperia. Il titolare, Claudio Duò, è un noto massofisioterapista e osteopata che vanta oltre trent’anni di esperienza nel campo della fisioterapia, dodici dei quali trascorsi in un’importante struttura ospedaliera pubblica di Torino. Dopo un corso di osteopatia, nel 1988 ha intrapreso la libera professione ed ha fondato lo Studio Esperia. Ad una prima sede in Settimo Torinese, nel 2007 ne è stata inaugurata una seconda in Torino. Oltre che sulle capacità manuali che ha da sempre e che sono particolarmente sviluppate, il Sig. Duò conta su attrezzature tecnologicamente innovative nel campo fisioterapico e garantisce un aiuto concreto ai pazienti affetti da problematiche e sofferenze a livello fisico. Fermamente convinto che non si finisca mai di imparare, nel corso degli anni ha approfondito nuove tecniche e nuove metodiche ed ha acquisito numerose specializzazioni, tutte incentrate sugli aspetti posturali e sul benessere della persona quali il massaggio ayurvedico, il metodo Gymnasiumin di ginnastica pre e post parto, il corso di linfodrenaggio manuale con il metodo Le Duc e molti altri. Ha inoltre collaborato con illustri medici specialisti nel settore dell’ortopedia e della traumatologia. I suoi trattamenti sono particolarmente adatti a coloro che soffrono di problemi posturali o che devono effettuare una riabilitazione post traumatica o post operatoria, ma anche a quanti hanno necessità di massaggi di tipo sportivo. Grazie all’osteopatia, una tecnica che tratta numerose disfunzioni con la manipolazione per riportare una situazione non fisiologica alla normalità senza l’uso di farmaci, si rivolgono a lui anche coloro che non possono assumere medicine e che hanno problemi di salute cronici o acuti quali emicranie o alterazioni intestinali o epatiche. La professionalità che da sempre lo contraddistingue – unita all’abilità innata nel percepire le alterazioni posturali, di equilibrio e di carattere più viscerale – lo hanno fatto conoscere sia a Torino sia in provincia e sono la garanzia di una serietà che non si basa su alchimie o sul “tocco magico”, ma su anni di studio, approfondimento, esperienza e capacità di ascoltare il paziente, andando oltre la semplice analisi. Sono questi i requisiti che fanno dello Studio Esperia un centro specializzato per offrire un aiuto concreto a tutti coloro che sono affetti da problematiche e sofferenze a livello fisico, ma non solo. Studio ESPERIA Via Goito, 17L - Settimo Torinese Tel . 011 8950532 Corso Regio Parco, 4 -Torino Tel. 011 5217604 www.studioesperia.it [email protected] Riceve su appuntamento da lunedì a venerdì Convenzione associati FABI Plus sconto del 10% 36 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi Oculoplastica, la bellezza di uno sguardo Intervistiamo la dott.ssa Renata Migliardi, medico oculista specializzatasi in oculoplastica a Parigi da Serge Morax, uno dei padri fondatori di questa specialità. Dott.ssa Renata Migliardi, di cosa si occupa l’oculoplastica? È una branca dell’oculistica che si occupa di palpebre, orbita e vie lacrimali, quindi tutta la patologia infiammatoria, tumorale e involutiva di queste strutture. Per le palpebre abbiamo le patologie congenite come la ptosi, le malformazioni, le malposizioni, poi le patologie involutive quali l’entropion, l’ectropion e la ptosi. La ptosi o abbassamento della palpebra è una patologia frequente dovuta a un deficit del muscolo elevatore della palpebra. Quando un bambino nasce con questo problema può essere un’urgenza, se la palpebra copre l’asse pupillare quell’occhio non si svilupperà mai e vi è la necessità di operare prima possibile con un intervento provvisorio, che andrà ripetuto verso i 4 anni. Se invece l’asse pupillare non è coperto consiglio l’intervento verso i quattro anni sia dal punto di vista funzionale sia estetico, per evitare al bambino traumi psicologici durante i primi anni di inserimento a scuola. Inoltre una ptosi non trattata può dare luogo a una miopia. Quali altre patologie congenite incontra più di frequente? Ci sono alcune malformazioni che riguardano le ciglia come l’epiblefaron, in cui le ciglia si girano e crescono all’interno della palpebra provocando lesioni alla cornea. Se le lesioni sono importanti bisogna intervenire, altrimenti consiglio di attendere in quanto regredisce da solo nella maggior parte dei casi. Un’altra patologia è la distichiasi, una fila di ciglia in più cresce all’interno della palpebra. In questo caso bisogna usare il microscopio per cauterizzare ogni singolo bulbo pilifero e non lasciare cicatrici. Nelle vostre specialità vi è una grande manualità, vero? Assolutamente, inoltre sono chirurgie completamente diverse tra di loro. La mia specializzazione si avvale di una chirurgia manuale, raramente uso il microscopio mentre per la cataratta e la retina questo strumento è diventato indispensabile, le dimensioni sono molto più piccole. Quindi ci sono stati grandi progressi nella chirurgia oculistica. In passato la chirurgia oculistica si occupava prevalentemente di cataratta, retina e glaucoma. Oggi è nata l’oculoplastica che tratta solo questo tipo di pazienti. Non è tanto un’evoluzione di tecniche, ma prima c’erano pochissimi specialisti al mondo per questi casi. Se ne occupava l’oculista genericamente. Quando sono uscita dalla scuola di specializzazione non sapevo nemmeno cosa fossero queste patologie. Come è formato lo staff con cui opera, dott.ssa Migliardi? Sono molto fortunata, opero con un gruppo in grado affrontare qualsiasi patologia esclusa la traumatologia non essendo la nostra struttura un pronto soccorso. Oltre a me per l’oculoplastica ci sono due colleghi per la cataratta e il glaucoma e due che trattano le patologie retiniche. Avendo tutte le specialità, nel nostro centro siamo in grado di trattare qualsiasi paziente eccetto i trapianti di cornea e la patologia traumatologica. Da lei ci si può rivolgere anche per mantenere l’occhio giovane dal punto di vista estetico... Certo, lo sguardo è quello che più conta in un viso. La richiesta di ringiovanire lo sguardo è sempre più frequente. Un oculista accorto deve escludere altre patologie e avere un quadro approfondito del visus prima di intervenire per migliorare l’estetica. Non dobbiamo dimenticarci che le palpebre assolvono la funzione di proteggere l’occhio e garantire una corretta lubrificazione. Eliminare troppa cute è un errore, l’occhio soffre in maniera pesante con rischi infettivi e di cheratiti che possono causare problemi anche gravi alla vista. Nel caso della palpebra inferiore un intervento radicale causa una trazione del puntino lacrimale che non pesca più, è il cosiddetto ectropion che provoca una lacrimazione continua. È’ vero, dobbiamo essere belle ma dobbiamo continuare a utilizzare i nostri occhi in maniera corretta. Dott.ssa RENATA MIGLIARDI Specialista in Oculistica Corso Galileo Ferraris 120 g – Torino Tel. 011 501234 www.esteticaoculare.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus sconto del 10% giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MEDICINA E SALUTE 37 MEDICINA E SALUTE Una corretta postura per una corretta masticazione L Nella mia professione mi affiancano altri specialisti, oculisti infantili e per adulti e otorinolaringoiatri. a dott.ssa Lorena Fortuna, medico chirurgo specializzato in Odontostomatologia e master in Ortodonzia, Implantologia e Bioetica investe molto sulla sua formazione per offrire ai pazienti una consulenza attenta a particolari che possono essere causa di disfunzioni dell’apparato masticatore. La incontriamo nel suo accogliente studio di Torino. Dott.ssa Fortuna, ci spieghi quanto è importante la postura per una corretta funzionalità dell’apparato masticatore. Dobbiamo distinguere tra problemi posturali di tipo ascendente e di tipo discendente. In questo modo possiamo avere una netta distinzione tra i problemi di pertinenza odontoiatrica e quelli propriamente posturali. Se osservo un bambino camminare e mi rendo conto che ha una prevalenza di orientamento verso il lato sinistro o il lato destro accentuo la mia attenzione focalizzazandola sull’udito, sulla vista o su un’inversione di masticazione monolaterale (cross bite). Se in presenza di un cross bite attuo delle manovre tipiche odontoiatriche posso osservare differenti risposte: se il cross bite permane devo prendere in considerazione un’ortodonzia, se invece è un cross bite non reale e dopo questa manovra il bambino non lo ripete allora devo indagare sulla postura. Ho notato che i piedi hanno un collegamento diretto con la bocca, così come la vista. Notevoli miglioramenti nei giovani si sono ottenuti eliminando i plantari, 38 di Emanuela Truzzi Lo staff del suo studio come è composto? Da un ortopedico per bambini e adulti e un chirurgo maxillo faciale per gli interventi più complessi. che spesso vengono messi a sproposito, con peggioramenti anziché miglioramenti posturali. Nel caso di un adulto con difetti posturali, come si può intervenire? Nell’adulto il problema è più complesso perché ci sono degli automatismi già stabiliti ed è necessario lavorare in collaborazione con altri specialisti come il fisiatra, l’osteopata, l’ortopedico e solo in ultima battuta può intervenire l’odontoiatra. Quando visito un paziente adulto osservo se ha delle asimmetrie, come appoggia i piedi, come cammina, faccio delle domande sulle abitudini di vita, sull’alimentazione, sull’abitus psicologico che può determinare una postura scorretta (ad esempio, il timido tende a essere ripiegato su se stesso, lo spavaldo cammina col petto in fuori). Sono sfumature che possono influenzare una corretta masticazione. Dott.ssa Fortuna, lei si occupa anche di estetica odontoiatrica, vero? La parte estetica è la mia passione, ho sempre avuto interesse per tutto ciò che esprime bellezza, che per me deve essere prima di tutto equilibrio. Dalla bioetica ho appreso che il corpo è un dono che abbiamo ricevuto da Dio, un tempio che dobbiamo rispettare, valorizzare e migliorare senza eccessi. Se una persona si piace, vive meglio con se stessa riuscendo a proporsi nel migliore dei modi anche agli altri. Che tipo di convenzione vuole offrire agli associati FABI Plus? La prima visita è gratuita e poi applico uno sconto del 15% sulla mia parcella. Dott.ssa LORENA FORTUNA Medico Chirurgo specialista in Odontostomatologia Via Madama Cristina, 78 – Torino Tel. 011 6688100 Convenzione associati FABI Plus Prima visita gratuita Sconto del 15% SALUTE E BENESSERE Un’estate in forma per la prova bikini L a serenità per affrontare un’estate in forma è sicuramente un tema di forte interesse per noi donne che ogni anno affrontiamo la prova bikini con preoccupazione. Certo, una sana alimentazione e il movimento sono utili ma per eliminare quei fastidiosi cuscinetti accumulati nei soliti punti critici, che fare? Abbiamo intervistato la sig.ra Antonella, titolare de Il regno delle donne, che offre un valido ausilio a chi desidera eliminare l’effetto causato dalla cellulite sul corpo. Cosa ci propone, sig.ra Antonella? La prima cosa da effettuare sulla Cliente è un checkup dell’epidermide per valutare a quale stadio appartiene la cellulite e agire di conseguenza. La differenza non è determinata dall’età ma da una serie di fattori diversi: la predisposizione alla cellulite, le gravidanze, l’uso di farmaci, il fumo, la vita sedentaria, ecc. Quindi ci sono diversi livelli? Sì e necessitano interventi differenti. Partiamo dal primo stadio: la cellulite edematosa con presenza di edema dove c’è un’infiltrazione di liquidi tra circolo venoso e linfatico. Si interviene per ottenere uno svuotamento di questi liquidi infiltrati e il trattamento che proponiamo inizia con l’applicazione di una fiala nelle zone glutei e gambe fino al ginocchio, poi un impacco di alghe che si lascia in posa per 20 minuti mentre si massaggiano i piedi, così la Cliente si rilassa e si ottiene un maggior assorbimento del prodotto; dopo la doccia, si avvolge la zona critica con un gel che crea una vasocostrizione e si effettua un massaggio localizzato così la Cliente sente subito una sensazione di freschezza mente diverso da quelli precedentemente illustrati, quindi stessa metodologia ma cambiano i contenuti. Dopo la doccia si termina con un massaggio strong applicando un siero contenente lipolitina vitaminizzata, laminaria, ecc. La differenza sostanziale è nella qualità dei prodotti utilizzati, ricchi di principi attivi veicolati in microsferule o nanosfere e il tutto si completa con la manualità dell’estetista, che sa calibrare il massaggio a seconda della Cliente e della sua specifica esigenza. Ci tengo a precisare che quando la cellulite sclerotica arriva a un livello eccessivo e dolente al solo tatto allora l’estetista non può intervenire. e di sollievo per le gambe, estremamente piacevole nel periodo estivo. Nel secondo stadio la cellulite è fibrosa, questa è la fase in cui i micronoduli assumono il classico aspetto a “buccia d’arancia”. La prima parte del trattamento è eguale alla precedente mentre dopo la doccia si applica un siero contenente peptidi marini e ascophyllum nodosum e si effettua un massaggio differente sulle zone critiche. La capacità dell’estetista di far penetrare bene questo straordinario siero è determinante, quindi la tecnica di massaggio è basilare. Il terzo stadio è quello della cellulite sclerotica con effetto materasso: non essendo intervenuti nei processi precedenti, i micronoduli si sono trasformati in macronoduli. Si interviene sin dall’inizio con fiale contenenti forti componenti attivi e anche l’impacco con le alghe è completa- Allora è utile che si intervenga quanto prima per non passare agli stadi successivi... Certamente! Tutti e tre i trattamenti durano un’ora e mezza, danno un effetto immediato e li proponiamo a soli € 39,00 per farvi apprezzare fin da subito i grandi risultati. IL REGNO DELLE DONNE Town Beauty Farm Corso Francia 17 – Torino Tel. 011 4341010 www.centroesteticoilregnodelledonne.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: Diagnosi morfologica viso e corpo gratuita 1 massaggio corpo 1 ora + trattamento viso 1 ora € 45,00 sconto del 10% su tutti i trattamenti giugno 2011 | Plus Magazine 17 | SALUTE E BENESSERE 39 SALUTE E BENESSERE ziare gli effetti del prodotto applicato. Consigliamo di far precedere a questo trattamento la pulizia del viso, anche se le donne spesso preferiscono i trattamenti anti-age senza ricordarsi che la pelle se non è correttamente pulita non accoglie bene i prodotti cosmetici. Quindi per invitare le clienti a seguire i nostri suggerimenti proponiamo il doppio trattamento, pulizia viso + silk sonic con lo sconto del 50% a soli € 45,00. Questo trattamento viso, sig.ra Rosa, è riservato solo alle nuove clienti? Proprio per invitare tutte le donne a cu- Prepararsi alle vacanze con attenzioni per il nostro viso e corpo È arrivata l’estate e tutti hanno voglia di sole e mare e prima delle tanto attese vacanze il Centro Estetico Rossiny propone due interessanti servizi per migliorare la nostra pelle e predisporla al tanto agognato relax. Sig.ra Rosa, cosa ci riserva per il corpo? Sicuramente un trattamento scrub per il corpo alla papaya, cocco, vitamina E e sali minerali del Mar Morto per eliminare le tossine e per il ricambio del primo strato dell’epidermide. Questo scrub drenante, esfoliante, aromaterapico si lascia in posa per 15 minuti poi si passa il guanto per rinnovare la pelle e prepararla ad accogliere i raggi solari e abbronzarsi bene senza macchie cutanee: la cliente fa la doccia e il trattamento termina con un massaggio drenante con olio di cocco in dolce compagnia delle note musicali latine per dare il giusto ritmo ed energia al nostro corpo. Il trattamento dura oltre un’ora e mezza e lo proponiamo a soli € 50,00 invece di € 70,00! Ovviamente ricordiamo a tutte le lettrici di aver sempre cura del proprio corpo e viso utilizzando le protezioni adatte al proprio tipo di pelle durante l’esposizione al sole! 40 Mentre per il viso ci dedica un nuovo trattamento? Prima di tutto consigliamo di effettuare una pulizia del viso necessaria per rinnovare l’epidermide, quindi detersione, esfoliazione con vaporizzatore e spremitura comedoni. Dopo si applica la maschera purificante e poi si passa al nuovo trattamento con ultrasuoni. Applichiamo sul viso un vello che contiene un alto livello di acido jaluronico e passiamo delicatamente il silk sonic, un piccolo macchinario di straordinaria efficacia, per far penetrare in profondità il prodotto. Dopo aver tolto il vello si termina con un massaggio manuale con specifiche tecniche anti-age per poten- rare e preparare bene il viso ad accogliere i raggi solari dell’estate lo proponiamo anche alle clienti Fabi Plus che in questi anni hanno dimostrato fiducia e apprezzamento per i nostri servizi estetici oltre che alle nuove lettrici di Plus Magazine! Naturalmente dedichiamo sempre attenzione ai piedi che devono reggere tutto il nostro corpo e la promozione di questa primavera con pedicure curativo + trattamento allo champagne e petali di rosa a soli € 40,00 la estendiamo fino ad Agosto. A proposito di Agosto, il centro estetico Rossiny rimane aperto? Sì, abbiamo deciso di andare incontro alle esigenze lavorative delle nostre clienti per cui siamo aperti fino al 22 di Agosto, poi anche noi meritiamo un periodo di riposo e riapriamo il 7 Settembre, sempre con orario continuato tutti i giorni. Vi aspettiamo! ROSSINY ESTETICA Via Accademia Albertina 1 bis (ang. Via Po) – Torino Tel. 011 8127193 Cell. 3462233762 [email protected] Convenzione agevolate agli associati FABI Plus GUSTI E PIACERI di Barbara Odetto LA SARDEGNA incontra IL PIEMONTE e nasce la qualità Inaugurata lo scorso 15 novembre, la Macelleria Crocetta si trova al civico 5/b di via Giandomenico Cassini, in uno dei quartieri più esclusivi e raffinati di Torino. Il negozio, elegantemente arredato nei toni caldi e naturali del bianco e del beige, è un angolo di prelibatezze e infatti, nonostante abbia aperto da pochi mesi, vanta già numerosi clienti abituali. Merito della cortesia e del savoir faire del titolare, Mauro Pusceddu, e della qualità dei prodotti che seleziona personalmente. Oltre alle carni, rigorosamente piemontesi e di prima scelta, troviamo una serie di 42 proposte tipiche sarde che vanno dai malloreddu al pecorino e che prossimamente includeranno anche il vino e la celebre birra Ichnusa. D’altronde, le origini isolane del Sig. Pusceddu non possono che essere una garanzia di eccellenza nella scelta dei prodotti della sua terra, la Sardegna. Tornando alle carni, per i mesi più caldi la Macelleria Crocetta propone alla clientela tagli indicati per essere gustati freddi quali l’albese e la tritata battuta al coltello; assolutamente da provare sono la rolata di tacchino ai carciofi e il favoloso rotolo di vitello con cioccolato e pere. Non mancano poi le selezioni di carni rosse e bianche per le grigliate, momento culinario e conviviale che caratterizza tanti giorni e tante sere d’estate. Per chi invece vuole stupire gli ospiti con sapori stuzzicanti e sfiziosi, il Sig. Pusceddu propone una serie di piatti pronti tra i quali segnaliamo i tramezzini di carne tritata ripieni di prosciutto cotto e fontina e le crêpes di vitello e maiale con un’impanatura di mais e patate, farcite con mozzarella e speck, fontina e speck oppure prosciutto cotto e stracchino, a seconda dei gusti di ognuno. Oltre a queste prelibatezze, assolutamente da provare, la macelleria propone anche una selezione di vini bianchi e rossi e ancora pasta, grissini e sughi, tutti di alta gamma. Perché l’attenzione alla qualità è un requisito fondamentale per il titolare, che vanta trentacinque anni di esperienza nel settore dell’alimentazione e in particolare in quello legato alle carni. Sin da quando ha iniziato a lavorare, a dodici anni, sapeva che un giorno avrebbe aperto un negozio tutto suo e nel tempo si è sempre adoperato in tal senso. Gli anni trascorsi nella grande distribuzione, sempre nel campo della macelleria, gli hanno consentito di approfondire il rapporto con il pubblico e di perfezionare la sua professionalità. Una professionalità che, unita alla cortesia, oggi ritroviamo nel negozio di sua proprietà in un angolo di Torino particolarmente attento ad aspetti quali eleganza, qualità dei prodotti e selezione delle etichette proposte. Per questo se i suoi clienti lo premiano con la fidelizzazione, possiamo essere certi di portare in tavola sapori genuini e carni di prima scelta. MACELLERIA CROCETTA Via Giandomenico Cassini 5/b – Torino Tel. 011 5681209 Orario: lunedì – venerdì 8.30-13.30, 16.00-19.15 sabato 8.30-13.30, 15.30-19.15 Chiuso giovedì pomeriggio GUSTI E PIACERI di Barbara Odetto MUSICAL Dream Music & food in un ambiente ...very cool! Musical Dream è davvero un sogno musicale che si è trasformato in una realtà talmente concreta che è ormai diventata un punto di riferimento per molti artisti torinesi. In questo locale raffinato e di tendenza non si degustano solo buon cibo e aperitivi sfiziosi, ma anche musica di qualità. Il ristorante e cocktail bar è articolato in più sale, ognuna delle quali è caratterizzata da proposte sonore differenti. La Swinging London, curata in ogni dettaglio, è la zona dedicata all’after hour nella quale fanno capolino una vasta gamma di etichette di vino e di liquori per un aperitivo o un dopo cena all’insegna del glam. Il Jazz Point è il cuore del locale: un ambiente accogliente ed elegante nel quale si uniscono jazz, piano bar e ristorazione; è il ritrovo ideale per una cena caratterizzata da un’atmosfera davvero suggestiva. Il Giardino delle Note, invece, è un dehors originale che ricorda angoli di altre città del mondo. Attraversando la Passerella, sotto un cielo di luci colorate, si arriva infine alla Memory Lane, la sala retrò che ospita una rassegna storica di picture records e nella quale vengono proiettati filmati musicali. La cucina propone sia ricette tipiche della tradizione gastronomica italiana sia piatti che nascono dalla creatività dello chef e punta su prodotti di alta qualità provenienti da aziende agricole della provincia di Torino. Allo stesso modo il cocktail bar offre aperitivi classici, realizzati però con estro e con etichette di alta gamma. Per questa ragione Musical Dream – dall’aperitivo in poi – è il luogo ideale per cene romantiche o di lavoro, per festeggiare con gli amici o per vivere momenti di grande creatività. Oltre che ristorante di alto livello e cocktail bar raffinato, il locale è un vero crocevia artistico. Qui infatti vengono allestite mostre di pittura e di fotografia, sono organizzate serate di lettura di poesie e di presentazioni di libri e vengono organizzati stage per i giovani artisti. Discografici conosciuti a Torino e in Italia, cantanti lirici di fama, attori, protagonisti di musical del calibro di Notre Dame de Paris sono gli abituali frequentatori del Musical Dream, nel quale spesso si esibiscono in live set improvvisati anche due promesse delle sette note: Erica Disilluso e Cristina Leone. Oltre alla qualità indiscussa del cibo e degli aperitivi proposti, alla preparazione attenta dei piatti e dei drink, al servizio raffinato e curato in ogni dettaglio, non manca la simpatia contagiosa del Signor Renato, il titolare, che coinvolge i suoi ospiti nel divertente menù musicale: un libro che contiene la storia delle sette note e la biografia di artisti apprezzati in tutto il mondo dal quale è possibile scegliere quale brano ascoltare. Per una serata indimenticabile fatta di buon cibo, ottimi cocktail e naturalmente tanta, tantissima arte! MUSICAL DREAM Via Virle, 14 – Torino Tel. 011 4337108 – 011 430509 Cell: 335 7745107-8 Convenzione associati FABI Plus: sconto del 15% giugno 2011 | Plus Magazine 17 | GUSTI E PIACERI 43 IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi Un’infinità e prodotti per la nostra casa Quindi chi ama il fai da te può rivolgersi direttamente a voi con sicurezza. E per chi desiderasse affidare il lavoro a un professionista? Incontriamo la signora Mirella Filippi, assistente del signor Claudio Nicola titolare dell’azienda di vernici e sigillanti per industria ed edilizia Nicola & C. nello storico show-room. Ci racconti della nascita di questa azienda che è presente nella realtà torinese da tanti anni. L’azienda nasce a Settimo Torinese nel 1890 dalla passione e dall’entusiasmo del cav. Alfredo Nicola e dopo pochi anni si trasferisce nell’attuale sede di corso Palermo 11 a Torino. Da una produzione iniziale di terre colorate, oli di lino, minio, carbonato e mastici per vetri per il ristretto mercato locale di allora, oggi la Nicola & C. è in grado di offrire la più vasta gamma di prodotti vernicianti e sigillanti siliconici industriali per edilizia reperibile in Italia. Attraverso quattro generazioni la Nicola & C. è diventata un’azienda dinamica e in continua evoluzione con prodotti innovativi e clienti in tutta Italia, tra cui ditte di primaria importanza ed enti pubblici. In questi anni l’azienda si è ampliata con l’apertura di un secondo punto vendita in via Vandalino 66. Qual è la politica aziendale che ha contraddistinto il vostro successo? La politica aziendale della Nicola & C. è “dal produttore al consumatore”. 44 Abbiamo dei sistemi tintometrici computerizzati in grado di soddisfare qualsiasi esigenza della clientela. Il nostro laboratorio di ricerca garantisce formulazioni scrupolosamente collaudate e nei nostri processi produttivi vengono usate solo materie prime selezionate non nocive a salvaguardia dell’ambiente e del consumatore, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Da sempre l’obiettivo primario della nostra politica aziendale è la qualità dei prodotti, perseguita attraverso una forte volontà di innovazione. C’è una convenienza quindi ad acquistare direttamente presso i vostri due punti vendita. Eh sì, allo stesso prezzo da noi si può acquistare un prodotto di qualità decisamente superiore rispetto a quello offerto dai supermercati. Per non parlare dell’infinità di colori che possono diventare unici per chi vuole uscire dall’ordinario e colorare la propria casa o ufficio in modo originale. Poi diamo una consulenza che solo il produttore può garantire in modo da risolvere brillantemente qualsiasi necessità di tinteggiatura su qualunque supporto. Noi siamo in grado di suggerire dei professionisti di grande affidabilità in grado di garantire un lavoro di alta qualità e sicura soddisfazione. Sig.ra Mirella, che vantaggi riservate per i nostri associati FABI PLUS? Presentando la card FABI Plus offriamo uno sconto del 10% su tutti i prodotti dei nostri punti vendita. Ricordiamo ai gentili lettori che da poco abbiamo ampliato la nostra offerta di prodotti, con l’apertura del terzo negozio, sempre in corso Palermo, a fianco dello storico show-room. Qui proponiamo materiale elettrico, detersivi ecologici, cere speciali per ogni tipo di pavimentazione, prodotti esclusivi per la pulizia della casa e materiale per il giardinaggio. Venite a farci visita e avrete modo di trovare tutto il materiale necessario per dare una nuova immagine alle pareti della vostra casa, e non solo! COLORIFICIO NICOLA Corso Palermo, 11 – Torino Tel. 0112482838 - 011856603 Via Vandalino, 66 – Torino Tel. 011 7791740 www.nicolavernici.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% Da una Scavolini aspettati sempre qualcosa in più. Vieni a scoprirlo nel nostro negozio di via Torino 137 a Trofarello Troverai un’esposizione completamente rinnovata. Ti aspettano nuovi modelli, nuovi meccanismi per sfruttare ogni angolo della tua nuova cucina, nuovi materiali sempre più pratici e resistenti e molto altro ancora... Perchè aspettare, SFRUTTA ORA LA TUA CONVENZIONE FABI e regalati “LA CUCINA PIU’ AMATA DAGLI ITALIANI”. VIA TORINO 137, TROFARELLO 011 6498982 www.euromarredamenti.it [email protected] La Passione per la Casa. ARREDAMENTI MODA FINALMENTE ARRIVA L’ESTATE E SUBITO SCATTA LA VOGLIA DI SOLE, COLORE, ENERGIA. LE GRIFFE PIÙ SENSIBILI E INNOVATIVE PROPONGONO ABITI E ACCESSORI DECLINATI IN NUANCES SORPRENDENTI, PENSATE PER UNA LEI CHE SA GIOCARE CON LA PROPRIA IMMAGINE E VUOLE CAMMINARE NEL SOLE CON UN TOCCO GLAM . walking on 46 MODA Impronta di stile con Parah Per la primavera-estate targata 2011 Parah firma la collezione Impronte nella quale conferma la voglia di rinnovarsi, mixando colori brillanti tipicamente “summer time” al classico bianco-nero e giocando con accessori minimal che, grazie alle lavorazioni sartoriali, diventano dettagli ricercati. Oltre ai costumi, Parah realizza degli splendidi abiti che, per eleganza e gusto, si declinano perfettamente sia di giorno sia di sera. Il colore è il protagonista di tutte le creazioni e i temi dominanti sono il rosso, il giallo, il fuxia, l’agrifoglio e il verde. L’intensità e la purezza della tinta unita è invece illuminata dai giochi di luce delle borchie, lucidate e ad effetto laser, e dal drappeggio con macro paillettes tono su tono che impreziosisce le scollature. Naturalmente non manca la stampa animalier, interpretata in stile romantico-retrò nei colori cipriati del caraibi e del viola, mentre il leopardo è rivisitato con i colori del rosso caldo e del verde giungla. Per una donna che ama osare con charme e femminilità. Déjeuner sur l’herbe È tempo di picnic, musica, cibo, leggerezza e coccole per la stilista Kristina Ti, che strizza l’occhio al passato e al mondo genuino e solare delle feste di campagna. Nella nuova collezione punta sulla tradizione e sulla ricerca, liberando la sua parte più intima e genuina e creando nuovi argomenti di stile davvero unici e affascinanti. Le creazioni, delicate e impalpabili, ricordano la spensieratezza e il bon ton delle signorine di qualche decennio fa e sono vere pennellate di eleganza. I tessuti sono leggerissimi e sussurrano le forme, mentre le preziose passamanerie diventano protagoniste. L’elemento floreale è una costante che si ritrova su abiti, gonne, maglie e che viene declinato ora in combinazioni di fiori micro-macro ora stilizzato a scarabocchio su piccoli pois in crepon. Graziose farfalle fanno infine capolino su camisole trasparenti mosse da volant e arricciature. Ancora una volta la stilista “Made in To” stupisce per l’originalità e la freschezza dei suoi capi. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MODA 47 MODA Essenze di benessere Laura Tonatto, naso torinese conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, dimostra nuovamente la sua creatività unica e inimitabile, realizzando una linea per il corpo e per l’ambiente che si avvale dei principi dell’aromacologia, la scienza che studia il rapporto tra psicologia e tecnologia delle essenze. Distribuita esclusivamente in farmacia e on line, la gamma Magdala comprende l’Eau de Parfum e il detergente Solo Uno per capelli, corpo e mani. Declinati in quattro versioni, essi regalano energia, armonia, concentrazione e purezza. Fa parte della linea anche il profumo per ambiente Solo Uno Essenzialmente Casa. Dotato di diffusori in bamboo e in rattan, si compone di diversi mèlange, studiati per agire sulle emozioni: vaniglia e pompelmo per dare energia, rosa e gelsomino per creare armonia, sandalo e bergamotto per favorire la concentrazione, fiori d’arancio e lavanda per chi vuole purezza. Doveroso dirlo, i prodotti non sono testati sugli animali. 48 MODA La donna Twin-Set si sveste ... …E lo fa con stile. Il brand debutta infatti nel mondo mare e intimo presentando due seducenti collezioni per la primavera-estate 2011. Le creazioni, frutto della collaborazione tra Simona Barbieri e Rosanna Ansaloni, declinano la femminilità e il romanticismo tipici della griffe e puntano su tessuti leggeri e moderni, arricchiti da ricami e applicazioni a mano. Il beachwear rivisita gli anni ’70 e ’80 alla scoperta di pois e righe da abbinare a fiocchi e cuori, simboli indiscussi dell’universo Twin-Set, oppure strizza l’occhio ad una moda grintosa che sceglie borchie e strass, ma anche scintillanti paillettes e preziosi ricami. Le nuances spaziano dal fango al bianco, dal cioccolato al sabbia, dal corallo al blu. Completano la linea gli abiti in mussola di cotone stampata o in viscosa lucida in tinta unita e i kaftani ricamati con applicazioni. Manila Grace collection Si ispira agli anni ’70 la collezione firmata da Manila Grace per la bella stagione. Fantasie optical con pois, cerchi e multi righe sono sapientemente mixate ai loghi del brand per offrire uno stile grintoso e attuale nel quale non mancano le proposte in denim: dal jeans colorato, trattato, strappato ai pantaloni bianchi o nei colori più trendy. Abiti iper femminili e gonne fantasia sono declinate in nuaces dai nomi divertenti come pepe rosa, chiodi di garofano, cannella, maggiorana e paprika. Novità targate 2011 sono la linea underwear, in cotone logato tinta unita e multi righe, e il beach wear: bikini double face da comporre a piacere. Per un total look davvero “Manila Grace” non mancano gli accessori: fusciacche, borse dai volumi ampi in pitone, in pelle con disegni al laser e in cotone e pelle abbinati. E per finire le scarpe: tronchetti, sandali gioiello, tennis impreziosite da uno strass sulla linguetta, sandali con plateau effetto legno o tacco in corda. Insomma: non c’è che l’imbarazzo della scelta! giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MODA 49 MODA 50 MODA Che Fisico... e Fisichino! Solari, energiche e naturalmente glam: sono la donna e la bambina vestite da Cristina Ferrari, che quest’estate strizza l’occhio alle spiagge di Miami e della California e richiama atmosfere anni ’80. Per le girl più trendy Fisico propone un mix dinamico e multiforme di fantasie nel quale alla stampa city jungle si accosta l’esotismo animalier. I costumi, di costruzione sartoriale, puntano su ferma foulard, nodi strategici e fibbie ovali in metallo. Le nuances variano dal corallo e mango, come i tramonti di Malibu, al turchese e caipirinha, i colori dei cocktail che si bevono a bordo piscina nelle ville di Beverly Hills. Anche per la bimba la palette cromatica è la stessa e i bikini, così come i costumi interi, sono un inno alla giovane femminilità. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MODA 51 CINEMA Film I guardiani del destino Data di uscita: 17 giugno 2011 Priest Data di uscita: 5 agosto 2011 Cast: Matt Damon, Emily Blunt, Daniel Dae Kim, John Slattery, Terence Stamp, Anthony Mackie, Michael Kelly. Sta per vincere un’elezione per la carica di Senatore degli Stati Cast: Paul Bettany, Cam Gigandet, Maggie Q, Karl Urban, Lily Collins, Stephen Moyer, Mädchen Amick, Christopher Plummer. Nel momento in cui un gruppo di vampiri rapisce sua nipote, un estate Pace insieme agli altri maestri di kung fu. All’orizzonte però, é in arrivo una terribile minaccia: un nemico fortissimo minaccia di distruggere il kung fu e conquistare la Cina. ballo c’é una profezia, della quale chi ha letto il libro già conosce gli esiti, per tutti gli altri non resta che pazientare ancora un po’ per sapere chi tra Harry Potter e Voldemort, riuscirà a spuntarla... Cowboys & Aliens Data di uscita: 9 settembre 2011 Uniti, quando l’ambizioso uomo politico David Norris incontra la ballerina Elise Sellas: appena realizza di essersi innamorato di lei, uomini misteriosi cospirano per separarli e tenerli lontani l’uno dall’altra. David scopre che si trova davanti agli agenti del Destino – gli uomini dell’Adjustment Bureau – che useranno tutto il loro notevole potere per evitare che David ed Elise stiano insieme. Posto davanti a queste difficoltà David deve decidere se lasciarla e accettare il suo percorso predeterminato... o rischiare tutto per combattere il destino e stare con lei. Harry Potter e i doni della morte: parte II Data di uscita: 13 luglio 2011 Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Tom Felton, Bonnie Wright, Ralph Fiennes, Rupert Grint. Ultimo capitolo della saga del mago più famoso del mondo. In 52 prete non sente più ragioni e si mette alla caccia dei responsabili, andando anche contro il divieto che gli era stato imposto dalla chiesa... Captain America: il primo vendicatore Data di uscita: 27 luglio 2011 Chris Evans, Samuel L. Jackson, Hugo Weaving, Tommy Lee Jones, Hayley Atwell, Dominic Cooper, Stanley Tucci. Intenzionato a difendere l’onore del suo paese ma scartato dal servizio militare, Steve Rogers, si offre volontariamente per partecipare ad un programma di ricerca segreto dell’esercito. Dopo una serie di test ed esami, Rogers, viene trasformato in Capitan America, al quale viene affidato il compito di proteggere gli Stati Uniti dal male... Kung Fu Panda II Data di uscita: 24 agosto 2011 Ritornano le avventure dell’imbranato panda Po che, diventato Guerriero Dragone, si dedica alla protezione della Valle della Cast: Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde, Sam Rockwell, Noah Ringer, Abigail Spencer. 1873. Arizona. Uno straniero senza passato si imbatte nella remota città di Absolution, nel bel mezzo del deserto. Unico accenno alla sua storia è una misteriosa sorta di manetta intorno a un polso. L’uomo scopre in fretta che la gente di Absolution non è propensa a dare il benvenuto agli stranieri; e che nessuno fa una mossa per le strade della città, a meno che l’ordine non arrivi da parte del colonnello Dolarhyde (Harrison Ford). La città vive sotto il suo pugno di ferro, nella paura. Ma Absolution sta per sperimentare un terrore ben peggiore quando la desolata cittadina viene attaccata dai predoni dal cielo. Con velocità mozzafiato e luci accecanti, rapiscono uno ad uno gli umani impotenti, sfidando i cittadini in ogni modo possibile. Ora, lo straniero che hanno respinto diventa la loro unica speranza di salvezza. Libri recensioni LETTURE India mon amour Dominique Lapierre Per sempre Susanna Tamaro La storia di un amore che permane e resiste e che è, soprattutto, un amore impossibile. Con una scrittura nitida ed evocativa, a 14 anni da Va’ dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro torna con uno straordinario romanzo sulla profondità dell’animo umano, sulla fatica di crescere, sul coraggio e sull’amore come fondamento di ogni rapporto. Nora se ne è andata da quindici anni e Matteo, ogni giorno da allora, chiede a se stesso quale sia la strada da percorrere. Un viaggio intriso di amore e dolore, di ricordi che riaffiorano dal passato, di luoghi in cui la natura amplifica con la sua bellezza e la sua forza i pensieri e le domande del protagonista. Cercando le risposte a infinite domande, Matteo racconta la sua storia forte e dolorosa, poetica e profonda: una storia d’amore così intensa da obbligare il lettore a confrontarsi con il racconto di una vita che, alla fine, non riguarderà più soltanto il protagonista ma tutti coloro che la leggeranno. Nei primi anni settanta Dominique Lapierre arriva a Nuova Delhi per scrivere la straordinaria storia dell’indipendenza dell’India dall’Impero britannico. È l’inizio di una prodigiosa storia d’amore. Dopo il primo viaggio, Lapierre ritornerà in India incessantemente, impegnandosi in programmi concreti contro le condizioni di estrema povertà. Incontra Madre Teresa di Calcutta; collabora con James Stevens, fondatore del centro Udayan, grazie al quale migliaia di figli di lebbrosi vengono strappati dalla miseria e dalla malattia. L’intervento di Lapierre si rivelerà decisivo per la sopravvivenza e il rilancio di questa istituzione. Seguiranno anni di grande slancio e di immersione nella sofferenza e nella privazione da cui vedranno la luce un libro e un film celeberrimi: “La Città della gioia”. Ripetuti viaggi nei misteri del paese-continente, la vitalità e il fascino dell’umanità incontrata si condensano in “India mon amour”. Un indimenticabile inno alla vita e alla speranza. False accuse David Baldacci Ford La dodicesima illuminazione. L’era del risveglio James Redfield È già successo una volta tanti anni fa: perché non può accadere di nuovo? E quando, dal Perù, Wil invia un fax che indubbiamente contiene dei frammenti sconvolgenti di un antico manoscritto, lo stesso insegnante di storia che aveva seguito le tracce della Profezia di Celestino si trova coinvolto in una nuova, appassionante, ricerca. Così com’è il testo è inutilizzabile, bisogna recuperarlo nella sua interezza. E al più presto, perché contiene l’ultima chiave per salvare l’umanità dalla sua rovina. La Profezia di Celestino ha svelato che è possibile, nonostante le forze avverse, entrare in una dimensione di vita completamente diversa e spirituale; la Decima Illuminazione, l’Undicesima Illuminazione, e la Legge dell’Attrazione hanno proseguito sullo stesso cammino. La Dodicesima Illuminazione vi condurrà al traguardo. Primo di una nuova serie, questo thriller ha come protagonista Beth Perry, capo del distretto di polizia di Washington. Sua sorella minore Mace, ex agente sotto copertura, viene scarcerata dopo aver passato due anni in prigione con l’accusa d’aver partecipato a una rapina per la quale si è sempre professata innocente. È pronta a rischiare tutto pur di riabilitare il suo nome. Le due sorelle si trovano a indagare sul doppio omicidio di una nota avvocatessa di Washington e di un potente procuratore di New York, scoprendo complotti e intrighi che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | RECENSIONI 53 FUMETTI & CARTOONS F&C recensioni di Salvatore Taormina (il Tao) [email protected] Riccardo Barreiro e Enrique Breccia NUOVO MONDO 001 Edizioni Brossurato € 15,00 In libreria e fumetteria Anno di grazia 1942: sotto il comando di Cristoforo Colombo quattro caravelle – la Nina, la Pinta, la Santa Maria e l’Intrepida – salpano dal porto spagnolo di Palos inoltrandosi nell’Atlantico. Lo scopo della missione è temerario e ambizioso: raggiungere le Indie navigando verso Occidente. Ma perché il racconto storico di questa epocale spedizione, destinata a mutare la percezione del mondo dell’intera umanità e a rivoluzionarne gli assetti, ci ha sempre tenuti all’oscuro del dettaglio relativo alla quarta imbarcazione? Che fine ha fatto L’Intrepida, perché non ha mai appunta menti Rimini Comics 22/24 luglio Piazza Federico Fellini - Rimini Ingresso libero Per chi vuole unire una vacanza estiva alla scoperta delle ultime novità editoriali e/o partecipare a incontri e dibattiti sul fumetto di alto livello. Torino in Bancarella 2 ottobre Piazza Madama Cristina (To) Ingresso libero Momento di ritrovo per tutti gli appassionati di fumetti, libri antichi e memorabili nell’avveniristica struttura della piazza coperta. 54 toccato le coste dell’America Centrale, chi erano i marinai che vi erano imbarcati? La risposta a tutte queste domande la troverete nei dieci capitoli che compongono l’affresco di Nuovo Mondo, una graphic novel avventurosa e surreale. Capolavoro assoluto di due tra gli autori argentini più apprezzati a livello internazionale. Imperdibile. MIRULLICIUS - Artbook Edizioni “Gli Amici del Fumetto” Spillato € 6,00 In fumetteria LUNAROSSA – vol. 1 Bologna Comics 15/16 ottobre PALANORD Via Stalingrado 82 – Bologna Una mostra principalmente dedicata a tutti gli amanti del collezionismo di fumetti, cartoline, manifesti e non solo... Lucca Comics and Games 29 ottobre – 1 novembre Piazza Napoleone Centro di Lucca La principale fiera italiana, vi si riuniscono tutti i principali editori nazionali e esteri, punto d’incontro per giovani aspiranti fumettisti che possono far visionare i loro lavori agli “Editor” delle Case editrici, momento di presentazione di tutte le principali novità del settore. Grande area dedicata ai “Games” che godono di spazi a loro dedicati. Presenti anche molti rivenditori di ottimo antiquariato. Davvero per tutta la famiglia. Edizioni “Gli Amici del Fumetto” Cartonato € 145,90 In libreria e fumetteria Greta è una ragazza comune, quasi banale, come ce ne sono tante. Greta non sa di avere un potere insolito: percepire ciò che è fuori dal comune. E Wil è indubbiamente fuori dal comune, infatti è un licantropo, anche se Greta non lo sa. Per lei è solo il ragazzo più carino che abbia mai incontrato. Wil, appartiene a una nobile famiglia, troppo blasonati e aristocratici per avvicinarsi a una “banale ragazza come Greta”… o no? La storia di due ragazzi così diversi tra loro dalla penna (e matita) di Michela Cacciatore alla sua prima – ma più che convincente – prova di autrice completa, che non mancherà di appassionarvi. Elena Mirulla è sicuramente, tra le autrici emergenti, una delle più amate dal pubblico dei lettori di ogni età. L’art book è sicuramente lo strumento più efficace per carpirne i segreti: all’interno troviamo schizzi a matita, i successivi passaggi alla china e poi al colore, e inoltre studi dei personaggi, illustrazioni inedite ecc. Un degno omaggio a questa grande autrice e un utilissimo strumento per chi vuole affacciarsi al mondo del fumetto in qualità di creativo. ARTE, SCIENZA E COSTUME estate La bella Italia. Arte e identità delle città capitali La mostra, curata da Antonio Paolucci e con l’allestimento di Luca Ronconi, presenta, negli spazi della Reggia di Venaria, oltre 350 opere d’arte che raccontano l’identità delle principali “capitali culturali” italiane: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo, attraverso grandi artisti come Giotto, Leonardo, Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Caravaggio, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez. Mostre Stazione futuro. Qui si rifà l’Italia Partendo dai profondi cambiamenti tecnologici in corso si muove la mostra allestita alle OGR di Torino: un viaggio che inizia nel presente e che, da qui e ora, conduce a esplorare l’Italia che saremo e anche quella che vorremmo. Al centro del percorso ci sono idee, prodotti, processi e prototipi di nuova generazione raccolti in aree temati- moda e dello stile italiano dall’Unità ad oggi, che parte dagli abiti della nobiltà ottocentesca e arriva alle creazioni dei grandi stilisti contemporanei con immagini che documentano e ricreano l’atmosfera e le vicende delle diverse epoche. Un alternanza di creazioni di alta moda, opere sartoriali appartenute a personaggi storici e abiti dei film che hanno raccontato la storia del Paese, come “Il Gattopardo”. La Venaria Reale Piazza della Repubblica – Venaria (To) Fino al 20 novembre 2011 La Venaria Reale Piazza della Repubblica – Venaria Fino all’11 settembre 2011 che che a loro volta rappresentano i perni del cambiamento locale e globale futuro: energia, rifiuti, mobilità, casa, comunicazione, spazio, lavoro, salute, alimentazione… OGR Officine Grandi Riparazioni Corso Castelfidardo 22 – Torino Fino al 20 novembre 2011 Torino. La città che cambia L’esposizione allestita presso il Borgo Medievale di Torino è stata ideata e realizzata in concomitanza con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e presenta, attraverso le fotografie esposte, le trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato gli ultimi anni del XIX secolo e tutto il Novecento, e che hanno portato la prima capitale ad essere “città-fabbrica”, centro industriale e presenta l’evoluzione della città tra il 1880 e il 1930. Borgo e Rocca Medievale Viale Virgilio 107- Parco del Valentino (To) Fino al 9 ottobre 2011 Turin-Earth La mostra allestita al Museo Diffuso della Resistenza di Torino intende raccontare i mutamenti avvenuti in città connessi alla crescita dell’immigrazione nel corso degli ultimi trent’anni. Il visitatore sarà condotto in una passeggiata virtuale tra i quartieri e le vie della città per esplorare i rapporti non sempre facili, tra i migranti e Torino, attraverso i nuovi punti di incontro (mercati, luoghi di culto, piazze) e la nascita di nuove attività lavorative. L’Italia si specchia. 150 anni di alta moda dall’Unità ad oggi Nelle suggestive Sale delle Arti della Reggia di Venaria, un viaggio nella storia dell’alta Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e delle Libertà. Corso Valdocco 4/a – Torino Fino al 27 novembre 2011 giugno 2011 | Plus Magazine 17 | RECENSIONI 55 MUSICA Musica estate Stefano Bollani Big Band! A pochi mesi dal clamoroso exploit di “Rapsodia in blue” che, con oltre 25 settimane di permanenza in classifica ha rappresentato il caso discografico dell’anno, Stefano Bollani pubblica un nuovo album e, come sempre, ci sorprende ancora una volta. Big Band! è il primo album registrato dall’arti- Ben Harper Give till it’s gone “Give Till It’s Gone” è il decimo album di Ben Harper e il suo primo album solista da “Both Sides of the Gun” del 2006: è un lavoro carico di significati condensati in una miscela musicale esplosiva, un album che esprime la lotta, la confusione e la redenzione di un uomo. Registrato presso lo studio di Los Angeles di un altro notissimo artista come Jackson Browne (che duetta con Ben Harper nel brano “Pray That Our Love Sees The Dawn”), l’album è suonato insieme al trio dei Relentless7 che accompagna Ben negli utlimi dischi e contiene anche due brani scritti e interpretati dal cantante chitarrista californiano con Ringo Starr. Moby Destroyed Nuovo album per Moby, tutto all’insegna dei suoi continui viaggi in tour e delle sue esperienze musicali in giro per il mondo. Ad accompagnarlo, un libro fotografico contenente 128 pagine e 55 foto scattate dallo stesso Moby edito da Damiani. Quindici tracce scritte in spazi chiusi ed artificiali come le camere d’hotel, gli aeroporti ed i camerini: uno sguardo da ‘backstage’, durante la vita “on the road”, catturato utilizzando attrezzature analogiche d’epoca: un lavoro che racconta insieme la solitudine ed il fascino del viaggio. 56 ce di Villa Borghese a Roma, per festeggiare i 60 anni di Renato. Un’opera monumentale che, oltre a raccogliere le emozioni, la musica e le atmosfere irripetibili delle serate romane, propone per la prima volta in formato audiovideo di altissima qualita’ il meglio dell’infinita produzione discografica di Renato Zero, alcune reinterpretazioni di classici della musica italiana, inediti contributi speciali e le performance di tutti gli artisti ospiti. sta con un ensemble allargato. È stato inciso dal vivo ad Amburgo il 10 e 11 giugno 2010 nella sede della NDR, con pubblico in studio, e vede la partecipazione della Bigband NDR, che ha fra le sue file musicisti favolosi di diverse nazionalità (tedeschi, americani, argentini, svedesi). Lady Gaga Born this way Uno degli album più attesi del 2011, che cercherà di replicare il successo dei precedenti lavori. Lady Gaga si prepara a conquistare il mercato discografico con un altro sicuro trionfo, almeno a giudicare la grande attesa che ha circondato questa pubblicazione. Renato Zero Sei Zero Triplo DVD che raccoglie il meglio dei concerti tenuti a fine settembre 2010 nella corni- TEATRI Teatro Regio stagione Dieci opere, sei titoli della grande danza classica con il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e, prima dell’apertura della Stagione, un omaggio a Beethoven con le Nove Sinfonie dirette da Gianandrea Noseda. Una Stagione che ruota, idealmente, intorno al tema dell’amore, non solo quello che l’opera e la danza hanno declinato per secoli dotandolo di infinite sfumature, ma anche l’amore di chi per l’opera, con passione, lavora e di chi, con passione, ne è spettatore. Sul palcoscenico del Regio si potrà così passare dalle ammalianti atmosfere del Lago dei cigni al sensuale esotismo di Shéhérazade, dalle geometrie dell’eros nel Così fan tutte di Mozart alla tempra del legame coniugale nel Fidelio di Beethoven, dai rocamboleschi sotterfugi nel Barbiere di Siviglia rossiniano all’amore materno della Norma di Bellini a quello paterno di Rigoletto, dalle trame ordite da Verdi nel Ballo in maschera all’amore “gaio e terribile” dei bohémien di Puccini, capace poi con Tosca e Madama Butterfly di scavare come pochi altri nelle passioni umane, per finire con le diaboliche voluttà dell’Angelo di fuoco di Prokof’ev. Ognuno avrà la possibilità di costruirsi un personale percorso all’interno della Stagione scegliendo tra le varie tipologie di abbonamento a 9, 6 e 4 spettacoli, oppure a 3 balletti o 3 titoli 14 ottobre-6 novembre 2011 BALLETTO DEL TEATRO MARIINSKIJ DI SAN PIETROBURGO Danze Polovesiane – Le Spectre de la rose – La morte del Cigno – Shéhérazade – La Bayadère – Il Lago dei Cigni 9-18 dicembre 2011 FIDELIO Ludwing Van Beethoven 10-22 gennaio 2012 TOSCA Giacomo Puccini 1-12 febbraio 2012 L’ANGELO DI FUOCO Sergej Prokof’ev 21-28 febbraio 2012 MADAMA BUTTERFLY Giacomo Puccini 14-20 marzo 2012 RIGOLETTO Giuseppe Verdi 10-12 aprile 2012 COSI’ FAN TUTTE Wolfgang Amadeus Mozart 16-30 maggio 2012 NORMA Vincenzo Bellini 19 giugno –1 luglio 2012 UN BALLO IN MASCHERA Giuseppe Verdi pucciniani. Prosegue inoltre la formula di abbonamento Armonie pensata insieme al Teatro Stabile. Dal 28 maggio è possibile prenotare gli abbonamenti a 9 spettacoli, mentre quelli a 6 e 3 spettacoli sono in vendita dall’11 giugno. Le formule a scelta con posto variabile (5 o 6 spettacoli e l’abbonamento Armonie) saranno in vendita dal 2 luglio. I biglietti per i singoli spettacoli potranno essere acquistati dal 18 giugno. Per approfondimenti visitare il sito www.teatroregio.torino.it o rivolgersi alla biglietteria del Teatro – tel. 011 8815241/242; e-mail [email protected] orario di apertura: da martedì a venerdì ore 10,30- 18,00, sabato ore 10,30-16,00 Per ulteriori informazioni tel. 011 8815557 TEATRO REGIO Piazza Castello 215 – Torino Tel. 011 8815241 www.teatroregio.torino.it 19-26 febbraio 2012 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Gioachino Rossini Convenzione associati FABI Plus sconto del 10% sui singoli biglietti giugno 2011 | Plus Magazine 17 | RECENSIONI 57 SPORT E TEMPO LIBERO di Giovanna Raballo in collaborazione con Ufficio Stampa CUS Torino XVII MEETING INTERNAZIONALE DI ATLETICA LEGGERA CITTÀ DI TORINO 10 giugno 2011 Ore 19,00 XII MEMORIAL PRIMO NEBIOLO Stadio Nebiolo Parco Ruffini, Torino Un ricco programma gare, oltre cento atleti di livello internazionale, due ore di competizione: anche quest’anno il Memorial Nebiolo sarà uno spettacolo indimenticabile! Info: www.memorialprimonebiolo.org Tariffe 2011 Biglietti interi: rettilineo arrivo 20,00 € curve e rettilineo opposto 10,00 € Biglietti ridotti (solo per curve e rettilineo opposto): universitari con libretto o CUS Card 5,00 € militari in divisa 5,00 € coupon 5,00 € tesserati FIDAL 5,00 € Gratuità: Disabili e accompagnatore 58 ORARI APERTURA BIGLIETTERIA: Dal 24/05 al 03/06: martedì, giovedì e venerdì dalle ore 13.00 alle ore 18.00 c/o CUS Torino - Via Braccini 1 - Torino Dal 04/06 al 09/06: dal lunedì al giovedì dalle ore 13.00 alle ore 18.00 c/o CUS Torino - Via Braccini 1 - Torino Il 10/06: Dalle ore 14.00, fino ad esaurimento biglietti c/o Parco Ruffini - Biglietteria Stadio Primo Nebiolo - Torino Per informazioni: cell. 3920757106 Biglietti on line disponibili (fino ad esaurimento) su: www.lottomatica.it (termine di vendita on line: 9 Giugno 2011) SPORT E TEMPO LIBERO ESTATE� CUS 2011 Tante attività sportive: pallacanestro, pallavolo, beach volley, atletica, tennis, canoa, canottaggio, rugby, golf, hockey prato ...attività culturali e ricreative!!! ATTIVITÀ POLIVALENTE NON RESIDENZIALE I Centri Sportivi cussini coinvolti: via Panetti 30 e via Braccini 1, Torino Periodo: 13 giugno – 29 luglio 2011 da lunedì a venerdì e 29 agosto – 9 settembre 2011 da lunedì a venerdì Età: dai 6 ai 14 anni Novità 2011 ATTIVITÀ SPECIFICA RESIDENZIALE E NON Corso Sicilia 50, Torino Periodo: 13 giugno – 29 luglio 2011 da lunedì a venerdì e 29 agosto – 9 settembre 2011 da lunedì a venerdì Età: dai 6 ai 14 anni Villanova d’Asti (Polisportiva Mezzaluna) Periodo: 13 giugno – 5 agosto 2011 da lunedì a venerdì e 29 agosto – 9 settembre 2011 da lunedì a venerdì Età: dai 6 ai 14 anni Estate CUS a Imperia Porto Maurizio (vela) Periodo: 19 giugno – 02 luglio 2011 da domenica a sabato turni settimanali Età: dai 9 ai 11 anni ... e inoltre CUS Volley Camp a Lignano Sabbiadoro. Periodo: 02 luglio – 14 luglio 2011 turni settimanali Età: dai 6 ai 16 anni Tutte le informazioni su: Concerto in Altura 2011 31 Luglio ore 11.00 Bardonecchia Orchestra Filarmonica Oltenia di Craiova www.custorino.it/under18/estatecus.aspx oppure rivolgendosi direttamente alle Segreterie CUS Torino: • via Braccini 1 (tel. 011.388307) • via Panetti 30 (tel. 011.6056231) • corso Sicilia 50 (tel. 011.6615488) • strada Mezzaluna 13, Villanova d’Asti (tel. 0141.946808) CUS TORINO Via Braccini, 1 – Torino Telefono 011 388307 Fax 011 3827394 www. custorino.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus Sconto del 30% sul costo della Cus Card giugno 2011 | Plus Magazine 17 | SPORT E TEMPO LIBERO 59 MAPPAMONDO Rapa STORIE DI VIAGGI E VIAGGIA 60 MAPPAMONDO Nui TORI testo di Lucio Valetti foto di Sergio Pitamiz RAPA NUI è lunga ventiquattro chilometri e la percorri per intero e in fretta senza vedere una palma. E neppure una spiaggia. Colline verdi, lisce e pulite, coste di roccia complicata con il mare che gli schiuma addosso, campi di velluto con cavalli bradi al pascolo. Tanti cavalli, mantello baio quasi tutti, segno di una stessa progenie, aria felice tutti. Qualcuno si porta addosso un cavaliere solitario che si disegna all’orizzonte sul cielo che solo qualche volta è blu, più spesso imbiancato di nubi leggere e velato di spruzzate di piogge effimere. k giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MAPPAMONDO 61 MAPPAMONDO ARIA FRESCA, niente afa tutto l’anno, gli alberghi si permettono di non avere l’aria condizionata. Non serve. Niente di tropicale, sembrerebbe. Un pezzo d’Irlanda, o di Scozia, con l’aggiunta di basse scogliere contorte e spianate deserte che finiscono nel mare e mai nessuno in giro che ricordano semmai perfino l’Islanda. Giusto per fare paragoni con altre isole. Più che un pezzo di Polinesia andato alla deriva. Come dovrebbe essere, viste le coordinate geografiche e le cinque ore e passa di Boeing 767 a 800 all’ora per raggiungerla partendo dalle coste del Cile. E tutto quell’azzurro intorno. Ancora un po’ di oceano e si arriva a Tahiti. Il 767 atterra e riparte per Papeete, infatti. Altri 4000 chilometri di onde, a dire il vero, passando sopra qualche isola perduta. Bella, certo, solo che non te la aspetti così, Rapa Nui, cioè semplicemente Grande scoglio, nella lingua di qui. Isola di Pasqua per noi che ci siamo arrogati il diritto di cambiarle nome per via di un navigatore senza fantasia che ci arrivò nel giorno di Pasqua del 1722, Jacob Roggeveen, olandese perdigiorno in giro per i mari a scoprire terre sconosciute. Roggeveen cercava oro e ricchezze di qualsiasi genere, come tutti i navigatori mezzi pirati e mezzi esploratori che battevano gli oceani in quel tempo ma scoprì un’isola brulla e i resti di bellicose tribù sfiancate da guerre. Era una terra povera ma con qualcosa di straordinario che forse i rudi marinai non capirono subito. Tutto il territorio dell’isola era punteggiato di imponenti statue di pietra. Isolate e a gruppi, per la maggior parte abbattute e rovinate, rozze certo, ma a misurarle ci voleva la tecnologia degli egiziani delle piramidi per realizzarle. Che popolo straordinario viveva su quello sputo di isola perduta nell’oceano? E da dove era arrivato? Fu così che il mondo incivile seppe dell’esistenza di un’altra indifesa isola sperduta da sfruttare e il mondo civile scoprì un’altra civiltà sconosciuta. Da una parte si scatenarono i mercanti di schiavi che battevano già le isole polinesiane e fecero scempio della popolazione per rifornire di manodopera le piantagioni australiane e le miniere del Perù, dall’altra studiosi di ogni materia a elaborare ipotesi sulla civiltà rapanui. Ingegneri compresi. 62 Lo capisci che c’è un problema di ingegneria alla base di tutto se stai con il naso in su a guardare uno dei 900, circa, testoni di pietra piantati qua e là chiedendoti come diavolo hanno fatto a scolpirli visto che non avevano strumenti di ferro, e come diavolo hanno fatto a trasportare tonnellate e tonnellate di tufo per tutta l’isola. Che sarà piccola certo, ma pur sempre grande quasi come l’Elba. E poi, perché tutto quel daffare? Si rispolvera il mito di Atlantide, gli ufologi hanno la dimostrazione, finalmente, dell’esistenza di extraterrestri che avrebbero fornito scalpelli e conoscenze scultoree, o portato direttamente i moai con un paio di astronavi capienti, le teorie sulla colonizzazione dividono il mondo scientifico. Le tecniche moderne fanno scoprire dna polinesiano in tutti i resti umani trovati sull’isola. Niente extraterrestri ma una flotta di piroghe verso l’anno 500 approda per caso sull’isola e lì comincia la strana storia di Rapa Nui. MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI RAPA NUI, CIOÈ SEMPLICEMENTE GRANDE SCOGLIO, NELLA LINGUA DI QUI. ISOLA DI PASQUA PER NOI CHE CI SIAMO ARROGATI IL DIRITTO DI CAMBIARLE NOME PER VIA DI UN NAVIGATORE SENZA FANTASIA CHE CI ARRIVÒ NEL GIORNO DI PASQUA DEL 1722. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MAPPAMONDO 63 MAPPAMONDO L’isola è, come da copione, coperta di palme, anzi è solo un immenso palmeto, come dimostrano strati di polline di palma trovato dai ricercatori. Intorno un mare profondo ma pescoso, pieno di delfini facili da pescare, pochi approdi, ma non importa. È un habitat naturale per chi viene dalle dure Marchesi, vulcani neri piantati nel mare, o dalle Tuamotu. Così il popolo rapanui cresce e, quasi, prospera per secoli. La terra è fertile, si inventano orti e giardini e comincia a costituirsi una società. Complicata, come tutte le società degli uomini. Non esiste neppure il problema delle abitazioni visto che l’isola mette a disposizione centinaia, circa 300, grotte naturali, comode e protette. Si calcola che fossero 3-4000 mila i rapanui, tutti riescono ad avere un tetto. Si vive in grotta i primi tempi, poi ci cominciano a costruire case. Che sono fatte come grotte. Che era l’unico riferimento architettonico a disposizione. Il villaggio di Orongo, protetto da attenti rangers e da un rispetto che incute la sua spettacolarità spiega tutto. 53 case addossate fatte di pietra, a forma di grotta appunto, tutte con una strana e piccolissima apertura a fare da ingresso che ti fa pensare a tutt’altro che a un clima e una pace tropicale. Era la città dei potenti, la casta dominante che si era scelta il luogo più straordinario dell’isola, a sudovest del vulcano Rano Kau, sopra una scogliera a picco su tre faraglioni disabitati, i Motu Nui, Motu Iti e Motu Kao Kao, colonizzati da alcune specie di uccelli. E qui che si svolge la cerimonia del Tangata Manu diventata famosa complice Kevin Costner con il suo film che pare non sia stato il successo previsto ma indubbiamente un grande affare per l’isola, che il grande pubblico dei turisti comincia a conoscere. Tutti gli anni le varie tribù dell’isola mettevano in campo i loro guerrieri migliori che dovevano buttarsi giù per il dirupo, raggiungere i motu a nuoto, prendere un uovo di sterna fuscata e portarlo su al sacerdote che gestiva la cerimonia. Per farlo più in fretta, visto che vinceva chi arrivava primo, si buttavano giù a rompicollo con specie di slitte. Lo fanno ancora oggi, la differenza è che oggi ci sono le ambulanze ad aspettare gli aspiranti uomini-uccello. Chi vinceva diventava makemake, uomo uccello, portava lustro e privilegi per un anno alla sua tribù oltre ad avere enormi vantaggi personali. Insomma nella piccola isola si era sviluppato un piccolo mondo complesso come il resto del mondo. Con un re, la corte, i notabili, le caste, i sacerdoti, i guerrieri, le fazioni, gli attriti, i privilegiati e i non privilegiati, le guerre. 64 TANGATA MANU: TUTTI GLI ANNI LE VARIE TRIBÙ METTEVANO IN CAMPO I LORO GUERRIERI MIGLIORI. CHI VINCEVA DIVENTAVA MAKEMAKE, UOMO UCCELLO, PORTAVA LUSTRO E PRIVILEGI ALLA SUA TRIBÙ OLTRE AD AVERE ENORMI VANTAGGI PERSONALI. MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI A Rano Raraku c’è la “fabbrica” dei testoni dell’Isola di Pasqua. E lì capisci che c’è qualcosa di mostruosamente incomprensibile nella questione moai. Il luogo è quasi inquietante ma magnifico. Un pezzo di vulcano scavato, con le colline verdi intorno seminato da 400 statue in diverse fasi di costruzione e di trasporto. È come vedere un piccolo esercito disordinatamente in viaggio. Due metri il più piccolo, 21 metri il più grande, che però giace ancora incompiuto nella roccia. giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MAPPAMONDO 65 MAPPAMONDO Luoghi di sepoltura di personaggi importanti su cui venivano sistemati i moai. Ci sono 350 ahu nell’isola, ognuno con i proprio testoni sopra. Un’impresa folle, un giorno qualcuno ha dato inizio a questa follia collettiva che ha segnato per secoli la vita dell’isola. Il venditore di souvenir all’ingresso ti fa vedere lo strumento con cui gli scultori, che non disponevano di attrezzi di metallo, scolpivano le statue. Una specie di scure, manico di legno e pietra dura legata con corde vegetali. Il tufo è più tenero, i moai venivano scolpiti sdraiati, poi estratti dalla parete, messi in piedi e trasportati sui loro ahu, cioè specie di altari di pietra sostenuti da muri, coperti di sassi piatti con una leggera rampa sul davanti. kk INFORMAZIONI UTILI Stato: Cile Altitudine max: 506 metri s.l.m Abitanti: 4000 circa Superficie: 117 Kmq Documento necessario: Passaporto Visto: non necessario Patente di guida: necessaria la patente internazionale Elettricità: 220 V, spina di tipo europeo Lingua: spagnolo (cileno) Moneta: pesos cileno ($); Fuso orario: 5 ore indietro rispetto al GMT; ora legale da dicembre a marzo. Religione: cristiana cattolica. Telefonare in Italia: +39 il prefisso italiano. Si può telefonare a poco prezzo dagli internet call center (centro di chiamata) 66 Il più spettacolare è l’Ahu Tongariki con 15 grandi moai in fila piantati sopra. E per colpa dei 900 moai costruiti che Rapa Nui non ha più neppure una palma. Per trasportare le statue, enormi, impossibili, mostruosamente grandi per la tecnologia dell’epoca, servivano grandi quantità di legname per costruire rulli e impalcature. I palmeti già decimati dal prelievo continuo per la realizzazione di grandi zattere con cui andare nel difficile mare lì intorno finiscono nel giro qualche secolo. Nel 1400 la palma è completamente estinta. Non ci sono più alberi per costruire le zattere con cui andare a pesca. Il ritrovamento di ossa rosicchiate dimostrano che la pratica del cannibalismo fu l’unico modo per procurarsi proteine. Insomma la decadenza di una civiltà. MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI La storia ancora più recente vede l’intervento del Cile che si impossessa ufficialmente dell’isola nel 1888 facendola diventare territorio di una sua provincia solo perché si trova più vicina alla sua costa e senza chiedere il parere dei rapanui. È un’occupazione vera e propria, la gente non può lasciare l’isola e molti lavori sono obbligatori e non remunerati. È lo stile Pinochet. Finito lui c’è un ritorno alla normalità e l’impennata turistica del dopo-Kevin Kostner. Con un piccolo problema di convivenza. I cileni. Che gestiscono un po’ tutto. Alberghi, agenzia di viaggio. Ai maori restano le bancarelle del mercato artigianale a Hanga Roa, la città dove praticamente vivono tutti i 3000 isolani, qualche coltivazione, gli spettacoli stile polinesiano nei ristoranti. Così nella piazza davanti alla chiesa cattolica, religione ufficiale dell’isola, c’è un sit-in fisso dei militanti che chiedono l’indipendenza. Il futuro potrebbe chiamarsi Terai Huke Atan, un maori imponente, di aspetto affascinante, corpo statuario, pelle ambrata, tatuato e scarificato qua e là. Si è autoproclamato re con il nome di Agterama e vuole che Rapa Nui torni ai rapanui, scacciando i cileni e tutto quel che il Cile significa. Un’ipotesi peraltro non così impensabile oggi che Rapa Nui ha raggiunto un certo benessere economico e una certa autosufficienza. I suoi proclami sono gridati anche su you tube e dai siti internet Agterama chiede un incontro con il Papa perché ripari l’ingiustizia. Lo incontro il primo giorno. Sei italiano? Fammi incontrare con il Papa, mi dice. “Un pazzo” lo liquidano i cileni che lavorano sull’isola ma qualcuno teme che il seme della rivoluzione possa trovare terreno fertile sull’isola brulla. Una rivoluzione, in fondo, c’è già stata. Cominciano le guerre interne, e si arriva perfino a una rivoluzione. Poveri contro ricchi. I simboli del potere vengono abbattuti. I primi visitatori europei vedono tutte le statue a terra. Solo in questo secolo tutti i siti archeologici sono stati restaurati con interventi internazionali. E hanno ridato all’isola l’aspetto dei suoi momenti più fastosi. Palme a parte. A dire il vero un boschetto di palme ha resistito a lato della spiaggia di Anakena, la più grande e bella dei quattro punti in cui l’isola perde il suo aspetto scozzese per sembrare un’isola tropicale: le guide lo mostrano come un reperto archeologico. TOUR 2000 Via Santa Teresa 10 10121 Torino tel. 011 5172748 - fax 011 5172789 www.tour2000.it Sonia Belforte [email protected] cell. 340 3324945 Per gli associati FABI Plus sconto del 12% giugno 2011 | Plus Magazine 17 | MAPPAMONDO 67 APPUNTAMENTI ConFERENZE Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30. La partecipazione è gratuita per gli associati e loro familiari. Al termine di ogni conferenza viene offerto un aperitivo ai partecipanti. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] 06/10/2011 “ Corpo, parola e mente. Tai chi, scrittura e sogni nella vita quotidiana” Relatore: Sig. Agrippino Musso dell’associazione Lingshan 68 11/10/2011 “Sani peccati di gola” 10/11/2011 “L’agopuntura” Relatore: Dr.ssa Angela Broda de ‘La cuisine bioequitable’ Relatore: Dott. Riccardo Bacco Studio Medico Agopuntura - Omeopatia 18/10/2011 “Il personal trainer olistico in naturopatia” 15/11/2011 “La salute camminando” Relatore: Sig.ra Sara Plevna del Centro Essentia, Naturopata Relatore: Dott. Mattia Castellani Dottore in Scienze Tecniche Ortopediche Studio Tecnico Ortopedico del Piede 25/10/2011 “Ringiovanire il viso con naturalezza” 22/10/2011 “Il fascino e il potere della voce” Relatore: Dr.ssa Renata Migliardi Specialista in oculistica Relatore: Sig.ra Patrizia Mottola attrice e doppiatrice CONVENZIONI Convenzioni ACCADEMIA MUSICALE TORINESE Scuola di Musica barocca Via Corte d’Appello, 22 – Torino Per gli associati FABI Plus sconto del 10% [email protected] [email protected] www.accademiamusicaletorinese.it BIVERBROKER srl Società specializzata sul mercato nazionale per la gestione dei servizi assicurativi e di risk management. Per gli associati FABI Plus polizza RC Auto in convenzione. Possibilità per i dipendenti bancari di aderire a prezzi convenzionati alle polizze R.C. Ammanchi di cassa e R.C. professionali stipulate dalla FABI e Biverbroker srl. 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Claudio Duò Massiofisioterapista Per gli associati FABI Plus sconto del 10% Via Goito, 17L Settimo Torinese (TO) Tel . 011 8950532 Corso Regio Parco, 4 -Torino Tel. 011 5217604 [email protected] www.studioesperia.it TEATRO REGIO Per gli associati FABI Plus sconto del 10% sul prezzo dei singoli biglietti d’ingresso agli spettacoli d’Opera e di Concerto Piazza Castello 215 – Torino Tel. 011 8815241 [email protected] www.teatroregio.torino.it giugno 2011 | Plus Magazine 17 | CONVENZIONI 75 GITE gite Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153 [email protected] 3 LUGLIO – CESANA TORINESE Formazione squadre FABI Plus per partecipare alla Carton Rapid Race 2011 La Carton Rapid Race è una gara amatoriale e insieme una prova di abilità sportiva e ingegneristica, che consiste nella discesa di un tratto di torrente in acqua mossa realizzando la propria imbarcazione (canoa, kayak, raft) sul posto, utilizzando esclusivamente il normale cartone degli scatoloni più nastro adesivo da pacchi (limitato). Gli equipaggi delle imbarcazioni possono essere composti da due fino a quattro persone. Quota individuale di partecipazione: € 25,00 più € 5,00 di noleggio materiali 3 E 4 SETTEMBRE – VENEZIA Venezia e la sua Regata Storica Week-end dedicato alla visita della città e delle isole lagunari che culminerà domenica pomeriggio con la famosa Regata Storica, una spettacolare sfilata di antiche imbarcazioni con personaggi in costume. Tra le imbarcazioni spicca il leggendario Bucintoro dei Dogi che viene salutato dai Veneziani affollati sulle rive del Canal Grande. La quota comprende viaggio e trasferimenti in pullman, cena del sabato, pernottamento e prima colazione della domenica in hotel 3 stelle. Quota individuale di partecipazione: € 100,00 Bambini e ragazzi fino anni 16: € 90,00 Bambini fino a 3 anni in letto con i genitori: € 50,00 23 OTTOBRE – CARIGNANO Castagnata d’autunno Giornata dedicata al relax presso il suggestivo lago Arenile di Carignano, un’oasi di verde e di pace nel Parco Fluviale del Po, cosiddetto “Po morto” ad un passo dalla città. Rinfresco e castagnata intorno al fuoco, in area attrezzata di tavoli e barbecue predisposti al coperto. Possibilità di praticare canoa e tiro con l’arco. Formula pic-nic (accesso ed utilizzo della struttura con pranzo al sacco) : gratuito –contributo di FABI Plus di € 5,00 Formula tutto compreso (accesso ed utilizzo della struttura con pranzo servito all’interno): € 10,00 – al netto del contributo di FABI Plus di € 5,00 76 SPETTACOLI Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli spettacoli: Per informazioni sugli eventi potete consultare il sito internet www.ticket.it Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153 – [email protected] VERDENA Cuneo Parco della Gioventù 11 giugno 2011 – ore 21.30 Posto unico € 11,50 I DAY 2011 Bologna Arena Parco Nord 3 settembre 2011 – ore 16.30 Posto unico € 46,00 4 settembre 2011 – ore 16.30 Posto unico € 40,00 KORN Collegno (TO) Parco della Certosa Reale 1 luglio 2011 – ore 21.30 Posto unico € 35,00 NEGRAMARO Torino Palaolimpico ex Isozaki 18 e 19 ottobre 2011 – ore 21.00 1° anello numerato € 46,00 2° anello numerato frontale € 40,25 2° anello non numerato € 34,50 LIGABUE Reggio Emilia Campovolo 16 luglio 2011 – ore 21.00 Posto unico € 49,50 SKUNK ANANSIE Milano Arena Civica 19 luglio 2011 – ore 21.15 Parterre in piedi € 36,80 Tribuna non numerata € 36,80 giugno 2011 | Plus Magazine 17 | SPETTACOLI 77 L’ESPERTO IMMOBILIARE RISPONDE Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa. Potete inviare le vostre richieste a [email protected]. È diventata operativa la normativa c.d. “CEDOLARE SECCA” sul nuovo regime fiscale delle locazioni. Vorrei saperne di più. F. Ducco – Torino Il 7 aprile 2011 è ufficialmente entrata in vigore la cosiddetta “Cedolare Secca” (decreto legislativo del 14/03/2011 nr. 23 art. 3). A partire da questo momento un proprietario (persona fisica) di un immobile ad uso abitativo, avrà la possibilità di decidere se proseguire con la “Tassazione ordinaria” o, in alternativa, con la “Cedolare secca”. A grandi linee le differenze sono quelle riportate nella tabella sottostante. Dalle prime verifiche contabili sembrerebbe che la “Cedolare Secca” sia sempre conveniente per chi affitta a “Canone libero”, invece per chi affitta a “Canone Concordato” c’è un vantaggio solo per i redditi lordi a partire dai 28 mila euro. Per la scelta tra i due regimi di tassazione consigliamo di consultare preventivamente il proprio consulente fiscale. Intendo ristrutturare in economia (con l’aiuto di un mio famigliare e non di una vera e propria impresa) il bagno della mia casa, acquistando solo i relativi materiali tipo rubinetterie, sanitari, piastrelle, pavimenti ecc.. Posso usufruire delle agevolazioni 36%? M.B. – Torino Sì è possibile. Tuttavia occorre pagare detti materiali con bonifico bancario TASSAZIONE ORDINARIA IMPONIBILE 85% del canone, 59,5 del canone concordato ALIQUOTE Minimo 23% – Massimo 43% ACCONTO 2011 99% dell’Irpef di cui 39,6% entro il 16/06, 59,4% entro il 30/11 ADDIZIONALI LOCALI Dovute IMPOSTA REGISTRO 2% Dovuta IMPOSTA DI BOLLO SUI CONTRATTI Dovuta AUMENTI ISTAT Si CEDOLARE SECCA IMPONIBILE 100% del canone ALIQUOTE 21% canone libero, 19% canone concordato ACCONTO 2011 85% della cedolare di cui 34% entro il 16/06, 51% entro il 30/11 ADDIZIONALI LOCALI Non dovute IMPOSTA REGISTRO 2% Non dovuta IMPOSTA DI BOLLO SUI CONTRATTI Non dovuta AUMENTI ISTAT 78 No entro il 31.12.2011, e inviare la comunicazione al Centro Contabile di Pescara prima dell’inizio dei lavori. Sulla fattura non dovrà quindi essere indicato il costo della manodopera, come appare solitamente quando a fare i lavori è un’impresa. Una frana verificatasi nelle vicinanze del condominio dove abito, presenta motivi di preoccupazione anche se ora sembra assestata e pare non recare intralcio o altro. Io sono dell’avviso di intervenire comunque, altri no. L’amministratore tentenna. Cosa si può fare? G. Ferrero – Pecetto T.se Non è semplice e chiara quale possa essere la risposta. La linea di demarcazione sembrerebbe quella della pericolosità. Se la frana appare come detto assestata e non più soggetta ad ulteriori movimenti tali da pregiudicare la stabilità della casa si può procedere in una sollecita anche se non immediata assemblea straordinaria per le risultanze del caso (perizie, consulenze, preventivi ecc…), ma se l’amministratore avvisa elementi di pericolosità per persone e cose deve immediatamente provvedere alla messa in sicurezza e solo dopo procedere con l’assemblea. In linea di massima, anche per non subire ulteriori coinvolgimenti anche penali, il consiglio è quello da Lei suggerito, di procedere comunque al più presto. L’AVVOCATO RISPONDE Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’avvocato Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi, di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse generale. Potete inviare le vostre domande per l’avvocato Verduci direttamente a [email protected]. Scrive il sig. Pierluigi: “Sono proprietario di un immobile concesso in usufrutto ad un mio lontano parente, il quale non occupa più il medesimo da diverso tempo. Mi hanno detto che tale diritto si può estinguere per prescrizione per il non uso continuato per 20 anni. Come posso fare ad ottenere la piena proprietà del bene?”. Caro Sig. Pierluigi, debbo in primo luogo confermare che il diritto di usufrutto (ovvero la facoltà di godere e utilizzare il bene, facendo propri i frutti naturali o civili, quale ad esempio il canone di locazione) si prescrive per il “non uso” protratto per oltre venti anni. “Non usare il bene” significa quindi, non trarre alcun godimento dal medesimo. Al fine di ottenere la proprietà del bene, il nudo proprietario dovrà adire il Tribunale del luogo ove ha sede l’immobile, citando in giudizio l’usufruttuario e fornendo la prova del “non uso” del bene, o per mezzo di testimoni, ovvero producendo idonea dichiarazione scritta dell’usufruttuario, con cui questi manifesta il proprio disinteresse per il bene. Scrive il sig. Gabriele: “Nel mese di dicembre 2010, percorrendo con la mia autovettura una strada provinciale nel territorio di un Comune dell’hinterland torinese, mi sono imbattuto in una buca piuttosto profonda, tanto da provocare il danneggiamento del cerchione e la foratura del pneumatico. Sono ancora in tempo per fare una denuncia? A chi devo chiedere il risarcimento del danno?” coli di ogni specie, il diritto si prescrive in 2 anni”. Lei è dunque perfettamente nei termini per agire in giudizio nei confronti del comune nel cui territorio si è verificato il sinistro, posto che l’onere di manutenzione del fondo stradale spetta ai comuni e non all’ente provinciale. Tuttavia è importante sapere che, secondo la più recente giurisprudenza, il danno è risarcibile soltanto se la buca rappresentava un’insidia imprevedibile ed inevitabile per il conducente dell’autovettura. Spetterà dunque a Lei dimostrare che, nonostante l’ordinaria diligenza richiesta al conducente di un’autovettura, il pericolo non era evitabile, in quanto non visibile e non segnalato. È dunque sempre bene fotografare la buca nell’immediatezza del fatto, al fine di dimostrare la sussistenza di tali caratteristiche. Interessante è il quesito posto dal Sig. Marco: “A fine aprile ho subito con la mia autovettura un sinistro stradale causato da una vettura immatricolata in Romania. Il conducente di quest’ultima ha ammesso la propria responsabilità e abbiamo sotto- scritto il modello di constatazione amichevole. Il giorno successivo ho consegnato il modello CAI alla mia assicurazione ma, ad oggi, non ho ancora ottenuto il risarcimento. Come mi devo muovere?” Nel caso di sinistro stradale in Italia con un veicolo straniero, assicurato RC Auto all’estero, la legge n. 990/1969, consente al danneggiato un’alternativa all’azione nei confronti del danneggiante ai sensi degli artt. 2043 2054 del Codice Civile, proponendo la domanda risarcitoria nei confronti dell’UCI (Ufficio Centrale Italiano), Ente appositamente istituito per agevolare le procedure di risarcimento. Una volta ricevuta la richiesta di risarcimento, che deve sempre pervenire tramite raccomandata A.R. l’UCI provvederà a girare tale richiesta alla compagnia assicuratrice italiana convenzionata con quella estera del danneggiante, la quale agirà come se il sinistro sia avvenuto con un veicolo assicurato in Italia, presso di essa. Nel caso in cui il risarcimento non intervenga entro 60 gg il Sig. Marco potrà agire in giudizio nei confronti del solo UCI , senza bisogno di convenire in causa la compagnia assicuratrice straniera. Ai sensi dell’articolo 2947, primo comma del codice civile, “Il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in 5 anni dal giorno in cui il fatto si è verificato”. Il secondo comma prevede poi che: “Per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei vei- giugno 2011 | Plus Magazine 17 | GLI ESPERTI RISPONDONO 79 La parola ai lettori u Alla redazione di Plus Magazine In un’epoca in cui purtroppo sentiamo troppo spesso parlare di episodi di malasanità, di strutture che non funzionano, di medici menefreghisti, di personale assistente incombente o magari addirittura sgarbato e svogliato, ci dimentichiamo di dare importanza e risalto a quelle strutture dove invece non è così ma anzi, è tutto l’opposto! Mi è capitato, sebbene in un’occasione per me triste, di scoprire il “Centro residenziale Pia Opera G. Francescon” di Portogruaro, nato tre anni fa e inserito nel contesto di questa ridente cittadina del Veneto Orientale che per la sua bellezza e per la calma che riesce a trasmettere, è senza dubbio adatta ad ospitare una struttura di questo tipo. Non stiamo parlando di una clinica privata magari costosissima e sovvenzionata da qualche magnate ma di una struttura facente parte dell’ULSS 10 del Veneto Orientale diretta in modo esemplare dall’oncologo Dr. Giovanni Giunta. Un centro che oserei definire a “cinque stelle” dove a farla da padrone sono la professionalità, la serietà, l’educazione ed il rispetto, dove ogni membro dimostra un altissimo livello di preparazione ed è in grado di sostituire l’altro senza far percepire alcun tipo di differenza nel corso dei tre turni, dove il paziente (e stiamo parlando per la maggior parte di malati terminali) si sente rispettato e coccolato e dove anche i parenti ricevono attenzioni importanti ed inaspettate come la possibilità di dormire nella stanza singola del malato o di poter mangiare (e parliamo di menu di tutto rispetto). Un plauso particolare va poi a colui che dirige questa struttura. Il Prof. Giunta, un validissimo professionista che dimostra tutta la passione per il suo lavoro quando visita i pazienti con una dolcezza ed un’attenzione per nulla frequenti, per non parlare poi della sua capacità di dare spiegazioni confortando i parenti e rendendosi disponibile anche fuori servizio tramite telefono. Insomma, è giusto evidenziare quando la sanità non funziona ma a mio modo di vedere sarebbe giusto portare a conoscenza l’esistenza di strutture serie ed organizzate come questa, dove la cura, l’attenzione e il rispetto del malato non vengono visti come un semplice lavoro ma come un vero e proprio dovere, quasi una ragione di vita. Edoardo Covone Famiglietti Grazie Sig. Edoardo, Ci fa piacere leggere e pubblicare la sua lettera in un periodo in cui i casi di malasanità sono molto frequenti. 80 IN QUESTO NUMERO Periodico quadrimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero 02 06 Numero 17 - giugno 2011 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Protagonisti Samuel: Le mie passioni? I Subsonica, la musica e Torino 10 Eventi Benvenuti in casa Juve PLUS MAGAZINE Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/plusonline/ [email protected] Copertina 14 18 22 Eventi Museo dell’Automobile: Non solo storia e innovazione Protagonisti Debora Caprioglio: Ho scelto la strada dell’umiltà 52 6 0 Recensioni Tecnofuturo Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola Michelle Hunziker: Ridi che ti passa! Roberto Vacca: Superare il decennio del Cigno Nero grazie alla scienza e alla tecnologia Libri, film, fumetti, mostre, musica e teatro Mappamondo Storie di viaggi e viaggiatori: Rapa Nui Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Milena Lagnese Photo editor Alessandro Lercara Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Dario Migliardi, Felice Minoletti, Barbara Odetto, Giovanna Raballo, Mariangela Salvalaggio, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi, Lucio Valetti Fotografie Uff. stampa Cus Torino, Uff. stampa Comitato Italia 150, Giulia Caira, Sergio Pitamiz, Pietro Gentile, flickr.com. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 LUS IP FAB SU Grafica e impaginazione Fantinel Graphic Designers Torino Stampa Garabello Artegrafica San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. In copertina Michelle Hunziker LE RUBRICHE 29 30 31 32 39 42 44 46 58 78 80 Formazione Hobby e Passioni Comunicazione e Immagine Medicina e Salute Benessere Gusti e Piaceri Idee e Servizi Moda: “Walking on sunshine” Sport e Tempo libero Gli esperti rispondono La parola ai lettori LE PROPOSTE 68 70 76 77 Conferenze Convenzioni Gite Biglietteria MICHELLE HUNZIKER HO SCELTO LA STRADA DELL’UMILTÀ SAMUEL LE MIE PASSIONI? ROBERTO VACCA I SUBSONICA, LA MUSICA E TORINO EVENTI BENVENUTI IN CASA JUVE EVENTI MUSEO DELL’AUTOMOBILE, NON SOLO STORIA E INNOVAZIONE Pubblicazione quadrimestrale Numero XVII - giugno 2011 PLUS MAGAZINE DEBORA CAPRIOGLIO RIDI CHE TI PASSA! SUPERARE IL DECENNIO DEL CIGNO NERO GRAZIE ALLA SCIENZA E ALLA TECNOLOGIA RECENSIONI LIBRI, FILM, FUMETTI, MOSTRE, MUSICA E TEATRO MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI: RAPA NUI Michelle Hunziker SHOES, BAGS AND ACCESSORIES Via Principi d’Acaja 31/a - Torino telefono 011 4333669 [email protected] – www.saisha.it 17 FORMAZIONE • HOBBY E PASSIONI • COMUNICAZIONE E IMMAGINE • MEDICINA E SALUTE • BENESSERE GUSTI E PIACERI • IDEE E SERVIZI • MODA: “WALKING ON SUNSHINE” • SPORT E TEMPO LIBERO • GLI ESPERTI RISPONDONO • LA PAROLA AI LETTORI • CONFERENZE • CONVENZIONI • GITE • BIGLIETTERIA Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
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