Maggio 2011 - La Gazzetta delle Torricelle

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Maggio 2011 - La Gazzetta delle Torricelle
La Gazzetta delle Torricelle
Anno 7 numero 3 - Verona
Mensile fondato da Luca Fioravanti e Giorgio Gnugnoli
Maggio 2011
ERANO COMPAGNI DI LAVORO AL CLUB, ORA UNO SI E’ MONTATO LA TESTA
Ale risponde al Chioe
Dopo aver voltato le spalle a Diego, accettando i regali del Pollo, Allegrini posa per Carhartt e polemizza
LINO NINI
Era un ragazzo modello. Gentile,
educato, affabile, sempre disponibile. Umile. Da quando è stato
mollato dalla sua storica ragazza
(trattata per lungo tempo a pesci
in faccia) Alessandro Allegrini
è cambiato. Ha girato le spalle
a Diego e al circolo, accettando l’offerta di lavoro di Stefano
Pizzamiglio, detto il Pollo, titolare
di svariate ditte che distribuiscono capi d’abbigliamento in tutta
Italia.
Allegrini ha abbracciato la bella
vita. Il Pollo gli ha consegnato il
suo Defender e le chiavi delle sue
società, individuando in lui il suo
successore. Ale ha perso umiltà
su tutti i fronti. Ha sfidato il Fiora
e il Campe a tennis, convinto di
poter dire la sua (e ha preso solo
bastonate) ha accettato di posare come modello per Carhartt,
rispondendo con i fatti ai tentativi
del Chioe di sfondare nel campo
della moda. Da ragazzo modello a
... semplice modello.
“Voglio solo precisare che alcune
mie dichiarazioni comparse nel
numero di aprile della Gazzetta
sono completamente false, inventate. Smentisco categoricamente
di aver detto che sono io il vero
modello. E che poso per Carhartt.
Ripeto, tutte invenzioni”. Saranno
pure invenzioni, ma la foto
grande qui a destra parla
chiaro. Allegrini è sul nuovo
catalogo Carhartt. “Sì è vero,
ma non dite che mi vanto
per questo”. Giura di essere
il ragazzo di sempre. Il bravo
ragazzo di sempre. Eppure
da quando è diventato amico
stretto di Michelangelo
Bersan (direttore commerciale della Diesel) ha iniziato
a frequentare e a cambiare
un sacco di donne (alcune di
facili costumi).
Per dimenticare la sua ex si
sta lanciando tra le braccia
di giovani fanciulle in cerca
di sesso facile. “Su questo
fronte Bersan è una spalla decisamente migliore del
Pasque”, ammette l’ex pupillo di Diego.
Una domanda sull’abbigliamento scelto per questa
foto. I pantaloni con il risvolto, la camicia fuori, le tante
fantasie, le scarpe slacciate,
il colletto della camicia chiu- Alessandro Allegrini è sul nuovo catalogo Carhartt
so. Ma chi ti ha conciato così? E’ la risposta al “collega” Enrico Chioetto
Il modello sembra avere
le gambe corte, il culo basso e il
busto lunghissimo, come lunghissimo è il collo.
“Non capite proprio un cazzo di
moda”, taglia corto Alessandro. E
meno male che è rimasto umile.
Solidale con chi entra in crisi
di Luca Fioravanti - direttore Gazzetta delle Torricelle
Il tennis è uno sport bastardo. Con lui
ho un rapporto conflittuale. Gioco un
torneo, mi incazzo subito per errori
gratuiti, perdo e decido di lasciar perdere. Basta tornei.
Non faccio nemmeno la visita medica. Passa qualche
giorno e avrei già voglia di iscrivermi a una nuova
competizione. Poi gioco un paio d’ore, faccio ancora
schifo ed entro in crisi. Mi consolo perché capita a tanta
gente che pratica questa maledetta disciplina.
Il tennis per chi non è forte mentalmente può diventare
un problema. Per questo capisco chi spacca una racchetta, chi bestemmia in turco, chi dice “basta, con il tennis
ho chiuso”. C’è chi si è arreso davvero ed ha abbandonato definitivamente i campi in terra rossa. C’è chi si è
rialzato, uscendo dalla crisi, rientrandoci e riuscendo in
continuazione. Chi si è ripromesso: basta partite, salvo
poi cambiare idea il giorno dopo.
Inutile nasconderci. Il tennis è uno sport che mette a
dura prova l’equilibrio mentale di tutti noi che lo pratichiamo. Io sono cambiato con il passare degli anni. Una
volta spaccavo una racchetta, ma non mi deprimevo.
Oggi le racchette non le spacco più, ma in compenso
entro in depressione per nulla. Nobis invece spacca
sempre le racchette ed è perennemente in crisi.
LE MASSIME DEL COACH
In gara, tra
due giocatori
l’energia è
del 100%. Se
uno riesce ad
avere il 55%
vince.
Claudio Tommasi
ALL’INTERNO
Ladri al
Tennis
Point
Lo sfogo di
Locatello
ALL’INTERNO
Il braccio
faloppo di
Ahmed e il
sosia egiziano
di Calvanese
ALL’INTERNO
Per Gazzini
affrontare il
Vigo è una
pratica facile
da sbrigare
ALL’INTERNO
La Bestia
è di nuovo
innamorata
e passa ore
sui campi
ALL’INTERNO
Marella e
la cena a
sorpresa per
gli anni di
Diego
LA VITA DEL CLUB
Anno 7 numero 3 - Verona
Maggio 2011
Lo sfogo di uno dei titolari di Tennis Point, il negozio di via Albere preso d’assalto da una banda di criminali che ha rubato 200 telai e altro materiale
“Ladri di merda! Vi uccido”
Locatello non le manda a dire. E’ incazzato nero per il furto messo a segno in piena notte nel suo negozio
“Per questa gente di merda, questi ladri maledetti,
ho io l’antifurto giusto. Una mitraglietta piazzata in
un angolo del negozio e puntata sulla porta. Appena
qualcuno prova a penetrare viene ucciso sul colpo da
una bella scarica di proiettili! Purtroppo il sistema non
è legale e così dobbiamo subire furti e rapine senza
poter fare nulla”. Michele Locatello, uno dei titolari del
negozio Tennis Point svaligiato nella notte tra il 27 e il
28 aprile è furibondo.
“Quei bastardi hanno calcolato tutto al secondo.
Giusto una settimana prima del furto hanno fatto le
prove per vedere in quanto tempo, scattato l’allarme,
sarebbero intervenute le forze di polizia. Hanno infatti
forzato il lucchetto del portoncino, si sono nascosti con
il cronometro in mano. Hanno verificato che la pula
sarebbe arrivata non prima di 3, 4 minuti. Ci hanno
fregato 200 racchette nuove di palla e altro materiale
in pochissimo tempo. Quando la polizia è arrivata, erano già fuggiti. Maledetti bastardi!”. Un colpo astuto da
almeno 25mila euro. La settimana prima, sempre alla
stessa ora (le quattro del mattino) il Loca si era illuso
che l’allarme collegato con la centrale (e con i cellulari
dei titolari) avesse fatto fuggire i ladri. Invece faceva
tutto parte di un piano abilmente orchestrato. “Certo
che siamo assicurati, ma il disagio è stato enorme. E
non vi dico l’incazzatura”, taglia corto Locatello, titolare di Tennis Point insieme a Davide Risi e ad Achille
Juri Margotto.
C’è anche chi ha tirato un sospiro di sollievo. “La mia
racchetta non è stata toccata. Sono passato dal negozio il giorno dopo ed era una delle poche rimaste appese al muro con le corde nuove appena messe”, dice
con troppa soddisfazione Giovanni Colotti. Per come
La chiave di Aloisi
Andrea Aloisi, noto geometra veronese,
pardon architetto, è sempre più stressato dal lavoro e da clienti rompicoglioni.
Ultimamente va in giro con una grossa chiave in tasca che utilizza anche come arma di
difesa personale. L’oggetto antico ha anche
un’altra funzione. Serve per aprire e chiudere il portone del suo ufficio. “Ho una serratura a prova di ladri. I ragazzi di Tennis
Point ne vorrebbero una uguale per il loro
negozio, ma la reliquia è unica e al momento non è in vendita”
spiega con orgoglio il geometra, pardon architetto. Sarà davvero
così? C’è chi dà una versione diversa. “Aloisi perde tutto, è sbadato. Ha voluto la chiave più grande del mondo solo perché così è più
difficile da perdere. E se dovesse dimenticarla da qualche parte, la
vecchia serratura si aprirebbe con un cacciavite”.
BREVI
Sopra la rabbia del Loca. Sotto le poche racchette rimaste
sta giocando a tennis in questo periodo, sarebbe stata buona cosa aver fatto sparire anche la sua racchetta. Margotto, svegliato in piena notte, è rimasto fino
alle cinque del mattino a fare il conto dei danni. Poi
è tornato a riposare un paio d’ore. Alle otto era già
sul campo per la prima lezione. “E questaaaa.... No,
questa proprio non ci voleva”.
Ahmed e il braccio faloppo
Il ragazzo è un buon lavoratore, ma una menomazione lo limita
Il diciottenne Ahmed El Zenari ha un problema al braccio
Sarebbe anche un discreto lavoratore. Peccato
che il giovane egiziano Ahmed El Zenari abbia
una brutta menomazione al braccio destro. In
pratica si tratta di una grave disabilità che non
gli permette di utilizzare al meglio l’arto. Non riesce a distenderlo e rispetto al sinistro è molto più
debole. Questo problema lo limita notevolmente nello svolgimento delle sue mansioni al club.
Diego si sta informando su come poter intervenire. “Ahmed è sveglio e ha una buona voglia di
lavorare. Sto pensando di farlo operare al braccio in modo da poterlo utilizzare al meglio”. Per
Diego il verbo utilizzare è sinonimo di sfruttare.
Pomodori? No, poltiglia
La cucina ha prezzi più bassi dello scorso anno, ma alle volte la qualità lascia a
desiderare. I pomodori, ad esempio, vengono serviti anche se sono troppo maturi.
“Siamo un circolo di tennis non un ristorante. Accontentatevi!”, tuona la direzione.
Tc Torricelle a Parigi
Fioravanti ha passato con la sua dolce metà
la Pasqua a Parigi portando in giro il logo
del Tc Torricelle. Nella foto il direttore della
Gazzetta mostra il marchio, evidenziato dal
seno sinistro che tradisce qualche chilo di
troppo e una non perfetta forma fisica. “Vero,
sono in sovrappeso”, ammette il Fiora.
Femminile, non c’è Eleonora
Piccolo grande errore nell’articolo sulla squadra D3 femminile pubblicato nel numero di
Aprile 2011 della Gazzetta. Eleonora non è
tesserata per il Tc torricelle e non farà parte
della formazione. Ci scusiamo per l’errore.
Caffè Filippini sulle maglie
La nuove divise per i ragazzi della serie C alla
fine sono arrivate. Sulla manica il logo del
Caffè Filippini, principale sponsor per questa
stagione. Qualche problemino c’è stato per la
scelta dei completi della squadra femminile.
Senza entrare nel dettaglio, sono volate parole
forti contro Jacopo Reale. Il motivo? Chiedere
ai diretti interessati, Tennis Point compreso.
Sempreboni sempre al club Gazza e la pratica Vigo
Gente che va, gente che viene. Matteo
Sempreboni (nella foto) è una delle novità della stagione. Dove trascorresse le sue giornate
gli anni passati non si sa. Da quando sono
stati tolti i palloni lui è una presenza fissa al
club. Gioca a tennis un’oretta al giorno, pranza
sempre al ristorante del circolo, è un amico di
An Tonio e trascorre un sacco di tempo seduto
al tavolo a ciacolar di tennis. E non di figa?
No, la gnocca non è ai primi posti nella scala
dei suoi interessi. È fidanzato con Caterina
Marusic, una giocatrice di Gorizia classificata
2.5. Hanno 20 anni di differenza (lui 42, lei 23)
ma sono super innamorati e si sposeranno in
settembre. Ma la domanda che tutti si fanno
è: che cazzo di lavoro fa sto Sempreboni?
Agente immobiliare, a quanto pare. Ma di case
ne vende poche stando tutto il giorno al club.
Pare stia pensando di cambiare attività e darsi
all’insegnamento del tennis. “Ho notato che ci
sono pochi istruttori in questo circolo”, ha sussurrato Sempreboni, un 4.1 che da quest’anno
fa parte della squadra D2 (di fatto ha preso il
posto del dissidente Risi).
“Affrontare e battere il buon Vighini è una
semplice pratica da sbrigare in fretta”. Ecco
la risposta di Nino Gazzini alle pesanti dichiarazioni del noto giornalista veronese
Gianluca Vighini. E infatti il Gazza è stato
immortalato all’ingresso del campo 1 con la
pratica da “smaltire subito”, sigaretta in bocca, abbracciato alla segretaria Nancy, che
tra parentesi è anche sua moglie. La sfida
tra Vighini e Gazzini è in programma tutti i
giovedì alle 13 sul centrale.
AGONISMO E OPINIONI
Anno 7 numero 3 - Verona
Maggio 2011
Senza Risi la seconda squadra del Tc Torricelle è pronta per battagliare nel proprio girone. Margotto è stato inserito nella lista dei giocatori. Se serve farà il doppio
D2, obiettivo promozione
An Tonio sa che la sua formazione può puntare in alto. L’anno prossimo potrebbe esserci il derby in D1
Nessuno lo dice apertamente,
ma la seconda squadra maschile
del Tc Torricelle parte con un solo
obiettivo: la promozione in D1. La
formazione, capitanata dall’over
60 Fausto Battani (capitano non
giocatore) appare tra le più forti
del girone.
An Tonio, Sempreboni, Albertini,
Roncoletta, Locatello e Sterbeni
formano l’asse portante della
squadra, che potrebbe schierare (in caso di necessità) anche il
maestro Achille Margotto e Jacopo
Reale, finto 4.2 escluso dalla serie
C per i noti problemi di regolamento. C’è poi il supporto (al momento
solo morale) del mancino Nicola
Spaviero, neo 3.5 bloccato da seri
problemi fisici a una mano (la sinistra). L’atleta (è anche arbitro
Fit) se non torna presto a giocare
rischia di esplodere. E’ visibilmente ingrassato, complice la lunga
inattività. “Sto tornando!” rivela
l’ottimista Spaviero (nella foto qui
a sinistra. Sopra un fiducioso An
Tonio - capigliatura inguardabile sorride contento).
Serve un miracolo
Capitan Bollettini respinge le critiche e rilancia il Campe
Dopo la grande festa promozione sono arrivate tante bastonate. La sgangherata formazione di serie C capitanata da Nic Bollettini
ha chiuso la fase a gironi in fondo alla classifica con un solo, misero punticino racimolato
contro il Green Garden di Mestre. Per conquistare la salvezza la squadra del Tc Torricelle
dovrà vincere i play out in programma in
questo mese. “Onestamente serve un miracolo”, si lascia scappare capitan Bollettini.
“Ma i miei
r a g a z z i Nic Bollettini ostenta sicurezza
sono
in
grado di realizzarlo, ne sono sicuro”.
“E visto che sono stato criticato per alcune
scelte, posso già anticipare che il Campe
sarà riproposto nel singolare. Non ho dubbi,
il Piccione porterà punti salvezza. Fioravanti
è in crisi, inaffidabile e imprevedibile. Ha perso male in allenamento proprio col Campe.
Solo Aldro lo sa gestire al meglio, ma solo
per il doppio”.
La Bestia è in trasformazione. Sta piano piano aggiornando il look (chi dice in peggio) e ha trovato ufficialmente una nuova morosa
Aldro: palle nuove, calzettoni e nuovo amore
Ha passato la Pasqua nella sua casa in Sardegna con Sofia. “E’ andato tutto a meraviglia. Esame superato, stiamo insieme”
Adesso è ufficiale: Cristiano Aldrovandi
ha una relazione amorosa con Sofia Klijn.
Diciamo pure che i due sono fidanzati. La
prova del nove è stata la consueta vacanza a Castelsardo dove Aldro ha una casa
e dove porta sempre la ragazza di turno
per verificarne qualità di sopportazione e
intesa.
L’esame è stato superato e così adesso la
relazione tra Aldro e Sofia è diventata di
dominio pubblico. Anche su Facebook la
Bestia mancina ha cambiato il suo status:
“Cristiano non è più single”.
Intanto il punto di forza della serie C sta
Aldrovandi immortalato nel parco della sua casa continuando con successo la sua nuova
attività d’istruttore. “Sono una persona
in Sardegna nell’unico momento di sole
seria. Per questo ho appena comprato un
centinaio di palline nuove. Odio quelli che
fanno il cesto con gli scarti degli altri”. Sta
cambiando anche il suo look (non si sa se
in meglio o in peggio). E’ stato notato e
immortalato sul
campo con calzettoni lunghi fino al
ginocchio. “Sono
calze da tennis
della Nike. Il problema è che non
mi fanno circolare
il sangue”. Senza
contare i problemi
di abbronzatura.
Milo accompagnatore ufficiale Insegna anche Bertolini
Michelangelo Merino, detto Milo, dentista, è un amante del
buon tennis. E’ anche un discreto tennista, ma soprattutto
è tifoso e sponsor della squadra di serie C. Pare abbia versato 150, 200 euro direttamente nelle tasche del capitano
Bollettini.
Ha seguito la prima squadra del Tc Torricelle nella trasferta
a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso. Ha dato il suo
apporto anche in campo medico, dispensando consigli e
intervenendo per risolvere ogni problema fisico degli atleti.
Milo è un ragazzo di compagnia, gentile ed educato. Gli
piace molto la gnocca.
Sempre più spesso Massimo Bertolini sale al club
per dare qualche lezione di tennis. Sui campi del
Tc Torricelle non ci sono grossi problemi se qualcuno vuole svolgere l’attività di maestro, anche se
l’unico vero Mestro Nazionale è Achille Margotto.
Bertolini è stato Devis man, ha giocato ad altissimi livelli. Ha avuto anche un passato burrascoso,
ovviamente. Se non hanno qualche stranezza o
precedente penale non li vogliamo. Bertolini sta
trattando l’ingaggio per entrare a far parte della
squadra di Bollettini per il prossimo anno. Con il
suo arrivo ci saranno esclusioni eccellenti.
SPETTEGOLEZZI E NOVITA’
Anno 7 numero 3 - Verona
Maggio 2011
PERFETTAMENTE RIUSCITA LA CENA A SORPRESA ORGANIZZATA DALLA MARELLA PER I 38 ANNI DEL MARITO
EVENTI MONDANI
Il compleanno di Diego
Mercoledì 27 aprile il grande capo del Tc
Torricelle Diego Antonini ha festeggiato il
suo 38esimo compleanno. La sua dolce metà
ha pensato di organizzargli una piccola
grande sorpresa. Gli ha detto che avrebbero passato una serata romantica a due con
tanto di aperitivo al Mazzanti, cenetta in un
posto intimo e botti finali a letto. In realtà
aveva invitato alcuni amici al costoso ristorante Al Cristo per una cena in compagnia.
Diego, incredibile ma vero, ha lasciato il club
alle 19 e 03, dopo aver tirato i campi. E’ volato a casa per prepararsi alla serata e ha
trovato la moglie addormentata. Primi screzi. Lei ha spiegato: “In genere torna sempre
tardi, dopo le 20. Mi sono abbiocchiata. Ma
mi sono risvegliata anche in fretta”.
La sorpresa è perfettamente riuscita. Mentre
Diego e Marella erano al Mazzanti, gli altri
otto invitati, dopo essersi carburati con un
paio di giri di americani, si sono recati al ristorante Al Cristo e hanno continuato a bere
(ovviamente champagne) attendendo l’arrivo di Diego.
E il grande capo si è commosso alla vista di
una parte dei suoi più cari amici. C’erano
Campe e Irene, Fiora e Tizi, Pollo e Fagiola,
Michelangelo Bersan e Ale Allegrini (coppia
di fatto). La compagnia ha cenato con pesce
crudo di alta qualità, scolandosi almeno 6
bottiglie di champagne. Dopo aver aperto i
regali (solo roba da vestire) Diego ha pagato il conto salatissimo senza fare una piega.
“Gli avevo detto di portarsi un bel po’ di soldi”, ha spiegato Marella. “Ne è valsa la pena”,
si è giustificato lui. “E’ stata più dura abbandonare le Adidas per mettermi gli scarponi
che mi ha regalato la Mare”.
Alcuni momenti della
serata. Stefano
Pizzamiglio mostra con soddisfazione la giacca che
ha indossato per
l’occasione. Sotto
la nuova coppia
di fatto AllegriniBersan.
La compagnia
ha mangiato e
bevuto di gusto
per poi trasferirsi allo Square
in Sottoriva,
continuando ad
alzare la gradazione alcolica.
Michelangelo,
mezzo sbronzo
in piena notte, è
andato in auto a
Milano per lavoro
Eihab, la versione egiziana di Calvanese
Diego lo ha scelto per sostituire il suo ex braccio destro Antonio fuggito a Londra con Alessia. I due si assomigliano, ma solo fisicamente
Antonio Calvanese era il braccio
destro di Diego. Improvvisamente
gli ha girato le spalle ed è fuggito
a Londra insieme ad Alessia, altra
vecchia conoscenza dello staff di
Diego. Diciamo pure l’unica donna
che il boss vorrebbe avere sempre
tra i suoi collaboratori. Per sentire
meno la mancanza di Antò, Diego
ha ingaggiato il giovane egiziano
Ehiab, scelto solo perché fisicamente ricorda il buon Calvanese:
statura bassa, spalle larghe, capello di lunghezza media pettinato
stile scopa e camminata molleggiata. In pratica due gocce d’acqua.
C’è solo un problema. Antonio era
bravo, attento, preciso, riservato.
Eihab è il suo contrario: disatten-
to, impreciso, sbadato e per nulla
riservato. “Come sempre voi della
Gazzetta - precisa Diego - siete
esagerati e poco veritieri. Eihab ha
solo poca memoria. Non si ricorda
di chiudere l’acqua d’irrigazione o
di spegnere le luci. Per il resto se
la cava benino”. Eppure c’è chi è
pronto a scommettere che il ragazzo non durerà fino a giugno.
Ti rivogliamo nella palude “Sti ragazzi mi fanno dannare”
Da anni Giorgio Gnugnoli, conosciuto con il nome
d’arte di George G, si è dedicato al golf, lasciando perdere il tennis. Dopo aver fondato insieme a
Fioravanti la Gazzetta delle Torricelle e aver curato la
rubrica dedicata ai paludari, Giorgio è sparito e con
lui è sparita anche la rubrica che parlava dei tennisti
più scarsi, delle loro sfide, dei loro miglioramenti
con tanto di scalata nella classifica della Palude.
“Dai Giorgio, torna tra noi paludari” è il grido dei
tanti amatori in cerca di una guida spirituale.
Simone, Andrea, Max e qualche altra new entry rappresentano la faccia giovane del bar. Sono svegli, anche se qualcuno fa confusione con i nomi dei clienti
abituali o si dimentica di segnare le consumazioni.
Diego nel complesso è soddisfatto, ma non lo dice
apertamente, anzi. “Ma quale soddisfatto! Questi
ragazzi mi fanno impazzire. Alessia dove sei?”. Già,
la Ale. Sembra proprio insostituibile. Come già detto
Alessia è in giro per il mondo. Tornerà?
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