Fed Cup “gratis” a Bologna. - Federazione Italiana Tennis

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Fed Cup “gratis” a Bologna. - Federazione Italiana Tennis
M a g a z i n e d i g i t a l e d e l l a F e d e r a z i o n e I t a l i a n a Te n n i s
Tutte le novità 2002-2003 del Settore
Tecnico in un’intervista con il D.T.
Graziano Risi. “Suddivideremo i venti
Comitati Regionali in cinque macroaree: l’obiettivo è dare continuità
all’attività agonistica e
formativa durante tutto l’anno”.
Sarà incrementato il calendario dei
tornei per gli Under 10 e gli Under 12
Fed Cup
“gratis”
a Bologna.
L’Italia alla prova
del Belgio (Henin e
Clijsters in dubbio)
P.I.A.
anno
secondo
Claudia De Angelis e altri servizi alle pagine 2-7
Settore Medico
Un articolo di
Gianni Daniele
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10/11
.
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Giovani
Il Roland Garros lancia Seppi
semifinalista nel torneo juniores
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Internazionali
Tennis Masters Roma 2002:
tutti i numeri del rilancio
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13/15
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Settore
Tecnico
Settore Tecnico
“Il futuro? Darsi
obiettivi comuni”
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Intervista / Parla Graziano Risi, direttore tecnico del tennis
italiano: “L’idea è quella di unificare gli obiettivi tecnici
nazionali con quelli regionali”. Nascono le “macro-aree”.
Più folto il calendario dei tornei per gli Under 10 e gli Under 12
di Claudia De Angelis
n’attività agonistica uniformata su
principi e obiettivi comuni per i 20
Comitati Regionali suddivisi in 5 macroaree. Un calendario di tornei regionali giovanili che garantisca una continuità durante tutto l’arco dell’anno.
Queste le linee guida scelte dal Settore
Tecnico Nazionale per la definizione e
l’organizzazione dell’attività agonistica
2002-2003.
“ L’idea di base è quella di unificare gli
obiettivi tecnici nazionali con quelli re-
U
2
gionali”, afferma Graziano Risi, responsabile del Settore Tecnico Nazionale,
“aumentando il dialogo tra le due parti in
modo da permettere un feedback tale da
ottimizzare l’attività. Quello che proponiamo è un progetto che va integrato con
le singole iniziative, proprio perché ogni
Comitato Regionale ha una storia a sé. A
tal proposito verranno istituite dal Settore
Tecnico Nazionale 5 macro-aree, suddivise in base a caratteristiche e locazione
territoriale, che raggrupperanno al proprio interno nuclei composti da 3-4-5 Regioni, ciascuna delle quali sarà affidata
ad un tecnico preposto che collaborerà
direttamente con i tecnici nazionali”.
Due immagini di Graziano Risi,
direttore tecnico del tennis italiano
La base di partenza di questo progetto
saranno i Piani Integrati d’Area, cioè lo
strumento che il Settore Tecnico Nazionale ha individuato per la riorganizzazione del “Sistema Tennis” a livello di base. I
Tecnici Federali delegati al funzionamento dei P.I.A. collaboreranno con i Comitati Regionali di Regioni limitrofe, affin-
Settore
Tecnico
Settore
Tecnico
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ché tutte le iniziative di carattere tecnico
perseguano identici obiettivi. “Nel corso
dell’anno”, continua Risi, “saranno organizzati dei raduni Intra-P.I.A. e InterP.I.A. per permettere a tutti, anche a coloro che potrebbero non provenire da un
P.I.A., di partecipare all’attività agonistica nazionale. In ogni P.I.A. saranno organizzati nel periodo che va da Dicembre 2002 a Marzo 2003 quattro raduni
promozionali riservati agli allievi nati negli anni 1995-96-97 che non sono compresi nella lista stilata dal Settore Tecnico Nazionale ma che partecipano ai
corsi svolti dai Circoli nel rispetto delle
direttive del progetto P.I.A. A questo si
aggiunge un quinto raduno che si svolgerà nel mese di Aprile 2003 che coinvolgerà tutti i P.I.A. della macroarea di
appartenenza. L’obiettivo di questi raduni è quello di far incontrare e giocare i
ragazzi più forti e promettenti tra di loro,
creando degli appuntamenti fissi. Ogni
P.I.A. parteciperà inoltre ad una manifestazione a squadre la cui fase preliminare si svolgerà all’interno della propria
macroarea, mentre la fase finale si svolgerà in sede unica a livello nazionale”.
Ma la vera proposta che il Settore Tecnico intende portare avanti nella progettazione dell’attività 2002-2003 consiste
nell’incrementare il calendario di appuntamenti under 10 e 12, attualmente
concentrati nei mesi da marzo a luglio,
sensibilizzando i Circoli nell’organizzazione di “tornei week end” distribuiti in
un arco di tempo di almeno 9 mesi.
Questi tornei dovranno essere organizzati adottando la formula del no-ad e
dell’eventuale terzo set giocato con un
tie-break a 10 punti. Il calendario, che
dovrà necessariamente tenere conto
dell’attività giovanile internazionale per
evitare una sovrapposizione di eventi,
sarà un utile strumento a disposizione
di tutti gli addetti ai lavori che potranno
fornire agli interessati maggiori informazioni sull’attività agonistica.
Per garantire il coordinamento di tutta
l’attività, il Settore Tecnico Nazionale ha
preposto delle figure specifiche suddivise in: Direttore Tecnico Nazionale, il
cui compito è di supervisionare tutte le
linee programmatiche dell’attività interregionale e regionale, la Commissione
Tecnica Nazionale che avrà funzione di
controllo e analisi e sarà il primo interlocutore dei consiglieri regionali addetti,
il Tecnico Federale: coordinatore della
macro area di sua competenza. A que-
MACROAREA NORD OVEST
Valle D’Aosta
Piemonte
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
COORDINATORE
TECNICO
Liguria
setore tecnico regionale
MACROAREA NORD EST
Lombardia
setore tecnico regionale
Trentino Alto
Adige
COORDINATORE
TECNICO
Veneto
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
MACROAREA CENTRO NORD
Emilia Romagna
Toscana
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
COORDINATORE
TECNICO
Marche
Umbria
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
MACROAREA CENTRO SUD
Campania
Lazio
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
COORDINATORE
TECNICO
Sardegna
Abruzzo
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
MACROAREA SUD
Puglia
Calabria
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
COORDINATORE
TECNICO
Sicilia
Molise
setore tecnico regionale
setore tecnico regionale
Basilicata
SITUAZIONE NAZIONALE
Macro Area
Nord Ovest
P.I.A. di
competenza
DIREZIONE
TECNICA
NAZIONALE
Macro Area
Nord Est
P.I.A. di
competenza
Macro Area Centro Nord
Macro Area Sud
P.I.A. di competenza
P.I.A. di competenza
Macro Area Centro Sud
P.I.A. di competenza
ste si aggiungono il Consigliere Regionale responsabile dell’attività giovanile
che manterrà continui contatti con il
Tecnico Federale responsabile della
macroarea di cui fa parte e infine i Co-
mitati Regionali che dovranno collaborare con il Tecnico Federale e attivarsi
affinché vengano svolte le iniziative
promosse dal Settore Tecnico Nazionale.
3
Settore
Tecnico
Settore Tecnico
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Documento/Il nuovo settore tecnico
Premessa
Nel quadro degli obiettivi di ristrutturazione e di decentramento del Settore Tecnico Nazionale, nonché nell’intento di coinvolgere il movimento
tennistico Italiano attorno a un progetto che razionalizzi l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, la Federazione Italiana Tennis promuove e
sostiene lo sviluppo in periferia di soggetti privati che dedichino la loro
attività, in modo qualificato, al reclutamento e al miglioramento tecnicoagonistico dei giovani.
La F.I.T. ha intenzione di servirsi di strumenti che incentivino l’evoluzione
delle conoscenze tecniche e delle didattiche di insegnamento, il miglioramento delle strutture e più in generale dello standard qualitativo dei
servizi offerti, e che promuovano l’integrazione, le relazioni e
gli scambi fra soggetti presenti all’interno di ambiti territoriali
definiti.
La certificazione di qualità
1. Nell’intento di regolamentare e conseguentemente migliorare l’offerta tecnica in periferia, la F.I.T. ha individuato,
tramite le direttive che sono allegate al presente documento, tre settori di specializzazione didattica, determinando
per ognuno di essi i requisiti minimi in termini di strutture,
professionalità, conoscenze e standard di allenamento che
i vari soggetti privati dovranno dimostrare di possedere per
richiedere che gli venga riconosciuta la certificazione della
qualità sul servizio offerto.
La Scuola Nazionale Maestri ha istituito e regolamentato tali
settori distinguendoli in relazione all’età degli allievi ai quali
gli stessi si riferiscono:
“Un
progetto
che
razionalizzi
l’utilizzo
delle forze
finanziarie
disponibili”
a) il centro Federale di Minitennis (5 – 9 anni);
b) il centro Federale di Perfezionamento (10 – 14 anni);
c) il centro Federale di Specializzazione (dai 15 anni in poi).
Ai Centri potranno essere ammessi, in qualità di allievi, esclusivamente
giovani che risultino tesserati presso la F.I.T.
2. I soggetti ai quali la F.I.T. avrà ritenuto di riconoscere la “certificazione
di qualità” per uno dei settori sopra indicati, saranno gli unici a potersi
fregiare del titolo concesso e riceveranno dalla F.I.T. un’apposita targa
in comodato gratuito.
3. La F.I.T. successivamente provvederà, mediante un costante monitoraggio, a verificare che i requisiti richiesti vengano mantenuti nel tempo
e consentirà ai soggetti certificati di partecipare alle iniziative descritte
nei successivi paragrafi. Ai soggetti che in seguito a una di tali verifiche
verranno giudicati non più idonei sarà revocato il titolo e ritirata la targa
federale.
4
I Piani integrati d’area (“P.I.A.”)
Art. 1
Definizione e finalità
1. Per conseguire gli obiettivi indicati in premessa la F.I.T. intende avvalersi, quali strumenti della programmazione, dei Piani Integrati d’Area
(“P.I.A.”), intendendo per tali quelle aggregazioni organizzate tra un numero adeguato di soggetti attivi nel Settore Tecnico, che, con il supporto
ed il controllo Federale, siano disponibili a partecipare ad un programma comune di sviluppo agonistico del territorio di riferimento che definisca per ciascuno di essi i ruoli e i settori di azione.
2. I “P.I.A.”, pertanto, costituiscono la modalità operativa di attuazione
del programmato decentramento del Settore Tecnico Nazionale, e dovranno comprendere al loro interno un insieme di soggetti che operino
secondo un corretto rapporto gerarchico di tipo piramidale
nei settori di specializzazione individuati dalla F.I.T.
3. Con i “P.I.A.”, quindi, la F.I.T. si propone di assicurare un
adeguato riconoscimento a quelle organizzazioni che, operando secondo le direttive Federali, rispondano ai principi di
integrazione e concertazione, sia funzionale che territoriale,
seguendo un’idea guida di sviluppo condivisa da tutti i soggetti aderenti.
4. L’unione di più soggetti attorno ad un comune progetto di
sviluppo infatti potrà generare, in termini di sviluppo locale,
un valore aggiunto certamente superiore alla somma dei risultati che i singoli soggetti medesimi avrebbero potuto conseguire agendo in modo disgiunto.
5. Gli aspetti principali che caratterizzano i “P.I.A.” sono pertanto i seguenti:
• l’identificazione di un’area, intesa non solo come territorio
nel quale operano i soggetti che ne fanno parte, ma anche
come contesto nel quale attivare le potenzialità presenti;
• l’identificazione di un insieme di soggetti aggregati ed organizzati, che, avvalendosi del supporto Federale, operino
all’interno dei settori di specializzazione didattica prescelti,
creando, nel territorio di pertinenza, un sistema coerente a offerta tecnica elevata che consenta a tutti gli individui potenzialmente dotati di
esprimere la proprie capacità senza dover ricorrere a lunghi ed onerosi
trasferimenti.
6. Tale nuova programmazione, in conclusione, basa la sua filosofia di
intervento sui principi del decentramento, della concentrazione delle risorse, della specializzazione, dell’integrazione, della concertazione e
del partenariato, delle pari opportunità.
Art. 2
Dimensioni territoriali e soggetti promotori
1. Ciascun piano deve prevedere e proporre delle dimensioni territoriali
che permettano spostamenti con tempi di percorrenza, in linea di massima, inferiori a un’ora. L’organizzazione logistica dovrà inoltre limitare
gli spostamenti degli allievi attraverso il decentramento dell’assistenza
da parte dei tecnici.
2. I “P.I.A.” vengono promossi da singoli soggetti privati e/o dagli Enti
periferici della F.I.T. (Comitati Regionali e Provinciali), il cui compito è,
quindi, quello di incentivare forme di collaborazione tra le Società affiliate, e tra queste e altri soggetti pubblici interessati.
Settore
Tecnico
Settore
Tecnico
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3. Coerentemente con l’obiettivo dei “P.I.A.” – che è quello di una piena
integrazione e coerenza di obiettivi e strategie da parte dei soggetti proponenti – è assolutamente necessario che gli Enti periferici della F.I.T.
operino il collegamento, il reinquadramento e la connessione delle iniziative in atto con quelle nuove al fine di evitare che i nuovi interventi si
caratterizzino come strumenti di ulteriore frammentazione per lo sviluppo locale.
Art. 3
Contenuti
1. Criteri di ammissibilità:
I “P.I.A.” dovranno essere formulati tenendo presenti i seguenti inderogabili requisiti:
• Impegno al pieno e assoluto rispetto delle direttive Federali relative ai
settori di specializzazione didattica previsti dal piano medesimo
• Esposizione di un dettagliato piano finanziario che limiti la quota massima di cofinanziamento da parte della F.I.T. al disavanzo complessivo
del piano;
• Specifica indicazione degli obiettivi da raggiungere nel corso degli
anni.
2. Criteri di selezione:
• I “P.I.A.” dovranno, inoltre, contenere i seguenti elementi utili per la loro
selezione:
• Un’approfondita diagnosi della situazione di partenza, con particolare riferimento alle carenze strutturali e alle potenzialità del territorio coinvolto;
• Una descrizione degli obiettivi individuati che sia coerente rispetto alla diagnosi di cui sopra;
• Una puntuale rispondenza delle azioni e del piano finanziario previsti
con gli obiettivi dichiarati;
• La dettagliata indicazione (in termini di tesserati, tecnici,
elementi di interesse Regionale e Nazionale) del numero dei
soggetti coinvolti nel piano;
• L’indicazione degli elementi sui quali si basa la capacità del
piano e dei suoi proponenti di raggiungere gli obiettivi individuati;
• L’indicazione dell’effettiva possibilità che il piano proposto
riesca ad attivare finanziamenti da parte di sponsor pubblici
o privati.
3. I Piani Integrati d’Area già finanziati alla data del 30 maggio 2002 ed in regola con quanto previsto nell’accordo di
programma, dovranno compilare entro il 10 Agosto 2002 un
apposito modulo per richiedere il finanziamento del successivo periodo (Ottobre 2002 – Settembre 2003).
4. I Piani Integrati d’Area già finanziati potranno richiedere di
inserire nuovi circoli che abbiano elementi presenti nelle liste
stilate dal Settore Tecnico Nazionale o che, a seguito di una
verifica dei tecnici preposti, risultino avere allievi nati negli
anni 1993-94-95 e 96 in possesso di buone capacità motorie.
• Il Direttore del Centro Studi Federale;
• Il Direttore Tecnico Nazionale;
• Un tecnico nominato dalle Società di fascia A;
• Un tecnico nominato dalle Associazioni di categoria degli Insegnanti
di tennis.
2. I piani ricadenti sul territorio di più Regioni verranno trasmessi al Comitato Tecnico Nazionale a cura dell’Ente periferico nella cui area sia
compresa la maggiore porzione di territorio al quale il piano si riferisce.
3. I progetti dovranno pervenire alla Federazione Italiana Tennis, V.le Tiziano, 74 Roma dai soggetti proponenti entro il 10/08/2002.
“Il Comitato
Tecnico
Nazionale
darà priorità
in primo
luogo ai
P.I.A.”
Art. 4
Procedure di approvazione
1. La proposta di piano è predisposta dal soggetto Capogruppo del
Consorzio con la collaborazione dei Comitati Regionali che, certificata
la veridicità dei dati in essa contenuti ed espresso il proprio motivato parere su di essa, la trasmettono per l’esame ad un Comitato Tecnico Nazionale così composto:
• Il Consigliere Federale eletto in rappresentanza dei Tecnici;
Il Comitato Tecnico Nazionale, entro il 10 Settembre, svolgerà un’istruttoria volta ad accertare la validità e la compatibilità del piano con le direttive Nazionali, con le risorse finanziarie disponibili e con gli obbiettivi e gli interventi della
programmazione Nazionale.
4. Il Comitato Tecnico Nazionale provvederà altresì a verificare l’efficienza e l’efficacia organizzativa del piano adottando e/o promuovendo, se del caso, i provvedimenti necessari. In particolare:
• Procederà - prima che alla valutazione di merito - alla verifica dei requisiti formali dei “P.I.A.”;
• Valuterà la qualità dei “P.I.A.”, verificandone la fattibilità e la
coerenza con gli obiettivi generali;
• Stabilirà eventuali requisiti minimi per l’ammissibilità al finanziamento;
• Sottoporrà una graduatoria di merito dei “P.I.A.” all’attenzione del Consiglio Federale, stabilendo il finanziamento globale
da attribuire a ciascuno di essi e proponendo eventuali modifiche o integrazioni degli stessi.
Art. 5
Criteri
1. Il Comitato Tecnico Nazionale darà priorità in primo luogo ai P.I.A. già
facenti parte del programma in corso, e successivamente a quelli nuovi
che insistono su zone geografiche nelle quali non risultano già finanziati
altri P.I.A.
2. Gli indicatori che saranno utilizzati per stilare la graduatoria di priorità, in base alla quale i “P.I.A.” verranno approvati e finanziati, saranno i
5
Settore
Tecnico
Settore Tecnico
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seguenti:
a) indicatore di prestazione tecnica, basato sulla crescita del gruppo di
bambini/e inseriti nella fascia di insegnamento del minitennis nel periodo oggetto della valutazione;
b) indicatore di prestazione assoluta, basato sulla crescita agonistica
dell’atleta di vertice scelto tra alcuni nominativi indicati dal responsabile
del “P.I.A.”;
c) indicatore di iniziativa, basato sulle attività organizzative svolte a
supporto di quelle tecnico-didattiche e sul reale grado di unione e collaborazione reciproca dimostrata dai soggetti partecipanti al PIA.
d) indicatore di quantità, basato sul numero complessivo di allievi under 16, tesserati alla F.I.T.
L’entità del finanziamento attribuito verrà inoltre corretto tenendo conto
del numero complessivo dei tesserati che ogni affiliato partecipante al
PIA avrà regolarizzato alla data del 30/06/2002
Art. 6
Ripartizione delle risorse
1. Una quota complessivamente pari al 50 per cento degli stanziamenti
viene ripartita tra le Regioni, e quindi ai Piani che fanno riferimento al loro territorio, in funzione del numero di squadre
iscritte da ciascuna di esse ai Campionati a squadre giovanili nell’anno in corso.
2. Il restante 50 per cento è assegnato dal Comitato Tecnico
Nazionale, senza vincoli di specifica ripartizione tra le Regioni.
3. Gli Enti periferici e gli altri soggetti che collaborano alla
predisposizione dei “P.I.A.” indicheranno entità, fonti di finanziamento, modalità e tempi di erogazione delle risorse
che intendono apportare.
Art. 8
Il Coordinatore del “P.I.A.”
1. Tutti i “P.I.A.” saranno coordinati da un dirigente selezionato all’interno del gruppo proponente ed espressamente indicato nella domanda
di finanziamento presentata. Tale dirigente assumerà il ruolo di soggetto responsabile del “P.I.A.”, ed in tale veste dovrà:
• Promuovere l’attuazione del “P.I.A.” e assumere le opportune iniziative
per la stipula dell’accordo di programma;
• Convocare entro 15 giorni dall’approvazione del Piano i responsabili
dei soggetti interessati alla sua attuazione, per concordare e definire
con la F.I.T. l’accordo di programma;
•Assicurare la più rapida e tempestiva messa in atto dell’accordo di
programma, segnalando al Comitato Tecnico Nazionale gli eventuali ritardi o l’eventuale inadeguatezza di alcuni degli interventi programmati;
• Sorvegliare la realizzazione del Piano, proponendo, in caso di bisogno, le eventuali procedure correttive e migliorative del piano stesso.
Art. 9
Coordinamento centrale e sorveglianza dei “P.I.A.”
1. Il coordinamento centrale dei “P.I.A.” e la sorveglianza
sulla corretta attuazione degli stessi è assicurato dal Comitato Tecnico Nazionale e dalla Commissione Tecnica Nazionale che, all’uopo si avvalgono di un gruppo di tecnici operanti alle sue dipendenze.
2. Questa struttura operativa sovraintende a livello centrale
a tutte le fasi relative alla promozione ed alla realizzazione
dei “P.I.A.”. Essa fornirà ai soggetti locali, in collaborazione
con gli Enti periferici della F.I.T., un servizio di promozione, di
consulenza e assistenza tecnica per supportare il processo
di identificazione, progettazione, approvazione ed attuazione dei “P.I.A.”.
3. Tale struttura dovrà inoltre effettuare un tempestivo ed efficace monitoraggio degli effetti prodotti dall’attuazione dei
“P.I.A.” e delle reali trasformazioni che ne conseguiranno.
Ciò allo scopo di:
•Accertare tempestivamente se gli effetti e le trasformazioni
di cui sopra saranno effettivamente andati nella direzione
voluta;
“Coordinamento
centrale dei
P.I.A. e
corretta
attuazione
degli stessi”
Art. 7
Attuazione dei piani
1. I “P.I.A.” sono attuati mediante la stipula, tra la F.I.T. ed i
soggetti partecipanti, di appositi accordi di programma.
2. L’accordo di programma disciplinerà in particolare i settori didattici di intervento e gli impegni finanziari assunti da
ciascun soggetto partecipante al piano. Esso individuerà,
inoltre:
• Le modalità con le quali possono essere definiti accordi tra
gli Enti periferici e i soggetti partecipanti ai “P.I.A.”
• Le altre forme di coofinanziamento;
•Le modalità di erogazione e di utilizzazione dei finanziamenti della
F.I.T., che procederanno per stati di avanzamento;
• I soggetti eventualmente preposti alla gestione degli impianti Federali;
• Le regole per la verifica e il monitoraggio dei Piani e per l’eventuale sospensione o revoca del finanziamento in caso di esito negativo delle verifiche effettuate dal Comitato Tecnico Nazionale.
• Le azioni comuni che il Settore Tecnico Nazionale intenderà promuovere.
3. Nel caso in cui, successivamente alla sua approvazione, dovessero
verificarsi situazioni che rendano necessario potenziare, modificare o
ridurre gli interventi previsti nell’accordo di programma, il “P.I.A.” verrà
rimodulato dalla F.I.T., su proposta o in accordo con gli altri soggetti interessati, anche mediante la formulazione di atti aggiuntivi.
6
• Individuare, ove necessario ed opportuno, gli interventi da
effettuare sui Piani, modificandone parzialmente l’articolazione e/o le modalità di attuazione, al fine di centrare gli obiettivi prefissati.
Direttive
La certificazione di qualità
Premessa
Alcuni dei requisiti indicati nel presente documento, in particolare quelli
relativi al numero minimo degli allievi e alla qualifica federale dei preparatori fisici, debbono essere interpretati quale riferimento ideale anziché quali disposizioni rigide e inderogabili.
Il Comitato Tecnico Nazionale valuterà il livello complessivo di corrispondenza fra le singole proposte e il modello ideale fissato da questo
documento.
Settori di specializzazione didattica
1. I programmi didattici che dovranno essere svolti dai soggetti che richiedono la certificazione di qualità si riferiscono ai seguenti tre livelli:
a) Minitennis, per bambini/e nati dal 1993 al 1997;
Settore
Tecnico
Settore
Tecnico
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b) Perfezionamento, per ragazzi/e nati dal 1989 al 1992;
c) Specializzazione, per ragazzi/e nati nel 1988 e anni precedenti;
2. Tutte le Società sportive, a eccezione di quelle che operano in regioni
nelle quali per motivi climatici è possibile giocare all’aperto tutto l’anno
(Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia, Sardegna ecc.), dovranno
indicare nel proprio piano il numero di campi coperti che destineranno
in esclusiva al programma didattico.
3. Ogni Società sportiva richiedente dovrà disporre, nella propria sede
o nelle immediate vicinanze, di una palestra nella quale gli allievi potranno sostenere le sedute di preparazione fisica.
4. Tutte le lezioni dovranno prevedere la presenza costante di Tecnici
Nazionali formati dalla Scuola Nazionale Maestri nel corso dell’anno
2001 e/o di Maestri Nazionali federali che abbiano seguito il corso di aggiornamento organizzato dalla Scuola Nazionale Maestri sulle nuove
didattiche di insegnamento “Minitennis – Apprendere giocando” e
“Tennis – Apprendere ragionando”. Limitatamente ai programmi di Minitennis le lezioni potranno essere svolte anche con la sola presenza
dell’Istruttore di 2° grado, qualifica ottenuta dagli Istruttori di 1° grado
che abbiano sostenuto e superato il Corso per Istruttori di 2° grado tenuto dalla S.N.M. durante il periodo 15 Giugno – 15 Settembre 2002 e/o
da Allenatori Istruttori o Istruttori Regionali che abbiano seguito il corso
di aggiornamento organizzato dalla S.N.M. sulle nuove didattiche di insegnamento nel mese di Giugno 2002. Per il solo livello di Minitennis,
nell’eventualità che le lezioni si svolgano contemporaneamente su più
di un campo, l’Insegnante responsabile potrà farsi aiutare da altri insegnanti aventi la sua stessa qualifica o qualifica superiore e/o da Istruttori di 1° grado formati dalla S.N.M. Per quanto riguarda la fase di Perfezionamento e di Specializzazione, invece, il Tecnico Nazionale e/o il
Maestro Nazionale potranno farsi aiutare solo da altri Tecnici Nazionali
e/o Maestri Nazionali. Le sedute di preparazione fisica dovranno essere
curate da diplomati ISEF. Sarà valutato positivamente l’impiego di diplomati ISEF che abbiano conseguito il diploma di preparatore fisico di
tennisti presso la S.N.M.
5. Il corso di Minitennis deve prevedere la partecipazione di almeno 4
bambini/e nati nel 1995-96-97 e dovrà essere così articolato:
Età
Durata di ogni N° sedute N° allievi N° sedute Durata di ogni
settimanali ogni seduta
per
settimanali
seduta di
di tennis
seduta
campo di prep. Fisica prep. Fisica
5 - 6 anni
7 anni
2
2
1 ora
1 ora
4
4
1
1
1 ora
1 ora
I bambini nati nel 1993-94-95-96, inseriti nelle liste stilate dal Settore Tecnico Nazionale, seguiranno un programma così articolato:
Età
6 - 7 anni
8 anni
9 anni
Durata di ogni N° sedute N° allievi N° sedute Durata di ogni
settimanali ogni seduta
per
settimanali
seduta di
di tennis
seduta
campo di prep. Fisica prep. Fisica
3
3
3
1 ora
1 ora
1 ora
3
3
3
2
2
2
Età
10 anni
11 anni
12 anni
13 anni
Durata di ogni N° sedute N° allievi N° sedute Durata di ogni
settimanali ogni seduta
per
settimanali
seduta di
di tennis
seduta
campo di prep. Fisica prep. Fisica
3
4
4
4
1 ora e 15’
1 ora e 15’
1 ora e 15’
1 ora e 20’
2
2
2
2
2
2
2
3
1 ora
1 ora e 15’
1 ora e 15’
1 ora
I corsi del ciclo 2002-2003 dovranno iniziare fra il 15 e il 30 Settembre 2002
e dovranno terminare non prima del 15 giugno 2003. Nel periodo primavera-estate 2003 il programma agonistico di tutti gli elementi allenati dovrà essere concordato con il Settore Tecnico federale.
7. Il corso di Specializzazione deve prevedere la partecipazione di ragazzi/e che figurino negli elenchi aggiornati di tutti gli elementi considerati di interesse Regionale o Nazionale dal Settore Tecnico federale e sarà così articolato:
Età
14 anni
15 anni
16 anni
Durata di ogni N° sedute N° allievi N° sedute Durata di ogni
settimanali ogni seduta
per
settimanali
seduta di
di tennis
seduta
campo di prep. Fisica prep. Fisica
5
5
6
1 ora e 30’
1 ora e 45’
2 ore
2
2
2
3
4
4
1 ora 15’
1 ora e 30’
1 ora e 30’
I corsi del ciclo 2002-2003 dovranno iniziare fra il 15 e il 30 Settembre
2002 e dovranno durare 11 mesi. Nel periodo primavera-estate 2003 il
programma agonistico di tutti gli elementi allenati dovrà essere concordato con il Settore Tecnico federale. I progetti presentati per questo settore di insegnamento dovranno prevedere anche la collaborazione di
uno psicologo e un programma periodico di valutazioni funzionali che
verifichino il livello delle capacità di prestazione degli atleti.
I Piani Integrati di Area
8. I centri di Minitennis dovranno applicare quote ridotte rispetto a quelle praticate dalle scuole S.A.T. o C.A.S.T. della stessa zona. L’entità delle
quote applicate sarà uno degli elementi di valutazione in base ai quali
verrà stilata la classifica di merito dei Piani pervenuti.
9. I Piani Integrati di Area dovranno garantire la frequenza gratuita degli
allievi di interesse Nazionale per i quali i Circoli di appartenenza ricevono specifici contributi economici dal Settore Tecnico Under 16.
10. I Circoli dovranno inoltre ridurre le quote di frequenza nei confronti di
tutti gli altri allievi di interesse Nazionale e Regionale compresi negli elenchi allegati. L’entità di tali riduzioni sarà uno degli elementi di valutazione in
base ai quali verrà stilata la classifica di merito dei Piani pervenuti.
1 ora
1 ora
1 ora
I corsi del ciclo 2002-2003 dovranno iniziare fra il 15 e il 30 Settembre 2002
e dovranno terminare non prima del 15 giugno 2003.
6. Il corso di Perfezionamento deve prevedere la partecipazione di ragazzi/e che figurino negli elenchi aggiornati di tutti gli elementi considerati di interesse Regionale o Nazionale dal Settore Tecnico federale e dovrà essere
così articolato:
7
Fed
Cup
Fed Cup
www.federtennis.it
L’Italia nei quarti contro il Belgio (20-21 luglio),
ma Kim Clijsters e Justine Henin forse non ci saranno
L’azzurro è gratis
Ingresso libero, in accordo con la FIT,
sulle tribune del C.T. Bologna
che festeggia così i suoi primi
cento anni di grande tennis
a radiografia in cifre dell’Italia in
Fed Cup? E’ presto fatta. Alla vigilia di questo “quarto di finale” contro
l’ultima delle nazioni giunta fra le
grandi del tennis femminile, il Belgio,
le edizioni disputate dalle azzurre
nei quaranta anni di storia della manifestazione sono, per l’appunto,
quaranta, con oltre il 50% di incontri
vinti e una semifinale di World Group
raggiunta nel 1999. In altre parole,
l’Italia non è mai mancata, dando vita ad una partecipazione costante e
ricca di risultati apprezzabili: sin dalla prima edizione del 1962, con appena sedici squadre iscritte, quando
la Federazione Internazionale, per
festeggiare il suo cinquantesimo anno di vita, decise di organizzare in
una sede unica il primo campionato
internazionale femminile per nazioni.
In quella occasione Lea Pericoli e
Silvana Lazzarino dovettero cedere il
passo agli Stati Uniti della Hard e
della Moffitt, oggi invece l’obiettivo
sembra più a portata di mano, soprattutto se il Belgio non riuscirà a
disporre (come sembra, ma non è
ancora certo) delle due tenniste che
l’hanno reso grande in questi ultimi
anni, vale a dire Kim Clijsters finalista al Roland Garros dell’anno scorso e Justine Henin finalista a Wimbledon un anno fa e a Roma quest’anno.
Al momento in cui scriviamo il neocapitano Corrado Barazzutti – “neo”
solo per il femminile, si intende –
non ha ancora deciso con quali giocatrici affrontare il Belgio. Quello che
L
8
è certo, però, è che la squadra della
“Davis al femminile” farà bella figura,
dentro e fuori dal campo. Soprattutto
ora che il tennis azzurro si sta davvero tingendo di rosa. Ricordate?
Tutto è cominciato con il Masters
dello scorso novembre a Monaco,
dove l’Italia, fra singolare e doppio,
poteva contar per la prima volta su
ben tre italiane, con Silvia Farina a
schierarsi tra le prime sedici del
mondo... Poi era venuta la grande
l tennis femminile italiano cercherà, il 20
e 21 luglio, la consacrazione del suo ottimo momento di forma puntando a qualificarsi per la fase finale di Fed Cup, la competizione gemella della Coppa Davis. Già
nel 1999 le azzurre centrarono un prestigioso obiettivo raggiungendo le semifinali, dove furono però sconfitte dalle statunitensi. Stavolta, cambiata la formula, le ragazze capitanate da Corrado Barazzutti
tenteranno di trovare un posto fra le quattro squadre che, a fine ottobre, si ritroveranno a disputarsi il titolo di campione del
mondo in una affascinante “final four”. L’ostacolo da superare è il Belgio campione
in carica. L’incontro avrà luogo al Circolo
Tennis Bologna, che ha inserito la manifestazione nel programma delle celebrazioni
per il Centenario della sua fondazione. Anche se non sarà al completo, la squadra
belga va affrontata con la massima concentrazione e determinazione, cercando
di sfruttare al massimo il fattore campo e
la conseguente spinta del pubblico di casa
nostra. E’ anche per questo che la Federazione Italiana Tennis ha deciso, d’accordo
con gli organizzatori locali, di lasciare libero l’accesso alle tribune del bel campo
centrale del glorioso club bolognese: per
unire all’utile della promozione del tennis
che verrà così realizzata anche l’indispensabile dilettevole di una cornice di tifo che
sostenga le nostre ragazze. Gli stessi orari
degli incontri sono stati fissati, in particolare nella giornata di sabato, in modo da fare della Fed Cup un’occasione per trascorrere una bella serata di sport insieme alle
nostre bravissime campionesse.
I
stagione degli Open d’Australia, con
gli exploit di Adriana Serra Zanetti e
Francesca Schiavone, fino al sorpasso della Farina sul primato mondiale che Raffaella Reggi deteneva
dall’aprile dell’88. E allora tutti a parlare di donne, finalmente, e i media a
far mea culpa sul silenzio del passato, di fronte ad un movimento che
gode di gran buona salute ma – ahinoi – ancora di scarsa considerazione. Così come scarsa considerazione era stata data anche “all’Italia dei
rincalzi” che a Bassano del Grappa
la scorsa primavera impartì un seve-
www.federtennis.it
Cup
FedFed
Cup
ro 4-1 alla Croazia.
Dopo le prove incerte di metà anni
Novanta, la risalita orgogliosa dal
limbo delle zone di qualificazione al
secondo gruppo mondiale si è iniziata sul finire dello scorso decennio,
nel 1998 e nel 1999, con l’ingresso
nel tabellone dove si scontrano le
nazioni top del mondo e poi con il
gran balzo in semifinale ad Ancona
contro lo squadrone statunitense
delle sorelle Williams e della Seles.
Fu 4-1 per gli Usa, ma per la prima
volta il tennis femminile nostrano entrò di diritto nelle cronache dei quotidiani e in tv, con Silvia Farina e Rita
Grande a lottare fino allo spasimo
Antonella Serra Zanetti
(pagina a fianco), Silvia Farina,
Rita Grande, Adriana Serra
Zanetti e Roberta Vinci…
a capitan Barazzutti la scelta
contro le gigantesse americane, a
memoria di un lontano 1984 in cui
l’Italia a San Paolo, di nuovo contro
gli Usa, perse per 2-1 ma Raffaella
Reggi in quel frangente si prese la
soddisfazione di conquistare il punto
sulla numero sette del mondo Zina
Garrison.
Anche quest’anno le prospettive sono più che buone. Due match casalinghi, il primo contro la Svezia e la
concreta possibilità di entrare nella
Finale a quattro. Per il debutto, a Milano, il neocapitano Corrado Barazzutti si è affidato alle due sorelle Ser-
ra Zanetti, per la prima volta insieme
nella nazionale maggiore, oltre a Roberta Vinci e Maria Elena Camerin,
destinate alla gara di doppio. Un
esordio più sofferto non si poteva
proprio immaginare per Antonella
Serra Zanetti: nel primo singolare
che ha aperto la sfida tra Italia e
Svezia sul centrale del Tennis Club
Milano Alberto Bonacossa, la 21enne
di Modena si è imposta sulla numero
uno scandinava Asa Svensson, ma
solo dopo una maratona di quasi 3
ore e mezza di gioco. Senza storia,
invece, il secondo singolare, durato
meno di un’ora e vinto da Adriana
Serra Zanetti con un netto 61 61 ai
danni della 18enne Sofia Arvidsson,
numero 344 del ranking WTA. Una
vittoria in famiglia, a ribadire che anche il tennis italiano può contare su
due magnifiche sorelle…
E ora il Belgio, un compito che almeno sulla carta sembrava davvero
arduo. Invece, a sorpresa, la federazione Belga ha per il momento selezionato una squadra più debole,
certamente alla nostra portata. Forse niente Henin mentre almeno una
Clijsters ci sarà, ma è la sorellina
minore, Elke, alla sua prima esperienza in Fed Cup. Il capitano Van
Acken dovrà affidarsi alle due più
esperte Callens e Courtois, ma l’Italia, quale che sia la formazione
scelta da Barazzutti, a questo punto
è favorita. Decisamente positivi, tra
l’altro, i confronti diretti: le azzurre
hanno infatti vinto tutte e cinque le
precedenti sfide, aggiudicandosi
ben 14 match sui quindici disputati.
B. M.
9
Federazi
one
Federazione
www.federtennis.it
“Come cambia
il Settore Medico”
Una nuova
Commissione della
Fit vuole
contribuire,
attraverso
l’elaborazione
di documenti
medico-scientifici,
ad innalzare
il livello di
conoscenza
delle
problematiche
del tennis
di Gianni Danele
Consigliere federale
Coordinatore Settore Medico Fit
ppena ricevuto l’incarico da parte
del nuovo Consiglio Federale di
coordinare l’attività del Settore Medico,
ho cercato di attuare un programma
che fosse in linea con quel processo di
totale rinnovamento del tennis italiano
fortemente voluto da Angelo Binaghi e
dai suoi consiglieri. Una doverosa premessa mi preme puntualizzare e riguarda lo stato di estremo disagio economico nel quale riversa la nostra federazione, una realtà che purtroppo accomuna oramai tutto lo sport italiano, con la
scontata eccezione del calcio, fenomeno che anch’esso è comunque arrivato
alla “resa dei conti”.
A
10
In vero, nel nostro caso, questa crisi
economica ha avuto in questi ultimi due
anni un’accelerazione esponenziale:
oltre ai tagli del Coni, istituzione oramai
sull’orlo della bancarotta, abbiamo subito anche l’azzeramento degli utili de-
rivati dall’organizzazione del “Tennis
Master Series” del Foro Italico, che in
passato era la principale risorsa economica federale. E nel programma di rinnovamento non poteva mancare una rivoluzione nell’atteggiamento gestiona-
Federazi
one
Federazione
www.federtennis.it
le dell’azienda Fit: vedi in primis la “normalizzazione” dei contratti con i collaboratori presenti e passati. Operazione
che è costata alle casse federali più di
tre miliardi delle vecchie lire, ma che ha
conferito un notevole credibilità all’immagine della Fit, un valore aggiunto di
non poco conto.
Questa premessa si è resa necessaria
per comprendere come anche nel settore medico ci si è trovati nella necessità di operare in modo concreto e inno-
Coppa Davis ) a non percepire neanche
il pur minimo rimborso spese, si sono
adoperati anche nel reperimento dei
medicinali necessari agli atleti.
Un altro “cavallo di battaglia” del programma federale, prevedeva un importante investimento di uomini e idee per
la didattica e la ricerca scientifica, applicata al nostro sport. Questa vecchia
quanto grave lacuna della nostra Federazione è stata colmata sia dalla creazione del Centro Studi e Ricerche coor-
tivi. L’opera, ideata e realizzata dal collega e amico Alexander Wee con la collaborazione di Giovanni Boni e degli altri componenti la Commissione Medica
vuole essere una guida rapida e di facile consultazione per gli insegnanti di
educazione motoria e fisica delle scuole elementari e medie. Basandosi su
presupposti scientifici gli autori e i colleghi collaboratori hanno cercato di evidenziare gli aspetti fondamentali della
medicina applicata allo sport e al tennis
vativo, ma senza alcun tipo di sostegno
economico alle spalle. Quindi, come
primo passo, insieme con gli amici della Commissione Medica, interpretando
alla lettera la nuova impronta privatistica delle Federazioni sportive ci siamo
attivati nel reperimento di fondi attraverso piccole sponsorizzazioni per portare
avanti quei programmi che ci eravamo
prefissati. E con grande soddisfazione
mia e dei miei collaboratori posso affermare che per quanto riguarda l’intervento medico nelle varie attività federali, questo non ha avuto alcun gravame
economico sul bilancio federale: infatti,
i nostri medici al seguito delle nazionali
maggiori, oltre ad essere gli unici professionisti dei due teams (Fed Cup e
dinato dal dottor Roberto Lombardi, ma
anche dal lavoro della nostra commissione, che si è prefissata di contribuire
attraverso l’elaborazione di documenti
medico scientifici alla maggiore penetrazione nei media di un mezzo informativo tendente a risolvere le problematiche del settore, un valido ausilio per tutti
gli addetti ai lavori a qualsiasi livello, fornendo loro quel contributo culturale assolutamente indispensabile per il conseguimento di un obiettivo di qualità.
A tale proposito abbiamo presentato
nella splendida cornice del Foro Italico
durante “Tennis Master Series 2002” un
manuale, dal titolo “Sport e Tennis in età
evolutiva III° millennio” itinerario medico
e tecnico scientifico per educatori spor-
Nella pagina a sinistra, la copertina di
“Sport e Tennis in età evolutiva III°
Millennio”, il libro di Alexander Wee e
Giovanni Boni da poco edito dalla Fit.
Qui sopra, il consigliere
Gianni Daniele durante una
manifestazione giovanile in Umbria
in particolare, impegnandosi nell’usare
terminologie e concetti di facile comprensione anche per i non addetti al
settore, nella speranza che l’attività motoria diventi veramente importante “ab
initio” nella scuola per poi esserlo nel
11
prosieguo della vita.
GiGiovani
ovani
www.federtennis.it
Seppi
Andreas ha diciotto anni,
ma si è fatto già conoscere
giocando le qualificazioni
di Roma e raggiungendo
la semifinale juniores
al Roland Garros.
Ve lo presentiamo…
sulla rampa
di Gianluca Lovagnini
e prestigiose vetrine di
Roma e di Parigi lo
hanno fatto conoscere al
pubblico, ma gli addetti ai
lavori si erano già accorti di
lui, qualcuno lo ha anche
designato come il possibile
campioncino che da anni il
nostro tennis sta cercando.
Andreas Seppi è nato a
Bolzano il 21 febbraio 1984,
alto 1m. e 86 cm, biondo,
occhi azzurri, lo potresti
scambiare per un tedesco
(lingua che parla molto
bene), ma per fortuna gioca
per l’Italia e ha disputato il
campionato di A2 per il SV
Kaltern di Caldaro, città
dove vive con i genitori
(papà camionista e mamma
commessa di un negozio di
articoli sportivi). Attualmente
fa parte del team di
Riccardo Piatti che lo segue
nel circuito internazionale.
Ripercorriamo ora la
stagione di questo 18enne
di cui tutti parlano bene e
che ha nel servizio e nella
forza mentale le sue armi
migliori. Dopo la scorsa
stagione passata nei satelliti
ITF, l’azzurrino ha messo
piede per la prima volta nel
circuito Atp al challenger di
Milano che chiudeva il
calendario 2001.
Quest’anno la sua attività è
cambiata grazie alle wild
card che gli hanno
permesso di fare esperienza
L
12
nei challenger italiani fin qui
disputati in una stagione in
cui ha fatto un balzo di 350
posizioni in classifica (dal n.
800 di fine 2001 alle soglie
del n. 450 Atp). Dopo aver
pagato dazio a Olbia,
Barletta e Napoli, tornei in
cui è uscito sempre al turno
iniziale, il primo acuto è
arrivato nel 25.000$ romano
del TC Garden dove l’altoatesino ha raggiunto i quarti
a scapito di avversari più
esperti come Delgado e
Stoliarov e rischiando di
vincere contro Volandri.
Quindi l’esordio al Foro
Italico dove ha giocato le
qualificazioni, un altro
challenger a Zagabria fino
al Bonfiglio, uno dei cinque
principali appuntamenti
juniores del mondo. Seppi
ha confermato i quarti della
scorsa edizione fermandosi
contro il francese Morel che
poi avrebbe battuto al
Roland Garros. Ed è stato
proprio lo slam parigino,
dopo la parentesi nel
challenger di Torino in cui
ha superato il primo turno, a
rilanciarlo definitivamente.
La semifinale raggiunta ai
danni, oltre che di Morel,
anche di Tipsarevic (non
due ragazzi qualunque, ma
gli ultimi due vincitori degli
Australian Open junior),
poteva diventare una finale
che lo avrebbe messo di
fronte al fenomeno
transalpino Gasquet, se il
Andreas Seppi.
E’ nato a Bolzano
nel febbraio 1984
ragazzo di Caldaro non
avesse sprecato le
numerose opportunità
(tra cui tre set point nel
primo set) avute contro
l’altro francese Recourderc:
7-6 1-6 6-4 lo score
che ha “condannato”
Seppi che, statene
certi, si riscatterà presto.
www.federtennis.it
Internazi
onali
Internazionali
Il rilancio del Tennis Masters del Foro Italico
visto attraverso le cifre del torneo
ROMA dà i numeri
1.010.000
Torneo maschile
i telespettatori che hanno assistito alla finale del torneo
maschile trasmessa in differita (domenica 12 maggio, ore
19.14-20.00) da Rai 2, con uno share del 6 per cento.
Interessanti i dati di ascolto rilevati per gli speciali Tennis
Masters Roma andati in onda in tarda serata, con una punta
del 12,57 per cento e 283 mila spettatori per i quarti di finale di venerdì.
Le foto in pagina sono di Antonio Costantini
1.010.000 1.014.000
Lunedì 6 maggio
Martedì 7 maggio
Mercoledì 8 maggio
Giovedì 9 maggio
Venerdì 10 maggio
Sabato 11 maggio
Domenica 12 maggio
01.05-01.45
00.45-01.45
00.20-01.20
00.20-01.00
00.40-01.40
017.55-18.53
19.14-20.00
1.014.000
Torneo femminile
i telespettatori per la finale femminile. Quattromila in più,
dunque, rispetto a quella maschile con un lieve incremento
anche nello share (dal 6 al 6,74 per cento)
Rai2
Rai2
Rai2
Rai2
Rai2
Rai3
Rai2
101.000
200.000
230.000
255.000
283.000
671.000
1.010.000
RAI2 RAI3
RAI2 RAI3
Lunedì 13 maggio
Martedì 14 maggio
Mercoledì 15 maggio
Giovedì 16 maggio
Venerdì 17 maggio
Sabato 18 maggio
Domenica 19 maggio
01.21-01.58
01.09-01.59
00.10-01.10
00.56-01.59
01.25-01.59
18.02-18.42
19.04-19.56
Rai2
Rai2
Rai2
Rai2
Rai2
Rai 3
Rai 2
197.000
174.000
226.000
206.000
244.000
575.000
1.014.000
9.38%
7.74%
6.78%
7.95%
10.26%
8.55%
6.74%
4.98%
7.84%
7.91%
7.88%
12.57%
7.80%
6.00%
Justine Henin, finalista
agli Internazionali
dopo aver
vinto il torneo
di Berlino
13
Internazi
Internazionalionali
36
36
le emittenti radiofoniche tra nazionali ed estere. Tredici le
emittenti italiane, 26 quelle straniere, di cui 5 statunitensi, 7
australiane, 4 sudafricane, 3 della Gran Bretagna, 1 di
Singapore, 1 della Repubblica Ceka e 2 francesi.
37
37
le tv straniere
per il torneo maschile in rappresentanza di oltre
40 Paesi.
BROADCASTER
2 M Morocco
BBTV
Bulgaria National TV
Ring Plus Canal 13
DSF
ESPN
ESPN Brasil
ESPN International
ESPN Star Sports
Gaora
Ho Chi Minh TV
HRT
JLS
Macedonian Telvision/
MKR TV
Meridiano
NOS
NTV Plus
Pathesport
Polsat
14
www.federtennis.it
852.710
le visite al sito www.federtennis.it, nelle due settimane del
Foro Italico (178,671 per il torneo maschile, 674,039 per il
torneo femminile) per un totale di 4 milioni di pagine viste
(3,315,095 nella settimana del torneo femminile, 762,636 in
quella del torneo maschile). Il martedì della seconda settimana ha avuto quasi un milione di “hits”.
852.710
PAESE
Marocco
Tailandia
Bulgaria
Cile
Germania
Usa
Brasile
Sudamerica/Pacific Rim
Medio Oriente
Pan Asia
Giappone
Vietnam
Croazia
Portogallo
COPERTURA
Semifinali e finale
Highlights
Semifinali e finale
Semifinali e finale
Tutti i match
Tutti i match
Highlights e news
Macedonia
Venezuela
Olanda
Russia
Francia
Polonia
Semifinali e finale
Semifinali e finale
Tutti i match
Tutti i match
Tutti i match
Quarti, semifinali
e finale
Semifinali e finale
Tutti i match
PBS
Premiere World
Radio Television
Bosnia & Hert
Rai
Bosnia
Germania
Bosnia / Erzegovina
Italia
RTV
SKY Sports
Sportv
Supersport
Stream
Supersport International
TSN/Netstar
TV2
TVB Hong Kong
TVS
UPC (Pragosport)
Slovenia
Regno Unito
Brasile
Grecia
Italia
Pan Africa
Canada
Danimarca
Hong Kong
Turchia
Ungheria
Via Digital
Spagna
VRT
YRT
Belgio
Yugoslavia
Tutti i match
Tutti i match
Semifinali e finale
Semifinali e finale
Semifinali e finale
Semifinali e finale
Semifinali e finale
Highlights
+ 1 semifinale + finale
Semifinali e finale
Tutti i match
Tutti i match
Tutti i match
Tutti i match
Tutti i match
Tutti i match
Tutti i match
Highlights
Highlights
Quarti
semifinali e finale
Quarti,
semifinali e finale
News e Highlights
Semifinali e finale
Internazi
onali
Internazionali
85.615
www.federtennis.it
85.615
gli spettatori paganti per i due tornei del Tennis Masters di Roma. Mercoledì 8 maggio la sessione pomeridiana più “corposa”, con 6.588 paganti, cui hanno fatto seguito 1.980 paganti per la sessione serale, per un totale di 8.568 biglietti venduti. La
finale maschile ha registrato 5.004 paganti, quella femminile 2.960.
SESSIONE
4 maggio
5 maggio
6 maggio pom.
6 maggio sera
7 maggio pom.
7 maggio sera
8 maggio pom.
8 maggio sera
9 maggio pom.
9 maggio sera
10 maggio pom.
10 maggio sera
11 maggio
12 maggio
13 maggio
14 maggio pom.
14 maggio sera
15 maggio pom.
15 maggio sera
16 maggio pom.
16 maggio sera
17 maggio pom.
17 maggio sera
18 maggio
19 maggio
BIGLIETTI
560
551
2.663
272
3.666
132
4.978
370
3.869
1.136
1.661
1.620
3.884
3.394
1.220
1.688
1.636
2.806
625
1.828
1.249
933
1.121
2.053
1.350
ABBONAMENTI
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
1.610
TOT. SESSIONE
2.170
2.161
4.273
1.882
5.276
1.742
6.588
1.980
5.479
2.746
3.271
3.230
5.494
5.004
2.830
3.298
3.246
4.416
2.235
3.438
2.859
2.543
2.731
3.663
2.960
PROGRESSIVO
2.170
4.331
8.604
10.486
15.762
17.504
24.092
26.072
31.551
34.297
37.568
40.798
46.292
51.296
54.126
57.424
60.670
65.086
67.321
70.759
73.618
76.161
78.892
82.555
85.615
12
12
BROADCASTER
PAESE
COPERTURA
Eurosport
ESPN
Fox Sports
semifinali e finale
CCTV
semifinali e finale
Abhu Dhabi Sports Channel
BKTV
VRT
Sportsnet
UBC
e finale (differita)
Gaora
e finale (differita)
SCV
e finale (differita)
Taj Sports
Pan Europa
Usa
Australia
Tutti i match
Tutti i match
Quarti,
Cina
1 quarto,
Emirati Arabi Uniti
Yugoslavia
Belgio
Canada
Tailandia
Tutti i match (differita)
Tutti i match in differita
Tutti i match in differita
Tutti i match in differita
Quarti, semifinali
Giappone
Semifinali
Singapore
Quarti, semifinali
India, Pakistan,
Bangladesh
Quarti, semifinali
e finale (differita)
le tv estere per il torneo
femminile, in rappresentanza di oltre 20 Paesi
Qui sotto, Andre Agassi,
trionfatore nel
torneo maschile.
Sotto, Daniela Hantuchova.
In alto Anna Kournikova
Nella pagina a
sinistra, la vincitrice
del singolare
femminile, Serena
Williams, e in alto
Jelena Dokic e la
premiazione dei
vincitori del doppio
15